uso di carni di selvaggina e inculturazione
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Facoltà di Medicina Veterinaria
Grugliasco, 18 gennaio 2012
Corso di laurea Produzioni e gestione degli animali in allevamento e selvaticiARGOMENTI DI GESTIONE FAUNISTICA
dal diario del tecnico faunistico
Uso di carni di selvaggina e inculturazione della filiera cacciatore-ristorazione.
Mauro Ferri
AUSL di Modena – Servizio [email protected]
se Il CACCIATORE può quindi essere considerato un PRODUTTORE PRIMARIOnel caso ceda la selvaggina cacciata
1)al COMMERCIO tramite un Centro di Lavorazione Selvaggina2) oppure DIRETTAMENTE al consumatore finale, o a un laboratorio di un esercizio al dettaglio o di una somministrazione
DA ALCUNE PARTI SI OBIETTA E SI DOMANDA ...
… ma la legge 157/92 vieta la vendita della fauna selvatica, eccezion fatta per 6 specie elencate e fra queste mancano gli ungulati e i migratori. Come è possibile quindi <cedere> senza incorre in una infrazione?
RISPOSTAIn realtà, legge statale 157/1992 alla mano, troviamo che la situazione è chiarita e contestualizzata prima dall'art. 12, comma 6 e poi dall'art. 21, comma 1, lett. bb) e lett. ee) come illustrano le due diapositive successive
MA PER GLI ASPETTI FISCALI ?
....data la complessa variabilità dei casi e delle condizioni possibili (agricoltore e cacciatore, cacciatore con redditi non da agricoltura, pensionato, CF, P. IVA …) è consigliabile che il singolo cacciatore, in quanto produttore primario, si consulti con il proprio patronato o sindacato o commercialista.
PRIMA PERO' TRATTIAMO DI UN DUBBIO CHE OGNI TANTO EMERGE:IL CACCIATORE PUO' VENDERE LA SELVAGGINA CACCIATA ?
Art. 12(Esercizio dell'attività venatoria)
6. La fauna selvatica abbattuta durante l'esercizio venatorio nel rispetto delle disposizioni della presente legge appartiene a colui che l'ha cacciata
Art. 21(Divieti)
1. E' vietato a chiunque:......bb) vendere, detenere per vendere, acquistare uccelli vivi o morti, nonchè loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, appartenenti alla fauna selvatica, che non appartengano alle seguenti specie: germano reale (anas platyrhynchos); pernice rossa (alectoris rufa); pernice di Sardegna (alectoris barbara); starna (perdix perdix); fagiano (phasianus colchicus); colombaccio (columba palumbus)....ee) detenere, acquistare e vendere esemplari di fauna selvatica, ad eccezione dei capi utilizzati come richiami vivi nel rispetto delle modalità previste dalla presente legge e della fauna selvatica lecitamente abbattuta, la cui detenzione viene regolamentata dalle regioni anche con le norme sulla tassidermia;
Legge 11 febbraio 1992 n.157
Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio
Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25-2-1992 - Suppl. Ordinario n. 41
QUESTO ARGOMENTO DEVE ESSERE AFFRONTATO IN TERMINI
ESPLICITI
MEGLIO QUINDI DIRE:
- COSA SUCCEDE ORA, REALMENTE- COME DEVE ESSERE, NORME ALLA MANO
CACCIATORE
AUTOCONSUMO CESSIONE
IL CACCIATORE E LA DESTINAZIONE DE FACTO DELLA SELVAGGINA CACCIATA
CONSUETUDINIRARE ATTIVITA’
DIVULGATIVE
PRASSIASPETTI BORDER LINE
(quantomeno…)
PURTROPPO E' NOTO CHE ANCHE IN AMBITO PROFESSIONALE
CONTINUA CORRERE UNA OPINIONE DI QUESTO TIPO:
…...LA CARNE DI SELVAGGINA VIENE COTTA TALMENTE E TANTO A LUNGO CHE QUESTO DI PER SE' BASTA E AVANZA A PREVENIRE I
PROBLEMI ...
MA VEDIAMO COSA OFFRE FINO AD ORA UN CACCIATORE AD UN SUO
CONSUMATORE DIRETTO
•IN INVERNO, O IN UNA AFOSA ESTATE O CALDO AUTUNNO•SELVAGGINA PICCOLA E GROSSA•SPARATA BENE, O MALE, MALRIDOTTA dallo sparo•PULITA, O SPORCA (FANGO, ESCREMENTI..)•MORTE SUL SITO DEL COLPO, PERSA E RITROVATA DOPO ORE, GRAZIATA O TROVATA GIA' CADAVERE •DISSANGUATA BENE, O MALE•EVISCERATA SUBITO, O DOPO ORE DALLA MORTE•CACCIATA NEI PRESSI DEL SITO D’USO, O A ORE DI DISTANZA•RAFFREDDATA NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE, O MAI•BEN FREDDA, O BEN SOLEGGIATA O CALDA DI COFANO•CON VISCERI BIANCHI E ROSSI, O DEL TUTTO SENZA VISCERI•CAPO INTERO, O MANCANTE DI QUALCHE PARTE•.....•FROLLATA IN PELLE, O MACELLATA E SEZIONATA A CALDO E SUBITO CONGELATA IN PEZZI.....(l'elenco del PEGGIO potrebbe continuare...)
