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Università degli Studi di Pavia Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità PAROLE, SOLTANTO PAROLE? Le nuove frontiere del marketing viste attraverso passaparola e marketing virale Tesi di laurea di Giada Manganaro Relatore: Prof. Antonio Margoni Correlatore: Prof. Maurizio Ettore Maccarini

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Università degli Studi di PaviaCorso di laurea interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità

PAROLE, SOLTANTO PAROLE?Le nuove frontiere del marketing viste attraverso passaparola e

marketing virale

Tesi di laurea di Giada Manganaro

Relatore: Prof. Antonio MargoniCorrelatore:Prof. Maurizio Ettore Maccarini

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Il marketing nell’era di internet

Marketing virale

La forza del passaparola

L’idea virale di Inception

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We are a generation that is always on and always connected.

Where our lives jump on-line and off is no longer just indecipherable, it’s irrelevant.

(Julia Roy, blogger)

IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

Nuovi modi per comunicare

Utente multicanale

Necessità di un nuovo tipo di conversazione

Rivoluzione dei tradizionali processi di comunicazione

qualitativa/quantitativa

spazio-temporale

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

Era della rinascita della conversazione

Chi si occupa della produzione di

contenuti?

IERI OGGI

Messaggi diretti ai consumatori veicolati da

pochi media

Cura del contenuto da parte dell’azienda

Contesto multimediale ed interattivo

Da analisi del prodotto all’analisi delle

persone

Fenomeno delloUSER GENERATED

CONTENTIl consumer è diventato PROSUMER co-creatore dell’identità di marca

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

Cosa cercano i consumatori?

1950Maslow studia e classifica i

bisogni dell’uomo secondo una precisa gerarchia

Piramide dei bisogni di Maslow

cercare

comunicare

protezione

Social network

blog

Portali riconosciut

i

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

Il consumatore post-modernoERA POST-MODERNA

• Nascita dei concetti di “consumo” e “consumatore”

• Crisi delle istituzioni tradizionali (scuola, famiglia, chiesa)

Il ventunesimo secolo pone alla ribalta un nuovo consumatore in continua trasformazione, la cui

eterogeneità e complessità sono il riflesso sociale dei cambiamenti che investono l’epoca contemporanea.

(Caiazzo, Colaianni, Febbraio, Lisiero, Buzz marketing nei social media)

• Primato di relativismo ed individualismo, desiderio di comunicare ed interagire

Le nuove tecnologie fungono da strumento di connessione

• Dalla logica del bisogno alla logica del desiderio

• Nuovo valore simbolico dell’acquisto

PARADIGMA DEL CONSUMATORE POST-MODERNO

Scelte sempre più impulsive dettate da istinto ed emozioni ma consumatore

consapevole e proattivo, che instaura un rapporto dialettico con l’azienda

autonomo

scaltroselettivo

informatoaggiornato ecletticoimprevedibile

infedele

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

“Il web 2.0 è un insieme di tendenze economiche, sociali e tecnologiche che formano insieme la base per la prossima generazione di Internet – un più maturo e distinto mezzo caratterizzato dalla partecipazione degli utenti,

dall’apertura e dagli effetti della rete” Tim O’Reilly

Insieme di approcci per usare la rete in modo nuovo ed interattivo

Nuove parole d’ordine: scambio e condivisione

Gli utenti non sono più fruitori della rete ma autori di contenuti

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ SOCIAL DEL WEBVisito siti di social network 92%Guardo video prodotti da altrui utenti 82%Aggiorno/gestisco un profilo su un sito di social network 81%Consulto forum o gruppi di discussione on-line 80%Inserisco commenti sulla pagina altrui o su un sito di social networking

79%

Leggo uno o più blog 77%Inserisco commenti su blog di qualcun altro 65%Pubblico, mantengo e aggiorno un mio blog 58%Leggo votazioni e recensioni degli utenti 56%Faccio ricorso agli RSS 53%Contribuisco alle conversazioni su forum/blog di discussione

52%

Ascolto o scarico contenuti audio/musica da altri utenti 52%Associo tag a pagine web, fotografie pubblicate on-line ecc.

50%

Carico fotografie su un sito pubblico 49%Partecipo a sondaggi/votazioni su uno o più siti web 46%Uso twitter 44%Uso uno o più widget 42%Pubblico votazioni/recensioni di prodotti/servizi 30%Uso friendfeed 30%Ascolto uno o più podcast 26%Contribuisco ai contenuti di un wiki 15%Pubblico video di mia creazione su un sito pubblico 14%Carico contenuti audio/musica di mia creazione su un sito pubblico

10%

Come vengono sfruttate le potenzialità del web 2.0 dagli utenti di oggi?

