uno sguardo all'aria
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LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AGGLOMERATO TORINESE - SITUAZIONE E PROSPETTIVETorino , 30 Novembre 2011
Arpa Piemonte
“Uno sguardo all’aria”Serie storiche e situazione attuale
Antonella PannocchiaDirettore Dipartimento Arpa Provincia di Torino
il dettaglio di tutti i dati presentati per l’anno 2010 è contenuto nella pubblicazione “Uno sguardo all’aria “
LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AGGLOMERATO TORINESE - SITUAZIONE E PROSPETTIVETorino , 30 Novembre 2011
Il ruolo di Arpa Piemonte nel processo di valutazione e gestione della qualitàdell’aria ambiente
Lo stato della qualità dell’aria sul territorio provinciale nel 2010 e i trend storici di lungo periodo
La situazione degli inquinanti più critici nei primi dieci mesi del 2011
Le principali attività innovative e di approfondimento
Sommario
LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AGGLOMERATO TORINESE - SITUAZIONE E PROSPETTIVETorino , 30 Novembre 2011
Arpa Piemonte, ai sensi della legge istitutiva e della L.R. 43/2000 “Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico”, gestisce il sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria garantendo l’informazione necessaria allo svolgimento delle funzioni istituzionali che competono ai diversi Enti
Il costante impegno nel garantire un supporto tecnico-scientifico sempre piùqualificato ed efficace ai soggetti istituzionali, soprattutto in un contesto di particolare complessità quale la provincia di Torino, si traduce in una serie di iniziative progettuali di approfondimento, che affiancano e arricchiscono l’attività strettamente istituzionale
Ruolo di Arpa Piemonte
LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AGGLOMERATO TORINESE - SITUAZIONE E PROSPETTIVETorino , 30 Novembre 2011
24 stazioni fisse in cui sono installati in totale 80 strumenti di misura degli inquinanti atmosferici
1 stazione mobile attrezzata per la misura di tutti gli inquinanti previsti dalla normativa e dei principali parametri meteorologici
Nel corso di un anno la rete produce circa 1.000.000 di dati da strumentazione in continuo e circa 6.000 campioni di particolato da sottoporre ad analisi di laboratorio
La rete di monitoraggio provinciale
gestita dal Dipartimento Arpa di Torino e composta da
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La situazione generale
biossido di zolfomonossido di carboniobenzenepiombo arsenico cadmio nichel benzo(a)pirene biossido di azoto
ozonoPM10PM2.5
Tutti gli indicatori di legge per la protezionedella salute sono rispettati
Nessun indicatore di legge per la protezionedella salute è rispettato nella maggior parte del territorio
L’ indicatore di legge su base annuale per la protezione della salute è generalmente superato , mentre quello su base oraria viene superato solo saltuariamente
Dei dodici inquinanti per i quali la normativa stabilisce dei valori di riferimento, ottorispettano ampiamente i limiti su tutto il territorio provinciale
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BENZENE E MONOSSIDO DI CARBONIO due inquinanti non più critici
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DI BENZENE 1996 - 2010
16,0
14,9
11,8
7,8 7,66,7
5,4 5,0
3,6 3,9 3,7 43 3,1 3,3
4,13,4
9,1
3,1 3,2
0
5
10
15
20
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
g/m
3
To-Consolata Rivoli (To-Rubino dal 2010) valore limite annuale per la protezione della salute
Il benzene, internazionalmente riconosciuto come cancerogeno per l’uomo, rispetta da gennaio 2005, con 5 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea , il valore limite su tutta laprovincia
Il monossido di carbonio rispetta dal 1 gennaio 2001,quattro anni prima della data ultima prevista dalle normative europee, il valore limite su tutta la provincia
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DI CO stazione di Torino-Rebaudengo
1980 - 20109,8
8,7 8,9 8,9
8,1
7,0
6,4 6,66,2
4,85,1
4,54,1
3,8 3,93,6 3,4 3,5
3,2
2,6 2,72,4 2,2
1,9
1,3 1,51,1 1,1 1,1
1,5
0
2
4
6
8
10
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
mg/
m3
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1. Inquinanti critici : il biossido di azoto (I)Valore limite orario entro il 1 gennaio 2010 concentrazione > di 200 g/m3 per un max di 18 ore in un anno nel gennaio 2009, causa meteorologia sfavorevole, il 25% delle stazioni aveva superato il valore limitenel 2010 il limite non e’ stato superato in nessuna stazione.
