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SENATO DELLA REPUBBLICA VI LEGISLATURA 53a SEDUTA RESOCONTO PUBBLICA STENOGRAFICO " GIOVEDI 26 OTTOBRE 1972 (PomeridIana) o.. Presidenza del Presidente F ANF ANI INDICE ASSEMBLEA CONSULTIVA DEL CONSI- GLIO D'EUROPA PRESIDENTE MINNOCCI . * PARRI SPAGNOLLI TERRACINI Votazione per la nomina fettivi e supplenti ... Pago 2514, 2517 2516 2516 2516 .2515,2517 dei membri ef- .. 2514, 2533, 2537 AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU- DIZIO Discussione e deliberazioni su domande: PRESIDENTE * BETTIOL LI VIGNI, relatore NENCIONI . . . . OLIVA,re latore . . PECORARO,relatore PETRELLA, re latore RICCI, relatore 2518, 2519, 2521 2519, 2520 2519 2519 2518 2519 2518 2518 CONGEDI ... 2511 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione. . . . . . . 2511 Approvazione da parte di Commissioni per- manenti . . . . . . . . . . . . . . 2512 Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente ............ 2512 Discussioni, f. 193. Discussione e approvazione: « Ratifica ed esecuzione dell'Accordo inter- nazionale sul caffè 1968, adottato a Londra il 19 febbraio 1968» (357) (Procedura ab- breviata di cui all'articolo 81 del Regola- mento): PRESIDENTE * ADAMOLl . * PECORARO, relatore PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af- fari esteri. . . . . . . . . . . . Pago 2521 2521 2521 2522 «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra l'Italia e la Tunisia relativo all'esercizio del- la pesca da parte di italiani nelle acque tunisine, concluso a Tunisi il 20 agosto 1971» (358) (Relazione orale): DI BENEDETTO . . . . . . . . . . . . 2524 * PECORARO, relatore . . . . . . . . . . 2523 PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af- fari esteri. . . . . . . . . . . . . . 2524 «Ratifica ed esecuzione di un Accordo ag- giuntivo alla Convenzione di amicizia e di buon vicinato del 31 marzo 1939 con Scam- bio di Note e di una Convenzione mone- taria, conclusi a Roma il 10 settembre 1971 tra la Repubblica Italiana e la Repub- TIPOGR.\VIA DEL SENATO (1150) ~ /4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVI LEGISLATURA

53a SEDUTA

RESOCONTO

PUBBLICA

STENOGRAFICO

"GIOVEDI 26 OTTOBRE 1972(PomeridIana)

o..

Presidenza del Presidente FANF ANI

INDICE

ASSEMBLEA CONSULTIVA DEL CONSI-GLIO D'EUROPA

PRESIDENTE

MINNOCCI .* PARRI

SPAGNOLLI

TERRACINI

Votazione per la nominafettivi e supplenti . . .

Pago 2514, 2517251625162516

.2515,2517dei membri ef-. . 2514, 2533, 2537

AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU-DIZIO

Discussione e deliberazioni su domande:

PRESIDENTE

*BETTIOL

LI VIGNI, relatore

NENCIONI . . . .OLIVA,re latore . .PECORARO,relatore

PETRELLA, re latore

RICCI, relatore

2518, 2519, 25212519, 2520

251925192518251925182518

CONGEDI . . . 2511

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione. . . . . . . 2511Approvazioneda parte di Commissioniper-manenti . . . . . . . . . . . . . . 2512Deferimento a Commissioni permanenti insede referente . . . . . . . . . . . . 2512

Discussioni, f. 193.

Discussione e approvazione:

« Ratifica ed esecuzione dell'Accordo inter-nazionale sul caffè 1968, adottato a Londrail 19 febbraio 1968» (357) (Procedura ab-breviata di cui all'articolo 81 del Regola-mento):

PRESIDENTE

* ADAMOLl .* PECORARO,relatore

PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri. . . . . . . . . . . .

Pago 2521

25212521

2522

«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra

l'Italia e la Tunisia relativo all'esercizio del-la pesca da parte di italiani nelle acquetunisine, concluso a Tunisi il 20 agosto1971» (358) (Relazione orale):

DI BENEDETTO . . . . . . . . . . . . 2524

*PECORARO, relatore . . . . . . . . . . 2523PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri. . . . . . . . . . . . . . 2524

«Ratifica ed esecuzione di un Accordo ag-giuntivo alla Convenzione di amicizia e dibuon vicinato del 31 marzo 1939 con Scam-bio di Note e di una Convenzione mone-taria, conclusi a Roma il 10 settembre 1971tra la Repubblica Italiana e la Repub-

TIPOGR.\VIA DEL SENATO (1150) ~ /4

Senato della Repubblica ~ 2510 ~ VI Legislatura

5Y SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

blica di San Marino}} (359) (Relazioneorale):

ADAMOLI . . .. . . . . . . . . Pago2527OLIVA,relatore . . . . . . . . . . . 2525PEDINI,Sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri. . . . . . . . . . . . . . 2529

«Ratifica ed esecuzione del Protocollo perla riconduzione dell'Accordo internazionalesull'olio d'oliva del 1963, adottato a Ginevrail 7 marzo 1969}} (390) (Relazione orale):

ADAMOLI . . . . . . . . . . . . . .PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri. . . . .Russo Luigi, relatore. . . . . . . . .

Discussione eappl'ovazione con modifica-zioni:

«Ratifica ed esecuzione degli Accordi inter-nazionali firmati a Bruxelles il 23 novem-bre 1970 e degli Atti connessi relativi al-l'Associazione tra la Comunità economicaeuropea e la Turchia}} (392):

BERGAMASCO,Ministro senza portafoglio.BERMANI . . . .D'ANGELOSANTE. .OLIVA,f.f. relatore

2530

25312529

2537253425322532

26 OTTOBRE 1972

PEDINI, Sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri. . . . . . . . . . . . Pago 2535

INTERROGAZIONI

Annunzio . 2538

ISCRIZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNODELLA VOTAZIONE PER LA NOMINADEI MEMBRI DELL'ASSEMBLEA CON-SULTIVA DEL CONSIGLIO D'EUROPA

PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 2514

PARLAMENTO EUROPEO

Votazione per la nomina di diciotto membri 25142533, 2537

PER LA MORTE DELL'ONOREVOLE ENZOVERONESI

PRESIDENTE . . . . . . . . . . .. 2513BERGAMASCO,Ministro senza portafoglio. 2514PREMOLI . . . . . . . . . . . .. 2512

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di.scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

Senato della Repubblica ~ 2511 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

Presidenza del Presidente FANFANI

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia lettura del pracessa verbale.

R I C C I, Segretario, dà lettura del pra.cesso verbale della seduta del giorna prece-dente.

P RES I D E N T E. Nan essendavi as-servaziani, il processa verbale è approvata.

Congedi

P RES I D E N T E. Camunica chehanna chiesta cangeda i senatari: Attaguileper giarni 1, Bettial per giarni 1, Medici pergiarni 1, Rasa per giarni 1, Tambrani Arma-l'ali per giarni 1 e Tagni per giarni 1.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Camunica chesana stati presentati i seguenti disegni dilegge di iniziativa dei senatari:

BARBERA, PERITORE e CIRIELLI. ~ «Nar-

me transitarie per i cancarsi del persanaledei labaratari pravinciali di igiene e prafi-lassi» (501);

DI BENEDETTO, CALAMANDREI e GIOVANNET-

TI. ~ « Facilitazioni di viaggia per i canna-

zianali che rimpatriana temparaneamente

nelle isale del territaria nazianale» (502);

ZUGNO, DE MARZI, COLLESELLI, SCARDACCIO-

NE, SIGNORELLO, CACCHIOLI, DELLA PORTA, SA-

LERNO,LEGGIERI, TIRIOLO, CAROLLO, T ANGA e

GAUDIO. ~ « Premia di fedeltà ai campanenti

attivi di famiglie caltivatrici » (503).

FILETTI. ~ « Madilfiche ed integraziani al-l'articala 26 della legge 28 attabre 1970, nu-mera 775, cancernenti il ricanascimenta deiservizi non di 'ruala dei dipendenti statali »

(504);

PLEBE. ~ «Castituziane e finanziamenta

dell'Istituta "Santina Caramella" di Pa-

lerma » (505);

COLLESELLI, BUCCINI, DE MARZI, DAL FALCO,

ZANON, DEL PACE, CHIARaMONTE, PISTOLESE,

MAJORANA, MAZZOLI, BOANO, MARCaR!, e SCAR-

DACCIONE. ~ « Aumenta del cantributa dellaStata per la gestiane dell'Ente autanama Par-ca nazianale d'Abruzza» (508);

SPAGNOLLI, ARIOSTO, TERRACINI, PIERACCINI,

CIFARELLI, BRUGGER e PARRI. ~ « Rifinanzia-menta, integraziane e madifica della legge11 giugna 1962, n. 588 (Piana straardinariaper la rinascita ecanamica e saciale dellaSardegna) e rifarma dell'assetta agrapasta-

l'aIe in Sardegna» (509).

Camunica inaltre che sana stati presen-tati i seguenti disegni di legge:

dal Ministro della pubblica istruzione:

«Cancessiane di un cantributa annua afavare della Scuala speciale per starici del-l'arte mediaevale e maderna e per canserva-tari di apere d'arte, istituita pressa l'Univer-sità degli studi di Pisa can decreta del Pre-sidente della Repubblica 12 febbraia 1968,n. 167» (506);

dal Ministro dei trasporti e dell'aviazio-ne civile:

«Agevalaziani tributarie per la castruzia-ne di nuave linee ferraviarie» (507).

Senato della Repubblic'f1 ~ 2512 ~

26 OTTOBRE 1972

VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

Annunzio di defedmento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P RES I D E N T E Comunico che iseguenti disegni di legge sono stati deferitiin sede ,referente:

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

CIPELLINI ed altri. ~

({ Riconoscimento giu-ridico dell'obiezione di coscienza)} (430), pre-vi pareri della la, della 2a e della Ita Com-missione;

alla 7a Commissione permanente (Istruzio-ne pubblica e belle arti, :r,icerca scientifica,spettacolo e sport):

«Concessione di un contr-ibuto straordi-nario all'Ente autonomo "La Biennale di Ve-nezia")} (439), prev~o parel'e della 5a Com-missione;

alla 9a Commissione permanente (Agricol-tura):

CIPOLLA ed altri. ~

({ Integrazlione delle

norme sulla disciplina dell'affjtto dei fondirustici di cui alla legge 11 febbraio 1971,n. 11, ,e provvedimenti a favore dei piccolliproprietari concedenti terreni ,in affitto)}(.386), previ pareri della P e della 2a Com-missione;

ROSSI DORIA ed altri. ~

({ Norme per lariforma dei contrattJi agrari)} (444), previpa1reri della 1a, della 2a, della 5a e del1a 6aCommiss~one.

Annunzio di approvazione di disegni di leggeda parte di Comm.issioni permanenti

P RES I D E N T E. Comunico che, nellesedute di ieri, le Commissioni permanentihanno approvato il seguenti disegni di legge:

2a Commissione permanente (Giustizia):

ARENAed altri. .~ « Conferimento di posti

di notaio}} (185), con il seguente nuovo ti-

tolo: «Nuove disposizioni in materia di as-segnazione di posti nei concorsi notarili »;

3a Commissione permanente (Affari

esteri):

«Contributo al Programma delle NazioniUnite per lo sviluppo (UNDP) per gli anni1970, 1971 ,e 1972 }} (360);

« Integrazione di lire 8 miliardi dell'auto-rizzazione di spesa prevista dalla ,legge 15 di-cembre 1969, n. 1024, per l'aoquisto e la co-struzione di immobili per le rappresentanzediplomatiche e consolari }} (361);

« Proroga del contributo a favore dell'As-sociazione italiana per il Consiglio dei Co-muni d'Europa con sede in Roma, per il qua-driennio 1971-1974}} (383);

8a Commissione permanente (Lavori

pubblici, comunkazioni):

« Modifiche all'articolo 6 della legge 24 ot-tobre 1942, n. 1415, sull'impianto ed eserci-zio di ascensori e montacarichi in servizioprivato)} (366);

11a Commissione permanente (Lavoro,emigrazione, previdenza sociale):

« Norme integrative della legge 27 dicem-bre 1953, n. 967, sulla previdenza dei diri-genti di aziende industriali )} (367);

«Provvidenze a favore delle vedove deilavoratori dello spettacolo trucidati alle Fos-se Ardeatine il 24 marzo 1944}} (373).

Per la morte dell'onorevole Enzo Veronesi

P R E M O L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P R E M O L I. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, ricordare in quest'Aula l'ami-co Enzo Veronesi è tanto più penoso per noi,in quanto egli era così ricco di linfa vitalee di volontà combattiva che la sua improv-visa dipartita ci lascia nel cuore oltre cheun senso di angoscia, anche un profondo

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2513 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

stato di smarrimento. La sua vasta cultura~ era dottore in legge, in scienze politicheed in filosofia ~ rappresentava per Enzo Ve~

ronesi il suo retro terra intellettuale quasisegreto, poichè egli vi ritornava allo scopodi attingere nuova energia e nuovo alimentoper le sue battaglie.

L'amico Veronesi fu infatti ~ noi tutti

così lo ricordiamo ~ un combattente da

prima linea, in trincea, con la vocazione ela cavalleria del combattente autentico. L'es~sere senatore gli piaceva non tanto per mo~ti vi di prestigio, quanto perchè in quest'Auladi palazzo Madama, come prima in quelladel consiglio comunale e provinciale di Bo~lagna, egli riconosceva il terreno che gli elet-tori gli avevano assegnato per battersi e perdifendere nel loro nome le sue convinzionie le sue posizioni.

La spiritualità di Enzo Veronesi, la suagrande lealtà, la sua generosità che gli pro-venivano dall'essere figlio della sua terra ead essa legato, emergono da tre episodi chevorrei qui ricordare. Eletto senatore il 28aprile 1963, lo incontrai il giorno successivoa Viadana nel mantovano. Mi disse quasicon pudore: «Ritorno dal cimitero dove so-no andato a trovare i miei genitori, a rin~graziarli e forse anche a ricevere da loro ungrazie. Io credo nel colloquio tra morti evivi ». Nella scorsa legislatura ~ questo è

il secondo episodio ~ in Commissione in-dustria lo sostituii una volta nel corso delladiscussione su un disegno di legge concer~nente la salvaguardia dei Colli Euganei de~turpati dalle cave e poichè ebbi a sostenereuna tesi difforme dalla sua, egli t'e ne di~spiacque. Ma come avvertì che ne] nostrodiverso avviso non c'era stata slealti da par-te mia, ma soltanto un'imperfetta informa~zione ed interpretazione sui vari aspetti del-la legge, subito Veronesi mi disse: «Trove~remo, Premoli, una via d'intesa perchè ab-biamo ragione tutti e due. L'importante èessere buoni amici e certo noi lo siamo ». Ein nome di quell'autentica amicizia intrisasempre di generosità ricordo che egli chieseal senatore Bergamasco, allora plesidentedel Gruppo liberale, che fosse affidata a me,anzichè a lui che era vice presidente del Grup-po, la nostra dichiarazione di voto sul Go~

DiSCUSSlOni, f. 194.

verno Rumor nell'aprile del 1970. « È giusto~ disse Veronesi in quella occasione ~ chenessuno di noi confischi al suo vicino qual-che buona occasione per farsi conoscere, perfarsi sentire ».