CON UNA SIMILE BASE DI PARTENZA, DI FORNITURE DI BASSA O NULLA AFFIDABILITA‘, PERICOLOSE
NULLA DI STRANO CHE SI SIA AFFERMATA
UNA PSEUDO-TRADIZIONE
CHE LIMITA L'USO DELLA CARNE DI SELVAGGINA PER LA PREPARAZIONE DI SUGHI E STRACOTTI
FORTEMENTE INSAPORITI, IN NULLA LEGATI ALLE QUALITA' DELLE CARNI DI PARTENZA
il <selvatico> è considerata una caratteristica negativa da annichilire con pesanti marinature, droghe e aromi d’ogni genere
RISULTATO GASTRONOMICO E <CULTURALE>:
SELVAGGINA DI PELO = RAGU’ da polenta e/o pappardelle
E IL SELVATICO E’ CONSIDERATO COME FONTE DI POLPE INDISTINTE
DA <MACELLARE> A CALDO E METTERE SUBITO IN FREEZER
ESEMPI1 CAPRIOLO, 15-18 KG DI POLPE MISTE
1 CINGHIALE, 40-60 KG DI POLPE MISTEETC …
IN REALTA’ NELLA CULTURA MITTELEUROPEA LA SELVAGGINA DI PELO E’ BASE PER RICETTE DI ALTA CUCINA, BASATE SU
TAGLI SPECIFICI, PREPARAZIONI SEMPLICI, AMPIA GAMMA DI COTTURE, ACCOMPAGNAMENTI DI PARI VALORE TERRITORIALE,
PER MENU ARTICOLATISSIMI
SELVAGGINA = QUALITA’ DEL TERRITORIO
E’ QUESTA LA SITUAZIONERECEPITA E NORMATA DALL’EUROPA
COL PACCHETTO IGIENE DEL 2004
E’ QUESTA LA SITUAZIONERECEPITA E NORMATA DALL’EUROPA
COL PACCHETTO IGIENE
REG. CE 852, 853 / 2004
per quanto riguarda la selvaggina cacciata RECEPITI DALL’ITALIAcon gli accordi della <Conferenza Stato Regioni e Provv. Auton.> Rep. nn.
• 2470 del 9.2.2007• 2477 del 9.2.2007• 253 del 17.12.2009
PER GARANTIRE LA SICUREZZA CONSUMATORE
CACCIATORE
AUTOCONSUMOCENTRO
DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
CESSIONE DIRETTA
COMMERCIO
CONSUMATORE FINALE
ESERCIZI AL DETTAGLIO
SOMMINISTRAZIONE
POSSIBILE DESTINAZIONE DELLA SELVAGGINA CACCIATA SECONDO IL <PACCHETTO IGIENE>: REGOLAMENTI 852 - 853 - 854/2004/CE
CACCIATORE
Mod. 2CON / SENZA VISCERI
AUTOCONSUMOCENTRO
DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
CESSIONE DIRETTA
COMMERCIO
CONSUMATORE FINALE
ESERCIZI AL DETTAGLIO
SOMMINISTRAZIONE
Mod. 1CON VISCERI
IL CACCIATORE FORMATO IN IGIENENELLA DESTINAZIONE DELLA SELVAGINA LA CONSUMO
PERSONA FORMATA
COME PREVISTO
DAL REG. CE 853/2004, ALL. III, SEZ. IV, CAP. 1
LA PERSONA FORMATA
(CACCIATORE)SEMPLIFICA LA PROCEDURA ISPETTIVA
PREVIO ESAME E ATTESTAZIONE SCRITTA, PERMETTENDO L'INVIO
AI CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
DEI CAPI SENZA VISCERI
COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SELVAGGINA CACCIATA
LA PERSONA FORMATA
(CACCIATORE)ACQUISISCE TALE QUALIFICA SEGUENDO UN
CORSO UFFICIALE DI FORMAZIONEPER IL QUALE IL REG. CE 853/2004 STABILISCE ANCHE GLI
ARGOMENTI DA TRATTARE E AFFIDA ALLA AUTORITA' SANITARIA LOCALE IL RICONOSCIMENTO
FORMATIVO, MENTRE LA FORMAZIONE PUO' ESSERE EROGATA DA CHIUNQUE ABBIA INTERESSE
COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SELVAGGINA CACCIATA
ACCREDITAMENTO AUSL del corso REGISTRAZIONE presenze (max 40 p.) ISTRUTTORI accreditati MATERIALE DIDATTICO ufficiale TEST entrata- uscita VALUTAZIONE corso ATTESTATO di abilitazione
IL PACCHETTO DIDATTICO REGIONALE IN E.R. – Determina n. 939/2011
PER ABILITARE PERSONE FORMATE (CACCIATORI)
ISTRUTTORI ACCREDITABILI: • MATERIE 2-3: VETERINARIO abilitato all’esercizio della professione
• MATERIA 4: docente con CURRICULUM ADEGUATO al caso
almeno n. 42 ORE complessivecon crediti riconosciuti di n. 36 ore per cacciatori già abilitati ai censimenti e alla
gestione faunistico venatoria degli ungulati
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UN SOLO OBIETTIVO …avere PERSONE – CACCIATORI <formati> adatti alla ispezione post mortem
per i capi da avviare ai Centri di Lavorazione
... MA MOLTI BENEFICII COLLATERALI1. autoconsumo più consapevole2. cessione diretta responsabilizzata3. educazione igienico sanitaria permanente di persone esposte alle
ZONOOSI RICREAZIONALI (malattie riemergenti ed emergenti, vettori autocotoni ed alloctoni)
4. valorizzazione di un consumo di nicchia, importante ed in crescita5. …stimolo di aggiornamento per gli operatori di sanità pubblica
PACCHETTO DIDATTICO PER ABILITARE IL PERSONALE FORMATO
7 file pdf, 237 slides
dal maggio 2009
LE TRE MATERIE CANONICHE
ESEMPI DI MACELLAZIONE
PER AUTOCONSUMO,
A SCOPO DIDATTICO
+ le LETTURE CONSIGLIATE
Traccia minima sufficiente
Integrabile secondo esigenze ed esperienza locali
STRUMENTI DIDATTICI
7 file PDF, n. 273 slide
supporti digitali
stampabili BN a 2-4 slide/pagina
ALTRI 9 file PDF
+
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- Winkelmeyer et Al., Wildbret-direktvermarktung, 2007. file con trad. di un capitolo
- Winkelmayer et Al., Wildbret- Hygiene, 2008. file con trad. di tutto il testo
- FSA – THE WILD GAME GUIDE, & photo Annex. 2008. files originali e file di traduzione
- Aggiornamenti annuali dal Piano Regionale Monitoraggio Sanitario Fauna Selvatica, 2006-2007-2008, 2009, ...
