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RASSEGNA STAMPA CONSIGLIO ANNO XXXII
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D futuro di Como
CORRIBRE DI COMO
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Edizione del - 4 G l U. 2 O lJ
Nel Pgt una rivoluzione pe�"fi-Albarelli e Dé Cristoforis A Ponte Chiasso esclusa la residenza. Caserma: un domani universitario. Palazzine.dietro Villa Olmo
Nel silenzio più assoluto, la giunta di Como ha compiuto un primo e sostanziale passo verso l'adozione del nuovo·e atteso Piano di governo del territorio (Pgt). Dal muro di riservatezza alzato dall'esecutivo lunedì scorso, al termine dellariunione settimanale, è infatti emerso che su numerose �e strategiche della città di Como le idee sono già più che chiare. E, in tal uni casi, persino rivoluzionarie. Vediamo nel dettaglio le schede messe a punto dal dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Roberto Laria, con l'ausilio degli uffici.
,AL CONFINE La novità più clamorosa
indicatà nelle tavole messe a punto in Comune sicuramente riguarda l'enorme area ex Albarelli, a Pont_e Chiasso, a due passi dal cbnfine con la Svizzera. In realtà, i tecnici valutano come un unico comparto sia l'exAlbarelli sia l 'area ex Lechler. Mentre in questasecondaampia circa 15mila metri quadrati- il Pgt prevede la possibilità di edificare an-
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
che nuove residenze oltre che· servizi, sull'enorme superficie dell'ex Albarelli (circa 70mila metri qua-
. drati) non sono previste nuove palazzine. Novità clamorosa ma messa nero su bianco: infatti sono escluse esplicitamente le funzioni industriale, artigianale e residenziale. n che, a conti fatti, e soprattutto considerando che la zona è a due passi dal confine e dunque a pochi me- 1 tri dalla patria degli enormi centri commerciali sul •
modello "Fox Town" o ; "Serfontana", sembra di- 1 segnare un futuro dello stesso tipo anche nel quartiere comasco.
UtS1ffJmJRA MWTARE C'è un secondo impegno
di peso nelle carte del Pgt · di Como. Compare, infatti, anche un paragrafo potenzialmente rivoluzionario per la Caserma De Cristoforis. n Comune, infatti, intende avviare una trattativa con il Demanio del- . lo Stato per poter dare una nuova destinazione alla struttura militare. Eque- • sta nuova destinazione sarebbe già scritta: residen-
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RASSEGNA STAMPA ..
c'oM:o CONSIGLIO
CDRRmRB DI COMO
ze e servizi per la popola.zione universitaria. · Non un vero e proprio campus - quello rimarrebbe al San Martino- ma una sorta di "polmone universitario" a due passi dal centro del capoluogo.
Da: sottolineare, peraltro, che il r.ecupero a carico dell'Alar della vicinissima exTintoriaLombardia in edilizia residenziale
darebbe un volto nuovo a tutto il comparto.
LE AREE NUOVE Dalle schede del Pgt del
capoluogo emergono tre novità-assolute. Si tratta di tre aree di proprietà dell'azienda ospedaliera Sant'Anna - dunque della Regione Lombardia - disseminate in' città. Aree verdi, soprattutto, per le quali sono.previste desti-
[IJ �.,.r&J:a,., · nazioni a funzioni miste \W.- !Hill.e& (non industriali) ma con
La giunta di Palazzo estremaprevalenzadelre-
c · h sidenziale. La prima è una ernezzt a zonaestesasucirca13mila
approvato le linee per metri quadrati nella zona compresa traU Campo Co
il Pgt lunedì scorso · · niegliimpiantisportividi ---------- ----- . . -·
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
A sinistra, la vasta area veroe alle spalle delle serre di Villa Olmo. Sopra, l'impianto per la depurazione "Comodepu('
via Belvedere, la seconda estesa su poco meno di lOmila metri quadrati - è in zona Muggiò, in via San Bernardino da Siena (dove peraltro sorgerà uno svincolo della Tangenziale di Como). La terza e ultima è una vasta area, a pochi passi da Villa Olmo e il suo parco. In sostanza, tra le
llpasuag1o Ora i documenti sono stati inviati alla Provincia per ta varutazione ambientale
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antiche serre della villa stessa e via Garanti, su un terreno di circa 13mila metri quadrati, sorgeranno nuove palazzine.
TANGEHZW.E E SEMIMARIO Altre due zone sono sta
te prese in esame nelle schede del Pgt. La prima riguarda l'area oggi occupata dalla ComoDepur. In uno scenario di non brevissimo termine, il Comune ha ipotizzato l'interramento della struttura (che invece, molto probabilmente, sarà soltanto coperta), il recupero del sedime lasciato libero, ma soprattutto l'utilizzo dell'area verso la montagna e la riqualificazione radicaledellazona dall'altro lato di viale Innocenza (zona Blockbuster) dove esiste un grosso comparto ex produttivo che potrà ospitare quasi tutte le funzio;ni possibili.
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c'aMo l CORRIB-RE DI COMtl
Sposta.ndoci con decisione più verso il centro di Como, per l'esattezza in via Sirtori, le schede del Piano di governo del territorio confermano il maxiprogetto già presentato nell'estate di due anni fa e avviato con la demoÌizione nell'estate del 2009, a spese della Diocesi, dell'ex chiesetta. Per l'intera zona dell'ex seminano la guida per l'azione di recupero dovrebbe rimanere il progetto presentato dalla Curia di Como per nuovi edifici, percorsi pedonali, duep�epubbllche e ben 200 posti auto.in aggiunta a quelli dell'auto-silo.
