unione europea repubblica italiana

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UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

Assessorato al Bilancio, Programmazione e Risorse comunitarie Regione Lazio

Co-finanziato dal Fesr - Docup Ob. 2 Lazio 2000-2006

Pierguido CavallinaResponsabile del Piano di Comunicazione Docup Lazio

Si ringrazia l’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeoper la cortese collaborazione

Seconda edizione, settembre 2004

»

Indice

L’Unione europea..................................................5

L’Europa e le regioni .................................................7

Come vengono raccolti e distribuiti i finanziamenti ...........11

Come operano i Fondi strutturali .................................12

Il Docup .............................................................15

Le istituzioni comunitarie................................18

Cronologia dell’Europa ..........................26

Glossario.............................29

»3

La Regione Lazio in que-sti anni ha dimostrato di credere fortemen-

te nel ruolo dell’Europa. Ha utilizzato in maniera ap-propriata i fondi comunitari e ha fatto del Docup Ob. 2 La-

zio 2000-2006 (il Documento Unico di Programmazione chepermette di attivare i finanziamenti europei) uno strumento cen-

trale per la crescita economica e sociale del nostro territorio. Questo impegno è stato riconosciuto anche a livello comunitario. Gra-

zie alla gestione efficace da parte delle strutture della Regione e del-le società della Rete regionale per lo sviluppo, il Lazio è stato premiato

dall’Ue con fondi aggiuntivi. Si tratta di stanziamenti che, secondo la nor-mativa comunitaria, sono assegnati ai programmi più efficienti in terminidi capacità di spesa e di gestione dei finanziamenti. Occorre continuare su questa strada e mettere sempre più l’Europa al centro dellanostra vita. Per questo la Regione Lazio sta facendo un grande sforzo di comunicazio-ne, anche attraverso questa Guida destinata agli studenti, per far conoscere le oppor-tunità legate al Docup e ai cofinanziamenti dell’Ue, dello Stato, della Regione. Con l’obiettivo di favorire la costruzione di un’Europa che sia sempre più dei cittadini,nella quale vengano ridotte le disparità economiche e sociali, ancora presenti, che ral-lentano il pieno compimento del cammino europeo.

Andrea AugelloAssessore al Bilancio, Programmazione

e Risorse comunitarie Regione Lazio

»»Ciao sono Mister Doc

e vi voglio accompagnare a scoprire come funziona l’Europa. Per voivoglio essere una guida speciale, che vi fa capire cos’è l’Europa,qual è la sua importanza, com’è organizzata, cosa ci dà ogni giorno,quali sono le opportunità che ci offre e come sfruttarle al meglio.

Seguitemi»

4

L’Europa offre delle opportunitàbisogna saperle cogliere

»»

L’Unione europeaChe cos’è l’Unione europea?L’Unione europea (Ue) è un insieme di Paesi europei democratici.Non è uno Stato che si propone di sostituire gli Stati esistenti, ma èqualcosa di più rispetto alle altre organizzazioni internazionali. L’Ueè infatti qualcosa di unico. Attraverso i suoi Stati membri si sonocreate istituzioni comuni con il compito di decidere democratica-mente, a livello europeo, su varie materie tra le quali agricoltura,ambiente, istruzione, giustizia, ricerca, salute, trasporti; nonché direalizzare una politica estera e di difesa comune.

È una cosa davvero importante?Sì. Pensate che Paesi una volta rivali, molti dei quali nelpassato furono devastati da massacri spaventosi, oggi con-dividono una stessa moneta, l’euro, e gestiscono i pro-pri interessi economici e commerciali nel quadro di isti-tuzioni comuni. Gli Stati membri hanno affidato a cin-que istituzioni comunitarie - Parlamento europeo,Consiglio, Commissione, Corte di giustizia e Corte deiconti - l’arbitraggio dei conflitti, la definizione del-l’interesse generale degli europei e la conduzionedelle politiche comuni.

Quali vantaggi ha portato l’Ue?Il livello di vita degli europei è cresciuto moltissimo,ben più di quanto sarebbe aumentato se ciascuna eco-nomia nazionale fosse rimasta isolata e non avesse po-tuto beneficiare dell’apertura delle frontiere, della libe-ra circolazione delle merci e delle persone e dell’intensifi-cazione degli scambi.

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agricolturaambienteistruzionegiustizia ricercasalutetrasporti

»»

Soltanto vantaggi economici?No. Cittadini e studenti circolano e lavorano liberamente in uno spa-zio privo di frontiere interne. Inoltre si sta creando una politica este-ra e di sicurezza comune, nonché di giustizia e affari interni, e sonostate decise le strategie per approfondire le politiche comuni di so-lidarietà nel settore sociale, regionale e ambientale, della ricerca edei trasporti.

Ma quali sono i valori comuni che ci uniscono?L’Europa comunitaria è fondata sui valori della

democrazia e del rispetto dei diritti del-l’uomo e delle libertà, ai quali aderiscono i

suoi popoli, e ha saputo rispettare e con-servare la varietà delle culture, delle lin-

gue e delle tradizioni che rappresentanola sua ricchezza.

Quanti sono i Paesi che aderiscono all’Ue?Inizialmente l’Ue era composta soloda sei Paesi: il Belgio, la Germania, laFrancia, l’Italia, il Lussemburgo e iPaesi Bassi. La Danimarca, l’Irlanda eil Regno Unito hanno aderito nel 1973,la Grecia nel 1981, la Spagna e il Por-

togallo nel 1986, l’Austria, la Finlandiae la Svezia nel 1995. Il 1° maggio del

2004 avviene il più grande allargamentomai realizzato, con l’adesione di dieci nuovi

paesi: nasce l’Europa dei Venticin-que. Altri paesi dell’Est o comunque apparte-

nenti all’area mediterranea hanno chiesto di aderireall’Unione.

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Cittadini e studenticircolano e lavoranoliberamentein uno spazio privodi frontiere interne

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L’Europa e le regioniMa cosa fa l’Europa per le regioni? La politica regionale europea è innanzitutto uno strumento di soli-darietà, attraverso il quale l’Ue contribuisce a ridurre le diffe-renze tra le regioni ricche e quelle più povere, aiutandole a co-struire strade, autostrade, porti, aeroporti, parchi; asviluppare nuove tecnologie; a far nascere e cre-scere le imprese e le attività artigianali.

Con quali strumenti?Attraverso politiche comuni per lo svi-luppo e cofinanziamenti conosciuticome Fondi strutturali. Gra-zie all’utilizzo di questi fondi si èridotta la differenza economica esociale tra gli Stati membri del-l’Unione: tutte le zone menoprospere si sono avvicinate al li-vello medio di ricchezza dei pae-si comunitari, e ciò ha consenti-to l’apertura di nuovi mercati alcommercio, al turismo e all’eco-nomia in genere.

