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  • 7/25/2019 Vincenzo Cicero, Henologia e Oblio Dell'Essere. a Proposito Di

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    Vincenzo Cicero

    Henologia e oblio dell'Essere. A proposito di unafigura speculativa centrale in Heidegger

    1. La henologia di Beierwaltes e la sua critica allaSeinsvergessenheitheideggeriana

    2. Limiti strutturali di uesta critica!."nalisi del signi#icato dell$o%lio dell$&ssere nel pensare heideggeriano'.Anwesen( il senso #ondamentale dell$ongreco)*. Lo strano o%lio heideggeriano dell$exaiphnes+. ,i#erimenti %i%liogra#ici

    -evo con#essarle una cosa la struttura del pensiero platonico mi ( completamente oscura.

    // 0artin eidegger a eorg 3icht4 verso la met5 del 16'* 7Antwort4 p. 1819

    1. La henologia di Beierwaltes e la sua critica allaSeinsvergessenheitheideggeriana

    -agli anni $:; del secolo scorso4 negli studi #iloso#ici europei s$( dissodato uestonuovo territorio disciplinare il cui nome ( leggermente euivoco4 ma che4 appenaorecchiato4 riscuote #acili simpatie. enologia. Il de%utto u##iciale ( avvenuto nel 16:2sulle colonne delloHistorisches Wrterbuch der Philosophiedi

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    ( del tutto in#ondata in uanto verte non su due ontologie4 %ensE su Fune ontologieet4si l$on peut dire4 une nologieG4 due punti di vista tra loro contraddittori FIn unadottrina dell$&ssere4 l$in#eriore non ( che in virtH dell$essere del superiore. In unadottrina dell$no4 al contrario4 ( principio generale che l$in#eriore sia solo in virtH diciA che il superiore non (G.?!@Come caso esempli#icativo4 ilson citava il passo delleon!essionidi "gostino 7I4 *4 :9 "uid enim est# nisi $uia tu es%4 il cui signi#icato

    #unziona per#ettamente proprio perch ri#erito al -io dell$&sodo4 ma che se indirizzatoall$no di 3lotino andre%%e piuttosto ri#ormulato cosE "uid enim est# nisi $uia tu nones%

    -agli anni $8; in poi #ondamentali contri%uti storico/#iloso#ici e teoretici alla henologiasono venuti da =erner Beierwaltes4 soprattutto con due operedentit(t und )i!!eren*7168;9 e)en+en des &inen7168*94 delle uali iovanni ,eale ha promosso latraduzione italiana presso Vita e 3ensiero.?'@

    In Beierwaltes si possono individuare due accezioni diHenologie4 una ristretta l$altraestesa.

    Jel primo senso ( storicamente corretto de#inire KhenologicaK solo la #iloso#ianeoplatonica F3ensare l$no ( il motivo centrale del #iloso#are neoplatonico4 al puntoche il termine KhenologiaK concerne precisamente l$intenzione #ondamentale di uesto#iloso#areG.?*@-a 3lotino a 3roclo attraverso 3or#irio4 l$no stesso ( unico motore eguida di ogni uestione che si impone al pensare4 il uale4 pensando l$no stesso4 neco/pensa le molteplici #lessioni4 tracce e immagini.

    Jel secondo senso4 l$accento teoretico si sposta dal rapporto tra l$no e il pensareall$no in uanto tale4 alla sua assolutezza4 al suo con#igurarsi come principio di tutto4dando cosE luogo alla #igura teoretica paradossale per cui l$no ,tutto e4 insieme // inuanto oltre-essere4 non-essere// 4 nulla di tutto. L$idea #ondamentale di una Tutt/

    nit54 sviluppata inizialmente da 3lotino 7ma sulla scorta di evidenti suggestioniplatoniche94 ( stata ulteriormente e variamente arricchita dai pensatori dell$Dccidente4a partire da 3roclo4 passando per -ionigi "reopagita4 &riugena4 0eister &chart4Cusano4 Bruno4 Lei%niz4 Spinoza4 #ino a Schelling e egel.

    Secondo uest$ultima accezione4 Beierwaltes ha potuto operare programmaticamenteuna reinterpretazione dell$intera storia della meta#isica alla luce del paradigmahenologico4 senza tuttavia irrigidirlo nell$opposizione al paradigma ontologico4 anzi4dimostrando l$essenziale compati%ilit5 dei due. Come esempio piH eclatante dellametamor#osi storica e tematica dell$no a partire dallo spirito del neoplatonismo4processo in cui le #orme sempre nuove dell$nit5 mani#estano e ri%adiscono il punto dipartenza originario piuttosto che celarlo4 Beierwaltes menziona 7nella stessa direzione4ma in senso contrario all$esempio gilsoniano sopra citato9 l$idealismo tedesco alleprese con la lettura di&sodo4 !4 1'

    "nche la uestione dell$essere4 a##inata in maniera cosE caratteristica nel neoplatonismo4soprattutto per Schelling va pensata4 insieme alla tras#ormazione cristiana che essa hasu%Eto4 come un elemento determinante della sua teoria #iloso#ica. o preso come #iloconduttore di uesto processo la storia dell$interpretazione di&sodo4 !4 1'4&go sum $ui suml$autorivelazione del -io #edele alla sua alleanza viene reinterpretata4 entro il contesto delconcetto neoplatonico di essere4 come un &ssere entro s immuta%ile4 che concepisce se

    stesso atemporalmente4 si compie trinitariamente4 e diviene la misura di ogni altro essente.Mino all$idealismo di Schelling e di egel4 uesto &ssere si mostra come una unit5 che ri#lettese stessa e pertanto KadempieK a se stessa // per Schelling come l$autoa##ermazione

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    dell$"ssoluto4 per egel come il concetto che4 dispiegandosi nell$Idea assoluta4 si media conse stesso.?+@

    Jell$idealismo tedesco4 henologia neoplatonica e ontologia cristiana avre%%ero cosEconsumato il loro amplesso #inale // dopo di che sare%%e cominciata una complicata#ase di decantazione antiplatonica4 culminata nella teoria critica di "dorno.

    Dra4 #orte della propria dettagliata ricognizione del .eist des /euplatonismusdelpensiero occidentale4 indentit(t und )i!!eren*Beierwaltes accusa 0artin eideggerdi aver avanzato la cele%re tesi dellaSeinsvergessenheit4 cio( della meta#isica nel suocomplesso come epoca dell$o%lio dell$&ssere4 senza aver mai #atto seriamente i conticon il pensiero del neoplatonismo4 da 3lotino a Cusano.?:@

    Jella esposizione %eierwaltesiana4 la posizione di eidegger risulta e##ettivamentede#icitaria. L$&ssere sare%%e stato o%liato dal pensiero meta#isico // cio( dalla #iloso#iaoccidentale che va da 3latone a Jietzsche // perch Fla uestione #ondamentale dellaKmeta#isicaK uestiona l$essere dell$essente4 o l$essente dell$essere4 oppure l$essente in

    $uanto essente7on he on94 ma non l$&ssere in $uanto &ssereG?8@riguarda l$&sserepensato come di##erente 7come essente supremo e piH universale94 non comedi##erenza. L$impensato della meta#isica sare%%e dunue l$&ssere in uanto di##erenza4la di##erenza in uanto di##erenza. Senonch // o%ietta Beierwaltes?6@// il principioneoplatonico non ( l$&ssere4 ma l$no sovra/essente4 la di##erenza assoluta4 cio(proprio uell$&s selbstche eidegger nel0rie! 1ber den Humanismus?1;@rivendicaall$&ssere che4 per il pensiero a venire4 andr5 considerato eminentemente in manierapre/ e postmeta#isica. 3er dirla in altri termini secondo Beierwaltes4 la #igura teoreticaheideggeriana dell$o%lio meta#isico dell$&ssere mettere%%e piuttosto a nudo l$o%liodell$no neoplatonico da parte dello stesso eidegger. Il pensatore della

    Seinsvergessenheitsare%%e stato in realt5 vittima inconsapevole4 uasi per curiosocontrappasso4 di una pregressa&insvergessenheit.?11@

    2. Limiti strutturali di questa critica

    Jon concordo con uesto giudizio di Beierwaltes. La tesi heideggeriana dell$o%liodell$&ssere ( divenuta di pu%%lico dominio con l$uscita nel 16': del0rie! 1ber denHumanismus4 dove l$espressioneSeinsvergessenheitricorre uattro volte. Jella suacritica4 Beierwaltes cita il0rie!una sola volta4 ma esclusivamente per ricordare lacaratterizzazione delSeincome&s selbst4 mentre per laSeinsvergessenheitrinvia ad

    altri testi4 tutti editi successivamente.?12@,itengo invece che avre%%e dovuto prestaremaggiore attenzione allaLettera sull'umanismoe al contesto 7speculativo generale4editoriale speciale9 al uale ( legata.

    Certo4 per valutare compiutamente la #igura teoretica dell$o%lio dell$&ssere occorrerisalire %en al di ua e al di l5 della pu%%licazione del0rie!4 e innanzitutto rivolgersiall$u##icio anagra#e dei0eitr(ge *ur Philosophie4 dove si rinviene il certi#icato dinascita della locuzioneSeinsvergessenheit4 per poi tenere presente l$intero itinerariospeculativo heideggeriano daSein und 2eita2eit und Sein. 0a proprio la circostanzache4 per la prima menzione pu%%lica dell$o%lio dell$&ssere4 eidegger a%%ia sceltouesto scritto epistolare 7in risposta all$interrogativo di

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    lascia intendere che la collocazione dellaLetteraal centro del suo cammino dipensiero non sia meramente cronologica e a%%ia piuttosto una #unzione nevralgica.

