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1 VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07 PRIMA RIUNIONE Il giorno 17 gennaio alle ore 9.00 presso i locali del Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell’antichità – sez. di orientalistica dell’Università di Roma “La Sapienza”, via Palestro 63 Roma, si è riunita in prima seduta la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d L/OR-07. Risultano presenti i seguenti Professori 1) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Prof. Ordinario, Univ. Pisa; 2) Prof. BRUNO CHIESA, Prof. Ordinario, Univ. Torino; 3) Prof. RICCARDO CONTINI, Prof. Ordinario, Univ. Di Napoli “l’Orientale”. La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, senza che l'Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto dell'avvenuta consegna delle domande e delle correlate documentazioni presentate dai candidati alla presente valutazione comparativa. Ciascun membro della Commissione, presa visione dell'elenco dei candidati, dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con i candidati (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48) compresi nel suddetto elenco. La Commissione inoltre, dopo aver preso visione delle rinunce (Dr. Antonella BRITA e .Dr. Stefano SEMINARA) sino ad ora pervenute, decide che i candidati da valutare ai fini della procedura valutativa sono n. 9 (= nove) e precisamente: 1) Emma ABATE 2) Alessio AGOSTINI 3) Emanuela BRAIDA 4) Alfredo CRISCUOLO 5) Marco DI GIULIO 6) Paolo MERLO 7) Caterina MORO 8) Chiara PERI 9) Danila PIACENTINI I commissari prendono quindi atto delle pubblicazioni inviate dai candidati e rilevano che non vi sono lavori in collaborazione dei commissari con alcuno dei candidati, o di due o più candidati tra loro. La Commissione quindi, nell’intento di procedere all'esame della documentazione e dei titoli allegati dai candidati alle singole domande e alla formulazione sui candidati medesimi dei giudizi di ogni commissario, passa all'esame delle domande e della documentazione allegata allo scopo di redigere un breve profilo curriculare di ciascun candidato.

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VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1

POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

PRIMA RIUNIONE

Il giorno 17 gennaio alle ore 9.00 presso i locali del Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell’antichità – sez. di orientalistica dell’Università di Roma “La Sapienza”, via Palestro 63 Roma, si è riunita in prima seduta la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d L/OR-07.

Risultano presenti i seguenti Professori 1) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Prof. Ordinario, Univ. Pisa; 2) Prof. BRUNO CHIESA, Prof. Ordinario, Univ. Torino; 3) Prof. RICCARDO CONTINI, Prof. Ordinario, Univ. Di Napoli “l’Orientale”.

La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, senza che l'Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto dell'avvenuta consegna delle domande e delle correlate documentazioni presentate dai candidati alla presente valutazione comparativa.

Ciascun membro della Commissione, presa visione dell'elenco dei candidati, dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con i candidati (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48) compresi nel suddetto elenco. La Commissione inoltre, dopo aver preso visione delle rinunce (Dr. Antonella BRITA e .Dr. Stefano SEMINARA) sino ad ora pervenute, decide che i candidati da valutare ai fini della procedura valutativa sono n. 9 (= nove) e precisamente: 1) Emma ABATE 2) Alessio AGOSTINI 3) Emanuela BRAIDA 4) Alfredo CRISCUOLO 5) Marco DI GIULIO 6) Paolo MERLO 7) Caterina MORO 8) Chiara PERI 9) Danila PIACENTINI I commissari prendono quindi atto delle pubblicazioni inviate dai candidati e rilevano che non vi sono lavori in collaborazione dei commissari con alcuno dei candidati, o di due o più candidati tra loro. La Commissione quindi, nell’intento di procedere all'esame della documentazione e dei titoli allegati dai candidati alle singole domande e alla formulazione sui candidati medesimi dei giudizi di ogni commissario, passa all'esame delle domande e della documentazione allegata allo scopo di redigere un breve profilo curriculare di ciascun candidato.

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I commissari redigono collegialmente un breve profilo curriculare per ciascun candidato, che qui di seguito si trascrive:

Candidata Emma ABATE

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi filologici e letterari sul Vicino Oriente antico e l’Iran preislamico (Università di Roma “La Sapienza”); ha ottenuto un posto con borsa nel Corso di perfezionamento triennale presso la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della Cultura” Fondazione Collegio San Carlo di Modena, seguendo dal 2006, attraverso la convenzione tra le due istituzioni, corsi dottorali presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi; ha maturato anche esperienza di ricerca presso centri filologici del Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna; nel settembre 2008 ha ottenuto un assegno di ricerca nel SSD L-OR/08 (Ebraico) presso l’Università di Roma “La Sapienza”; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) e nel settore affine L-OR/08 (Ebraico) in qualità di cultore della materia presso l’ Università di Roma “La Sapienza” (dall’a.a. 2005-06).

Candidato Alessio AGOSTINI

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Firenze) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Linguistica (Università di Firenze); ha esperienza archeologica sul campo in Italia e in Yemen; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 come professore a contratto presso l’Università di Firenze (2004-06); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi internazionali, soprattutto sui temi dell’epigrafia sudarabica e della storia culturale e religiosa dello Yemen antico, risultando ben inserito nell’ambito internazionale della sabeologia.

Candidata Emanuela BRAIDA

La candidata è laureata in Lingue e letterature straniere orientali (Università di Torino) e nel 2008 non aveva ancora conseguito il titolo di dottore di ricerca; ha usufruito di un contratto a progetto con l’Università di Torino per l’edizione critica di testi neosiriaci dal Kurdistan iracheno (2000-2003); ha partecipato come giovane ricercatrice al progetto di ricerca FIRB “Il romanzo e i proverbi del saggio Ahiqar” coordinato da F. M. Fales (2003-2006); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi delle letterature dell’Oriente cristiano e della filologia neoaramaica, risultando ben inserita nei rispettivi ambiti internazionali di ricerca.

Candidato Alfredo CRISCUOLO

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Napoli “L’Orientale”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi sul Vicino Oriente antico (Università di Napoli “L’Orientale”); ha collaborato con ricerche bibliografiche e attività di schedatura lessicale su supporto digitale ai progetti di ricerca FIRB “Il romanzo e i proverbi del saggio Ahiqar” coordinato da F. M. Fales (2003-2006), PRIN “L’alimentazione nel Vicino Oriente antico” coordinato da L. Milano (2003-2005), PRIN “Lessico dell’alimentazione nel Vicino Oriente antico” coordinato da L. Milano (2006-2008), PRIN “Atlante dei logonimi e delle istanze di logonimia” coordinato da D. Silvestri (2005-2008) e COFIN Regione Campania “Hebraica hereditas” coordinato da G. Lacerenza (2005-2008).

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Candidato Marco DI GIULIO

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Firenze) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Semitistica (Università di Firenze); ha ottenuto diverse borse di studio per ricerche in Israele e nel 2008 una borsa post-dottorale presso l’Università di Firenze; ha partecipato al progetto di ricerca internazionale Semantics of Ancient Hebrew Database; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/08 (Ebraico) come professore a contratto presso le Università di Perugia (2006-08) e Firenze (dal 2007); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi della pragmatica e della sintassi del discorso dell’ebraico antico e moderno, risultando ben inserito nell’ambito internazionale relativamente alla linguistica ebraica.

Candidato Paolo MERLO

Il candidato ha conseguito la Licenza in Teologia (Pontificia Università Lateranense) e il Dottorato di ricerca in Teologia (Pontificia Università Lateranense); ha svolto nutrita e continuata attività didattica a livello universitario in discipline (Religioni del mondo biblico, Ebraico biblico I e II, Lo sfondo-siro-palestinese dell’Antico Testamento) equivalenti ad alcune di quelle comprese nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nonché soprattutto negli affini SSD L-OR/08 (Ebraico) e L-OR/01 (Storia del Vicino Oriente antico), presso la Pontificia Università Lateranense e il Pontificio Istituto Biblico di Roma; ha collaborato e tuttora collabora a progetti di ricerca sulla religione e l’epigrafia fenicio-punica presso l’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico del CNR; ha presentato relazioni scientifiche a numerosi congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi della religione dell’antico Israele e del Vicino Oriente antico, risultando ben accreditato internazionalmente in questi ambiti di ricerca nonché negli studi biblici in senso lato; ha svolto e tuttora svolge copiosa attività editoriale nell’ambito delle scienze bibliche.

Candidata Caterina MORO

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze filologiche dell’Asia occidentale antica (Università di Napoli “L’Orientale”); ha maturato anche esperienza di ricerca presso centri filologici del Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna; ha maturato occasionale esperienza didattica a livello universitario nel settore disciplinare, affine a quello a concorso, L-OR/01 (Storia del Vicino Oriente antico) come affidataria di un modulo di 4 cfu (2005-06) presso l’ Università di Roma “La Sapienza”; ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni convegni di studio in Italia, soprattutto su temi della critica testuale e dell’esegesi veterotestamentarie, risultando ben inserita nell’ambito degli studi biblici e giudaici.

Candidata Chiara PERI

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Ebraistica (Università di Torino); ha maturato occasionale esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) come professore a contratto presso l’ Università di Roma “La Sapienza”) (a.a. 2003-04); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi italiani sui temi della religione dell’antico Israele e dei Fenici; ha svolto e tuttora svolge copiosa attività editoriale nell’ambito delle scienze bibliche.

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Candidata Danila PIACENTINI

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Semitistica (Università di Firenze); ha partecipato al riordino e alla catalogazione dei reperti archeologici del Museo del Vicino Oriente dell’Università di Roma “La Sapienza”; ha preso parte come epigrafista, con continuità dal 2000, a missioni archeologiche a Malta; ha svolto pluriennale e continuata attività didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) o nel settore affine L-OR/08 (Ebraico), rispettivamente come cultrice della materia e come professore a contratto, presso l’ Università di Roma “La Sapienza”; ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, sui temi dell’epigrafia del palmireno e del fenicio, risultando ben inserita nell’ambito internazionale dell’epigrafia semitica siro-palestinese.

Constatata la regolare redazione collegiale dei profili curriculari sopra trascritti, la Commissione provvede ad aprire i plichi trasmessi e a prendere visione solo delle pubblicazioni corrispondenti all'elenco allegato alla domanda di partecipazione alla valutazione comparativa. Dopo attento esame, i commissari formulano per ognuno dei candidati un giudizio individuale, con il quale ne definiscono il contributo scientifico, e successivamente, dopo una discussione collegiale consistente nella comparazione dei singoli giudizi sui candidati, concludono per ciascuno di essi con la formulazione altrettanto collegiale di un giudizio complessivo sui titoli e sull'attività scientifica.

Candidata Emma ABATE

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La candidata presenta una monografia sulla fine del regno di Sedecia che costituisce un contributo di solido impianto storico-filologico in cui si sfrutta l’intero ventaglio delle versioni antiche del testo biblico; il tema era già anticipato in un denso articolo. L’altra monografia, in collaborazione ma con chiara indicazione dei rispettivi contributi, costituisce un importante incremento della nostra conoscenza nel campo della bibliografia ebraica. Da sottolineare la rilevanza internazionale delle sedi di pubblicazione.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata presenta un libro e un articolo di intenzione filologica sulle fonti bibliche del regno di Sedecia; è autrice della maggior parte delle schede del catalogo degli incunaboli e delle cinquecentine in ebraico della Biblioteca Angelica di Roma. La produzione scientifica della dottoressa Abate è di notevole valore nel metodo e nei risultati, ma solo limitatamente coerente con il settore disciplinare a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta la compatta monografia La fine del regno di Sedecia in 2Re e in Geremia (Madrid 2008) e un articolo scientifico di tematica connessa (2005), nonché - in collaborazione puntualmente delimitata con altra studiosa - il catalogo degli incunaboli e delle cinquecentine in ebraico della Biblioteca Angelica (Roma 2005). La produzione scientifica della dottoressa Abate mostra competenza e originalità, nei metodi come nei risultati, nella filologia veterotestamentaria e nella codicologia e bibliologia ebraiche, configurando un profilo coerente per intero con il SSD L-OR/08 (Ebraico), solo in misura limitata tuttavia con il settore disciplinare a concorso.

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Candidato Alessio AGOSTINI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Il candidato presenta un convincente articolo di lessicografia sudarabica, che lascia presagire le sue buone capacità scientifiche.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La produzione scientifica del candidato, pienamente congruente con l’ambito del settore disciplinare a concorso, comprendeva nel 2008, oltre alla tesi di dottorato, un singolo articolo su prestigiosa rivista internazionale, ma già emergeva l’incipiente affermazione internazionale del candidato come sudarabista competente.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta un breve ma denso articolo su rivista di rilevanza internazionale relativo alla terminologia architettonica in sudarabico antico scrutinata in prospettiva semitica comparata (2004) e la propria tesi di dottorato sulle iscrizioni di costruzioni sudarabiche (2008): benché ancora quantitativamente esigua, questa produzione, pienamente coerente con l’ambito del settore disciplinare a concorso, mostra doti molto promettenti di analisi linguistica ed epigrafica, non disgiunte da competente attenzione al contesto archeologico e culturale - e per conseguenza pragmatico - delle iscrizioni.

Candidata Emanuela BRAIDA

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La candidata dimostra attraverso le pubblicazioni una sicura padronanza dell’arabo cristiano, del siriaco e del sureth. Altri suoi scritti rientrano più marginalmente nel settore a concorso.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata dimostra notevole competenza di letteratura araba cristiana. Negli ultimi anni ha rivolto la propria attenzione piuttosto alla letteratura siriaca e neosiriaca, conseguendo risultati validi e pienamente pertinenti al settore a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 1 monografia in collaborazione ben distinta con un’altra studiosa (2001) e 3 articoli scientifici (ripartiti tra il 2000 e il 2006). Il contributo della candidata al volume Storia di Rawh al-Qurashi consiste nella sostanziosa introduzione alla letteratura agiografica in arabo cristiano e in latino su questa figura di discendente di Muhammad convertito al cristianesimo e nella traduzione delle fonti latine: benché solo in parte attinente all’ambito del settore a concorso, se ne apprezzano la buona informazione storica e letteraria e la chiarezza d’esposizione. Ancora alla letteratura araba cristiana pertiene la traduzione della Vita di Mar Yahballaha dal Libro della torre di Mari b. Sulayman, in appendice alla monografia di P.G. Borbone sul celebre catholicos della Chiesa d’Oriente nel XIV secolo. Rientrano invece a pieno titolo nell’ambito del settore disciplinare a concorso e rappresentano contributi innovativi alla ricerca i 2 brevi saggi in inglese su testi letterari in sureth, uno dei quali relativo ad Ahiqar.