Valore limite annualeentro il 1 gennaio 2010 : 40 g/m3, nel 2010 superato nel 32% delle stazioni nel 2009 superato nel 46% delle stazioni
BIOSSIDO DI AZOTO 2010Verifica del rispetto del valore limite orario
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
2
0
5
0
15
2
00 0
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
Alpign
ano
Baldiss
eroBein
asco
Borgaro
Cereso
le Rea
le
Chieri
Cirie'
Druento
Gruglia
sco
Ivrea
Orbass
ano
OulxPine
rolo
Settim
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solat
aTO- R
ubino
TO- Ling
otto
TO- Reb
aude
ngo
TO- Rivo
liVino
vo
n. s
uper
amen
ti
NUMERO DI SUPERAMENTI del valore limite orario per la protezione della salute umana (200 µg/m3)Numero massimo di superamenti consentiti nell'arco dell'anno (200 µg/m3 da non superare più di 18 volte in un anno)
BIOSSIDO DI AZOTO 2009-2010Verifica del rispetto del valore limite annuale
4642
59
50 50
78
72
45 46
65
4442
74
6968
51
3937
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Beinasco Chieri Grugliasco Settimo TO-Consolata
TO-Rubino
TO-Lingotto
TO-Rebaudengo
TO-Rivoli
µg/m
³
Valore di NO2 medio annuale 2009 Valore di NO2 medio annuale 2010Valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m3)
confronto 2009 (giallo) e 2010 (verde) solo per le stazioni in cui si è verificato il superamento
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L’esame della serie storica mostra sul lungo periodo una significativa tendenza alla diminuzione dei valori.
La media delle stazioni di Torino è infatti diminuita •di circa il 30% dal 1991 al 2010•di circa il 16% dal 2000 al 2010
E’ evidente l’aumento del valore medio del biossido di azoto a Torino negli inverni con condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, come il 2006 e il 2009.
Anche un breve periodo di severa criticità meteorologica può comportare una interruzione del trend indotto dalle politiche di risanamento.
A esempio in soli sette giorni (11-17) a gennaio 2009 si è verificato circa il 44% di tutti i superamenti di quell’anno del valore limite orario di biossido di azoto
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DI NO2
0
20
40
60
80
100
120
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
μg/m
3
TO-Lingotto TO-Rebaudengo Media stazioni di Torino Valore limite annuale (µg/m3)
2. Inquinanti critici : il biossido di azoto (II)
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Valore limite giornalieroconcentrazione maggiore di 50 mg/m3 per max 35 giorni in un anno(da raggiungere entro il 1 .1. 2005)
nel 2010 superato nel 70% delle stazioni (era l’80% nel 2009)
I superamenti sono concentrati in massima parte nei mesi freddi dell’anno
Valore limite annuale : 40 mg/m3
da raggiungere entro il 1.1.2005
superato nel 2010 nel 28% delle stazioni (era il 50% nel 2009)
Per la prima volta nel 2010 le due stazioni di fondo di Torino Lingotto e Torino Rubino hanno rispettato il valore limite annuale
PM10 2010Verifica del rispetto del valore limite giornaliero
13
83
118
0
38
53
61
7
29
21
102
131
72
120
83
0
35
70
105
140
Baldissero,Beta
Borgaro Carmagnola CeresoleReale
Druento Ivrea -Liberazione
Leinì,Beta
Oulx,Beta
Pinerolo Susa Torino -Consolata
Torino -Grassi
Torino -Lingotto,
Beta
Torino -Rivoli
Torino -Rubino
n. s
uper
amen
ti
NUMERO DI SUPERAMENTI del valore limite di 24 ore per la protezione della salute umana (50 µg/m3)Valore limite giornaliero per la protezione della salute umana (50 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno)
PM10 2010Verifica del rispetto del valore limite annuale per la protezione della salute
20
37
44
7
27 28
35
19
28
22
43
50
34
48
39
0
10
