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L'AD di IDeA Fimit spiega le strategie della SGR Una creative class per Massimo Brunelli IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare 38 19 ottoBRE 2013

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L'AD di IDeA Fimit spiegale strategie della SGR

Una creative class per Massimo Brunelli

IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare

3819 ottoBRE 2013

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Anche se non si azzarda a fare previsioni ( ‘Sono un economista serio’) Massimo Brunelli crede nel futuro del real estate. Se non ci credesse non sarebbe a capo della più grande Sgr italiana e non si sarebbe buttato anima e corpo nel progetto Santa Giulia. Appas-sionato d’arte e collezionista di libri è da due anni amministratore delegato di IDeaFimit. In questo numero gli abbiamo domanda-to di indicarci la strategia della sua Sgr nel comparto dei fondi immobiliari: come pensa di far decollare e promuovere la grande iniziativa di sviluppo in capo a Risanamento a Rogoredo, che rap-porti vuole intessere con gli investitori esteri e, infine, come pensa di convincere assicurazioni, casse di previdenza e fondi pensione negoziali a credere di più nel mattone di ‘carta’.

Questo numero de Il Settimanale gioca sull’ottimismo del fare. Dopo Brunelli troverete un’intervista al vicepresidente del Consi-glio Nazionale del Notariato, Gabriele Noto, che illustra le iniziative dell’associazione per favorire la nascita delle aste immobiliari te-lematiche. Fiducia che traspare anche negli altri articoli dove par-liamo di Federalismo Demaniale ( i comuni hanno tempo fino al 30 novembre per chiedere al Demanio di assegnare loro le strut-ture sul territorio da valorizzare): un’opportunità anche per gli in-vestitori e le imprese di concordare con i comuni dei piani di inter-vento che consentano di ‘lavorare’ insieme questi asset. Vedremo se ci sarà, anzi se c’è, da parte degli operatori privati la voglia di spendersi per mettere in campo idee e progetti sul territorio. Par-leremo anche di costruzioni in legno per l’housing sociale e per il settore residenziale con le valutazioni delle imprese specializzate che stanno già operando con successo all’estero. Possiamo infi-ne non definire ottimistico il piano di Bnp Paribas Real Estate di costruire l’headquarter del gruppo italiano a Roma Tiburtina?

Buona lettura.

Segnali d'ottimismoAlcune iniziative che rilanciano il mercato

02

Guglielmo Pellicciolifondatore e editorialista de il Quotidiano Immobiliare

editoriale SAVE THE DATE!

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SAVE THE DATE!SAVE THE DATE!SAVE THE DATE!SAVE THE DAT

FONDI IMMOBILIARI &PATRIMONIO

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CON IL PATROCINIO DI PARTNER SCIENTIFICO

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29Martedì

OttobreMILANO

TOMMASO DAL BOSCO ANCI

GIOVANNI D'ONOFRIO CDP Investimenti Sgr

MARCO MONACONCTM Studio Legale

DOMENICO BILOTTAInvestire Immobiliare Sgr

ANNA PASQUALIBeni Stabili Gestioni Sgr

PAOLO SCORDINOPrelios Sgr

I RELATORI

CONVEGNOpresenta:

ARMANDO BORGHIGabetti Property Solutions

DaILY REaL ESTaTEil Quotidiano Immobiliare®

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04 Per maggiori informazioni consulta direttamente la rubrica Appuntamenti de il Quotidiano Immobiliare

AGENDAagenda della settimana

ROMA Nomos & Khaos: prospettive economico-strategicheOrganizza: Nomisma

Roma: presso Camera dei Deputati - Via Poli 19,con inizio alle ore 17.00

23mercolEDì

Testata Giornalistica Registratapresso il Tribunale di Arezzo.Registrazione nr.1/13 del 03/01/2013

Direttore responsabileMarco Luraschi

il settimanale dE IL quotidiano immobiliare Foto e immagini di Shutterstock adeccezione di quelle fornite dagli autori.

[email protected] - www.ilqi.it

EditoreDAILY REAL ESTATE S.R.L.Via Pascoli 7, 24121 BergamoP IVA 03276200163 - Iscrizione ROC N.22163

ContattiTel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217

MILANO (RHO) Smart Building & ConstructionOpen Innovation DayOrganizza: Intesa Sanpaolo

Milano: presso SMAU di Fieramilano Rhocon inizio alle ore 14.00

24GIOVEDì

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MILANO GE Capital presenta The GateOrganizza: GE Capital RE

Milano: presso Palazzo della Regione - P.zza Città di Lombardia con inizio alle ore 12.00

24GIOVEDì

05 agenda della settimana

MILANO Finanza, investitori e il centro commercialeOrganizza: Beni Stabili SIIQ e CNCC

Milano: presso Auditorium di Beni Stabili SIIQ - Via Cornaggia 8, con inizio alle ore 14.30

24GIOVEDì

FIRENZE Federalismo demaniale: la valorizzazione delpatrimonio come sfida per lo sviluppo dei territoriOrganizza: Fondazione Patrimonio Comune ANCI

Firenze: presso Fortezza da Basso - Via Filippo Strozzi 1, con inizio alle ore 12.30

25GIOVEDì

firenze Strumenti per la rigenerazionedel patrimonio scolasticoOrganizza: Fondazione Patrimonio Comune ANCI

Firenze: presso Fortezza da Basso - Via Filippo Strozzi 1, con inizio alle ore 14.00

25GIOVEDì

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focusqispeciale mapic 2013

FocusQI Speciale MapIc 2013 “Innova-tion & Restart Italy” uscirà a novembre.

La rivista sarà distribuita a tutti gli espositori di MAPIC 2013 a cura de-gli organizzatori.

PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA RIVISTA

DIFFUSIONE

La rivista verrà inoltre distribuita all'estero a una lista selezionata di oltre 400 operatori immobiliari specializzati, investitori e brand, e in Italia a tutti i

soci italiani cNcc e agli abbonati de il Quotidiano Immobiliare.

TIRATURA PREVISTA: 2000 COPIE

numerointeramente

in linguainglese

presenta la rivista

DaILY REaL ESTaTEil Quotidiano Immobiliare®

Contattaci all’indirizzo email [email protected]

CLICCA QUI per ulteriori informazioni

CONVEGNO “ITALY, A WILL TO RE-START”Giovedì 14 Novembre 2013

MAPIC - Palais des Festivals - CannesOrganizzato da CNCC in collaborazione con il Quotidiano Immobiliare

07

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07PIL effettivo e potenziale (miliardi di euro, prezzi 2005)

La crisi ha inciso in maniera profondasul potenziale di crescita dell'economia

NOMISMAOUTLOOK FLASH

nomisma outlook flash

A fine 2013 qual è l’eredità della recessione? Dal 2014 la caduta sembra esaurirsi, ma la ripresa si annuncia lenta: con i ritmi attesi, saranno necessari anni prima di tornare ai valori di produzione e benessere pre-crisi. La ripresa è anche fragile perché l’Italia è legata a doppio filo all’export: in questa condizione un temporale internazionale è sufficiente per far vacillare l’intero sistema-paese. Le previsioni del Fondo Monetario indicano che l’Italia crescerà al ritmo dell’1,2% del PIL dal 2014. Con questo ritmo e, sotto il vincolo di assenza di ulteriori turbolenze, l’Italia potrà tornare al livello del 2007 tra dieci anni, nel 2024.Le due fasi della recessione che hanno interessato l’Italia (nel 2008 con la crisi mercati finanziari internazionali e nel 2010 con la crisi dei debiti sovrani) hanno portato ad una perdita permanente di output. Ma quanto seria? E’ difficile dirlo data la attuale incertezza delle stime del PIL potenziale. La valutazione dei previsori non è favorevole. Il confronto tra il trend potenziale pre-recessione e le stime del PIL potenziale post-recessione del Fondo Monetario segnalano un punto di crescita in meno all’anno. Se fosse così, l’output gap calcolato sul più basso PIL potenziale sottostima la vera perdita di produzione degli anni passati e futuri (vedi figura).

