web travel marketing magazine n° 0

16
November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing 1 WTM | C-Magazine Web Travel Marketing è il primo, e forse unico, C-Magazine (magazine collaborativo) sul Web Marketing Turistico. WTM C-Magazine raccoglie, ogni settimana, i post dei maggiori esperti ed appassionati di Web Marketing Turistico. WTM C-Magazine è un nuovo, e forse più comodo, modo di fruire del Turismo on Line. Intervista Esclusiva a Tripadvisor! Source: http://feedproxy.google.com/~r/TurismoConsigli/ ~3/6KcDpf1dRp8/ By Enrico Ferretti on November 20th, 2009 Fra le molte interessantissime discussioni che si sono susseguite sul palco di BTO 09, una di quelle che attendevo di più era “Reviews analysis through different models“, durante la quale hanno partecipato 3 dei principali portali di recensioni turistiche generate dagli utenti, in ordine di importanza, Tripadvisor , Zoover e l’ultimo arrivato Oyster . Il primo ad intervenire è stato Roberto Frua, Senior Sales Executive di tripadvisor, il quale ha presentato la nuove caratteristiche del pannello di controllo per albergatori (grazie al quale sarà possibile monitorare in maniera semplice ed intuitiva tutte le informazioni riguardanti la propria struttura ricettiva) ed ha snocciolato alcuni numeri, che dimostrano ancora una volta come questa community stia crescendo a vista d’occhio in tutto il mondo, fatta eccezione per il solo mercato olandese, che vede Zoover leader incontrastato. Nel corso del dibattito, molto “politically correct” (forse troppo), tramite twitter sono arrivate alcune domande interessanti rivolte a tripadvisor, sia dal pubblico, sia da coloro che seguivano la diretta sulla web tv, ma che purtroppo per un piccolo problema tecnico non sono giunte al destinatario. Fra queste domande un paio erano formulate dal sottoscritto, scritte dalla prima file con il mio iphone, per cui la delusione per l’occasione sprecata è stata doppia.. Ma fortunatamente sono riuscito a rimediare, riuscendo a strappare un’intervista esclusiva proprio a Roberto Frua di Tripadvisor, il quale molto cortesemente si è prestato ad alcune domande scomode nella sala stampa bto. L’intervista è stata interamente registrata in formato digitale, ma essendo di bassa qualità e con parecchi rumori di sottofondo, invece di mettere il file audio sul blog, preferisco riportarla integralmente in versione testuale. Buona lettura! L’intervista Enrico: Con quale criterio vengono selezionati gli alberghi prima di essere inseriti su tripadvisor? Roberto: Non c’è un criterio, qualsiasi hotel e qualsiasi destinazione può essere inserita all’interno di tripadvisor dagli utenti. Enrico: Quindi anche gli alberghi che non hanno richiesto di essere inseriti di loro spontanea volontà, possono entrare a far parte di tripadvisor? Roberto: Noi chiaramente prima controlliamo che l’albergo sia esistente. Enrico: Una recensione su tripadvisor quali step deve superare prima di essere pubblicata online?

Upload: formazioneturismo

Post on 18-Jan-2015

1.270 views

Category:

Travel


0 download

DESCRIPTION

Il numero zero del WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE

TRANSCRIPT

Page 1: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

1

WTM | C-MagazineWeb Travel Marketing è il primo, e forse unico,

C-Magazine (magazine collaborativo)sul Web Marketing Turistico.

WTM C-Magazine raccoglie,ogni settimana, i post dei maggiori esperti ed

appassionati di Web MarketingTuristico.

WTM C-Magazine è un nuovo, e forse

più comodo, modo di fruire del Turismoon Line.

Intervista Esclusiva aTripadvisor!Source: http://feedproxy.google.com/~r/TurismoConsigli/~3/6KcDpf1dRp8/By Enrico Ferretti on November 20th, 2009

Fra le molte interessantissime discussioni che sisono susseguite sul palco di BTO 09, una di quelleche attendevo di più era “Reviews analysis throughdifferent models“, durante la quale hanno partecipato3 dei principali portali di recensioni turistiche generatedagli utenti, in ordine di importanza, Tripadvisor,Zoover e l’ultimo arrivato Oyster.

Il primo ad intervenire è stato Roberto Frua, SeniorSales Executive di tripadvisor, il quale ha presentatola nuove caratteristiche del pannello di controllo peralbergatori (grazie al quale sarà possibile monitorarein maniera semplice ed intuitiva tutte le informazioniriguardanti la propria struttura ricettiva) ed ha

snocciolato alcuni numeri, che dimostrano ancorauna volta come questa community stia crescendo avista d’occhio in tutto il mondo, fatta eccezione peril solo mercato olandese, che vede Zoover leaderincontrastato.

Nel corso del dibattito, molto “politically correct”(forse troppo), tramite twitter sono arrivate alcunedomande interessanti rivolte a tripadvisor, sia dalpubblico, sia da coloro che seguivano la diretta sullaweb tv, ma che purtroppo per un piccolo problematecnico non sono giunte al destinatario.

Fra queste domande un paio erano formulate dalsottoscritto, scritte dalla prima file con il mio iphone,per cui la delusione per l’occasione sprecata è statadoppia..

Ma fortunatamente sono riuscito a rimediare,riuscendo a strappare un’intervista esclusiva proprioa Roberto Frua di Tripadvisor, il quale moltocortesemente si è prestato ad alcune domandescomode nella sala stampa bto.

L’intervista è stata interamente registrata in formatodigitale, ma essendo di bassa qualità e con parecchirumori di sottofondo, invece di mettere il file audio sulblog, preferisco riportarla integralmente in versionetestuale. Buona lettura!

L’intervista

Enrico: Con quale criterio vengono selezionati glialberghi prima di essere inseriti su tripadvisor?

Roberto: Non c’è un criterio, qualsiasi hotel equalsiasi destinazione può essere inserita all’interno ditripadvisor dagli utenti.

Enrico: Quindi anche gli alberghi che non hannorichiesto di essere inseriti di loro spontanea volontà,possono entrare a far parte di tripadvisor?

Roberto: Noi chiaramente prima controlliamo chel’albergo sia esistente.

Enrico: Una recensione su tripadvisor quali step devesuperare prima di essere pubblicata online?

Page 2: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

2

Roberto: Ci sono 3 step fondamentali: il primo èla verifica manuale, quindi ogni recensione vienecontrollata da uno staff di persone, si controlla inoltrel’esistenza di una mail registrata, l’indirizzo ip, più altretecnologie che non posso raccontarti.

Enrico: Non puoi dirci qualcosa di più Roberto?

Roberto: Guarda è come se dicessi a googledi spiegarti i criteri del loro algoritmo. Più noidivulghiamo questa serie di informazioni e più cirendiamo vulnerabili ad attacchi dall’esterno, quindinon potremo mai dire di più per evitare di diventarepiù vulnerabili di quanto non lo siamo già adesso.

Enrico: Per quello che riguarda le recensioni, ci sono icasi in cui un albergo riceve una recensione negativa,come fa a dimostrare a voi di tripadvisor che l’utentein caso di recensione diffamatoria, abbia realmentesoggiornato nell’albergo?

Roberto: Guarda questa è una situazione molto difficileda chiarire. Noi siamo del parere che la “loialità”dei nostri utenti che viaggiano in giro per il mondo,sia un fattore psicologico, che frena ed aggiusta ilsistema di per se, trovando il bilancio giusto. In findei conti le persone vanno in vacanza per trovareuna situazione positiva, per rilassarsi, per stare bene,poi chiaramente ci sono le pecore nere, che possonopenetrare il nostro filtro e le nostre reti di sicurezza,ci saranno sempre e noi non potremo fare niente perevitare che questo accada. Fa parte del world wed2.0, ma nonostante questo noi negli ultimi 10 anniabbiamo investito parecchi soldi per le tecnologie chefiltrano questa eventualità di contenuti pubblicati nonveritieri e quando questo avviene bisogna però poterlodimostrare.

Enrico: Torniamo quindi a questa possibilità. Mettiamoil caso che un albergatore vi voglia contattare persegnalare una recensione falsa, magari riferita ad unperiodo in cui l’albergo era chiuso per un’attività direstauro, quindi palesemente diffamatoria, deve usaresolo il nuovo pannello di controllo?

Roberto: Si è sempre stato così, adesso poi è statocreato un customer center dove l’hotel si registra percontattarci direttamente e comunicare con noi. Noisiamo molto consapevoli e molto sensibili a questesituazioni, quindi quando troviamo fatti concretiforniti dall’albergatore, che smentiscono i contenuti diuna recensione in maniera concreta, idealmente poitogliamo la recensione perchè falsa.

Enrico: Qualora io sia un albergatore che non vededi buon occhio tripadvisor, che non voglia sfruttare lepotenzialità offerte dalla grande community di utentiche frequentano il portale, e che quindi non vogliaessere presente all’interno del sito, in questo caso hola possibilità di richiedere la rimozione del mio hotele di tutti contenuti ad esso associati?(recensioni, foto,etc..).

Roberto: Sarebbe possibile però mi chiedo qualebusiness man al giorno d’oggi vorrebbe mai fare unacosa del genere?