    Nuanto ai0eitr(gein particolare4 %isogna riconoscere che4 se%%ene all$epoca dellastesura didentit(t und )i!!eren*di Beierwaltes 7#ine anni $:;9 essi non #osseroancora stati pu%%licati come volume +* dellaHeideggers .esamtausgabe4 dove hannovisto la luce solo nel 16864 la loro uscita non ha in#luito a##atto sulla critica%eierwaltesiana. Che nellaLettera sull'umanismoeidegger4 deli%eratamente4 siesprima in primisnella lingua della meta#isica e4 insieme4 lasci emergere ui e l5 dallos#ondo l$altralingua4 uella con cui il pensatore di 0eOirch si azzarda a diredell$&reignis // che insomma l$essoterica del0rie!necessiti strutturalmente delsoccorso dei testi KesotericiK?1*@che rispecchiano il nuovo corso avviato nel 16!+?1+@tutto ciA4 una volta divenuto di pu%%lico dominio4 non ( comunue valso a modi#icareo uantomeno a ricali%rare il giudizio di Beierwaltes4 il uale in#atti ha licenziato nel2;11 una seconda edizione didentit(t und )i!!eren*testualmente inalterata.?1:@CosEil duplice contesto dellaSeinsvergessenheitnelloHumanismusbrie!continua arimanere da lui insu##icientemente considerato4 proprio come trent$anni #a.

    C$( un passo // peraltro molto noto // dellaLettera sull'umanismoche illumina inmaniera peculiare uno degli aspetti piH signi#icativi dell$o%lio dell$&ssere

    -alla pu%%licazione diSein und 2eit( rimasta esclusa la terza sezione della prima parte42eitund Sein. Nui il tutto si capovolge. La sezione in uestione rimase esclusa perch il pensare4interdetto4 #alliva il dire su##iciente a uesta svolta ?3ehre@4 e uindi non ne veniva a capo conl$aiuto della lingua della meta#isica. La con#erenza 4om Wesen der Wahrheit4 pensata ecomunicata nel 16!; ma stampata solo nel 16'!4 d5 una certa idea del pensare della svolta daSein und 2eita2eit und Sein. Nuesta svolta non ( un$alterazione del punto di vista diSeinund 2eit4 ma in essa il pensare lE tentato giunge per la prima volta nella localit5 della

    dimensione in %ase alla ualeSein und 2eit( esperito4 ed esperito invero nell$esperienza#ondamentale dell$o%lio dell$&ssere.?18@

    Il capolavoro del 162: sare%%e dunue4 stando all$autointerpretazione heideggerianaoperata in pu%%lico un ventennio dopo4 il #rutto di una esperienza diretta4 %ench nonancora completa4 dellaSeinsvergessenheit4 un primo destarsi da uesto o%lioplurisecolare.?16@Sein und 2eit4 se si deve prestar #ede alle parole del suo autorepro#eritea posteriori7post na*ismum94 ( stato un viaggio destinale4 al uale ( seguitauna svolta decisiva per il pensare dell$Dccidente.?2;@& nelProto+oll *u einem Seminar1ber 52eit und Sein6del settem%re 16+24 che nel complesso ( una specie diautointerpretazione heideggeriana alla seconda potenza4 viene in certo modocon#ermata la #unzione centrale dellaLetteranella nuova strategia comunicativaavviata dal pensatore nell$ultimo dopoguerra4?21@uando per lui era ormaide#initivamente tramontata la possi%ilit5 di tornare a insegnare all$universit5.?22@

    . Analisi del significato dell'oblio dell'Essere nel pensareheideggeriano

    " uesto punto4 con uno s#orzo panoramico che spazia daSein und 2eit4 il uale

    esordisce proprio con la denuncia dell$o%lio nel uale sare%%e caduta da gran tempo //precisamente dalla #iloso#ia postaristotelica // la uestione del senso dell$&ssere 7P 194 a2eit und Sein4 in cui ( detto a chiare lettere che il destarsi dall$o%lio dell$&ssere si

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    eventua come ridestarsi del pensare per soggiornare entro l$&reignis4?2!@vogliotratteggiare gli aspetti capitali dellaSeinsvergessenheitheideggeriana in tre momenti.

    .1. La locu!ione

    a9 La 4ergessenheit4 l$o%lio4 non ( per eidegger un semplice dimenticare4 un mero

    scordare4 come se4 per scarso interesse o per trascuratezza4 nella mente e nel cuore#osse venuta meno la presenza di ualcosaQ non ( un$amnesia4 uasi si trattassedell$assenza attuale dalla memoria di immagini ritenute in essa precedentemente4 euindi in ualche modo ancora disponi%ili4 riesuma%ili all$occorrenza dietro impulsorievocativo interno o esterno. &gli pensa invece l$o%lio nel senso greco della lethe

    lethenon ( un o%liare in uanto stato soggettivo e vissuto particolare4 %ensE ascosit5dell$essente4 ?...@ l$accadere oggettivo dello s#uggire e sottrar/si dell$essente4 ?...@ un accaderedestinale che irrompe sugli uomini4 // ma un accadere che coinvolge insieme tutto l$essenteuesto se ne va nell$ascosit54 si sottrae4 l$essente ( semplicemente via. ?...@ letheindica un

    accadere oggettivo che concerne l$uomo nella sua esistenza4 che gli sopraggiunge4 l$avvolge4cio( l$inserisce nella mani#estativit5 dell$essente. Nuesto oggettivamente accadente esser/viadell$essente ( il!ondamentola cui conseguenza ( che su ualcosa l$uomo non sappia piHnulla.?2'@

    D%lio ( cosE il carattere di ciA che si nasconde4 #inch rimane nascosto 7nel %rano citatoil nascosto ( l$essente in#atti ciA che eidegger vi descrive ( una 4ergessenheit desSeienden94 e rispetto a cui null$altro potre%%e il sapere umano se non4 al limite4prendere atto del nascondimento4 cio( sapere di non sapere. Nuanto alla4ergessenheit des Seins4 un marginale dellaLettera sull'umanismoreca

    elouentemente FD%lio //Lethe// nascondimento // sottrazione // dispropriazione&reignisG.?2*@

    %9 IlSeinin causa nella Seinsvergessenheit// eidegger lo ripete spesso // non (l$essere dell$essente4 cio( laSeiendheit4 l$essentit54 %ensE ilSe7n4 nella gra#ia arcaica4?2+@chiamato in piH modi dal #iloso#o tedesco nelle varie tappe del suo itinerarioSein1berhauptinSein und 2eitQ&s selbstnelloHumanismusbrie!Q&reignis//essotericamente4 in#ineR // indentit(t und )i!!eren*. all$ascosit5 originaria delSe7nche la stessaSeiendheitdeve il proprio tratto nascondente. &d ( in %ase alSe7ne alsuo Wesen4 al suo essenziare4?2:@che dev$essere pensato l$Anwesen4 il presenziare4 cheeidegger indica come il signi#icato #ondamentale dell$essere dell$essente impostosiFdagli al%ori del pensare occidentale/europeo #ino a oggiG4 uindi comel$interpretazione meta#isica per eccellenza della essentit5. &cco come si puA esprimere4con tipico gesto ludover%ale heideggeriano4 uello che per lui ( l$impensato7l$impensa%ile9 della meta#isica das Anwesende vom Wesen des Se7ns her anwest4 ilpresenziante presenzia a partire dall$essenziare dell$&ssere// cio( a partiredall$&reignis.

    c9 Il genitivo desimplicato nellaSeinsvergessenheit( volutamente am%iguo4 a##inchin prima %attuta ne %alzi agli occhi la direzione oggettiva e l$&ssere appaia comel$o%liato dal soggetto umano4 ma poi il contraccolpo #accia emergere che il rapporto (in realt5 capovolto4 e contiene al suo interno un$articolazione complessa. n passoperspicuo che descrive uesti arti condensati nel dessi trova al P !2: del trattatoKesotericoK)as &reignis.?28@La genitivit5 non puA non essere pensata uiheideggerianamente4 in primis4 comeHer+un!4 provenienza da &reignis.

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    3.2. La storia della metafisica

    Il plesso onomatico completo compendiato dalla formulaSeinsvergessenheit ineffetti: Vergessenheit der Wahrheit des Seins, oblio della verit dell'Essere -- formulateoretica con cui si ripropone dopo il 1927 la questione delSinn von Seins!29"#ra, findaSein und Zeitla verit ric$iama per %eide&&er immediatamente almeno altre treparole, traduioni di un medesimoSachverhalt: aletheia, Unverborgenheit(inascosit),Lichtung(luco)!*+"e non fosse storicamente implausibile, una buonaversione &reca dellaSeinsvergessenheitsuonerebbe lethe tes aletheias a il punto proprio questo: qual la plausibilit .storica. del discorso $eide&&eriano, dalmomento c$e il pensatore circoscrive la storia della metafisica facendola cominciarecon /latone e culminare in 0ietsc$e

    a) /er disporsi in maniera corretta a intendere cosa sia Geschichte, storia, per%eide&&er, biso&na se&uire con l'orecc$io la consonana Geschehen-Geschichte-Geschick!*1"toria per lui indis&iun&ibile da destino nell'altralin&ua ci3 potrebbeesprimersi anc$e cos4: o&ni accadere autentico, propriamente tale (eigentlichesGeschehen), o&ni storiciare viene eventuato da co-mandamento (Ge-schick) dell'Er-ei&nis 5a Geschichte der Metaphysik(e o&ni plausibilit o implausibilit storica dalpunto di vista $eide&&eriano) pu3 venire compresa solo se inte&rata in questacostellaione destinale: la metafisica, come interpretaione dell'Essere (obliato inquanto tale) a partire dall'essente, non si dunque prodotta nella storia (e come storiaeminente) dei 6reci per iniiativa del loro &enio filosofico,!*2"ma (stata) un destinoinevitabile (perc$ nascostamente co-mandato dall'Erei&nis) dell'intero #ccidente

    b) 5a storia della metafisica comincia con /latone: %eide&&er lo afferma decisamente eripetutamente dopo averlo .documentato. nellaPlatons Lehre von der Wahrheit,

    pubblicata durante la &uerra e poi riedita nel 1987 insieme alloHuanisusbrie!!**"

    nc$e se l'espressioneSeinsvergessenheitnon vi compare mai, il tema principale diquesto breve trattato l'iniio della storia dell'oblio della verit dell'Essere --l'accoppiamento editoriale con laLetteramanda in soffitta qualsiasi dubbio ino a/latone, esattamente fino al ;II libro della"epubblicain cui viene narrato il mitodella caverna, secondo %eide&&er il pensiero &reco $a affidato alla parola aletheialacustodia dell'essena .estorsiva. della verit come Unverborgenheit:

