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Tutti i Diritti Riservati - Vietata qualsiasi riproduzione del presente ebook

SONIA SALERNO

INVESTIRE IN OPZIONI BINARIE

Come Investire il Capitale in Opzioni Binarie a 1-5-

10-15 Minuti per Guadagnare in Modo Costante e

Veloce

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Titolo

“INVESTIRE IN OPZIONI BINARIE”

Autore

Sonia Salerno

Editore

Bruno Editore

Sito internet

http://www.brunoeditore.it

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato

trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico.

http://www.brunoeditore.it

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Sommario

Introduzione pag. 5

Capitolo 1: Come acquisire i fondamenti del trading

online pag. 7

Capitolo 2:Come studiare un grafico pag. 30

Capitolo 3: Come sapere se il prezzo sale o scende

con gli indicatori e oscillatori pag. 54

Capitolo 4: Come riuscire a controllare le proprie

emozioni pag. 73

Capitolo 5: Come guadagnare in opzioni binarie

a 60 secondi, 5-10-15 minuti pag. 88

Conclusione pag. 114

Glossario pag. 116

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Introduzione

Le opzioni binarie sono un metodo di investimento e un’opportunità di

guadagno molto semplice. Gli investimenti e la gestione del capitale

investito per ogni asset sono facilmente controllabili e gestibili dal trader.

Le probabilità di vincita e di perdita sono del 50% e i profitti in caso di

vincita sono elevati.

Per capire in che direzione investire, ti basterà impostare e guardare

semplici grafici. Saranno gli indicatori a farti capire in che direzione

andare. Dovrai imparare a leggerli nel migliore dei modi e sentirti sempre

sicuro di ciò che stai facendo.

Il fattore più importante che dovrai controllare saranno le tue emozioni.

Soprattutto la paura di perdere, che in certi casi non ti darà tregua. Ma

con piccoli e semplici accorgimenti potrai tuffarti nel trading online,

questa fantastica opportunità di guadagno.

Infine ti servirà una tecnica semplice per investire, che dovrai applicare

con costanza e disciplina e che non dovrai cambiare durante un

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investimento che ti sembra in perdita.

Aspetta sempre la scadenza di un’opzione, anche se è in perdita, per poter

reinvestire o cambiare la tua strategia, perché durante un’operazione

in perdita la paura potrebbe assalirti e l’emozione farti sbagliare. Se

seguirai queste poche e semplici regole, la vincita sarà assicurata. Ma

ora non perdiamo tempo, iniziamo!

Buona lettura,

Sonia Salerno

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CAPITOLO 1:

Come acquisire i fondamenti del trading online

Cosa sono le opzioni binarie?

L’opzione binaria, chiamata anche opzione digitale, è uno strumento

di trading semplice e veloce. Tra i motivi del suo successo ci sono la

semplicità e i profitti elevati. Un’opzione binaria è una previsione sul

valore di un asset (asset è la componente sulla quale vogliamo investire,

cioè valute EUR/USD, AUD/CAD ecc., oppure indici come FTSE-

100, Dow Jones, stocks o titoli azionari, come Fiat, Apple, Facebook,

oppure commodities o materie prime, come oro, argento, caffè) in un

determinato periodo di tempo.

Il termine binario deriva proprio dal fatto che il trader per ogni opzione

ha sempre a disposizione due scelte, quindi il 50% di probabilità di

vincita e il 50% di probabilità di perdita. Il trader investe una certa

somma di denaro formulando una previsione sul prezzo. Essendo una

forma di trading semplificato, non richiede particolari conoscenze come

il Forex Spot (il mercato cosiddetto spot è quello in cui fisicamente

avviene lo scambio di valuta: si dice spot perché lo scambio si conclude

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immediatamente) e altri strumenti più complessi di trading online.

Per prevedere un asset, ci basterà la semplice analisi del grafico che

andremo a studiare nei prossimi capitoli. Il risultato dell’operazione

è quindi conseguibile alla scadenza dell’opzione. Se la previsione del

trader si rivela esatta egli riceverà immediatamente l’importo investito

più il profitto già noti, se invece si rivelerà errata subirà la perdita del solo

capitale investito. Infatti sia il rischio che il profitto potenziali sono noti

in anticipo. Su una piattaforma di trading in opzioni binarie, vengono

visualizzati sia il profitto ottenibile che la possibile perdita per ogni

negoziazione, oltre all’arco di tempo fino alla scadenza del contratto.

L’opzione binaria è il metodo più facile per fare trading, perché consente

al trader di guadagnare alti profitti in pochissimo tempo. È facile da

capire e la sua negoziazione avviene in un modo trasparente. Nel corso

degli ultimi anni questo mercato è diventato accessibile a chiunque.

Uno degli errori più comuni nel trader è quello di non capire in che

direzione sta andando il mercato e di investire senza una strategia ben

definita. Ci sono tre tipologie di transazioni per le opzioni binarie messe

a disposizione sulle piattaforme di trading, illustrate di seguito.

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Alto o basso (above/below)

• Alto: garantisce al trader un profitto se alla scadenza il prezzo

dell’asset risulterà essere superiore del prezzo rilevato al momento

dell’acquisto.

• Basso: garantisce al trader un profitto se alla scadenza il prezzo

dell’asset risulterà essere inferiore di quello rilevato al momento

dell’acquisto.

Tocca o no (one touch)

• Tocca: garantisce al trader un profitto se nel corso del periodo di

tempo indicato il prezzo dell’asset raggiungerà o supererà un livello

predeterminato.

• Non tocca: questo tipo di opzione garantisce al trader un profitto se

nel periodo di tempo indicato il prezzo dell’asset non raggiungerà

un livello predeterminato.

Opzione intervallo (boundary)

• Inside Boundary: garantisce all’investitore un profitto quando

al momento della scadenza il prezzo dell’asset risulterà essere

all’interno di un contorno predeterminato, cioè un range di prezzo.

• Outside Boundary: garantisce all’investitore un profitto quando

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al momento della scadenza il prezzo dell’asset risulterà essere

all’esterno di un contorno predeterminato, cioè all’esterno di un

range.

In particolare nell’ultimo capitolo ci occuperemo delle transazioni Alto/

Basso con un tempo di investimento che va dai 60 secondi ai 15 minuti.

Questo tipo di trading è detto anche a reddito fisso, perché per ogni

somma puntata possiamo avere una vincita che va dal 70% all’85%.

Nel caso di perdita, avrai perso solo i soldi puntati per un asset, che non

devono superare mai il 5% di tutto il capitale. Questo lo approfondiremo

meglio nella gestione del capitale.

SEGRETO n. 1: le opzioni binarie, dette anche a reddito fisso, sono

uno strumento di trading semplice e veloce.

Differenza tra Forex e opzioni binarie

Facendo trading sul Forex Spot (o mercato valutario cash) si acquista

o si vende una coppia di valute utilizzando il margine e l’effetto leva.

Infatti, quando si fa trading sul Forex Spot è possibile esporsi per importi

nettamente superiori a quelli presenti sul conto.

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In questi casi una variazione negativa, anche piccola, può azzerare il

conto in pochi istanti, soprattutto se non viene utilizzato uno stop loss

di protezione. Inoltre per incominciare devi fornire un capitale elevato.

Per ottenere un profitto, le opzioni devono essere rivendute a un prezzo

maggiore di quello di acquisto. Con l’effetto della leva finanziaria la

perdita può andare ben oltre il capitale investito.

In questo caso possiamo apprezzare maggiormente la semplicità con cui

effettuare il controllo del rischio nelle opzioni binarie. Con le opzioni

binarie sai quanto puoi perdere o guadagnare in anticipo, e il capitale

iniziale non è alto, si può iniziare anche con 250 euro.

Ci sono piattaforme che permettono di depositare anche solo 100 euro.

Io sconsiglio i principianti di partire da una somma così irrisoria, perché

in caso di perdita non ci sarebbe possibilità di recupero, la tua autostima

subirebbe un grave colpo e in questo caso potresti anche rinunciare a

questa meravigliosa opportunità di guadagno.

Nelle opzioni binarie il profitto non si ottiene dalla differenza tra

acquisto e vendita come nel Forex Spot, ma dalla corretta previsione

dell’andamento dell’asset, alto, basso o in range.

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SEGRETO n. 2: con le opzioni binarie hai un maggior controllo

sulla gestione del tuo capitale. Sai sempre quanto puoi perdere e

guadagnare in anticipo.

Analisi di mercato (fondamentale e tecnica)

Che cos’è l’analisi fondamentale?

Ci sono due tipi di analisi di base del mercato: quella fondamentale e

quella tecnica. L’analisi fondamentale cerca di prevedere l’andamento

futuro dei movimenti del mercato in base alle notizie economiche

relative a un paese, analizzando le condizioni economiche correnti, le

politiche di governo e i fattori sociali all’interno di un ciclo di affari di

una struttura.

Le notizie economiche pubblicate dagli economisti di un paese hanno

una grande influenza sull’andamento di un mercato. Dal momento che

gli Stati Uniti sono la più grande potenza economica del mondo è molto

importante seguirne gli sviluppi. Ogni paese o blocco economico rilascia

mensilmente una serie di statistiche particolarmente significative e molto

importanti, e questi annunci hanno spesso un effetto sulla forza della

valuta.

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SEGRETO n. 3: l’analisi fondamentale cerca di prevedere

l’andamento futuro dei movimenti del mercato in base alle notizie

economiche relative al paese.

L’analisi tecnica invece analizza l’andamento attuale del mercato in

considerazione dei movimenti passati, cerca di prevedere le tendenze

future utilizzando i movimenti rilevati in passato con l’aiuto di indicatori

forniti dalla piattaforma di trading.

La filosofia dell’analisi tecnica dice che:

• il mercato sconta tutto;

• i prezzi si muovono in direzione del trend;

• la storia si ripete nel tempo.

Questa è la sintesi della teoria di Charles Henry Dow che sviluppò una

serie di principi per analizzare il comportamento del mercato e che

furono la base dell’analisi tecnica. Inventò anche l’indice Dow Jones

che porta il suo nome.

L’analisi tecnica può essere scontata dall’analisi fondamentale

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Nel grafico che dobbiamo analizzare sono incorporati tutti i fattori

fondamentali. L’analisi tecnica non considera le notizie e i bilanci, anche

perché conoscere le notizie in tempo reale per noi è difficilissimo se

non impossibile e, prima che queste arrivino, il mercato si è già mosso.

L’unica cosa che ci interessa sapere è la direzione del prezzo. Quindi

l’analisi tecnica batte sul tempo l’analisi fondamentale.

I prezzi si muovono in direzione del trend

Il trend è la forza che muove i prezzi in una direzione. È più probabile

che un trend continui la sua direzione piuttosto che la inverta.

La storia si ripete nel tempo

Tutte le strategie sono state create in base ai risultati che si sono ottenuti

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in passato. Ogni tecnica e ogni strategia ha un valore statistico. Se in

passato il prezzo è salito o è sceso in una determinata situazione, anche

in futuro quando si verificherà quella stessa situazione il prezzo si

comporterà di conseguenza. Quindi anche in borsa la storia si ripete.

SEGRETO n. 4: l’analisi tecnica analizza l’andamento attuale del

mercato in considerazione dei movimenti passati e sconta l’analisi

fondamentale.

