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“Territorio In Forma” periodico bimestrale Anno II - numero Settembre - Ottobre 2011. Iscr. Tribunale di Siena n° 1 del 28/01/2010. Editore e Direttore Responsabile Valentina Niccolai. [email protected] - Iscrizione - ROC 20029 Stampa: Tipografia Rossi - Sinalunga (Si). Redazione: Loc. Podere Il Casino, 92 53020 - Trequanda (SI) 0577 662007 Dedicato a Voi, cittadini, turisti, imprenditori che con la vostra buona volontà contribuite a mantenere l’importante Patrimonio Ar- tistico Culturale del Bel Paese. Ebbene sì, nella terra che ospita circa il 40% del patrimonio artistico mondiale, siamo in piena crisi per lo sviluppo e a volte per la stessa sopravvivenza di ciò che l’uomo nei secoli ha saputo creare. Ecco il dispe- rato appello pubblico, rivolto dall’intero Consiglio Superiore per i Beni Culturali al Presidente della Repubblica Italiana, Napolitano: «Signor Presidente, il nostro Ministero non è piú in grado di attuare quanto l’ar- ticolo 9 della Costituzione impone: cu- rare il patrimonio culturale. La preghia- mo pertanto di farsi interprete di questa situazione miserevole presso il governo e il Parlamento italiani». Ogni anno i fondi per i beni culturali di- minuiscono. Dal 2004 al 2010 sono scesi da un già scarso 0,34 % a uno 0,21 % del bilancio dello Stato. Francia Inghilterra e Germania 2,21 % del PIL (dati apparsi sul Corriere della Sera del 18 novembre 2010). Un barlume di speranza viene proprio dalla gente, soprattutto da que- gli imprenditori che secondo un’ondata di nuovo mecenatismo rinascimentale, investono nel restauro di opere d’arte, nella realizzazione e mantenimento di musei, nella creazione di eventi di ca- rattere culturale come quello presentato a Pienza per l’esposizione di un dipinto inedito di Santa Caterina da Siena. Il Ministro Tremonti ha sostenuto che la cultura non si mangia. È vero che l’arte per l’arte non funzionava neppure per Lorenzo il Magnifico, ma il grande “na- turale” motore economico che è il patri- monio artistico culturale che fine farà se non avrà il necessario sostentamento? Orari museali ristretti, laboratori didat- tici tagliati, cantieri infiniti, scarsità di eventi che animano la cultura. Per non parlare del nutrimento dei nostri cer- velli che deriva dalla contemplazione dell’arte, fondamentale per un paese che fa della creatività made in Italy il pro- prio orgoglio. Ci dovremo accontentare solo di emozioni derivanti da spettacoli di intrattenimento spazzatura? Fuga di cervelli? Qui si rischia che i cervelli non si sviluppino proprio, al momento in cui l’arte e la cultura, per mancanza di fon- di, non saranno più patrimonio fruibile da tutti. Valentina Niccolai VALENTINA NICCOLAI PUBBLICHE RELAZIONI E MARKETING Direttore Responsabile Valentina Niccolai PERIODICO DI ATTUALITà. COPIA GRATUITA www.territorioinforma.com www.valentinaniccolai.it Gallina . .

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“Territorio In Forma” periodico bimestrale Anno II - numero Settembre - Ottobre 2011.Iscr. Tribunale di Siena n° 1 del 28/01/2010. Editore e Direttore Responsabile Valentina [email protected] - Iscrizione - ROC 20029 Stampa: Tipografia Rossi - Sinalunga (Si). Redazione: Loc. Podere Il Casino, 92 53020 - Trequanda (SI) 0577 662007