ìi.IROCEDIMEHJ'O Dopo -l'approva
zione in giunta di lunedì scorso, tutto questo materia .. le (più 11 restante di cui potete leggere negli altri articoli) è stato spedito in Provincia per l'avvio della valutazione ambienta
"le strategica. Una volta terminata la Vas -non prima di due mesi - il Pgt potrà essere pubblicato per i canonici 60 giorni. Raccolte le osservazioni e dopo una conferenza dei servizi finale, ecco che il documento che disegnerà la Como dei successivi 5 anni potrebbe arrivare al voto del consiglio comunale. E la partita politicaa pochi mesi dal voto-sarà certamente infuocata.
Emanuele Caso ·
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CONSlGLIO
( . Zona :Sud _. . -�· ;
In via Sca1abrini .
invertita la rotta ·
«No oo altre alFe» (e.c.) Un secondo
caso di stop alla -co- . struzione di nuove palazzine in un'area dismessa, non meno clamoroso rispetto a quello dell'ex Alba-
relli, riguarda via Scalabrini. Ossia la zona Sud di Como, dove �illte un enorme agglomerato di ex impianti industriali tra i quali l'edificio dell' "ex Rasa" (foto) è sicuramente 11 più noto. In questa zona, estesa per decine di migliaia di metri quadrati, le linee per la riqualificazione predisposte da Palazzo Cernezzi hanno un punto fermo: no a nuove palazzine a perdita d'occhio, sì a funzioni artigianali, produttive, terziarie. Insomma, ogni cosa tranne un nuovo quartiere-dormitorio in periferia. Un cambiamento di rotta deciso, dunque, rispetto a quanto previsto dal piano già · approvato dal Comune per l'area dell'ex Consorzio Agrario, dove sorgeranno palazzine per 57mila metri cubi con 4 edifici residenziali alti 28metri.
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Edizione del - 4 lJ 1 .u.. '- U l1
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RASSEGNA STAMPA CONSIGLIO �- 3 8 52 ANNO XXXII
COJUUBRE DI COMO Edizione de! 4 G l U . .Z O 11
� apere Le schede urbanistiche non preverlono cambiamenti rispetto alle ipotesf di n qualificazione già in campo
Per San Martino, Ticosa e cittadella sanitaria non cambia nulla (e.c.) Le linee guida del Pgt approvate
dalla giunta comunale all'inizio di questa settimana comprendono naturalmente anche le tre."croci e delizie" della città: l'ex area Sant'Anna, l'ex area Ti:.
. cosa e la collina del San MartiiÌo. Ebbene, per questi tre comparti il do
cumento che disegna il futuro di Como non preveda particolari novità. Anzi, sostanzialmente cristallizza le ipotesi già' in campo da anni.
In sintesi: per il San Martino rimane confermata la destinazione a campus universitario, anche se a poter azzardare previsioni su quando lo diventer� davvero è praticamente una chimera. Gli ultimi annunci in proposito, risalgono alla fine
del 2010. La "road map" disegnata a Palazzo Cernezzi era: studio di fattibilità pronto entro inizio anno e accordo di programma con tutti gli altri enti coinvolti, a partire dall'Università, entro marzo 2011. Finora, nulla di fatto.
Per quanto riguarda l'area di Camerlata dell'ex Sant'Anna, i documenti urbanistici ribadiscono l 'ipotesi della nascita di una cittadella sanitaria in senso proprio. Ma anche in questo caso la riunificazione di tutti gli sportelli pubblici sanitari in via Napoleona è di là da venire.
Sull'ex Ticosa, ìnfine, confermato il mix residenziale-terziario-piccolo commercio. Ma prima va risolta la battaglia legale con la Multi in fuga.
L a gate schede». Si iratta delle linee ·[ COMUNE 1 · : strategiche generali per il ruturo : • della città e di schede che chia-
L . rt riscono quali saranno le aree 08: e ca e getto di grandi trasfmmazioni.ur� banistiche. «Abb.ia'mo trasmesso
Sono P�ont· e tuttoallaProvipcia-hadettoBru• , m-affinché poosa attivare, m tem-pi utili, la definitiva conferenza Via a. l piano di Vas (valutazione ambientale strategica) e quindi consentirci di
b • t • � iniziare la pl'003dura che porterà Ur anJS l CO 1 all'adozione».Maladocumen-
. · tazionè, per ora, non è stata resa · . · ,. pp.bblica (nonostante le rassicu-[ l �ente �arte l1ter. che razioni, nemmeno il presidente do�� nell'approvaz1?lle della commissione Urbanistica �el Pian? di governo del temto- ha ricevuto il materiale) e in città no (Pgt), � �ndameotale � non è stato avviato il dibattito auto.urbanistico �e andrà a sosti- spicato da più parti L'iter preve-. tuire l'attuale Piano �o�t� 00: de che la Provincia elabori un rapm�e. l documenti (migli� di porto ambientale (serviranno 2-P.�e, messe a pun�o � uffi. 3mesi) da mettere a disposizione ci di Palazw Cemezzi con il coor· dei �etti che fanno parte della dinamento dell'esperto del Poli- conferenza di Vas i quali potrantea,llro Pi�luigi Paolillo) sono ?I"· no sottoporre al éomune propomal pronti ed è stat? lo stesso� ste e richieste di modifica. Poi il .. daco Stefim? Brum ad ann� Pgt dovrà ottenere il via libera in ---------- re che «la giunta ha approvato 1 commissione é in consiglio
(Servizio riservato agli uffici del "docwnento di piano" e le alle Mi Sa.-:;-
RASSEGNA STAMPA
coMo '
PARTECIPATE
IL. GIORNO
3 g 53 ANNO XXXII
Edizione del_ ' G l U. 2011
Ca' d'Industria rischia la bancarotta Passivo di 632miln euro. Nel mirino i contràtti di �sternalizzazù;zne dei se_rv.f.g.j
di PAOLA PIOPPI -COMO
UN PASSIVO di 632mila euro:' il bilancio consuntivo approvato lo scorso 31 maggio dal Cda cfr Ca' d'Industria, paga le conseguenze dell'estemalizzazione del servizio mensa. Infatti, un errore di calcolo previsto nella gara d'appalto, ha portato ad assegnare a Fms una base minima garantita di 182mila giornale alimentari all'anno (intese come consumo giornaliero procapite), à fronte delle 146mila effettivamente necessarie. Un divario che ha portato a dover riconoscere alla società che si è guadagnata l'appalto, un aumento di spesa vicina ai 500mila euro, per pasti mai serviti. Infatti, a fronte di circa 440 degenti -360 alla Rsa, 80 ala casa albergo -l'appalto avrebbe ecceduto di circa il dieci per cento ..