D'altro canto questa sua generosità e que~sta sua vocazione alla battaglia politica siaccompagnavano in lui sempre con la dispo-nibilità ad allargare il dibattito, e con unleale affettuoso rispetto per l'avversario.

È per questo che noi liberali oggi ricor-diamo l'amico Veronesi, di cui abbiamo vo~Iuta rievocare qualche episodio sconosciutoagli stessi suoi fi,~lioli, anche perchè essi sap-piano di quale pasta umana e civile fossefatto il loro padre. Grazie.

P RES I D E N T E. Onorevoli colleghi,la Presidenza del Senato si associa alleespressioni pronunciate testè per ricordarela figura e l'opera del senatore Enzo Vero~nesi, uomo politico di riconosciuto prestigioe di lunga milizia democratica, oratore bril~lante, espertissimo nelle istituzioni parlamen-tari e negli strumenti dell'azione stessa, En~zo Veronesi, dal 1963 al 1972 membro diquesta Assemblea, con interventi e iniziativelegislative testimoniò la sua grande sensibi~lità ai problemi giuridici, sociali, economicie culturali del nostro tempo.

L'impegno posto nell'assolvimento delmandato parlamentare, l'attaccamento agliideali professati, le genuine virtù di com~battente per la libertà fecero di lui un pro~tagonista delle principali vicende parlamen~tari, un punto di riferimento per tli amici~ per gli avversari.

Per la Presidenza del Senato in partico-lare il collega Veronesi, nella sua veste disegretario prima, poi di vice presidente delGruppo liberale, fu per due legislamre col~laboratore prezioso e disinteressato, armatoda sincera dedizione all'istituto senatoriale.in favore del quale si adoperò sempre conautorità e competenza.

Sicura di interpretare l'unanime sentimen-to dell'Assemblea, la Presidenza del Senatorinnova ai figli dello scomparso, al Gruppoliberale, alla città di Bologna i sentimentidella commossa partecipazione al lutto cheli colpisce.

VI Legislaturà::;enato della Repubblica ~ 2514 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

BER G A M A S C O, Ministro senzaportafoglio. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O, MinisTro senzaportafoglio. Signor Presidente, onorevoli col.leghi, il Governo si associa alle commosseparole qui pronunciate in memoria del se-natore Enzo Veronesi, prematuramente e re-pentinamente scomparso pochi giorni or so-no. È stato giustamente ricordato come En. ,

zo Veronesi avesse percorso il suo cammino,che doveva portarlo ad alte cariche e a gran-di responsabilità pubbliche, senza alcun pri-viJegio in partenza, senza alcun aiuto lungola via.

Giustamente sono stati esaltati i suoi me-riti e illustrate le fasi della sua carriera edella sua vita, non prive di soddisfazioni,ma anche di amarezze e contrassegnate pur-troppo dalla più grave sventura.

Sia tuttavia consentito a me di aggiungere1'espressione del mio personale cordoglioper il collega che durante tanti anni mi èstato vicino quale segretario e poi vice pre-sidente del Gruppo liberale del Senato, perl'amico carissimo che, anche per l'età sua,pienamente giustificava le speranze e le at-tese per quanto ancora avrebbe potuto darealla famiglia e alla patria. Temperamentoappassionato, è stato detto, e pertanto pron-to a prodigarsi per le cause nelle quali cre-deva, ma tempermnento generoso anche, in-capace di rancori, pronto, dopo le r,iù asprepolemiche, a stendere la mano agli avversaricome agli amici, gli uni e gli altri accomu-nando in un moto spontaneo di simpatia,in un comune affiato di calore umano. Ma ~ed è un fatto che non sempre si ritrova inuna natura ricca di passione ~ Enzo Vero-nesi era anche lavoratore diligentissimo, in-stancabile e scrupoJloso osservatore dei suoidoveri: ciò forse in relazione ad un sensosevero, quasi religioso che egli aveva dellavita, celato, è vero, dal tono disteso e cor-diale, a volte apparentemente leggero, spes-so scherzoso, del suo dialogare, ma profon-damente radicato in lui come ben S3. chi conlui ebbe lunga consuetudine.

Ora intorno a Veronesi si è fatto il silen-zio, ma qui nel Senato, al quale egli era statotanto fiero di appartenere, si avverte in quelsilenzio la comune emozione di noi tutti,perchè tutti qui gli volevamo egualmentebene. Ed è forse questo, di aver saputo farsiamare, un titolo di merito che supera la lu-singa dei successi e la vanità degli orgoglie che vale più di tante cose per le quali ognigiorno ci affanniamo.

Iscrhione aH'ordine del giorno della vota-zione pzr la nomina dei memhri dell' As-semblea consultiva del Consiglio d'Europa

P RES I D E N T E. Comunico che il se-natore Spagnolli, insieme ad altri otto se-natori, ha ohiesto che sia iscritta all'ordinedel giorno della seduta odierna pomeridia-na la votazione per la nomina dei membridel Consiglio d'Europa.

In base all'articolo 56 del Regolamento,non facendosi osservazioni, così resta stabi-lito.

VGtazione per la nomina di diciotto mem-l:wl del Parlamento europeo e votazioneper la nomina dei nave membri effettivie dei nove membri supplenti dell'Assem-blea consulthra dei Consiglio d'Europa

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca la votazione per la nomina di 18 mem-bri del Parlamento europeo. Contemporanea-mente si procederà anche alla votazione ~

testè iscritta all'ordine del giorno ai sensidell'articolo 56 del Regolamento ~ per lanomina dei nove membri effettivi e dei novemembri supplenti dell' Assemblea consultivadel Consiglio d'Europa.

Per quanto riguarda il Parlamento euro-peo, poichè i Gruppi parlamentari hannoraggiunto un'intesa, concordando l'attribu-zione dei seggi spettanti a ciascun Gruppo,1'Assemblea è chiamata a votare a scrutiniosegreto sulla lista dei designati, con le moda-lità di cui all'articolo 118, comma sesto, delRegolamento. Chi approva la lista metteràpalla bianca nell'urna bianca e palla nera

Senato della ](epubblicD ~ 2515 ~ VI Legislatura

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

nell'urna nera; chi non l'approva metteràpalla bianca nell'urna nera e palla nera nel~

l'urna bianca.Do lettura della lista che sarà posta in vo~

tazione: Ariosto, Bermani, Boano, Brugger,Cifarelli, Cipolla, D'Angelosante, De Sanctis,Corona, Fabbrini, Giraudo, Ligios, Noè, Pre~mali, Romagnoli Carettoni Tullia, Rosati,Scelba e Vernaschi.

Per quanto riguarda la votazione per lanomina dei membri effettivi e supplenti del~l'Assemblea consultiva del Consiglio d'Euro-pa, la votazione avrà luogo per schede.

T ERR A C I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha .facoltà.

T ERR A C I N I. Onorevole Presidente,noi non abbiamo fatto opposizione, e nonla faremo, a che si proceda alla votazioneper la nomina della rappresentanza del Se-nato italiano nel Consiglio d'Europa. Tutta~via, desideriamo farla precedere da una pre-.cisa dichiarazione.

L'importanza della votazione, anzi delle vo-tazioni imminenti è difficilmente contestabi~le. Per molte vie, alcune delle quali ancheimperscrutabili, vanno intessendosi lega-mi e rapporti sempre più stretti fra tutti gliStati del nostro Continente perseguendo unaidea o un ideale che non può non essere sa-lutato da tutti con profondo compiacimento,quello cioè di rappacificare definitivamentesul piano di un'attiva collaborazione tuttigli Stati dell'Europa.

Ora, è ben noto che per lungo tempo ilParlamento italiano in uno con i parlamentidegli altri Paesi uniti nel Parlamento euro-peo e nel Consiglio europeo, ritemie di do-ver contestare e rifiutare il diritto a sederein quelle assemblee ai rappresentanti delPartito comunista. E ci volle un'azIOne lun~ga, tenace e spesso vivace prima che ci fossericonosciuto questo diritto, quanto meno perciò che si riferisce al Parlamento europeo.Noi avevamo auspicato, in occasione dell'ul-tima elezione al Parlamento e al Consiglioeuropeo, e precisamente nel gennaio del1969, che rapidamente si superasse anche

l'ultimo strano, inammissibile, ingiusto edillegale ostracismo, sperando che negli annisuccessivi si compissero passi in questo sen-so, lasciando cadere un divieto il quale siestrinsecava in un atto antidemocratico, le~siva della dignità del nostro partito, mentrenon tornava ad onore nè della nostra Assem~blea nè dell'Assemblea di Montecitorio.

Ora, signor Presidente, ci troviamo invecedi fronte ad una uguale situazione. Mentrenessuno ha ritenuto di potere questa voltacontestare la presenza dei rappresentanti delGruppo comunista del Senato e della Came-ra nella rappresentanza italiana al Parla-mento d'Europa, ancora una volta, cocciu-tamente e senza alcuna valida motivazione,si vuole impedire che i gruppi comunisti ab~biano la propria rappresentanza nel Consi~glio d'Europa, richiamandosi, per riustifica~re questo comportamento, a non so qualiimportanti, misteriosi, strani e indecifrabilicompiti che il Consiglio d'Europa dovrebbeassolvere e dai quali si ritiene che i rappre-sentanti dei Gruppi comunisti del nostro Par~lamento debbano essere esclusi.

Dirò che quanto più sono importanti, sep-pure sedicentemente segreti, e seri, se ancheipoteticamente misteriosi, questi compiti,tanto più nessuna parte del popolo ita~liana, attraverso la propria rappresentanzaparlamentare, deve esserne esclusa.

Ma ancora ci si vuole colpire di questoostracismo. Ebbene, nel momento in cui sistanno per indire queste votazioni, io voglioprotestare vibratamente, ripetendo quantogià dissi a questo proposito nel gennaio del1969: sino a quando nel Consiglio d'Europa,così come nel Parlamento europeo, non sie~derà la rappresentanza dei Gruppi parlamen-tari comunisti della nostra nazione, quei dueorganismi sono amputati, mutilati c non po-tranno assolvere il loro compito il quale nonpotrebbe non essere. avvantaggiato dalla no-stra modesta, ma convinta collaborazione.

Noi voteremo quindi, signor Presidente,per la elezione dei nostri rappresentanti nelParlamento europeo, ma non prenderemoparte alla votazione per la elezione dei no-stri rappresentanti al Consiglio d'Europa,dando a questa nostra astensione un precisosignificato di protesta.

Senato della Repubblica ~ 2516 ~ VI Legislatura

5Y SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

P A R R I. Domando di parlare per di-chiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

.CP A R R I. Signor Presidente, onorevoli

colleghi, debbo associarmi a nome del Grup-po della sinistra indipendente alla contrarie-tà e alla protesta sollevata dal sistema divotazione per il Consiglio d'Europa, non cer-to per la rappresentanza del Senato al Con-siglio d'Europa, ma per la discriminazioneche si opera nei riguardi dei movimenti diopposizione e che è in contrasto diretto conlo spirito che ha presieduto alla costituzio-ne del Consiglio d'Europa.

Io stesso ho partecipato come rappresen-tante del Senato italiano al primo Consigliod'Europa e ricordo quali erano gli obiettiviaHara preposti a questa organizza710ne perla pace, per la cultura, obiettivi umanitariper i quali evidentemente si deve richiederela collaborazione di tutte le parti. Non sipuò escludere nessuna parte che rappresentiun pensiero, una forza viva. È ingiusto, tan-to più ingiusto in questo momento in cui laparola d'ordine è la distensione, la ricercadei modi di avvicinamento, sia essa sincerao non sincera. Tuttavia questo è il ~enso ge-nerale a cui si dovrebbe obbedire, tanto piùin Italia. E si è in contraddizione stridenteed incomprensibile con la situazione del Par-lamento europeo nel quale siedono i colle-ghi comunisti, siede la rappresentanza delGruppo della sinistra indipendente. QuestiGruppi, invece, non possono sedere nel Con-siglio d'Europa, che non ha responsabilitàdecisionali proprie come il Parlamento euro-peo. Vi è una contraddizione palese, patentecon lo stesso Regolamento del Senato, il qua-le stabilisce che la nomina delle rappresen-tanze collegiali del Senato avviene con un si-stema che permetta la rappresentanza delleminoranze, cioè con le schede limitate.

È in questa condizione che siamo costretti,anche se spiacenti, ad esprimere il dissensoe :la protesta del Gruppo della sinistra indi-pendente, ai quali .daremo espressione conla astensione dal voto per quanto riguardail Consiglio d'Europa.

26 OTTOBRE 1972

M I N N O C C I Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M I N N O C C I. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, il nostro Gruppo condividela sostanza di quanto poco fa è stato affer-mato dai colleghi Terracini e Parri. Abbia-mo sempre sostenuto che la rappresentanzadel Parlamento, in qualsiasi sede, debba av-venire nel rispetto proporzionale delle forzepolitiche in esso presenti. Nè in questa par-ticolare circostanza ci sembra che i rapportiintercorrenti tra rappresentanza nel Consi-glio d'Europa e rappresentanza nell'Unioneeuropea occidentale possano portare comeconseguenza l'esclusione di una parte noncerto esigua di questa Assemblea, come del-la Camera dei deputati, dal Consiglio d'Eu-ropa.

Detto questo, voglio aggiungere che noisocialisti abbiamo ritenuto in ogni caso do-veroso partecipare alla votazione e porre lacandidatura di alcuni nostri colleghi per larappresentanza del nostro Parlamento alConsiglio d'Europa per la lunga azione cheabbiamo sempre sostenuto per !'integrazio-ne europea e perchè riteniamo di potere, an-che con la nostra presenza nel Consigliod'Europa, difendere in maniera valida gliinteressi della sinistra e dei lavoratori ita-liani.

S P A G N O L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A G N O L L I. OnorevQle Presidente,rispondo semplicemente per chiarezza e perrispetto della verità ai rilievi del senatoreTerracini e del senatore Parri sulle presuntequestioni di merito e di legalità.

La legge 23 luglio 1949, n. 433, all'artico-lo 3 recita: « I 18 membri italiani dell'As-semblea consultiva sono eletti dalle due Ca-mere tra i propri componenti a maggioran-za assoluta ».

Mi pare quindi logico che, nel quadro diquesta normativa, si siano ricercate le op-

Senato della Repubblica ~ 2517 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

portune convergenze, quelle intese cioè ne-cessarie a determinare la maggioranza ri-chiesta dalla legge in un quadro poJitico ge-nerale che evidentemente non coincide, an-che in campo internazionale, con quello delquale è espressione la parte politica che facapo al senatore Terracini.

Ciò precisato, non mi pare il caso di aprireun dibattito politico su una questione la cuiprassi è ormai collaudata da una esperienzadi oltre 20 anni. Mi preme semmai sottoli.neare, per eliminare qualsiasi dubbio che uncerto modo di argomentare delle opposizionipotrebbe far insorgere, che, nei casi in cuila legge o il quadro politico hanno richiestoun diverso tipo di rappresentanza o un di-verso metodo di scelta della rappresentanzastessa, i partiti democratici e tra questi quel-lo al quale ho l'onore di appartenere, nonhanno mai cercato di eludere le responsa-bilità delle proprie scelte e i doveri che loroderivavano dal rispetto dei diritti delle mi-noranze.

T ERR A C I N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Senatore Terraci.ni, lei ha già parlato.