Tipi di trend (trend = tendenza di mercato)

Abbiamo tre tipi di trend, il trend positivo, il trend negativo e il trend

laterale. Il trend positivo è un insieme di massimi e minimi crescenti.

Questi movimenti sono detti anche peack e trough (“picchi” e “valli”). I

picchi sono rappresentati dal livello massimo, le valli dal livello minimo.

Nel trend rialzista c’è una serie di peack e trough sempre più elevati.

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Il trend negativo è un insieme di massimi e minimi decrescenti. Nel

trend al ribasso c’è una serie di peack e trough sempre più bassi.

Nel trend laterale i prezzi rimangono dentro un range. Nel trend laterale

i peack e i trough rimangono su livelli di prezzo più o meno identici.

Quando c’è trend siamo in trading market. Quando non c’è trend siamo

in tredless market. Il trading market si divide in:

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• bullish market o trend positivo, cioè rialzista (mercato toro);

• bearish market o trend negativo, cioè mercato ribassista (mercato

orso).

È sempre meglio operare a favore di un trend che a sfavore, questo è lo

sbaglio che fanno molti trader. Il mercato si dice che è in ipercomprato

quando sussiste una forte pressione all’acquisto, invece si dice che è in

ipervenduto quando sussiste una forte pressione alla vendita.

SEGRETO n. 5: il trend è la forza che muove i prezzi in una direzione.

Abbiamo tre tipi di trend. È meglio operare a favore di trend che a

sfavore.

Che cos’è il ritracciamento?

Il ritracciamento è uno dei concetti più importanti del trading. Non

esiste un trend senza ritracciamento. Ipotizziamo di avere un andamento

decrescente come in figura: vedremo che ogni tanto il trend si inverte

(trend in salita), ma in maniera minore rispetto a quando decresce. Ad

esempio, abbiamo un ritracciamento se il trend inverte fino al 50% del

trend decrescente. Viceversa, il discorso vale anche se il trend è crescente.

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Il ritracciamento è una correzione del trend, è una costante assolutamente

naturale di un trend, ma non è un’inversione del trend.

SEGRETO n. 6: il ritracciamento è presente in tutti i trend ed è una

componente fondamentale di esso. È una correzione del trend ma

non un’inversione.

Tipi di grafici

L’analisi tecnica consiste nello studio e indagine del comportamento

del mercato utilizzando dei grafici. I sistemi di trading consentono ai

professionisti di analizzare il mercato con vari tipi di grafici, quindi

bisogna conoscere i tre tipi di grafici più comuni.

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Il grafico a linea o Line Chart

Un Line Chart o grafico a linea è il più semplice dei tre tipi di grafico.

Questo grafico è generato collegando le varie unità di prezzo in un

determinato periodo di tempo. Ogni punto rappresenta solo il prezzo

di chiusura. La linea che collega tutti i punti genera un grafico che

aiuta a collegare tutte le tendenze. Di solito l’analisi tecnica richiede

informazioni più specifiche di quella fornita da un grafico a linee, quindi

questo grafico è da considerarsi il meno appropriato per un’analisi

approfondita.

Il grafico a barre o Bar Chart

Il grafico a barre mostra i prezzi di apertura, chiusura, massimo e minimo

di ogni periodo. Il punto più basso della barra indica il minimo prezzo

raggiunto, il punto più alto indica il massimo. La stanghetta laterale

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sulla sinistra indica il prezzo di apertura e la stanghetta a destra indica il

prezzo di chiusura.

È importante capire che ogni barra definisce interamente il periodo

considerato. Ad esempio in un grafico giornaliero ogni barra indicherà

massimo, minimo, apertura e chiusura di quel giorno. In un grafico

settimanale ogni barra indicherà massimo, minimo, apertura e chiusura

di quella settimana e così via.

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Ma che cosa sono il massimo e il minimo?

Il massimo è il punto più alto di una barra che ha alla sua destra e alla

sua sinistra delle barre con massimi inferiori. Il minimo è il punto più

basso di una barra che ha alla sua destra e alla sua sinistra delle barre

con minimi superiori.

Il grafico a candele o Candlestick

Il grafico a candele giapponesi è simile al grafico a barre, in quanto

anch’esso riporta i prezzi di chiusura, apertura, massimo e minimo.

Tuttavia questo tipo di grafico è caratterizzato da una forma diversa

che aiuta a identificare i vari pattern di trading (modelli di candele).

Nel grafico a candele giapponesi i prezzi di chiusura e apertura sono

racchiusi in un rettangolo.

L’uso di colori diversi rappresenta l’aumento o la diminuzione del prezzo

nella candela, questo è il tipo di grafico più comune. Come abbiamo detto,

ogni candela è formata da un rettangolo detto corpo (o body), i corpi

sono colorati a seconda che si tratti di una candela rialzista o ribassista.

Le combinazioni più comuni sono verde/rosso oppure bianco/nero.

In una candela verde (rialzista) il prezzo di apertura è indicato dalla

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base del rettangolo, il punto più alto del rettangolo rappresenta il prezzo

di chiusura. In una candela rossa (ribassista) è esattamente l’opposto.

Le due estremità vengono chiamate ombra superiore (upper shadow) e

ombra inferiore (lower shadow) e indicano il massimo e il minimo del

periodo.

Come si intuisce, le candele forniscono esattamente le stesse informazioni

del grafico a barre. Tuttavia aggiungono una chiarezza visiva che il

grafico a barre non riesce a fornire. Ci sono infine tutta una serie di

combinazioni di candele (candlestick pattern) facili da ricordare come

Hammer (martello) o Dark Cloud (nuvola scura). Queste combinazioni,

che vedremo più avanti nello studio delle candele e dei pattern di prezzo,

sono molto utili per identificare punti di inversione del mercato.

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SEGRETO n. 7: il grafico a candele giapponesi è simile al grafico a

barre. Con esso possiamo identificare i vari pattern di trading o di

prezzo.

Gestione del capitale

Impossibile fare trading senza subire delle perdite. In questo paragrafo

vedrai come minimizzare le perdite cercando di ottimizzare i profitti.

Ogni tipo di investimento è caratterizzato da due elementi:

• l’opportunità;

• il rischio.

L’opportunità rappresenta il profitto. Il rischio la perdita di parte o di

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tutto il capitale. Ci sono due tipi di investimenti:

• investimento difensivo;

• investimento aggressivo.

Nell’investimento difensivo il profitto (opportunità, in inglese chance)

è maggiore del rischio e il rendimento del capitale investito di solito è

basso. Nell’investimento aggressivo il profitto (opportunità) è minore

del rischio e il rendimento del capitale investito di solito è elevato.

Ma vediamo ora come gestire correttamente il tuo capitale usando questi

due metodi di investimento. Un metodo per ridurre il rischio consiste

nel distribuire l’investimento in una vasta gamma di asset, cioè puntare

il minimo su più asset per avere più probabilità di guadagnare, invece di

puntare una grossa cifra su un solo investimento. Combinare una corretta

e razionale gestione dei tuoi fondi con una corretta diversificazione del

tuo portafoglio (cioè la distribuzione su più asset) ti porterà nel tempo

a investimenti di successo piuttosto che fallimentari, consentendoti di

fare trading con più calma limitando le perdite che sono anch’esse una

componente inseparabile del trading. Le statistiche dicono che un trader

esperto può subire una perdita massima in un’unica transazione pari al

5% dell’intero capitale. Se un investitore quindi rischia ad esempio il

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25% del suo portafoglio in un’unica transazione, può essere sicuro che

perderà il suo portafoglio dopo una breve serie di chiusure in perdita. Ma

allora come fare per proteggere il capitale? Nell’investimento difensivo

ci atterremo rigorosamente alla regola 5/15 sulla gestione del rischio, e

in quello aggressivo alla regola 10/30 sulla gestione del rischio.

Investimento difensivo: regola 5/15

Il valore 5/15 si riferisce alla percentuale d’investimento. Per esempio se

un investitore ha il suo account portafogli per 500 euro significa che potrà

permettersi di rischiare fino al 5% dei fondi, cioè 25 euro in ogni singola

transazione, per un totale di 75 euro. In altre parole se un investitore

rischia 25 euro su un’unica posizione potrà aprire contemporaneamente

fino a un massimo di altre due posizioni. Con una percentuale del rischio

aggiuntivo del 10%. La percentuale totale del rischio di tutte le posizioni

aperte non deve superare il 15 %.

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Investimento aggressivo: regola 10/30

Il valore 10/30 si riferisce alla percentuale d’investimento. Questa regola

permette al trader di rischiare il 10% in ogni posizione fino a un massimo

del 30% dell’intero portafoglio. Per esempio se un investitore ha il suo

account portafogli per 500 euro potrà rischiare un massimo di 50 euro

in ogni singola transazione per un totale di 150 euro. In altre parole, se

un investitore rischia 50 euro in una singola transazione potrà aprire un

massimo di altre due posizioni assumendosi così un ulteriore margine

di rischio del 20%. In questo caso la percentuale totale del rischio non

supererà il 30%.

Ricordati che subire una serie di perdite è qualcosa che accade anche

ai trader più esperti. Questo errore è determinato dalla tendenza a

guadagnare in un breve periodo di tempo grandi quantità di denaro.

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L’avidità è il peggior nemico del trader.

SEGRETO n. 8: l’investimento difensivo usa la regola dei 5/15,

mentre quello aggressivo la regola dei 10/30.

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RIEPILOGO DEL CAPITOLO 1:

• SEGRETO n. 1: Le opzioni binarie, dette anche a reddito fisso, sono

uno strumento di trading semplice e veloce.

• SEGRETO n. 2: Con le opzioni binarie hai un maggior controllo

sulla gestione del tuo capitale. Sai sempre quanto puoi perdere e

guadagnare in anticipo.

• SEGRETO n. 3: L’analisi fondamentale cerca di prevedere

l’andamento futuro dei movimenti del mercato in base alle notizie

economiche relative al paese.

• SEGRETO n. 4: L’analisi tecnica analizza l’andamento attuale del

mercato in considerazione dei movimenti passati e sconta l’analisi

fondamentale.

• SEGRETO n. 5: Il trend è la forza che muove i prezzi in una direzione.

Abbiamo tre tipi di trend. È meglio operare a favore di trend che a

sfavore.

• SEGRETO n. 6: Il ritracciamento è presente in tutti i trend ed è una

componente fondamentale di esso. È una correzione del trend ma

non un’inversione.

• SEGRETO n. 7: Il grafico a candele giapponesi è simile al grafico

a barre. Con esso possiamo identificare i vari pattern di trading o di

prezzo.

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• SEGRETO n. 8: L’investimento difensivo usa la regola dei 5/15

mentre quello aggressivo la regola dei 10/30.

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CAPITOLO 2:Come studiare un grafico

Timeframe

Il timeframe è l’arco temporale scelto per la rilevazione del valore di

mercato, è la finestra temporale sulla quale sono impostati i grafici.

Esempio: una candela da 5 minuti equivale a 5 minuti di contrattazione,

oppure una candela da un’ora è un’ora di contrattazione. Tutto questo

ovviamente viene eseguito automaticamente dalle piattaforme di trading,

che permettono di scegliere diverse compressioni temporali che vanno

dal mensile al minuto, passando per i 5 minuti, i 15 minuti, un’ora, 4

ore ecc.

