universo bianco febbraio 2012

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UNIVERSO BIANCO ruhpolding corsa all'oro

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La prima rivista gratuita italiano dedicata agli sport nordici con biathlon, combinata nordica, fondo e salto in primo piano

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universobianco

ruhpolding corsa all'oro

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editorialedi Massimiliano Ambesi

A poche settimane dalla conclusione dei diversi cir-cuiti di Coppa del Mondo, i verdetti più importanti, fatta eccezione per sporadici casi, sono ancora ben lungi dall’essere espressi.In particolare, la stagione di salto e biathlon, nono-stante non siano finora mancati momenti dall’indi-scusso pathos, entrerà nel vivo proprio nei prossi-mi giorni. I fari saranno, inizialmente, puntati sulla rassegna iridata di volo, orfana del detentore del primato mondiale Johan Remen Evensen, ritirato-si ufficialmente dalle competizioni in risposta alla mancata convocazione per l’atteso appuntamento di Vikersund. Sarà poi la volta degli annuali Cam-pionati Mondiali di biathlon, ospitati per l’occasio-ne dalla storica cornice di Ruhpolding, rinomata località tedesca dove si disputò nel lontano 1978

la prima gara di Coppa del Mondo. In entrambe le discipline, al pari dello sci di fondo femminile, il livello di attenzione rimarrà elevato fino all’ultimo evento in programma che, alla luce del sostanziale equilibrio di questi mesi, potrebbe anche rivelarsi determinante per la conquista di quella sfera di cri-stallo già virtualmente assegnata nella combinata nordica, nel salto speciale femminile e nello sci di fondo maschile.Il mese di febbraio, ormai prossimo a passare agli archivi, è comunque già entrato a pieno titolo nella storia delle discipline invernali. Meritano, infatti, il più ampio risalto le imprese di Marit Bjørgen, pri-ma atleta capace di sfondare il muro dei cinquanta successi in Coppa del Mondo nello sci nordico, e di Ole Einar Bjørndalen, arrivato alla diciassettesi-ma stagione consecutiva con almeno un’afferma-zione individuale nel circuito maggiore. La portata dei risultati ottenuti dai due fuoriclasse norvegesi è talmente eclatante da porre in secondo piano gli importanti traguardi numerici raggiunti nelle ultime settimane da Neuner, Schlierenzauer e Lamy Chap-puis, altri protagonisti dalla stagione in corso non-ché fuoriclasse in senso assoluto.

Sprint finale 06Fourcade e Svendsen per la Coppa del Mondoma ai Mondiali sarà lotta aperta per tutti

E' corsa a due 12La Neuner continua a sciare verso il trionfo finalela Domracheva è l'unica che le tiene testa

Iride nella mecca del biathlon 16Storia e temi dei Mondiali che in questo 2012si disputeranno a Ruhpolding in Germania

Ucraina superstar 26Agli Europei gli ucraini primi nel medagliereTra gli junior spicca l'exploit di Nicole Gontier

La Germania prenota due trionfi 30In Ibu Cup Canada e Russia vincono le tappema le classifiche generali sono in mano ai tedeschi

bIAThLoN

sommario

25 km di PISTE di fondo attorno

su livello professionale ed internazionale

Piste quotidianamente e accuratamente preparate

Servizi presso il Centro Arena Alto AdigeNoleggi sciSci DepotNegozio sport spezializzato per il fondo e sci sericeScuola SciLezioni di Biathlon sci da fondo e gite con le ciaspoleRistorante barw

ww.hellcom

pany.eu

www.biathlon-antholz.it

www.antholz.comwww.antholz.com

Centro sci da fondo e biathlon

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Direttore responsabileWalter perosino

Direttore amministrativomonica Gini

reDazioneCorso mediterraneo 67 - torino Fax 011 [email protected]

Hanno Collaborato per i testi:massimiliano ambesi, Davide bragagna, Giulia Favero, lukas Hofer, Francesco paone, alessandro pittin

Contributo FotoGraFiCo Getty images, rene miko, elena nefedeva, pentaphoto, Gabriele Claudia schwarze

realizzazione GraFiCaClaudia rubiu / talia verlato

solomagazine universo bianco è una produzione

Anno III, numero 2 - FEBBRAIO 2012 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 48/10 del 23 settembre 2010

E' un finale thrilling 36L'ultima gara potrebbe assegnare la sfera di cristalloDietro Schlierenzauer fa paura il norvegese bardal

Le mani sulla Coppa 44L'americana hendrickson risponde alla Iraschkoe prenota il primo, storico trionfo al femminile

