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Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia · Anno XXXIII n°3/2015 · Direzione e Redazione in CODROIPO (Ud) · Piazza Garibaldi, 65 Costo € 1,00 Copia Omaggio

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Page 1: Venezia - Giulia - ilpaesecodroipo.it · dr.ssa Patrizia Pavatti, riferendosi al pro-getto SMS (Scuola Movimento Salute) partito con il corrente anno scolastico in 2 classi prime

Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia · Anno XXXIII n°3/2015 · Direzione e Redazione in CODROIPO (Ud) · Piazza Garibaldi, 65Costo € 1,00

Copia Omaggio

Page 2: Venezia - Giulia - ilpaesecodroipo.it · dr.ssa Patrizia Pavatti, riferendosi al pro-getto SMS (Scuola Movimento Salute) partito con il corrente anno scolastico in 2 classi prime

a CODROIPO in Via Roma, 56Tel. 0432.912030 · [email protected]

INAUGURATA LA NUOVA SEDE

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3EDITORIALESOMMARIO

3 · EDITORIALE

4 · INFO: ORARI - TEL UFFICI PUBBLICI...

6 · ROTARY CLUB CODROIPO-VILLA MANIN E CONI FVG SCUOLA MOVIMENTO SALUTE

7 · ASP ENTE MORO. INAUGURATO A CODROIPO LO SPORTELLO CENTRO ALZHEIMER ASP ENTE MORO. NONNA CATERINA COMPIE 100 ANNI

8 · IO HO QUEL CHE HO DONATO SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE CASO RISOLTO?

9 · LETTERA APERTA ALL'AMICO THIERRY SNAIDERO GIA' PRESIDENTE DELL'ASP ENTE MORO SE MIO PADRE DIVENTA MIO GENERO IL TAVAN

10 · ROBERTO ZANINI GRAZIE DI CUORE

11 · NEL MIRINO: LA SCRITTURA - LA CHIESA ATTIVITA' DEL SODALIZIO UN INCONTRO IMPARI

12 · ELEZIONI A VARMO OPACITA' DEI FARI

13 · LA MEDIAZIONE FAMILIARE: LO SVILUPPO DELLA RESILIENZA IN MEDIAZIONE

14 · ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE ASSEGNO DI MATERNITA'

15 · PRIME ISTRUZIONI APPLICATIVE DELLA PAC 2015 CONOSCERE IL LAVORO

16 · ROTARY CLUB OSPITE CARLO NORDIO

18 · EVENTO INTERNAZIONALE A BERTIOLO EURORACING SEDEGLIANO. RIPARTE LA STAGIONE MOTORISTICA CON LE STORICHE

19 · SALVIAMO IL SALUTO? CURARE L'ALLERGIA CON L'OMEOPATIA E L'OMOTOSSICOLOGIA ASSOCIAZIONE LA PANNOCCHIA. IL GATTO MENNI

20 · CONSIGLI "GENERALI"

21 · A BOLOGNA MOSTRA CURATA DA VITTORIO SGARBI DA CIMABUE A MORANDI IL CONTRATTO DI LOCAZIONE E RIMEDI CONTRO L'INQUILINO MOROSO

22 · AVERNE DI PALLE OVALI

23 · FRIULDENT: STRUTTURA SANITARIA ODONTOIATRICA

PAGINA Molti si stanno chiedendo quanto valga l’Italia nella considerazione dell’Europa. Quasi niente. In verità, nei nostri confronti, l’opinione dei nostri cugini europei, non solo da oggi, è sempre stata piuttosto scarsa, pa-lesata spesso da disprezzo e talvolta pure sputata in faccia, a causa del nostro carat-tere ondivago e di politici di basso livello che finora ci hanno rappresentati nel peggiore dei modi. E se quelli che dovrebbero essere il meglio di una nazione, sono così, immaginia-moci che cosa possano pensare degli Italiani in genere. Infatti l’icona con cui ci raffigurano, è: mafia, spaghetti e mandolino, anche se di mandolino ultimamente non si parla più, for-se per il fatto che nemmeno in musica riu-sciamo ad esprimere più nulla. Per la verità, nonostante tutto ce la siamo cavata, siamo sempre riusciti a toglierci dai pasticci in cui sconsideratamente ci eravamo cacciati. Ge-nio e sregolatezza. Se il genio, magari con una certa invidia e a denti stretti, ce l’hanno sempre riconosciuto, sulla sregolatezza non ci fanno sconti, anzi, sembra pure che con gusto sadico, cerchino di punirci anche al di sopra delle nostre effettive colpe. Quindi sperare che possiamo essere considerati autorevoli in campo internazionale, è una favola senza senso. A onor del vero, Berlu-sconi era riuscito ad intessere ottimi rapporti con molti grandi del mondo. A cena col Presi-dente americano ed a parlare (molto applau-dito) al Congresso, finora c’è stato solo lui. Per non parlare di Putin, ospite a casa sua, con cui ha mantenuto ottimi rapporti di ami-cizia e collaborato per risolvere la crisi con la Georgia, aumentando di molto anche gli scambi commerciali E’ stato addirittura testi-mone di nozze della figlia del premier turco Erdogan e con Gheddafi era riuscito a stipu-lare un trattato che ci avrebbe dato immense opportunità di lavoro, oro colato per la nostra economia. Già negli ultimi tempi, in Libia non si piantava un chiodo che non fosse italiano e si era drasticamente ridotto il numero dei migranti, che ora stanno dilagando per me-rito di organizzazioni criminali e dei terrori-sti dell’ISIS. Uno dei nostri peggiori difetti è anche un congenito masochismo, il piacere della sofferenza, il voler farci del male da soli. Per anni, abbiamo demolito la figura del no-stro Presidente del Consiglio anche all’este-ro, fin quando siamo riusciti a distruggerlo anche nella considerazione dei nostri part-

AUTOREVOLEZZA italiananers europei, per mettere al suo posto una nullità come Monti, sostituito poi da uno che valeva ancor meno. Ora con Renzi, pensia-mo forse di acquistare prestigio ed autorevo-lezza? Anche se dai leaders europei è con-siderato un ragazzino petulante, borioso e parolaio, abbiamo la speranza che crescen-do possa diventare uno statista di rango. Ma la stima deve guadagnarsela, D’accordo che in un solo anno, specie in Italia non si può fare molto, ma sono già tre anni che il pae-se è fermo e Renzi a parte la buona volontà, non sembra riesca a fare granchè. Ci stia-mo prendendo decine e decine di milioni di multe, perché non osserviamo normati-ve e prescrizioni UE per la mancata riforma della magistratura (la riduzione delle ferie è come una pastiglia per la gola se in gola c’è un tumore), per la riforma del lavoro (ma qui forse ci siamo), per la mancanza di depurato-ri e di inceneritori nelle città ed altre violazio-ni. Come si diceva, la stima e l’autorevolez-za, non scendono dal cielo, né si comprano. Renzi potrebbe acquisirle solo riuscendo a risanare l’Italia, con provvedimenti di cui, al-meno per ora, se ne scorge solo una lonta-na traccia. Lui sperava tanto che il semestre italiano alla Presidenza europea, potesse portarci un po’ di considerazione e opportu-nità in più. Niente di tutto questo. Peccato, poteva essere l’occasione per eliminare certi vincoli per far ripartire l’economia, sbloccare la situazione assurda dei nostri Marò in India e impedire che le industrie italiane venissero danneggiate dalle sanzioni alla Russia, ma non è stato fatto nulla e il nostro livello di credibilità si è abbassato ulteriormente. Che considerazione si può avere per chi non sa difendere nemmeno i suoi sacrosanti diritti? Pure la Mogherini, diventata ministro degli esteri della UE, non si sa per quali meriti, qua-li alchimie o quali giochetti sottobanco, non è stata interpellata né coinvolta nei colloqui per la pace con Russia ed Ucraina, ed ora è stata affiancata addirittura da un “tutor” francese. Questo per farci anche capire cosa valiamo e chi comanda in Europa. L’autorevolezza si sa, se non ce l’hai, non te la puoi dare, devi solo sperare che altri riconoscano i tuoi meriti. Potremo rifarci una verginità solo se riusciremo a darci un serio governo che possa fare riforme concrete per far ripartire la locomotiva Italia, da troppo tempo ferma su di un binario morto. Angelo Petri

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4 MARZO 2015

Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia

Direzione: 33033 CODROIPO (UD)

Recapito: Piazza Garibaldi, 6533033 Codroipo (UD)

Sede Legale: Piazza Garibaldi, 6533033 Codroipo (UD)

Direttore Responsabile: Elena del Giudice

Editore: Graphica s.c.a.r.l.Aut. Tribunale di Udine N°19/1983

Redazione:Del Pozzo BrunoPetri Angelo

Grafica ed impaginazione:FORTE & CHIARO pubblicità e immagineStampa: La Tipografica

Per la pubblicità telefonare a:FORTE & CHIAROSonia Galeotto 340.5004319Isabella Basso 339.8443812

Inviare materiale pubblicitario a:[email protected]

In Copertina: Pubblicità "Pittaro"di Gianfranco Angelico Benvenuto

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SAF Partenze da Codroipo per Udine06:35 ● 06:45 ● 06:30 ● 07:05 ● 07:25 ● 08:15 ● 08:50 ● 09:00 ● 09:48 ● 12:35 ● 13.20 ● 13:30 ● 13:42 ● 15:05 ● 17:05 Partenze da Udine per Codroipo07:35 ● 07:40 ● 10:30 ● 11:20 ● 11:45 ● 12:15 ● 12:30 ● 13.25 ● 15.00 ● 17:00 ● 17:35 ● 18:00 ● 18:15 ● 19:15 ● 19:40Per sicurezza controllare in Internet eventuali cambi orari dell’ultimo minuto

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Idee per Pasqua

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6 MARZO 2015

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vità motoria educa al rispetto delle regole, dell'ambiente, della persona, dell'altro. E diventa il punto di partenza per imparare la matematica, piuttosto che la storia o la geo-metria, con gli insegnanti delle varie discipli-ne che dalla classe si spostano in palestra per fare lezione. Dal “saper fare” si passa al “sapere”. Un'utopia? Alla Bianchi, no, con Sms tutto ciò è già realtà, come ha avuto ampiamente modo di dimostrare la profes-soressa Elena Tamagnini, responsabile del progetto, attuato ricorrendo unicamente alle potenzialità offerte dall'autonomia scolasti-ca e senza nemmeno 1 € di contributi. Un progetto che coinvolge complessivamente 36 alunni, con caratteristiche molto etero-genee tra di loro, sia per quanto riguarda l'ambiente socio-culturale di provenienza (vi sono 6 allievi stranieri), sia per capacità (6 allievi hanno difficoltà di apprendimento e 2 sono diversamente abili).

Un progetto che funzionerà come vola-no straordinario per la comunità: si pensi ai ragazzi che, una volta a casa, chiederanno ai familiari di applicare i sani stili di vita ap-presi a scuola. Silva Dorigo

Rotary Club

Codroipo-Villa Manine CONI FvgScuola Movi-mento Salute“Una rivoluzione copernicana nel modo

di fare scuola”, l'ha definita la dirigente, dr.ssa Patrizia Pavatti, riferendosi al pro-getto SMS (Scuola Movimento Salute) partito con il corrente anno scolastico in 2 classi prime della scuola secondaria di primo grado “Bianchi” dell'Istituto compren-sivo di Codroipo.

Pavatti, con il suo staff di insegnanti, ha accolto la sfida, lanciata dall'Europa, che a partire dal 2000, va ribadendo (e richie-dendo) l'importanza di una scuola in cui si faccia più sport e nel contempo si rive-da il concetto di istruzione, passando da un apprendimento per conoscenze ad un apprendimento per competenze in cui, ac-canto a quelle base (lingua, matematica, etc) si affianchino quelle trasversali (ad

esempio imparare ad imparare), pervasive alle varie discipline. E così è partito Sms, un progetto che punta al benessere psico-fisico dei ragazzi, alla promozione di sani stili di vita, ma anche ad una modalità di istruzione e formazione in cui l'educazione motoria viene a costituire un formidabile veicolo per l'apprendimento interdisciplina-re, un punto di partenza motivante e quindi particolarmente efficace. Se ne è parlato ampiamente, l'altra mattina, a Codroipo, nella sala convegni della Bcc di Basiliano, in un convegno organizzato dal locale Ro-tary Club, in occasione del 110 anniversa-rio di fondazione del sodalizio, con l'inter-vento dell'onorevole Giorgio Brandolin, che ha illustrato i progetti del Coni per il Fvg. “Una mattinata - nelle parole della presi-dente, Anna Fabbro - di dialogo e confronto su temi che toccano da vicino la comunità codroipese, e soprattutto i giovani, rispet-to all’esercizio dell’attività sportiva intesa prima di tutto nella dimensione educativa e sociale”.