Enrico: Mettiamo che io sia un albergatore, ilquale consapevole dei difetti della mia strutturaricettiva ,voglia evitare di espormi alle critiche delgrande pubblico, perchè tripadvisor ad oggi non da lapossibilità di uscire dal suo portale, qualora ci sia unarichiesta esplicita da parte del titolare?

Roberto: Ma non è il fatto dell’albergatore che deveessere sul nostro sito e sulla nostra tecnologia,la questione è perchè un nostro utente che hasoggiornato in questo hotel ha scritto una recensione?Qualcosa lo ha spinto a farlo.

Secondo me il ristorante, l’hotel o l’ente del turismoche non vuole essere presente ed elencato su sitie portali come Tripadvisor, (dato che ce ne sonoanche altri), chiude gli occhi alla realtà, ed il suobusiness sicuramente nel futuro avrà molte difficoltà amantenere la sua fetta di mercato, i suoi clienti, etc..non vedo la paura.

Enrico: E’ un caso circoscritto, non dico che sia lamaggioranza dei casi, ma siccome è capitato chemolti albergatori hanno un contenzioso con voi, nonvogliono essere presenti sul vs. portale, magari perchèhanno recensioni negative o a detta loro diffamatorie,non si capisce perchè qualora venga manifestata lavolonta di uscire da questo meccanismo, non si dia lapossibilità di farlo. Puoi spiegarmi?

Roberto: Noi viviamo in delle democrazie, la libertàdi stampa esiste, in Italia magari un po’ meno daquando c’è Berlusconi (risata generale dei presenti insala stampa), però per noi la libertà di pronunciarsi è alprimo posto, fa parte della nostra credibilità e questonoi non lo cambieremo mai.

Quindi se un utente è andato in un hotel o è andatoa visitare un qualsiasi posto del mondo e avrà vogliadi raccontarlo, noi gli daremo la possibilità di farlosul nostro sito, perchè è una liberta di un qualsiasiindividuo.

Spesso l’esito della richiesta di rimozione dellerecensioni false, da parte degli albergatori, dipendeda come ci viene comunicata la frode. Spesso glialbergatori ci contattano con questa ipotesi, ma il fattoè “bisogna provare che la recensione sia falsa, e questospesso non avviene”.

Noi rimuoviamo molte recensioni che vengonosegnalate come false da altri utenti, ma qualora questonon avviene, deve essere l’albergatore a darci glistrumenti e le prove che dimostrino una frode.

Enrico: Dal punto di vista delle registrazione latoutente, è risaputo e dimostrato che ogni personavolendolo, può registrare molteplici account sutripadvisor, gli basta avere più indirizzi e-mail ecambiare le credenziali. Per quale motivo non si rendepiù complesso questo processo, rendendo il profilodi ogni utente univoco tramite l’autenticazione dei

Page 3: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

3

suoi dati, o filtrando l’indirizzo ip, o in qualsiasi altromodo? Ci sarebbero tante soluzioni ed in questo modole recensioni ed i feedback che verrebbero inseritiavrebbero maggiore attendibilità. Anche perchè unutente che crea più profili è sicuramente unmalintenzionato, perchè non limitarlo?

Roberto: Registrare più account è già una frode ed unabuso dei nostri termini ufficiali.

Diciamo che i nostri termini dichiarano chiaramenteche bisogna registrarsi con un solo profilo, noichiaramente controlliamo la quantità di mail associatiall’indirizzo ip, e la quantità di recensioni chequesti profili scrivono, quindi il giorno che questidiversi profili con diversi indirizzi e-mail, continuanoa scrivere diverse recensioni negative, diventanomolto suscettibili di rimozione e sono molto facilida individuare. Comunque sia esiste la possibilitàtecnologica di farlo.

Enrico: Scusami se ti interrompo, ma proprio perchè èpossibile e semplice farlo, mi domando perchè non lofate? Questa soluzione con il minimo sforzo porterebbeanche a voi dei grandi benefici, poichè potendoidentificare l’utente in maniera univoca, saremmo tuttipiù tranquilli sulle sue intenzioni, ed oltretutto sarebbemolto facile da identificare e rintracciare. Ben altracosa rispetto ad ora, dove chiunque in pochi secondipuò creare molteplici profili, che poi di conseguenzasono difficili da controllare e limitare.

Roberto: Noi siamo i primi ad essere consapevoli che inostri contenuti sono stati creati da persone corrette ebenintenzionate, crediamo non proprio nel bene dellepersone, dato che i malintenzionati ci sono sempre,ma nelle buone intenzioni delle persone che viaggiano,come ti dicevo inizialmente. Le persone hanno vogliadi raccontare ai loro amici, alle mogli a chiunque liconosce, che sono stati bene, questa è la base ditripadvisor.

I malintenzionati saranno sicuramente rintracciati inun modo o nell’altro, se non lo facciamo inizialmentenoi è indifferente, prima o poi comunque uscirà fuori everrà perseguito, non solo dai nostri legali, ma anchea livello Europeo, visto che ci sono diverse leggi daquesto punto di vista.

Quindi non crediamo che le persone negative emalintenzionate saranno quelle che vinceranno inquesta realtà del web 2.0 o nei network social media.

Enrico: Un’ultima domanda. Sono nate alcunecommunity di recensioni vostre concorrenti, magaridiverse per certi aspetti rispetto a Tripadvisor, una diqueste è SimonSeeks.

Il concetto rivoluzionario che quelli di SimonSeekstanno portando avanti all’interno del loro progettoweb, è quello di premiare i contenuti di qualità,invogliando l’utente non solo a scrivere una semplicerecensione positiva o negativa riguardante alcuniaspetti dell’albergo, ma di raccontare una sortadi itinerario di viaggio, che sarà molto più utile

alla community, insomma si da maggior risalto allacreazione di contenuti di un certo spessore. Questicontenuti in molti casi generano anche un ritornoeconomico all’autore, che in pratica guadagna in basealle visite ricevute dalla sue recensioni, da parte di altriutenti. In tripadvisor al momento non ci sono limitiminimi per quello che riguarda la creazione di nuovicontenuti, ed infatti ci sono recensioni cortissime,anche di 30/40 parole. Non sarebbe meglio vista lamole di recensioni che ormai avete raggiunto, cercaredi premiare i contenuti di qualità, invece di continuarea puntare sulla quantità?

Roberto: Noi non crediamo nell’incentivazione di unarecensione in nessun modo, soprattutto se tramitegadgets o remunerazione economica. In questo modosecondo noi si perde credibilità ed autenticità deicontenuti e si spinge la creazione più che altro di solerecensioni positive. Noi non crediamo che in questomodo si raggiunga la qualità giusta, ma comperata.

Ti faccio un esempio in tal senso: quando ioalbergatore so che un giornalista verrà a soggiornarenel mio hotel, chiaramente gli faccio trovare lacamera più bella e lo coccolo in maniera speciale. Inquesto modo il giornalista non vivrà il soggiorno inmaniera autentica come gli altri ospiti, quindi si perdeautenticità e credibilità.

Enrico: Grazie dell’intervista Roberto!

Roberto: Grazie a te Enrico!

Considerazioni finali

Questa intervista chiarisce una volta per tutte qualesia la vera filosofia dietro il progetto Tripadvisor, che sipuò riassumere in questi punti:

- La stragrande maggioranza degli utenti che inseriscedei contenuti su tripadvisor, è spinta a farlo in maniera“loiale“, ovvero in modo corretto, non fraudolento,sull’onda delle buone intenzioni, perchè sempresecondo loro, chi va in vacanza lo fa per rilassarsi epassare dei bei momenti.

- Un filtro ed un controllo che limiti al 100%,l’inserimento di possibili recensioni false e diffamatorieè inutile, poichè ci sarà sempre qualcuno in grado dipenetrarlo.

- Non importa se si hanno alcune recensioni negative,l’albergatore non deve essere spaventato in questosenso, poichè gli utenti hanno la capacità di trovareuna sorta di equilibrio in quello che leggono e sonoin grado di comprendere la reale reputazione di unastruttura ricettiva.

- Tripadvisor garantisce la rimozione delle recensionisegnalate come false, solo se ci sono reali prove,fornite dagli utenti della community o dagli albergatoristessi.

- Tripadvisor non rimuove gli alberghi recensiti,neanche se questa richiesta esplicita arriva da partedel titolare, poichè per loro è fondamentale la libertàdegli utenti di poter esprimere la loro opinione.

Page 4: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

4

Il mio punto di vista

Dal mio punto di vista alcune delle affermazioni diRoberto Frua sono condivisibili, altre meno, ma vannocomunque rispettate.

La mia impressione è che tripadvisor chieda ai propriutenti di essere corretti e di rispettare alcune regole,ma in realtà faccia troppo poco o non abbastanza,per verificare che queste siano rispettate. Parliamocichiaro, credo che nessuno possa mettere in dubbiola bontà del progetto Tripadvisor, io personalmentelo trovo un meraviglioso mezzo di comunicazione edinterazione, ma non capisco come mai si faccia finta diignorare i problemi che ci sono dietro.

Pensare che tutto sia perfetto e che l’attuale progettosia esente da difetti, è sbagliato!

E’ un dato di fatto che molte recensioni siano false,scritte da utenti malintenzionati, o dagli albergatoristessi per autopromuoversi o per fare un torto allaconcorrenza.

