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Università degli Studi di Brescia Corso di Studio in DIETISTICA 1 Regolamento Didattico del Corso di Studio in DIETISTICA Classe di Laurea L/SNT3- SNT3 - PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE (ex DM 270/04) (Ciclo di studio che inizia nell’ A.A. 2017/2018 -Coorte 2017/2018) (Approvato dal CCS in Dietistica nella seduta del 13 febbraio 2017) (Parere favorevole del Consiglio di Dipartimento di Scienze Cliniche Sperimentali nella seduta del 22 marzo 2017) (Parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia nella seduta del 5 aprile 2017) Emanato con Decreto rettorale Rep. 201/2017 – Prot. 65865 del 27/04/2017

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Università degli Studi di Brescia Corso di Studio in DIETISTICA

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Regolamento Didattico del Corso di Studio in DIETISTICA

Classe di Laurea L/SNT3- SNT3 - PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE (ex DM 270/04)

(Ciclo di studio che inizia nell’ A.A. 2017/2018 -Coorte 2017/2018)

(Approvato dal CCS in Dietistica nella seduta del 13 febbraio 2017)

(Parere favorevole del Consiglio di Dipartimento di Scienze Cliniche Sperimentali nella seduta del 22 marzo 2017)

(Parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia nella seduta del 5 aprile

2017)

Emanato con Decreto rettorale Rep. 201/2017 – Prot. 65865 del 27/04/2017

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Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, secondo il corrispondente ordinamento, nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti-doveri dei docenti e degli allievi e si articola in: Art. 1) Presentazione del corso Art. 2) Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Art. 3) Risultati di apprendimento attesi (Knowledge and Understanding, Applying

Knowledge and Undestanding, Making Judgements, Communication Skills, Learning Skills)

Art. 4) Profili professionali e sbocchi occupazionali Art. 5) Requisiti per l’ammissione al corso di laurea e modalità di accesso e verifica Art. 6) Credito formativo Universitario Art. 7) Attività formative Art. 8) Organizzazione del corso Art. 9) Modalità di frequenza Art. 10) Altre disposizioni su eventuali obblighi degli studenti Art. 11) Attività di orientamento e tutorato Art. 12) Ricevimento studenti Art. 13) Sbarramenti e propedeuticità Art. 14) Obsolescenza, decadenza e termine di conseguimento del titolo di studio Art. 15) Distribuzione delle attività formative e appelli d'esame nell'anno, le sessioni

d'esame e le modalità di verifica del profitto Art. 16) Modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere e delle certificazioni linguistiche Art. 17) Modalità di verifica dei risultati degli stages, dei tirocini e dei periodi di studio

all'estero e i relativi crediti Art. 18) Prova finale Art. 19) Diploma Supplement Art. 20) Riconoscimento CFU Art. 21) Modalità per l’eventuale trasferimento da altri corsi di studio Art. 22) Riconoscimento del titolo di studio conseguito presso Università Estere Art. 23) Ammissione a singoli insegnamenti Art. 24) Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della didattica Art. 25) Consiglio del corso di studio e suoi organi Art. 26) Sito Web del Corso di Studio Art. 27) Rinvio ad altre fonti normative Art. 28) Entrata in vigore

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Art. 1) Presentazione del corso

Il corso di studi in Dietistica si propone il conseguimento degli obiettivi formativi della classe L/SNT3, che dà luogo all’acquisizione della laurea in Dietistica. Il corso è articolato su tre anni e prevede l’acquisizione di 180 CFU complessivi suddivisi in attività formative di base, caratterizzanti, affini, integrative e a scelta dello studente, oltre alle attività di tirocinio professionalizzante e alle attività finalizzate alla preparazione della prova finale. Il Corso di Laurea in Dietistica si propone di formare professionisti sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 14 settembre 1994, n.744 e successive modificazioni e integrazioni e dal Codice Deontologico professionale. I laureati in Dietistica sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. L'attività del dietista negli ambiti della promozione della salute, prevenzione, cura, e riabilitazione di natura tecnica, relazionale ed educativa ed è rivolta alla popolazione sana e ai soggetti affetti da condizioni morbose. Il laureato dietista svolge le sue funzioni nei seguenti ambiti: - Promozione, educazione alla salute e prevenzione - Assistenza nutrizionale (cura e riabilitazione) - Tutela igienico sanitaria e nutrizionale, sicurezza alimentare e ristorazione collettiva - Organizzazione e Gestione - Formazione - Ricerca In particolare: i) promuove e diffonde la cultura di una sana e sostenibile alimentazione nella collettività e nel singolo; ii) progetta e realizza interventi di promozione alla salute, di prevenzione e di educazione terapeutica; iii) effettua interventi di sorveglianza e di assistenza nutrizionale identificando e valutando i bisogni del paziente/famiglia/gruppo, formulando una diagnosi dietetica sul paziente/comunità , pianificando l'intervento dietetico con obiettivi pertinenti, realistici e condivisi , monitorando e valutando gli esiti; iv) collabora alla tutela igienico sanitaria e nutrizionale e gestisce e coordina la ristorazione collettiva; v) svolge attività di auto-formazione e di formazione nei confronti di studenti, neo assunti, discenti in generale per contenuti e abilità di sua competenza; vi) sviluppa attività di ricerca finalizzate alla produzione di nuove conoscenze per il miglioramento continuo della qualità; vii) favorisce l'integrazione professionale e partecipa a gruppi di lavoro multidisciplinare. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica (tirocinio e laboratorio) che includa l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. Il curriculum del corso di laurea prevede attività formative finalizzate all'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche, riferite alle funzioni suddette.

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Art. 2) Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il laureato in Dietistica possiede una solida preparazione di base e una formazione propedeutica all'ampliamento della propria competenza mediante frequenza di un corso laurea magistrale e/o l'aggiornamento durante la vita professionale. Ai fini del conseguimento del titolo di laureato in Dietistica, l'allievo deve dimostrare: - adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento tecnico-assistenziale; - conoscenza dei problemi di salute di una comunità e delle risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni di alimentazione e nutrizione; - conoscenza dei fondamenti psico-pedagogici delle attività di insegnamento e apprendimento nella logica della formazione permanente; - conoscenza delle principali norme che regolano l'esercizio della professione di dietista e le implicazioni medico-legali ad essa riferite; - capacità di stabilire rapporti di collaborazione efficaci e deontologicamente corretti con utenti, altre figure professionali nell'ambito di una equipe assistenziale e strutture socio-sanitarie ove si richieda la propria competenza professionale. Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744, e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. Il laureato dietista - organizza e coordina le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; - collabora con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; - collabora attivamente ai vincoli di un capitolato riguardante il servizio mensa gestendo le diete, facendo in particolare rispettare calorie e nutrienti; - in riferimento alla diagnosi medica, formula ed attua diete personalizzate e ne controlla l'accettabilità da parte del paziente; - collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; - studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l'organizzazione dei servizi dietetici; - svolge attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di corretta alimentazione; - collabora all'attività di prevenzione primaria e secondaria dei fattori di rischio e delle malattie di alta prevalenza sociale.