T ERR A C I N I. È solo un'osservazio-ne al nostro esimio collega, senatore Spa-gnolli ...

P RES I D E N T E. Fuori dell'Aula...

T ERR A C I N I. ... il quale curiosa-mente ha ritenuto di doversi assumere ilruolo di difensore di una posizione, mentreognuno può testimoniare che io avevo evi-tato qualunque indicazione specifica e per-sonale, trattando la questione da un puntodi vista generale.

P RES I D E N T E. Era quello che miaccingevo a sottolineare, senatore Terracini;ma lei mi ha tolto la parola.

T ERR A C I N I Io gliel'ho chiesta,onorevole Presidente.

P RES I D E N T E. La richiesta è cor-tese, ma la sostanza. . .

T ERR A C I N I. Lei può dire che hocominciato a parlare prima che lei me nedesse facoltà e me ne scuso. Comunque vor-rei solo fare un'osservazione: è vano o im-belle richiamarsi a qualche vecchia legge,prima di tutto perchè ogni legge è di per sècaduca nel suo contenuto, quand'anche nonsia formalmente abrogata (e sappiamo benedi quante di queste leggi sia carica la Re-pubblica democratica italiana); in secondoluogo perchè comunque ogni legge è validanel limite nel quale la muove una certa vo-lontà politica, ed è la volontà politica cheio ho denunziato che è colpevole della si-tuazione che non possiamo accettare e con-tro la quale ho pronunciato la mia dichiara-zione di voto.

P RES I D E N T E. Onorevoli colleghi,nelle dichiarazioni di voto sono affiorati dueproblemi distinti: un problema politico, cheè quello che aveva sollevato il senatore Ter-racini, ed un problema di regolamento che,se mi consente il senatore Parri, è stato unpochino sfiorato da lui. Il senatore Spagnolliha fatto poi un intervento che, per la ve-rità, non era una dichiarazione di voto, men-tre in questa sede si fanno solo dichiarazionidi voto. Io mi aspettavo che almeno egli ter-minasse annunciando la posizione del Grup-po che presiede, mentre su ciò ha sorvolato.

Ad ogni modo debbo precisare esser vero~ senatore Parri ~ che il nostro Regola-mento prevede che per l'elezione dei rappre-sentanti si procede (articolo 25) con lista li-mitata, però la premessa di quell'articolodice (mi consenta di leggerla, non a lei checertamente la conosce, ma che l'ha omessacerto per brevità): «Salvo quanto dispo-sto da norme speciali di legge ». In questocaso c'è proprio una norma speciale di leg-ge, vecchia quanto vuole, senatore Terraci-ni, ma in vigore, del 23 luglio 1949, n. 433.Il ricordo che ne ha fatto il senatore Spa-gnolli mi esime dal leggere l'articolo 3. Cer-to esiste un problema politico; ella lo hasollevato, ma su questo non aggiungo paroladi sorta, tanto più che ci siamo trovati, nelgennaio 1969, a superare l'analogia in virtùdella quale si pretendeva di trarre da questalegge una certa limitazione anche per quan-

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 2518 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

to riguarda la delegazione al Parlamento eu~ropeo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Avverto che le urne restano aperte.

Discussione e deJtiberazionì su.

domandedi autorizzazione a procedere in giudizio

:p RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca l'esame di talune domande di auto~rizzazione a procedere in giudizio.

La prima è quel1a avanzata nei confrontide]. senatore Albarello, per i reati di lesionipersonali volontarie (articolo 582 del Co-dice penale), ingiuria (articolo 594 del Co-dice penale), minaccia (articolo 612 del Co-dice penale) (Doc. IV, n. 2).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

o L I V A, relatore. Mi rimetto alla rela~zione scritta, soltanto sottolineando che sipropone la concessione dell'autorizzazione aprocedere a richiesta dello stesso senatoreAlbarello.

P RES I D E N T E. Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la propo~sta della Giunta delle elezioni e delle immu-nità parlamentari di concedere l'autorizza.zione a procedere contro il senatore Alba-rello. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È: approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro~cedere in giudizio contro il senatore Ceramiper il reato di interesse privato in atti diufficio (articolo 324 del Codice penale) (Doc.IV, n. 3).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

R I C C I, relatore. Mi rimetto alla re-lazione scritta.

P RES I D E N T E. Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la propo~sta della Giunta che non sia concessa l'auto~

rizzazione a procedere in giudizio. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

È approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere in giudizio contro il senatore Tam-broni Armaroli, per il reato di lesioni per-sonali colpose (articolo 590, 1", 20, 30 e4" comma del Codice penale) (Doc. IV, n. 4).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

P E T R E L L A, relatore. Mi rimettoalla relazione scritta.

P RES I D E N T E. Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la pro~posta della Giunta che sia concessa l'auto~rizzazione. Chi l'approva è pregato di alza-re la mano.

È approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere in giudizio contro il senatore Cirielli,per il delitto di cui all'articolo 590 del Co-dice penale e per la contravvenzione di cuiall'articolo 105 del Codice stradale (Doc.IV, n. 5).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

P E T R E L L A, relatore. Anche quisi tratta di autorizzazione a procedere in giu~dizio per lesioni colpose. È stata proposta laconcessione dell'autorizzazione a procedereed i motivi in particolare sono indicati nel~la relazione scritta.

P RES I D E N T E. Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la propo~sta della Giunta di concedere l'autorizza~zione. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro~cedere in giudizio contro il senatore Pisanò,per concorso nel reato di estorsione conti~nuata, consumata o tentata (articoli 56, 81,capoversi primo e secondo, 110, 629 del Co~dice penale) (Doc. IV, n. 9).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 2519 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P E C O R A R O, relatore. OnorevolePresidente, mi rimetto alla relazione scrit~ta, ricordando al Senato che l'autorizzazio-ne viene concessa a richiesta dello stesso se-natore Pisanò.

P RES I D E N T E. Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la propo-sta della Giunta che sia concessa l'autoriz-zazione. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere in giudizio contro i senatori Barra eScardaccione, il primo per concorso in duereati continuati di interesse privato in attidi ufficio (articoli 324, 110, 81 capoversodel Codice penale); il secondo, per concor~so nel reato continuato di interesse privatoin atti di ufficio (articoli 324, 110, 81 capo-verso del Codice penale) (Doc. IV, n. 14).

In assenza dei relatore, senatore Boldri-ni, ha facoltà di parlare il senatore Bettiol,Presidente della Giunta delle elezioni e del-le immunità parlamentari.

B E T T I O L. La Giunta all'unanimitàha ritenuto che i fatti addebitati abbianoun carattere prevalentemente, se non esclu-sivamente, amministrativo, quindi UD:inter~vento dell'autorità giudiziaria sembra inop-portuno. Per queste ragioni la Giunta al~l'um~nimità non intende concedere l'auto-rizzazione a procedere.

P RES I D E N T E Poichè nessunodomanda di parlare, metto ai voti la propo-sta che non sia concessa l'autorizzazione.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro~cedere in giudizio contro il senatore Cavez-zali, per i reati di: a) peculato continuatoaggravato (articoli 61, n. 7, 81 capoverso,314 del Codice penale); b) interesse privatocontinuato in atti di ufficio (articoli 81, 324del Codice penale); c) concorso in interesseprivato continuato in atti di ufficio (arti~coli 110, 324 e 81 del Codice penale) (Doc.IV, n. 15).

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

L I V I G N I, relatore. Mi rimetto allarelazione scritta, ricordando che la Giunta,con una sola astensione, ha proposto la reie-zione dell'autorizzazione a procedere.

:N E N C ION I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. Illustre Presidente,onorevoli colleghi, come componente dellaGiunta ritenni di non dare il mio consensoa quanto era stato proposto allora dal Presi-dente per quanto concerne la posizione delsenatore Cavezzali, per ragioni di principio.Perchè da anni la giunta delle elezioni e del~le autorizzazioni a procedere tiene fede a de-terminati princìpi ispiratori della sua azio~ne, tra cui la ricerca della persecuzione di ca~rattere politico maggiormente allorchè trat-tasi di ipotesi criminosa di carattere comune,cioè non ispirata a motivi politici nè obietti-vamente politici.

Nella specie si tratta dell'ipotesi di inte-resse privato continuato in atti di ufficio edè stato proposto di negare l'autorizzazionesolo per ragioni essenzialmente di merito. Ri-cordo che taluno fece presente che, essendogià l'istruttoria arrivata a conclusioni di for-ma e di sostanza, cioè di tempi e di contenu-ti, la giunta delle elezioni era in grado digiudicare i fatti ed alcuni atteggiamenti as-sunti dai magistrati inquirenti, che si pote-vano desumere anche da alcune dichiarazioniche furono in Commissione lette e ':;ommen-tate.

Sono dell'opinione, onorevoli colleghi, aprescindere dalla posizione in cui si trova ilsenatore Cavezzali, che la Giunta non possaentrare nel merito perchè, se adottiamo que-sto principio, saremo tenuti ogni volta a nonfermarci alla contestazione, cioè al fatto chedeve rimanere fermo nei suoi elementi costi-tutivi, al di fuori del rapporto del fatto stes-so con le prove e al di fuori di una provacritica che da alcuni indizi ci conduca, in ipo-tesi, all'accertamento della sussistenza o me~no del fatto.

Il nostro problema è esaminare la contesta-zione nella sua esistenza giuridica e accer.

VI Legislaturaienato della RepubbliLli ~ 2520 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

tare la rispondenza della contestazione allaipotesi legale. In secondo luogo bisogna ac-certare se vi siano elementi, nel folto, chepossano indicare la politicità o l'esistenzadi elementi che diano la certezza di una per-secuzione di carattere politico.

In questo caso nulla di tutto questo è sta-to accertato, nè poteva esserlo attraversouna valutazione delle conclusioni alle qualiin ipotesi poteva essere arrivato il magi-strato.

Pertanto, onorevoli colleghi, si tratta direato comune? Evidentemente sì. Se fossial posto in cui questa vicenda pone il sena-tore Cavezzali, proprio in considerazione diquanto veniva sottolineato, cioè che si trat-tava in ipotesi di contestazione che non erastata assistita da elementi di prova certi,avrei sollecitato l'accertamento giurisdizio-na] e proprio per cancellare ogni ombra, pro-prio per provare luminosamente l'estraneitàfisica e morale da questa vicenda che è con-sacrata in quegli atti giudiziario

Concedendo l'autorizzazione a procedere,nel caso che vi siano delle prove, commet-tiamo un atto che va oltre le nostre fun-zioni: infatti di fronte ad un reato comu-ne non concediamo l'autorizzazione a proce-dere. Nel caso sia vero ciò che si assume eche noi ci auguriamo essere, cioè che non visiano in concreto le prove del fatto, benchè visia la rispondenza della contestazione all'ipo-tesi legale, la proposta porta certo dannoal componente di questa Assemblea. Negandol'autorizzazione a procedere infatti si rin-via in ipotesi di cinque anni il fatale ac-certamento da parte dell'autorità giudiziaria,lasciando un'ombra, anche se la Costituzione,come mi ricordò il presidente senatore Bet-tiol, pone il principio dell'innocenza finoalla sentenza definitiva. Ma questo principiocostituzionale proprio in questi giorni, difronte ad un sollevamento di tutta la stampaitaliana per dei casi clamorosi di personenei ferri della giustizia punitiva da anni, midomando se abbia mai avuto possibilità diconcreta attuazione nei rapporti giudiziario

Pertanto, onorevoli colleghi, prima per ra-gioni di principio e poi per ragioni di tuteladelronorabilità e del diritto di un compo-nente la nostra Assemblea, da parte nostra

26 OTTOBRE 1972

manteniamo un atteggiamento negativo difronte alla proposta di non concessione del-l'autorizzazione a procedere. Grazie, signorPresidente.

B E T T I O L. Domando di parlare.

P RES I D EN T E. Ne ha facoltà.

* B E T T IO L. Vorrei informare l'Assem-blea che questo caso relativo alla posizionedel senatore Cavezzali è stato esaminato congrande scrupolo dalla Giunta. delle elezioni.Tutti i membri hanno avuto la possibilità diconoscere le conclusioni alle quali era perve-nuta la 2a Commissione nella precedente le-gislatura ~ ciò non conta dal punto di vistalegale, ma conta dal punto di vista umano

~ una relazione ampia del senatore Trabuc-

chi e l'ampia discussione che anche all0'rasi era avuta.

Io stesso poi mi sono preso con l'esimiorelatore il compito di esaminare l'ampio fa-scicolo che riguarda questi atti processualia carico del senatore Cavezzali e debbo direche siamo rimasti nella stragrande maggio-ranza, fatta eccezione del senatore Nencioniche ha testè parlato, nel convincimento chesi trattasse di fatti assai sfumati, non chiarie non precisi. È vero che non possiamo en-trare nel merito, ma è anche vero che difronte ad una serie di sfumature e di dubbicirca i fatti enunciati, bisogna procedere inquesta materia con i piedi di piombo.

Ma il colpo di grazia per la negazione del-l'autorizzazione a procedere lo hanno datodue pagine che io ho letto alla Giunta,in cui il magistrato inquirente sfogava ~

non voglio essere esagerato ~ la sua libidi-ne contro il potere legislativo e contro laclasse politica dirigente, il che dava mododi giustificare il sospetto che questo malani-mo dell'inquirente potesse determinare neiconfronti di un rappresentante del Parla-mento un atto di persecuzione. Quindi; a pre,.scindere da ogni discussione sul fondo del-l'autorizzazione a procedere, di questo isti-tuto interessante ed importante, discussioneche io credo un giorno potremo fare in que-st'Aula perchè i suoi limiti e contorni nonsono ben precisi, ritengo che, di fronte a fra-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2521 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

si molto petulanti, molto arroganti ed ancheoffensive usate nei nostri confronti, la Giun-ta bene ha fatto a negare l'autorizzazionea procedere.

P RES I D E N T E. Poichè nessun altrodomanda di parlare, metto ai voti la pro-posta della Giunta che non sia concessa l'au-torizzazione a procedere in giudizio controil senatore Cavezzali. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

È approvata.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

{{ Ratifica ed esecuzione dell' Accordo interna~zionale sul caffè 1968, adottato a Londra il19 febbraio 1968» (357) (Procedura ab-breviata di cui all'articolo 81 del Regola-mento)

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca la discussione del disegno di legge: « Ra~tifica ed esecuzione dell'Accordo internazio-nale sul caffè 1968, adottato a Londra il 19febbraio 1968 », per il quale il Senato ha de-liberato l'adozione della procedura abbre-viata di cui all'articolo 81 del Regolamento.

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.

~,P E C O R A R O, relatore. Onorevole Pre-

sidente, poichè questo disegno di legge è sta~to discusso ed approvato nella precedentelegislatura, tanto che in rapporto ad esso siadopera la procedura dell'articolo 81 del Re~golamento ritengo, nell'interesse dell'econo~mia dei lavori del Senato, di potermi senz'al~tra rimettere alla relazione scritta.

A D A M O L I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

~, A D A M O L I. Signor Presidente, onore-voli colleghi, poche parole poichè, come hagià detto l'onorevole relatore, si tratta di unprovvedimento che ripetutamente è venutoall'attenzione della nostra Assemblea. Sol~

Discussioni, f. 195.

tanto vorrei fare anzitutto una considerazio-ne di ordine generale. Quest'accordo è statoraggiunto e firmato nel 1968 e scade nel 1973.Quindi lo ratifichiamo alla vigilia della suascadenza.