Che molti contenuti siano falsi non lo dico io, mamoltissime testate giornalistiche internazionali edesperti in materia turistica, come riportato in questoprecedente articolo.

Allora mi chiedo perchè non si cerca di limitare questofenomeno negativo e dannoso? Non sarebbe megliorendere la vita difficile ai malintenzionati? Basterebbecertificare la registrazione dei nuovi profili, rendendounivoci ed identificabili gli utenti.

In questo modo si creerebbe un deterrente per ilmalintenzionato, il quale sarebbe cosciente dei rischi acui va incontro, come la possibilità di essere facilmenterintracciabile e perseguibile dal punto di vista legale.

Ero convinto e lo sono ancora oggi, che tripadvisornon sia nemico degli albergatori, ma allo stesso temponon li tuteli abbastanza e li esponga facilmente adeventuali attacchi.

Mi auguro quindi che in futuro vengano affinati isistemi di controllo sugli utenti e sui contenuti da lorocreati, le tecnologie ci sono, i mezzi economici pure(battendo cassa a mamma Expedia), basterebbe lavolontà!

Voi come la pensate? Ditemi il vostro punto di vistasulla questione lasciando un commento sul blog.

Di seguito riporto un video che mi è stato segnalatopoco tempo fa dal blog SosAlbergatori, nel qualesi dimostra come sia semplice per un utentemalintenzionato, pubblicare recensioni false. Consiglioa tutti di guardarlo e di riflettere, tripadvisorincluso….:-)

Il futuro del Marketing èSocialSource: http://officinaturistica.blogspot.com/2009/11/il-futuro-del-marketing-e-social.html

By Biro on November 29th, 2009

BigMouthMedia ha recentemente reso pubblici idati di una ricerca svolta in collaborazione conTnooz .I professionisti del settore marketing sono statichiamati a rispondere ad alcune domande riferitealla spesa che le loro aziende hanno riservato per ilmarketing on line nel 2009 e le previsioni per il2010 .Per la prima volta la spesa riservata all’online superail 50% (39% nel 2008, 50% nel 2009 ed è stimata al57% per il 2010). Scorporando questo dato scopriamoche le aziende che spendono oltre l’80% del budgeton line sono le OTA e i portali di comparazionedelle tariffe. Quelle che spendono meno sono lecompagnie marittime e ferroviarie. In ogni caso tuttii settori prevedono un incremento rispetto all’annoprecedente.I canali più utlilizzati del marketing on line nel 2009sono le Paid Search con il 34% (Autonoleggie Travel Comparison quelli che investono di più)seguite da investimenti in SEO , affiliazioni ,email Marketing . Solo il 7% è rappresentato dagliinvestimenti sui Social Media .

Per il 2010 è prevista una crescita significativadegli investimenti in Social Media, SEO e Pay perclick, in calo le operazioni via mail. Le compagniemarittime saranno più propense alle affiliazioni, glihotel e le compagnie ferroviarie sanno quelle cheincrementeranno le spese per il pay per click. LeOTA diminuiranno i loro investimenti SEO. Ma tuttii settori aumenteranno in modo significativo eprossimo al 100% il loro intervento sui SocialMedia con un peso all’internod el budget on lineche raddoppierà portandosi al 14%.Interessanti anche le percezioni sul futuro, in praticaquesti sono i sentiment-indicators per il 2010: lamaggiore opportunità del travel marketing sarà quelladel confermarsi della crescita delle vendite on-line,il problema più sentito è la congiuntura economcianegativa, la sfida più impegnativa è l’engagenment suiSocial Media, la capacità di creare sinergie tra i varicanali sarà un’altra carta vincente.Su un tema però non ci sono dubbi, tutte le aziendeprevedono massicci interventi economici sul fronte deiSocial Media con incrementi assai significativi e piùimportanti rispetto al 2009 e la cosa più importante èche la maggior parte prevede una struttura interna dadedicare ai Social a differenza degli altri canali per iquali si preferirà rivolgersi a agenzie.

Page 5: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

5

Punti di vista...Source: http://www.robertamilano.com/2009/11/punti-di-vista.htmlBy roberta milano on November 29th, 2009

Dal sito dell'Enit si legge alla voce Link:

E' fatto divieto di operare collegamenti stabilia questo sito (cioè effettuare un link) senzaprevia, formale autorizzazione dell'ENIT.L'ENITsi riserva di perseguire ogni abuso al riguardo.

Dal sito del Buy Tourism Online in home page si legge:

Tutti i contenuti di questo website sono liberi dacopyright.BTO - Buy Tourism Online invita caldamente aCOPIARE e a fare SHARING di tutto quello chetrovate interessante.

Scoperto solo oggi sul blog Magic Italy, già condivisasu friendfeed e Facebook.

Massimo Mantellini, che ringrazio, ha ritenuto le notiziadegna di citazione.

Social media e concettidi marketing virale per ilturismo - B.T.O. 2009Source: http://feedproxy.google.com/~r/MarketingTuristico-Tourmarketing/~3/RBr9SH7huCo/social-media-e-concetti-di-marketing-virale-per-il-turismo-bto-2009By Danilo Pontone on November 27th, 2009

Cosa dovrebbero sapere gli addetti al turismo riguardoil marketing virale ed i Social Media?

Parto subito da questa domanda, che dava anche iltitolo ad un interessante intervento tenutosi durantela B.T.O. 2009. Per marketing virale, s’intende untipo di marketing non convenzionale la cui finalità èquella di coinvolgere un elevato numero di soggettiche in modo del tutto spontaneo si sentiranno spintinel condividere a loro volta, con altri utenti, unmessaggio promozionale. Sostanzialmente è come ilvecchio “passaparola“.

Data la natura del web 2.0, si deve cercare quindi direlazionare tra loro l’idea di marketing virale con l’usoche tutti possiamo fare dei social media. Gli strumenti

social, per loro definizione, devono mettere nellacondizione di facilitare questa condivisione facendoscaturire un effetto a catena di partecipazione sul web.

Da questa premessa si può quindi immaginarel’influenza e rilevanza che il marketing nonconvenzionale può avere per il settore turistico.Pensiamo quindi all’effetto virale che può portare unacampagna promozionale per un hotel quando questarisponde e segue esattamente i principi base.

Vediamo allora quali sono le considerazioni lasciate daiprotagonisti della discussione.

Massimigliano Ventimiglio (H-Art), esordisce ponendosubito l’accento sul fatto che i social media hanno unagrandissima capacità, ovvero influenzare il pubbliconei processi decisionali di acquisto. La decisione difare parte del “meccanismo social network” non devequindi essere vista o pensata come una tendenza,ossia come una moda da seguire perchè lo fannoin tanti, ma deve essere una scelta consapevole. Sidecide quindi di utilizzare questi strumenti perchè daessi siamo convinti che potremo trarre benefici nellenostre strategie promozionali e di marketing (nonconvenzionale).

Mirko Pallera (Ninja Marketing), entra dentro quellache lui stesso definisce la “chimica del marketingvirale“. Quali sono i punti essenziali per campagnedi viral marketing? Enjoyable e Valuable ovvero unirel’utile al dilettevole. Non pensiamo però che perraggiungere il proprio scopo, per lasciare il segno, sidebba cadere unicamente in soluzioni di divertimento,trasgressività o volgarità perchè si corre il rischiodi fare del male al proprio brand. Considerando cheoggi il metodo più diffuso per lanciare un messaggiovirale è quello dei video, per avere un buon risultatobisogna realizzare qualcosa di significativo, che facciariflettere. Questo un esempio pratico: Dove Evolution.

Con Elisa Perillo (Zooppa) si ha avuto modo diconoscere meglio questa azienda, promotrice dell’UGC(user generate content), con la pubblicità onlinegenerata direttamente dagli utenti. Zooppa da vitaa dei veri e propri contest, il cui obbiettivo èprincipalmente l’Engagement nella creazione deicontenuti. Un social network in cui si vuole dare spazioal talento e alla creatività delle persone ed aziende,concedendo loro la possibilità di avere una vetrinaattraverso un’azione di Viral. Zooppa è un modelloche si interfaccia quindi positivamente con soluzionidi strategie promozionali e di marketing virale perqualsiasi settore (soprattutto turismo).

Infine la voce e le considerazioni di Paolo Iabichino(direttore creativo di Ogilvyone), che sembraappartenere ad un mondo diverso da quello delviral marketing, e fautore di un’idea di pubblicitàlegata ancora a parametri di genuinità, creatività esoprattutto etica. Su questo spinge il suo interventoIabichino catturando su di sè l’attenzione di tutticoloro che pensavano ad un abbandono totale versoil viral marketing, come se questa fosse l’unica strada

Page 6: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

6

vincente. Niente affatto. Se si vuole avere successooggi, si può fare promozione e lanciare campagnemarketing che fondano il proprio essere su principi evalori che rispondono alle idee (creatività) e all’etica.Anzichè Advertising si può fare Invertising.