Prendiamo in considerazione il grafico a candele. Una candela di un

timeframe superiore contiene più candele di un timeframe inferiore.

Esempio: una candela da un’ora contiene dodici candele da cinque minuti.

Si può fare trading su qualsiasi intervallo temporale. Con timeframe

bassi faremo operazioni a breve termine, con timeframe alti a lungo

termine. Più è alto il timeframe, più l’operazione sarà affidabile perché

si dice che nei timeframe più bassi c’è più rumore.

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SEGRETO n. 9: i timeframe sono delle finestre temporali sulle quali

sono impostati i grafici. I timeframe che possiamo impostare vanno

da un minuto al mensile.

Studio delle candele

Le candele giapponesi servono a descrivere l’andamento nel tempo di

un titolo o di un mercato. Ci dicono quando il titolo è salito e quando il

titolo è sceso. Sono nate in Giappone intorno al 1700 per le previsioni

dell’andamento del prezzo del riso e oggi sono lo strumento più utilizzato

dai trader per visualizzare i grafici di valute, indici, azioni, materie prime

ecc.

Qualsiasi cosa quotata in borsa può essere rappresentata dalle candele.

Ma perché le candele sono così popolari e così utili? Perché ci offrono

parecchie informazioni sull’asset che andiamo ad analizzare, come il

prezzo di apertura, chiusura, minimo e massimo, la variazione e il range.

Una candela ci dice in una sola occhiata tutto quello che è successo

durante quel periodo di contrattazione. La candela verde di solito indica

che il prezzo è salito e quella rossa indica che è sceso. Ogni candela

rappresenta un’unità di tempo. In alcuni grafici le candele possono essere

bianche (salita) e nere (discesa). Adesso vediamo alcuni particolari tipi

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di candele.

Le candele Doji

È un particolare tipo di candela, una candela senza corpo dove il prezzo

di apertura coincide con quello di chiusura. È un segnale di incertezza.

Graficamente è una specie di croce. Come potete vedere esistono diverse

candele di tipo Doji:

Essendo segnali di incertezza non si investe mai quando si formano

perché non sapremo se il mercato scenderà o salirà.

Hanging man

Chiamata anche “l’impiccato”, è una candela che ha l’upper shadow o

la lower shadow grande almeno il doppio del corpo. Il colore del corpo

è indifferente. È un segnale di inversione, solitamente si trova alla fine

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di un trend rialzista e da questa dovrebbe scaturire un trend ribassista.

Hammer

È la versione rialzista dell’Hanging man, infatti è alla fine di un trend

negativo e indica l’inizio di un trend positivo. Anche qui la lower shadow

o upper shadow devono essere il doppio del corpo e il loro colore è

indifferente.

Long Body

Sono candele con il corpo molto grande e le shadows molto piccole,

sono un segnale di forza del trend.

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Marabozu

Sono candele senza le shadows, costituite solo dal corpo. Sono un segnale

di forza del trend.

Spinning top

Le spinning top sono candele con il corpo molto piccolo e le shadows

molto grandi. Sono segnali di incertezza.

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Come abbiamo detto prima, con queste formazioni di candele

possiamo prevedere i movimenti futuri dei prezzi. Se leghiamo queste

considerazioni ad altri concetti dell’analisi tecnica possiamo avere più

opportunità di vincere sui mercati. Analizziamo altre due importanti

famosissime formazioni di candele, l’Inside e l’Outside.

Inside

Candela contenuta completamente nella candela precedente. Come

possiamo vedere dalle frecce, la prima formazione indica che si sta

creando un trend rialzista, la seconda formazione indica che si sta creando

un trend ribassista (nera ribassista, bianca rialzista).

Outside

L’Outside è una candela che comprende completamente quella

precedente. I colori delle due candele non hanno importanza: potrebbero

essere verdi (bianche) o rosse (nere) o alternate. Questa formazione con

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la candela verde (bianca) più grande indica un segnale rialzista; se fosse

il contrario indicherebbe un segnale ribassista.

Come puoi vedere le candele rappresentano le fondamenta degli

investimenti in borsa e ci forniscono un’analisi primaria di quello che

sta succedendo veramente nei mercati.

SEGRETO n. 10: le candele servono a descrivere l’andamento nel

tempo di un titolo o di un mercato e ci offrono parecchie informazioni

sul titolo che andiamo ad analizzare.

Pattern di prezzo

Abbiamo già visto alcune formazioni di candele. In questo paragrafo ti

spiegherò altre formazioni di candele e ti farò vedere con alcuni esempi

il punto esatto per entrare al mercato.

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I pattern di prezzo sono particolari formazioni grafiche, che hanno una

certa tendenza a ripetersi nella storia di un titolo o di un mercato. Questa

loro caratteristica ne fa degli alleati ideali per il trading di breve termine

poiché, all’apparire di un determinato pattern, è possibile formulare

un’ipotesi rialzista o ribassista di breve periodo. Il metodo delle candele

è praticamente adottato da tutti i trader come uno degli strumenti più

efficaci e attendibili, anche se non privo di rischi ed errori. Ovviamente,

piuttosto che analizzare singole figure prese a caso, è meglio affidarsi a

combinazioni e successioni di candele (appunto pattern) che permettono

di predire con maggiore accuratezza l’andamento di un titolo. Esistono

centinaia di candele che forniscono informazioni sia di continuazione

che di inversione, ma per quanto ci riguarda ci occuperemo solamente

delle figure più importanti, ovvero di quelle che offrono segnali molto

forti e particolarmente affidabili.

La Doji line

Prima abbiamo parlato delle candele Doji che sono candele senza

corpo dove il prezzo di apertura è simile a quello di chiusura. La Doji

line esprime generalmente un mercato indeciso, dove né i compratori

né i venditori sono riusciti a prevalere sull’altro operatore. Quando si

sussegue ad altre Doji o candele simili indica una fase di stallo. In forma

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isolata può indicare un segnale di inversione di tendenza.

Se segue una candela lunga, può segnalare che il precedente andamento

del mercato si è fermato e vi è un’inversione come in figura. Così si

presenta in un grafico a candele con le Doji:

Marubozu

Sono candele con assenza di shadows e abbiamo detto che sono un segnale

di forza del trend. Infatti in questo esempio c’è stata un’inversione del

trend, confermata dalla Marubozu.

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Hammer e Hanging man

Indicano un’inversione del trend. Vediamo due esempi per capire come

funzionano.

Come puoi vedere la lower shadow è circa il doppio del corpo.

Aspettiamoci un’inversione.

Qui abbiamo un Hanging man con trend ribassista.

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Shooting Star

La Shooting Star è una candela la cui figura è il riflesso verticale

dell’Hammer con la differenza che stavolta la shadow, lunga il doppio o

addirittura il triplo del body, è la upper shadow. La traduzione di Shooting

Star è “stella cadente”.

Inverted Hammer

Lo dice la parola stessa: è una candela Hammer invertita.

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Engulfing line o Outside

È probabilmente considerato il segnale più potente e affidabile. Esso

indica la completa inversione di tendenza del mercato.

Nelle figura si vede chiaramente che il Bearish Engulfing annuncia

un’inversione di tendenza.

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Nella figura sopra abbiamo un Bullish Engulfing che ci dice che c’è

un’inversione di trend.

Piercing Line

Anche la Piercing Line è un potente segnale che interessa una forte

inversione di tendenza. A una prima candela molto lunga, con un forte

trend ribassista, ne segue una bianca anch’essa molto lunga, che segnala

una completa inversione di tendenza con trend rialzista.

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Per essere valida, la Piercing Line deve presentare alcune caratteristiche:

• passaggio da un trend ribassista a uno rialzista;

• la chiusura della candela bianca deve superare di oltre la metà il

corpo della nera;

• una seconda candela bianca dopo la prima conferma il trend

rialzista;

• più il corpo della candela nera è lungo, maggiore sarà l’affidabilità.

Dark Cloud Cover

È l’opposto della Piercing Line. Prima la candela bianca, poi la candela

nera. La candela nera è più alta di quella bianca, e anche in questo caso

deve superare la metà del corpo della bianca. L’immagine spiega tutto.

44


Confronto tra Dark Cloud Cover e Piercing Line:

45


Morning Star e Evening Star

Si tratta delle principali figure Star che delineano un preciso andamento

in quanto articolato in tre fasi:

La Morning Star si presenta con una prima candela long che spiega un

trend fortemente ribassista, poi segue una candela bianca/verde con un

piccolo body ed entrambe le shadows ridotte (candela star), infine una

terza lunga candela bianca/verde che si allontana molto dal massimo

della seconda.

La Evening Star invece presenta le stesse fasi della Morning ma con

colori opposti.

46


SEGRETO n. 11: i Pattern di prezzo sono particolari formazioni di

candele che ci fanno capire se il prezzo sale o scende.

I volumi

Il volume è l’ammontare totale degli scambi di un bene in un determinato

periodo di tempo. Si dice che il volume è il fattore tecnico più importante

dopo il prezzo. Più i volumi sono alti è più quel bene viene scambiato.

Se i volumi sono scarsi si stanno facendo pochi scambi. I volumi devono

confermare il trend. Se in un trend rialzista il prezzo sale i volumi

devono aumentare, e se il prezzo scende i volumi devono diminuire. In

un trend ribassista, se il prezzo scende i volumi devono aumentare e se

il prezzo sale i volumi devono diminuire. La diminuzione dei volumi

può significare una correzione del trend. Oppure può essere un proseguo

47


di inversione.

SEGRETO n. 12: il volume è l’ammontare totale degli scambi

di un bene in un determinato periodo di tempo. I volumi devono

confermare il trend.

Supporti e resistenze

Il fondamento dell’analisi tecnica si basa sull’identificazione dei livelli

di supporti e resistenza. Il supporto è un punto dove il prezzo viene

respinto verso l’alto. Una resistenza è un punto dove il prezzo viene

respinto verso il basso. Supporto e resistenza sono paragonabili a un

pavimento e a un soffitto che limitano il movimento dei prezzi dal basso

e dall’alto.

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Il livello di supporto è un livello di prezzo raggiunto il quale l’asset tende

a smettere di muoversi verso il basso per poi invertire la direzione e

cominciare a muoversi verso l’alto. Il livello di supporto è rappresentato

sul diagramma da una linea orizzontale, o quasi orizzontale, che collega

alcuni peack. Più peack ci sono sullo stesso livello e più forte sarà il

livello di supporto.

Il livello di resistenza è un livello di prezzo raggiunto il quale l’asset

tende a smettere di muoversi verso l’alto per poi invertire la direzione

e cominciare a muoversi verso il basso. Il livello di resistenza è

rappresentato sul diagramma da una linea orizzontale o quasi orizzontale

che collega numerosi peack. Più peack sono rappresentati sullo stesso

livello dei prezzi, più forte sarà il livello di resistenza. Più forte è il

livello di resistenza, più forte sarà probabilmente il break out, quando

cioè il prezzo romperà la resistenza.

49


Di solito quando un break out rompe un forte livello di supporto o

resistenza ci si può aspettare una situazione in cui il prezzo continua a

muoversi nella direzione del trend.

Come in questo caso, c’è la rottura di una resistenza e il prezzo si muove

in un trend rialzista. L’inizio di un break out rappresenta un ottimo punto

di apertura di una posizione. Una volta che avviene questa rottura le

resistenze si trasformano in supporti e i supporti in resistenze.