Prova di forza 48Lamy Chappuis si avvia al terzo successo di filama la sfida per la prossima stagione è già lanciata

Pericolo Watabe 60Il giappone è considerato la sorpresa del 2012e con i suoi successi prenota un futuro da vincente

Lukas hofer 11Alessandro Pittin 59

SALTo

CoMbINATA

Corsa al Capol-inea 66Il dirigente lascia la direzione dello sci di fondo dopo aver introdotto novità come il Tour de Ski

Sulle orme di Arianna 72Laurent è cresciuta a Gressoney come la Follise si augura con i risultati di replicarne la carriera

FoNDo

I NoSTRI CAMPIoNI

sommario

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ConCessionaria Di pubbliCitàt21 s.r.l. | target to onevia Francesco reina 35 / 20133 milanot +39 02 97373747 / +39 02 97373864F +39 02 70 051582@ [email protected] ufficio: t21_milano / www.t21.eu

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MArtin FourcAde e eMil Hegle SvendSen Si giocHerAnno lA coppA del Mondo, MA Ai MondiAli SArà lottA ApertA per tutti

di Francesco paone / foto getty images

sprintfinale

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apparteneva dal 2004 al russo Sergei tchepikov, vincitore sei giorni prima del suo 37° compleanno). Il ritorno al vertice del più grande biathleta di tutti i tempi è per certi versi sorprendente perché meno di un anno fa, il 20 mar-zo 2011, in occasione della mass start conclusiva della stagione il norvegese uscì dall’ultimo poligono con un van-taggio di 18” su Emil Hegle Svendsen ed Evgeny ustyugov. Nel giro conclu-sivo però i due azzerarono il distacco e superarono in tromba il veterano, inca-pace di reggere il ritmo di avversari più

Le tappe nordiche di Oslo-Holmen-kollen e Kontiolahti hanno ristretto la lotta per la coppa del Mondo

assoluta a Martin Fourcade ed Emil Hegle Svendsen. Il terzo incomodo Andreas Birnbacher ha deciso di chia-marsi fuori dalla contesa non parteci-pando alle competizioni finlandesi in via precauzionale dopo un raffreddore contratto in Norvegia. Peraltro ogni possibile altro avversario, da Tarjei Bø a Simon Fourcade passando per An-drei Makoveev e Arnd peiffer, ha a sua volta dovuto saltare delle gare o af-frontarle in condizioni di salute preca-rie a causa di svariati malanni. Pertanto a meno di situazioni particolari, quali una doppia malattia contemporanea dei migliori due della classe, i distacchi sono troppo elevati per lasciare spazio a clamorose rimonte e la sfera di cri-stallo prenderà la strada verso i Pire-nei o in alternativa quella per i fiordi di Trohdeim.

In un duello dove al momento gli scarti non hanno alcuna incidenza in quanto entrambi hanno chiuso una gara fuo-ri dalla zona punti ed entrambi hanno come unico risultato non considerato un 24° posto, il francese indossa il pet-torale giallo con un margine di 21 lun-ghezze sullo scandinavo che era però

riuscito a prendere il comando delle operazioni sulle nevi di casa prima di cedere nuovamente il primato all’av-versario dopo la sprint disputata in Finlandia. Non si tratta di un caso per-ché ben 19 dei 21 punti di differenza tra i due sono maturati nel format più breve. Infatti Svendsen ha finalmen-te migliorato la sua precisione a terra troppo deficitaria nei primi due mesi stagionali, tuttavia sta sparando male per i suoi standard nelle prove su 10 km dove ha una percentuale di bersa-gli colpiti pari al 78,7% quando invece

nelle competizioni su quattro poligoni la sua precisione è dell’85,0%. Mar-tin Fourcade in generale è più preciso (87,6% complessivo contro l’83,3%), ma balza all’occhio come la forbice tra i due sia decisamente più ampia pro-prio nelle sprint dove tocca quasi i 6 punti percentuali, mentre in tutti gli altri format sia ridotta sostanzialmen-te alla metà. La prova su due sessioni di tiro è quindi al momento la chiave per una corsa alla Coppa del Mondo assoluta ancora apertissima a ogni so-luzione poiché con 7 gare da disputa-