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Art. 3) Risultati di apprendimento attesi (Knowledge and Understanding, Applying Knowledge and Undestanding, Making Judgements, Communication Skills, Learning Skills) Il corso di studi in Dietistica si propone il conseguimento degli obiettivi formativi della classe L/SNT3, come di seguito articolati. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING) Il laureato in Dietistica: -possiede conoscenze di base di chimica, fisica e statistica, informatica, fisiologia, anatomia e biologia -possiede conoscenze approfondite di biochimica generale e della nutrizione, fisiologia della nutrizione, microbiologia, tecnologie alimentari, merceologia degli alimenti, chimica degli alimenti; -possiede conoscenze relative alle patologie indotte dalla alimentazione ed a quelle correlate alla alimentazione -possiede conoscenze di base di chimica analitica, di microbiologia industriale e dei processi fermentativi; -conosce l'eziologia dei processi morbosi, il relativo meccanismo patogenetico, le reazioni fondamentali agli agenti patogeni e le conseguenze per l'organismo -conosce, la legislazione e le problematiche connesse con l'applicazione delle normative nazionali e internazionali relative alla nutrizione ed alla dietetica -ha conoscenze essenziali relative ai rischi di acquisizione delle malattie a trasmissione alimentare e agli interventi di prevenzione e sulla valutazione della qualità igienica degli alimenti; -conosce e valuta i caratteri bromatologici ed organolettici degli alimenti crudi e loro trasformazioni conseguenti alla conservazione e cottura; -conosce i meccanismi biochimici e fisiologici che regolano la digestione, l'assorbimento, l'utilizzazione metabolica dei principi nutritivi; -conosce le funzioni e i processi cognitivi, emotivi e motivazionali e la loro influenza sul comportamento; -conosce tecniche di valutazione del comportamento con particolare riferimento al comportamento alimentare; -conosce l'eziopatogenesi e la clinica delle principali malattie; -conosce le basi fisiopatologiche che caratterizzano le varie fasi della vita; -conosce le principali classi di farmaci con particolare attenzione all'interazione tra farmaci e nutrienti; -conosce le modalità di intervento dietetico nutrizionale nell'ambito delle varie patologie e nelle diverse fasce di età e in ambito di ristorazione collettiva; -è in grado di partecipare alla definizione di protocolli diagnostico-terapeutici attraverso la valutazione del caso clinico e la definizione degli obiettivi gestionali; -conosce le indicazioni, gli aspetti tecnici, gli aspetti metabolici e delle complicanze della nutrizione artificiale nelle diverse condizioni patologiche; -conosce le dinamiche relazionali nel rapporto assistenziale e le principali patologie neuropsichiche con particolare attenzione all'approccio dei Disturbi del comportamento alimentare (DCA); - gestisce autonomamente il trattamento dietetico delle malattie, sempre comunque su diagnosi medica, ed è in grado di riconoscere i propri limiti nell'assistere il paziente e riconoscere l'esigenza di indirizzare il paziente ad altre competenze per terapie specialistiche - valuta l'efficacia del piano di trattamento, degli interventi compiuti e dei risultati conseguiti L’impostazione generale del corso di studio, fondata sul rigore metodologico proprio delle materie scientifiche, fa sì che lo studente maturi, anche grazie ad un congruo tempo dedicato allo studio personale, competenze e capacità di comprensione tali da permettergli di includere nel proprio bagaglio di conoscenze anche alcuni dei temi di più recente sviluppo.

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Le lezioni di teoria ed il necessario personale approfondimento di studio, e gli eventuali elaborati personali richiesti nell’ambito di alcuni insegnamenti forniscono allo studente ulteriori mezzi per ampliare le proprie conoscenze ed affinare la propria capacità di comprensione. L’analisi bibliografica su argomenti ed i contatti con il mondo del lavoro specifici nell’ambito della preparazione della prova finale, costituiscono un ulteriore banco di prova per il conseguimento delle capacità sopraindicate.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING) L’impostazione didattica comune a tutti i percorsi didattici prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l’attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto. La parte di approfondimento ed elaborazione delle conoscenze demandate allo studio personale dello studente assume a questo proposito una rilevanza notevole, è infatti tramite una congrua rielaborazione personale delle informazioni introdotte durante le ore di lezione che lo studente misura concretamente quale sia il livello di padronanza delle conoscenze. Accanto allo studio personale assumono fondamentale importanza le attività di tirocinio professionalizzante eseguite in gruppo e le esercitazioni svolte in aula. A completamento degli strumenti offerti allo studente per lo sviluppo di questa capacità nel percorso formativo lo studente può usufruire di tirocini, stage e attività similari.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS) Una buona capacità di selezionare, elaborare e interpretare dati viene acquisita in relazione sia al trattamento delle misure, sia più in generale alla gestione dei dati di interesse per il proprio campo di studio; ci si riferisce alla adeguata presenza di insegnamenti orientati all’analisi e alla presenza di insegnamenti in cui l’interpretazione dei risultati è elemento essenziale. L’autonomia di giudizio viene perseguita stimolando il lavoro di gruppo in attività di laboratorio ove si possono confrontare le posizioni su aspetti concreti e sulle diverse opzioni che le problematiche offrono. Le implicazioni di più ampio respiro dei significati sociali, scientifici od etici possono trovare stimolo nella presenza di opportunità di interazione con il modo dell’impresa e delle professioni.

ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS) Le abilità comunicative trovano nel momento delle verifiche del profitto un importante momento di esercizio. Altrettanto importanti al riguardo sono le numerose occasioni di svolgere lavoro di gruppo. La prova finale offre allo studente un momento di sintesi e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di un elaborato, non necessariamente originale, prodotto dallo studente su un’area tematica attraversata nel suo percorso di studi. La possibile partecipazione a stage e tirocini e programmi di mobilità internazionale risulta essere ulteriore strumento utile per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente.

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS) Ad ogni studente vengono offerti diversi strumenti per sviluppare una capacità di apprendimento sufficiente ad intraprendere studi di livello superiore (laurea magistrale ed eventualmente dottorato di ricerca). Ogni studente può verificare la propria capacità di apprendere ancor prima di iniziare il percorso universitario tramite il test di ingresso. La suddivisione delle ore di lavoro complessive previste per lo studente dà un forte rilievo alle ore di lavoro personale per offrire allo studente la possibilità di verificare e migliorare la propria capacità di apprendimento. Analogo obiettivo persegue l’impostazione di rigore metodologico degli insegnamenti che dovrebbe portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che, a seguito di precise ipotesi, porti alla conseguente dimostrazione di una tesi. Altri strumenti utili al conseguimento di questa abilità sono le attività di preparazione della prova finale che prevedono che lo studente si misuri e comprenda informazioni nuove non necessariamente fornite dal docente di riferimento, e i tirocini e/o stage svolti sia in Italia che all’estero.

