vita da strada - rai radiotelevisione italiana...in prima serata su rai1. alessandro greco, con la...

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RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 35 anno 88 2 settembre 2019 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 ph Maurizio D'Avanzo «Miss Italia... come una convocazione in Nazionale» volte MISS Alessandro Greco

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Page 1: Vita da strada - Rai Radiotelevisione Italiana...in prima serata su Rai1. Alessandro Greco, con la partecipazione di Tosca D'Aquino, accompagnerà le ottanta finaliste alla conquista

RadiocorriereTvSETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANAnumero 35 anno 882 settembre 2019

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«Miss Italia...

come

una convocazione

in Nazionale»

80volte MISS

Alessandro Greco

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tante pagine, tanti volti...una sola #raidaleggere

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Fabrizio Casinelli

Vita

da s

trad

a

L'Italia è una terra meravigliosa che in estate si trasforma. Piccoli borghi che tornano a splendere. Piccole realtà, in montagna, al mare e in collina dove si riscoprono antichi valori. Tradizioni che sembrano ormai un ricordo lontano. In estate le nostre terre tornano a fiorire. Ed è bello che gli italiani abbiano riscoperto i piccoli borghi, simbolo di un benessere diffuso e straordinario.

La Rai con il canale radiofonico digitale Radio Live ha deciso di valorizzare questo grande patrimonio di storia, di arte, di cultura, di ambiente e di tradizioni. Dal 9 settembre l'obiettivo rinnovato è quello di continuare a promuovere quelle piccole realtà che per anni sono rimaste emarginate dai flussi di visitatori e turisti. Un' operazione non solo di promozione, ma soprattutto di riscoperta di un patrimonio di monumenti e di memorie che non possiamo perdere.

Con "Mattino Live", "Paese Mio", "10 passi nella Storia" e "Vita da Strada" Radio Live racconterà le numerose realtà del nostro paese da diverse angolazioni. L'obiettivo sarà presentare questi piccoli centri al grande pubblico, far riscoprire quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di gustare con tutti i sensi.

Sarà possibile avere informazioni sui borghi più belli e interessanti del nostro Paese. Riscoprire la storia, la cultura e le tradizioni di realtà che dal dopoguerra sono state fondamentali nella crescita e nello sviluppo del nostro Paese.

E per tutti coloro che cercano itinerari di viaggio lontani dalle mete caotiche saranno raccontati suggestivi borghi, paesini e cammini abbandonati da secoli che hanno lasciato tracce indelebili delle persone che ci hanno vissuto. Quelli che l'Istat definisce "paesi fantasma". Piccoli agglomerati urbani eretti in zone impervie, ma che si vanno a inserire con grande armonia nel paesaggio circostante.

Sarà un viaggio lungo tutto da vivere, ascoltando ogni giorno Rai Radio Live.

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RadiocorriereTv RadiocorriereTv radiocorrieretv

SOMMARIO

RADIOCORRIERETVSETTIMANALE DELLA RAIRADIOTELEVISIONE ITALIANAReg. Trib. n. 673del 16 dicembre 1997Numero 35 - anno 882 settembre 2019

DIRETTORE RESPONSABILEFABRIZIO CASINELLIRedazione - RaiVia Umberto Novaro 1800195 ROMATel. 0633178213

www.radiocorrieretv.rai.itwww.rai-com.comwww.ufficiostampa.rai.it

HeadLine giornalistiIvan Gabrielli

Hanno collaboratoSimonetta Faverio Carlo CasoliClaudia TurconiAntonella Colombo

Grafica, impaginazioneCinzia GerominoClaudia Tore

FotograficoBarbara PellegrinoFabiola Sanesi

RadiocorriereTv RadiocorriereTv radiocorrieretv

VITA DA STRADA3

IN RICORDO DI MIKE

BOEZ ANDIAMO VIAMADE IN... ARTETECA

IVANA SPAGNA

RAGAZZI

MISS ITALIA 2019 ALESSANDRO GRECO

N. 352 SETTEMBRE 2019

È stato uno dei personaggi televisivi più amati dal

pubblico, considerato tra i padri fondatori della

televisione italiana. A dieci anni dalla sua scomparsa, Rai1 dedica al conduttore

una programmazione speciale sabato 7 settembre

26

A piedi dal Colosseo fino a Santa Maria di Leuca. Sei ragazzi in regime di

detenzione intraprendono un lungo viaggio per esplorare

loro stessi e il mondo circostante. Dal 2 settembre in dieci puntate, dal lunedì al venerdì, alle 20.20 su Rai3

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Gli Arteteca sono i protagonisti della prima di tre serate speciali dedicate da Rai2 alla comicità made

in Sud. Si parte lunedì 2 settembre alle 21.20 con i

simpatici coniugi partenopei che portano in scena la loro strampalata quotidianità.

Lunedì 9 sul palcoscenico I Ditelo Voi, lunedì 16 Paolo

Caiazzo

28

Milioni di dischi venduti in Italia e nel mondo,

successi che spaziano dalla dance alle ballate pop. Il RadiocorriereTv incontra

un'artista protagonista delle scene da oltre trent'anni premiata alla carriera

dall'AFI

32

Dall'alba al tramonto sette giorni su sette, tra gradite

conferme e interessanti novità, il daytime di Rai1 si presenta al grande pubblico

in veste autunnale

16

FRONTIERE FRANCO DI MARE

RICCARDO IACONA

DAY TIME RAI1«Proviamo a tirare le fila

raccogliendo testimonianze, ricostruendo i fatti accaduti e rimettendo insieme i pezzi del puzzle» Franco Di Mare torna

su Rai1 da lunedì 16 settembre in seconda serata

20

Da lunedì 2 settembre su Rai3, dalle 21.45 a mezzanotte, tornano le

inchieste della squadra di "PresaDiretta". Tra le novità

del programma condotto da Riccardo Iacona ci sono

gli ospiti e il pubblico in studio, per accogliere storie e testimonianze

dal vivo, e il nuovo spazio "FuturoPresente"

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ALMANACCO

Le storiche copertine del RadiocorriereTv

48

Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai

più piccoli

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Venerdì 6 settembre gli italiani incoroneranno

Miss Italia 2019 in diretta in prima serata su Rai1. Alessandro Greco, con la partecipazione di Tosca D'Aquino, accompagnerà le ottanta finaliste alla

conquista dell'ambita corona, consegnata alla vincitrice da Carlotta Maggiorana, Miss

Italia 2018

8

Una selezione dei filmin programmasulle reti Rai

46STORIE DI CALCIO

Ogni settimana raccontiamo

il calcio a modo nostro.Sfide impossibili, parate

straordinarie, reti decisive,ma soprattutto gesti

atletici che non dimenticheremo

facilmente…

40

CINEMA IN TV

SPORT

L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai

canali Rai

36

CULTURA

Tutto il meglio dellamusica nazionale einternazionale nelleclassifiche di AirPlay

42

LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR

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Venerdì 6 settembre gli italiani incoroneranno Miss Italia 2019 in diretta in prima serata su

Rai1. Alessandro Greco, con la partecipazione di Tosca D'Aquino, accompagnerà le ottanta finaliste alla conquista dell'ambita corona, consegnata alla

vincitrice da Carlotta Maggiorana, Miss Italia 2018. Il pubblico potrà votare la Miss preferita attraverso

il televoto. «Condurre 'Miss Italia' equivale a una convocazione in Nazionale, – confida Greco al nostro

giornale – non vedo l'ora di fare esplodere tutta l'energia che c'è in me»

ALESSANDRO GRECO

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Vi RACCONTOLA BELLEZZA ITALIANA

98 TV RADIOCORRIERE

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TV RADIOCORRIERE10 11

Come si appresta a vivere questo importante appuntamento?Con impegno, dedizione, entusiasmo. Sono parole che indicano anche un forte senso di gratitudine nei confronti di chi mi ha assegnato questo compito, se vogliamo usare un paragone scolastico, un compito che voglio svolgere con il migliore risultato possibile, con il voto migliore. Ringrazio l'Amministratore Delegato della Rai Fabrizio Salini, il direttore di Rai1 Teresa De Santis, l'organizzazione di "Miss Italia". Non vedo l'ora di fare esplodere tutta l'energia che c'è in me.

Cosa ha provato quando ha saputo che avrebbe condotto "Miss Italia"?Mi ha fatto piacere come persona e come professionista. È stata come una convocazione in Nazionale (sorride, ndr), per un conduttore è una chiamata di primaria importanza.

Come festeggerete questi ottant'anni del concorso più amato dagli italiani?Dando il massimo del risalto alle nostre meraviglie, le nostre perle preziose che sono le finaliste e porgendo al pubblico una gara che sia avvincente e accattivante, lo stesso vale per il racconto di questi ottant'anni del concorso e del Paese.

Che cos'è per lei la bellezza?C'è una bellezza esteriore che lascia apparire in maniera ancora più forte quella che è la bellezza interiore. Lo capii anche incontrando mia moglie 22 anni fa proprio a "Miss Italia" (Beatrice Bocci seconda a Miss Italia nel 1994, ndr). Dopo averla conosciuta mi resi conto che la sua bellezza esteriore attingeva da quella interiore. E quindi lì mi sono fermato, andando a "rubare" la miss delle miss, la bella della mia vita.

