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UTENZA: SCUOLA PRIMARIA, CLASSI 3 a -4 a -5 a OBIETTIVI GENERALI La proposta si articola in 11 percorsi educativi. Tra di essi: - tre percorsi guidano i ragazzi nell’analisi del rapporto (personale e collettivo) con la realtà che ci circonda e con gli altri (Noi e l’ambiente, Il decentramento dei punti di vista, I tempi dell’uomo ed i tempi della natura); - altri percorsi prendono in considerazione tematiche ambientali specifiche quali: gli aspetti naturalistici del Parco di Villa Demidoff, osservati in ottica sistemica (Un bosco di relazioni; La fauna del Parco, La diversità biologica), le risorse e le problematiche ambientali più attuali ( L’energia, e L’impronta ecologica con approfondimenti su acqua e rifiuti); - una proposta riguarda l’astronomia diurna (Il percorso del sole) e la possibilità di dotarsi di strumenti per orientarsi e rappresentare il territorio (Orientamento e rappresentazione del territorio), nonché di leggerne i segni e ricostruirne in qualche modo la storia (Il parco al tempo dei Demidoff). ARTICOLAZIONE 2/3 GIORNATE DI ATTIVITA’ PRESSO IL LDA (una può essere svolta presso al scuola e il territorio circostante) Le attività si svolgeranno con orario da concordare per rispondere alle esigenze del servizio e delle classi. METODOLOGIA EDUCATIVA riguardo al modello educativo si rimanda al sito: www.provincia.fi.it/ambiente/educazione-ambientale/laboratorio-didattico-ambientale-di-pratolino Le giornate sono articolate in differenti attività che prevedono una fase di coinvolgimento e spiegazione iniziale, una fase operativa all’aperto ed una successiva di discussione e riflessione sui risultati ottenuti, le dinamiche emerse, i dubbi e le curiosità suscitati. AREE TEMATICHE Tutte le tematiche prevedono che i ragazzi siano messi nelle condizioni di prendere delle decisioni in contesti complessi (costruiti mediante simulazioni) ed in ogni caso verrà posto l’accento sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente e tra noi stessi e gli altri (la classe, la città, il vicino ed il lontano). Le attività saranno stabilite in accordo con gli insegnanti per meglio aderire alle esigenze della classe. Il nostro rapporto con la realtà che ci circonda 1) NOI E LAMBIENTE Il programma si propone di riflettere sul rapporto Uomo/Ambiente a partire dalle esperienze dirette dei ragazzi. Il tentativo di favorire un approccio alla lettura ed all’interpretazione del mondo che parta dai sensi e dai canali percettivi ha come primo scopo quello di riflettere sulle modalità di conoscenza (quale quella senso-motoria) che di norma vengono sperimentate quasi inconsapevolmente, ma che costituiscono il primo e basilare livello per costruire una visione di sé e di quello che ci circonda. Altro obiettivo fondamentale è quello di promuovere situazioni in cui i ragazzi valorizzino le proprie modalità di espressione e di interpretazione della realtà stimolandone quindi un atteggiamento attivo e cercando allo stesso tempo di favorire consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente. L’essere osservatori non permette infatti loro di rimanere estranei a ciò che vedono essendo essi stessi parte integrante dell’ambiente in cui si muovono. Conoscere quindi diventa ri-conoscere le relazioni che esistono tra il soggetto e l’ambiente e tra le diverse componenti dell’ambiente. L’articolazione della proposta mira ad affrontare per tappe, ma non in modo “settoriale”, questi aspetti favorendo un approccio emotivamente coinvolgente dei ragazzi all’ambiente parco. 2) DECENTRAMENTO DEI PUNTI DI VISTA Parlare di educazione ambientale vuol dire innescare processi di analisi e verifica di quello che è il modo corrente di rapportarsi all’ambiente e tentare di capire attraverso quali occhi (culturali, sociali, sensitivi, esperienziali) si indaga la realtà. Di essa ognuno elabora una propria rappresentazione, quasi un “modo personale di guardare il mondo”, che non é quindi l’unico possibile. Pare dunque importante provare a stimolare i ragazzi ad assumere posizioni di osservazione diverse dalle loro consuete, per indagare la realtà con occhi sensibilmente differenti. Provare ad individuare nell’ecosistema «prato», o «bosco», o «albero» una diversa definizione di importanza a seconda che l’osservatore sia una formica, un capriolo, una pianta vicina, uno scienziato naturalista o il ragazzo stesso, concorrerà a mettere meglio a fuoco caratteristiche, elementi e relazioni che altrimenti sarebbero sfuggite ed a scoprire capacità e modalità diverse nell’osservare. 3) TEMPI DELLA NATURA E TEMPI DELLUOMO La riflessione sul tempo è insieme una stimolante opportunità ed una difficile sfida che si pone a diverse discipline. Il tempo viene individuato sempre più come il punto di incontro tra scienze della natura e scienze umane e dunque come il grande tema trasversale che consente di ridiscutere e di stabilire nuovi equilibri fra natura e cultura. Vi sono alcuni modi possibili per esprimere ed esemplificare la complessità e i diversi significati del tempo. Uno di questi è usare tre attributi fondamentali del tempo: cosmico o naturale, individuale, collettivo o sociale. Questa suddivisione permette di intraprendere un percorso con i ragazzi che porti ad una riflessione sul valore del tempo nella storia dell’uomo relativa alla differenza tra la logica quantitativa, tipica del tempo cosmico, la logica qualitativa, specifica del tempo vissuto o individuale, e la mediazione fra le due e cioè quella del tempo collettivo o sociale. 1