Per approfondire tutti gli argomenti relativi almarketing virale, o la promozione turistica attraversoi video, vi consiglio la lettura dei seguenti post cheavevo già trattato:

• Viral Marketing strategia di promozione turistica

• Sei buoni consigli di Viral Marketing

• Puntare sul web: creare e ottimizzare i video deglihotel

• Youtube campagna di video marketing per hotel

Danilo Pontone

TripAdvisor si propone comenuovo canale di prenotazionidiretteSource: http://feedproxy.google.com/~r/BookingBlog/~3/Biyt_nAa5u4/By marghe on November 19th, 2009

Contro ogni previsione, TripAdvisor porge la mano aglialbergatori permettendo finalmente di inserire nellapropria pagina tutti i contatti diretti all’hotel, compresoil link al sito ufficiale.

TripAdvisor ha infatti appena annunciato che dal 4gennaio 2010 ogni hotel potrà richiedere la “BusinessListing”, inserendo nella pagina dell’hotel in tutti i 9nove siti di TripAdvisor nel mondo:

• Numero di telefono

• E-mail

• Link al sito ufficiale

Immagine 1: Esempio pagina ufficiale con BusinessListing

Il servizio non è gratuito, con costi che variano aseconda del numero delle camere della struttura, daun minimo di 600 $ per alberghi fino 10 camere ad unmassimo di 15.000 $ per hotel con 500 -1000 camere(dal 4 al 31 di gennaio è disponibile un’offerta earlybooking con sconto del 50%).

Immagine 2: Tabella dei costi annuali per attivare ilservizio

TripAdvisor finalmente canale di prenotazionidirette

Tra i vantaggi di sottoscrivere la Business Listing,TripAdvisor riporta “Reach customers when they’reready to book” (Raggiungi gli utenti nel momento incui sono pronti a prenotare).

Sicuramente, un link diretto alla vostra strutturaveicolerà traffico altamente qualificato: chi ha letto levostre recensioni e si sarà fatto una buona opinionedell’hotel, avrà subito la possibilità di accedere al sitoufficiale e, sia che voglia sempicemente visitare lavostra gallery, sia che desideri informazioni sui costi ele disponibilità, avrete molte più chances che prenotidirettamente da voi.

Per rimanere aggiornati sulle Business Listings visitatela pagina dedicata su TripAdvisor

Recapiti dell’hotel sul profilodi TripAdvisor, a pagamento.Conviene o no?Source: http://feedproxy.google.com/~r/MarketingTuristico-Tourmarketing/~3/5KkDyl4quTM/recapiti-dellhotel-sul-profilo-di-tripadvisor-a-pagamento-conviene-o-noBy Danilo Pontone on November 25th, 2009

E’ un periodo questo in cui si sente parlare spessodi intermediazione/disinetermediazione delle strutturericettive dai portali turistici.

Page 7: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

7

Albergatori sempre più combattuti: restare sui portalicapaci di garantire una buona attività online ma concosti di commissioni alle volte elevati (variano dal10% fino al 35%), oppure cominciare ad abbandonarequesta strada investendo più per sè e quindi per unROI privo di commissioni spettanti a terzi?

Voglio marciare anche io su questo discorso , eprobabilmente sorgeranno nuovi dubbi. Decido discrivere questo post a seguito della nuova offertapromozionale di TripAdvisor che sta facendo giàscalpore. Di cosa si tratta?

Testuali parole:

Pubblica numero di telefono, e-maile sito internet sul tuo profilo.

• Lascia i tuoi recapiti agli oltre 25 milioni diutenti che ogni mese visitano TripAdvisor

• Offerta lancio: se ti abboni entro il 31gennaio 2010, risparmi il 50% e il tuoProfilo Aziendale verrà pubblicato su tutti isiti di TripAdvisor.

• Abbonamento annuale vantaggioso

Per ricevere un avviso non appena questafunzione sarà disponibile (gennaio 2010) Giàregistrato? Registrati.

Ma questa offerta, conviene o non conviene?

Sono convinto che l’intermediazione attraverso iportali turistici non sia affatto da rinnegare totalmente.Essi, soprattutto i portali più rinomati, sono in gradodi portare maggiore visibilità e prenotazioni ad unhotel. L’unico punto sul quale insisto, è che magaribisognerebbe cominciare a pensare un pò a se stessi,e fare anche della disintermediazione. In che modo?Investire per il proprio hotel, e non investire a favoredegli intermediari.

Tornando a TripAdvisor e rispondendo alla domandasulla convenienza dell’offerta, bisogna dire che sesi è degli estimatori dell’intermediazione, cioè sesi è favorevoli ad “affidare” il proprio lavoro aterzi, allora l’offerta non bisogna farsela scappare.Oltretutto, meglio coglierla entro il 31 Gennaiovisto che, “generosamente”, TripAdvisor consente deivantaggiosi sconti.Ma vediamo il listino prezzi previsto per avere tutti irecapiti aziendali nella pagina del proprio profilo:

Voglio mettere un pò in dubbio questa offerta, evederla in un’ottica non propriamente benefica perl’albergatore. Mettiamo da parte per un momento ilfatto che potrebbe essere anche una cosa positiva,cosa si può aggiungere se si deve trovare la notanegativa?

1.Prezzi diversi a seconda dell’hotel. Devo pagare dipiù per il semplice fatto di avere un hotel con piùcamere? Però il link e i vari recapiti restano sempregli stessi, proprio come per l’hotel che ha 20 camere.Se devo pensare male allora credo che TripAdvisorvoglia prendere più € da quegli hotel che riescono aottenere più € con le prenotazioni. Per una volta sipoteva mantenere una parity rate per tutti.

2.Quei recapiti e link al sito, sono visibili? Parlandocon un operatore del settore, è stata proprio questauna delle prime perplessità. Giustamente mi è statofatto notare che: se quel link al sito verrà postosotto ogni recensione inserita dall’utente allora ha unvalore, altrimenti rischia di non essere nemmeno visto.Infatti tutti i recapiti verranno inseriti appena sotto la“categoria dell’hotel” (v. immagine iniziale).Gli utenti, che solitamente scorrono la pagina dellerecensioni, vedranno quel link? Personalmente, noncredo!

3.La mia spesa su TripAdvisor. Conseguenza delsecondo punto: se l’utente non vede il link e irecapiti online diretti al sito istituzionale allora essisono per lo più inutili, e a questo punto l’albergatoresi ritrova a pagare il canone annuale per quei linkdiretti, oltre che a pagare la relativa commissioneper l’intermediazione che avviene tramite altri portalipresenti su TripAdvisor: Venere.com, Expedia.it,Booking.com, lastminute.com, Initalia.it, Hotels.com,Octopustravel.com, HRS.com (ma quanti sono????)

4.Il link diretto è per lo più inutile. Gli utenti nonhanno bisogno di quel link per andare a trovare l’hotel.Come dico sempre, il traveller oggi, è molto istruito,e si trasforma in “segugio” quando deve trovarel’hotel/offerta che gli interessa. Se quindi l’user inun primo momento andrà sui portali turistici, in unsecondo momento, andrà a cercare per conto proprioil sito istituzionale attraverso cui chiedere informazioniall’albergatore ed eventualmente prenotare. Inquestopost spiegavo il concetto in modo più ampio!

Page 8: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

8

Da tutto ciò mi chiedo: all’hotel con più di 501 camere,conviene una spesa di 10.000€ per un link che l’utentesa trovare benissimo da solo?

5.I prezzi oggi buoni, domani folli. E’ naturale. Segli albergatori risponderanno positivamente all’offerta,non c’è da meravigliarsi se i prezzi per questo serviziosubiranno nel giro di breve un rialzo. E in questo modo,non guadagna l’hotel, ma…

Mi fermo, e sono sicuro che altre riflessioni possanonascere dalle mie parole.Non dico che l’offerta non sia allettante, ma nonfacciamoci ingannare subito dalle apparenze. Sedovessi credere che TripAdvisor vuole aiutare glialbergatori, il link e recapiti diretti al sito nonavrebbero avuto prezzi, e si sarebbe finalmente datospazio ad un pò di disintermediazione dopo tantaintermediazione.

Tutto questo discorso mi ricorda un’altra situazione,che potete scoprire inquesto post del collega RobiVeltroni, quando allora TripAdvisor fece parlare di sèper la sua “generosa” offerta di inserire il widgetpersonalizzato sul sito istituzionale del proprio hotel.