Fonte: Nomisma su dati Centro Studi Confindustria, IMF

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un'idea per investire nel real estate

Le interviste più belle sono quelle che partono dalla fine. Quando cioè il colloquio formale è finito e si passa ad un cli-ma confidenziale. Massimo Brunelli mi mostra i suoi trofei che sono i quadri appesi alle pareti del suo ufficio di Ammini-stratore Delegato di IDeA Fimit, nell’ufficio d’angolo che guar-da sul crocicchio tra via Brera e via Fiori Chiari. “Sono la mia passione e mi è sembrato giusto portarli qui con me nel luogo dove lavoro come a condividerne gli spazi”. In fondo dietro al scrivania è appesa una piccola immagine di Mao il giorno della grande nuotata nel fiume Giallo. “ è una foto scattata prima che facesse quel celebre discorso sul-la necessità per gli studenti di fare anche un’esperienza in fabbrica. Credo che questo tema sarebbe di grande attualità anche oggi”.

PERSONA

massimobrunelli

09di Guglielmo Pelliccioli

Sono 32 i fondi gestititra retail e istituzionali

Un'IDea perinvestire nelreal estate!

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Massimo Brunelli è a capo di IDeA Fimit, la SGR che gestisce il più vasto patrimonio immobilaire italiano, dal 2011 anno in cui avvenne la fusione tra Fare SGR e Fimit SGR. Sembra un secolo fa anche se sono trascorsi poco più di 24 mesi. Oggi IDeA Fimit è nell’orbita del gruppo De Agostini che, attraver-so DeA Capital, è l’azionista di maggioranza con oltre il 64%. Avere un colosso così alle spalle consente di guardare al fu-turo con una certa sicurezza.

Dottor Brunelli, qual è allora il futuro di IDeA Fimit?“Siamo una società che gestisce fondi immobiliari e in futuro intendiamo crescere ancora con l’immissione sul mercato di altri veicoli di investimento dello stesso tipo. Certo dovremo misurarci con il mercato e con i suoi vincoli vedi, ad esempio, gli investitori istituzionali (Casse di previdenza private e fondi pensioni) che non consentiranno una grande crescita. Piut-tosto sarà interessante vedere il comportamento delle assi-curazioni, altri grandi potenziali investitori dei fondi; in propo-sito sarà interessante vedere il comportamento della nuova Fondiaria Unipol. Un ruolo certamente importante lo rivestirà la nuova Sgr del Tesoro, la Invimit: se in essa confluiranno gli apporti degli enti previdenziali pubblici, è evidentemente che ci sarà meno spazio di crescita per le SGR private. Mi aspetto, o meglio mi auguro, che vi possano essere delle novità con i fondi pensioni negoziali che finora non hanno considerato il mercato immobiliare. Così come potrebbe essere foriero di nuove opportunità il ritorno dei fondi al mondo retail (ovvia-mente dopo opportune correzioni normative come avete ben illustrato nell’ultimo numero di questo Settimanale). In parti-colare va rivisto il meccanismo dei fondi chiusi, aumentata la capitalizzazione dei fondi quotati e meglio impostato il collo-camento.Uno sguardo infine agli investitori stranieri che deve sottosta-re a una premessa importante: rendersi conto cioè che l’Italia non è il paese più importante del mondo dove allocare gli in-vestimenti.

09SOCIETà

idea fimitsgr

IDeA FIMITsgr

un'idea per investire nel real estate

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11Con queste premesse noi ci ripromettiamo come IDeA Fimit due cose:1. Essere pronti a cogliere le opportunità che si presentasse-

ro in questi settori appena descritti.2. Perseguire obiettivi di investimento paralleli a quelli sopra

descritti con progetti di housing sociale e di sviluppo mol-to qualificati per dimensione e istituzionalità.”

A proposito di Santa Giulia, come stanno andando le cose?“Lo stato dell’arte è questo: abbiamo un accordo vincolato con Risanamento che prevede entro il 31 marzo 2014 la na-scita del fondo dedicato al progetto di sviluppo di Santa Giulia. Questo accordo presuppone che si verifichino 3 condizioni:1. Entro il 31 ottobre 2013 deve venir presentato il piano di

bonifica che deve essere condiviso;2. La disponibilità della banche a finanziare il progetto;3. Il dissequestro dell’area attualmente bloccata.”

Superate queste discriminanti come avete immaginato il quartiere che sorgerà sul milione di mq dell’area?“Il mio pensiero è quello di dare vita a un quartiere impostato sulla città di Milano. Che non sia cioè un corpo estraneo alla città, una sorta di isola dorata, ma che faccia sentire milanesi che vi abita e ci vive. Se ci pensiamo bene tutto depone a fa-vore di questa ipotesi sia per le distanze dalla città che per le caratteristiche del progetto (presenza di Sky, tipologia di re-sidenze che verranno costruite, l’Arena, il Museo dei bambini, l’area commerciale). Chi vive lì deve sentirsi al centro di un sistema che crea occasioni e vivacità, chi non vive lì deve tro-varci buoni motivi per andarci. è un quartiere per la ‘creative class’ immaginata da Richard Florida il sociologo statuniten-se autore del libro "L'ascesa della nuova classe creativa. Stile di vita, valori e professioni".

10

IDeA Fimit SGR ad oggi ge-stisce 5 fondi immobiliari quotati retail per un patri-monio complessivo di 5,3 miliardi di euro. I fondi IDeA Fimit sono partecipati da circa 55.000 sottoscrittori retail e da circa 50 inve-stitori istituzionali. I fondi sono: Fondo Alpha, Fondo Beta, Fondo Delta, Atlantic 1, Atlantic 2-Berenice.

un'idea per investire nel real estate

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11Chi è la creative class?“Sono quelle persone di età tra i 30 e i 45 anni il cui lavoro non è il mestiere del travet ma di chi vuole avere una vita profes-sionale vivace. Persone che scelgono di vivere dove la loro famiglia può crescere senza omologazioni, dove vi sono tan-ti spazi aperti, dove la comunicazione e l’economia digitale sono una realtà forte.”

Tornando a IDeA Fimit, dottor Brunelli, come intende cresce-re? Come nel 2012 attraverso l’acquisizione di altre SGR?“Guardi, in realtà quella di Duemme SGR - del gruppo Ban-ca Esperia, come Mediobanca e Mediolanum come azionisti, n.d.r. - non è stata un’acquisizione ma un trasferimento di ge-stione dei fondi da una società che non intendeva più svolgere questo lavoro a noi che invece lo facciamo per professione. Il tema delle acquisizioni, almeno per l’Italia, in linea di principio non è la strada ideale da perseguire. Potrebbero esserci nel nostro caso problemi di antitrust e inoltre la nostra intenzione è quella di ridurre il rischio strategico di operare solo sul mer-cato italiano. Meglio sarebbe cogliere opportunità all’estero.”