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Art. 4) Profili professionali e sbocchi occupazionali I laureati in Dietistica sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilità da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolgono attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale Sbocchi occupazionali: - Settore sanitario Pubblico (Aziende ospedaliere, Az. Sanitarie) Settore socio-assistenziale (RSA, Istituti per anziani, ecc.) -Settore sanitario Privato (Case di cura e poliambulatori, libera professione) -Libera professione in settori del fitness ed estetica -Libera professione in studi medici associati -Aziende di ristorazione collettiva -Aziende alimentari -Proseguimento degli studi con Laurea Magistrale attivata nell’ambito delle classi SNT3 Art. 5) Requisiti per l’ammissione al corso di laurea e modalità di accesso e verifica Per essere ammessi al corso di Studio in Dietistica occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II livello di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. L’ammissione al Corso di Studio di studenti stranieri è regolamentata dalle “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prot. n. 7802 del 24 marzo 2014 e successive modifiche. Tali norme stabiliscono anche modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana ove detta verifica sia richiesta e le condizioni di esonero. Il Corso di Studi in Dietistica è ad accesso programmato al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero degli studenti ammessi è determinato in base alla programmazione nazionale ed alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto. Per l'accesso al Corso di Laurea è previsto un test di ammissione e pertanto la selezione è basata sull'esito del test stesso. Il test consiste in domande a risposta multipla, definite dall’Università degli Studi di Brescia (che riguardano argomenti di cultura generale e specifica) e sarà effettuato nella data che sarà indicata nel bando. Tutte le informazioni sono contenute nel bando, pubblicato sul sito www.unibs.it, che disciplina l'accesso. Tempi, modalità e contenuti del test sono determinati/confermati ogni anno da apposita delibera del Consiglio di Corso di Studi. Ai sensi del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, lo studente sarà sottoposto ad accertamento di idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività dello specifico profilo

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professionale. La valutazione di non idoneità permanente comporta la decadenza dallo status di studente del Corso di laurea. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica dello studente su segnalazione del coordinatore teorico pratico e di tirocinio. Art. 6) Credito formativo Universitario L'unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento Didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). Per il conseguimento del titolo di studio è richiesta l’acquisizione di 180 CFU complessivi in tre anni di corso, Ad ogni CFU corrisponde, come previsto dall’art. 10 del Regolamento d’Ateneo, un impegno dello studente di 25 ore, così articolate: - ad ogni CFU per le lezioni frontali corrispondono 12 ore di attività didattica assistita e 13 ore

dedicate allo studio individuale; - ad ogni CFU per le attività formative professionalizzanti (tirocini) corrispondono 25 ore di

lavoro per studente, articolate in attività svolte all’interno di strutture cliniche ubicate presso Enti Convenzionati sotto la guida di docenti e tutori;

- ad ogni CFU per i Laboratori corrispondono 20 ore di attività didattica assistita e 5 ore dedicate allo studio individuale;

- ad ogni CFU per le attività seminariali corrispondono 8 ore di attività didattica assistita; - ad ogni CFU per le attività a scelta dello studente corrispondono 12 ore di attività didattica assistita e 13 ore dedicate allo studio individuale. I crediti formativi corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo il

superamento dell’esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle

competenze conseguite stabilita nel regolamento didattico del corso di studio, fermo restando che

la valutazione del profitto, ove prevista in voti, è espressa secondo le modalità stabilite al

successivo art. 15.

Art. 7) Attività formative 7.1 Percorsi formativi Sono finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di cui all’art. 2 del presente Regolamento e comprendono: a. Corso di Insegnamento (integrato)

I corsi di insegnamento sono insiemi di attività didattiche omogenee per contenuti o per

finalità e sono individuati dalle competenti strutture didattiche. Si definisce “corso di insegnamento”

un insieme di lezioni frontali (d'ora in poi "lezioni") che trattano di uno specifico argomento,

identificate da un titolo e facenti parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio,

effettuate da un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed

impartite agli studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, (anche suddivisi in

piccoli gruppi) i quali elaborano autonomamente i contenuti teorici e i risvolti pratici degli

insegnamenti.

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I corsi di insegnamento impartiti presso l'Università possono essere monodisciplinari o

integrati. Ad un corso di insegnamento monodisciplinare corrispondono un unico docente ed un

unico settore scientifico disciplinare. Il corso monodisciplinare, pur facendo capo ad un unico

modulo didattico, può essere suddiviso ulteriormente, nell’ambito dello stesso settore scientifico

disciplinare e della stessa tipologia di attività formativa. Un corso di insegnamento integrato è un

raggruppamento interdisciplinare di attività formative, denominate “Unità Didattiche”, differenziate

per tipologia di attività e/o di settore scientifico disciplinare. Tali Unità non possono, a loro volta,

essere ulteriormente suddivisi. I corsi integrati sono impartiti da due o più docenti, uno dei quali ne

assume l’incarico di coordinatore e possono essere articolati in uno o due semestri. Il coordinatore

del corso integrato, nominato dal Dipartimento su proposta del Consiglio di Corso, ha la

responsabilità didattica del corso e presiede la commissione d'esame.

Per ogni corso di insegnamento, la frazione dell'impegno orario riservato allo studio

personale e ad altre attività formative di tipo individuale è determinato annualmente. I crediti

corrispondenti a ciascun corso di insegnamento sono acquisiti dallo studente con il superamento

delle verifiche di apprendimento di cui al successivo art. 13.

b. Esercitazioni

Le esercitazioni sono una forma didattica interattiva coordinata da un Docente-Tutore il cui compito

è quello di affiancare gli studenti a lui affidati. In esse si sviluppano esempi che consentono di

chiarire dal punto di vista analitico, numerico e grafico i contenuti delle lezioni. L'apprendimento

tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei problemi, nonché

mediante l'effettuazione diretta e personale di azioni nel contesto di esercitazioni pratiche, di

internati in ambienti clinici e in laboratori.

Per ogni attività tutoriale il Consiglio di Corso di Laurea definisce precisi obiettivi formativi, il cui

conseguimento viene verificato in sede di esame.

Su proposta dei Docenti il Consiglio di Corso di Studio annualmente assegna l’incarico di Docente-

Tutore a personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico.

c. Seminari

Il seminario è un'attività didattica che presenta le medesime caratteristiche della lezione, ma che

può essere svolta in contemporanea da più docenti, anche di ambiti disciplinari (o con

competenze) diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni.