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Candidato Alfredo CRISCUOLO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

I tre brevi articoli e le due recensioni dimostrano la competenza e la padronanza della metodologia da parte del candidato.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Il candidato presenta una produzione scientifica limitata, ma di grande interesse per la novità dell’impostazione metodologica, pienamente pertinente per il settore disciplinare a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 3 brevi articoli e 2 recensioni, interamente pertinenti al settore disciplinare a concorso: particolarmente apprezzabili per novità d’impostazione, ispirata ai vantaggi euristici dell’etnolinguistica, e per l’interesse dei risultati sono i 2 saggi lessosemantici dedicati a illuminare l’etimologia rispettivamente dell’ugaritico brlt e dell’arabo lughah, di cui il secondo rappresenta il primo esito a stampa di una ricerca di lunga lena sui logonimi semitici intrapresa dal candidato, che lascia ben sperare per i suoi prossimi sviluppi.

Candidato Marco di GIULIO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

I dieci contributi presentati dal candidato hanno come punto focale l’analisi pragmatica e linguistico-testuale applicata all’ebraico, dal biblico al moderno e dimostrano una buona padronanza della metodologia relativa.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La produzione scientifica del candidato è di eccellente livello. Si è occupato di pragmatica, di sintassi del discorso e di semantica lessicale per l’ebraico biblico. I campi di studio del candidato riguardano anche la letteratura ebraica moderna e le lingue giudaiche. Il candidato con le sue pubblicazioni dimostra di essere uno studioso competente, ma esclusivamente per il settore L-OR/08 (Ebraico), affine a quello a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 4 articoli e 6 recensioni su riviste scientifiche o negli atti di congressi internazionali e 1 breve articolo divulgativo. La sua produzione scientifica è rappresentata da saggi di eccellente livello sulla linguistica dell’ebraico antico e moderno, particolarmente negli ambiti della pragmatica, della sintassi del discorso e della semantica lessicale; direttrici di ricerca minori riguardano la letteratura ebraica moderna, le lingue giudaiche e la storia dell’ebraistica in Italia. Il profilo scientifico che ne emerge è quello di uno studioso competente, particolarmente nella metodologia linguistica, e originale, che ha rivolto la propria attenzione esclusivamente all’ebraico, rientrando pertanto interamente, piuttosto che nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nell’ambito del settore affine L-OR/08 (Ebraico)

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Candidato Paolo MERLO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Sia la monografia sia gli articoli presentati dal candidato dimostrano la sicura padronanza delle principali lingue semitiche settentrionali, sfruttate precipuamente a fini di una ricerca fondamentalmente storico-religiosa.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Il candidato presenta una copiosa produzione scientifica, di impianto storico-religioso. Ottima la monografia sulla dea Asherà. Dimostra grande conoscenza delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali, spesso usate solo come mezzo per arrivare a una ricostruzione storico-religiosa.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 1 monografia, 18 articoli scientifici su rivista o su volume e 8 recensioni. Il contributo più significativo è rappresentato dalla monografia La dea Asherà (1998), rassegna critica dell’intera documentazione semitica settentrionale (non però della meridionale, vale a dire sudarabica antica) su questa divinità nota come paredra di YHWH nell’antico Israele: impostata diacronicamente, questa ricerca dimostra controllo di prima mano delle fonti sia letterarie sia epigrafiche in paleo- e neo-babilonese, in ugaritico, in ebraico biblico, epigrafico e qumranico, e in fenicio-punico, nonché dominio della rispettiva nutritissima letteratura secondaria, e approda a una ricostruzione storica esauriente e attendibile del profilo della dea Ashratum / Athiratum / Asherà. Come il suo lavoro più impegnativo, anche gli articoli, alcuni dei quali pubblicati in prestigiose sedi internazionali, mostrano il profilo scientifico del candidato come essenzialmente uno specialista della religione dell’antico Israele nel suo contesto storico e geografico siro-palestinese tra II e I millennio a.C.: si segnalano in particolare gli studi di confronto tra i profeti biblici e il profetismo nel Vicino Oriente antico, e tra diversi rituali testimoniati nella Bibbia ebraica e nei testi non letterari ugaritici. Copiosa e distribuita con continuità nel corso degli anni, la produzione scientifica del candidato lo configura come uno studioso dotato di solide competenze filologico-letterarie e aggiornata metodologia storico-religiosa, la cui attività si colloca all’intersezione del settore a concorso (particolarmente nell’ambito dell’Epigrafia semitica siro-palestinese, molto frequentata dal candidato) con l’affine SSD L-OR/08 (Ebraico).

Candidata Caterina MORO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Le pubblicazioni presentate dalla candidata hanno come filo conduttore inizialmente l’analisi critico-testuale della Bibbia ebraica, per orientarsi successivamente sulla storia dell’esegesi biblica antica.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata presenta un ottimo saggio di analisi testuale della Bibbia ebraica e una serie di studi di esegesi biblica. Possiede competenze filologico-letterarie molteplici, ma nettamente più coerenti con l’ambito del SSD L-OR/08, affine a quello a concorso.

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Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta una monografia, 5 articoli scientifici e 2 recensioni. Cardine della sua produzione finora è il corposo volume “Ascolta la mia parola”. Analisi testuale di Prov. 22,17-24, 22 (2002), attento e ben documentato saggio di ecdotica veterotestamentaria su una raccolta sapienziale ebraica antica individuata dall’autrice come omogenea. Si aggiunge una serie di saggi di minore ampiezza - realizzati con apprezzabile continuità d’impegno negli anni - dedicati a diverse tematiche specifiche di esegesi biblica, soprattutto cristiana antica, e di storia religiosa e letteraria del giudaismo antico. L’opera scientifica della candidata rientra quasi per intero nell’ambito del SSD L-OR/08 (Ebraico), ma le sue sicure competenze filologico-letterarie non solo nelle diverse fasi dell’ebraico, ma anche in aramaico imperiale e giudaico e in siriaco (e inoltre in antico egiziano e in copto, corredo extra moenia ormai piuttosto raro tra i biblisti), allargano i confini del suo profilo di studiosa anche a molteplici altri orizzonti d’indagine, solo in parte attinenti alla semitistica, nei quali ha dimostrato costantemente spiccata attitudine alla ricerca, solidità di preparazione e originalità nei risultati.

Candidata Chiara PERI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La ricca produzione della candidata dimostra la sua competenza soprattutto nel campo degli studi biblici e storico-religiosi, con contributi spesso originali.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Le pubblicazioni della candidata la configurano come una studiosa poliedrica e creativa, con notevoli capacità anche di analisi filologica, con competenze di prima mano sui testi ebraici, minori per le altre lingue semitiche. Particolarmente apprezzabile per originalità ed estro risulta la monografia Il regno del nemico.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 1 monografia, 1 raccolta di poesia ugaritica in traduzione annotata, 17 articoli su riviste scientifiche o atti di congressi e 4 recensioni. La sua produzione, quantitativamente consistente e realizzata con apprezzabile continuità d’impegno negli anni, appare centrata sulla storia della religione ebraica antica nel contesto semitico nord-occidentale, sorretta dall’analisi filologico-critica della Bibbia ebraica, dei poemi epici ugaritici e di iscrizioni fenicie. Il contributo principale è rappresentato dalla monografia Il regno del nemico (2003), indagine originale, e di avvincente lettura, sulla mitologia della morte nella religione ebraica dalle origini al giudaismo rabbinico sullo sfondo siro-palestinese antico: l’analisi filologica di prima mano è competente e documentata per i testi ebraici e per alcuni testi ugaritici e fenici addotti a confronto, mentre le altre fonti semitiche (epopea di Gilgamesh, “apocrifi” biblici, opere siriache e arabe) sono affrontate in traduzione o di seconda mano, con minore controllo della letteratura secondaria (emblematico è il caso del rapporto intertestuale tra Gilgamesh e il dossier siriaco su Alessandro Magno, studiato solo su bibliografia invecchiata); non sempre convincenti sono le numerose discussioni di etimologie semitiche. Pienamente pertinenti al settore disciplinare a concorso risultano in ogni caso 2 brevi articoli di epigrafia fenicia, che propongono nuove soluzioni etimologiche di passi controversi, e la traduzione commentata (2004) dei poemi epici ugaritici di AQHT e KRT: questa, nei limiti consentiti in una collana di alta divulgazione, contiene sintetiche introduzione e annotazioni filologico-letterarie ai testi, peraltro non sempre aggiornate rispetto al

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dibattito internazionale corrente. Gli scritti della candidata configurano una studiosa acuta e creativa, che ha mostrato attitudine alla ricerca storico-religiosa e capacità di analisi filologica della relativa documentazione letteraria ed epigrafica ebraica, in minor misura anche ugaritica e fenicia, muovendosi dunque sul crinale tra il settore a concorso e l’affine SSD L-OR/08.

Candidata Danila PIACENTINI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La produzione scientifica della candidata, ancorché pienamente pertinente per il settore a concorso, appare piuttosto esigua in rapporto ai suoi anni di attività scientifica, nonché limitata tematicamente.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata, specialista di epigrafia palmirena, presenta una produzione scientifica interessante, anche se non particolarmente abbondante e in gran parte compilativa. Alcuni suoi scritti sono di sicura utilità per gli addetti ai lavori.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 6 articoli scientifici di epigrafia semitica, relativi soprattutto alle iscrizioni palmirene (fra i quali si segnalano in particolare, più per utilità documentaria che per vera novità di risultati, la rassegna delle testimonianze epigrafiche sulle sorgenti di Palmira, la ricostruzione dei riti funerari praticati nella stessa città carovaniera e la nuova interpretazione di una brevissima bilingue greco-palmirena dal Negev), 1 articolo sulla pratica e la semantica della traduzione nel Vicino Oriente antico (esemplificate, per quanto riguarda le lingue semitiche, con l’eblaita e il fenicio-punico, ma in una ricognizione piuttosto descrittiva che interpretativa) e infine la bibliografia dell’archeologa punicista Antonia Ciasca. La produzione scientifica della candidata, interamente pertinente al settore a concorso, la configura come una studiosa competente di epigrafia semitica, ancorché finora sostanzialmente limitata alla documentazione palmirena e in minor misura fenicio-punica, dalla quale si attende tuttavia una pubblicazione di maggiore consistenza e incisività.

Il Presidente apre quindi la discussione intesa a formulare un giudizio complessivo sui titoli e sull’attività scientifica di ciascun candidato, attraverso la comparazione dei giudizi individuali . Dopo approfondita discussione, la Commissione formula collegialmente i seguenti giudizi complessivi sui titoli e sull’attività scientifica di ciascun candidato:

Candidata Emma ABATE

La candidata presenta una compatta monografia sulle fonti bibliche del regno di Sedecia e un articolo scientifico di tematica connessa. L’altra monografia, in collaborazione puntualmente delimitata, costituisce un importante incremento alla bibliologia ebraica. Da sottolineare la rilevanza internazionale delle sedi di pubblicazione. Si rileva peraltro la prevalente pertinenza con il settore L-OR/08, affine a quello a concorso.

Candidato Alessio AGOSTINI

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L’opera scientifica del candidato comprendeva nel 2008, oltre alla tesi di dottorato, un singolo articolo su una prestigiosa rivista internazionale. Benché quantitativamente esigua, questa produzione lascia presagire le buone capacità scientifiche del candidato nell’ambito dell’epigrafia sudarabica.

Candidata Emanuela BRAIDA

La candidata dimostra notevole competenza nel campo dell’arabo cristiano, del siriaco e del neosiriaco. Le pubblicazioni presentate, non totalmente attinenti all’ambito del settore disciplinare a concorso, rappresentano tuttavia un valido contributo scientifico alle discipline in questo ricomprese.

Candidato Alfredo CRISCUOLO

La produzione scientifica del candidato, ancorché quantitativamente limitata nel 2008, appare apprezzabile per novità d’impostazione e per l’interesse dei risultati, il che lascia ben sperare per i futuri sviluppi delle sue ricerche sui logonimi semitici.

Candidato Marco DI GIULIO

La produzione scientifica del candidato è di eccellente livello e dimostra la sua padronanza della linguistica dell’ebraico antico e moderno. Il profilo scientifico che ne emerge è quello di uno studioso competente, particolarmente nella metodologia linguistica, e originale, che ha rivolto la propria attenzione esclusivamente all’ebraico, rientrando pertanto interamente, piuttosto che nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nell’ambito del settore affine L-OR/08 (Ebraico)

Candidato Paolo MERLO

Il candidato presenta una copiosa produzione scientifica, di impianto storico-religioso. Il contributo più significativo è rappresentato dalla monografia La dea Asherà (1998), rassegna critica dell’intera documentazione semitica settentrionale (non però della meridionale, vale a dire sudarabica antica) su questa divinità. Il candidato dimostra grande conoscenza strumentale delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali, venendosi così a collocare all’intersezione tra il settore disciplinare a concorso e l’affine L-OR/08 (Ebraico)

Candidata Caterina MORO

Le pubblicazioni presentate dalla candidata hanno come filo conduttore inizialmente l’analisi critico-testuale della Bibbia ebraica, per orientarsi successivamente sulla storia dell’esegesi biblica antica. Le competenze filologico-letterarie dimostrate allargano sì i confini del suo profilo di studiosa a molteplici orizzonti d’indagine, ma sono nettamente più coerenti con settori disciplinari affini a quello a concorso.

