villamagna - altervista

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VILLAMAGNA Il paese di Villamagna si trova in provincia di Chieti. La sua importanza, nell’ambito della presente ricerca, è dovuta al fatto che la sagoma del suo antico centro abitato è pressoché uguale alla sagoma dell’antica Rocca di Mezzo. Si tratta della forma di un piede o di una scarpa, precisamente del piede o della scarpa destra. Il paese è situato lungo la traiettoria che partendo da Rovere passa per Tione degli Abruzzi (AQ), Pescosansonesco (PE), De Contra, per arrivare a Bucarest (Romania).

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Page 1: Villamagna - Altervista

VILLAMAGNA

Il paese di Villamagna si trova in provincia di Chieti.

La sua importanza, nell’ambito della presente ricerca, è dovuta al fatto che la sagoma del suo antico

centro abitato è pressoché uguale alla sagoma dell’antica Rocca di Mezzo.

Si tratta della forma di un piede o di una scarpa, precisamente del piede o della scarpa destra.

Il paese è situato lungo la traiettoria che partendo da Rovere passa per Tione degli Abruzzi (AQ),

Pescosansonesco (PE), De Contra, per arrivare a Bucarest (Romania).

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La forma triangolare dell’antico borgo medievale di Rovere indica esplicitamente, a mo’ freccia,

Villamagna, lasciando intendere altresì che lì si trova Tione, cioè Dione o Sion, che egli è un Pes

sansonesco e che colà resta, cioè riposa, in una buca l’amico dei Romani, nella Romània, cioè nelle

vicinanze di Roma1.

Pes sansonesco significa che il personaggio è gigantesco, che appartiene alla genìa di Sansone il

Filisteo, che per gli ebrei è propriamente un pesce, cioè a dire un “cazzo”.

Pes in latino significa piede (pes, pedis) oppure pesce (piscis, piscis), nella forma crittata del Pesce

Acrostico Cristiano, PHS, in cui la H deve essere letta come una lettera eta maiuscola (, ).

Se la P la si legge come una lettera ro maiuscola si ottiene RES, che in latino significa cosa, oggetto

nel senso spregiativo della parola.

Il significato del toponimo Villamagna è Grande Villa (in latino villa magna) e deve essere messo in

correlazione con il toponimo di un piccolo paese non distante da Rocca di Mezzo, cioè Villa

Sant’Angelo2.

Il binomio, infatti, significa che la Villa dell’Angelo Santo, cioè di Gesù di Nazareth, anch’egli

Evangelista al pari dei suoi Compagni, si trova a Rocca di Mezzo.

Il toponimo De Contra del paesino frazione di Pescosansonesco sembra voler dire che, per

individuare la “buca”, vale a dire la tomba, partendo da Bucarest dove si è giunti da Rovere, con i

piedi occorre percorrere la freccia in direzione contraria (a ritroso).

Però il toponimo del paese di Corvara, la sua sagoma del tutto analoga a quella dell’antico borgo di

Rovere, e la sua collocazione topografica sembrano voler dire che tornati a Rovere bisogna

“curvare” in direzione di Rocca di Mezzo.

A tale scopo è necessario immaginare di trasporre Corvara su Rovere e ,quindi, ruotare la freccia

verso Rocca di Mezzo.

1 Per gli antichi Romani la Romanìa era la seconda Roma.Per gli ebrei i romani erano piròmani, cioè maniaci dell’olocausto.2 Altri nomi altisonanti dati alla dimora dell’Angelo sono Città Sant’Angelo, Città Reale, Città Ducale, Reggia diCaserta, ciascuno dei quali ironizza su quella che è la dimora reale del “corpo vivente” dell’Evangelista: una camerasotterranea e buia ricavata nella roccia, umida e malsana, dove egli, evirato, langue da secoli, disteso in un sepolcro incondizione di “morto vivente”, che resuscita periodicamente per imperscrutabile volontà divina, propiziata da un ritualesegreto criptoebraico.

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Prescindendo da ciò, se invece – di ritorno da Bucarest – si segue la direzione indicata dalla punta

di Corvara si arriva a Penne, che, nella crittografia, è l’Aquila-Altopiano (le penne dell’aquila).

Da lì bisogna, pertanto, tornare nuovamente sull’Altopiano, a forma di aquila.

Così facendo si forma su Google Earth un triangolo, cioè una freccia che porta di nuovo al triangolo

del borgo di Rovere.

La funzione del triangolo come punta di freccia direzionale si rinviene nel toponimo Baffo di una

frazione di Civitella Casanova, comune situato lungo la traiettoria Corvara/Pescosansonesco3 -

Penne.

