unitÀ 3.1 la dieta nelle diverse etÀ e condizioni fisiologiche 3 modulo

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UNITÀ 3.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE 3 MODULO

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UNITÀ 3.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE

3MODULO

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Aspetti generali

Una corretta alimentazione: è utile per il mantenimento della salute è utile per la prevenzione delle malattie del benessere è fondamentale nel trattamento di alcune patologie

Dieta Salute

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Definizioni

Dieta: insieme di alimenti che compongono il regime alimentare di un individuo

Dietologia: scienza che studia le funzioni e gli effetti dei nutrienti nell’organismo nelle varie età e situazioni fisiologiche

Dietoterapia: si occupa della nutrizione clinica, ovvero in situazioni patologiche:

malattie metaboliche intolleranze e allergie alimentari patologie dell’apparato digerente

Dietetica: elaborazione di diete (ha carattere pratico)

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La dieta nell’età evolutiva

Età evolutiva: dalla nascita fino ai 18-20 anni caratteristica sviluppo somatico e psichico

Tappe: infanzia (dalla nascita fino a 11-12 anni di età) pubertà (si caratterizza per l’inizio dello sviluppo dei

caratteri sessuali secondari 10-13 anni per le femmine e 12-15 anni per i maschi)

adolescenza (fino ai 18-20 anni)

Una sana e corretta alimentazione nell’età evolutiva crea le condizioni ottimali per uno sviluppo armonico e per una buona salute in età adulta

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Raccomandazioni nutrizionali

Fabbisogno energetico: proporzionalmente è più elevato che nell’adulto (specialmente nei primi 3 anni di vita)Fabbisogno proteico: 2 g/kg peso corporeo/die (primo anno di vita), poi diminuisce progressivamente fino a 1 g/kg p.c./die nell’adolescenteFabbisogno glucidico: 40-45% delle calorie giornaliere nel 1° anno, poi diminuisce progressivamente (60% delle calorie totali nell’adolescente)Fabbisogno lipidico: 40% circa fino al 2° anno, poi diminuisce progressivamente (30% delle calorie totali nell’adolescente)Fabbisogno idrico: 100 ml/kg p.c./die nel lattante, poi diminuisce progressivamente fino all’adolescenza (1 ml/kcal/die)Fabbisogno di micronutrienti: più elevato che nell’adulto, specialmente: calcio, ferro e acido folico

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La dieta del neonato e del lattante

L’accrescimento corporeo nel 1° anno di vita è molto veloce alta richiesta di energia e di nutrienti

L’alimento ideale per il neonato è il latte materno

L’allattamento esclusivo al seno è consigliato dall’OMS fino al 6° mese di età

In caso di necessità si ricorre all’allattamento misto o all’allattamento artificiale

L’allattamento è sotto il controllo ormonale: la prolattina stimola le ghiandole mammarie a produrre il latte e l’ossitocina ne favorisce la fuoriuscita. Il meccanismo riflesso attivato dal bambino con la suzione, inoltre, induce l’ipofisi a continuare a secernere prolattina e ossitocina.

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Latte materno

La composizione chimica del latte materno non è costante: varia e si adegua alle esigenze nutrizionali del lattante (il latte dei primi giorni è detto colostro)

Rispetto al latte vaccino, quello materno ha:

– proteine (– caseina) – sali minerali + AGE + lattosio anticorpi specifici

(immunoglobuline) probiotici e prebiotici

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Allattamento artificiale

In rare occasioni (ad es. certe malattie della madre) non è possibile l’allattamento al seno allattamento artificiale latte formulato (o umanizzato)

Il latte vaccino non è adatto all’alimentazione del lattante: il suo impiego comporterebbe un sovraccarico di lavoro per i reni ancora immaturi

Il latta vaccino, per essere adatto all’alimentazione dei bambini, va modificato:

diluito integrato con zuccheri semplici e maltodestrine

integrato con AGE

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Tipi di latti formulati

Latte per prematuri o neonati di basso peso

Latte adattato o di partenza (fino al 6° mese)

Latte di proseguimento (dal 6° al 12° mese)

Latte di crescita (dal 1° al 3° anno simile al latte vaccino)I latti possono presentarsi:

liquidi pronti per l’uso in polvere da diluire con acqua

oligominerale, secondo le indicazioni della ditta produttrice

Molta attenzione va posta alla sterilizzazione di biberon, tettarelle, ecc.

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L’alimentazione complementare

È una tappa di transizione; è fondamentale:

▪ la flessibilità ▪ la gradualità

È anche detta divezzamento o svezzamento graduale introduzione di alimenti diversi dal latte nella dieta del bambino

Età ideale = 6° mese compiuto, perché: ▪ aumentano le richieste nutrizionali e il latte da solo non le copre ▪ l’apparato digerente è maturo per accogliere cibi solidi ▪ il bambino è in grado di accettare il cucchiaino

I nuovi alimenti vanno proposti e non imposti .

Attenzione agli alimenti potenzialmente allergizzanti.

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Indicazioni per l’alimentazione complementare

L’introduzione di nuovi alimenti può essere fatta con modalità diverse, secondo usi e costumi della famiglia

Aumentare gradatamente la consistenza e la varietà dei cibi

Evitare cibi che potrebbero far soffocare il bambino (ad es. noci, uva)

Proporre i cibi in maniera stimolante (colore, odore, ecc.)

