web: ura · anno 18 giugno 2017 p a g i n a 5 l’a v v e n t u r a primo giorno di scuola:...
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Anno 18 giugno 2017
Raccontare la scuola è come raccontare il mondo: l’impressione è sempre la stessa, quella di
rimanere in superficie a guardare la punta di un iceberg, senza la consapevolezza di quello che si
agita o si potrebbe esplorare nei fondali. La scuola non è come il mondo. La scuola è il mondo,
quello dell’oggi, ma soprattutto quello del domani. Ci racconta che cosa siamo e che cosa saremo
o avremo deciso di essere. Sono anni che l’informazione poco si occupa di questa istituzione e
che, quando lo fa, si concentra, esclusivamente e per puro dovere di cronaca, a parlare di quello
che “ha” non di quello che “è”, ammesso che la scuola “sia” ancora qualcosa. E la gente registra
certe notizie senza ascoltarle, senza più dare loro un valore, per cui in merito all’argomento son
decenni che circolano sempre le stesse opinioni: insegnanti fannulloni e incapaci o, nel migliore e
più compatito dei casi, precari, alunni perditempo o bulli, strutture fatiscenti. “Vecchia” è il solo
aggettivo associato alla scuola che però la rappresenti autenticamente, al di là di ogni strumenta-
lizzazione e del pessimismo più nero. La scuola è vecchia, ma non nel senso che vi aspettereste.
Non per la classe docente che ormai supera in media i sessant’anni o per gli edifici malridotti.
Non è questo il motivo che la rende decrepita. Anche se è quello che vogliono farci credere. Se
ciò fosse vero, allora per rinverdirla basterebbe un colpo di spugna, basterebbe davvero inven-
tarsi, come è stato fatto negli ultimi mesi, registri e libri di testo in formato elettronico o iscrizioni
on line. Ma non è così. Si invecchia quando si smette di sperare. E la scuola italiana ha smesso di
farlo. Demagogicamente e populisticamente sarebbe semplice riempire questo articolo di tutti
quelli che sono i suoi problemi. Si potrebbe cominciare dalla mancanza di carta igienica, di gesso
per le lavagne, di inchiostro e carta per stampanti e fotocopie, di combustibile per i riscaldamen-
ti, di pc per insegnati e alunni, fatto quest’ultimo che la dice lunga sulla scuola del futuro, quella
giovane, quella dove basta un click. Le mancanze economiche e strutturali danneggiano la qualità
dell’inse-gnamento e dell’apprendi-mento, ma di per sé non sono responsabili del fatto che oggi
la scuola appaia come un’anziana signora. La sua età non è data da un fattore esterno, per cui,
sì, ci auguriamo che si possano trovare fondi da destinare a questa istituzione per sanare le sue
carenze e che l’avvento di strumenti elettronici possa ottimizzare la formazione dei ragazzi – e
per far ciò andrebbe completamente riprogrammata la didattica e riformulati i libri di testo, per-
ché la probabilità più alta è che la scuola telematica del futuro sia una brutta figlia di quella attu-
ale, nata da una semplice triturazione di programmi e contenuti, il cui fine consiste solo nella
lotta alla sopravvivenza per le case editrici, piuttosto che in un investimento di energie per con-
cepire nuove possibilità di studio – ma non riteniamo che la questione si risolva in questo modo.
Il Presidente del C.d.C. Lisa Netti
La Speranza… i piccoli la conoscono bene: nei loro giochi non ci sono fratture tra
ciò che è e ciò che può essere. Giocano con la speranza. Per loro è realtà. Ma tu, nel
tuo cammino lungo la vita, quante volti conoscerai nascosti alla speranza, quante
voci dovrai ascoltare sorde alla speranza? Ci vuole coraggio, sai, per sperare. La
speranza richiama sacrificio, impegno, rinunce, scelte, responsabilità, ma soprattut-
to richiede coraggio. Come vedi, sono due parole spesso abusate, il cui vero signifi-
cato non può essere lasciato all’oblio. È il coraggio che garantisce solidità alla spe-
ranza; il coraggio di scegliere di donare se stesso all’altro anche se non sai ancora
quanto questo potrà essergli utile. Ma il tuo coraggio diventa, per l’altro, speranza.
Il coraggio ha il colore del corallo, quel corallo che tenace cresce sulle rocce del
mare, in profondità. La luce del sole arriva a sfiorarlo; ma non lo brucia. Lo accarez-
za suadente. Proprio come farà con te la speranza: non vedrai la sua luce intensa
ma solo lievi riflessi tra le ombre che, purtroppo, nascondono invidie, egoismi, avi-
dità. Scegli sempre la bellezza della speranza. Crescendo, imparerai a cercarla e lei
si farà trovare da te. Ma ricorda: non si farà scegliere facilmente . Perché ti richie-
derà coraggio; è questo la sua eco che risuona profonda nell’intimità delle emozio-
ni. Lì dove si lascerà abbracciare.
Perché la Speranza coincide anche con i sogni più belli. Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Melpignano
Diritti a Scuola 2
Scuola dell’Infanzia 5
Progetti di Circolo 9
Classi prime 13
Classi seconde 15
Classi terze 17
Classi quarte 18
Classi quinte 20
Sommario: UNA SCUOLA CHE NEGA LA SPERANZA
È UNA SCUOLA VECCHIA
LA REDAZIONE
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Melpignano
Le Funzioni strumentali
Le Collaboratrici del D.S.
Le Referenti di Interclasse
Le Referenti di Intersezione
ABBRACCIARE LA SPERANZA
Anno scolastico 2016-2017
L’avventura
“Non posso perdere l’unica cosa
che mi mantiene vivo:la speranza.
Una parola che,spesso,
si trova con noi al mattino,
viene ferita nel corso della giornata
e muore all’imbrunire,
ma risuscita con l’aurora.”
Paulo Coelho
1° CIRCOLO DIDATTICO STATALE
“GIUSEPPE SETTANNI”
RUTIGLIANO (BA)
Corso Cairoli, 10 - tel. 080 4761018 - fax 080 4768168
Email: [email protected] - PEC: [email protected]
Web: www.scuolasettanni.gov.it
Anno 18 giugno 2017
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DIRITTI A SCUOLA 2016 - 2017
Quest’anno il progetto ”Diritti a scuola” è stato molto bello perché le maestre sono state con noi davvero brave, attente, di-sponibili e simpatiche. Ci hanno insegna-to tantissime cose nuove ed interessanti ma i momenti più belli sono stati i pro-getti di gruppo e i laboratori. Abbiamo, inoltre, svolto diverse attività utilizzando la LIM: uno strumento molto coinvolgen-te e divertente. Ci siamo affezionati tanto alle maestre e speriamo di rivederle il prossimo anno!
Gli alunni DAS
Il progetto "Diritti a Scuola" ha come obiettivo la
prevenzione e il contrasto della dispersione sco-
lastica al fine di favorire il successo di ogni bam-
bino. Sono state potenziare le competenze nel
ambito linguistico, logico-matematico e nella lin-
gua inglese. L’integrazione interculturale e
l’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità
si sono avvalsi della professionalità di un giurista,
di una mediatrice culturale e di una psicologa.
Questa esperienza è stata una preziosa occasio-
ne di crescita professionale: l’ affiancamento a
PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”
POR Puglia FESR-FSE 20014/2020 – Asse PRIORITARIO X - A.D. REGIONE PUGLIA
N.1943 DEL 30 NOVEMBRE 2016 – AVVISO 11/2016 —
docenti esperti ha consentito di apprendere nuove strategie didattiche. Il positivo clima di
accoglienza si è concretizzato in un efficace peer-learning; gli alunni si sono mostrati da su-
bito partecipi e propositivi. Il nostro auspicio è che un motivato spirito di squadra possa con-
tinuare a tracciare nuovi percorsi didattici e nuove sfide nella prospettiva di una crescita se-
rena per ogni alunno.
Inss. Stefania Errede, Elisabetta Lieggi, Cecilia Pepe e Claudia Sabatelli
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ENGLISH TIME
Quest'anno la Scuola Primaria Settanni ha ampliato la propria offerta formativa inse-
rendo, tra gli altri, il progetto regionale "Diritti a scuola B2", rivolto agli alunni delle
classi I, II e V.
Il progetto è finalizzato alla comprensione, comunicazione e consapevolezza di una
lingua straniera. La scuola, così, garantisce a ciascun alunno quel diritto a migliorare
il proprio profitto del percorso scolastico ed avere possibilità di successo e autostima
nella futura vita sociale.
Gli alunni hanno partecipato con entusiasmo e interesse, rivelando così una gran vo-
glia di "sentirsi" parte del mondo anglofono. Durante il corso i bambini hanno lavora-
to serenamente in gruppo, sia in aula sia all'aperto, con giochi motori. Con gli obiet-
tivi che il corso si prefigge ovvero la "listening", "speaking" and "comprehension",
riescono a raggiungere una buona autonomia nella lingua parlata.