Il locale Rotary Club è un “alleato” nel pro-getto Sms, in quanto collabora, mettendo a disposizione risorse e competenze profes-sionali. Alleati di una scuola che “non vuole e non può essere autoreferenziale”, sono anche le associazioni sportive del territorio, il mondo della sanità (in particolare con i dottori Luigi Canciani e Paolo Lubrano, che collaborano al progetto SMS), ma anche le istituzioni, come il Comune di Codroipo, rappresentato dal sindaco Fabio Marchet-ti. Da “Cenerentola” a “primadonna”: l'atti-

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In caso di incidente di qualsiasi genere, lo stato d’ani-mo di chi ne è vittima è particolarmente vulnerabile. Ed è proprio in quel momento che si ha bisogno di avere a fianco qualcuno di cui ci si può fidare e che si muova nei meandri della burocrazia con grande esperienza e pro-fessionalità. Doti, queste, che il BARALDI GROUP se le è create in 35 anni di attività nel settore dell’infortunistica a 366°. Baraldi Group Italia s.r.l. anticipa le spese mediche e non chiede ai clienti onorari per la gestione dei danni riportati dal veicolo. Garantisce inoltre consulenze stra-dali, assicurative, tecniche e perizie in tutti i rami. Perché non non esistono “danni giusti” spiega Cesare Baraldi - partendo da questo semplice principio abbiamo deciso di dare vita ad un’associazione che si ponesse come obiettivo quello di tutelare i diritti di tutte le persone che hanno subìto danni garantendo loro, al contempo, un equo risarcimento. Rigraziamo tutti i clienti che in questi anni ci hanno dato fiducia, sono ritornati e, visto che sono usciti dalla nostra porta soddisfatti, ci portano altri clienti”.

In 35 anni di attività il Baraldi Group ha difeso migliaia di danneggiati, molte le testimonianze che si possono leggere: www.Infortunisticabaraldi.it

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7www.ilpaesecodroipo.it

ale. Altro mazzo di fiori le è stato donato dal Presidente e Direttore dell’Asp D. Moro.

Molinari Caterina è nata nel 1915 a Bel-grado di Varmo. All'età di 12 anni è andata a lavorare e cercare fortuna a Biella poi a Milano e Torino. Infine è rientrata nella sua amata terra e nel 1937 si è sposata con Trevisan Quinto di Santa Maria di Varmo. Ha avuto 3 figli e 5 nipoti. Un figlio, Remo Trevisan, è un noto imprenditore di Glaunic-co di Camino al Tagl.to nel ramo degli ar-redamenti conosciuto per aver esportato in

tutto il mondo i suoi prodotti. Un altro, Livio Trevisan, è stato Sindaco di Camino al Ta-gliamento dal 1980-85, mentre la figlia Livia, vive a Pasian di Prato con la sua famiglia. Orgogliosa dei suoi figli, e della festa riser-vatale non ha certo rinunciato ad una fetta di torta. Caterina, durante la Santa messa del sabato pomeriggio, officiata da Don Nel-lo Pecile, è sempre in prima fila e partecipa cantando con passione .

Cara “Catine” ancora tanti, tanti Auguri!!

ASP Ente

MORONONNA

“CATERINA” Compie 100 anni

Mercoledi’ 25 febbraio 2015 la signora Molinari Caterina ha festeggiato il suo cen-tesimo compleanno presso la Casa di Ri-poso di Codroipo, circondata dall’affetto dei parenti e dagli ospiti della struttura. Alla festa erano presenti il presidente dell’Asp Thierry Snaidero, il direttore generale Valentina Bat-tiston, Nicola Locatelli, Sindaco di Camino al Tagl.to, in rappresentanza di tutti i concit-tadini. Il Primo Cittadino le ha fatto gli auguri personalmente per il bellissimo traguardo e le ha offerto un graditissimo omaggio flore-

In pochi si rendono conto che tra le fonti di benessere importanti per la vita animale c'è la soddisfazione sensoriale, quel piacere che si prova quando ritroviamo nella realtà esterna determinate tipologie di stimoli.

Un animale ha bisogno di frugare con il naso, riempirsi gli occhi di un pa-esaggio, sentire il contatto con l'erba e le piante, di ascoltare suoni naturali...

Una giornata all'aria aperta allontana lo stress e le frustrazioni che inevita-bilmente il vivere comporta.

LA SODDISFAZIONE dei sensi...

Inaugurato a Codroipo lo sportello a sostegno delle famiglie. Accolti fino a 35 ammalati

Avviati anche corsi di auto - aiutoCentro Alzheimer modello per il Fvg

Il centro Alzheimer di Codroipo potenzia i suoi servizi. Ieri mattina è stato inaugurato lo sportello informativo rivolto alle famiglie che quotidianamente devono affrontare la malattia. A mariti, mogli, figli, nipoti saranno fornite gratis le info utili per chi deve accu-dire un parente che soffre di questa patolo-gia. Lo sportello Gestito dall’associazione di volontariato Perusini-Alzheimer, ubicato al piano superiore del centro Alzheimer, sarà aperto ogni sabato dalle 9.30 alle 10.30. Si vuole dare così un aiuto concreto alle fami-glie che spesso non sanno come affrontare l’evolversi dell’Alzheimer offrendo loro una consulenza qualificata. Presenti ieri il presi-dente dell’Asp Moro, Thierry Snaidero, («Il centro è un modello in Fvg»), il presidente dell’associazione Luciano Commisso e il socio fondatore del sodalizio Roberto Ma-scarin. Snaidero ha ricordato che questo ul-teriore servizio alla collettività, è stato forte-mente voluto dal Sindaco di Codroipo Fabio Marchetti il quale ha contribuito fattivamente alla sua realizzazione. I corsi di auto-aiuto

Sono stati avviati venerdì e si terranno a cadenza mensile. I corsi di auto-aiuto, ai quali partecipano in media dalle 20 alle 25 persone quasi tutte provenienti dal Medio Friuli, rappresentano un ulteriore aiuto per chi convive con un malato. Un modo per co-noscere altre esperienze, per raccontare la propria, per ascoltare. Le storie Ogni storia è diversa. Come quella di Roberto Masca-rin. Nel 1994 scopre che la sua mamma è

malata di Alzheimer. All’inizio non è facile. Cerca ovunque informazioni senza però trovare risposte. Finchè incontra Luciano Commisso e inizia a partecipare a corsi. Poi la scelta di fondare l’associazione. Per accudire la madre è costretto a lasciare il la-voro di barista e a iniziarne un altro con turni più facile da gestire. Un cambio di vita per esserle sempre accanto fino al 2008, quan-do è venuta a mancare. Il centro diurno, in cui ogni giorno sono ospitate in media 20 persone, è stato realizzato a seguito dei la-vori di ristrutturazione di un vecchio edificio del 1930, mentre una parte è stata costruita ex novo. Un intervento reso possibile grazie a fondi regionali e parte con soldi provenien-ti dal bilancio dell’Asp Moro, per una spesa di circa 2 milioni di €. Considerato che la malattia evolve per stadi, lo stabile è sta-to diviso in 2 nuclei. La struttura dunque è pronta ad accogliere nuovi ospiti ai quali vie-ne garantito anche il trasporto dal domicilio al Centro (per un massimo di 35 persone).

Viviana Zamarian

Foto MMMI

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8 MARZO 2015

IO HO QUEL CHE HO DONATO...Sopra la porta d’ingresso del Vittoriale,

la bellissima villa di Gabriele d’Annunzio, posta sulla riviera di Gardone, sul lago di Garda, spicca in bella evidenza una del-le sue più celebri frasi: “Io ho quel che ho donato”.

La villa venne donata al popolo italiano nel 1930. E’ quindi di proprietà dello Stato italiano, ossia nostra.

Il grande poeta, condottiero, aviatore, sempre in contrasto con Mussolini, ha dato agli italiani preziosi insegnamenti di attaccamento alla Patria, di rettitudine, di generosità materiale e intellettuale.

Ha dato prova di grande coraggio, di indipendenza mentale, di rettitudine e di onestà.

Oggi sembra di vivere in un altro mon-do, in cui ogni cittadino italiano è poten-zialmente un evasore fiscale, se non un bandito potenziale.

Così è in realtà. Gli organi dello stato non dimostrano il reato. Il cittadino stesso deve dimostrare che non ha commesso il reato. Cose bulgare del periodo staliniano.

I profughi che arrivano a valanga dall’Africa o dai Balcani sono trattati molto meglio degli italiani.

Ora stanno pensando al “reddito di cit-tadinanza”, per italiani che non lavorano e per immigrati italianizzati. Tale reddito do-vrebbe aggirarsi sugli 800 euro al mese.

Domanda: per il capo famiglia o per ogni familiare?

Il risultato sapete qual’è: insegnare a non lavorare, togliendo soldi in tasca, sotto forma di tasse, a chi lavora.

Ho un amico in Germania, dove esiste una legge di questo tipo. Da una quindici-na d’anni se ne guarda bene dal cercare lavoro. Lavoricchia qualcosa in nero, non paga tasse, ma grida: viva il Governo te-desco.

Ultima novità del Governo è questa. Ai clandestini che vengono coi gommoni vie-ne fatto firmare un modulo in cui, tra le al-tre domande c’è anche la non appartenen-za all’Isis. A noi italiani, per ottenere alcuni sacrosanti diritti si richiede la dichiarazione che non siamo mafiosi. Trovatemi voi letto-

ri qualcosa di più cretino e ridicolo.Ci sono stati richiesti enormi sacrifici,

senza alcun risultato. Per noi poveri peo-nes solo rinunce di tutti i tipi. Per i politici altre rinunce: rinuncia a farsi diminuire sti-pendio e prebende.

Non passa giorno che non si venga a conoscenza di ruberie di ogni genere. Questo vale (senza voler generalizzare) per politici, burocrati, imprenditori e via elencando.

Ruba tu che rubo anch’io. Come scrissi qualche tempo fa, chi ruba poco va in ga-lera, chi ruba molto fa carriera.

Anche per i grandi ladri talvolta si apro-no le porte della gattabuia. Ma dopo poche settimane di soggiorno nelle patrie galere se ne escono col bottino intatto.

Penso a come si rivolta nella tomba il grande Gabriele d’Annunzio. Riferendosi a questi bravi signori, oggi sull’ingresso del Vittoriale avrebbe scritto, riferendosi ai galantuomini sopra citati: ”Io ho quel che ho rubato”.

Pietro Pittaro

Sulle tracce

di Jack

losquartatore,

casorisolto?

Dal 31 agosto al 9 novembre del 1888, nel quartiere di Witechapel dell’East End di Londra, un fantomatico omicida seriale, passato alla storia come il serial killer più famoso del mondo, tagliò la gola e aspor-tò gli organi interni a cinque prostitute (in realtà molti studiosi sostengono che ne avesse uccise altre 12). Ciò che sconvol-se maggiormente l’opinione pubblica e la stampa dell’epoca, oltre alla brutalità, fu la sfrontatezza con cui sfidava apertamente la polizia di Scotland Yard e l’incapacità di

quest’ultima d’identificarlo e fermarlo. In-fatti, nelle lettere spedite al direttore della Central News Agency di Londra, egli ol-tre a rivendicare gli omicidi e a farsi beffa dell’operato degli investigatori, annunciava ogni nuovo delitto firmandosi con il nome Jack the ripper (Jack lo squartatore). Que-sto assassino seriale, vampiro, cannibale e collezionista di organi umani, uccideva solo nei fine settimana, in un area ristretta, tra l’una e le quattro del mattino. La sua abilità nell’utilizzare il coltello indusse gli agenti a ritenerlo un esperto di anatomia.