Il baffo, infatti, come è facile intuire, è la metafora della punta di una freccia ^ >

Altri toponimi del territorio circostante Pescosansonesco4 sono:

- Civitaquana, che significa <<la Città dell’Aquila è sull’Altopiano delle Rocche>>;

- San Pellegrino, che significa <<il Santo è giunto Pellegrino da Gerusalemme>>;

- Civitella Casanova, che significa <<la piccola Urbe è la sua Casa Nuova>>5;

Il toponimo Dogli, frazione di Pescosansonesco, congiuntamente al toponimo Popoli significa che il

popolo delle doglie o del dolore, cioè il popolo ebreo, dice “dogli” a Gesù dello shoa6.

Occorre notare che sia Rocca di Mezzo sia Villmagna hanno la forma del piede destro.

Tale circostanza significa che il percorso va compiuto “a salti” o “a zombi”, cioè che Gesù di

Nazareth è uno zombie che dallo stato di morte apparente resuscita, esce dal sepolcro e,

verosimilmente, è in grado di parlare.

Ma, a parte ciò, c’è da osservare che Villamagna è perfettamente allineata con l’angolo nordovest

della Piramide di Keope.

3 Il toponimo Corvara può essere interpretato anche nel senso che il Pesce Sansonesco era dei Corvi, nome con cui siintendono i popoli musulmani dai capelli corvini.4 Ce ne sono altri che ribadiscono il tema della vendetta ebrea su Gesù e gli insulti ingiuriosi (per esempio Villa Cellierao Torre dei Passeri) che il lettore può consultare autonomamente, reperendo altri spunti e informazioni.5 Le frazioni di Civitella Casanova sono: Colle della Guardia, la Guardia era del Colle (Nazaret) oppure il Collega eradella Guardia Romana, Fazio, era dei faziosi Assassini o Sicari, era Fedele amico di Azio (Augusto) o del Lazio, era unFedele di Sion, Santanello, il Santo è ora in anello, cioè nel tunnel e “in culo”, Madonna delle Grazie, è ora Madonnache dice grazie, Mirabello, è del Bellum Mirabile ma ora guarda la Bell, Topanera, è ora topa nera cioè è ora Donna oMadonna Nera, Valle del Giardino, è nella valle cioè nella fossa di Jenin o del Nilo, Vestea, era delle Bestie o deiBestiali (Vestalis), ma ora è Fuoco Sacro dei Vestini cioè è all’inferno tra i Vestini, Centelle, lo custodiscono cento L,cioè cento Leoni, Leuci, Luci o Stelle (o forse cinquemila 100 x L).Un toponimo significativo è Cugnoli, da interpretarsi come cuneulus, piccolo cuneo.Infatti, Gesù Uomo-Donna, ora Cuniculus cioè Rabbi(T), è segregato in una camera sotterranea raggiungibile attraversoun cuniculum, ha il cunnus (vagina) ed è seviziato segretamente dalle guardie che sorvegliano il sepolcro (cuna)mediante un cuneulum, vale a dire un fioretto o spadino appuntito (κώνος). 6 A tal riguardo bisogna rammentare che a Marostica esiste il cosiddetto Palazzo del Doglione, chiamato anche Rocca diMezzo.Il Palazzo è la Villa Magna di Gesù, dove egli duole, anzi duole molto (doglione), ubicata – sembrerebbe - a Rocca diMezzo.

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Piramide di Keope – Villamagna (CH)

Tale particolarità è sottolineata dai toponimi dei paesi circostanti Villamagna, che alludono

copertamente alle Piramidi.

Il fatto che il personaggio nel sepolcro è Yoshua o Gesù di Nazareth, vissuto millenni dopo i

Faraoni egizi, si spiega se si considera che Israele è il popolo della Voce di Dio, cioè il popolo che

ha sempre ascoltato la voce di Dio nelle persone dei Profeti.

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A costoro venivano annunciate le vicissitudini che avrebbero messo a dura prova la sopravvivenza

del popolo ebreo, con l’irrevocabile promessa, però, che gli israeliti non sarebbero stati estinti

definitivamente ma avrebbero ottenuto, a distanza di lunghi secoli, la loro Terra o Patria (Terra

Promessa).

I Profeti avevano previsto o, meglio, erano stati informati dalla Voce di Dio che con la conquista

romana di Gerusalemme e l’avvento di Yoshua il Traditore e dei suoi seguaci le tribù di Israele

sarebbero disperse in ogni angolo della Terra (diàspora).

Per costui, però, era stata prevista una fine atroce.

Il popolo ebreo avrebbe avuto modo di consumare una vendetta esemplare, consistente nella sua

crocefissione ed evirazione, alla quale egli sarebbe sopravvissuto per volere di Dio.

Dopo la consegna agli ebrei Yoshua sarebbe stato tenuto, “morto vivente” o “zombie che resuscita”,

in un sepolcro celato in un antro sotterraneo, affinché gli stessi potessero infierire all’infinito su di

lui quale Ostia o Vittima Eterna di Israele (Agnello di Dio).