Che cosa sono i Fondi strutturali?Sono soldi che l’Unione europeamette a disposizione degli Stati na-zionali e delle regioni meno sviluppateper ridurre le differenze del loro livello disviluppo.

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Tutte le zone menoprospere si sonoavvicinate al livellomedio di ricchezzadei paesi comunitari

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Quanti sono?Sono di quattro tipi. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) che finanzia infra-strutture, investimenti produttivi destinati a creare occupazione,progetti di sviluppo locale e interventi a favore delle piccole e me-die imprese.

Il Fondo sociale europeo (Fse) per le azioni di for-mazione e di lotta alla disoccupazione.

Il Fondo europeo agricolo di orientamento edi garanzia (Feaog) per le azioni di svi-

luppo rurale e di aiuto agli agricoltori. Lo Strumento finanziario di orienta-

mento della pesca (Sfop) che hacome obiettivo l’ammodernamen-to del settore.

A chi sono destinati?Alle regioni e alle fasce socia-li più deboli (giovani, don-ne...) all’interno dell’Unioneeuropea.

Ma gli aiuti sono destinati a tutte le zone d’Europa in parti uguali?

No, sono distribuiti in proporzio-ne alle esigenze di sviluppo delle

singole regioni: quanto più basso èil livello di sviluppo, tanto più alto

sarà il contributo che l’Ue assegnerà.L’Europa ripartisce gli aiuti in ogni paese

sulla base di tre tipologie di intervento, de-nominate Obiettivo 1, Obiettivo 2 e Obiettivo 3.

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FesrFseFeaogSfop

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Obiettivo 1 (territoriale)Promuove lo sviluppo delleregioni più arretrate, do-tandole di quelle in-frastrutture dibase (strade, auto-strade, porti, aero-porti) di cui sono an-cora prive, e favori-sce l’arrivo di nuoviinvestimenti per ildecollo delle attivi-tà economiche e lacreazione di nuovaoccupazione. Il 70%degli stanziamenti pre-visti è destinato allo svi-luppo di una cinquantina diregioni, dove vive il 22% dellapopolazione dell’Ue.

Obiettivo 2 (territoriale)Sostiene la riconversione economica e sociale nelle zone con pro-blemi strutturali, siano esse aree industriali, rurali, urbane o di-pendenti dalla pesca. L’11,5% degli stanziamenti previsti è destina-to a questi territori, dove vive il 18% della popolazione europea. Traqueste aree c’è anche il Lazio.

Obiettivo 3 (settoriale)Modernizza i sistemi di formazione e incrementa l’oc-cupazione. Riguarda l’intero territorio dell’Unione, ad eccezio-ne delle regioni che rientrano nell’Obiettivo 1. Il 12,3% degli stan-ziamenti è destinato al perseguimento di questo obiettivo.

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Obiettivo 1Obiettivo 2

Obiettivo 3

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Qual è la somma riservata dall’Ue ai Fondi strutturali?Per il periodo 2000-2006 sono stati destinati 195 miliardi di euro aiquattro Fondi strutturali e 18 miliardi al Fondo di coesione (riserva-to soltanto a Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna): quindi in totale iFondi che Stati e Regioni riceveranno dall’Ue sono pari a 213 mi-

liardi di euro.

Quali sono le opportunità per il Lazio?

Il Lazio beneficia dei finanziamenti previsti perle zone Obiettivo 2 e per l’Obiettivo 3. Inol-

tre, ricevono finanziamenti anche altre zo-ne, che nel periodo di programmazioneprecedente (1994-1999) rientravano nel-l’Obiettivo 2 e in un altro Obiettivo,detto 5b. Queste ultime zone sono oggidefinite a sostegno transitorio (“pha-sing out”), in quanto avendo netta-mente migliorato la loro situazione so-cio-economica grazie ai finanziamenticomunitari, beneficiano di un sostegnoridotto e limitato nel tempo (fino al

2005) per consentire l’uscita gradualedall’intervento dei Fondi strutturali. In

queste aree vive circa il 13% della popola-zione del Lazio.

Le aree ammesse ai finanziamenti Obiettivo 2per gli anni 2000-2006 sono abitate da 1.102.990

persone (pari a circa il 21% dell’intera popolazione re-gionale). Vedi la mappa a pagina 36 e scopri se il luogo in

cui vivi rientra nelle aree che ricevono i Fondi strutturali dall’Ue.

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213miliardidi euro

»»

Come vengono raccolti e distribuiti i finanziamentiDal cittadino all’Europa, dall’Europa al cittadino

1 - L’Ue finanzia il proprio bilancio attraversoun prelievo sull’Iva, sui dazi doganali, suiprodotti agricoli e la cosiddetta “quarta ri-sorsa” che viene calcolata in percentualesulla ricchezza prodotta da ogni Statomembro (Pil, prodotto interno lordo).

2 – L’Ue ridistribuisce le risorse aisingoli Stati e alle Regioni in base al-le loro necessità e al grado di svilup-po, attraverso finanziamenti chiama-ti Fondi strutturali

3 – Gli Stati e le Regioni destinano i Fon-di strutturali all’agricoltura, alla pesca,alle piccole e medie imprese, alla costru-zione di infrastrutture (ponti, strade, porti,autostrade, aeroporti, ospedali…), alla tutelaambientale, alle pari opportunità tra uomini edonne, alla formazione per l’inserimento nel mondodel lavoro o l’aggiornamento di chi già è occupato.

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L’Ue ridistribuisce le risorse secondonecessità e grado di sviluppo

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Come operano i Fondi strutturali

Mister Doc, ci fai capire come avviene il meccanismo del finanziamento dei Fondi strutturali?

È un po’ complesso, ma vediamo di spiegarlo. I cittadini, gli im-prenditori, gli artigiani, le amministrazioni locali, cioè i Co-

muni, le Province, le comunità montane, i consorzi di piùComuni, possono presentare progetti per realizzare variecose: creare una nuova impresa, ampliare quella esi-stente, acquistare nuovi macchinari ma anche creareun parco, recuperare zone degradate, ristrutturare pa-lazzi ed edifici da destinare a servizi di utilità sociale,valorizzare i centri storici e le aree di valore ambien-tale e culturale.

È l’Ue che sceglie i progetti da finanziare?No, i Fondi strutturali non sono assegnati direttamente a

progetti scelti dalla Commissione europea, la loro gestioneè infatti di competenza esclusiva degli Stati e delle Regioni.

