«un gradito ritorno» - soli deo gloria...qual è il filo rosso che lega questo spettacolo agli...
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◗REGGIO EM
ILIA
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erico Bigi.
◗REGGIO EM
ILIA
Ritorn
a Giovan
ni Lin
do Ferretti in un
a serata speciale nel giorn
o di San
ta Lucia, il 13 dicembre, in
cui musica, parole
e ricordi si
confon
dono
per trovare
una
n
uova lin
fa. Poiché n
elle sue
com
posizioni, terra e spirito co-
stituiscono un
binom
io sem
pre presen
te; così è anche per que-
sto che
si terrà n
ella chiesa
di San
Pietro, “CR
ON
AC
HE
FILIA-
LI, di madri e di fam
iglie”.«C
’è stato
un tem
po in
cui n
on l’avrei più creduto possibile – raccon
ta Giovan
ni Lin
do Fer-
retti –. Così va il m
ondo m
a non
tutto ciò che sta a buon diritto in un club, in un teatro, in un festi-val può en
trare in una chiesa. Le
chiese sono spazi liturgici e, seb-
bene n
iente di ciò
che è vitale possa dirsi estran
eo, ogni luogo
sacro è un luogo separato in
cui la
dimen
sione
verticale sovra-
sta, ingloban
dola, quella oriz-
zontale. O
gni com
portamen
to, l’abbigliam
ento, persin
o la po-
stura fisica, devono tenerne con-to. E n
on c’è palco; si sta ai piedi dell’altare, in
mezzo alla n
avata, luogo
oltremodo
difficile: uno
spazio in
cui confluiscon
o molti
confin
i».Q
ual è il filo
rosso ch
e lega qu
esto spettacolo agli altri?«N
on ridurrei la serata del 13
dicembre a un
o spettacolo. Fos-
se solo uno spettacolo n
on si sa-rebbe
fatto. Sono
una
ventin
a
l’ann
o, scegliendo con
cura luo-ghi e
tempi, han
no
sempre
lo
stesso titolo: a cuor conten
to. È
l’unica buon
a ragione che con
o-sco per con
tinuare a salire su un
palco. Luca Rossi ed
Ezio B
oni-
celli ne son
o compon
ente in
di-spen
sabile, così Mauro D
e Pietri al m
ixer e Sergio Delle C
ese me-
diatore culturale tra il palco e il m
ondo, è lui che tratta e decide
entro lim
iti definiti. N
on oso im-
magin
are una trattativa, un con-
tratto, un viaggio, un
sound
check, un con
certo senza la loro
presenza. La scaletta si m
odifica con
tinuam
ente, adesso
canto:
“Spara Yuri”, “Em
ilia Paran
oi-ca” con gran
de soddisfazione».
Colpisce del titolo
la parola cron
ache, così con
creta e lega-ta, com
e senso, al raccon
to, al-la n
otizia. Giovan
ni Lin
do Fer-retti cosa ci vu
ole narrare?
«Il titolo: CR
ON
AC
HE
FILIA-
LI, di madri e di fam
iglie, lo lega al m
io operare
quotidiano
in
questi anni. “Di cavalli e di m
on-tagn
e” è il titolo della scheggia di teatro
barbarico appen
a messo
in scen
a. Cron
aca filiale è il tito-lo di un
a canzon
e dall’ultimo di-
sco di Pgr. M
adre è il titolo di
una can
zone dei C
ccp in cui, per la prim
a volta in modo tanto evi-
dente, il “com
e sempre così è”
trovava spazio
ed espression
e
nel mio vivere. C
i sono voluti an-n
i perché diventasse form
a della m
ente
e sostan
za dell’operare
m
a lì si è dichiarato un
legame
inscin
dibile, storico geografico
culturale religioso, con
la tradi-zion
e. Ben più di un problem
a di m
emoria – l’oblio
ne è com
po-n
ente
altrettanto
essenziale
se
no il perdon
o sarebbe solo figu-ra retorica –, piuttosto un codice di in
terpretazione
della realtà.