LETTURE INTEGRATIVE inserite nel pacchetto formativo
per l'aspetto igienico-ispettivo e operativo
Winkelmayer Paulsen Lebersorger Zedka,
Wildbret- HygieneDas Buch zur Guten Hygienepraxis bei WildZentralstelle Österr. Landesjagdverbände, Wien2008220 pagg., 207 immagini, 11 tavoleISBN 978-3-9501873-3-5
CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA un manuale di buona pratica per ispettori ed operatori
file con traduzione del testo
DA USARSI CON IL MANUALE
Winkelmeyer Paulsen Lebersorger Zedka
Wildbret-DirektvermarktungHygiene - Zerwirken - Gesetze - Vermarktung
2007
176 pag, 165 immagini a colori
ISBN 978-3-9501873-2-8
€ 16,00
CESSIONE DIRETTA DI SELVAGGINA un manuale di buona pratica per ispettori ed operatori
file con traduzione <capitolo REQUISITI>
da usarsi col testo a fronte
F.S.A.THE WILD GAME GUIDE
A GUIDE TO THE HYGIENE REGULATIONS FOR PEOPLE WHO SHOOT WILD GAME AND
SUPPLY IT IN-FUR OR IN-FEATHER OR AS SMALL QUANTITIES OF WILD GAME MEAT
2008
&Allegati fotografici
vedi i due file originali
vedi i due file tradotti
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**, Il Corretto Trattamento Igienico – Sanitario delle carni di selvaggina, ProvBL-USSL BL-UniPD; 2007. pdf
Berzieri Mazzamurro, CACCIA DI SELEZIONE, ProvBO, 2008 . Chiedere a ProvBO copia del manuale
**, I rischi delle zoonosi, Regione Piemonte; 2008. file pdf
LETTURE INTEGRATIVE inserite nel pacchetto formativo
di interesse per l'autoconsumo evoluto
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IL CORRETTO TRATTAMENTO IGIENICO – SANITARIO DELLE
CARNI DI SELVAGGINA
PROV. BELLUNO
ULSS n. 1 BELLUNO
UNIV PADOVA
file disponibile
per l’autoconsumo
Berzieri E. Mazzamurro G.
CACCIA DI SELEZIONE nel rispetto delle regole e della fauna
per esaltare la qualità delle carni
2008pgg. 96
Provincia di Bologna
per copie: chiedere info presso
Ufficio caccia di ProvBO
per l’autoconsumo
libero accesso A TUTTO il <pacchetto formativo>http://www.vet.unibo.it/Medicina+Veterinaria/Eventi/2009/06/ev_ispezione_carni_selvaggina.htm
scarica da qui
i 7 file del <pacchetto formativo>
e TUTTI i file delle letture consigliate
SCARICA DA QUESTO LINK:
- LE RELAZIONI DEL CONVEGNO 2009- GLI ARGOMENTI DEL CORSO v. 2009- LE SCHEDE E I FILE DELLE LETTURE COINSIGLIATE
IL <PACCHETTO DIDATTICO> R.E.RDetermina RER n. 939/2011
per scaricare file <ufficiali> e aggiornati
www.alimenti-salute.it <documentazione> <selvatici> <formazione>
n° 7 file PDF: LEZIONI ex argomenti UE (per chi possiede le 36 ore di credito previste)
n° 9 file PDF: LETTURE CONSIGLIATE
L’EFFETTO VOLUTO:INFLUIRE POSITIVAMENTE
SU TUTTA LA FILIERA
+ PERSONE FORMATE
+ CACCIATORI ISTRUITI
COMMERCIALIZZAZIONE
AUTOCONSUMO
CESSIONE DIRETTA
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CESSIONE DIRETTA al consumatore finale o a laboratori annessi agli esercizi al dettaglio o di
somministrazione a livello locale, di 500 capi di piccola selvaggina e di un capo di selvaggina di grossa taglia (ungulati), per cacciatore/anno. I capi ceduti devono essere INTERI, in pelle/penne, privati di stomaco e intestino ed accompagnati dai visceri. Per i cinghiali (completi di testa) obbligo di documentare la negatività per la Trichinellosi. Le parti non utilizzate seguono le norme di smaltimento applicabili nel singolo caso (famiglia, laboratorio, negozio, ristorante)
obbligo di documentarne la provenienza con una dichiarazione scritta (Mod. 1) recante generalità ed indirizzo del cacciatore, data e luogo di origine (obbligo di tracciabilità e sicurezza per l’esercente…)
destinazione dei selvatici abbattuti nell’esercizio della attività venatoria
accordi della Conferenza Stato Regioni e ProvvAutonomeRep. nn. 2470 e 2477 del 9.2.2007
LA CESSIONE DIRETTA E' IL CAMPO DI APPLICAZIONE CHE PERMETTE DI APPREZZARE
MAGGIORMENTE LA POSITIVITA' DEGLI EFFETTI DI UNA FORMAZIONE INTESA COME ATTIVITA'
DIFFUSA E ACCESSIBILE, AUSPICABILMENTE, DA TUTTI I CACCIATORI
MITTELEUROPA:
LA CESSIONE DIRETTA VEICOLA LA CIRCOLAZIONE DI OLTRE IL 5O% DELLA SELVAGGINA CACCIATA
CACCIATORE
CONSUMATORE FINALE
ESERCIZIO AL DETTAGLIO(MACELLERIE)
PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE
DI PASTI
CESSIONE DIRETTA
O.S.A. OPERATORE DI SICUREZZA ALIMENTARE
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna"Bruno Ubertini”, Brescia - Via Bianchi, 9
IL CACCIATORE: PRODUTTORE PRIMARIOBrescia, 05 Ottobre 2010
CON IL PATROCINIO DELLA S.I.E.F.(Società Italiana di Ecopatologia della Fauna)
ESPERIENZE IN EMILIA ROMAGNA
Mauro Ferri
AUSL di Modena – Servizio [email protected]
MATERIALE DI RIFERIMENTO PER
QUESTO INTERVENTO UN SEMINARIO INTERESSANTE
PUO' ESSERE UTILE DARE UN'OCCHIATA AL PUNTO DI VISTA DI CHI USA LA CARNE DI SELVAGGINA NELLE PREPARAZIONI
MA NON CONSIDERIAMO QUI L'USO DI CARNE COMMERCIALIZZATA DA UN CENTRO DI LAVORAZIONE
SELVAGGINA IN NEGOZI, MARKET …
INFATTI LE INTERAZIONI POSITIVE E NEGATIVE FRA CACCIATORE E PRODUTTORE SI ESALTANO SOPRATTUTTO NEL
CASO DELLA
CESSIONE DIRETTA AL CONSUMATORE FINALE O A UN LABORATORIO ANNESSO AD
UNA SOMMNISTRAZIONE O RIVENDITA AL DETTAGLIO
COSA serve all'O.S.A.?
