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Lo straordinario mondo di Gumball Una sera di pioggia stavo sul letto a guardare un cartone che si chiamava “Lo straordinario mondo di Gumball”. Arrivò un grande lampo e… all’ improvviso mi trovai in uno stranissimo mondo. Vidi una grande T-rex passare e andare verso un edificio insieme a un cactus vivente, un robot con un solo

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Page 1: Web viewOra, tutti, avevamo voglia di divertirci; e così pensammo bene di andare a giocare fuori, in giardino. Appena usciti non sapevamo a che gioco giocare,

Lo straordinario mondo di Gumball

Una sera di pioggia stavo sul letto a guardare un cartone che si chiamava “Lo straordinario mondo di Gumball”.

Arrivò un grande lampo e… all’ improvviso mi trovai in uno stranissimo mondo. Vidi una grande T-rex passare e andare verso un edificio insieme a un cactus vivente, un robot con un solo occhio gigante e un fiore sempre vivente. Ci pensai un po’ su e intanto vidi passare anche un gatto e un pesce. “Ma, un momento!” pensai “Questi sono i personaggi dello straordinario mondo di Darwin! Ops, i personaggi dello straordinario mondo di Gumball!

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E… quell’edificio è la scuola!! Scorgo anche… Ehi brutto moscino lasciami stare!! Dicevo, scorgo anche la signora scimmia che aspetta gli studenti per iniziare la sua lezione!”Allora decisi di andare a casa di Gumball per attendere che fiisse di fare lezione con la signorina scimmia.Arrivato a casa sua, dopo essermi perso 3 o 4 volte, suonai il campanello e mi aprì Anais la sorella minore di Gumball. Allora le spiegai: “Sono un bambino che è finito qui per caso e vorrei parlare con Gumball, però so che è a scuola e quindi o pensato che per aspettarlo era meglio andare a casa sua. Va bene se rimango fino a quando Gumball non torna?”“Va bene, lei è Nicole, la madre di Gumball…”disse Anais“E lui e Richard, il padre di Gumball!” aggiunsi io.“Ehi, come facevi a saperlo?” mi chiese stupita lei.“Eeeh… ti spiegherò tutto insieme a Gumball e Darwin. Ah! A proposito io sono Jean Claude Mariani, ma tu puoi chiamarmi J.C.”“Io sono…”“Anais, la sorella minore di Gumball. Eh, eh,eh! Le spiegazioni a dopo!”Così aspettammo che Gumball tornasse da scuola.Mentre aspettavamo io aiutavo Nicole, la madre di Gumball in alcune pulizie, giocavo ai videogiochi di Gumball e Darwin con Richard il papà di Gumball e giocavo e leggevo insieme ad Anais, la sorella minore di Gumball. E poi, finalmente, alle 16.00 senti delle voci e la porta che si apriva.

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Gumball entrando disse: “Ok! Darwin, ora ci dobbiamo divertire!!!”“Ehm.. scusate avrei bisogno di dirvi una cosa…”“Youppy! Darwin, andiamo in camera a divertirci!!” esclamò Gumball senza neanche aver ascoltato una parola di quello che avevo detto.“Sììììì, all’attacco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” aggiunse Darwin anche lui senza aver sentito minimamente le mie parole.E così scapparono su per le scale.Allora arrivò Anais che mi disse: “ Devo assolutamente sapere come hai fatto a indovinare i nomi e come fai a non essere un essere strano come noi! Quindi se tu vuoi dirlo solo quando ci sono quei due pazzi dei miei “fratelli” io devo farli ascoltare!”Così salimmo nella stanza dove sembrava arrivato un uragano e Anais disse ai i suoi “fratelli”: “ Ora dovete assolutamente ascoltare questo bambino, capito???????”“Eh, si cosa? Ascoltare questo stranissimo bimbo? Bo!”“GRRRRRRRR!!!”“E va bene…!”Io gli spiegai tutto l’accaduto e anche che loro sono un cartone.A questo loro reagirono: “ Fortissimo!!!!! Noi siamo un cartone. Ciao, ciao telespettatori!!! Questo significa che siamo delle star??”“ Bè in un certo senso… sì!” risposi io più divertito che mai.“Allora, ciao fan, volete il nostro autografo?” chiesero loro.