Come vede le giovani d'oggi?Vedo ragazze fortemente calate nella realtà italiana, giovani che hanno piena consapevolezza delle loro peculiarità, delle loro prerogative di persone che vogliono addentrarsi nella vita a 360 gradi e che riceveranno da "Miss Italia" un'occasione importante di arricchimento, e parlo anche di coloro che si realizzeranno in ambienti diversi da quello dello spettacolo.

C'è una miss del passato che ricorda con particolare simpatia?Ce ne sono tantissime. Penso al mito di Gina Lollobrigida, classificata terza nel 1947, che ha attinto a piene mani dalle possibilità date da questa manifestazione che un tempo si chiamava "5.000 lire per un sorriso". Gina da questa esperienza ha raggiunto un successo planetario. "Miss Italia" è sempre stato un concorso popolare, democratico, gratuito, che permetteva alle ragazze di potere viaggiare, evadere dalla loro quotidianità, dagli ambienti nei quali vivevano in un'Italia molto diversa da quella di oggi. Ricordo il bel

percorso di Federica Moro, ho grande ammirazione per Roberta Capua, diventata anche una cara amica.

Che consiglio ha ricevuto da sua moglie Beatrice?Non è stato proprio un consiglio. Quando abbiamo saputo che avrei condotto "Miss Italia" ci siamo guardati negli occhi e abbiamo subito letto la Dioincidenza di questa chiamata. I segni che mi portano alla conduzione di questa finale non sono soltanto espressione della volontà umana ma sono sicuramente un qualcosa desiderato e voluto da Dio. È un dono, ci sono degli elementi incredibili se cerchi di spiegarli o di interpretarli soltanto con la razionalità umana, per esempio l'importanza che il concorso ha avuto nel nostro incontro. Ci fidanzammo il 23 agosto del 1997 durante le prefinali, lei, seconda classificata nel 1994, è ricordata come la prima miss mamma, Fabrizio Frizzi il nostro menestrello d'amore, vide il nostro fidanzamento. E ora mi ritrovo a condurre la finale. Ci siamo guardati e abbiamo subito lodato e ringraziato il Signore per questa bella notizia, questo bell'incarico e anche per il segno che ciò rappresenta, per me e per noi.

Qual è la Tv che le piace e nella quale si riconosce?Una Tv bella, serena, garbata, divertente, che possa creare sempre un coinvolgimento del pubblico, che sia spensierata, nella quale la gente si possa specchiare e riconoscere.

Progetti per il dopo Miss Italia?Da persona anche di fede desidero godere e fare via via con quello che mi viene dato. Del futuro si vedrà volta per volta.

IL 6 SETTEMBRE IN PRIMA SERATA

ph Maurizio D'Avanzo

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Cerchiamosoluzioni

presadiretta

Da lunedì 2 settembre su Rai3, dalle 21.45 a mezzanotte, tornano le inchieste della squadra di

"PresaDiretta". Tra le novità del programma condotto da Riccardo Iacona ci sono gli ospiti e il pubblico in

studio, per accogliere storie e testimonianze dal vivo, e il nuovo spazio "FuturoPresente". Argomento della

prima puntata è l'inverno demografico italiano

RICCARDO IACONA

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Le grandi questioni al centro del dibattito pubblico così come alcuni temi importanti trascurati dall'a-genda politica. "PresaDiretta di Riccardo Iacona tor-na su Rai3 con nuove inchieste e con l'obiettivo di

individuare strategie e soluzioni.

"PresaDiretta" torna in onda con alcune importanti novità… La nuova edizione prevede una piccola quota di persone che seguono insieme a noi la puntata nello studio, spet-tatori e portatori di soluzioni. Sentivo un po' l'esigenza di fare riecheggiare sin da subito la forza dei nostri racconti, senza aspettare i commenti della settimana successiva. Gli interventi da studio serviranno a darci una visione diversa, a disegnare delle vie d'uscita che magari sono lontane dal dibattito pubblico ma che possono fornire una soluzione, da un punto di vista tecnico, scientifico, sociale, economico. Talvolta si ritiene che certi nostri problemi siano talmente più grandi di quelli del resto dell'Europa che si debbano affrontare solo con cure radicali. Non è vero. C'è un buon amministrare, un buon pensare, ci sono buone pratiche che "PresaDiretta" esalta da parecchie stagioni. Il nostro non è un talk, non ci sono persone che vengono per commentare i pezzi, che non hanno bisogno di commenti, ma ospiti che prendono la palla per rilanciarla più in alto possibile. Sono persone che chiamate dal racconto filmato possono farci fare un passo un po' più avanti.

Con quale argomento ripartirete?Riprendiamo con "L'inverno demografico italiano", una punta-ta nella quale mettiamo al centro il racconto del declino de-mografico che ha colpito il nostro Paese e le sue conseguen-ze. Siamo andati in Liguria, la regione più anziana d'Europa, dove si possono già osservare gli effetti e le conseguenze concrete del calo della popolazione. Nella puntata Michela Murgia ci racconterà, dal suo punto di vista, cosa bisogna fare affinché le donne italiane facciano i figli che vogliono. In-terpellate nei sondaggi desiderano più di un figlio, poi nella realtà ci rinunciano. Avremo poi Emma Ciccarelli la vicepre-sidente del Forum delle associazioni familiari. Ad accompa-gnarmi in questo racconto ci saranno anche dieci ragazzi che hanno lasciato l'Italia facendo una scelta radicale. C'è anche il tema dei migranti, che in Italia è diventato un tabù. Il Pae-se sembra sull'orlo di una crisi di nervi, quando invece sono una risorsa enorme dal punto di vista della ricucitura degli strappi del tessuto demografico.

Come nascono le puntate di "PresaDiretta" e quanto influisce l'attualità?La dimensione tempo è fondamentale. Decidiamo le puntate con qualche mese d'anticipo per poterle approfondire, orga-nizzare i viaggi. Poi le attualizziamo nelle settimane prece-denti la messa in onda. Inseguiamo dei focus che ritentiamo

interessanti per il Paese a prescindere da quello che succede.

Un'altra novità caratterizza il finale di ogni puntata, la rubrica "FuturoPresente"…Per spingere sulle innovazioni e sul fatto che in Italia e nel

mondo ci sono già realtà che vivono come si vivrà nel futu-

ro, che stanno costruendo questo futuro, abbiamo deciso di

fare una pagina finale di 15 minuti che ogni settimana, in

maniera diversa, declinerà questo concetto. Siamo andati a

vedere che cosa succede a Oslo, la prima città in Europa e

nel mondo che vive senza macchine. Siamo andati a fare il

punto sulla qualità dell'aria, sulle innovazioni che ci sono su

questo terreno. Avremo un pezzo importante anche sul ritor-

no dell'Hiv. Sono anni che gli scienziati e i medici avvertono

sul ritorno dell'AIDS, sul fatto che i ragazzi fanno sesso senza

protezioni. Intanto la malattia cresce, soprattutto tra i giova-

ni eterosessuali, ed è il segno di un analfabetismo di ritorno

della salute. Questa rubrica ci darà in mano gli strumenti per

potere dire: la zappa c'è, se tu il terreno lo zappi in quel mo-

mento in un certo modo, il tuo destino lo cambi.

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DAY TIME Tante conferme e tante novità per il day time di Rai1. Da questo mese, infatti, ricominceranno tutti i programmi storici della rete, che vedranno alla conduzione in alcuni casi i volti già noti

ai telespettatori, in altri delle new entries. La stagione parte lunedì 9 settembre, giorno in cui la maggior parte delle trasmissioni prenderà il via. La settimana di Rai1 si aprirà, come da tradizione, il lunedì mattina alle 6.45 con il contenitore Unomattina, realizzato in collaborazione con il Tg1. Ed ecco la prima novità: a parlarci di attualità italiana ed estera, di politica, di economia, di medicina e di cronaca saranno Roberto Poletti e Valentina Bisti, reduci dal successo ottenuto nell’edizione estiva. Il programma, che sarà prolungato di 30 minuti e arricchito da una serie di rubriche dedicate ai temi del risparmio, del riuso, del green e del riciclo, andrà in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì e sarà seguito anche quest’anno dal suo spin off condotto da Eleonora Daniele, Storie Italiane. A mezzogiorno, poi, confermato l’appuntamento con Elisa Isoardi e La Prova del cuoco, rinnovato e impreziosito con nuove sfide ai fornelli e con la presenza di chef professionisti. Nei pomeriggi dal lunedì al venerdì a tenere compagnia ai telespettatori, dalle 14 del 9 settembre, sarà, per il secondo anno consecutivo, Caterina Balivo con il suo Vieni da me. A seguire, la seconda stagione de Il Paradiso delle Signore Daily che lascerà il posto, alle 16.50, a una delle grandi novità della Rete. Saranno infatti il giornalista del Tg1 Alberto Matano e la bella e brava Lorella Cuccarini a condurre La Vita in Diretta. Pur nel mantenimento della tradizione, anche il format prevede alcuni elementi di cambiamento per adeguarsi alle esigenze di un pubblico maturo, ma sempre rivolto al futuro. Novità e conferme anche per i programmi del week-end su Rai1. Alle redini di Unomattina in Famiglia, gioiellino campione di ascolti del sabato e della domenica mattina, una coppia inedita: Tiberio Timperi, che torna così all’“ovile”, e Monica Setta, che curerà anche una rubrica di economia tutti i giorni all’interno di "Unomattina". Confermato l’appuntamento delle 10.45 del sabato con Vira Carbone e il suo Buongiorno Benessere, per parlare di corretta alimentazione e dello stretto legame tra cibo e salute. Alle 11.30 del sabato, dal 14 settembre al 30 novembre, spazio ai viaggi con Dreams Road: in sella alle moto che da 18 anni ci raccontano il mondo con passione ed entusiasmo, Valeria Cagnoni ed Emerson Gattafoni. Saranno invece Marcello Masi e Daniela Ferolla i protagonisti di Linea verde Life nell’edizione del sabato, un programma centrato sul tema, complesso e sfidante, della sostenibilità urbana e del life style, la qualità della vita. E a proposito della storica trasmissione di Rai1, ecco un’altra novità: a condurre la rubrica della domenica mattina, alle 12.20 dal 15 settembre, l’esordio di Beppe Convertini, reduce da “La vita in diretta Estate”, e il ritorno di