Danilo Pontone

Disintermediazione. Un belprogetto, l'ignoranza e ilsognoSource: http://officinaturistica.blogspot.com/2009/11/disintermediazione-un-bel-progetto.htmlBy Biro on November 27th, 2009

Questa mattina ho sognato di aver ricevuto una mailnella quale un hotel del nord est italiano mi informavache ero stato scelto per partecipare ad un interessanteprogetto per combattere la crisi e l'intermediazionee per essere più attenti alle esigenze della clientela.Il sogno, ripeto il sogno, è proseguito in quanto aproporre un network internet oriented (un portale diprenotazioni) era un collega che chiedeva solo 5/7euro di commissione per prenotazione. Un sogno nelsogno. Mi ricordo di aver fatto un onirico viaggio in un

sito rigorosamente beta (come quelli della Brambilla).Nel sogno ho scritto chiedendo informazioni e sepotevo sfuggire a praticare, su detto portale, dellequote che mi pare, sempre in sogno, avrebberofinito per essere non eque non solo con i portali(verso i quali anche in sogno ho degli obblighi dicorrettezza) ma anche con il sito ufficiale dell'hotelper il quale, in sogno, facevo consulenza. Nella miaspiegavo che avrei preferito offrire qualità maggioree coccole a un’eventuale clientela procacciatami daquella operazione, piuttosto che non apparire in equityrate su tutti i miei canali, mi sono sentito direche quelle che avevo elencato (una cena omaggio,uno champagne in camera, una bella guida rilegataelegantemente quali possibili omaggi) erano tuttecretinate e non tecniche per disintermediare. Peressere gentili con i clienti bisogna abbassare le tariffee basta. Mi ricordo, in modo abbastanza vago poichéiniziavano a svegliarsi i gatti e in casa la tranquillitàstava scemando, di aver fatto una telefonata perinsistere, sempre in sogno, che il mio prezzo è equo enon è abbassabile. Ricordo chiaramente che il sogno siè concluso con questa frase pronunciata dall'angelicavoce: non pensi di avere ragione, le auguro di esserepiù riflessivo, e se non vuole essere parte del progettomeno male, gente come lei non ci serve. E mi hariattaccato il telefono in faccia. Poi mi sono svegliatoe ho detto: meno male che gli albergatori veri, pursapendone meno di internet rispetto a quelli chesogno, sono un po' più educati. Ricordatevi, se unalbergo del nord est vi contatta per inserirvi in unportale, state sognando, sdraiatevi e riposate unattimo.

Gestione delle Reputazioneon Line: ulteriori consigliSource: http://www.salvatoremenale.it/marketing/web-marketing/gestione-delle-reputazione-on-line-ulteriori-consigli/By Salvatore on November 23rd, 2009

Secondo alcuni studi 1 viaggiatore su 5 ammettedi controllare le recensioni on line delle struttureturistiche prima di prenotare ed 1 su 10 scriveràpoi una recensione una volta rientrato. Questa èuna tendenza che peraltro non cambierà anche neiprossimi anni e non bisogna essere un esperto dimarketing per capire che le recensioni del tuo hotelinfluiranno (positivamente o negativamente) sul tuomarchio e sulle prenotazioni future.

Page 9: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

9

L’importanza quindi di tale argomento credo giustifichiil motivo per il quale io stia ancora scrivendo diun argomento già affrontato in precedenza (perapprofondimenti sul tema ti consiglio di leggere“l’importanza del monitoraggio on line” e “3 semplicisistemi per la gestione della reputazione on line”.

Ci sono ancora altre soluzioni che potrai adottareper gestire al meglio la tua reputazione on line;scopriamoli insieme:

Usa i servizi di AlertsCi sono dei tools che ti permettono di verificarein tempo reale il monitoraggio del tuo brand. Ticonsiglio di iscriverti a quelli di Google e Yahoo (http://alerts.yahoo.com/ e www.google.com/alerts). Se haianche un blog aziendale puoi monitorarlo con questo:http://technorati.com/watchlist.

Coinvolgi i tuoi collaboratoriOvviamente la corretta gestione della reputazione online va implementata a monte. Parla quindi con lepersone che sono coinvolte nel tuo business, fai capireloro quanto è realmente importante l’avere degli ottimifeedback e l’impatto che essi hanno sull’attività.

Utilizza i “giudizi dei clienti” nelle tue comunicazioniufficiali.Ad esempio puoi utilizzarli nella tua prossima e mail.Posso assicurarti che le recensioni del tuo hotel o B&Bsaranno un positivo “sprono” per i nuovi clienti.

Incoraggia gli ospiti SODDISFATTI a scrivererecensioni su di voi.Credo sia semplice intuire se un vostro ospite hagradito il soggiorno. E proprio lui che dovreteincoraggiare; cercate quindi di trovare metodi validiaffinchè la vostra richiesta venga soddisfatta.

Un esempio? Te ne fornirò uno molto valido mercoledì25 novembre in questo blog. Ti tocca quindi ritornarea leggermi !

Intanto buon lavoro….

I DisintermediantiSource: http://feedproxy.google.com/~r/AntonioMaresca-WebCoachingconsulenzaInternetTurismo/~3/PL2wMh-B-ms/disintermediazione-hotels.htmlBy Antonello Maresca on November 25th, 2009

Il tema della Disintermediazione è la chiave piùefficace per far breccia nella scarsa attenzione di moltialbergatori.

Qualcuno, con merito molto tempo addietro,l’ha fatta diventare un modello di business edi comunicazione. La Disintermediazione diventauno slogan commerciale di proprietà esclusiva diun’azienda.

Il messaggio che passa è: solo con noi puoidisintermediare al 100%. Francamente non approvo leesagerazioni!

Vi racconto un episodio vissuto alla BTO. Una personain gamba, esperto del settore e “gestore” dellavisibilità e dell’attività commerciale di un albergo (ora

si riconoscerà immediatamente ) mi dice: “Sai,i Disintermedianti mi hanno convinto! Ho visto dellestatistiche di Conversione e sono impressionanti. Mihanno detto che, con i loro progetti web, riesconoad ottenere un indice di conversione dell’11%”. Nontrattandosi di argomenti omogenei ho chiesto di qualeconversione parlassero: per convertire devi avereun obiettivo. Si parlava, non di prenotazioni, ma dicontatti e richieste. Cioè ogni mille visite ricevutedal sito si ottenevano, in media, 110 richieste diprenotazione.

Ecco la capacità commerciale di “assolutizzare”un concetto che preventivamente non è possibileipotizzare. Le variabili che esaltano o corrompono ilprocesso di conversione sono tante e tali che nonpossono essere ingabbiate in una formula matematicae commerciale.

Non voglio elencare le centinaia di fattori chepossono incidere sugli indici di conversione maevidenziare questo presunto “bug”: diventa inutileproporsi ai propri interlocutori con professionalità,etica commerciale, partecipazione ed attenzione,

Page 10: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

10

bisogna trovare lo slogan giusto da proporre con

l’adeguata e conseguente faccia tosta

Sinceramente e con perversa stima faccio i mieicomplimenti ai Disintermedianti!

Il Viral Marketing di Atrapalo:viaggi ora e paghi dopo, sevuoi.Source: http://feedproxy.google.com/~r/BookingBlog/~3/Ds0BTJLTNJE/By Michele on November 24th, 2009

Atrapalo ha scelto il BTO di Firenze per presentarsi almercato italiano.Il nuovo country manager della OTA spagnola, BrunoPreda, è infatti intervenuto alla due giorni di Firenze,raccontando gli interessanti case history che hannoreso Atrapalo tra le più celebri agenzie online dellapenisola iberica.Una delle campagne più geniali e di maggiore successodell’agenzia spagnola è stata presentata al pubblico colnome di “El Trato” (il patto).

L’iniziativa, promossa a luglio 2009, ha permesso a500 clienti di Atrapalo di andare in vacanza, conl’accordo che al rientro avrebbero potuto pagare per ilviaggio il prezzo che ritenevano giusto.

Di seguito postiamo il video ufficiale di Atrapalo conil resoconto della campagna (purtroppo il video è inlingua spagnola, ma rende comunque bene l’idea)

Come si può notare dal video, la campagna ha avutoun successo enorme dal punto di vista della visibilità,anche se è stata un fallimento in termini di ritornoeconomico.

La gente ha infatti aderito in massa e con entusiasmoall’iniziativa ma, al momento del pagamento, non si èrivelata così onesta come Atrapalo sperava, pagandoin media meno del 40% del reale costo del viaggio.Poco male visto che, a costo praticamente zero (icosti ed il rischio erano praticamente tutti ribaltati suifornitori), la OTA spagnola ha veicolato sul proprio sitopiù di un milione e mezzo di visitatori in due settimane,guadagnando enorme visibilità in tutta Europa, sia suinternet che sulla stampa off line.Più che un nuovo modello commerciale, la campagnadi Atrapalo sembra quindi essere una geniale trovatadi marketing per guadagnare visibilità e brandreputation.

L’agenzia spagnola può sicuramente dirsi soddisfattadal risultato di questa campagna, ma che dire deglialbergatori che hanno aderito all’iniziativa? Offrire,tramite un intermediario, un soggiorno gratuito nellapropria struttura può portare davvero risultati positiviin termini di visibilità e fidelizzazione? O forse,in questo caso, a guadagnare sotto questi aspettiè soprattutto l’agenzia intermediaria che promuovel’iniziativa?

Non ci sono dubbi sul fatto che operazioni di viralmarketing come quelle promosse da Atrapalo sianoin grado, se studiate ed applicate sapientemente, disuscitare un forte interesse tra gli utenti, e di portaregrande visibilità, a costi bassissimi. C’è da considerare,però, anche il rischio che a godere di questi beneficisia principalmente il promotore dell’iniziativa.

Perché non provare allora a sperimentare promozioni“virali” sul proprio canale diretto?

Voi cosa ne pensate? Sareste disposti a far scegliere aivostri clienti quanto pagare per un soggiorno? O a daregratuitamente una camera (che altrimenti resterebbevuota) al primo che prenota o al vincitore di unconcorso appositamente ideato?

Fateci sapere cosa ne pensate…perché anche noi cistiamo pensando!