val ridannabiathlon

re i contendenti sono sostanzialmente appaiati. Tutto può ancora accadere e non resta che godersi la sfida tra due talenti purissimi. Il francese ha confer-mato di essere destinato a entrare nel novero dei più grandi interpreti della storia del biathlon dove Svendsen ha già trovato posto. Peraltro, indipen-dentemente dall’esito della sfida per la sfera di cristallo, il 26enne norge chiuderà quasi certamente tra i primi tre della classifica generale per il quinto anno consecutivo, un’impresa riuscita in passato solo a Frank ullrich, Sven Fischer e Ole Einar Bjørndalen. Pro-prio quest’ultimo meriterebbe il ruolo di uomo-copertina del circuito maschile del mese di febbraio grazie al successo nell’inseguimento di Kontiolahti che gli ha permesso di scrivere ulteriormente il suo nome nel libro dei record. Tanto per cominciare Ole è riuscito a imporsi in una prova di Coppa del Mondo per il 17° inverno consecutivo allungando così una striscia iniziata l’11 gennaio del 1996, giorno della sua prima vit-toria della carriera in un’individuale disputata sulle nevi di Anterselva. Inoltre Bjørndalen è salito sul gradino più alto del podio alla tenera età di 38 anni e 16 giorni diventando così l’at-leta più anziano capace di primeggia-re nella storia del biathlon (il primato

Ben 20 atleti diversi sono saliti sul podio nel corso della stagione. i Mondiali di ruhpolding si annunciano incerti e Molto spettacolari

Ole Einar Bjørndalen

Emil Hegle Svendsen

Evgeniy Garanichev

Tarjei Bø

Martin Fourcade

giovani di undici anni. La scena sem-brò fotografare l’inesorabile declino di Bjørndalen che poche settimane dopo fu a un passo dal ritiro dopo aver su-bito un brutto infortunio alla schiena durante una sessione di allenamento con i pesi in palestra. Ole ha invece deciso di continuare, ma nei primi due mesi dell’inverno è apparso in cerca di sé stesso soprattutto al poligono, dove la precisione gli ha fatto difetto. Feb-braio è però coinciso con una crescita e automaticamente la competitività è ri-tornata. Quando nel pursuit della tap-pa finlandese il 38enne si è trovato in testa con un margine di 11” su Martin Fourcade da difendere nell’ultimo giro in molti, compreso chi scrive, temeva-no una triste replica di quanto avvenu-to a Holmenkollen undici mesi prima. Invece Bjørndalen ha spazzato via ogni perplessità riuscendo a difendersi e ad-dirittura a stroncare le velleità di un’at-leta di 14 anni più giovane togliendosi così un’enorme soddisfazione perso-nale e soprattutto lanciando un forte segnale a tutti gli avversari: ai Mondiali di ruhpolding bisognerà fare i conti anche con lui.

L’altro tema caldo lanciato dalle tap-pe di febbraio è rappresentato dalla dimostrazione dell’incredibile profon-dità del movimento russo. Infatti nelle cinque gare disputate tra Oslo e Kon-tiolahti uno tra Evgeny garanichev, Dmitry Malyshko e Timofey lapshin si è sempre classificato fra i primi tre. È ironico pensare come questi tre at-leti, dimostratisi in grado di lottare per le posizioni di vertice anche in Coppa del Mondo dopo un periodo di ro-daggio, abbiano trovato spazio solo grazie ai seri guai fisici patiti da Ivan tcherezov, Maxim tchoudov e Ma-xim Maksimov. Garanichev aveva già dato segnali interessanti nel corso della passata stagione e ha confermato le sue potenzialità salendo quattro volte sul podio e in un’occasione persino sul gradino più alto. Il 24enne è dotato di un ottimo passo sugli sci e di tempi di esecuzione al poligono rapidissimi. Sto-

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MAgdAlenA neuner continuA A SciAre verSo lA coppA del Mondo, dAryA doMrAcHevA è l’unicA A riMAnere Alle Sue coStole

di Francesco paone / foto getty images

e’ corsa a due

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StoriA e teMi e dei MondiAli cHe in queSto 2012 Si terrAnno A ruHpolding

di Francesco paone / foto getty images

iride nella Mecca del biathlon

Magdalena Neuner di scena a Ruhpolding dove si propone di essere protagonista anche ai Mondiali

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a Pokljuka, ancora con due staffette per ogni nazione, la vittoria andò alla squadra denominata Russia II. Dopo questo periodo sperimentale caratte-rizzato dalla possibilità di schierare due squadre per nazione e da cambiamen-ti sia nell’ordine delle frazioni che nel chilometraggio, il format ha trovato la stabilità e la sua attuale conforma-zione a partire dalla stagione 2006-’07 quando è entrato a far parte a tutti gli effetti nel programma dei Mon-diali. Curiosamente la russia dopo i due ori ante-litteram ha sempre avuto scarsa fortuna una volta terminata la

fase sperimentale. Infatti a partire da Anterselva 2007 la Germania ha vinto due volte (2008 e 2010), mentre han-no festeggiato anche Svezia (2007), Francia (2009) e Norvegia (2011). Va sottolineato come per la seconda vol-ta consecutiva la staffetta mista aprirà il programma dei Mondiali, mentre in passato era collocata nel bel mez-zo della manifestazione. La scelta di posizionarla in testa concedendo un giorno di riposo subito dopo sembra essersi rivelata una decisione brillante in quanto ha nobilitato l’evento favo-rendo la partecipazione dei big.