Ingrid Muccitelli. Prima della nuova coppia, da domenica 29 settembre alle 9.40, torna Livio Leonardi con Paese che vai, format originale dedicato alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio e, alle 10.30, Lorena Bianchetti con A Sua Immagine, in onda anche il sabato pomeriggio, di cui abbiamo scritto nel numero scorso del RadiocorriereTv. Nel pomeriggio del sabato, tanti appuntamenti confermati: alle 14.00 prima Linea Blu, condotto da Donatella Bianchi fino al 23 novembre, poi Linea Bianca con Massimiliano Ossini, in onda dal 30 novembre. Alle 15.00 invece torna Passaggio a Nord Ovest con Alberto Angela e alle 16.45 Marco Liorni, con Italia Sì, continuerà a dare spazio sulla sua pedana alle persone comuni, protagoniste di un talent che ha per oggetto la vita. La domenica pomeriggio ha invece l’amatissimo volto della signora della tv italiana, Mara Venier, che, dal 15 settembre, guiderà lo storico contenitore Domenica In. Un prodotto interno Rai che continua a piacere e a registrare ascolti altissimi. Per finire questa carrellata sul Day Time di Rai1, un’ultima novità: Francesca Fialdini, che ha lasciato “La vita in diretta”, condurrà, sempre da domenica 15 settembre alle 17.35, A ruota libera, una trasmissione per dare spazio all’amore e alle buone notizie. Un’offerta ricchissima e varia dunque quella dell’ammiraglia Rai che, nel rispetto della tradizione, presenta anche molti aspetti innovativi.

TV RADIOCORRIERE

Dall'alba al tramonto sette giorni su sette, tra gradite conferme e interessanti

novità, il daytime di Rai1 si presenta al grande pubblico in veste autunnale. Da "Unomattina" a "La vita in diretta"

passando per "Storie Italiane", "La prova del cuoco", "Vieni da me" e "Il paradiso

delle signore daily". Pronte a riaccendersi anche le telecamere dei numerosi

programmi del week-end. Grande attesa per "Domenica In" di Mara Venier e "A

ruota libera" di Francesca Fialdini

TUTTOIL GIORNO CON RAI1

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rimbalzano solamente dicotomie, bello-brutto, cattivo-buono, nonché parolacce. Crediamo nell'uso critico della parola e nel-la scelta di quelle giuste. Le parole sono come le pietre, vanno dosate, pensate, ragionate. "Chi parla male pensa male", dice-va Michele Apicella, l'alter ego di Nanni Moretti in un famoso film.

Quanto Franco Di Mare scrittore è presente nel tuo racconto giornalistico?Cerco di tenere separata l'idea della fantasia, del resoconto fantastico che è quello del romanziere, rispetto a quello della cronaca, del giornalista. Però è evidente che una cosa permea l'altra e nella ricerca delle parole giuste evidentemente il gior-nalista occhieggia un po' allo scrittore e viceversa. Credo che ricercare un minimo di eleganza nel porgere le cose sia una maniera giusta per invogliare il telespettatore a guardarti. So-prattutto chi fa televisione pubblica e lo fa nella prima rete, ha un dovere fondamentale, che è quello di non annoiare con banalità il professore universitario e non essere troppo aulico nel tentativo di catturare l'attenzione del professore e perdere così la sua portiera, che magari non ha lo stesso titolo di stu-dio, ma ha lo stesso diritto di capire che cosa sta succedendo e di godere di una serata di ricostruzione di un grande evento. Dobbiamo cercare la medietà, la sana via di mezzo aristotelica di un racconto che non annoi chi sa e che non allontani chi non sa e non ha gli strumenti culturali per capire. Non sem-pre ci riusciamo, ovviamente, ma lo sforzo intellettuale deve essere quello. Tra l'altro è ciò che fa Alberto Angela nella sua opera di divulgazione.

Quali sono le frontiere più importanti che hai superato nel corso della tua vita e quali invece vorresti raggiungere e oltrepassare in futuro?La frontiera più importante di tutte, sul piano professionale, l'ho raggiunta una volta camminando per Napoli. Venni ferma-to da una signora di una certa età di un ceto sociale modesto, mi disse: "giovanotto, quando voi parlate io vi capisco". Trovai quella frase così meravigliosa, straordinaria. Era esattamente la frontiera che volevo superare, quella esistente tra chi ascol-ta e non sa nulla di un evento e chi invece ha gli strumenti per decriptare ciò che è successo in una circostanza. Fai un'opera di mediazione tra quello che hai visto, quello che hai raccolto, quello che hai capito, e quello che poi la gente percepisce attraverso il tuo racconto. Contribuisci attraverso il tuo rac-conto alla formazione del pensiero critico di chi sta davanti alla tv e che spesso ha solo quella come fonte di informazione, non altre, perché magari non legge i giornali, un libro. Le al-tre frontiere sono quelle della possibilità di continuare questo lavoro il più a lungo possibile, di scrivere e raccontare storie. Chi fa questo lavoro non vorrebbe smettere mai, questa è la verità.

FRANCO DI MARE

Come è cambiato per te, nel corso degli anni, il concetto di frontiera?In passato sono stato a lungo inviato in aree di crisi, per me la frontiera era soprattutto un'idea di limes che separava i mondi, quello della guerra, delle emergenze dovute al cli-ma, alle catastrofi naturali. Adesso, in realtà, il concetto si è molto più allargato ed è diventato anche di tipo filosofico: ci sono le frontiere che passano all'interno delle nazioni, di noi stessi, che ci fanno guardare gli altri in maniera diversa, che passano all'interno delle famiglie, con le tensioni. Ci sono le frontiere dell'economia che non sono soltanto quelle dettate dalle agende di Bruxelles ma sono quelle che hanno a che fare con le difficoltà di vivere di qualche milione di italiani che riescono a fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Le frontiere, oggi, sono un luogo indefinito con cui abbiamo una relazione stretta e quotidiana.

Dove ci porterà il vostro viaggio?Alle frontiere della conoscenza della cronaca e dei nostri ar-gomenti. La nostra ambizione è quella di cercare di spiegare i grandi eventi che sono stati raccontati un po' per volta sui

giornali, sulle emittenti televisive, radiofoniche o sul web. Di quanto accaduto a Corinaldo, ad esempio, abbiamo saputo a tratti. Abbiamo visto la morte di sei ragazzini e di una mam-ma in quella calca mostruosa. Abbiamo scoperto che c'era un cantante che mentre i ragazzini aspettavano da due ore era lontano cento chilometri a cena, perché così funziona questo tipo di offerta di spettacolo. L'ospitata non è il concerto, l'arti-sta arriva e fa tre pezzi, intanto però i ragazzi hanno riempito il locale, hanno consumato e la serata va avanti così. Ci sono tante piccole star che vivono di questo, andando a fare tre o quattro comparsate per sera, ma in locali che funzionano in una maniera sbagliata. Tanto è vero che di recente un noto locale toscano ha visto la protesta delle mamme di ragazzini che si sono accorte che c'era una presenza esagerata, ecces-siva, di loro figli in questo locale storico. Hanno chiesto alle autorità di intervenire. E questa è una cosa che va in linea con quello che è accaduto a Corinaldo. In più c'è un altro argomen-to di cronaca, l'arresto di una banda di piccoli rapinatori che agiva con le bombolette urticanti, scatenando un fuggi fuggi dai locali, utilizzando il caos per rubare borsette, portafogli, cellulari, e questo è un altro tassello dell'incubo della movida.

Nella puntata su Corinaldo tireremo le fila, racconteremo tut-

to, ricostruendo pezzetto per pezzetto quello che è accaduto,

dando un quadro più o meno completo di una vicenda che

si è snodata lungo i binari della narrazione giornalistica per

molto tempo. Faremo questo anche con Me Too, chiedendoci

che cosa rimanga di quello scandalo scoppiato sulla scia degli

abusi sessuali negli Stati Uniti due anni fa e dei suoi riverberi

italiani, francesi, tedeschi. È cambiato il costume? Sono cam-

biate le modalità con cui sul lavoro gli uomini si approccia-

no alle donne? È cambiata l'antropologia culturale del Paese.

Proviamo a tirare le fila anche di questo. Raccoglieremo testi-

monianze, ricostruendo i fatti accaduti e rimetteremo insieme

i pezzi del puzzle, per dare a chi sta a casa una ipotesi di ra-

gionamento autonoma.