20
30
40
50
Baldissero,Beta
Borgaro Carmagnola CeresoleReale
Druento Ivrea -Liberazione
Leinì,Beta
Oulx,Beta
Pinerolo Susa Torino -Consolata
Torino -Grassi
Torino -Lingotto,
Beta
Torino -Rivoli
Torino -Rubino
g/m
3
Media delle medie giornaliere Valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m3)
3. Inquinanti critici : il PM10 (I)
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L’esame della serie storica mostra una significativa e progressiva diminuzione delle concentrazioni di PM10; nelle stazione da traffico di Torino Consolata e Torino Grassi il PM10 dal 2000 al 2010 è diminuito di circa il 40%
PM10 - ANDAMENTO STORICO DEL VALORE MEDIO ANNUALEstazioni di TO-Consolata e TO-Grassi
71
6367
64
58
65 67
53 53 51
43
82
76 77
70 69 69 7166
6157
50
0
20
40
60
80
100
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
g/m
³
Concentrazione media annuale TO-ConsolataConcentrazione media annuale TO-GrassiValore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m3)
4. Inquinanti critici : il PM10 (II)
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5. Inquinanti Critici: il PM2.5 (I)
Valore limite annuale: 25 g/m3, da raggiungere entro il 1/1/2015superato nelle due stazioni urbane per le quali si dispone di serie storica , la stazione di Ceresole Reale, rappresentativa di una situazione montana remota, soddisfa ampiamente il valore limite.
I valori appaiono nel complesso in diminuzione ma il trend andrà confermato con una serie storica di maggiore durata
La stazione di Borgaro T.se è operativa dal maggio 2010, per cui il primo anno completo di funzionamento si avrà con il 2011.
Dal 2011 è operativa la misura del PM2.5 nella stazione di Ivrea Con la revisione della rete secondo il D. Lgs 155/2010 è prevista l’installazione di
ulteriori punti di misura del PM2.5.
(*) Rendimento strumentale inferiore al 90%
VALORE MEDIO ANNUO STAZIONE 2006 2007 2008 2009 2010
Borgaro T. - Caduti, PM2,5 25* Ceresole Reale, PM2,5 6* Leini'(ACEA) - Grande Torino, PM2,5 - Beta 33* 40* 35* 34* 29* Torino - Lingotto, PM2,5 40 36* 35 33 29
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6. Inquinanti critici : l’ozono (I)
L’esame della serie storica dei valori medi estivi non mostra una tendenza alla diminuzione delle concentrazioni: le differenze da un anno all’altro sono dovute alle variazioni delle condizioni meteorologiche (temperatura media e entità delle precipitazioni nei mesi caldi)
Valore limite per protezione salute120 µg/m3 max media giorn. su 8 ore da non superare per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni
Superato nel 2009 in tutte le 12 stazioni in cui viene monitorato l’ozono. I superamenti, sono concentrati nei mesi caldi dell’anno.
Il superamento verrà formalmente valutato per la prima volta nel 2013 in riferimento al triennio 2010-20
CONCENTRAZIONI MEDIE ESTIVE (maggio - settembre) di OZONOStazioni di Pino/Baldissero Torinese e Torino - Lingotto (2001 - 2010)
0
20
40
60
80
100
120
140
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ozo
no (
g/m
3 )
Pino/Baldissero Torinese Torino - Lingotto
PER FENOMENI DI ACCUMULO I VALORI + ELEVATI SI TROVANO IN STAZIONI REMOTE COME CERESOLE REALE E BALDISSERO TORINESE
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Gen-feb 2011 meno piovosi e con maggior numero di giorni di stabilità atmosferica
Maggio 2011 molto meno piovoso dell’anno scorso
Nel 2011 gli andamenti di PM10 e biossido di azoto sono stati influenzati significativamente dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli di inizio anno. L’analisi completa sarà effettuata nell’edizione 2011 di “Uno sguardo all’aria”.