La domanda che sorge spontanea è que-sta: servono o non servono questi accordi?Che impegni assumiamo noi di fronte a con-sessi internazionali? Credo che abbiamo con-tinuato a bere il caffè; ci sono state tutte lequestioni economiche di prezzi, di quantitàeccetera, e non pare che tali vicende sianostate in qualche modo influenzate dalla man-canza di ratifica.

Onorevole Presidente, lo stesso discorso sipuò fare con un altro provvedimento che ri-guarda l' olio d'oliva.

P RES I D E N T E. Lei lo anticipa?

A D A M O L I. Sì, così esaurisco tutti gliargomenti.

Almeno chiederei al Governo di sapere: ovoi date importanza a questi accordi, e al-lora metteteci in condizione di dimostraredi fronte a tanti Paesi la nostra minima fun~zionalità, o per voi sono atti formali, e al-lora aspettiamo che scada il 1973 e non sene parli più; così evitiamo anche di farequesto piccolo discorsetto in Aula.

P RES I D E N T E. Speriamo che il Go-verno non ci risponda che le richieste diratifica giacciono presso il Parlamento. Milasci rievocare antichi ricordi: qualche voltadipende dal Parlamento.

A D A M O L I. Per quanto riguarda ilmerito della questione noi abbiamo già di~chi arato ~ e confermo molto brevemente ~

che si tratta di un provvedimento che inqualche modo vorrebbe ridurre lo squili~brio tra i Paesi produttori e i Paesi consu-matori di caffè. In realtà il modo come è im~postato quest'accordo non da nessuna garan-zia di questo tipo poichè, per quanto riguar-da i Paesi produttori, quando vi fosse ecce-denza di produzione, e quindi una flessione diprezzi internazionali, l'unica cosa che dicel'accordo è: fate un piano di produzione,producete meno caffè e vedete voi come do~

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2522 ~

5Y SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

vete fare. Per quanto riguarda i Paesi con-sumatori l'unica cosa che dice l'accordo è:si fa uno sforzo sui dazi doganali. Sappiamobene cosa vuoI dire uno sforzo di fronteaJle esigenze del nostro bilancio.

L'altro aspetto che riguarda i paesi con~sumatori è di aumentare il consumo. Comesi fa ad aumentare il consumo? Facciamo lapropaganda. E chi fa la propaganda! l' Paesiproduttori, non i Paesi consumatori. È dav~vero singolare il modo con cui trattiamo irapporti con i Paesi che dichiariamo sotto~sviluppati.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, perquesto motivo noi confermiamo la nostraastensione, augurandoci che il prossimo ac-cordo ~ se si farà ~ venga tempestivamen~

te discusso, ma soprattutto che il suo con~tenuto sia un po' diverso da quello che sia~ma chiamati oggi ad approvare.

P RES I D E N T E. Lei oggi berrà uncaffè di più!

A D A M O L I. Sì, adesso, appena uscirò,berrò un caffè per tenermi su di spirito. (Ila~rit à).

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare l'onorevole Sottosegretario di Stato pergl i affari esteri.

P E D I N I, Sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Signor Presidente, onorevolisenatori, innanzi tutto desidero assicurare alsenatore Adamoli che l'accordo serve ancheoggi, perchè l'organizzazione del caffè hafunzionato, ne siamo membri e abbiamo ur~genza di versare le quote finanziarie che cicompetono.

Condivido l'osservazione sul fatto che sitratta di un accordo non perfetto; d'altron-de, ella sa bene, signor Presidente, quanto siadiHìcile, in materia di prodotti tropicali odi materie prime, giungere a regolamentazio-ni mondiali. Non si tratta solo però di unaccordo di propaganda: si tratta di un ac~corda, sia pure di massima, che consentedi definire quote di produzione tra i Paesiproduttori di caffè. Si tratta quindi di un

tentativo per la regolamentazione della pro-duzione.

Prendo atto di quanto è stato osservatosui ritardi nelle procedure di presentazione;in Commissione ho già detto che con lacollaborazione della vostra Commissioneesteri, sono allo studio strumenti per acce~lerare le procedure di ratifica. Grazie.

P R E SI D E N T E. Passiamo ora al-l'esame degli articoli. Se ne dia lettura.

R I C C I, Segretario:

Art. 1.

Il Presidente della Repubblica è autoriz~zato a ratificare l'Accordo internazionale sulcaffè 1968, adottato a Londra il 19 febbraio1968.

(È approvato).

Art.2.

Piena ed intera esecuzione è data all' Ac-cordo di cui all'articolo precedente a decor~rere dalla sua entrata in vigore in confor-mità all'articolo 62 dell'Accordo stesso.

(È approvato).

Art.3.

All'onere complessivo di lire 54 milioni,derivante dalla applicazione della presentelegge per gli anni 1969, 1970 e 1971, si prov-vede a carico dello stanziamento del capi-tolo n. 3523 dello stato di previsione dellaspesa del Ministero del tesoro per l'anno1971.

A quello di lire 18 milioni per ciascunodegli anni 1972 e 1973 si provvede medianteriduzione dello stanziamento del capitolon. 3523 degli stati di previsione della spesadel Ministero del tesoro per gli anni mede~simi.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

(È approvato).

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 2523 ~

26 OTTOBRE 1972

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53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Metto ai voti ildisegno di legge nel suo complesso. Chi l'ap~prova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

({ Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tral'Italia e la Tunisia relativo all'eserciziodella pesca da parte di italiani neUe acquetunisine, concluso a Tunisi il 20 agosto1971)} (358) (Relazione orale)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca la discussione del disegno di legge:{{ Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra l'Ita~lia e la Tunisia relativo all' esercizio dellapesca da parte di italiani nelle acque tuni~sine, concluso a Tunisi il 20 agosto 1971 »,per il quale il Senato ha autorizzato la rela~zione orale.

Pertanto ha facoltà di parlare l'onorevolerelatore.

* P E C O R A R O, relatore. OnorevolePresidente, dirò poche parole perchè anchepresso la Commissione affari esteri questoprovvedimento ha raccolto sostanzialmentel'accordo delle diverse parti politiche. Sitratta della ratifica di un accordo che l'Italiaha stipulato con la Tunisia e che si ricollegaad un precedente accordo che il nostro Paeseaveva già stipulato con lo stesso Stato nel1963.

Infatti, onorevole Presidente, onorevolicolleghi, la Tunisia è diventata uno Stato in~dipendente a partire dal 1956 e da allora ilnostro Paese ha ritenuto di dover rivolgerela propria attenzione alla situazione dei no~stri pescatori che nel passato avevano avutola possibilità di praticare la pesca nelle zonepertinenti alla Tunisia. Per il passato questasituazione era regolata da un accordo inter~venuto fra l'Italia e la Francia, che a queitempi era il Paese protettore della Tunisia.Ma una volta assurta la Tunisia all'indipen-denza, si è posto il problema dei nostri pe~scatori affinchè questi potessero continuaread esercitare la pesca nelle acque tunisine,

anche perchè questo Paese aveva mostratouna certa severità nel difendere i propri di-ritti acquisiti ed aveva ampliato i limiti del-le proprie acque territoriali.

Pertanto, dopo ripetute insistenze dellanostra diplomazia, si era riusciti a stipulareun accordo nel 1963, che prevedeva un certonumero di clausole a favore della Tunisia eche consentiva, per converso, ai nostri pe-scatori di poter pescare, secondo un deter-minato contingente, nelle acque tunisine.

Quest'accordo è stato in vigore dal 1963fino al 1970. Quindi nel 1970 si è rinnovata laprocedura per l'accordo e si è ritenuto anchedi introdurre qualche modifica nell'interve-nuto trattato. Infatti il nostro Paese si erafatto promotore di determinate provvidenzeche avrebbero dovuto venire alla Tunisianei confronti della CEE e in particolare traqueste provvidenze c'era la possibilità di im-portare in Italia e nella Comunità economicaeuropea 1.000 tonnellate di pesce ogni anno;ma questa autorizzazione della CEE nonè stata concessa e quindi nel 1965 si dovette-ro riformare alcune delle clausole del trat-tato stesso. Ora con la nuova stipula si è datauna impostazione più aggiornata rispettoalle esigenze delle due parti ed in più si èstabilita una erogazione di un miliardo in so-stituzione di quei benefici previsti dal prece-dente accordo che non si era potuto ren-dere operante. Poichè fin quando il trat-tato non viene ratificato non si può darcorso all'erogazione di questa cifra a favo-re del Governo tunisino e il Governo tuni-sino preme in questo senso dichiarandoanche la propria disponibilità ~ sempre

, che vengano accolte le richieste e che si ot-temperi alle clausole iscritte nel trattato ~

occorre che il trattato stesso venga urgen-temente ratificato. In questo modo i nostripescatori, in particolare quelli siciliani,avranno la possibilità di pescare nelle acquetunisine e i rapporti tra i due Paesi potran-no anche migliorare in forza dell'intervenutoaccordo e della ratifica del medesimo.

Ritengo quindi, anche per quanto è emersodall'esame in Commissione, che da parte delSenato non ci siano riserve sulla ratifica deltrattato in parola.

VI LegislaturaSenato della Repu,bblia ~ 2524 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Dichiaro al'erta ladiscussione generale.

]~ iscritto a parlare il senatore Di Bene~detto. Ne ha facoltà.

]) I B E N E D E T T O. Signor Presiden~

te, questo trattato e la sua ratifica da partedel nostro consesso verrebbe a chiudere unalunga questione intercorsa tra il nostro Go~verno e quello della Repubblica tunisina. C'èda dire che anche questa ratifica pervieneal nostro esame con molto ritardo, così co~me è avvenuto per le ratifiche dei precedentitrattati di cui si è parlato poco fa.

C'è stato un momento in cui i sequestri deinostri pescherecci, in particolare di quellidei porti siciliani, fecero quasi pensare cheil governo tunisino volesse costituire unaflotta propria di pescherecci con i natantisequestrati a noi. È chiaro quindi che la ra~tifica che oggi esaminiamo arriva, anche sein ritardo, al momento opportuno ai fini dieliminare tutti questi inconvenienti.

Vogliamo però osservare, per quanto ri~guarda questo trattato, in relazione a quelloche a suo tempo avevamo stipulato con la Re~pubblica francese, a differenza di quanto ilnostro illustre relatore ci dice, che essorappresenta un passo indietro, in quan~to è peggiorativo in riferimento al vec~chio. Infatti esso ci carica di alcuni oneriche non erano contenuti nel trattato che ciuni va alla Francia.

Vorrei fare un'altra osservazione, come.preoccupante avvertenza, al nostro Gover-no. È noto che il Governo della Repubblicatunisina pretenderebbe di portare molto piùavanti di quanto fino ad oggi non sia statofatto i confini delle proprie acque territoriali,naturalmente al fine di ampliare la propriapotestà sui mari, sui litorali del Mediterra~neo, portandoli quasi al limitel delle ac~que territoriali di Lampedusa, ad esempio,

che sarebbero di pertinenza del nostro Stato.

Dal momento che stiamo trattando questaquestione, sommessamente avanzerei la pro~pas la di partire da questo trattato per por-tare a termine la definizione dei rapporticon tutti i Paesi rivieraschi del Mediter~

raneo, e particolarmente con quelli afri~cani, in modo da muoverci in relazione aquanto stiamo trattando questa sera su unpiano organico e complessivo nei riguardidei trattati e delle convenzioni che leganolo Stato italiano ai Paesi rivieraschi del Me~diterraneo, particolarmente ai Paesi africaniche si affacciano su questo mare.

Pertanto, per dare il nostro contributo al~l'eliminazione degli inconvenienti che ab~biamo testè enunciato, esprimiamo voto fa~vorevole alla ratifica del trattato in esame.

P RES I D E N T E. Non essendovi altriiscritti a parlare, dichiaro chiusa la discus~sione generale.

Ha facoltà di parlare l'onorevole Sotto-segretario di Stato per gli affari esteri.

P E D I N I, Sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Ringrazio il senatore Di Be~nedetto per le sue osservazioni che ci sem~brano positive e che metteremo allo studio.

Si tratta questa volta di un trattato che,alla sua scadenza ogni due anni, viene rinno~vato 'automaticamente, salvo denuncia delleparti; con esso riteniamo di aver realizzatouno strumento permanente per il diritto dipesca nelle acque tunisine.

Per quanto riguarda l'estensione ad untrattato generale con i Paesi rivieraschi, ciònon dipende solo dalla volontà del Governoitaliano: la pescosità del mare di Tunisia ètuttavia particolare e in ogni caso il trattatocon la Tunisia ripete le clausol~ del trat-tato fatto ((on la Jugoslavia. Si va dun~que verso una normativa di carattere gene-rale. Se sarà poi possibile vedere in sede diCEE questa materia, lo faremo ben volen~tieri.

l/n ogni caso, il trattato è migliorativo ri~spetto alle oondizioni del passato e il Go~verno tunisino ha applicato durante il cor-rente anno il trattato stesso nella fiducia del-la ratifica alla quale stiamo ora provvedendo.Di ciò dobbiamo essergli grati.

P RES I D E N T E. Passiamo ora al~l'esame degli articoli. Se ne dia :lettura.

Senato della Repubblica ~ 2525 ~

26 OTTOBRE 1972

VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

R I C C I, Segretario:

Art. 1.

Il Presidente della Repubblica è autoriz-zato a ratificare l'Accordo tra l'Italia e laTunisia relativo all'esercizio della pesca daparte di italiani nelle acque tunisine, con-cluso a Tunisi il 20 agosto 1971.

(È approvato).

Art.2.

Piena ed intera esecuzione è data all'Ac-cordo di cui all'articolo precedente a decor-rere dalla sua entrata in vigore in confor-mità dell'articolo 20 dell'Accordo stesso.

(È approvato).

Art. 3.

All'onere di lire un miliardo derivante dal-l'applicazione della presente legge per l'an-no 1971 si provvede a carico dello stanzia-mento del capitolo n. 3523 dello stato diprevisione della spesa del Ministero del te-soro per l'anno stesso, per quello di lire unmiliardo relativo al 1972 si provvede me-diante riduzione dello stanziamento del ca-pitolo n. 3523 dello stato di previsione dellaspesa del Ministero del tesoro per lo stessoanno.

n Ministro del tesoro è autorizzato a prov-vedere con propri decreti alle occorrenti va-riazioni di bilancio.

(È approvato).

P RES I D E N T E. Metto ai voti il di-segno di ;legge nel suo complesso. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la malno.

È approvato.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

{{ Ratifica ed esecuzione di un Accordo ag-giuntivo alla Convenzione di amicizia edi buon vicinato del 31 marzo 1939 con

Scambio di Note e di una Convenzionemonetaria, conclusi a Roma il 10 settem-bre 1971 tra la Repubblica italiana e laRepubblica di San Marino» (359) (Re-lazione orale)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:{{ Ratifica ed esecuzione di un Accordo ag-giuntivo alla Convenzione di amicizia e dibuon vicinato del 31 marzo 1939 con Scam-bio di Note e di una Convenzione monetaria,conclusi a Roma il 10 settembre 1971 tra laRepubblica Italiana e la Repubblica di SanMarino », per il quale il Senato ha autoriz-zato b relazione orale.