Tornando agli investitori istituzionali di cui si diceva all’ini-zio qual è lo stato dell’arte nel rapporti con loro?“Questi operatori devono avere un contesto legislativo (be-nefici fiscali) che li induca a scegliere l’investimento immo-biliare indiretto. Attraverso i fondi essi possono trovare dei gestori di elevata professionalità. Inoltre se si effettuano dei buoni apporti di immobili ai fondi, essi possono beneficiare di uno strumento in cui collocare, in un secondo tempo, tutte le

Gli altri fondi immobiliari gestiti sono quelli istituzio-nali che, a loro volta, pos-sono suddividersi in due ca-tegorie: ad apporto misto e speculativi. Ecco l'elelnco completo.Fondi ad apporto misto: Gamma, Castello, Sigma, Spazio Industriale, Taurus, Creative, Aitati, Private Re, Theta, Ippocrate, Trentino Re, Ariete, Eta, Tau, Omega, Omicron, Rho, Atlantic 12, SIPF 2,Senior, Conero, Agris.Fondi speculativi: Atlantic 6, Territorio, Atalntic 8, Ava, Venere.

un'idea per investire nel real estate

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proprie casse. Per quanto attiene ai fondi pensione non vi è ragione per cui non investano nei fondi immobiliari. I vincoli relativi alla rilevazione giornaliera della quota si possono su-perare, adottando delle indicazioni di valore mensile. è tem-po di fare questa innovazione normativa perchè attualmente queste veicoli non investono nulla nell’immobiliare contraria-mente agli altri paesi dove invece sono investite risorse tra il 4 e l’8% della raccolta.”

Siamo auspicabilmente alla fine di un ciclo di crisi. Le atte-se degli operatori sono tutte concentrate sul capire se vera-mente inizierà una nuova fase di mercato. Lei che ne pensa?“Guardi, sono un economista di formazione e le confesso che non ho elementi per fare previsioni. Ho però due elementi su cui ragionare:1. Il mercato immobiliare italiano riflette le condizioni econo-

miche del paese. Se questo si riprende anche il mercato immobiliare riparte.

2. Il mercato immobiliare italiano riflette le condizioni del credito. Se c’è la disponibilità a erogare finanziamenti da parte delle banche a tassi convenienti è presumibile che la domanda di immobili possa crescere.

Dobbiamo di conseguenza pensare che la crisi si risolverà, se queste due condizioni si verificheranno nei prossimi 6 -12 mesi.”

un'idea per investire nel real estate12

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Il Federalismo Demaniale ad una svolta

Speriamo siala volta buona!

di Gianni Verga

speriamo sia la volta buona!

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Dopo tanti annunci – più di dieci anni - e dopo tante ballerine liste bianche e nere ora si è partiti. Tre anni fa sembrava che la macchina si mettesse in moto, ma c’è voluto il recente De-creto Fare per riaprire la strada e porre dei termini forse anche troppo ravvicinati, ma necessari: entro il 30 novembre i Comu-ni possono chiedere allo Stato – Agenzia del Demanio – che vengano trasferiti immobili statali di loro interesse. Però le difficoltà non sono tutte superate. Infatti i Comuni non hanno risorse neppure per cominciare ragionamenti e progetti seri sui beni trasferibili; ecco allora che interviene la Fondazione Patrimonio Comune che, attraverso un Fondo rotativo, mette a disposizione le risorse per conoscere le condizioni fisiche e documentali dei beni e, attraverso una prima due diligence, consentirne la regolarizzazione e creare, quindi, le condizioni di partenza per la progettazione e la loro utilizzazione.

C’è anche il problema di tutti i possibili operatori privati interessati alla trasformazione di un patrimonio di cui si è parlato molto, ma spesso senza avere le minime co-noscenze per affrontarne concretamente progetti di tra-sformazione. Qui interviene Quotidiano Immobiliare che in questo numero del Settimanale spiega tutti i meccanismi e, soprattutto sensibilizza tutti gli operatori della filiera immobi-liare. è opportuno, sapendo di qualche bene interessante sul territorio, mettersi in contatto con i singoli Comuni e manife-stare il proprio interesse, perché il rapporto pubblico-priva-to si concretizzi e, da una parte il Comune richieda immo-bili sapendo che c’è qualcuno interessato alla concreta utilizzazione e dall’altra il privato sappia che il Comune è predisposto ad operare per la trasformazione di un certo immobile.è poco, ma di questi tempi è tanto.

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gianni verga

speriamo sia la volta buona! 15

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15 enti locali, adesso fatevi avanti

di Marco Luraschi

Il 30 novembre scadeil termine per richiedere

il trasferimento degli immobili

Enti Locali, adessofatevi avanti

La Fondazione Patrimonio Comune dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) si sta adoperando per promuo-vere le opportunità offerta dal Federalismo Demaniale agli enti locali in tema di valorizzazione immobiliare del patrimo-nio e del territorio. In quest’ottica il giorno 25 ottobre a Firen-ze durante l'Assemblea Nazionale Anci la FPC ha organizzato un incontro con il Governo e con l'Agenzia del Demanio per analizzare i dubbi e le criticità dei Comuni sul processo di tra-sferimento. Dubbi che vanno sciolti o chiariti quanto prima, poiché il giorno 30 novembre 2013 scade il termine per gli enti locali per richiedere il trasferimento dei beni dello Stato oggetto di Federalismo Demaniale.

SOCIETà

fondazionepatrimoniocomune

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16Il primissimo bilancio del road show sul Federalismo De-maniale, promosso dalla Fondazione Patrimonio Comune dell'ANCI, parla di 9 gli appuntamenti regionali organizzati che hanno coinvolto i rappresentanti di più di 450 Comuni, di cui solo il 10-15% è riuscito ad entrare nell'applicativo. “Ab-biamo avviato questo ciclo di incontri per informare i Comuni sulle opportunità che si aprono con il ritorno in pista del fede-ralismo demaniale", dichiara Michele Lorusso, Direttore della FPC. “Ma anche per raccogliere dubbi, suggerimenti e buone pratiche dalle amministrazioni rispetto a questa nuova fine-stra di trasferimenti. Confrontandoci con i Comuni abbiamo anche verificato la difficoltà nell'accesso all'applicativo tele-matico messo a punto dall'Agenzia del Demanio", prosegue Lorusso. “Così come riscontrato un positivo interesse delle amministrazioni rispetto alla possibilità sia di svolgere so-pralluoghi, che di conoscere lo stato di fatto e di diritto dei beni statali prima di confermare la richiesta all'Agenzia del Demanio". Per sostenere i Comuni nella sfida della Valoriz-zazione, la FPC ha messo in campo lo strumento del Fondo rotativo per la regolarizzazione degli immobili. Il fondo, nato dall’intesa con la Cassa di Previdenza dei geometri e con l’en-te di previdenza dei periti industriali, aiuta i Comuni nello svol-gimento di tutte le attività tecniche di conoscenza dei beni, anticipando loro le spese, che saranno poi ricostituite alla fine del percorso di valorizzazione."Ci aspettiamo - conclude Lorusso - la piena collaborazione del Governo per risolvere alcune criticità finanziarie che preoccupano i Comuni, e per allargare la lista dei beni trasferibili al fine di permettere agli Enti Locali la migliore valorizzazione del loro territorio, e non di singoli cespiti".