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Allora Gumball andò dove c’era un cassetto e tirò fuori 2 fogli e 2 paia di occhiali da sole e porse a Darwin un paio di occhiali e un foglietto. Dopo si mise gli occhiali e Darwin lo imitò; prese 2 penne e ne diede una pure a Darwin; poi si mise a scrivere una cosa che scoprì solo dopo quando la mostrò, era questo:

GUMBALLDarwin lo imitò scrivendo:

DARWONOps, forse…

DARWIN“Dai non esagerate troppo!!” gridammo in coro io e Anais.“Ops, scusate! Lasciateci dire un ultima parola…” risposero Gumball e Darwin. “Vi adoriamo fan!!!!!”

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“Bene, allora, visto che sono nel cartone ci rimarrò per un pi’; no, no, no! Per un po’. Saresti disposti a ospitarmi per tutto il giorno?”“Mmmmhhh… Bocis!!!! Chiediamo ai nostri genitori; ma dovremo spiegargli tutto!” dissero loro.“Ci penserò io!” dissi io.“Allora è deciso andiamo a chiederglielo subito!” disse Anais.“Ci dispiace, noi restiamo qui a giocare!” risposero in coro Gumball e Darwin.“Ah, santa pazienza! Va bene ANDIAMO NOI!”E così raccontammo tutto ai genitori che reagirono così: “Wow, siamo dei cartoni animati!” esclamò la madre.“ZZZZ….ZZZ…” il padre invece si era addormentato.“Aaaahh, lascialo stare è fatto così… Va bene comunque puoi restare, ma fino a domani pomeriggio alle 13.00 perché poi arriva Nonna Jo Jo.” aggiunse la mamma.“Evviva!! Youppy!!!” esclamammo io e Anais. Così salimmo e avvertimmo i due pazzi fratelli della decisione presa dai genitori, o meglio, della mamma.Ora, tutti, avevamo voglia di divertirci; e così pensammo bene di andare a giocare fuori, in giardino. Appena usciti non sapevamo a che gioco giocare, ma, alla fine, fortunatamente, decidemmo il nascondino.Così dopo un’ora e mezza di puro divertimento ci riunimmo e, molto stanchi, rientrammo in casa. Decidemmo di fare un gioco dove facevamo dei disegni e poi avremmo decisio il più bello.

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Io disegnai questo:

Gumball disegnò questo:

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Darwin questo:

Anais questo:

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Così decidemmo che il disegno più bello era quello di Anais.Fattogli i complimenti, andammo da Nicole a chiedere un parere. Lei ci rispose: “Mmmmhhh… Senza dubbio quello di Anais!”“Evviva!!!” esclamò lei “Tutti dicono che il mio disegno è il più bello!!”“Andiamo a chiederlo a papà!” disse Gumball.Così andammo a chiederlo a Richard. “Mmmhhh… Senza ombra di dubbio il più bello è quello di Darwin.”“Oh, grazie papy!! Ma perche hai scelto il mio, è bruttissimo?”“Perché hai ragione! Ho fame!!!! Nicole, mi prepari un bell’hamburger con insalata, pomodori, carne, tonno, maionese, mostarda, ketchup e contorno di patatine fritte?” domandò Richard.“Sei disgustoso!! Però te lo preparo lo stesso, ma solo perché sei mio marito!” rispose Nicole. Dopo Nicole ci chiese se potevamo andare a comprare dal droghiere il pane, il latte e la pasta. Io e Anais le rispondemmo: “Va bene ci andiamo!”Mentre Darwin e Gumball risposero: “Noi non ci andremo abbiamo solo voglia di giocare e giocare e giocare e giocare e giocare e giocare.”A questo punto io e Anais paritimmo per la piccola drogheria, in mezzo al paese. Era una giornata fantastica c’era un meraviglioso sole che splendeva imponente alto

