un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

52
Evangelizzazione e mondo sanitario: prevenzione e salute pubblica Provincia Italiana Camilliani Segretariato ITA per il Ministero 3 marzo 2014 MOTTINELLO di ROSSANO VENETO VI UN’ ESPERIENZA DI PREVENZIONE NEI CENTRI DI SALUTE MENTALE Dott.ssa LORETTA BERTI Psicologo e Psicoterapeuta, Verona +39 340 3445023 [email protected]

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Evangelizzazione e mondo sanitario: prevenzione e salute pubblica. Provincia Italiana – Camilliani Segretariato ITA per il Ministero - Mottinello di Rossano Veneto 3 Marzo 2014 Dott.ssa Loretta Berti - Psicoterapeuta - Verona

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Page 1: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

Evangelizzazione e mondo sanitario: prevenzione e salute pubblicaProvincia Italiana – Camilliani Segretariato ITA per il Ministero

3 marzo 2014

MOTTINELLO di ROSSANO VENETO – VI

UN’ ESPERIENZA DI PREVENZIONE NEI CENTRI DI SALUTE MENTALE

Dott.ssa LORETTA BERTI

Psicologo e Psicoterapeuta, Verona+39 340 [email protected]

Page 2: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

BACKGROUND

Revisione della LETTERATURA

Esperienza al CENTRO DIURNO

Progetto PILOTA 2006

SOMMARIO

PROGETTO PHYSICO

FASE 1

FASE 2

Iniziative EUROPEE

Page 3: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

BACKGROUND

Revisione della LETTERATURA

PROGETTO PHYSICO

Page 4: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

4

Catena causale e possibili interventi

MORTALITà

COMORBILITà FISICA

STILI DI VITA E FATTORI DI RISCHIO

PROGRAMMI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E

GESTIONE DEI FATTORI DI RISCHIO

LA LETTERATURA

Page 5: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

5

I pazienti affetti da psicosi funzionale presentano

• MORTALITÀ da 1.6 a 2.6 volte più alta rispetto alla popolazione generale (Harris e Barraclough, 1998)

• COMORBILITÀ FISICA nel 50% dei pazienti (Goldman, 1999) che spiega circa il 60% delle morti premature non correlate al suicidio (Lambert et al. 2003; Jeste et al. 1996; Brown 1997)

• prevalenza di PATOLOGIA FISICA CRONICA più alta rispetto alla popolazione generale (Harris e Barraclough, 1998)– malattia cardiovascolare da 2 a 3 volte maggiore (Brown et al, 2000)– patologie respiratorie – diabete

• prevalenza più alta rispetto alla popolazione generale di FATTORI DI RISCHIO quali– Ipertensione– Ipercolesterolemia– Obesità e sovrappeso (McIntyre et al, 2001)– Sindrome metabolica (Thakore, 2005)

Page 6: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

6

L’eccesso di prevalenza è da mettere in relazione a

• Stili di vita a rischio per la salute (McCready, 2003)

– Alimentazione scorretta (70% dei pazienti risultano sovrappeso)

– Insufficiente attività fisica (41%)

– Fumo (70%)

– Abuso di alcool

• Scarsa attenzione e carenza di consapevolezza riguardo la salute

fisica da parte degli operatori dei Servizi e dei pazienti stessi (Brown, 1999; Sartorius 2007). Tale scarsa attenzione riguarda sia la prevenzione, che la diagnosi e la cura (Mitchell and Malone, 2006)

• Effetti metabolici della terapia psico-farmacologica (Marder et al, 2004)

Page 7: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

8

LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

È un processo finalizzato a rendere in grado le persone di

controllare e migliorare la loro salute.

Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico

mentale e sociale, un individuo (o un gruppo) deve essere

in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni,

di soddisfare i propri bisogni e di modificare o far fronte

all’ambiente che lo circonda

Carta di Ottawa (WHO, 1986)

Page 8: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

9

• Focalizza l’attenzione alle FONTI DI SALUTE (≠ prevenzione:

sulle cause di malattia)

• Quindi… anche in parallelo ad azioni di prevenzione e/o

riabilitazione

• SALUTE come una RISORSA della vita quotidiana (≠ obiettivo del vivere)

• mette in evidenza le risorse personali e sociali, così come le capacità fisiche

(Health Promotion Glossary, WHO, 1998)

Page 9: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

10

• Gli studi sugli interventi di promozione alla salute in pazienti psichiatrici possono essere FATTIBILI E EFFICACI

SE opportunamente PREDISPOSTI E ADATTATI alle peculiari

caratteristiche dei partecipanti

INTEGRAZIONE

OPERATORI

DELLA SALUTE MENTALE

TECNICHE/TECNICI

PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Page 10: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

BACKGROUND

Esperienza al CENTRO DIURNO

Page 11: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

12

Problematiche evidenti

cattiva alimentazione (scelta del menu)

stili di vita (fumo, sedentarietà)

sovrappeso

misurazioni di parametri vitali (polso, pressione)

diabete

gli operatori osservano gli utenti

Esperienza al CENTRO DIURNO

Page 12: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

BACKGROUND

Progetto PILOTA 2006

Page 13: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

14

METODI

• PARTECIPANTI– Utenti del CD (che frequentano il centro con consumazione del pranzo

almeno 1 volta alla settimana)

– Operatori del CD

• ASSESSMENT

– BMI (Body Max Index) e circonferenza addominale

– Pressione arteriosa

– Fumo

– Abitudini alimentari (consumo di frutta e verdura: frequenza raccolta con un questionario autocompilato)

– Attività fisica (diario settimanale)

Educazione alimentare e promozione dell’attività fisica

Sviluppare un programma di educazione alimentare e

coinvolgimento nell’attività fisica rivolto ad utenti e

operatori del Centro Diurno di Verona Sud (CD)

OBIETTIVO

Page 14: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

OMS - Maggio 2004

> consumo frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno)

<quantità grassi, zucchero e sale

>attività fisica (almeno 30’ x 5 giorni/settimana)

STRATEGIA GLOBALE SU DIETA, ATTIVITA’ FISICA E SALUTE

Interventi efficaci e condivisiapproccio multisettorialefacilitare le scelte di salute

Page 15: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

16

- Rivalutazione del servizio mensa

INTERVENTO (1)

Page 16: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

17

– 4 INCONTRI DI FORMAZIONE per gli operatori delcentro diurno

– 2 SESSIONI EDUCATIVE sull’alimentazione e l’attivitàfisica (utenti e operatori)

INTERVENTO (2)

Page 17: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

Rispetto dei pasti

Valorizzare la colazione e gli spuntini durante il giorno

Page 18: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

19

– 2 sessioni di ATTIVITA’ di GRUPPO

(dietetica per volumi)

– 2 LABORATORI di cucina in collaborazione con l’Istituto alberghiero Berti

INTERVENTO (3)

Page 19: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

20

- GRUPPO CAMMINO settimanale per utentiaccompagnati da un operatore

INTERVENTO (4)

Page 20: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

21

RISULTATI SOGGETTI 17 utenti (8 M; 9 F) 14 operatori (4 M; 10 F)

Baseline

• BMI 18% i soggetti è obeso e il 64% è sovrappeso

• circonferenza media addominale al limite per i maschi (102cm;VN fino a 102);

molto alta per le femmine (103cm; VN fino a 88); 65% dei ss a rischio

cardiovascolare

• Ipertensione 71% dei ss (TA>85; di cui 47% TA>90)