Dedicato a Voi, cittadini, turisti, imprenditori che con la vostra buona volontà contribuite a mantenere l’importante Patrimonio Ar-tistico Culturale del Bel Paese. Ebbene sì, nella terra che ospita circa il 40% del patrimonio artistico mondiale, siamo in piena crisi per lo sviluppo e a volte per la stessa sopravvivenza di ciò che l’uomo nei secoli ha saputo creare. Ecco il dispe-rato appello pubblico, rivolto dall’intero Consiglio Superiore per i Beni Culturali al Presidente della Repubblica Italiana, Napolitano:«Signor Presidente, il nostro Ministero non è piú in grado di attuare quanto l’ar-ticolo 9 della Costituzione impone: cu-rare il patrimonio culturale. La preghia-mo pertanto di farsi interprete di questa situazione miserevole presso il governo e il Parlamento italiani».Ogni anno i fondi per i beni culturali di-minuiscono. Dal 2004 al 2010 sono scesi da un già scarso 0,34 % a uno 0,21 %  del bilancio dello Stato. Francia Inghilterra e Germania 2,21 % del PIL (dati apparsi sul Corriere della Sera del 18 novembre 2010). Un barlume di speranza viene proprio dalla gente, soprattutto da que-gli imprenditori che secondo un’ondata di nuovo mecenatismo rinascimentale, investono nel restauro di opere d’arte, nella realizzazione e mantenimento di musei, nella creazione di eventi di ca-rattere culturale come quello presentato a Pienza per l’esposizione di un dipinto inedito di Santa Caterina da Siena. Il Ministro Tremonti ha sostenuto che la cultura non si mangia. È vero che l’arte per l’arte non funzionava neppure per Lorenzo il Magnifico, ma il grande “na-turale” motore economico che è il patri-monio artistico culturale che fine farà se non avrà il necessario sostentamento? Orari museali ristretti, laboratori didat-tici tagliati, cantieri infiniti, scarsità di eventi che animano la cultura. Per non parlare del nutrimento dei nostri cer-velli che deriva dalla contemplazione dell’arte, fondamentale per un paese che fa della creatività made in Italy il pro-prio orgoglio. Ci dovremo accontentare solo di emozioni derivanti da spettacoli di intrattenimento spazzatura? Fuga di cervelli? Qui si rischia che i cervelli non si sviluppino proprio, al momento in cui l’arte e la cultura, per mancanza di fon-di, non saranno più patrimonio fruibile da tutti. Valentina Niccolai

VALENTINA NICCOLAIPUBBLICHE RELAZIONI E MARKETING

Direttore Responsabile Valentina Niccolai

PERIODICO DI ATTUALITà. COPIA GRATUITA

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VAl D’ORCIA, VAlle DellA CUlTURA

Caterina Benincasa, santa senese, patrona d’Italia e d’europa, ha inciso fortemente nella spiritualità cri-stiana: il suo impegno sociale e religioso ha fatto sì che questa fragile fanciulla di Fontebranda divenisse punto di riferimento per i secoli. Ogni santo è stato, nella storia, contrassegnato da una particolare icono-grafia mediante la quale vengono tratteggiati i dati emergenti della spiritualità e dell’impegno religioso ed ecclesiale. Per quanto riguarda Caterina due sono le immagini preferite: la prima nella quale si presenta la Santa intenta a scrivere, la seconda in cui ella viene collegata in vario modo all’immagine del crocifisso. Pur essendo analfabeta, la Santa senese ebbe il dono dal suo Sposo di leggere e scrivere e fu proprio questa frenetica attività di scrittrice, finalizzata alla pace e

alla concordia tra i popoli, che la spinse a comunicare con i re, il papa, i ve-scovi, i vari responsabili della società civile e del mondo religioso. 381 sono le lettere a lei attribuite, a cui vanno aggiunti il Dialogo della divina provvidenza e le Orazioni. È in questa luce che possiamo comprendere il senso della prima raffigurazione iconografica di Caterina. la seconda, quella con il crocifisso, tuttavia, è ben più sviluppata e vuole presentare la vita interiore della Santa, il suo rapporto d’amore con il “suo Gesù”. Caterina è la mistica del “sangue” e della “passione”. ella si scioglie alla contemplazione dell’amore di Gesù che si manifesta nella crocifissione, nel suo dissanguarsi per noi.era così grande l’amore di Caterina per Gesù crocifisso che il 1 Aprile del 1375, nella chiesa di Santa Cristina a Pisa ricevette il dono delle stimmate: l’Amato del suo cuore la conformò in quell’amore che diventa dono per i suoi figli, sen-za riserve e senza barriere. Questo spiega il fatto che, spesso, nell’iconografia cateriniana il crocifisso rappresentato mentre si protende in avanti verso la Santa, raffigurata a volte con le braccia allargate come per stringere il suo Si-gnore dalle cui piaghe escono dei raggi luminosi che trafiggono Caterina nelle mani, nei piedi e nel costato. È la fusione di amore, essere nel cuore dell’amato, suo respiro e sua vita. All’interno di questa thelogia crucis et amoris bisogna ricordare che all’età di 23 anni Caterina aveva avuto in dono il cuore di Gesù che aveva preso il suo: l’intreccio dell’amore umano e divino rendeva totale il vincolo nuziale tra Caterina e il suo mistico Sposo.Nel dipinti di Cristoforo di Benedetto si possono cogliere gli elementi icono-grafici appena presentati: Caterina stringe con la mano la croce di Cristo e il suo cuore. In questo modo il pittore intende comunicare il centro della vita spirituale della Santa: unita all’amore crocifisso di Cristo, Caterina trasmette la misericordia del Signore nel gesto di benedire la persona inginocchiata (for-se il committente?). Il giglio sulla destra sopra la mensola esprime nel modo più classico il cuore immacolato e la purezza della Santa senese.