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Page 1: UTENZA: SCUOLA PRIMARIA, CLASSI 3 a-4a-5a - provincia.fi.it · e gli altri (la classe, la città, il vicino ed il lontano). ... Il percorso didattico aiuta a comprendere i concetti

UTENZA: SCUOLA PRIMARIA, CLASSI 3 a-4a-5a

OBIETTIVI GENERALI La proposta si articola in 11 percorsi educativi. Tra di essi:- tre percorsi guidano i ragazzi nell’analisi del rapporto (personale e collettivo) con la realtà che ci circonda e con gli

altri (Noi e l’ambiente, Il decentramento dei punti di vista, I tempi dell’uomo ed i tempi della natura); - altri percorsi prendono in considerazione tematiche ambientali specifiche quali: gli aspetti naturalistici del Parco di

Villa Demidoff, osservati in ottica sistemica (Un bosco di relazioni; La fauna del Parco, La diversità biologica), le risorse e le problematiche ambientali più attuali (L’energia, e L’impronta ecologica con approfondimenti su acqua e rifiuti);

- una proposta riguarda l’astronomia diurna (Il percorso del sole) e la possibilità di dotarsi di strumenti per orientarsi e rappresentare il territorio (Orientamento e rappresentazione del territorio), nonché di leggerne i segni e ricostruirne in qualche modo la storia (Il parco al tempo dei Demidoff).

ARTICOLAZIONE 2/3 GIORNATE DI ATTIVITA’ PRESSO IL LDA (una può essere svolta presso al scuola e il territorio circostante)Le attività si svolgeranno con orario da concordare per rispondere alle esigenze del servizio e delle classi.

METODOLOGIA EDUCATIVAriguardo al modello educativo si rimanda al sito: www.provincia.fi.it/ambiente/educazione-ambientale/laboratorio-didattico-ambientale-di-pratolinoLe giornate sono articolate in differenti attività che prevedono una fase di coinvolgimento e spiegazione iniziale, una fase operativa all’aperto ed una successiva di discussione e riflessione sui risultati ottenuti, le dinamiche emerse, i dubbi e le curiosità suscitati.

AREE TEMATICHETutte le tematiche prevedono che i ragazzi siano messi nelle condizioni di prendere delle decisioni in contesti complessi (costruiti mediante simulazioni) ed in ogni caso verrà posto l’accento sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente e tra noi stessi e gli altri (la classe, la città, il vicino ed il lontano). Le attività saranno stabilite in accordo con gli insegnanti per meglio aderire alle esigenze della classe.