UN RISULTATO davanti al quale Romolo Vivarelli, consigliere di Ca' d'Industria, ha proposto la rescissione del contratto per eccessiva onerosità: «Da un lato -spiega il consigliere-è stata avanZata da parte della Fondazione una proposta a Fms, affinché accetti il pagamento delle giornate effettivamente fomite, al prezzo pattuito nel contratto, che porterebbe il CO$tO a un livello simile a quello del 2009, l'rima dell'esternalizzazione. Se mvece la proposta venisse accettata, sorgerebbe-
DIFFICOLTÀ Romolo Vivarelli, consigliere di Ca' d'Industria . ro seri dubbi sul fatto che una ri
duzione di 400mila euro all'anno, possa garantire la qualità del servizio, che è_ notevolmente peggiorata». Un problema, quest'ultimo, per il quale il direttore generale · della casa di accoglienza si è già at
-tivato, inviando formali lettere di contestazione alla Fma: «Anche a fronte di queste lettere-aggiunge Vivarelli - �arebbe possibile rescindere il contratto per inadempienza da parte del fornitore>>. Il consigliere si-èsoffermato· sul sen-
so di quella scelta che sfociò in accese polemiche, ma anche nell'apertura di fascicoli di indagine giudiziaria, tuttora pendenti nelle diverse declinazioni che ne derivarono: «La decisione di centralizzare le cucine-spiega- era già stata presa dal precedente Cda, e l'elevato numero di pasti quotidiani, non poteva esimere dal prendere in considerazione l'ipotesi di affidare il servizio a terzi. Oltre il 70 delle voci di bilancio, deriva dal costo del lavoro:
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(Cuso) l'estemalizzazione aveva lo scopo anche di contenere questa spesa, ma non avrebbe dovuto avere conseguenze per i dipendenti e nemmeno sulla contmuità della sede di lavoro)). QueSto avrebbe dovuto generare una riduzione della spesa dei pasti di circa 400mila euro all'ano, oltre a 'delegare a terzi altri aspc:tti, come delegare la responsabilità in tema di sicurezza alimentare. Tuttaviaz...la scelta di affidare l'incarico a .t'ms, suscita fin da subito le perplessità di Vivarelli.
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A �� RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE
t.a Previaele
ANNO XXXII �)854. Edizione del_ ' G l u. 2 o n
'ALLARMECN.·iD'INDUSTRIA le mense affossano il bilancio Passivo record: 630mila ·euro ·
Confermàte le previsioni. All:origine un errore nella stipulazione del contratto ·P revisti 18�mila pasti -annui, ne bastavano 116mila. Fondazione obbligata a pagar(!
