una sinagoga, una moschea - alunni

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Il Quaderno dei Ragazzi Sinagoga di Firenze Moschea del Profeta a Medina Comunità Ebraica di Firenze Comunità Islamica di Firenze e Toscana Assessorato all’Educazione

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Il mondo Ebraico, il mondo Islamico - Quaderno alunni

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Page 1: Una Sinagoga, una Moschea - Alunni

Il Quaderno dei Ragazzi

Sinagoga di Firenze Moschea del Profeta a Medina

Comunità Ebraica di Firenze Comunità Islamica di Firenze e Toscana

Assessorato all’Educazione

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Assessorato all’Educazione del Comune di FirenzeServizio Attività Educative e Formative, Ufficio Progetti Educativi

Dirigente Servizio Attività Educative e FormativeArianna Guarnieri

P.O.Progetti EducativiLaura Giolli

Progetto, organizzazione e materiale didattico a cura di:

Daniela Misul, Comunità Ebraica di FirenzeSanaa Ahmed, Comunità Islamica di Firenze e ToscanaLicia Rapaccioni Brunetti, Sigma C.S.C. sezione didattica

Grafica a cura di: Stefano Errico

Finito di stampare: settembre 2011Tutti i diritti riservatiStampa: Tipografia Comune di Firenze

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UNA SINAGOGA UNA MOSCHEAIL MONDO ISLAMICOIL MONDO EBRAICO

Comunità Ebraica di Firenze Comunità Islamica di Firenze e Toscana

Il Quaderno dei Ragazzi

Assessorato All’Educazione

www.chiavidellacitta.it

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Il mondo ebraico il mondo islamico,una sinagoga una moschea

“shalom, kippà, pesach, hanukkà, challà…”“assalàmu ‘alàikum, hijab, al-manàr, al-mihràb, ramadan…”Scritture diverse, parole nuove ognuna con un suo partico-lare significato, una sua storia…Riti e festività differenti…

La visita abbinata alla sinagoga e alla moschea vi ha fattoconoscere i luoghi di preghiera, di studio della comunitàebraica e della comunità islamica.

Questo piccolo quaderno vi dà la possibilità di continuarea scrivere, a disegnare, a “ripensare” in classe e a casaalle tante cose che avete scoperto in questa giornata di vi-sita un po’ diversa dalle altre.

Rosa Maria Di Giorgi

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shalomassalàmu alàikumciao, salve

una visita alla Sinagoga - una visita alla Moscheauna pagina sul mondo ebraico - una pagina sul mondo islamicoper incontrarsi e conoscersi

una pagina bianca per teper disegnare e colorare, comporre e scomporre,per raccontare,per scrivere il tuo nome quasi fosse un disegno

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Sinagoga di Firenze

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LA SINAGOGA

La Sinagoga è un luogo di preghiera, di studio e di riunione.Il nucleo fondamentale della Sinagoga è costituito dall’arca santa (aròn ha-Kòdesh); che èsempre orientata a est, verso Gerusalemme.L’arca santa è un armadio al cui interno è conservato il Libro della Legge (sefer Torah) costituitoda un rotolo del Pentateuco (il rotolo contiene i primi cinque libri della Bibbia manoscritti su per-gamena con inchiostro speciale e da speciali amanuensi); esso è l’unico oggetto sacro dellasinagoga, non può essere esposto in pubblico al di fuori del culto, se viene danneggiato nonpuò essere restaurato, ma deve essere sepolto.Una tenda (parochet) copre le ante dell’arca santa, davanti ad essa o al centro della sala sitrova il podio (tevà) sul quale viene appoggiato il Libro della Legge.Davanti all’armadio c’è sempre una lampada accesa (ner tamid).La Torah è molto preziosa, non si deve mai toccarla con le dita. Per seguire la lettura senzaerrori viene utilizzata una manina indicatrice (yad).Tutti gli uomini devono entrare in Sinagoga con il capo coperto da una piccola papalina (kippà).Le donne pregano nel matroneo, uno spazio separato da quello degli uomini.All’interno della sinagoga è proibito riprodurre sembianze umane, e non devono esserci statueo pitture; pertanto gli ornamenti delle pareti sono costituiti da motivi floreali o geometrici.La vera ricchezza delle sinagoghe è costituita da oggetti rituali, da arredi di argenti che ornanoi Rotoli della Legge come corone, piastre, pinnacoli e da stoffe preziose che li coprono: splen-denti manti, tende ricamate.Capo spirituale di una Comunità ebraica è il Rabbino, maestro. Fra i suoi compiti il più impor-tante è trasmettere conoscenza. Il giorno di riposo ebraico è il sabato, shabbat. Gli ebrei ac-colgono il sabato in Sinagoga, con solennità e con canti particolari.La Sinagoga di Firenze è stata costruita nel 1882, su progetto degli architetti Falcini, Trevese Micheli. Ci sorprende con la sue belle cupole in rame color verde, le porte in legno di noce,la facciata dai colori bianco e rosa. Le sue vetrate sono rifulgenti, le pareti interne sono ricca-mente decorate con mosaici, affreschi, motivi floreali o geometrici e con scritte in lettere ebrai-che che sembrano disegni.Il Museo di Arte e Storia Ebraica è allestito al primo e al secondo piano della Sinagoga. Alprimo piano sono raccolti arredi utilizzati durante le cerimonie sinagogali delle principali festi-vità; al secondo sono esposti oggetti e arredi di devozione domestica adatti ad illustrare i mo-menti fondamentali della vita ebraica: nascita, matrimonio, maggiorità religiosa.Una sala è dedicata alla storia della Comunità negli ultimi due secoli, con documenti fotograficie archivistici che presentano la vita degli ebrei fiorentini.Fanno parte del percorso museale due sale attrezzate: una per le proiezioni con filmati e do-cumentari, l’altra dotata di computer collegati con i maggiori musei e centri di ricerca ebraicinel mondo. All’esterno del tempio si trovano due lapidi commemorative con i nomi degli ebreifiorentini morti nei campi di concentramento e durante le rappresaglie naziste.La Sinagoga e il Museo di Arte e Storia Ebraica sono visitabili tutti i giorni ad eccezione delsabato.

