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Prof.ssa Ernestina Giudici 1
La politica ambientale
Anno Accademico 2015-2016
Prof.ssa Ernestina Giudici 2
Alcune tappe rilevanti
1987 Atto Unico Europeo Viene conferito fondamento giuridico all’azione in materia ambientale 1992 Trattato di Maastricht L’ambiente assume lo status di politica
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La svolta
Il quinto programma d’azione 1992 – 2000
Per uno sviluppo durevole e sostenibile
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“Development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations
to meet their own needs”
Rapporto Bruntland, 1987
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Sesto programma
Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta
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I 5 principi del sesto programma di azione per l’ambiente
n Prevenzione n Precauzione n Correzione alla fonte n “Chi inquina paga” n Sussidiarietà
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Il futuro
Il settimo programma d’azione 2013 – 2020
Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta
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Obiettivi prioritari del 7° PAA
n Proteggere, conservare e migliorare il capitale natura dell’Unione
n Trasformare l’Unione in un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva
n Proteggere i cittadini dell’Unione da pressioni e rischi d’ordine ambientale per la salute e il benessere
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Obiettivi prioritari del 7° PAA
n Sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell’Unione in materia di ambiente migliorandone l’applicazione
n Migliorare le basi cognitive e scientifiche della politica ambientale europea
n Garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle esternalità ambientali
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Obiettivi prioritari del 7° PAA
n Migliorare l’integrazione ambientale, e la coerenza delle politiche
n Migliorare la sostenibilità delle città dell’Unione
n Aumentare l’efficacia dell’azione dell’Unione nell’affrontare le sfide ambientali e climatiche a livello internazionale
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Il problema ………… n Come realizzare congiuntamente la
crescita economica e la salvaguar-dia ambientale
Con uno slogan …….essere
“più ricchi” e “più verdi”
Un aiuto dal progresso tecnologico
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Negli ultimi 30 anni notevoli progressi nell’Unione europea
ma la strada da percorrere è ancora lunga
Le sfide ambientali da affrontare sono di portata mondiale
“i problemi ambientali non conoscono confini”
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Problema che non è solo della classe politica, né dell’industria ma
di ogni cittadino
Using less, living better
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Green week examples
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La “filosofia” dell’Unione europea per l’ambiente
n Intervenire nei settori nei quali è più urgente e nei quali si possono “cambiare le cose”
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4 aree problematiche n Proteggere la natura, la flora e la
fauna
n Affrontare i legami fra ambiente e salute
n Preservare le risorse naturali e migliorare la gestione dei rifiuti
n Affrontare il cambiamento climatico
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Proteggere la natura, la flora e la fauna
n La natura è minacciata su molti fronti (inquinamento, acque acide, scomparsa delle campagne, ecc.)
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Proteggere la natura, la flora e la fauna
n In Europa il 38% degli uccelli e il 45% delle farfalle rischia l’estinzione
Pernice sarda
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Proteggere la natura, la flora e la fauna
n Due terzi degli alberi sono ammalati, l’erosione dei terreni al sud sfiora la desertificazione
n Rispetto del mare (sovrasfruttamento)
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Obiettivi
n Proteggere e ove necessario risanare la struttura e il funzionamento dei sistemi naturali
n Arrestare la perdita di biodiversità sia nell’Unione europea che su scala mondiale
n Proteggere il suolo dall’erosione e dall’inquinamento
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Affrontare i legami fra ambiente e salute
n Per salute si intende non solo la mera assenza di malattia ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale n Si utilizzano 30.000 preparati chimici n Gli anticrittogamici utilizzati in
agricoltura meritano attenzione come le acque balneabili, le acque potabili, l’aria
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Obiettivi n Ottenere una qualità dell’ambiente
tale che i livelli dei contaminanti di origine antropica non diano luogo a impatti significativi né a rischi per la salute umana
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Preservare le risorse naturali e migliorare la gestione dei rifiuti
n Priorità alla prevenzione, al riciclag-gio, al recupero e all’incenerimento
n Evitare lo smaltimento in discarica Obiettivo n Ridurre (rispetto al 2000) la quantità
dei rifiuti che giungono allo smaltimento del 50% entro il 2050
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Come? 1. Attuazione della legislazione
c dare efficacia alle normative ambientali
c stimolare all’accelerazione con “mobilitazione” dell’opinione pubblica
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L’Italia e l’attuazione della legislazione sull’ambiente
Numerose azioni della Commissione per violazioni in materia di: c trattamento delle acque reflue c emissioni industriali c prevenzione degli incidenti
industriali c controllo dell’inquinamento
atmosferico
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Affrontare il cambiamento climatico Il problema:
n Negli ultimi 100 anni la temperatura media in Europa è +0,8° circa
n Dalla fine degli anni ‘60 il manto nevoso è diminuito del 10%
n Nell’Europa settentrionale piove sempre di più, nell’Europa meridionale piove sempre meno
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Obiettivo
n Stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera ad un livello che non causi variazioni innaturali del clima terrestre n Entro 2008-2010 = meno dell’8%
rispetto ai livelli del 1990 (accordi fi Kioto)
n Entro 2020 = meno del 20-40%
n Nel lungo periodo = meno del 70%
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Un esempio da
imitare!