Guardando la figura, in questo caso il break out avviene al rialzo. Ma i

supporti e le resistenze a cosa servono? A respingere il prezzo. Il prezzo

può bucare il supporto o la resistenza, quindi bisognerebbe abbinare

altri segnali tecnici per capire se il prezzo verrà respinto o continuerà

nella sua direzione. Questi segnali tecnici da abbinare potrebbero essere

i pattern di prezzo, spiegati prima.

50


Come si tracciano i supporti e le resistenze? Individuando i minimi

e i massimi più importanti. In teoria possiamo avere tanti supporti e

resistenze ma dobbiamo individuare quelli più importanti. Un modo per

fare questo è individuare il numero di volte che vengono testati, cioè

quante volte il prezzo va a sbatterci sopra. Più volte il prezzo sbatterà,

più sarà importante quel supporto o resistenza.

SEGRETO n. 13: il supporto è un punto dove il prezzo viene respinto

verso l’alto. Una resistenza è un punto dove il prezzo viene respinto

verso il basso. Essi sono interscambiabili.

Trendline

La trendline è una linea retta che congiunge due o più minimi o massimi

evidenziando così un trend. Nella pratica le trendlines sono supporti

e resistenze obliqui. E vengono anche chiamate supporti e resistenze

dinamici. I prezzi rimbalzano sulla trendline come i supporti e le

resistenze. Più la trendline è importante, maggiore sarà il break out di

rottura.

Esistono infinite trendlines. Ma bisognerà considerare solo le più

importanti e vedere il numero di volte che vengono testate, l’aumento

51


dei volumi, la durata temporale ecc. Le trendlines si scambiano i ruoli,

come i supporti e le resistenze.

Per tracciare una trendline si considerano i massimi o minimi delle

candele. Bastano due punti per costruire una trendline. Il primo punto

deve essere il massimo o il minimo iniziale. Il secondo punto deve essere

il minimo o il massimo più esterno del trend. La trendline deve essere

testata almeno una terza volta per diventare valida.

Una volta che la trendline sarà bucata, il trader ne dovrà tracciare una

nuova che tenga conto del nuovo minimo o massimo. Più una trendline

è ripida, più il trend è irruento. Se ha una pendenza bassa significa che

il trend è debole e potrebbe non essere stabile. L’inclinazione migliore

risulta essere 45°: in questo modo il trend dovrebbe durare più a lungo

e avanzare con una buona forza.

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SEGRETO n. 14: la trendline è una linea retta che congiunge due

o più minimi o massimi evidenziando così un trend. Le trendlines

sono dette anche supporti e resistenze obliqui.

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• SEGRETO n. 9: I timeframe sono delle finestre temporali sulle quali

sono impostati i grafici. I timeframe che possiamo impostare vanno

da un minuto al mensile.

• SEGRETO n. 10: Le candele servono a descrivere l’andamento nel

tempo di un titolo o di un mercato e ci offrono parecchie informazioni

sul titolo che andiamo ad analizzare.

• SEGRETO n. 11: I Pattern di prezzo sono particolari formazioni di

candele che ci fanno capire se il prezzo sale o scende.

• SEGRETO n. 12: Il volume è l’ammontare totale degli scambi

di un bene in un determinato periodo di tempo. I volumi devono

confermare il trend.

• SEGRETO n. 13: Il supporto è un punto dove il prezzo viene respinto

verso l’alto. Una resistenza è un punto dove il prezzo viene respinto

verso il basso. Essi sono interscambiabili.

• SEGRETO n. 14: La trendline è una linea retta che congiunge due

o più minimi o massimi evidenziando così un trend. Le trendlines

sono dette anche supporti e resistenze obliqui.

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CAPITOLO 3:Come sapere se il prezzo sale o scende con gli indicatori

e oscillatori

Gli indicatori e oscillatori

Cosa sono gli indicatori e oscillatori? Gli indicatori tecnici sono degli

strumenti statistici che interpretano e prevedono il comportamento dei

mercati valutari in base all’andamento dei prezzi pregressi delle valute.

Esistono due categorie di indicatori.

Lagging indicators

Fra cui vedremo:

• le medie mobili;

• le Bande di Bollinger;

• il MACD (Moving Average Convergence/Divergence).

Leading indicators

Meglio conosciuti come oscillatori, fra cui vedremo:

• Stocastico;

• RSI (Relative Strenght Index);

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• ADX (Average Directional Index).

I lagging indicators, meglio conosciuti come indicatori, come dice il

termine stesso (dall’inglese lag = ritardo) forniscono un’indicazione o

un segnale solo dopo che il trend si è formato. Si utilizzano generalmente

in condizioni di trend di mercato.

I leading indicators, meglio conosciuti come oscillatori, (dall’inglese

leading = principale, primario) sono degli indicatori che forniscono un

segnale prima che avvenga un’inversione di trend. Si muovono all’interno

di un range (intervallo) predefinito di valori e si utilizzano solitamente

in condizioni di mercato laterale. Entrambi presentano pregi e difetti.

Prendendo in considerazione solamente segnali degli indicatori leading

potremmo andare incontro a un’alta percentuale di perdite, perché

questi indicatori tentano di prevedere l’andamento futuro dei prezzi in

base a quanto accaduto in precedenza, e questo può portare ad avere

molti segnali di ingresso fasulli. Gli indicatori lagging, anche se sono

più precisi, forniscono un segnale solamente dopo che un trend si è già

formato e utilizzando questi tipi di indicatori da soli ci troveremo a entrare

nel mercato in ritardo. Non esistono degli indicatori sicuri al 100% che

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permettono di individuare con assoluta certezza i momenti più proficui

per entrare nel mercato. Il mio consiglio è di usare contemporaneamente

tutti e due i tipi di indicatori, per avere più conferme.

SEGRETO n. 15: i lagging indicators forniscono un’indicazione o

un segnale solo dopo che il trend si è formato. I leading indicators

forniscono un segnale prima che avvenga un’inversione di trend.

Le medie

Sono gli indicatori più utilizzati dai trader, grazie alla loro immediata

facilità di lettura e interpretazione. Pur essendo indicatori semplici

sono anche molto potenti perché permettono di ottenere un riscontro

quasi immediato sulla tendenza di un trend. Una media mobile smorza

le fluttuazioni dei prezzi e le riproduce attraverso una tendenza più

regolare, in modo che le distorsioni siano ridotte al minimo. Nell’analisi

tecnica sono utilizzate tre tipi fondamentali di medie mobili: semplice,

ponderata ed esponenziale.

Media mobile semplice (SMA, Simple Moving Average)

La media mobile semplice calcola i valori tramite la formula della media

aritmetica secondo i periodi impostati. Ad esempio, la media semplice a

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20 periodi calcola la media aritmetica degli ultimi 20 valori di chiusura.

La media si sposta quindi nel tempo mantenendo così una forma dinamica

che si adatta al trend. Se invece si usano periodi più ampi, ad esempio

200, si ha una variabilità minore a causa dell’elevato numero di dati da

valorizzare, ottenendo una minore incidenza sulla tendenza della media

stessa.

Questo modo di costruire le medie mobili attribuisce lo stesso peso a

tutte le variabili. Per ovviare a questo problema, ossia per attribuire

maggiore peso agli elementi più recenti, si sono sviluppati altri tipi di

medie mobili, come la media mobile esponenziale e pesata. L’obiettivo

è rendere la media il più aderente possibile alle evoluzioni dei prezzi.

Media mobile esponenziale (EMA, Exponential Moving Average)

Questa media, attraverso una formula più complessa della precedente di

cui non entriamo nel dettaglio, assegna un peso maggiore ai prezzi di

chiusura della valuta più recenti al fine di essere più sensibile a variazioni

immediate del trend. A seconda dell’arco temporale considerato, il

grafico della media mobile presenta caratteristiche differenti. Più l’arco

di tempo coperto è breve e più spezzettato sarà il suo grafico; al contrario,

più lungo è l’arco di tempo e più il grafico sarà regolare.

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Media mobile ponderata (WMA, Weighted Moving Average)

La media mobile ponderata, o pesata, è uno strumento statistico del grafico

dei prezzi che ha come caratteristica principale quella di osservare solo

ed esclusivamente gli ultimi dati avvenuti. Il grande punto di forza di

questa analisi tecnica è che ci permette di invertire una direzione più

velocemente rispetto a una media mobile semplice.

Medie mobili multiple

Spesso, per la determinazione della tendenza, si utilizza

contemporaneamente più di una media mobile. I segnali sono dati da

una media mobile a più breve termine che interseca dal di sopra o dal di

sotto un’altra a termine più lungo. Questa procedura permette di ridurre

la possibilità di un inganno e tuttavia di dare l’avviso dei cambiamenti

di tendenza abbastanza rapidamente dopo che si sono verificati.

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Utilizzare la media mobile per il trading online

La media mobile può essere utilizzata in diversi modi nel trading online.

Alcuni sistemi usano la media come filtro e altri come segnale di entrata.

Ad esempio:

• il segnale di acquisto o di vendita può scattare dall’incrocio tra i

prezzi e la media;

• il segnale di acquisto o di vendita può scattare dall’incrocio di due

medie mobili a periodi differenti.

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Come vedi, le medie non sono infallibili da sole ma, aggiungendo altri

indicatori e oscillatori, avremo più probabilità di vincita. In molti casi,

per evitare falsi segnali si potrebbe aggiungere anche una terza media

con un periodo più lungo.

Naturalmente prima di investire le medie devono essere ordinate. Se

investi al ribasso la media a 5 periodi (blu) deve stare sotto la media a 7

(fuxia), mentre se investi al rialzo la media a 5 periodi (blu) deve stare

sopra la media a 7 (fuxia). Quando avvengono gli incroci, se prima c’era

un trend rialzista vuol dire che se ne sta sviluppando uno ribassista, e se

prima c’era un trend ribassista vuol dire che se ne sta sviluppando uno

rialzista.

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SEGRETO n. 16: le medie mobili si dividono in semplici, esponenziali

e ponderate. Sono utilizzate quando si forma un incrocio tra i prezzi

e la media o fra più medie.

Le Bande di Bollinger

Le Bande di Bollinger prendono il nome dal loro inventore John

Bollinger. Sono rappresentate graficamente da un canale formato da tre

linee. La linea centrale è una media mobile a 20 periodi e le altre due

sono anch’esse medie mobili risultanti dalla deviazione standard della

media semplice a 20 periodi.

Certe piattaforme mostrano solo gli estremi delle bande, la media a 20

la dobbiamo aggiungere noi, come nel grafico qui sotto dove è assente.

Ma non preoccuparti: calcola tutto la piattaforma, basta impostarla.

Osservando l’interazione del prezzo con queste bande, si cerca di

prevedere i loro movimenti.

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Le Bande di Bollinger sono fatte per espandersi e contrarsi in risposta

alle variazioni di volatilità dei prezzi e tendono ad alternare gli stati di

contrazione con quelli di espansione.

Come regola generale, i prezzi si intendono in zona di ipercomprato

quando toccano la banda superiore e sono in ipervenduto quando toccano

la banda inferiore. È possibile combinare le Bande di Bollinger con gli

altri strumenti di analisi tecnica per confermare o confutare i loro segnali

di trading.