IN MITTELEUROPA QUESTA FILIERA PARE DISTRIBUISCA OLTRE IL 50% DELLA SELVAGGINA CACCIATA
SE ESCLUDIAMO
L'AUTOCONSUMO non di interesse per la collettività
L'INOLTRO AD UN CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA di per sé ben regolamentato e vigilato nei processi
POSSIAMO MEGLIO COMPRENDERE IN TUTTE LE SUE IMPLICAZIONICOSA SIGNIFICA <CACCIATORE -PRODUTTORE PRIMARIO>
LA CESSIONE DIRETTA AL CONSUMATORE FINALE E AL LABORATORIO ANNESSO A RIVENDITE AL DETTAGLIO O A SOMMINISTRAZIONE DI PASTI
ottimo punto di valutazione della necessità di massimo sviluppo del <pacchetto igiene> applicato alla selvaggina cacciata, a partire dalla <preparazione delle persone formate>
IN REALTA' LA <FORMAZIONE> DEL CACCIATORE IN IGIENE ETC..PORTA BENEFICI SIA ALLA COMMERCIALIZZAZIONE (per la quale è stata introdotta
dal pacchetto igiene) MA ANCHE ALL'AUTOCONSUMO
E' INFATTI IMPORTANTE CHE
CACCIATORE-PRODUTTORE PRIMARIO E
O.S.A. e CONSUMATORE FINALE(ESERCENTE – RISTORATORE – PRIVATO)
INTERAGISCANO INTEGRANDOSI PER GARANTIRE SICUREZZA E QUALITA' AL CONSUMATORE.
GLI OPERATORI DELLA RISTORAZIONE DEVONO POTER QUALIFICARE IL LORO CACCIATORE-PRODUTTORE-FORNITORE
IL CACCIATORE-PRODUTTORE PRIMARIO DEVE POTER COMPRENDERE IL MERITO E LE FINALITA' DI QUESTO PROCESSO
E' EVIDENTE CHE LA FORMAZIONE NEL CACCIATORE DEVE ESSERE FATTA, PROMOSSA, AGGIORNATA, ESTESA POSSIBILMENTE A TUTTI
RICORDIAMOCI
IL PACCHETTO IGIENE AUSPICA L'ESTENSIONE DELLA FORMAZIONE IN IGIENE A TUTTI I CACCIATORI
CIO' FA EMERGERE L'ESSENZIALITA' DEL
BINOMIO
CACCIATORE FORMATOCENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI CACCIATI
BINOMIO
CACCIATORE FORMATOCENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI CACCIATI
cioè
Il capo abbattuto deve inziare <al più presto>, <con sollecitudine>
un percorso di raffreddamento e cioè è garantito da
sollecite procedure di iugulazione, eviscerazione in situ
Sollecito uso di una cella frigorifera
CACCIATORE&
PERSONA FORMATA
CONSUMATORE FINALEESERCIZI AL DETTAGLIO
SOMMINISTRAZIONE
Mod. 2CON / S. VISCERI
SELVAGGINA IN CESSIONE DIRETTA
cella frigoriferaCENTRO DI SOSTA O RACCOLTA
dei capi abbattutiAUTOCONSUMO
CENTRO DI LAVORAZIONE
SELVAGGINA
Mod. 1(CON VISCER?I
I CASI SEGUITI EVIDENZIANO CHE I CACCIATORI APPREZZANO DEL
CENTRO DI RACCOLTA
LA POSSIBILITA' DI
- DEPOSITARE AL PIU' PRESTO IL CAPO CACCIATO- FINIRE LA GIORNATA DI CACCIA SENZA - L'ASSILLO DELLA MACELLAZIONE- LASCIARE IL CAPO IN FROLLATURA E CUSTODITO- SFRUTTARE FINO A 7 GG PER DECIDERE COME DESTINARE IL CAPO FROLLATO E FREDDO A:
- AUTOCONSUMO - UN C.d.L.S. RICONOSCIUTO - CESSIOINE DIRETTA
HACCP: specifiche integrazioni per
qualifica del fornitorespellatura
toelettaturalavorazioni
conservazionepreparazioni
con selvaggina in cessione diretta preparatielaborati
menu
laboratorio annesso a dettaglio o somministrazione
CACCIATORE P.P.