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MOMENTI DELLA VITA EBRAICATutte le religioni hanno delle feste con canti, riti e cibi speciali; ogni religione ricorda gli eventiparticolari della propria storia.Anche gli ebrei ogni anno celebrano diversi tipi di feste e di solennità.Pesach (passaggio). La Pasqua ebraica è una delle feste più amate poiché ricorda la liberazionedel popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto; la fuga dall’Egitto fu così precipitosa che gli ebrei do-vettero cuocere il pane da portare lungo il viaggio senza farlo lievitare; nacque così il pane az-zimo. Durante questa festa, che dura otto giorni, ci si astiene dal mangiare ogni cibo lievitato.La festa si apre con una grande cena chiamata seder (ordine); la tavola è apparecchiata inmodo particolare, e ogni cibo ha un significato preciso, per questo i bambini chiedono: “Comemai questa sera è diversa da tutte le altre?”. “Eravamo schiavi in Egitto, la vita era amara…“ cosìha inizio la lettura dell’ haggadà (narrazione) in cui si racconta la storia dell’uscita degli ebreidall’Egitto (esodo) e la fine della schiavitù.Shavuoth (pentecoste). Shavuoth ricorre sette settimane dopo Pesach; è la celebrazione delraccolto dei cereali ed è la festa che ricorda il periodo in cui, dopo sette settimane dalla fugadall’Egitto, gli Ebrei ricevettero le Tavole della Legge.Sukkoth (capanne). Sukkoth è una festa autunnale che dura otto giorni. Questa ricorrenza ècaratterizzata dalla costruzione delle capanne, in ricordo delle abitazioni precarie nelle qualiavevano abitato gli ebrei durante i quarant’anni di emigrazione nel deserto, prima di arrivare allaterra promessa. È fatto obbligo costruire ogni anno, nella festività di Sukkoth, una capanna,abitarla per quanto possibile e poi demolirla.Shabbat (sabato). Significa riposo e ricorda il riposo del Signore dopo la creazione. Per gliebrei, il giorno comincia al tramonto e termina al tramonto successivo. In questo giorno non sipuò compiere alcun lavoro che implichi una trasformazione del creato: non si può raccogliereun fiore dalla pianta, né cuocere cibi, né accendere il fuoco; tutti i preparativi per accogliere de-gnamente lo shabbat, compresa la preparazione del cibo, vanno svolti il venerdì prima del tra-monto. Al tramonto del venerdì, quando i cibi sono pronti, vengono accesi, dalle donne, i duelumi che continueranno a brillare per tutto il tempo che dureranno e ci si augura un sabato dipace e serenità.Purim (sorti). È una festa in ricordo di una minacciata persecuzione degli ebrei sotto l’imperopersiano sventata grazie all’intervento della regina Ester. È una ricorrenza gioiosa nella qualesi usa uscire in maschera, è una delle feste più amate dai bambini. In Sinagoga viene letto ilRotolo di Ester.Hanukkà (festa delle luci). Ricorda la rivolta giudaica sotto la guida dei fratelli Maccabei, control’oppressione siro-ellenistica. È caratterizzata dall’accensione di una lampada a nove bracci, inricordo di un miracolo: la lampada che aveva olio solo per un giorno, brillò invece per ottogiorni.Tu-bisc’vat (il capodanno degli alberi). Gli elementi che caratterizzano le feste ebraiche sonola storia, la spiritualità e la natura con i suoi ritmi stagionali. Tu-bisc’vat cade tra gennaio e feb-braio ed è la festa della piantagione, della rinascita della terra.Rosh ha-Shanà (capodanno ebraico). È l’anniversario della creazione del mondo; questa so-