-� Da questa mattina si conte- tendano tutti i pasti somminir�o a decine quelli che l'ave- strati nell'arco di 24 ore a ciascuvanodetto. In realtà, per quanto no degli ospiti -quando invece nwnerose fossero le cassandre, ne sarebbero bastati 146mila. era davvero difficile prevedere Detto in soldoni,la Fondazione una d�cle di queste proponi<r paga per 36mila giornate alimenhi: Ca' d'Industria -la Fondazi<r tari in più e, a meno di improbane cui fanno capo le tre residen- bili rescissioni contrattuali, conze assistenziali per anziani di via tinuerà a farlo per i prossimi n<r Brambilla, di Rebbio e di via Bi- ve anni. n consiglio d'amminignanico e le aue case albergo di strazione, presieduto da Domevia Bignanico e di via Volta -ha nico Pellegrino, h'a deliberato chiuso il bilancio consuntivo l'intenzione di rinegoziare il rap-2010 con un passivo di 632mi- porto con Fms (ritenendo meno la euro. n rosso, ·come ha spiega- praticabile la strada di una reto ieri mattina Romolo Vivaiel- scissione, che comunque si tenli, uno dei membri di nomina terà): il cda proverà a farsi ricomunale del c da, e come nei conoscere il pagamento delle S<r giorni scorsi aveva spiegato ai le giornate alimentari effettivasindacati anche il direttore ge- mente fornite, al prezzo pattui
·nerale Roberto Antinozzi, si de- to. Basterà? Forse sl, e se non alve in larga parte al servizio men- . tro per rimettere in ordine i consa, che nell'inedita declinazio- ti, ma in compenso altri problene in salsa Fms (l'azienda mi- mi potrebbero insorgere: «Temo lanese titolare dell'appalto) ha· -ha detto ieri Vivarelli- che una comportato 1m aggravio dei co- simile riduzione dei compensi sti su base annua di circa 500mi- possa incidere definitivamente la euro. La ragione è quasi grot- sulla qualità di un ser vizio che tesca: il contratto (venti mili<r è già peraltro notevolmente pegni per u n decennio) è stato ca- giorato». librato su una fornitura minima L'ufficializzazione del passivo di 180mila giornate alimentari - · scatena ovviamente diverse rea: ove per giornata alimentare si in- zioni. Sempre ieri Vivarelli ha ·
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suggerito l'apertura di un tavolo di confronto sindacale «Per. esamjnare -ha detto -le problematiche conseguenti a una eventuale rescissione del contratto» ma sulla �o�ilità dei lav<r ratori a trattare qualche dubbio c'è. «Ragioneremo con i colleghi di Cisl, Uil e della Rsu-ha cfetto per esempio Matteo Mandressi, segretario della fi!nzione pubblica Cgil-ma è fin troppo Ghiaro che il consiglio di amministrazione debba assumersi per intero le proprie responsabilità Deve essere chiaro a tutti che le conseguenze dell'estemalizzazione di un appalto contro cui i dipendenti si sono battuti a lungo, non possono ricadere oggi sulle loro spalle, come qualcuno ha già prospettato. Nei giorI)i scorsi il direttore generale ha ventilato l'eventualità di una riduzione dei compensi, di un ridimensionamento delle indennità, di una riduzione del personale in servizio di notte, a detrimento degli ospiti: Non saranno i lavoratori, di cui il cda si è sempre lavato le mani, a pagare le conseguenze di questo disastro». Lunedl sera in consiglio comu-
n �l.ndacato:. «Ci hanno
· proposto di tagliare le .. indennità dei lavorotori per far quadrare
i conti»
naie i dipendenti della Fondazione consegneranrio al sindaco un migliaio di firme raccolte tra' lavoratori, cittadini, degenti e loro f'amiliari contrari, tutti, all'estemalizzazione della mezisa. Resta da capire� sia il responsabile del clamoroso mrore di stima del nwnero di pasti annui. w Provincia lo ha chiesto, senza ottenere risposte.
Stefano Ferrari s.ferrari@laprovinciail
Il progetto di estemalizzazione del servizio mensa è stato a lungo avversato dai sindacalisti e dai dipendenti della Fondazione, anche se alla fine il progetto è passato
Cn\.lL':'Vl DJ COMO
RASSEGNA STAMPA 3855 ANNO XXXII
PARTECIPATE Edizione del - � G l U. 2 O 11
[LA PROPOSTA l
La sfida impossibile dei pentiti <<E ora rescindiamo il contratto>> - ·-' Romolo Vivarelli incontra i giornalisti in un bar del centro città. il titolo è «Ora parlo iO». Dopo un anno e mezzo di polemiche il consigliere nominato dalle minoranze (è dirigente provinciale del Pd) riassume le tappe dello sfacelo, a partire dalla riunione con cui la scorsa settimana (il25 maggio) il cdaha deciso la rinegoziazione del contratto con Fms: «ll presidente si è assunto l'onere di negoziare una revisione del contratto ma l'ipotesi di accordo che ci ha sottoposto in quella riunione, determina in concreto solo una attenuazione della spesa per il2010, lasciando inalterata la perdita per gli anni successivi. In quell� sede ho dettato una dichiarazione, a verbale, con la quale esprimevo il mio voto contrario e denunciavo il fatto che, non si sa se per erro-
re e compiuto da chi, erano sta
ti forniti a Fms dati errati relati� vi al numero di giornate alimentari, che risultano di gran lunga superiori a quelle effettivamente fornite». La soluzione, secondo Vivarelli, è una soltanto: «!.:obiettivo di Ca' D'Industria non può che essere la rescissione del contratto, ovviamente affidan
-dosi a un legale», anche se -prosegue il consigliere -l'eventua-
le commiato comporterebbe «al� cuni problemi conseguenti co-me, ad esempio, quello relativo all':n!zs;:tistica della cucina cen
· ta, che era a cinico di
Fms e che è stata da quest'ultima ordinata». Vivarelli ha anche parlato di una politicizzazione e di una esasperazione incomprensibili. «L'esasperazione - ha detto- è stata tale che è sfociata in episodi che hanno avuto strasciChi giudiziari, che non possono che essere visti con un certo allarme. In proposito c'è un punto, in particolare, che voglio chiarire: un amministratore, anche se indicato da questa o da quella forza politica, nel momento in cui viene nominato non rappresenta coloro i quali l'hanno suggerito. È un'incoerenza grande per coloro i quali si sono sempre battuti contro la lottizzazione; la spartizione, la politicizzazione dei cda degli enti pubblici ma anche di quelli pri-vati». -
St F.