Teachers: Rosanna Debenedictis e Anna Paciulli
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Il laboratorio ludico-emozionale “La scatola delle emozioni” si svolge all’interno del Pro-getto “Diritti a scuola” che prevede la figura professionale dello psicologo.
Il percorso didattico, rivolto alle classi quarte, si pone come obiettivo principale quello di condurre i bambini all’esplorazione delle abilità emozionali: identificare e nominare le emo-
zioni, esprimerle e valutarne l’intensità, controllare quelle dannose ed imparare ad affrontar-
le, ridurre lo stress utilizzando anche tecniche di rilassamento muscolare, sentire il proprio
corpo tollerare le frustrazioni, insegnare a pensare positivo.
Per il raggiungimento di tali obiettivi si alternano attività e giochi orientati all’alfabetizzazione
emotiva, prevedendo anche uno sportello di ascolto pomeridiano, pensato come uno spazio
di confronto e di dialogo con genitori ed insegnanti.
Dott.ssa Gaetana Sotero
Psicologa, Psicoterapeuta
“LA SCATOLA DELLE EMOZIONI”
LABORATORIO LUDICO-EMOZIONALE
Il Progetto “Diritti a scuola” ha visto impegnate le figure professionali del mediatore-interculturale e del giurista.
Questi professionisti hanno permesso il servizio di informazione, d'integrazione e di media-zione con iniziative volte a promuovere l'educazione alla cittadinanza attiva/legalità con gli
alunni, i genitori e i docenti.
MEDIATORE INTERCULTURALE E GIURISTA
Doc. Isufi Violeta
Avv. Bufo Niki
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PRIMO GIORNO DI SCUOLA: ACCOGLIENZA
Intersezione bambini anni TRE
FESTA D’AUTUNNO
Nel plesso della Scuola dell’Infanzia “Papa Giovanni Paolo II” si è conclusa la prima tappa del percorso educati-
vo e didattico di tutti i bambini di anni tre con un momento di festa. I bambini si sono esibiti con partecipazione
ed entusiasmo con canti e balli.
UNA GIORNATA AL PARCO DI NOICATTARO
Per chiudere in bellezza… All’aria aperta!!!
Referente anni tre: Rosa Gassi
Il giorno 12 Settembre nel plesso “Papa Giovanni Paolo II” della Scuola dell’Infanzia si è svolta la festa
dell’Accoglienza di tutti i bambini di anni tre. Un mago ha accolto con gioia ed allegria genitori e bambini...
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LA FESTA DELL’ALBERO
La festa dell’albero quest’anno prende spunto da una riflessione: l’albero come simbolo di vita, con i suoi innumerevoli significati. Noi docenti con i bambini abbiamo voluto unire questa festa con quella dei nonni, perché loro sono le radici della famiglia, che aiutano i tessuti più giovani a nutrirsi e svilupparsi, in una continuità che concatena le generazioni.
Con la partecipazione dell’ass. alle Politiche e Sviluppo Agricolo Valenzano Giuseppe abbiamo piantano nei nostri giardini delle querce poiché
sulla sua chioma nascono fiori di entrambi e sessi e quindi simbolo della famiglia... Intersezione bambini di anni quattro
La nostra scuola come officina creativa: un anno ricco di emozioni, di stimoli, di iniziative. Innanzitutto, complimenti ai bambini; voi avete ascoltato le fiabe ,le avete rielaborate, sono diventate vostre. Avete fatto appello alla vostra fantasia e alla vostra creatività per raccontare degli avvenimenti che appartengono, ad un tempo, al mondo del "fantastico" e a
quello della "realtà". Abbiamo fatto insieme una piacevole scorribanda in un mondo dove non esistono costrizioni di alcun genere e dove tutto è possibile… Abbiamo imparato che le fiabe si leggono per diletto ma servono anche a farci riflettere sulle conseguenze dei nostri atti, per aiutarci a capire il perché delle cose e delle situazioni; per colorare il mondo di magia ma anche perché la magia ci conduce gradevolmente a ragionare su ciò che è bene e su ciò che è ma-le, sui premi e sui castighi cui ciascuno di noi va incontro in base ai comportamenti che ha adottato. L’esperienza più toccante quella delle fiabe di Natale che abbiamo raccontato con il corpo, con la musica, con i gesti e
soprattutto con il cuore agli anziani della casa di cura “Gino Messeni”. I nonnini erano commossi, abbiamo condiviso la gioia di stare insieme e di gustare dolcetti e panettone. Referente di intersezione: Margherita Creatore
IL GUFO RACCONTA: UNA FIABA PER CRESCERE
Anche quest'anno scolastico la Sezione
Primavera ha garantito la continuità
con la Scuola dell’Infanzia.
Il benessere, l’immaginazione e le pri-
me forme di linguaggio hanno miglio-
rato le capacità psicomotorie, l' atten-
zione e la comunicazione, proponendo
un approccio ludico alla socializzazione,
alla creatività e all'autonomia.
Educatrice Antonella Corte
SEZIONE
PRIMAVERA
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IN VIAGGIO CON IL PICCOLO PRINCIPE
Quest’anno i bambini di cinque anni delle scuole dell’infanzia “Papa Gio-
vanni Paolo II” e “Gianni Rodari” hanno “viaggiato”insieme al Piccolo
Principe di Antoine de Saint Exupery; hanno vissuto un’avventura stra-
ordinaria che ha permesso ai piccoli di visitare luoghi, incontrare perso-
naggi e fare esperienze didattiche strettamente legate al loro vissuto.
Un pilota è sceso dal suo bimotore ed ha raccontato ai piccoli la sua
avventura: mostrandoci pianeti… ha promesso di accompagnarci attra-
verso nuovi mondi per incontrare personaggi e seguire orme che il Pic-
colo Principe ha lasciato dietro di sè. Dopo sono stati i nostri bambini a
prendere per mano il Piccolo Principe e a viaggiare con lui sul pianeta
Terra.
Il 15 giugno si è svolta la verifica finale del progetto nell’atrio della scuola Settanni”. I bambini del coro sono stati
diretti dall’insegnante Katia Ardillo. E come diceva il Piccolo Principe: non si conosce bene che col cuore!!!
Referente d’intersezione bambini anni cinque, Ins. Donatella Manzari
Anche quest’anno, come da tradizione nella nostra scuola sempre attenta a
sviluppare nei bambini un senso di rispetto verso l’ambiente, i bambini di
cinque anni dopo aver conosciuto l’albero in ogni sua parte, lo hanno festeg-
giato indossando abiti di carta riciclata trasformandosi in pini, querce, ulivi,
cipressi, faggi. Canti, filastrocche e la realizzazione dell’albero di Munari han-
no animato la festa. Al termine, alla presenza dell’assessore alle politiche e
sviluppo agricolo Valenzano Giuseppe, i bambini hanno piantato degli alberi
gentilmente offerti. Intersezione bambini anni cinque
I bambini di
cinque anni
hanno accolto i piccoli bam-bini di tre con palloncini e
b a n d i e r i n e colorate cre-ando un clima
di gioia, sere-nità e tanta allegria.
Un mago dall’aspetto buffo e spi-ritoso ha poi divertito i bambini il primo giorno di scuola con biz-zarre magie.
Intersezione bambini anni cinque
AMO GLI ALBERI. SONO COME NOI.
RADICI PER TERRA E TESTA VERSO IL CIELO
Aspettando il Natale, il 23 Dicembre i bambini di anni 5 delle Scuole dell’infanzia “G. Rodari” e “Papa Giovanni Paolo II” in continuità con le clas-
si 5e del 1° Circolo Didattico “G. Settanni”, hanno partecipato con emozio-ne e senso profondo di fratellanza, alla Pastorella, antica tradizione rutiglia-nese. In Piazza XX Settembre tutti gli alunni con lanterne e cappellini di babbo
Natale si sono esibiti gioiosamente in canti natalizi, diretti dall’insegnante Ardillo Katia.