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Break out di volatilità

Quando le Bande di Bollinger si contraggono (quindi si stringono),

questo suggerisce che la volatilità sta diminuendo, e che la valuta sta

facendo trading in un range ristretto. La banda si contrae proprio prima

di un’esplosione di volatilità. Dunque bande che si restringono possono

significare una prossima esplosione.

Il grafico sopra mostra che le bande si sono ristrette in maniera molto

evidente, proprio prima di un break out. Una volta che le bande iniziano

a espandersi, è un segnale di entrata nella direzione prezzo.

SEGRETO n. 17: le Bande di Bollinger sono fatte per espandersi e

contrarsi in risposta alle variazioni di volatilità dei prezzi. Il break

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out avviene sempre dopo una contrazione.

Il MACD (Moving Average Convergence/Divergence)

L’indicatore MACD, che sta per “media mobile convergenza/

divergenza”, è stato sviluppato da Gerald Appel. Questo indicatore è

ottenuto dall’incrocio di due medie mobili esponenziali, una veloce e

una più lenta.

La prima media mobile, quella più veloce, viene calcolata a 12 periodi,

quella più lenta invece è a 26 periodi. Queste due medie mobili vengono

sottratte fra loro per calcolarne la differenza che sarà quindi rappresentata

graficamente da una sola linea. L’altra linea è rappresentata da una media

mobile a 9 periodi.

Il MACD può essere usato in tre modi:

• si osservano gli incroci tra le medie per entrare al ribasso e al rialzo;

• si osserva l’incrocio con la linea dello zero;

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• si osservano le divergenze.

Cosa sono le divergenze?

Con il termine divergenza ci riferiamo a un comportamento opposto di

due strumenti o studi. In particolare ci riferiamo all’andamento dei prezzi

nei confronti di un indicatore o oscillatore tecnico. Possiamo avere una

divergenza rialzista o ribassista. In una divergenza rialzista il grafico

delle candele va al ribasso, mentre il MACD o un altro oscillatore come

l’RSI o lo Stocastico vanno al rialzo.

In questa situazione si punterà al rialzo e questa divergenza indicherà

che c’è stata un’inversione di tendenza. In una divergenza ribassista,

invece, il grafico delle candele andrà al rialzo, mentre il MACD o altri

oscillatori andranno al ribasso.

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In questa situazione si punterà al ribasso e questa divergenza indicherà

che c’è stata un’inversione di tendenza.

SEGRETO n. 18: il MACD è un indicatore che può essere usato

osservando l’incrocio tra le medie, l’incrocio con la linea dello zero

e le divergenze.

RSI (Relative Strenght Index)

L’indicatore RSI (Relative Strenght Index o Indice di Forza Relativa),

creato da J. Welles Wilder nel 1978, è uno degli oscillatori più popolari,

molto utilizzato dai traders. È un oscillatore di Momentum. Esso si

muove in un range di valori tra 0 e 100. Viene utilizzato con un periodo

67


a quattordici barre, come consiglia il suo fondatore, e la diminuzione

delle barre darebbe minore affidabilità.

Quindi si sconsiglia un periodo di riferimento minore di quattordici.

Vengono definite due soglie di valori, la soglia 30 che indica che l’asset

è in ipervenduto, e la soglia 70 che indica che l’asset è in ipercomprato.

L’RSI viene utilizzato soprattutto nello studio delle divergenze dove

risulta essere più affidabile, rispetto all’uso che si fa quando si compra

sulla soglia dell’ipervenduto o si vende sulla soglia dell’ipercomprato.

Infine, alcuni traders utilizzano anche il valore centrale dell’RSI, cioè

50, come punto di riferimento per capire se il trend iniziato può ancora

continuare oppure si sta esaurendo. Riepilogando, i segnali si formano

quando:

• la linea si muove al di sopra di 70 o al di sotto di 30;

• la linea passa dal valore centrale 50;

• la linea dopo essere stata al di sopra di 70 ritorna a 69;

• la linea dopo essere stata al di sotto di 30 ritorna a 31;

• si formano delle divergenze come spiegato nel paragrafo precedente.

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SEGRETO n. 19: l’RSI è un oscillatore che si muove all’interno di

un range. Vengono definite due soglie di valori, 70 e 30. Viene anche

presa in considerazione la linea centrale 50.

Stocastico

L’oscillatore stocastico è un oscillatore di Momentum come l’RSI ed

è stato ideato da George Lane nel 1970. È costituito da due linee che

oscillano all’interno di un range con valori compresi tra 0 e 100. Le linee

che lo compongono sono denominate %K e %D. %K è rappresentata da

una linea continua, %D da una linea tratteggiata, come in figura.

69


La linea %K, che è la più veloce delle due, genera segnali di acquisto

o di vendita quando incrocia dal basso verso l’alto e dall’alto verso il

basso la linea tratteggiata %D che è la media mobile della %K.

I segnali di acquisto e di vendita vengono generati quando le due linee

si incrociano rispettivamente nella zona bassa del range, compresa tra

0 e 20, denominata zona di ipervenduto. I segnali di vendita vengono

generati quando le due linee si incrociano rispettivamente nella zona del

range compresa tra 80 e 100, denominata zona di ipercomprato.

Inoltre c’è un altro tipo di stocastico, quello veloce che è più sensibile

dello stocastico lento ed è il meno utilizzato per via delle maggiori

probabilità di creare falsi segnali.

Riepilogando, i segnali si formano quando:

• le linee %K e %D si muovono al di sopra di 80 o al di sotto di 20;

• le linee %K e %D si intersecano;

• le linee %K e %D si muovono al di sotto di 80 e al di sopra di 20;

• si formano delle divergenze come spiegato nel paragrafo precedente.

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SEGRETO n. 20: lo stocastico è un oscillatore che si muove all’interno

di un range, formato da due linee %K e %D. Vengono prese in

considerazione due soglie di valori, 80 e 20.

ADX (Average Directional Index)

L’indicatore ADX fu inventato da J. Welles Wilder per valutare la forza

di un trend sia al ribasso che al rialzo. L’ADX oscilla tra valori che

vanno da 0 a 100. Più precisamente, con un ADX compreso tra 10 e 15

si può definire il mercato in flat, cioè costante, dove non ci sono ampi

movimenti, quasi fermo. Con un ADX con valori tra 16 e 25 si può

definire il mercato in trading range, cioè che si muove solo in un range

di valori. Con valori tra 26 e 40 si può definire il mercato in trend. Valori

maggiori di 41 verificano una situazione di iper-trend.

L’ADX deriva da due indicatori: +DI (Positive Directional Indicator),

che misura la forza del movimento al rialzo, e –DI (Negative Directional

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Indicator), che misura la forza del movimento al ribasso. Riassumendo,

l’ADX indica se il mercato è in trend o no, ma nel caso sia in trend, non

indica la sua direzione ma la sua forza.

Riepilogando:

• un ADX con valori tra 10 e 15 indica un mercato in flat;

• un ADX con valori tra 16 e 25 indica un mercato in trading range;

• un ADX con valori tra 26 e 40 indica un mercato in trend;

• un ADX con valori maggiori di 41 indica un mercato in iper-trend.

SEGRETO n. 21: l’ADX è un oscillatore che indica la forza di un

trend e non la sua direzione. Il mercato è in trend quando l’ADX ha

valori compresi tra 26 e 40.

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• SEGRETO n. 15: I lagging indicators forniscono un’indicazione o

un segnale solo dopo che il trend si è formato. I leading indicators

forniscono un segnale prima che avvenga un’inversione di trend.

• SEGRETO n. 16: Le medie mobili si dividono in semplici, esponenziali

e ponderate. Sono utilizzate quando si forma un incrocio tra i prezzi

e la media o fra più medie.

• SEGRETO n. 17: Le Bande di Bollinger sono fatte per espandersi e

contrarsi in risposta alle variazioni di volatilità dei prezzi. Il break

out avviene sempre dopo una contrazione.

• SEGRETO n. 18: Il MACD è un indicatore che può essere usato

osservando l’incrocio tra le medie, l’incrocio con la linea dello zero

e le divergenze.

• SEGRETO n. 19: L’RSI è un oscillatore che si muove all’interno di

un range. Vengono definite due soglie di valori, 70 e 30. Viene anche

presa in considerazione la linea centrale 50.

• SEGRETO n. 20: Lo stocastico è un oscillatore che si muove

all’interno di un range, formato da due linee %K e %D. Vengono

prese in considerazione due soglie di valori, 80 e 20.

73


CAPITOLO 4:Come riuscire a controllare le proprie emozioni

I modi in cui lavora il cervello

Le azioni da eseguire nella negoziazione delle opzioni binarie sono

molto semplici, ma molto complicate sotto l’aspetto psicologico. Più sei

emotivo, più commetterai errori. La difficoltà nel trading sta nell’accettare

una serie di regole che non sempre sembrano logiche.

La situazione migliore per fare trading è quando ti trovi in uno stato di

calma, tanto da riuscire a disconnettere le azioni dalle emozioni. Ora

vediamo brevemente come lavora il nostro cervello. Il cervello è diviso

in due emisferi, destro e sinistro.

L’emisfero sinistro svolge la funzione analitica del cervello ed è

responsabile di tutte le cose oggettive, scientifiche, logiche, razionali e

intellettuali. L’emisfero destro svolge altre funzioni, relative a fantasia,

arte, intuito, sensibilità ed emotività. Questa parte inoltre è caratterizzata

dalla mancanza della cognizione temporale, chiamata anche senso del

tempo.

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Quando agiamo in modo logico e razionale, stiamo usando l’emisfero

sinistro del cervello ed è questo il momento migliore per fare trading.

Il momento peggiore per risolvere i problemi è quando ci troviamo nel

panico e si verifica una tempesta emozionale, cioè utilizziamo l’emisfero

destro. Quando la piattaforma di trading mostra il profitto o la perdita

delle posizioni aperte, rimuovi queste informazioni dal tuo campo

visuale perché questo è il barometro emotivo del trader. L’unica cosa

che ti interessa è il profitto o la perdita a chiusura della posizione, e non

devi cambiare assolutamente la tua strategia a causa dei cambiamenti

visualizzati.

SEGRETO n. 21: il cervello è diviso in due emisferi: destro e sinistro.

Il momento peggiore per risolvere i problemi è quando si utilizza

75


l’emisfero destro, cioè quando si verifica una tempesta emozionale.

Comportamento di un trader di scarso successo

I trader di scarso successo hanno un atteggiamento mentale pessimistico

verso il trading, caratterizzato da atteggiamenti di impulsività, mancanza

di fiducia in se stessi, tendenza a saltare da una tecnica all’altra,

impazienza, mancanza di preparazione nella gestione del capitale, paura

di riconoscere le perdite, avidità, mancanza di disciplina e tendenza a

stare sempre davanti al computer.

Per essere trader di successo bisogna cambiare il proprio atteggiamento

mentale verso il trading. Per fortuna un atteggiamento può essere cambiato

perché non è una caratteristica innata che rimane in noi per tutta la vita.

Mentre fai trading, se ti accorgi di essere teso, nervoso, esitante, fermati,

perché in questo stato non puoi essere un trader efficace e controllato.

Allontanati dal computer, distraiti, ascolta musica, medita, vai a fare

una passeggiata nella natura, stacca la spina.