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RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE 3 a 56 ANNO XXXII
coMo r. COJUUB-RE DI CIJMO Edizione del - 4 G 1 U, 2 O 1�
La bufera sulla fondazione 1. ��-..t.. � C.. ,..,.. l ...... Fmsha l AllfiNaf,..,... Kcf!!ettO<egellerale - --- 111 miromo garrilo di 182 mila giornate di Ca' d'IndUstria, Roberto Anti1ozzi, si è del coosigllet'e alimentari all'anno, ma ne seMreilòero 36 attivato per firMo di 1ettete d� lloMofo YinNfl mila meno, CNVetO 146 .m ala Fms il/81azione alla� del seMZlO
Ca' d'Industria: esplodell caso dei36mlla pasti ''fantasma'' · Il �omponente dei Cda:· «Un grave errore i_l contratto di esternajjzzazione ·della _mensa»_
Ora, però, bisogna fare un passo inelietro e tor-(m.pv.) Uii passivo eli bilancio eli 632:rriila euro, Bu- nare all'inizìo del2010 quando si decise eli esterna-co determinato «in gran p�e dall'operazione di lizzare n servizio mensa della. Ca' d'Industria. affidamento della gestione delle cucine ad una «Una decisione che ancora oggi difendo -·elice il azienda terza». Ovvero stipUl�do un contratto in consigliere - Con mille pasti al giorno da servire cui le giornate alimentari (i pasti quotieliani per non era possibile pensare eli affidare tutto alle euogni singolo degente) forni te dalla �enda che ha cine di -Rebbio; come era stato deciso dal oda che ci vinto l'appalto sull'esternalizzazione sonò, come aveva preceduto. Serviva una azienda specializzaminimo garantito, 182 mila all'anno. Però sareb- ta nella ristorazione». bero bastate 36 mila in meno, 146 per la precisione. Qui, però, nascono i problemi che hanno poi porSono numeri clamorosi quelli snocciolati ieri; nel tatò anche ad un esposto in Procura proprio sulla corso eli un�: conferenza stampa, da -uno" dei com- · gara d;appalto per l'esternal�one .. «Io ho ponenti del consiglio d'amministrazione della espresso fin dall'inizio le mie "perplessità..: ha conFondazione, Romolo Vivarelli. · · .' . tinuato Vivarelli -Ho anche presentato le mie eli-
In pratica, ·calcol;:ttrice alla mano,. Ca' d'Ind�-- ; missioni il20aprile2010,proponendola r.escissione stria paga annua_.lmente da mangiare a un cent1- · del contratto. Speravo che altri componenti del naio eli ospiti "fantasma", che non riempiono le l cda facessero· lo ste·sso ma sono rimasto solo. Cosi stanze della · Fondazione. E questo "grazie" ad un ' ho deciso eli rimanere per vedere quello che acca-accordo ventennale (dieci anni più elieci) stipulato deva>>. . . con la ditta vincitrice dell'appalto, la milanese Equellocheèaccadutoèben sintetizzatodainu-Fms. meri del bilancio, con i 36 mila pasti in più pagati
Insomma, da un-previsto alleggerimento eli costi ai ''fantasmi'' di Ca' d'Industria. delserviziomensaeli400mila euro(nel2009laspesa «Non so dire se si sia trattato-eli un errore� soera.di un milione e900mila euro), si è passati ad un. prattutto chi l'abbia compiuto- ha poi proseguito aggravio di oltre 400 mila euro, cifra che pesa enor- Vivarelli - Di certo i dati forniti ·a Fms relativi al memente sul bilancio da profondo rosso della Ca' : numèro di giornate alimentari necessarie, sono d'Ihdlistria. Un numero, quest'ultimo, che emerge stati eli gran lunga superiori a quelli eli cui aveva-dal costo di unagiornataalimen�(10,98 europiù mo effettivamente bisogno». . ' I va) moltiplicato per i pasti in eccesso previsti dal «Di certo è stato fatto un grosso errore», è-:stata contratto(36mila appunto).<<In·f>ratica -sintetiz- la conclusione del consigliere. Un errore ànche· za lo stesso Vivarelli -Fms fornisc� 146 mila giòr- nella sostanza, dato che lo stesso direttore genenate alimentari all'anno, ma prende s.oleli dalla Ca' rale eli Ca' d'Industria, Roberto Antinozzi, si è già d'Industria per 182 mila». . attivato per l'invio di lettere eli contestazione alla
Inevitabile la domanda: come è stato possibile Fms in relazione al presunto peggioramento della un simile errore? Lo stesso qualità del servizio. componente del cdanon fa nomi e cogi:lomi, anche perché pure Vivarelli do-vrebbe spiegare -al pari eli tutti i componenti del Cda · - come si� stato possibile accorgersi della situazio-ne solo «tre mesi fa», Tut-tavia non si sottrae dal ri-cordare come (<l'evidenza. degli errori compiuti mi aveva indotto a chiédere un incontro con il sindaco di Como,· Stefano Bruni, per illustrare la situazione delicata venutasi a creare ·
Ùt��iw� e per riferirgliil mio punto ·. · · eli vista, òvvero che il pre-«II presidente dovrebbe_ sidente Domenico Pelle- ·
dimettersi. Aveva iJ · "grino avrebbe dovuto di-
lnandato da} C(la di mettersi». Tutto questo, in quanto <dl oda aveva da- ·
controllare 'ie clausole» to mandato al preside:qte eli. verificare le clausole contenute nel conttatto».
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) -eegua
D RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE 3 8 5 7 ANNO XXXII
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coMo c·· CORRIERE DI COMO Edizione del w 4 G l u. /.ll n
-� ---.. -·---·. . . : »l La replica de l numero uno dell'ente ·
· ·
i <diecupereremo i soldi spei. E rivedremo ll con�tto�> l Il presidente. Pellegrino: «Accordo con Fms vicino. Altrimenti adiremo le vte legall» l . . • .