Intersezione bambini anni cinque
I bambini di cinque anni delle Scuole dell’Infanzia
“G. Rodari” e “Papa Giovanni Paolo II” del I Circolo
Didattico G. Settanni di Rutigliano hanno accolto in
due momenti i bambini che nel prossimo anno sco-
lastico faranno parte della nostra comunità: a di-
cembre per condividere insieme canti natalizi ed
una dolce sorpresa portata da Babbo Natale e a
gennaio quando sullo sfondo della storia di Cappuc-
cetto rosso le docenti dei cinquenni hanno dramma-
tizzato la storia ed invi-
tato i piccolissimi ad un
divertente attività grafi-
co pittorica. Intersezione bambini anni cinque
OPEN DAY ACCOGLIENZA
LA PASTORELLA
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Intersezione bambini di anni cinque
Il progetto
cont inu i tà
quest’anno
è avvenuto
con le do-
centi di
quinta che
hanno orga-
nizzato dei laboratori di italiano,
scienze, inglese, informatica, musi-
ca ed educazione ambientale per-
mettendo ai bambini di conoscere
ambienti nuovi e divertirsi con atti-
vità entusiasmanti. Con le classi
prime, invece, è stato letto il libro
di Paolo Comentale “Pedro e
l’onda”. Durante la verifica finale
“Progettiamo…una scuola in festa” i
bambini hanno mostrato, alla pre-
senza dello stesso autore, un libro-
fisarmonica realizzato con materia-
le riciclato in cui i bambini di cinque
anni si sono occupati delle immagini
e quelli
di pri-
ma del-
le se-
quenze
scritte.
CARNEVALE
L’intersezione dei bambini di cinque
anni per tre anni ha partecipato alla
sfilata di carnevale organizzata nel-
la città di Rutigliano: quest’anno il
nostro tema sempre legato all’am-
biente è stato trasformarsi in tanti
alberelli diversi.
Con costumi
r e a l i z z a t i
c o m p l e t a -
mente con
carta ricicla-
ta i bambini
hanno sfilato
per le vie cittadine cantando, bal-
lando in un trionfo di colori e co-
riandoli. A scuola, per i festeggia-
menti hanno invece realizzato abiti
sempre riciclati ispirandosi ai piane-
ti del nostro sistema solare.
Le classi dei cinquenni hanno svolto
in questo anno scolastico dei pro-
getti con esperti esterni: progetto
musica”Cantiamo e suoniamo una
fiaba” a cura di Dominga Renna,
progetto matematica “Ma quante
sono le stelle!” con Marisa Giannot-
ta e “Sing with me” progetto ingle-
se di Graziana Colamussi. Tali pro-
getti si sono conclusi nella serata
“Progettiamo...una scuola in festa”
martedì 13 giugno nell’atrio della
Settanni.
CONTINUITÀ PROGETTI
INAUGURAZIONE SCUOLA
DELL’INFANZIA “GIANNI RODARI”
Dopo lavori di ristrutturazione è stata restituita ai bambini la scuola
dell’infanzia “Gianni Rodari”, inaugurata alla presenza del sindaco e della
nostra Preside Maria Melpignano venerdì 7 aprile. I bambini di tre, quat-
tro e cinque anni si sono esibiti in canti e filastrocche dedicate a Gianni
Rodari.
Agli inizi di maggio i bambini di cinque
anni hanno visitato il Planetario di Bari
e assistito allo spettacolo del “Piccolo
Principe”. L’esperienza è stata entu-
siasmante e i bambini si sono “persi”
fra le stelle…
VISITA AL
PLANETARIO
Intersezione bambini di anni cinque
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PROGETTI DI CIRCOLO
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sono stati coinvolti in un percorso
di “interazione dolce tra uomo e
animali”, aiutandoli a migliorare le
relazioni affettive e comportamen-
tali.
Durante gli incontri gli alunni hanno
avuto la possibilità di interagire, di
volta in volta, con diversi animali: il
cane Giulia, il coniglio Lulù, il pulci-
no Pulce e la tartaruga Ugo, per
scoprire le loro differenti caratteri-
stiche e apprendere le corrette mo-
dalità di approccio con essi.
Il giorno 7 giugno, presso l’Aula
Magna della nostra scuola, si è
svolta la verifica finale, alla presen-
za del Dirigente Scolastico, dei ge-
nitori degli alunni coinvolti, di alcuni
docenti e di alcuni compagni di
classe.
La dott.ssa Lopedote ha spiegato ai
presenti i contenuti del progetto e
gli alunni della scuola dell’infanzia e
della primaria hanno drammatizza-
to brevi scene per illustrare il com-
portamento degli animali, mentre
venivano proiettate foto scattate
durante i vari incontri.
A conclusione della verifica ciascun
alunno ha ricevuto un attestato di
partecipazione e un presente da
parte delle esperte in ricordo della
bella esperienza vissuta.
Le docenti di sostegno
Gli alunni diversamente abili hanno
partecipato, anche quest’anno, al
progetto di Pet-Therapy inserito nel
POF del nostro Circolo per l’anno
scolastico 2016-2017, vivendo mo-
menti di grande gioia ed entusia-
smo.
Guidati dall’esperta veterinaria
dott.ssa Mirella Lopedote, gli alunni
della scuola dell’infanzia e primaria
INDOVINA CHI VIENE A SCUOLA? I NOSTRI AMICI
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Anche quest’anno la nostra scuola ha attivato un labo-
ratorio linguistico per permettere a noi alunni stranieri
di apprendere nuove parole della lingua italiana e ser-
vircene per comunicare con i nostri compagni, le nostre
insegnanti e stare bene a scuola. In un ambiente ma-
gico per noi bambini la biblioteca abbiamo letto e rap-
presentato graficamente la commovente fiaba del Brut-
to Anatroccolo che racconta la storia di un povero ana-
troccolo che gli animali della fattoria canzonavano per-
ché brutto e goffo ma alla fine accade una cosa mera-
vigliosa diventa un bellissimo cigno. Con l’aiuto delle
insegnanti e di esperte esterne della Cooperativa Cen-
tro Anch’io di Rutigliano con tanto entusiasmo abbiamo
costruito i personaggi principali della fiaba. Tutti siamo
stati bambini in gamba e abbiamo imparato diverten-
doci. Questa storia ha catturato la nostra attenzione e
ci ha fatto riflettere sui valori dell’Uguaglianza e del
Rispetto verso gli altri. Le differenze non solo
vanno accettate ma possono rivelarsi un dono: ognuno è unico e irripetibile.
Il gruppo interculturale
PROGETTO INTERCULTURALE
“LE PAROLE PER STARE INSIEME:
ACCOGLIENZA, AMICIZIA RISPETTO”
Anche quest’anno noi alunni ci siamo divertiti
con la musica e abbiamo fatto un bellissimo
concerto. Nel cortile della nostra scuola, ap-
plauditi dai nostri genitori, abbiamo eseguito
canti in forma di canone della tradizione popo-
lare africana, francese, israeliana e americana.
Non è stato facile imparare questi canti perché,
anche se il canone è la forma più semplice di
polifonia, abbiamo cantato a cappella cercando
di mantenere la giusta intonazione. Questo ha
richiesto da parte nostra molta concentrazione
e attenzione ma ci siamo molto divertiti. La co-
sa più bella è stata, per noi che saremo cittadini
del mondo, conoscere melodie di altri Paesi.
Inss. Katia Ardillo e Francesca Bruno
BAMBINI IN...CANTO
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L’esame Trinity orale fornisce un
affidabile e valido schema di valuta-
zione attraverso il quale
l’insegnante, il candidato, le fami-
glie possono misurare lo sviluppo
dell’acquisizione della competenza
nella produzione e nella compren-
sione della lingua orale. Infatti, es-
so misura tale competenza dal li-
vello principiante fino a quello della
padronanza completa della lingua.
Il quadro di riferimento per la valu-
tazione è il Quadro Comune Euro-
peo ed è riconosciuto e spendibile
in tutta Europa.
Il progetto ha previsto un vero e
proprio laboratorio linguistico per
gruppi di alunni di quarta e quinta,
curato dalle docenti Marilena Iaco-
viello, Rossella Mastronardi e Gra-
zia Porcelli, all’interno del quale gli
alunni hanno potuto sviluppare le
abilità di ascolto, comprensione ed
espressione nella lingua straniera
ampliando al contempo il vocabola-
rio in loro possesso e mettendo in
pratica quanto appreso in situazioni
di vita reale. Il 19 maggio si è te-
nuto l’esame con la docente madre-
lingua Francesca Sluman inviata dal
Regno Unito, per ottenere una cer-
tificazione degli esiti di apprendi-
mento, riconosciuta a livello euro-
peo.
La referente Grazia Porcelli
La scelta del progetto Trinity nasce
dal bisogno di creare delle reali oc-
casioni di uso della lingua inglese
come mezzo di comunicazione e di
potenziare negli alunni la compe-
tenza comunicativa, in modo da
affrontare uno scambio dialogico
con una madrelingua in modo del
tutto naturale.
WHY ...TRINITY?
I LOVE ENGLISH…
graziare la scuola e le maestre per
avermi dato questa grande oppor-
tunità perché penso che ormai tutti
dovrebbero conoscere la lingua in-
glese per poter essere agevolati nel
mondo del lavoro e per poter viag-
giare senza alcuna difficoltà, visto
che ormai l’inglese è considerata la
seconda lingua, dopo la lingua ma-
dre, in tutti i paesi.