Benedetto Rossi

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Al fine di festeggiare la ricorrenza del 550° anniversario della canonizzazione di Caterina da Siena da parte di Pio II e in stretto dialogo e collaborazione con la mostra I caratteri di Caterina Libri e incisioni (secoli XV-XVIII), dedicata

simultaneamente alla santa senese nei locali della Fabbriceria della Cattedrale dalla Società Bibliografica Toscana, il Museo Diocesano di Pienza, diretto da Gabriele Fattorini, presenta un’inedita effige cateriniana quattrocentesca, dipinta a non troppa distanza dalla santificazione della domenicana eletta in tempi più recenti patrona d’Italia e d’Europa. Si tratta di una tavola di proprietà privata (Dei Bardi, Firenze) che può essere riconosciuta al raro pittore Cristoforo di Benedetto (documentato a Bologna dal 1456 al 1497). Caterina vi com-pare in atto di benedire un devoto inginocchiato di fronte a lei, distinguendosi ormai per il nimbo di santa, oltre che per i consueti attributi del cuore, del Crocifisso e del giglio.

L’On. Oliviero Diliberto a Pienza:“Siena, la più bella Provincia del

mondo”D: On. Lei ama la Terra di Siena e i suoi frutti?R: Ho sempre conosciuto questo territorio perchè ho trascorso molti anni a Rigutino, Arezzo. In que-sta terra, antica per l’archeologia Etrusca, cibo vino cultura vantano le tradizioni più remote.D: Come membro della Soc. Bibliografica Toscana ci ha raccontato il Suo ‘400 in occasione di questa

splendida mostra: R: Il secolo più bello! In esso si è avuta la riscoperta dei classici, l’umanesimo di massa solleci-tato dall’invenzione della stam-pa, la caduta di Costantinopoli nel 1453 e nel 1492 la scoperta dell’America. Un fermento cultu-rale unico.D: E Santa Caterina da Siena?R: Una giovanissima donna, ar-ruolatasi alla politica. In una so-cietà in cui la donna è mercificata come la nostra, Caterina risplen-de e ancora a lei si può guardare, in chiave moderna.Foto: momenti dell’inaugurazio-ne a Palazzo Piccolomini.

Scopriamo Santa Caterina da Siena

“la Santa Caterina Benedicente”, Museo Diocesano Pienza 25 Giugno-2 Settembre

VALENTINA NICCOLAIPUBBLICHE RELAZIONI E MARKETING

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Città di Pienza

Il Nobile, motore di sviluppoNon si può scindere la promozione del vino da quella del territorio in cui viene prodotto - spiega Fe-derico Carletti Presidente del Consorzio del Vino Nobile- si tratta di un concetto ormai noto, che però trova qui un’applicazione reale e quotidiana. A Montepulciano il volano economico del territo-rio è proprio il Nobile, capace di muovere il 70% dell’economia complessiva: circa 1.200 gli addetti del settore, 60 milioni di euro all’anno il valore della produzione, pari a oltre 8 milioni di bottiglie per il Nobile e 2,7 milioni per il Rosso, con un 59% di prodotto destinato all’export e il restante 41% al mercato nazionale. Ma vino Nobile vuol dire Montepulciano, e viceversa: il connubio tra vino e territorio è talmente stretto e inscindibile che è difficile capire dove comincia uno e dove finisce l’altro. Basti pensare che sono oltre 250mila i turisti che arrivano ogni anno a Montepulciano, e tra questi l’interesse per il vino è in costante aumento, registrato sia dall’incremento di degustazioni e visite guidate, sia dalle bottiglie direttamente vendute in azienda (pari all’11% del totale). E sono le nuove tecnologie il principale strumento di prenotazione dei turisti: nel 2010 il sito della Strada del Vino Nobile ha fatto registrare oltre 100mila accessi.

Le vostre degustazioni, in un’ antica grotta scavata nel tufo circondati dalle grosse botti in cui invecchia il Vino Nobile.

