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IL CASO Da progetto proibito ad ancora di salvezza Il parco nazionale è fini- to con il suo atto di na- scita, sepolto da inter- minabili polemiche. To- ni sempre accesi contro un progetto detestato in Barbagia e in Ogliastra. Per fortuna il Gennar- gentu è rimasto intatto, con le sue attrattive inattaccabili, le sugge- stioni sospese tra mon- ti e mare. Quel binomio inseguito dall’industria delle vacanze, ma mai agganciato, ritorna ora per colmare il vuoto aperto da una crisi di- lagante. L’idea dà nuova luce al vecchio progetto del parco, magari regio- nale anziché nazionale. Al di là delle formule, che comunque valgono, conta la forza di un pro- getto archiviato perché proibito e ora riemerso quasi come salvataggio disperato a un’econo- mia in pezzi. Turismo a picco, come ogni altro settore dell’interno: dal- l’agropastorizia che anima il Gennargentu all’artigianato dei paesi che stanno attorno. Mettendosi insieme, stavolta la scommessa può apparire alla porta- ta di tutti. (m. o.) Presenze in calo del 24 per cento nelle strutture di Nuorese e Ogliastra Rispunta il Gennargentu Turismo giù, Confindustria ora rilancia il parco La crisi del turismo fa crollare le presenze, ma anche ripensa- re all’area del Gennargentu: parco o area protetta che sia, potrebbe essere la chiave di svi- luppo del futuro nel nome di un progetto identitario che metta assieme tradizioni, ambiente, prodotti tipici e artigianali. Ne è convinta Confindustria della Sardegna centrale che, intanto, lancia l’Sos alla Regione perché metta mano a lungaggini buro- cratiche, caro-trasporti e caren- ze nei collegamenti. Punto di partenza i numeri amari di una stagione già nera. SITUAZIONE. Tra Nuorese e Ogliastra si stima un calo delle presenze del 24 per cento ri- spetto a un anno fa che a sua volta ha registrato una perdita del 22 per cento rispetto al 2010. Non basta - come sottoli- nea Massimiliano Meloni, im- prenditore delle zone interne - che nell’arco di dieci anni, dal 2002 al 2012, strutture e posti letto siano quasi raddoppiati: tra Nuorese e Ogliastra l’incremen- to è del 47 per cento. Il punto è che le strutture vengono utiliz- zate appena 42 giorni l’anno. E non è neppure un caso - come nota Piero Loi, imprenditore lea- der del turismo balneare - che il 70 per cento della ricettività di maggiore peso della costa cen- tro-orientale sia in vendita. GENNARGENTU. Di fronte alla debacle, il presidente di Confin- dustria Roberto Bornioli rilan- cia il progetto del passato. «È necessario che il turismo delle coste arrivi all’interno e vicever- sa per i prodotti agroalimentari e artigianali dell’interno: si può realizzare con marchi d’area e mettendo in rete gli operatori. Il parco o area protetta del Gen- nargentu è una incredibile risor- sa non valorizzata». L’idea è proiettata verso il futuro. Intan- to, l’analisi di un settore allo sbando è spietata. REGIONE SOTTO ACCUSA. Il più duro è Loi: «Dalla voce dell’as- sessore regionale non ho senti- to un grido di dolore verso la po- litica nazionale e chi ha compe- tenza. Forse non ci stiamo ren- dendo conto di cosa succede: il mercato sta cannibalizzando le imprese». Sottolinea Meloni ri- chiamando l’esiguità delle risor- se regionali, come gli otto milio- ni di euro destinati alla ristruttu- razione del sistema ricettivo: «Siamo stanchi di spot, di pro- getti inefficaci. Siamo pronti a confrontarci». Cristiano Todde, vice presidente di Confindustria e imprenditore ogliastrino, pro- pone il modello-Trentino e dice: «La politica deve programmare, mettere in campo strumenti, bi- sogna organizzare il territorio». TRASPORTI. Gabriele Deplano, titolare di un’azienda di traspor- ti che garantisce i collegamenti tra Nuoro e Olbia e Cala Gono- ne, denuncia le storture del si- stema: «Mancano collegamenti tra i centri costieri. Un turista, che oggi arriva in aereo non più in nave, non sa come spostarsi da Orosei a Cala Gonone». Marilena Orunesu Conferenza stampa di Confindustria ed escursionisti sul Corrasi [M.L.] Confindustria della Sar- degna centrale bacchet- ta la Regione: «Sul turi- smo solo spot, manca una programmazione, siamo pronti a un con- fronto». www.unionesarda.it Email [email protected] L’UNIONE SARDA 32 mercoledì 8 agosto 2012 www.unionesarda.it -