Classi quinte
Anche quest’anno ho frequentato il
corso di preparazione agli esami Tri-
nity. Quando sono stato scelto sono
stato molto entusiasta e non ero per
niente preoccupato, in quanto mi
piace molto la lingua inglese. Pur
essendo sicuro di me stesso, duran-
te tutte le lezioni, mi sono impegna-
to molto e ho cercato di dare il me-
glio di me. Il giorno che ho svolto
l’esame ero molto tranquillo e fidu-
cioso di me stesso. Qualche giorno
dopo ho saputo di aver superato
l’esame con “A” e sono stato molto
fiero delle mie capacità. Vorrei rin-
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Quel giorno ero molto emozionata e pensavo solo a
quello. Al momento di entrare in aula tremavo di paura
ma poi ho capito che sarebbe stata una cosa abba-
stanza facile e che non c’era bisogno di preoccuparsi
tanto. Appena finito l’esame sono ritornata in classe
e.. sorpresa! Tutti mi sono corsi incontro chiedendomi:
-Come è andata? Cosa ti ha chiesto?-. Insomma, era-
no felici per me.”
“Il 19 maggio 2017 è stato un giorno molto emozio-
nante per me perché ho dovuto affrontare l’esame del
Trinity: quando era arrivato il mio turno ho preso un
bel respiro e sono entrata
con vivacità. Quando la
maestra ci ha portato una
scheda con i risultati ci ha
fatto notare che eravamo
stati una classe eccezio-
nale; quindi tornata a
casa ho mandato la foto
del certificato al gruppo
WhatsApp della mia fami-
glia, e tutti si sono con-
gratulati con me, dicen-
domi che ero stata
“bravissima”. Sono con-
tentissima per aver preso
quel bel voto.”
“Quando la maestra mi
disse che era quasi arri-
vato il mio turno ero ecci-
tatissimo. L’uscita di una
mia amica dall’aula in cui
si svolgeva l’esame fu il
segnale che sarei dovuto
entrare. Arrivato lì c’era
un’insegnante madrelin-
gua che mi accolse con
gioia.
“Dopo il -goodmorning- è iniziato l’esame. Mi è stato
chiesto di presentarmi brevemente in inglese. Subito
dopo siamo passati alla numerazione e al riconosci-
mento e descrizione di alcune immagini sulle card rela-
tive alle parti del corpo umano. Poi ho risposto alle
ulteriori domande che mi sono state poste, senza alcu-
na timidezza e reticenza”.
Classi quarte
“L’esperienza del Trinity ha suscitato in me emozioni
molto forti sin da quando sono stata scelta insieme ad
altri miei compagni di classe. Ho provato tanta gioia e
soddisfazione perché a me piace tanto l’inglese.
Durante il corso ho imparato tante parole ed espressio-
ni nuove, in quei momenti mi sono sentita molto soddi-
sfatta. Ma l’emozione più forte l’ho provata poco prima
di fare l’esame finale.”
.
“Sono stato molto felice di fare questo corso ed esa-
me: prima di tutto perché ho imparato tante cose nuo-
ve in una lingua diversa dalla mia madrelingua, che
potrò utilizzare in futuro,
ed anche perché per la
prima volta ho dovuto
affrontare l’esperienza di
un esame, che sicuramen-
te mi servirà per i prossi-
mi anni.”
“Quest’anno ho avuto la
possibilità di partecipare
al Trinity, un corso di po-
tenziamento della lingua
inglese con esame finale.
E’ stata una bellissima
esperienza condivisa con
altri bambini: alcuni che
già conoscevo e altri che
ho avuto modo di cono-
scere. Tutti gli incontri
sono stati importanti per
me, ma il giorno più emo-
zionante è stato senz’altro
quando è arrivato un
membro esterno madre-
lingua con il quale ho po-
tuto dialogare singolar-
mente.”
“Quest’anno, che siamo in
quarta, la maestra Isa ci ha comunicato che ci sarebbe
stato il corso “Trinity” a cui quattro alunni della mia
classe avrebbero partecipato. Io ero in ansia, ma la
maestra Rossella ci ha preparati benissimo e non vede-
vo l’ora di incontrare e vedere come fosse l’insegnante
londinese.”
“Dopo molti giovedì passati insieme, era arrivato il mo-
mento dell’esame.
EMOZIONI IN... PAROLE
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 3 L ’ A V V E N T U R A
A SCUOLA CON PINOCCHIO...
Il primo giorno di scuola per noi
bambini delle classi prime è stato
molto emozionante.
La festa dell’accoglienza si è svolta
nel cortile della scuola dove, impa-
zienti e curiosi, aspettavamo il mo-
mento di conoscere tanti nuovi a-
mici e le nuove maestre.
Un grande cartellone colorato ha
attirato la nostra attenzione: era
disegnato il burattino Pinocchio con
un grosso libro sotto il braccio che
ci invitava a seguirlo a scuola.
Subito abbiamo capito che insieme
a quel personaggio simpatico co-
minciava la nostra
avventura fantastica:
eravamo pronti a sco-
prire il mondo delle
idee e delle parole.
Ognuno di noi, accom-
pagnato per mano da
un bambino più gran-
de, ha superato gli
ostacoli del percorso
ed è arrivato al tra-
guardo per incontrare
le nuove maestre e
ricevere da loro un
caloroso “benvenuto”.
Ognuno aveva il suo
cartellino dei personaggi principali
della fiaba: Pinocchio, il Gatto e la
Volpe, il Grillo Parlante, il Pesceca-
ne.
Intorno a noi tanta allegria, risate e
applausi. Eravamo felici! Con le
nuove insegnanti abbiamo formato
un grande cerchio per far volare tra
mille coriandoli la mongolfiera dei
palloncini.
Terminata la festa siamo entrati
nelle nuove aule per cominciare il
nostro entusiasmante viaggio.
Classi prime
Quest'anno noi bambini della classe
prima abbiamo esplorato il fantasti-
co mondo degli esseri viventi e con
le nostre maestre abbiamo vissuto
un'esperienza interessante: seguire
il ciclo vitale di una pianta. Nel me-
se di Marzo abbiamo riempito di
terra i nostri piccoli vasi e abbiamo
piantato dei semini misteriosi, non
sapendo a cosa avrebbero dato vi-
ta. Abbiamo aspettato giorno dopo
giorno e con curiosità facevamo
visita alle nostre piantine quotidia-
namente. Le abbiamo protette dal
sole troppo cocente, le abbiamo
annaffiate e, con vivo stupore, ab-
biamo seguito la crescita di ogni
piccola foglia. Finalmente sono
spuntati i nostri fagiolini! È stato
molto importante per noi prenderci
cura di un essere vivente e seguire
con attenzione la sua crescita.
Classi prime
POLLICINI VERDI ALL’OPERA
In questo primo anno di scuola ab-
biamo vissuto un’esperienza interes-
sante nel laboratorio scientifico: la
scoperta dei moscerini della frutta.
La maestra di scienze con la profes-
soressa Teresa Valenzano, mamma
di una nostra compagna, ha prepa-
r a t o l ’ o c c o r r en t e : l ’ e t e r e ,
l’eterizzatore, lo stereomicroscopio,
le provette con i moscerini, la lava-
gna interattiva. All’inizio la professo-
ressa ci ha parlato di questi minu-
scoli insetti, poi li ha addormentati e
noi li abbiamo osservati sulla LIM
collegata allo stereomicroscopio.
Abbiamo scoperto che la femmina
ha l'addome più largo di quello del
maschio perchè contiene le uova;
con sorpresa ci siamo accorti che i
moscerini hanno quasi tutti gli occhi
rossi. La vita dei moscerini adulti
dura solo venti giorni circa: la fem-
mina depone le uova, poi nascono le
larve che mangiano sia tanta polen-
ta con antibatterico e antimicrobico,
che la frutta marcia (per questo
vengono detti moscerini della frut-
ta). Dopo aver mangiato tanto, le
larve costruiscono la pupa. Quando
abbiamo visto la pupa diventare mo-
scerino, dispiegare le ali chiuse e
cominciare a volare, tutti eravamo
meravigliati perché sotto i nostri
occhi cominciava una nuova vita.