Le persone sospettate dal 1888 ad oggi sono quasi 100: tra cui un commer-ciante di cotone di Liverpool; un ex pesci-vendolo violento; un ex operaio divorziato; un giovane barbiere ebreo polacco; l’assi-stente dell’obitorio di Witechapel; un gio-vane avvocato figlio di un medico; un folle criminale russo che si faceva passare per medico; un apprendista chirurgo polacco; un ciarlatano irlandese, venditore di erbe, che si spacciava per medico; un pittore bri-tannico nato in Germania; il principe Alber-to Vittorio, nipote della regina Vittoria, e il suo medico personale.

Nel 2006 l’università australiana di Brisbane, dopo aver effettuato il test del Dna su alcuni resti di saliva presenti sui francobolli delle lettere che Jack lo squar-tatore inviò a Scotland Yard, annunciò al

mondo che questo serial killer era una don-na Londinese, Mary Pearcey (1866-1890), condannata e impiccata per un duplice omicidio perpetrato con un modus operan-di simile a quello di Jack. Questa scoperta non fu avallata da tutti poiché mancava la prova che la lettera fosse dell’assassino.

Nel 2006 lo studioso Russel Edward acquistò all’asta lo scialle appartenuto a una delle vittime del celebre serial killer. Nel 2014, dopo anni di ricerca, i test con-dotti permisero d’isolare il Dna del presun-to omicida e la sua identità sembrò final-mente svelata: Aaron Kominski, il barbiere ebreo polacco che nel 1888 aveva 23 anni e viveva a Witechapel con la famiglia. Stan-do agli appunti dell’allora assistente capo di Scotland Yard, Sir Melville Macnaghten, Kominski, morto in manicomio nel 1899, provava “un grande odio per le donne con forti tendenze omicide”. Sebbene l’esame fosse stato eseguito dal biologo molecolare Jari Louhelainen, esperto di fama mondia-le dell’università di Liverpool, altri esperti di fama internazionale si sono detti perplessi attribuendo a Louhelainen un calcolo sba-gliato o “errore di nomenclatura” nell’analisi del Dna, stando a quanto riportato dal quo-tidiano The Indipendent. Tutto da rifare, il mistero di questo cold case rimane irrisolto!

Franco Altan - Scrittore, criminalista

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iL TAVAN1 Per favore, basta, non parlatemi più di corruzione, tangenti, mazzette. Ormai ne ho piene le tasche!

2 La Presidenta Boldrina, grande moralista, per la scorta personale, usa 27 uomini, con un costo di 1.100.000 euro all’anno. La struttura di comunica-zione della Camera, aveva già sei gior-nalisti, lei ne ha assunti altri quattro. In più, cerca un fotografo a 150.000 euro al mese. Il buon esempio e la morale sono serviti.

3 La tenace opposizione di verdi e grillini, alla costruzione di adeguati in-ceneritori per i rifiuti, ci ha fatto pagare 40.000.000 di euro di multa. Li paghe-ranno loro?

4 Poveri idioti, perché non capite? Perché non volete capire? Ve lo dicono in tutte le salse, anche molti politici, anche il Vaticano: “l’Islam è una religione di pace”. Lo dicono perfino gli integralisti e per farvelo capire meglio sono perfino disposti ad uccidervi.

5 Il Sindaco Marino, vuol creare a Roma, un quartiere riservato alle prosti-tute. Non serviva. Lui, già da tempo, ha mandato a puttane l’intera città!

6 Se l’ONU continua a fare le orecchie da mercante, sulla situazione dei nostri Marò in India, sarebbe il caso di ritirare i nostri soldati da tutte le missioni di pace.

7 Ai funerali di Pino Daniele, D’Ale-ma è stato cacciato dalla camera ardente.Incredibile il fatto, che ad un uomo politicamente morto, sia stato rifiutato l’obitorio.

8 “L’uscita dall’Euro, sarebbe una catastrofe”, dicono molti economisti. Probabilmente è cosi, ma anche entrarci è stata una catastrofe. Certo è che due catastrofi, una dietro l’altra, l’Italia non riuscirebbe a reggerle.

9 Pensierino della sera.Non fa paura ciò che dicono gli stupidi, fa paura il loro numero. Non fa paura ciò che dice l’ISIS, fa paura che tutti que-sti stupidi, non capiscano ciò che dice.

iL TAVANwww.ilpaesecodroipo.it

Se mio Padrediventa mio

GeneroUn uomo si è tolto la vita ed ha la-

sciato questa lettera:“Mi sono sposato con una vedova.Questa aveva una figlia.Mio padre si è innamorato della mia

figliastra e l’ha sposata.In tal modo mio padre è diventato

mio genero.Di conseguenza la mia figliastra è

diventata la mia matrigna, essendo moglie di mio padre.

Mia moglie poi, da me, ha avuto un figlio, che è cognato di mio padre, dato che è fratello di sua moglie, che in realtà è mia figlia.

Anche mio figlio è diventato mio zio, perché è fratello della mia matrigna.

Inoltre la moglie di mio padre ha partorito un bambino che natural-mente è mio fratello, (perché è figlio di mio padre) e contemporaneamente mio nipote in quanto figlio della mia figliastra.

Ecco la ragione per cui mia moglie è anche mia nonna (in quanto madre della mia matrigna).

E siccome è mia moglie, io sono di-ventato allo stesso tempo, suo marito e suo nipote.

Poiché il marito della nonna è natu-ralmente il nonno, sono perciò diven-tato mio nonno.

In queste condizioni non posso più vivere e mi uccido”.

Caro Thierry, Giulio Cesare morì pugnalato alle

spalle dai propri amici, quelli di cui si fidava di più. E se tutti sappiamo quanto possa far male essere traditi, sappiamo altrettanto bene che il do-lore raddoppia quando a tradire è un amico, una persona di cui ci si fidava ciecamente.

Chissà da quanto tempo stavano tra-mando alle tue spalle, anche se negli ultimi mesi uno strano silenzio avvol-geva la tua figura istituzionale.

D'altronde eri stato avvertito, ne avevamo parlato più di una volta. Co-noscevi i rischi di chi avendo preso in carico un'azienda in pericolo, la risana e la porta in eccellenza. Troppe sono le invidie, troppe le paure di venir sca-valcati, di perdere parte del consenso locale a scapito di qualche emergen-te. Sembra che in politica la cosiddet-ta pugnalata alle spalle sia la norma. Ecco perché alcuni molto navigati si sono storicamente difesi con i dossier sugli amici. Non c'è spazio per i puri di cuore, è dai presunti amici che arriva-no i pericoli, non dagli avversari.

Naturalmente essi avranno e mani-festeranno le loro ragioni, diranno che eri diventato un elemento destabiliz-zante, ingombrante, che eri diventato un creatore di problemi. La lista delle falsità con la quale tenteranno di giu-stificare la tua brutale defenestrazio-ne la immaginiamo così lunga che la lasciamo a mezzo. Ma noi, forti della concretezza del tuo operato gliele ri-getteremo in faccia queste falsità.

Lettera apertaall'amico Thierry Snaidero

già Presidentedell'ASP Ente Moro

Riconoscimenti trasversali che tutti ti riconoscono: Hai risanato economicamente l'Ente Moro.Hai ricostruito il management con le sue regole.Hai messo a norma di legge e in sicurez-za tutti i reparti.Hai portato a termine il centro AlzheimerHai introdotto un sistema moderno e pro-fessionale di operare.Hai sempre agito in concordia con il CDAHai ricevuto molti attestati di stima da parte dei vertici di molte istituzioni pub-bliche e private.Testa alta quindi amico, anche se noi, più cattivelli, diciamo che arriverà anche la resa dei conti perchè il tempo è galan-tuomo.

Bruno Del Pozzo e amici

MERCATINOdell'Usato

12 AprileCODROIPO

Piazza Garibaldi

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10 MARZO 2015amico, di un luminare, un punto di riferimento per tutti. Qualsiasi ambiente frequentasse era influenzato dalla sua saggezza, tutti ascoltava-no con piacere e illuminazione le sue parole, spesso inattese, rivoluzionarie e risolutive. Pre-sentare un problema, una difficoltà a lui, signi-ficava aver già trovato la soluzione, uscendone tutti vincitori. La comunità di Sedegliano, quella di Codroipo e tutto il Medio Friuli rimangono orfani di un maestro, un trascinatore, una per-sona che con la sua intelligenza ed esperien-za aveva sempre le giuste indicazioni per tutti. Grazie Roberto per quanto hai fatto per noi, ma soprattutto per quanto continuerai a fare grazie ai tuoi insegnamenti, che lasceranno il segno per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Giovedì 26 febbraio si sono tenuti i funerali a Redenzicco. La partecipazione affollata e com-mossa di tante persone che volevano porgere l’ultimo saluto a Roberto, ha costretto molti a rimanere all’esterno della piccola chiesetta. Grazie alle condizioni meteo favorevoli e all’im-pianto di amplificazione posto all’esterno tutti hanno potuto comunque seguire la cerimonia funebre sino al corteo che ha accompagnato il professore nel suo ultimo viaggio.

Mi considero onorato di averlo conosciuto, della nostra amicizia e in virtù di tale rapporto, della confidenza che ci legava, lasciatemi dire che Roberto era un incosciente. Non si ren-deva minimamente conto dell’importanza che aveva rivestito per la vita di tantissime persone, dai ragazzini che lo ebbero quale professore, agli anziani frequentatori dell’Università della Terza Età, dai suoi concittadini di Sedegliano, a tutti i residenti del Medio Friuli. Proprio grazie alla sua inconsapevolezza era sempre pronto a sottovalutarsi, con la sua pacatezza e la voce fioca di chi riesce a dispensare saggezza, sen-za farlo pesare mai.. L’ultima telefonata fu per invitarlo a partecipare al programma di Telefriu-li, alla quale rispose con titubanza, esternando la sua perplessità, mi chiese perché proprio lui.

MARCO MASCIOLI

al passo con i tempi prescindendo dall’età, tro-vavano in lui un professore competente, ma so-prattutto molto appassionato della formazione, dell’elevazione culturale. A lui piaceva condivi-dere con tutti le sue conoscenze ed era felice soprattutto in aula. Il suo impegno con l’incarico di presidente gli dava tante preoccupazioni, con cinque sedi sparse nel territorio del Medio Friuli, ma affrontava sempre tutto con la sua calma, la tranquillità di chi sapeva che con la dedizione, la passione e la buona volontà, si risolve tutto. Proprio lo scorso anno fu riconfermato al verti-ce dell’organizzazione con votazione unanime da parte di tutti i rappresentanti.