Questo crescente decentramento dall’Ue, allo Stato,alle Regioni è una delle principali novità della fase in corso.

Ci spieghi il percorso per arrivare a finanziare un progetto? Ve lo spiego in dieci tappe.

1 Il Consiglio Ue stabilisce il bilancio, l’impiego e la ripartizioneIl Consiglio dell’Unione europea, che comprende i ministri di tutti gliStati membri, insieme con il Parlamento europeo decide il bilanciodei Fondi strutturali e le regole fondamentali per il loro uso. I Fondistrutturali sono così ripartiti per paese e per obiettivo. Le zone chepossono beneficiarne vengono stabilite dalla Commissione europea,d’intesa con i vari paesi.

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Il crescentedecentramentodall’Ue, allo Stato, alleRegioni è una delleprincipali novità

L’Europa offre delle opportunitàbisogna saperle cogliere

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2 Ogni Stato membro dell’Ue presenta un pianoCiascuno Stato o Regione elabora e riassume in un piano le sueproposte a favore di zone in difficoltà o di ceti deboli.

3 I piani vengono presentati alla Commissione europea

La Commissione europea discute i conte-nuti dei piani con i singoli Stati, e stabi-lisce la quantità delle risorse nazionalie comunitarie da destinare alla lororealizzazione.

4 La Commissione adotta i piani

La Commissione europea adotta ipiani, che vengono chiamati Qua-dri comunitari di sostegno (Qcs)o Documenti unici di programma-zione (Docup).

5 La Regione Lazio descrive le azioni da realizzare

La Regione Lazio opera nell’ambito delDocup Lazio. La descrizione dettagliatadelle azioni previste dal Docup Lazio vieneraccolta in un documento chiamato “Comple-mento di programmazione”.

6 La Regione Lazio pubblica i bandi di garaLa Regione Lazio procede alla pubblicazione dei bandi di gara per lapresentazione di progetti da realizzare con i finanziamenti previstidal Docup. Chi realizzerà i progetti dovrà rispettare le regole del-l’Ue, dello Stato e della Regione Lazio.

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QcsQuadri comunitari di sostegno

DocupDocumenti unici di programmazione

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7 La Regione Lazio valuta i progettiL’autorità regionale responsabile dell’at-

tuazione del Docup (chiamata Autoritàdi gestione) esamina e poi approva i

progetti più idonei a realizzare lefinalità previste dal “Comple-mento di programmazione”. Lastessa autorità informa i candi-dati dell’esito delle selezioni.

8 I vincitori realizzano i progetti

Le organizzazioni o i sog-getti vincitori dei bandipossono ora avviare il pro-getto, che deve essere por-tato a termine entro la sca-

denza prevista. La RegioneLazio assegna a ciascun pro-

getto il contributo necessarioper la sua realizzazione.

9 Come procede il DocupL’Autorità di gestione verifica che i

progetti finanziati siano realizzati e infor-ma la Commissione europea che il denaro è

stato impiegato nel migliore dei modi, fornendo laprova attraverso la certificazione delle spese.

10 I fondi: dall’Ue alla Regione/dalla Regione ai progetti Dall’Ue arrivano i finanziamenti del Fesr (Fondi europei di svilupporegionale). La Regione Lazio dopo aver controllato il rispetto delleleggi concede il contributo già deciso.

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Il Consiglio Ue stabilisce il bilancio, l’impiego e la ripartizione dei fondi

Ogni Stato membrodell’Ue presenta un piano

I piani vengono presentatialla Commissione europea

La Commissione adotta i piani

La Regione Lazio descrive le azioni da realizzare

La Regione Lazio pubblica i bandi di gara

La Regione Lazio valuta i progetti

I vincitori realizzano i progetti

Come procede il Docup

I fondi: dalla Ue allaRegione/dalla Regione ai progetti

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Il DocupMister Doc, hai parlato del Docup, puoi spiegare cos’è?È lo strumento che permette di attuare le politi-che europee di aiuto alle zone svantaggiate.Attraverso il Docup, l’Unione europea, loStato italiano e la Regione Lazio metto-no a disposizione i soldi per lacreazione e lo sviluppo delle picco-le e medie imprese e delle nuovetecnologie, per l’aumento deiposti di lavoro, per lo sviluppodei piccoli e medi centri urba-ni, per la valorizzazione deiprodotti regionali, per la tute-la dell’ambiente e dei benistorici e artistici.

A chi si rivolge?Nel Lazio si rivolge a chi vive elavora nelle zone svantaggiate,le cosiddette aree Obiettivo 2 ea sostegno transitorio (vedi lamappa a pagina 36). In particolareai giovani che si affacciano al mon-do del lavoro, alle donne, a chi è giàimprenditore e vuole ampliare la sua at-tività, agli enti locali, al Terzo settore (vo-lontariato e attività sociale), ai tanti organi-smi che operano a livello locale.

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Il Docup è lostrumento chepermette di attuarele politiche europeedi aiuto alle zonesvantaggiate

Guarda la mappa a pagina

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Quali opportunità offre?Ai giovani e alle donne: permette di ottenere finanziamenti per in-traprendere un’attività imprenditoriale.

Agli artigiani e alle piccole e medie imprese: permette di otte-nere aiuti per la realizzazione di un nuovo impianto, op-

pure per l’ampliamento, l’ammodernamento o laristrutturazione.

Alle imprese che operano nel settore delsociale (anziani, portatori di handi-

cap, immigrati...): permette di ot-tenere aiuti per la creazione dinuove attività.

Agli enti, ai consorzi, agli orga-nismi locali: permette di otte-nere finanziamenti per adegua-re le infrastrutture; per il ripri-stino e il recupero ambientaledi zone degradate, per la ri-strutturazione di edifici da de-stinare a servizi di utilità socia-le; per la valorizzazione dei cen-

tri storici e la tutela dell’ambien-te e dei beni culturali.

Ma se volessi saperne di più a chi mi devo rivolgere?

Se hai un’idea imprenditoriale, un progettoda finanziare, se devi ampliare o ammodernare

la tua attività, se vuoi creare un’impresa nel setto-re sociale, se sei un comune o un organismo locale che de-

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Docup• ai giovani• alle donne• agli artigiani• alle PMI• al sociale• agli enti, consorzi

e organismi locali

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ve finanziare attività di tipo am-bientale, culturale, di promozio-ne turistica. Se pensi di poteravere un’opportunità e vuoiapprofondire le informazioni,chiama il numero verde In-formadocup: 800.914.625dal lunedì al venerdì dalle9 alle 13,30 e dalle 14,30alle 17.Oppure rivolgiti allosportello di accoglienzadi Sviluppo Lazio, Nu-mero verde Investelazio800.264525, dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 17.Fissa un incontro con i re-sponsabili, che sapranno gui-darti e indirizzarti tra i tantistrumenti a disposizione.Su internet, consulta i siti:www.agenz iasv i luppo laz io . i t ;www.regione.lazio.it

Quanto è destinato al Lazio?Il totale delle risorse finanziarie che il Docup Lazio 2000-2006 pre-vede di attivare è di circa 918 milioni di euro. Commissione europea,Stato e Regione Lazio stanziano, come spesa pubblica complementa-re, circa 845,5 milioni di euro.