    5'inascoso dev'essere strappato a un'ascosit, dev'esserle in certo senso rapito /oic$ per i6reci l'ascosit, in quanto nascondersi, domina principialmente l'essena dell'Essere, e

    quindi determina anc$e l'essente nella sua presenialit e accessibilit (.verit.), ecco c$e laparola dei 6reci per ci3 c$e i

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    sempre trasparente, risplendente, evidente, presente Il dominio nell'essenadell'Essere passa dall'ascosit all'evidena massima e stabilmente presente comerisplendente:

    Il .mito della caverna. !" si fonda sul processo non detto per cui l'ideadiviene si&noradell'aletheia !" e ovunque, in o&ni comportamento verso l'essente, ci3 c$e importa l$ideindell'idea, il &uardare l'evidena, allora o&ni sforo deve anitutto concentrarsi perrendere possibile un tale vedere /er ci3 necessario il &uardare diretto !" =utto dipendedalla orthotes, la correttea del &uardare !" ;erit diviene orthotes, la corretteadell'apprensione e dell'asserione!*>"

    ?eterminando l'Essere come idea, /latone $a lasciato c$e nell'apprensione delsovrasensibile (dell'invisibile) prendesse il sopravvento un tratto eminente del visibile,la risplendena del sole come imma&ine per l'Idea di tutte le idee!*@"?ecisivo inquesta mutaione d'essena anc$e il correlativo mutamento dell'atte&&iamentodell'uomo, la cui libert, precedentemente commisurata al disascondimentodell'essente, si trasforma .platonicamente. in capacit di &uardare in modo correttoci3 c$e, mai nascondendosi, il sommamente evidente per cui l' aletheiadipendeormai dalla correttea dell'occ$io solare, dello s&uardo .so&&ettivo. dell'uomo%ncipitphilosophia &i' e' oblivio veritatis essendi(-- la c$iosa di %eide&&er!*7"

    3.3. Nel contesto dell'Ereignis-pensiero

    ?a /latone a 0ietsc$e, varie fi&ure metafisic$e e fasi (onto) storic$e, ma un unicodestino-comando, da un unico andante: l'Erei&nis!*A"5'oblio della verit dell'Essere uno dei capitoli della sa&a $eide&&eriana dell'Erei&nis, nell'arcaica -- ma sempreventura -- contrata del quale!*9"esso va quindi incontrato per venire colto e valutatonella sua compiutea

    a) 5aSeinsvergessenheit$a uno speciale le&ame diretto con l'interpretaione.travol&ente. c$e %eide&&er $a fornito della celebre espressione carnapiana)ber*indung der Metaphysik!8+"e infatti per Barnap l'analisi lo&ico-lin&uistica eraperfettamente in &rado di superare (+ber*inden) la metafisica, di lasciarselaco&nitivamente alle spalle mettendo a nudo la vacuit conoscitiva delle sueproposiioni -- la cui quintessena era da lui additata nelle formule del tipo$eide&&eriano das ,ichts selbst nichtet!81"-- , invece il pensatore di eCDirc$ intende

    quel superamento come )ber-*indung, tra-vol&imento: non un vol&ersi oltre, bens4un ri-vol&ersi all'intera storia della metafisica attraversandola e declina tale rivol&ersiabbinandolo alla Ver*indung des Seins, cio all'invol&imento dell'Essere in quanto#ssererimesso infine dal suo oblio, rimemorato 5a metafisica non va oltrepassata,non puesserlo, pu3 solo venire riattraversata, ripensata nelle sue diverse epoc$e, ecos4, ripresa nel ricordo dell'#ssere, condotta entro il luco dell'Erei&nis In uno deitesti meno essoterici pubblicati in vita, %eide&&er dice:

    Il tra-vol&imento della metafisica viene pensato ontostoricamente Esso il se&no precursoredell'invol&imento principiale dell'oblio dell'Essere nteriore, sebbene anc$e pi nascosto del

    pre-se&no, ci3 c$e si mostra in esso Fuesto l'Erei&nis stesso !" Il tra-vol&imento latra-duione della metafisica nella sua verit!82"

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    0ietsc$e, all'apparena il pi stravol&ente antiplatonico tra i filosofi per via della sualotta sistematica contro il mondo ideale, stato di fatto l'ultimo pensatore metafisicoperc$, portando a compimento il pro&etto-&uida (Leitent*ur!) dell'intera metafisica-- collocare l'essente, rappresentato nell'elemento universale della sua essentit, entrol'aperto della presenialit stabile e permanente -- , $a operato l'estremo irretimentonellaSeinsvergessenheit!8*"ena quel compimento, tuttavia -- insiste sempre

    %eide&&er -- , non ci sarebbe stata l'esperiena della &ettatea del pro&etto(Ge*or!enheit des #nt*ur!s), perci3 sarebbe rimasto ancora occulto il suo caratterestorico-destinale-comandamentale: G5'insieme dei tratti del pro&etto metafisicodell'essente ri&uardo all'essentit !" diviene comprensibile solo quando quel pro&ettoviene all'esperiena come storicamente &ettatoH!88"

    #ra, il primo sentiero speculativo europeo-occidentale battuto nella ona dellaGe*or!enheit des #nt*ur!s, l dove Gi pastori abitano invisibili e al di fuori deldeserto della terra devastataH,!8>" statoSein und Zeit, e dunque non sar mai percaso c$e il testo in cui fa il suo esordio pubblico la locuioneSeinvergessenheitsia lostesso (loHuanisusbrie!) in cui ricorrono tanto la parola.ehre, GsvoltaH, c$ese&na l'avvio dell'auto (re) interpretaione del sentiero del '27, quanto la frasesorprendente der Mensch ist der Hirt des Seins, Gl'uomo il pastore dell'EssereH,!8@"c$e all'epoca per i lettori divenne ben presto l'emblema del nuovo corso del pensiero edella scrittura di %eide&&er In una fase ulteriore dell'auto (re) interpretaione si le&&eallora:

    Il pensare c$e comincia conSein und Zeit dunque, da un lato, il destarsi dall'obliodell'Essere -- dove destarsi dev'essere inteso come un ricordarsi di qualcosa c$e non eraancora stato pensato -- , ma, dall'altro lato, in quanto questo destarsi, non affatto unacancellaione dell'oblio dell'Essere, bens4 il porsi dentro esso e uno staniarvi Bos4 il destarsi

    dall'oblio dell'Essere per staniare in esso il ridestarsi nell'Erei&nis olo nel pensareall'Essere stesso, all'Erei&nis, l'oblio dell'Essere diviene esperibile in quanto tale!87"

    b) e laSeinsvergessenheit, per %eide&&er, si lascia pensare propriamente soltantonella prospettiva dell'Erei&nis, perc$ a questo, nell'intimo, pertiene l'#nteignis, ildispropriamento!8A"In tal senso l'eventuaione-propriaione da parte dell'Erei&nisrisulta ad-propriante, ossia donante a o&ni essente la sua propria essentit, e sempreinsieme dis-propriante, cio -- secondo una direione semantica intensiva del prefisso.dis-. assai appreata da %eide&&er!89"-- riparante, recondente, nascondente laproveniena dell'essena propria dell'essente

    n'espressione usata nelProtokolldel 19@2 mi sembra molto efficace a comunicarel'ambi&uit esseniale dell'Erei&nisJEntei&nis: die Zu*endung i #nt/ug, Gladevoluione nel sottrarsiH!>+"5'Erei&nis, il cui co-mandante esseniare %eide&&erinvita a pensare .tautolo&icamente. come ereignisha!t, approprieventuante, devolveessentit e, insieme, sottrae il proprio esseniare (quindi nascondendo-recondendoessena dell'essente) 0el dis-propriamento la scaturi&ine prima dell'obliodell'Essere: G5'Erei&nis entro esso stesso Entei&nis, dispropriaento, parola nellaquale accolta eventuatamente la &reco-arcaica lethenel senso del nascondereH!>1"

    Fuesta parola va considerata l'erede speculativa di un plesso onomatico su cui

    %eide&&er $a insistito .esotericamente. soprattutto nel decennio 19*@-8@, consonantenon per accidente con laSeinsvergessenheit:Seinsverlassenheit, Grilasciodell'EssereH!>2"Il suono esseniale delLasseninduce a rendere in italiano il

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    nominativo del plesso non con l'usuale GabbandonoH, ma con un sostantivo c$e, sepossibile, sia affine alla Verlassenheitspeculativamente, etimolo&icamente efonicamente ecco perc$ scel&o appunto GrilascioH, da intendere nell'acceionefondamentale -- benc$ non esclusiva -- di messa in libert (dell'essente, c$e ilrilasciato)!>*"