Sembra irrazionale lasciar perdere tutto durante una transazione in

perdita, ma non è possibile influenzare il trend di mercato e intraprendere

una posizione logica in questo stato, quindi il modo migliore è rilassarti

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tornando in te per fare trading in modo equilibrato. Una delle regole più

importanti nel trading è mantenere la calma.

Non lasciare che le tue emozioni prendano il sopravvento e che ti

facciano deviare dalla tua strategia. Se hai bisogno di cambiare la tua

strategia modificala quando ti trovi in uno stato di calma interiore e sei

pienamente consapevole del piano alternativo. L’indecisione è una delle

migliori garanzie di subire delle perdite.

SEGRETO n. 22: un trader di scarso successo ha un atteggiamento

mentale negativo, è nervoso, stressato, pessimista, pauroso,

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impulsivo, impreparato e senza nessuna disciplina.

Esercizi per ritornare in uno stato di quiete e aumentare il QI

(energia vitale)

L’ossigeno permette al nostro corpo di produrre energia. Con la

respirazione si agisce sul cuore influenzando il battito cardiaco. Con

il respiro, quindi, possiamo abbassare tutti quei livelli di stress, ansia,

paura e rabbia che si manifestano durante la giornata. Dobbiamo

semplicemente ascoltare il nostro respiro distinguendo le varie modalità

di respirazione.

Ti sarai accorto anche tu che quando sei ansioso il respiro si accorcia,

si fa affannoso e utilizza solo la parte alta dei polmoni. La respirazione

addominale, invece, ci permette di scaricare le tensioni interiori. Stimola

la risposta di rilassamento attraverso il rilascio di particolari neuro peptidi

nel cervello. Per ascoltare il nostro respiro ci vuole silenzio. Infatti il

rumore è un segnale di allarme per il nostro cervello.

Esercizio n. 1

Cercati un luogo silenzioso.

• in piedi con le gambe aperte, piega leggermente le ginocchia;

78


• chiudi le mani a pugno, e tieni i pollici all’interno del palmo;

• porta i pugni all’altezza dei fianchi, rivolgi i palmi verso l’alto;

• porta all’indietro il braccio destro e contemporaneamente porta in

avanti il braccio sinistro, girando il pugno sinistro con il palmo verso

il basso;

• mentre allunghi il braccio inspira;

• quando ritorni col braccio al fianco espira;

• alterna con l’altro braccio e fallo per dieci volte.

Il solo fatto di respirare ti riporterà in uno stato di calma. Ripeti l’esercizio

ogni giorno.

La tecnica che sto per illustrarti ti aiuterà a concentrare la tua attenzione

e ottenere maggiori risultati nel lavoro e nelle cose che fai. Come sai

la ripetizione è la madre di tutti i risultati, quindi ripeti la tecnica tutti i

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giorni almeno per un mese.

Esercizio n. 2

• mettiti in piedi con le gambe leggermente divaricate e allineate al

busto;

• chiudi gli occhi e immagina un posto piacevole;

• lascia andare tutte le tue preoccupazioni e pensieri;

• abbracciati come se ti facessi una coccola, accarezzati;

• dopo aver assaporato questa bella sensazione, con gli indici inizia

a picchiettarti dolcemente la fronte al centro tra gli occhi e ripeti

queste affermazioni:

◊ sto bene;

◊ sono completamente in forma;

◊ mi amo e mi accetto così come sono;

◊ mi perdono e mi libero, mi lascio andare;

◊ sono completamente calmo.

Ora apri gli occhi piano piano e ripeti l’esercizio almeno tre o quattro volte.

Questo tecnica ti darà maggiore autostima, resistenza e autorevolezza.

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Esercizio n. 3

• mettiti in piedi con le gambe leggermente divaricate;

• alza la testa, apri il petto e fai venti respiri profondi;

• ora immagina di essere un albero con le radici molto profonde. Le

radici spuntano dai tuoi piedi e mentre immagini ciò ripeti: mi sento

forte, sono equilibrato;

• aggiungi parole benevole nei tuoi confronti, come: mi amo, mi voglio

bene, mi stimo ecc.;

• poi a tutto questo associa un colore che ti piace.

SEGRETO n. 23: la respirazione, insieme alle affermazioni positive,

ti riporterà immediatamente in uno stato di quiete.

Trader di successo e tecnica per aumentare l’autostima

Per diventare un trader di successo dovrai capire a fondo le regole su

cui si basa il trading, imparare a gestire il tuo capitale in modo saggio,

programmare una strategia di trading che si adatti alle condizioni del

mercato e basata sulla conoscenza e analisi tecnica.

Inoltre dovrai fornirti di caratteristiche come: disciplina, motivazione,

ottimismo, capacità di pensare sempre in modo logico e razionale,

81


pazienza, capacità di apprezzare il trading in quanto tale, conoscenza

della gestione ottimale del rischio, indipendenza, capacità di accettare le

perdite con serenità. Se adotterai i seguenti modelli le tue chance di fare

trading aumenteranno notevolmente. Questi profili comportamentali

possono trasformare il trading in un gioco divertente. Concentrati sulle

transazioni, non sul denaro. L’avidità non ti farà guadagnare, è il peggior

nemico del trader, ma fare trading in modo corretto sì.

Ricordati sempre che le perdite fanno parte del trading. Quindi allenati

a incassare colpi per preparare mente e corpo, ma combatti per vincere.

Sia chiaro, un po’di paura è una cosa sana, tiene lontano l’eccesso

di confidenza e quindi l’imprudenza, ma troppa paura ti farà perdere

lucidità.

82


Tecnica per aumentare l’autostima

• cerca di pensare a un’occasione in cui ti sei sentito molto sicuro di

te. Ritorna a quel momento e cerca di provare le stesse sensazioni di

sicurezza. Se non ricordi un’occasione in particolare, pensa a come

ti sentiresti se fossi sicuro di poter fare tutto quello che vuoi;

• mentre ti abbandoni a questo ricordo immergiti nelle sensazioni

piacevoli che stai provando. Ingrandisci le immagini, illumina la

scena, rendi tutto più vivo;

• ripeti l’esercizio altre cinque volte, con occasioni diverse o sempre

la stessa.

Come per tutti gli esercizi, ripetilo più volte al giorno per un mese. Prova

il più possibile queste emozioni. Ti aiuteranno a diventare più positivo.

SEGRETO n. 24: per diventare un trader di successo dovrai fornirti

di caratteristiche come disciplina, motivazione, ottimismo, capacità

di accettare le perdite con serenità.

Esercizio per visualizzare l’obbiettivo

Che cosa faresti se fossi sicuro di non sbagliare mai? Fermati cinque

minuti e rifletti su questa domanda. Se lo hai fatto, ti sei comportato

83


come i più grandi vincenti della storia. Devi sapere che i più grandi geni

della storia riuscivano a progettare nella loro mente e con precisione

tutto quello che hanno creato. Questa attività creativa è necessaria a

tutti. Se le dedicherai del tempo, avrai molti più successi.

Per far succedere qualcosa nel mondo reale bisogna anzitutto darle

forma nel mondo dell’immaginario. Quando la mente ha un obiettivo,

essa rimane ben focalizzata e lo segue fino a che non raggiunge la meta.

Ciò che otterrai inseguendo i tuoi obiettivi non è importante quanto la

persona che diverrai durante il cammino. Ti consiglio questo esercizio:

• stenditi in un luogo silenzioso;

• respira profondamente per dieci volte e rilassa il tuo corpo;

• immagina cosa vorresti di più nella vita, cosa ti piacerebbe

• realizzare, cosa vorresti avere;

• ora vediti mentre agisci e realizzi ciò che vuoi;

• come ti muovi, come parli, sei sicuro di te?

• vediti gioioso e felice mentre realizzi quello che hai sempre

desiderato;

• ingrandisci le immagini e illumina i colori;

• cerca di immaginare la scena nei più dettagliati particolari;

• crea una vivida sensazione.

84


Ripeti questo esercizio almeno una volta al giorno per un mese.

SEGRETO n. 25: fissare l’obiettivo ti aiuterà a concentrarti meglio

e ti manterrà ben focalizzato sulla tua rotta.

Diventare un trader di successo

I trader di successo hanno formulato un piano di trading in armonia con

se stessi. Bisogna imparare a fare trading senza aspettative sul singolo

trade, ma sulla visione a lungo termine del piano generale di trading,

associando il piacere ogni volta che le proprie regole sono fedelmente

seguite, e non solo quando si ottiene un profitto.

Bisogna quindi imparare anche ad associare dolore ogni volta che il

piano generale e le regole non sono seguite, anche in caso di profitto,

giacché l’eventuale profitto di breve periodo sarà ben presto ridato al

mercato.

85


Piacere Ho seguito le regole del mio piano

di trading à profitto/perdita, ragione,

emozioni positive, successo.Dolore Non ho seguito le regole del mio piano di

trading à perdita/profitto, torto, emozioni

negative, fallimento.

Quindi le abilità da acquisire per operare in borsa sono:

• trovare passione e motivazione a fare trading;

• imparare a riconoscere le abilità necessarie per progredire come

trader rimanendo focalizzato sullo sviluppo di queste abilità, e non

sul risultato finale (cioè i soldi);

• decidere che stile di trading e di investimento effettuare (difensivo

o aggressivo);

• imparare a costruire un sistema di trading personale che sia in armonia

con il proprio carattere e i propri scopi;

• imparare a conoscere altre tecniche di controllo del rischio;

• imparare a fare trading senza stress, paura, ansia, aspettative;

• imparare a cancellare o ridurre i danni psicologi creati dal trading;

• imparare a fare profitti e mantenerli;

• invertire la relazione psicologica fondamentale del trading “profitto

86


= piacere = aspettativa raggiunta” e “perdita = dolore = aspettativa

disillusa a proprio favore” in “piacere = ho seguito le regole del mio

piano di trading” e “dolore = non ho seguito le regole del mio piano

di trading”.

E soprattutto disciplina, disciplina, disciplina!!!

SEGRETO n. 26: per diventare un trader di successo bisogna

associare il piacere al pensiero: «Ho seguito le regole del mio piano

di trading», e il dolore al pensiero: «Non ho seguito le regole del mio

piano di trading».

87



• SEGRETO n. 21: Il cervello è diviso in due emisferi: destro e sinistro.

Il momento peggiore per risolvere i problemi è quando si utilizza

l’emisfero destro, cioè quando si verifica una tempesta emozionale.

• SEGRETO n. 22: Un trader di scarso successo ha un atteggiamento

mentale negativo, è nervoso, stressato, pessimista, pauroso,

impulsivo, impreparato e senza nessuna disciplina.

• SEGRETO n. 23: La respirazione, insieme alle affermazioni positive,

ti riporterà immediatamente in uno stato di quiete.

• SEGRETO n. 24: Per diventare un trader di successo dovrai fornirti

di caratteristiche come disciplina, motivazione, ottimismo, capacità

di accettare le perdite con serenità.

• SEGRETO n. 25: fissare l’obiettivo ti aiuterà a concentrarti meglio

e ti manterrà ben focalizzato sulla tua rotta.

• SEGRETO n. 26: Per diventare un trader di successo bisogna

associare il piacere al pensiero: «Ho seguito le regole del mio piano

di trading», e il dolore al pensiero: «Non ho seguito le regole del

mio piano di trading».