Candidata Chiara PERI

Le pubblicazioni della candidata la configurano come una studiosa poliedrica e creativa, con notevoli capacità anche di analisi filologica, con competenze di prima mano sui testi ebraici, minori per le altre lingue semitiche. Particolarmente apprezzabile per originalità ed estro risulta la monografia Il regno del nemico, peraltro di taglio essenzialmente storico-religioso. Altre

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pubblicazioni rivelano, per contro, una minore dimestichezza con le lingue semitiche diverse dall’ebraico, dall’ugaritico e dal fenicio.

Candidata Danila PIACENTINI

La candidata presenta una produzione scientifica interamente pertinente al settore a concorso, che la configura come una studiosa competente di epigrafia palmirena e in minor misura fenicio-punica. Si attenderebbe tuttavia una pubblicazione di maggiore consistenza e incisività.

La Commissione viene sciolta alle ore 18.00 e si riconvoca per il giorno 18 gennaio alle ore 9.00 per gli adempimenti preliminari allo svolgimento della prima delle due prove scritte previste dal bando e indicate dalla Commissione stessa secondo il calendario di esame a suo tempo approvato.

Roma, 17 gennaio 2011

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

SECONDA RIUNIONE

Il giorno 18 gennaio 2011 alle ore 9.00 presso il Seminario di Olimpia della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza” si è riunita la Commissione giudicatrice per la prima prova scritta cui verranno sottoposti i candidati della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Studi Umanistici per il settore s/d L-OR/07. Risultano presenti i seguenti Professori: 1) Prof. BRUNO CHIESA, Presidente;

2) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Membro;

3) Prof. RICCARDO CONTINI, Segretario.

Ciascun membro della Commissione procede alla predisposizione di un tema avente a oggetto problematiche del settore scientifico-disciplinare in questione, uno dei quali sarà oggetto della prima prova scritta: Tema n. 1: “Lingue in contatto: problematica generale e discussione di almeno un caso specifico relativo a una lingua semitica a scelta.” Tema n. 2: “La classificazione delle lingue semitiche: problematica generale e discussione di un caso di studio a scelta.” Tema n. 3: “Il candidato illustri il corpus documentario della lingua semitica di sua competenza, con particolare riguardo agli aspetti paleografici.” I temi, letti dall'estensore agli altri componenti e approvati, sono stati chiusi ciascuno in una busta su cui è stata apposta la firma di tutti i componenti della Commissione con il timbro del Dipartimento, e affidati al Presidente. La Commissione ha poi preparato la carta uso protocollo necessaria per la prova, apponendo su ciascun foglio il timbro del Dipartimento e la firma di uno dei membri. Il Presidente ha proceduto all'appello nominale. Risultavano assenti i candidati:

Emanuela BRAIDA

Marco DI GIULIO

Risultano presenti i candidati:

1) Emma ABATE

2) Alessio AGOSTINI

3) Alfredo CRISCUOLO

4) Paolo MERLO

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5) Caterina MORO

6) Chiara PERI

7) Danila PIACENTINI

che, previo accertamento della loro identità personale (Allegato A) vengono invitati a prendere posto nell'aula. Il Presidente dà lettura ai candidati di tutte le norme e gli adempimenti relativi all'espletamento del concorso stesso, di cui ai DD.PP.RR. 03/05/57, n. 686, 10/03/89, n. 116 e 09/05/94, n. 487. Successivamente vengono assegnate ai candidati n. 5 (= cinque) fogli timbrati e siglati da uno dei membri della Commissione, due buste, una grande nella quale chiuderanno il tema ed una piccola contente un cartoncino bianco sul quale il candidato scriverà il proprio nome, cognome e luogo e data di nascita e che verrà anch'essa chiusa nella busta grande insieme all'elaborato. Nel corso della prova un foglio supplementare è assegnato, su sua richiesta, alla candidata Caterina MORO. Il Presidente invita uno dei candidati a controllare l'integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere. La candidata Chiara PERI esegue il sorteggio. Viene sorteggiato il tema n. 3: “Il candidato illustri il corpus documentario della lingua semitica di sua competenza, con particolare riguardo agli aspetti paleografici.” Il Presidente dà quindi lettura dei temi non sorteggiati.

I membri della Commissione comunicano ai candidati che non è consentito l’uso di alcuna pubblicazione e che per lo svolgimento della prova sono assegnate n. 4 (= quattro) ore. Il Presidente dà inizio alla prova alle ore 10.05.

Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati. Alle ore 14.05 tutti i candidati presenti consegnano gli elaborati alla Commissione, la quale alla presenza di ciascuno di essi provvede a chiudere, sigillare con il timbro dell'Istituto o Dipartimento e siglare la busta grande unitamente con la busta piccola contenente le generalità del candidato. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Paolo MERLO viene apposto il n. 1. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Chiara PERI viene apposto il n. 2. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del la candidata Danila PIACENTINI viene apposto il n. 3. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Alfredo CRISCUOLO viene apposto il n. 4. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Alessio AGOSTINI viene apposto il n. 5. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Caterina MORO viene apposto il n. 6. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Emma ABATE viene apposto il n. 7. Le buste vengono inoltre firmate e datate dal Presidente della Commissione. Tutti i lavori vengono chiusi in un unico plico che viene siglato, sigillato ed affidato al Presidente perché ne curi la custodia fino al momento in cui effettuerà la riunione delle buste aventi lo stesso numero in un unica busta. Il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 14.15.

Roma, lì 18 gennaio 2011

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

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La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

TERZA RIUNIONE

Il giorno 19 gennaio 2011 alle ore 9.00 presso il Seminario di Olimpia della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza”, si è riunita la Commissione giudicatrice per la seconda prova scritta cui verranno sottoposti i candidati della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Studi Umanistici per il settore s/d L-OR/07. Risultano presenti i seguenti Professori: 1) Prof. BRUNO CHIESA, Presidente;

2) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Membro;

3) Prof. RICCARDO CONTINI, Segretario.

La Commissione procede alla predisposizione di un tema avente a oggetto aspetti del settore scientifico disciplinare in questione:

Tema: “Traduzione e analisi filologica di un testo semitico a scelta tra i seguenti: 1) il brano biblico Daniele 3,1-18; 2) il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye; 3) l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17”.

Il tema è stato chiuso in una busta su cui è stata apposta la firma di tutti i componenti della Commissione, con il timbro del Dipartimento, e affidato al Presidente. La Commissione ha quindi preparato la carta uso protocollo necessaria per la prova, apponendo su ciascun foglio il timbro del Dipartimento e la firma di uno dei membri. Proceduto all’appello nominale, sono risultati presenti i candidati: 1) Emma ABATE

2) Alessio AGOSTINI

3) Alfredo CRISCUOLO

4) Paolo MERLO

5) Caterina MORO

6) Chiara PERI

7) Danila PIACENTINI

che, previo accertamento della loro identità personale (Allegato A) vengono invitati a prendere posto nell'aula. Il Presidente dà lettura ai candidati di tutte le norme e gli adempimenti relativi all'espletamento del concorso stesso, di cui ai DD.PP.RR. 03/05/57, n. 686, 10/03/89, n. 116 e 09/05/94, n. 487. Vengono assegnati ai candidati n. 5 (= cinque) fogli timbrati e siglati da uno dei membri della

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Commissione, due buste, una grande nella quale chiuderanno il tema ed una piccola contenente un cartoncino bianco sul quale il candidato scriverà il proprio nome, cognome e luogo e data di nascita e che verrà anch'essa chiusa nella busta grande insieme all'elaborato.

Il Presidente alla presenza della Commissione invita la candidata Caterina MORO a verificare l'integrità della busta. Aperta la busta risulta assegnato il seguente tema che viene dettato ai candidati: “Traduzione e analisi filologica di un testo semitico a scelta tra i seguenti: 1) il brano biblico Daniele 3,1-18; 2) il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye; 3) l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17”. I commissari decidono di permettere ai candidati l'uso delle seguenti pubblicazioni: dizionari dell’aramaico biblico di Vogt, del semitico nordoccidentale epigrafico di Hoftijzer e Jongeling, del sabeo di Beeston et al. Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 3 (= tre) ore. Il Presidente dà inizio alla prova alle ore 10.05.

Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

Alle ore 13.05 tutti i candidati presenti consegnano gli elaborati alla Commissione, la quale alla presenza di ciascuno di essi provvede a chiudere, sigillare con il timbro dell'Istituto o Dipartimento e siglare la busta grande unitamente con la busta piccola contenente le generalità del candidato.

Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Paolo MERLO viene apposto il n. 1. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Chiara PERI viene apposto il n. 2. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del la candidata Danila PIACENTINI viene apposto il n. 3. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Alfredo CRISCUOLO viene apposto il n. 4. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato del candidato Alessio AGOSTINI viene apposto il n. 5. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Caterina MORO viene apposto il n. 6. Sulla linguetta staccabile della busta contenente l'elaborato della candidata Emma ABATE viene apposto il n. 7. Le buste vengono inoltre firmate e datate dal Presidente della Commissione. Tutti i lavori vengono chiusi in un unico plico che viene siglato, sigillato ed affidato al Presidente perché ne curi la custodia fino al momento in cui effettuerà la riunione delle buste aventi lo stesso numero in un unica busta. Il Presidente comunica ai candidati che essi possono assistere alle operazioni di riunione delle buste contenenti gli elaborati che si terrà il giorno 19.1. 2011 alle ore 15.00 come stabilito nella riunione preliminare.

Al termine delle operazioni la seduta viene tolta alle ore 13.15.

Roma, lì 19 gennaio 2011

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Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

QUARTA RIUNIONE

Il giorno 19 gennaio 2011 alle ore 15.00 presso il Seminario di Olimpia della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza”, si è riunita la Commissione giudicatrice per la riunione in un’unica busta degli elaborati della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Studi Umanistici per il settore s/d L-OR/07. Risultano presenti i seguenti Professori: 1) Prof. BRUNO CHIESA, Presidente;

2) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Membro;

3) Prof. RICCARDO CONTINI, Segretario.

Sono presenti i candidati: 1) Caterina MORO

2) Danila PIACENTINI

Dopo averne constatata l'integrità, la Commissione apre i plichi contenenti le buste con la linguetta staccabile numerata, relativi alla prima e alla seconda prova scritta e procede alla riunione delle buste aventi lo stesso numero in un'unica busta grande, dopo aver staccato la relativa linguetta. Tutte le buste vengono chiuse in un unico plico che viene siglato ed affidato al Presidente, perché ne curi la custodia fino al giorno in cui la Commissione effettuerà la correzione dei temi.

Il Presidente dichiara chiusa la riunione alle ore 15.30.

Roma, lì 19 gennaio 2011

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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QUINTA RIUNIONE

Il giorno 19 gennaio 2011 alle ore 15.00 presso il Seminario di Olimpia della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza”, si è riunita la Commissione giudicatrice per la valutazione degli elaborati scritti dei candidati della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Studi Umanistici per il settore s/d L-OR/07. Risultano presenti i seguenti Professori: 1) Prof. BRUNO CHIESA, Presidente;

2) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Membro;

3) Prof. RICCARDO CONTINI, Segretario.

La Commissione procede alla valutazione delle prove. A tal fine, constatata l'integrità dei plichi, apre gli stessi e numera le buste contenute con i numeri da 1 a 7. La Commissione contrassegna entrambe le buste con lo stesso numero progressivo. Appone quindi la lettera A su quella della prima prova scritta e la lettera B su quella della seconda prova scritta. Appone inoltre il medesimo numero sul foglio e sulla busta piccola corrispondente alla stessa. Analogamente si procede per le altre buste. Al termine, messe da parte le buste piccole, rimaste sigillate, la Commissione procede alla valutazione delle prove scritte.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 1 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 1 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato A, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 2 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 2 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato A. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 3 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 3 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 4 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 4 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla

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discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 5 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 5 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 6 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 6 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 7 e con la lettera A. La Commissione apre la busta contrassegnata con il numero 7 e con la lettera B. Data lettura da parte del Presidente dei due elaborati, i singoli commissari redigono separatamente il loro giudizio individuale sull’elaborato A e sull’elaborato B, che qui si riporta in allegato B. La Commissione procede alla discussione collegiale. Dopo approfondita discussione, la Commissione formula un giudizio collegiale che qui si riporta in allegato B, che fa parte integrante di questo verbale.