Assaggi da barrique, degustazioni vecchie annate, analisi sensoriale in un’atmosfera suggestiva.I wine tour variano da una durata di 20 minuti, a percorsi guidati di 1h e ½.I Sapori di Toscana a Valdipiatta, includono degustazione di formaggio pecorino di Pien-za e di Olio Extra Vergine di Oliva di produ-zione aziendale.Dal lunedì al venerdì 9,00-13,00 e 14,00-18,00. Sabato mattina esclusivamente su pre-notazione [email protected] - tel: 0578 757930.

www.valdipiatta.itCall now for your private wine tourIn the spirit of a boutique winery, Te-nuta Valdipiatta is pleased to welcome guests through special wine experien-ce: Old Vintages Tasting, Barrel Ta-sting, Sensory Wine Tasting, Flavours of Tuscany: with different duration, from 20 minutes to 1 h ½ - Monday to friday 9AM to 1 PM - 2PM to 6PM Saturday mornings by reservation only.

Montepulciano oasi di benessere, secondo il Direttore Generale della Banca di Credito

Cooperativo di Montepulciano Beniamo Barbi. Territorio In Forma, incontra Barbi in una mat-tina di tarda primavera in cui si cominciano a vedere turisti in Piazza Grande. Dopo 25 anni di lontananza dalla città, Barbi ha deciso di tornare a lavorare qui, dove si continua a respirare un clima diverso, positivo.

“Montepulciano è un’isola felice in cui si produce ricchezza e lavoro. E’ grazie al sistema Montepulciano che si sono impostate strategie di crescita in cui abbiamo creduto fortemente come istituto di credito locale. Pur in un sistema finanziario di scarsa liquidità, sono state trovate risorse per iniziative legate al vino, all’export, al turismo. Pen-siamo ad esempio all’investimento Fortezza, per il quale 350 mila euro sono stati forniti proprio dalla nostra Banca. Quali sono stati i progressi recenti della Banca?La nostra è una banca locale che ha fatto crescere la valdichiana an-che in ottica internazionale. Accompagnamo addirittura all’estero importanti istituzioni da noi sostenute, sulla scia del grande successo della DOCG Vino Nobile di Montepulciano.

Molti dei nostri clienti sono aziende vinicole che contribuiscono a sviluppare lavoro, turismo e notorietà intorno a questo territorio d’eccellenza.Al nostro interno siamo attenti a seguire i mercati che cambiano oggi ad una velocità vertiginosa. Siamo sempre pronti a finanziare nuove idee di sviluppo purchè valide. Nel contesto finanziario globale, non certo entusiasmante, noi della Banca manteniamo un atteggiamento positivo verso le nostre aziende e il territorio . Ecco che ciò ha atti-rato la fiducia di nuovi Soci, un patrimonio in crescita e il benessere di questo angolo di Valdichiana. E se la banca va bene, l’interesse prevalente è della collettività”.

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Della Valdichiana, il nuovo Presidente Nazionale Fisar

Nicola MasielloTerritorio In Forma saluta con orgoglio l’elezione di Nicola Masiello, amico e maestro di una vita nel vino. Ecco il suo discorso di elezio-ne: “I Sommelier, e principalmente quelli FISAR, es-

sendo  l’ultimo anello della catena debbo-no quotidianamente  dimostrare la loro assoluta preparazione, la loro dedizione e il loro attaccamento/amore verso il vino, verso i produttori  e verso i consumatori finali.  La cultura dovrà essere quindi la nostra parola d’ordine e per questo mo-tivo attenzione particolare sarà dedicata alla didattica in tutte le sue declinazioni al fine di poter compiutamente rendere disponibile al mondo il “nostro valore aggiunto”  che è fatto di competenza, pro-fessionalità e voglia di far emozionare”.Al Ristorante Betulia di Bettolle, di Ni-cola Masiello, potete degustare una delle migliori bistecche di Chianina in valdi-chiana. Prenota ora: 0577 624131 CHIU-SO IL SABATO. At Restaurant Betulia of Bettolle, you can taste one of the best ste-aks of Chianina Valdichiana, Book now: 0577 624131 - Closed on Saturdays.