La presenza della m
usica conce-
pita con
strumen
ti modern
i e
antichi m
a della tradizione po-
polare. Sarà un
a partitura
per voce e suon
i. La voce è la mia,
mio
il racconto
e le canzon
i. I suoni sono gli strum
enti musica-
li che da tempo utilizzo n
ei miei
lavori. Luca Rossi e la sua chitar-
ra elettrica, Ezio
Bon
icelli e il
suo violin
o, Paolo Sim
onazzi
con alcuni strumenti tradiziona-
li: cornam
usa, man
doloncello,
ghironda, organ
etto. In queste
son
orità vive anche un
a compo-
nen
te del teatro barbarico, delle feste
paesane
organizzate
in
mon
tagna, del m
io im
magin
a-rio».C
osa ha volu
to dire Giovan
ni
Lindo Ferretti com
e figlio ?«A
lla chiesa di San Pietro sono
legato dall’infan
zia, la prima ca-
sa in cui ho abitato quan
do sia-m
o scesi in città era in via Fonta-n
elli, e l’ultimo luogo oltrem
odo sign
ificativo che mi lega alla cit-
tà sono i suoi chiostri: lì è n
ata e si è
concretizzata
l’idea di un
possibile teatro equestre che di-ven
tando teatro barbarico m
i ha perm
esso di precipitare
all’in-
dietro, nella
mia
infan
zia e
in
quella del mio
mon
do. È ora la
mia quotidianità, non la cam
bie-rei con
nien
t’altro in n
essun al-
tro luogo. La festa di Santa Lucia
racchiude, nella m
ia vita, molte-
plici valenze e n
on solo
non
mi
trova impreparato m
a mi ha per-
messo
di sapere, da subito, co-m
e e da dove comin
ciare il rac-con
to, la messa in
scena. Posso
pensare che un
cerchio si chiu-
de ma è l’an
ello di un
a catena:
c’è un prim
a, c’è adesso, ci sarà com
unque un poi».
Com
e ha lavorato con i m
usi-cisti ?
«Com
e ribadisco a musicisti e
tecnici, le
prove son
o il m
eno
possibile, l’in
dispensabile. C
i prepariam
o da una vita. N
iente
di ciò che non è sedim
entato n
ei giorn
i e nelle n
otti merita palco.
Niente che non conservi il piace-
re, il timore, e un
po’ di meravi-
glia merita di restarci. C
’è spazio per tutto en
tro moduli con
divisi
in un
a sin
tonia
di inten
ti. Ad
ogn
uno la propria parte n
ell’or-din
e di un in
sieme ricon
osciuto che tutti serviam
o. È quello che
posso offrire: una piccola rifles-
sione, localizzata in un
o spazio e in
un tem
po definito, aperta sul
mistero del vivere». U
na riflession
e sul fatto ch
e, la serata sia u
n evento ben
efico per il M
iRe.
«Ho
accettato la proposta, al
di là del valore delle persone che
me l’han
no fatta e del progetto,
perché ha un senso per m
e, nel-
la mia vita. V
i si intreccian
o mo-
tivi di riflessione, un
a pluralità di in
teressi già in
atto n
el mio
operare. M
entre m
i veniva illu-
strata delin
eavo e
focalizzavo
una
possibile realizzazion
e. Il tem
po: la sera di Santa Lucia, il
luogo: la Chiesa di San
Pietro, il m
otivo: l’operare in difesa della
matern
ità. Perfetto, non
c’è
nien
te da
inven
tare, bisogna
am
algamare
gli
in
gredienti,
equilibrarli, arm
onizzarli cer-
cando di poten
ziarne le din
ami-
che: si tratta pur sempre di un
o spettacolo, in
un’epoca che tut-
to spettacolarizza». (g.b.)