Attività che richiedono una partecipazione attiva

dell’utente

Gli utenti diventano degli stakeholder attivi in grado di influenzare la percezione dei

brand ed influiscono sulle decisioni di acquisto dei loro

pari

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IL MARKETING NELL’ERA DI INTERNET

Social media tra imprese e consumatori

aziend

a

Social media

consumatore

Non vi è più un dialogo

unidirezionale ma multidirezionale

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Perché comunichiamo?

Bisogni degli esseri viventi che spiegano il

passaparola:• sopravvivenza

• alleanze

Di cosa parliamo? Cosa è cambiato?

I nostri consumi e i prodotti che utilizziamo

sono un buon argomento di

conversazione ed un buon incipit per il

passaparola

“I pubblicitari cercano in tutti i modi di scioccare una

generazione immune ad ogni schock”

(Bruce Grierson)Nuove strategie di marketing non

convenzionale

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Passaparola on-line vs passaparola off-line

“Nonostante lo sviluppo del web, ancora oggi più del 90% del passaparola avviene off-line” (wommi.it)

Da uno studio del Keller Fay Group…

Conversazioni on-lineConversazioni off-line

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Word of mouth e passaparola

Giving people a reason to talk about your products, and making it easier for that conversation to take place.

It is the art and the science of building active, mutually beneficial consumer-to-consumer and consumer-to-marketer

communications.

OBIETTIVI del word of mouth marketing

1. Soddisfare il consumatore

2. Dare voce al consumatore 3. Ascoltare il

consumatore

4. Coinvolgere la community

5. Rispettare una comunicazione trasparente

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LA FORZA DEL PASSAPAROLAÈ possibile misurare il

passaparola?

Reazioni iniziali Primo tentativo di misurazione da parte del Keller Fay Group • È troppo costoso

• È impossibile misurare con obiettività le conversazioni private

Necessità di dare una base teorica ad un fenomeno

così in espansione

OBIETTIVOanalizzare le conversazioni

tra le persone ed individuare quelle

riguardanti mercato, marche e prodotti

• Analisi di un target di persone a cui si richiedeva di riportare le proprie conversazioni e di annotarle in un “diario delle conversazioni”

RISULTATOle persone comunicano molto e si scambiano

informazioni su prodotti e marche di uso comune

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Misurare il passaparola oggi

Wom episode

Net Promoter Score

Due variabili di misurazione:

• raggio di diffusione (numerositàdegli attori coinvolti)

• rapidità (velocità con cui si diffonde il passaparola)

Due tecniche di misurazione:

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Misurare il passaparola oggi

Wom episode

Net Promoter Score

Due tecniche di misurazione:

Fornisce una visione globale per ogni attività di monitoraggio del passaparola

Permette di misurare gli elementi fondamentali senza i quali il passaparola non avrebbe luogo:successo e insuccesso del fenomeno dipendono dalle sue fasi di sviluppo

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Misurare il passaparola oggi

Wom episode

Net Promoter Score

Due tecniche di misurazione:

Metodologia in grado di fornire dati precisi sulla loyalty della clientela

Quanto in una scala da 1 a 10 raccomanderesti questo prodotto/servizio?

Rileva un indicatore attendibile in grado di prevedere il tasso di crescita di una campagna

Classifica i clienti secondo tre categorie: detrattori, passivi, promotori

NPS = % promotori - % detrattori

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LA FORZA DEL PASSAPAROLA

Etica del passaparola

Word of mouth is the most powerful medium on the planet. It’s the actual sharing of an opinion about a product or service

between two or more consumer. It’s what happens when people become natural brand advocates.

The key to its success: it’s honest and natural(Dave Balter)

Codice etico del passaparola (WOMMA)

1. Persone felici ed interessate

parleranno bene di te

2. L’opinione onesta ed autentica è il nostro medium

3. Sosteniamo, avviamo e semplifichiamo la condivisione

4. Il word of mouth non può essere falsificato

5. Il word of mouth marketing dà potere al consumatore

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IL MARKETING VIRALE

Il marketing virale ed i suoi effetti

Il marketing virale descrive ogni strategia che incoraggia dei singoli a passare ad altri un messaggio pubblicitario,

creando il potenziale per la crescita esponenziale del messaggio

(Ralph Wilson)