• Fumo nel 35% dei ss

Follow up

• scelta del menu per i pasti consumati al CD: migliorati secondo le indicazioni

fornite nelle sessioni formative

• Utenti e operatori: apprezzamenti e soddisfazione per l’iniziativa

• questionari di frequenza alimentari: facilmente compilati dagli utenti; diario

giornaliero per l’attività motoria: compilato con maggiore difficoltà

• fattibilità di un intervento di gruppo nel CD

• utile il coinvolgimento degli operatori

Page 21: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

BACKGROUND

Iniziative EUROPEE

Page 22: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

232008-2011

ITHACA and HELPS have received funding from the European Union

in the framework of the Public Health Programme

Iniziative

EUROPEE

INSTITUTIONAL TREATMENT, HUMAN

RIGHTS AND CARE ASSESSMENT

http://www.ithaca-study.eu/ http://www.helps-net.eu

EUROPEAN NETWORK FOR

PROMOTING THE HEALTH OF RESIDENTS

IN PSYCHIATRIC AND SOCIAL CARE INSTITUTIONS

Page 23: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

242008-2011

ITHACA and HELPS have received funding from the European Union

in the framework of the Public Health Programme

http://www.helps-net.eu

Weiser P., Becker T., Losert C., Alptekin

K., Berti L., Burti L., Burton A.,

Dernovsek M., Dragomirecka E., Freidl

M., Friedrich F, Genova A.,

Germanavicius A., Halis U., Henderson

J., Hjorth P., Lai T., Larsen J.I., Lech K.,

Lucas R., Marginean R., McDaid D.,

Mladenova M., Munk-Jørgensen P.,

Paziuc A., Paziuc P., Priebe S., Prot-

Klinger K., Wancata J and Kilian R.

European network for promoting the

physical health of residents in

psychiatric and social care facilities

(HELPS): background, aims and

methods.BMC Public Health, 9:315 2009

http://www.ithaca-study.eu/

Randall J., Thornicroft G., Burti L.,

Katschnig H., Lewis O., Russo J., Shaw

T., Wahlbeck K., Rose D.

Development of the ITHACA Toolkit for

monitoring human rights and general

health care in psychiatric and social

care institutions

PLoS ONE, submitted October 2011

Prodotti

Page 24: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PROGETTO PHYSICO

Page 25: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale
Page 26: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

Finanziamento 2011-2013

ULSS 20 DIPARTIMENTO PER LA SALUTE MENTALE

UNIVERSITÀ DI VERONADipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità

Sezione di Psichiatria e di Psicologia ClinicaWHO collaborating Centre for Research and training in Mentale Health and Service Evaluation

UNITÀ DI RICERCA

SALUTE FISICA, SALUTE MENTALE E DIRITTI UMANI

Page 27: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

28

PHYSICOPhysical co-morbidity, poor health behaviour and health promotion in South Verona patients with functional psychoses: a prevalence study

• mira a studiare la prevalenza della comorbilità fisica e dei comportamenti relativi alla salute nei pazienti con diagnosi psichiatriche in contatto con il Servizio di Salute Mentale di Verona Sud

• mira a implementare strategie di promozione della salute relative alle abitudini alimentari e all’esercizio fisico e a valutarne l’efficacia tramite un trial clinico randomizzato controllato

PHYSICO – DSM –VRPromozione della salute fisica mediante intervento sugli stili di vita relativi ad attività motoria e abitudini alimentari in pazienti affetti da psicosi funzionali afferenti ai Servizi Psichiatrici Territoriali del

Dipartimento Interaziendale per la Salute Mentale di Verona

FASE 2

FASE 1

ULSS 20

Page 28: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PROGETTO PHYSICO

FASE 1

Page 29: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

30

PHYSICOPhysical co-morbidity, poor health behaviour and health promotion in South Verona patients with functional psychoses: a prevalence study

FASE 1

PARTECIPANTI

– pazienti con almeno 1 contatto con il SPT di Verona Sud nei 3 mesi precedentiInclusione

– Diagnosi ICD-10 di psicosi funzionale affettiva e non affettiva(codici F20-22, F24, F25, F28-F31, F23.3, F33.3)

Esclusione– Deficit intellettivo grave o moderato (disturbo dell’apprendimento) – Disturbo psichico organico– Dipendenza da alcool o da sostanze– In trattamento psichiatrico giudiziario– Non in grado di parlare la lingua italiana– Non in grado di dare il consenso alla sperimentazione

DISEGNO Studio di Prevalenza

Page 30: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

31VSSS-EU

SCAN-IGC

SF-36

Questionario PASSI

Health Status Documentation Form

Esame fisico

Malattie croniche e di lunga durata (ISTAT)

Parametri vitali (pulsazioni e pressione arteriosa)

BMI e circonferenza addominale

Esami di laboratorio

–Glicemia e Emoglobina A1C

–Colesterolemia (LDL –HDL) e trigliceridemia

–log (TG/HDL-C)