3 MARZOSPRINT MASCHILEInserita nel programma dei Mondiali a partire dal 1974, assegnerà a Ruhpol-ding il suo 30° titolo. Il recordman in ambito iridato è, manco a dirlo, Ole Einar Bjørndalen. Il norvegese è l’unico atleta a essersi laureato 4 volte cam-pione del mondo (2003, 2005, 2007 e 2009) salendo peraltro sei volte conse-cutivamente sul podio grazie ai bronzi ottenuti nel 2004 e 2008. Il 38enne scandinavo non è però l’unico a poter vantare 6 medaglie. Infatti il connazio-nale Eirik Kvalfoss ha in bacheca 2 ori (1982 e 1983) a cui vanno aggiunti 3 argenti e un bronzo. Di conseguenza Ole con un piazzamento tra i migliori tre a Ruhpolding firmerebbe l’enne-simo record. Tuttavia Bjørndalen non detiene, e con ogni probabilità non deterrà mai, il primato in tema di suc-cessi consecutivi che invece appartiene

Il 1° marzo iniziano a ruhpolding i Campionati Mondiali di biathlon. Storicamente la tappa bavarese è

considerata l’evento clou dell’inverno sia per la sua tradizione ultratrentenna-le sia soprattutto per la sua capacità di attirare appassionati da tutta Europa, tanto che l’affluenza di pubblico è sem-pre elevatissima e ben al di sopra della media degli altri eventi stagionali. Pe-raltro l’impianto è un rinomato centro di allenamento poiché svariate squadre nazionali vi svolgono gran parte della preparazione durante la stagione esti-va e autunnale, inoltre alcuni dei più forti biathleti tedeschi di tutti i tempi (tra cui si possono citare Ricco gross, Kati Wilhelm e Michael greis) hanno deciso di trasferirsi nel comune bava-rese eleggendolo a propria base. Per tutte queste ragioni Ruhpolding viene considerato la “Mecca” del biathlon così come Holmenkollen è quella dello sci nordico e Kitzbühel quella dello sci alpino. La manifestazione iridata 2012 avrà quindi un valore particolare, simi-le a quello assunto da Oslo 2011 per fondo, salto e combinata. L’impianto ospiterà i Mondiali per la quarta volta nella sua storia dopo averlo già fatto nel 1979, nel 1985 e nel 1996. Va però sottolineato come le donne fossero presenti solo nella terza occasione. In-fatti alla fine degli Anni ’70 il circuito femminile non esisteva ancora, mentre fino al 1987 le gare iridate delle ragaz-ze si tenevano in una località diversa da quella ospitante le prove degli uo-mini.

Tra Mondiali e Coppa del Mondo a Ruhpolding si sono disputate 67 gare a livello maschile e 37 atleti di-versi hanno potuto festeggiare alme-no un successo. Il signore indiscusso della località è Ole Einar Bjørndalen, vincitore in 11 occasioni. Il norvegese ha primeggiato in 6 sprint, 4 insegui-menti e una mass start; gli manca per-tanto solo la venti km (dove è giunto secondo nel 1997 e ottavo nel 2011) per completare il Grande Slam nell’im-

pianto bavarese. Nella graduatoria dei plurivittoriosi il 38enne è seguito dal francese Raphael poirée, arrivato a quota 5 vittorie, e dal tedesco dell’Est Frank ullrich, salito 4 volte sul gradino più alto del podio. C’è poi un quartet-to di atleti con 3 successi composto da Peter Angerer, Ricco Gross, Klaus Sie-bert ed Emil Hegle Svendsen. Cinque sono stati coloro capaci di imporsi due volte, e in venticinque hanno vinto una gara. Sono in totale 7 i biathleti ancora in attività che possono vantare un suc-cesso a Ruhpolding. Oltre ai già citati Bjørndalen e Svendsen abbiamo Frode Andresen e Michael Greis (2 vittorie a testa) oltre a lars Berger, Michael