Atrapalo? Ma anche no!Source: http://officinaturistica.blogspot.com/2009/11/atrapalo-ma-anche-no_25.htmlBy Biro on November 25th, 2009

Tutto iniziò quando vollero farci volare a 90centesimi, nacquero le compagnie low-cost, che forsehanno permesso a tutti di volare, a tutti quelli chepossono volare appunto. Però tale comportamento dimarketing ha segnato il settore del trasporto aereo,permettendoci di volare a basso costo e imponendoci,col fisco, di pagare i debiti delle compagnie di bandiera.Ci hanno abituati a ragionare con la concezione delvolo gratis. Poi poco importa se devo arrivare inaeroporto due ore prima e spendere un po’ di soldinei vari negozi, poco importa se per un chilo dieccesso di bagaglio dovrò fare la cessione del quintosullo stipendio o accendere un mutuo. Poco importase dovrò pagare un bus e fare altri 150 chilometriper raggiungere la città che aveva lo stesso nomedell’aeroporto ma che ora insiste qualche chilometrooltre. E’ così che funziona. Ora che abbiamo imparato aviaggiare low-cost ci stanno insegnando a soggiornareno-cost, un po’ per marketing, un po’ per ingegno,un po’ per nostra ignoranza, un po’ perché sonostati bravi con i video e i comunicati stampa a farapparire più grande di quel che è stata una operazionedi marketing a costo quasi zero. Sì, vi parlo di

Page 11: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

11

Atrapalo. Sappiate che è stata un’operazione limitataper quantità e per tempo, non è un modo nuovo dinon pagare! Vorrei farvi notare l’operazione da unaltro punto di vista. Se alla fine vi viene da direche sono un ideologo, un patetico sindacalista oppureun matto, fatelo pure. Il fatto che una persona sialibera di acquistare una vacanza, viverla per l’interosoggiorno, tornare a casa e pagare, o meglio, darevalore al lavoro di alcune persone che lo hannoservito (servito nel significato più elevato che sipossa dare a questa parola) pressoché prossimo allozero significa che: Daniele che ha messo in fornole brioches, Raffaella che ha espletato le pratiche dicheck-in, Antonio che ha lavato i piatti, Giulia che haservito la colazione, e l’albergatore che ha investitonon si meritano niente perché nessuno sa come sichiamano, dove vivono, quanto o se guadagnano afine mese … Forse sono stato troppo duro ma nonaver dato nessuna visibilità e nessun riconoscimentoa chi ha lavorato consentendo a un’ organizzazionedi ottenere questa visibilità “a gratis” è vergognoso epoco dignitoso. Spero che Atrapalo faccia un bel video,questo sì virale, con il quale ringrazia tutto il personaledegli hotel e gli alberghi che hanno permesso questaoperazione, magari riprendendoli mentre lavorano,invece di riprendere i turisti che non hanno pagatomentre mangiano.Diversamente abbiamo inventato, più cheun’operazione di marketing, una nuova formadi schiavismo. Insomma dall’advertising volevamopassare all’invertising e invece siamo allo sfruttising.Atrapalo? Ma anche no!

I portali ve li racconto io!Source: http://www.fabriziotodisco.com/i-portali-tematici-ve-li-racconto-io/By admin on November 26th, 2009

Uno dei metodi per veicolare traffico sul proprioweb site è quello dell’inserimento nei portali tematici(guide turistiche, portali di contenuto, agreggatori distrutture…etc). Questi portali, rivolti alla promozionedi una destination o di uno specifico settore(cicloturismo, turismo itinerante, turismo sostenibile…etc), possono garantire visibilità alla vostra struttura,un ritorno in termini di posizionamento nei motoridi ricerca e sopratutto un ritorno economico legatoai lead e alle conversioni generate. Inoltre alcunidi essi sono spesso posizionati nelle prime paginedei Mdr con keywords importanti e garantisconoquindi anche alle piccole strutture di essere visibiliper parole chiavi molto competitive senza doverspendere necessariamente un patrimonio.

I vantaggi della presenza sui portali tematici possonoessere diversi a seconda dell’offerta del portale e dellapropria strategia:

- Aumentare gli accessi diretti al proprio sito web

- Aumentare la link polularity

- Migliorare la rintracciabilità del proprio sito web

- Svilupparsi in nuove nicchie di mercato

- Essere rintracciabili nei motori di ricerca per keywordcompetitive

- “Aumentare le prenotazioni”

I portali offrono diversi modi per promuovere unattività: scheda descrittiva della struttura con form diprenotazione veicolato sul sito web ufficiale, schedadescrittiva della struttura con recapiti e link direttoal sito web ufficiale, text link con link diretto allavostra struttura, banner con link diretto al vostrosito web…etc. Per l’inserimento in questi portali èrichiesto di solito il pagamento di un canone fisso odi una commisione sul venduto (nei casi di portali chenon permettono il contatto diretto) , ci sono anchealcuni portali che sfruttano il pay per click o il payper lead. Chiariti i possibili vantaggi dell’inserimentodi una struttura ricettiva nei portali tematici, diventafondamentale effettuare le dovute scelte e le giusteriflessioni. Scelte che non sono affatto sempliciconsiderati i quotidiani bombardamenti di propostee le migliaia di soluzione presenti in rete. Prima didecidere su che canali puntare è utile quindi eseguirealcune valutazioni, ho provato a delineare quello chepotrebbe essere un iter da seguire per analizzare escegliere i portali su cui investire:

1 Navigare in rete ed effettuare un prima analisisuperficiale dei portali che ci possono interessareconsiderando: tipologia di struttura (un b&b non lomettiamo su italytraveller), mercati di riferimento ,destination, comportamento dei competitors eposizionamento dei diversi portali per le parole chiaved’interesse.

2 Richiedere i dati statistici degli accessi, agliamministratori dei portali che più ci interessano

3 Effettuare un analisi tecnica tenendo conto: deidati statistici del portale (visitatori unici, visitatorifidelizzati, percentuale di bounce rate etc…), dellaprovenienza delle visite, delle principali keyword percui è posizionato nelle diverse lingue, dell’anzianitàdel dominio, del pagerank e del numero di pagineindicizzate. In questa fase è opportuno consultarsi conil proprio seo.

4 Dall’analisi dei fattori tecnici si passa all’analisidell’offerta commerciale, valutare quindi che tipo disoluzioni di visibilità sono offerte, qual’è il modellocommerciale e se è previsto il contatto diretto conlink al sito web ufficiale della struttura. -Preferire quest’ultima formula perchè oltre a liberarvi dallecommisioni vi potrà essere utile in termini seosopratutto se il portale in questione ha una certaautorevolezza.

5 è il costo?… alcuni portali possono anche prevederel’inserimento gratuito ma quelli che vi daranno ilgiusto ritorno sono quasi sempre a pagamento. Bisogna valutare bene questo fattore cercando anchedi capire se il portale effettua sul serio investimenti

Page 12: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

12

per migliorare la sua visibilità. Il costo giusto perl’inserimento in un portale non esiste e lo potetescoprire solo quando avrete ottenuto i primi risultati(positivi o negativi…) quindi credo che si giustopreferire sempre contratti iniziali a breve termine inmodo da poter monitorare gli andamenti.

6 L’ultimo passo, quello secondo me più importante,è l’analisi… Analizzare i risultati ottenuti e tirare fuorii tassi di conversione. Con i dati alla mano sarà piùfacile effettuare delle nuove scelte e decidere comecontinuare ad operare.

N.B. Dall’analisi sono ovviamente esclusi i portaliistituzionali di ept, regioni, provincie, associazioni dicategoria…etc su cui la vostra presenza è alquantoscontata…

In conclusione vi segnalo le slide della training sessiondi Seo Ring al BTO!

Xotels: social mediamarketing e hotel - B.T.O.2009Source: http://feedproxy.google.com/~r/MarketingTuristico-Tourmarketing/~3/OimNDu7-Qrw/xotels-social-media-marketing-e-hotel-bto-2009By Danilo Pontone on November 23rd, 2009

Un altro interessante intervento tenutosi durantela B.T.O. 2009 è stato “Turismo & Sociale” conle argomentazioni di Patrik Landman e Bart-JanLePoole entrambi appartenenti ad Xotels, aziendache si occupa di creare nuove tendenze di RevenueManagement, Hotel Marketing e servizi per glialberghi.

Anche in questo caso il fulcro centrale del discorsosono stati l’utilità e i benefici che tutte le strutturealberghiere possono trarre dall’utilizzo dei socialnetwork, le possibilità che si hanno di incrementareil proprio business attraverso questi strumenti, masoprattutto l’importanza che le strutture alberghieredevono conferire al proprio brand.

Dalle numerose idee che sono state lanciate dai dueprotagonisti del palco, voglio concentrare l’attenzionesu alcuni aspetti che ho ritenuto particolarmenterilevanti, in quanto dichiarazioni che assumevanomolto valore poichè provenienti da persone che hannoavuto il modo di testare, non solo su territorio italiano,i risultati raggiunti nel settore turistico ricettivo online.