La Commissione procede quindi all'attribuzione dell'elaborato al singolo candidato mediante l'apertura delle correlate buste contenenti le generalità dello stesso. A seguito di tale operazione il predetto elaborato, nonché i relativi giudizi collegiali sono attribuiti come segue:

Candidato n. 1 A/B Dott. Paolo MERLO Candidato n. 2 A/B Dott. Chiara PERI Candidato n. 3 A/B Dott. Danila PIACENTINI Candidato n. 4 A/B Dott. Alfredo CRISCUOLO Candidato n. 5 A/B Dott. Alessio AGOSTINI Candidato n. 6 A/B Dott. Caterina MORO Candidato n. 7 A/B Dott. Emma ABATE

La Commissione viene sciolta alle ore 18.30 e si riconvoca per il 20 gennaio alle ore 9.00 per lo svolgimento della prova orale prevista dal bando secondo il calendario a suo tempo approvato. Roma, 19 gennaio 2011.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

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1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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QUINTA RIUNIONE - ALLEGATO A

GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI SUI SINGOLI ELABORATI Candidato 1, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 1A: Il candidato delinea in termini didascalicamente chiari il corpus fenicio-punico. 1B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: la traduzione, mancante delle ultime due righe, appare corretta, ma con alcune incomprensioni di punti specifici. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 1A: Il candidato dà nel suo elaborato, complessivamente scolastico, una chiara descrizione dell’articolazione del corpus fenicio e di alcuni aspetti paleografici. 1B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: la traduzione, mancante delle ultime due righe, appare corretta, ma con alcune incomprensioni di punti specifici. Il commento, anche in questo caso scolastico, coglie molti degli aspetti interessanti del testo, particolarmente ortografici e fonetici. Giudizio individuale Prof. Contini: 1A: L’elaborato offre un inquadramento chiaro e competente, se pure un po’ scolastico, del corpus documentario fenicio-punico, con presentazione dell’evoluzione diacronica della paleografia e conciso excursus bibliografico. 1B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: la traduzione, mancante delle ultime due righe, è nell’insieme corretta, ma con alcune incomprensioni di punti specifici; il commento filologico è soltanto parziale, puntuale per le questioni fonologiche e per l’onomastica di origine assira, ma insufficiente per la morfologia e per il lessico; la terminologia linguistica è inadeguata. Giudizio collegiale: Gli elaborati mostrano buona, se pur scolastica, preparazione di base sulla documentazione semitica nordoccidentale. Apprezzabile anche l’informazione bibliografica, mentre la terminologia linguistica è approssimativa. Candidato 2, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 2A: Il candidato offre un quadro articolato del corpus fenicio-punico, con buona contestualizzazione storico-culturale, ma presta limitata attenzione ai fenomeni paleografici. 2B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è sostanzialmente buona, pur con alcune imprecisioni; l’annotazione linguistica appare piuttosto scarna. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 2A: La rassegna documentaria del corpus fenicio-punico presentata dal candidato è ben articolata e contestualizzata sul piano linguistico e storico-culturale. Mancano quasi del tutto osservazioni sulla paleografia. 2B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è complessivamente buona, ma il commento letterario e linguistico appare troppo scolastico Giudizio individuale Prof. Contini: 2A: L’elaborato presenta un’ampia e ben articolata rassegna documentaria del corpus fenicio-punico, con ottima contestualizzazione linguistica e storico-culturale, ma relativamente scarsa attenzione alla dimensione propriamente paleografica.

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2B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è complessivamente corretta, ma non sempre precisa; il commento letterario banale e scolastico, l’annotazione linguistica limitata alla discussione di alcuni iranismi lessicali. Giudizio collegiale: Gli elaborati dimostrano il prevalente orientamento storico-religioso degli interessi del candidato. Le conoscenze di filologia semitica vi appaiono sostanzialmente circoscritte al semitico nordoccidentale e subordinate agli interessi precitati. Candidato 3, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 3A: L’elaborato costituisce una buona illustrazione della documentazione epigrafica fenicia di Malta, ma le considerazioni paleografiche appaiono troppo focalizzate sulle singole iscrizioni. 3B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: La traduzione è insoddisfacente e lacunosa. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 3A: Nell’elaborato il candidato illustra la documentazione epigrafica fenicia di Malta con buona contestualizzazione archeologica. Limitata l’analisi paleografica. 3B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: La traduzione e il commento filologico sono in buona parte inadeguati. Giudizio individuale Prof. Contini: 3A: Competente, ma un po’ angusta illustrazione della documentazione epigrafica fenicia di Malta, con adeguata contestualizzazione archeologica; la dimensione paleografica consiste piuttosto in notazioni puntuali che in una vera sintesi storica. 3B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: La traduzione è parziale, qualitativamente modesta e molto lacunosa; il commento filologico è del tutto insufficiente. Giudizio collegiale: Gli elaborati dimostrano che il candidato padroneggia bene un settore ben circoscritto della documentazione fenicio-punica. Meno convincente, per contro, si rivela la preparazione linguistica sul testo aramaico. Candidato 4, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 4A: Il candidato illustra il corpus letterario e documentario ugaritico, concedendo uno spazio piuttosto marginale agli aspetti paleografici. 4B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: La traduzione è completa e nell’insieme buona, nonostante qualche imprecisione; nel commento vengono tenuti un poco in ombra gli aspetti di fonologia. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 4A: Il candidato illustra in ottima e ben problematizzata sintesi il corpus letterario e documentario ugaritico, dedicando tuttavia uno spazio piuttosto marginale agli aspetti paleografici. 4B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: Buona la traduzione e integrale; interessante e competente il commento filologico sui fenomeni lessicali. Giudizio individuale Prof. Contini: 4A: Chiara e documentata rassegna della tipologia documentaria e letteraria dell’ugaritico, con apprezzabile discussione della relativa problematica linguistica, in particolare per quanto riguarda le lingue in contatto, e discussione piuttosto degli aspetti grammatologici della scrittura ugaritica che non della sua paleografia in senso proprio. 4B: Viene scelto il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye: la traduzione è integrale e complessivamente corretta, pur con qualche fraintendimento di dettaglio; il commento filologico è puntuale e competente sui fenomeni morfologici e lessicali, ma non considera gli aspetti fonologici. Giudizio collegiale:

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Il candidato dimostra nel complesso una solida e ampia preparazione semitistica di base, con conoscenze linguistiche sicure sia sul versante metodologico sia nella specifica ricerca lessicale. Candidato 5, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 5A: Il candidato presenta un quadro articolato e ben costruito del corpus epigrafico sudarabico antico. Molto buona la discussione della dimensione paleografica. 5B: Viene scelta l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17: la traduzione è molto buona e il commento equilibrato e informato. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 5A: Buona descrizione da parte del candidato del corpus epigrafico sudarabico antico. Il collegamento tra paleografia e scuola scribale è giustamente riconosciuto come fondamentale per l’articolazione cronologica di questo corpus. 5B: Viene scelta l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17: il candidato presenta una buona traduzione di un testo difficile, senza tuttavia problematizzare le sue scelte interpretative; ben informato il commento filologico. Giudizio individuale Prof. Contini: 5A: Articolata e competente classificazione del corpus epigrafico sudarabico antico secondo i parametri linguistico, geografico, testuale e cronologico: la cronologia è poi raccordata a una discussione della dimensione paleografica metodologicamente molto ben fondata e centrata sul riconoscimento del ruolo delle scuole scribali nello Yemen antico. 5B: Viene scelta l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17: la traduzione è corretta e scorrevole, il commento linguistico puntuale e ben informato, anche sotto il rispetto della comparazione semitica, con pertinenti richiami alla bibliografia tecnica e precisa consapevolezza dell’evoluzione diacronica del sabeo. Giudizio collegiale: Gli elaborati mostrano la solida preparazione scientifica del candidato, nonché completezza d’informazione bibliografica. Il commento rivela anche ottima conoscenza della linguistica semitica comparata. Candidato 6, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 6A: Il candidato presenta la complessa storia letteraria della Bibbia ebraica, sia nella tradizione diretta sia in quella indiretta. La discussione paleografica è disseminata all’interno di un discorso piuttosto prolisso. 6B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è nell’insieme accettabile, pur con qualche imprecisione. La scelta di porre l’annotazione linguistica all’interno della traduzione ha reso piuttosto difficile valutarne l’originalità. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 6A: Il candidato presenta una descrizione informata della complessa documentazione della Bibbia ebraica, dimostrandosi competente,anche se a livello piuttosto scolastico. 6B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è buona. Le osservazioni linguistiche non sono particolarmente originali. Mancano osservazioni generali sulla cronologia del brano e sui suoi aspetti letterari. Giudizio individuale Prof. Contini: 6A: Rassegna informata e competente, se pure talvolta non limpida nell’esposizione, della complessa articolazione documentaria della Bibbia ebraica, così nella tradizione diretta come nella Nebenueberlieferung, soprattutto greca e latina. La discussione degli aspetti paleografici è piuttosto distribuita nell’intero elaborato che oggetto di una vera sintesi storica. Non mancano riferimenti bibliografici, non sempre tuttavia scelti tra i più pertinenti.

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6B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è complessivamente corretta, ma non sempre precisa nell’interpretazione morfo-sintattica; l’annotazione linguistica, interlineare, è perlopiù compilativa e fondata sui dati del dizionario; manca un commento letterario. Giudizio collegiale: Gli elaborati dimostrano una preparazione di base sostanzialmente incentrata sul mondo biblico e sostanzialmente didascalica. Candidato 7, elaborati A / B Giudizio individuale Prof. Chiesa: 7A: Il candidato illustra la documentazione magica giudaica nelle sue diverse espressioni con competenza e sicurezza. 7B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: La traduzione è molto letterale; qualche sbavatura nell’interpretazione è compensata dal commento, che dimostra una buona conoscenza delle problematiche sottese. Giudizio individuale Prof. Avanzini: 7A: La scelta del corpus documentario discusso dal candidato rispecchia indubbie competenze specifiche, con debita attenzione all’aspetto paleografico. 7B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: il candidato traduce il ben noto brano in modo corretto, con soltanto alcune imprecisioni; migliore il commento letterario del filologico, che, pur con buone osservazioni, non coglie alcuni aspetti cruciali della problematica linguistica del passo. Giudizio individuale Prof. Contini: 7A: Competente illustrazione della documentazione magica giudaica tardoantica e medievale, in ebraico e in aramaico giudaico, nella sua articolazione tipologica e diacronica, con buona discussione della dimensione paleografica. 7B: Viene scelto il brano Daniele 3,1-18: la traduzione è molto letterale e non esente da errori nell’interpretazione sintattica; il commento linguistico contiene buone osservazioni sull’onomastica babilonese e sui grecismi lessicali, ma la caratterizzazione dialettologia dell’aramaico di Daniele è ingenua e ignora l’importante dibattito scientifico sulla questione; il commento letterario mette in luce alcuni tratti stilistici di oralità che affiorano nel testo. Giudizio collegiale: Il candidato illustra la documentazione magica giudaica nelle sue diverse espressioni con competenza e sicurezza; la prova testuale dimostra adeguata conoscenza dell’aramaico biblico e della problematica letteraria del libro di Daniele, meno delle questioni linguistiche.

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VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1

POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

SESTA RIUNIONE

Il giorno 20 gennaio alle ore 9.00 presso i locali del Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell’antichità – sez. di orientalistica dell’Università di Roma “La Sapienza”, via Palestro 63 Roma, si è riunita in prima seduta la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d L/OR-07.

Risultano presenti i seguenti Professori 1) Prof. ALESSANDRA AVANZINI, Prof. Ordinario, Univ. Pisa; 2) Prof. BRUNO CHIESA, Prof. Ordinario, Univ. Torino; 3) Prof. RICCARDO CONTINI, Prof. Ordinario, Univ. Di Napoli “l’Orientale”.

La Commissione si accerta della presenza dei candidati nelle persone dei Dottori: 1) Emma ABATE 2) Alessio AGOSTINI 3) Alfredo CRISCUOLO 4) Paolo MERLO 5) Caterina MORO 6) Chiara PERI 7) Danila PIACENTINI Secondo i criteri prefissati nella riunione preliminare, la prova verte sui titoli presentati e sulle prove scritte. La Commissione procede quindi alla prova orale

Alla candidata Emma ABATE vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare analogie e differenze (formulari, linguistiche, di antropologia della scrittura, ecc.) tra i testi magici giudaici tardo-antichi e medievali e i coevi “cristiani” in siriaco ; c) illustrare la propria attività didattica nell’ambito del settore a concorso.

Al candidato Alessio AGOSTINI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) definire le specificità di metodo e di merito della epigrafia sudarabica rispetto all’epigrafia semitica ; c) illustrare la propria attività didattica nell’ambito del settore a concorso.

Al candidato Alfredo CRISCUOLO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) nell’ambito del sottogenere letterario rappresentato dalle formule di maledizione, illustrare le differenze tra la tradizione assiro-babilonese e quella semitica nord-occidentale, particolarmente aramaica ; c) esemplificare i problemi del lessico concettuale semitico.

Al candidato Paolo MERLO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) indicare alcuni testi epigrafici semitici di nuovissima accessione particolarmente significativi sul piano linguistico e

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storico-culturale ; c) giustificare l’esclusione delle fonti sudarabiche nella sua monografia sulla dea Asherà.

Alla candidata Caterina MORO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare i contributi dell’esegesi biblica alla filologia e alla linguistica semitica; c) illustrare la fecondazione reciproca dell’esegesi interna e della narrativa nella Bibbia .

Alla candidata Chiara PERI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare la propria ricerca sulle citazioni bibliche non letterali ma in forma narrativa; c) illustrare le prospettive della letteratura comparata sulla figura del profeta Giona .

Alla candidata Danila PIACENTINI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) illustrare la problematica del contatto linguistico tra il greco e l’aramaico nella Palmirene; c) integrare l’elaborato con ulteriori precisazioni l’elaborato sull’epigrafia fenicio-punica a Malta.

Al termine di ciascuna prova, ciascun commissario formula un giudizio individuale su ciascun candidato. La Commissione quindi procede a formulare un giudizio collegiale. I giudizi individuali e collegiali sono trascritti nell’Allegato A alla sesta riunione, che fa parte integrante di questo verbale. Al termine delle prove orali la Commissione, in prosecuzione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli scientifici e sulle prove di esame scritte ed orali esprime i giudizi complessivi sui candidati come riportato nell'allegato (Allegato B alla sesta riunione) che fa parte integrante di questo verbale.