Sul sito dell’Anci e della Fondazione Patrimonio Comune è attiva una se-zione dedicata al federa-lismo demaniale, che ha ripreso il suo percorso con l’approvazione dell’art. 56 bis del Decreto del Fare (DL n.69/2013). Al suo interno sono contenuti documenti informativi ed indicazioni operative per dare seguito alle disposizioni dell'arti-colo, nonché una scheda di sintesi della tempistica prevista.

vai al sito dell'anci

enti locali, adesso fatevi avanti 17

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17Federalismo Demaniale: la cronologiaIl Federalismo Demaniale si avvia con la Legge 5 maggio 42/2009 "Delega al Governo in materia di federalismo fi-scale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione". Il Dlgs 28 maggio 2010, n.85: prima attuazione legge delega (con decreti attuativi dovevano essere individuati i beni statali che possono essere attribuiti a titolo non oneroso a Comuni, Province, Citta' metropolitane e Regioni. Gli enti territoriali cui sono attribuiti i beni sono tenuti a garantirne la massima va-lorizzazione funzionale).Con il Decreto del FARE art.56 bis DL 98/2013 dopo una pausa di quasi tre anni riparte il federalismo demaniale. La base normativa resta il Dlgs 28 maggio 2010, n.85, ma con alcune sostanziali modifiche:- Non più DPCM, ma richiesta del bene a cura dell’Ente terri-toriale che si avvale di un elenco non esaustivo né tassativo;- Beni non trasferibili: indicate per legge le esclusioni e, dopo la richiesta dell’Ente, l’Agenzia del Demanio verifica la sussi-stenza dei presupposti per il trasferimento interpellando an-che le altre amministrazioni interessate;- Procedura semplice. L’Ente identifica il bene, specifica le fi-nalità di utilizzo e indica le eventuali risorse finanziarie “pre-ordinate” a tale utilizzo;- In caso di esito negativo, l’Ente può presentare richiesta di riesame;- Termini per avanzare richiesta: dal 01/09/2013 al 30/11/2013;- Attribuzione dei beni: principi di sussidiarietà (privilegio ai Co-muni) e, in caso di beni utilizzati, priorità agli Enti utilizzatori;

La legge 410/2001 ha ri-dato slancio al processo di privatizzazione e di valo-rizzazione immobili P.A. La ricognizione del patrimo-nio è a cura dell’Agenzia del Demanio distinguendo tra beni demaniali e beni fa-centi parte del patrimonio indisponibile e disponibile. Viene introdotta la cartola-rizzazione dei proventi del-le vendite attraverso il tra-sferimento degli stessi alla SCIP. Tramite lo strumento del fondo è avviato un pro-cesso di alienazione a pri-vati di immobili statali uti-lizzati per fini istituzionali e locazione degli immobili al Demanio.

enti locali, adesso fatevi avanti

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- Vincoli uso risorse in caso di alienazione beni o cessione di quote di fondi immobiliari (sia per i beni trasferiti che per quelli nel patrimonio originario degli enti);- Beni trasferiti: vincolo all’utilizzo (inteso in senso ampio e non per forza coincidente con quanto indicato nella richie-sta). Dopo 3 anni l’AdD monitora;- Beni immobili utilizzati a titolo oneroso: sono trasferibili ma lo Stato riduce i trasferimenti all’Ente in misura pari alla ridu-zione delle entrate erariali;

18 enti locali, adesso fatevi avanti

no

1° settembre30 novembre

60giorni

30giorni

120giorni

I terminie le scadenze

90giorni

I Comunifanno richiesta all'AdD tramite

applicativo

L'Agenziarisponde sulladisponibilità

I Comunirichiedono la documenta-

zione alle sediregionali

I Comunifanno duediligence e deliberanodecisione

I Comuniripresentano

richiestaall'AdD

si

L'Agenziapredispone

atto ditrasferimento

Con motivazione

Fonte: FPC ANCI

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Servizi di basegarantiti a tutti i Comuni

aderenti al progetto “Patrimo-nio Comune” dell’ANCI: la FPC ac-

compagnerà e assisterà i Comuni nel-la redazione della scheda di richiesta immobili verificando, eventualmente

con l’Agenzia del Demanio, l’esisten-za di criticità o problematiche su-

perabili prima della scaden-za del 30 novembre.

Supporto avanzato.La FPC garantirà - sulla base

di un Accordo Quadro con l’En-te - affiancamento finalizzato alla concreta attuazione di progetti di

valorizzazione: individuazione delle forme di valorizzazione e utilizzo più performanti del bene richiesto,

analisi del portafoglio, censi-mento e regolarizzazione.

Il Fondo Rotativo a disposizione degli Enti LocaliSi tratta di un Fondo con il quale si anticipano le spese neces-sarie per finanziare le attività di Due Diligence , di regolariz-zazione amministrativa, di stima degli interventi manutentivi, di diagnosi energetica degli immobili (audit di primo livello) e eventualmente di stima di carico in bilancio. E’ un fondo “rotativo” nel senso che la disponibilità iniziale si ricostitui-sce ogni volta viene individuato l’utilizzatore finale del bene (il Comune se acquisito per lo svolgimento di attività proprie ovvero il soggetto privato nel caso di alienazione e/o valoriz-zazione)- Fino al 30 novembre è possibile chiedere una verifica “A VISTA” del bene, ovvero un parere su eventuali macro criticità relative al bene (tale attvità non comporta la verifica docu-mentale). - Dopo la risposta positiva da parte dell’Agenzia del Demanio si può procedere alla verifica documentale ed alla redazione di una sommaria relazione sullo stato di fatto e di diritto del bene che ponga in luce criticità e costi della regolarizzazione e rifunzionalizazzione del bene a supporto della decisione da parte del Comune di acquisire il bene a patrimonio. - Dopo il trasferimento è possibile attivare un’assistenza a 360°per regolarizzare il bene, definire il BEST USE (scenari/costi/tempi/attivazioni PPP ecc.) e valorizzarlo.

enti locali, adesso fatevi avanti

*Il materiale è stato tratto dal documento "Incontri con il Territorio settem-bre-ottobre 2013" di Fon-dazione Patrimonio Comu-ne dell'ANCI.

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CONVEGNO

CON IL PATROCINIO DI PARTNER SCIENTIFICO

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07Giovedì

novembre

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FONDI IMMOBILIARIRETAIL&COMMERCIALMILANO - via Agnello 12 ore 08:45

CORRADO VISMARA CNCC

CARMEN CHIEREGATO Cogest Retail

MARIO PELLòHenderson Global Inv.

LUIGI CROCENCTM Studio Legale

I RELATORI

DaILY REaL ESTaTEil Quotidiano Immobiliare®

LUIGI PISCHEDDAIPD

Prelios Sgr

GIULIANO MONTAGNINISECI Real Estate

MASSIMO TIVEGNAUnicredit

presenta:

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Che il legno sia una delle possibilità offerte al real estate per uscire dalle secche della crisi grazie all’innovazione di pro-dotto è fuori di dubbio. Che il mondo del real estate lo abbia compreso in toto, non è sicuro. Social housing, residenziale, edilizia scolastica, turismo, commerciale: ecco le prossime frontiere secondo Emanuele Orsini, Direttore Generale di Si-stem Costruzioni, leader nel settore e operatore già sinergico con il mondo degli sviluppatori.“Siamo contenti perché abbiamo ordini fino ad oltre giugno dell’anno prossimo – esordisce Orsini al telefono dalla sede alle porte di Modena – e questo ci permette di ragionare sen-za troppo stress. Veniamo da un MADE Expo a Milano molto soddisfacente dove abbiamo raccolto moltissimo interesse

il real estate cambi mentalità

Il legno conquista quote di mercato e nuovi settori

di Marco Luraschi

PERSONA

emanueleorsini

SOCIETà

sistemcostruzioni

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soprattutto da parte di buyer internazionali. Fa piacere ogni tanto respirare la voglia di ripresa, un ottimismo in controten-denza. Sul social housing per esempio si stanno muovendo anche i grandi colossi dell’immobiliare”. Questo, ad onor del vero, lo confermiamo anche noi perché nel padiglione del le-gno a MADE abbiamo notato la presenza di molte società del real estate in veste di visitatori (Parsitalia, Polaris o Brioschi per fare alcuni nomi).

Oggi su che tipo di settori siete maggiormente impegnati?“Siamo partiti storicamente sulle grandi coperture, sui palaz-zetti, ma oggi lavoriamo per il 65% del nostro volume sulle case in legno, in questo momento un settore in forte espan-sione. Come modus operandi preferiamo lavorare con le A.T.I. e i consorzi anche se avremmo le competenze e le autoriz-zazioni necessarie per correre da soli. Solo per fare un esem-pio partecipiamo in A.T.I. con Italiana Costruzioni in una gara relativa all’Expo 2015.”