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Barbi, Dir. Generale BCC Montepulciano

Montepulciano, oasi di benessere

Nel cuore della splendida Buonconvento, città dalle antiche mura medievali, da

non perdere la visita a uno dei più raffinati laboratori di pelletteria senese. La Dolce Vita di Iacopo e Bianca Pianigiani: la seconda ge-nerazione di pellettieri, imbastiscono model-li originali e classici al tempo stesso, in pel-lami di alta qualità. Semplici turisti e Vip in tutto il mondo indossano accessori La Dolce Vita. www.ladolcevitaweb.com

In the heart of the beautiful Buonconvento, city of the old medieval walls, do not miss a visit to one of the most charming leather workshops

of Siena. La Dolce Vita of Iacopo and Bianca Pianigiani: the second generation of artisans, sketched the original models in high quality leather. Simple tourists and VIPs around the world wear accessories La Dolce Vita.

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Re ARTùlABORATORIO ORAFO

IN ChIANCIANO TeRMeA Chianciano non tralasciate una visita al

bellissimo Museo Etrusco: esso raccoglie la più ricca collezione di canopie in Italia. Dopo, per gli amanti del bello, visitate il prestigioso laboratorio orafo “Alla corte di Re Artù”: Rossana vi mostrerà gioielli unici al mondo eseguiti dai mestri artigiani secondo lo stile etrusco. La fine e minuta lavorazione fonde in perfetto equilibrio tecniche antichissime: granulazione etrusca, sbalzo, cesello. Tutti pezzi unici. Fidatevi.

No all’artigianato tarocco: acquistate oggetti autentici direttamen-te nei laboratori artigiani di produzione. L’artigianato di qualità ha bisogno del turismo per tramandare le origini culturali, sociali e produttive della Terra di Siena

No to craft tarot: dear tourist, purchase authentic items directly in the production workshops. The quality crafts-

manship needs of tourism in order to pass on the cultural origins, social and production of Terra di Siena.

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Celebrare l’Unità d’Italia, con un prodotto di puro artigianato autoctono è una provocazione per un paese come il nostro fuori dalle produzioni di mas-sa. La competizione globale, giusta e sana, impone la delocalizzazione in paesi in cui non si hanno né la qualità delle confezioni come in Italia, nè si può conoscere le condizioni in cui lavorano gli operai. Se una persona, non ha mai toccato con mano una borsa di vera pelle, non può permettersi il lusso di scegliere e certamente ne perde in termini di valore dell’oggetto. Territorio In Forma, vuole dire ai turisti in vacanza nelle Terre di Siena che in alcune città, ad esempio a Buonconvento dagli artigiani Pianigiani o a Rigomagno da Anne Marie Ciminaghi, o da Ros-sana dell’oreficeria Re Artù di Chianciano ci si può far confezionare gioielli, borse, scarpe, sciarpe ecc. a mano senza spendere follie! Non sono gli atelier delle città che ti spennano viva, ma sono semplici labora-

tori artigiani che noi soste-niamo per dire che esistono e vi aspettano, oggi ancor di più, per far riconoscere le differenze!

“Borsa la Dolce Vita” di Pianigiani, per il

150° dell’Unità d’Italia

Nel cuore della Val d’Orcia, intraprendete il cammino attraverso San Quirico d’Orcia, splendido Borgo Medievale alla scoperta dei migliori oli d’Extravergine senesi. Ogni anno in Dicembre si svolge la Festa dell’olio: quest’anno il premio al miglior olio d’oliva è stato dato all’azienda Poggio Al Vento di Roberto Mascelloni, www.poggioalvento.net. La potete visitare nella località di San Qui-rico d’ Orcia che affaccia alla Ripa. Da fare una buona scorta per il consumo quotidiano.

Sempre in Località la Ripa, vi aspetta un’esperienza stile Cavalli e Cantine, Horses and Wineries www-aziendapoggiogrande.it

Per chi ama il palio di Siena, in Val d’Orcia, merita una visita alla vinicola Poggio Grande dove il titolare, Luca Zamperini allena puledri da Palio. Segreti della famosa corsa si nascondono dietro la prestigiosa etichetta Scorbutico, puledro premiato nel 2008 dalla difficile selezione dei cavalli.Pienza Patrimonio dell’Umanità Unesco. Tra le Cantine più famose della denominazione Orcia Doc, merita una menzione Capitoni Marco www.capitoni.eu i cui vini Il Capitoni e il Frasi, hanno raggiunto l’eccellenza in numerose degustazioni.