Rispettare l’appetito del bambino

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La dieta del bambino

Dopo i 12 mesi l’alimentazione del

bambino diviene via via più simile a quella dell’adulto

A 5 anni il bambino può mangiare di tutto (eccezione: bevande alcoliche e nervine)

Le basi della corretta alimentazione si formano nei primi anni di vita nel nucleo familiare

La scuola, con la mensa, ha un ruolo preventivo ed educativo sul piano nutrizionale

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Le basi della corretta alimentazione nella dieta del bambino

È importante porre attenzione agli apporti di: proteine vitamine (specialmente C, D, gruppo B) sali minerali (sp. Ca, Fe, I)

Sono da favorire: alimenti vegetali (ricchi di antiossidanti) pesce azzurro (ricco di AG della serie ω-3) variazione dei cibi modalità di cottura semplici

La quota energetica va distribuita in 4-5 pasti al giorno (è di particolare importanza la prima colazione)

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La dieta nell’adolescenza

Adolescenza = 12-18 anni circa

Sviluppo corporeo differenziato nei sessi (max.: 10-13 anni femmine/12-15 maschi): MB maschi > MB femmine il FET è più elevato nei ragazzi

Oltre all’elevato dispendio energetico, sono alti i fabbisogni di:

proteine (~1,2 g/kg p.c./die) Ca (insufficiente apporto di Ca rischio osteoporosi in età

adulta) Fe (sp. nelle ragazze)

vitamine

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Suggerimenti nutrizionali nella dieta dell’adolescente

Mangiare con piacere

Frazionare la razione alimentare in 4-5 pasti

Non saltare la prima colazioneVariare gli alimenti

Privilegiare gli alimenti ricchi di glucidi complessi

Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno

Moderare il consumo di grassi

Consumare gli spuntini con intelligenza

Bere molto (sp. acqua)

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La dieta dell’adulto

Adulto = 18-60 anni circa

I consigli nutrizionali sono quelli delle linee guida per una sana alimentazione dell’INRAN: ▪ proteine 1 g/kg/die ~ 10-12% dell’energia giorn. (privilegiare quelle di origine vegetale)

▪ lipidi 1 g/kg/die ~ 25-30% dell’energia giorn. (limitare AGS e colesterolo)

▪ glucidi 5-6 g/kg/die ~ 55-65% dell’energia giorn. (dare priorità a quelli complessi)

▪ micronutrienti è sufficiente variare la dieta

▪ acqua 1 g/kg/die

▪ fibra ~ 30 g/die

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Le basi di una dieta sana per l’adulto

Variare il più possibile l’alimentazione

Mangiare in modo regolare

Perseguire equilibrio e moderazione

Mantenere un giusto peso corporeo

Consumare abbondantemente frutta e verdura

Basare la dieta su alimenti ricchi di carboidrati complessi

Bere molta acqua

Moderare il consumo di grassi

Limitare l’assunzione di sale

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Le piramidi alimentari

La piramide alimentare è:

una figura triangolare all’interno della quale sono rappresentati i diversi gruppi di alimenti

un semplice sistema grafico di rappresentazione di una dieta corretta, ossia basata:

sulla varietà sulla moderazione sull’equilibrio

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La prima piramide USDA

È una piramide a 6 sezioni

La prima piramide alimentare USDA (1992). La figura geometrica è suddivisa in 6 sezioni che contengono alimenti equivalenti; le dimensioni di ogni sezione suggeriscono in modo visivo la quantità o la frequenza di consumo giornaliero degli alimenti.

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L’attuale piramide USDA

È una piramide a 6 spicchi: arancione cereali verde verdura fresca rosso frutta fresca giallo olio e grassi azzurro latte, latticini e formaggi viola carne, pesce, uova, frutta a guscio e legumi

secchi

La versione attuale della piramide alimentare USDA (2005)

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La piramide alimentare italiana

È un modello visivo della corretta alimentazione basata sulla tradizione alimentare italiana

Introduce il concetto di “QB” = “quantità benessere”, che riguarda:

le porzioni di cibo l’attività fisica da

svolgere La piramide dello stile di vita settimanale

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La piramide giornaliera

Indica le porzioni di ciascun gruppo di alimenti che devono essere consumati in una dieta salutare

La piramide alimentare giornaliera

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La dieta in gravidanza

Aumentano i fabbisogni di energia e di nutrienti, sp.:

energia ~ 200-300 kcal/die in più

proteine ~1,2 g/kg p.c./die calcio e ferro acido folico (previene la

spina bifida) vitamine gruppo B, A, D

Va evitato il consumo di: alcol (passa attraverso la

placenta) carne/pesce crudi o poco

cotti (rischio toxoplasmosi)

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La dieta della nutrice

Aumentano i fabbisogni di energia e di nutrienti, sp.:

energia ~ 500 kcal/die in più

proteine ~ 1,5 g/kg p.c./die

acqua Ca, I, Zn, Cu, Se vitamine gruppo B, A, C, D

Va evitato il consumo di: alcol (passa nel latte) alimenti che possono

conferire sapore sgradevole al latte

alimenti potenzialmente allergizzanti

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La dieta nella terza età

Terza età = dai ~ 60 anni in poi

Diminuisce il fabbisogno di energia perché:

metabolismo basale attività fisica svolta

La diminuzione di spesa energetica è graduale, mac’è un calo fisiologico significativo intorno ai 75 anni

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Consigli dietetici per la terza età

Occorre: apporto energetico apporto lipidico (gli AGS) apporto glucidi semplici apporto di NaCl

alimenti ricchi di antiossidanti

lievemente l’apporto di Ca lievemente l’apporto di

proteine

La dieta della terza età è simile a quella dell’adulto sano ma richiede più attenzione perché non incida negativamente sui problemi tipici dell’età