SI POSSONO TUTTAVIA ANTICIPARE ALCUNE CONSIDERAZIONI
Primo bimestre 2011Stazioni torinesi di pianura : il 30% di giorni di superamento di PM10 in piùin media rispetto al primo bimestre 2010
I massimi di PM10 finora registrati a Torino si sono verificati il 26 gennaio 2011, dopo 21 giorni consecutivi di inversione termica, in alcuni giorni persistente al suolo durante tutte le 24 ore del giorno
PM 10 . Medie mensili di PM10. Confronto 2010 (giallo) e 2011 (verde)
1. Situazione inquinanti critici : primi dieci mesi 2011PM10 (I)
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Le medie annuali di PM10 saranno a fine 2011presumibilmente superiori rispetto al 2010 se il mese di dicembre presenterà le condizioni meteorologiche tipiche di scarse precipitazioni e elevata stabilitàatmosferica. La media annuale a fine anno e’ solitamente superiore del 5-10% ai primi 10 mesi dell’anno
Per ragioni analoghe anche il numero di superamenti del valore limite giornaliero saràprobabilmente >> del 2010
Dati al 7 .11.11
Situazione analoga a quella 2005-2006
2. Situazione inquinanti critici : primi dieci mesi del 2011PM10 (II)
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quando si verificano condizioni emissive critiche localizzate nell’intorno di un punto di misura anche di breve durata, avendo il biossido di azoto un limite orario si possono avere molte ore di superamento elevato.
La stazione di P.zza Rivoli, ha in effetti, risentito negativamente nel 2011 delle situazioni di modifica della viabilità e di rallentamento del traffico legate ai lavori di posa della rete di teleriscaldamento
Tutti i superamenti a a febbraio
5 superamenti a gennaio e 17 a febbraio
L’aumento del numero di superamenti nel 2011 è legato al prolungato periodo di stabilità atmosferica del primo bimestre
Dati al 7.11.11
3. Situazione inquinanti critici: primi dieci mesi del 2011Biossido di azoto (I)
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A titolo esemplificativo nella sola giornata del 17 .1.11 nella stazione di Torino - Pza Rivoli si sono verificati 3 superamenti consecutivi (dalle 18 alle 20) del valore limite orario di NO2in concomitanza con una persistente inversione termica
4. Situazione inquinanti critici : primi dieci mesi del 2011Biossido di azoto (II)
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Nonostante il luglio 2011, solitamente il piùcritico per l’ozono , sia stato più freddo rispetto all’anno scorso, le temperature di maggio e settembre sono state più elevate
CONCENTRAZIONI MEDIE ESTIVE (maggio - settembre) di OZONOStazioni di Pino/Baldissero Torinese e Torino - Lingotto (2001 - 2011)
0
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80
120
160
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Ozo
no (
g/m
3 )
Pino/Baldissero Torinese Torino - Lingotto
5. Situazione inquinanti critici: primi dieci mesi del 2011Ozono
QUINDI complessivamente il valore medio di ozono nel 2011 risulta stabile
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Le misure di particolato in aria ambiente effettuate dalle Agenzie Ambientali sono riferite alle frazioni PM10 e PM2.5, che sono quelle per cui le attuali normative prevedono dei valori limite.
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per le cosiddette “nanoparticelle” o particelle ultrafini (con diametro < a 0.1 um) che pur trascurabili per la massa totale di particolato, sono numerose e hanno una superficie attiva molto elevata.
Il recente interesse per le nanoparticelle è dovuto al fatto che, potendo penetrare in profondità nell’apparato respiratorio e nei distretti extrapolmonari, possono avere effetti sanitari importanti.
Nel 2009 la Provincia e il Dipartimento Arpa di Torino hanno predisposto un progetto di monitoraggio delle nanoparticelle nell’area urbana torinese, che costituisce una delle prime esperienze italiane in questo ambito.