• One to many • Many to many

Diffusione di un’idea tra più

gruppi di persone

Fenomeno di nicchia

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IL MARKETING VIRALE

Il marketing virale ed i suoi effetti

Il marketing virale descrive ogni strategia che incoraggia dei singoli a passare ad altri un messaggio pubblicitario,

creando il potenziale per la crescita esponenziale del messaggio

(Ralph Wilson)

OBIETTIVOfar conoscere un

prodotto/servizio ad un numero massimo di

utenti nel minor tempo e al minor costo possibile

Gratuità del contenuto garantita da strumenti low-cost (video, giochi,

widget ecc)

Brand awareness come obiettivo

delle strategie di marketing per i

mercati B2C

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IL MARKETING VIRALE

Idea-virus

“Il viral marketing utilizza i meccanismi di propagazione tipici del virus, entità che si auto propagano in maniera esponenziale generando

epidemie”(Caiazzo, Colaianni, Febbraio, Lisiero)

• Il messaggio virale deve diffondersi come un’epidemia: spontaneamente e velocemente

EFFETTO BUZZ

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IL MARKETING VIRALE

I consumAttori

Il messaggio virale si diffonde per volontà di due attori principali:

OPINION LEADER LA SAGGEZZA DELLA FOLLA

• Influencer = nicchia di innovatori disposti a diffondere idee e novità influenzando altri individui

• La folla rappresenta il “non interesse” nei confronti della vendita, è considerata quindi una fonte obiettiva ed affidabile

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IL MARKETING VIRALE

Progettare una campagna di viral marketing: il DNA virale

Individuare il “viral score” dell’oggetto virale

attraverso criteri specifici di valutazione

Il termometro virale indica il potenziale virale di un

oggetto espresso secondo un valore tra 0 e 35 e serve ad individuare il DNA virale

del brand e della sua comunicazione

PRIMA POI

Si procede con le tre fasi di realizzazione della

campagna:1. PLANNINGIndividuazione

dell’audiencee dei possibili strumenti2. SEEDINGInserimento dei contenuti virali nei social network

3. REPORTINGValutazione e monitoraggio della campagna

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IL MARKETING VIRALE

Strumenti virali

• video virali

• advergames • business micro-sites (minisiti)

• icecards

INTERAZIONE LOW-COST

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IL MARKETING VIRALE

Misurare una campagna di viral marketing

Non è possibile calcolare il ROI in maniera tradizionale

Tre fasi della curva virale:

1. Lancio del prodotto

2. Conversazioni nei social network3. Eredità della campagna virale (il potenziale di diffusione si mantiene)

1° 2° 3°

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IL MARKETING VIRALE

Guerrilla marketing

Variante del marketing virale che interviene sullo spazio e lo ridefinisce da un punto di vista

semantico

Il guerrilla advertising è una pratica onnivora che ha modificato

profondamente la semiotica del discorso sociale(Paolo Peverini)

Si tratta di azioni che “trasformano

l’ambiente in una trappola semiotica,

rivestendolo di senso e coinvolgendo il consumatore in

percorsi narrativi tanto inaspettati quanto

inevitabili”

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L’IDEA VIRALE DI INCEPTION

Qual è il parassita più resistente?

Un batterio?Un virus?

Un verme intestinale?Un’idea

Resistente, altamente contagiosa

Il concetto di idea-virus viene affrontato in due da questo film

TRAMAI protagonisti devono impiantare un’idea nella mente di una

persona

MARKETINGCampagna virale per il

lancio del film

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L’IDEA VIRALE DI INCEPTION

La campagna virale di Inception

STEP 1Dicembre 2009 (uscita nelle sale prevista per Luglio 2010)

• creazione dell’advergame “MindCrime”

• messa on-line del sito ufficiale www.inceptionmovie da cui è possibile scaricare la prima locandina del film

• creazione di un minisito (www.yourmindisthesceneofcrime.com) e di una pagina facebook

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L’IDEA VIRALE DI INCEPTION

La campagna virale di Inception

STEP 2 Aprile 2010

gli utenti possono sfidarsi ed interagire tra loro

Potenziamento dell’advergame (più contenuti e maggiore interazione)

possibilità di connettersitramite social network

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L’IDEA VIRALE DI INCEPTION

La campagna virale di Inception

STEP 3 Giugno 2010Potenziamento del sito ufficiale (possibilità di download su più

contenuti)Attività più aggressive diguerrilla marketing

• diffusione di flyer e locandine con “QR code”

• diffusione di manifesti ad alto impatto emotivo

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CONCLUSIONE

Passaparola e marketing virale

costituiranno quindi le strategie del

futuro?

Sì, se saranno in grado di garantire un rapporto onesto con i consumatori

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!