«Non c'è nessuno scandalo. Soltanto un errore al, quale, però, stiamo già rimediando nel modo mi-
.
gliore». Replica così ìl presidente della Fondazione . Ca' d'Industria, Domenico Pellegrino� alle bordate lanciate dal componente del cda Rom o lo VivarellL ·
.. *.·· . {-, :: . : : .\
. r , , . ... � • r. ' in più- dice il numero.lino
«È vero che la soglia di · 182nllla pasti an 'anno da pagare a Fms si è rivelata eccessiva · rispetto ai 146mila erogati - dice il presidente - Ma è stato un · · errore dell'uffiCio amministrativo al quale ora sicuramente rimedieremo. Anche perché- tiene a pre- · cisare Pellegnno- il con-
, .. -: · .... .. ·:· ' .. . · . · . · . . " '• .
. . . . � . · . . . . ,. - . . .. >. , • • •
. . . � ._.. -� .. .
. tratto stipulato · con l'azienda prevedeva già che a fine �nn o si operasse una revisione delle quote in base al numero di pasti' effettivamente consumati _dai nostri ospiti».
Il presidente della Ca' d'lndusbia, Doinenico Pellegrino, respinge le accuse
Da qui, dunque, almeno secon<:lo il preside n te della Ca' d'Industria, la soluzione teoricamente a portata di mano. «Al termine dell'ultimo consiglio di amministrazione - · afferma Pellegrj.no - ho dato mandato alla direzione amministrativa di chiudere la trattativa con Fms su due ·punti imprescindibi-
� li». I seguenti: «In futuro _dovremo pagare soltanto i . pasti realmente torni ti. E poi 26 operatori del settore dqvraiino passare totalmente in carico a Fms».
Se non andrà cosi («Ma. entro .la prossima settimana sono convinto che chiuderemo l'intesa»., chiosa Pellegrino), allora la Fondazione metterà la
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questione nelle mani degli avvocati e, forse, si avVierà la battaglia legale pe·r la · tisoluzione del contratto.
S u come sl. sia potuto sbagliarè. in maniera cosi clamorosa il conteggio dei pasti che dovevano effetti-. vamente essere pagati all'azienda privata, Pellegrino offre una ricostruzione: «L'errore per i pasti
della casa di riposo- nasce dal fatto che si era calcolato di avere la casa-albergo di via Volta piena, invece sui 65 posti disponibili c'erano solo.18 ospiti. Poi. per'il nostro centro diurno erano ·stati calcolati pasti per 25 ospiti e invece erano 10: Inoltre, si prevedeva un incremento di utenti nel 2011 e invece non sì è veri.: fi'cato». ·.
Fatto sta che, alla fine dei conti, Ca' d'Industria
·ha speso circa 350mila ·euro in più del dovuto per pasti mai consumati (voce comprensiva, però, di un conguaglio di 97mila euro ai dipendenti). Ulteriore beffa, l'appalto esterno che avrebbe dovuto farrisparmiare la FondaZione, inrealtàha contribuitoad
. affossare il bilancio con perdite per 630mila euro e
·rotti. <<Ma il "r:osso"- dice Pel
legrino - nasce da altre voCi: 24 posti letto in meno a · Villa Celesia per opere <ii ri.strutturazione, camere sacrificate a Rebbio per realizzare spogliatoi per il personale, 150mila euro che attendiamo dal Comune e non sono mai arrivati� 90mila euro di spese legali per q_uest�oni ereditate dal passato, l'investimento di 120mila euro per l'Ufficio·
, qualità. E come se non bastasse, siamo un soggetto
'di dirittQ privato che però ha i contratti degli enti locali pubblici. Risultàto: a noi il personale costa 1,6 milioni in più del dovuto». Sul recupero dei soldi spe
.si per nulla, Pellegrino af-ferma che «faremo le trattenute equivalenti sui pa- · gamenti 2011». ·
L'ultima frecciata aJ.curaro è per Vivarelli: «'&rante il cda del 31 maggio mi invitò a fare un passo indietro e a lasciarealuila presidenza, e questo la dic_e lunga .. Ma soprattutto tengo a precisare che ha condiviso tutti passaggi contrattuali, senza mai eccepire nulla>>.
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La Procura indaga da mesi sull'app. alto per i pasti . .