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L’ambiente al centro dell’attività legislativa
c Amsterdam sancisce che gli obiettivi ambientali devono essere ancorati a “tutte le politiche comunitarie”
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Collaborazione con il mercato
Obiettivo:
per le imprese la
“cura dell’ambiente”
deve essere importante quanto la
“cura del cliente”
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Nel settimo programma (come già nel sesto) viene evidenziato che una “crescita verde” è un’opportunità per il “mondo imprenditoriale europeo”:
c stimola la competitività
c migliora i margini di profitto
c genera occupazione
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� Stimolo alle imprese per migliorare le loro “credenziali ecologiche” Ä non solo sanzioni ma anche incentivi e premi
Ä incoraggiare gli enti pubblici – scuole, biblioteche, ecc. (14% del mondo dell’UE) - all’acquisto di prodotti verdi
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Quale ruolo svolge il sistema educativo?
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Quali comportamenti possono attuare le imprese?
Aderire a iniziative volontarie
n E.M.A.S. – Eco Management et Audit Scheme
n Ecolabel
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E.M.A.S.
Strumento a carattere volontario il cui obiettivo è quello di promuovere costanti miglioramenti del rispetto dell’ambiente nello svolgimento delle attività industriali
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Modalità di adesione { Analisi ambientale dello
stabilimento
{ Definizione degli obiettivi d’azione dell’impresa rispetto all’ambiente
{ Predisposizione di un programma ambientale di definizione degli obiettivi che si intendono adottare e le misure da adottare
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{ Elaborazione di un sistema di gestione ambientale
{ Realizzazione dell’auditing
{ Redazione della dichiarazione ambientale
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Organizzazioni registrate E.M.A.S. in Sardegna
n Carbosulcis – Miniera di Monte Sinni Gonnesa
n Consorzio gestione Area Marina Protetta: “Tavolara – Punta Coda Cavallo”
n ENEL Produzione SpA n Centrale Termoelettrica Sulcis n Area Idroelettrica del Taloro
n L’Unione Editoriale Spa – Centro Stampa Elmas
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Ecolabel
n Regolamento CEE 880/92 n Assegnazione del logo a beni e
servizi che rispettano severe norme ambientali
n Il “fiore” è l’unico vero marchio ecologico europeo
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Obiettivi Ecolabel
n Aumentare la presenza nel mercato di prodotti “puliti”
n Fornire ai consumatori una migliore informazione sull’impatto ambientale dei prodotti
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Ecolabel esteso al turismo
n Viene assegnato agli operatori turistici
n Costituisce una risposta alle richieste dei consumatori di servizi turistici rispettosi della natura
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Aiutare i consumatori ad operare scelte ecologiche
n Migliorare l’accesso dei cittadini all’informazione
n Inserire le problematiche ambientali nei programmi scolastici
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n Realizzare strumenti operativi* per consentire al cittadino di valutare la propria “prestazione” ambientale
* per esempio: “consulenza” delle ONG per i cittadini che intendono proteg- gere attivamente il proprio quartiere, la natura, la flora, la fauna
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Miglior assetto territoriale
n Le modalità di utilizzazione del territorio hanno un impatto deter-minante e duraturo sull’ambiente
n Un obiettivo: n urbanistica sostenibile
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n Decisioni non corrette possono causare: n un aumento del traffico n la perdita di habitat
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n la distruzione di paesaggi
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Ambiente e ruolo internazionale dell’Unione europea
n Come notato n i problemi ambientali non si
possono racchiudere all’interno dei “confini” degli Stati
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Ciò implica che l’Unione europea:
n Cooperi con le ONG ambientaliste e con le imprese dei Paesi in via di adesione
n Sviluppi metodi per valutare la sostenibilità (economica, sociale e ambientale) degli accordi multilaterali e bilaterali
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n Inserisca le problematiche ambien-tali in tutti gli aspetti delle rela-zioni esterne dell’Unione europea
n Garantisca l’applicazione delle convenzioni internazionali sull’ambiente
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Un’iniziativa particolare
Documento di intenti e obiettivi programmatici
su ambiente, economia e società
Sottoscritto da 170 Paesi durante la Conferenza delle Nazioni Unite
svoltasi a Rio nel 1992
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Indicatori Comuni Europei
Contributo locale al cambiamento
climatico
Soddisfazione dei cittadini con riferimento al contesto locale
Accessibilità alle aree verdi
e ai servizi sociali Qualità
dell’aria
locale
La gestione sostenibile dell’Autorità locale
e delle imprese
Inquinamento acustico Uso sostenibile del territorio
Prodotti
sostenibili
Mobilità locale e trasporto passeggeri
Spostamento casa-scuola
bambini
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In Sardegna
Siti di Interesse Comunitario