Il seminario può essere svolto anche da un solo docente, qualora il suo argomento permetta di

ampliare un particolare aspetto previsto dal curriculum formativo. Vengono riconosciute come

attività seminariali anche le conferenze eventualmente istituite nell'ambito degli insegnamenti

clinici.

Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.

L’allievo partecipa ai seminari in cui sono presentate tematiche d’interesse per il proprio corso di

studi, senza che sia prevista una fase di verifica dell’apprendimento.

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d. Attività didattiche (ADE) a scelta dello studente

Il Consiglio di Corso, su proposta dei Docenti, organizza attività didattiche fra le quali lo studente

esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 12 CFU.

Le ADE vanno svolte in orari tali da non interferire con la didattica frontale e possono essere

organizzate durante l’intero arco dell’anno, anche al di fuori dei periodi di attività didattica.

Fra le attività a scelta dello studente si inseriscono Corsi monografici costituiti da lezioni, Corsi

monografici svolti con modalità interattive e seminariali, Convegni, Internati svolti in laboratori di

ricerca o in reparti clinici, altre attività che il Consiglio di Corso riterrà compatibili con gli obiettivi del

Corso di Laurea.

Ogni Docente può proporre Attività Didattiche Elettive fino ad un massimo di 2 CFU. La didattica a

scelta dello studente costituisce attività ufficiale dei Docenti.

La valutazione delle ADE avviene seguendo lo schema seguente:

ADE ORE CFU

Seminario/tutoriale monodisciplinare 2 0,20

Seminario/tutoriale pluridisciplinare ≥2 0,25-0,30

Internato Elettivo 25 1

Corso monografico Minimo 5 0,50

L’acquisizione dei crediti attribuiti alle ADE avviene solo con una frequenza del 75%.

Il calendario delle attività didattiche a scelta dello studente viene pubblicato prima dell'inizio

dell'anno accademico e potrà eventualmente essere integrato da altre attività didattiche

programmate durante l’anno e riconosciute dal Corso di Laurea.

e. Attività formative professionalizzanti (tirocinio)

Durante i tre anni del Corsi di Laurea in Dietistica, lo studente è tenuto ad acquisire specifiche

competenze professionali nel campo della dietetica applicata. A tale scopo, lo studente deve

svolgere delle attività formative in forma di tirocinio, frequentando le strutture identificate dal

Consiglio di Corso di Laurea, nei periodi definiti e per il numero complessivo dei crediti formativi

universitari stabiliti dal Piano degli Studi.

Il tirocinio è una forma di attività didattica tutoriale obbligatoria che comporta per lo studente

l’acquisizione di competenze cognitive, metodologiche, organizzative e relazionali in vista delle

attività svolte a livello professionale.

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L’attività formativa professionalizzante è suddivisa in due tipologie:

acquisizione di abilità pratiche di livello crescente, utile allo svolgimento dell'attività svolta a livello professionale; utilizzazione delle conoscenze di natura metodologica per l'interpretazione critica dei dati utili all’individuazione, pianificazione, attuazione e valutazione delle problematiche nutrizionali; abilità di ricerca e valutazione delle informazioni scientifiche indispensabili alla soluzione di problemi e considerazione delle componenti deontologiche nello svolgimento delle attività di competenza.

Le attività di tirocinio sono svolte attraverso forme di didattica a piccoli gruppi o individuale, con

progressiva autonomia per lo studente.

In ogni fase del tirocinio clinico, lo studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un

assistente di tirocinio e sotto la responsabilità di un tutore professionale.

Le attività di tirocinio possono svolgersi presso strutture di degenza o di day hospital o

ambulatoriali o presso strutture territoriali approvate dal Consiglio di Corso di Laurea in Dietistica

su proposta del Coordinatore. Al fine di fornire allo studente una diretta esperienza dei ruoli e della

formazione delle altre figure professionali dell’area sanitaria, moduli di attività professionalizzanti

possono essere svolti insieme a studenti degli altri Corsi di Laurea delle professioni sanitarie, del

Corso di Laurea specialistica in Medicina e Chirurgia e di quello in Odontoiatria e Protesi Dentaria.

La verifica del raggiungimento degli obbiettivi dei tirocini è effettuata alla fine degli stessi nelle

forme definite dal docente coordinatore del corso di riferimento.

Il Consiglio di Corso di Laurea può identificare strutture assistenziali non convenzionate presso le

quali può essere condotto, in parte il tirocinio, dopo valutazione della loro adeguatezza e relativo

accreditamento.

f. Altre forme didattiche

- Attività di autoapprendimento guidato: tali attività prevedono la fornitura agli studenti di

lezioni multimediali su particolari argomenti, fruibili dagli stessi in modo autonomo, indicazione

agli studenti di testi (anche on-line) su cui approfondire particolari argomenti o svolgere

esercizi e verifiche; organizzazione di ore di studio individuale degli studenti supportate da

personale titolare di contratti di attività didattica integrativa.

- Attività di Laboratorio/Progetto: tali attività prevedono l’interazione dell’allievo con strumenti,

apparecchiature o altri supporti di vario genere, e/o lo sviluppo di una soluzione progettuale a

diversi livelli di astrazione partendo da specifiche assegnate dal docente.

- Visite guidate: l’allievo partecipa a visite tecniche presso aziende o centri di ricerca operanti

in settori d’interesse del Corso di studio.

- Elaborato finale: attività di sviluppo di progetto, di analisi o di approfondimento attribuita da

un docente e svolta autonomamente dall’allievo.

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7.2. Apprendimento autonomo

Il Corso di Studio garantisce agli studenti la disponibilità di un numero di ore completamente libere

da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi

all'apprendimento autonomo e guidato.

7.3. Tutorato

Consigliere Tutore: Docente al quale il singolo studente si rivolge per avere suggerimenti e

consigli inerenti la sua carriera scolastica. Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea

sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore.

Docente Tutore: Docente o personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo

specifico, al quale un piccolo numero di studenti è affidato per lo svolgimento delle attività

didattiche di tirocinio professionalizzante previste dal Piano di Studi allegato al presente

Regolamento. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni

Docente-Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di

insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella

preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.

La nomina dei tutori è approvata annualmente dal Consiglio di Corso di Studio su proposta dei

docenti dei rispettivi corsi di riferimento e ratificata dal Consiglio di Facoltà.

Art. 8) Organizzazione del corso Il curriculum è unico e si articola in 20 Insegnamenti, tutti obbligatori, di cui 16 relativi all’attività didattica teorica, 3 riservati all’esame di tirocinio per ciascun anno di corso e uno per le attività formative scelte dallo studente. Sono altresì presenti le attività relative ai laboratori professionali per ciascun anno di corso. Nella pagina web del Corso di Studio, sono specificati gli eventuali moduli didattici che compongono l’insegnamento, i docenti, gli scopi ed i programmi dell’insegnamento e dei moduli. Il piano degli studi è riportato nell’Allegato 1.