Chi è responsabile dell’attuazione del Docup?La Regione Lazio, attraverso il responsabile dell’attuazione del Do-cup, denominato Autorità di gestione.

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Informadocup800.914.625

Investelazio800.264525

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Le istituzioni comunitarieQuali sono i Paesi che fanno parte dell’Ue?

Ai cosiddetti Quindici (Austria, Belgio, Danimarca, Germania,Grecia, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo,

Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia) siaggiungono, dal 1° maggio 2004, Cipro, Estonia,

Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Re-pubblica Ceca, Slovenia, Ungheria.

La Romania e la Bulgaria proseguono i nego-ziati per l’adesione, e anche la Turchia, laCroazia e l’ex Repubblica jugoslava dellaMacedonia hanno avanzato la richiesta dientrare nell’Ue.

Come è organizzata l’Europa comunitaria?Le istituzioni europee sono cinque e ognunadi esse svolge un ruolo specifico: • Il Parlamento europeo (eletto dai cittadini

degli Stati membri); • Il Consiglio dell’Unione europea (rappresenta i

governi degli Stati membri); • La Commissione europea (rappresenta gli interes-

si dell’Unione ed è organo esecutivo);• La Corte di giustizia (garantisce la conformità delle normative nazionali con il diritto comunitario);

• La Corte dei conti (verifica che la gestione del bilancio del l’Unio-ne europea sia sana e corretta).

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UeAustria, Belgio, Cipro,Danimarca, Estonia,Germania, Grecia,Finlandia, Francia,Irlanda, Italia, Lettonia,Lituania, Lussemburgo,Malta, Paesi Bassi,Polonia, Portogallo, Regno Unito,Repubblica Ceca,Slovacchia, Slovenia,Spagna, Svezia,Ungheria

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A tali istituzioni si affiancano altri cinque organi importanti:• La Banca centrale europea (è responsabile della poli-

tica monetaria e della gestione dell’euro); • Il Comitato economico e sociale europeo (è il

portavoce delle opinioni della società civileorganizzata su questioni economiche e so-ciali);

• Il Comitato delle regioni (è il portavoce del-le opinioni degli enti regionali e locali);

• Il Mediatore europeo (tratta le denuncepresentate dai cittadini contro i casi dicattiva amministrazione nell’azione diun’istituzione o di un organo dell’Unioneeuropea);

• La Banca europea per gli investimenti(contribuisce al conseguimento degli obiet-tivi dell’Unione europea tramite il finanzia-mento di progetti di investimenti).

Completano il sistema altri organismi e agenzie.

Ci spieghi cosa fanno queste istituzioni?Sì, anche se è in corso un approfondito dibattito su come trasfor-mare le istituzioni e l’Unione. Infatti si sta lavorando alla scrittura diuna Costituzione europea che affermi i valori e definisca ilfunzionamento e la composizione dei vari organismi europei. Per ela-borare tale documento è stata creata nel 2002 una Convenzione cheriuniva i rappresentanti di tutti gli Stati membri e dei paesi candidatinonché delle istituzioni dell’Ue. La Convenzione ha concluso i lavorinel luglio 2003, presentando una proposta di testo per la Costituzioneeuropea. Per maggiori informazioni sulla convenzione, potete consul-tare il sito internet www.european-convention.eu.int.Ma vediamo com’è strutturata attualmente l’Ue.

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Il Parlamento europeoIl Parlamento europeo (Pe) è la voce democra-tica dei cittadini d’Europa. I deputati, eletti a

suffragio universale diretto ogni cin-que anni, non sono organizzati

in blocchi nazionali, ma ingruppi politici europei. Ogni

gruppo riflette l’orientamen-to politico dei partiti nazionali a cui

appartengono i suoi membri. Alcunideputati non rientrano in alcungruppo politico. Dopo le elezionieuropee del giugno 1999, il 30%circa dei deputati eletti è costi-tuito da donne.

Le principali funzioni del Parla-mento sono le seguenti:- esaminare e adottare la legis-lazione europea. Nell’ambitodella procedura di codecisione, il

Parlamento condivide equamente ipoteri con il Consiglio dei ministri;

- approvare il bilancio dell’Ue;- esercitare un controllo democratico

sulle altre istituzioni dell’Ue, eventual-mente costituendo comitati di indagine;

- approvare importanti accordi internaziona-li, come quelli relativi all’adesione dei nuovi Sta-

ti membri all’Ue e gli accordi commerciali o di asso-ciazione tra l’Ue e gli altri paesi.

Sito internet: www.europarl.eu.int

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L’Europa offre delle opportunitàbisogna saperle cogliere

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Il Consiglio dell’Unione europeaIl Consiglio dell’Unione europea è organo legislativo e codecisiona-le dell’Ue. Esso riunisce i rappresentanti di tutti i governi de-gli Stati membri eletti a livello nazionale. È la sede in cuii rappresentanti dei governi nazionali possono far va-lere i propri interessi e raggiungere compromessi.Essi si riuniscono periodicamente in gruppi dilavoro, a livello di ambasciatori e di ministrioppure — quando stabiliscono i principaliorientamenti politici — a livello di presi-denti e di primi ministri, cioè come Consi-glio europeo.

Il Consiglio — insieme al Parlamento eu-ropeo — stabilisce le regole per tutte leattività della Comunità europea (Ce) checostituiscono il primo “pilastro” del-l’Ue: il mercato unico e la maggior partedelle politiche comuni dell’Ue, la liberacircolazione dei beni, delle persone, deiservizi e dei capitali.

Inoltre, il Consiglio è il responsabile principaleper il secondo e terzo “pilastro”, vale a dire la co-operazione intergovernativa in materia di politicaestera e di sicurezza comune e di giustizia e affari inter-ni. Ciò significa, per esempio, che i governi cooperano all’inter-no dell’Ue per combattere il terrorismo e il traffico di droga. Essistanno unendo le forze per esprimersi all’unisono negli affari esteri,assistiti dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezzacomune.

Sito internet: http://ue.eu.int

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La Commissione europeaLa Commissione europea si fa carico di una gran mole di lavoro gior-naliero nell’Unione europea.