88


CAPITOLO 5:Come guadagnare in opzioni binarie a 60 secondi, 5-10-

15 minuti

La mia tecnica

Ora finalmente passiamo all’azione mettendo in pratica quello che hai

imparato.

Come visualizzare la tendenza o il trend

La prima cosa che devi fare è visualizzare dei grafici in tempo reale.

Questi grafici sono totalmente gratuiti. Io ti consiglio di andare sul sito

www.netdania.com nella sezione Charts.

Qui già si potranno visualizzare i primi grafici e cliccando su Settings

potrai anche settare la lingua italiana. Io preferisco dei grafici più grandi,

http://www.netdania.com

89


quindi nel menù alla tua sinistra clicca su NetStation. Dovrai fare una

piccola registrazione e creare un account. Poi apparirà il pulsante Launch

NetStation: cliccaci sopra e si aprirà una piattaforma con tutti i grafici

che vuoi visualizzare in tempo reale.

Qui possiamo impostare i timeframe, gli oscillatori e gli indicatori

che vogliamo. Ma questi grafici ci serviranno solo per visualizzare

la tendenza. Per il trading andremo a prenderne altri, dove è presente

anche il tempo di formazione di una candela che ci sarà molto utile negli

investimenti a 60 secondi.

90


Clicchiamo per esempio sul grafico EUR/USD per visualizzarlo e

ingrandiamo la finestra con il pulsantino centrale in alto a sinistra, (figura

sotto). Si visualizzerà questo grafico che ha una tendenza rialzista.

Per visualizzarlo meglio metterai il grafico a linee. Andando sopra su

Chart Type clicca su Line e otterrai il grafico a linea che meglio delineerà

la tendenza (figura sotto).

91


Sì, è proprio una tendenza rialzista. Questo è un grafico a un minuto,

sopra al centro ci sono i timeframe. Per meglio visualizzare la tendenza ti

consiglio di impostare timeframe più elevati come 5-10 minuti o un’ora.

SEGRETO n. 27: per capire la tendenza del nostro asset, vai sul sito

di Netdania e imposta il grafico come line chart.

Come impostare i grafici per il trend

Ora che abbiamo scoperto la tendenza, vai su questo sito gratuito www.

opzionibinarie60.com nella sezione Grafici, e imposta i nuovi grafici per

poter tradare. I grafici appariranno come in figura, li dovrai solo settare.

Nel box in alto a sinistra possiamo scrivere l’asset che vogliamo

visualizzare, in questo caso EUR/USD.

http://www.opzionibinarie60.com


92


Inserire l’indicatore ADX

Vai su Technical Indicators e clicca sull’indicatore ADX. La finestra ti

apparirà così:

Vai su ADXR e clicca sopra, apparirà un menù a tendina, come in figura

sotto. Clicca su Remove per rimuoverlo.

93


Poi vai su ADX à EDIT e setta così:

Smooth 14 à DI Period 9 à OK. Abbassa la finestra sottostante per meglio

visualizzare il grafico. Posizionati con il mouse sulla linea che divide le

due finestre. Si formeranno due freccette, clicca e sposta in giù.

Inserire le Bande di Bollinger

Vai di nuovo su Technical Indicators e seleziona Bollinger Bands. Vai

su Price History, perché le Bande di Bollinger devono apparire sulla

schermata del prezzo, e cliccaci sopra. La schermata apparirà così:

94


Ora setta le bande a 20 periodi con due deviazioni standard.

Vai su Edit e metti Period 20 à OK. La schermata apparirà così:

95


Inserire la media mobile

Vai di nuovo su Technical Indicators, Moving Average per inserire la

media mobile, poi Price History per inserirla sul grafico del prezzo.

Ora devi settare la media a 5 periodi perché i periodi sono 50, come

puoi vedere dalla figura sopra. Vai su Moving Average à Edit à Period 5.

Lascia Average Type Simple, cioè media semplice e OK.

96


Questa media di solito segue il prezzo.

97


Riepilogo:

Inserisci l’indicatore ADX:

• vai su Technical Indicators e inserisci l’ADX;

• rimuovi l’ADXR con Remove;

• setta l’ADX;

• Edit à Smooth 14 à DI Period 9 à OK.

Inserisci le Bande di Bollinger:

• vai su Technical Indicators e inserisci Bollinger Bands;

• clicca su Price History;

• setta le Bande;

• Edit à Period 20 à OK.

Inserisci la media mobile a 5 periodi:

• vai su Technical Indicators e inserisci Moving Average;

• clicca su Price History;

• setta la media da 50 a 5 periodi;

• Edit à Period 5 à OK.

SEGRETO n. 28: prepara il grafico inserendo i vari indicatori. Solo

con questi potrai capire se il prezzo salirà o scenderà.

98


Investire in 60 secondi (timeframe 1 minuto)

• devi investire quando sei in trend;

• l’ADX si deve trovare tra 26 e 40;

• le Bande di Bollinger devono avere una maggiore volatilità,

• devono essere ampie;

• la media mobile deve attraversare la candela;

• in questo esempio ti mostro dove entrare.

Come puoi vedere dal grafico quando la media mobile semplice attraversa

la candela, di solito anche la candela successiva avrà la stessa tendenza.

Quindi entreremo all’inizio della formazione della seconda candela.

Prendi in considerazione solo movimenti ampi con candele ben formate

che non siano piccolissime. Le medie funzionano meglio.

99


Ma come facciamo a sapere quando inizia a formarsi la candela? Nella

parte in basso del grafico, ho cerchiato con un ovale rosso i secondi, che

rappresentano la formazione di una candela. Una candela si forma in 60

secondi.

Punto 1:

In questo punto, che ho evidenziato con una freccia rossa, la media

attraversa la candela al ribasso. Ci troviamo in trend perché l’ADX

segnala 30. Quindi in base alla mia teoria supponiamo che ci sarà anche

una seconda candela ribassista. Ma quando puntare? Appena prima che

la candela numero 1 si chiuda, a 57-58 secondi. Ma perché non a 60

secondi? Di solito non tutte le piattaforme di trading sono molto veloci,

e nel puntare si rischia sempre di perdere qualche secondo.

Inoltre voglio che punti un attimo prima della chiusura della candela,

così ti ritroverai un prezzo più alto nel caso punti al ribasso, e un prezzo

più basso nel caso punti al rialzo. Infatti la seconda candela è una Doji

e ciò significa che il prezzo non si è mosso. Puntando un attimo prima

della chiusura della prima candela, la vincita è assicurata. Ma puntando

proprio all’inizio della formazione della seconda candela, la vincita non

è sicura, anche perché ti ho detto che le piattaforme perdono uno o due

100


secondi nel puntare.

Punto 2:

In questo punto abbiamo un caso identico al primo ma al rialzo. ADX è

in trend sui 32. Punta al rialzo appena che la prima candela si chiuda, a

57-58 secondi.

Punto 3:

La media attraversa una candela ribassista. ADX è in trend. Non avrei

puntato al ribasso, perché anche se la media attraversa la candela al

ribasso, ha una direzione al rialzo. Quindi per questo motivo non avrei

investito.

Punto 4:

La media attraversa una candela rialzista. ADX è in trend. Punta appena

prima che si chiuda la candela, al rialzo. Nei passi 5-6-7 abbiamo le

stesse situazioni.

Per avere conferma di quello che stiamo facendo, potresti aggiungere

una media a 7 periodi di un altro colore, in questo caso fuxia. Come in

figura sotto:

101


Come puoi vedere, le medie si incrociano nei punti 1, 2, 4, 5 e 6. Anche

qui devi sempre puntare alla chiusura della prima candela. Inoltre le

medie devono essere ordinate. Sei in presenza di medie multiple, se

non ti ricordi il funzionamento vai a rileggerti il paragrafo sulle medie

multiple al Capitolo 3.

Se abbiamo la media fuxia sopra quella blu il trend sarà al ribasso. Se

abbiamo la media blu sopra quella fuxia, il trend sarà al rialzo. Più che

trend parliamo di piccoli ritracciamenti, perché il timeframe è molto

breve. Il trend è quello che hai già visto sul grafico Netdania, cioè

rialzista per la valuta EUR/USD. Siccome abbiamo un trend rialzista,

io preferisco investire di più, quando mi trovo nella direzione di questo

trend. Quindi nei punti 2, 4, 7. Ma siccome le Bande di Bollinger erano

ampie puoi investire anche al ribasso, purché tu stia attento ai falsi

102


segnali. Se vuoi puoi aggiungere anche una media a 10 periodi, che ti

confermerà, in questo caso, solo alcuni punti (figura sotto):

Non mettere più di tre medie, perché potresti confonderti. Più pulito è

il grafico, meglio è.

SEGRETO n. 29: per le opzioni a 60 secondi investi al rialzo o al

ribasso alla chiusura della prima candela a 57-58 secondi.

Investire a 5 minuti (timeframe 5 minuti)

103


Questo è un grafico a 5 minuti, con timeframe 5. Ogni candela vale 5

minuti. Il grafico ha una tendenza rialzista, come puoi vedere. Sotto,

nella parte destra del grafico c’è l’orario di formazione di una candela,

questa volta 5 minuti. La media è sempre a 5 periodi. Ho segnalato con

delle freccette i punti di entrata.

Questa volta, invece di entrare con la formazione di una nuova candela,

come nel grafico a 60 secondi, entrerai appena il prezzo bucherà la media,

sia al rialzo che al ribasso. Non ci interessano i secondi di formazione

della candela, ma solo il momento in cui si forma la candela e buca la

media.

Punto 1:

L’ADX è in trend. La media a 5 periodi attraversa una candela rialzista.

Appena la media buca la candela investi al rialzo. Come puoi vedere la

seconda candela è una Doji. Quindi, investendo esattamente nel punto

di attraversamento della media sulla candela, la vincita è assicurata.

Punto 2:

Nel secondo punto la media attraversa la candela al rialzo. La seconda

candela è anche rialzista. L’ADX è in trend.

104


Punto 3:

Abbiamo ancora un investimento al rialzo. L’ADX è in trend.

Punto 4:

Nel quarto punto l’investimento è al rialzo, ma come puoi vedere la

vincita non è completamente assicurata, perché la seconda candela è

ribassista. Sai, non sempre possiamo vincere!

Non ci sono altri punti di entrata perché l’ADX è sopra i 40 in iper-

trend, e non ti consiglio di investire. Come ti ho detto prima, il trend

è rialzista, e quindi ho preferito solo investire al rialzo, ignorando le

candele al ribasso, perché ci potevano essere falsi segnali. Anche qui

per avere conferme possiamo aggiungere altre medie. Come una media

a 7 periodi e a 10, e prendere in considerazione i punti di incrocio fra le

medie e investire appena si forma l’incrocio sul prezzo.

105


I punti di entrata sono sempre gli stessi. Abbiamo un’ulteriore conferma

di entrata, perché sia la media a 5 periodi che a 7 attraversano la candela.

Nel punto 2, anche la media a 10.

SEGRETO n. 30: per le opzioni a 5 minuti investi appena il prezzo

buca la media, sia al rialzo che al ribasso.

Investire a 10 minuti (timeframe 10 minuti)

Questo è un grafico a 10 minuti, con timeframe 10. Ogni candela vale 10

minuti di contrattazione. Il grafico ha una tendenza rialzista. La media è

sempre a 5 periodi. Anche in questo caso, appena la candela bucherà la

media, investirai a 10-15 minuti massimo.