Già sofferente durante l’anno accademico precedente, appariva nuovamente in forza fino alla scorsa settimana, con la grinta e la cautela del grande pensatore che era. Un malore tra sabato e domenica ce l’ha portato via. Lascian-doci la tristezza nel cuore per la perdita di un

Roberto Zanini, il presidente dell’Università della Terza Età del Codroipese, all’età di 68 anni è venuto a mancare. Nato e vissuto a Se-degliano, dove lo scorso anno è stato nominato assessore all’ambiente, salute e territorio, poli-tiche sovracomunali e politica comprensoriale, era attivo con impegni costanti e quotidiani sot-to il profilo sociale, che solo la malattia riusciva a fermare. Il suo incarico di presidente dell’Uni-versità T.E. Codroipese l’ha visto per anni oc-cupato nella gestione di una struttura di dimen-sioni enormi, con quasi 1500 iscritti, per i quali era sempre disponibile. Dopo aver insegnato per tanti anni scienze matematiche, ramo in cui aveva conseguito la laurea a Trieste nel 1971, e in seguito aver ricoperto l’incarico di preside e dirigente scolastico negli istituti pubblici del Codroipese, raggiunta l’età della pensione, aveva proseguito nell’insegnamento all’interno dell’U.T.E. Ogni lunedì alle 15 teneva il suo cor-so d’informatica per coloro che, volendo restare

Roberto Zanini: Grazie di Cuore

Foto fatta durante la diretta televisiva di Telefriuli: il Sindaco Fabio Marchetti e Roberto Zanini

Foto MMMI

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Nella riunione soci del 24 febbraio scor-so sono stati trattati vari argomenti, tra i quali la crescente migrazione sul suolo ita-liano dall’altra sponda del Mediterraneo. La discussione si è accalorata soprattutto sulle possibili misure di contrasto a tale fe-nomeno. Sul manifesto di Salvini, e cioè “Vanno salvati ma non sbarcati in Italia”, la discussione ha evidenziato la difficoltà di attuarne la seconda parte. A tal propo-sito il presidente ha ricordato che dopo il salvataggio le navi italiane non hanno le-gale accesso ad alcun approdo straniero, compreso quello libico, se motivato dall’in-tenzione di sbarcarvi quel carico umano, a meno di specifici accordi tra i due Stati, come fu per i ‘respingimenti’ di recente memoria. Nei fatti tali respingimenti consi-stevano esattamente in quello che auspi-ca Salvini: i migranti venivano salvati in alto mare e imbarcati sulle nostre Unità. Esse poi dirigevano non verso l’Italia ben-sì verso la Libia, dove li sbarcavano - e qui sta la differenza - in base a un accordo in-tercorso tra il nostro governo e Gheddafi.

Il socio Lucien Zinutti riferisce sul conve-gno del 13 febbraio scorso a Villa Manin, nell’ambito del quale è stata presentata una nuova forma di comunicazione, ba-sata su nuove tecnologie che consen-tono di riprodurre virtualmente in 3D un arredamento d’epoca. Una tecnica molto evoluta che la relatrice Carla Garozzo ha prospettato alle autorità presenti, tra le quali l’assessore regionale alla cultu-ra Gianni Torrenti e il sovrintendente di Villa Manin Piero Colussi, come un’ipo-tetica soluzione alla perdurante assenza d’ogni adeguato arredamento nella Villa. A tal proposito il socio Zinutti esprime il suo totale dissenso da quella ipotesi, sia per l’onere presunto (circa 3 mln €), sia perché un progetto simile metterebbe in secondo piano il valore storico, artistico e architettonico di Villa Manin. Oltretutto - egli aggiunge - nell’attuale congiuntura,

che registra un sensibile calo dei prezzi sul mercato dell’arte, la metà di quell’im-porto consentirebbe di reperire arredi di gran pregio, antichi e originali del XVIII secolo, più adatti al prestigio della Villa.

L’attività del sodalizio, infine, include l’incontro con il prof. Stefano Miani, do-cente di economia e finanza presso l’ate-neo udinese, centrato sulle conseguenze dell’Unione Bancaria Europea (UBE). L’incontro, promosso dalla Tribuna con il patrocinio della Città di Codroipo, ha avu-to luogo nella sala conferenze della BCC di Basiliano, filiale cittadina, lo scorso 26 febbraio. Il relatore, con eccellente ca-pacità espositiva, ha introdotto anzitutto l’UBE ponendo in rilievo un particolare aspetto di questa recente istituzione co-munitaria: la vigilanza sulle banche na-zionali dell’UE non è più esercitata dalla Banca Centrale del proprio Stato, bensì dalla Banca Centrale Europea (BCE) con conseguenze rimarchevoli specialmente per l’unicità normativa delle operazio-ni di credito. Una norma in particolare è stata indicata dal relatore come sensibile per il nostro Paese: per un finanziamen-to richiesto a una Banca l’impresa deve produrre il flusso di cassa dei futuri otto anni, in base a una previsione gestiona-le che sia giudicata solida e convincente da parte della Banca stessa. Una norma quest’ultima che espone la Banca eroga-trice del credito, ove non adempiente, ai fulmini della BCE. La prolusione del prof. Miani ha incluso inoltre ampie disserta-zioni su situazioni di economia di stretta attualità, seguite da un animato dibattito con i convenuti, riscuotendo un succes-so reso evidente dal lungo applauso. La serata si è conclusa in un momento di convivio gentilmente offerto, assieme all’uso della sala conferenze, dalla Banca ospitante, alla quale qui rivolgo il grazie da parte del Sodalizio.

Gino Monti [email protected]

ATTIVITA’ DEL SODALIZIONEL MIRINO:La ScritturaScrivere, per l’individuo, è una necessità

assoluta e imprescindibile. Ai tempi del li-ceo il professore d’Italiano stroncò ogni mia ambizione con un quattro alla prima prova scritta dell’anno, spiegandomi poi che con la mia ottima padronanza del linguaggio avevo aggirato e disatteso la trattazione del tema. “La scrittura è solo uno strumen-to - aggiunse - uno strumento al servizio delle idee”. L’esperienza, però, ha ridimen-sionato il di lui assunto e ho compreso il grande potere delle parole. Per scrivere bisogna lasciarsi sedurre dal linguaggio: nulla è più scandaloso, rivoluzionario e tra-sgressivo del linguaggio.

Un consiglio posso dare ai giovani che si avventurano nella carriera, laddove essi siano chiamati ad esprimersi per iscritto o produrre letteratura come un racconto, un libro o più semplicemente un articolo o, al limite, un promemoria per il superiore: è importante come dite le cose, più che cosa dite.

G.M.

La ChiesaNell’ascoltare una messa in TV rilevai

una particolare invocazione - fra quelle del-la litania che i fedeli enunciano durante la funzione - dedicata agli operai sottopagati. Francamente fu per me una sorpresa, ma convenni che la rete d’informazioni di cui dispone la Chiesa non ha niente da invidia-re ai servizi segreti di stato. L’enunciazio-ne non era casuale e il 28 febbraio scorso l’evidenza ci è pervenuta direttamente da Papa Francesco. E’ pur vero che la Chiesa riconosce l’obbligo di dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, ma con le sue parole il Pontefice ha chia-rito alcuni confini delle pertinenze divine, entro i quali ha posto con implacabile de-terminazione la difesa dei più deboli dalle prepotenze dei più forti. Le sue parole, pro-nunciate davanti ai settemila rappresen-tanti di ventimila imprese cooperative, non si prestano a malintesi. Il Papa, per capirci, parla fuori dai denti e con esempi pratici: “Tu cerchi lavoro? Vieni in questa ditta, dieci, undici ore di lavoro, 600 €. Ti piace? No? Vattene a casa, tanto c’è la fila…”.

Egli poi invita a “combattere la cultura dello scarto coltivata dai poteri che reggo-no le politiche economico finanziarie del mondo globalizzato, dove al centro c’è il dio denaro” e alza la voce su “un certo li-berismo che crede sia necessario produrre prima ricchezza, non importa come” e poi elargire “ briciole della ricchezza accumu-lata”.

Nelle conclusioni papali ritroviamo l’in-vocazione dei fedeli: “pagare salari giusti”. Nessun commento da parte mia alle parole del Pontefice, troppo alta è la sua autorità e troppo chiaro il suo pensiero. Inoltre le mie fonti d’informazione sono troppo modeste per contraddire o confermare quelle del Papa. Se però quest’ultime corrispondono al vero esiste una ragione in più per com-prendere la perdurante anemia dei consu-mi e reclamare che gli addetti alla gestione politica del Paese ne tengano conto, più in fretta che sia possibile. G.M.

CIRCOLO CULTURALE · LA TRIBUNA

dei quattro, da Pontebba fino in Austria senza intoppi. L’esa-me dei fatti crea sconcerto. I due militari, fermata la vettura ed esaminati i documenti dei quattro, si mettono in contatto con la banca dati; scoprono che si tratta di zingari romeni con una sfilza di preceden-ti penali e ricercati su ordine della magistratura per furto, ricettazione e rapina; quindi proseguono con le telefonate per chiedere rinforzi. Appa-rentemente non ritengono di dover, almeno uno di loro, te-

nere a bada la comitiva, mano alla fondi-na: l’iniziativa, infatti, passa agli zingari che con mani e piedi danno loro una lezione. I carabinieri in difesa un successo l’hanno ottenuto: come precisa il giornale “riescono ad evitare che i malviventi si impossessino delle loro pistole”. Troppo poco per milita-ri addestrati alla lotta contro una malavita organizzata e agguerrita, se poi a fronte di quattro ragazzi rom disarmati debbono farsi crocchiare per difendere la pistola. Conclu-do stendendo un velo pietoso sul via libera con cui la comitiva ha raggiunto l’Austria senza incontrare alcun ulteriore controllo o posto di blocco, frontiera inclusa.

G.M.

Uno scontroimpari

Chiunque fosse chiamato a scommettere su chi, in caso di scontro, avrebbe avuto la peggio - due carabinieri armati in servizio di pattuglia sull’autostrada oppure due uomini e due donne disarmati e diligentemente di-scesi da una vettura per un controllo - non esiterebbe a porre una cifra sui carabinieri. E avrebbe perso. Vedi il servizio del Mes-saggero da Pontebba (7.3.2015) per cre-dere: i due carabinieri, malmenati, all’ospe-dale con prognosi di 30 giorni; la comitiva

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12 MARZO 2015

A maggio a Varmo si voterà per il rinnovo dell’amministrazione locale.

Lo aveva già deciso da tempo, ma ora Ser-gio Michelin il Sindaco uscente ufficializza la propria ricandidatura a primo cittadino.

Sign. Sindaco come mai questa decisione?Prima di tutto devo ringraziare chi mi ha

sostenuto in questi cinque anni, chi ha voluto la mia scesa in campo nel 2010 mi è sempre stato fedele e ha dato la possibilità di portare avanti un programma che ci eravamo posti e che in gran parte siamo riusciti a rispettare. Certamente una legislatura corre velocemen-te e i tempi della burocrazia in questi anni non sono accorciati e quindi non si riesce a fare quello che un’amministrazione si pone per-ciò una seconda tornata certamente serve per completare quello che abbiamo iniziato e non siamo riusciti a finire. Secondo credo sia doveroso dare continuità alla stabilità ammini-strativa raggiunta, la nostra comunità ne ave-va bisogno. Terzo punto mi ricandido perché me lo chiede la gente quando cammino per le strade e costantemente mi fermo a parlare con delle persone , mi chiedono di tornare e questo certamente mi ha dato la spinta giusta per riprovare a mettermi in gioco insieme alla squadra che mi ha accompagnato.

Stà quindi lavorando per preparare delle liste?

Le liste sono già pronte, il programma in continuità con il passato e proiettato al futuro è già stilato, sarà un programma in linea con i tempi, dico io fattibile, in linea con la politica di contenimento degli sprechi, rivolto al man-tenimento dei servizi, con alcuni spunti di mi-glioramento, con particolare riguardo al mon-do degli anziani delle persone bisognose e alle problematiche giovanili. Ci saranno delle facce già conosciute e tante facce nuove.

Quindi un rinnovamento nella continuità?Nelle nostre liste, ci saranno volti noti e

volti nuovi, ma tutti saranno visibili e avran-no il loro spazio perché tutti sono portatori di esperienze. È stato bello chiedere alle per-sone se aderivano alle nostre liste, da tutti abbiamo ottenuto parole di stima e di inco-raggiamento.

Ora si parla tanto di UTI? come vi ponete?La legge 26 del 12 dicembre 2014 sulle

Unità territoriali intercomunali ormai ha inizia-to il suo percorso, noi siamo inseriti nella UTI del Codroipese Medio Friuli, che è la nostra sede naturale composta da 11 Comuni e ca 50.000 persone, con alle spalle la condivisio-ne di diversi servizi, vedi socio assistenziali ( ASP Moro) ufficio unico del personale, ufficio informatico, la vigilanza, l’ufficio Europa. Per stare insieme nella scuola ( quattro comuni, Codroipo, Bertiolo, Camino e Varmo), ab-biamo voluto e mantenuto un mega istituto comprensivo di 1.800 ragazzi, proprio perché crediamo a queste sinergie messe assieme. Naturalmente tutti dovremo vivere in manie-ra certamente critica perché secondo me la legge ha dei punti oscuri, serve però più col-legialità più condivisione, perché tutto questo funzioni, non vedo a corto medio termine nes-sun risparmio misurabile, non mi pare venga risolto il problema burocrazia, anzi ci saranno più enti coinvolti e quindi non ci saranno van-taggi per i cittadini. Dopi tanto inutile parlare di fusioni con comuni limitrofi abbiamo visto che le UTI danno riferimenti diversi.