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Page 1: UORO N Tel. 0784/33238 Fax 0784/37382 ...€¦ · Sardegna centrale che,intanto, ... debacle, il presidente di Confin-dustria Roberto Bornioli rilan-cia il progetto del passato.«È

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IL CASO

Da progetto proibitoad ancoradi salvezzaIl parco nazionale è fini-to con il suo atto di na-scita, sepolto da inter-minabili polemiche. To-ni sempre accesi controun progetto detestato inBarbagia e in Ogliastra.Per fortuna il Gennar-gentu è rimasto intatto,con le sue attrattiveinattaccabili, le sugge-stioni sospese tra mon-ti e mare. Quel binomioinseguito dall’industriadelle vacanze, ma maiagganciato, ritorna oraper colmare il vuotoaperto da una crisi di-lagante. L’idea dà nuovaluce al vecchio progettodel parco, magari regio-nale anziché nazionale.

Al di là delle formule,che comunque valgono,conta la forza di un pro-getto archiviato perchéproibito e ora riemersoquasi come salvataggiodisperato a un’econo-mia in pezzi. Turismo apicco, come ogni altrosettore dell’interno: dal-l’agropastorizia cheanima il Gennargentuall’artigianato dei paesiche stanno attorno.Mettendosi insieme,stavolta la scommessapuò apparire alla porta-ta di tutti. (m. o.)

Presenze in calo del 24 per cento nelle strutture di Nuorese e Ogliastra

Rispunta il GennargentuTurismo giù, Confindustria ora rilancia il parco

La crisi del turismo fa crollarele presenze, ma anche ripensa-re all’area del Gennargentu:parco o area protetta che sia,potrebbe essere la chiave di svi-luppo del futuro nel nome di unprogetto identitario che mettaassieme tradizioni, ambiente,prodotti tipici e artigianali. Ne èconvinta Confindustria dellaSardegna centrale che, intanto,lancia l’Sos alla Regione perchémetta mano a lungaggini buro-cratiche, caro-trasporti e caren-ze nei collegamenti. Punto dipartenza i numeri amari di unastagione già nera.

SITUAZIONE. Tra Nuorese eOgliastra si stima un calo dellepresenze del 24 per cento ri-spetto a un anno fa che a suavolta ha registrato una perditadel 22 per cento rispetto al2010. Non basta - come sottoli-nea Massimiliano Meloni, im-prenditore delle zone interne -che nell’arco di dieci anni, dal2002 al 2012, strutture e postiletto siano quasi raddoppiati: traNuorese e Ogliastra l’incremen-to è del 47 per cento. Il punto è

che le strutture vengono utiliz-zate appena 42 giorni l’anno. Enon è neppure un caso - comenota Piero Loi, imprenditore lea-der del turismo balneare - che il70 per cento della ricettività dimaggiore peso della costa cen-

tro-orientale sia in vendita.GENNARGENTU. Di fronte alla

debacle, il presidente di Confin-dustria Roberto Bornioli rilan-cia il progetto del passato. «Ènecessario che il turismo dellecoste arrivi all’interno e vicever-

sa per i prodotti agroalimentarie artigianali dell’interno: si puòrealizzare con marchi d’area emettendo in rete gli operatori. Ilparco o area protetta del Gen-nargentu è una incredibile risor-sa non valorizzata». L’idea èproiettata verso il futuro. Intan-to, l’analisi di un settore allosbando è spietata.