Per gli amanti del Tartufo delle Crete Senesi, da non perdere una tappa a San Giovanni d’Asso, patria del diamante bianco e di ottimi vini. Raccomandiamo l’Azienda I lOGhI di Berni

Valentino, in particolare per la grande esperienza in merito al tartufo. Dell’Azienda l’Orcia Doc Rosso Cinabro: da provare!Sempre a San Giovanni d’Asso, prenotate nell’agriturismo www.canonicaholiday.com: Donella e Serenella Vannetti, vi offriranno un Dongiovanni, Orcia Doc.

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The Orcia WineMade from Sangiovese (minimum 60%) and other, non-aromatic

grapes authorised by the Region of Tuscany. It is introduced to the market on March 1, the year following vintage. A well-structured, complex wine, dark red in colour with a fine bouquet, reminiscent of red fruits. The flavour is intense, balanced and lasting. It combines well with quality meat dishes and mature cheeses and is particularly enhanced by the use of the white truffle, which is found in this area. Serve between 16° and 18°C.

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www.lunadoro.comIl nuovo Orcia eclisse:

l’ultima sfida di Dario e Gigliola

Ma in estate per chi è in cerca del fresco, conviene rag-giungere l’Amiata. Nelle vicinanze, a Campiglia d’Orcia, si consiglia una sosta da Paolo Salviucci a Campotondo, per conoscere e acquistare il Tocco, un Orcia di grande qualità. www.cantinacampotondo.com.

A San Casciano Bagni, altra splendida stazione termale senese affacciata prorpio in Val d’Orcia, approfittate di fare visita alle Cantine Ravazzi: vini ottimi a prezzi intelligenti! www.ravazzi.it

Proseguendo a Gallina, troviamo la filiera Corta della Bottega degli agricoltori, per gli acquisti economici, in salute e rispettosi del marchio Agriqualità della Regione

A Pienza, un ristorante che non tradisce mai! Dal Falco, Tel: +390578748551

Toscana. www.bottegadegliagricoltori.it

Il Cacio di Pienza: una sosta a Pianporcino per conoscerloPercorrendo la Val d’Orcia, passata Pienza lungo la Cassia, merita una sosta alla Fattoria Pianpornico di Giuseppe Bussu e i suoi fratelli. Originari del viterbese e trasferitisi in Val d’Orcia, insieme alle loro greggi , nei primi anni ’80, la famiglia si è specializzata nell’allevamento di pecore e nella produzione di un eccellente cacio. La produzione classica di pecorino fresco, semi-stagionato, stagionato, ricotta e raveggiolo, è arricchita a produzioni speciali e pluripremiate. Nel 2008 Pianporcino vince il Premio come miglior Pecorino d’Italia. Da non perdere le selezioni speciali: Gli Ubricahi, pecorino stagionato in barrique con vinacce di Brunello e Orcia; I Sotto Fieno: pecorino stagionato in barrique con fieno ottenuto da prati del tutto spontanei e naturali, perfetti da alternarsi alle coltivazioni di erba medica per la nutrizione delle pecore, ma soprattutto

ricchissimi di mille inediti aromi che danno al formaggio sfumature davvero uniche;Foglia di Noce: tradizionalmente questo tipo di formaggio andrebbe stagionato in ziri di terracotta, ma la versione di Pianporcino lo preferisce in barrique ben spurgate, così che non rimanga traccia dell’aroma del vino. Nessun prodotto è sempre disponibile, ma solo durante la corretta stagione, segno di una produzione che considera la qualità assoluta e il rispetto dei tempi naturali più importanti del fattore commerciale (da fine settembre a fine novembre le pecore si mungono solo ogni 3 giorni quindi è molto difficile, ad

esempio, avere una produzione ampia e costante di fresco. In questo periodo si possono correttamente vendere solo stagionati). Oggi un agriturismo permette una piacevole vacanza in Val d’Orcia, al refrigerio del bio-lago, il primo del territorio. Degustazioni guidate di formaggi sempre disponibili, prenotazione:f a t t o r i a p i a n p o r c i n o @ g m a i l . c o m

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WeB e TURISMOl’importanza del web nel turismo è confermata dal Rapporto n. 9 Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia, stilato da Città del Vino e Censis Servizi, secondo cui il 30% dei turisti eno-gastronomici organizza la propria vacanza attraverso internet, anche se il 70% rimane per ora fedele ai canali tradizionali (agenzie, guide ecc.). Ma nel “mercato” via Internet, in crescita costante a doppia cifra (2 miliardi di utenti nel mondo, 30 milioni in Italia nel 2010, con +444% di utenti dal 2000 al 2010), il turismo è una delle voci più significative e questo fa riflettere sull’esigenza da parte di chi propone offerte di turismo enogastronomico di rafforzare la propria “immagine virtuale”. Il 75% degli eno-turisti organizza in anticipo il proprio viaggio, mentre il 25% decide cosa fare una volta raggiunta la meta. Il 58% degli amanti del wine & food sceglie una sola meta, a fronte di un 42% che invece esplora un intero territorio.Fonte: Città del Vino