rösch e Björn Ferry. A livello di nazio-ni la Norvegia ha raccolto 21 successi seguita dalla Repubblica Federale Tede-sca (intesa come Germania Ovest fino al 1990 e quindi come Germania) a 14 e dalla Germania Est a 10. La Francia è a 7, l’Unione Sovietica a 6, Italia e Rus-sia a 3, la Bielorussia a 2 e la Svezia a 1. Tra le donne invece le gare ospitate da Ruhpolding tra Mondiali e Coppa del Mondo sono 50, con 30 atlete diverse ad aver conquistato almeno una vitto-ria. La più vincente in assoluto è la nor-vegese Liv Grete Poirée con 5 successi (2 sprint e 3 inseguimenti) seguita dal-la svedese Magdalena Forsberg con 4 affermazioni. Dietro alle scandinave si contano ben undici biathlete con 2 vittorie e diciassette a quota uno. Sono in totale cinque le atlete in attività a essere salite sul gradino più alto del podio nella località tedesca. Magda-lena neuner e tora Berger hanno vinto 2 volte, mentre Olga Zaitseva, Helena ekholm e Svetlana Sleptsova una. La nazione più vincente in asso-luto è la Norvegia con 9 successi, se-guita da Russia e Germania a 8 e dalla Svezia a 7. La Francia è a 4, Bulgaria e Unione Sovietica a 3, Bielorussia e Ucraina a 2. Si sono invece imposte una volta Canada, la Comunità degli Stati Indipendenti (ovvero l’entità per

val ridannabiathlon

la quale hanno gareggiato i biathleti dell’Urss nel 1992 subito dopo il crollo della loro nazione e prima della nascita delle varie federazioni nazionali del-le repubbliche post-sovietiche), Italia e Cecoslovacchia. Peraltro il succes-so ottenuto da Nathalie Santer il 15 gennaio 2000 rimane tuttora l’ultimo in Coppa del Mondo per la squadra azzurra. Dopo questo breve excursus storico su Ruhpolding, andiamo invece ad approfondire la storia dei Mondiali in ogni singolo format di gara seguen-do l’ordine del programma.

1° MARZOSTAFFETTA MISTAE’ il format di gara di più recente isti-tuzione e a Ruhpolding assegnerà per l’ottava volta il titolo mondiale. Peraltro proprio nella località bavarese la staf-fetta mista vide la luce nel gennaio del 2003 quando andò in scena un espe-rimento a dire il vero neppure troppo fortunato (solo 6 squadre al via). Due anni dopo a Khanty-Mansiysk la mi-sta, seppur slegata dal grande evento stagionale - quell’anno i Mondiali si disputarono a Hochfilzen -, ebbe per la prima volta valenza iridata. All’epo-ca ogni nazione poteva schierare più di una formazione e la Russia vinse sia l’oro che l’argento. L’anno successivo

coMprendendo le staffette nella storia del Biathlon si sono disputate 235 gare a livello iridato

Ole Einar Bjørndalen

Liv Grete Poiree

Mark Kirchner

La staffetta mista norvegese esulta per il titolo iridato nel 2011

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finalethrillingdopo tAnti Anni, l’ultiMA gArA in progrAMMA potreBBe eSSere deciSivA per l’ASSegnAZione dellA SFerA di criStAllo: gregor ScHlierenZAuer reStA il FAvorito, MA il norvegeSe BArdAl AppAre pienAMente in corSA. KAMil StocH e AndreAS KoFler reStAno in AgguAto, nell’AtteSA di pASSi FAlSi dei diretti AvverSAri

di Massimiliano Ambesi / foto getty images

Il sorriso dell'austriaco Gregor Schlierenzauer

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le Mani sulla coppaSArAH HendricKSon riSponde All’ASSAlto di dAnielA irAScHKo e prenotA lA priMA SFerA di criStAllo dellA StoriA

di Francesco paone / foto getty images

Sarah Hendrickson si avvia a vincere la Coppa del Mondo

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prova di forzaJASon lAMy cHAppuiS Si AvviA verSo lA conquiStA dellA terZA SFerA di criStAllo conSecutivA, MA AleSSAndro pittin, AKito WAtABe e MiKKo KoKSlien Sono pronti A lAnciAre il guAnto di SFidA in viStA dellA proSSiMA StAgione

di Massimiliano Ambesi / foto getty images

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capol-ineadi Davide Bragagna / foto Getty Images e Pentaphoto

Jürg Capol lasCia la direzione dello sCi di fondodella fis dopo averne promosso la rivoluzione,

ma rassiCura sul futuro: «non sarò fuori dal gioCo,Continuerò a lavorare per le stesse Cause,

ma da una posizione differente»