Da giornalista e da scrittore quanto conta la scelta delle parole con le quali raccontare un evento?Non soltanto le parole ma anche il tono delle parole. Il modo

di raccontare definisce quello che vuoi raccontare. La ricer-

ca è importantissima, soprattutto in un periodo in cui sembra

che le parole non abbiano più importanza e attraverso i social

La formula del racconto-inchiesta per ripercorrere e analizzare storie, fenomeni e avvenimenti. "Frontiere" di

Franco Di Mare torna su Rai1 da lunedì 16 settembre in

seconda serata. Il giornalista al RadiocorriereTv: «Proviamo

a tirare le fila raccogliendo testimonianze, ricostruendo i fatti accaduti e rimettendo insieme i pezzi del puzzle»

CON LE parole giuste

FRONTIEREda lunedì 16 settembre in seconda serata

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BOEZ

IL CAMMINO

DELL'ANIMA

A piedi dal Colosseo fino a Santa Maria di Leuca. Sei

ragazzi in regime di detenzione intraprendono un lungo viaggio

per esplorare loro stessi e il mondo circostante. "Boez -

Andiamo via" va in onda dal 2 settembre in dieci puntate, dal lunedì al venerdì, alle 20.20 su

Rai3

Si chiamano Alessandro, Francesco, Kekko, Omar, Maria, Matteo. In regime di

detenzione, esterna o interna per avere infranto la legge, sono stati scelti per prendere parte a uno speciale programma di espiazione della pena, un viaggio di oltre 900 km a piedi in 50 tappe, da Roma a Santa Maria di Leuca seguendo la via Francigena. Alle loro spalle storie di vita complesse e dolorose, di fronte a loro un futuro da scrivere, da vivere. La docu-serie "Boez", prodotta da Rai Fiction e Stemal Entertainment, realizzata con la collaborazione del ministero della Giustizia, racconta un pellegrinaggio intenso e difficile, nel corso del quale i sei giovani sono assistiti dall'educatrice Ilaria D'Appollonio e condotti dalla guida escursionistica Marco Saverio Loperfido.

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BOEZFRANCESCO

MATTEO

KEKKO

Un'esistenza trascorsa in strutture per minori e carceri. Ha sempre inseguito il soldo facile, ma la vita di strada gli ha spento le emozioni. Intelligente e riservato, coltiva una grande passione, la scienza. Sogna di poter studiare per diventare astrofisico. Sottoposto a esecuzione penale esterna, lavora presso il cimitero del suo paese. Nel cam-mino vede l'opportunità di ricostruire se stesso e di tro-vare nuovi stimoli per un radicale cambiamento di vita.

«Del cammino ho un'infinità di ricordi bellissimi. Penso a quando abbiamo dormito in tenda lungo i sentieri uscendo dalla via Francigena. Si creava tra noi uno spirito di condivi-sione, come in una vera e propria famiglia, ognuno c'era per l'altro, una sensazione che ho provato per la prima volta».

Cresciuto all'ombra del padre, boss della malavita locale, corrisponde al cliché dell'enfant prodige, con un curricu-lum di reati che lo porta dritto dritto in carcere e per mol-to tempo. Poi entra nella Comunità "Emmanuel" e decide di dire no definitivamente al crimine e di aiutare i ragazzi più giovani di lui. Durante il cammino ce la mette tutta; arrivare fino alla fine per lui significa anche dimostrare di poter cambiare malgrado un destino già segnato dalla sorte.

«Questo viaggio ha rappresentato per me una fase di cam-biamento. Ho potuto capire alcune cose del mio passato, ho cercato di aggiustare un po' il mio futuro per avere una vita normale. Dopo le difficoltà dovute alla fatica dei primi giorni è sopraggiunto lo stress che ha reso più evidenti le differenze caratteriali, che siamo riusciti a superare grazie a una brava educatrice. Nei momenti di difficoltà la sera ricorrevamo a lei. Ci ha aiutato molto, ci ha fatto capire che molte volte il no-stro modo di ragionare, di pensare non era appropriato alla vita di gruppo. Ho ripreso fiducia nella gente, in una società che da bambino mi aveva scartato»

Timido e di poche parole, la recente morte della mam-ma lo ha segnato nello sguardo e nell'animo. Durante la reclusione anche i contatti con il fratello, a cui era tanto legato, si sono diradati lasciandolo completamente solo. Dopo cinque anni di carcere, il cammino rappresenta per lui la possibilità di uscire definitivamente da una cella e tornare a vedere il cielo. Intraprende il lungo percorso nella speranza di fare esperienze di cui sua madre sareb-be stata orgogliosa.

«È stata dura ma è stata anche una bellissima esperienza. Il percorso mi ha dato la possibilità di pensare a cosa avrei fatto nel mio futuro. Sono partito pensando che non mi sa-rei legato al gruppo, ma nel corso dei 52 giorni di cammino abbiamo condiviso, riso, scherzato. Il mio futuro? Non è che lo vedo proprio, ma sto provando a cambiare. Non voglio più fare le stupidate che facevo prima. Anche io inizio a cambiare vita»

Nato e cresciuto in una città industriale della provincia lombarda; mamma di Napoli, papà tunisino. Da ragazzino trascorre le giornate per strada, insofferente alla scuola, alle regole. Entra ed esce dal carcere minorile. Dopo aver combattuto contro l'obesità che lo ha mortificato fin da bambino ha intrapreso un percorso di reinserimento. Vede nel cammino la possibilità di affrontare un'altra sfida, che gli dia maggiore sicurezza e forza per restare sulla retta via.

Ironico e allegro, sta finendo di scontare la sua pe-na come tuttofare in una casa famiglia; il resto della giornata lo passa allenando il suo corpo pluritatuato e divorando ore di reality davanti alla TV. Nonostante la risata prorompente, i suoi occhi rivelano l'ombra di un'infanzia segnata da violenze e privazioni. Sogna di intraprendere il cammino per ritrovare il proprio sé che ha perso da tanto tempo. Per lui apparire in una serie TV significa anche poter dimostrare a tutti di essere finalmente sulla strada giusta.

«Mi sono arricchito 'geograficamente', ma anche con la storia e umanamente con il sacrificio. Tante cose che ho detto nel corso del cammino i miei genitori non le cono-scono, ho fatto tante cose di nascosto da loro. Il mio futuro lo vedo bello, come una stella che brilla, per me e per gli altri»

Unica femmina in una famiglia in cui attenzioni e af-fetto sono solo per i fratelli maschi, Maria ha il desti-no segnato: a 14 anni la "sposano", poi la costringono a rubare. Le imposizioni di suo padre e le tradizioni del-la comunità Rom nella quale è nata la soffocano; ab-bandona tutto e comincia a vivere di espedienti, finché viene accolta dalla Comunità "Il fiore del deserto". Af-fronta il cammino con un tenace desiderio di riscat-to e di libertà, alla ricerca di una vita serena e onesta.

«Il cammino mi ha lasciato qualcosa di bello, sono molto fie-ra. Vorrei ringraziare tutte le persone che nel corso del viag-gio hanno creduto in noi, che ci hanno dato fiducia pur non conoscendoci. So che il futuro non sarà facile, so che dovrò faticare e fare molta strada, ma sono davvero convinta di po-tere avere una vita bella»

ALESSANDRO

MARIA

OMAR

I RAGAZZI IN CAMMINO...

ILARIA D'APPOLLONIO Per dizione scientifica è una esperta "Educatrice di Comunità ad orientamento psico dinamico". In "Boez - Andiamo via" ha condotto il gruppo verso soluzioni positive e inclusive delle dinamiche relazionali, a volte aggressive e provocatorie, che le condizioni di fatica e stress psicologico, hanno fatto emergere durante il cammino .

«Ci sono stati tanti momenti duri, sia da un punto di vista fisico che psicologico. Mi piace chiamare questa esperienza il cammino dell'anima, penso che per tutti sia stato un percorso trasformativo. La prima tappa per me è stata la più dura in assoluto, all'arrivo avevo dei dolori pazzeschi, pensavo non ce l'avrei fatta. Dopo un po' ci siamo resi conto di come la mente agisce sul corpo, di come il corpo si adatti a una serie di difficoltà e ostacoli che troviamo davanti a noi. Ringrazio i ragazzi per avermi dato l'onore di sen-tirmi una di loro, cosa che per chi fa questo lavoro è molto im-portante. Abbiamo condiviso bagni, letti, qualsiasi cosa, e questo ha tolto ogni tipo di ruolo. Non c'erano più l'educatrice, la guida, camminavamo insieme come semplici camminatori»

MARCO SAVERIO LOPERFIDORicercatore universitario, documentarista, guida ambientale escursionistica AIGAE. Le sue competenze tecniche sono in-dispensabili per il gruppo, un punto di riferimento essenziale capace di mettere in equilibrio lo sforzo fisico, a volte molto duro, e quello mentale altrettanto impegnativo. «Tutto il materiale di ricordi, di esperienze, di emozioni che un viaggio del genere ha fabbricato, lavora ancora dentro di me. Si-curamente ha lasciato degli insegnamenti su me stesso, su ciò che uno cerca di capire: chi si è, come si appare, cosa si è in grado di fare. Mi ha lasciato tante certezze, perché è stata una gran-de responsabilità quella di portare il gruppo lungo il cammino, troupe compresa. Grosse soddisfazioni e cose di me stesso su cui ragionare»