REGIONE SOTTO ACCUSA. Il piùduro è Loi: «Dalla voce dell’as-sessore regionale non ho senti-to un grido di dolore verso la po-litica nazionale e chi ha compe-tenza. Forse non ci stiamo ren-dendo conto di cosa succede: ilmercato sta cannibalizzando leimprese». Sottolinea Meloni ri-chiamando l’esiguità delle risor-se regionali, come gli otto milio-ni di euro destinati alla ristruttu-razione del sistema ricettivo:«Siamo stanchi di spot, di pro-getti inefficaci. Siamo pronti aconfrontarci». Cristiano Todde,vice presidente di Confindustriae imprenditore ogliastrino, pro-pone il modello-Trentino e dice:«La politica deve programmare,mettere in campo strumenti, bi-sogna organizzare il territorio».

TRASPORTI. Gabriele Deplano,titolare di un’azienda di traspor-ti che garantisce i collegamentitra Nuoro e Olbia e Cala Gono-ne, denuncia le storture del si-stema: «Mancano collegamentitra i centri costieri. Un turista,che oggi arriva in aereo non piùin nave, non sa come spostarsida Orosei a Cala Gonone».

Marilena Orunesu

Conferenza stampa di Confindustria ed escursionisti sul Corrasi [M.L.]

Confindustria della Sar-degna centrale bacchet-ta la Regione: «Sul turi-smo solo spot, mancauna programmazione,siamo pronti a un con-fronto».

Il Fortino di Sant’Onofrio e in alto i gestori [M. L.]

Che faccia anche la forza lo dirà solo iltempo. L’unione di sicuro però, in questocaso, fa la differenza. Riaperto al pubblicoda lunedì, il Fortino sul colle Sant’Onofrio,teatro di mitiche estati nuoresi, si presen-ta alla città sotto la stella delle larghe ve-dute: di proprietà comunale, dopo regola-re gara d’appalto era infatti stato dato inaffidamento esclusivo a Enzo Raggio, del-l’omonima dinastia di baristi. Ma esperien-za e consapevolezza non sono acqua.Quindi, dopo l’apertura delle buste il 17luglio, conscio che, come ama ripetere, «dasoli non si va da nessuna parte» decide dicoinvolgere nella nuova avventura i dueesclusi: Salvatore Cossu e Giampaolo Mele.

L’INVIDIA NON ABITA QUI. Così, tanto persfatare il mito di Nuoro città in cui regnal’invidia e tutti si fanno la guerra, o fos-s’anche solo come eccezione che confermala regola, nasce nel capoluogo barbaricinouna sinergia tutta nuova tra imprenditori.Cossu, emblema dell’intrapresa nuorese,specializzazione settore movida, è in cam-mino dal 1977. Mele porta avanti insiemeai soci una iniziativa come il Bistrot vicinoa piazza Crispi, musica e stuzzicheria con-cept store, e rappresenta quella bella e co-raggiosa quota giovanile di autoctoni cheancora si imbarca nella vita. Il sodalizio ri-serverà di certo molte sorprese. «Questacollaborazione - osserva Cossu - ci consen-tirà di unire vissuti professionali differen-ti. Cercheremo di riempire di verde e va-lorizzare il parco. Cercheremo il modo persistemare le strutture». Entusiasta, Rag-gio, annuncia un settembre ricco di even-ti: «Abbiamo già avuto delle proposte inte-ressanti», dice, «una mostra canina, untorneo di volley, perfino una serata al buioad ascoltare il verso dei pipistrelli trasfor-mato in canto da un particolare apparec-chio». E poi concerti, sfilate di moda:«Contiamo di smuovere anche i più pigri,gli aficionados del centro e farli venire finquassù per una passeggiata». A riprovache limiti e condizionamenti non sono al-tro che superabilissimi stati dell’anima.