    Il rilascio dell'Essere viene inquadrato sul piano teoretico in particolare nei KK >+->Adei0eitr1ge, e cristallinamente riassunto nella ouverturedelle cinque ri&$e iniiali(titolo incluso) del primo di essi:2nklang 3 der Wesung des Seyns 3 aus derSeynsverlassenheit 3 durch die n4tingende ,ot 3 der Seynsvergessenheit: G9"il rarissimo e massimamente straniante,l'irrappresentabile la cui unicissima unicit (ein/igste #in/igkeit) si apre come talesoltanto .ora., al tempo del dominio del ?is-positivo, nel kairosin cui la acco&lie ilpensare c$e ne viene appellato

    c) ?estarsi dall'oblio dell'Essere per ridestarsi nell'Erei&nis comporta per il pensare uncompito c$e, sebbene possa sembrare analo&o a&li scopi di altre prassi (mistico-)

    speculative dell'epoca metafisica, %eide&&er ritiene si confi&uri in maniera inedita:rilasciarsi al rilascio dell'Essere!@+"

    i tratta sena dubbio di un ri-pensamento della gela/enheitdi eister EcD$art, ilquale viene del resto esplicitamente citato in uno dei due scritti $eide&&eriani classicidedicati alla Gelassenheit!@1"(la menione specifica va comunque appreata comemessa in &uardia dall'influena ne&ativa esercitata dalla volont sull'instauraionedella rilasciatea, non come modello di ermeneusi della mistica ecD$artiana)!@2"Ed una riconsideraione c$e, in particolare nel dialo&o imma&inario a tre voci diZur#r4rterung der Gelassenheit, viene svolta secondo una variaione sul tema dellaLichtung, stavolta impersonata dalla Gegnet, GcontrataH (forme arcaic$e,

    rispettivamente, di Gegende GcontradaH)lla contrata, si evince dal dialo&o, perten&ono due modalit principiali di esseniareIl contrare (das Gegnen), Gproprio come se non avvenisse nullaH (gleich als ob sich

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    nichts ereigne) ,!@*" la modalit c$e rilascia &li essenti alla contrata (cio a se stessa)racco&liendoli principialmente nell'aperto del loro coappartenersi, nella quiete dellaloro essena cos4 di volta in volta rilasciata (d) alla contrata,a prio principio, lastessa essena storica dell'uomo, e a questo rilascio il pensare metafisico $acorrisposto in varie maniere, inclusa la mistica 5a seconda modalit coinvol&e invecel'essena del pensare e l'essena delle cose,5enkene5ingen, in alteru principiu,

    cio nell'epoca postmetafisica, e a sua volta duplice: 1) contrataione (Vergegnis),in quanto la contrata lascia entro s c$e la rilasciatea si desti in quel pensare c$e asua volta aspetta rilassata-mente di lasciarsi immettere nell'aperto della contrata 2) cosaione (0edingnis), cio la contrata condiiona (bedingt) la cose cosiandole,lasciandole essere come cose, mentre usufruisce del rilasciarsi a esse da parte delpensare

    Fuest'ultimo conte&no del pensare postmetafisico, c$e viene tematiato da %eide&&ernel discorso Gelassenheitdel 19>>, se&na la massima distana dalla misticaecD$artiana Il referente immediato della locuione Gelassenheit /u den 5ingencostituito dalle .cose tecnic$e.:

    /ossiamo utiliare &li o&&etti tecnici, e tuttavia, in o&ni utilio conveniente, insiememantenercene liberi, in modo da lasciarli andare in qualsiasi momento /ossiamo usare &lio&&etti tecnici nel modo in cui devono essere usati a possiamo insieme lasciare questio&&etti a se stessi come qualcosa c$e non ci ri&uarda intimamente e autenticamente/ossiamo dire .s4. all'utilio inevitabile de&li o&&etti tecnici e, insieme, possiamo dire .no.,impedendo loro di reclamarci in esclusiva e cos4 di distorcere, confondere e infine devastarela nostra essena !" ;orrei c$iamare questo atte&&iamento c$e dice contemporaneamentes4 e no al mondo tecnico con un'antica parola: la rilasciate//a verso le cose!@8"

    Fuesta non scontata duplicit nell'utilio dei dispositivi -- rilasciarsi a essi, rilasciarlia essi stessi -- $a il suo complemento nel rapporto del pensare con le cose entro lacontrata, il quale aspetto trova qui la sua versione onomatica nella6!!enheit !+r dasGeheinis: G5a rilasciatea verso le cose e l'apertit al mistero si coapparten&ono !," ci danno lo s&uardo su un nuovo terreno in cui radicarci !" 0on ac-cadono percaso Entrambe maturano solo da un pensare impavido e incessanteH!@>"

    ?all'oblio dell'Essere il pensare si desta decidendo di staniare in esso, disabituandosial volere e aspettando c$e ven&a ridestata entro s, dallaLichtungJGegnet, larilasciatea verso le cose e al misterioso rilasciare del luco dell'Er-J#ntei&nis

    In sintesi:Seinsvergessenheit, cio oblio della verit dell'Essere, indica secondo%eide&&er l'evento epocale per il destino dell'#ccidente con cui l'#ssere, lasciandoessere principialmente l'on&reco entro l'orionte della presenialit, si insiemeritirato nel nascondimento e sottratto a qualsiasi tipo di apprensione /resentito a&lialbori del pensare ellenico (Eraclito, L 12* ?O), questo oblio-nascondimento stato asua volta decisivamente obliato da /latone con la dottrina dell'Idea suprema comerisplendena sempre presente, e tale rimasto per tutte le epoc$e successive dellametafisica-filosofia, fino al pro&etto sistematico di 0ietsc$e di collocare l'essenteesclusivamente nella luce della sua stabile e permanente presenialit sensibile 5aprima esperiena dellaSeinsvergessenheit stata fatta solo nel pensare $eide&&eriano,

    lun&o il sentiero c$iamatoSein und Zeit, e cos4, attraverso la simultanea meditaionesull'essena della tecnica odierna, divenuto possibile risalire alla scaturi&ine primadell'oblio e co&lierlo come la le&&e dell'esseniare dispropriante dell'Erei&nis

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    4.Anwesen il senso fondamentale dell'ongreco?

    Beierwaltes ben informato di questa costruzione speculativa, ne conosce la cornicegenerale e ne padroneggia diversi aspetti specifici. Ha definito, non senza qualcheragione, "nuova mitologia" poetata da Heidegger il contenuto deiBeitrge,!!edagli anni #$% ha ripetuto in pi& occasioni, in relazione a momenti henologicidifferenti, le sue critiche alla figura teoretica dellaSeinsvergessenheite alla connessaDestruktion/Verwindung der Metaphysik.!$

    'ppure, i tre testi di Heidegger imprescindibili per qualsiasi valutazione teoretica dellaSeinsvergessenheit(Beitrge zur Philosophie,Platons Lehre der WahrheiteBrief!er den "#u$anis$us%), e sui quali si regge pure in gran parte la rapidaricostruzione dei tratti capitali dell#oblio dell#'ssere che ho proposto nel paragrafoprecedente, non sono stati letti da Beierwaltes nella loro solidariet* e reciprocailluminazione. +on sorprende allora pi& di tanto che fin qui i suoi rilievi non abbianoneanche sfiorato il cuore del pensare heideggeriano, ma si siano limitati a segnalarne

    certe implausibilit* o lacune stori (ografi) cofilosofiche, specie riguardo a -lotino.!

    / tutte le critiche di questo tipo Heidegger avrebbe agevolmente ribattuto che la suatesi sullaSeinsvergessenheitnon n0 di ordine storiografico (historis&h), bens1storicodestinale (ges&hi&htli&h'ges&hi&kli&h), n0 filosofica, bens1 postfilosofica e ripensativa (an'denkend). 2n ogni caso, la(useinandersetzungcon un pensatore comelui, a proposito delle sue argomentazioni teoretiche, non pu3 non essere innanzituttoteoretica. 4i3 vuol dire p. es. che, con riguardo all#oblio dell#essere e alla storia dellametafisica heideggerianamente intesa, scorretto rivendicare un carattere falsificantealle determinazioni neoplatoniche dell#5no (hyperousion, heteron panton, ouden tonpanton, anaitios aition, apoluton, epekeina) ,!6prima di confutare la tesi seguente7

    +on per3 l#unit* stessa, di per s0, una determinazione essenziale originariadell#essere dell#essente.$%

    2l punto dirimente proprio questo, e nessuna inesattezza storiografica o filologica lopotr* mai relegare in secondo piano, n0 tantomeno trascurare7 8e Heidegger ha coltonel segno indicando il senso fondamentale dell#ongreco nell#(nwesen, nel presenziare,allora la sua interpretazione della metafisica come platonismo resta problematica per3niente affatto implausibile, e la tesi dell#oblio della verit* dell#'ssere non potr* maivenire messa in crisi a partire da determinazioni dello hen si tratti dell#5no degliagrapha dog$ataplatonici$9o di quello neoplatonico , ma solo dimostrando chein qualche esperienza speculativa della filosofia occidentale l#essere stato pensato

    entro una ampiezza pi& comprensiva dell#orizzonte stesso della presenzialit*. :#altraparte, se si mostrasse gi* a monte, all#interno di una prospettiva teoretica analoga aquella heideggeriana, che lo henellenico non der Vordergrund der (nwesung, ilproscenio della presenziazione, ma risulta come una determinazione cooriginariaall#ono addirittura ancora pi& originaria, cos1 da costituire piuttosto il retroscena(#intergrund) di ogni presenziare, allora diverse argomentazioni heideggerianefinirebbero con il rivelarsi insostenibili non sul piano meramente storiografico, mateoretico.

    +el vaglio di queste ipotesi ne va di ogni henologia, la quale infatti deve sempremisurarsi con la eventualit* che la propria meditazione, nonostante la intesae

    di&hiaratasuperiorit*, anteriorit* e autonomia dell#5no rispetto all#'ssere, dipendada una preinterpretazione dell#'ssere tanto pi& pervasiva e cogente quanto menosospettata e riconosciuta come, secondo Heidegger, appunto il caso delSein als

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    (nwesenheitche, nel pensare metafisico, impregna tutte le determinazioni siadiscorsive sia concettuali.$;< sicuro p. es. che la differenza henologica, la qualesecondo =>ller separa in maniera assoluta l#5no indicibile dall#intero ambitodell#alterit* (essere e conoscere) ,$?non sia enunciabile esclusivamente sulla basedell#indiscusso riferimento dell#essere alla presenzialit*@ Aggi la questione prioritariadella henologia non pu3 consistere nella pensabilit* della hyperousiadell#5no, perch0

    cos1 essa si condannerebbe nonostante le dichiarazioni di principio$ a venirecondizionata da una struttura ontoparusiologica "occulta"C se invece non vuolesfuggire alla provocazione heideggeriana, la henologia deve innanzitutto ripensarel#'ssere in quanto tale ed esplorarne l#effettiva emancipabilit* dall#orizzonte della(nwesenheit, per poi riconsiderare l#5no alla luce delle risultanze di questaesplorazione e farne emergere la primalit*.