Sulla base dei giudizi complessivi , la Commissione procede a una ponderata valutazione comparativa dei candidati. Dopo approfondita discussione, sulla base della comparazione effettuata, la Commissione a maggioranza indica quale vincitore della presente valutazione comparativa il candidato Dott. Alessio AGOSTINI. Il Presidente invita la Commissione, quale suo atto conclusivo, a redigere collegialmente la relazione finale. La suddetta Relazione viene stesa, insieme ai verbali, in tre copie - approvate e sottoscritte da tutti i Commissari - da depositarsi presso la Ripartizione II - Ufficio concorsi per i conseguenti adempimenti. Roma, 20 gennaio 2011

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________

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POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

SESTA RIUNIONE - ALLEGATO A

GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI SULLA PROVA ORALE Candidata Emma ABATE Giudizio individuale Prof. Chiesa: La candidata illustra con sicurezza le proprie ricerche e risponde in maniera convincente alle domande dei commissari. Giudizio individuale Prof. Avanzini: La candidata dimostra competenza ed entusiasmo per le ricerche intraprese, risponde con chiarezza, mostrando notevole qualità e innovatività nel suo lavoro scientifico nell’ambito del SSD L-OR/08. Giudizio individuale Prof. Contini: La candidata ha illustrato con grande chiarezza e competenza le proprie ricerche più recenti su testi inediti di magia giudaica tardoantica e medievale e specificato la pertinenza della propria attività didattica a livello universitario nell’ambito del SSD L-OR/08. Giudizio collegiale: La candidata ha illustrato con grande chiarezza e competenza le proprie ricerche più recenti su testi inediti di magia giudaica tardoantica e medievale, mostrando notevole qualità e innovatività nel suo lavoro scientifico. Candidato Alessio AGOSTINI Giudizio individuale Prof. Chiesa: Il candidato ha illustrato con precisione le proprie ricerche e risposto con sicurezza alle domande dei commissari. Giudizio individuale Prof. Avanzini: Il candidato ha esposto con competenza le proprie ricerche e illustrato la propria attività scientifica e didattica in ambito nazionale e internazionale. Giudizio individuale Prof. Contini: Il candidato ha descritto lucidamente le linee più recenti della propria ricerca sull’epigrafia sudarabica e risposto con autorità e competenza alle domande dei commissari sulle affiliazioni lessicali del sudarabico antico, specificando la pertinenza della propria attività didattica a livello universitario nell’ambito del settore disciplinare a concorso. Giudizio collegiale: Il candidato ha esposto con competenza le proprie ricerche e illustrato la propria attività scientifica e didattica in ambito nazionale e internazionale, allargandone le prospettive alla lessicologia semitica comparata. Candidato Alfredo CRISCUOLO Giudizio individuale Prof. Chiesa: Il candidato risponde con chiarezza e sicurezza alle domande poste dai commissari. Giudizio individuale Prof. Avanzini: Il candidato nell’esposizione delle proprie ricerche dimostra notevole competenza di semitistica e di linguistica generale. Giudizio individuale Prof. Contini: Il candidato espone con padronanza e consapevolezza metodologica la propria ricerca più recente sul lessico concettuale semitico e risponde in modo convincente alle domande dei commissari sul background vicino-orientale delle formule di maledizione aramaiche antiche. Giudizio collegiale: Il candidato dimostra notevole competenza di semitistica e di linguistica generale, segnatamente nella sue indagini sul lessico concettuale semitico. Candidato Paolo MERLO

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Giudizio individuale Prof. Chiesa: Il candidato espone le proprie ricerche in corso e risponde puntualmente alle domande dei commissari. Giudizio individuale Prof. Avanzini: Il candidato espone le proprie ricerche in corso e risponde puntualmente alle domande dei commissari. Giudizio individuale Prof. Contini: Il candidato espone con competenza le linee delle proprie ricerche più recenti sui testi religiosi fenici, e risponde puntualmente alle domande dei commissari. Giudizio collegiale: Il candidato espone con competenza le linee delle proprie ricerche più recenti sui testi religiosi fenici, e risponde puntualmente alle domande dei commissari. Candidata Caterina MORO Giudizio individuale Prof. Chiesa: La candidata illustra con brio il contributo dell’esegesi giudaica e cristiana alla filologia biblica ed esemplifica con efficacia alcuni temi della narrativa biblica. Giudizio individuale Prof. Avanzini: La candidata presenta con grande competenza la propria ricerca di orientamento fondamentalmente storico-religioso, riuscendo a trovare esempi calzanti e ben scelti delle proprie tesi. Giudizio individuale Prof. Contini: La candidata illustra con competenza e verve il contributo dell’esegesi giudaica e cristiana alla filologia biblica ed esemplifica in modo convincente l’influenza reciproca dell’esegesi interna e della narrativa nella Bibbia. Giudizio collegiale: La candidata illustra con competenza e verve il contributo dell’esegesi giudaica e cristiana alla filologia biblica; esemplifica in modo convincente l’influenza reciproca dell’esegesi interna e della narrativa nella Bibbia. Candidata Chiara PERI Giudizio individuale Prof. Chiesa: L’esposizione della candidata è particolarmente brillante ed esemplica in modo appropriato il contributo che la filologia semitica nord-occidentale può recare agli studi storico-religiosi. Giudizio individuale Prof. Avanzini: La candidata dà alla commissione un’idea chiara dei suoi interessi di filologa, strumentali alla ricostruzione della storia religiosa dell’Oriente siro-palestinese. Rende inoltre interessanti le proprie considerazioni sui paralleli letterari del libro biblico di Giona. Giudizio individuale Prof. Contini: La candidata espone i risultati della propria ricerca più recente sul contributo della filologia semitica nord-occidentale alla storia delle religioni e illustra con coinvolgente partecipazione le prospettive comparative sulla figura di Giona nelle letterature vicino-orientali. Giudizio collegiale: La candidata illustra con avvincente chiarezza alla commissione i propri interessi di filologa, strumentali alla ricostruzione della storia religiosa dell’Oriente siro-palestinese. Rende inoltre interessanti le proprie considerazioni sui paralleli letterari del libro biblico di Giona. Candidata Danila PIACENTINI Giudizio individuale Prof. Chiesa: La candidata risponde con puntualità alle domande circa la documentazione epigrafica di Malta e con minore brillantezza alle domande relative ai contatti tra il greco e i l palmireno. Giudizio individuale Prof. Avanzini: La candidata espone con chiarezza la sua ricerca epigrafica a Malta. Limitate paiono le sue conoscenze socio-linguistiche di fronte al problema dei contatti linguistici in area palmirena. Giudizio individuale Prof. Contini: La candidata espone senza particolare originalità la problematica del contatto linguistico tra palmireno e greco. Maggiore competenza e puntualità dimostra nel rispondere alle domande dei commissari sulle proprie ricerche sull’epigrafia fenicio-punica a Malta.

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Giudizio collegiale: La candidata espone con chiarezza la sua ricerca epigrafica a Malta. Limitate paiono le sue conoscenze socio-linguistiche di fronte al problema dei contatti linguistici in area palmirena.

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POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

SESTA RIUNIONE - ALLEGATO B

GIUDIZI COMPLESSIVI Candidata Emma ABATE Giudizio del Prof. Chiesa: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di tutto riguardo, soprattutto in rapporto alla giovane età. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono originali, di ottimo livello e note alla comunità scientifica internazionale: esse vertono principalmente sull’analisi filologica del testo biblico e sulla bibliologia ebraica. La candidata dimostra grandi capacità critiche e padronanza metodologica. Nelle prove scritte e nel colloquio la candidata dimostra grande chiarezza espositiva. Giudizio della Prof. Avanzini: Il curriculum della candidata è di notevole interesse e fa molto ben sperare per il suo futuro di giovane ricercatrice. Vanno sottolineati la rilevanza dei lavori presentati a stampa, il buon risultato delle prove scritte e l’ottima impressione suscitata durante il colloquio. Si rileva tuttavia la prevalente pertinenza dell’attività scientifica della candidata con il settore L-OR/08. Giudizio del Prof. Contini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di primo ordine, soprattutto in rapporto alla giovane età, ma solo in parte pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono originali, di ottimo livello e note alla comunità scientifica internazionale: esse si concentrano essenzialmente sulla filologia veterotestamentaria e sulla bibliologia ebraica, dimostrando spiccata attitudine alla ricerca ecdotica e storico-culturale. Nelle prove scritte e nel colloquio la candidata dimostra competenza e chiarezza espositiva. Nel complesso la candidata si dimostra qualificata per il settore affine L-OR/08 (Ebraico) piuttosto che per quello oggetto della presente procedura Giudizio collegiale: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di tutto riguardo, soprattutto in rapporto alla giovane età. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono originali, di ottimo livello e note alla comunità scientifica internazionale: esse vertono principalmente sull’analisi filologica del testo biblico e sulla bibliologia ebraica. La candidata dimostra grandi capacità critiche e padronanza metodologica. Nelle prove scritte e nel colloquio la candidata dimostra grande chiarezza espositiva. La maggioranza della commissione sottolinea, tuttavia, la prevalente attinenza dell’attività scientifica della candidata al settore L-OR/08. Candidato Alessio AGOSTINI Giudizio del Prof. Chiesa: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di primo ordine. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. La sua produzione scientifica, pur esigua alla scadenza della domanda di concorso, è originale e di ottimo livello. I temi di epigrafia sudarabica antica sono da lui ben inquadrati nell’ambito del semitico comparato. Negli elaborati e nel colloquio il candidato ha fornito prove ottime, a conferma delle sue grandi qualità e originalità di ricercatore.

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Giudizio della Prof. Avanzini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un interessante curriculum, avendo in particolare partecipato a numerose missioni archeologiche ed epigrafiche in Yemen. Benché quantitativamente esigua nel 2008, la sua produzione scientifica lascia presagire le buone capacità scientifiche del candidato nell’ambito della filologia semitica. Molto buoni i suoi due elaborati scritti e lodevole la sua capacità espositiva. Giudizio del Prof. Contini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di tutto rispetto, particolarmente in considerazione della giovane età, e integralmente pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. La sua produzione scientifica, pur esigua alla fine del 2008, è originale e di ottimo livello, nota alla comunità scientifica internazionale: si concentra sui temi dell’epigrafia sudarabica antica e della corrispondente lessicologia, inquadrata nell’ambito del semitico comparato. Negli elaborati scritti e nel colloquio il candidato ha fornito prove eccellenti, a conferma delle sue grandi qualità e originalità di ricercatore. Giudizio collegiale: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di tutto rispetto, particolarmente in considerazione della giovane età, e integralmente pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. La sua produzione scientifica, pur esigua alla fine del 2008, è originale e di ottimo livello, nota alla comunità scientifica internazionale: si concentra sui temi dell’epigrafia sudarabica antica e della corrispondente lessicologia, inquadrata nell’ambito del semitico comparato. Negli elaborati scritti e nel colloquio il candidato ha fornito prove eccellenti, a conferma delle sue grandi qualità e originalità di ricercatore. Candidato Alfredo CRISCUOLO Giudizio del Prof. Chiesa: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di alto livello. La sua produzione scientifica, pur esigua alla scadenza del 2008, è originale e di ottimo livello. I temi di lessicologia semitica sono ben inquadrati nell’ambito del semitico comparato. Negli elaborati e nel colloquio il candidato ha fornito prove più che convincenti, a conferma delle sue grandi doti e originalità di ricercatore. Giudizio della Prof. Avanzini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un interessante curriculum. Benché quantitativamente esigua nel 2008, la sua produzione scientifica lascia presagire le buone capacità scientifiche del candidato nell’ambito della filologia semitica. Buoni i suoi due elaborati scritti e convincente l’esposizione orale. Giudizio del Prof. Contini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello, particolarmente in considerazione della giovane età, e integralmente pertinente al settore disciplinare a concorso. La sua produzione scientifica, pur esigua alla fine del 2008, è originale e di ottimo livello: verte sui temi della lessicologia semitica comparata e della linguistica ugaritica. Negli elaborati scritti e nel colloquio il candidato ha fornito prove di buona qualità, a conferma delle sue grandi doti e della sua originalità di ricercatore. Giudizio collegiale: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum di alto profilo. La sua produzione scientifica, per quanto esigua alla scadenza del 2008, è originale e di qualità, particolarmente in considerazione della giovane età. I temi di lessicologia semitica sono ben inquadrati in prospettiva linguistica generale. Negli elaborati e nel colloquio il candidato ha fornito prove più che convincenti, a conferma delle sue grandi doti e originalità di ricercatore.

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Candidato Paolo MERLO Giudizio del Prof. Chiesa: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un buon curriculum. Ha svolto con continuità attività didattica nelle università pontificie. Le pubblicazioni presentate sono di buon livello e vertono soprattutto sulla storia religiosa dell’antico Israele e del Vicino Oriente antico. Il candidato dimostra inclinazione alla ricerca storico-religiosa. Nelle prove scritte e nel colloquio dimostra buone conoscenze bibliografiche e la capacità di spaziare in aree linguistiche e periodi diversi entro la documentazione semitica nordoccidentale. Si nota tuttavia una certa lontananza dalle tematiche più propriamente filologico-linguistiche. Giudizio della Prof. Avanzini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un buon curriculum, solo in parte pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto con continuità attività didattica nelle università pontificie. Le pubblicazioni presentate dimostrano grande conoscenza strumentale delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali. Gli elaborati scritti mostrano una notevole preparazione di base sulla documentazione semitica siro-palestinese, anche se restano di taglio prettamente scolastico. Anche dal colloquio emergono i suoi prevalenti interessi storico-religiosi. Giudizio del Prof. Contini: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un curriculum notevole, ma solo in parte pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate, prescindendo da quelle pertinenti a diverso ambito disciplinare, sono di ottimo livello e in parte note alla comunità scientifica internazionale: si concentrano sui temi della storia religiosa dell’antico Israele e del Vicino Oriente antico. Il candidato dimostra attitudine alla ricerca storico-religiosa e capacità di integrare in un quadro coerente i dati letterari, epigrafici e archeologici. Nelle prove scritte e nel colloquio dimostra buona informazione e versatilità nello spaziare in aree linguistiche e periodi diversi entro la documentazione semitica nordoccidentale., ma anche una percepibile distanza dalle tematiche più propriamente filologico-linguistiche in quanto tali. Giudizio collegiale: Il candidato, dottore di ricerca, presenta un buon curriculum. Ha svolto con continuità attività didattica nelle università pontificie. Le pubblicazioni presentate dimostrano grande conoscenza strumentale delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali. Gli elaborati scritti mostrano una notevole preparazione di base sulla documentazione semitica siro-palestinese, anche se restano di taglio prettamente scolastico. Anche dal colloquio emergono i suoi prevalenti interessi storico-religiosi. Candidata Caterina MORO Giudizio del Prof. Chiesa: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono copiose e di buon livello e vertono soprattutto sulla storia e la critica del testo biblico, nonché sulla storia religiosa dell’antico Israele. Gli ultimi studi hanno per oggetto in particolare la storia dell’esegesi biblica antica. Le prove scritte hanno dato esiti non particolarmente brillanti, mentre il colloquio finale ha permesso alla candidata di esprimere la sua freschezza intellettuale. Giudizio della Prof. Avanzini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum notevole, ma solo in parte pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto occasionalmente attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate, copiose e di ottimo livello, in parte note alla comunità scientifica internazionale, vertono essenzialmente sulla critica testuale della Bibbia ebraica e sull’esegesi biblica antica. La candidata dimostra attitudine alla ricerca tanto ecdotica quanto storico-religiosa. Le prove scritte hanno dato risultati inferiori alle attese, riscattati però dalla brillantezza del

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colloquio. Emerge in conclusione un profilo di ricercatrice di notevole qualità negli ambiti precitati, piuttosto coerenti col settore disciplinare affine L-OR/08. Giudizio del Prof. Contini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum notevole, ma solo in parte pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto occasionalmente attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate, copiose e di ottimo livello, in parte note alla comunità scientifica internazionale, vertono essenzialmente sulla critica testuale della Bibbia ebraica e sull’esegesi biblica antica. La candidata dimostra attitudine alla ricerca tanto ecdotica quanto storico-religiosa. Le prove scritte hanno dato risultati inferiori alle attese, riscattati però dalla brillantezza del colloquio. Giudizio collegiale: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono copiose e di buon livello e vertono soprattutto sulla storia e la critica del testo biblico, nonché sulla storia religiosa dell’antico Israele. Gli ultimi studi hanno per oggetto in particolare la storia dell’esegesi biblica antica. Le prove scritte hanno dato risultati inferiori alle attese, riscattati però dalla brillantezza del colloquio Candidata Chiara PERI Giudizio del Prof. Chiesa: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono numerose e di buon livello e vertono soprattutto sulla storia della religione dell’antico Israele, sul fondamento di una ricognizione filologica dei testi siro-palestinesi antichi. Le prove scritte hanno dato esiti buoni, ma non di assoluta eccellenza, diversamente dal brioso e coinvolgente colloquio finale. Giudizio della Prof. Avanzini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello. Ha svolto occasionale attività didattica universitaria. Presenta pubblicazioni abbondanti e di buon livello sulla storia religiosa dell’antico Israele, partendo da una solida base filologica. Buoni i risultati delle prove scritte, eccellenti quelli del colloquio Giudizio del Prof. Contini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di ottimo livello. Ha svolto occasionalmente attività didattica universitaria. Presenta una produzione scientifica copiosa e di ottimo livello, in parte note alla comunità scientifica internazionale, centrata sulla storia religiosa dell’Israele antico sul fondamento di una ricognizione filologica dei testi siro-palestinesi antichi. Il risultato delle prove scritte è stato complessivamente buono, veramente eccellente il colloquio conclusivo. Giudizio collegiale: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di ottimo livello. Ha svolto occasionalmente attività didattica universitaria. Presenta una produzione scientifica abbondante e di ottimo livello, in parte nota alla comunità scientifica internazionale, centrata sulla storia religiosa dell’Israele antico sul fondamento di una ricognizione filologica di testi siro-palestinesi antichi. Il risultato delle prove scritte è stato complessivamente buono, veramente eccellente il colloquio conclusivo. Candidata Danila PIACENTINI Giudizio del Prof. Chiesa: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate sono piuttosto esigue e pressoché monotematiche, riguardando essenzialmente l’epigrafia palmirena e fenicio-punica. Le prove scritte

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non hanno prodotto risultati apprezzabili, mentre il colloquio ha dato modo alla candidata di illustrare con una certa efficacia le proprie attuali ricerche. Giudizio della Prof. Avanzini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello.. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. La sua produzione scientifica la configura come una studiosa competente di epigrafia palmirena e fenicio-punica. Non del tutto convincenti gli elaborati scritti presentati, che rivelano una modesta preparazione linguistica generale. Giudizio del Prof. Contini: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello, pertinente al settore disciplinare a concorso. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. Le pubblicazioni presentate, non numerose in rapporto alla durata della sua attività scientifica, vertono sull’epigrafia palmirena e, in minor misura, fenicio-punica, risultando competenti ma non particolarmente originali. Le prove scritte hanno dato esito modesto, lievemente riabilitato dalla miglior riuscita del colloquio. Giudizio collegiale: La candidata, dottore di ricerca, presenta un curriculum di buon livello.. Ha svolto con continuità attività didattica universitaria. La sua produzione scientifica la configura come una studiosa competente di epigrafia palmirena e fenicio-punica. Non del tutto convincenti gli elaborati scritti presentati, che rivelano una modesta preparazione linguistica generale.

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VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1

POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA' DI .SCIENZE UMANISTICHE PER IL SETTORE SCIENTIFICO - DISCIPLINARE L-OR/07

RELAZIONE FINALE

Al Magnifico Rettore dell'Università degli Studi Roma "La Sapienza"

La Commissione giudicatrice Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il SSD L/OR-07 (Semitistica) bandito dall’Università di Roma “La Sapienza” e composta dai Professori Alessandra Avanzini (Università di Pisa), Bruno Chiesa (Università di Torino) e Riccardo Contini (Università di Napoli “L’Orientale”) si è riunita in più sedute per adempiere alle funzioni conferite e precisamente nei seguenti giorni: - Seduta preliminare: 1.10.2010 - Prima Riunione: 17.1.2011 - Seconda Riunione: 18.1.2011 - Terza Riunione: 19.1.2011 - Quarta Riunione: 19.1.2011 - Quinta Riunione: 19.1.2011 - Sesta Riunione: 20.1.2011.

Seduta preliminare:

La Commissione ha preso atto che nessuna istanza di ricusazione dei commissari da parte dei candidati è pervenuta all’Ateneo e che pertanto la Commissione stessa è pienamente legittimata a operare secondo norma.

La Commissione ha proceduto alla nomina del Presidente nella persona del Prof. CHIESA e del Segretario nella persona del Prof. CONTINI.

La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, senza che l'Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto dell'avvenuta consegna delle domande e delle correlate documentazioni presentate dai candidati alla presente valutazione comparativa.

Ciascun membro della Commissione, presa visione dell'elenco dei candidati, dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con i candidati (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48) compresi nel suddetto elenco. La Commissione inoltre, dopo aver preso visione delle rinunce (Dr. Antonella BRITA e .Dr. Stefano SEMINARA) sino ad ora pervenute, decide che i candidati da valutare ai fini della procedura valutativa sono n. 9 (= nove) e precisamente: 1) Emma ABATE 2) Alessio AGOSTINI 3) Emanuela BRAIDA

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4) Alfredo CRISCUOLO 5) Marco DI GIULIO 6) Paolo MERLO 7) Caterina MORO 8) Chiara PERI 9) Danila PIACENTINI I commissari prendono quindi atto delle pubblicazioni inviate dai candidati e rilevano che non vi sono lavori in collaborazione dei commissari con alcuno dei candidati, o di due o più candidati tra loro. La Commissione quindi, nell’intento di procedere all'esame della documentazione e dei titoli allegati dai candidati alle singole domande e alla formulazione sui candidati medesimi dei giudizi di ogni commissario, passa all'esame delle domande e della documentazione allegata allo scopo di redigere un breve profilo curriculare di ciascun candidato.

I commissari redigono collegialmente un breve profilo curriculare per ciascun candidato, che qui di seguito si trascrive:

Candidata Emma ABATE

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi filologici e letterari sul Vicino Oriente antico e l’Iran preislamico (Università di Roma “La Sapienza”); ha ottenuto un posto con borsa nel Corso di perfezionamento triennale presso la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della Cultura” Fondazione Collegio San Carlo di Modena, seguendo dal 2006, attraverso la convenzione tra le due istituzioni, corsi dottorali presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi; ha maturato anche esperienza di ricerca presso centri filologici del Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna; nel settembre 2008 ha ottenuto un assegno di ricerca nel SSD L-OR/08 (Ebraico) presso l’Università di Roma “La Sapienza”; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) e nel settore affine L-OR/08 (Ebraico) in qualità di cultore della materia presso l’ Università di Roma “La Sapienza” (dall’a.a. 2005-06).

Candidato Alessio AGOSTINI

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Firenze) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Linguistica (Università di Firenze); ha esperienza archeologica sul campo in Italia e in Yemen; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 come professore a contratto presso l’Università di Firenze (2004-06); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi internazionali, soprattutto sui temi dell’epigrafia sudarabica e della storia culturale e religiosa dello Yemen antico, risultando ben inserito nell’ambito internazionale della sabeologia.

Candidata Emanuela BRAIDA

La candidata è laureata in Lingue e letterature straniere orientali (Università di Torino) e nel 2008 non aveva ancora conseguito il titolo di dottore di ricerca; ha usufruito di un contratto a progetto con l’Università di Torino per l’edizione critica di testi neosiriaci dal Kurdistan iracheno (2000-2003); ha partecipato come giovane ricercatrice al progetto di ricerca FIRB “Il romanzo e i proverbi del saggio Ahiqar” coordinato da F. M. Fales (2003-2006); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi delle letterature dell’Oriente cristiano e della filologia neoaramaica, risultando ben inserita nei rispettivi ambiti internazionali di ricerca.

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Candidato Alfredo CRISCUOLO

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Napoli “L’Orientale”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi sul Vicino Oriente antico (Università di Napoli “L’Orientale”); ha collaborato con ricerche bibliografiche e attività di schedatura lessicale su supporto digitale ai progetti di ricerca FIRB “Il romanzo e i proverbi del saggio Ahiqar” coordinato da F. M. Fales (2003-2006), PRIN “L’alimentazione nel Vicino Oriente antico” coordinato da L. Milano (2003-2005), PRIN “Lessico dell’alimentazione nel Vicino Oriente antico” coordinato da L. Milano (2006-2008), PRIN “Atlante dei logonimi e delle istanze di logonimia” coordinato da D. Silvestri (2005-2008) e COFIN Regione Campania “Hebraica hereditas” coordinato da G. Lacerenza (2005-2008).

Candidato Marco DI GIULIO

Il candidato è laureato in Lettere (Università di Firenze) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Semitistica (Università di Firenze); ha ottenuto diverse borse di studio per ricerche in Israele e nel 2008 una borsa post-dottorale presso l’Università di Firenze; ha partecipato al progetto di ricerca internazionale Semantics of Ancient Hebrew Database; ha maturato esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/08 (Ebraico) come professore a contratto presso le Università di Perugia (2006-08) e Firenze (dal 2007); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi della pragmatica e della sintassi del discorso dell’ebraico antico e moderno, risultando ben inserito nell’ambito internazionale relativamente alla linguistica ebraica.

Candidato Paolo MERLO

Il candidato ha conseguito la Licenza in Teologia (Pontificia Università Lateranense) e il Dottorato di ricerca in Teologia (Pontificia Università Lateranense); ha svolto nutrita e continuata attività didattica a livello universitario in discipline (Religioni del mondo biblico, Ebraico biblico I e II, Lo sfondo-siro-palestinese dell’Antico Testamento) equivalenti ad alcune di quelle comprese nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nonché soprattutto negli affini SSD L-OR/08 (Ebraico) e L-OR/01 (Storia del Vicino Oriente antico), presso la Pontificia Università Lateranense e il Pontificio Istituto Biblico di Roma; ha collaborato e tuttora collabora a progetti di ricerca sulla religione e l’epigrafia fenicio-punica presso l’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico del CNR; ha presentato relazioni scientifiche a numerosi congressi sia italiani sia internazionali, soprattutto sui temi della religione dell’antico Israele e del Vicino Oriente antico, risultando ben accreditato internazionalmente in questi ambiti di ricerca nonché negli studi biblici in senso lato; ha svolto e tuttora svolge copiosa attività editoriale nell’ambito delle scienze bibliche.

Candidata Caterina MORO

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze filologiche dell’Asia occidentale antica (Università di Napoli “L’Orientale”); ha maturato anche esperienza di ricerca presso centri filologici del Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna; ha maturato occasionale esperienza didattica a livello universitario nel settore disciplinare, affine a quello a concorso, L-OR/01 (Storia del Vicino Oriente antico) come affidataria di un modulo di 4 cfu (2005-06) presso l’ Università di Roma “La Sapienza”; ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni convegni di studio in Italia, soprattutto su

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temi della critica testuale e dell’esegesi veterotestamentarie, risultando ben inserita nell’ambito degli studi biblici e giudaici.

Candidata Chiara PERI

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Ebraistica (Università di Torino); ha maturato occasionale esperienza didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) come professore a contratto presso l’ Università di Roma “La Sapienza”) (a.a. 2003-04); ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi italiani sui temi della religione dell’antico Israele e dei Fenici; ha svolto e tuttora svolge copiosa attività editoriale nell’ambito delle scienze bibliche.

Candidata Danila PIACENTINI

La candidata è laureata in Lettere (Università di Roma “La Sapienza”) e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Semitistica (Università di Firenze); ha partecipato al riordino e alla catalogazione dei reperti archeologici del Museo del Vicino Oriente dell’Università di Roma “La Sapienza”; ha preso parte come epigrafista, con continuità dal 2000, a missioni archeologiche a Malta; ha svolto pluriennale e continuata attività didattica a livello universitario nel SSD L-OR/07 (Semitistica) o nel settore affine L-OR/08 (Ebraico), rispettivamente come cultrice della materia e come professore a contratto, presso l’ Università di Roma “La Sapienza”; ha presentato relazioni scientifiche ad alcuni congressi sia italiani sia internazionali, sui temi dell’epigrafia del palmireno e del fenicio, risultando ben inserita nell’ambito internazionale dell’epigrafia semitica siro-palestinese.

Constatata la regolare redazione collegiale dei profili curriculari sopra trascritti, la Commissione provvede ad aprire i plichi trasmessi e a prendere visione solo delle pubblicazioni corrispondenti all'elenco allegato alla domanda di partecipazione alla valutazione comparativa. Dopo attento esame, i commissari formulano per ognuno dei candidati un giudizio individuale, con il quale ne definiscono il contributo scientifico, e successivamente, dopo una discussione collegiale consistente nella comparazione dei singoli giudizi sui candidati, concludono per ciascuno di essi con la formulazione altrettanto collegiale di un giudizio complessivo sui titoli e sull'attività scientifica.

Candidata Emma ABATE

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La candidata presenta una monografia sulla fine del regno di Sedecia che costituisce un contributo di solido impianto storico-filologico in cui si sfrutta l’intero ventaglio delle versioni antiche del testo biblico; il tema era già anticipato in un denso articolo. L’altra monografia, in collaborazione ma con chiara indicazione dei rispettivi contributi, costituisce un importante incremento della nostra conoscenza nel campo della bibliografia ebraica. Da sottolineare la rilevanza internazionale delle sedi di pubblicazione.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata presenta un libro e un articolo di intenzione filologica sulle fonti bibliche del regno di Sedecia; è autrice della maggior parte delle schede del catalogo degli incunaboli e delle

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cinquecentine in ebraico della Biblioteca Angelica di Roma. La produzione scientifica della dottoressa Abate è di notevole valore nel metodo e nei risultati, ma solo limitatamente coerente con il settore disciplinare a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta la compatta monografia La fine del regno di Sedecia in 2Re e in Geremia (Madrid 2008) e un articolo scientifico di tematica connessa (2005), nonché - in collaborazione puntualmente delimitata con altra studiosa - il catalogo degli incunaboli e delle cinquecentine in ebraico della Biblioteca Angelica (Roma 2005). La produzione scientifica della dottoressa Abate mostra competenza e originalità, nei metodi come nei risultati, nella filologia veterotestamentaria e nella codicologia e bibliologia ebraiche, configurando un profilo coerente per intero con il SSD L-OR/08 (Ebraico), solo in misura limitata tuttavia con il settore disciplinare a concorso.

Candidato Alessio AGOSTINI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Il candidato presenta un convincente articolo di lessicografia sudarabica, che lascia presagire le sue buone capacità scientifiche.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La produzione scientifica del candidato, pienamente congruente con l’ambito del settore disciplinare a concorso, comprendeva nel 2008, oltre alla tesi di dottorato, un singolo articolo su prestigiosa rivista internazionale, ma già emergeva l’incipiente affermazione internazionale del candidato come sudarabista competente.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta un breve ma denso articolo su rivista di rilevanza internazionale relativo alla terminologia architettonica in sudarabico antico scrutinata in prospettiva semitica comparata (2004) e la propria tesi di dottorato sulle iscrizioni di costruzioni sudarabiche (2008): benché ancora quantitativamente esigua, questa produzione, pienamente coerente con l’ambito del settore disciplinare a concorso, mostra doti molto promettenti di analisi linguistica ed epigrafica, non disgiunte da competente attenzione al contesto archeologico e culturale - e per conseguenza pragmatico - delle iscrizioni.

Candidata Emanuela BRAIDA

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La candidata dimostra attraverso le pubblicazioni una sicura padronanza dell’arabo cristiano, del siriaco e del sureth. Altri suoi scritti rientrano più marginalmente nel settore a concorso.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata dimostra notevole competenza di letteratura araba cristiana. Negli ultimi anni ha rivolto la propria attenzione piuttosto alla letteratura siriaca e neosiriaca, conseguendo risultati validi e pienamente pertinenti al settore a concorso.

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Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 1 monografia in collaborazione ben distinta con un’altra studiosa (2001) e 3 articoli scientifici (ripartiti tra il 2000 e il 2006). Il contributo della candidata al volume Storia di Rawh al-Qurashi consiste nella sostanziosa introduzione alla letteratura agiografica in arabo cristiano e in latino su questa figura di discendente di Muhammad convertito al cristianesimo e nella traduzione delle fonti latine: benché solo in parte attinente all’ambito del settore a concorso, se ne apprezzano la buona informazione storica e letteraria e la chiarezza d’esposizione. Ancora alla letteratura araba cristiana pertiene la traduzione della Vita di Mar Yahballaha dal Libro della torre di Mari b. Sulayman, in appendice alla monografia di P.G. Borbone sul celebre catholicos della Chiesa d’Oriente nel XIV secolo. Rientrano invece a pieno titolo nell’ambito del settore disciplinare a concorso e rappresentano contributi innovativi alla ricerca i 2 brevi saggi in inglese su testi letterari in sureth, uno dei quali relativo ad Ahiqar.

Candidato Alfredo CRISCUOLO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

I tre brevi articoli e le due recensioni dimostrano la competenza e la padronanza della metodologia da parte del candidato.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Il candidato presenta una produzione scientifica limitata, ma di grande interesse per la novità dell’impostazione metodologica, pienamente pertinente per il settore disciplinare a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 3 brevi articoli e 2 recensioni, interamente pertinenti al settore disciplinare a concorso: particolarmente apprezzabili per novità d’impostazione, ispirata ai vantaggi euristici dell’etnolinguistica, e per l’interesse dei risultati sono i 2 saggi lessosemantici dedicati a illuminare l’etimologia rispettivamente dell’ugaritico brlt e dell’arabo lughah, di cui il secondo rappresenta il primo esito a stampa di una ricerca di lunga lena sui logonimi semitici intrapresa dal candidato, che lascia ben sperare per i suoi prossimi sviluppi.

Candidato Marco di GIULIO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

I dieci contributi presentati dal candidato hanno come punto focale l’analisi pragmatica e linguistico-testuale applicata all’ebraico, dal biblico al moderno e dimostrano una buona padronanza della metodologia relativa.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La produzione scientifica del candidato è di eccellente livello. Si è occupato di pragmatica, di sintassi del discorso e di semantica lessicale per l’ebraico biblico. I campi di studio del candidato riguardano anche la letteratura ebraica moderna e le lingue giudaiche. Il candidato con le sue

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pubblicazioni dimostra di essere uno studioso competente, ma esclusivamente per il settore L-OR/08 (Ebraico), affine a quello a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 4 articoli e 6 recensioni su riviste scientifiche o negli atti di congressi internazionali e 1 breve articolo divulgativo. La sua produzione scientifica è rappresentata da saggi di eccellente livello sulla linguistica dell’ebraico antico e moderno, particolarmente negli ambiti della pragmatica, della sintassi del discorso e della semantica lessicale; direttrici di ricerca minori riguardano la letteratura ebraica moderna, le lingue giudaiche e la storia dell’ebraistica in Italia. Il profilo scientifico che ne emerge è quello di uno studioso competente, particolarmente nella metodologia linguistica, e originale, che ha rivolto la propria attenzione esclusivamente all’ebraico, rientrando pertanto interamente, piuttosto che nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nell’ambito del settore affine L-OR/08 (Ebraico)

Candidato Paolo MERLO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Sia la monografia sia gli articoli presentati dal candidato dimostrano la sicura padronanza delle principali lingue semitiche settentrionali, sfruttate precipuamente a fini di una ricerca fondamentalmente storico-religiosa.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Il candidato presenta una copiosa produzione scientifica, di impianto storico-religioso. Ottima la monografia sulla dea Asherà. Dimostra grande conoscenza delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali, spesso usate solo come mezzo per arrivare a una ricostruzione storico-religiosa.

Giudizio individuale del prof. Contini:

Il candidato presenta 1 monografia, 18 articoli scientifici su rivista o su volume e 8 recensioni. Il contributo più significativo è rappresentato dalla monografia La dea Asherà (1998), rassegna critica dell’intera documentazione semitica settentrionale (non però della meridionale, vale a dire sudarabica antica) su questa divinità nota come paredra di YHWH nell’antico Israele: impostata diacronicamente, questa ricerca dimostra controllo di prima mano delle fonti sia letterarie sia epigrafiche in paleo- e neo-babilonese, in ugaritico, in ebraico biblico, epigrafico e qumranico, e in fenicio-punico, nonché dominio della rispettiva nutritissima letteratura secondaria, e approda a una ricostruzione storica esauriente e attendibile del profilo della dea Ashratum / Athiratum / Asherà. Come il suo lavoro più impegnativo, anche gli articoli, alcuni dei quali pubblicati in prestigiose sedi internazionali, mostrano il profilo scientifico del candidato come essenzialmente uno specialista della religione dell’antico Israele nel suo contesto storico e geografico siro-palestinese tra II e I millennio a.C.: si segnalano in particolare gli studi di confronto tra i profeti biblici e il profetismo nel Vicino Oriente antico, e tra diversi rituali testimoniati nella Bibbia ebraica e nei testi non letterari ugaritici. Copiosa e distribuita con continuità nel corso degli anni, la produzione scientifica del candidato lo configura come uno studioso dotato di solide competenze filologico-letterarie e aggiornata metodologia storico-religiosa, la cui attività si colloca all’intersezione del settore a concorso (particolarmente nell’ambito dell’Epigrafia semitica siro-palestinese, molto frequentata dal candidato) con l’affine SSD L-OR/08 (Ebraico).

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Candidata Caterina MORO

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

Le pubblicazioni presentate dalla candidata hanno come filo conduttore inizialmente l’analisi critico-testuale della Bibbia ebraica, per orientarsi successivamente sulla storia dell’esegesi biblica antica.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata presenta un ottimo saggio di analisi testuale della Bibbia ebraica e una serie di studi di esegesi biblica. Possiede competenze filologico-letterarie molteplici, ma nettamente più coerenti con l’ambito del SSD L-OR/08, affine a quello a concorso.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta una monografia, 5 articoli scientifici e 2 recensioni. Cardine della sua produzione finora è il corposo volume “Ascolta la mia parola”. Analisi testuale di Prov. 22,17-24, 22 (2002), attento e ben documentato saggio di ecdotica veterotestamentaria su una raccolta sapienziale ebraica antica individuata dall’autrice come omogenea. Si aggiunge una serie di saggi di minore ampiezza - realizzati con apprezzabile continuità d’impegno negli anni - dedicati a diverse tematiche specifiche di esegesi biblica, soprattutto cristiana antica, e di storia religiosa e letteraria del giudaismo antico. L’opera scientifica della candidata rientra quasi per intero nell’ambito del SSD L-OR/08 (Ebraico), ma le sue sicure competenze filologico-letterarie non solo nelle diverse fasi dell’ebraico, ma anche in aramaico imperiale e giudaico e in siriaco (e inoltre in antico egiziano e in copto, corredo extra moenia ormai piuttosto raro tra i biblisti), allargano i confini del suo profilo di studiosa anche a molteplici altri orizzonti d’indagine, solo in parte attinenti alla semitistica, nei quali ha dimostrato costantemente spiccata attitudine alla ricerca, solidità di preparazione e originalità nei risultati.

Candidata Chiara PERI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La ricca produzione della candidata dimostra la sua competenza soprattutto nel campo degli studi biblici e storico-religiosi, con contributi spesso originali.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

Le pubblicazioni della candidata la configurano come una studiosa poliedrica e creativa, con notevoli capacità anche di analisi filologica, con competenze di prima mano sui testi ebraici, minori per le altre lingue semitiche. Particolarmente apprezzabile per originalità ed estro risulta la monografia Il regno del nemico.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 1 monografia, 1 raccolta di poesia ugaritica in traduzione annotata, 17 articoli su riviste scientifiche o atti di congressi e 4 recensioni. La sua produzione, quantitativamente consistente e realizzata con apprezzabile continuità d’impegno negli anni, appare

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centrata sulla storia della religione ebraica antica nel contesto semitico nord-occidentale, sorretta dall’analisi filologico-critica della Bibbia ebraica, dei poemi epici ugaritici e di iscrizioni fenicie. Il contributo principale è rappresentato dalla monografia Il regno del nemico (2003), indagine originale, e di avvincente lettura, sulla mitologia della morte nella religione ebraica dalle origini al giudaismo rabbinico sullo sfondo siro-palestinese antico: l’analisi filologica di prima mano è competente e documentata per i testi ebraici e per alcuni testi ugaritici e fenici addotti a confronto, mentre le altre fonti semitiche (epopea di Gilgamesh, “apocrifi” biblici, opere siriache e arabe) sono affrontate in traduzione o di seconda mano, con minore controllo della letteratura secondaria (emblematico è il caso del rapporto intertestuale tra Gilgamesh e il dossier siriaco su Alessandro Magno, studiato solo su bibliografia invecchiata); non sempre convincenti sono le numerose discussioni di etimologie semitiche. Pienamente pertinenti al settore disciplinare a concorso risultano in ogni caso 2 brevi articoli di epigrafia fenicia, che propongono nuove soluzioni etimologiche di passi controversi, e la traduzione commentata (2004) dei poemi epici ugaritici di AQHT e KRT: questa, nei limiti consentiti in una collana di alta divulgazione, contiene sintetiche introduzione e annotazioni filologico-letterarie ai testi, peraltro non sempre aggiornate rispetto al dibattito internazionale corrente. Gli scritti della candidata configurano una studiosa acuta e creativa, che ha mostrato attitudine alla ricerca storico-religiosa e capacità di analisi filologica della relativa documentazione letteraria ed epigrafica ebraica, in minor misura anche ugaritica e fenicia, muovendosi dunque sul crinale tra il settore a concorso e l’affine SSD L-OR/08.