L'EDUCATRICE E LA GUIDA

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È stato uno dei personaggi televisivi più amati dal pubblico. Di più. È considerato tra i padri fondatori della televisione italiana, sia pubblica sia privata. A dieci anni dalla sua improvvisa scomparsa, Rai1 dedica a Mike

Bongiorno una programmazione speciale sabato 7 settembre. Una lunga carriera, quella di Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, cominciata negli Stati Uniti, dove è nato, e proseguita in Italia. Qui, nel 1954, Mike, forse non a caso, esordisce il primo giorno di trasmissioni della neonata Rai con il programma "Arrivi e partenze". Da quel momento, inanella una serie incredibile di successi, diventando presto icona della televisione di Stato. Sono soprattutto i telequiz a incoronare Mike: dal primo e indimenticabile "Lascia o raddoppia?" a "Rischiatutto", da "Scommettiamo?" a "Flash". Con la sua grande professionalità ha certamente contribuito a fare della televisione un mezzo di comunicazione di massa e il suo linguaggio, gli "slogan" da lui pronunciati e le sue celebri (non si sa quanto volute) "gaffe" sono rimasti nell'immaginario collettivo e ancora oggi, a distanza di decenni, sono ricordate dal pubblico, persino da quello più giovane. Il suo timbro di voce e il suo inconfondibile stile inoltre, hanno fatto sì che molti imitatori lo abbiano reinterpretato. Tra questi, Fiorello che, nella trasmissione radiofonica "Viva Radio 2", lo trasformò in un personaggio fisso dei suoi sketch. È in questa occasione che tra i due nascono un'amicizia e un sodalizio artistico che li vede più volte insieme, anche nella realizzazione di spot pubblicitari. Ed è proprio Fiorello che racconterà Mike Bongiorno nello speciale "Allegria", curato da Vincenzo Mollica e realizzato in collaborazione con il TG1, in onda sabato 7 settembre alle 20.35 su Rai1. Lo showman catanese parlerà delle sue avventure televisive con Mike, mettendo tra l'altro in evidenza l'importanza che "il re dei quiz" ha avuto come "fondatore-presentatore" della tv in Italia. La programmazione di Rai1 in ricordo di Mike Bongiorno, però, si aprirà già nel pomeriggio, alle 16.45, quando verrà trasmesso il film "Totò Lascia o Raddoppia" in cui recita lo stesso Mike. Già perché, oltre che personaggio televisivo, Mike Bongiorno è stato anche attore e proprio le sue comparsate cinematografiche saranno riproposte in "Techetechetè Superstar", in onda sempre sabato 7 settembre alle 21.25 su Rai1. Nella puntata intitolata "Amici ascoltatori, allegria!" il presentatore, conduttore, giornalista e, occasionalmente anche attore e autore di canzoni, sarà omaggiato con una carrellata di immagini tratte dai suoi leggendari programmi, dai quiz ai Festival di Sanremo. Non mancheranno inoltre le sue celebri gaffe che lo hanno reso il più simpatico e adorato presentatore della televisione italiana. A concludere la serata di Rai1, infine, uno speciale "Porta a Porta" intitolato "Dieci anni senza Mike". In studio, con il padrone di casa Bruno Vespa, la vedova di Mike, Daniela, e il figlio Leonardo oltre a Carlo Conti, Amadeus, Marco Liorni e Flavio Insinna che ricorderanno l'icona televisiva con l'affetto e la stima che merita.

SCOLTATORI…AMICIMIKE BONGIORNO

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Reduci dal grande successo di "Made in Sud", gli Arteteca, I Ditelo Voi e Paolo Caiazzo tornano protagonisti su Rai2 con tre prime serate monografiche. "Made in… Arteteca", tratto dallo

spettacolo teatrale "Cirque du Shatush", vede il celebre duo comico sul palco con Maurizio Casagrande. Enzo e Monica vestono i panni dei "coniugi Shatush", i protagonisti del primo appuntamento al buio, le web-star Kevin e Samantha, i due malati di Facebook, i folkloristici neogenitori…

Il 2 settembre vi vedremo in prima serata con "Made in… Arteteca" una bella sorpresa per il pubblico di Rai2…MONICA Per noi è davvero una grande soddisfazione che arriva dopo un bel po' di anni di lavoro. Passare dai cinque minuti di "Made in Sud" a una serata totalmente dedicata a noi è una grande gioia.

Che spettacolo avete preparato per i telespettatori che an-che nel corso dell'ultima edizione di "Made in Sud" hanno dimostrato ancora una volta di volervi bene…ENZO E speriamo che ce lo dimostrino anche lunedì! Lo spettacolo è nel nostro stile: ritmi veloci, tanto colore, tanta musica e tanta comicità. MONICA Avremo Maurizio Casagrande co-protagonista, faremo pezzi a tre, con lui si è creata una bella alchimia da subito.ENZO Ci saranno anche Fatima Trotta, Stefano De Martino e altri artisti di "Made in Sud". Stefano per la prima volta mostrerà gli addominali (ride, ndr)

I "coniugi Shatush", Kevin e Samantha, i "Neo genitori", sono tutti invitati alla grande festa di Rai2?ENZO Il pubblico si aspetta tutti i nostri personaggi, che ov-viamente non mancheranno, ma presenteremo anche tanti

Gli Arteteca sono i protagonisti della prima di tre serate speciali dedicate da Rai2 alla comicità made

in Sud. Si parte lunedì 2 settembre alle 21.20 con i simpatici coniugi partenopei che portano in

scena la loro strampalata quotidianità. Lunedì 9 sul palcoscenico I Ditelo Voi, lunedì 16 Paolo CaiazzoENZO & MONICA

MADE IN...

ARTETECA

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A proposito di castelli di sabbia, chi è più bravo tra voi a co-

struirli insieme alla piccola Sara?

MONICA Io la sprono a gattonare, a prendere le cose, la voglio

rendere da subito autonoma.

ENZO Non c'è storia, su queste cose manuali sono molto più

bravo io.

MONICA Tra l'altro lo vedi… è un po' basso. Pensa che Enzo sia

il fratellino, faglielo capire invece che è il padre.

Un invito ai telespettatori a seguirvi il 2 settembre…

ENZO Non intristitevi di fronte a un film di paura, state con

noi!

MONICA E fatevi due belle risate!

pezzi inediti. MONICA Io ed Enzo, e non si direbbe, vedendo che io sono un fiore ancora giovane, abbiamo quasi raggiunto i vent'anni di palcoscenico. Presenteremo un po' il meglio della nostra carriera.

C'è un momento di questa lunga carriera che vi ha lasciato un'emozione più forte delle altre?ENZO Sono stati tanti, concentrati principalmente negli ultimi cinque o sei anni. Se devo indicarne uno penso al film "Vita, cuore, battito", quando il lunedì successivo all'uscita nelle sale siamo risultati secondi in classifica dopo "Kung Fu Panda". Proprio non ce l'aspettavamo. MONICA Il nostro lavoro ci dà sempre soddisfazioni. Pochi giorni fa, a Terracina, la piazza era gremita al punto da non vederne la fine. E poi ci sono i selfie, facciamo un'ora di spettacolo e quasi due di fotografie (sorride, ndr).

Come si fa a piacere tanto al pubblico?ENZO Pensiamo che oltre il talento, il mestiere, la gente premi la nostra umanità. Siamo una coppia semplice. La gente ci vuole bene proprio perché ci considera di famiglia. MONICA Passiamo le nostre vacanze sotto l'ombrellone come tutti quanti, a fare i castelli di sabbia e a gattonare con nostra figlia.

MADE IN... ARTETECALUNEDI 2 SETTEMBRE

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IVANA SPAGNA

Milioni di dischi venduti in Italia e nel mondo, successi che spaziano dalla dance alle ballate pop. Il RadiocorriereTv incontra Ivana Spagna per raccontare l'attività di un'artista protagonista delle scene da oltre trent'anni. Le prime hit in inglese, i grandi palcoscenici

internazionali. «Con 'Easy Lady' la mia vita venne stravolta ma rimasi ugualmente con i piedi per terra.

In un attimo non ero più a casa bensì in giro per l'Italia e per il mondo, sempre con la valigia pronta». Alla musicista veronese, che a ottobre pubblicherà un nuovo album di inediti intitolato "1954", è stato

consegnato il Premio AFI alla carriera nel corso dell'edizione 2019 del Minturno Musica Estate

LADY SPAGNAUNA VITA DI CANZONI

Ricevere un premio alla carriera come quello dell'Associazio-ne Fonografici Italiani è un traguardo importante, come vive questo riconoscimento?Lo vivo con gioia, vuol dire che sono state riconosciute delle cose che ho fatto e questo mi gratifica.