    5. Lo strano oblio heideggeriano dell'exaiphnes

    Desta nondimeno inesplicata, tanto da rasentare il mistero, una circostanza singolare

    che si colloca nello snodo decisivo della tesi dellaSeinsvergessenheit, e che, seadeguatamente elucidata, potrebbe rendere ampio conto dell#atteggiamentoheideggeriano verso lo henologico. -oich0 la piena comprensione speculativa di talecircostanza presuppone un ripensamento dell#essereinquantoessere, che non inquestione in questa sede, qui posso solo descriverla rapidamente e azzardare unbrandello di ipotesi, per rinviarne la tematizzazione a un momento a venire.

    +el semestre invernale 96?%E?9 e nel semestre estivo 96?9, Heidegger tenneall#5niversit* di Freiburg un seminario dal titoloPlatons Par$enides. :i questeesercitazioni per studenti avanzati ci pervenuta una trascrizione di appunti in ;pagine, oggi consultabile allo HerbertGarcuse/rchiv presso la biblioteca

    universitaria di Franfurt a. G.C non ne prevista la pubblicazione nella#eideggers)esa$tausga!e.$I/ proposito del famoso brano delPar$enideplatonico in cuil#5noessente viene riesaminato rispetto al tempo e messo in relazione alla strananatura dell#e*aiphnes(9II e 9I$ b), Heidegger commenta7 2l terzo brano delPar$enide$! il punto pi& profondo fino a cui sia mai avanzata la metafisicaoccidentale. < l#avanzamento pi& radicale nella questione di essere e tempo unavanzamento che in seguito non stato recepito aufgefangen, ma solo inter&ettatoa!gefangen (da /ristotele) .$$2l progresso stato possibile grazie al ruolo giocatonel dialogo da to e*aiphnes, l#attimo improvviso$in cui solo pu3 avvenire ilmutamento ($eta!ole) dell#5no, e che risulta il perfetto mediatore tra movimento e

    quiete. Heidegger7 Juanto all#e*aiphnes, noi diciamo che esso il tempo stesso.Kempo non eternit*, ma piuttosto l#attimo (ugen!li&k .$6

    +essuno sa come mai su questo asserito apice della metafisica occidentale si sia poiabbattuta una da$natio $e$oriaetombale. +ei corsi e negli scritti che hanno vistofinora la luce nella )esa$tausga!e, non soltanto non si trovano pi& valutazionianaloghe sulPar$enideplatonico, ma lo stesso dialogo viene menzionatorarissimamente e in generale.%+el corso del semestre invernale 96;E? su-armenide, Heidegger citer* en passantl#e*aiphnesnella forma avverbiale, e neabbozzer* una ascendenza etimologica, per3 del significato temporale riconosciuto undecennio prima non ci sar* pi& traccia.92nsomma, dopo quello sprazzo improvviso

    accolto in un seminario tenuto su due semestri consecutivi, le tenebre e l#oblio hannoinghiottito l#ermeneusi heideggeriana del dialogo di -latone che ha maggiormenteinfluenzato la riflessione neoplatonica sull#5no.; 4on il semestre invernale

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    96?9E?;, nel corso intitolato Vo$ Wesen der Wahrheit+ ,u Platons #-lenglei&hnisund .hetet, Heidegger intraprender* ufficialmente la ricostruzione della storia dellametafisica individuandone l#inizio (Beginn) nel gesto platonico di collocare sul tronocosmico l#2dea del Bene, massimamente risplendente e stabilmente (eternamente)presente. / quel punto, nella narrazione heideggeriana della storia della metafisica,l#eternit* della 2dea delle idee (l#oblio dell#oblio dell#'ssere) sostituir* totalmente e

    definitivamente l#improvvisit* metabolica dell#5no.-erch0 questa rimozione (Verdrngung) di to e*aiphnes,?e dunque dell#interodialogo in cui esso compare@ 2o credo che Heidegger sia stato messo in crisi dallaprospettiva inaudita che l#e*aiphnesstava aprendogli sul pensiero platonico. Hapresentito il mutamento radicale di paradigma speculativo a cui sarebbe statocostretto una volta ammesso il primato dell#improvvisit* entro lo stessoSein!erhauptfin dal tempo di -latone.' ha preferito ripiegare sulla faccia platonica quella esibente l#2dea del Bene, sublimazione della presenzialit* pi& consona alproprio progetto di destrutturazione dell#ontologia tradizionale (poi evolutosinell#istanza "destinalecomandata" del travolgimento della metafisica). 4os1 ha

    trionfato laSeinsges&hi&hteheideggeriana nella forma che conosciamo.Ga la circostanza singolare relativa alPar$enidedi -latone insegna che un#altrastoria senz#altro possibile, un#altra narrazione che promette inoltre di renderegiustizia alle tendenze henologiche pi& autentiche del passato, oggettivamentepenalizzate dall#appiattimento ontoteologico operato da Heidegger. 8oprattutto,insegna che la triade di essere, uno e tempo ancora lontanissima dall#aver esaurito lasua fecondit* speculativa.

    6. Riferimenti bibliografici

    Lengono elencate solo le opere effettivamente citate. Kutti i brani tratti dagli scritti diHeidegger sono tradotti da me.

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    M =. Beierwaltes,Denken des 3inen+ Studien zur neuplatonis&hen Philosophie undihrer Wirkungsges&hi&hte, Littorio Olostermann, Franfurt a. G. 96I (tr. it.7Pensare l04no+ Studi sulla filosofia neoplatoni&a e sulla storia dei suoi influssi,

    di G. P. Qatti, Lita e -ensiero, Gilano 9669 966;;).M =. Beierwaltes,3inheit und 1dentitt als Weg des Denkens, in //. LL.,L04no e i

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    Note

    1. La parola circolava comunque da un quarto di secolo, il neologismo infatti opera ditienne Gilson. -- Poich in questa sede mi interessa particolarmente Beieraltes, non misoffermer! sulle pur interessanti posi"ioni di #$ller %per la cui henologia come dialetticadi unit& e alterit& rimando al suoEinheit/Andersheit-Dialektik' e di altri henologi come(einer )ch*rmann e +ean-arc aronne, se non per qualche fugace accennopassim.

    /. 0na pre-impronta di questa identifica"ione va riscontrata in umenio di pamea %22 sec.d.3.', l4unico tra i filosofi greci ad aver studiato direttamente os, i profeti e la vita diGes5. 3fr. p.es. i frammenti 1c, 6, 7 e 18 di umenio %ed. des Places'.

    8. Gilson,L'tre et l'essence, p. 9:. 3fr. tutto il cap. 2, dal titolo ;L4>?in edi"ione ilingue nel volume collettaneoL'Uno e i molti.

    :. Beieraltes,Denken des Einen, p. 11.

    @. Beieraltes,Einheit und Identitt, p. 1?.6. 3fr. Beieraltes,Identitt und Differen, pp. 181-198. 2l rano, che costituisce la seconda

    parte del capitolo sul pensiero cusaniano %Identitt und Differen als !rinip cusanischenDenkens', nella tradu"ione italiana stato collocato in coda al volume, alle pagine 8@:-867, con inserimento del titolo eloquenteA ;artin eidegger. La sua tesi dell44oliodell4essere4 messa in duio dal pensiero neoplatonico;.

    7. I"id#, p. 18/.

    >. 3fr. i"id#, pp. 187 ss.

    1?. Cui e pi5 avanti cito il$riefsecondo l4edi"ione della %esamtausga"eA eidegger,Wegmarken, pp. 818-8@9. L4Es sel"stcome risposta alla domanda Was ist das &ein a p.881.

    11. =iEins(ergessenheito )ergessenheit des Einenda parte di eidegger parla ans DelinginDas andere %eset, p. 1//, e inWou !hilosophie, p. 61. Deling, che attriuisce aquesto olio l4insosteniilit& del pensiero heideggeriano, ha dichiarato che il compito delpensare di pensare l40no al di l& di ogni manipola"ione mitologica, tecnologica oontologica, e che quindi l4henologia costituiree il compimento della filosofia. La miacritica a Beieraltes vale anche per questo giudi"io di Deling su eidegger.

    1/. 2 testi heideggeriani addotti in nota da Beieraltes per circoscrivere l4olio dell4esseresono esattamenteAEinleitung u *Was ist +etaph,sik*%1>9>',Der &pruch des

    Anaimander%1>9@, ma pulicato solo nel 1>:? in.olege',0ur &einsfrage%1>::',

    Die onto-theologische )erfassung der +etaph,sik%1>:6',0eit und &ein%1>@/'.18. eidegger,$rief 1"er den 2.umanismus3, in Wegmarken, p. 899.

    19. !latons Lehre (on der Wahrheit# +it einem $rief 1"er den 2.umanismus3, . ErancFe,Bern 1>96 %1>:9/, 1>6:8' laLehreoccupa le pp. 8-:/, il$riefle pp. :8-11>. =a notare cheil testo su Platone era gi& stato pulicato durante il periodo ellico, con il medesimotitolo, inA %eistige 4"erlieferung# Das 0eite 5ahr"uch. 2n Herindung mit #alter E.Itto und Jarl (einhardt herausgegeen von Drnesto Grassi, elmut J*pper Herlag,Berlin 1>9/, pp. >@-1/9.