Scrive proposte di nuove leggi europee che presenta alParlamento europeo e al Consiglio, si assicura che

le decisioni dell’Ue siano attuate corretta-mente e vigila sul modo in cui sono uti-

lizzati i finanziamenti dell’Ue. Inoltre,vigila per far sì che i trattati europei

e la legislazione europea venganorispettati.La Commissione europea è com-posta di 20 membri tra uomi-ni e donne, assistiti da circa24.000 funzionari. Il pre-sidente è scelto dai governidegli Stati dell’Ue e deve es-sere approvato dal Parlamen-to europeo. Gli altri membrisono nominati dai rappresen-tanti dei governi in consulta-zione con il presidente desi-

gnato e devono essere accetta-ti dal Parlamento. La Commis-

sione è nominata per un periododi cinque anni ma può essere sciol-

ta dal Parlamento.La Commissione agisce indipendente-

mente dai governi degli Stati membri. Lamaggioranza, ma non la totalità, del suo or-

ganico lavora a Bruxelles, in Belgio.

Sito internet: www.europa.eu.int/comm

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Parlamento europeoEletto a suffragio universale ogni 5anni, è la voce democratica dei citta-dini d’Europa. I deputati non sono or-

ganizzati in blocchi nazionali,ma in gruppi politici europei.

Esamina e adotta la legisla-zione europea, approva ilbilancio dell’Ue, esercitaun controllo democraticosulle altre istituzioni del-

l’Ue, eventualmente costi-tuendo comitati di indagine,

approva importanti accordi inter-nazionali come quelli relativi all’ade-sione dei nuovi Stati membri all’Ue egli accordi commerciali o di associa-zione tra l’Ue e gli altri paesi.

Phasing outSono quelle zone, cosiddette a “so-stegno transitorio”, che nel periodo diprogrammazione 1994-1999 rientrava-no nell’Obiettivo 2 e in un altroObiettivo, detto 5b. Beneficiano di unsostegno finanziario ridotto e limitatonel tempo (fino al 2005), per consen-tire l’uscita graduale dall’interventodei Fondi strutturali.

QuindiciDal 1995 fino al 1° maggio 2004 han-no aderito all’Ue quindici paesi: Au-stria, Belgio, Danimarca, Germania,Grecia, Finlandia, Francia, Irlanda,Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,Portogallo, Regno Unito, Spagna,Svezia.

SeiIl 18 aprile del 1951 i Sei (Francia,Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi,Lussemburgo) hanno firmato a Parigiil trattato che istituisce la Comunitàeuropea del carbone e dell’acciaio(Ceca).

SfopFondo strutturale che ha come obiet-tivo l’ammodernamento del settoredella pesca.

SmeSistema monetario euro-peo. Entra in funzione nel1979. Ha come obiettivoquello della cooperazio-ne monetaria tra i paesidell’Ue.

Trattato di AmsterdamAdottato dal Consiglioeuropeo di Amsterdam (16e 17 giugno 1997), è entratoin vigore il 1° maggio 1999.Rappresenta un’importante modi-fica del Trattato sull’Unione euro-pea firmato a Maastricht nel 1992,un passo avanti nel processo di inte-grazione europea. Esso introducemaggiore attenzione ai diritti del-l’individuo e alla cittadinanza; mag-giore democrazia con l’aumento deipoteri del Parlamento europeo; unnuovo titolo sull’occupazione; unospazio comunitario di libertà, di si-curezza e di giustizia; definisce nuo-

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La Banca centrale europeaLa Banca centrale europea è incaricata di ge-

stire la nuova moneta comune, l’euro. LaBanca centrale europea decide indipen-

dentemente in materia di politica mone-taria europea, ad esempio su quanto al-ti debbano essere i tassi d’interesse.L’obiettivo principale della Banca è diassicurare la stabilità dei prezzi inmodo da evitare che l’economia euro-pea sia danneggiata dall’inflazione.La Banca centrale europea ha sede aFrancoforte, in Germania. Essaè amministrata da un presidente e da

un comitato esecutivo in stretta coope-razione con le banche centrali nazionali

dei paesi dell’Ue.

Sito internet: www.ecb.int

La Banca europea per gli investimentiLa Banca presta denaro per progetti di investimenti

aventi interesse europeo, in particolare progetti a beneficiodelle regioni più svantaggiate. Essa ad esempio finanzia collegamen-ti ferroviari, autostrade, aeroporti, progetti ambientali e, attraver-so una rete di banche corrispondenti, investimenti delle piccole emedie imprese (Pmi) che creano posti di lavoro e crescita. I suoi pre-stiti servono anche a sostenere il processo di allargamento dell’U-nione e la sua politica di aiuti allo sviluppo. La Banca ha sede a Lus-semburgo e si finanzia sui mercati dei capitali ma, non perseguen-do fini di lucro, può concedere prestiti a condizioni favorevoli.

Sito internet: www.eib.org

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Il Comitato economico e sociale europeoI membri del Comitato economico e sociale europeo rappresentanotutti i più importanti gruppi d’interesse nell’Ue, dai datori di lavoro aisindacati, dai consumatori agli ecologisti. Si tratta di un organoconsultivo chiamato ad emettere pareri su importanti aspettidelle nuove iniziative dell’Ue. Ciò rientra nella consuetudine comuneeuropea di coinvolgere la società civile nella vita politica.

Sito internet: www.ces.eu.int

Il Comitato delle regioniMolte decisioni prese nell’Ue hanno con-seguenze dirette a livello locale e re-gionale. Tramite il Comitato delle re-gioni, le autorità locali e regionali so-no consultate prima che l’Ue prendadecisioni in ambiti come quello del-l’istruzione, della sanità, dell’oc-cupazione o dei trasporti. Il Comi-tato è composto da membri che so-no spesso presidenti di regioni osindaci di città.

Sito internet: www.cor.eu.int

Ciao ragazzi, spero che con questemie risposte abbiate capito come funziona equante opportunità offre l’Europa. Adesso è im-portante che impariate a sfruttarle appieno e a sen-tirvi sempre di più cittadini europei.

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Cronologia della costruzione europea

19509 maggio: Robert Schuman, ministrodegli Esteri francese propone, in un dis-

corso ispirato da Jean Monnet, lamessa in comune delle risorse di car-bone e di acciaio della Francia edella Repubblica federale di Germa-nia in un’organizzazione aperta agli

altri paesi europei.

195118 aprile: I Sei (Francia, Germania,Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussembur-go) firmano a Parigi il trattato cheistituisce la Comunità europea delcarbone e dell’acciaio (Ceca).