cella frigorifera
trasporto
cella frigorifera
SELVAGGINA
Regione ER - Province - AUSLCONSUMO CARNE DI SELVAGGINA
OBIETTIVI•commercializzazione a norma•autoconsumo consapevole•cessione diretta sicura per l’acquirente
STRUMENTI1. DETERMINA RER n. 015856 del 29/11/2007 2. PROV.MO – SerVet : due corsi per persone formate 2006, 20093. FORMAZIONE <RISTORATORI e CESSIONE DIRETTA>, 20104. FORMAZIONE CACCIATORI, Determina n. 939/20115. MATERIALE DIDATTICO formativo per cacciatori, 7 file di lezioni
ufficiali aggiornate e letture consigliate scaricabili liberamente da:
http://www.alimenti-salute.it documentazione selvatici formazione
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45
n. 6 addetti, per: FAVORIRE L’INTEGRAZIONE FRA LE NORMATIVE FAUNISTICHE E
SANITARIE ADEGUARE LA NORMATIVA FAUNISTICO VENATORIA SUGGERIRE UNA LINEA PER UNA STRATEGIA DI SETTORE
IL GRUPPO TECNICO INTERDISCIPLINARE
•REGIONE E.R.: Servizio Veterinario•REGIONE E.R.: Pianificazione faunistica•AUSL – SERV VETER: Modena, Bologna•UNIV BO: Facoltà di Medicina Veterinaria
CHE HA SVILUPPATO IL PACCHETTO DIDATTICO PER I <FORMATI>
REGIONE EMILIA ROMAGNARECEPIMENTO DEI REGOLAMENTI 852 - 853 - 854/2004/CE
1. accordi nn. 2470 - 2477 / 9.02.06 / Conf. perm. Stato-Regioni-ProvAut
2. recepimenti a livello locale
Regione Emilia Romagna Deliberazione di Giunta n. 970/2007
Regione Emilia Romagna Deliberazione di Giunta n. 970/2007
enfasi sulla cessione diretta
1 capo/anno/cacciatore grosso capo
500 capi/anno/cacciatore piccoli capi
enfasi sulla cessione diretta
1 capo/anno/cacciatore grosso capo
500 capi/anno/cacciatore piccoli capi
gruppo interdisciplinare2007-2009
UffCaccia - AUSL- UniBO
gruppo interdisciplinare2007-2009
UffCaccia - AUSL- UniBO
Determ. 015856 del 29/11/2007 del Resp. Serv. Veterin. Ig. Alim. RER:
1 - autoconsumo2 - cessione diretta e centri sosta o raccolta (frigo di caccia)
3 – commercializzazione Centri Lavorazione Selvaggina
Determ. 015856 del 29/11/2007 del Resp. Serv. Veterin. Ig. Alim. RER:
1 - autoconsumo2 - cessione diretta e centri sosta o raccolta (frigo di caccia)
3 – commercializzazione Centri Lavorazione Selvaggina
Determ. 939 del 1.02.2011 del Resp. Serv. Veterin. Ig. Alim. RER:CORSI DI FORMAZIONE PER CACCIATORI IN MATERIA DI IGIENE E SANITA’ AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004, ALL. III, SEZ. IV, CAP. 1 -modalità di attuazione”
Determ. 939 del 1.02.2011 del Resp. Serv. Veterin. Ig. Alim. RER:CORSI DI FORMAZIONE PER CACCIATORI IN MATERIA DI IGIENE E SANITA’ AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004, ALL. III, SEZ. IV, CAP. 1 -modalità di attuazione”
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 015856 DEL 29.11.2007
DEL SERVIZIO VETERINARIO ED IGIENE DEGLI ALIMENTI
INDICAZIONI TECNICHE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNI DI SELVAGGINA ABBATTUTA
EVIDENZIA LE POSSIBILI DESTINAZIONI DELLA SELVAGGINA CACCIATA
• AUTOCONSUMO
• CESSIONE DIRETTA
• COMMERCIALIZZAZIONE
STABILISCE LINEE GUIDA E AUSPICA LA REALIZZAZIONE DI
1 - CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SELVAGINA CACCIATA
2 - CENTRI DI SOSTA O RACCOLTA PER IL SOLLECITO RAFFREDDAMENTO DEI CAPI ABBATTUTI, per favorire la finalità del
punto 1
enfasi sugli aspetti concreti della filieraenfasi sugli aspetti concreti della filiera
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• PERSONALE FORMATO: n. 187 abilitati (già tutti abilitati rilevatori biometrici), 4 corsi
• n° 2 CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA, riconosciuti per grossa selvaggina (11 in Regione
• n° 5 CENTRI DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI ABBATTUTI, registrati
• ... Imprecisabili: armadi e piccole celle frigorifere da autoconsumo
… I RISULTATIEFFETTI DIRETTI DELLA FORMAZIONE
Modena, 2006-2009
.... 2010Provincia di Bologna: 1° corso attivatoProvincia di Reggio E.. 1° corso attivato
L’INTRODUZIONE IN RISTORANTEDELLA SELVAGGINA CACCIATA
CEDUTA DIRETTAMENTE DAL CACCIATORE
AL CONSUMATORE FINALE
una opportunità nuova da gestire razionalmente
AFV LA MANDRIAMoncerrato MO
12 marzo 2010
Maurizio Ferraresi - Mauro FerriAUSL di Modena - Servizio Veterinario
slide dal corso
per ristoratori
u
12 RISTORATORI
traghettati dal SUGO di selvaggina
a: CARPACCIO, ROASTBEEF, TAGLIATA, NODINI, STRACCETTI, BRACIOLINE, SELLA ...