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Sistem Costruzioni collabo-ra con Ferrari, per la quale ha realizzato a Maranello la palestra piloti, la ristrut-turazione del Ferrari Store, il cappotto esterno dello spazio R&D e diverse altre strutture.

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Com’è il vostro rapporto con il mondo del real estate? Sta crescendo uno scambio proattivo?“Direi proprio di si, come è logico che sia. Cerchiamo dei rap-porti stabili e duraturi, in cui ci sia grande fiducia. Noi siamo in grado di realizzare edifici in legno chiavi in mano, come per esempio abbiamo fatto a Roma con un operatore del real estate di alto livello come il Gruppo Alessandrini. Nel quartie-re Malafede abbiamo realizzato blocchi di palazzine da 5 pia-ni che sono stati venduti sulla carta ed abbiamo in progetto altri 50 appartamenti con l’obbiettivo di arrivare a realizzare nuovi quartieri in legno nella capitale. Stiamo lavorando con un imprenditore che a un certo punto è stato capace di cam-biare rotta ed investire nell’innovazione, il che non è molto comune nell’immobiliare. Lui invece lo ha fatto e ne trae i be-nefici. Noi vogliamo lavorare così, entrare in partnership con un operatore locale innovativo e crescere insieme puntando sulla qualità del prodotto. Ci interessa si la massa ma solo a certe condizioni. Fondamentalmente il real estate deve ca-pire che il legno è un’opportunità grandissima di sviluppo. I dati dicono che in Italia 14 italiani su 100 vogliono comprare una casa in legno e da qui al 2015 questa quota salirà al 18-20%. Su città come Roma con 6 milioni di abitanti, per fare un esempio eclatante, immaginiamo che potenziale di mercato esiste”.

Sistem Costruzioni dal 1978 opera nel campo delle co-struzioni in legno, investen-do in soluzioni innovative che garantiscano la realiz-zazione di edifici all’avan-guardia in sicurezza anti-sismica, durata nel tempo, riduzione dei consumi, eco-sostenibili e libertà progettuale. Sistem Costru-zioni nasce realizzando co-perture e grandi strutture, in Italia ed all’estero. La so-cietà ha chiuso il 2012 con un fatturato di 24, 5 mln di euro ed dispone di un por-tafoglio ordini che va dai 16 ai 18 mln di euro circa.

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Per realizzare 1 metro cubo in legno in termini di emissioni di CO2 se ne generano l’80% in meno rispetto ad un metro cubo tradizionale. Il legno nelle costruzioni è un materiale altamente ignifugo, mal-grado quello che si pensi. Il legno è l’unico materiale di cui si conosce esattamen-te il tempo di carbonizza-zione. In alcuni casi viene utilizzato a protezione di strutture in cemento.

Alcuni obbiettano che il legno non è adatto a edifici con molti piani?“Su Milano si è fatto un palazzo a 9 piani ed è andato bene (ad opera di Polarsi, ndr). Diciamo che per ora l’ideale è un’altez-za di 5 piani, in questo caso si tratta di palazzi che vengono realizzati con una certa facilità. E’ ovvio che per un grattacielo di 300 metri si userà sempre il ferro, bisogna capirci”.

Quali sono in sintesi i plus del legno nelle costruzioni?“L’antisismicità, abbiamo visto in Abruzzo ed Emilia Romagna che il legno assorbe meglio le vibrazioni. Del resto in Abruzzo noi abbiamo costruito dopo il terremoto 300 appartamenti in 75 giorni con il progetto CASE. Poi direi la velocità di costru-zione, come Sistem abbiamo costruito una scuola di 7.000 mq in 72 giorni. L’ecosostenibilità e l’ecocompatibilità poi-ché noi ci atteniamo strettamente a protocolli forestali e non intacchiamo assolutamente il patrimonio boschivo italiano. Il legno è l’unica fonte che si autorigenera (tra l’altro in Italia si utilizza il 25% del legno per edilizia contro il 50% dell’Europa). Infine la possibilità di riutilizzare completamente la materia prima alla demolizione del prodotto, senza nessun agente in-quinante, tipo l’amianto o altro”.

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In termini di costi, allora non è vero che costi meno?“Il costo di costruzione è più o meno identico a quello tradi-zionale. Non è questa la leva. Però un cantiere di una costru-zione in legno dura in media il 60% in meno di un cantiere normale e quindi potete immaginare quanto si risparmi com-plessivamente.“

I campi di sviluppo immediati nell’immobiliare?“Il social housing su tutti, come dicevo prima, ma anche le scuole. Vogliamo pensare all’edilizia scolastica, abbiamo un patrimonio edilizio tutto da rifare ed adeguarlo costa di più che ricostruirlo da zero. Spesso si tratta di strutture energi-vore che consumano tantissimo. I comuni, le province e le re-gioni devono capire che investire nella realizzazione di nuove strutture è necessario e conveniente, anche vedendo le Nor-mative UE che entreranno in vigore dal 2018.“

Possiamo dire che qualcosa sta cambiando finalmente. “La mentalità della gente soprattutto. Oggi si legge, ci si in-forma in internet e sui blog. Una volta i nostri nonni sogna-vano la casa in pietra, oggi i giovani la vogliono in legno, ef-ficiente, sostenibile, sicura e di qualità. Dopo il terremoto del 2009 poi si è capito che il legno è il materiale antisismico per eccellenza e che reagisce meglio degli altri materiali. Tutti noi quotidianamente lavoriamo come dei matti ma lo facciamo soprattutto per dare ai nostri figli delle case più sicure.” Ades-so tocca al real estate.

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di Andrea Boeri

alla vigilia di una rivoluzione

Il nostro pensiero è riassumibile in quattro frasi: l’immobiliare italiano è in mezzo ad una tempesta perfetta; il marketing im-mobiliare non è un marketing “normale”; la risposta alle sfide deve essere radicale, non incrementale; il rilancio è possibile. Tutto ciò, però, solo partendo dall’assunto di un profondo mutamento nella cultura aziendale tale da mettere al centro il cliente: un concetto semplice ma che per il settore immobi-liare, come vedremo, non è per nulla scontato.

L’immobiliare italiano è in mezzo ad una tempesta per-fetta. La domanda si è drasticamente ridotta; le attese dei clienti (in senso lato) sono fortemente cresciute; il “merca-to” si attende un maggiore contenuto creativo e di servizio, e molta più attenzione al marketing. Nell’immobiliare italiano, il ruolo del marketing è stato spesso quello di esecutore opera-tivo anche in virtù di modelli manageriali che oggi paiono su-perati. Lo scenario del “new normal” richiede molto più mar-keting strategico, partendo dai bisogni del cliente a all’interno di una cultura aziendale moderna, come in qualsiasi settore esposto a forze competitive.