195725 marzo: I Sei (Francia, Germa-nia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lus-semburgo) firmano a Roma i trattatiche istituiscono la Comunità econo-mica europea (Cee) e l’Euratom.

19604 gennaio: Firma della convenzione diStoccolma che crea, su iniziativa delRegno Unito, l’Associazione europeadi libero scambio (Efta).

196230 luglio: Entrata in vigore di una po-litica agricola comune (Pac).

197022 aprile: Firma a Lussemburgo deltrattato che consente il finanziamen-to graduale della Comunità attraver-so risorse proprie e l’estensione deipoteri di controllo del Parlamentoeuropeo.

197224 aprile: Costituzione del “serpente”monetario. I Sei decidono di limitareal 2,25% i margini di fluttuazione trale proprie monete.

19731° gennaio: La Danimarca, l’Irlanda eil Regno Unito entrano nella Cee (InNorvegia un referendum per l’adesio-ne dà esito negativo). Gli Sati membrida Sei diventano Nove.

19749-10 dicembre: Vertice diParigi, nel quale i novecapi di Stato e di governodecidono di riunirsi rego-larmente in sede di Con-siglio europeo (tre volteall’anno), propongono dieleggere il Parlamento euro-peo a suffragio universale e deci-dono la creazione del Fondo europeodi sviluppo regionale (Fesr).

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197522 luglio: Firma del trattato che raf-forza i poteri di bilancio del Parla-mento europeo e crea una Corte deiconti europea. Entrerà in vigore il 1°giugno 1977.

19786-7 luglio: Vertice di Brema. La Franciae la Repubblica federale di Germaniapropongono un rilancio della coopera-zione monetaria attraverso la creazionedi un sistema monetario europeo (Sme)che dovrà sostituire il “serpente”.

197913 marzo: Inizio dei funzionamentodello Sme.7 e 10 giugno: Prima elezione a suf-fragio universale dei 410 membri delParlamento europeo.

19811° gennaio: Ingresso della Grecia nel-la Comunità europea. Gli Stati mem-bri da Nove diventano Dieci.14 e 17 giugno: Seconde elezioni eu-ropee.

1985Gennaio: Jacques Delors è nominatopresidente della Commissione. 2-4 dicembre: Consiglio europeo diLussemburgo. I Dieci raggiungono unaccordo per la revisione del trattatodi Roma e il rilancio dell’integrazioneeuropea, attraverso la redazione di un“Atto unico europeo”.

19861° gennaio: Ingresso della Spagna edel Portogallo nella Comunità euro-pea. Gli Stati membri da Dieci diven-tano Dodici.17 e 28 febbraio: Firma a Lussembur-go e all’Aia dell’Atto unico europeo.

198714 aprile: Domanda di adesione dellaTurchia alla Cee. 1° luglio: Entrata in vigore dell’Attounico.

19881988-1992: Riforma dei Fondi strut-turali.

198915 e 18 giugno: Terza elezione a suf-fragio universale diretto del Parla-mento europeo. 9 novembre: Caduta del muro di Berlino.

199029 maggio: Firma degli accordi cheistituiscono la Banca europea per laricostruzione e lo sviluppo (Bers). 19 giugno: Firma dell’accordo di Schen-gen per la soppressione dei controllisulle persone alle frontiere terrestri.3 ottobre: Riunificazione tedesca.

19927 febbraio: Firma a Maastricht deltrattato sull’Unione europea. 2 giugno: Un referendum in Danimar-ca respinge il trattato di Maastricht.

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20 giugno: Approvazione del trattatodi Maastricht in Irlanda con un refe-rendum.20 settembre: Approvazione del trat-tato di Maastricht in Francia con unreferendum.

19931° gennaio: Attuazione del mercatounico.18 maggio: Secondo referendum inDanimarca, approvazione del trattatodi Maastricht.1° novembre: Entrata in vigore deltrattato di Maastricht.

19949 e 12 giugno: Quarte elezioni direttedel Parlamento europeo. Approvazio-ne con un referendum del trattato diadesione da parte dell’Austria.

19951° gennaio: Ingresso di Austria, Fin-

landia e Svezia nell’Unione euro-pea. Gli Stati membri da Dodicidiventano Quindici. 23 gennaio: Entrata in funzionedella Commissione presiedutada Jacques Santer (1995-2000).

26 marzo: Entrata in vigore del-la convenzione di Schengen.

19972 ottobre: Firma del Trattato di Am-sterdam20-21 novembre: Vertice sull’occupa-zione a Lussemburgo.

199831 marzo In Italia entra in vigore l’ac-cordo di Schengen

19991° gennaio: Undici paesi del-l’Unione europea entranonella terza fase dell’Unio-ne monetaria europea(Uem) e adottano l’euro. 1° maggio: Entrata in vi-gore del trattato di Am-sterdam. 8-13 giugno: Quinte elezionidirette del Parlamento europeo. 15 settembre: Investitura della Com-missione europea presieduta da Ro-mano Prodi da parte del Parlamentoeuropeo.

20021° gennaio: Messa in circolazione del-le monete e delle banconote in euro. 28 febbraio: Sessione inaugurale deilavori della Convenzione per la scrit-tura della Costituzione europea1° luglio: Ritiro delle monete e ban-conote in valuta nazionale.

200310 luglio: Fine dei lavori della Con-venzione

20041° Maggio: Europa a Venticinque.Entrano: Cipro, Estonia, Lettonia, Li-tuania, Malta, Polonia, Slovacchia, Re-pubblica Ceca, Slovenia, Ungheria.

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Accordo di SchengenNel 1985, cinque paesi dell’Ue (Fran-cia, Germania, Belgio, Lussemburgoe Paesi Bassi) hanno deciso di aboliretutti i controlli sui cittadini alle fron-tiere interne. Ciò ha portato allacreazione di un territorio senza fron-tiere interne, la cosiddetta zonaSchengen (che prende il nome dallacittà lussemburghese in cui è statofirmato l’accordo). I paesi Schengenhanno introdotto una politica comu-ne in materia di visti per l’intera zo-na e hanno deciso di realizzare con-trolli efficaci alle loro frontiereesterne. L’accordo è entrato in vigore dal1995, l’Italia ha aderito dal 31 marzo1998.

Atto unico europeo Firmato a Lussemburgo e all’Aia, en-trato in vigore il 1° luglio 1987, ha de-finito le linee e i cambiamenti neces-sari per portare a termine la realizza-zione del mercato interno europeo.

Autorità di gestioneÈ l’autorità regionale responsabiledell’attuazione del Docup (documen-to unico di programmazione). Esami-na e controlla il rispetto dei program-mi di finanziamento presentati.