(prep. a crudo, cotture da 3 a 10 min)
UN TEST: CAPRIOLO in CESSIONE DIRETTA
slide dal corso
per ristoratori
IMPORTANTE
IL CACCIATORE ACCOMPAGNA il capo ceduto con il Mod. 1, che è una dichiarazione di legittimità e di tracciabilità
MA NON fornisce alcuna garanzia sanitaria, eccezion fatta per la negatività trichinoscopica (accompagna il Mod. 1) nel cinghiale
Il ristoratore che la acquisce DEVE gestire l’acquisizione in modo responsabile perché DEVE GARANTIRE il consumatore
Ciò spiega l’importanza della tracciabilità (Mod. 1) e di alcune attenzioni e procedure che sono a suo carico
slide dal corso
per ristoratori
MOLTA ATTENZIONE !!Il ristoratore pertanto DEVE esaminare bene il capo prima
dell’ingresso, quindi ESCLUDERE
ad esempio capi• anomali (diarrea, malattie del pelo,..)• troppo sporchi (fango anche nel <canale>) • <rotti> (colpi all’intestino, …)• recuperati dopo molte ore di ricerca del <capo ferito>, con assoluta
esclusione di capi rinvenuti morti• non eviscerati• tenuti in bagagliaio per più di un’ ora dopo la caccia• da un Centro di raccolta, ma trasportati senza contenitore termico o
con un c.t. ma per troppo tempo, ... • morsicati da animali• …….
slide dal corso
per ristoratori
55
ATTENZIONE ! ! !
Un cacciatore può direttamenteCEDERE AL CONSUMATORE FINALE
ma deve rilasciare una dichiarazione scritta, che accompagna la selvaggina, detta
MOD. 1
questa dichiarazione contiene informazioni su CHI E’ che cede, COSA, da DOVE, QUANDO e A CHI cede
slide dal corso
per ristoratori
56
MOD. 1CESSIONE DIRETTA DI SELVAGGINA
Dichiarazione di provenienza dei prodotti, in base alle disposizioni del Reg. CE 178/2002 relativi alla rintracciabilità.
. (compilare in stampatello e firmare per esteso)
Data…………………….. Dichiarazione n°…………………..……..Il sottoscritto abbattitore……………………………………………………………….…………….residente (indirizzo completo) ………………………………………………….…………………..……………………………………………………………………………………….…………………
data dell’abbattimento………………………ora dell’abbattimento……………………….………comune e luogo dell’abbattimento……………………………………………………….
elenco delle specie abbattuta di selvaggina selvatica grossa o di selvaggina selvatica piccola:
specie grossa …………………………n° fascetta ( se dovuto)……………..……..
specie piccola…………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……specie piccola …………………………………….., n° ……
Cede il/i suddetto/i capo/i al consumatore finale, all’esercizio di commercio, all’esercizio di somministrazione : ………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………....
Firma dell’abbattitore…………………………..….….Da compilare in triplice copia: una per il cacciatore, una al destinatario della selvaggina, una al Servizio veterinario competente per territorio di abbattimento, specificando generalità o ragione sociale ed indirizzo della destinazione
slide dal corso
per ristoratorislide dal corso
per ristoratori
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1. aula: requisiti strutturali, integrazioni dell’HACCP, procedure, criticità, qualifica del fornitore
2. laboratorio: dimostrazione pratica su capo frollato in pelle: spellatura, distacco parti e sezionamento tagli pregiati
3. cucina: dimostrazioni di preparazioni a veloce e moderata cottura
4. tavola: abbinamenti e degustazioni
AFV LA MANDRIA, Moncerrato (MO), 12 marzo 2010
PRIMA ESPERIENZA FORMATIVA CON ESERCENTI INTERESSATI ALLA CESSIONE DIRETTA DA
PARTE DEL CACCIATOREFerri & Ferraresi … e 4 ottimi specialisti in menu
UN BREVE MODULO IN 4 FASI
slide dal corso
per ristoratorislide dal corso
per ristoratori
ALIMENTO
PERICOLO BIOLOGICO
CONTROLLI IN ACCETTAZIONE
MISURE PREVENTIVE E AZIONI CORRETTIVE
SELVAGGINA CACCIATA
CEDUTA DIRETTAMENTE DAL CACCIATORE
IN PELLE / PENNA
POSSIBILE PRESENZA DI
ORGANI E TESSUTI ANOMALI CAUSA PATOLOGIE INFETTIVE E INFESTIVEASCESSI DA FERITE PREGRESSECONTAMINAZIIONE DA TERRICCIO? (SPORE)CAPO RECUPERATO DOPO FERIMENTO? (CADAVERE, SOFFERENTE)FATTORE STAGIONE CALDA
CAPO PROVENIENTE DA:ZONA DI CACCIA QUANTOLONTANA?
CARCASSA TIEPIDA O CALDA?CENTRO DI RACCOLTA (*) ?
MANTENUTO LA CATENA DEL FREDDO0 - 4° C?
TRASFERIRE SUBITO ( POCHI MINUTI DAL RICEVIMENTO) IN CELLA FRIGORIFERACONSERVARE A <4°C.RIFIUTO DEL PRODOTTO NON CONFORMEAVVISO ALL’AUTORITÀ SANITARIA COMPETENTE
(*) Il Centro di raccolta o di Sosta, in ER (vedi Determina RER n. 15856 del 29.11.2007) è una cella frigorifera che AFV, ATC o gruppi di cacciatori realizzano e registrano presso l’AUSL. La disponibilità di tali celle è fondamentale per permettere al cacciatore di depositare con sollecitudine in ambiente refrigerato il capo abbattuto e di fare avviare a corretta maturazione (frollatura) la carne. Se si considera che spesso il cacciatore cessa la caccia in orari di chiusura di eventuali <centri di lavorazione> si comprende la praticità di poter collocare subito a riposo il capo in pelle/penna coi suoi visceri (bianchi e rossi, in sacchi, separati) e decidere con calma nei giorni successivi una destinazione (autoconsumo, cessione diretta, commercializzazione) che sarà in ogni caso <sicura> dal punto di vista della sicurezza alimentare. E’ opportuno che il ristoratore / dettagliante disponga DI un adatto <armadio o cella frigorifera> sia per evitare i rischi di una inaccettabile sovrapposizione di attività sia per qualificare la fornitura di cacciatori strettamente locali e superare problemi di mantenimento della catena del freddo per cacciatori che provengono pur dall’ambito locale ma da più lontano. Considerare le T° ambientali dei mesi di caccia che ora son anche ESTIVI !