Un bilancio ci questi suoi primi 5 anni?Certamente una esperienza unica, impor-

tante con tantissimi lati positivi e qualche mo-mento di sconforto per le impotenze che si vengono a creare, dico che tanta gente che giustamente critica chi opera nella pubblica amministrazione dovrebbe concedersi qual-che ora su quelle sedie per capire le proble-matiche dovute alla burocrazia alla difficoltà di interpretazione di leggi complicate. Ritengo comunque di poter fare un bilancio positivo tenuto conto del periodo nel quale ci siamo trovati ad avere la responsabilità di ammini-strare, comunque l’ultima parola credo sia dovuta alla gente con il voto, se la gente non si lascerà attrarre dalle sirene che invadono in questi giorni Varmo ma come credo giudi-cherà con razionalità arriverà anche dai con-cittadini un responso favorevole. Ma la cosa nella quale più io credo è la serenità che mi sento convinto di aver dato quanto nelle mie possibilità ma soprattutto mi sento con la co-scienza a posto per aver messo in pratica l’onestà alla quale mi sono sempre attenuto.

Mi auguro quindi che questa sia la scelta giusta, non tanto per il sottoscritto ma per la comunità di Varmo, facendo tesoro dell’espe-rienza maturata in questi cinque anni ne trar-rà beneficio la popolazione stessa.

OPACITÀDEI FARI

A partire dagli anni '90 l'arrivo dei fari anteriori in plastica ha portato molti van-taggi per i possessori di un'auto (resi-stenza a urti lievi, leggerezza, possibilità di forme esteticamente più complesse) e, in caso di incidente,anche a pedoni o ciclisti grazie alla minore rigidità e assen-za di schegge di vetro. Un aspetto che rappresenta una sorta di rovescio della medaglia consiste nel possibile dete-rioramento della superficie esterna che provoca un progressivo ingiallimento e opacizzazione del faro stesso. La causa è dovuta sostanzialmente alla rovina del primo strato protettivo del policarbonato. Esposizione agli agenti atmosferici , pro-dotti o metodi di pulizia aggressivi, raggi UV, alto calore sviluppato anche in con-seguenza dell'utilizzo dei fari anche di giorno, magari in pieno solo estivo, sono i pricipali imputati di tale fenomeno.

Il problema interessa trasversalmente molte case costruttrici e, proprio perchè le cause sono principalmente esterne, non sarebbe corretto circoscrivere il problema solo ad alcuni modelli di auto. Le conse-guenze sono sostanzialmente due. La prima è puramente estetica; i fari opachi "invecchiano" indubbiamente l'auto dan-do nonostante una pulizia perfetta ester-na un'aria di trascuratezza. La seconda, in realtà più importante della prima, è la minore intensità e definizione del fascio luminoso. Spesso questo rappresenta il motivo che spinge chi si trova a fare i conti con questo problema a cercare una soluzione.

Nei casi più gravi è motivo di rifiuto di revisione periodica obbligatoria dell'auto. La soluzione più facile è la sostituzione dei proiettori ma, come spesso sono le situazioni più facili rappresentano anche le più onerose. Per fortuna la tecnica ci permette ormai di arrivare a una soluzio-ne con una spesa decisamente inferiore. Attraverso una carteggiatura dello strato deteriorato e la successiva verniciatura con prodotti tecnici si ottiene un ottimo ripristino della brillantezza dei proiettori, spesso paragonabile al nuovo.

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13www.ilpaesecodroipo.it

La mediazionefamiliare:

Lo sviluppodella resilienzain mediazioneLa resilienza è un concetto che non na-

sce nelle scienze sociali ma che è stato trasfuso dalla fisica, dove sta ad indicare la capacità dei metalli di resistere agli urti ed ai colpi senza frantumarsi.

Nelle scienze sociali le definizioni sono numerose, tra le più interessanti quelle che la identificano con:

• la capacità umana di affrontare le av-versità della vita, superarle e uscirne rinfor-zato o, addirittura, trasformato. (Grotberg, 1996);

• la capacità personale di elaborare stra-tegie per raggiungere gli obiettivi, dimo-strando una valida autostima, autofiducia, ed abilità per evitare situazioni sociali sfa-vorevoli. (Rutter, 1993).

La possibilità dunque, di far fronte e supe-rare le situazioni difficili nasce dentro di noi ed è solo grazie ad una specifica combina-zione di numerosi fattori che dimostriamo di essere dei resilienti.

Proviamo allora a stilare una sorta di pro-filo del perfetto resiliente. La persona resi-liente si identifica in:

1) un individuo che possiede un tem-peramento flessibile in virtù del quale non solo ha sviluppato una forte capacità di adattamento alle situazioni più impervie, ma ad essa aggiunge la capacità di trasfor-

mare quegli eventi in occasioni di crescita;2) un individuo che possiede una buona

autostima;3) un individuo che ha la capacità di

prendere decisioni e che ha una buo-na capacità di trovare una soluzio-ne ai problemi che lo affliggono.

La resilienza è quindi non solo la sem-plice capacità di resistere alle circostanze difficili ma è anche la capacità di reagire positivamente alla difficoltà con la voglia di costruire, utilizzando la forza interiore pro-pria degli esseri umani. E' anche la capa-cità di usare l’esperienza nata da situazioni difficili per costruire il futuro, imparando a sviluppare competenze e a rafforzare la fi-ducia in sé e nel proprio agire.

Anche nello “spazio di mediazione” si può incoraggiare la resilienza ma per poter far riacquistare questa capacità alle parti, il Mediatore deve mettere in atto la tecni-ca “dell’empowerment” e “del problem solving”, ossia del potenziamento e della responsabilizzazione, volti a favorire nelle parti la presa di coscienza dei propri reali bisogni e la ricerca delle soluzioni più ap-propriate.

Quando i litiganti vengono in Mediazione - e questo vale non solo per la mediazione familiare e scolastica ma anche per quella civile, - sono molto confusi in merito ai pro-pri bisogni, sanno quello che non vogliono più ma non sanno prefigurarsi una soluzio-ne per il futuro.

Scopo quindi è restituire agli individui il senso dei loro valori, dell’energia e della capacità di gestire i problemi della vita. Ma per fare questo il Mediatore dovrà porre degli obiettivi alle parti, far emergere le abi-lità e le risorse necessarie per raggiungerli e convincerli del fatto che solo modificando il proprio schema di pensiero è possibile modificare i comportamenti e i sentimenti.

Molte situazioni oggi ci invitano a pensa-re che la risorsa della resilienza è spesso carente nel mondo che ci circonda: i feno-meni di cattiva convivenza nelle famiglie, le separazioni, i fenomeni di bullismo nelle scuole, la conflittualità nelle relazioni socia-li e in ambito lavorativo, sono tutte situazio-ni che dimostrano la mancanza di una co-municazione efficacie, di rispetto di regole e di una capacità di saper gestire lo stress.

Ma la resilienza è un’abilità che può essere accresciuta se fin dall’infanzia tra-smettiamo i valori ai figli e li educhiamo a trovare dentro di sé le risorse per affrontare le difficoltà.

Maria Antonietta Canestrino mediatrice familiare [email protected]

www.mediazioni-civ-fam-canestrino.weebly.com

A Sedegliano, in via Roma 10, ha aper-to un nuovo servizio dedicato ad anziani, disabili, autosufficienti e non, malati di Alzheimer. Pensato dalla professionalità dell’operatrice Ornella Savorani, che ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza nel settore assistenziale, co-sciente che l’aspetto umano, dell’ascolto e aiuto concreto nel momento delle difficoltà è innanzitutto una soluzione, ma anche la più importante cura per qualsiasi patolo-gia. Con questa sicurezza nel cuore, parte il nuovo servizio pensato su misura. L’assi-stenza è organizzata tempestivamente dal momento della richiesta e i servizi sono erogati da personale selezionato, con comprovata esperienza nel settore. Solo professionisti, seri affidabili e amorevoli. I servizi a domicilio di assistenza anziani, di qualsiasi tipo, sono sempre personalizzati e concordati con l’assistito e la sua fami-glia. Preparazione dei pasti, compagnia, assistenza alla mobilitazione (aiuto nell’al-zata e messa a letto delle persone assisti-te), assistenza domiciliare anche notturna, igiene personale, cure mediche, trasporto per visite, analisi, spesa o qualsiasi altra esigenza di spostamento, senza bisogno di chiamare il 118.

L’assistenza agli anziani può essere sia programmata sia occasionale. In entrambi i casi è sempre garantito il miglior servizio possibile. Soddisfazione a 360 gradi, con efficienza, competenza e professionalità, scegliendo la badante più idonea alle esi-genze: durante il periodo in cui prestano servizio presso le abitazioni degli assistiti, il personale si distingue sempre per serie-tà, competenza e dedizione, senza mai provocare un sia pur minimo disservizio o lamentela da parte degli assistiti. Le per-sone affette da Alzheimer, necessitano di aiuto e assistenza da parte di chi ha se-guito corsi specifici dal Dott. Schiavo e si possa prendere cura di loro in modo pro-gressivo, come richiede l’evoluzione stes-sa della malattia. I familiari devono poter pianificare le assistenze più adeguate alle diverse fasi. Insieme a Serenity Assistenza sarete in grado di pianificare un intervento domiciliare adeguato alle diverse esigenze dell’assistito. Tel. 333.17.71.692

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14 MARZO 2015

ASSEGNO per il nucleo familiare eassegno di maternita’

L’INPS, con la Circolare n. 48 del 20 feb-braio 2015, ha comunicato gli importi delle prestazioni sociali (assegno per il nucleo familiare e assegno di maternità con alme-no tre figli minori) e i nuovi limiti di reddito applicabili per le domande riferite all’anno 2014, ma presentate successivamente al 1° gennaio 2015.

In particolare, i cittadini che presentano - dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 - una domanda di assegno per il nucleo fa-miliare con almeno tre figli minorenni (anno di competenza 2014) spetterà un assegno mensile di 141,02 €. Per averne diritto è necessario possedere un ISEE, per l’anno 2014, non superiore a 8.538,91 €.

Per quanto riguarda, invece, i soggetti che presentano la domanda di assegno di

di maternità e assegno per il nucleo fami-liare con almeno tre figli minori presentate entro il 31.12.2014, bisogna tener conto dei seguenti limiti ISE (Indicatore della Situazio-ne Economica):• 25.384,91 € (assegno al nucleo familiare);• 35.256,84 € (assegno di maternità).

Gli importi menzionati si riferiscono a un nucleo familiare standard (composto cioè da cinque persone, di cui almeno 3 minorenni). Per nuclei familiari con diversa composizio-ne, il requisito economico è riparametrato sulla base della scala di equivalenza stabili-ta dal D.Lgs. n. 109/1998.maternità).Domande dopo il 1.1.2015

(anno 2014)Per quanto riguarda, invece, le domande

presentate dopo il 1° gennaio 2015, ma rife-rite all’anno 2014, le soglie ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) da rispettare sono:• 8.538,91 € (assegno al nucleo familiare con almeno tre figli minorenni);• 16.921,11 € (assegno di maternità).Mentre i valori, per l’anno 2014, sono pari a:• 141,02 € mensili (assegno al nucleo fami-liare con almeno tre figli minorenni);• 338,21 € mensili (assegno di maternità).Domande dopo il 1.1.2015

(anno 2015)Infine, per le domande presentate dopo il

1° gennaio 2015, ma riferite all’anno 2015, le soglie ISEE e gli importi delle prestazio-ni in oggetto saranno resi noti con apposta circolare INPS, che verrà preceduta da un comunicato del Dipartimento della famiglia.

Patrizia Venuti dott. commericialista - revisore [email protected]

maternità, successivamente al 1° gennaio 2015, per figli nati precedentemente a tale data, spetta un assegno complessivo di 1.691,05 € (pari a 338,21 € per cinque men-silità). In quest’ultimo caso, il valore ISEE da tenere in considerazione per le nascite, gli affidamenti e le adozioni senza affidamento avvenuti nel 2014, è pari a 16.921,11 €.