Art. 9) Modalità di frequenza

9.1 - Obblighi di frequenza Lo studente è tenuto a frequentare tutte le attività didattiche previste dal piano degli studi. La verifica del rispetto dell’obbligo di frequenza è affidata al coordinatore di corso e/o ai docenti afferenti al corso stesso, secondo modalità ratificate dal Consiglio del Corso di Studio e comunicate agli studenti all’inizio di ogni corso. L’attestazione di frequenza, necessaria allo studente per sostenere il relativo esame, si ottiene partecipando almeno al 75 % delle lezioni del Corso Integrato e dell’attività di tirocinio. E’ lasciata al titolare dell’Insegnamento la facoltà di attivazione di meccanismi di recupero da comunicare all’inizio di ogni corso, qualora le assenze a carico del singolo modulo superassero il 25% e fossero, a giudizio del docente di modulo, tali da compromettere l’apprendimento degli specifici contenuti.

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Di norma, lo studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza di ciascun Corso Integrato, nel successivo Anno Accademico viene iscritto in soprannumero/ripetente al medesimo anno di corso, con l’obbligo di recuperare le frequenze mancanti. Gli studenti eletti negli organi collegiali hanno giustificate le assenze dalle attività didattiche per la

partecipazione alle riunioni dei medesimi organi.

9.2 – Eventuali insegnamenti a distanza Il corso di studi può utilizzare sistemi di insegnamento a distanza per una parte delle attività

formative previste dal piano di studio.

9.3 studenti a Tempo Parziale Il Corso di studio non prevede percorsi formativi per studenti part-time.

Art. 10) Altre disposizioni su eventuali obblighi degli studenti Si rinvia alle disposizioni previste dal Regolamento Studenti.

Gli Studenti sono tenuti a controllare la corrispondenza ricevuta all’indirizzo di posta elettronica a

loro assegnato dall’Ateneo, all’atto dell’immatricolazione, in quanto canale ufficiale di

comunicazione con il Corso di Studi.

Art. 11) Attività di orientamento e tutorato

L’Università promuove un servizio di orientamento finalizzato a fornire strumenti per accedere alle informazioni relative al corso di studio, alle attività formative, agli strumenti di valutazione della preparazione iniziale e alle opportunità di autovalutazione, alle opportunità di studio all’estero e alle possibilità di occupazione o di prosecuzione degli studi in altri programmi formativi. Art. 12) Ricevimento studenti

Ogni docente del corso di studio è tenuto ad assicurare il ricevimento degli studenti in modo

continuativo ed adeguato in conformità all’art. 32 del Regolamento Didattico di Ateneo

Art. 13) Sbarramenti e propedeuticità

Per il passaggio agli anni successivi devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:

- Aver frequentato almeno il 75% dell’attività didattica programmata di ciascun C.I.;

- Aver frequentato almeno il 75% dell’attività professionalizzante di tirocinio;

- Aver superato, entro la sessione esami di settembre, gli esami dell’Anno in corso con un

eventuale residuo massimo di 2 (due) attività didattiche. Tali esami devono essere superati

entro la fine di febbraio dell’anno successivo, in questo caso lo studente è iscritto “sotto

condizione”. Tale condizione perdura fino alla sessione straordinaria di febbraio, sessione

in cui lo studente potrà annullare il debito formativo. Se in tale sessione non viene risolta

positivamente la condizione a cui era sottoposto al momento dell’iscrizione, lo studente

acquisisce la qualifica di studente fuori corso temporaneo, nella quale permane per tutto

l’anno.

È tuttavia consentito, agli studenti che abbiano frequentato e ottenuto la firma di frequenza,

sostenere esami di profitto degli insegnamenti frequentati nel primo semestre, a partire dalla

sessione estiva e dopo aver sostenuto con profitto tutti gli esami dell’anno precedente.

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L’iscrizione come ripetente, in caso di mancata attestazione della frequenza ai corsi di

insegnamento, o mancato superamento dell’esame di tirocinio, comporta la frequenza e la positiva

valutazione delle attività di tirocinio previste per quell’anno di corso e comporta l’obbligo di

frequenza per i corsi di insegnamento per i quali non è stato assolto l’obbligo di frequenza.

Per la sola attività di tirocinio, è obbligatorio il superamento dell’esame relativo all’anno in corso,

prima di poter accedere all’attività di tirocinio prevista per l’anno successivo.

Il Consiglio di Coso di Studio potrà valutare situazioni particolari determinate da cause di forza maggiore. Non sono previste propedeuticità. Art. 14) Obsolescenza, decadenza e termine di conseguimento del titolo di studio

L’obsolescenza dei CFU acquisiti, la decadenza della carriera e il termine di conseguimento del titolo di studio sono disciplinati dal Regolamento Studenti a cui si rimanda (v. art. 25) Art. 15) Distribuzione delle attività formative e appelli d'esame nell'anno, le sessioni d'esame e le modalità di verifica del profitto

Il presente articolo regola la distribuzione delle attività formative, gli appelli d’esame e le modalità di verifica di profitto ai sensi degli art. 21 e 23 del Regolamento didattico di Ateneo e dell’art. 14 del regolamento Studenti e impegna inoltre a dare la massima attuazione possibile allo Statuto dei diritti e doveri dello studente, in coerenza con quanto stabilito dallo Statuto di Ateneo. Gli esami di profitto e le prove di verifica sono attività volte ad accertare il grado di preparazione degli Allievi. Possono essere orali e/o scritti, o consistere in prove pratiche, nella stesura di elaborati o altra modalità di verifica ritenuta idonea dal docente dell’insegnamento responsabile e/o dal Consiglio di Corso. Lo studente è tenuto a verificare il programma richiesto per l’esame. Le modalità d’esame, ivi comprese eventuali forme di verifica in itinere, sono rese note all’inizio delle lezioni dell’insegnamento. Per ciascuna attività formativa indicata nel piano didattico è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività (semestrale o annuale). Nel caso di un insegnamento integrato articolato in più moduli, possono essere previste prove parziali, ma l’accertamento finale del profitto dello studente determina una votazione unica sulla base di una valutazione collegiale e complessiva del profitto. L’accertamento finale, oltre all’acquisizione dei relativi CFU, comporta l’attribuzione di un voto espresso in trentesimi, o l’attribuzione di una idoneità. L’iscrizione agli esami di profitto avviene da parte dello studente attraverso il sistema informativo dedicato, a condizione che lo studente sia in regola con il pagamento delle tasse e che l’esame sia inserito tra quelli inseriti per il proprio Corso di Studio, nel rispetto delle regole di frequenza previste. All’atto della prenotazione potrebbe essere richiesta la compilazione di un questionario di valutazione del corso seguito. Il voto finale o l’idoneità viene riportato dal Docente responsabile su apposito verbale. Lo studente potrà controllare sul sistema informatico l’avvenuta registrazione dell’esame. Il calendario didattico è articolato secondo due periodi didattici (semestri). Il primo semestre va indicativamente da ottobre a gennaio, il secondo semestre da febbraio a giugno Per ogni insegnamento semestrale sono previsti almeno quattro appelli la cui collocazione all'interno del calendario didattico per ciascun Anno Accademico viene definita a livello coordinato da parte del Consiglio di Corso di Studi, garantendo un'equilibrata distribuzione temporale degli appelli stessi ed evitando di norma la sovrapposizione con i periodi di lezione.