1. Attività innovative : il progetto nanoparticelle (I)
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Nel progetto si vuole determinare se e in che misura il numero di nanoparticelle vari con l’altezza dal suolo, perché in inverno si puo’ avere il confinamento degli inquinanti atmosferici negli strati di poche decine di metri di altezza.
Nella prima fase di progetto (ottobre 2009) lo strumento è stato posizionato sul terrazzo del grattacielo della Provincia di Torino, ad un’altezza di 50 m circa dal suolo; a completamento dei lavori di ampliamento della cabina di Torino Lingotto, vi verràtrasferito in via permanente.
2. Attività innovative : il progetto nanoparticelle (I)
Gli sviluppi del progetto hanno comportato in corso d’anno l’installazione di un contatraffico sugli assi C.so Inghilterra e C.so Vittorio Emanuele II per verificare la correlazione tra UFP e flussi autoveicolari
LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AGGLOMERATO TORINESE - SITUAZIONE E PROSPETTIVETorino , 30 Novembre 2011
L’andamento medio del 2010 è confrontabile con quello degli inquinanti tipici delle emissioni da traffico veicolare come il monossido di azoto, che presentano picchi nelle stesse ore, facendo ipotizzare che le emissioni veicolari rappresentino la sorgente principale delle particelle ultrafini che avendo però anche origine secondaria mantengono concentrazioni elevate anche in ore notturne (24 - 2 di notte), durante le quali l’emissione primaria sia da traffico veicolare che da altre fonti e’ bassa.
Andamento del giorno medio per la concentrazione numerica di particelle ( 2010)confronto con andamento Monossido di Azoto TO-Consolata e TO-piazza Rivoli
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
conc
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m3 )
0
20
40
60
80
100
120
NO
(µg/
m3 )
totaleMedia di Torino - Consolata, Monossido di Azoto (NO) - microgrammi / metro cuboMedia di Torino - Rivoli, Monossido di Azoto (NO) - microgrammi / metro cubo
3. Attività innovative : il progetto nanoparticelle (III)
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4. ATTIVITÀ INNOVATIVE impatto della combustione di biomasse sull’aria ambiente
L’utilizzo delle biomasse come combustibile, pur presentando il vantaggio di limitare la produzione di gas serra, va attentamente considerata soprattutto per i microinquinanti organici contenuti nel particolato, come gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), a cui appartengono molti composti di riconosciuta cancerogenicitàcome il benzo(a)pirene.
I dati della serie storica sul territorio provinciale mostrano che in alcuni siti extraurbani il benzo(a)pirene, pur rispettando il valore obiettivo previsto dalla normativa, è presente nel particolato in una percentuale maggiore rispetto all’area urbana. Per approfondire il fenomeno il Dip. ARPA di Torino ha condotto uno studio preliminare in collaborazione con l’Università degli studi di Milano.
Esaminati campioni di particolato provenienti dai siti di Susa e di Torino, sui quali e’stato determinato oltre ai parametri di routine anche il levoglucosano (tracciante della combustione del legno).
Dallo studio è emerso come la combustione delle biomasse sia una significativa fonte di IPA e quindi possa contribuire all’inquinamento da particolato specie nelle aree extraurbane
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Attività progettuali del 2012
Nel 2012 il Dipartimento Arpa di Torino ha in programma una serie di approfondimenti progettuali nel campo della qualità dell’aria ambiente
Proseguimento del già citato progetto di monitoraggio delle nanoparticelle in collaborazione con l’Area Risorse Idriche e Qualità dell’Aria della Provincia di Torino
Completamento dello studio di caratterizzazione dello stato ambientale dell’area circostante il termovalorizzatore del Gerbido per quanto riguarda le deposizioni totali
Esecuzione delle campagne di monitoraggio post operam mediante la stazione mobile all’interno dello studio delle sorgenti di inquinamento atmosferico nel territorio circostante la centrale termoelettrica di IRIDE “Torino Nord “. (Le campagne ante operam sono state effettuate nel 2011)