Pertanto ha facoltà di parlare l'onorevolerelatore.

o L I V A, relatore. Onorevole Presiden-te, onorevole rappresentante del Governo,onorevoli colleghi, nella seduta di ieri il Se-nato ha consentito che questo disegno di leg-ge venisse trattato con relazione orale. Nellamé\!ttinata di ieri ho già avuto l'onore di il-lustrare, davanti alla Commissione esteri, laportata di questa convenzione e degli attiannessi, che vengono ad inserirsi in una se-rie di modificazioni succedutesi mel tempo al-la fondamentale convenzione di amicizia edi buon vicinato che risale al 31 marzo 1939e che è stata successivamente modificata conaccordi aggiuntivi del 29 aprile 1953, del 20dioembre 1960 e del 6 marzo 1968.

Pur con queste modifiche, l'articolo 1 del-la convenzione fondamentale era rimastoquello originario, nonostante il profondo mu-tamento istituzionale intervenuto in Italia.L'articolo 1 della convenzione del 1939, co-me ricorda anche la relazione governativa,diceva: {{ La Repubblica di San Marino, nel-la certezza che non le verrà mai meno l'ami-cizia protettrice di sua maestà il re d'Italiaper la conservazione della sua antichissimalibertà e indipendenza, dichiara che non ac-cetterà quella di nessun'altra potenza ». Laconvenzione che stiamo esam1nando ha prov-

i veduto ad attuare un profondo aggiornamen-to di questa formula, che diventa la seguen-te: {{ La Repubblica di San Marino riconfer-ma la sua neutralità ~ è un concetto intro-

Senato della Repul,blica ~ 2526 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerld.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

dotto ex novo ~ ed esprime la certezza chenon le verranno mai meno la più viva ami-cizia e la più ampia cooperazione della Re-pubblica italiana per la conservazione dellasua antichissima libertà e indipendenza. Inquesto intento, il Governo italiano e il Go-verno sanmarinese procederanno a regolariconsultazioni su problemi di comune inte-resse ».

Oltre alla novità dell'accenno alla neutra-lità, devo sottolineare la sostituzione deiconcetti di amicizia e di cooperazione aquello della accettazione della protezioneesclusiva da parte dell'Italia: concetto chesi è ritenuto superato da quei vivi legami diamichevole convivenza che da tempo sussi-stono tra i due Stat.i e rendono non più op-portuno l'accenno ad un istituto come quellodella protezione internazionale, che sa mol-to eli colonialismo e che evidentemente noncorrispondeva neanche in passato ai realirapporti tra l'Italia e S. Marino. Tanto menosarebbe comprensibille oggi.

Il relatore quindi esprime parere favorevo-le a questa prima modifica della convenzione;e poichè con questa modifica si introduce ilmetodo di una reciproca consultazione perio-dica, richiamo subito l'attenzione sull'annes-so scambio di note, pure sottoposto al no-stro esame, con cui, in esecuzione del citatoaccordo, il Governo della Repubblica di SanMarino propone l'istituzione di una commis-sione mista, della quale siano chiamati a farparte funzionari dei due governi, con il com-pito di esaminare, in riunioni da tenersi al-tel1nativamente a S. Marino e a Roma, i pro-blemi di comune interesse, e di proporre ade-gua1e soluzioni per ulteriori e più opportu-ne decisioni iIlielle sedi competenti. Con loscambio di note l'Italia accetta l'istituzionedi questa commissione, la quale pertanto, at-traverso la ratifica del complesso degli atti,diventerà operante.

La seconda modifica ora proposta alla con-venzione fondamentale di amicizia e buonvicinato del 1939 riguarda la monetazione.Già con tale convenzione S. Marino si riservòla libertà di coniare, senza limiti di quantità,monete in oro. Era invece del tutto esclusala monetazione in materia più vile, per lapreoccupazione che una monetazione spiccio-

la da parte di S. Marino potesse complicarei delicati rapporti di circolazione fimlinziariadel nostro Paese essendo evidente che non sisarebbe potuto pensare ad una moneta diS. Marino che non avesse libera circolazioneanche in Italia.

Ora, si è arrivati ad un accordo per cuila monetazione minore viene invece conces-sa alla Repubblica di S. Marino. E con un'ap-posita convenzione monetaria si fissa anchela quantità di tale coniazione, che per le mo-nete in materia diversa dall'oro non dovràmai eccedere, per anno, la somma complessi-va df 200 milioni di lire itailane. Il quantita-tiva dei pezzi coniati non potrà comunquesuperare i 20 milioni. Viene inoltre ribaditol'obbligo del governo di S. Marino di servir-si unicamente e in ogni caso della zecca ita-liana.

La terza modificazione proposta è di pococonto e riguarda quel quantitativa di salebianco che, sia pure in quantità minore, ve-niva venduto dall'amministrazione dei mono-poli dello Stato italiano alla Repubblica diS. Marino ad un prezzo ragguagliato al co-sto medio dell'anno preoedente. L'ultimoquantitativa fissato nel 1970 ammontava a150.000 chilogrammi alnnui; con la conven-zione che stiamo esaminando la quantitàviene elevata a 250.000 chilogrammi annui.

Infine vi è una quarta modifioa: quella diportata finanziaria più rilevante, e che ri-guarda il corrispettivo che il Govel1no italia-no, firi dal 1939, ha accettato di corrisponde-re alla Repubbilca di S. Marino quale com-penso alle rinunzie che il governo della Re-pubblica di S. Marino consente alla suapiena sovranità in varie matelìie, da quel-la della rappresentanza estera a quella fiscalee finanziaria. Nel 1939 il corrispettivo fu fissa-to in 3 milioni 600.000 lire. Nel 1954 la som-ma fu portata a 90 milioni, per salire a 150milioni nell'anno successivo. Nel 1962, vi èstato un nuovo aggiornamento a 450 milioni,da elevarsi per gli anni successivi a 600 mi-lioni. Nel 1970 nuova elevazione a un miliar-do e 200 milioni. Con la modifica che qui sipropone, la somma viene portata a 2 miliar-di di lire annui; ed agli effetti dell'articolo81 della Costituzione, con l'articolo 3 deldisegno di legge sottoposto al nostro esame

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 2527 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.)

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

è previsto che si provveda all' onere comples-sivo risultante dall'applicazione della leggecon una riduzione del fondo speciale di cuial capitolo 3523, che già prevede questo one-re per l'esercizio 1972.

Il disegno di legge del Governo prevede an-che il finanziamento dell'onere aggiuilltivo di800 milioni relativo all'anno 1973, semprecon ricorso alla riduzione del fondo specia-le per i provvedimenti legislativi in corso.

Nel complesso il relatore, rifacendosi alladeliberazione della Commissione, appoggial'approvazione del disegno di legge che auto-rizza la ratifica e la piena esecuzione degliatti internazionali in esame.

In Commissione, una delle parti politiche(che penso prenderà la parola ainche in que-sto dibattito) ha sollevato non tanto delleeccezioni di fondo alla doverosità, alla logici-tà dei mpporti cordiali che devono unire idue Stati, e che quindi possono consentireanche un graduale e sistematico aggiorna-mento di cifre e di prestazioni reciproche,quanto piuttosto delle riserve intese a ricor-dare come, in un momento ormai lontanodei rapporti tra d due Paesi, possa essersi in-trodotta quella che, da quella parte politica,venne ritenuta una eccessiva ingerenza delnostro Stato nella vita interna della Repub-blica di San Marino.

Peraltro, è stato dichiarato in Commissioneche 'tali riserve non avrebbero comportatoin Aula :iJIvoto contrario ma salo una di-chiarazione di astensione, che penso verràappunto giustificata.

Le richieste di San Marino all'Italia, duran-te la trattativa che portò alla firma diquesti accordi il 10 settembre 1971, erano

~ debbo ricordarlo ~ più ampie e di ordi-

ne anche diverso; per esempio, la conces-sione a Sam Marino di una zona franca interritorio ,italiano o, in alternativa, l'assegna-zione di un contingente annuo di benzina aprezzo di costo, con impegno di rivendere ilquantitativa agli stessi prezzi praticati in Ita-lia; come pure l'ammissione degli operatoriagricO'Ii di San Marino ai benefici concessiagli agricoltori italiani in relazione al siste-ma di provvidenze dei Paesi della CEE.

L'accordo è stato raggiunto su punti nondel tutto coincidenti con quelle che erano

state le iniziali richieste della Repubblica diSan Marino. Ma è evidente che proprio perquesto si giustifica, di fronte all'impossibili-tà per 1'1talia di aderire ad una parte delleconcessioni 'richieste, l'aumento del canoneannuo di compenso, che il Governo italianoaccetta di portare dal miliardo e 200 milionifissati nel 1970 ai 2 miliardi, che si fannodecorrere dallo ottobre 1970.

Ciò anche in relazione ai riflessi negativi(almeno per quanto si teme da San Marino)della riforma fiscale e tributaria che l'Ita-lia sta per far entrare in vigore.

Concludendo, e constatando come i rappor-ti con la Repubblica di San Marino si svolga-no con naturalezza, con reciproca soddisfa-zione, con sincera e profonda amicizia, il re-latore propone l'approvazione del disegnodi legge governativo, che sanziona un atto in-ternazionale di modesta portata diplomatica,ma tuttavia apprezzabile come conferma del-la cordialità di quei rapporti che ci auguria-mo possano, come in passato, continuareutilmente anche per l'avvenire, tra la Repub-blica italiana e quella di San Marino. Grazie,signor Presidente.

P RES I D E N T E. Dichiaro aperta ladiscussione generale.

A D A M O L I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

A D A M O L I. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, confermo che la nostra par-te si asterrà nella votazione di questo dise-gno di legge, così come dichiarato in Commis-sione. Mi preme tuttavia chiarire subito chequesto nostro atteggiamento, come del restole considerazioni che rapidamente svolgere-mo, Inon significano affatto mancanza di ri-spetto per il popolo sanmarinese, ma anzisono segno di amicizia e di volontà di noninterferire in alcun modo sulle questioni in-terne di questo piccolo Stato, legato da gran-di tradizioni al nostro Paese.

Se ci asteniamo non è per il contenuto delprovvedimento, ma per il tipo di rapportoche si è creato tra lo Stato italiano e la Re-pubblica di San Marino rapporto che, a no-

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26 OTTOBRE 1972.:::::::

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

stro giudizio, ha violato il principio dell'au~tOlnomia di questo piccolo Stato e quello del~la non interferenza nelle questioni interne.

Il relatore ha parlato di questioni lontane.Certo, in quelle giornate di ottobre del 1957,nene quali vi furoalo momenti drammatici,senza dubbio amari e penosi, il nostro Go~verno si trovò in una posizione certamentenon accettabile sul piano dei più elementariprincipi della lIlon ingerenza e dei rapportidemocratici, poichè si trattava allora di una

.

situazione interna nella quale il nostro Go~verno intervenne pesantemente riconoscendoun nuovo Governo che tra l'altro si era in~sediato in UIlla località che non era quella uf~ficiale.

Inoltre il nostro Governo non collaboròa fare in modo che si tenessero quelle ele~zioni che avrebbero dovuto essere indette eche avrebbero risolto secondo la volontà delpopolo sanmarinese il contrasto interno cheera così clamorosamente scoppiato.

Questi i motivi cui ci riferiamo e che van~no richiamati perchè non possiamo accetta~re che i nostri rapporti sia pure con un pic~colo Stato come quello di San Marino possa~ala assumere questi aspetti. Ci furono in quel~la occasione violente discussioni in Parla~mento e il presidente Fanfani ebbe a fare al~cune dichiarazioni che tutti ricordiamo.

Non riconosciamo quindi che questi sianorappoDti giusti. Per quanto riguarda invece ilcontenuto, possiamo rilevare con soddisfa~zione che è stata eliminata quella clausola dipro1ettorato di cui al vecchio accordo del1939. Si parlava prima di amicizia rprotetti~va, ora si parla invece di neutralità; un ter~mine che ci piaoe di più.

Per quanto riguarda gli aspetti di contenu~to finanziario, non si tratta di grandi cifre.Mentre prima del 1957 il sistema con il qualevenivano aumentati i contributi era compli~cato (si procedeva infatti con i piedi di piom~bo perchè c'era un certo tipo di governo aSan Marino che non era gradi to al Governoitaliano), ora siamo rapidamente arrivati a 2miliardi di contributo. Non è una cifra scon~volgente; è un metodo che secondo me ac~centua un diverso modo di comportarsi.

Sulle altre questioni abbiamo mrunifestatola nostra sorpresa. Circa la questione del sa~

le, poichè le monete di San Marino hanno uncorso legale in Italia, è giusto che ci sia unaccordo di controllo, altrimenti si potrebbeprodurre qualche piccolo problema. Quindiquesto limite di sovrrunità di San Marino haforse una sua spiegazione anche di carattereteorico. Ma quando diamo questo famoso sa~le, 250.000 chilogrammi di sale, onorevolePresidente e onorevoli colleghi, non si capi~sce perchè dobbiamo dare un aiuto di questotipo.. Si tratta in tutto di 25.000.000 conse~guenti alla differenza tra prezzo di costo eprezzo di vendita. Non capisco però perchèdobbiamo dare al popolo di San Marino lamortificazione di pagare il sale così come sipaga in Italia. Del resto questa tassa sul salecostituisce uno degli aspetti incivili che an~cara esistono nel nostro Paese, come avvie~ne per il lotto, visto che in entrambi i casil'entrata per il bilancio dello Stato è benpoca cosa. Tuttavia questa imposizione ve~ram ente mortificante rimane su questo ali~mento dei popoli.

Mi rendo conto certo che si tratta di unacosa non molto importante, tuttavia essa as~sume rilievo sul piano delle valutazioni civi~li. Visto che questo Paese Inon ha il mare edil sale deve comprarlo da noi ~ e non hail mare per sua sfortuna perchè probabil~mente se lo avesse potrebbe aumentare leproprie entrate facendo crescere il numerodelle bandiere ombra appartenenti a tantiarmatori italiani ~ non si vede perchè glisi debba imporre il prezzo di costo del saleche viene praticato in Italia. Si tratta di unacosa del tutto marg:ùnale, ripeto, ma che anostro giudizio va sottolineata perchè questoè un modo di concepire le cose nel nostroPaese che riteniamo valido anche per altriPaesi come questo popolo molto vicino anoi, molto caro al nostro cuore. Alla provadei fatti però finiamo per fargli questo belregalo soltanto per mantenere un nostro prin~cipio.

Quindi, anche se non è il caso di sollevaregrosse questioni perchè sul piano internazio~naIe non si tratta certo di problemi di gran~de peso, tuttavia la questione esiste ed inve~ste uno Stato libero ed autonomo come quel~lo di San Marino che credo meriti pieno ri~spetto da parte nostra anche su problemi dilimitate dimensioni.

Senato della Repubblica ~ 2529 ~ VI Legislatura

53" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

P RES I D E N T E . Poichè nessun altrodomanda di parlare, dichiaro chiusa la di-scussione genera:le. Ha facoltà di parlare1'onorevole Sottosegretario di Stato per gliaffari esteri.

P E D I N I , Sottosegretario di Statoper gli affari esteri. Onorevole Presidente, larelazione del senatore Oliva è stata puntua-le, esauriente e ha toccato, mi pare, tutti gliaspetti del problema.

Nel merito dell'accordo, mi tocca il dove-re di cOlnfermare che esso nasce da una li-bera manifestazione di volontà della Repub-blica di San Marino conseguente anche allemisure anticongiunturali che il Governo ita-liano aveva predisposto nel 1970 e che pote-vamo avere ripercussioni anche sull'economiadi quella Repubblica. Escludo nel modo piùassoluto che questo atto venga minimamentea ledere la libertà della Repubblica di SanMarino; anzi esso è un contributo che noidiamo all'approfondimento dell'amicizia ver-so quella libera Repubblica.