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Di norma le sessioni d’esame ordinarie previste sono: - sessione di gennaio-febbraio, 2 appelli per gli insegnamenti erogati nel I semestre; - sessione di primavera, almeno 1 appello; - sessione di giugno-luglio, 2 appelli per gli insegnamenti erogati nel II semestre e almeno 1

appello per i restanti insegnamenti; - sessione di recupero di settembre, 2 appelli; - sessione invernale, almeno 1 appello. Sessione straordinaria per gli anni precedenti: - sessione di gennaio – febbraio, almeno un appello. Il calendario didattico definitivo, l’orario delle lezioni e le date degli appelli sono pubblicati sul portale di Ateneo nella sezione: calendari didattici. Nelle sessioni in cui sono previsti due appelli di esame, essi sono distanziati, di norma, di almeno due settimane. Il Consiglio del Corso di Studio può prevedere ulteriori appelli d’esame (di recupero o straordinari). Il Consiglio del Corso di Studio richiede ai singoli docenti di evitare, ove possibile, sovrapposizioni di esami dello stesso anno nello stesso giorno. Le date delle prove di esame sono rese note almeno 60 giorni prima. La data e l’orario d’inizio di un appello non possono essere anticipati. La composizione e il funzionamento delle Commissioni d’esame è indicata nell’art. 23, c. 6, del Regolamento Didattico di Ateneo. La nomina delle commissioni per gli esami di profitto è disciplinata dal Consiglio del Corso di

Studio.

Le commissioni d’esame sono composte dal Presidente e da uno o più membri scelti fra gli altri

professori ufficiali del corso ed i cultori della materia nominati dal Consiglio del Corso di Studio. La

seduta d’esame è validamente costituita quando siano presenti almeno due membri della

commissione, fra cui il Presidente. La ripartizione del lavoro delle commissioni d’esame in

sottocommissioni, o in altra forma di articolazione organizzativa, si attua su indicazione dei

rispettivi Presidenti (ai sensi dell’art. 23, c. 6, del Regolamento didattico di Ateneo).

Per quanto non disciplinato dal presente articolo si rimanda a quanto previsto nel Regolamento didattico di Ateneo. Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare il numero di 20 nei 3 anni di corso. Sono previste inoltre prove con giudizio di idoneità per la lingua inglese, i laboratori

professionalizzanti e le attività seminariali.

Art. 16) Modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere e delle certificazioni linguistiche

La lingua straniera curriculare richiesta per l’acquisizione del titolo è la lingua inglese (inglese scientifico). Per la prova della lingua inglese sono previsti n. 3 CFU. Gli studenti, in possesso di Certificazioni di Lingua inglese, sono tenuti a presentarle al docente

dell’insegnamento per la loro valutazione, anche da parte di apposita Commissione, e per

l’eventuale riconoscimento di frequenza e/o esame.

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Art. 17) Modalità di verifica dei risultati degli stages, dei tirocini e dei periodi di studio all'estero e i relativi crediti

Stage e tirocini Il Consiglio di corso/Commissione nominata dal Consiglio, determina le modalità di svolgimento delle attività di tirocinio o stages ritenute funzionali al perseguimento degli obiettivi fissati per il corso di studio, indicando le modalità di rilevamento della frequenza e il responsabile di tale rilevamento I risultati degli stages/tirocini sono verificati mediante una relazione, nonché il controllo del registro delle presenze. Nel curriculum del Corso di Studio in Dietistica sono previste come obbligatorie le Attività Formative Professionalizzanti (tirocinio clinico) nella misura di 60 CFU (1500 ore) nei 3 anni di Corso, al fine di permettere agli studenti l’acquisizione delle specifiche competenze professionali nei vari ambiti professionali. La responsabilità della progettazione e dell’organizzazione del tirocinio è affidata al Coordinatore

Didattico, che si avvale della collaborazione di Tutori, come riferimenti del progetto formativo, ed

Assistenti di tirocinio, presenti all’interno delle Sedi convenzionate, che affiancano e guidano lo

studente nel raggiungimento degli obiettivi professionalizzanti.

Al termine di ciascun Anno Accademico, una Commissione composta dal Coordinatore Didattico e

da almeno un Tutore/Assistente di tirocinio certifica il livello di apprendimento professionale

raggiunto dallo studente.

Periodi di studio all’estero I CFU conseguiti, dopo idonea verifica, durante i periodi di studio, trascorsi dallo studente nell’ambito di programmi ufficiali di scambio dell’Ateneo (Socrates/Erasmus, accordi bilaterali) vengono riconosciuti dal Consiglio di Corso, in conformità con gli accordi didattici (Learning Agreement) tra l’Università di Brescia e le Università ospitanti e stabiliti preventivamente dal Responsabile Erasmus del Corso di studio o da apposita Commissione. La votazione viene definita da apposite tabelle di conversione. Modalità di verifica di altre competenze richieste e relativi crediti Non previste Art. 18) Prova finale 18.1 attività formative per la preparazione della prova finale Lo Studente ha a disposizione 6 CFU finalizzati alla preparazione della tesi di laurea.

Questa può essere svolta presso le strutture universitarie e le sedi degli Enti Convenzionati con il

CdS e presso strutture universitarie, anche straniere, convenzionate.

Per la preparazione della tesi all’estero si fa riferimento agli appositi Regolamenti e Bandi di Ateneo pubblicati sul sito istituzionale. Lo studente può svolgere il proprio lavoro di tesi presso la Struttura ospitante il tirocinio del III anno

o presso un’altra Sede, per la quale verrà richiesto un "Internato di Laurea", previa disponibilità.

18.2 ammissione alla prova finale

L'ammissione alla prova finale richiede l'acquisizione di tutti i Crediti previsti dall’Ordinamento

didattico, con l'esclusione dei 6 acquisibili con la prova stessa.

Potranno essere ammessi alla prova finale solo gli studenti che avranno certificato la adesione alle

procedure di valutazione della didattica.

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18.3 prova finale

La prova finale si svolge nelle due sessioni indicate per legge (art. 7 Decreto Interministeriale

19.2.2009), di norma nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile. La prova finale ha valore di

esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Dietista.