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PERSONA

andreaboeri

Marketing e immobiliare

ALLA VIGILIADI UNA RIVOLUZIONE

SOCIETà

preliosintegra

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Il marketing immobiliare non è un marketing “nor-male”. L’arena competitiva è estremamente ampia, con un marketing di prodotto (relativo agli immobili) e uno di servizio (relativo ai servizi immobiliari), un marketing “B2B” (rivolto a clienti business) e uno “B2C” (per clienti privati). Inoltre, per gli immobili esistenti il marketing strategico tende ad essere molto difficile, a meno di una profonda ristrutturazione; i dati di mercato sono meno «fini» rispetto ad altri settori (il feno-meno «big data» è ancora all’inizio); il prodotto immobiliare è molto differenziato e condizionato dalla location. Infine, per un privato, l’acquisto di un immobile è normalmente la spesa più grande ed avviene raramente; questo rende sia applicabili solo in parte i nuovi strumenti di marketing digitale, sia poco agevole il mantenere viva la relazione con i potenziali clienti. E quindi il marketing “B2C” deve orientarsi verso la costruzio-ne di un brand forte più che verso un’azione «one-to-one». Queste peculiarità richiedono molta fantasia. Nell’ambito del marketing di prodotto ad esempio, l’analisi delle “asset class” tradizionali oggi porta spesso a risultati sconfortan-ti; occorre allora “ascoltare il territorio” e identificare bisogni non soddisfatti. Per rispondere a questa esigenza, partico-larmente sentita nel caso di valorizzazione di asset non più redditizi, Prelios Integra ha introdotto un approccio preso a prestito dal settore automobilistico. Con un po’ di fantasia, abbiamo messo a punto una metodologia alla progettazio-ne di soluzioni per trasformare asset in difficoltà, che abbia-mo chiamato “Fast Concurrent Reengineering”: “Fast” perchè concentrata sul rispondere in fretta alla domanda fondamen-tale (cosa posso fare con questo asset e con quale impatto economico?); “Concurrent” perché lavora in parallelo su tutte le dimensioni più importanti, tra cui il mercato, il territorio, gli aspetti normativi, architettonici, ed economici, con un team multifunzionale; “Reengineering” perché punta alla valorizza-zione dell’asset esistente.

27 alla vigilia di una rivoluzione

Il marketing immobiliare consiste nell’applicare l’ap-proccio e le tecniche del marketing al settore immo-biliare ed edile. Lo scopo del marketing immobiliare è di agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta di beni immobili, superando in questo modo l’approccio di tipo push - spingere sul mercato - a favore di un ap-proccio di tipo pull - capire il mercato - che tenga in considerazione i bisogni e le esigenze degli acquirenti.

marketing immobiliare

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28La risposta alle sfide deve essere radicale, non incre-

mentale. Occorre ribaltare gli approcci tradizionali, passan-do da un marketing concentrato in unità specialistiche ad un marketing diffuso, da un ruolo del Marketing come esecutore di attività operative ad un «Chief Marketing Officer» con visio-ne su tutto il macro processo di marketing. Il cambiamento deve essere inoltre culturale e mentale: occorre capire che i vantaggi competitivi sostenibili a lungo non esistono più, che innovazione e creatività richiedono una cultura azienda-le tollerante verso gli insuccessi di chi sperimenta soluzioni diverse, che occorre importare pratiche da altri settori, che servono manager e leader con una visione approfondita di sé e del mondo, e con una capacità di affrontare prima di tutto mentalmente la complessità.

il rilancio è possibile: il caso prelios

Lo dimostra l’esperienza nei servizi immobiliari di Prelios, un Gruppo che in pochi anni ha cambiato pelle. Il focus prevalente del Gruppo Prelios, fino a inizio 2009, era sulle attività di co-investimento; dando priorità al servizio delle iniziative del Gruppo ed in un periodo di forte crescita, i Servizi aveva-no l’incentivo ad approvvigionarsi presso altri service provider, con i quali, oggi, Prelios si trova spes-so in concorrenza. L’orientamento dei servizi era verso le operations, più che il mercato ed i clienti. La-vorando duramente negli ultimi 30 mesi, abbiamo creato un’offerta di servizi specialistici integrati, guidati da Prelios Integra, prevalentemente rivolta al mercato esterno al Gruppo (che già oggi rap-presenta il 50% del nostro fatturato da servizi), e comprensiva di servizi di property management, di project management, di servizi per lo sviluppo, di intermediazione e di valutazione. Abbiamo creato una struttura con 120 professionisti interni, e una rete di 500 agenti e tecnici esterni. Il tutto con forte focus sul cliente: abbiamo introdotto meccanismi per favorire una imprenditorialità diffusa nello sviluppo di clienti e contemporaneamente un elevato grado di coordinamento. Ad esempio, viene monitorato centralmente e con grande attenzione l’avanzamento di tutte le attività volte a identi-ficare potenziali clienti, quelle di lead generation, rivolte a generare opportunità, e quelle di sales conversations, volte all’acquisizione di mandati. Il tutto supportato da strutture informali e di team, e da valori culturali basati sul principio di “client first”.

alla vigilia di una rivoluzione

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TRIBUNALE C. P. DI VERONAPROC. ES. N. 3745/2012

VENDITa DI QUOTE DI FONDO IMMOBILIaRE DI TIpO cHIUSO

Si rende noto che il giorno 07/11/2013 alle ore 12.00 avanti il Consulente Tecnico d’Ufficio Dott.ssa Patrizia Martello, presso lo Studio di quest’ultimo in Verona alla Piazza Bra n. 10, avrà luogo il primo esperimento d’asta per la vendita di n. 3 quote del Fondo immobiliare di tipo chiuso denominato “Goethe” – Gestore Serenissima SGR Spa, con sede in Verona – di cui al Proc. esecutivo 3745/2012 del Tribunale C. P. di Verona.

BENI pOSTI IN VENDITaSi tratta di n. 3 quote del Fondo immobiliare di tipo chiuso denominato “Goethe”, la cui descrizione può essere visionata sul sito: www.serenissimasgr.it.Il Fondo immobiliare Goethe è costituito da complessive n. 229 quote, tutte di uguale valore. Il valore di ogni singola quota è stato stabilito alla data più recente del 30/06/2013 nella Relazione di gestione del periodo dal 01/01/2013 al 30/06/2013, supportata dalla Relazione di stima di esperti indipendenti, con aggiornamento dei valori al 30/06/2013: valore di ogni singola quota Euro 295.395,639.Le quote in vendita vengono quindi cedute al prezzo di Euro 295.395,639 cadauna, quindi le totali n. 3 quote, considerate lotto unico, vengono cedute al prezzo complessivo di Euro 886.168,917=.Le offerte potranno pervenire da soggetti Investitori qualificati, i cui requisiti verranno posti al vaglio di Serenissima SGR Spa, come previsto dal Regolamento del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Goethe”, consultabile presso lo Studio del CTU Dott. Patrizia Martello, ai riferimenti sotto riportati.Le offerte, di valore almeno pari ad Euro 886.168,917= dovranno pervenire in busta chiusa presso lo Studio del CTU Dott.ssa Patrizia Martello in Verona alla Piazza Bra n. 10 entro il giorno 24/10/2013 alle ore 12.00, con contestuale deposito di assegno circolare non trasferibile intestato alla Dott.ssa Patrizia Martello, che lo tratterrà in deposito, pari al 20% del prezzo. Tale somma verrà restituita agli offerenti che non diverranno aggiudicatari.Le buste contenenti le offerte saranno aperte per l’esame delle stesse, alla presenza degli offerenti, nel giorno stabilito. In caso di unica offerta, non inferiore al prezzo minimo qui indicato, le quote saranno aggiudicate all’offerente. In caso di pluralità di offerte, gli offerenti saranno invitati a una gara, a partire dal prezzo più alto offerto, e le quote verranno aggiudicate a chi avrà effettuato l’ultimo rilancio più alto. Ogni rilancio dovrà essere almeno pari ad Euro 5.000,00=.Il saldo del prezzo dovrà effettuarsi entro 3 giorni dall’aggiudicazione, dedotto il deposito già consegnato, con assegno circolare da depositarsi presso lo Studio del CTU Dott.ssa Patrizia Martello. Le eventuali imposte e tasse tutte, sono a carico dell’aggiudicatario.In caso di partecipazione a mezzo procuratore legale, si richiede procura notarile.Verranno ammessi all’asta soltanto coloro che saranno identificati come Investitori qualificati dalla società di gestione Serenissima SGR Spa e che alla stessa produrranno tutta la documentazione ritenuta neces-saria dalla Serenissima SGR Spa per comprovare il requisito di Investitore qualificato.

Per la visione del Regolamento del Fondo e per eventuali ulteriori informazioni, previa fissazione di appuntamento, si con-tatti il CTU Dott.ssa Patrizia Martello in Verona alla Piazza Bra n. 10, telefono n. 045-8002978, telefax n. 045-8009562

e-mail: [email protected].