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nel cielo. Arrivati comprammo le poche cose che servivano e quando uscimmo… c’era la giornata più brutta mai vista negli ultimi 20 secoli.Tuoni, lampi, insomma, una vera e propria tempesta !Senza ombrelli avevamo deciso di aspettare che si calmasse; così provammo a chiedere al droghiere se sapeva quando finiva la tempesta e lui rispose che sarebbe diventata più forte e sarbebbe finita tra 3 o 4 ore.Sentito questo decidemmo di avviarci nella tempesta che infuriava di più ogni secondo. Affrontammo tuoni e lampi e riuscimmo ad arrivare fino alla scuola di paese. Poi lì ci godemmo dei momenti all’asciutto e dopo ripartimmo di nuovo.Subimmo mezz’ora di pioggia e temporale e arrivammo a casa zuppi.Avevamo preso tutti e due il raffreddore e avevamo un gran freddo. Così ci riscaldammo accanto al fuoco del camino e… No!!! Un minuto non accanto al fuoco del camino ma accanto a un calorifero!!!!Allora visto che era sera mangiammo sogliola e carote di contorno; a Darwin piacevano le carote e non piaceva il pesce, a Richard piacevano solo le carote, a Gumball piaceva il pesce e non le carote, a Anais piaceva tutto e anche a Nicole e persino a me.Così a me fecero dormire sul divano; ma, fortunatamente durante la notte Richard, che era sonnambulo, mi buttò giù e si mise lì a dormire; così potei andare a dormire nella stanza dei genitori, sul letto.

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Passai una notte abbastanza tranquilla tranne che per alcuni passi nel corridoio per Gumball, Darwin e Richard che erano tutti e tre sonnambuli. La mattina dopo chiesi ai tre fratelli se avevano delle racchette e se in paese c’era un campo da tennis.Loro mi risposero che non avevano racchette e che l’unico campo che c’era era di proprietà del “Ranaievolì Spiz Bar” e l’affitto per un’ora costava 17.00$.Così, fortunatamente, io avevo 10.00€ con me (in carta) e decisi di dire ai miei amici che potevamo andare a cambiarli in 8.33$. Così li cambiammo in banca, poi ci aggiungemmo i 3.00$ di Gumball, i 3.00$ di Darwin e i 2.67$ di Anais per raggiungere la somma di 17.00$ esatti. Poi avvisammo Nicole e andammo decisi a fare una partita a tennis.Arrivati al “Ranaievolì Spiz Bar” vedemmo la sua imponente intestazione.

Pub, Paninoteca, Bar

“Ranaievolì Spiz Bar”

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Entrati nel pub, trovammo un signore tutto scalchignato; era così:

Il “Ranaievolì Spiz Bar” era un luogo tipo saloon ma molto più lucubre e spaventoso; un brivido ci attraversò la schiena, a tutti e quattro. Dopodichè quell’ uomo ci disse: “Io mi chiamo Raimond, per servirvi, cosa vi volete?”Il primo a parlare fui io e risposi: “ Vorremmo affittare per un’ora il campo da tennis e, abbiamo anche i 17.00$!”“Ahh… bene, bene. Datemeli! Però, vedo che non avete racchette. Per affittarle sono 1.00$ a racchetta per un ora.Io dissi: “ Scusi, torniamo fra mezz’ora perché ci servono i 4.00$.”

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“Va bene, ma tornate!!” rispose burbero Raimond. Noi andammo e aiutammo Nicole a pulire le camere da letto per 2.00$ a testa.Così poi ognuno mise 1.00$ e raggiungemmo la somma di 21.00$; che avremmo dovuto dare a Raimond per il campo.Ritornammo al “Ranaievolì Spiz Bar” e rincontrammo Ramond.Io gli dissi: “Abbiamo 21.00$ in contanti. Ora ci dia le racchette e ci dica dov’è il campo.”Lui disse: “Il campo è lì!” e fece vedere dalla finestra un campo da tennis molto bello, quello che si usa di solito per fare le partite.