Dove e come nasce in lei la passione per la musica?Da piccolina volevo fare la ballerina e camminavo per casa in punta di piedi con le ciabattine di pezza che si rompevano sempre sulla punta e mia madre le doveva cucire perché non c'erano soldi per comprarne delle nuove. Non c'erano nemmeno i soldi per iscrivermi a una scuola di danza a Verona, per cui le scarpine da ballo non sono mai arrivate. Poi, per caso, a dieci anni e mezzo, presi parte a un concorso per voci nuove nel mio paese: poteva cantare chiunque e cantai anch'io. Fu quella volta che scoprii che mi piaceva da impazzire cantare. Mio padre fece un grande sacrificio per prendermi un pianoforte a noleggio, costava 3 mila lire al mese e divenne in poco tempo la gioia della famiglia. Papà, autodidatta come me, suonava un po' tutto, dalla chitarra alla fisarmonica, qualsiasi strumento. Era molto portato. Mia mamma, invece, aveva una voce bellissima. Trascorrevamo delle serate stupende, lui suonava, lei cantava, io e mio

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sette dove vanno a dormire, hanno la loro pappa, lo chiamo l'ostello della gioventù (sorride, ndr). Prima di andare a dor-mire faccio il giro, se vedo che stanno bene sono contenta.

Ha da sempre mostrato attenzione nei confronti dei deboli, degli ultimi, anche attraverso la sua musica, che rapporto ha con il prossimo? La musica dà più di quanto immaginiamo. Mi è capitato tante volte di incontrare persone che ce l'hanno fatta a superare un momento brutto della vita grazie alla mia musica. Parlo di momenti in cui uno è deciso a mollare tutto quanto. Da per-sonaggio pubblico hai delle responsabilità, ecco perché io canto l'amore, canto il rispetto. Sarebbe più facile inneggiare alla droga, essere trasgressivi. La musica e i suoi messaggi possono fare molto. Poi, a volte, si deve mettere la mano in tasca e aiutare fisicamente le persone che ne hanno bisogno. Fare gesti concreti, solo le parole a volte non sono sufficienti, basti pensare ai terremotati, a chi ha perso la casa. Se nel mio piccolo ho fatto qualcosa ne sono felice.

Dopo tanti successi e milioni di dischi venduti dove la sta portando la sua musica?Per il momento mi sta portando alla gioia di fare ascoltare un album nuovo, di dare al pubblico nuove emozioni. Non so dove mi porterà, anche visto che sono nata nel 1954. La cosa importante è la gioia che provo cantando: quando sono sul palco mi capita di alzare gli occhi e di ringraziare il Signore. Mi viene il magone a pensarci.

L'estate che va a concludersi l'ha vista protagonista con "Car-tagena", singolo interpretato con Joy Santos. Ma a breve il suo pubblico potrà ascoltare un intero album di inediti…A ottobre uscirà "1954", il nuovo album che prende il nome dal mio anno di nascita. Ho scelto questo titolo perché ho fatto pace con la mia età. Mi sono detta: senti Ivana, ma quanti bambini avrebbero voluto invecchiare così tanto? Ritieni questo come un altro grande regalo e tienilo alto come una bandiera, goditi ogni giorno che ti viene regalato. E allora quel "1954" mi dà gioia e spero di poterlo dire anche l'anno prossimo e l'anno dopo ancora.

"1954" cosa ci regalerà?Brani che da me forse non ci si aspetta. Ci sono diverse sfaccettature di Ivana, come un nido d'ape. Di solito scrivevo le mie canzoni, questa volta mi sono abbandonata anche alla scelta, ne ho scritte alcune e altre le ho scelte cogliendo l'emozione di altre persone. In "1954" c'è un brano rap, che fatto da me cambia sapore. Quando l'ho sentito sono impazzita. L'album non ha una regola se non quella di colpire il cuore.

fratello stavamo lì ad ascoltare. È uno dei ricordi più belli della mia infanzia.

Che ricordi ha delle sue prime esibizioni?In uno dei primi concorsi cantai su un carro agricolo, l'avevano rivestito di manifesti perché non si vedessero le ruote. Sopra c'erano tantissimi fiori, mi sono sentita a Sanremo. Ero talmente emozionata che quando finii di cantare rimasi bloccata e fu il presentatore a prendermi e a farmi scendere. Cantai "Non son degno di te" di Gianni Morandi.

Cosa accadde dopo quella manifestazione di piazza?Passarono anni in cui feci tanti concorsi. Una volta diciottenne formai un gruppo con mio fratello e così la musica divenne, oltre che la nostra passione, la nostra professione. Sono stata molto fortunata nonostante i tanti sacrifici, non c'è stato niente di facile.

Come cambiò la sua vita nel 1986 con il grande successo di "Easy Lady"?La mia vita venne stravolta ma rimasi ugualmente con i piedi per terra. In un attimo non ero più a casa, bensì in giro per l'Italia e per il mondo, sempre con la valigia pronta. Ho vissuto quel momento come un regalo che mi è arrivato dal cielo. Se fai la gavetta, parlo di quella vera, apprezzi ancora di più quello che ti succede di bello, così come sei spinto ad andare avanti quando prendi una batosta. La grande passione mi ha aiutato ad accettare le batoste, a gioire delle cose belle. Ero abituata ai sacrifici, ricordo bene quando bisognava andare a cantare per pagare le cambiali e l'affitto del furgone. La gavetta rappresenta le fondamenta di una casa, le fondamenta della tua vita, del tuo lavoro. Senza, la casa traballa al primo scossone, e puoi perdere il contatto con la realtà.

In quale dei suoi brani si riconosce di più? Ce n'è uno nato in un momento particolare, quando dopo avere perso mio padre persi anche mia madre. Quella canzone racconta uno dei momenti più pesanti della mia vita, si chiama "Davanti agli occhi miei" ed è dedicata ai miei genitori. Quando la scrissi ci misi molti giorni prima di finirla, perché mentre la cantavo piangevo, era come rivedere tutti

i momenti più belli vissuti con loro. Sono comunque diverse le canzoni in cui mi ritrovo, dalle più spensierate alle ballate italiane. Ricordo quando Elton John mi scelse per "Il Re Leone", fu un'emozione pazzesca. Cercava la voce di madre natura e l'aveva trovata nella mia, io non ci credevo. Penso anche a "Gente come noi", la prima cantata in italiano, il mio primo Sanremo. Mio padre non c'era già più ma mi stava vedendo dall'alto, mia madre stava assaporando la gioia di vedere sua figlia su quel palco. Mi sento molto legata anche a "Easy Lady" un grande momento di gioia, a "Call me", un successo ancora più grande. Quando vinsi il Festivalbar con "Call me", dopo averlo vinto l'anno precedente come rivelazione, Vittorio Salvetti mi chiese a chi dedicassi la vittoria. Dissi di dedicarla a mio padre, a mia madre e al primo pianoforte a noleggio che mi avevano preso.

Il suo percorso musicale è legato anche a Sanremo, pensa di ritornarci?Mi farebbe piacere andarci con una bella canzone. Dovessi essere invitata sarei la persona più felice del mondo. Ho già

alcuni brani che mi sembrano belli, oltre a quelli dell'album ce n'è uno che ho tenuto di scorta, non si sa mai (sorride, ndr). Quando partecipi a Sanremo una volta ti segna così tanto che hai voglia di tornarci ancora. Anche quando ti punisce, Sanremo ti resta dentro al cuore.

Che rapporto ha con la popolarità?

Ci sto bene. La popolarità comporta piccoli sacrifici che vivo benissimo, con gioia, mi spiacerà quando tutto questo sarà finito. Capita che le persone ti fermino al ristorante, per la strada, ma loro ti vedono solo quella volta, è l'unica occasione che hanno per dimostrarti attenzione, affetto. Dopo i concerti mi fermo tutto il tempo necessario per fare foto, autografi, per parlare. Sono dimostrazioni importanti, quando non me lo chiederanno più vorrà dire che quell'affetto sarà scomparso.

Cosa le dà gioia nella vita di tutti i giorni?Vedere che i miei gatti stanno bene. Neanche il più grande premio del mondo potrebbe ripagarmi tanto.

Quanti gatti ha?Quattro in casa, altri fuori, sono trovatelli, ho messo delle ca-

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CULTURA

Il racconto dell'avventurosa vita del personaggio che in Italia è sinonimo di 'televisione' e del quale l'8 set-tembre cadono i dieci anni dalla scomparsa: è il do-cumentario "Michael Nicholas Salvatore Bongiorno in

onda Mike", di Enrico Salvatori realizzato con la collabo-razione di Giuliana Mancini, la regia di Luigi Montebello e la consulenza di Aldo Grasso, che Rai Cultura propone in prima visione domenica 8 settembre alle ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo "Italiani". Mike Bongiorno, viene chia-mato per lanciare la televisione nel 1953, durante la fase sperimentale, divenendo poi il cerimoniere del genere te-levisivo per antonomasia, il quiz: da "Lascia o Raddoppia", a "Campanile sera", al 'suo' "Rischiatutto", agli altri quiz per la Rai e la Tv commerciale, di cui è stato pioniere, tanto quanto della Tv pubblica. Il racconto prende l'avvio dagli ultimi anni, dal 2004, quando con la coincidenza del cin-quantenario della TV e dei suoi 80 anni, Mike Bongiorno viene celebrato, addirittura proposto come Senatore a vi-ta, e con Fiorello ritrova non una seconda, ma un'eterna giovinezza, al punto di diventare un personaggio chiave nel nuovo assetto Rai-Mediaset-Sky. Figlio di Nicholas, avvocato di origine italoamericana, e di Enrica Carello,