Il nostro rapporto con la realtà che ci circonda

1) NOI E L’AMBIENTEIl programma si propone di riflettere sul rapporto Uomo/Ambiente a partire dalle esperienze dirette dei ragazzi. Il tentativo di favorire un approccio alla lettura ed all’interpretazione del mondo che parta dai sensi e dai canali percettivi ha come primo scopo quello di riflettere sulle modalità di conoscenza (quale quella senso-motoria) che di norma vengono sperimentate quasi inconsapevolmente, ma che costituiscono il primo e basilare livello per costruire una visione di sé e di quello che ci circonda. Altro obiettivo fondamentale è quello di promuovere situazioni in cui i ragazzi valorizzino le proprie modalità di espressione e di interpretazione della realtà stimolandone quindi un atteggiamento attivo e cercando allo stesso tempo di favorire consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente. L’essere osservatori non permette infatti loro di rimanere estranei a ciò che vedono essendo essi stessi parte integrante dell’ambiente in cui si muovono. Conoscere quindi diventa ri-conoscere le relazioni che esistono tra il soggetto e l’ambiente e tra le diverse componenti dell’ambiente. L’articolazione della proposta mira ad affrontare per tappe, ma non in modo “settoriale”, questi aspetti favorendo un approccio emotivamente coinvolgente dei ragazzi all’ambiente parco.

2) DECENTRAMENTO DEI PUNTI DI VISTA Parlare di educazione ambientale vuol dire innescare processi di analisi e verifica di quello che è il modo corrente di rapportarsi all’ambiente e tentare di capire attraverso quali occhi (culturali, sociali, sensitivi, esperienziali) si indaga la realtà. Di essa ognuno elabora una propria rappresentazione, quasi un “modo personale di guardare il mondo”, che non é quindi l’unico possibile. Pare dunque importante provare a stimolare i ragazzi ad assumere posizioni di osservazione diverse dalle loro consuete, per indagare la realtà con occhi sensibilmente differenti. Provare ad individuare nell’ecosistema «prato», o «bosco», o «albero» una diversa definizione di importanza a seconda che l’osservatore sia una formica, un capriolo, una pianta vicina, uno scienziato naturalista o il ragazzo stesso, concorrerà a mettere meglio a fuoco caratteristiche, elementi e relazioni che altrimenti sarebbero sfuggite ed a scoprire capacità e modalità diverse nell’osservare.

3) TEMPI DELLA NATURA E TEMPI DELL’UOMO La riflessione sul tempo è insieme una stimolante opportunità ed una difficile sfida che si pone a diverse discipline. Il tempo viene individuato sempre più come il punto di incontro tra scienze della natura e scienze umane e dunque come il grande tema trasversale che consente di ridiscutere e di stabilire nuovi equilibri fra natura e cultura. Vi sono alcuni modi possibili per esprimere ed esemplificare la complessità e i diversi significati del tempo. Uno di questi è usare tre attributi fondamentali del tempo: cosmico o naturale, individuale, collettivo o sociale. Questa suddivisione permette di intraprendere un percorso con i ragazzi che porti ad una riflessione sul valore del tempo nella storia dell’uomo relativa alla differenza tra la logica quantitativa, tipica del tempo cosmico, la logica qualitativa, specifica del tempo vissuto o individuale, e la mediazione fra le due e cioè quella del tempo collettivo o sociale.

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L’ambiente, l’ecologia

4) LA DIVERSITÀ BIOLOGICALa diversità biologica indica la varietà delle forme di vita presenti sul nostro pianeta, dai microrganismi ai vegetali, agli animali, all’uomo, e degli ecosistemi di cui queste forme di vita fanno parte. In queste parole è racchiusa l’idea di una macchina complessa capace di adattarsi ad ogni cambiamento e strutturata , nel suo insieme, in modo da conservare un equilibrio, quindi a consentire la vita. Diversità dunque come connotazione positiva, come ventaglio di possibilità e di creatività infinite, necessarie per continuare a vivere. Analizzando però il significato che il senso comune attribuisce a tale termine, si scopre che la connotazione semantica di questa parola assume spesso una valenza negativa. La diversità non è più una ricchezza. Diverso è il folle, il tossicodipendente, l’emigrato, il tifoso della squadra avversa, l’animale selvatico, l’insetto. La diversità incute timore. Da ciò deriva l’importanza di usare la diversità come un concetto strutturante, cioè ampio e complesso, che organizza le informazioni provenienti da molteplici esperienze e che va quindi costruito e non trasmesso. “ Dove è e come si presenta la diversità?” Con questa domanda si intende impostare con i ragazzi un processo di “scoperta della diversità” nei suoi molteplici aspetti e nelle sue molteplici relazioni.