P RES I D E N T E. Passiamo ora all'esa-me degli articoli. Se ne dia lettura.

R I C C I , Segretario:

Art. 1.

Il Presidente della Repubblica è autoriz-zato a ratificare i seguenti Atti internaziona-li tra la Repubblica italiana e la Repubblicadi San Marino, conclusi a Roma il 10 set-tembre 1971:

a) Accordo aggiuntivo alla Convenzionedi amicizia e di buon vicinato del 31 marzo1939 con Scambio di Note;

b) Convenzione monetaria.

(È approvato).

Art. 2.

Piena ed intera esecuzione è data agliAtti internazionali indicati nell'articolo pre-cedente a decorrere dalla loro entrata in vi-gore in conformità, rispettivamente, all'arti-

colo 2 dell'Accordo aggiuntivo e all'artico-lo 8 della Convenzione monetaria.

(È approvato).

Art.3.

All'onere complessivo di lire 1.800 milio-ni derivante dall'applicazione della presen-te legge nell'anno finanziario 1972 si prov-vede mediante riduzione del fondo specialedi cui al capitolo n. 3523 dello stato di pre-visione della spesa del Ministero del tesoroper l'anno finanziario medesimo.

All'onere di lire 800 milioni relativo al-l'anno finanziario 1973 si provvede median-te riduzione del fondo speciale di cui al ca-pitolo 3523 dello stato di previsione della spe-sa del Ministero del tesoro per lo stesso anno.

n Ministro del tesoro è autorizzato ad ap-portare, con propri decreti, le occorrenti va-riazioni di bilancio.

(È approvato).

P RES I D E N T E . Metto ora ai votiil disegno di legge nel suo complesso. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

«Ratifica ed esecuzione del Protocollo perla ricol1duzione deli' Accordo internazio-nale sull'olio d'oliva del 1963, adottato aGinevra il 7 marzo 1969 » (390) (Relazioneorale)

P RES I D E N T E . L'ordine del giorno'reca la discussione del disegno di legge: « Ra-tifica ed esecuzione del Protocollo per :laI1iconduzione dell'Accordo internazionale sul-l'olio d'oliva del 1963, adottato a Ginevra il7 marzo 1969 », per il quale il Senato ha au-torizzato la relazione orale.

Pertanto ha facoltà di parlare l'onorevolerelatore.

R U S S O L U I Gl, relatore. SignorPresidente, il provvedimento in esame nonè nuovo in questa Assemblea e quindi non

Senato della Repubblica ~ 2530 ~

26 OTTOBRE 1972

VI Legislatura

53" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

richiede molte parole. L'accordo l'rimonta al1963 e il giudizio che si può espDimere sullaefjì.cacia di esso è positivo. Il COI (Centro oli~vicolo internazionale), con sede a Madrid, halavorato con alacrità e sapienza per la difesadel prodotto.

C'è molto ancora da fare e si possono te~nere presenti i suggerimenti contenuti nelparere espresso dalla Commissione agricol~tura del Senato. Bisogna intensificare la vigi~lanza contro la sleale concorrenza degli oliestratti dai grassi e dagli oli di semi. Cosìvanno meglio conosciuti e salvaguardati vir~tù e pregi degli oli extra~vergine.

L'accordo ~ dirò così fuggevolmente ~

è stato accolto dalla CEE e l1ientra nella po~litica dell'UNCTAT (Conferenza nazionaledeHe Nazioni Unite sul commercio e lo svi~luppo). Il provvedimento, a mio avviso, èurgente e non interessa soltanto l'Italia, matutti i numerosi Paesi che vi aderiscorl1o.

G1i intenti di questo accordo rientrano nel~la politica dell'Italia rivolta ad andare in~contro ai Paesi sottosviluppati. Ci sono tan~te altre cose che si potrebbero dire, ma mene astengo. Posso soltanto affermare che con~divido quanto contenuto nella relazione cheaccompagna il disegno di legge e quanto siè detto l'altro giorno in sede referente nellaCommissione del Senato. Raccomando vivis~simamente l'approvazione di questo provve~dimento.

P RES I D E N T E . Dichiaro apertala discussione generale.

A D A M O L I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

A D A M O L I . Onorevole Presidente,chiedo scusa ai colleghi se runcora una voltasono costretto ad intervenire, ma non è cer~to mia la responsabilità del fatto che sonostati portati in discussione alcuni provvedi~menti su cui è competente la Commissionealla quale appartengo. Sarò comUlnque estre~marnente succinto.

La questione dell'olio di oliva forse meri~terebbe una discussione un po' più attenta.Qui non si tratta soltanto, come per il caf~

fè, della questione dei rapporti fra Paesi adalto tenore di sviluppo industriale e Paesisottosviluppati. Come tutti sappiamo, in que.sto campo i:l nostro Paese è il primo delmondo per quanto :riguarda il consumo del-l'olio ed il secondo per quanto riguarda laproduzione. In questo caso noi siamo produt-tori e consumatori nello stesso tempo edentriamo ll1el mercato dei Paesi sottosvilup-pati, sotto un certo angolo, che è anche quel-lo della trasformazione.

Infatti non siamo soltanto agricoltori, masiamo anche industriali dell'olio. Ed alloraqueste convenzioni si sono fatte in UJ:l certomodo, che qui è stato appena accennato dalrelatore. Sono dei grossi affari non per iPaesi dell'Africa occidentale o per altri Pae~si produttori a minore possibilità di autoor-ganizzazione, ma per certi centri monopoli~stici (in Italia ve n'è qualcuno molto grandedi cui non è qui il caso di fare il nome: ba~sta guardare la televisione e sappiamo giàdi chi si tratta).

Attraverso questa operazione anzitutto sivendono grassi che non sono oli vegetali oanche non vegetali, ma che poi diventanoolio: lo sappiamo tutti perfettamente. Que~sti oli hanno un mercato internazionale sen~za le garanzie del mercato nazion~le.

Abbiamo varato una legge per proteggerein qualche modo i consumatori di fronte allesofisticazioni classiche. Per esempio, quandosi 'parla di olio sopraffino extravergine, èuna certa defill1izione a cui devono corrispon~dere certe qualità reali dell'olio. Ma la stessadizione viene usata per l'estero attraversoqueste importazioni, non per l'olio sopraffinoextravergine di oliva. E poi ci ritorna lo stes~to attraverso un giro strano, ma abbastan~za comprensibile. Ossia, mentre ll1ell'internovi sono alcune garanzie, certe etichette ver-so l'esterno non sono cautelate e possono lostesso arrivare nell'interno.

Sono cose che tutti conoscono perfetta-mente, non sono misteri. Ecco perchè questaconvenzione andava studiata meglio e giusta~mente la Commissione agricoltura ha fattodelle profonde riserve. Fra l'altro sono teminei quali la Commissione esteri entra sol-tanto sotto l'aspetto formale: qui si tratta diquestioni tecniche che riguardano certi set-

Senato della Repubblicù ~ 2531 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

tori dell'agricoltura e dell'industria, dove oc~corrono del1e conoscenze specifiche.

Secondo me forse in tali casi occorrerebbeuna diversa procedura, per esempio sotto~ponendo all' esame delle Commissioni con~giunte i trattati che riguardano oerti settoridell'agdcoltura e dell'industria. Infatti at~tribuendo tali trattati alla competenza pri-maria della Commissione esteri, e quindichiedendo il parere delle Commissioni com-petenti nel merito, [le deriva che le questio~ni di merito non ricevono il necessario rilie-vo e non sono adeguatamente discusse.

Questi sono i motivi essenziali che inten-devo qui ricordare. In definitiva la nostraastensione ancora una volta intende esprime~re una sollecitazione affinchè queste conven-zioni vengano non solo sottoposte aH'esamedel Parlamento nel tempo giusto, ma fattein un modo più compiuto e più studiato alfine di raggiungere obiettivi generali che nonriguardano soltanto settori particolari dellanostra economia.

P RES I D E N T E. Poichè nessun altrodomanda di parlare, dichiaro chiusa la di~scussione generale.

Ha facoltà di parlare l'onorevole Sottose-gretario di Stato per gli affari esteri.

P E D I N I , Sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Onorevole Presidente, nonnego che alcune delle osservazioni avanzatedal senatore Adamoli abbiano il loro fonda~mento; vorrei dire però che il disegno di leg~ge ha un carattere molto più circoscrittodell'accordo per il caffè: qui si tratta di unaccordo di promozione commerciale

Tutta la materia dell'olio di oliva è sostan~zialmente regolata nell'ambito della Comu~nità economica europea, nelle prospettive disviluppo degli accordi mediterranei: certoin quella sede molte delle osservazioni quifatte saranno giustamente valutate dal Go~verno.

Ringrazio l'onorevole relatore del qualecondivido l'esposizione. Grazie, signor Presi~dente.

P RES I D E N T E. Passiamo ora al~1'esame degli articoli. Se ne dia lettura.

R I C C I , Segretario:

Art. 1.

n Presidente della Repubblica è autoriz~zato a ratificare il Protocollo per la ricon-duzione dell'Accordo internazionale sull'oliod'oliva, adottato a Ginevra il 7 marzo 1969.

(È approvato).

Art.2.

Piena ed intera esecuzione è data al Pro~tocollo di cui all'articolo precedente, a de~correre dalla sua entrata in vigore in con-formità all'articolo 8 dello stesso.

(È approvato).

Art. 3.

Al complessivo onere di lire 214.600.000derivante dalla applicazione della presentelegge per l'anno finanziario 1971, si provve~de a carico dello stanziamento del Capitolon. 3523 dello stato di previsione della spesadel Ministero del tesoro per l'anno mede~SIma.

A quello di lire 117.400.000 per ciascunodegli anni finanziari 1972 e 1973 si provve~de mediante riduzione del Capitolo n. 3523degli stati di previsione della spesa del Mini~stero del tesoro per gli stessi anni.

Il Ministro per il tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

(È approvato).

P RES I D E N T E. Metto ai voti il di~segno di legge nel suo complesso. Chi l'ap~prova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

{( Ratifica ed esecuzione degli Accordi inter-nazim~ali firmati a Bruxelles il 23 novem-bre 1970 e degli Atti connessi relativi allaAssociazione tra la Comunità economicaeuropea e la Turchia)} (392)

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca la discussione del disegno di legge: «Ra-

V Legislatura::Jenato della Repubblica ~ 2532 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tifica ed esecuzione degli Accordi internazio~nali firmati a Bruxelles il 23 novembre 1970e degli Atti connessi relativi all'Associazionetra la Comunità economica europea e la Tur~chia )}.

O L I V A , f.f. relatore. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

O L I V A , f.f. relatore. Signor Presidente,il senatore Giraudo si scusa, ma è dovuto par~tire, ed io lo sostituisco con il consenso delpresidente della Commissione affari esterionorevole Scelba.

Mi limito, peraltro, a richiamare h relazio-ne scritta diligentemente preparata dal sena~tore Giraudo, attirartdo l'attenzione dell'ono-revole Presidente, degli onorevoli colleghi edel Governo sull'emendamento che il senato~re Giraudo, come risulta dallo stampato al-l'uopo distribuito, ha ritenuto di doverpresentare, e che faccio mio, all'artico~lo 4, per modificarlo nel senso suggeri~to dalla Commissione bilancio, in mo~do che la copertura finanziaria (originaria~mente indicata per il solo anno 1972) si in~tenda prevista anche per il 1973, fermo re~stando il riferimento al capitolo n. 3523 deirispettivi esercizi, relativo alla previsione delcosiddetto fondo globale per i provvedimentilegislativi in corso. Grazie.

P RES I D E N T E. Dichiaro aperta ladiscussione generale. È iscritto a parlare ilsenatore D'Angelosante. Ne ha facoltà.

D'A N G E L O S A N T E. Signor Pre-sidente, onorevoli colleghi, pochissime osser-vazioni per confermare il giudizio gIà espres~so in sede di Commissione esteri, giudiziodi astensione del mio Gruppo sull'accordo lacui ratifica è oggi aI nostro esame, per delleragioni che mi auguro il relatore abbia tenu~to presenti nella sua relazione scritta.

Ci si fa osservare ~~ lo notiamo da noi stes-si senza bisogno di particolare riflessione,anzi siamo i primi a darne atto ~ che que~

sto accordo è un atto dovuto derivante dal~l'accordo originario di associazione con la

26 OTTOBRE 1972

Turchia. Da questo punto di vista, Sè c'è unacritica da fare al Governo è quella per il ri-tardo con il quale, come al solito, adempieagli impegni comunitari. Però se ci si limitas-se semplicemente ad un'analisi degli aspettiformali non ci sarebbe luogo a discussionein questa Assemblea. In effetti ci sono degliaspetti secondari che, secondo noi, prevalgo~no sugli aspetti generali o formali, o quantomeno equivalgono ad essi, e dei quali si deveparlare in questa sede anche se nei confrontidella ratifica deWaccordo di cui oggi si discu~te pare anche a noi che non ci sia gran cheda decidere.

Tuttavia questa è l'occasione miglioreper far presente al Governo alcune consi-derazioni che sono le seguenti: 1) in vir-tù del trattato di Roma l'associazione chenoi abbiamo con la Turchia è una di quelleche vengono considerate associazioni in sen~so proprio e che cioè possono preludere al~l'adesione della Turchia; 2) è politica conso~lidata, almeno sotto il profilo delle dichia~razioni formali della Comunità economicaeuropea, in modo particolare dal Parlamen~to europeo, quella di considerare come con-dicio sine qua non per l'approccio all'ade~sione e quindi, aggiungo io, posto che sulpiano giuridico l'associazione può preluderealla adesione, condicio sine qua non ancheall'associazione in senso pieno, il caratteredemocratico e di rispetto, come dicono moltidocumenti politici comunitari, della demo~crazia parlamentare che deve avere lo Statoil quale in un primo momento vuole associar~si e poi aderire.

Questo discorso è stato fatto giustamentenei confronti della Spagna. Notevoli riservesono venute a proposito del recente accordocon il Portogallo nel piano degli accordi sti-pulati dalla Commissione con i Paesi extraEFTA in occasione dell'allargamento dellaComunità. Lo stesso problema è stato allabase del congelamento delle relazioni con laGrecia, la quale sotto il profilo giuridico-formale è legata alla Comunità da un ac~corda del tutto identico a quello che la Co~munità medesima ha con la Turchia. Se que-sto è vero, signor Presidente e onorevoli col-leghi, mi sembra somma ipocrisia credereche possa considerarsi rispettoso dei princìpi

Senato della Repubblico ~ 2533 ~ VI Legislatura

26 OTTOBRE 197253" SEDUTA (pomerid.) ASSEM:BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

della democrazia parlamentare o della demo~crazia tout court, un Paese il quale conservala struttura formale ed apparente del Par~lamento, mentre in effetti, come è noto a tut~ti, prorogando di mese in mese e di annoin anno leggi marziali, eccezionali e repressi~ve ed esautorando tutti gli strumenti istitu~zionali propri della democrazia di quel Pae~se medesimo, praticamente ha stabilito unregime che democratico non è più.