Francesca Gungui

Sant’Onofrio. Il locale

Gestione per treE l’unionerifà il Fortino

Dopo la sospensione del parere per mancanza di alcuni atti, opposizioni contro la giunta Bianchi

«Puc? Solo un problema tecnico»Comune e Provincia: pronti a una soluzione, il piano non corre rischi

Il Municipio di Nuoro

Gli amministratori di Comu-ne e Provincia rassicuranosul Puc di Nuoro: nessun ri-schio dopo la sospensionedel parere della Provinciaanche perché in Municipioera cosa nota. «È un proble-ma tecnico, niente viene va-nificato del lavoro fatto», di-ce il vice sindaco LeonardoMoro. «La sospensione delprocedimento è un atto do-vuto che niente ha a che ve-dere con aspetti politici», di-ce l’assessore provinciale al-l’Urbanistica Paolo Porcu.Ma l’opposizione in Comu-ne attacca, anche l’ex asses-sore Ivo Carboni, ora nellagiunta Deriu. «Su tutto ilprocedimento c’è stata una

gestionale padronale e auto-referenziale che ha implica-to l’assenza di confrontodentro e fuori dal Consiglio.L’amministrazione è barri-cata a difesa ed evita il coin-volgimento dei cittadini»,accusa Carboni che parla di«totale assenza di rapportocon gli enti e le istituzioniche a vario titolo hannocompiti nelle procedure».

Dice Moro: «Siamo in con-tatto con la Regione con cuiabbiamo concordato questopercorso. Per i pareri tecni-ci sono previsti 90 giorni.L’interlocuzione con la Pro-vincia sarà assidua, collabo-rativa e proficua». SpiegaPorcu: «Il provvedimento

della Provincia, che ha fattoscattare la sospensione delPuc, verrà annullato quandol’Adis procederà con l’ap-provazione dello studio dicompatibilità idraulica, geo-logica e geotecnica e il Servi-zio Savi emetterà il pareredi valutazione di incidenza.Sono atti necessari e obbli-gatori, senza i quali la Pro-vincia non può esprimersi.Sta lavorando in piena sin-tonia con il Comune per su-perare le anomalie e far ri-partire l’iter burocratico».

Attacca il consigliere co-munale Pdl, Peppe Montesu:«La la smania di fare il Pucper dimostrare al mondoche loro erano decisionisti,

ha prodotto un piano incom-pleto e inutile. I pareri dove-vano essere acquisiti primadell’adozione definitiva e inaula erano stati dichiaraticome acquisiti. I protagoni-sti della vicenda non sonosprovveduti a tal punto dasaltare questi passaggi, le di-chiarazioni rassicurantibenché false sono frutto discelte precise. Il Puc è statoaffidato alla Veneto Progetti.Non erano compresi gli stu-di: nessuno li ha fatti perchécostano e il Comune non hai soldi». Paolo Manca (grup-po misto) ricorda le sue sol-lecitazioni in aula per ade-guare il Puc al Pai e parla di«mediocri furberie».

Primi Passi. Esperimento didattico in collaborazione con Coldiretti

L’asilo nido diventa un ortoe gli agricoltori sono i bambiniDopo aver ricevuto nel mese diaprile dalla Coldiretti l’OscarGreen con menzione specialePaese Amico con una citazionenazionale, mercoledì l’asilo ni-do comunale Primi Passi diNuoro, ha raggiunto un altroprestigioso obiettivo: il primoOrto Didattico in un asilo nidocittadino. Il tutto nell’ambito diun progetto a più ampio respi-ro che quest’anno ha coinvoltoanche gli istituti superiori diSorgono e Siniscola con la rea-lizzazione di un orto.