5) UN BOSCO DI RELAZIONIL’obiettivo è quello di pensare il bosco come sistema di elementi biotici ed abiotici, interconnessi ed dipendenti fra loro. In un primo momento i ragazzi si avvicineranno al più “classico” degli ecosistemi tramite una conoscenza percettivo-sensoriale valorizzando nuove (o meglio, trascurate) “potenzialità” del corpo.Osservando le piante si cercherà di capire come ogni specie abbia risolto la necessità di procurarsi la quantità necessaria di luce (fonte di vita non solo delle piante-produttrici, ma anche di tutti i consumatori, umani compresi) e di come ciascun individuo riesca a convivere con i vicini in un gioco continuo di “forze” ed equilibri.Infine si andrà alla ricerca di tracce significative dei rapporti ecologici dei vari elementi presenti e passati, soffermandoci sul ruolo dell’attività umana in un bosco.

6) LA FAUNA DEL PARCO (PERCORSO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA POLIZIA PROVINCIALE)Il LDA ha recentemente effettuato uno studio sulle presenze faunistiche del parco di Pratolino ed i risultati raggiunti rappresentano un buono spunto di studio per scoprire come uno spicchio di territorio a due passi da Firenze possa essere ricco di diversità e specificità. Il contesto del parco di Pratolino costituisce infatti uno straordinario esempio su come la gestione di un territorio da parte dell’uomo può determinare, a volte in modo anche conflittuale, lo sviluppo delle comunità animali ed a favorirlo o limitarlo nel corso della storia. Si è dunque di fronte a un inaspettato laboratorio naturale in cui è possibile esplorare gli stretti rapporti che intercorrono fra l’uomo e le altre specie animali. E’ previsto un incontro con la Polizia Provinciale per illustrare le attività di protezione faunistica e apportare conoscenze sulla fauna del territorio della provincia e del parco attraverso la proiezione di materiali audiovisivi e altre attività da concordare.

Le risorse ed il nostro ruolo nei confronti dell’ambiente e degli altri

7)L’IMPRONTA ECOLOGICAIl progetto educativo ha come obiettivo una riflessione sul rapporto tra stili di vita, consumi e le risorse necessarie a sostenerli. Le classi partecipanti sperimentano, attraverso giochi e riflessioni, il fatto che la vita ed i consumi sono legati alla quantità di spazio e di risorse che si hanno a disposizione, e che esiste una differenza tra le risorse rinnovabili e quelle non rinnovabili.Nell'ambito di questa proposta è possibile concentrarsi maggiormente sulle problematiche legate all'acqua ed ai rifiuti.a) Partendo dal proprio vissuto i ragazzi indagheranno il tema dell'acqua a partire dal territorio vicino a loro per andare poi a riflettere ed a scoprire la presenza dell’acqua nel Parco di Villa Demidoff e poi intraprendere percorsi differenti riguardanti il fiume/torrente, l’uso dell’acqua da parte dell’uomo, l’acqua nella storia, l’acqua come risorsa….Nell’ambito di questo percorso può essere concordata una visita all’acquedotto dell’Anconella in collaborazione con Publiacqua.b) Con un approccio metodologico che punterà a far riflettere i ragazzi su un problema complesso la cui soluzione non è univoca ed alla costruzione di un atteggiamento critico, si affronterà il problema dei rifiuti non solo in relazione al loro corretto smaltimento ed alla raccolta differenziata ma soprattutto rispetto ai nostri stili di vita ed alle nostre scelte quotidiane.Il percorso può avvalersi della collaborazione di Publiambiente o di Quadrifoglio a seconda del territorio di appartenenza della classe.

8) L’ENERGIAIl riscaldamento globale ed il consumo dei combustibili fossili evidenziano l'importanza della ricerca e dell'uso di fonti energetiche rinnovabili ed alternative, tradizionali o innovative. Il percorso didattico aiuta a comprendere i concetti di base legati alle forme di energia e alle loro trasformazioni, sperimentando alcune semplici tecnologie che sfruttano fonti rinnovabili e non inquinanti (dall’acqua al vento, dal sole all’idrogeno).Il percorso potrà prevedere una visita al “ Diamante”, impianto fotovoltaico-idrogeno di Enel posto nel Parco.