    1:. )otto questa etichetta intendo i cinque trattati composti da eidegger tra il 1>8@ e il 1>99,per volont& del pensatore rimasti segreti e da pulicare solo postumi nella

    %esamtausga"e, i quali stanno fra loro in una vicinan"a specialeA$eitrge ur!hilosophie%)om Ereignis' %1>8@K87',$esinnung%1>87K8>', 4"er den Anfang%1>91',Das Ereignis%1>91K9/',Die &tege des Anfangs%1>99, tuttora inedito'. Cuesti scritti,come dice Eriedrich-#ilhelm von ermann riferendo una comunica"ione personale

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    fattagli da eidegger, prendono di volta in volta nuovo slancio per la configura"ionecompiuta dell4Dreignis-pensieroM %.eideggers !hilosophie der 6unst, p. 81'.

    1@. )ul ruolo delle due lingue %l4essoterico-metafisica e l4esoterica-postmetafisica' nel$riefcfr. il marginale heideggeriano riportato alla nota adi p. 818 di Wegmarken. on inutilericordare che l4edi"ione di Wegmarkencontenente i marginali di eidegger apparsa nel1>6@, lo stesso anno della morte del filosofo. Beieraltes cita per! dalla prima edi"ione del

    1>@6, che non contiene i marginali.16. 3fr. Beieraltes,Identitt und Differen, HoremerFung "ur "eiten uflage, p. v. 2 tre

    saggi su eidegger che compaiono nel recente liro di Beieraltes,7u8noten u !lato%.eideggers %elassenheitE!E6EI9A.eideggers :1ckgang u den %riechen',risalgono in realt& agli anni 4>? del secolo scorso, e non apportano elementi ermeneuticinuovi alla tesi del loro autore sulla heideggeriana&eins(ergessenheitcome tale.

    17. eidegger,$rief 1"er den 2.umanismus3, cit., pp. 8/6 s.

    1>. 2n pulico il punto verr& ripetuto ancora altri vent4anni dopo. 3fr. eidegger,0eit und&ein, in0ur &ache des Denkens, p. 86A L4esperien"a fondamentale di&ein und 0eitquindi quella dell4olio dell4DssereM.

    /?. )emra esserci davvero qualcosa di fatale nelle pieghe che i complessi speculativi deisommi pensatori assumono a un dato momento della loro evolu"ioneA egel el4autosapersi di =io nella filosofia divenuta con luisofia, eidegger e il ridestarsi delpensare occidentale entro l4Dreignis lungo i sentieri da luipercorsi... Dsiti di una esi"ialemegalomania cosmostorica, sempre risorgente, come monito perpetuo per le umanit& avenireN

    /1. O emlematico che il seminario, di cui lfredo Gu""oni ha redatto il protocollo, si siatenuto a odnauerg. Per le cita"ioni dello.umanismus"riefcfr. eidegger,!rotokoll, in

    0ur &ache des Denkens, pp. 99 e :/.

    //. (iguardo al tramonto di questa possiilit& cfr. )afransFi,Ein +eister aus Deutchland, /?,part. pp. 9?9-9?@.

    /8. 3fr. eidegger,0eit und &ein, cit., pp. 86 e :?. 2l primo luogo citato pi5 avanti.

    /9. eidegger, )om Wesen der Wahrheit%1>81K8/', Q 17, pp. 18>-191.

    /:. eidegger,$rief 1"er den 2.umanismus3, cit., p. 8/7, nota e.

    /@. 3he io traduco in corsivo aldino, cio con le ;ss; olungheAEereo eere. 3fr. 3icero,%lossari, p. :>6, e!arole fondamentali, pp. //1 s. Cui, per semplifica"ione reda"ionale,render!&e,nsistematicamente in corsivo e ini"iale maiuscolaAEssere.

    /6. Cuando il Wesen, che comunemente viene reso in italiano con ;essen"a;, riferitoall4Dssere, va sen"4altro tradotto in senso verale, cio appunto come ;essen"iare;. Guidasicura al riguardo eidegger, )om Wesen der Wahrheit%1>8?', Q >, in Wegmarken, p.

    /?1A La questione dell4essen"a della verit& scaturisce dalla questione della verit&dell4essen"a. Cuella questione intende ;essen"a; innan"itutto nel senso della quiddit&%Washeit, ;uidditas' o della cosit& %&achheit, realitas', mentre la verit& come un caratteredella conoscen"a. La questione della verit& dell4essen"a intende ;essen"a; in sensoverale, Rcio come essen"iare,S e in questa parola, permanendo ancora all4interno delrappresentare metafisico, pensa l4Esserecome la differen"a vigente tra Dssere ed essente.R...S La questione dell4essen"a della verit& trova la sua risposta nella proposi"ioneAl'essena della (erit< = la (erit< dell'esseniareM. 3fr. anche 3icero,!arole fondamentali,pp. /17-//?.

    /7. eidegger,Das Ereignis, p. />/A Q 8/6.L'o"lio dell'Essere e l'attenione. K L4oliodell4Dssere a partire dall4essenteA che l4Dssere non viene pensato %rap-presentato' oppure

    Rlo S solo come l4essentit&. K L4olio dell4Dssere a partire dall4DssereA che l4Dssere rilascial4essente in un consolidamento dell4essentit& in quanto volont& di volont&. K L4oliodell4Dssere a partire dalla differen"a dell4Dssere e dell4essenteA che solo semplicemente il

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    reale reali""a e l4oggettuato sussiste, e tutto mira all4assicura"ione della riserva costantenel segno dell4efficien"a, e ogni considerare l4essente e ogni pensare l4Dssere viene ingenerale annichilito attraverso la completa assena di pensiero. K L4olio dell4Dssere dallasottra"ione dell4DssereA che ogni olio dell4Dssere nelle figure precedenti vienedeterminato dall4essen"ia"ione della verit& e cosT la volont& di volont& inonda tuttoM. Peril ;rilascio; %)erlassenheitA anche ;aandono;' vedi pi5 avanti.

    />. 3fr. eidegger,&eminar im 0hringen >?@, in&eminare, pp. 868A 3he cosa significa;questione dell4essere;N Huol direA questione del senso dell4Dssere. R...S =opo&ein und0eit, al posto di ;senso; suentra ;verit&;M, e 867A 2l senso dell4Dssere pi5 tardi vienechiamato la verit& dell4DssereM. 3fr. anche$eitrge, Q 9.

    8?. 3fr. eidegger,&ein und 0eitBpart. QQ 6 B, /7, />, 81, 99, @>c. Per la discussione delle treparole e le relative tradu"ioni italiane cfr. 3icero,!arole fondamentali, pp. 1>@-/16.

    81. ellaLetterasi legge p.es., istruttivamenteADas %eschehen der %eschichte est als das%eschick der Wahrheit des &eins aus diesem, L4accadere della storia essen"ia come ildestino della verit& dell4Dssere Rco-mandatoS da questoM %$rief 1"er den 2.umanismus3,cit., p. 88:'.

    8/. O ene ricordare che, per lo eidegger posteriore alla6ehre, metafisica e filosofiacoincidono, dunque condividono il medesimo destino. 3fr.$rief 1"er den2.umanismus3, cit., p. 8@9A 2l pensare futuro non pi5 filosofia, poich esso pensa pi5originariamente della metafisica, nome che indica la stessa cosaM. Hedi anche sotto lanota 86.

    88. 3fr. eidegger,Das Ende der !hilosophie, in0ur &ache des Denkens, p. 61A ttraversol4intera storia della filosofia il pensare di Platone, in figure diverse, rimane decisivo. Lametafisica platonismoM. L4ini"io %$eginn' della metafisica non coincide con der erste

    Anfangdel pensare occidentale, che eidegger ;data; ad nassimandro %cfr. p.es.$eitrge ur !hilosophie, Q 11>, p. /8/'. La filosofia platonico-aristotelica pi5precisamente laprimafine del primo principioM %Q 11?, p. /11'.

    89. eidegger,!latons Lehre der Wahrheit, in Wegmarken, p. //8. Per laEnt"ergung--puro neologismo heideggeriano -- come disascondimento cfr. 3icero,!arole

    fondamentali, pp. 1>>-/?@.

    8:. eidegger,!latons Lehre der Wahrheit, cit., p. /8?.

    8@. 3fr. i"id., p. //:A L4 idea il trasparente, puro rispendere, nel senso in cui si dice che ;ilsole risplende;M.

    86. 3fr. i"id#, p. /8:A RLa sophiaesterna alla cavernaS caratteri""ata dalla pretesa distendersi al di l& del presen"iante prossimo e ottenere sostegno in ci! che staile e simostra da s. Cuesta sophia entro s una predile"ione e amici"ia %philia' per le ;idee;che garantiscono l4inascoso. La sophiaesterna alla caverna philosophia. La lingua dei

    Greci conosce gi& questa parola prima del tempo di Platone, e la utili""a in generale pernominare la predile"ione per un retto sapersi orientare. 3on Platone la parola si imponecome nome per quel sapersi orientare nell4essente che, insieme, determina l4esseredell4essente come idea. partire da Platone, il pensare sull4essere dell4essente diviene;filosofia;, perch un guardare in su verso le ;idee;. a la ;filosofia;, che ini"ia solo conPlatone, ha da allora in avanti il carattere di ci! che pi5 tardi si chiamer& ;metafisica;M.

    87. )ul metaforema per eccellen"a del pensiero di eidegger cfr. i passi da me tradotti in3icero,!arole fondamentali, pp. //1-/8?.

    8>. Die %egnetA il luogo classico per questa no"ione, molto affine alla pi5 diffusaLichtung, eidegger,0ur ErCrterung der %elassenheit, inAus der Erfahrung des Denkens, pp. 96ss. e parlo pi5 avanti.

    9?. La formula risale al saggio di 3arnap, 4"erindung der +etaph,sik durch logischeAnal,se der &prache, pulicato nel 1>81 sulla rivista ;DrFenntnis;.