È bene precisare sin da ora, che gli impor-ti menzionati si riferiscono a un nucleo fa-miliare standard (composto cioè da cinque persone, di cui almeno tre minorenni). Men-tre per nuclei familiari con diversa compo-sizione, il requisito economico è riparame-trato sulla base della scala di equivalenza stabilita dal D.Lgs. n. 109/1998.

PREMESSAA seguito dell’incremento dell’indice

ISTAT dei prezzi al consumo (FOI), pari all’1,1% per il 2014, sono stati resi noti le nuove soglie dell’ISEE da applicare:• all’assegno di maternità, di cui all’art. 74, comma 1, del D.Lgs. n. 151/2001;• all’assegno per i nuclei familiari nume-rosi (con almeno tre figli minorenni), di cui all’art. 65 della L. n. 448/1998.

La recente riforma dell’ISEE, oltre a co-municare le nuove soglie di reddito - che ora si riferiscono all’ISEE e non più all’ISE – ha fornito altresì le modalità di calcolo da appli-care dal 1° gennaio 2015 per le suddette prestazioni economiche. In particolare, esse si differenziano a secondo che le domande siano presentate prima o dopo il 31.12.2014 e se esse siano riferite all’anno 2014 o 2015, come di seguito descritto.

Domande entro il 31.12.2014 (anno 2014)Con riferimento alle domande di assegno

interno ed estero. Lorenza e Alessandro Zen, con Fabrizio Rossi, di Rhoss - Irsap, hanno fatto gli onori di casa per la visita del sindaco Fabio Marchetti con l’assessore alle attività produttive Michelangelo FRANCESCONI e quello ai lavoro pubblici Giancarlo BIANCHI-NI. Un occasione per scambiarsi domande e proposte per migliorare, scoprire le peculiarità dell’azienda e quali saranno i prossimi passi.

Da alcuni mesi l’accordo con i cantieri di Monfalcone ha consentito alla Rhoss di in-stallare i propri impianti nell’ultima nave da crociera varata, ma soprattutto sarà piacevo-le scoprire i loro climatizzatori in tutte le future navi prodotte in Friuli Venezia Giulia e che solcheranno i mari di tutto il mondo.

In realtà non essendo emerse grandi ri-chieste nei confronti del governo cittadino, abbiamo trascorso una classica visita azien-dale, piacevolmente illuminata da una gior-nata di sole stupendo, al termine della visita, con la consueta sfrontatezza, ho chiesto al primo cittadino di Codroipo Fabio Marchetti qual è la notizia?

Perché siamo venuti qui?Così mi ha spiegato che il suo intendi-

mento era solamente far sentire la presenza dell’amministrazione nei loro confronti, ren-dersi disponibili a qualsiasi confronto, anche senza un problema concreto da affrontare.Per tutta la cittadinanza, aziende multinazio-nali come la Rhoss, rappresentano la linfa vitale e qualsiasi azione tesa a migliorare e garantirne la permanenza nel territorio, raffi-gura un dovere sociale imprescindibile.

Marco Mascioli

Tra le realtà produttive più importanti della regione, che da oltre 50’anni vediamo percor-rendo la statale Pontebbana da Pordenone a

Udine, la RHOSS impiega oltre 1200 dipen-denti e genera un fatturato che nell’ultimo anno è risultato perfettamente suddiviso tra

Conoscere il LavoroFoto MMMI

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15ovvero allevato a ceppaia (per la produzio-ne di biomassa), è ammissibile all’abbina-mento con i titoli PAC.

Agricoltore attivo possono essere identificati 2 casi :

a) persone con iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli pro-fessionali, coloni o mezzadri;

b) persone in possesso della partita IVA attiva in campo agricolo e, a partire dal 2016, con dichiarazione annuale IVA relati-va all’anno precedente. Per le aziende con superfici agricole ubicate, in misura mag-giore al cinquanta per cento, in zone mon-tane e/o svantaggiate è sufficiente il pos-sesso della partita IVA in campo agricolo.

Tali casi NON si applicano quando l’im-porto dei pagamenti diretti percepiti nell’an-no precedente non superano €. 5.000,00 per le aziende le cui superfici agricole sono, in misura maggiore al cinquanta per cento, ubicate nelle zone svantaggiate e/o di montagna e €. 1.250,00 negli altri casi.

Dimensione minima della parti-cella per poter essere inserita in doman-da la particella catastale deve avere una dimensione minima di 0.02.00 Ha. (200 mq).

Requisiti minimi nel 2015 e nel 2016 non verranno pagate le domande che comportano importi inferiori a €. 250,00; dal 2017 in poi tale importo sarà pari a €. 300,00.

Chi può ricevere i nuovi titoli PAC:

1) chi ha avuto diritto ai pagamenti diretti per l’anno 2013

2) chi non ha percepito pagamenti diretti per l’anno 2013 e produceva ortofruttico-li, patate da consumo, patate da seme o piante ornamentali su una superficie mini-ma di cinquemila metri quadrati, o coltiva-vano vigneti

PRIME ISTRUZIONI APPLICATIVEdella PAC 2015

L’anno 2015, come già noto, è il primo della nuova regolamentazione della po-litica comunitaria per i prossimi anni. Le modifiche sostanziali dell’architettura della nuova PAC sono già state abbondante-mente rese note sulla stampa specializzata e pertanto in questo articolo prenderemo in considerazione le prime istruzioni applica-tive di recentissima pubblicazione da parte di AGEA.

Ricognizione preventiva il 15 aprile AGEA comunicherà ai CAA (Centri di Assi-stenza Agricola) l’elenco delle aziende che potranno presentare domanda; da questo momento sarà necessario controllare la situazione aziendale sia dal punto di vista della consistenza terreni sia dal punto di vi-sta della forma giuridica, ed eventualmente procedere a comunicare ad AGEA le avve-nute modifiche rispetto al 2014.

Pioppicoltura la coltivazione del piop-po da cellulosa monofusto con turno di durata pari a 8-9 anni NON è ammissibile all’abbinamento con i titoli PAC, mentre l’al-levamento del pioppo a rotazione rapida,

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3) che nell’anno 2014 ha avuto assegnati diritti all'aiuto dalla riserva nazionale

4) chi non ha mai avuto, in proprietà o in affitto, titoli PAC ed è in grado di documen-tare che, al 15 maggio 2013, esercitava at-tività di produzione, allevamento o coltiva-zione di prodotti agricoli, anche attraverso la raccolta, la mungitura, l'allevamento e la custodia di animali per fini agricoli.

Superficie minima per presenta-re domanda PAC: 0.50.00 Ha.

Affitto titoli senza terra dal 2015 è possibile affittare i titoli senza un corri-spondente ammontare di terreno; in questo caso, però, il 30% del valore dei titoli affitta-ti viene riversato nella Riserva Nazionale.

Terreni lasciati a riposo per terreno lasciato a riposo s’intende un seminativo, incluso nel sistema di rotazione azienda-le, ritirato dalla produzione agricola per un periodo minimo continuativo di otto mesi nell’anno di domanda; fermo restando l’ob-bligo del rispetto delle norme sulla con-dizionalità, il terreno lasciato a riposo prevede comunque un’attività di gestione e può essere:

a) terreno nudo totalmente privo di ve-getazione;

b) terreno coperto da vegetazione spon-tanea;

c) terreno seminato esclusivamente per la produzione di piante da sovescio o per la produzione di compost, ammendanti o fertilizzanti naturali.

Sui terreni a riposo utilizzati come aree d’interesse ecologico è vietato lo sfalcio e ogni altra operazione di gestione del suolo, nel periodo compreso fra il 1° marzo e il 31 luglio di ogni anno.

Fatto salvo quanto sopra, sul terreno a riposo sono ammesse lavorazioni mecca-niche nei seguenti casi:

a) pratica del sovescio, in presenza di

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16 MARZO 2015

tatto e serenità, pur ammettendo che tal-volta può esister un lacerante scontro tra giustizia ed individuo, nei tempi, nei meto-di e nelle sentenze. Le 200.000 leggi che abbiamo in Italia (Inghilterra solo 20.000), spesso si sovrappongono e si contrastano e certamente non agevolano il lavoro dei magistrati costretti spesso, per far rispetta-re la legalità, a confliggere con l’etica e la coscienza, in un mondo che sta cambiando velocemente anche nei principi morali.

In merito alla corruzione, che sta deva-stando il Paese, Nordio ritiene che non ser-va molto inasprire le pene, Per i reati minori, l’obbligo ai servizi sociali fino ad esaurimen-to di pena, potrebbe risolvere l’affollamento delle carceri. Per quelli maggiori, un grosso deterrente potrebbe essere la totale confi-sca dei beni, anche se in molti casi sono già stati dilapidati o portati all’estero.

Ha concluso, ribadendo il concetto che per tutti è necessario un maggiore senso civico e un maggior impegno delle famiglie nell’insegnare che il rispetto delle regole è doveroso per ogni cittadino.

Prima e dopo il momento conviviale, nu-merosissime domande e chiarimenti, han-no tenuto impegnato l’ospite fino a tarda serata. A.P.

Martedì 24 febbraio, al ristorante del Doge di Passariano, per festeggiare i 110 anni della fondazione del Rotary, il Club Codroipo-Villa Manin, ha organizzato un importante meeting con la presenza del Go-vernatore Rosabianca e la partecipazione dei circoli di Udine Patriarcato, Udine Nord, Rotarac di Udine Nord e Gemona. La Pre-sidente, avv. Anna Fabbro, dopo una breve prolusione su legalità e giustizia, ha premia-to i quarant’anni di partecipazione al Club, di Renato Tamagnini, che ne è stato socio fondatore e tuttora attivo e collaborante.

Prestigiosa la ricorrenza e prestigioso anche l’ospite e relatore della serata: Carlo Nordio, procuratore aggiunto del Tribunale di Venezia.

Uomo di profondo spessore giuridico, Nordio, è stato titolare di clamorose inchie-ste, tra le altre, quelle sulle Brigate Rosse, sulle commistioni tra Cooperative e politica ed ora sta occupandosi della Tangento-poli veneta relativa al M.O.S.E. Ha scritto pure numerosi libri, collabora con giornali specializzati ed ha avuto parte importan-te nella stesura del nuovo Codice Penale, che purtroppo sta ammuffendo nei cassetti del Ministero della Giustizia. L’argomento giustizia, di questi tempi, è piuttosto scot-tante, ma Nordio ha saputo trattarlo con

specie da sovescio o piante biocide,b) terreni interessati da interventi di ripri-

stino di habitat e biotopi;c) colture a perdere per la fauna;d) lavorazioni del terreno allo scopo di

contenere le piante infestanti o di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria;

e) lavorazioni di affinamento sui terreni lavorati allo scopo di favorirne il successivo migliore inerbimento spontaneo o artificia-le;

f) lavorazioni funzionali all’esecuzione d’interventi di miglioramento fondiario.

Prati permanenti gli agricoltori non possono convertire i prati permanenti sen-za essere preventivamente autorizzati da AGEA.

Sostegni accoppiati i sostegni ac-coppiati (ovvero erogati in concomitanza di una specifica azione di coltivazione o alle-vamento) interessanti per la nostra Regio-ne sono i seguenti :

a) latte: l’aiuto spetta per il numero di vac-che detenute durante l’anno e che hanno partorito nell’anno. Il massimale di aiuto pre-visto è di 56 €/capo ed è limitato ai produttori di latte per i capi appartenenti ad allevamenti iscritti, nell’anno di riferimento della doman-da, nei Libri genealogici o nel Registro Ana-grafico delle razze bovine ed iscritti ai con-trolli funzionali latte; per le zone montane il massimale dell’aiuto arriva a 106 €/capo.

b) carne bovina: l’aiuto spetta 1) alle vacche nutrici di razze da carne o

a duplice attitudine, iscritte nei Libri genea-logici o nel Registro anagrafico delle razze bovine, che partoriscono nell’anno; il mas-simale di aiuto previsto è di 202 €/capo.