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Lettura del territorio e orientamento

9) IL PERCORSO DEL SOLE La proposta intende creare situazioni favorevoli all’osservazione di fenomeni legati al moto apparente del sole mettendo in rilievo l’importanza del punto di vista che si viene assumendo. Vuole infine essere l’occasione per avviare una riflessione sullo “spazio” in quanto luogo fisico in cui osserviamo i fenomeni e sul “tempo” nella sua accezione universale ed individuale.In genere si è consapevoli delle principali leggi copernicane che regolano il rapporto fra sole e terra, si sa che è la Terra a girare intorno al sole e non viceversa, ma non si riflette sul fatto che queste “nozioni” sono in contraddizione con quanto realmente si percepisce. Per ricavare informazioni utili dal Sole è quindi necessario recuperare la capacità di “stare dentro” ai fenomeni cercando di ragionare come facevano gli antichi. Ciò significa, anche se la cosa inizialmente non è agevole, che è meglio partire solo dalle informazioni che si può ricavare dal nostro rapporto con l’orizzonte terrestre e cioè dall’ esperienza. Si potrà così tentare di ricostruire il modo in cui era vissuta la dimensione del tempo prima dell’invenzione dell’orologio e della conseguente suddivisione della giornata in ore “tutte uguali”, e di recuperare così quelle “saggezze” e “conoscenze” che, fino a poche generazioni fa, erano patrimonio condiviso della comunità.Con l’aiuto di semplici strumenti, i ragazzi sono stimolati ad osservare, dedurre, fare ipotesi sulle posizioni del Sole e della Terra nelle varie stagioni.Il percorso può prevedere, oltre agli incontri con gli operatori, che una parte di lavoro sia svolto autonomamente a casa: si tratterà di osservare e disegnare, una volta al mese, la linea dell’orizzonte nel punto dove tramonta il sole. Il percorso può essere sviluppato anche con un incontro presso la scuola.

10) ORIENTAMENTO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIOIl Parco Mediceo di Pratolino con la sua ricchezza storico-culturale e naturalistica, è uno strumento particolarmente adatto per avviare una riflessione sulle rappresentazioni di un territorio e per divenire punto di partenza di un lavoro analogo e di un raffronto con un territorio vicino alla quotidianità dei ragazzi. La lettura del territorio può avvenire su piani temporali diversi partendo dall’analisi della situazione odierna e risalendo, attraverso l’interpretazione di segni e testimonianze del passato, al valore d’uso che quel territorio ha avuto nella storia. La rappresentazione di uno spazio muove dall’analisi senso-percettiva dell’ambiente circostante e produce un’interpretazione della realtà mediante l’uso di differenti linguaggi e punti di vista. L’approfondimento di queste tematiche è di particolare interesse per la classe in quanto possono essere sperimentate modalità di descrizione di percorsi con strumenti sempre più sofisticati, dalla rettifica del percorso con indicatori di direzione verso la destra e la sinistra all’uso di bussole e mappe.

11) IL PARCO AL TEMPO DEI DEMIDOFF – I DOCUMENTI, LA VITA, I LUOGHIPrendendo a spunto la recente pubblicazione della Provincia “Il Parco di Pratolino nel Novecento”, dove sono raccolte una serie di interviste dei testimoni viventi di quel periodo storico, si sviluppa un percorso che cerca di ricostruire le trasformazioni che il parco ha subito nel corso del tempo in relazione alle attività che l'uomo vi ha svolto. Il rapporto tra le risorse del territorio e le abitudini di vita di chi lo abitava vengono esplorate attraverso le costruzione di mappe e la localizzazione di luoghi “significativi” in una ricerca che si sviluppa in tutto la parte accessibile del parco. Verranno coinvolte le capacità di analisi delle “tracce” che si possono trovare nel territorio e l'attitudine all'esplorazione e all'osservazione dei ragazzi al fine di consentire una lettura sistemica della realtà oggetto di studio. L'obiettivo quindi non è solo quello di fare una ricostruzione storica “d'ambiente” ,ma soprattutto quello di riflette sul rapporto tra uomo e natura a partire da dati e testimonianze che permettano di esplorare i differenti modi di sfruttare le risorse, di costruire rapporti sociali, di relazionarsi con il mondo esterno.

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