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Yom Kippur (il giorno dell’espiazione). In questa ricorrenza, che ha inizio dieci giorni dopo Roshha-Shanà, viene osservato il digiuno assoluto di venticinque ore, senza bere e senza mangiare,dal tramonto ad un’ora dopo il tramonto successivo.Durante questo periodo, come per Rosh ha-Shanà si indossano abiti bianchi.

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ALFABETO DELLA LINGUA EBRAICANella lingua ebraica le vocali si rappresentano mediante puntini e trattini, detti segni vocalici,che si segnano al di sotto, al di sopra, oppure dopo la consonante.

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UNA PAGINA PER “GIOCARE” CON LE LETTERE EBRAICHEl’ebraico si scrive da destra a sinistra

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La Mecca - Kaaba

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LA MOSCHEA

La Moschea è un luogo dove i musulmani si riuniscono per pregare e per meditare, maanche per discutere e studiare.Fu lo stesso Profeta Muhàmmad a fondare la prima Moschea a Medina.Su una parete di ogni Moschea c’è una nicchia, chiamata in arabo al-Mihràb, che indica l’al-qìblah, cioè la direzione della Mecca verso cui bisogna pregare.

Alla destra della ‘nicchia direzionale’ (al-Mihràb), si trova l’ al-Minbar, lo spazio da cui l’ ora-tore della preghiera collettiva del venerdì rivolge il discorso ai fedeli (il discorso si chiamaal-khùtbah).Le donne musulmane pregano in uno spazio separato da quello degli uomini.Nei cortili si trovano fontane o sorgenti di acqua poiché prima della preghiera bisogna ese-guire lavaggi rituali alle mani, al viso, alle braccia e ai piedi.Tutti devono, sempre, entrare nella Sala della preghiera a piedi scalzi.La Moschea ha uno o più minareti.

La parola ‘minareto’ deriva dall'arabo al-manàr, cioè una torre portante una luce. Dalla ter-razza sporgente della torre, che si chiama al-ma' zanah, il luogo da cui viene fatto al-azàn(la chiamata alla preghiera), il muezzin (da al-mu’àzzin) invita i fedeli alla preghiera.Nella Moschea non ci sono mai immagini o figure, perché questo è vietato dall’islamismo,ma ci sono splendide e ricche decorazioni composte da intrecci di fiori e foglie, da motivigeometrici e calligrafici con frasi del Corano.La calligrafia (arte della bella scrittura) è sempre stata considerata dai musulmani la formapiù alta di arte.Nelle moschee ci sono anche magnifici tappeti e lampadari.

Le donne islamiche portano il velo (hijab) non solo nella Moschea, ma quando sono fuoricasa, al lavoro, per la strada, o in casa alla presenza di persone non familiari. Lo hijab, se-condo la tradizione, copre il capo e arriva fino al petto.Il venerdì è sacro per i musulmani; in questo giorno sono tenuti ad andare alla Moschea apregare e ad ascoltare il sermone dell’Imam.A differenza della domenica per i cristiani o del sabato per gli ebrei, il venerdì non è ungiorno di riposo.

La Moschea di Firenze ha sede nel centro della città. L’aspetto esterno dell’edificio non èquello di una vera moschea con cupole e minareti, ma l’organizzazione interna è quella ti-pica delle moschee.Esistono la sala delle preghiere, il luogo dove vengono effettuate le abluzioni, una bibliotecae un ufficio amministrativo.La Moschea è aperta tutto il giorno per le cinque preghiere quotidiane ed è anche la sedeper la preghiera del venerdì mattina.