2) ai bovini macellati in età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati presso le aziende dei richiedenti per un periodo non inferiore a sei mesi prima della macellazione il mas-simale di aiuto previsto è di 46 €/capo;

c) colture proteiche e proteaginose (semi oleosi): per la soia il massimale di premio previsto è di 99 €/Ha. per i primi 5 Ha, ri-dotto al 10% per gli ettari superiori a 5. La soia deve portare a maturazione la granel-la ed essere coltivata secondo le normali tecniche agrarie.

Piano colturale da quest’anno oc-corre indicare nella domanda, oltre ai dati identificativi delle varie particelle catastali, anche il genere e la specie coltivata, non-ché il periodo di semina effettuata o pre-vista; per facilitare la previsione, occorre indicare solo la quindicina di semina (es. prima o seconda quindicina di maggio).

Stante la complessità della riforma della PAC e la necessità di chiarimenti anche in funzione di eventuali domande contestuali (ad es. misura agroambientali del PSR), i tecnici di CASAVERDE sono a disposizio-ne dei lettori ai numeri 349 2804384, 333 859164. Casaverde Srl

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18 MARZO 2015

EVENTOinternazionalea BERTIOLO

Concerto della Filarmonica la Prime lus 1812 con musiche e direzione di Philipe Sparke.

Un compositore di fama internazionale e la collaborazione di tre bande regionali per un evento di grande interesse musicale: questo il biglietto da visita del concerto che si è tenuto domenica 1 marzo presso l’Audi-torium Comunale di Bertiolo. Il concerto é il culmine di un progetto della durata di tre giorni (27-28 febbraio, 1 marzo), ovvero un masterclass di direzione, organizzato dalla Scuola di Musica del Gruppo Folkloristico di Passons, dall’Associazione Culturale Musi-cale di Bertiolo “Filarmonica la Prime Lûs 1812 e della banda “ex Alpina” di Coia.

Tale progetto si inserisce all’interno del corso di direzione tenuto da Chiara Vido-ni e Francesco Zorzini presso la Scuola di Musica di Passons. A tenere il masterclass, che ha visto la partecipazione di 10 maestri provenienti non solo dalla nostra regione,

EURORACINGSedegliano.Riparte la

STAGIONEMOTORISTICAcon le Storiche

Il Consiglio direttivo dell’associazione spor-tiva motoristica Euroracing di Sedegliano ca-peggiato dal presidente Antonino Rinaldi e dai collaboratori Gianni Mezzavilla, Tiziano Tonial e Enis Venier per quest’anno ha delineato un nutrito programma di manifestazioni patroci-nato dal Comune di Sedegliano.

Raduni. Si comincia con il raduno di pa-squetta per autostoriche a calendario per lu-nedi 6 aprile con la collaborazione di Ruote del Passato; il programma prevede l’allineamento ed una prova di abilità in piazza a Sedegliano, si prosegue fino a Rive d’arcano con visite al forno Arcano e al forte Col Roncone per poi chiudere la giornata a Fagagna con il pranzo ai Casali Cjanor. La manifestazione è aperta a chi possiede un’auto storica per un massimo di 60 vetture (informazioni e preiscrizioni pres-so tabacchino-edicola Trevisan Raffaela tel. 0432916634). Sempre con la collaborazione di Ruote del Passato, ed in affiancamento ai festeggiamenti della locale Pro loco, sono previsti per inizio settembre un raduno di moto storiche con prove di abilità in piazza e giro turistico ed un raduno di fuoristrada storici con percorso a road-book e prove di abilità su ster-rato e nella pista di cross a Pannellia.

Pista di cross. E’ stato fatto un gran la-voro per ripristinare il tracciato e la recinzione della pista di cross di Pannellia che adesso è utilizzabile per allenamenti e prove ma solo per i soci dell’Euroracing (quota associati-va € 10); info ed iscrizioni Gianni Mezzavilla 3355928075 o Antonino Rinaldi 3287499337.

Squadra corse. Dopo i brillanti risultati dello scorso anno si continuerà ad appog-giare i piloti Sandrini (Renault Clio), Albano (Renault Clio)e Del Negro (VW Polo) che si cimenteranno nel campionato regionale e nel trofeo europa di Formula Driver in pista e sa-lita, inoltre gli equipaggi Sandrini-Mezzavilla e Albano-Mezzavilla debutteranno nei rally storici nel Trofeo Tre Regioni (Alfasud Sprint quadrifoglio verde 1,6).

Gianni Mezzavilla

ma anche dal resto d’Italia e da altri paesi europei, é Philip Sparke, celebre direttore e compositore inglese. Il Maestro, che ha studiato composizione, tromba e pianoforte al Royal College of Music, è stato tre volte vincitore del concorso di composizio-ne per orchestra di fiati della BBC,ha vinto nel 1997 il premio Sudler e come direttore e giurato opera in numerosi paesi europei, in Australia, Nuova Zelanda, Giappone e USA. È attualmente uno dei più rinomati compositori di musica per orchestra di fiati.

L’intento delle tre bande coinvolte, infatti, è di favorire la formazione e l’aggiornamento dei maestri, degli insegnanti e degli allievi/musicisti delle proprie associazioni. Grazie al progetto finanziato dal FVGSolidale e patrocinato dalla Provincia di Udine questo master ha potuto avere luogo nella nostra Regione. La collaborazione tra queste tra associazioni vede anche la realizzazioni di altri corsi di formazione di propedeutica, clarinetto, chitarra a pianoforte, che saran-no realizzati nel corso dei prossimi tre mesi. Al concerto, il mastro Sparke, nome tra i più conosciuti a livello mondiale, ha diretto uno dei sei brani in programma, tutti di sua com-posizione: un evento eccezionale che ha en-tusiasmato il numeroso pubblico presente.

Menù di PasquaAntipasto

Insalata di PiovraSalmone Marinato e Alici in SavorMazzancolla, Capasanta Gratinata

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SecondoFiletto di Branzino con Patate al Forno,

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La Pannocchia il gatto

MenniMenni è un gatto rosso

che amava il suo ambiente;abitava in una casa lontano in un paesino

con Alka, sua padrona,che un giorno, per lavoro,dovette cambiare posto.

Lesta caricò il gattonello zaino, sulle spalle,

e via col motorino verso la nuova meta.Perché nessuno disse al povero animale

che era sempre amato enon sarebbe stato abbandonato?

Fuggì da una porta apertaIn un mondo tutto nuovo

Terrore senza fine,in una zona sconosciuta,

povero gatto rosso, dove mai finirà? “Io torno a casa mia”..

Per giorni, settimane e mesiAlka lo ha cercato:

nella sua vecchia casa,nei campi e nei giardinilungo le strade nuove.

Chiese notizie a tutti però non lo trovò.La fata dei gatti volle proteggere la sua vita

nelle battaglie con gli altri, nella ricerca del cibo, lo riparò dal freddo,

dalla pioggia e dalla neve,col sole lo scaldò.

Tutto è finito bene per il rosso gattone.Ha ritrovato casa, una calda coperta,

Alka, la sua padrona.Le battaglie che ha fatto non lo turbano più.

E, ora che può mangiare,la fame che ha patito,

non la ricorda più. Bertossi Lisetta

La stessa che si respira entrando in qual-che negozio o ufficio dove ci si meraviglia se qualcuno fa un sorriso, saluta, accoglie e si arriva addirittura a ringraziarlo per la gen-tilezza. Ma non dovrebbe essere un con-suetudine normale?

Nel corso dei secoli, dai primissimi segni lasciati sulle pareti delle grotte, fino al cele-stiale saluto dell’angelo a Maria di Nazareth, il saluto ha sempre avuto un grande signifi-cato nella comunicazione umana.

E’ il segno per eccellenza con cui entria-mo in relazione con il nostro prossimo e il proverbio “Il saluto non si nega a nessuno, nemmeno a un cane” la dice lunga a tal pro-posito. Non dico che si debba dover neces-sariamente salutare chiunque e dovunque. Ma, semplicemente, impegnarsi a ridare dignità a questo gesto antico che accom-pagna l’uomo dalla notte dei tempi. Ritengo meriti ancora di essere un segno di ricono-scimento insostituibile e mi rattrista consta-tare che lo sia sempre meno. Mi sembra che il saluto stia scomparendo nel silenzio dei nostri paesi e dalle città. Sta scomparen-do, e nel silenzio, un segno di civiltà. Cer-to, i problemi più gravi sono altri, ma credo che salvando questi valori di base, semplici quanto efficaci, possiamo sperare in una società migliore.

Il semplice augurarci “buongiorno”, se-gnala che ci siamo accorti della presenza dell’altra persona. Le abitudini cortesi ci semplificano la vita, distribuiscono minimi segnali di quel riconoscimento di cui tutti abbiamo bisogno. Perché mai dovremmo privarcene?

Pierina Gallina www.pierinagallina.it pierinagallina.blogspot.com

SALVIAMO IL SALUTO?

Quanto costa un sa-luto? Zero.

Perché, allora, ci si saluta sempre meno?

Costa forse fatica fisica? Sembrerebbe proprio di sì, a giudica-re da come le perso-ne si salutino sempre meno. Si passano ac-canto, di striscio, guar-dano avanti, quasi con imbarazzo, o peggio, con una sensazione di fastidio. Spero che

qualcuno mi smentisca ma a me pare che il saluto sia in una fase calante. Chi saluta di più sono le persone baciate dall’anagrafe ma lo fanno, a volte, in modo timido, quasi con il timore di invadere spazi privilegiati che non competono loro. Che il saluto sia passato di moda è evidente perfino nelle scuole, il luogo principe dell’educazione e delle buone ma-niere. Genitori che guardano la porta prima e l’armadietto del proprio figlio poi. Come se attorno a loro non ci fosse nessuno. A volte sono le persone adulte, perfino tra gli educa-tori, a salutarsi poco. Come possono impara-re i bambini il piacere del saluto se crescono in assenza di questo rituale che vuol dire riconoscimento, accoglienza, rispetto, augu-rio? Può accadere anche nel luogo più felice per eccellenza, l’Asilo Nido che, ad esempio, una madre educata saluti con un “Buongior-no” e trovi, come risposta, l’indifferenza.

Come si sa, l’Omeopatia cura il malato e non solo la malattia, cioè cerca di corregge-re quel difetto in parte costituzionale, in par-te determinato dall’ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico ad essere sbilanciato e quindi a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostan-ze normalmente innocue. Oggi si dispone di farmaci omeopatici molto efficaci. È sempre buona regola rivolgersi al proprio medico o al proprio farmacista(specializzati in omeopatia e omotossicologia) prima dell’utilizzo del me-dicinale omeopatico più indicato.

Chi soffre di allergia non trova tregua nem-meno d’inverno: bastano pochi raggi di sole perché la diffusione di polline di nocciolo e pioppo raggiunga livelli altissimi. E chi vive in città corre rischi ancora maggiori in quanto le polveri sottili possono traghettare gli allerge-ni più in profondità fino a raggiungere i bron-chioli. Prurito, starnuti, occhi che lacrimano e difficoltà respiratorie sono le manifestazioni più diffuse e i dati indicano un incremento del numero di persone che soffrono di patologie allergiche con punte fino al 30% nei paesi più

industrializzati, con fastidi crescenti all’ avvici-namento della primavera.