La prova finale si compone di:

a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito

le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico

profilo professionale;

b) redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione.

Il superamento della prova pratica è requisito necessario per la presentazione della tesi di laurea.

La Tesi di laurea, secondo l’Ordinamento Didattico vigente, consiste “in una dissertazione scritta di

natura teorico/applicativa/sperimentale” e può essere: compilativa, osservazionale/ esperienziale,

sperimentale.

Il contenuto della tesi deve riguardare tematiche inerenti alla Dietistica.

L’argomento della tesi può essere attribuito, su istanza dello studente interessato, da un docente di

ruolo o da un ricercatore, anche a tempo determinato, titolare di insegnamento, che funge da

Relatore. All’atto dell’attribuzione dell’argomento della tesi, il relatore indica altresì il docente, il

ricercatore o il cultore della materia che svolgerà le funzioni di correlatore.

L’assegnazione della tesi di laurea non può in alcun modo essere condizionata al possesso di una

particolare media negli esami di profitto.

Per essere ammesso alla prova finale, lo studente interessato deve, salvo diverse procedure online: a) almeno tre mesi prima della data di inizio della sessione in cui intende sostenere l’esame di laurea, depositare presso la Segreteria studenti l’apposito modulo, sottoscritto dal relatore e contenente l’indicazione del tema della tesi, nonché il nominativo del correlatore; b) almeno trenta giorni prima della data di inizio della sessione in cui intende sostenere l’esame di laurea, depositare, presso la Segreteria studenti e su modulo da questa fornito, la domanda di ammissione all’esame di laurea, sottoscritta dal relatore e indicante il titolo esatto della tesi, nonché conferma del nominativo del correlatore; c) almeno quindici giorni prima dello svolgimento della prova finale: - superare tutti gli esami previsti dal piano di studi; - depositare presso la Segreteria studenti una copia della tesi, in formato cartaceo e sottoscritta dal relatore; - consegnare al relatore e al correlatore una copia della tesi nel formato (cartaceo o elettronico) che il relatore medesimo indica al candidato.

La commissione esaminatrice della prova finale è composta ai sensi dell’art. 25 Del Regolamento

didattico di Ateneo e delle norme vigenti da non meno di 7 e non più di 11 membri, di cui almeno 2

designati dal Collegio professionale/Associazioni professionali maggiormente rappresentative.

Possono essere presenti anche rappresentanti ministeriali.

La maggioranza dei membri deve essere costituita da docenti di ruolo o da ricercatori, anche a

tempo determinato, titolari di insegnamento, e viene presieduta dal Presidente del Corso o, in sua

assenza, dal Direttore di Dipartimento o dal Professore di prima fascia con maggiore anzianità di

servizio.

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Al Presidente della commissione spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della

prova.

Il Presidente designa altresì tra i componenti della commissione il segretario incaricato della

verbalizzazione dello svolgimento della prova finale.

La nomina della Commissione per la prova finale viene definita dal Rettore con proprio Decreto

sulla base di una formale proposta del Consiglio di Corso, che può indicare anche eventuali

sostituti dei componenti.

Il Consiglio di Corso può delegare il Presidente del Corso a proporre i componenti della

Commissione di laurea.

Le date della seduta sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Sanità, i quali possono

inviare esperti, come loro rappresentanti alle singole sessioni. Tali esperti non costituiscono parte

integrante della Commissione ed esprimono solamente parere sulla congruità procedurale delle

prove, da riportarsi nei verbali corrispondenti. Nel caso in cui i Ministeri sopra indicati non

designino tali esperti, il Rettore può esercitare il potere sostitutivo. Considerato il ruolo di controllo

effettuato da questi membri, i medesimi non devono essere docenti afferenti al Corso stesso.

La Commissione esaminatrice, al termine della discussione, attribuisce il voto finale. La decisione

avviene senza la presenza dello studente o di estranei alla Commissione ed è assunta a

maggioranza. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

La valutazione finale sarà basata sui seguenti criteri: media degli esami superati, esito della prova

pratica, valutazione della tesi, anche in relazione alla tipologia (compilativa, osservazionale/

esperienziale, sperimentale) ed alla accuratezza della metodologia adottata per lo sviluppo della

tematica.

Il voto finale è espresso in centodecimi e calcolato in base alla somma dei seguenti valori:

- votazione della media ponderata degli esami superati espressi in centodecimi.

- somma dei punteggi relativi alle lodi ( 0,2 per ciascuna lode presente sul libretto, per un massimo

di 2 punti totali).

- votazione relativa alla prova pratica superata con votazione da 1 a 5 punti.

- votazione della tesi ( compilativa, osservazionale/ esperienziale, sperimentale; accuratezza della

metodologia adottata per lo sviluppo della tematica; qualità della presentazione, padronanza

dell’argomento, abilità nella discussione) votazione da 1 a 6 punti.

L’esame è superato con il conseguimento di almeno sessantasei centodecimi (66/110).

L'attribuzione della lode, nel caso di una votazione almeno pari a 110/110, è a discrezione della

commissione di esame e viene attribuita solo se il parere dei membri della commissione è

unanime.

Al termine della valutazione, il Presidente della Commissione proclama pubblicamente l’esito della

prova finale e la relativa votazione.

I verbali degli esami di laurea sono sottoscritti da tutti i membri presenti e trasmessi alla Segreteria

studenti.

Art. 19) Diploma Supplement Come previsto dal DM 270/2004, per facilitare la mobilità studentesca nell’area europea, l’Università rilascia a ciascun laureato, insieme al diploma, un supplemento informativo (diploma supplement) che riporta, in versione bilingue, la descrizione dettagliata del suo percorso formativo.

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Art. 20) Riconoscimento CFU L’eventuale riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate è disciplinato dal presente Regolamento e dal Regolamento Didattico di Ateneo Art. 21) Modalità per l’eventuale trasferimento da altri corsi di studio Gli studenti regolarmente iscritti al corso di studio in Dietistica possono presentare al Consiglio di

Corso di Studi domanda di riconoscimento della carriera universitaria pregressa - con eventuale

abbreviazione di corso - a seguito di:

1. passaggi tra corsi di studio dell’Università di Brescia; 2. trasferimento da altre sedi universitarie; Il numero di posti disponibili per i trasferimenti in ingresso sono indicati annualmente dalla

Segreteria studenti con i relativi requisiti e modalità.

Art. 22) Riconoscimento del titolo di studio conseguito presso Università Estere Per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero si rimanda all’art. 11 del Regolamento Studenti. Art. 23) Ammissione a singoli insegnamenti Il Corso di Studio non prevede l'ammissione a singoli insegnamenti.