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la nuova sede bnl rivoluziona tiburtina

a cura della Redazione

Progetto innovativo ad opera di BNP Paribas RE Italy

La nuova sede Bnlrivoluziona Tiburtina

la nuova sede bnl rivoluziona tiburtina

La scorsa settimana si è svolta a Roma l’attesa cerimonia della posa della prima pietra del progetto immobiliare destinato a ri-qualificare l’area della Tiburtina: parliamo della nuova sede ge-nerale del gruppo bancario BNL. Insieme alla stazione dell’Alta Velocità della Tiburtina il progetto si avvia a mutare il contesto urbano, creare valore e attirare residenti, migliorando i servizi e la qualità della vita. Bnl raggrupperà in questa nuova sede complessivamente fino a circa 4.000 persone nei suoi 67.000 mq (20.000 interrati e 47.000 esterni) su 12 piani. L’investimen-to è notevole: circa 300 mln di euro. Il complesso permetterà di razionalizzare gli uffici di BNL a Roma, attualmente dislocati su 8 palazzi diversi, riconducendoli negli immobili di Tiburtina e via Aldobrandeschi. La società ha stimato una riduzione dei costi immobiliari annui di circa il 30% rispetto ad oggi nonchè significativi risparmi di tempi e mobilità. Ovviamente il proget-to immobiliare sarà realizzato da Bnp Paribas Real Estate Italy, il braccio immobiliare operativo del gruppo BNP Paribas che

- Auditorium: 316 mq e 300 posti a sedere- Ristorazione aziendale:1.752 mq - Cucina 325 mq- Numero persone sedute totali ristoranti: 700- Hall superficie: 1.250 mq- Asilo superficie: 751 mq- Uffici 12 livelli includendo la presidenza ed il ristoran-te VIP.

alcuni datidel progetto

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controlla BNL. La sede dovrebbe essere pronta in meno di tre anni, con il suo contorno di nuove strade, parcheggi, piazze e servizi per la comunità. All’interno dell’edificio ampie zone ibri-de di lavoro e relax, confortevoli e vivibili, garantiranno un am-biente di lavoro piacevole, anche grazie alla percezione che le necessità individuali e personali sono apprezzate e valorizzate. L’utilizzo dei materiali, delle linee e dei colori, insieme a un at-tento utilizzo della luce naturale e artificiale, genera trasparen-ze e moltiplica gli spazi. Abbiamo voluto presentare in dettaglio il progetto addentran-doci negli aspetti più tecnici e coinvolgendo colui che lo se-gue per conto della società realizzatrice ovvero Michele La-tora, Project Manager di BNP Paribas RE Italia.

Qual è il compito del project manager in questo progetto della nuova sede di Bnl alla Tiburtina? Sono svolte attività di development management e con-struction management nell'ottica di follow up del progetto dal punto di vista ecocomico, finanziario, amministrativo, tecnico e di tempistica.

Perché questo edificio è considerato innovativo?L'edificio occupa un frammento di Città ai bordi del sedime ferroviario in prossimità della Nuova Stazione Tiburtina, un'a-rea per anni abbandonata ora inserita in un più vasto pia-no di recupero. Ne vengono colte le potenzialità in termini

31 la nuova sede bnl rivoluziona tiburtina

PERSONA

michelelatora

SOCIETà

bnp paribasre italy

Il progetto è ad opera dello studio 5+1AA di Alfonso Fe-mia e Gianluca Peluffo. L’in-terior design invece è dello Studio Mantero, vincitore in partnership con lo stu-dio Next Urban Solutions di Roma.

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di connettività a livello nazionale via TAV e di rapporto con la città, contribuendo a ricomporre un importante tassello urba-no. L'edificio, pensato per ospitare 3.300 Lavoratori, conterrà una varietà di ambienti di supporto alla funzione prevalente direzionale (l'asilo, il ristorante aziendale, la palestra, l'audito-rium, uno sportello bancario). Viene configurato come vero e proprio edificio multifunzionale - headquarter, considerando un nuovo rapporto Uomo-Lavoro, nella scia delle più recenti esperienze di matrice internazionale, soprattutto nord euro-pea ed americana.

Quali sono gli step per la realizzazione (mi pare siano previ-sti tre anni di lavori)?La durata prevista dei lavori è di 30 mesi complessivi, con diversi step intermedi tra cui il completamento delle opere strutturali in cemento armato per i piani entro terra (dopo circa 14 mesi), in carpenteria metallica per i livelli fuori terra (dopo circa 24 mesi) e per la chiusura dell'edificio a livello di tamponamenti verticali vetrati (dopo circa 26 mesi).

la nuova sede bnl rivoluziona tiburtina 33

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Come lavorerete sulla sostenibilità e l’efficienza in termini di materiali di costruzione, rivestimenti esterni, domotica, spazi luce o serramenti?Un edificio contemporaneo deve avere come primo requisito il rispetto per l'ambiente. E' per questo motivo che la scelta fin dall'inizio è stata quella di costruire un edificio che rispettas-se le più riconosciute e valide normative ambientali. L'edificio ha l'obiettivo della Certificazione LEED livello Gold, oltre che del raggiungimento della Classe energetica A. Tale risultato ha comportato uno sforzo importante in termini di scelte pro-gettuali ed economiche. A titolo di esempio l'involucro, che sarà realizzato mixando due tipologie di facciata, una com-pletamente vetrata ed una facciata ventilata con rivestimento ceramico alternato a serramenti a nastro, avrà un'altissima prestazione di isolamento termico ed acustico. Un contributo notevole al risparmio energetico avverrà mediante l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con la realizzazione di un vasto campo di pannelli fotovoltaici sulle coperture.

Come gestirete i rapporti in questo senso che le ditte for-nitrici di materiali? Potete fare qualche nome di ditte impe-gnate con voi nel progetto?La Certificazione LEED impone un severo controllo sui mate-riali impiegati a livello di sostenibilità ambientale (in termini di distanza dai luoghi di approvvigionamento, utilizzo sosteni-bile e controllato delle materie prime, emissione di sostanze nocive, ...). L'individuazione dei materiali è avvenuta in siner-gia con le aziende produttrici, coinvolte in tutte le fasi proget-tuali, e sarà mantenuto il controllo delle procedure realizza-tive in fase di cantiere nell'ottica della sostenibilità. I lavori di costruzione dell'edificio sono stati affidati a Parsitalia Gene-ral Contractor, nome molto noto nel panorama delle società di costruzione romane.

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34 acquisto all'asta: le buone regole

di Guglielmo Pelliccioli

Una guida dei notaie delle associazioni di consumatori

Acquisto all’asta: le buone regole

La collaborazione tra i notai e le associazioni dei consumatori ha prodotto negli anni, tra le altre cose, delle utilissime guide per il cittadino che affrontano di anno in anno argomenti di interesse specifico. La 9° edizione dal titolo "Acquisto all’asta. Un modo alternativo e sicuro di comprare casa" si propone di far conoscere alle famiglie le procedure delle aste immo-biliari, uno strumento di acquisto da cui esse sono sempre rimaste lontane. Per scarsa conoscenza della procedura, per difficoltà ad intervenire e, soprattutto, per un ‘clima’ da addet-ti ai lavori che scoraggia intrusioni di terzi.Ma molta acqua è passata sotto i ponti dei tribunali e ora le vendite all’asta sono diventate un canale di acquisizione, alternativo al mercato tradizionale, ma privo ormai delle ne-gatività ambientali di un tempo.In un momento di crisi del mercato delle compravendite come l’attuale ogni modalità di acquisto che permetta di smaltire l’ingente portafoglio di im-mobili soggetti a procedure giudiziali è benvenuto.Dopo la presentazione della guida avvenuta giovedì 17 otto-bre abbiamo intervistato Gabriele Noto, Vicepresidente del Consiglio Nazionale del Notariato.