Oggi la medicina offre importanti strumenti anche per le forme più acute grazie agli an-tistaminici e ai cortisonici. Si tratta tuttavia di terapie fondamentalmente sintomatiche che non risolvono il problema all’origine. Utili anche i vaccini antiallergici che consentono di aumentare la tolleranza del soggetto nei confronti di determinati allergeni. L’omeopatia e l’omotossicologia offrono invece un valido aiuto curando il malato e non solo la malattia. Oggi disponiamo di farmaci omeopatici che nel tempo svolgono un compito di riequilibrio del sistema immunitario, aumentando la resi-stenza del paziente. Inoltre, per aumentare la tolleranza, Si è dimostrato di grande efficacia un altro farmaco antiallergico omeopatico che combina pollini e altri allergeni adeguatamen-te diluiti a bassissimi dosaggi. Infine, poiché spesso i soggetti allergici mostrano un alto grado di intossicazione, è consigliabile un prodotto di profondo drenaggio per ripulire l’organismo. Dott. Ihab Armali

CURARE L’ALLERGIA CONL’OMEOPATIA e L’OMOTOSSICOLOGIA

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A Bologna la mostra curata

da Vittorio Sgarbi "Da Cimabue

a Morandi"Tra le più belle esposizioni che attualmente si

possono visitare in Italia, troviamo la mostra “Da Cimabue a Morandi”. Allestita e curata da Vittorio Sgarbi nel capoluogo emiliano, annovera ben 180 capolavori di pittura e alcune opere di scultura, a ripercorrere 7 secoli di storia dell'arte bolognese. Le opere provengono da alcuni musei e chiese della città, altre da antiquari e collezioni private, compresa quella dello stesso Sgarbi. La superla-tiva mostra ha aperto il battenti a palazzo Fava a Bologna lo scorso 14 febbraio e avrebbe do-vuto chiudersi il 17 maggio; invece, considerato il grande interesse suscitato, verrà protratta sino a fine agosto. Spero che il successo di questa mostra sia d’esempio per tutti gli organizzatori di mostre d’arte e che sia d’ispirazione per tutti coloro che, invocando una presunta modernità, rinnegano ignorantemente la propria cultura, di-mostrando solamente disarmante provincialità. Eppure, è curioso che, di fronte a una mostra di tale successo e qualità, 130 professori abbiano firmato contro l’iniziativa di Sgarbi, rivolgendosi al Ministro Franceschini. E Sgarbi li ha querelati tut-ti. Secondo il gruppo di docenti firmatari, capita-nati da Daniele Benati, i musei pubblici della città sarebbero vilipesi da iniziative come queste e dal-le scelte dell’assessore alla cultura, che invece di battersi per salvare e rilanciare i civici musei, acconsente che si spostino opere d’arte da questi in strutture private. Un’accusa ridicola, mossa da invidia e meschinità: per merito di Sgarbi queste opere dimenticate o sconosciute verranno risco-perte e arricchiranno culturalmente ognuno di noi. Il prof. Sgarbi risponde all’accusa: “farebbero meglio a preoccuparsi che non si spostino cer-te opere quale la Madonna di Annibale Carracci venduta presso la casa d’aste viennese Doro-theum a poco meno di 400 mila €, uscita dall’Ita-lia con l’autorizzazione del Soprintendente per i beni artisti e storici di Bologna, Daniele Benati, che ho denunciato ai carabinieri di Roma, come persona informata dei fatti, e per omissione di tu-tela su questo dipinto di notevole interesse sto-rico-artistico, soprattutto per Bologna, città in cui opera Benati”. E ancora: “La parola privato non può essere solo sinonimo di banalmente furtivo. Chi mi critica torni a scuola!” Tra gli artisti esposti, ne citiamo solo alcuni: Raffaello, Giotto, Guido Reni, Carracci, Donato Creti, Niccolo Dall'Arca, Faccioli, Basoli, Amico Aspertini, DenijsCalvaert, Guido Cagnacci, Bartolomeo Passerotti, Teodoro d’Errico, fino a Giorgio Morandi. Infine, un fuori programma: un omaggio a Vasco Bendini, recen-temente scomparso. Concludendo, una grandio-sa mostra che valorizza Bologna, rende gloria al suo curatore e sta riscuotendo enorme successo. Il biglietto intero costa 12 €.

L. Zinutti - [email protected]

Il contratto di locazione è l’accordo con il quale una parte (c.d. locatore) si obbli-ga a far godere all’altra (c.d. conduttore o locatario) un bene mobile o immobile per un dato tempo e verso un determinato corrispettivo.

Tale figura contrattuale trova la sua disciplina negli art. 1571 e ss del Codi-ce Civile, nonché, per quel che qui inte-ressa, nella L. n. 392/1978 (Locazioni di immobili urbani) e nella L. n. 431/1998 (Locazioni ad uso abitativo).

Obbligazione caratterizzante la figura del conduttore è, tra le altre, quella di cor-rispondere al locatore il canone pattuito in contratto che, nella maggior parte dei casi, ha cadenza mensile.

Qualora il locatario venga meno a tale obbligo, al proprietario del bene sono ri-conosciute due strade: la prima è quella che va dal semplice sollecito di paga-mento al ricorso al Tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo che gli permetta di recuperare il proprio credito; la seconda, percorribile solo nelle ipotesi in cui ogget-to di contratto di locazione sia un bene immobile, è quella del c.d. sfratto per mo-rosità, strumento regolato dagli artt. 657 e ss c.p.c.

Con l’intimazione di sfratto per morosità si va ad incidere direttamente sul piano contrattuale nel senso che tale strumento è finalizzato alla risoluzione del contratto di locazione, che implica la cessazione degli effetti di quest’ultimo, e al “recupero” del bene locato che torna nella disponibili-tà del proprietario/locatore.

Materialmente, lo sfratto per morosità consiste in un atto di citazione da noti-ficare al conduttore con cui si intima a quest’ultimo di sgomberare l’immobile e lo si invita a comparire innanzi al Tribu-nale competente che è quello del circon-dario ove si trova la cosa locata.

All’udienza prefissata il conduttore ci-tato può decidere di non comparire ed in tal caso il Tribunale convalida lo sfratto e fissa la data per il rilascio dell’immobile in riferimento alla quale poi, qualora il con-duttore stesso non dovesse provvedere spontaneamente, si darà corso all’azione esecutiva diretta allo sgombero.

Se, invece, il locatario compare questi può chiedere un termine (c.d. “termine di grazia”) entro il quale sanare la morosità: il Giudice che si veda formulare simile ri-chiesta può concedere tale termine, solo ed esclusivamente per le locazioni aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo, che in ogni caso non deve superare i 90 giorni.

Decorso inutilmente simile periodo, come accade nella quasi totalità dei casi, il Giudice convaliderà lo sfratto di modo che il locatore/intimante possa dar corso all’esecuzione per rilascio così come pre-vista dagli artt. 605 e ss c.p.c.

In ogni caso, accanto alla procedura sopra descritta è concessa al proprie-tario la possibilità di richiedere al Tribu-nale, contestualmente all’intimazione di sfratto, l’emissione di un’ingiunzione per il pagamento di tutti i canoni di locazione scaduti e non pagati.

Chiunque voglia procedere con lo sfratto dell’inquilino moroso che occupa l’immobile di sua proprietà, dunque, do-vrà rivolgersi all’avvocato consegnando a questi copia del contratto di locazione e specificando l’ammontare della morosi-tà del conduttore, ossia l’ammontare dei canoni di locazione non pagati.

Come detto, una volta perfezionata-si la procedura di sfratto, per eseguire concretamente lo sloggio bisognerà dar corso, a meno che in tal senso non prov-veda autonomamente il conduttore, alla procedura esecutiva di rilascio dell’im-mobile passando attraverso l’Ufficiale Giudiziario.

Da ultimo, per quanto di massima, una sintetica descrizione delle tempistiche: per il completamento dell’iter processua-le innanzi descritto sono necessari circa tre mesi decorrenti dalla notificazione dell’atto di citazione.

Per l’esecuzione materiale dello sfrat-to, ossia per la liberazione effettiva dell’immobile, è difficile pronosticare una tempistica che, ad onor del vero, potreb-be essere anche di rilevante entità so-prattutto in presenza di minori occupanti l’immobile. Avv. Cristian Molaro Codroipo, P.zza Garibaldi 90

IL CONTRATTOdi locazione e i rimedi

contro l’inquilino moroso

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22 MARZO 2015Con l’Over Bug Line - Rugby Codroipo

quest’anno per l’8 marzo c’erano oltre cin-quecento persone per la presenza dei picci-ni under 6, under 8, under 10, ma gli under 12 e 14 erano come sempre i più impegnati, sia per la loro passione, sia per la responsa-bilità nei confronti dei più giovani. Le forma-zioni che si affrontarono erano: San Vito al Tagliamento; Le Api (Fogliano Redipuglia); Bagnaria Arsa; Maniago e chiaramente i pa-droni di casa del Rugby Codroipo.

Adesso a seguire ci saranno altri appun-tamenti in casa il 12 aprile con un altro rag-gruppamento e l’evento più importante sarà il primo torneo città di Codroipo il giorno 7 giugno.

Sfogarsi in campo per volersi ancora più bene dopo. Assolutamente propedeutico per tutti, ma in particolare per i giovani che oggi trovano difficilmente situazioni positive da emulare, restando davanti al televisore. Enorme lo sforzo organizzativo che la pre-sidente Susana Greggio, unitamente a tutta la sua famiglia e con decine di volontari a collaborare per i monumentali “terzi tem-pi”. Con passione, impegno e dedizione nell’educazione dei piccoli. La presidente non sapeva quali termini usare per indicare la disponibilità di tutti i genitori di Codroipo e dintorni, per la perfetta riuscita di questa festa che, data la forte affluenza, ha visto le autovetture parcheggiate ovunque in tutta la frazione di Goricizza e, personalmente se fossi andato a piedi... Una domenica vera-mente strabiliante, stupendo il sole, la tem-peratura, il campo, il cibo e tutti si sono di-vertiti. Ognuno ha portato a casa un enorme sorriso stampato sul volto dei bambini che, insieme a tutti i loro amici, hanno potuto sentirsi protagonisti anche se calpestavano l’erba da Rugby per la prima volta.

Marco Mascioli

La festa della donna vissuta in compa-gnia, con tanti bambini felici di potersi sca-tenare in campo con i palloni ovali del rugby. Questa l’idea straordinaria dell’associazio-ne Over Bug Line - Rugby Codroipo per il 2015. Tantissimi bambini coinvolti, ancor più i genitori, per festeggiare insieme, sin dal mattino. Chi portò dolci, chi preparò la gri-glia, chi fu addetto alle bevande, tutti insie-me, per festeggiare il primo anno d’attività del rugby nel campo di Goricizza.

Un primo anno pieno di successi e sod-disfazione. Varie squadre impegnate nelle competizioni, suddivise in base alle età, fino

agli under 14 e quella dell’8 marzo è stata un’altra grande occasione per avvicinarsi a uno sport che appassiona tutti i giovani. Dopo averlo vissuto in prima persona, nes-suno riesce a staccarsene. Si parla di partite, d’incontri, di campionati, di tornei, ma la de-finizione peculiare legata allo sport del rugby è sempre “Terzo Tempo”. Sono importanti i risultati conseguiti, ma non vi è classifica fino all'Under 14, giacché queste hanno valo-re relativo nel campo del rugby, soprattutto quello giovanile, dove conta maggiormente il comportamento tenuto in campo e fuori e l’at-teggiamento verso i compagni e gli avversari.

Averne di… palle ovaliFoto MMMI

Menù di PasquaSPECIALITÀ PRONTE

DA GUSTARE

PrimiCrespelle alle erbe spontanee Euro 11,90 al KgCannelloni con zucchine e noci Euro 11,90 al Kg

Lasagne con carne Euro 10,90 al Kg

SecondiArrotolato di vitello primavera Euro 28,00 al Kg

Capretto al forno Euro 32,00 al KgBocconcini di agnello stufato alle erbe Euro 25,00 al Kg

Arista di maiale agli asparagi Euro 22,00 al KgRollè di vitello al crudo Euro 28,00 al Kg

ContorniVerdure grigliate Euro 11,80 al Kg

Patate al forno Euro 7,00 al KgInsalata russa Euro 10,00 al Kg

Involtino di asparagi gratinati Euro 19,90 al Kg

Per prenotazioni: Tel. 0432.906098Macelleria Zucchiatti Rudy

P.zza Garibaldi, 110 CodroipoENTRO IL 31 MARZO 2015

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23SALUTE · SANITA’ A CODROIPO

Direttore Sanitario dottor Luigi Sant; Aut. San. prot. N. 33686/D.S.2 del 02/05/2013

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Via Fratelli Savoia, 24 Z. A. Piccola di Moro 2 33033 CODROIPO (UDTel. 0432.904342 · Fax [email protected]

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INFORMAZIONI SUI CORSI 2015: