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7- COLLOIDI INDICATORI 6,7,8,12 In linea con il concetto di acqua attivata è stato indagato il comportamento delle reazioni chimiche in soluzione acquosa in relazione alle variazioni dei campi elettromagnetici cosmici (primo fra tutti quello solare), in particolare la diversa velocità di precipitazione dei colloidi. Operando su campioni protetti da schermi metallici, si è evidenziato come la velocità di precipitazione dei composti dipenda in gran misura dall' attività solare. Le fluttuazioni elettromagnetiche provenienti dal cosmo, attivando le microstrutture di aggregazione dei sistemi colloidali, sembrerebbero renderle coerentemente in fase con i ritmi biologici della vita. Sono stati indagati vari colloidi dei sistemi viventi quali sangue e latte di donna. I tempi di coagulazione risultano sensibilmente più lenti 1

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7- COLLOIDI INDICATORI 6,7,8,12

In linea con il concetto di acqua attivata è stato indagato il

comportamento delle reazioni chimiche in soluzione acquosa in relazione

alle variazioni dei campi elettromagnetici cosmici (primo fra tutti quello

solare), in particolare la diversa velocità di precipitazione dei colloidi.

Operando su campioni protetti da schermi metallici, si è evidenziato

come la velocità di precipitazione dei composti dipenda in gran misura

dall' attività solare.

Le fluttuazioni elettromagnetiche provenienti dal cosmo, attivando le

microstrutture di aggregazione dei sistemi colloidali, sembrerebbero

renderle coerentemente in fase con i ritmi biologici della vita.

Sono stati indagati vari colloidi dei sistemi viventi quali sangue e latte di

donna. I tempi di coagulazione risultano sensibilmente più lenti nei

campioni di sangue contenuti in recipienti protetti con schermi di rame

dai campi elettromagnetici cosmici.

I colloidi, correlabili ai sistemi elettromagnetici variabili, sono stati

conseguentemente interpretati come un sistema rivelatore di tali energie

esterne “variabili non tradizionali 12 ”.

I colloidi sono presenti anche in una cellula batterica e ciò potrebbe

spiegare, in parte, il variare delle frequenze di sviluppo delle colonie

batteriche a settore differenziato (CSD) 6,7,8 che si svolge nel tempo. Le

CSD sono colture di medesimi batteri che crescono in modo separato. E’

stato osservato che i diversi settori vengono influenzati in modo diverso

dai campi elettromagnetici. Poiché si ritiene ogni colonia evolva

attraverso mutazioni un proprio specifico corredo genetico al fine di

1

adattarsi alle diverse condizioni ambientali., si è correlata questa

differenza genetica alla differente risposta mostrata dai diversi settori

all’input elettromagnetico.

Fig. 16 - CSD (Colonie a Settore Differenziato)

D’altronde le mutazioni indotte dai campi elettromagnetici cosmici

potrebbero determinare il prodursi di ceppi di microrganismi tali da 

mettere in difficoltà le difese immunitarie degli organismi superiori, ivi

compreso l’uomo,  rappresentando nuovi pericoli per la salute

umana (epidemie).

Già negli anni trenta Tchijewsky aveva indicato correlazioni possibili

tra fenomeni biologici, medici, sociali e attività solare, studiando la

cronologia delle grandi epidemie in Russia e le cause della loro

periodicità.

2

8-INFLUENZE CRONOBIOLOGICHE SULL’ACQUA 12,18

Nei molti esperimenti effettuati vi è quasi esatta corrispondenza tra

macchie solari e velocità di reazione, tuttavia altre variabili intervengono

nel corso delle prove, le quali danno risultati che variano con la stagione.

E’ stata quindi formulata "l’ ipotesi solare" secondo la quale le reazioni

chimiche sulla terra hanno corrispondenze non solo con gli avvenimenti

solari a breve e lungo termine, ma anche con la posizione della terra nella

sua traiettoria elicoidale attraverso la galassia.

Queste relazioni tra le attività locali di reazione in provetta e le attività

relative del cosmo vengono definite “fenomeni fluttuanti “ (R.Bendandi).

Inoltre, in coincidenza di variazioni dell’attività solare (aumento

dell’attività solare con la comparsa di brillamenti, eruzioni e macchie

sulla sua superficie), si possono registrare sulla terra diversi fenomeni

biologici eccezionali: da un aumento dell’aggressività dei virus a quello

di patologie cardiache e di morti improvvise.