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Allora ci diede le racchette e poi ci chiese: “Ora sganciate i 21.00$ se no niente campo e niente racchette!”Così gli diedi la somma patuita e poi ci accompagnò al campo.Io decisi di fare un po’ di tiri: diritti, rovesci, smash, volè e colpi al contrario. Finito il riscaldamento facemmo un doppio: io e Darwin VS (contro) Anais e Gumball.Su 4 partite noi vincemmo 2 volte e loro sempre 2 volte.Dopo facemmo io e Gumball VS Anais e Darwin; e sempre lo stesso risultato.Alla fine io e Anais VS Darwin e Gumball e il risultato fu sulle 4 partite noi (io e Anais) 4 vinte e loro 0. Finimmo alle 10.00 di mattina. E poi pensammo che con quei 4.00$ che ci erano rimasti potevamo comprarci un gelato a testa dal gelataio dietro l’angolo.Prendemmo tutti e quattro un cono gelato con panna e cioccolato.E intanto passeggiavamo fino a casa; appena arrivati io, Gumball e Darwin giocavamo ai videogiochi; Anais disegnava e tutti erano felici.A un certo punto decidemmo di andare in giardino a giocare a nascondino e poi anche a ce l’hai. Dopo mezz’ora che giocavamo arrivò una arachide con delle corna da alce che era Nocciolina, la fidanzata di Gumball; lui a quel punto perse la testa e cominciò a riempirla di attenzioni e di complimenti e la invitò a casa. Da quel momento io, Darwin e Anais andammo a giocare al parco giochi e ci divertimmo per un’altra mezz’ora.

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Dopo, visto che al parco c’era uno spazio con la sabbia, ci mettemmo a fare dei castelli di sabbia e finimmo alle 11.30.Anais guardò il suo orologio da polso e disse: “Cavolo, tra 2 ore e mezza te ne devi andare!”Dopo in coro gridammo: “Noooooooooooooooo!!!!!!!!!!!”“Andiamo a casa vediamo se Gumball ha finito di adorare Nocciolina.” disse Anais.Così tornammo a casa e avvisammo Gumball che tra 2 ore e un quarto i avrei dovuto tornarmene a casa.Poi ci mettemmo a fare un piccolo spuntino con un panino alla mortadella e dopo… un po’ di foto ricordo.In un quarto d’ora facemmo almeno 40 foto con linguaccie, sorrisi e facce di tutti i tipi e anche dei filmati tipo questo:

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Poi tutta la famiglia Watterson e io decidemmo di giocare a Monopoli, vinse Anais e finimmo alle 12.30.Dopo decidemmo di guardare l’orologio che segnava l’ora che voi già sapete e gridarono tutti in coro: “Tr mezz’ora te ne devi andare!! No!!!!!!”Poi facemmo delle gare di corsa in giardino e arrivò l’una meno un quarto.Giocammo un po’ a palla e dopo un quarto d’ora sentimmo il freddo rintocco della fredda ora delle 13.00.Così ci fu il fatidico addio.“Addio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” esclamarono loro in coro. “Addio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” esclamai io.“Allora, Gumball, come posso tornare a casa?”“ Ah,bo!!! Non lo sappiamo!”“E allora come farò??????!!!!!!!!!!!”“Rimani con noi, per sempre!!!!!!”“E va bè, devo rassegnarmi!”Dopo mi svegliai nel mio letto grazie al mio gatto che mi leccava la faccia e pensai: “Menomale, era soltanto un sogno!”Il mattino dopo guardai il cartone e vidi che quel giorno il titolo del cartone era “L’album di foto” .Gumball, all’inizio, disse: “Guardiamo il nostro album di foto!”Così lo guardarono e videro che c’era una foto di un umano e loro.

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Allora dissero: “ Ah sì, queste sono le foto fatte con il nostro amico J.C.!”

Jean Claude Mariani

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