Quello di Nuoro non è il primoorto che nasce in una scuola cit-tadina, con gli orti sinergici del-le elementari Calamida, Mereue della scuola materna Straulludi via delle Frasche che hanno

appena compiuto un anno, mail progetto dell’asilo nuoresePrimi Passi è all’avanguardiaperché studiato su una fasciad’età inusuale (dai 3 a 36 mesi),con piccoli ospiti e genitori ac-compagnati alla scoperta deiprodotti agricoli del territorio.

Ritornare in possesso del no-stro tempo, non solo dal puntodi vista dello scorrere delle lan-cette ma anche nella consape-volezza che alimentarsi di pro-dotti locali e genuini è meglio. Èanche questo il messaggio del-l’iniziativa che ha visto i bambi-ni crescere imparando.

«Così come in un orto la caro-ta è considerata pigra e il rava-nello veloce, ed ognuno ha biso-gno del suo tempo per crescere

e maturare, il percorso educati-vo di ogni un bambino ha biso-gno di tempo è questo il valoreche dobbiamo seguire, educareper raccogliere» spiega la peda-goga dell’asilo Emanuela Puled-da.

«Il nostro obiettivo è rilancia-re la produzione e il consumodei prodotti locali», spiega ilpresiedente della Coldiretti diNuoro Aldo Manunta. Anchel’assessore ai Servizi sociali diNuoro Mario Angioi, che hapartecipato all’iniziativa in rap-presentanza dell’amministra-zione cittadina, si è detto «entu-siasta soprattutto per il perfet-to raccordo tra le istituzioni e iprivati».

Fabio Ledda

Biblioteca. Insorgono le associazioni Berlinguer, Carrus e Rosa rossa

Sulla Satta polemica riaccesa:«Temiamo un nuovo carrozzone»Riemerge sotto il solleone estivoil fuoco del dibattito legato allaproposta di creare una fonda-zione unica che in Sardegna ge-stisca i beni culturali, scaturitamesi fa dall’ottava commissioneregionale e discussa poi comedecreto legge dalla giunta regio-nale lo scorso 26 giugno. A ria-prire la querelle apparentemen-te sopita le associazioni EnricoBerlinguer di Nuoro, Nino Car-rus di Borore e La rosa rossa diCagliari che chiedono alla Regio-ne la riapertura di un tavolo apiù voci e di non assumere deci-sioni «che compromettano - silegge in un comunicato - la pos-sibilità di un confronto finaliz-zato a una maggiore condivisio-ne».

Alla base c’è il timore che nenasca un carrozzone incontrol-labile: «Grave l’azzeramento delruolo degli enti locali così comedefiniti dal Codice Urbani. - con-tinua lo scritto -. Siti archeologi-ci, biblioteche, archivi, musei,teatri, beni storico-artistici epaesaggistici, in un unico orga-nismo. Aperto, si dice, alla par-tecipazione e al contributo dellerealtà territoriali, ma di fattosottoposto all’accentramentodella Regione. Non può mitigarequesto giudizio la prevista crea-zione di un comitato scientifico-tecnico che, al di là della certaqualificazione dei componenti,appare però priva di una equili-brata e necessaria rappresenta-tività».

A far paura soprattutto la pro-spettiva che «si sottraggano ri-sorse sinora destinate agli entilocali - continua la nota - com-promettendo fra l’altro la possi-bilità di sviluppo di attività diimpresa e lavoro nelle singolesedi territoriale, legate al ruolodi indirizzo di Comuni e Provin-cia».

I sodalizi contestano alla Re-gione una eccessiva «autorefe-renzialità, distante dai risultatimisurabili conseguiti in decen-ni, con un pesante balzo indietrorispetto all’attribuzione dellecompetenze primarie. E conl’unico effetto, finora, di gettarenel panico gli operatori del set-tore».

Fr. Gu.

NUOROREDAZIONE: NuoroVia Aspromonte 3/5

Tel. 0784/33238 Fax 0784/37382

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