Mi meraviglio quindi che molti colleghiche hanno fatto tante volte lezione di demo~crazia in quest'Aula fingano di credere nel ca~rattere democratico dell'attuale Governo tur~co che sotto il profilo storico ed ideologicotrae la sua autorità ~ così almeno esso di~

chiara ~ dal rispetto delle regole della demo~crazia formale o parlamentare, fingano di nonvedere che in Turchia ogni giorno tribunalieccezionali pronunciano sentenze durissime,che in Turchia il Parlamento non funzionaneanche formalmente, che in Turchia il po~tere è in mano all'esercito: sono tutte coseche, anche se attuate con un po' di furbe~ria, sono identiche a quelle accadute inGrecia.

Se le cose stanno così, non so se il Gover~no ~ perchè purtroppo di queste questionifondamentali politiche in sede comunitariaè arbitro e competente esclusivamente il Con~siglio dei ministri, cioè un'istituzione cheraggruppa i Ministri dei sei Paesi e prossima~mente dei nove Paesi ~ ha già sollevato in Isede di Consiglio dei ministri il problema del~lo stato attuale delle istituzioni turche eneanche so se il ritardo, che altrimenti sa~rebbe imputabile al Governo, nel portarea distanza di oltre due anni alla ratifical'accordo del quale ci stiamo occupando nonderivi da sue preoccupazioni sul regime isti~tuzionale turco. Se così fosse ne sarei com~piaciuto; se così invece non è, chiedo al Go~verno di dirci come la pensa su questo pun~to e quale impegno formale intenda assu~mere su un tema così fondamentalmente po~li tico.

Per tale situazione, poichè da una parteteniamo conto dell'impegno formale che de-riva dai trattati accettati e stipulati dallaComunità e poichè dall'altra abbiamo le per~plessità che ho testè annunciato, non vote~

remo nè a favore nè contro, e quindi espri~meremo la nostra astensione sulla ratificadi questo trattato.

Chiusura di votazione

P RES I D E N T E . Dichiaro chiusa lavotazione per la nomina di diciotto membridel Parlamento europeo e per la nomina dinove membri effettivi e di nove membrisupplenti dell'Assemblea consultiva del Con~siglio d'Europa.

Invito i senatori Segretari a procedere al-la numerazione dei voti per la nomina didiciotto membri del Parlamento europeo.

Invito altresì i senatori Segretari Poe~rio, Filetti e Ricci a procedere allo spo-glio delle schede della votazione per lanomina dei nove membri effettivi dell'Assem~blea consultiva del Consiglio d'Europa e isenatori Segretari Arena, Arnone e Torelli aprocedere allo ~spoglio delle schede della vo~tazione per la nomina dei nove mem bri sup~plenti della medesima Assemblea consultiva.

(I senatori Segretari Poerio, Filetti, Ricci,Arena, Arnone e Torelli procedono allo spo~glio delle schede).

Hanno preso parte alla votazione sena~tori:

Abenante, Abis, Accili, Adamoli, Agrimi,Albarello, Albertini, Alessandrini, Antonicel~li, Arcndi, Arena, Arfè, Argiroffi, Ariosto, Ar~none, Artioli, Assirelli, Averardi, AvezzanoComes, Azimonti,

Bacchi, Bacicchi, Baldini, Barbera, Barra,Bartolomei, Basso, Belotti, Benaglia, Berga~masco, Bermani, Bertone, Bettiol, Biaggi,Bianchi, Boano, Boldrini, Bollini, Bonaldi,BonazZii, Borraccina, Borsari, Branca, Bro~sia, Brugger, Bruni, Bufalini, Burtulo, Buzio,

Cacchioli, Calamandrei, Calia, Calvi, Ca~netti, Caron, Carrara, Cassiani, Cavalli, Ca~vezzali, Cebrelli, Cengarle, Cerami, Chiaro~monte, Chinello, Cifarelli, Cipellini, Oipolla,Cirielli, Colajanni, Colella, Colleselli, Colom~bi, Coppola, Corba, Corona, Cossutta, Costa,Crollalanza, CucineUi, Curatolo,

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2534 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Dal Canton Mania Pia, Dal Falco, Dalvit,1)'Angelosante, De Carolis, De Falco, De Fa-zio, De Giuseppe, Del Nero, Del Pace, DeLuca, De Marzi, De Ponti, De Sanctis, DeVito, De Zan, Di Benedetto, Dinaro,

Endrich, Ermini,Fabbrini, Falcucci Franca, Farabegoli, Fer-

rnal'iello, Ferralasco, Ferrari, Ferrucci, F~-letti, Filippa, Fallieri, Forma, Fracassi, Fusi,

Gadaleta, Galante Garrone, Garavelli, Ga-roli, Gatto Eugenio, Gaudio, Genovese, Ger-mano, Giovannetti, Giuliano, Grossi,

Lanfrè, La Penna, La Rosa, Latanza, Leg-gieni, Ligios, Li Vigni, Lugnano,

Maderchi, Maffioletti, Majorana, Mancini,Manente Comunale, Marangoni, Marcora,Mari, Malìiémi, NIarotta, Martinazzoli, Mar-tlnelli, Mazzarolli, Mazzei, Mazzoli, Merloni,Merzario, Mingozzi, Minnocci, Modica, Mo-neti, Montini, Morlino,

Nenoioni, Noè,Oliva, Ossicini,Pacini, Pala, Papa, Parri, Petrini, Pazienza,

Pecchioli, Pecoraro, Pecorino, Pelizzo, Pella,Pellegrino, Peluso, Pepe, Peritore, Perna, Pe-trella, Petrone, Picardi, Piccioni, Pieraccini,Pinna, Pinto, Piovano, Pirastu, Piscitello, Pi-stolese, Piva, Poerio, Premoli,

Rebecchini, Ricci, Ripamonti, RomagnoliCarettoni Tullia, Rosati, Rossi Dante, RossiRaffaele, Ruhl Bonazzola Valeria, Russo Ar-cangelo, Russo Luigi,

Sabadini, Salerno, Sammartino, Samonà,San talco, Santi, Santonastaso, Sarti, Scaglia,Scardaccione, Scarpino, Scelba, Schietroma,Segnana, Segreto, Senese, Sgherri, Sica,Smurra, Spadolini, Spagnolli, Spataro, Spec-chio, Spigaroli, Spora,

Talamona, Tambroni Armaroli, Tanga, Te-deschi Franco, Tedeschi Mario, Terracini,Tesauro, Tiberi, Tiriolo, Torelli, Toros, Treu,

Urbani,

Valenza, Vali tutti, Valori, Valsecchi, Varal-do, Vedovato, Venanzetti, Venanzi, Venturi,Vernaschi, Veronesi, Viglianesi, Vignola, Vi-viani,

Zaccari, Zanon, Zavattini, Ziccardi, Zugno.

Sono in congedo i senatori:

Attaguile, Cassarino, De Matteis, Lisi, Me-dici, Rosa, Togni.

(I senatori del Gruppo comunista e delGruppo della sinistra indipendente r~on han-no partecipato alla votazione per la nominadei membri del Consiglio d'Europa).

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. È iscritto a parlareil senatore Bermani. Ne ha facoltà.

BER M A N I. Signor Presidente, signorSottosegretario, onorevoli colleghi, interven-go per ribadire la posizione che i socialistihanno già sostenuto in sede di Parlamentoeuropeo e nella prima Commissione del Se-nato, a proposito degli accordi internazionalifirmati a Bruxelles nel 1970 relativamenteall'associazione tra la CEE e la Turchia.

Dagli accordi internazionali di cui trattia-mo derivano alla Turchia vantaggi economiciai fini dello sviluppo della sua industrializza-zione ed essa contrae degli obblighi nei con-fronti della comunità; i vantaggi per la Tur-chia però sono prevalenti.

Come socialisti, di questo trattato ci in-teressa il fatto che la CEE, sulla base dell'ar-ticolo 39 del protocollo addizionale, potràoccuparsi di tutti i problemi che sorgerannoin relazione alla mobilità, nei Paesi dellaComunità, dei lavoratori turchi: tutti sap-piamo che esiste un difficile e penoso pro-blema per quanto riguarda questi lavoratoriemigrati nella Comunità, per cui si deve ar-rivare ad evitare ogni forma di discrimina-zione esistente nei loro riguardi. Il problema,oltre ad essere penoso, è di particolare im-portanza per il fatto che i lavoratori turchiche si trovano nella Comunità, secondo i da-ti del 1971, sono circa 530.000, di cui circa480.000 in Germania. Detti lavoratori occupa-no in linea generale posti di lavoro che sonorifiutati da altri, percepiscono salari vera-mente inaccettabili e si trovano in condizioniaddirittura più difficili di quelle già dure incui versano altri emigrati, compresi gli ita-liani.

Ben venga il fatto che, attraverso l'artico-lo 39 del protocollo addizionale, la Comunitàpossa far sì che la situazione si normalizzi,così che si eviteranno situazioni esasperateche potrebbero dar luogo ad incidenti, come

Senato della Repubblica ~ 2535 ~ VI Legislatura

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

quello recente avvenuto a Rotterdam tra i la~voratori turchi e la popolazione del luogo;episodi che, anche se non si sono ripetuti, perfortuna, dimostrano quanto sia opportunoin proposito !'intervento della Comunità pre~visto dal citato articolo 39.

Non posso inoltre disconoscere che laCEE, stabilendo degli accordi come quello dicui trattiamo e cercando di favorire lo svi~luppo dei Paesi associati, come è il caso del~la Turchia, adempie ad un suo impegno.

La posizione dei socialisti in sede di Par-lamento europeo fu analoga a quella soste~nuta qui or ora dal senatore D'Angelosante:i socialisti osservarono allora, come ora nel~la prima Commissione, che è opportuno (an~che se siamo ormai in sede di ratifica di unaccordo che è già stato ratificato da tuttigli altri Paesi tranne 1'1talia) sottolineare checondizione primaria e indispensabile per laappartenenza alla Comunità e alle sue asso-ciazioni è avere delle strutture politiche de~mocratiche. In Turchia invece esiste il fattoincontrovertibile che una opposizione extra~parlamentare è ricorsa a mezzi violenti perassumere il potere: in sede di Commissionee in sede di Parlamento europeo si ~ obietta-to che le strutture democratiche in fondo inTurchia sono ancora in piedi, tanto che ci so~no parlamentari turchi che hanno rapporticon parlamentari europei, ci sono parlamen~tari turchi che fanno tutto il possibile perassicurare un normale ritorno alla democra~zia, mentre per esempio parlamentari euro- ;

pei non possono riunirsi più con i colleghiIgreci perchè in Grecia la democrazia non esi~ i

ste più, così come ~ sempre per esemplifica~ ire ~ i parlamentari europei non possono

I

riunirsi con i parlamentari portoghesi per-

l

i

chè in questo momento parlamentari porto-ghesi non ce ne sono; per cui, anche pensan~ Ido alla Spagna, restano in fondo soltanto i Iparlamentari turchi ad avere contatto con i

I

parlamentari europei. E l'obiezione quindi

I

che fa notare questa differenza ha ~ lo rico-

nosco ~ una parziale validità, proprio per~I

chè, ripeto, sappiamo che ci sono dei parla- Imentari turchi che fanno tutto il possibile

I

per assicurare il ritorno ad una normale si- !i

tuazione della democrazia e anche perchè so~no già state preannunciate ~ seppure anco~

ra lontane ~ per il 1973 le elezioni in Tur-chia.

Rimane tuttavia sempre il fatto del potereassunto con la violenza; rimane il fatto chedei patrioti che hanno lottato per la demo~crazia e la libertà sono in carcere: rimanesempre aperto il dilemma ~ che è stato già

accennato anche dal collega D'Angelosante ~

se queste strutture democratiche che sonorimaste in piedi siano una copertura di unadittatura di fatto o invece conservino i pote-ri democratici che ad esse spettano.

Noi ci auguriamo che questo dubbio pos-

~a essere presto fugato dai fatti che sonoquelli che veramente contano e che la Tur~chi a possa dimostrare di aver mantenuto ineffetti quelle strutture politiche democrati~che che, come ho già detto, devono essere lacondizione primaria ed indispensabile per irapporti con la Comunità europea. Ce l'augu~riamo proprio perchè guardiamo con sim~patia al popolo turco e siamo preoccupa~ti per quanto là è accaduto, ben sapen-do che se la Turchia perde la democraziafinirà per perdere il collegamento con l'Eu-ropa, mentre noi lo vogliamo questo collega~mento. Ma a tal fine non basta fare degliauguri in questo senso. Bisogna anche teneredegli atteggiamenti, almeno a nostro parere,a sostegno di quanto auguriamo ed auspi~chiamo.

E proprio per questo e augurando ci, ripe~to, che la situazione turca possa evolversi ve-ramente nella giusta direzione, oggi nonpossiamo anche qui, come abbiamo fatto insede europea, dare un voto favorevole; lodaremmo tanto volentieri se avessimo la cer-tezza di quella evoluzione che sembra in attoma di cui oggi siamo tutt'altro che certi.Per questa ragione anche noi ci asteniamo.

P RES I D E N T E. Non essendovi altriiscritti a parlare, dichiaro chiusa la discus-sione generale.

Ha facoltà di parlare l'onorevole Sottose~gretario di Stato per gli affari esteri.

P E D I N I, Sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Onorevole Presidente, ono~revoli senatori, ringrazio vivamente il sena~tore Oliva per la sua relazione e sono lieto,

VI Legislatura!:Jenato della Repubblica ~ 2536 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

come rappresentante del Governo, che inquesto momento giunga in porto una rati-fica che porta innanzi la seconda tappa diquel processo di inserimento della Turchianella Comunità, atto cui ella, signor Pre-sidente, come presidente del Consiglio ecome ministro degli esteri, ha dato un ap-porto di carattere fondamentale.

Siamo al secondo momento del rapportotra la Turchia e la Comunità economica eu-ropea ed esso fa seguito al periodo di primoadattamento che ormai è scaduto. Alla finedell'associazione vi sarà !'ingresso a pienodiritto della Turcbia nella Comunità econo-mica europea.

Il Governo non ha nessun dubbio a rac-comandare l'approvazione di questo disegnodi legge non solo perchè formalmente puòdire che il Parlamento turco è un Parlamen-to democraticamente eletto, che il Governoturco è un Governo che esprime la maggio-rallza del Parlamento democraticamente elet-to, ma perchè, senatore Bermani, mi pareproprio che anche dalla preoccupazione con-tenuta nel suo interessante discorso sia emer-sa una raccomandazione molto semplice:per la Turchia in questo momento, più chevoti e auspici, occorrono «opere di bene ».E mi sembra che proprio l'approfondire illegame tra la Turchia e la Comunità econo-mica europea costituisca un aiuto concretoalla crisi della democrazia turca ~ semmaiessa è in crisi ~ che noi rispettiamo.

Desidero assicurarla per quanto riguarda.le sue preoccupazioni sul futuro dei lavora-tori turchi. Il Governo italiano ha sempretenuto conto delle giuste aspirazioni dei la-voratori turchi nella Comunità economicaeuropea.

Mi permetto quindi di raccomandare l'ap-provazione di questo disegno di legge. Grazie.

P RES I D E N T E. Passiamo ora all'esa-me degli articoli. Se ne dia lettura.

R I C C I, Segretario:

Art. 1.