(m.pv.) La conferenza stampa di ieri mat- · tina ha riportato prepotentemente d'attualità la vicenda dell'esternalizzazione del servizio n;1ensa della Ca' d'Industria . Una questione su cui, già da mesi, sta indagando la Procura di Como per cercare di capire se tutto, nel2010, fu fatto correttamente. Un fascicolo aperto dopo l'esposto delle opposizioni in consiglio comunale, redatto da MçtrCello !an torno, che denunciava «gravi irregolarità nella procedura>> l.at ,_,,. adottata, in quanto, tra gli altri · . · appunti formulati nello scritto, Le. opposizioni non fu «rispettato il codice degli · l . � appalti». Un esposto che già al- Segna arona lora metteva in guardia da quel- «gravi le 182 mila giornate alimentari da ieri al centro della bufera. La irregolarità» vicenda,con gli eventuali e con- •1• s liMI seguenti risvolti penali, ruota attorno alla natura dell'ente, se pubblico o privato (in questo secondo caso le presunte irregolarità cadrebbero). Per Vivarellì, invece, il problema.non si pone in quanto<< tutti riconoscono che la fondazione Ca' d'Industria è un ente di diritto privato», con l 'unico «dubbio su cui si dibatte in merito alla nomina dei consiglieri» che viene fatta da un ente pubblico. Ora però toccherà alla magistratura lariana esprimere la sua opinione- -· l'unica che conta - sulla vièenda. ·
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Ca' d'Industria di l numeri
La denuncia di Romolo Vivarelli «La mensa privata è un danno»
Cinque cartelle, dettagliate, con date, cifre, riferimenti a documenti, protocolli, verbali di consiglio di amministrazione. La conferenza stampa di Romolo Vivarelli, consigliere di amministrazione di Ca' d'Industria, per fare il punto della situazione è un'analisi lucida e puntuale. Analisi dalla quale emerge un quadro preoccupante. n dato di partenza è quello del bilancio consuntivo, approvato qualche giorno fa, senza il voto di Vivarelli: - 632mila euro. Vivarelli sostiene che gran parte di questo disavanzo sia aQvuto "all'operazione di affidamento della gestione delle cucine a un'azienda terza'� In buona sostanza, alla famigerata esternalizzazione delle mense che, nei mesi scorsi ha sollevato polemiche infinite e dato origine a strascichi giudiziari tuttora in corso, Vivarelli, lo ricordiamo, all'esplodere della polemica aveva rassegnato I� pr�prie dimissioni dal C da, salvo noi ... ("!.., ....... - --
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L'ORDINE
relli ha reso noto che il presidente della Fondazione, Domenico Pellegrino, si è assunto l'onere
.. . ritirarle una volta accortosi che erano state le di negoziare con Fms una reVisione del contratto, uniche rassegnate. "Se fossi stato l'unico ad an- anche se ."l'ipotesi sottoposta al Cda nella riuniodarmene - ha detto in sostanza l'esponente del Pd ne del 25 maggio scorso determinava soltanto - non avrei potuto verificare, come ho fatto, l'at- un'attenuazione della spesa per l'anno 2010, latuazione di un contratto che pensavo potesse por- sciando inalterata la pérdita negli anni successitare grandi benefici ·alla Fondazione e che, inve- vi': Il contratto siglato tra Fms e Ca' d'Industria, lo ce, si sta rivelando deleterio� La considerazione ricordiamo, ha durata decennale. di Vivarelli poggia sù due dati principali: il con- Viavarelli, nel relazionare circa la situ�zione çiella tratto prevede il pagamento da parte di Ca' d'In- Fondazione, ha reso noto che �l'evidenza degli erdustria df una quota minima di l82mila giornate rori compiuti mi aveva indotto a chiedere un inalimentari annue. Una giornata alimentare è tut- contro con il siridaco Bruni, che ho visto qualche t o ciò che viene somministrato : ora prima della riunione del Cda a un utente nell'arco delle. 24 per illustrare la situazione deli-ore. n problema è che le gior- Per il consigliere, : cata venutasi a creare e per rife-nate alimentari realmente ero- problemi derivanti . rirgll il mio punto di vista, ovve-gate dall'azienda che gestisce la
dall •esterflalz' '!ll'!ll.a'!lll'one ro che il presidente avrebbe do-
refezione (la Fms) sono soltan- '" """"' "" vuto fare un passo indietro e di-to 146mila ali'anno. Ciò mal- del servizio esistono mettersi. Poco prima di riunirei grado, Ca' d'Industria è tenuta D • l 'tà come Cda - ha proseguito Viva-
. a pagare l'intera fornitura pre- eccome. l qua l relli - ho incontrato il presiden-vista dal contratto. Questa si- e anche economici te al quale ho espresso tale mia tuazione un po' paradossale fa convinzione� sl, stando alle stime snocciola- . Insomma, Vivarelli ha suggeri-te da Vivarelli, che rispetto alla gestione interna to a Pellegrino di fare un passo indietro e assicudei refettori la Fondazione spenda all'incirca ra che se anche gli altri consiglieri dovessero fare 500mila euro in più all'anno. Una bella sberla, per lo stesso, non avrebbe alcuna difficoltà a seguir,li. usare un terrpine in voga di recente. Sul perché la Detto ciò, Vivarelli, ha espresso qualche considestima messa a contratto si discosti tanto da quel- razione sul clima politico che ha accompagnato la del'reale utilizzo, Viviuelli non è stato in grado la vicenda. di dare spiegazioni esaurienti, limitandosi a dire "C'è stata una politicizzazione della vicenda"?, si che all'interno di Ca' . ,.' . ' ! ' : . è.chiel!toretorico. "A mesembra evidente ela que-d'Industria sia in · stione riguarda un po' tutti i partiti, tutte le forze '
. atto una sorta 'di politiche, che facciano esse parte della maggio-scaricabarili tra ranza o dell'opposizione� In questo, concordiamo chi si deve as- con lui, e anche nei giorni di polemica infuocata sumere la re- non abbiamo mai esitato a bollare come eccessi- ·
sponsabilità ·· ve e demagogiche alcune forzature da parte dei di quello che partiti e, soprattutto, dei sindacati. è stato definì- Resta il fatto che a Ca' d'Industria qualche pro-to un errore. blema in seguito alla esternallzzazione esista. C'è Alla luce di quello economico, di cui abbiamo detto e c'è quel-questa falla, lo che riguarda la. qualità del cibo. "Qualità - ba Viva· detto Vivarelli - che è notevolmei)te peggiorata e
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per la quale il direttore generale (Roberto Antinozzi) si è già attivato con formali lettere di con-
testazione': · Al di là delle nuove polemiche, che sono de
stinate ad avere altrettanti seguiti, il futuro di Ca' d'Industria resta incerto, soprattutto per via della sua debolezza economica intrinseca. Fisiologicamente le spese risultano ben maggiori delle entrate e, se si esclude l'innalzamento delle rette, reperire maggiori risorse risulta sempre più ar- ' duo. Per chiunque.