Classi prime
PICCOLI
SCIENZIATI
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 4 A N N O S C O L A S T I C O 2 0 1 6 - 2 0 1 7
TUTTI IN GITA
Il burattino Pinoc-
chio è stato il nostro
compagno per gran
parte del primo an-
no di scuola. Con lui
e le sue disavventu-
re abbiamo scoperto
le lettere
dell’alfabeto e abbia-
mo imparato a leg-
gere. La sua storia a
puntate ci ha fatto
spesso ridere e
qualche volta preoc-
cupare, ma ci ha
insegnato come di-
ventare bravi bambini. A conclusione della storia le
maestre ci hanno fatto una sorpresa: una mattinata a
teatro con Pinocchio. Il 16 Gennaio noi alunni delle
classi prime siamo andati al teatro CASA DI PULCINEL-
LA di Bari per assistere allo spettacolo “LE AVVENTURE
DI PINOCCHIO raccontate da lui medesimo”. Tutti era-
vamo molto eccitati e nell’attesa parlavamo e rideva-
mo. Ad un tratto si sono
spente le luci, si è aperto
il sipario rosso e abbiamo
sentito la musica di un
pianoforte: sul palco c’era
il maestro che ha suonato
per tutto lo spettacolo.
Era bravissimo! Al centro
c’erano il burattino Pinoc-
chio e accanto l’attore che
raccontava la storia, dice-
va le battute, si muoveva
e a volte ballava in modo
spiritoso. Noi ridevamo, a
volte gridavamo a Pinoc-
chio di stare attento per-
ché già sapevamo quello che doveva succedere, e ci
siamo anche spaventati quando è apparso un piccolo
scheletro. Lo spettacolo è stato emozionante e diver-
tente. Alla fine soddisfatti abbiamo applaudito il bravis-
simo attore e il pianista.
Classi prime
PINOCCHIO: CHE DIVERTIMENTO!
Nei primi giorni di Maggio noi alunni delle classi prime
siamo andati in gita al bosco “Difesa Grande”
di Gravina. Quella mattina tutti in pineta aspettavamo
con ansia il pul-lman e nell’attesa alcu-
ni chiacchieravano, altri correvano e giocavano, tutti
eravamo eccitati. Finalmente è arrivato il pullman e siamo partiti. Dopo un lungo viaggio su e giù per le
colline, siamo arrivati alla riserva naturale dove ci a-spettavano le nostre guide. Ci siamo guardati intorno e abbiamo visto tantissimi alberi, cespugli e alcune ca-sette di legno: il museo-ricovero per animali abbando-
nati. Abbiamo consumato la colazione e poi ci siamo divisi in gruppi per svolgere le diverse attività. Subito abbiamo preparato l’erbario con i fiori, soprattutto i
papaveri: li abbiamo fissati su un foglio e abbiamo di-segnato intorno degli alberi, dei cespugli e qualche ca-setta di legno. Abbiamo messo i nostri disegni nella
pressa , come ci ha spiegato la guida, perchè così il fiore pian piano perde i liquidi e si conserva per sem-pre. Successivamente con una veterinaria esperta ab-biamo osservato alcuni animali esotici che prima sono
stati adottati e poi sono stati abbandonati. C’erano la tartaruga leopardo con il guscio pieno di macchie scu-
re; il serpente lungo e grosso ricoperto di squame gial-
le e bianche che si avvolgeva al braccio della guida; il drago barbuto di colore marrone, che sembrava un animale preistorico. Finalmente con il signor Giuseppe abbiamo esplorato il bosco. Abbiamo attraversato una
radura e poi abbiamo percorso uno stretto sentiero tra tanti alberi di querce. E’ stato interessante scoprire lungo il cammino le impronte dei cinghiali! Ci siamo
fermati ad osservare attentamente le foglie di forme diverse e siamo stati colpiti dalla foglia del pungitopo perché quando l’abbiamo toccata, ci siamo punti. In fondo al sentiero abbiamo scoperto un ruscello nasco-
sto tra i cespugli che scorreva su enormi massi grigi. Tanti insetti galleggiavano e saltellavano sull’acqua! Alla fine del percorso eravamo un po’ stanchi e accal-
dati perché il sentiero al ritorno era tutto in salita. Ci
siamo ritrovati tutti nell’area pic-nic per la colazione a sacco e lì abbiamo chiacchierato allegramente, abbia-
mo giocato e, prima di partire, abbiamo fatto una bella foto di gruppo. A quel punto siamo saliti sul pullman per tornare a casa. La nostra prima gita è stata magni-fica!
Classi prime
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 5 L ’ A V V E N T U R A
cartelloni; la nostra compagna Grazia ha letto una fila-
strocca contenuta nel fascicolo illustrato con i nostri
disegni che abbiamo donato con piacere all’autrice.
Successivamente alcuni alunni le hanno rivolto doman-
de pertinenti al libro la cui storia ha messo in luce il
valore dell’amicizia e l’importanza di seguire i propri
sogni con determinazione. L’autrice ha apprezzato i
vari elaborati realizzati dagli alunni.
L’incontro si è concluso con una foto ricordo e
l’autografo sui nostri libri.
Incontrare una scrittrice dal vivo per noi è stata
un’esperienza davvero emozionante, da ripete.
Classi seconde Mercoledì 29 marzo, accompagnati dai nostri maestri,
ci siamo recati al Presidio del libro, nella sala consilia-
re del Municipio di Noicattaro, per incontrare l’autrice
Anna Sarfatti.
Dopo aver preso posto, una maestra ci ha dato il suo
benvenuto alla manifestazione, ha presentato Anna
Sarfatti, che abbiamo accolto con un applauso.
L’autrice ci ha spiegato il valore del silenzio, importante
per comunicare, poi ha raccontato come è nata l’idea di
scrivere “Il farfallo innamorato”: una filastrocca che le
raccontava la nonna quando era piccola e che ha conti-
nuato ad essere viva nella sua memoria.
Tutti abbiamo ascoltato con attenzione, poi ha comin-
ciato a cantare, invitandoci a farlo con lei e ha fatto
anche un allegro e coinvolgente gioco. Alcune scolare-
sche si sono esibite con un canto, altri con disegni e
UN GIORNO A TEATRO
Chi non conosce la storia del “Brutto anatroccolo”?
Bene, gli alunni di seconda a gennaio si sono recati al teatro
“Abelliano” di Bari per assistere allo spettacolo della famo-
sissima favola di Andersen.
Che meraviglia, per loro, vedere gli attori dal vivo in
un’atmosfera da sogno con musiche irreali e canti quasi
magici.
Gli attori con simpatici pupazzi hanno alternato momenti
emozionanti a momenti di grande divertimento strappando a
tutti fragorose risate e applausi.
La rappresentazione ha messo in evidenza i problemi che
ogni individuo incontra nel difficile percorso alla ricerca della
propria identità e nell’affermazione di sé stesso, ponendo anche l’accento sull’inadeguatezza della società di fron-
te a tutto ciò che è “diverso”.
Gli animali da cortile disprezzano tutto ciò che non conoscono, hanno una visione ristretta della vita, mediocre e
circoscritta alle loro piccole miserie “umane”, mentre gli uccelli migratori sanno volare alto e conoscono il mondo,
altre lingue ed altri climi, per questo sono aperti e tolleranti.
Imparare ad accettare il diverso, in una società che è sempre più multietnica e multiculturale, è una necessità che
coinvolge l’individuo prima di tutto.
Da una semplice favola…un grande insegnamento per tutti!
Classi seconde.
UN’EMOZIONANTE ESPERIENZA
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 6 A N N O S C O L A S T I C O 2 0 1 6 - 2 0 1 7
ca e piacevole: uno
spettacolo di mario-
nette sulla fiaba di
Pinocchio, il buratti-
no che diventa
bambino.
Dopo lo spettacolo
ci siamo recati in un
ampio laboratorio,
dove, su grandi ta-
voli quadrati, abbia-
mo dipinto alcuni
blocchi di legno con
polverine colorate
che si chiamano
“pigmenti”. Infine li abbiamo infila-
ti, uno dopo l’altro, formando un
bellissimo giocattolo: il bruco con le
ruote.
E’ stato divertente ed interessante
poter costruire un giocattolo con le
nostre mani.
Siamo stati felici di portare a casa
il nostro bruco di legno e mostrarlo
a mamma e papà.
Classi seconde
Nel mese di aprile le nostre mae-
stre ci hanno accompagnati nella
bella cittadina di Putignano per visi-
tare un laboratorio, dove si costrui-
sce non la cartapesta, ma pensate
un po’, il giocattolo, quello di una
volta con cui hanno giocato i nostri
nonni, quello, appunto, fatto di le-
gno.
Il locale era ampio con alti soffitti e
pareti divisorie di legno.
L’accoglienza è stata molto simpati-
COSTRUIAMO IL NOSTRO GIOCATTOLO
Rutigliano, città
d’Arte, città
dell’Uva, dei Fi-
schietti e di tanto
altro ancora. Ma
soprattutto città di
San Nicola, del
miracoloso Croci-
fisso e di profonda
devozione maria-
na. Ed è proprio a
maggio, che si
concentrano una
serie di riti, di pro-
cessioni e di inizia-
tive nel culto di
Maria e dei Santi.