106


Punto 1:

L’ADX è in trend. La media attraversa una candela Doji al rialzo, ma la

seconda candela è anch’essa rialzista, quindi la vincita è assicurata.

Punto 2:

Nel secondo caso la media attraversa una candela ribassista, ma il verso

della media è al rialzo, non al ribasso, quindi non avrei investito.

Punto 3:

In questo punto avrei investito al rialzo, perché sia la prima che la seconda

candela sono rialziste.

Punto 4:

Investimento al rialzo.

Punto 5:

Non avrei investito proprio.

Punto 6:

Avrei investito al ribasso, perché anche il verso della media tende a

scendere. Vuol dire che c’è un piccolo ritracciamento.

107


Punto 7:

Nei punti 7-8 e 10 avrei investito al rialzo.

Punto 9:

Non avrei investito perché la candela è ribassista e la media invece va

nella direzione opposta, al rialzo. L’ADX deve essere sempre in trend

tra 26 e 40. Anche qui possiamo aggiungere una media a 7 e 10 periodi

(figura sotto):

Attenzione a non confonderti con troppe linee! Penso che il grafico più

visibile e pulito sia quello con la media a 5 periodi.

108


SEGRETO n. 31: per le opzioni a 10-15 minuti investi appena il

prezzo buca la media, sia al ribasso che al rialzo

Piattaforme e conto demo

In Internet ci sono buone piattaforme per opzioni binarie, che forniscono

conti demo. Non farò nomi per non fare pubblicità. Basta cercare con

Google, potrai trovarne un’infinità. Però devi scegliere solo piattaforme

specializzate in opzioni binarie. Quando scegli la piattaforma, prima

di depositare i tuoi soldi, leggi tutte le informazioni sui termini, sui

documenti che devi fornire, di solito vogliono la fotocopia della carta

d’identità, la fotocopia della carta con cui hai depositato i soldi e la

fotocopia di una bolletta telefonica a tuo nome o se non c’è l’hai l’estratto

conto, per verificare il tuo indirizzo.

Inoltre verifica la modalità di deposito e prelievo. Molte piattaforme, se

prelevi una volta in un mese non prendono commissioni, ma se prelevi

più di una volta in un mese si prendono una commissione di 30 euro.

Altre piattaforme non fanno pagare niente. Scegli le migliori.

Prima di depositare i tuoi soldi, telefona e assicurati che abbiano un

conto demo. Di solito lo forniscono dopo che hai depositato anche un

109


minimo. Appena depositi, fatti assegnare subito il conto demo mettendoti

in contatto con la chat. Dopo il deposito, sarai chiamato da un broker,

che ti chiederà di depositare altri soldi, ma non sei costretto a farlo,

loro ci provano sempre. Non avrai molto aiuto dal tuo broker se il

deposito sarà minimo, ma non preoccuparti, di’ che non hai altri soldi da

depositare e vai per la tua strada. Io finora non ho avuto aiuto da nessun

broker, perché ho effettuato depositi minimi, ma se chiedi assistenza

in chat loro te la devono fornire per forza. Se ti danno qualche bonus,

anche versando solamente 500 euro, prendilo. Non sono soldi da ritirare

subito, ma dopo un totale di operazioni si trasformano in soldi reali. Io

ultimamente avevo perso un po’ di soldi e loro mi hanno trasformato

parte del bonus in soldi veri da poter ritirare, è anche vero che avevo

fatto molte operazioni nell’arco di un anno.

Fai molte prove col conto demo prima di investire soldi reali, trova la

tecnica migliore e sii paziente. Utilizza un mouse, perché ti permette

di essere più veloce nel puntare. Inoltre posiziona le finestre come in

figura:

110


La finestra numero 1 è la piattaforma. La finestra numero 2 mostra i

grafici. Per posizionarle una affianco all’altra le dovrai rimpicciolire e

spostare con il cursore. Nella finestra 1, quando investi in 60 secondi,

per essere più veloce clicca su Alto o Basso e metti l’importo. Così

quando devi investire cliccherai solo su Acquista, in questo modo sarai

più veloce. Non tutte le piattaforme sono uguali, ma la teoria è la stessa.

SEGRETO n. 32: prima di aprire un conto leggi tutti i termini e

le condizioni, e assicurati prima di depositare i tuoi soldi che ti sia

fornito un conto demo.

Per riassumere

Opzioni 60 secondi (timeframe 1 minuto):

• vai su Netdania e visualizza il trend dell’asset su cui vuoi investire;

• vai su opzionibinarie60.com nella sezione Grafici;

• scegli l’asset e imposta il grafico;


111


• ADX in trend tra 26 e 40 con Smooth 14, DI Period 9;

• media mobile (Moving Average) a 5, altre a 7 e 10;

• Bande di Bollinger con Period 20 e Std Dev 2;

• quando investi le Bande devono essere ampie;


• investi alla chiusura della prima candela a 57-58 secondi;

• la seconda candela dovrebbe andare nella direzione scelta;

• visualizza i secondi nella parte sinistra in basso al grafico.

Opzioni 5 minuti, 300 secondi (timeframe 5 minuti):









• ci deve essere un bel movimento;

• investi appena il prezzo buca la media sia al rialzo che al ribasso;

• preferisci gli investimenti che seguono il trend.

112


Opzioni 10-15 minuti (timeframe 10 minuti):









• ci deve essere un bel movimento;

• investi appena il prezzo buca la media sia al rialzo che al ribasso;

• preferisci gli investimenti che seguono il trend.


113



• SEGRETO n. 27: Per capire la tendenza del nostro asset, vai sul sito

di Netdania e imposta il grafico come line chart.

• SEGRETO n. 28: Prepara il grafico inserendo i vari indicatori. Solo

con questi potrai capire se il prezzo salirà o scenderà.

• SEGRETO n. 29: Per le opzioni a 60 secondi investi o al rialzo o al

ribasso alla chiusura della prima candela a 57-58 secondi.

• SEGRETO n. 30: Per le opzioni a 5 minuti investi appena il prezzo

buca la media, sia al rialzo che al ribasso.

• SEGRETO n. 31: Per le opzioni a 10-15 minuti investi appena il

prezzo buca la media, sia al ribasso che al rialzo

• SEGRETO n. 32: Prima di aprire un conto leggi tutti i termini e le

condizioni, e assicurati prima di depositare i tuoi soldi che ti sia

fornito un conto demo.

114


Conclusione

Caro amico, siamo arrivati alla fine e ti ringrazio per avermi seguito fin

qui. Spero di esserti stata utile, spiegandoti ciò che ho imparato in questi

anni di pratica. Le tecniche che ti ho illustrato sono il frutto dei miei

innumerevoli sbagli e perdite. C’è voluto un bel po’ prima che riuscissi

a formulare una tecnica tutta mia, che funzionasse nella maggior parte

dei casi.

Sicuramente non sarà né la prima né l’ultima di una lunga serie, ma

quello che conta è che funzioni. Se non ti trovi bene con la mia tecnica

ti invito a inventarne una tua, con altri indicatori, con la quale sentirti a

tuo agio mentre investi. L’importante nel trading è investire in assoluta

calma e tranquillità.

Questo corso è solo un primo passo che ti guiderà in un mondo molto

particolare e interessante come il trading. Impara a controllare al meglio

le tue emozioni, perché sono il fattore principale che ti permette di

vincere e perdere. Supera i tuoi blocchi interiori. Tu sei l’artefice del tuo

destino e puoi decidere come deve scorrere la tua vita. Non lasciare che

115


la paura ti immobilizzi e non ti faccia fare ciò che desideri. Ognuno di

noi è speciale e spero sinceramente che tu riesca a realizzare tutto quello

che desideri.

Adesso mettiti in azione, non esitare e sii disciplinato: chi ben comincia

è già a metà dell’opera. Buon trading!

Sonia Salerno

116


Glossario

ADX: l’indicatore ADX valuta la forza del trend sia al rialzo che al

ribasso.

Asset: è la componente sulla quale vogliamo investire (ad esempio EUR/

USD, Dow Jones, Facebook, Gold ecc.).

At the money: termine indicante che, allo scadere del tempo, il valore

dell’opzione è allo stesso livello di quella acquisita. In questo caso

l’investitore riceverà l’importo investito nell’operazione.

Bande di Bollinger: indicatore della volatilità del prezzo.

Bearish market: mercato negative (orso).

Body: corpo della candela.

Break out: rottura di un livello di supporto o resistenza.

Break out di volatilità: rottura di un livello importante dopo un periodo

più o meno lungo di movimento orizzontale, in questo caso fa riferimento

alle Bande di Bollinger.

Broker: persona o società che opera come intermediario nelle transazioni

di valute, di titoli di borsa o di merci.

Bullish market: mercato positivo (toro).

Divergenze: comportamento opposto di due strumenti che hanno un

117


andamento omogeneo.

Downtrend: trend negativo in discesa.

Execution price: il prezzo dell’asset rilevato al momento dell’apertura

dell’operazione.

Expiration price: il prezzo dell’asset rilevato al momento della scadenza.

Forex Spot: mercato in cui avviene fisicamente lo scambio di valuta.

In the money: termine finanziario che indica che l’opzione è risultata

essere redditizia.

Investire: impiegare un capitale in qualcosa.

Ipercomprato: mercato con una forte pressione all’acquisto.

Iper-trend: sopra, superiore, eccessivo.

Ipervenduto: mercato con una forte pressione alla vendita.

Lower shadow: ombra inferiore della candela.

MACD: indicatore formato da medie mobili.

Massimo: punto più alto di una barra o una candela che ha alla sua

destra e alla sua sinistra delle barre o candele con massimi inferiori.

Medie: indicatori che permettono di avere un riscontro immediato sulla

tendenza di un trend.

Minimo: punto più basso di una barra o candela che ha alla sua destra e

alla sua sinistra delle barre o candele con minimi inferiori.

Oscillatore di Momentum: indicatore della velocità della tendenza.

118


Out of the money: termine finanziario indicante che l’opzione non è

risultata essere redditizia.

Pattern di prezzo: particolari formazioni grafiche che ci dicono se un

trend è rialzista o ribassista.

Peack: picchi, formazioni grafiche del trend.

Rangi: trend laterale, i prezzi rimangono dentro un range.

RSI: è uno oscillatore di Momentum, che si muove all’interno di un

range compreso tra zero e cento cercando di cogliere il movimento dei

prezzi e la velocità.

Settare: adattare un grafico alle proprie necessità.

Stocastico: oscillatore costituito da due linee che oscillano all’interno

di un range i cui limiti opposti sono zero e cento.

Timeframe: arco temporale scelto per la rilevazione del valore di

mercato.

Tradare: indica un’attività speculativa di compravendita dei più diffusi

strumenti finanziari.

Trader: operatore finanziario che effettua compravendita di strumenti

finanziari.

Trading market: presenza di trend.

Trend: tendenza, orientamento generale. Mercato con forte pressione

all’acquisto e alla vendita.

119


Trendless market: assenza di trend.

Trendline: supporto o resistenza obliqui.

Trough: valli, formazioni grafiche del trend.

Upper shadow: ombra superiore della candela.

Uptrend: trend positivo in salita.

Volatilità del prezzo: indice della variazione percentuale dei prezzi nel

tempo.

120


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