integrazione
HACCP slide dal corso
per ristoratori
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PELLE
è SPORCA ma anche un
GUSCIO PROTETTIVO per la carne
se assicuriamoINTEGRA
ASPORTATA CON ATTENZIONE • MANO SPORCA
• MANO PULITA
• COLTELLO SANIFICATO
• CESTA, sacco, …
mano sporca
mano pulita
coltello sanificato
mani lavate e sanificate guanti monouso
cesta di raccolta
slide dal corso
per ristoratori
ALIMENTO
PERICOLO CHIMICO- FISICO
CONTROLLI IN ACCETTAZIONE
MISURE PREVENTIVE E AZIONI CORRETTIVE
SELVAGGINA CACCIATA
CEDUTA
DIRETTAMENTE DAL CACCIATORE
IN PELLE / PENNA
A - Presenza di: -TERRICCIO -OSSA FRANTUMATE -SASSI -PIOMBO PALLINI PALLA FRAMMENTI MICROFRAMMENTI
B -area di provenienza: METALLI
PESANTI E VISCERI
SULLA CARCASSA,MACROSCOPICI
RIFIUTO DEL PRODOTTO NON CONFORMEADEGUATA TOELETTATURA
PIOMBO: TOELETTATURA DI AREE DI IMPATTO, DEFLAGRAZIONE E TRAGITTOOPERANDO CON ESCISSIONE <A LARGA BASE>
integrazione
HACCP slide dal corso
per ristoratori
dove finisce il Piombo di una palla che ha abbattuto un animale ?
slide dal corso
per ristoratori
IL DESTINO DEL PIOMBO
la parziale blindatura in rame è stata deformata dall’impatto e dal
tragitto nel corpo
resti del piombo ancora attaccati alla blindatura
questa parte del proiettile, in piombo, manca e si è persa in
macro e microframmenti nell’impatto e lungo il
tragitto nel corpo
prima dopo
palla, pallini e grossi frammenti sono di più immediata possibilità di gestione ma microframmenti e i “nanoframmenti” sparsi lungo le aree di impatto e percorso nei tessuti richiedono soprattutto una “escissione a larga base”
slide dal corso
per ristoratori
palla, pallini e grossi frammenti sono di più immediata possibilità di gestione
I microframmenti sparsi lungo le aree di impatto, percorso ed uscita sono più subdoli
SE POI SI TRATTA DI PALLINI SPARSI......NON SIAMO SOLO NEL <FOLKLORE> E NELLA <PRO VA> DI VERA SELVAGGINA.....
slide dal corso
per ristoratori
QUALIFICA DEL FORNITORE
La refrigerazione dei capi cacciati deve iniziare nel più breve lasso di tempo dall’abbattimento e raggiungere una temperatura in tutta la carne non superiore a 7°C.
Per facilitare le operazioni di raffreddamento, nell’impossibilità di avviare le carcasse immediatamente ad un Centro di lavorazione, queste potranno essere trasportate in un primo momento in un “centro di sosta o centro di raccolta”, ben identificato e funzionale al luogo di abbattimento, già autorizzato ai sensi della legge 283/62 o registrato ai sensi del Reg. n. 852/04/CE, art. 6, comma 2.
Per centro di sosta o centro di raccolta si intende un “Punto di raccolta e controllo dei capi abbattuti” o una “Casa di caccia”, dotato di pareti e pavimenti facilmente lavabili, acqua pulita, di una cella frigorifera di capacità idonea a contenere le carcasse non accatastate e di appositi contenitori per i visceri degli animali e degli altri scarti non destinati al consumo umano. Resta inteso che nei centri di raccolta devono essere rispettati i requisiti gestionali previsti dal Reg. n. 852/04/CE e dovrà essere tenuto un registro di carico e scarico dei capi conferiti, al fine della rintracciabilità.
dalla Determina RER n. 15856 del 29.11.2007
REFRIGERAZIONE e CELLA DI RACCOLTA
slide dal corso
per ristoratori
RECENTI ORIENTAMENTI PER LA <CASA DI CACCIA>nel modenese
n. 5 hanno registrato all’ASL la loro cella frigorifera come <centro di raccolta>
rilevamento biometrico
cella frigorifera !