Ai solenni festeg-
giamenti in corso
in onore di San
Nicola, si sono aggiuntii preparativi
per l’“Omaggio a Maria”, consueto
appuntamento alla sua XIV edizio-
ne, che quest’anno si è tenuto in
chiesa Madre, sabato 27 maggio.
Qui, prima della celebrazione della
Rosso prepara-
to dalla nostra
insegnante di
musica Katia
Ardillo. Termi-
nata la parali-
turgia, ci siamo
avviati in cor-
teo in piazza
Colamussi, in-
sieme a don
Emilio, alle
nostre inse-
gnanti e ai
numerosi geni-
tori, dove sono
stati lanciati
tanti palloncini
bianchi con
invocazioni
mariane e sono stati distribuiti bi-
scotti e caramelle per la gioia di noi
piccoli. Speriamo che questa gran-
de festa si possa ripetere anche il
prossimo anno.
Classi seconde
Liturgia della parola, officiata da
don Emilio Caputo e animata dal
piccolo coro della Scuola Materna
“Maria Pia Notari”, noi, alunni delle
classi seconde della Scuola Settanni
abbiamo cantato un brano di Gen
OMAGGIO A MARIA
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 7 L ’ A V V E N T U R A
Quest’anno abbiamo fatto un viaggio d’istruzione veramente insolito: siamo tornati indietro di trentamila anni
circa, e ci siamo visti così come potevamo essere noi allora.
Viaggio nel Neolitico: noi ci siamo visti, esserini rudi, pelosi, insomma … scimmiette.
Saltavamo tra i rami degli alberi, correvamo nelle radure, ci nascondevamo fra i cespugli, ci lanciavamo semi,
bacche, legnetti, sassolini, fin quando urla imperiose si diffondevano nel silenzio e nel verde della natura.
Le nostre mamme erano preoccupate: avevano avvertito il pericolo! E tutti
di corsa al villaggio.
Ma quali le differenze tra questi esseri e noi?... Tante, diremmo; … magari
potessimo vivere così, in completa libertà … senza scuola!
Le maestre però ci hanno invitato a trovare somiglianze e differenze: an-
che loro vivevano per soddisfare i loro bisogni ma gli uomini si sono evoluti
per soddisfare nuovi bisogni che man mano emergevano e si raffinavano
fino a raggiungere l’organizzazione sociale in cui viviamo oggi.
Il salto di qualità è avvenuto nel momento in cu ”la comunicazione fra si-
mili” ha permesso lo scambio di emozioni e sentimenti delle esperienze
vissute; ne sono la prova graffiti e pitture murali.
A dimostrazione di ciò abbiamo sperimentato alcune attività della vita dei
nostri antenati attraverso una visita al museo archeologico di Altamura e,
a scuola, attività di manipolazione e creazione di manufatti in argilla.
Che emozione vedere immagini di libertà e di ampi spazi, che bello sentire
il contatto delle mani libere immerse nella materia informe e chissà cosa la
fantasia ci farà fare.
Che ne dite? … torniamo indietro?
Qualcuno, molto autorevole, su questo “treno” vuole salire tanto da aver
dato il proprio marchio: l’UNESCO!!!
Eccolo!
Classi terze
NOI...NEL NEOLITICO
,così, senza rendercene conto,
abbiamo scoperto un luogo sco-
nosciuto: le Filippine e la vita
tristissima di chi vive alla periferia
di Manila. Vichi DE Marchi con le
parole e senza l’aiuto di immagini
ci ha permesso di vedere la dolo-
rosa vita dei bambini filippini che
vivono negli slum, di capire la
loro sofferenza e soprattutto di
confrontare quel mondo con il
nostro fatto di benessere e di
sprechi! Per fortuna la storia ter-
mina con un “lieto fine”, quindi il
BENE trionfa sempre!
Classi terze
Il 20 aprile 2017 abbiamo incon-
trato l’ autrice del libro “ Quando
arrivò l’uragano”. Ci ha molto sor-
preso parlare con una persona
molto semplice e gentile, forse
perché sapevamo che la nostra
scrittrice è una persona importan-
te e che fa parte di Enti Umanitari
impegnati a combattere i grandi
problemi di disuguaglianza : la
fame, la guerra, la violenza nei
confronti dei bambini e delle don-
ne. Invece Vichi De Marchi ci ha
ascoltati con interesse, ogni tanto
ci ha spiegato meglio il significato
di alcuni episodi del racconto e,
alla fine si è complimentata con
tutti noi. “Quando arrivò
l’uragano” è stato il nostro com-
pagno del cuore per diversi mesi
INCONTRO CON VICHI DE MARCHI
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 8 A N N O S C O L A S T I C O 2 0 1 6 - 2 0 1 7
Quest’anno noi, alunni
delle classi quarte A B C
insieme agli insegnanti
abbiamo partecipato al
Progetto “METTIAMOCI
SULLA BUONA STRA-
DA”Durante alcune ore
scolastiche abbiamo simu-
lato situazioni in palestra e
appreso i comportamenti
corretti del pedone. È sta-
to divertente effettuare
percorsi con incroci, se-
gnali stradali, pedoni, se-
mafori e trasformarsi in
vigli e vigilesse che dirigo-
no il traffico. Insieme ai compagni
di classe abbiamo realizzato anche
colorati acrostici, poesie, storie,
filastrocche, slogan e indovinelli che
avevano come motto principale:
“NON DIMENTICARE MAI DI DA-
secondo posto. Ci siamo
recati a Bari e in presenza
di Autorità della Polizia
Municipale di Bari e del
nostro Dirigenteabbiamo
ricevuto la coppa e gli
attestati di merito. É stata
un’esperienza indimenti-
cabile che ci ha resi più
consapevoli e responsabili
sui comportamenti corretti
che garantiscono la sicu-
rezza sia in veste di pedo-
ne che di passeggeri di
autovetture. Ringraziamo
gli insegnanti e la Preside
Prof.ssa Maria Melpignano per aver-
ci dato la possibilità di partecipare a
questa interessante esperienza di
vita.
Classi quarte
REPRECEDENZA ALLA VITA”. I
nostri lavori ci hanno permesso di
realizzare un PowerPoint e di parte-
cipare al Concorso dell’ACI di Bari
sulla Sicurezza Stradale con il quale
abbiamo vinto classificandoci al
Il cortometraggio” Dalla
penna al cuore” ci ha
visti protagonisti nel
raccontare attraverso i
nostri occhi, le espres-
sioni del viso, il corpo,
la vita del piccolo Vito
Maurogiovanni mentre
eseguiva i compiti nel
retrobottega del caffè
del padre, aperto notte
e giorno.
I set utilizzati sono stati
i locali della nostra bella
scuola, a partire
dall’Aula Magna, dove è
stato allestito un bar
dell’epoca; il museo, il
cortile e la pineta circo-
stante. Per la prima vol-
ta ci siamo cimentati in uno spetta-
colo diverso dal solito, dimostrando
interesse ed entusiasmo unito al
lavoro di ricerca storica , effettuato
con i nostri docenti. Ci siamo impe-
gnati anche nel reperire abbiglia-
mento, oggetti dell’epoca.
figlia dello scrittore, presente alla
proiezione al teatro Abelliano di
Bari il 24 maggio 2017. Per questo
lavoro abbiamo ricevuto una
“MENZIONE SPECIALE “.
Classi quarte
Anche i docenti hanno collaborato
con il regista ,instaurando un rap-
porto di collaborazione e stima, per
la realizzazione di un prodotto fina-
le di qualità.
Ciò che ci ha emozionato tanto so-
no stati i complimenti ricevuti dalla
VITO MAUROGIOVANNI
UN UOMO CHE HA DATO DIGNITÀ AL DIALETTO BARESE
EDUCAZIONE STRADALE MATERIA DI STUDIO
“METTIAMOCI SULLA BUONA STRADA”
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 1 9 L ’ A V V E N T U R A
Quest'anno le nostre classi si sono immerse in una
esperienza speciale ed innovativa: lo studio di una di-
sciplina in lingua straniera, chiamato con l'acronimo
CLIL (Content and Language Integrated Learning) ov-
vero un progetto di apprendimento integrato di lingua
e contenuti. Abbiamo privilegiato la lingua inglese per
“viaggiare” nel Mediterraneo e scoprirne la bellezza, la
sua storia, le caratteristiche scientifiche e geografiche,
i siti turistici, le splendide città che si affacciano sulle
coste, tuffandoci in un progetto dal titolo
"English splash into the Mediterranean sea". Tutto
questo non da soli, ma in rete. Descrivere " The col-
ours of the Mediterranean sea" e la loro origine è stato
il nostro compito. Una creatura fantastica, la medusa
Aurelia Aurita ha accompagnato il nostro percorso fin
nelle profondità estreme, nuotando tra le incredibili
sfumature delle acque. Ha sperimentato nel laboratorio
scientifico la scomposizione della luce bianca, si è tuf-
fata nei diversi fondali, facendoceli scoprire. Uno degli
aspetti più interessanti del progetto è stato andare nel
laboratorio multimediale o lavorare sulla LIM con tools,
che in italiano vuol dire “strumenti”, sconosciuti e
molto divertenti: Quizlet per costruire un vocabolario
illustrato, Storyboard that per rappresentare con i
fumetti le nostre vacanze nei luoghi di villeggiatura,
Questbase per verificare le nostre conoscenze in modo
ludico.