ECG

Terapia farmacologica

Attività fisica

Fumo

Alimentazione

Alcool

Rischio cardiovascolare

Sicurezza stradale

Screening oncologici

Vaccinazioni

CUORE

punteggio

individuale

CSSRI-EU

STRUMENTI

Page 31: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

32

EQUIPETerritoriali

Pool infermieristico CSM

Pool infermieristico REPARTO

Servizio CARDIOLOGIA

SOGGETTI

PROPOSTA di partecipazione ai potenziali ss (consenso informato)

VALUTAZIONE della salute fisica (HSDF)

- esame fisico

- questionario Malattie croniche e di lunga durata (ISTAT)

- prenotazione esami di laboratorio e ECG

- terapia farmacologica

APPUNTAMENTO per intervista

Esami del sangue

ECG

Parametri vitali (pulsazioni e pressione arteriosa)

BMI circonferenza addominale

COORDINAMENTO

e

INTERVISTA

ARRUOLAMENTO e VALUTAZIONE

Page 32: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

33

IL CAMPIONE Caratteristiche socio demografiche e cliniche

n (%) OR mean (ds)

età 47.9 (13.9)

femmine 90 (46.6%)

maschi 103 (53.4%)

nubile/celibe 110 (59.1%)

sposato 41 (22.0%)

separato/ divorziato 25 (13.4%)

vedovo 10 (5.4%)

senza istruzione/scuola elementare

scuola media

39 (20.5%)

97 (51.1%)

scuola superiore/Università 47 (24.7%)

altro 7 (3.7%)

occupato 63 (34.0%)

disoccupato 122 (66.0%)

Schizofreniae altre psicosi funzionali (F20- F25, F28, F29, F84)

150 (77.7%)

Psicosi affettive (F30, F31, F32.3; F33.3) 43 (22.3%)

Sesso

Stato civile

Scolarizzazione

Impiego

Diagnosi

Psichiatrica

(ICD 10)22,3

77,7

66,0

34,0

3,7

24,7

51,1

20,5

5,4

13,4

22,0

59,1

53,4

46,6

RISULTATI (1)

193 ss

Page 33: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

34

HSDF Rischio CDV e Sindrome Metabolica

Età

Sesso

Fumo (sì/no)

Pressione arteriosa (Max)

Farmaci antipertensivi (si/no)

Colesterolo TOT

Colesterolo HDL

Diabete (sì/no)

Circonferenza vita

Trigliceridi

Pressione sanguigna

Colesterolo HDL

Glucosio plasmatico

Adult Treatment Panel III- ATPIII (Grundy et al., 2004)

www.cuore.iss.it (Ferrario et al., 2003)

Sindrome Metabolica

NO

70,3% SI

29,7%

Punteggio Cuore : Rischio CDV

alto rischio

5,1%basso

rischio

53,6%

rischio

moderato

41,3%

193 ss

RISULTATI (2)

Page 34: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

35

Modelli di regressione logistica

Punteggio Cuore : Rischio CDV

alto rischio

5,1%basso

rischio

53,6%

rischio

moderato

41,3%

Adult Treatment Panel III- ATPIII (Grundy et al., 2004)

www.cuore.iss.it (Ferrario et al., 2003)

Sindrome Metabolica

NO

70,3% SI

29,7%

Variabile Dipendente

Take 5

Attivo

Consumo alcool a rischio

Take 5 AttivoFumoConsumo alcool a rischio

ATTIVO p=.009

ATTIVO p=.029

Variabili Esplicative

Stili di vita (indicazioni WHO)

193 ss

RISULTATI (3)

Page 35: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

36

COMPLESSIVAMENTE nei ss valutati è emerso accordo con i dati della letteratura internazionale:– fattori di rischio

– alimentazione e attività fisica inadeguate

– sovrappeso/obesità, fumo e alimentazione: peggiori rispetto alla popolazione generale del Veneto

Ricadute CLINICHE dello studio

ha permesso di individuare anomalie che hanno portato all’invio

allo specialista o ad ulteriori accertamenti

ha portato all’attenzione degli operatori psichiatrici del Servizo il tema della cura della salute fisica

Page 36: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PROGETTO PHYSICO

FASE 2

Page 37: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

38

• mira a implementare strategie di promozione della salute relative alle abitudini alimentari e all’esercizio fisico e a valutarne l’efficacia tramite un trial clinico randomizzato controllato