WC, lavandino, boiler
magazzino, sala riunioni
Gusciola (MO), giugno 2010
IL CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI ABBATTUTIOCCASIONE CONCRETA DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITÀ ALIMENTARE
AUTOCONSUMO
CESSIONE DIRETTA
COMMERCIALIZZAZIONE
ABBATTIMENTO
IUGULAZIONE - EVISCERAZIONE
CONTROLLO BIOMETRICO
CELLA FRIGORIFERA
ISPEZIONE(PERSONA FORMATA)
DEPOSITOFROLLATURA
CAMPO
CASA DI CACCIA CON
CENTRO DI SOSTADEI CAPI ABBATTUTI
CELLA FRIGORIFERADEL CENTRO DI SOSTA
UTILIZZO •CONSUMATORE FINALE•ESERCIZII AL DETTAGLIO•SOMMINISTRAZIONE
CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
TRACCIABILITÀ Registro di carico/scarico
Corso ex: Allegato III, cap. l sez. lV, del
Reg. n. 853/04/CE
FERRARESI & FERRI, 2010
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… MOLTI BENEFICI DIRETTI E COLLATERALI1. autoconsumo più consapevole2. commercializzazione di una prodotto ad alto valore aggiunto 3. cessione diretta e responsabilizzata di un prodotto del territorio4. educazione igienico sanitaria permanente sulle ZONOOSI
RICREAZIONALI (malattie riemergenti ed emergenti, vettori autocotoni ed alloctoni) e sulle ZOONOSI ALIMENTARI
5. valorizzazione di un consumo di nicchia, importante ed in crescita6. …aggiornamento degli operatori di sanità pubblica
FORMAZIONE DEL CACCIATORE IN MATERIA DI IGIENE
uomo, animali domestici e selvatici condividono ambienti ed agenti infettivi e parassitari
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habitat habitat
habitat
un cacciatore: frequenta habitat silvestri, spesso col cane, manipola il carniere, trasporta cani e carnieri da/verso habitat
anche lontani
rispetto ad altre categorie, un cacciatore ed il suo cane hanno maggiori possibilità di entrare in contatto con una zoonosi ad ecologia silvestre
slide esempio
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per un nuovo approccio all’igiene per la prevenzione delle zoonosi ricreazionistiche
divulgazione di corrette pratiche igieniche fra escursionisti, cacciatori, fungai, trifolari, pescatori etc..
ZOONOSI E TEMPO LIBERO
Mauro FerriServizio Veterinario Azienda USL Modena
slide esempio
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CANI, da caccia e non
• ISCRIZIONE ALL’ ANAGRAFE CANINA NEL COMUNE DI RESIDENZA
• AGGIORNAMENTO IN CASO DI CESSIONE / ACQUISIZIONE
• PASSAPORTO E VACCINAZIONE ANTIRABBICA, PER U.E. E CH ….utile anche per Nord-Est italiano !!
• PASSAPORTO, VACCINAZIONE E TEST SIEROLOGICO ANTIRABBICO, TRATTAMENTO ANTIZECCHE E ANTIELMINTI PER EI, UK, S, M, N e paesi europei ed extrauropei con rabbia endemica
Rabbia? accinami, io non perdo il
fiuto !
slide esempio
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PINZETTE STACCAZECCHEconformi
1 2
La tick tweezers funziona come una penna. Premendo (1) la clip la tenaglietta sta aperta e rilasciandola (2) tenendola aderente alla pelle stringe bene la testa della zecca (adulto o ninfa che sia). Un semplice strappo stacca la zecca dalla sua sede e ci permette di schiacciarla con un batuffolo di cotone prima di gettarla.Sul punto di stacco usare solo un buon disinfettante, NON COLORATO ! NIENTE ANTIBIOTICI, neanche in pomata
Nota: questa procedura è corretta per le zone con rischio MdL. Se in zona prevale il rischio TIBOLA (o altre Rickettsiosi) questa procedura di stacco permette di conservare un buon campione di zecca da sottoporre alla identificazione da parte dello specialista che stabilirà come procedere con la terapia
slide
esempio
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LEISHMANIOSI• Malattia emergente nelle zone a microclima mediterraneo (in ER:
zona pedecollinare)• Parassita monocellulare con un ciclo complesso simile a quello della
malaria• Il parassita viene diffuso da cani malati a cani sani dai pappataci
(flebotomi), piccoli insetti ematofagi. • ZOONOSI: l’uomo si ammala se è punto da pappataci che hanno
punto cani ammalati• PREVENZIONE: sui cani apporre un collare anti pappataci, trattare
con insetticidi nella zona della cuccia, test annuale sul sangue dei cani (tutte e tre le cose!)• I flebotomi non sono bloccati dalle zanzariere (perché troppo
piccoli: sono ¼ delle comuni zanzare!)
slide esempio
UNA FINALITA’ PIU’ AMPIAUna parte del modulo formativo per il cacciatore formato,
come contributo nella prevenzione delle ZOONOSI RICREAZIONISTICHE rimergenti ed emergenti, può essere utilizzata anche da:
• escursionisti• pescatori• fungai, trifolai• birdwatchers• …chiunque frequenti gli agroecosistemi
QUINDI . Un ragione di più per il libero accesso al <pacchetto formativo>
FORMAZIONE & INFORMAZIONEIN E.R.
1. CORSI PER CACCIATORI, per <persone formate>, Modena: 2006-2009-2012
2. EVENTI INFORMATIVI allevatori, cacciatori, escursionisti , Modena, Bologna, FC, RE: 2002-2010
3. CORSI AGGIORNAMENTO PER VETERINARI , Modena: gennaio 2010, maggio 2011
4. CORSI PER ESERCENTI, Modena: Marzo 2010
5. CORSO Interregionale AUSL-SIEF-SIMeVeP: 18-19 giugno 2010, Modena
6. Prov. di Bologna, Reggio Emilia e Parma : corsi per persone formate7. ….. ma servono anche altri canali di informazione e formazione. Quali
e come ? 74
UN ROASTBEEF SE NON UN CARPACCIO DI CAPRIOLO O CERVO SONO UN’OTTIMA COSA MA POSSONO ESSERE ANCHE BOMBE AD OROLOGERIA
PERICOLI E RISCHI SONO NORMALMENTE PREVENUTI DA UN CACCIATORE IN QUANTO <P.P.> CON UNA ADEGUATA ED AGGIORNATA FORMAZIONE IN IGIENE CONVERGENTE, CON QUELLA DELL'O.S.A. E CON LE ESIGENZE DEL CONSUMATORE
avanti per un solo scopo: qualità e sicurezza alimentare !
Da R. Winkelmayer, UniBO, 24.06.2009
GRAZIE PER L'ATTENZIONE