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    91. 2l nulla stesso nullificaMA cfr. i"id., Q :, p. //>, dove 3arnap cita da Was ist +etaph,sikdi eidegger %Wegmarken, p. 119'.

    9/. eidegger, 4"erindung der +etaph,sik, 2U, in )ortrge und Aufste, p. 66.

    98. 3fr. i"id#, pp. 66-67A 2l rovesciamento del platonismo, secondo cui poi per iet"sche ilsensiile diviene il mondo vero e il sovrasensiile quello non vero, perserveracompletamente all4interno della metafisica. R...S 34 la parven"a che il ;meta;, la

    trascenden"a verso il sovrasensiile, sia accantonato a favore del persisterenell4elementarit& del sensiile, mentre invece si compie solo l4olio dell4Dssere e ilsovrasensiile viene lasciato liero e sollecitato come volont& di poten"aM. Cui non misoffermo sull4interpreta"ione heideggeriana di iet"sche, perch l4atten"ione rivoltaall4ini"io della metafisica, non al suo compimento.

    99. eidegger,9ietsche, 22, p. 11.

    9:. eidegger, 4"erindung der +etaph,sik, UUH22, cit., p. >@.

    9@. eidegger,$rief 1"er den 2.umanismus3, cit., pp. 881 e 89/.

    96. eidegger,!rotokoll, cit., pp. 86-87.

    97. 2l vero enteignencompare fin dai$eitrge%QQ :6 e 117, pp. 1/? e /81', in seguitovengono introdottiEnteignungB das Enteignen, fino aEnteignis, impiegata per la primavolta pulicamente nella conferen"a0eit und &ein, cit., p. /7.

    9>. 3fr. 3icero,!arole fondamentali, pp. /?8-/?:.

    :?. eidegger,!rotokoll, cit., p. :?.

    :1. 2vi.

    :/. el Q 19 di$esinnung%p. :6', eidegger prefigura il futuro lascito dichiarandol4equivalen"a traEnteignungdell4essente in totale e&ein(erlassenheit.

    :8. Ha detto che l4affinit& etimologica tra lassene lasciareattraverso il latino lassus%laus',

    stanco, rilassato, allentatoM, e il greco ledein, essere stancoM, deole cfr. p.es. Jluge,s.v. lassen. a mi appello alla prassi heideggeriana degli etimemi %cfr. 3icero,9ota deltraduttore, p. Viii' per considerarla traduttivamente pi5 che plausiile.

    :9. eidegger,$eitrge ur !hilosophie, Q :?, p. 1?6. 2n realt&, alla ter"a riga del testooriginale si ha&eins(erlassenheit, ma ai QQ ::-:@ e /9>, in contesto analogo, appare laversione&e,ns- se ne evince che si tratta di inviti a pensare il genitivo sassone dellalocu"ione, come pure in&eins(ergessenheit, sempre nel senso ;arcaico; anche quando lagrafia tradi"ionale. (iguardo alle grafie&eine&e,nnel manoscritto heideggeriano cfr. il

    9achortdi E.-#. von errmann i"id., p. :1@.

    ::. 3fr. eidegger,Der &at der Identitt, inIdentitt und Differen, p. 96.

    :@. Per der andere Anfangcfr. eidegger,$eitrge ur !hilosophie, part. QQ 1, 71-7/, 7:, 76->:, 1??, 116-11>, 186, 168, /:>, /@6.

    :6. 3fr. Beieraltes,Identitt und DifferenBpp. 187 s.A nche se Plotino e Proclo siattengono al non-essere -- cio al sopra-essere -- dell40no, giacch ;essere; viene pensatocome una modalit& della =ifferen"a, tuttavia l40no stesso o l42dentit& pura di essere eunit& come essen"a di =io dovreero essere paragonaili, almeno ;topologicamente;,con l4Dssere %&e,n' heideggerianoM. eidegger, in0ur &einfrage%Wegmarken, p. 919',con riferimento al nichilismo definisce la topologia come la locali""a"ione di quel luogoche raccoglie essere e nulla nella loro essen"aM. Beieraltes applica questa defini"ione alla=ifferen"a, spiegando cosT in nota la limita"ione "umindest ;topologisch;MA 2nquestione unicamente la colloca"ione sistematica R&,stemstelleS della =ifferen"aArispetto a ci!, e in questo contesto, semra relativamente indifferente chiamare ilprincipio ;Dssere; oppure ;0no non-essente;M %Identitt und DifferenBp. 18>, n. 191'.)enonch, l4espressione&,stemstellenon si adatta per nulla al pensare heideggeriano, che dichiaratamente asistematico e antisistematico. -- Pi5 di recente Beieraltes ha

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    riconosciuto che nonostante alcune tangen"e, le differen"e nei presupposti e nelleinten"ioni Rtra l40no plotiniano e il )e$nKDreignis di eideggerS rimangonoinappellailmente netteM %Das ahre &el"st, p. 1/1'.

    :7. 3fr. le fini osserva"ioni di E. omatis,Escatologia della negaione, pp. :6 s., riguardoall4influen"a dell4innoDer Einigedi Wlderlin sulla einigste Einigkeitdei$eitrge.2nvero, omatis ne parla in rela"ione alla figura heideggeriana dell4ultimo =io, a cui

    dedica un intero capitolo %2.8'. Cui non mi occupo di der lette %ott, a sua voltacaratteri""ato da einigste Einigkeit%$eitrge, Q /:@, p. 911', essen"ialmente perch lasua presa in considera"ione non aggiungee elementi di novit& alla tematica della

    &eins(ergessenheit%che peraltro non viene mai citata nella se"ione H22 dei$eitrge, QQ/:8-/:@, incentrata appunto sull4ultimo =io' i rapporti interni alla costella"ione formatada Dreignis,&e,n,Daseine letter %ottsono per! decisivi per una seria messa inquestione del pensiero heideggeriano.

    :>. La determina"ione ricorre pi5 volte nei$eitrge%QQ 9, /8, 89, 7>, 188, 18:, 1>8, /:?, /:@,/61'.

    @?. uttavia questa espressione, che in tedesco suoneree %elassenheit ur&eins(erlassenheit, non si trova nei testi heideggeriani.

    @1. 3fr. eidegger,0ur ErCrterung der %elassenheit, cit., pp. 91-9/ %siamo ancora all4ini"iodel colloquio tra un aestro, un Drudito e uno )cien"iato, e il tema ini"iale l4essen"a delpensare'A DA La rilasciate""a nonappartiene all4amito del volere. -- )A 2l passaggio dalvolere alla rilasciate""a mi semra la cosa pi5 difficile. -- A anto pi5 ora che l4essen"adella rilasciate""a ci ancora nascosta. -- DA D questo soprattutto perch anche larilasciate""a pu! venire pensata ancora all4interno dell4amito della volont&, come accadeai pi5 antichi maestri del pensare, p.es. a eister DcFhart. -- A =al quale nondimentoaiamo molto da imparare. -- DA 3erto ma evidente che quella che noi chiamiamorilasciate""a non indica affatto lierarsi dall4egoismo peccaminoso e aandonare ilproprio aritrio per affidarsi alla volont& divina. -- A Cuesto noM.

    @/. Beieraltes ha avuto gioco facile nel denunciare la deole""a delle dichiara"ioni suDcFhart riportate alla nota precedente cfr. il suo.eideggers %elassenheit, 22-2H, part.l4interessante sintesi sulla gelaenheita p. //, che viene dopo una puntigliosa disamina ditesti ecFhartianiA =al punto di vista di DcFhart, ;Gelassenheit; significa dunqueA de-differen"ia"ione universale, non solo eleva"ione pensante in =io, nel senso di una (isioche si tiene pur sempre a distan"a, ma anche rimoionedel pensare, allorch questooltrepassa %;si lascia dietro;' ;immediatamente; R*ne mitel*S ogni differen"a, immagine,modalit&, volont& e opera, per ;divenire; nell4atto dell4unione con l40no divino ci! chel4uomo, al quale questo pensare appartiene, ;era; in =io una volta, cio prima della suaesisten"a creaturaleM. Perci! pi5 avanti %p. /:' Beieraltes, riprendendo l4osserva"ione dieidegger che la %elassenheitdi DcFhart saree rimasta innerhal" desWillens"ereiches, si sente autori""ato a parlare in proposito di una eclatante

    miscomprensione del pensiero ecFartianoM, e aggiunge cosT un altro tassello alla propriaopera di distru"ione dellaDestruktionheideggeriana della metafisica.

    @8. eidegger,0ur ErCrterung der %elassenheit, cit., p. 96. =ietro quel gleich als o"andree perci! vista l4immane poten"a dellaLethe.

    @9. eidegger, %elassenheit, in:eden, pp. :/@ s.

    @:. I"id#, pp. :/7 s. Cuest4ultimo rano in particolare d& la misura della lontanan"a tra ilgelassenes Denkendi eidegger %animoso e perseverante' e quello di DcFhart%elevatoKrilevato-rimosso in =io' cfr. sopra alla n. @/, la sintesi della conce"ioneecFhartiana fatta da Beieraltes, il quale per! mi pare aver trascurato le determina"ioniheideggeriane della rilasciate""a verso le cose e del pensare ;rilasciato; come

    una"lssiges herhaftes Denken. (imane comunque la questione, isogna ammetterlo, dicome la perseverante impavidit& del pensare della rilasciate""a possa conciliarsi conl4istan"a del non-volere. -- omatis,Escatologia della negaione, pp. :8-::, ha colto

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    molto bene il rapporto tra Gelassenheit zu den Dingene Offenheit fr das Geheimnis. Uninquadramento completo di questo rapporto lo si ha nella conferenza heideggerianaDas

    Dingdel 1950, bench non vi compaia la parola "rilasciatezza".

    . !eieraltes,Heideggers Gelassenheit, p. 5.

    #. !eieraltes ha elencato i luoghi delle sue critiche a $eidegger inDas wahre Selbst, p. 1%1,n. 119.