PHYSICO – DSM –VRPromozione della salute fisica mediante intervento sugli stili di vita relativi ad attività motoria e abitudini alimentari in pazienti affetti da psicosi funzionali afferenti ai Servizi Psichiatrici Territoriali del

Dipartimento Interaziendale per la Salute Mentale di Verona

FASE 2

ULSS 20

€ 300.000 Finanziamento 2011-2013

Page 38: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

MISURA PRIMARIA DI ESITOmiglioramento in almeno una delle raccomandazioni1. Take 5: almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (400-500 gr/die)2. Attività fisica moderata (es. cammino a ritmo sostenuto) per almeno 30 minuti per 5 giorni alla settimana

MISURA SECONDARIA DI ESITO variazioni dei parametri misurati

Raccomandazioni WHO(WHO, 2005)

ESITO

IPOTESI PRINCIPALECambiamento e miglioramento dei comportamenti relativi all’attività fisica e all’alimentazione nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo

IPOTESI SECONDARIE• Miglioramento dei parametri fisiologici presi in considerazione• Miglioramento della qualità di vita rispetto allo stato di salute• Aumento della soddisfazione

IPOTESI

Page 39: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

40

DISEGNO dello STUDIO e STRUMENTI

month=0 baseline assessment long form (LF)

month=6 VI assessment (LF)

month=5 V assessment (SF)

month=4 IV assessment (SF)

month=3 III assessment (SF)

month=2 II assessment (SF)

month=1 I assessment short form (SF)Long

form (LF)

HSDF

PASSI

SF-36

VSSS-EU

CA

Short form (SF)

HSDF (eccetto ECG e esami del

sangue)

PASSI

Walking distance form(experimental group only)

EXPERIMENTAL

Group (200 ss)

INT

ER

VE

NT

ION

CONTROL

group (200 ss)

TR

EA

TM

EN

T A

S U

SU

AL

400 Soggetti

RANDOMIZZATI6 M

ES

I

Page 40: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

41

EQUIPETerritoriali

Pool infermieristico

CSM

Pool infermieristico

REPARTO

Servizio CARDIOLOGIA

Servizio RADIOLOGIA

SOGGETTI

ARRUOLAMENTO – VALUTAZIONE – INTERVENTO

EQUIPETerritoriali

Pool infermieristico

CSM

Pool infermieristico

REPARTO

Servizio CARDIOLOGIA

Servizio RADIOLOGIA

SOGGETTI

EQUIPETerritoriali

Pool infermieristico

CSM

Pool infermieristico

REPARTO

Servizio CARDIOLOGIA

Servizio RADIOLOGIA

SOGGETTI

I SPT

EQUIPETerritoriali

Pool infermieristico

CSM

Pool infermieristico

REPARTO

Servizio CARDIOLOGIA

Servizio RADIOLOGIA

SOGGETTI

II SPT

III SPT

IV SPT

CARDIOLOGIA + LABORATORIO BORGO TRENTO (AOUI)

CARDIOLOGIA +LABORATORIO SAN BONIFACIO (ULSS 20)

CARDIOLOGIA+ LABORATORIO + RADIOLOGIA BORGO ROMA (AOUI)

Page 41: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

INTERVENTO

• Chioffi et al., Promozione della salute fisica, un intervento con i pazienti psichiatrici. Dialogo sui

Farmaci 2008; 5: 232-234

• Bellotti et al., Più salute nel disagio. (Progetto

Nazionale di Promozione dell’Attività motoria, in attuazione del Programma “Guadagnare salute” del Ministero della Salute/CCM)

• intervento raccomandato nella lista delle buone pratiche europee: EuroSportHealth(www.eurosporthealth.eu)

• Il pacchetto HELPS. Uno strumento per promuovere la salute fisica nelle istituzioni psichiatriche. Strumenti di ricerca sviluppati nel contesto del progetto HELPS. 2010. www.helps-net.eu

EUROPEAN NETWORK FOR PROMOTING THE HEALTH OF RESIDENTS

IN PSYCHIATRIC AND SOCIAL CARE INSTITUTIONS

finanziato dalla Commissione Europea:Programma di Salute Pubblica, contratto n. 2006224

Page 42: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

RECLUTAMENTO

CONSORT Diagram (November 2013)