Un aiuto da tanti am
ici e mecenati
Aumenta il num
ero dei concerti realizzati grazie all’apporto di benefattori
◗SAN M
ARTINO IN RIO
«È con gran
de p
iacere che qu
e-st’an
no, d
opo
un
a attesa
che
d
ura orm
ai dal 2012, ab
biam
o
ospitato
un
concerto
all’inter-
no
della
nostra
amata
chiesa.
Sì perch
é, la Collegiata d
ei San-
ti Martin
o e
Ven
erio a
causa
d
el terremoto d
el maggio 2012
ha d
ovuto su
bire im
portan
ti la-vori d
i consolid
amen
to e
ha
p
ertanto
potu
to riap
rire i bat-
tenti solam
ente p
ochi m
esi fa», raccon
ta il sind
aco di San
Mar-
tino in
Rio, P
aolo Fuccio, a p
ro-p
osito della serata ch
e ha avu
-to
per p
rotagonista l’organ
ista Fab
iola Frontalin
i con il gru
p-
po vocale “C
oro et Laboro”.
«È stato un
piacere riascolta-
re m
usica
sacra d
i qu
alità
all’intern
o d
ella n
ostra ch
iesa
anch
e se
pu
rtropp
o d
ovremo
asp
ettare ancora u
n p
o’ prim
a d
i poter riascoltare il su
ono d
el gioiello
m
usicale
osp
itato
all’intern
o. Non
sono
infatti
pu
rtropp
o an
cora iniziati i la-
vori d
i p
ulizia
e restau
ro
dell’organ
o
cinq
uecen
tesco.
Nel lu
ngo
period
o d
i chiu
sura
è enorm
e la mole d
i polvere e
sporcizia
che
si è d
epositata
n
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ne. A
prop
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uell’organ
o, Paolo
Maren
zi, Isp
ettore p
er gli organi d
ella
Soprin
tend
enza alle B
elle Arti
per le
Provin
ce d
i Mod
ena
e
Reggio, n
el 1985 scrisse
un
b
ell’articolo dal titolo “È u
n ra-
ro gioiello dicon
o gli esperti... e
non
lo sap
evamo”, ch
e risulta
nostro m
algrado an
cora attua-
le. “L'organo
della
Collegiata
d
i San M
artino
in R
io è
un
o
strum
ento
per trop
po
temp
o
rimasto
mu
to: attualm
ente
si sta
tentan
do
con ogn
i mezzo
d
i rimetterlo
in fu
nzion
e, cosa lod
evolissima, p
oiché
lo stru
-m
ento è collocab
ile cronologi-
camen
te tra i più
antich
i d'Ita-
lia, e qu
ind
i del m
ond
o. L'ipo-
tesi non
è azzard
ata. Qu
ello
che d
istingu
e l'organo italian
o, ch
e lo fa eccellere pu
r nella su
a sem
plicità costru
ttiva, è la bel-
lezza dei su
ono; ch
e nasce n
on
casualm
ente
ma
si inq
uad
ra
nella
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ella p
erfezione
form
ale d
ell'um
anesim
o, che
riesce d
a un
a ricerca app
aren-
temen
te matem
atica a passare
nel cam
po
dello
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ap-
porti n
um
erici esatti tra diam
e-tro d
ella cann
a, sua altezza, al-
tezza della b
occa dan
no all'or-
gano
rinascim
entale
un
a d
i-m
ension
e sonora sp
irituale ir-
reale, stup
end
a. Tale è l'orga-
no
di San
Martin
o d
atabile si-
curam
ente tra il 1520 e il 1550:
già solo
la b
ellezza d
ella su
a
facciata, anch
e se non
lo potes-
simo
ud
ire, ci testimon
ia l'as-solu
ta bon
tà dei m
anu
fatto. Si sta
app
assionatam
ente
ind
a-gan
do
per stab
ilire u
na
data-
zione il p
iù esatta p
ossibile. Io
e i m
iei collaboratori ab
biam
o
potu
to n
otare l'in
clusion
e d
i m
ateriale anch
e più an
tico del-
le date sin
ora accertate; l'orga-n
aro Bigi d
i Reggio E
milia, tec-
nico d
i fidu
cia della Sop
rinten
-d
enza, sta con
du
cend
o i p
rimi
lavori. Ma tu
tto qu
esto, sinora,
è stato p
ossibile grazie alla te-
nacia, alla p
assione d
i un
a sola p
ersona, il sign
or Clau
dio
Fa-b
ianelli, il q
uale sta an
cora lot-tan
do
fra
m
ille
difficoltà,
n
ell'imm
enso
difficile
tentati-
vo d
i ridare a San
Martin
o u
n
tesoro di p
ortata veramen
te in-
comp
arabile».