    &. 'fr. il giudizio tranchantin !eieraltes,EPEKEINA, p. 5(, n. 5) *+identificazione di"platonismo" e "metafisica", che $eidegger opera in vista di una critica della "metafisica"come essenziale "oblio dell-ssere", o come oblio della "ifferenza ontologica", / incontrasto con il suo sit enia erb! "!bli! di Pl!tin!".

    9. 2uperessere, altro rispetto a ogni altro, nulla di tutto, causa senza causa, assoluto,trascendenza 3"ber#seiendes$ Anders zu Allem Anderen$ Nichts !n Allem$ ursachl!s%rsache ## grundl!s Grund ##$ Abs!lutes$ &ranszendenz4) !eieraltes rielenca talideterminazioni come controfatti dellaSeinsergessenheitinIdentit't und Differenz, pp.119.

    #0. $eidegger,(eitr'ge, 6 %5, p. (59)Nicht aber ist die Einheit selbst !n sich aus eine

    urs)rngliche *esensbestimmung des Seins des Seienden. 7iova riportare lintero branoche accoglie questa tesi 3pp. (59 s.4) *8uella interpretazione greca dell!n he !nin quantohen, quel primato finora oscuro che nel pensare dellessere luno e lunit hanno ovunque,non pu: certamente venire dedotto dalla logica e dal ruolo di filo conduttore del l!g!scome asserzione, poich anzi questo presuppone comunque una determinatainterpretazione dell!n3h+)!,eimen!n4. ;ista pi< profondamente, quella unit / soltantoil proscenio della presenziazione in quanto tale, visto a partire dal rappresentareraccogliente 3legein4, nella quale lessente si / gi appunto raccolto nel suo checosa enelsuo che. +a presenzialit pu: essere intesa come raccolta e quindi venire concepita comeunit, e cos= devessere, dato il primato del l!g!s. >on / per: lunit stessa di per s unadeterminazione essenziale originaria dellessere dellessente. ? pensatori principiali si

    imbattono necessariamente in essa, perch a loro e al loro principio la verit dell-sseredeve rimanere nascosta e perch, per cogliere in generale lessere, occorre tenere ferma lapresenziazione come elemento primo e pi< prossimo del suo sorgere@ da qui lo hen, mainsieme sempre nel riferimento al molteplice inteso come ci: che entra in scena, vieneavanti 3diviene4 e fuoriesce, va via 3presenziando e assenziando entro la)resenzialitstessa) Anassimandro, -raclito, Barmenide4. A partire dallaltro principio, quelladeterminazione dellessere inconcussa e mai messa in questione 3lunit4 pu: e devedivenire questionabile, e allora lunit rinvia al "tempo" 3il tempo senzafondo dellospaziotempo4. 'fr. anche $eidegger,-!g!s, pp. %%( ss.

    #1. ?n $eidegger, comunque, mancano riferimenti alle dottrine non scritte di Blatone. 'fr. +eColi,Heidegger e Plat!ne, pp. 1( s., n. 5&.

    #%. >arbonne, che cita e commenta il brano del 6 %5 dei(eitr'ge3H.n!l!gie$ !nt!l!gie et-reignis, pp. %0 ss.4, a mio avviso non ha agganciato il piano delle intenzioni teoreticheesplicite allorizzonte ermeneutico ultimo 3destinatocomandato, sostiene $eidegger4 sucui esse si stagliano. 8uando >arbonne dice 3p. %04 che *il primo principio deineoplatonici si emancipa effettivamente dalle figure dell!usia, della determinazi!needella)resenzaalle quali la lettura o piuttosto la n!n#lettura heideggeriana tende adassimilarle, / evidente che non tocca in nulla la tesi dellaSeinsergessenheit) non /sufficiente 3dire di4 !lersiemancipare da qualcosa perch lemancipazione avvengadavvero. >ellottica di $eidegger, piuttosto, / in primo luogo das Sein, non das Eine, chedeve emanciparsi dallAnwesen@ sullo henneoplatonico, pur con tutte le sue apparentitangenze con l-reignis 3cfr. p.es. lelenco di >arbonne, pp. %1# s.4, grava la pesante

    ipoteca presenziale dell!n. Dispetto a questa situazione, la sottostruttura Eatholouprotologica nella quale per >arbonne 3pp. %%( ss., %( ss.4 la tradizione metafisicaontoteologica e la concezione neoplatonica si incontrerebbero, dando almenoparzialmente ragione a $eidegger, mi appare come un aspetto accessorio. 2ia

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    comunque chiaro che non intendo minimamente giustificare la mancanza di seriaconsiderazione da parte di $eidegger verso Blotino e i neoplatonici in genere@ voglio soloaffermare che essa non / di per s sufficiente a compromettere la fondatezza teoreticadellaSeinsergessenheit.

    #. 'fr. FGller,Hen!l!gie, p. (0&, e &he Disci)line !f Hen!l!g+, p. 10.

    #(. FGller 3Hen!l!gie, p. (0#@ &he Disci)line !f Hen!l!g+, p. 54 descrive lontologia e

    lepistemologia come campi parziali, quindi subordinati, della henologia.#5. 7li appunti sono anonimi, / quindi molto probabile che il loro autore sia lo stesso $erbert

    Carcuse, che studi: a Hreiburg dal 19%& al 19, periodo durante il quale compil: etrascrisse unampia raccolta di appunti di studenti presi alle lezioni e ai seminari di$eidegger. +unico studio finora dedicato a questo testo,All !f a Suddendi Iussi!acEman, / apparso nel %00#) riporta un riassunto dellargomentazione e pochi breviframmenti testuali tradotti in inglese.

    #. ?l passo platonico / introdotto dalla frase) eti de t! trit!n leg!men, *diciamo ancora per laterza volta. J qui del tutto indifferente la questione se si tratti di una terza ipotesi3$eidegger abbraccia questa interpretazione4, o di una ripresa delle prime due, o di una

    terza possibilit radicale ecc.##. $eidegger,Plat!/ Parmenides, p. 15@ citato in inglese in !acEman,All !f a Sudden, pp.

    9& s., il quale a sua volta commenta subito) *'i: che $eidegger sta dicendo qui sembracontraddire praticamente ogni altra cosa egli abbia mai detto su Blatone e Aristotele.

    #&. Blatone,Parmenide, 15 de@ cfr. 'icero,Detectie del tem)!, 66 (5, pp. %0 ss.

    #9. $eidegger,Plat!/ Parmenides, p. 15@ citato in inglese in !acEman,All !f a Sudden, p.(00.

    &0. 'fr. $eidegger,S!)histes, p. %9, eDie Grundbegriffe der anti,en Phil!s!)hie, p. %(.

    &1. 'fr. $eidegger,Parmenides, pp. %%% s.

    &%. !acEman osserva in proposito 3All !f a Sudden, p. (0, n. (04) *2e si considera il silenziodi $eidegger sul dialogoParmenide, forse non sorprender che egli abbia ancheampiamente taciuto sul tema del neoplatonismo.

    &. 2i potrebbe pensare che le0ai)hnesdel dialogo platonico abbia continuato a vivere sottolinsegna dellAugenblic,, lattimo, che / indiscutibilmente una delle nozioni protagonistesia diSein und 1eitsia dei(eitr'ge. Ca ho gi mostrato come in realt lAugenblic,heideggeriano sia assai pi< vicino al concetto greco di ,air!sche alle0ai)hnes3che nellaforma sostantivale / genuino conio platonico4@ cfr. 'icero,Detectie del tem)!, pp. %#0. '/ in effetti un passo heideggeriano posteriore che mi appare come un tentativo direstare allaltezza delle0ai)hnesdelParmenide) *-) Botremmo giungere meglio nellarilasciatezza lasciando adito al lasciarsi immettere entro essa. C) 2oprattutto quando

    quello che ci lascia fare ci: / inapparente K...L. -) K-L ci porta sulla via che non sembraessere altro che la rilasciatezza stessa... C) ... la quale / qualcosa come quiete. -) aqui mi diventa improvvisamente K)l2tzlichL pi< chiaro in che senso il movimento vienedalla quiete e permane lasciato entro la quiete. K...L 8uesta strana via Kdieser seltsame*egL K... C)L porta nella contrata, rispetto alla quale la rilasciatezza / ci: che / 31ur

    Er2rterung der Gelassenheit, pp. 515%4. Dicorrono qui, come si vede, termini tedeschiperfettamente corrispondenti a quelli greci diParmenide, 15 de))l2tzlich, seltsamer*eg,(ewegung,3uhe, cio/ rispettivamente) e0ai)hnes,)hisis at!)!s, ,inesis, stasis,mentre la metab!le t!u hen!scorrisponderebbe al-assendella contrata dell-reignis. Caproprio lassenza di confronto esplicito con il testo di Blatone mina a priori i tentativiheideggeriani di questo tipo.

    &(. ella valenza epocale delle0ai)hnes$eidegger ha avuto piena contezza, in un primomomento 3corso del semestre invernale 19%9M04 riferendola alla riflessione diNierEegaard. 'fr. $eidegger,Die Grundbegriffe der 4eta)h+si,, 6 %, p. %%5) *'i: chequi designiamo con "attimo" KAugenblic,L / quello che NierEegaard per la prima volta

  • 7/25/2019 Vincenzo Cicero, Henologia e Oblio Dell'Essere. a Proposito Di

    23/23

    nella filosofia ha concepito realmente un concepire con cui dallantichit inizia la)!ssibilit5di unepoca della filosofia completamente nuova. +anno accademicosuccessivo avrebbe per: tenuto il seminario sulParmenidedi Blatone.

    'opGright ODialegesthai%011 3?22> 11%&5(#&4 P filosofiaQmondodomani.orgP irezione e redazione

    -ditorialeP ?ndice cronologicoP ?ndice degli autoriP 'ontattiP 'ollegamentiP 'ollana