Eligible N=844

Total EXCLUDED N=485

-Reasons related with psychopathology N= 158

-Refused to participate N= 219

-Other reasons N= 108*

Randomised N=359

* reasons related to organic pathology = 25; difficulty of contact = 27; other reasons = 56

Lost to FOLLOW-UP N= 23

-Pending N= 16

Allocated to TAU group N=177Allocated to EXPERIMENTAL group N= 182

Lost to FOLLOW-UP N= 26

-Pending N= 13

Analysed N= 132

-Excluded from analysis N= 2

-Pending N= 11

Analysed N= 115

-Excluded from analysis N= 3

-Pending N= 23

182

RISULTATI PRELIMINARI (NOV 2013)

177

Page 43: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

COMPLIANCE

Compliance with the intervention in the experimental group

51%

14%

35%

Compliant

Partially compliant

Non compliant

51% ha partecipato ad almeno il 60% delle sessioni nell’arco dei sei mesi

35% ha completato meno del 30% delle sessioni

Page 44: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PRIMARY OUTCOME

0 criteria* 1 or 2

criteria*

P

Experimental 96 (72.73) 36 (27.27) 0.02

Control 98 (85.22) 17 (14.78) 0.02

*diet:5 servings of fruit and/or vegetables per day / physical activity:at

least 150 minutes of moderate physical activity during the week

Number of subjects who increased WHO criteria fulfilled at

follow-up by group

96 98

36

17

0

20

40

60

80

100

120

Experimental Group Control Group

0 criteria

1 or 2 criteria

*

*

* signif icant difference

I soggetti del GRUPPO SPERIMENTALE

SONO MIGLIORATI NEL 13% DEI CASI in

più rispetto al gruppo di controllo

Page 45: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA

n. of

FRUITS/VEGETABLES

PORTIONS per day at

follow-up

ß 95 % CI

n. of fruits/vegetables

portions per day at

baseline

0.45* 0.33-0.58

experimental group -0.16 -0.58-0.26

interaction group x n. of

fruits/vegetables portions

per day at baseline

0.08 -0.22-0.39

constant 1.2* 0.86-1.53

P=0.44

L’appartenenza al gruppo sperimentale NON è

associata ad un cambiamento statisticamente

significativo nel numero medio di PORZIONI DI

FRUTTA E VERDURA ASSUNTE

Page 46: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

ATTIVITA’ FISICA

n. of minutes of

moderate PHYSICAL

ACTIVITY per week

at follow-up

ß 95 % CI

n. of minutes of

moderate physical

activity per week at

baseline

0.2* 0.05-0.35

experimental group 50.36* 0.42-100.3

interaction group x

minutes of moderate

physical activity per

week at baseline

0.07 -0.14-0.28

constant 83.43* 46.63-

120.24

P=0.05

i soggetti del gruppo sperimentale fanno in media 50 MINUTI IN PIÙ DI ATTIVITÀ FISICA MODERATA AL FOLLOW-UP, raggiungendo così i 180 minuti in media a settimana, superiori quindi a quanto indicato dalle raccomandazioni OMS

Page 47: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

54

CRITICITA’ NELLA FASE DI INTERVENTO

• ESIGENZE DEI PARTECIPANTI e organizzazione dei SPT

• DIFFIDENZA iniziale da parte dei partecipanti, dovuta soprattutto alla durata dell’intervento e al tipo di attività proposte

• in alcuni casi, diffidenza da parte dei FAMILIARI

• ETEROGENEITÀ dei gruppi rispetto al livello individuale di autonomia, alle capacità di concentrazione e interazione e ai diversi ambienti di provenienza (comunità, famiglia, persone che vivono da sole ecc.)