Ci si deve quindi concentrare prima di tutto sulfatto che il turismo, quando associato ad un’attività

di promozione online attraverso i social network,deve essere considerato come un momento dicollaborazione e partecipazione da parte di unacommunity. In questa community, le rivalità, lacompetitività, devono lasciare il passo a momenti dicondivisione, da cui trarre gli spunti vincenti per lapropria struttura ricettiva. Il tutto può essere quindiriassunto nella seguente formula:

Turismo e Social Network = Collaborazione/Partecipazione e Community

Alla base di un’approccio multimediale che prevedel’utilizzo dei social media, vi sono alcuni elementicardini. Il primo elemento è il “trust“, cioè la fiducia,e nello specifico la fiducia verso il proprio brand.Un’hotel deve prefiggersi prima di tutto questo scopo:infondere fiducia ai propri contatti, consentire loro diriconoscere e fidarsi di un determinato marchio. Aseguire la fiducia vi è la “relationship” cioè le persone.Instaurare un rapporto sul web che sia pari a quellooffline. I principi sono gli stessi. Solo dopo questi dueprimi passaggi si può pensare al terzo elemento: ilvalore, cioè la possibilità di monetizzare. Ecco quindil’equazione vincente secondo Xotels:

Business = Trust (Fiducia) + Relationship (Persone) +Valore (€)

Per Xotels è meglio concentrarsi sulle dinamichedi gestione del web. Questo perchè lo prevedela natura stessa del web 2.0 (collaborazione epartecipazione). E allora, quando si entra a pieno ritmoin questo meccanismo, non conta più il ROI (returnon investment), bensì il ROE (return on engagement).Solo con l’impegno verso le dinamiche imposte dal web2.0 si può pensare poi di vedere un ritorno economico.Sostanzialmente è come dire che se oggi decidi di stareonline con il tuo hotel, e decidi per un’attività di socialmedia marketing, prima di pensare a quanto puoiguadagnare devi pensare a quanto devi impegnarti peressere parte del web.

Gli hotel devono quindi essere presenti online inmodo autorevole, riconoscibili, autentici, credibili,ma soprattutto aperti verso il proprio pubblico diriferimento permettendo l’interazione “real time”,cioè in tempo reale come se si stesse conversandofisicamente e non virtualmente.

Unìaltra osservazione fatta da Patrik Landman e Bart-Jan LePoole, che ritengo essere particolarmente degnadi nota è la seguente:

Il proprio sito istituzionale deve diventarela destinazione principale del proprio clienteacquisito e potenziale. Il sito istituzionaledell’hotel deve essere costruito per esprimereinformazioni concrete: cosa, dove, quando!

Xotels quando afferma questo sa cosa sta dicendo.Un’azienda che proviene da diversi scenari a livellointernazionale, avrà certamente motivo di sostenerequanto sia importante avere un proprio sito web per

Page 13: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

13

aumentare la fiducia, riconoscibilità del brand e ilbusiness di un hotel.

A tal proposito, vi invito quindi a rileggere unarticolo che avevo scritto qualche tempo fa qui suTourmarketing: Sito dell’hotel primo biglietto da visita.

Danilo Pontone

L'essenziale è invisibile agliocchi ma non ai social mediaSource: http://www.robertamilano.com/2009/11/lessenziale-%C3%A8-invisibile-agli-occhi-ma-non-ai-social-media.htmlBy roberta milano on November 18th, 2009

Una delle affermazioni più gettonate al BTO - BuyTourism Online - appena concluso a Firenza è stata "Iam social, therefore I am"di Garry Titterton (BRANDSTORMING).

Una sorta di aggiornamento del "bloggo ergo sum" chefu anche il titolo di un mio vecchissimo post.

Sicuramente giusta, soprattutto nel contesto dellapresentazione.

Ma è importante anche fare un passo indietro epensare a what I am. Molte aziende non hanno nullada dire, non hanno una cultura aziendale, non hannocaratteri distintivi, non hanno una "vision" - come siusa dire- nè esplicita nè implicita. E temo che questocontinuo sottileneare l'approccio social non vengapercepito nel suo significato profondo. Per cui se sietecosì non socializzate il nulla. Il nulla, credetemi, passain rete molto più di quanto si pensi.

E quindi, parafrasando Garry Titterton inverto l'ordinee dico "I am, therefore I am social".

L'essenziale è importante: sarà anche invisibile agliocchi (cit.) ma non ai social media.

Fan Page Hotel: comemonitorare l’invio degliaggiornamentiSource: http://feedproxy.google.com/~r/MarketingTuristico-Tourmarketing/~3/jELHVwDMifI/fan-page-hotel-come-monitorare-linvio-degli-aggiornamentiBy Danilo Pontone on November 24th, 2009

Una tra le principali attività di una struttura alberghieraè sicuramente quella di promuovere le proprie offerte,pacchetti turistici, eventi o altro.

Spesso il sistema più immediato per promulgare unanotizia può essere l’invio di una e-mail o newsletter,pubblicare un post attraverso il proprio corporate blog,

o sfruttare i 140 caratteri di Twitter, o scrivere econdividere su Facebook le proprie news.

Mi soffermo su Facebook e sulle sue fan page inparticolare, perchè ho appena notato come per glihotel possa tornare utile inviare attraverso esse degliaggiornamenti ai propri fan tramite messaggio diposta, riuscendo anche a targhettizzare il propriopubblico di riferimento. Si potrà in un certo sensotracciare e avere un probabile feedback dai fan. Peressere più espliciti: gli albergatori possono controllarele risposte derivanti dai propri aggiornamenti.

Vediamo come:

1. Entrare nella propria pagina fan e cliccare sul link“modifica pagina”

2. Nella colonna di destra della pagina (precisamentenella sidebar), trovate “Pubblicizza la tua pagina” in cuicompare il link su cui cliccare “Invia un aggiornamentoai fan“.

3. Si presenta la seguente immagine:

Come si può notare nell’immagine, che fa riferimentoalla fan page di Tourmarketing, sarà possibile:

- inviare l’aggiornamento solo ad alcuni o a tutti i fandella pagina

- scegliere di controllare e quindi monitorare larisposta all’aggiornamento che si sta per inviare

- selezionare la nazione di riferimento, nell’esempio“Italia”

- la città specifica della nazione che si è scelta

- il target, specificando: sesso maschile o femminileed età

- scrivere oggetto e corpo del testo

Da questa funzionalità quali vantaggi possono trarregli albergatori?

Possiamo vedere questo strumento come un sistemasemplificato di invio di newsletter.

Penso nello specifico a tutti gli hotel che hanno bisognodi promuovere pacchetti turistici per clienti stranieri,oppure hotel che offrono soluzioni di ospitalità

Page 14: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

14

alberghiera per i giovani, oppure strutture ricettive chesono solite organizzare eventi o conferenze etc.

Con questa funzionalità sarà dunque possibile andarea colpire nell’immediato i clienti acquisiti e potenzialiche interessano, senza andare ad informare le personeche invece non saranno sicuramente interessate aduna offerta.

In questo modo si eviterà non solo di “dare fastidio”con continui aggiornamenti, ma si potrà avere unfeedback più veritiero.

Danilo Pontone

Le cose semplici sono lemigliori!Source: http://www.giovannicerminara.com/2009/11/le-cose-semplici-sono-le-migliori.htmlNovember 25th, 2009

È il cambiamento che ci mantiene freschi ed innovativi,ci impedisce di ammuffire, ci mantiene giovani,creativi ed entusiasti. Questo penso sia lo spiritogiusto per intraprendere qualsiasi progetto. Il turismoè uno di quei settori che fortunatamente, anchese lentamente, si sta allontanando dalle logichedell'omologazione, affacciandosi verso nuovi mini-scenari. Proprio ora leggevo infatti su GuidaViaggiun interessante progetto ideato da Giancarlo Dall'Ara,[mio ex professore di marketing avanzato pressol'Università di Perugia]: Alberghi Tipici Riminesi

Un nuovo gruppo di alberghi che sicaratterizza per offrire all’interno della propriastruttura un’anima familiare e che si proponedi valorizzare e promuovere lo sviluppodell’ospitalità tipica e della cultura del territorio.

In un post precedente [la ricerca della creatività]discutevo del fatto che occorre destinare ampio spazioalla creatività, ma ho riscontrato che coniugato conla semplicità il "cocktail" non è soltanto innovativo,ma di qualità. E' questa la differenziazione che glialbergatori devono veramente capire e che will enablehotels to attract the right guests who are willing topay a premium for what you offer(dal post del blog diCircos). E' questa quindi la tendenza? Beh pare di si!!

Giovanni Cerminara

Iscriviti al feed così rimarrai sempreaggiornato sui nuovi contenuti!

RWME 2009: Web Analytics =Avinash KaushikSource: http://feedproxy.google.com/~r/AntonioMaresca-WebCoachingconsulenzaInternetTurismo/~3/Nm2gCsEKga8/rwme-2009-web-analytics-avinash-kaushik.html

By Antonello Maresca on November 24th, 2009

Un fuoriclasse, senza dubbio! Avinash Kaushik è statoil valore aggiunto della 2° edizione del Rimini WebMarketing Event.

Il corso avanzato di Avinash ha rappresentato unevento unico in Italia sia per lo spessore delpersonaggio che per l’argomento trattato.

La Web Analytics, nel nostro paese, è sinonimo di “maquanti accessi fai ?”

Dopo aver assistito allo “show” di Avinash, ancheil più refrattario all’analisi e alle dinamiche deiflussi di accesso ad un sito si sarebbe appassionatoall’argomento.