Tutti, infine, con l’immancabile jellyfish abbiamo canta-
to e danzato sulle note di "Under the Sea" in un pome-
riggio di festa, di suoni, di colori e drama in inglese.
We enjoyed it very much but now...let's go to the sea!
Classi quarte
I CLIL… AND YOU?
L’illegalità, le ingiustizie e le forme di violenza esistono per-
ché a monte esistono indifferenza, egoismo, rassegnazione
e silenzio complice. Essi nascono da vuoti che possiamo ri-
empire. Anche i bambini di scuola primaria possono capire
ciò, riconoscendo emozioni, sentimenti e l’autenticità delle
relazioni. La nostra scuola ha promosso la partecipazione
degli alunni a diverse iniziative sociali legate all’educazione
alla legalità attiva. Partecipare alla”XXII giornata della me-
moria e dell’impegno in ricordo delle vittime di tutte le ma-
fie”, promossa da LIBERA, che si tiene contemporaneamen-
te ogni anno in diverse piazze d’Italia il giorno 21 marzo,
primo giorno di primavera e, simbolicamente, il risveglio
delle coscienze nella lotta all’illegalità è stato un momento
forte e significativo.
In occasione del 25° anniversario delle Stragi di Capaci e di
via D’Amelio (23 -30 maggio) la nostra scuola ha promosso
la SETTIMANA della LEGALITA’ attraverso letture, iniziative
e riflessioni sulla legalità attiva, conclusasi con la MARCIA
della MEMORIA, con il patrocinio del Comune di Rutigliano, in collaborazione con tutte le scuole e le associazioni
del territorio e la partecipazione delle istituzioni. Il corteo è partito alle ore 17:58, ora della deflagrazione di Ca-
paci, da viale della Repubblica, snodandosi per le vie principali e conclusosi in piazza XX settembre. Gli interventi
delle istituzioni e dei rappresentanti di LIBERA, nonché la testimonianza di Tilde Montinaro, sorella di Antonio
(caposcorta di Falcone) hanno reso l’esperienza molto significativa per i bambini i quali con un raccoglimento in-
credibile hanno dato prova che l’impegno per la legalità nasce dall’incontro concreto con le persone, le loro storie,
le loro speranze, i loro bisogni.
I docenti delle classi quarte
PROMOTORI DI LEGALITÀ ATTIVA
Anno 18 giugno 2017
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all'interno di un luogo sacro che raccoglie le
spoglie di quanti hanno offerto in sacrificio la loro vita per gli ideali della Patria. Erano presenti rappresentanti di tutte le Forze armate: corpo dei carabinieri, eserci-
to, polizia di stato, finanza, aereonautica militare. L'arcivescovo di Bari Bitonto ha celebrato
una messa a suffragio dei defunti. L’esperienza vissuta è stata appassionan-te: abbiamo di
certo assapo-rato un po’ di storia ed im-parato che per
chiunque do-vrebbe essere una visita ob-
bligatoria pro-prio per il ri-spetto verso
chi ci ha per-messo di es-sere liberi. Classi quinte
"Oggi è una giornata importante per le Forze Armate perché ricor-
diamo il loro sacrificio” ha detto a Bari il presidente del Senato Pietro Grasso, durante la cerimonia del 4 novembre al Sacrario dei caduti d'Oltremare, dove
sono custodite le spoglie di oltre 75mila caduti della seconda guerra mondiale e della campagna di Albania. La visita e stata' molto emozionante. All'ingresso non abbiamo avuto un'immediata percezione del luo-
go: si vedevano a distanza dei carri armati e dei cannoni, ben con-servati. Una volta entrati, però, ci si siamo resi conto di essere
FORZE ARMATE
insieme e ci siamo divertiti. Il tempo
è passato in fretta.In quel tempo era-
vamo sconosciuti l’uno per l’altro ma
poi abbiamo fatto amicizia,mi ricordo
i primi giorni abbiamo conosciuto le
maestre…In seconda eravamo tutti
amici,mi ricordo ancora di Gabriele,
era amico di tutti e tutti gli volevano
bene…In terza pensavamo che il tra-
gitto verso la quinta fosse lungo ma…
pensavamo male!Il tempo è passato
in men che non si dica. La quarta che
anno eravamo stupiti e pensavamo
già che la scuola primaria stava per
finire.La nostra amicizia man mano si
è saldata e siamo arrivati in quinta
con un bagaglio carico di esperien-
ze.E’ giunto il momento dei saluti,è
un passaggio triste,perché chiude un
capitolo importante della nostra vi-
ta,fatto di ricordi importanti… Addio
quaderni,addio matite colorate,addio
maestre…
Classi quinte
Siamo in quinta,come è volato il tem-
po!Di situazioni c’è da dire che ne
abbiamo vissute.Abbiamo affrontato
molti ostacoli,ma la cosa più bella è
che siamo sempre stati uniti anche
nei momenti più bui.Tra i ricordi più
belli c’è quello del primo giorno nella
nostra scuola.Come dimenticarsi lo
sguardo di ognuno do noi e soprattut-
to come dimenticarsi dell’emozione
che provavo. Dal primo giorno di
scuola avevo già inquadrato i compa-
gni più seri di cui mi sarei fidato e
quelli più burloni.Col tempo però sono
diventato amico di tutti.Ormani siamo
quasi alla fine della quinta e io mi
domando che cosa succederà al mio
rapporto con gli amici e se rivedrò
ancora le mie maestre.Questo è il lato
più brutto della scuola primaria.
Classi quinte
Quanto tempo è passato da quando ci
siamo incontrati e siamo diventati
amici;pian piano siamo andati avanti
e ora siamo al capolinea.In prima ci
siamo conosciuti,abbiamo giocato
ADDIO, SCUOLA PRIMARIA
Cara maestra,
io con te ho passato momenti indi-
menticabili, a partire dal primo
giorno di scuola, quando con gioia
mi hai accolto tra le tue calde brac-
cia, come se fossi la mia seconda
madre.
Io come alunno sono molto affezio-
nato a te e sicuramente andrò be-
nissimo grazie ai tuoi saggi inse-
gnamenti che ci hai dato in questi
cinque anni.
Io ti ammiro molto per la tua gene-
rosità e la tua sincerità, perché sei
la maestra più brava che ho mai
avuto e ti prometto che avrò sem-
pre uno spazio nel mio cuore per te
e per la maestra di matematica che
è stata brava come te ad insegna-
re.
Vi auguro di trovare sempre il me-
glio nella vita e tanta, tanta felicità!
Classi quinte
LETTERA ALLA
MAESTRA
Anno 18 giugno 2017
P A G I N A 2 1 L ’ A V V E N T U R A
crescita economica e artisti-ca del nostro Paese:Pippo
Catamo, Giuseppe Colamus-si, Nicola Didonna e Saverio Dioguardi. Mi ha colpito un grande vaso chiama-to"cratere"(dal greco mi-s c h i a r e )
che veni-va usato nel simpo-sio per mescolare
l'acqua con il vino.
La guida inoltre ci ha guidati in un gioco alla ricerca delle somiglianze fra i vasi antichi e
quelli più recenti e poi ci ha fatto col-
La visita guidata al museo civico ar-cheologico è stata molto coinvolgente e interessante sia a livello storico che artistico. La guida ci ha spiegato varie
curiosità sul nostro paese. Abbiamo osservato quattro collezioni di reperti archeologici che prendono il nome da persone che hanno contribuito alla
legare su un cartellone l'immagine del vaso al proprio nome. Ho gradito que-
sta visita al museo perchè sono sem-pre stato curioso della storia del pas-sato.
Classi quinte
VISITA AL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI RUTIGLIANO
Il 6 aprile siamo andati ad
Alberobello per una uscita
didattica. Siamo andati in
teatro ad assistere allo spet-
tacolo "Tutti insieme con
Romeo e Giulietta". E' stato
molto interessante soprat-
tutto perchè alcuni di noi
sono stati coinvolti in varie
scene. Dopo lo spettacolo
siamo andati a visitare i
trulli (caratteristica di Albe-
robello) tra cui il Trullo Sovrano, il più grande della città.
E' stata una gita divertente ma allo stesso tempo carica di
tipicità e bellezze che la nostra regione offre.