Art. 24) Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della didattica Il Corso di Laurea è sottoposto con frequenza periodica non superiore a cinque anni ad una valutazione riguardante in particolare: - la validità degli aspetti culturali e professionalizzanti che costituiscono il carattere del CdS; - l’adeguatezza degli obiettivi formativi specifici rispetto ai profili culturali e professionali attesi; - la consistenza dei profili professionali con gli sbocchi e le prospettive occupazionali dichiarati; - l’adeguatezza dell’offerta formativa e dei suoi contenuti al raggiungimento degli obiettivi proposti; - l’efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche; - la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti; - la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività didattica; - l’efficacia e l’efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli Studenti; - il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del Consiglio di Corso; - la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti; - la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi; - l’organizzazione dell’assistenza tutoriale agli Studenti; - il rendimento medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.

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Il Consiglio di Corso, con la supervisione del Presidio della Qualità di Ateneo e dei Presidi della Qualità di Dipartimento e tenuto conto delle indicazioni formulate dalle Commissioni Paritetiche Docenti Studenti (CPDS) e dal Nucleo di Valutazione di Ateneo nelle proprie relazioni annuali, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per analizzare gli aspetti sopra elencati. Allo scopo di governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli di Quality Assurance, in tale valutazione si tiene conto del monitoraggio annuale degli indicatori forniti dall’ANVUR nonché dell’esito delle azioni correttive attivate anche a seguito delle relazioni annuali delle CPDS. La valutazione dell’impegno e delle attività didattiche espletate dai Docenti viene portato a conoscenza dei singoli Docenti.

Art. 25) Consiglio del corso di studio e suoi organi

Sono organi del Corso di Studio in Dietistica: - Il Presidente - Il Coordinatore Didattico (denominato anche Direttore delle Attività Didattiche) - Il Consiglio di Corso di Studio Il Presidente è eletto dal Consiglio del Corso di Studio tra i Professori di ruolo di prima fascia e di

seconda fascia, dura in carica per 3 anni ed è rinnovabile per un solo mandato. - Convoca e presiede il Consiglio di Corso di Studi e la Commissione Didattica; - Promuove e coordina le attività del CdS; - Cura l'esecuzione delle deliberazioni, sovrintende e vigila sulle attività didattiche; - Svolge tutte le altre funzioni previste dallo Statuto e dai regolamenti. All’inizio di ogni mandato il Presidente del Corso di Laurea può nominare un Vice Presidente scelto

tra i docenti del Corso di Studio, che rimane in carica per l’intero mandato. Il Vice Presidente

sostituisce il Presidente in caso di suo impedimento, o su suo esplicito mandato.

Il Coordinatore Didattico (denominato anche Direttore delle Attività Didattiche), è nominato dal Consiglio del Corso di Studio e deve essere in possesso di Laurea Specialistica o Magistrale della rispettiva Classe con esperienza professionale non inferiore ai 5 anni nell’ambito della formazione:

- Coordina gli insegnamenti e le attività professionalizzanti e li integra con gli altri insegnamenti previsti dal Regolamento del CdS;

- Cura la progettazione e gestione della didattica professionale; - Individua le sedi idonee per le attività di tirocinio e verifica che il tirocinio sia svolto in coerenza

con gli obiettivi; - Supervisiona e valuta le attività di tirocinio; - Individua i tutori ed assistenti di tirocinio e li propone al Consiglio del Corso di Studio. Il Consiglio del Corso di Studio è presieduto dal Presidente del CdS ed è composto dai Professori

di ruolo che vi afferiscono ed hanno la titolarità o l’affidamento di un insegnamento, i Ricercatori universitari titolari di insegnamento, i Docenti esterni all’Ateneo titolari di analoghi incarichi di insegnamento, i rappresentanti degli Studenti.

Il Consiglio del Corso di Studio: - approva annualmente la programmazione didattica con il piano di studi contenente i Corsi

Integrati e moduli, i settori disciplinari che concorrono all’insegnamento, i relativi CFU; - approva il Calendario didattico definendo le date di inizio e conclusione dei semestri, le

sessioni di esame e le sessioni di laurea; - propone l’affidamento degli insegnamenti ai docenti dei Corsi di Studi, delibera

l’aggiornamento e l’innovazione del percorso formativo del Corso di Studi;

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Università degli Studi di Brescia Corso di Studio in DIETISTICA

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- approva le attività didattiche elettive proposte dai singoli Docenti e i relativi CFU - provvede alla costituzione delle Commissioni di esame e Commissioni di laurea; - approva il Regolamento didattico del Corso di studio e le relative modifiche, approva altri

Regolamenti del Corso di Studio; - nomina i Coordinatori dei Corsi integrati; - nomina il Coordinatore didattico (denominato anche Direttore delle attività didattiche) e i

Tutori /assistenti di tirocinio; - approva annualmente il rapporto di Riesame ai fini dell’accreditamento del Corso di studio e

nomina il Gruppo di Riesame; - istituisce Commissioni temporanee e permanenti, anche con poteri decisori; - vigila sulla pubblicazione tempestiva nella pagina web del Corso di studio di ogni

informazione utile per gli studenti. Per quanto riguarda l’elezione delle rappresentanze studentesche si rimanda al Regolamento Elettorale dell’Università. Art. 26) Sito Web del Corso di Studio Il Corso di Studio dispone di un sito WEB contenente tutte le informazioni utili agli studenti ed al personale docente e cura la massima diffusione del relativo indirizzo. Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell'inizio di ogni anno accademico, sono disponibili per la consultazione: • l'Ordinamento Didattico; • la programmazione didattica, contenente il calendario di tutte le attività didattiche programmate, i programmi dei corsi corredati dell'indicazione dei libri di testo consigliati, le date fissate per gli appelli di esame di ciascun corso, il luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli studenti; • il Regolamento Didattico; • eventuali sussidi didattici on line per l’autoapprendimento e l’autovalutazione. • per quanto possibile, ogni informazione o modulistica utile per gli studenti del Corso di studio.

Sulle Guide online (Didattica in rete) gli studenti potranno consultare i programmi dei corsi,

corredati dell'indicazione dei libri di testo consigliati, e gli orari di ricevimento dei singoli docenti.

In Bacheca appelli d’esami online gli studenti potranno verificare gli appelli d’esame fissati dai

docenti.

Il sito contiene inoltre uno spazio adeguato per il confronto tra studente e docenti sui temi organizzativi e didattici del Corso di Laurea. Art. 27) Rinvio ad altre fonti normative Per quanto non esplicitamente previsto si rinvia alla Legge, allo Statuto e ai Regolamenti di Ateneo.

Art. 28) Entrata in vigore

Ai sensi dell’art. 15 comma 5 del Regolamento Didattico di Ateneo, il presente Regolamento

Didattico entra in vigore dall’a.a. 2017/2018 (Coorte 2017-2018).