Avinash, in poche ore, ha fatto capire l’importanzafondamentale, decisiviva di una intelligente esegmentata analisi dei dati.

Un progetto web è misurabile in ogni suo aspetto.Il problema è capire cosa cercare e come analizzarel’enorme mole di dati a disposizione.

L’evangelist di Google per la Web Analytics ha cercato,tra le tante cose, di farci capire:

• Quando si fa un’analisi bisogna avere una visionea medio termine. Troppo spesso non si valutanoperiodi significati e omogenei;

• Si guarda troppo spesso al numero degli accessie poco alla qualità delle visite che diventano omeno conversioni. Il numero delle visite non èsignificativo se poi portano a…nulla!

• Bisogna valutare con attenzione ed occhio criticoil Bounce Rate. Si facciano analisi del Bounceper flussi segmentati come le Keywords (nonsolo quelli che portano maggiori visite), Siti diRiferimento e Motori;

• Avere ben chiari gli obiettivi nell’ottica di unacorretta valutazione delle Conversioni;

• Segmentare e Filtrare: concentrarsi sulle chiavie sulle persone che ci interessano. Incredibile,si possono rifiutare delle visite ed aumentare leconversioni (ritorna il concetto che più visite nonsignifica più conversioni!)

• Analizzare, soprattutto, i flussi che non siconcretizzano in una conversione. In quell’areac’è margine di miglioramento della nostra

Page 15: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

15

proposta. Gli utenti sono arrivati sul sito per unadeterminata chiave ma sono andati via delusi.

• Sperimentare sempre! Sperimentare per non

morire

Tanti i concetti e le “illuminazioni” sparate a rafficada Avinash. Risulta impossibile sintetizzarle in un postanche perchè, probabilmente, devono ancora esseretotalmente metabolizzate.

Ultima cosa, ma non ultima. Ci sono tanti tools messi adisposizione dagli stessi Motori di Ricerca per definirele tendenze di ricerca, le parole chiavi di maggioriinteresse, la verifica delle performance di una paginaetc., usiamoli!

Grazie agli organizzatori del RWME per aver portato inItalia un personaggio di assoluto rilievo mondiale.

Da Brenner a Iabichino.Invertising and new businessconcept per accrescere lavisibilitàSource: http://www.giovannicerminara.com/2009/11/da-brenner-iabichino-invertising-and.htmlNovember 20th, 2009

Questa bella affermazione di Diegoli ha precedutol'intervento di Paolo Iabichino [Direttore Creativodi OgilvyOne e di OgilvyAction Italia]. L'eccletticodirettore riferendosi a tutti coloro che hannointenzione di intraprendere un progetto comunicativoè arrivato alla conclusione che è giunta l'ora dicelebrare il "funerale" dell'advertising ancora troppoattaccato ai vecchi canoni del marketing tradizionale.Advertising che riconosce solo numeri e classi sociali.Ma è deduttiva la questione, e litri di inchiostro sonostati consumati nel tentativo di far convergere tuttigli operatori turistici e non a comprendere l'essenzadel nuovo marketing. Un marketing che riconosce lepersone all'interno di diverse tribù. Persone che hannocome unico comune denominatore l'identità. Personeprismatiche a mio avviso, che possono rientrare inpiù tribu. Un esempio che per quanto banale puòaiutare a schiarire le idee: un uomo si riconoscein una società tribale perchè condivide la stessapassione. Quindi un uomo è uomo, motociclista, maanche appassionato di giochi di ruolo o qualsiasi altracosa. Più specificatamente nel turismo un turista,è anche un appassionato di diving, surfing, pesca.Quindi richiamando Iabichino la persona finisce con ilriconoscersi in una tribùL'approccio che Iabichino offre, coniugato con una miapersonale interpretazione, è quella di accantonare ciòche si sta facendo, vale a dire una pubblicità finea se stessa (Monologa) ed aprirsi al dialogo, unapubblicità che conversi più che comunicare con lepersone, che sia educatrice, responsabile ed etica. Inquest'ottica, potrebbero rendersi utili i social media,

per individuare quelle "tribù" e formulare dei servizie prodotti turistici ad hoc. Prodotti però concepitisecondo principi "partecipativi", costruiti cioè da eper le persone (turista o escursionista a seconda latipologia) stesse. In un articolo di luglio [Individuareuna nicchia di mercato] ho appunto accennato aivantaggi per gli albergatori nel creare quel legameche potesse interessare e fare da tramite con lanicchia. Tali risvolti si sono avveritti anche sul web: gliultimi dati rilevano che le persone ricercano sul webutilizzando almeno 3 parole (Google, Yahoo e Bing: dalBto ): cio implica che comunque le persone (utenti)vogliono ottenere risultati più precisi e rispondentialle proprie esigenze. Posizionarsi su una nicchia nonsignifica affatto abbandonare il proprio business, maarricchire la propria offerta ulteriormente, ed anchese le presenze non sono interessanti sul proprio sitociò non dipende dal fatto che per forza si è adottatauna poco efficente campagna web, alla fine si trattadi una nicchia, poi le coversioni faranno da bancodi prova. Tuttavia potrebbe essere che le keywordsscelte siano poco adatte. Pertanto è consigliabilefare una ricerca delle keywords prima di iniziareuna campagna del genere. Non bisogna dimenticarecomunque che anche il sito o la pagina di atterraggiodev'essere corrispondente alla ricerca effettuata, perquanto riguarda i contenuti e per ottenere maggiorevisibilità. Un'altra cosa che mi è rimasta impressadalla Bto è stata quando Roberto Brenner (IndustryLeader Travel di Google Italia) ha fatto cenno all'associazione . Un associazione, sempre secondo unamia interpretazione, di strutture che abbiano a fattorcomune una o più idee, in maniera tale da riuscire ascalare e raggiungere l'ormai tanto agognata primapagina. I vantaggi dell'associazionismo in campoturistico, aldilà del settore web garantiscono beneficiespressi sia in termini economici sia in termini brandawareness. [ Quando l'unione fa la forza ].

Migliora i tuoi servizi conSkypeSource: http://www.salvatoremenale.it/marketing/web-marketing/migliora-i-tuoi-servizi-con-skype/By Salvatore on November 20th, 2009

Sui tanti articoli che mi è capitato di leggere su Skypenoto che tale strumento di comunicazione è spessoconsigliato per la riduzione dei costi che è in grado diapportare.Sinceramente ritengo tale beneficio insignificante,vorrei infatti spostare il fulcro della discussione suelementi differenti.

Page 16: WEB TRAVEL MARKETING MAGAZINE N° 0

November 30th, 2009 Published by: webtravelmarketing

16

Skype va infatti considerato come uno strumento peroffrire un servizio migliore.

Soprattutto se i tuoi ospiti provengono dall’estero ticonsiglio di utilizzare Skype all’interno del tuo sitoal fine di rendere più facile l’interazione e quindi ilcontatto con questi ultimi.

Il grande vantaggio di Skype è quello di permettere dieffettuare chiamate (a basso costo) in tutto il mondoe dovunque ti trovi (o si trova il potenziale cliente) inun dato momento.

La qualità della conversazione poi (qualora si abbiauna connessione internet a banda larga) è veramenteeccellente.

Ecco il mio consiglio quindi:- Inserisci un pulsante Skype all’interno del tuo sitoweb al fine di incoraggiare i tuoi potenziali clienti atelefonare o chattare con te o con il tuo personale;- Aumenta l’interazione inserendo il suddetto pulsanteanche nei Social Network in cui vi è la tua presenza;- Usa lo stesso sistema anche nelle firme delle tue email.

E tu usi Skype? Hai intenzione di usarlo?Fammi sapere cosa ne pensi…

Qype, un altro importantemetodo per aumentare la tuareputazione on lineSource: http://www.salvatoremenale.it/marketing/web-marketing/qype-un-altro-importante-metodo-per-aumentare-la-tua-reputazione-on-line/By Salvatore on November 9th, 2009

Qype è un’importante portale di reviews (recensioni)soprattutto in Europa. Anche se TripAdvisor contieneun numero di reviews maggiori ti consiglio di nonsottovalutare questo network: sembra infatti che inItalia – almeno per le città principali – Qype si presentimaggiormente utile ed informativo rispetto all’altrocolosso.

Dopo averlo esaminato con attenzione ti indico imaggiori fattori positivi che mi hanno spinto a parlartidi questo strumento:

- Oltre agli hotel sono presenti numerosissimi bed andbreakfast;

- E’ presente un servizio di messaggistica per iproprietari di strutture ricettive al fine di rispondere inmaniera privata ai potenziali clienti;

- Si possono lasciare dei commenti pubblici in rispostaalle recensioni;

- In maniera veramente semplice è possibile peri titolari di strutture ricettive modificare tutte leinformazioni presenti sulla propria pagina, compresol’indirizzo, la specifica località, gli orari di apertura.

-E’ possibile inoltre aggiungere tantissimi contenuti,non solo foto, ma anche guide correlate dalle principaliattrazioni turistiche del luogo.

Qualora quindi anche tu voglia costruire una positiva esolida reputazione on line Qype è proprio la soluzionevincente, ma a patto che tu sia concorde con queste3 parole d’ordine: essere visibile, essere reattivo, edessere trasparente.

Sito Ufficiale Qype