Banca centrale europeaHa il compito di dare attuazione allapolitica monetaria europea definitadal Sistema europeo di banche cen-trali. È incaricata di gestire la nuovamoneta comune, l’euro, e di assicura-re la stabilità dei prezzi in modo daevitare che l’economia europea siadanneggiata dall’inflazione. La Bancacentrale europea ha sede a Fran-coforte, in Germania.

Banca europea per gli investimentiCreata dal trattato diRoma, la Banca europeaper gli investimenti èl’istituzione finanziariadell’Unione europea. Es-sa ha il compito di contri-buire allo sviluppo equili-brato dell’Unione attraver-so l’integrazione economica ela coesione sociale. La Banca hasede a Lussemburgo.

Carta dei diritti fondamentaliProclamata in occasione del Consiglioeuropeo di Nizza del 7-10 dicembre2000, la Carta sancisce i diritti fonda-mentali in materia di dignità, libertà,uguaglianza, solidarietà, cittadinanzae giustizia.

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Glossario

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CecaComunità europea del carbone e del-l’acciaio. Venne istituita nel 1951 daiSei paesi che dettero vita alla Comu-nità economica europea: Francia,Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi,Lussemburgo.

CeeComunità economica europea. Con ilTrattato di Roma, nel 1957 i Sei istitui-scono la Cee, con l’obiettivo di rimuo-vere le barriere commerciali fra loroesistenti per costituire un “mercatocomune”. Tappa fondamentale nelprocesso di unificazione economica epolitica dell’Europa.

Comitato delle RegioniÈ composto da membri che sono spes-so presidenti di Regioni o sindaci dicittà. Tramite il Comitato delle Regio-ni, le autorità locali e regionali sonoconsultate prima che l’Ue prenda de-cisioni in ambiti come quello dell’i-struzione, della sanità, dell’occupa-zione o dei trasporti.

Comitato economico e socialeHa il compito di rappresentare gli in-teressi delle diverse categorie econo-miche e sociali.I membri del Comitato economico esociale europeo rappresentano tutti ipiù importanti gruppi d’interessenell’Ue, dai datori di lavoro ai sinda-cati, dai consumatori agli ecologisti.Si tratta di un organo consultivo

chiamato a emettere pareri su im-portanti aspetti delle nuove iniziati-ve dell’Ue.

Commissione europeaÈ il governo dell’U-nione. Ha poteri diiniziativa, di ese-cuzione, di gestio-ne e di controllo.Essa è custode deitrattati e incarnal’interesse comunita-rio. Scrive proposte dinuove leggi europee chepresenta al Parlamento europeoe al Consiglio, si assicura che le deci-sioni dell’Ue siano attuate corretta-mente e vigila sul modo in cui sono uti-lizzati i finanziamenti dell’Ue.

Complemento di programmazioneÈ un testo che raccoglie la descrizio-ne dettagliata delle azioni previstedal Docup.

Conferenza intergovernativa (Cig)Sono incontri che si svolgono tra i go-verni degli Stati membri con l’obietti-vo di apportare modifiche ai trattati.Questo tipo di conferenze svolge unruolo fondamentale negli sforzi di in-tegrazione europea, dal momento cheogni cambiamento istituzionale deveessere il frutto di negoziati.

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Consiglio dell’UePrecedentemente noto come Consi-glio dei ministri, è il principale orga-no legislativo e decisionale dell’Ue.Esso riunisce i rappresentanti di tuttii governi degli Stati membri eletti a li-vello nazionale. È la sede in cui i rap-presentanti dei governi nazionali pos-sono far valere i propri interessi e rag-giungere compromessi.

ConvenzioneOrganismo nato nel 2002 per scriverela Costituzione europea e ridisegnarel’assetto istituzionale dell’Ue, ha ter-minato i lavori il 10 luglio 2003 redi-gendo un documento che serve dapunto di partenza per i negoziati del-la Cig condotti dai capi di Stato o diGoverno cui competono tutte le deci-sioni in merito al rimaneggiamentodei Trattati.

Corte dei contiControlla la legalità e la regolaritàdelle entrate e delle spese dell’U-nione europea e ne accerta la sanagestione finanziaria. Ha sede a Lus-semburgo.

Corte di giustiziaHa il compito di far rispettarele regole comuni e garantireche vengano interpretatenello stesso modo ovunque.Essa risolve le controversie

sull’interpretazione dei tratta-ti e sulla normativa dell’Ue.

DocupDocumento unico di pro-grammazione. È lo stru-mento che permette diattuare le politiche eu-ropee di aiuto alle zonesvantaggiate. Attraver-so il Docup, l’Unioneeuropea, lo Stato italia-no e la Regione Lazio met-tono a disposizione i soldiper la creazione e lo sviluppodelle piccole e medie imprese(artigianali, industriali e turistiche),la promozione dell’occupazione, ilsostegno alle iniziative di sviluppoproposte dagli enti locali, l’innova-zione tecnologica, la tutela ambien-tale e dei beni storico-archeologico-artistici e la valorizzazione dei pro-dotti regionali.

EftaAssociazione europea di libero scam-bio, nata nel 1960 su iniziativa del Re-gno Unito.

EuroÈ la moneta unica europea. Il 1° gen-naio 2002 la adottano Belgio, Germa-nia, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda,Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Au-stria, Portogallo, Finlandia.

FeaogFondo strutturale che finanzia le azio-ni di sviluppo rurale e di aiuto agliagricoltori.

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FesrFondo strutturale che finanzia infra-strutture, investimenti produttivi de-stinati a creare occupazione, progettidi sviluppo locale e interventi a favo-re delle piccole e medie imprese.

Fondi strutturaliSono soldi che l’Unione europea met-te a disposizione degli Stati nazionalie delle Regioni per ridurre le diffe-renze del livello di sviluppo tra le re-gioni.

FseFondo strutturale che finanzia le azio-ni di formazione e di lotta alla disoc-cupazione.

Mercato unicoÈ entrato in vigore il 1° gennaio

1993 al termine di un lungopercorso che ha portato gli

Stati membri a rimuoveretutte le barriere commer-ciali esistenti e a trasfor-mare il loro “mercato co-mune” in un vero e propriomercato unico in cui venis-

se garantita la libera circo-lazione di beni, servizi, perso-

ne e capitali.

Obiettivi 1, 2 e 3L’Europa ripartisce gli aiuti in ognipaese sulla base di tre tipologie di in-tervento, denominate Obiettivo 1,Obiettivo 2 e Obiettivo 3.