Classi quinte
VISITA AD ALBEROBELLO
#IOLEGGOPERCHÉ
biblioteche scolastiche, e
un motore di nuove iniziati-ve all’interno delle aziende e del mondo del lavoro.
Sensazionale affluenza di
donatori e futuri costruttori di Bi-
blioteche Scolastiche. Grande lavo-ro di squadra con le insegnanti e la D i r i g e n t e d e l 1 ° C i r c o l o
“G.Settanni”di Rutigliano.
L’Abbecedario si è “gemellata”con diversi istituti scolastici del nostro territorio stimolando l’azione inno-vativa a motivare “l’Idea di Bibliote-
ca” nelle scuole e in ogni punto di aggregazione sociale…
Classi quinte
Un’iniziativa nazionale di promozio-ne della lettura organizzata dall'As-sociazione Italiana Editori, fondata sulla passione dei lettori di ogni età
ed estrazione.
Dopo il successo del 2015, che ha visto la mobilitazione di migliaia di persone e la consegna di 240mila libri in tutta Italia, nel 2016
#ioleggoperché cambia veste per diventare una grande raccolta della durata di 9 giorni a sostegno delle
Anno 18 giugno 2017
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23 maggio 1992 – 23 maggio 2017: sono trascorsi già 25 anni da quel caldo pomeriggio palermitano
in cui tragicamente persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre
agenti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo , entrambi pugliesi rispettivamente di Calimera e
Triggiano, Vito Schifani di Palermo, in seguito ad un efferato attentato per mano della mafia, passato
alla storia come “Strage di Capaci”. Ad esso fece seguito dopo appena 40 giorni l’attentato di via
D’Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Proprio in occasione
del 25° anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, il 30 maggio a Rutigliano si è svolta una
manifestazione commemorativa a cui hanno partecipato scuole, associazioni e istituzioni per tenere
viva la memoria delle stragi,rimarcare un messaggio di legalità e sollecitare la coscienza civica dei
cittadini e soprattutto dei giovani, nella lotta alle mafie.
A promuovere l’iniziativa è stata proprio la nostra scuola con il patrocinio del comune di Rutigliano e la
collaborazione delle altre scuole ed associazioni locali; alunni, studenti, insegnanti , cittadini hanno
partecipato ad un lungo e nutrito corteo che è partito alle 17:58, ora esatta in cui il giudice Falcone e
la sua scorta vennero fatti saltare in aria, dal viale della Repubblica, ha proseguito lungo corso Gari-
baldi, corso Cairoli, passando anche davanti la nostra scuola, corso Mazzini , via Diego Martinelli fino a
raggiungere piazza XX settembre per un momento di riflessione . Ad aprire il confronto e le testimo-
nianze l’edizione straordinaria del TG 1 di 25 anni fa che annunciava la sanguinosa strage che scon-
volse Palermo e l’Italia . Sono quindi intervenuti Il Primo Dirigente della Polizia di stato e vicario del
questore di Bari, Luigi Peluso, l’assessore alla Legalità di Triggiano Diego Cassano, il consigliere dele-
gato della Città Metropolitana di Bari Giuseppe Valenzano, la presidente della Commissione regionale
per la legalità e il contrasto della criminalità Rosa Barone, il giudice del Tribunale di Trani Francesco
Messina, il referente regionale di “Libera” Mario Dabbicco, il referente del presidio “Libera” di Triggia-
no Luca Carofiglio, il papà di Michele Fazio ,assassinato a 16 anni nel 2001
tra i vicoli di Bari vecchia,Pinuccio Fazio.
In diretta telefonica è intervenuta anche Tilde Montinaro, sorella di Antonio Montinaro, il caposcorta
del giudice Falcone. L’attore e regista Vito Rago ha letto la «Cantata per la festa dei bambini morti di
mafia» di Luciano Violante, nostro concittadino e presidente della Commissione parlamentare antima-
fia dal 1992 al 1994. Particolarmente emozionante è stato l’ascolto e la visione del video della canzo-
ne degli Stadio “ Per la bandiera” , dedicata alle vittime della scorta. La manifestazione si è conclusa
con i saluti del dirigente del 1°Circolo”G.Settanni”, la prof.ssa Maria Melpignano e il sindaco di Ruti-
gliano ,il dottor Roberto Romagno. Sulle note dell’Inno d’Italia ,dei palloncini colorati sono saliti su
nel cielo per raggiungere tutte quelle persone che, in nome della giustizia hanno sacrificato la loro vi-
ta , e dirgli che la loro memoria ha radici profonde nei nostri cuori.
La docente Isabella Giuliano
RADICI DELLA MEMORIA
Anno 18 giugno 2017
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professore di Diritto della naviga-zione e dei trasporti dell’Università di Bari, autore del libro “Come è profondo il mare, la plastica, il mer-
curio, il tritolo e il pesce che man-giamo”; del Presidente Legambien-te Puglia Francesco Tarantini; del
Sig. Domenico Lestingi ex operaio della Lombardi Ecologia (discarica Martucci), testimone di impegno
ambientale; del Sindaco dott. Ro-
berto Romagno; dell’Assessore all’ambiente Giuseppe Valenzano e del tenente Maggiorano del corpo di
Polizia Locale. Tra gli interventi dei relatori quelli
che hanno maggiormente attirato la
nostra attenzione sono stati: il prof.
Carnimeo che ci ha parlato
dell’incontro con il comandante
Charles Moore colui che ha scoperto
il “Great Pacif Garbage Patch” co-
munemente definito come il
“Settimo Continente” l’isola di pla-
stica. E purtroppo abbiamo scoper-
to che ne sono state censite cinque
di isole: due nell’Oceano Atlantico,
due nell’Oceano Pacifico e una
Quest’anno si è concluso il progetto d i Educaz i one amb i en ta l e “EcologicaMente…scuola”, della du-rata di quattro anni, iniziato quando
noi eravamo piccoli alunni in secon-da elementare e, precisamente nell’anno scolastico 2013-14.
Taglio del nastro rosso, giovedì 8 giugno nel Museo Civico Archeologi-co di Rutigliano, per inaugurare la
VI edizione di Festambiente e la
mostra di tutti gli oggetti realizzati da noi alunni con materiale ricicla-bile come carta, plastica, allumi-
nio…In bella mostra, sistemati dall’instancabile gruppo delle Eco-mamme, c’erano i telai realizzati
con il filo di carta, il trenino e la macchinina con il rotolo della carta igienica, gli strumenti musicali, i
fiori creati con le bottiglie di plasti-ca, i vestiti di Carnevale, l’albero di Munari realizzati dai bambini di anni cinque delle scuole dell’Infanzia
Rodari e G. Paolo II, in occasione della festa dell’albero. I complimen-ti e gli appalusi del Dirigente scola-
stico Prof.ssa Maria Melpignano;
dello scrittore Nicolò Carnimeo,
nell’Oceano Indiano, ma anche nel
nostro mar Mediterraneo galleggia-
no pezzi di plastica. Insomma, si
prevede che nel 2050 nei mari ci
sarà più plastica che pesce. Il co-
raggio del signor Lestingi nel de-
nunciare nel 2012
l’interramento illegale di rifiuti indu-
striali, ospedalieri… facendo scop-
piare il caso della discarica di Con-
versano e mostrando quanto era
stato sotterrato in un paio di decen-
ni, diventando all’istante ex capo-
cantiere, disoccupato ed eroe
dell’ambientalismo. “… Così presi
l’escavatore e dopo avere chiamato
i giornalisti cominciai a scavare.
Feci vedere a tutti che cosa c’era
sotto. Arrivarono i carabinieri. Mi
portarono in caserma. Ho vissuto
ventisei anni nel letame della disca-
rica fino a restarne sepolto…”, rac-
conta Lestingi. Soltanto un pazzo
poteva mettersi alla guida di un
escavatore per dissotterrare plate-
almente alcuni quintali di rifiuti fa-
cendo finire sotto inchiesta undici
persone, compresi i suoi datori di
lavoro, e soltanto un ingenuo ag-
gredito dalla disperazione poteva
giocarsi il posto di lavoro rischiando
di perdere anche la casa, la fami-
glia, gli amici. Alla domanda rivolta
da un nostro compagno di classe
“Si sente più sereno oggi nel sapere
di non fare più del male
all’ambiente?” il signor Lestingi con
le lacrime agli occhi ha risposto “Sì
e chiedo scusa se per vent’anni so-
no stato in silenzio, pur sapendo
che bambini, ragazzi come voi…
mangiavano verdura, ortaggi e uva
coltivati su quei terreni pieni di ve-
leno.” Una lezione di vita per noi
piccoli “ecologisti”.
Classi quinte
VI EDIZIONE “FESTAMBIENTE”