Candidata Danila PIACENTINI

Giudizio individuale del prof. Chiesa:

La produzione scientifica della candidata, ancorché pienamente pertinente per il settore a concorso, appare piuttosto esigua in rapporto ai suoi anni di attività scientifica, nonché limitata tematicamente.

Giudizio individuale della prof. Avanzini:

La candidata, specialista di epigrafia palmirena, presenta una produzione scientifica interessante, anche se non particolarmente abbondante e in gran parte compilativa. Alcuni suoi scritti sono di sicura utilità per gli addetti ai lavori.

Giudizio individuale del prof. Contini:

La candidata presenta 6 articoli scientifici di epigrafia semitica, relativi soprattutto alle iscrizioni palmirene (fra i quali si segnalano in particolare, più per utilità documentaria che per vera novità di risultati, la rassegna delle testimonianze epigrafiche sulle sorgenti di Palmira, la ricostruzione dei riti funerari praticati nella stessa città carovaniera e la nuova interpretazione di una brevissima bilingue greco-palmirena dal Negev), 1 articolo sulla pratica e la semantica della traduzione nel Vicino Oriente antico (esemplificate, per quanto riguarda le lingue semitiche, con l’eblaita e il fenicio-punico, ma in una ricognizione piuttosto descrittiva che interpretativa) e infine la bibliografia dell’archeologa punicista Antonia Ciasca. La produzione scientifica della candidata, interamente pertinente al settore a concorso, la configura come una studiosa competente di epigrafia semitica, ancorché finora sostanzialmente limitata alla documentazione palmirena e in minor misura fenicio-punica, dalla quale si attende tuttavia una pubblicazione di maggiore consistenza e incisività.

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Il Presidente apre quindi la discussione intesa a formulare un giudizio complessivo sui titoli e sull’attività scientifica di ciascun candidato, attraverso la comparazione dei giudizi individuali . Dopo approfondita discussione, la Commissione formula collegialmente i seguenti giudizi complessivi sui titoli e sull’attività scientifica di ciascun candidato:

Candidata Emma ABATE

La candidata presenta una compatta monografia sulle fonti bibliche del regno di Sedecia e un articolo scientifico di tematica connessa. L’altra monografia, in collaborazione puntualmente delimitata, costituisce un importante incremento alla bibliologia ebraica. Da sottolineare la rilevanza internazionale delle sedi di pubblicazione. Si rileva peraltro la prevalente pertinenza con il settore L-OR/08, affine a quello a concorso.

Candidato Alessio AGOSTINI

L’opera scientifica del candidato comprendeva nel 2008, oltre alla tesi di dottorato, un singolo articolo su una prestigiosa rivista internazionale. Benché quantitativamente esigua, questa produzione lascia presagire le buone capacità scientifiche del candidato nell’ambito dell’epigrafia sudarabica.

Candidata Emanuela BRAIDA

La candidata dimostra notevole competenza nel campo dell’arabo cristiano, del siriaco e del neosiriaco. Le pubblicazioni presentate, non totalmente attinenti all’ambito del settore disciplinare a concorso, rappresentano tuttavia un valido contributo scientifico alle discipline in questo ricomprese.

Candidato Alfredo CRISCUOLO

La produzione scientifica del candidato, ancorché quantitativamente limitata nel 2008, appare apprezzabile per novità d’impostazione e per l’interesse dei risultati, il che lascia ben sperare per i futuri sviluppi delle sue ricerche sui logonimi semitici.

Candidato Marco DI GIULIO

La produzione scientifica del candidato è di eccellente livello e dimostra la sua padronanza della linguistica dell’ebraico antico e moderno. Il profilo scientifico che ne emerge è quello di uno studioso competente, particolarmente nella metodologia linguistica, e originale, che ha rivolto la propria attenzione esclusivamente all’ebraico, rientrando pertanto interamente, piuttosto che nel SSD L-OR/07 (Semitistica), nell’ambito del settore affine L-OR/08 (Ebraico)

Candidato Paolo MERLO

Il candidato presenta una copiosa produzione scientifica, di impianto storico-religioso. Il contributo più significativo è rappresentato dalla monografia La dea Asherà (1998), rassegna critica dell’intera documentazione semitica settentrionale (non però della meridionale, vale a dire sudarabica antica) su questa divinità. Il candidato dimostra grande conoscenza strumentale delle fonti sia letterarie sia epigrafiche semitiche nordoccidentali, , venendosi così a collocare all’intersezione tra il settore disciplinare a concorso e l’affine L-OR/08 (Ebraico)

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Candidata Caterina MORO

Le pubblicazioni presentate dalla candidata hanno come filo conduttore inizialmente l’analisi critico-testuale della Bibbia ebraica, per orientarsi successivamente sulla storia dell’esegesi biblica antica. Le competenze filologico-letterarie dimostrate allargano sì i confini del suo profilo di studiosa a molteplici orizzonti d’indagine, ma sono nettamente più coerenti con settori disciplinari affini a quello a concorso.

Candidata Chiara PERI

Le pubblicazioni della candidata la configurano come una studiosa poliedrica e creativa, con notevoli capacità anche di analisi filologica, con competenze di prima mano sui testi ebraici, minori per le altre lingue semitiche. Particolarmente apprezzabile per originalità ed estro risulta la monografia Il regno del nemico, peraltro di taglio essenzialmente storico-religioso. Altre pubblicazioni rivelano, per contro, una minore dimestichezza con le lingue semitiche diverse dall’ebraico, dall’ugaritico e dal fenicio.

Candidata Danila PIACENTINI

La candidata presenta una produzione scientifica interamente pertinente al settore a concorso, che la configura come una studiosa competente di epigrafia palmirena e in minor misura fenicio-punica. Si attenderebbe tuttavia una pubblicazione di maggiore consistenza e incisività.

II Riunione (I prova scritta): Il giorno 18 gennaio presso il Seminario di Olimpia dell’Università di Roma “La Sapienza” è stata predisposta una terna di temi (n. 1: “Lingue in contatto: problematica generale e discussione di almeno un caso specifico relativo a una lingua semitica a scelta”; n. 2: “La classificazione delle lingue semitiche: problematica generale e discussione di un caso di studio a scelta”; n. 3: “Il candidato illustri il corpus documentario della lingua semitica di sua competenza, con particolare riguardo agli aspetti paleografici”), tra i quali è risultato sorteggiato da parte della candidata Dott. Chiara PERI il tema n. 3 (“Il candidato illustri il corpus documentario della lingua semitica di sua competenza, con particolare riguardo agli aspetti paleografici”); sono stati poi letti i temi non sorteggiati; sono state assegnate n. 4 ore per lo svolgimento della prova ed è stata data lettura ai candidati di tutte le norme e gli adempimenti relativi all'espletamento della procedura. Alle ore 14.05 sono stati consegnati gli elaborati. Il Presidente ha provveduto a riunire in un unico plico le buste contenenti l'elaborato di ciascun candidato, con la propria firma e l'indicazione della data di svolgimento della prova, e ad apporre un numero sulla linguetta staccabile di ciascuna busta. Tutti i lavori sono stati chiusi in un unico plico che è stato siglato, sigillato e affidato al Presidente perché ne curasse la custodia fino al momento in cui avrebbe effettuato la riunione delle buste aventi lo stesso numero in un’unica busta.

III Riunione (II prova scritta):

Il giorno 18 gennaio presso il Seminario di Olimpia dell’Università di Roma “La Sapienza” è stato predisposto e assegnato ai candidati un tema avente a oggetto aspetti del settore scientifico disciplinare in questione: “Traduzione e analisi filologica di un testo semitico a scelta tra i seguenti: 1) il brano biblico Daniele 3,1-18; 2) il testo aramaico della bilingue di Tell Fekheriyye; 3) l’iscrizione sabea RES 3945, righe 14-17”. Sono state assegnate n. 3. ore per lo svolgimento della prova ed è stata data lettura ai candidati di tutte le norme e gli adempimenti relativi all'espletamento della procedura. Alle ore 13.05 sono stati consegnati gli elaborati. Il Presidente ha provveduto a

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riunire in un unico plico le buste contenenti l'elaborato di ciascun candidato, con la propria firma e l'indicazione della data di svolgimento della prova, e ad apporre un numero sulla linguetta staccabile di ciascuna busta. I candidati sono stati invitati ad assistere alla operazione di riunione delle buste contenenti gli elaborati.

IV Riunione (Riunione in un'unica busta delle buste degli elaborati):

Il giorno 19 gennaio 2011 alle ore 15.00 presso il Seminario Olimpia dell’Università di Roma “La Sapienza” si è riunita la Commissione giudicatrice per la riunione in un'unica busta delle buste degli elaborati.

V Riunione (valutazione degli elaborati):

Il giorno 19 gennaio 2011 alle ore 15.00 presso il Seminario Olimpia dell’Università di Roma “La Sapienza” si è riunita la Commissione giudicatrice per la valutazione delle prove. Si è proceduto alla numerazione delle buste contenenti gli elaborati con i numeri da 1 a 7 e, successivamente, all’apertura della busta n. 1 con assegnazione dello stesso numero con l'aggiunta della lettera A alla busta, all'elaborato della prima prova e alla busta piccola corrispondente alla stessa: Lo stesso n. 1 con l'aggiunta della lettera B viene attribuito alla busta, all'elaborato della seconda prova e alla busta piccola corrispondente alla stessa prova. Analogamente si è proceduto con il n. 2.e per le altre buste. Al termine, messe da parte le buste piccole, rimaste sigillate, la Commissione ha proceduto alla valutazione delle prove scritte, esaminando prima la prova A e poi quella B, ed effettuando per ciascun candidato. nell'ordine, le seguenti operazioni:

1 - Apertura della busta; 2 - Espressione dei giudizi dei singoli commissari; 3 - Discussione collegiale; 4 - Formulazione del giudizio collegiale:

I suddetti giudizi vengono riportati in allegato (Allegato A alla Quinta riunione), che fa parte integrante di questo verbale. Si è poi proceduto all’attribuzione degli elaborati ai singoli candidati mediante l'apertura delle correlate buste contenenti le loro generalità. A seguito di tale operazione gli elaborato, nonché i relativi giudizi, sono risultati attribuiti come segue:

Candidato n. 1 A/B Dott. Paolo MERLO Candidato n. 2 A/B Dott. Chiara PERI Candidato n. 3 A/B Dott. Danila PIACENTINI Candidato n. 4 A/B Dott. Alfredo CRISCUOLO Candidato n. 5 A/B Dott. Alessio AGOSTINI Candidato n. 6 A/B Dott. Caterina MORO Candidato n. 7 A/B Dott. Emma ABATE.

VI Riunione (prova orale e giudizio finale):

Il giorno 20 gennaio alle ore 9.00 presso i locali del Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell’antichità – sez. di orientalistica dell’Università di Roma “La Sapienza”, via Palestro 63 Roma, si è riunita la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione

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comparativa a n. 1 posto di Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze umanistiche per il settore s/d L/OR-07 per procedere alla prova orale e al giudizio finale.

Dopo l'appello nominale, la Commissione ha proceduto alla prova orale:

Alla candidata Emma ABATE vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare analogie e differenze (formulari, linguistiche, di antropologia della scrittura, ecc.) tra i testi magici giudaici tardo-antichi e medievali e i coevi “cristiani “ in siriaco ; c) illustrare la propria attività didattica nell’ambito del settore a concorso.

Al candidato Alessio AGOSTINI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) definire le specificità di metodo e di merito della epigrafia sudarabica rispetto all’epigrafia semitica ; c) illustrare la propria attività didattica nell’ambito del settore a concorso.

Al candidato Alfredo CRISCUOLO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) nell’ambito del sottogenere letterario rappresentato dalle formule di maledizione, illustrare le differenze tra la tradizione assiro-babilonese e quella semitica nord-occidentale, particolarmente aramaica ; c) esemplificare i problemi del lessico concettuale semitico.

Al candidato Paolo MERLO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) indicare alcuni testi epigrafici semitici di nuovissima accessione particolarmente significativi sul piano linguistico e storico-culturale ; c) giustificare l’esclusione delle fonti sudarabiche nella sua monografia sulla dea Ashera.

Alla candidata Caterina MORO vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare i contributi dell’esegesi biblica alla filologia e alla linguistica semitica; c) illustrare la fecondazione reciproca dell’esegesi interna e della narrativa nella Bibbia .

Alla candidata Chiara PERI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) esemplificare la propria ricerca sulle citazioni bibliche non letterali ma in forma narrativa; c) illustrare le prospettive della letteratura comparata sulla figura del profeta Giona .

Alla candidata Danila PIACENTINI vengono rivolte le seguenti domande: a) illustrare le proprie direttrici di ricerca più recenti congruenti con il settore disciplinare a concorso; b) illustrare la problematica del contatto linguistico tra il greco e l’aramaico nella Palmirene; c) integrare l’elaborato con ulteriori precisazioni l’elaborato sull’epigrafia fenicio-punica a Malta.

Al termine di ciascuna prova sono stati formulati i giudizi individuali di ciascun commissario sui singoli candidati e il giudizio collegiale, come riportato nell’allegato (Allegato A alla Sesta riunione) che fa parte integrante di questo verbale. Al termine delle prove orali la Commissione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli scientifici e sulle prove di esame scritte ed orali, ha espresso i propri giudizi complessivi sui candidati, come riportato nell'allegato (Allegato B alla Sesta riunione) che fa parte integrante di questo verbale.

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Sulla base dei giudizi complessivi , la Commissione procede a una ponderata valutazione comparativa dei candidati. Dopo approfondita discussione, sulla base della comparazione effettuata, la Commissione a maggioranza indica quale vincitore della presente valutazione comparativa il candidato Dott. Alessio AGOSTINI.

Roma, 20 gennaio 2011

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Bruno CHIESA ____________________________________

2) Membro Prof. Alessandra AVANZINI ____________________________________

3) Segretario Prof. Riccardo CONTINI ____________________________________