A p
roposto d
egli altri app
un
-tam
enti ten
utisi n
ella Collegia-
ta di San
Martin
o in R
io, il sin-
daco ricord
a il prim
o concerto
realizzato u
tilizzand
o l’organ
o
storico n
el 2002. «Da q
uell’an
-n
o, grazie alla tenacia d
el con-
cittadin
o C
laud
io Fab
ianelli e
al con
tributo della B
anca Pop
o-lare d
ell’Em
ilia Rom
agna, ab
-b
iamo con
tinu
ato ad offrire al-la
cittadin
anza
concerti
di
gran
de livello; lo stesso R
enato
Negri h
a suon
ato il nostro orga-
no
in d
iverse occasion
i. Nel
2009 anch
e il Com
un
e ha ad
e-rito, assiem
e ad
altri comu
ni
della p
rovincia, a Soli D
eo Glo-
ria. Dal 2010 il con
certo vien
e realizzato
in m
emoria d
el suo
p
iù in
stancab
ile sosten
itore, C
laud
io Fab
ianelli, ch
e è pu
r-trop
po ven
uto a m
ancare».
IISO
LI DEO
GLOR
IA
DO
MEN
ICA 10 DICEM
BRE 20
17
Giovanni Lindo Ferretti
nella chiesa di San PietroM
ercoledì sera l’artista reggiano in “CRONACHE FILIALI, di madri e di fam
iglie”Lo spettacolo sarà a sostegno del M
IRE, il nuovo dipartimento m
aterno infantile
Giovanni Lindo Ferretti durante una delle sue ultime perform
ance, l’artista reggiano presenterà il suo nuovo spettacolo mercoledì sera nella chiesa di San Pietro
◗REGGIO EM
ILIA
Lo sp
ettacolo è u
na p
rima as-
soluta e si fregia d
ella presen
za d
ell’artista
Giovan
ni
Lin
do
Ferretti.
An
zi, sua e l’id
ea e la regia. R
acchiu
de testi e m
usica rea-
lizzata da stru
men
ti antich
i co-m
e la ghiron
da, e m
odern
i, mi-
scelati da M
auro d
e Pietri.
Il titolo è
“CR
ON
AC
HE
FI-
LIALI d
i mad
ri e di fam
iglie”e si terrà
mercoled
ì 13 d
icem-
bre, alle 20.30, n
ella chiesa d
i San P
ietro. L’ap
pu
ntam
ento, n
el cartel-lon
e di Soli D
eo Gloria, è il tra-
dizion
ale ap
pu
ntam
ento
con
il Con
certo di N
atale – a ingres-
so lib
ero – organ
izzato d
a Cu
-rare O
nlu
s per il p
rogetto Mire
Matern
ità Infan
zia.C
osì scrive l’autore n
ella pre-
sentazion
e della serata: “C
ro-n
ache Filiali d
i mad
ri e di fam
i-glie racch
iud
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a trama d
i pa-
role, scand
ite, sussu
rrate, can-
tate. Un
ordito d
i suon
i arcaici e
contem
poran
ei. Il violino
n
ella dim
ension
e classica che
spazia tra gli effetti d
ell’elettro-n
ica. La chitarra elettrificata in
u
no sp
ettro di son
orità dal cri-
stallino al cu
po/greve. G
li stru-
men
ti della trad
izione: zam
po-
gna, gh
irond
a, man
dolon
cel-lo, e
l’organetto
che
segna
il p
assaggio alla mod
ernità con
-servan
do i m
odu
li stilistici del-
la tradizion
e. Un
tessuto d
i vo-ce e su
oni: cron
ache d
a un
a vi-ta
intrecciata
a q
uesta
città e
alla
sua
provin
cia. L’infan
zia
incan
tata in u
n p
iccolo b
orgo
della
mon
tagna, la
discesa
in
città, amm
aliatrice. La giovi-
nezza e la rivolta, u
n’im
magi-
ne p
ub
blica p
rovocante e d
is-sacran
te ma segn
ata da fram
-m
enti ch
e la travalicano. M
a-d
re, An
narella, A
man
doti, P
a-xo d
e Jerusalem
, sono p
ur sem
-p
re canzon
i dei C
ccp Fed
eli al-la Lin
ea. “Oh
Reggio
Em
ilia, la p
iù filosovietica tra le provin
ce d
ell’Imp
ero american
o”.
prim
a asso
luta
Spettacolo realizzato con strum
enti antichi e m
oderni
Il gruppo del Peri all'organo monum
entale di Santa Maria degli Angeli a R
oma
«Un gradito ritorno»
Dopo il terremoto, la m
usica nella Collegiata di San Martino
Paolo Fuccio, sindaco di S.Martino
◗REGGIO EM
ILIA
Più ch
e sostenitore, B
PER
Ban
-ca è p
er Soli Deo G
loria un
vero e proprio partn
er, dato che il so-d
alizio
incom
incia
p
roprio
qu
ando è n
ata la rassegna, an
zi fin
dai temp
i dell’antesign
ana
rassegn
a di Osp
izio. “A
nn
o dop
o an
no
Soli Deo
G
loria si con
ferma
un
a d
elle
rassegne
mu
sicali più
imp
or-tan
ti e interessan
ti della provin
-cia, con
crescente livello
quali-
tativo di app
un
tamen
ti e inter-
preti” – afferm
a Marco B
onezzi,
Direttore
Territoriale
Em
ilia
Ovest di B
PE
R B
anca, sp
iegan-
do la scelta di sostenere p
er così lu
ngo
temp
o il p
rogetto Soli
Deo G
loria. Il rafforzam
ento
di qu
esta
storica collaborazion
e avvien
e
prop
rio nell’an
no del 150esim
o an
niversario
della B
anca, fon
-data n
el 1867 con la den
omin
a-zion
e di Ban
ca Popolare di M
o-den
a, che ha festeggiato la ricor-ren
za dal 10 al 12 giugn
o a Mo-
dena
ospitan
do u
n ricco
pro-
gramm
a di eventi: dalla m
ostra docu
men
taria virtu
ale su
l pri-
mo
libro fotografico
che ap
pli-
ca la visual h
istory alla storia di u
na ban
ca al concerto di Paolo
Fresu e Paola Tu
rci; dalla tavola roton
da con G
alli della Loggia, B
oneschi, Q
uadrio Curzio all’in
-con
tro con l’au
tore Alessan
dro
D’A
venia; dalla p
rima n
aziona-
le del recital di Mich
ele Placido e R
amin B
ahrami alla lectio m
a-gistralis del P
remio
Nobel p
er l’E
conom
ia 2015, A
ngu
s Dea-
ton, in
sieme con
Bep
pe Sever-
gnin
i.“Sosten
ere la cultu
ra - prose-
gue B
onezzi - è da sem
pre p
er B
PE
R B
anca u
no
dei modi m
i-gliori di con
tribuire alla crescita
intellettu
ale, oltre che allo
svi-lu
pp
o econ
omico, delle com
u-
nità in cu
i opera e del Paese”.
bper ban
ca
«Rassegna apprezzatada un pubblicosem
pre più vasto»
Marco Bonezzi di Bper Banca
Con Rom
ano Prodi all'organo dei Giardini del Palazzo del Quirinale
III
FIN
14PR
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Data:10/12/17
Ora:14:52