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ll presidente Pellegrino ribatte «Dati eiTati. Vuole il mio posto»
"Non sapevo nulla della conferenza stampa di Vivarelli. Ormai non mi meraviglio più di nulla, visto l'andazzo': Domenico Pellegrino, presidente di Ca' d'Industria dal 2006, non nasconde una certa amarezza quando viene messo al corrente delle esternazioni del suo consiglieri di amministrazione. E una volta ascoltato un resoconto in pillole parte in contropiede: "Le cose non stanno come le ha presen-1 tate Vivarelli - dice Pellegrino - perché gli oltre 600mila euro di disavanzo di gestione sono ascrivibili a voci diverse che
. posso elencare. Circa 300mila euro sono dovuti a un manI cato incasso per la sopravvenuta chiusura di posti letto a Vii, la Celesia e a Rebbio. La struttura casa albergo di via Volta
registra una perdita ormai cronica di 150mila euro. Abbiamo investito 120mila euro sulla certificazione di qualità e abbiamo avuto un esborso di circa 90mila euro di spese . . .
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.. .legali dovUte' soprattutto a liti pregresse.-Inoltre abbiamo avuto una serie di interventi manutenzione straordinaria su una dozzina di bagni che sono stati completamente rifatti� Fatti due conti, il disavanzo è bello che spiegato. Ma, allora, il problema dei pasti non esistè? Esiste purtroppo, e lo stesso Pellegrino fornis.ce la propria lettura: "Il contratto prevede effettivamente 182mila giornate alimentari annue a fronte di una quota sensibilmente minore di erogazione del servizfo. Ma ospita una clausola per la quale al termine di ogni anno · · ·· lavorativo tra azienda e Ca' d'In-
L'ORDINB'
Su una cosa Pellegrino e Vivarelli sono d'accordo e ci trovano a nostra volta su posizioni analoghe: sulla vicenda la strumentalizzazione dei sindacati ha avuto effetti deleteri e non. certo positivi per
· i tanto bistrattati nonnini. Ma Pellegrino non lesina critiche pesanti al suo consigliere. "Pensavo che
'Vivarelli volesse condurre in Ca' d'Industria un'attività di politica Sociale, invece debbo constatare
· che ha deciso di fare politica di partito. Anch'io so. no espressione di un partito, il Pdl, ma non per
metto a nessuno del PdL dl'indicarmi ciò che debbo ò non debbo fare all'interno di Ca' d'Industria. Purtroppo, le esternazioni di Viavarelli mi fanno
pensare che per luf non sia più
dustria � prevista una taratura . . n presidente respinge . �ei cos.ti: Essen�q Fms entrata ·. · [e aCCUSe e .. . . . m serVIzio a marzo 2010, entro · ., , ,
marzo dell'anno prossimo si do- . . contrQbatte: t SUOt vrà arrivare a riquantificare il . argoflùmti sono
cosl. Ma tutto ha un senso. Nei giorni scorsi Vivarelli mi ha effettivamente chiesto di fare un passo indietro, ma, dichiarandolo davanti al consigli di amministrazione, per rimuovere il problema che jo potrei rappresentare per Ca' d'Industria e con l'intento di assumerne la presidenza. Non è un segreto, perché
tutto. Detto ciò - spiega Pelle-·t . t l ' h grino - abbiamo già iniziato a � rum�n a !·. �
muoverei e dopo una serie di in- tntentl pollt�c� contri con i rappresentanti del-l'azienda dovremmo essere ar- l'ha detto davanti a tutti� rivati alla definizione di un accordo secondo il quale pagheremo soltanto le 146mila giornate alimentari effettivamente erogate. Ciò dovrebbe comportare una spesa annua inferiore a quella storica degli ultimi anni': Eppure, Vivarelli sostiene altro. Sostiene che stante la situazione attu.ale la Fondazione spenda circa SOOmilà euro all'anno in più e, nella migliore delle ipotesi, ovvero nel caso Fms accetti di farsi pagare soltanto le 146mila giornate alimentare di cui sopra, si arriverebbe a una cifra analoga a quella spesa con la gestione interna del servizio. Pellegrino, a fronte di questa obiezione, ha una spiegazione: "Vivarelli calcola nel fare i propri conti anche le spese relative al personale addetto alla somministrazione. Perso-
Forse arrivano da n, quindi, le voci di possibili dimissioni' dell'attuale presidente che, però, smentisce categoricamente: "Il mio mandato scade nella primavera 2012. Dobbiamo portare a termine ancora programmi importanti per Ca' d'Industria
i nale che, in ogni caso, pretenderò venga messo in l . C!lrico, com'è giusto che sia, interamente a Fms, alla quale Ca' d'Industria pagherà tutti i pasti e null'altro. La quota del personale rappresenta una voce importante in questa partita': La trattativa tra Ca d'Industria e Fms è, comun-
. que, tuttora aperta. L'errore nel computo delle giornate alimenta-ri, dunque, c'è stato. Ma com'è possibile sia accaduto? "Probabilmente nella prima stima sono state inclusi utenze che in realtà non abbiamo più, come quelle della struttura della Solitaria di Albese - spiega. ancora Pellegrino -da n può essere nato l'errore che poi si è riverberato sui costi complessivi. Ma, come detto, saremo in grado di sistemare le co-se� ·
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che vorrei lasciare in condizioni di salu
te. Per questo andrò avanti, sempre e comunque
nel solo interesse della Fondazione e dei suoi ospiti� (m.mig)