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FESTIVITÁ ISLAMICHE, RITI E TEMPI - LA NASCITA

Le festività di precetto nell’Islam sono soltanto due: la festa della rottura del digiuno di Ramadane la festa del Sacrificio.La Festa della rottura del digiuno di Ramadan si celebra il primo giorno del mese di Shawàl, ildecimo mese dell’anno solare.La Festa del Sacrificio si celebra il decimo giorno dell’ultimo mese dell’anno lunare. Nella mat-tina di ognuno dei giorni di festività solenne, tutti i musulmani di una località si radunano in unluogo all’aperto chiamato al-muàla, per eseguire collettivamente le preghiere della festa (sa-latu-l’id).L’Islam si fonda su Cinque Pilastri.La Testimonianza: Allàh è l’unica divinità e Muhàmmed è Il Suo Apostolo.Le Preghiere quotidiane sono cinque; i tempi della preghiera: l’alba, il mezzogiorno, il pome-riggio, il tramonto e la notte.Colui che dirige la preghiera si chiama Iman.L’Imposta coranica prevede una elemosina da destinare ai poveri secondo i canoni dellaLegge Islamica.Il Digiuno di Ramadan. Il mese di Ramadan è il nono mese dell’anno lunare e in tutti i giorniche lo formano (29 o 30) i musulmani devono astenersi dal cibo, da bevande e da rapporti co-niugali nell’arco di tempo che va dalla preghiera dell’alba alla preghiera del tramonto.Il Pellegrinaggio è un complesso di riti che si svolge ogni anno nel territorio sacro della Mecca,centro religioso dell’Islam, città nella quale è nato il profeta Muhàmmed. Nel centro del cortiledella Sacra Moschea della Mecca si erge la costruzione in pietra della Kaaba. Proprio in questacittà il profeta nel 610 d.C. ha iniziato la sua predicazione.Ogni musulmano, quando ne abbia le possibilità, è tenuto ad andare alla Mecca almeno unavolta nella vita.Il Calendario dell' Egira è un "calendario lunare", che si articola in 12 mesi legati alle fasilunari. Il mese lunare, che inizia con "neo-menia", cioè "la luna nuova", può avere 29 o 30giorni, mai meno di 29 e mai più di 30. Per questo motivo l'anno lunare è di 354 giorni e nondi 365 come l'anno solare. A causa di questa differenza, ogni 32 anni solari ci sono 33 anni lu-nari.La Cerimonia della nascita. Quando la famiglia musulmana è allietata dalla nascita di unfiglio viene fatta una cerimonia, che consiste nel suggerire, a bassa voce, all'orecchio destrodel neonato la prima ‘chiamata alla preghiera’ (al-azàn) e all'orecchio sinistro la seconda ‘chia-mata alla preghiera’ (iqamah).Dopo questo rituale viene messa in bocca al neonato qualche goccia di succo di dattero, se-condo una tradizione profetica; poi viene assegnato il nome. Al settimo giorno, i capelli delneonato vengono tagliati e l'equivalente in argento del loro peso viene distribuito ai poveri.Viene, inoltre, eseguito un sacrificio; per un maschio si sacrificano due capre e per la femminauna. Un terzo della carne viene distribuito ai poveri, un terzo al vicinato e il resto è consumatodalla famiglia.

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LA TUA PAGINA PER SCRIVERE E RACCONTARE,PER DISEGNARE

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UNA PAGINA PER “GIOCARE” CON LE LETTERE ARABEl’arabo si scrive da destra a sinistra

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TERMINI EBRAICIHai indovinato la parola giusta?Hai indovinato la festività?

A Sefer Torah (Il Libro della Legge)B Lettura della TorahC Interno di una antica Sinagoga di FirenzeC1 Interno della attuale Sinagoga di FirenzeD Séder (ordine) - Cena di Pésach (Pasqua)E Haggadà (narrazione ) di PesachF Matzòt (azzime, pani schiacciati, non lievitati))F1 Piatto per il séder (ordine) della cena di PesachG Shavuòt (settimane, celebrazione del raccolto dei cereali, ricorrenza in cui Mosé

riceve le Tavole della Legge)G1 Shavuòt (Mosé sul Monte Sinai)H Shabbàt (sabato) - Shabbat Shalom (saluto del sabato)I Tavola preparata per lo Shabbàt con la Challà (pane del sabato)L Purim (festività in cui viene letta la storia di Ester)L1 Purim (festività gioiosa nella quale è usanza mascherarsi)M Hanukkà (festa delle luci)N Hanukkià (lampada a nove bracci)O Yom Kippur (festa dell’espiazione) suono dello shofar (corno di montone)P Sukkòt (festa delle capanne)

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TERMINI ISLAMICIHai indovinato la parola giusta?Hai indovinato cos’è?

A Interno di una MoscheaB Khutbah (sermone prima della preghiera)C Manàr (minareto)D CupoleE Stella - Vaso lampada da MoscheaF I Cinque Pilastri dell’IslamG Cortile (Moschea di Mirtos)H Purificazione prima dell’ingresso in moscheaI La preghieraL Come effettuare la preghieraM Vaso lampada da MoscheaN Minbar (spazio dell’oratore per la predica del venerdì)O Al-Mihràb (nicchia direzionale)

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LA TUA PAGINA PER SCRIVERE E RACCONTARE,PER DISEGNARE

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Per informazioni e prenotazioni:PIERRECI CODESS COOPCULTUREtelefono: 055 2466089, 0577 271345www.coopculture.it

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