PAUL MCCARTNEY. The Love we make L'11 settembre dell'ex Beatles

New York City, 11 Settembre 2001: sono le 8.43 del mattino e il volo di linea su cui viaggia Paul McCartney sta per decolla-

re dall'aeroporto di JFK quando dal fine-strino il primo dei due aerei colpisce le Torri gemelle. E poi, il secondo. Saranno molte le celebrità a fuggire dalla città, aiutate dal privilegio che si accompagna alla fama; la città è infatti blindata; voli sospesi, ponti chiusi, treni fermi. Ma non Paul McCartney. Sconvolto ma determina-to, decide di restare a New York per soste-nere la città dilaniata dall'efferato attacco. Il titolo prende spunto dai versi conclusivi dell'album Abbey Road "And in the end the love you take is equal to the love you ma-ke", ovvero "Alla fine l'amore che ricevi è uguale all'amore che dai". In poco tempo, organizza un concerto di beneficenza per i famigliari delle vittime e i pompieri del-la città che si sono sacrificati per mettere in salvo quanta più gente possibile prima del crollo.Il documentario "The Love We Make", in onda su Rai 5 mercoledì 11 settembre alle 21.15, in occasione del 18° anniver-sario della strage, racconta quei giorni in bianco e nero - girati rigorosamente in pellicola 16mm - seguendo McCartney in città e nella preparazione del concerto. Il regista è Albert Maysles, già celebrato autore di molti documentari tra i quali quello dello sbarco americano dei Beatles nel 1964. Insieme a Paul McCartney, preziosi inserti a colore del concerto di beneficenza e un cast a dir poco stellare: Billy Joel, James Taylor, Mick Jagger, David Bowie, Jim Ca-rey, Elton John e molti altri.

ITALIANI

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno

in onda MIKE

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York

il 26 maggio 1924. Dopo la separazione dei genitori, ma-

dre e figlio tornano in Italia. Il giovane Michael prende

parte, come staffetta, alla guerra partigiana. Salvato dalla

doppia cittadinanza, torna nella natia New York e compie

i primi passi in radio, prima come intervistato, poi come

conduttore. Ritorna in Italia nel '53 per restare pochi mesi,

ma l'incontro con Vittorio Veltroni, direttore del neonato

Telegiornale, determina sia la scelta del nomignolo Mike,

che il suo futuro. Aldo Grasso, autore della più importante

storia della TV italiana, nonché autore, per il Dizionario

Biografico Treccani della voce dedicata a Mike Bongiorno,

approfondisce con le sue riflessioni il racconto, sofferman-

dosi sui momenti cruciali della sua carriera e su moltepli-

ci aspetti della sua personalità. Daniela Zuccoli e Nicoló

Bongiorno, moglie e figlio secondogenito di Mike -curato-

re della sua autobiografia- raccontano il lato privato. Men-

tre Ludovico Peregrini, e Sabina Ciuffini, autore e 'signor

no' il primo, 'valletta' storica la seconda, sono i testimoni)

del "Rischiatutto", il quiz che Mike inventa personalmente

e conduce, con enorme successo, dal 1970 al '74.s

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PJ Masks, ovvero il cartone animato più amato dai bambini. Il "fantastico trio", come sottolinea la sigla di aper-tura della serie, si è conquistato un

posto importante nelle preferenze dei bambi-ni italiani, arrivano al pari di titoli di successo in onda su Rai yoyo, come Peppa Pig, Masha e Orso, Bing e 44 Gatti. Da domenica 8 settem-bre, alle ore 20.25 (e in replica alle 14:45 e alle 16:45) saranno in onda le nuove puntate della seconda stagione.Con l'arrivo di PJ Robot, Gattoboy, Gufetta e Geco dispongono di nuovi straordinari poteri e equipaggiamenti, affronteranno nemici, vecchi e nuovi, spingendosi in luoghi inesplorati sino ad arrivare sulla Luna nonostante Geco abbia una gran paura dello spazio.La serie in CGI tratta dalla collana di libri po-polare in Francia "Les Pyjamasques" esplora il divertente mondo ricco di fantasia e di miste-ro creato dall'autore Romuald, protagonisti tre piccoli supereroi: Gattoboy, Gufetta e Geco. Di giorno i protagonisti sono tre bambini come gli altri, ma di notte, indossati i loro pigiamini e chiusi gli occhi, per Gattoboy, Gufetta e Geco comincia il lavoro da supereroi che li trasci-na in un'avventura emozionante sotto la luce della luna. Nel mondo notturno non esistono le limita-zioni che ogni bambino sperimenta nella re-altà, di giorno, e la difficile missione affidata ai supereroi può essere facilmente portata a termine grazie ai loro superpoteri. Gattoboy ha il potere della velocità, agilità e super udito, Gufetta è una super esperta di fumetti, ha una vista acutissima e può volare, Geco è il mae-stro del mimetismo, forte e super appiccicoso. Nella serie non manca il nemico numero uno dei protagonisti, Moongirl, creatura della not-te che ogni volta cerca di sottrarre qualcosa dal mondo del giorno per tenerla tutta per sé: tutte le sue cattiverie e i suoi strepiti alla fine otterranno un solo effetto, quello di rendersi ridicola e niente affatto spaventosa.La serie prospetta un impianto comedy in aper-tura e chiusura episodio, con ambientazione in luoghi riconoscibili da bambini in età presco-lare - casa, scuola, parco giochi- e un'ambien-tazione più onirica e di fantasia nello sviluppo della narrazione incentrato sui supereroi.

RAGAZZI

LE NUOVE AVVENTURE SU RAI YOYO DEI SUPERPIGIAMINI

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Il calcio è tornato a riempire i nostri week end. Si parte il venerdì e si termina il lunedì. Quattro giorni intensi tra anticipi e posticipi. Il Cam-pionato di serie A è ripartito da dove si era fermato. La Juventus sempre al comando anche se quest’anno la squadra di Sarri deve stare attenta all’Inter di Conte che punta alla vittoria finale. È un campionato diverso, bello e ricco di reti con le squadre che sono ancora cantieri aperti con il calcio mercato ancora in corso. Queste le nostre cinque fotografie.

1 Non potevamo non iniziare con Mihailovic. Tutti i tifosi del calcio sono con lui. Il suo Bologna, per la cronaca, mette in cassaforte 4 punti in due giornate. Ma la partita più importante la sta giocando lui, l’uomo che gonfiava la rete. Grande Sinisa.

2 Juventus – Napoli, quando una partita vale il prezzo del biglietto. Un grande spettacolo. Uno spot per il nostro campionato.

3 Non si era mai visto il derby della capitale alla seconda giornata. La foto della partita è tutta nella giocata dell’attaccante della Lazio Correa che mette a sedere il difensore della Roma Mancini.

4 Tornano le partite e tornano gli arbitri. Tutto normale? Sicuramente meglio dello scorso anno, ma direttori di gara come Marco Guida anco-ra sono in fase di preparazione.

5 Giampiero Ventura siede di nuovo, con grande stile, in panchina. Gui-da la Salernitana in serie B. Dopo due giornate è primo, complimenti.

SPORT

DI CALCIOSTORIE

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1 4 Elodie MARGARITA

Pos. LW Artist

Pos. LW Artist

Pos. LW Artist

Pos. LW Artist

Title

Title

Title

Title

9 10 J-Ax OSTIA LIDO

2 1 Takagi & KetraOmi JAMBO

10 9 Benji & Fede DOVE E QUANDO

3 2 Boomdabash

Giusy Ferreri

feat. Alessandra AmorosoMAMBO SALENTINO

4 5 Meduza PIECE OF YOUR HEART

NUOVA ERA (WITH DARDUST)5 3 Jovanotti

6 7 Thegiornalisti MARADONA Y PELÉ

7 8 Irama ARROGANTE

8 6 Fabio Rovazzi SENZA PENSIERI

IT - ALL RADIO (TUTTE LE EMITTENTI)

IT - INDIPENDENTI (PER PASSAGGI)

IT - ARTISTI ITALIANI

IT - RADIO AIRPLAY (ARTISTI EMERGENTI)

Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprendono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.

La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.

La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornisce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.

Per informazioni [email protected]

CLASSIFICHE AIRPLAY PER RADIOCORRIERETV

Loredana Bertè e J-Ax

feat. Goodboys

1 2 Shawn Mendes SEÑORITA

9 5 Jovanotti NUOVA ERA (WITH DARDUST)

2 6 Elodie MARGARITA

10 11 Thegiornalisti MARADONA Y PELÉ

3 1 Takagi & KetraOmi Giusy Ferreri

JAMBO

4 3 Boomdabash MAMBO SALENTINO

PIECE OF YOUR HEART5 8 Meduza

6 4 Ed Sheeran BEAUTIFUL PEOPLE

7 9 DJ Snake LOCO CONTIGO

8 7 Avicii HEAVEN

feat. J Balvin & Tyga

feat. Khalid

feat. Goodboys

feat. Alessandra Amoroso

feat. Marracash

feat. Camila Cabello

1 1 LP 1 2 Blonde BrothersFRIDAY NIGHT DILUIRE L'ESTATE

9 10 Tormento 9 New Tredici Pietro, Mr. Monkey GOCCE DI VODKA TU NON SEI CON NOI, BRO

2 2 Burak Yeter 2 1 AielloDOMENICA ARSENICO

10 9 Le Vibrazioni 10 11 Miriam Masala L'AMORE MI FA MALE OPS

3 3 Coez 3 3 UltrapopSORRISO (MILANO DATEO) HASHTAG LOVE

4 5 Calcutta 4 5 Salento Guys MAMBO SALENTINO TI PORTERÒ A BALLARE

QUEL SORRISO IN VOLTO SAN SIRO5 4 Modà 5 4 Franco126

6 6 Gazzelle 6 6 Emma Muscat POLYNESIA AVEC MOI

7 7 Sofi Tukker 7 7 Joey & Bomba Estéreo

PLAYA GRANDE LA ROCKSTAR

8 8 Francesco Gabbani 8 9 Giordana AngiÈ UN'ALTRA COSA CASA

feat. Marracash

feat. Damiano Mulin

feat. Biondo

feat. Fet

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TV RADIOCORRIERE

Pos. LW Artist Title

US - ALL RADIO

Pos. LW Artist Title

IN - LATIN AMERICA

Pos. LW Artist Title

IN - EUROPE

Pos. LW Artist Title

GB - ALL RADIO

Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprendono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.