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Qual è l’obiettivo di questo guida?Con questa guida vogliamo far capire all’opinione pubblica come l’asta non sia destinata ad una serie di operatori più o meno specializzati ma a tutti i cittadini. Ci interessa mol-to diffondere il messaggio attraverso i media ponendoci due finalità: una di tipo informativo (parliamo delle aste per spie-gare i vantaggi e le convenienze per i cittadini in termini di tra-sparenza, sicurezza, convenienza); l’altra di tipo divulgativo (presentiamo i vantaggi dello sviluppo delle aste telematiche che sono già iniziate con ottimi risultati a Brescia).

Perchè il Consiglio Nazionale del Notariato si impegna su queste iniziative?Vogliamo contribuire alla crescita del paese con queste opere divulgative che vogliono indicare delle vie per sburocratizzare gli uffici pubblici percorrendo la strada della modernizzazio-ne. Questa iniziativa delle aste telematiche è un’applicazio-ne concreta di quanto stiamo dicendo e la stiamo portando avanti noi notai investendo direttamente nella digitalizzazione del processo con costi pari a zero per lo Stato e per i cittadi-ni. In particolare questa formula delle aste telematiche nasce dalla elevata specializzazione digitale che i notai hanno ormai raggiunto in Italia, tanto da porli come informatizzazione di processo al primo posto in Europa. Per noi questo è un fiore all’occhiello che ci è costato diversi milioni e che portiamo avanti con Notartel SpA che è la nostra società di servizi. Ri-petiamo: il nostro obiettivo è quello di contribuire a creare un mercato efficiente, trasparente, competitivo e accessibile a tutti.

35 acquisto all'asta: le buone regole

il documento contenentei 10 consigli del cnn

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Come funziona questa rete telematica?I partecipanti all’asta si recano fisicamente presso il notaio banditore e i notai periferici (attualmente sono 5.000) che hanno il compito di identificare gli offerenti, verificare la va-lidità delle offerte, trasmettere le offerte segrete, versare le cauzioni, trasmettere le offerte a rilancio. Le offerte possono essere presentate in formato elettronico oppure cartaceo e spedite al notai banditore, che le aprirà o scaricherà dal siste-ma elettronico dando inizio alla gara d’incanto

Quanto costa parteciapre all’asta telematica?L’offerente non deve essere dotato di nessun dispositivo per la partecipazione all’asta; deve solo corrispondere il com-penso dovuto al notai periferico per il suo intervento pro-fessionale nel ricevimento dell’offerta e per la partecipazio-ne all’eventuale gara da remoto. Il cittadino potrà chiedere un’indicazione preventiva per la spesa. Le imposte dovute in occasione di acquisti all’asta sono le stesse previste per le compravendite tradizionali. Semmai un risparmio notevole si riscontra nei minori costi dovuti al trasferimento da una città all’altra nel caso si sia interessati ad un immobile ubicato in una località lontana.

Un’ultima domanda, notaio Noto. Come va il vostro proget-to di monitorare le transazioni immobiliari in Italia?è un progetto importante che ci appassiona e responsabi-lizza. Capiamo bene la sua importanza per gli operatori del mercato e per i cittadini, per questa ragione procediamo con molta prudenza perchè c’è una marea di aspetti da valutare.

36 acquisto all'asta: le buone regole

la guida completa delconsiglio naz. del notariato

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37 è tempo di marketing

di Pietro Zara

Anche l’immobiliaredeve imparare ad ascoltare il cliente

E’ TEMPODI MARKETING

Ai clienti del real estate non basta più la Ford T Nera. Con questa metafora Andrea Boeri di Prelios Integra ha avviato i lavori del convegno "Il Marketing nel Real Estate", organizza-to giovedì a Milano da CDV Conference Management con la media partnership de il Quotidiano Immobiliare. Dal conve-gno è emerso un settore, quello del real estate italiano, che, a differenza di altre industries, ha mantenuto fino a pochi anni fa un basso profilo competitivo e, di conseguenza, ha potuto continuare a fare a meno del marketing. Ma dal 2007 in poi la situazione è mutata radicalmente e anche il mattone italiano ha raggiunto una pressione competitiva altissima e oggi non può più prescindere dallo strumento del marketing. Tanto che, ipotizza Boeri, le società avrebbero bisogno di una figu-ra professionale dedicata a quest'ambito, un Chief Marketing Officer. Lo ha ribadito anche Giorgio Lazzaro, docente presso SDA Bocconi, che con concisione e precisione ha definito il marketing come quello strumento necessario a "fare profitti dando soddisfazione al cliente", aspetto da cui, in un mercato di compratori come quello attuale, l'immobiliare non può più fare a meno.Dall'avvio della crisi, infatti, lo scenario è completamente cambiato e chi opera nel settore, come illustrato da Mario Abis di Makno, deve fare i conti con tre dimensioni la cui per-cezione comune sta mutando rapidamente: lo spazio, con la tendenza mondiale a tornare ad abitare nelle città; il tempo, vissuto oggi con maggiore fluidità e riempito da attività pa-rallele; i media, con la possibilità di essere sempre connessi al web ed informati in tempo reale.

Per tracciare un paralleli-smo fuori di real estate, Bo-eri ha descritto la situazio-ne dell'immobiliare rispetto ad altri settori come quella di Microsoft rispetto a Ap-ple: ricca di ottimi tecnici, ma povera di design (che per il RE si traduce in man-canza di marketing).

microsoft vs apple

Page 38: Una creative class per Massimo Brunelli · focusqi speciale mapic 2013 FocusQI Speciale MapIc 2013 “Innova-tion & Restart Italy” uscirà a novembre. La rivista sarà distribuita

Di fronte a questo nuovo scenario, il real estate deve quindi mettere in pratica il marketing in tutte le sue leve, non soltanto nella fase finale della commercializzazione del prodotto fini-to (definito "marketing strategico"). Il marketing parte a valle del progetto, prima della sua stessa realizzazione, attraver-so studi sul territorio per comprendere di cosa la gente che lo abita e ci lavora possa realmente avere bisogno. Il nuovo progetto deve essere flessibile. Lo ha spiegato chiaramente Enzo Albanese di Sigest, con gli studi condotti dalla società d'intermediazione milanese per conto di Risanamento rela-tivamente al potenziale bacino d'utenza del progetto Santa Giulia. Una pratica in cui, invece, settori come quello dei centri com-merciali risultano già più evoluti, grazie agli studi sul posi-zionamento e le diverse fasi di marketing pre e post apertu-ra, come illustrato da Jerry Boschi e Anna Renacco di Sonae Sierra. E alle necessità dei clienti, ha aggiunto Luca Stefano Ambrosini di Reag, deve badare anche chi tratta con il corpo-rate nel terziario.Da non dimenticare, infine, l'importanza del brand della so-cietà: l'immobiliare italiano, come spiegato da Emanuele Ca-niggia di Innovation Real Estate, è un mondo piccolo in cui è difficile entrare e nel quale, se si sbaglia, si rimane a lungo "macchiati". Anche nel real estate, un marchio a cui vengono associate esperienza e competenza rappresenta un aspetto fondamentale per proporsi con efficacia ai clienti, siano essi società o privati: "Quando ho venduto Abaco," ha concluso Caniggia, "ho venduto il nome".

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è tempo di marketing

Secondo il prof. Lazzaro, in Italia i portali di annunci immobiliari sono ancora molto arretrati: forniscono elenchi disorganizzati di case, informazioni parziali e spesso nessuna fotogra-fia. Non vanno incontro ai bisogni del nuovo cliente.

arretratezzadei portali

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