• DIFFICOLTÀ legate a caratteristiche psicopatologiche (ad es. discontinuità nella partecipazione o continua richiesta di rassicurazioni su luogo, ora e la possibilità di ritirarsi in qualsiasi momento dall’intervento)

Page 48: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

55

STRATEGIE UTILIZZATE PER MOTIVARE I PAZIENTI ALLA PARTECIPAZIONE

• Utilizzo del CONTAPASSI

• Fornire un CALENDARIO dell’intervento

• Identificazione di uno o più WALKING LEADER per gruppo

• Consigli per quanto riguarda l’attività motoria il più possibile tarati sulla base delle esigenze fisiche del pz

• TELEFONATE per ricordare giorno e ora del gruppo

• Chiedere continui feedback ai partecipanti per eventuali modifiche in corso d’opera

• Formare gruppi simili per età e misti per quanto riguarda il genere

• In alcuni casi si è chiesto l’intervento del medico, degli operatori del centro o degli educatori per motivare la partecipazione e talvolta accompagnare la persona al gruppo

• In altri casi sono stati COINVOLTI I FAMILIARI per motivare la partecipazione e ricordare gli incontri

• FLESSIBILITÀ oraria per gruppi e misurazioni

• Sinergia con CSM: vengono di volta in volta adottate le misure correttive ritenute opportune per favorire l’adattamento delle esigenze di ricerca alla pratica reale dei servizi

Page 49: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

56

GLI OPERATORI PHYSICO OSSERVANO

• il progetto ha iniziato ad inserirsi nelle attività dei diversi CSM e dei pazienti stessi, come parte integrante delle attività cliniche e della presa in carico in generale

• buona partecipazione nonostante condizioni meteorologiche spesso avverse

• buona gestione del contapassi

• non partecipazione o discontinuità legate a condizioni fisiche problematiche, allo stato psicopatologico, mancanza di tempo a causa del lavoro o per impegni familiari

• da parte dei pazienti soddisfazione per l’attenzione alla salute fisica incentivata dal progetto

• durante gli incontri sull’alimentazione

– interesse e curiosità per gli argomenti trattati, partecipazione attiva

• nei gruppi cammino

– motivazione e maggiore benessere riferito alla fine degli incontri

– interazioni positive tra partecipanti dello stesso gruppo

Page 50: Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentale

PUNTI DI FORZA• Trial randomizzato con campione ampio

• differenti e ripetute misure della salute fisica (cambiamenti comportamentali, compliance, parametri fisici e fisiologici)

• dimostra l’importanza di integrare l’attenzione alla salute fisica nella routine clinica di questi pazienti

• Superato il problema dell’adesione, i pazienti dimostrano di poter parteciparecon soddisfazione alle attività proposte

LIMITI• Non in cieco• Adesione mediocre al trattamento• Durata dell’intervento limitata• Mancanza di follow up• Difficile influire sulle abitudini alimentari

STUDIO PHYSICO DISCUSSIONE

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FATTIBILITA’

• la generalizzabilità, lo studio è stato realizzato all’interno del CONTESTO REALE DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE

• L’utilizzo dei CRITERI OMS come misura di esito potrebbe essere un buon indice dello stile di vita dei pazienti da utilizzare anche nella pratica clinica, perché FACILMENTE INDAGABILE

• Circa il 40% dei soggetti considerati reclutabili ha accettato di partecipare, contro il 25% che ha rifiutato, indicando UNA BUONA ACCETTABILITÀ DELL’INTERVENTO

• alcuni GRUPPI hanno continuato ad incontrarsi settimanalmente per la camminata, AUTONOMAMENTE o con la collaborazione di un operatore del CSM

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• PHYSICO CONFERMA LA SITUAZIONE ALLARMANTE rispetto alla presenza di aumentati fattori di rischio, comorbilità fisica e mortalità per cause anche naturali dei pazienti psichiatrici gravi, in parte secondarie alle terapie farmacologiche indispensabili in questo tipo di patologie psichiatriche.

• Dai dati preliminari presentati è possibile concludere che è sicuramente piuttosto difficile incidere sulle abitudini alimentari dei pazienti, o perlomeno lo è con un intervento di questo tipo. Invece, LA PROMOZIONE DI UN’ATTIVITÀ FISICA MODERATA, COME IL CAMMINO, SEMBRA ESSERE PIÙ ALLA PORTATA SIA DEI PAZIENTI CHE DEI SERVIZI.

• Data la premessa riguardante la gravità della situazione di salute fisica in questa popolazione, ne consegue che VALE LA PENA PUNTARE SULLA REPLICAZIONE DI STUDI SULL’EFFICACIA DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, eventualmente puntando su una maggiore durata e intensità di tali interventi e/o sulla selezione dei partecipanti in base al livello di rischio

CONCLUSIONI