L’Obiettivo 1 mira a promuovere la ri-presa economica delle regioni in ritar-do di sviluppo. Viene detto “regiona-lizzato” perché si applica a territoricircoscritti in base a criteri statistici.Sono ammissibili all’aiuto solo le re-gioni il cui prodotto interno lordo procapite è inferiore al 75% della mediacomunitaria. L’Obiettivo 2 mira a sostenere la ri-conversione economica e sociale delleregioni con difficoltà strutturali. Sitratta anche in questo caso di unobiettivo regionalizzato: le zone am-missibili all’aiuto sono delimitate siatenendo conto di percentuali massimedella popolazione nazionale e europea(18% della popolazione dell’Unione)che di specifici criteri socioeconomici. L’Obiettivo 3 mira a sostenere l’ade-guamento e la modernizzazione dellepolitiche e dei sistemi di istruzione, diformazione e di occupazione. L’Obiet-tivo 3 non è regionalizzato: tutte leregioni che non rientrano nell’Obietti-vo 1 sono ammissibili all’aiuto.

PacPolitica agricola comune, entra in vi-gore nel 1962. Si prefigge di assicura-re prezzi ragionevoli ai consumatorieuropei e una remunerazione equaagli agricoltori grazie, in particolare,all’organizzazione comune dei merca-ti agricoli e al rispetto dei principidell’unicità dei prezzi, della solida-rietà finanziaria e della preferenzacomunitaria.

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Parlamento europeoEletto a suffragio universale ogni 5anni, è la voce democratica dei citta-dini d’Europa. I deputati non sono or-

ganizzati in blocchi nazionali,ma in gruppi politici europei.

Esamina e adotta la legisla-zione europea, approva ilbilancio dell’Ue, esercitaun controllo democraticosulle altre istituzioni del-

l’Ue, eventualmente costi-tuendo comitati di indagine,

approva importanti accordi inter-nazionali come quelli relativi all’ade-sione dei nuovi Stati membri all’Ue egli accordi commerciali o di associa-zione tra l’Ue e gli altri paesi.

Phasing outSono quelle zone, cosiddette a “so-stegno transitorio”, che nel periodo diprogrammazione 1994-1999 rientrava-no nell’Obiettivo 2 e in un altroObiettivo, detto 5b. Beneficiano di unsostegno finanziario ridotto e limitatonel tempo (fino al 2005), per consen-tire l’uscita graduale dall’interventodei Fondi strutturali.

QuindiciDal 1995 fino al 1° maggio 2004 han-no aderito all’Ue quindici paesi: Au-stria, Belgio, Danimarca, Germania,Grecia, Finlandia, Francia, Irlanda,Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,Portogallo, Regno Unito, Spagna,Svezia.

SeiIl 18 aprile del 1951 i Sei (Francia,Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi,Lussemburgo) hanno firmato a Parigiil trattato che istituisce la Comunitàeuropea del carbone e dell’acciaio(Ceca).

SfopFondo strutturale che ha come obiet-tivo l’ammodernamento del settoredella pesca.

SmeSistema monetario euro-peo. Entra in funzione nel1979. Ha come obiettivoquello della cooperazio-ne monetaria tra i paesidell’Ue.

Trattato di AmsterdamAdottato dal Consiglioeuropeo di Amsterdam (16e 17 giugno 1997), è entratoin vigore il 1° maggio 1999.Rappresenta un’importante modi-fica del Trattato sull’Unione euro-pea firmato a Maastricht nel 1992,un passo avanti nel processo di inte-grazione europea. Esso introducemaggiore attenzione ai diritti del-l’individuo e alla cittadinanza; mag-giore democrazia con l’aumento deipoteri del Parlamento europeo; unnuovo titolo sull’occupazione; unospazio comunitario di libertà, di si-curezza e di giustizia; definisce nuo-

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ve prospettive di collaborazione inmateria di Politica estera e di sicu-rezza comune (Pesc) e in materia diriforma delle istituzioni in vista del-l’allargamento.

Trattato di Maastricht o Trattato dell’Unione europeaFirmato a Maastricht il 7 febbraio

1992, ed entrato in vigore il 1° no-vembre 1993, ha cambiato la de-

nominazione della Comunitàeconomica europea in Unioneeuropea. Ha introdotto nuoveforme di cooperazione fra igoverni degli Stati membri eha segnato l’inizio del proces-so d’unione monetaria (Uem),

definendo i criteri economiciche gli Stati membri dovevano ri-

spettare per poter aderire all’Euro,la nuova moneta unica.

Trattato di NizzaSottoscritto il 26 febbraio 2001, ed en-trato in vigore il 1° febbraio 2003, haportato cambiamenti al funzionamen-to delle istituzioni dell’Ue introducen-do come regola generale, al posto delvoto all’unanimità, il voto a maggio-ranza qualificata per molti settori delprocesso decisionale dell’Unione.

Trattato di RomaIl 25 marzo del 1957 vengono firmati aRoma i trattati che sanciscono la na-scita della Comunità economica euro-pea (Cee) e dell’Euratom.

UeÈ una famiglia di paesi europei demo-cratici che si sono impegnati a lavora-re insieme per la pace e la prosperità.Non è uno Stato che si propone di so-stituire gli Stati esistenti, ma è qual-cosa di più rispetto alle altre organiz-zazioni internazionali. L’Ue è infattiqualcosa di unico. I suoi Stati membrihanno creato istituzioni comuni chehanno il compito di decidere demo-craticamente, a livello europeo, suvarie materie tra le quali agricoltura,ambiente, istruzione, giustizia, ricer-ca, salute, trasporti. Dal 1° maggiodel 2004 ne fanno parte venticinquepaesi: Austria, Belgio, Cipro,Danimarca, Estonia, Ger-mania, Grecia, Finlan-dia, Francia, Irlan-da, Italia, Letto-nia, Lituania, Lus-semburgo, Malta,Paesi Bassi, Polo-nia, Portogallo,Regno Unito, Re-pubblica Ceca,Slovacchia, Slove-nia, Spagna, Sve-zia, Ungheria.

VenticinqueDal 1° maggio 2004, ai quindicipaesi dell’Ue se ne aggiungono diecinuovi (Cipro, Estonia, Lettonia, Litua-nia, Malta, Polonia, Slovacchia, Re-pubblica Ceca, Slovenia, Ungheria) enasce l’Europa dei Venticinque.

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Obiettivo Ue

Deroga art. 87.3.c

Obiettivo 2

Sost-trans

Sviluppo Lazio SpAVia V. Bellini, 22 00198 ROMATel. 06 84.56.81 Fax 06 85.83.4059www.agenziasviluppolazio.itcomunicazione@agenziasviluppolazio.it

A cura del Servizio Comunicazione e Relazioni esterne di Sviluppo Lazio

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