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Val d’Orcia, Valle della Salute,

Valle del BenessereDal convegno Alimentazione e Benessere nei territori dell’Unesco, svoltosi in giugno, sono nati interessanti approfondimenti scientifici sulle proprietà salutistiche dei prodotti agroa-limentari provenienti dai siti Unesco. Tra que-sti la Val d’Orcia.l’Università di Siena, Facoltà di Scienze del-la Comunicazione, ha espresso il concetto di Wellcome in Val d’Orcia: Il legame tra Uomo e Territorio ha 4 caratteri-stiche: funzionale, estetico, simbolico, affettivo.Il Benessere, secondo la definizione che ne dà l’OMS, include in sè il concetto di Stile di Vita: la salute fisica e la salute psichica.la salute mentale, il benessere psichico, risente positivamente del Relax favorito da discipline quali lo yoga, la meditazione e lo sport.Il benessere fisico, coinvolge alimentazione, allenamento, le terme curative, rilassanti, e to-nificanti. lo sport vi rientra come nuova moda e tendenza.Nel concetto di Stile di vita, vanno inclusi la Natura del territorio, le risorse natu-rali, paesaggistiche, l’enogastronomia, gli usi e costumi, leisure. Tutte attività fruibili in Val d’Orcia.Bene, ai turisti in Val d’Orcia diciamo voi siete nel teatro naturale che meglio riassume, secon-do ricerce scientifiche, qualità di salute e benes-sere. Godiamo di questo patrimonio!

Autunno,

ricrearsi alle terme

All’interno del Par-co artistico, naturale e culturale della Val

d’Orcia, che rientra nei siti appartenenti al Patri-monio Mondiale Unesco, vi attendono le bene-fiche acque delle Terme San filippo. Le proprietà rilassanti e benefiche delle acque solfuree e dei loro sedimenti rendono i trattamenti offerti dal Centro Benessere Terme San Filippo unici e na-turali. Ai trattamenti tipicamente termali, come l’idromassaggio in acqua termale, il peeling con i sedimenti termali lasciati dalle preziose acque, il fango termale per maschere viso e per trat-tamenti detossinanti e rilassanti per il corpo, si uniscono tanti altri trattamenti di bellezza e massaggi, eseguiti da mani esperte con l’ausilio di tecniche della tradizione occidentale e orien-tale continuamente rinnovate. Le acque termali sono acque solfuree-solfate-calciche-magnesia-che ipertermali (48°) che vantano loro proprietà analgesiche, antinfiammatorie e miorilassanti per le articolazioni e anticatarrali, fluidificanti e antimicrobiche per le mucose.

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La Cantina Viticoltori al Vinexpo 2011

Tribeca RestaurantTribeca Restaurant nasce dall’idea di voler creare un ristorante “esclusi-vo” con l’obbiettivo di accontentare i gusti e le esigenze dei graditi ospi-ti.Si possono apprezzare i sapori della terra a quelli del mare attraverso la maestria dello Chef che dopo importanti esperienze in prestigiosi ristoranti in Italia e all’estero, ha deciso di portare il suo estro nelle dolci colline toscane di Chianciano Terme.Territorio In Forma incontra il titolare:“Il Tribeca Restaurant è certamente un ristorante moderno, ma sempre rispettoso della cucina del territorio, da noi potrete assaporare in un contesto raffinato ed esclusivo i nostri menù degustazione o pietanze alla carta. La nostra cucina a vista vi riserverà inoltre uno spettacolo fuori dal comune: i nostri Chef all’opera! Tutti i prodotti serviti al Tribeca sono selezionati e di alta qualità, accompagnati da vini selezionati dal

nostro Sommelier che po-trete degustare anche al bicchiere. Infine per non farci mancare niente la no-stra musica dal vivo di sot-tofondo renderà la vostra cena ancora più esclusiva.”Abbinamento per Territorio In Forma: antipasto di mare crudo, in abbinamento al Dogajolo 2010, Igt Toscana Bianco - Blend di Chardonnay, Grechetto e Sauvignon Blanc vino molto fresco dell’A-zienda Carpineto. “La Cantina Carpineto ci è piaciuta fin da subito - dichiara il titolare del Tribeca - per la vivacità nell’immagine e nelle Pubbliche Relazioni, oltre che per la qualità dei vini, naturalmente!”