Fig. 17 - Un’immagine ultravioletta del sole (23/10/2003)

3

Pure l’umore e la stabilità della psiche degli individui più sensibili si

rivelano compromessi, addirittura si è voluto sottolineare una

registrazione nella cronaca di un sensibile aumento della criminalità.

A questi periodi di durata pari ad otto giorni è stato dato il nome di “crisi

cosmiche”, perché probabilmente coinvolgono tutto il sistema solare e,

sulla terra, mostrano la loro influenza su tutti gli elementi. Oltre agli

effetti citati si sono registrati una intensa instabilità degli elementi

atmosferici, elettrici, magnetici e degli esplosivi.

La radiazione ultravioletta ionizzante che scinde gli elettroni dagli atomi

a 90-100 Km di altezza, oltre ad influenzare la circolazione dell' alta

atmosfera, produce uno strato dielettrico rilevante. La presenza di tante

cariche libere modifica pure il potenziale fra l'atmosfera e la superficie

terrestre con un valore di campo elettrico che risulta spesso estremamente

variabile in questi giorni.

Se la vita della cellula risulta strettamente legata ad un equilibrio

elettrico, è naturale che la presenza di questi campi debba influenzarne

l'attività. In condizioni normali, sotto l'azione di lente variazioni del

campo elettrico la cellula riesce a mantenere l’equilibrio; tuttavia,

quando le variazioni diventano più intense e repentine la cellula non

riesce più ad adattarsi con un conseguente malessere di tutto l'organismo.

L'incremento di attività solare è accompagnato anche da una forte

emissione di particelle cariche che costituiscono il vento solare e in

alcuni periodi sembrano essere espulse con maggiore intensità attraverso

delle zone particolarmente attive sulla superficie dell'astro. Tali

particelle, possedendo una massa non nulla, attraversano lo spazio

interplanetario a velocità molto inferiori a quella della luce, raggiungendo

il nostro pianeta fra le venti e le trenta ore dopo l'arrivo delle radiazioni

ultravioletta e X. E' con lo stesso ritardo che si manifestano le tempeste

magnetiche, le aurore polari e molti altri fenomeni elettromagnetici.

4

E’ stata descritta una categoria di individui che risentono di questa

influenza con un riacutizzarsi delle loro sofferenze, tra questi: soggetti

affetti da patologie reumatiche, bronchiti, malattie del sistema nervoso e

forme cardiache. Anche le giornate di pessimismo e malumore sono

correlabili alla perturbazione cosmica in soggetti sani, forse a causa della

funzione alterata della ghiandola pituitaria e del fegato.

.

5

9- ACQUA ORGANIZZATA 9

L’interpretazione classica della struttura dell’acqua definisce le

interazioni elettrostatiche a corto raggio come fondamentali per la

coesione dell’acqua stessa (Fig. 18).

Fig. 18

La questione è oggi però più complessa, ci si è domandato se questo tipo

di interazione tra particelle vicine sia sufficiente a garantire un ordine ad

ampio raggio.

Infatti sono state osservati consistenti allineamenti di formazioni sferiche

sub-microscopiche sospese nell’acqua, che non possono essere spiegati

dai mezzi delle interazioni elettrostatiche a corto raggio11.

Con riferimento a questo fenomeno l’elettrodinamica quantistica della

materia (Preparata, Del Giudice) interpreta l’acqua come risultante dalla

combinazione di due componenti, una coerente ed una incoerente.

L’atomo di ossigeno è legato ai due atomi di idrogeno in modo dipolare,

cioè, per quanto riguarda le proprietà elettriche, la molecola dell’acqua è

Paradigma degli “uncini” elettrostatici

6

paragonabile a una coppia di cariche, positiva e negativa, poste ad una

certa distanza fra loro.

Quando l’acqua si trova nel suo stato di equilibrio naturale, i suoi dipoli

elettrici si trovano in regime di incoerenza, sono cioè disposti in modo

disordinato con legami di tipo elettrostatico (Fig. 19).

Fig. 19

Se l’acqua viene immersa in un campo elettromagnetico (superiore al

valore critico corrispondente all’equilibrio naturale) i dipoli si orientano

passando al regime di coerenza (Fig. 20).

Fig. 207

Caratteristica fondamentale dell’acqua è inoltre la sua capacità di formare

macromolecole speciali dette “clusters”. Le molecole di acqua, per la loro

particolare forma e carica elettrica, si legano infatti mediante ponti

idrogeno a formare grosse catene costituite da centinaia di molecole (Fig.

21).