La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.

La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornisce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.

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CLASSIFICHE AIRPLAY PER RADIOCORRIERETV

44 45

1 1 Shawn Mendes

1 1 Khalid

1 2 Shawn Mendes

1 2 Shawn Mendes

SEÑORITA

TALK

SEÑORITA

SEÑORITA

9 5 Daddy Yankee

9 12 Chris Brown

10 11 Dominic Fike

10 12 Billie Eilish

CON CALMA

NO GUIDANCE

3 NIGHTS

BAD GUY

2 2 Ed Sheeran

2 2 Shawn Mendes

2 1 Kygo x Whitney Houston

2 2 Anuel AA

I DON'T CARE

SEÑORITA

HIGHER LOVE

CHINA

10 11 Avicii

10 11 Taylor Swift

HEAVE

YOU NEED TO CALM DOWN

3 3 Ed Sheeran

3 6 Lizzo

3 4 Ariana Grande

3 4 Sech feat. Darell

BEAUTIFUL PEOPLE

TRUTH HURTS

BOYFRIEND

OTRO TRAGO

4 4 Lewis Capaldi

4 3 Ed Sheeran

4 3 Sam Smith

4 3 Ed Sheeran

SOMEONE YOU LOVED

I DON'T CARE

HOW DO YOU SLEEP?

I DON'T CARE

HIGHER LOVE

BAD GUY

I DON'T CARE

QUÉ PRETENDES

CASTLES

CASTLES

5 6 Kygo x Whitney Houston

5 4 Billie Eilish

5 5 Ed Sheeran

5 6 J Balvin & Bad Bunny

6 8 Freya Ridings

6 5 Sebastián Yatra, Daddy Yankee & Natti Natasha feat. Jonas Brothers

6 8 Meduza

6 5 Shawn Mendes

7 6 Ed Sheeran

7 7 Daddy Yankee

PIECE OF YOUR HEART

IF I CAN'T HAVE YOU

BEAUTIFUL PEOPLE

CON CALMA

7 7 Pedro Capó X Farruko

7 7 Jonas Brothers

8 7 Lewis Capaldi

8 8 Lunay, Daddy Yankee

& Camila Cabello & Camila Cabello

& Camila Cabello

& Justin Bieber

& Social House

& Justin Bieber

& Bad Bunny

& Justin Bieber

& Justin Bieber

& Camila Cabello

CALMA

SUCKER

HOLD ME WHILE YOU WAIT

SOLTERA

8 10 DJ Snake

8 8 Post Malone

9 9 Jax Jones & Bebe Rexha

9 9 Maluma

LOCO CONTIGO

GOODBYES

HARDER

11 PM

feat. Khalid

feat. Khalid

feat. Snow

feat. Daddy Yankee, Karol G, Ozuna, J Balvin

feat. Goodboys

feat. J Balvin & Tyga

feat. Young Thug

feat. Snow

feat. Drake

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TV RADIOCORRIERE46 47

Una via di mezzo tra la commedia, con scene divertenti e grottesche, e il film drammatico-sentimentale, "The Hollars", proposto in prima visione Tv, diverte ma nello stesso tempo fa riflettere e commuove. John Hollar è un artista che vive a New York con la fidanzata Rebecca dalla quale sta per avere un bambino. Un giorno però riceve la notizia che sua madre è gravemente malata ed è ricoverata in ospedale in attesa di un intervento chirurgico. John decide così di lasciare temporaneamente la fidanzata e New York per tornare nella piccola città della provincia americana in cui è nato. Appena tornato nella sua casa dove è cresciuto, però, viene travolto suo malgrado dai problemi della sua famiglia disfunzionale. Oltre al padre Don e al fratello Ron, John ritrova ancheun vecchio rivale dei tempi del liceo e la sua ex fidanzata Stacey, ragazza esuberante ora sposata con un infermiere gelosissimo. Premiato al Sundance Film Festival, "The Hollars" è interpretato, tra gli altri, da John Krasinski, Anna Kendrick, Mary Elizabeth Winstead, Charlie Day e Sharlto Copley.

In onda per il ciclo "Cinema Italia", il film si basa su un fatto di cronaca realmente accaduto. Alcune centinaia di ragazze, accorrono a Roma, in Via Savoia, dopo aver letto l'annuncio di un'offerta di un posto di lavoro come dattilografa presso lo studio di un ragioniere. Tra le numerose giovani che si presentano, in un'Italia esasperata dalla disoccupazione e dall'estrema difficoltà per le donne di trovare un'occupazione, ci sono nobili decadute, prostitute che cercano di cambiar vita, donne con il marito disoccupato, figlie di benestanti cui la pensione non basta per sopravvivere. Mentre attendono sulla piccola rampa di scale del palazzo, scambiandosi impressioni e accennando alle loro vite fatte di espedienti per sopravvivere, accade l'impensabile: la ringhiera della scala cede, distruggendo ad uno ad uno i gradini e facendo precipitare le donne, alcune delle quali rimangono seriamente ferite, mentre una di esse, Anna Maria Baraldi, muore in seguito alle lesioni riportate. Lo sfortunato incidente avrà per le singole concorrenti conseguenze diverse.

SABATO 7 SETTEMBRE ORE 21.10 - ANNO 1952REGIA DI GIUSEPPE DE SANTIS

CINEMA IN TV

Una commedia romantica, garbata e divertente, ispirata al best seller omonimo dello scrittore torinese Luca Bianchini, che ha anche collaborato alla scenografia. Nel bianco e arroccato paese di Polignano a Mare, in uno degli angoli più spettacolari della Puglia, Chiara (Laura Chiatti ndr) e Damiano (Riccardo Scamarcio ndr) stanno per sposarsi. Quello che non sanno è che, tanti anni prima, Ninella (Maria Pia Calzone ndr), la mamma di Chiara, e Don Mimì (Michele Placido ndr), il papà di Damiano, erano stati profondamente innamorati, ma non avevano potuto coronare il loro sogno d'amore per problemi familiari. Il matrimonio dei due giovani si trasforma così in un vero e proprio evento per il paese pugliese. I quasi trecento invitati, infatti, sono a conoscenza della vecchia storia d'amore che forse ancora brucia sotto la cenere. A sorvegliare la situazione, tra segreti svelati e ricordi mai dimenticati, la futura suocera di Chiara, incaricata di gestire la festa preparata in ogni dettaglio. Fa parte della colonna sonora del film, "Io che amo solo te", la famosissima canzone di Sergio Endrigo interpretata qui da Alessandra Amoroso.

A Parigi, dopo aver passato un'intera giornata in teatro a supervisionare audizioni di attrici per la sua nuova pièce, Thomas si lamenta al telefono dello scarso rendimento delle candidate. Nessuna ha i requisiti necessari per il ruolo della protagonista. Poi, mentre Thomas si prepara ad an-dare via, arriva Vanda, una ragazza impertinente, dotata di un'incredibile e sfrenata energia, che incarna tutto ciò che lui odia di più: è volgare, senza cervello e soprattutto pron-ta a tutto pur di ottenere la parte. Tuttavia, il regista decide suo malgrado di darle una chance. Scoprirà con stupore la metamorfosi della ragazza: non solo è fornita di oggetti di scena e costumi, ma ha capito profondamente il carattere del personaggio e ne conosce a memoria le battute. Man mano che il provino prosegue, l'intensità tra i due aumenta e l'attrazione che Thomas prova verso Vanda diventa os-sessione. In concorso al 66° Festival di Cannes (2013), il film ha ottenuto sette candidature e il Premio César come miglior regista a Roman Polański.

LUNEDÌ 2 SETTEMBRE ORE 21.25 - ANNO 2015REGIA DI MARCO PONTI

MARTEDÌ 3 SETTEMBRE ORE 21.15 - ANNO 2013REGIA DI ROMAN POLANSKI

MERCOLEDÌ 4 SETTEMBRE ORE 21.20 - ANNO 2016REGIA DI JOHN KRASINSKI

I FILM DELLA SETTIMANA

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1939

1969

1949

1979

1959

1989

ALMANACCO DEL RADIOCORRIERE

49TV RADIOCORRIERE

set tembreagosto

1929

ALMANACCO DEL RADIOCORRIERE1939

1969

1949

1979

1959

1989

49TV RADIOCORRIERE48

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TV RADIOCORRIERE50