Toscana da comprarewww.marcotedeschi.it

Tendenze, affari e passioni di chi compra un casale.li spiega a Territorio In Forma Marco Tedeschi, imprendi-tore di successo internazionale nel settore degli immobili di lusso in Toscana.

D: Quanto attira l’immobile in Toscana?MARCO TeDeSChI :“ La Toscana, ormai da decenni, è un “brand” che suscita il suo fascino a livello mondiale. Anche analizzando l’interesse dei tour operator internazionali per la Toscana si evidenzia una netta conferma che la nostra regione rimane una destinazione irrinunciabile e che anche in un periodo di crisi come quello attuale l’attenzione per la Toscana non cala, anzi, cresce il numero degli addetti al settore che trattano destinazioni toscane. Perciò non possiamo parlare della Toscana come di una moda passeggera, bensì di una realtà che continua ad in-cantare con le sue meraviglie intere generazioni provenienti da qualsiasi parte del Mondo.D: Un appeal verso la Toscana immobiliare come moda o strutturale e quali i best buyers?MARCO TeDeSChI: “Il Territorio Toscano è da sempre una forte at-trazione per i mercati esteri, ma questo fenomeno si evolve e si modifica molto velocemente. Ad oggi non c’è una clientela prevalente sulle altre. Se fino ad alcuni anni fa i Tedeschi avevano quasi monopolizzato i flussi d’acquisizione degli immobili, oggi invece sono sempre più interessati a noi anche altri paesi del Nord Europa come Olanda, Belgio ed i pae-si scandinavi come Svezia, Finlandia e Norvegia. Ma anche Francesi e Britannici, come sempre, hanno il loro “peso” sul mercato immobiliare.

Non dimentichiamoci infine dei Russi, che negli ultimi anni hanno avuto una forte rilevanza per quanto riguarda la richiesta di immobili storici e di lusso sia nel senese che nel resto della regione.

D: quali i motivi che spingono all’acquisto?MARCO TeDeSChI: I motivi spingono ad acquistare una casa in to-scana sono molteplici ed in ordine di importanza direi:Paesaggi unici al Mondo, Ricchezza di opere d’ arte a partire dalle città fino ad arrivare al piccolo borgo.Ricerca di privacy e tranquillità;Elevata qualità della vita,  Qualità eno-gastronomiche eccellenti.La mia esperienza mi dice che ogni persona che cerca una casa in toscana è spinta da un forte sen-timento d’amore per questa Terra. Spesso si tratta proprio di amore a prima vista, nato magari in una vacanza, in un soggiorno speso tra le nostre colline che hanno incantato gli occhi e l’anima delle persone.D: Qual è la filosofia che ispira il vostro lavoro? MARCO TeDeSChI:Sin dagli inizi della mia attività, la politica di Toscana Immobiliare si è basata su pochi ma chiari principi che avreb-bero dovuto governare l’operato di tutti i collaboratori, quali capacità professionale, chiarezza nei rapporti con gli interlocutori (servizi, costi, etc.), servizio pre e post vendita, riservatezza, soddisfazione del cliente e word of mouth marketing. La pubblicità più grande che un’ Agenzia immobiliare possa mai avere è il passaparola dei suoi clienti ed  allo stesso tempo una delle più grandi soddisfazioni di questo mestiere è sapere che entrambe le parti sono rimaste soddisfatte al termine di una trattativa. Questo ha portato alla fidelizzazione dei clienti, i quali sono diventati ad oggi i migliori biglietti da visita per le attività dell’agenzia. Tutto questo non ha prezzo ed è quello che spinge me ed i miei collabo-ratori a tirar fuori ogni giorno il meglio di noi stessi.D: Quali i punti di debolezza su cui le istituzioni dovrebbero miglio-rare per promuovere il territorio?MARCO TeDeSChI: Secondo il mio punto di vista le istituzioni do-vrebbero ancor più incentrare il loro lavoro sulle attività di marketing per dare sempre più input alle persone interessate alla nostra regione, favorendo l’organizzazione di eventi fieristici, stand o quant’altro per at-tirare sempre di più l’attenzione verso il nostro territorio. Infatti, eventi come quello organizzato a Pienza possono solo che aumentare la “VO-GLIA” di Toscana.

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Pienza 25 Giugno 2011

ABITA

RE

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