Fig. 21

Questi clusters sono definiti “insiemi coerenti o domini di coerenza” e

posseggono interessanti proprietà, importanti per la comprensione degli

effetti di deboli campi magnetici sulle cellule e, quindi, sugli organismi

viventi (su questa base è stata elaborata da Del giudice una teoria per

spiegare i risultati degli esperimenti svolti sulle soluzioni di aminoacidi

riportati al cap.5).

Le molecole d’acqua presenti all’interno di un “dominio di coerenza”

oscillano tutte insieme tra due configurazioni diverse della loro “nuvola

elettronica” (insieme degli elettroni della molecola) al ritmo di un campo

8

elettromagnetico di frequenza ben definita e costante nel tempo (campo

magnetico coerente).

Per ogni dato valore della temperatura, una frazione delle molecole di

acqua “perde il ritmo” e va ad alimentare una frazione non coerente che,

come una gas denso, circola negli interstizi tra i domini di coerenza (Fig.

22).

Fig. 22

Alla temperatura corporea, circa il 40% dell’acqua dell’organismo umano

si organizza in insiemi coerenti della dimensione di circa 500 Angstrom,

costituiti approssimativamente da 1.200-000 molecole.

Il restante 60% dell’acqua non è dominato dal campo magnetico coerente

e rappresenta appunto la frazione non coerente che si comporta come un

sistema fisico che segue le leggi dei gas.

9

Le molecole di un soluto non possono penetrare all’interno dei domini di

coerenza del solvente se non a spese di notevoli energie e si collocano

all’interno della frazione non coerente dell’acqua.

Fanno eccezione a questa impermeabilità gli ioni che si trovano nelle

immediate vicinanze del dominio di coerenza.

10

10- FISICA QUANTISTICA E COERENZA1,2,19,31

Secondo la teoria quantistica dei campi l’universo è descritto da un

insieme di campi quantistici, ognuno dei quali si estende indefinitamente

nello spazio e nel tempo.

Mentre nella fisica classica il mondo fisico è concepito come un

aggregato di oggetti, ognuno localizzato nello spazio e nel tempo, nella

fisica quantistica ogni elemento fondamentale della realtà è coesteso con

l’intero universo e possiede proprietà intrinseche che si manifestano

tipicamente nell’aspetto ondulatorio del campo. Il campo quantistico ha

infatti una duplice caratterizzazione:

- è un insieme di quanti, cioè di granuli che forniscono l’"intensità" del

campo.

- è governato da una "fase" che, rozzamente, definisce il modo di

oscillare del campo.

Il numero preciso dei quanti e la fase non possono essere

simultaneamente definiti; questa "indeterminazione", scoperta da

Heisenberg, è la proprietà più peculiare della teoria quantistica.

Ne consegue che la enucleazione di un numero ben definito di quanti

(punto di vista atomistico-locale) distrugge la possibilità di definire una

"fase" e con essa distrugge la connessione con i fenomeni collettivi nella

materia.

Il punto di vista locale e quello globale sono aspetti complementari

nell’ambito della teoria quantistica dei campi; l’universo può anche

essere visto come insieme di realtà individuali separate, ma con una

importante limitazione nella descrizione del reale.

11

Quindi i campi quantistici che descrivono la realtà fisica, lo fanno in

questa forma unitaria in cui pezzi diversi vengono correlati, in maniera

ben definita e coerente, con altri pezzi di spazio e di tempo.

Ogni atomo, di ogni molecola, ed ogni legame intermolecolare emettono

un gruppo di frequenze specifiche individuabili e queste vibrazioni

vengono indicate come i segnali che permettono ai diversi componenti

del sistema di comunicare.

Abbiamo visto come l’acqua sembri essere influenzata da vibrazioni

molto lontane come quella del sole. Attraverso la formazione di clusters

(bioclusters) l’acqua sembrerebbe acquisire memoria dell’informazione

energetica ricevuta. La definizione di “memoria dell’acqua”, peraltro

molto discussa, cerca il suo fondamento nella possibilità intrinseca di

accumulo e rilascio dell’informazione della “luce” (informazione

coerente) ovvero energia fotonica da parte dell’acqua. In questo senso

l’acqua si comporterebbe similmente ad un biolaser3 (Nota), la differenza

sta nel fatto che la dinamicità dei bioclusters è decisamente superiore

essendo continuamente informati e inquinati da diversi input

bioeletromagnetici. Inoltre, mentre il laser lavora in uno stato eccitato,

nell’acqua il campo elettromagnetico non viene proiettato al di fuori del

sistema, come un raggio laser che esce, ma rimane intrappolato nel

sistema atomico e ne garantisce un’evoluzione coerente, fungendo da

collante degli individui atomici fra loro.

Nota: LASER (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) Una radiazione con energia

opportuna può stimolare il salto quantico e produrre una emissione indotta di fotoni.

12

11-L’ACQUA COME VEICOLO DI INFORMAZIONE 36,38

In questa visione unitaria dei sistemi l’acqua viene proposta come veicolo

fondamentale di informazioni fra le diverse parti dell’organismo e fra

questo e il suo ambiente. Inoltre si pensa l’acqua possa svolgere anche un

lavoro di amplificazione dei segnali ricevuti. Tra gli altri sistemi

biologici, anche quello dei bioclusters parteciperebbe così al

mantenimento dell’equilibrio dell’organismo a tutti i suoi livelli.

Si ritiene il DNA di ognuna delle cellule del corpo possa trasmettere

costantemente informazioni alla velocità della luce. Estremamente

interessante è il fatto che nel core di ciascuna doppia elica di DNA vi sia

una colonna di clusters d’acqua, inoltre importanti quantità di acqua sono

organizzate in strati multipli alla superficie delle proteine e delle

membrane intracellulari 25.

Sulla base di queste considerazioni si può pensare all’acqua biologica

come ad un crocevia di informazioni provenienti dalle più diverse

direzioni. L’acqua biologica infatti, attraverso la formazione coerente di

clusters, potrebbe incamerare le informazioni elettromagnetiche derivanti

dall’ambiente e, al contempo, quelle intrinseche al sistema biologico.

In questo schematismo l’acqua minerale introdotta dall’esterno

nell’organismo necessariamente apporterebbe dei messaggi che

andrebbero ad integrarsi con i molti altri.

13

12-ACQUE MINERALI E CLUSTERS 31

Si ritiene che bere acqua ricca in clusters possa produrre effetti benefici

nell’organismo, un’ipotesi è quella che possa indurre un migliore

trasmissione dei messaggi biologici tra le varie parti dell’organismo.

L’acqua di sorgente e quella di alta montagna possiedono una struttura a

clusters caratteristica, sembra dovuta al “lavoro” dell’acqua in

scorrimento naturale (non in tubi, sotto pressione, od in flusso laminare).

Questo scorrimento naturale delle sorgenti e/o sulle pietre dall’alto delle

montagne verso il mare, sembra generi energia che possa polarizzare gli

atomi delle molecole dell’acqua spingendoli a collegarsi tramite ponti

idrogeno a formare domini di coerenza.

Purtroppo, a differenza che per altre proprietà delle acque minerali dove è

sufficiente un imbottigliamento ben organizzato, per ottenere un effetto

da queste acque sembrerebbe necessario bere direttamente dalla sorgente

in quanto non vengono considerate stabili.

14

13- CONCLUSIONI

Nello studio dell’idrologia medica ha fondamentale importanza la

conoscenza delle proprietà chimiche e fisiche dell’acqua minerale. Inoltre

la rilevante quantità di acqua che è contenuta negli organismi viventi (dal

60 al 75%) porta a considerare la sua natura di essenziale importanza nel

campo biologico.

Una biochimica del vivente basata su solventi non acquosi appare anche

possibile ma alquanto improbabile (solo l’ammoniaca liquida potrebbe

essere un potenziale candidato ma con tante altre caratteristiche negative,

come ad es. l’instabilità ed il ristretto campo di temperatura della forma

liquida, da -78°C a -33°C).

A causa delle strutturazioni a rete dei clusters coordinati da legami H, l’

acqua possiede una struttura chimico-fisica straordinaria che fà da

matrice coerente di coordinamento delle molecole all’interno di essa, e

determina proprietà (quali ad esempio la maggior densità del liquido

rispetto al ghiaccio) su cui sono necessari altri studi .

Stante il ruolo sostanziale dell’acqua nei sistemi biologici e date le più

recenti acquisizioni, appare utile prestare attenzione ad una visione

dell’acqua in senso più ampio. Questo non solo al fine di comprendere in

modo più esaustivo il suo ruolo nel sistema biologico, ma nondimeno la

sua intrinseca capacità di correlare tale sistema all’ambiente nel quale è

immerso.

A fronte dei temi esposti in questo lavoro la chimica-fisica dell’acqua

sembra confermarsi fronte di ricerca imprescindibile nel contesto

dell’idrologia medica. L’approfondimento delle conoscenze sulla

struttura e sui dinamismi chimico-fisici dell’acqua, può diventare un

elemento utile per una migliore interpretazione dei molteplici dati clinici

correlati all’uso medico delle acque minerali.

15

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