Il Presidente della Repubblica è autOriZ- lzato a ratificare i seguenti Atti internazio-

26 OTTOBRE 1972

nali firmati a Bruxelles il 23 novembre 1970,relativi all'associazione tra la Comunità eco-nomica europea e la Turchia:

a) Protocollo addizionale all'Accordo del12 settembre 1963 che crea un'associazionetra la Comunità economica europea e la Tur-chia con allegati;

b) Protocollo finanziario;c) Accordo relativo ai prodotti di com-

petenza della Comunità economica europeadel carbone e dell'acciaio, e Atto finale conallegati;

d) Accordo interno relativo al Protocol-lo finanziario.

(È approvato).

Art.2.

Piena ed intera esecuzione è data agli Attiinternazionali indicati nell'articolo prece-dente a decorrere dalla loro entrata in vi-gore in conformità agli articoli 63, 12, 7 e12 degli Atti rispettivamente indicati nellelettere a), b), c) e d) dell'articolo prece-dente.

(È approvato).

Art. 3.

Per dare esecuzione agli obblighi derivan-ti dall'attuazione della presente legge è au-torizzata la spesa complessiva di lire 22 mi-liardi 312.500.000, ripartita in cinque quotedi lire 4.462.500.000 per ciascuno degli annifinanziari dal 1972 al 1976.

(È approvato).

Art.4.

All'onere di lire 4.462.500.000 derivantedall'attuazione della presente legge per l'an-no finanziario 1972 si fa fronte mediantecorrispondente riduzione del fondo iscrittoal capitolo n. 3523 dello stato di previsionedella spesa del Ministero del tesoro per l'an-no finanziario stesso.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

Senato della Repubblica ~ 2537 ~ VI Legislatura

26 OTTOBRE197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Su questo articoloè stato presentato da parte del relatore se-natore Giraudo un emendamento. Se ne dialettura.

R I C C I, Segretario:

Sostituire il primo comma con il seguente:

«All'onere di lire 4.462.500.000 derivantedall'attuazione della presente legge, rispet-tivamente per gli anni finanziari 1972 e 1973,si fa fronte mediante corrispondente ridu-zione del fondo iscritto al capitolo n. 3523dello stato di previsione della spesa delMinistero del tesoro per gli anni stessi ».

4. 1

P RES I D E N T E. Questo emendamen-to è già stato illustrato dal senatore Oliva,che 10 ha fatto proprio. Invito il Governo ad

~ esprimere il parere.

BER G A M A S C O, Ministro senzaportafoglio. Il Governo è favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 4. 1. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 4 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 5. Se nedia lettura.

R I C C I, Segretario:

Art. S.

Il Governo della Repubblica è autorizzato,per la durata di quattro anni dall'entratain vigore degli Atti internazionali indicatinell'articolo 1 ad emanare con decreti aventi

valore di legge ordinaria, e secondo i prin-cìpi direttivi contenuti negli Atti suddetti,le norme necessarie per dare esecuzione agliobblighi derivanti dagli Atti stessi.

(E approvato).

P RES I D E N T E. Metto ai voti il di-segno di legge nel suo complesso. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. Proclamo il risulta-to della votazione a scrutinio segreto sullalista per la nomina di 18 membri del Par-lamento europeo:

Senatori votantiMaggioranzaFavorevoliContrari

II Senato approva.

256129243

13

Risultano pertanto eletti i senatori: Ario-sto, Bermani, Boano, Brugger, Cifarelli, Ci-polla, Corona, D'Angelosante, De Sanctis,Fabbrini, Giraudo, Ligios, Noè, RomagnoliCarettoni Tullia, Premoli, Rosati, Scelba eVernaschi.

In attesa di poter comunicare i risultati~ non ancora pervenuti alla Presidenza ~

della votazione per la nomina dei membridell'Assemblea consuItiva del Consiglio d'Eu-ropa, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 19,25, è ripresaalle ore 19,50).

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. Proclamo il risul-tato della votazione a scrutinio segreto perla nomina di nove membri effettivi dell'As-semblea consultiva del Consiglio d'Europa:

Senatori votantiMaggioranza .

17387

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2538 ~

26 OTTOBRE 197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMELEA- RESOCONTOSTENOGMFICO

Hanno ottenuto voti i senatori:

Bettiol .TreuPecoraroVedovatoCoppolaLeggieriAverardiTalamonaMinnocci .

159159158158150150126114105

158

Voti dispersiSchede bianche

Risultano eletti i senatori: Bettiol, Treu,Pecoraro, Vedovato, Coppola, Leggieri, Ave-l'ardi, Talamona, Minnocci.

Proclamo il risultato della votazione ascrutinio segreto per la nomina di nove mem-bri supplenti dell'Assemblea consultiva delConsiglio d'Europa.

Senatori votantiMaggioranza

17387

Hanno ottenuto voti i senatori:

La RosaMoneti .FarabegoliPacini .SantalcoBonaldiSparaCavezzaliArfè .

Voti dispersiSchede bianche

151148147146145125122115113

1713

Risultano eletti i senatori: La Rosa, Mo-neti, Farabegoli, Pacini, Santalco, Bonaldi,Spara, Cavezzali, Arfè.

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Invito il senatoreSegretario a dare annunzio delle interroga~zioni pervenute alla Presidenza.

R I C C I, Segretario:

PETRELLA, LUGNANO, SABADINI. ~

Al Ministro di grazia e giustizia. ~ Per sa-

pere se risponda a verità che il magistratoil quale attualmente dirige ,la Procura dellaRepubblica di Milano, con suo recente prov-vedimento, ha esonerato il sostituto dottorLuigi Fiasconaro dall'incarico di pubblicoministero nel procedimento penale a caricodi Freda, Ventura ed altri, attualmente infase di istruzione formale presso il giudiceistruttore, dottor D'Ambrosio.

Il provvedimento in questione, benchèmotivato da ragioni d'ufficio, è stato gene-ralmente valutato come destituito di ognifOlndamento e posto, invece, in relazione congli sviluppi piÙ reoenti dell'istruttoria sullastrage perpetrata a lVIilano il 12 dicembre1969 e, in particolare, con l'accertamento diresponsabilità per gravissime omissioni ri-salenti ad organi esecutivi statali, anche dielevato livello.

Se così fosse accertato, l'atto del dirigentela Procura della Repubblica di MHano si ri-solverebbe in una gravissima lesiOlne della li-bertà e dell'indipendenza dei giudici ed inuna pesante interferenza in un procedimentoche ha un rilevante peso politico, e, in talcaso, gli interroganti ritengono che il Mini-stro dovrebbe avvalersi della potestà di ini-ziare l'azione disciplinare.

(3 -0231)

BACICCHI, CALAMANDREI, SGHERRI.~ Al Ministro degli affari esteri. ~ Per sape-

re come si giustifichino, sul piano della poli-tica estera italiana ~ visto lo sviluppo ami-chevole dei rapporti italo-jugoslavi e consi-derando, più in generale, la situazione inter-nazionale, alla vigilia dell'inizio dei lavoripreparatori della Conferenza per la ~icurezzaeuropea e delle trattative per la riduzionereciproca degli armamenti nel nostro Conti-nente ~ gli studi per la posa di mine atomi-che nel Friuli-Venezia Giulia, lungo la fron-tiera con la Jugoslavia, che una recente pub-blica comunicazione del Ministro della dife-sa ha confermato essere in corso, in adempi-mento di decisioni militari prese in sedeNATO.

(3 -0232)

PECORINO, NENCIONI, ARTIERl, BAC-CHI, BASADONNA, BONINO, CROLLALAN-ZA, DE FAZIO, DE SANCTIS, DINARO, EN-

Senato della Repubblica ~ 2539 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

DRICH, FILETTI, FIORENTINO, FRANCO,LANFRÈ, LA RUSSA, LATANZA, MAJORA-NA, MARIANI, PAZIENZA, PEPE, PISANÒ,PISTOLESE, PLEBE, TANUCCI NANNINI,TEDESCHI Mario. ~ Al Presidente del Con-siglio dei ministri ed al Ministro dell'inter-no. ~ Con riferimento:

ad un ordigno dinamitardo collocato inuna sècle della Democrazia cristiana di Ca-tania, di cui ha dato larga eco la stampaodierna;

alle successive e pronte indagini chehanno portato al ritrovamento di materia-le esplosivo e bombe a mano nella vicinasede della sezione ({Rinascita)} del Partitocomunista italiano;

di fronte al logoro are;omento cui prodested al consueto ritorneJlo della « matrice av-venturistica di destra »,

gli interroganti chiedono di conoscere

l'esito delle indagini, la responsabilità peril fatto ed i provvedimenti conseguenti.

(3 - 0233)

PINTO, CIFARELLI, SPADOLINI, VE-NANZETTI, MAZZEI. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri. ~ Per conoscere, purnel rigoroso rispetto della Costituzione e nelneoessario ossequio all'autonomia della Ma-gistratura, quale sia il pensiero del Gover-no circa le crescenti disfunzioni ed i semprepiù gravi contrasti nell'Amministrazione del-

la giustizia che episodi recenti ~ dalle in-dagini in corso a Milano sui tragici fatti deldicembre 1969 al rifiuto della Corte di Ca-tanzaro per il processo Valpreda ~ hannomesso in luce, eon il rischio di disorientaree turbare l'opinione pubblica, già sconoertatadalle continue interviste e prese di posizio-ne polemiche che singoli magistrati hannocompiuto negli ultimi mesi su temi che ri-chiedono il più stretto riserbo e la più rigo-rosa obiettività, anche al fine di assicurareil conseguimento degli scopi che la giusti-zia deve perseguire, nella precisa tutela degliinalienabili diritti del cittadino, sola via perscongiurare una preoccupante crisi dello Sta-to nelle sue altissime funzioni di attuazionedell' ordinamento giuridico.

(3 - 0234)

CORBA, ROSSI Raffaele, BACICCHI. ~

Al Ministro delle partecipazioni statali. ~Per sapere se è a conoscenza ddle decisioniche l'ENI, nel quadro della ristrutturazionedell'~ndustria chimica della provincia di Ter-ni, ha adottato e che prevedono la chiusuradello stabilimento di Papigno, che occupaattualmente circa 800 dipendenti.

Tale decisione, che provocherà un ulterio-re aumento della disoccupazione, apparetanto più grave dal momento che avvienementre l'ENI tende a disattendere gli impe-gni assunti per nuove attività industriali, ca-paci di riassorbire gli ex dipendenti delloiutificio che da mesi frequentano corsi diqualificazione.

Dal momento che dette decisioni colpisco-no ulteriormente una struttura rndustrialeregionale particolarmente debole, aggravan-do così tutti i problemi dell'occupazione, sivuoI sapere quali misure il Governo intendeadottare per far fronte alla drammatica si-tuazione, alla luce anche delle conclusionicui è pervenuta la Conferenza nazionale sulpiano della chimica indetta dalle Regioni etenutasi a Temi il 21 ottobre 1972, che riven~dica un programma di sviluppo completodella chimica, con particolare riferimentoalla chimica secondaria che costituisce laparte più importante per lo sviluppo del-l'occupazione.

(3 - 0235)

ROSSI Dante, BRM{CA. ~ Al Ministro digrazia e giustizia. ~ Per sapere se il Mini~

stro ritenga che il rapporto di subordina-zione gerarchica imposto dalla Procura diMilall1o, e che ha determinato il recente prov-vedimento nei confronti del sostituto pro-curatore, dottor Fiascanara, sia compatibilecon l'articola 112 della Castituzione, checontempla ]'esclusiva soggezione alla leggedel pubblico f<1inistero nell'esercizio dell'azio-ne penale.

Gli interroganti chiedono, ancora, di sa-pere se, tenuto conto del momento in cuiil provvedimento di estromissione è statopreso e dell'inconsistente giustificazione chelo sorregge, non sia giustificato l'allarmedella pubblica opiniOlne che vede in esso ilrisultato di un ennesimo attentato di una

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2540 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

parte dell'Esecutivo all'autonomia della Ma-gistratura;

(3 - 0236)

InterrogazioniCon richiesta di risposta scritta

RICCI. ~ Al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno. ~ Premesso:

che la Cassa per il Mezzogiorno ha com-pletato, nel 1971, l'acquedotto a serviziodelle frazioni Cardelle, Pettunte e S. Angelodella Radiginosa, in comune di Castelpagano(JBenevento );

che tale acquedotto non può essere po-sto in esercizio perchB non si è provvedutoa chiedere l'allacciamento dell'energia elet-trica all'impianto di sollevamento;

che all'Enel non risulta pervenuta al-cuna richiesta di allacciamento elettrico adetto impianto di sollevamento, nè dallaCassa, nè dal Consorzio idrico dell'alto Ca-lore;

che i predetti enti, più volte sollecitati,si dichiarano reciprocamente incompetenti,

!'interrogante chiede di conoscere co-me il Ministro intenda intervenire per eli-minare il conflitto di competenza e consen-tire alle popolazioni interessate di fruire del-l'acquedotto costruito per le loro esigenze.

(4 - 0870)

CALIA. ~ Al Ministro della difesa. ~ Perconoscere le ragioni per le quali non sonostati ancora concessi i benefici ed i ricono-scimenti di cui alla legge 18 marzo 1968,n. 263, a numerosi ex combattenti delle guer-re 1915-18 e precedenti della provincia diBari, e particolarmente a quelli del comunedi Gravina di Puglia.

(4 -0871)

SABADINI, SPECCHIO. ~ Al Ministro digrazia e giustizia. ~ Per conoscere qualiiniziative e quali provvedimenti il Ministro,nell'ambito delle attribuzioni concessegli dal-le leggi ~ con particolare riferimento agliarticoli 11 e 14 della legge 24 marzo 1958,n. 195, relativa alla wstituzione ed al fun-

zionamento del Consiglio superiore della Ma-gistratura ~ abbia adottato o intenda adot~tare al fine di accertare e di rimuovere lepesanti interferenze che alterano gravemen-te il democratico svolgimento delle vicendesindacali e politiche, come denunciato darappresentativi organismi dei lavoratori del-la provincia di Foggia, con lettere indiriz-zate al Presidente della Repubblica ed ai piùalti organi della Magistratura, in relazioneanche a recenti decisioni giudiziali adottatedalla Pretura di Trinitapoli, in tema di ap-plicazione dello statuto dei diritti dei la-voratori e di legittimità di quel diritto disciopero che è sancito dalla Costituzione re-pubblicana e ribadito dalla stessa Corte co-stituzionale.

(4 - 0872)

LANFRÈ. ~ Al Ministro di grazia e giu-stizia. ~ Per sapere:

a) se sia a conoscenza del grave disser-vizio esistente presso il Tribunale di Belluno,dove le cause civili vengono rinviate d'uffi-cio di sei mesi in sei mesi;

b) quali provvedimenti intenda adottareper porre termine a tale deplorevole situa-zione, che incide nella maniera più negativasugli interessi dei cittadini, con grave di-scredito per l'Amministrazione della giu-stizia.

(4 - 0873)

VENANZETTI. ~ Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell' artigianato. ~Per sapere quali provvedimenti intende pren-dere nei confronti della società SAMIP, laquale, nello scavo e nello sfruttamento dellaminiera di bentonite sita nell'isola di Pan-za ~ località «Le Forna}} ~ si rende re-sponsabile di infrazioni di numerose leggivigenti e di criticabili scelte tecniche.

All'interrogante risulta, infatti, che dettasocietà ~ la quale sembra aver trasformato

in definitiva una concess'ione mineralìia atempo determinato .~ nella propria attività:

a) disattende le norme relative alla tu-tela del paesaggio (la legge 26 settembre 1959,n. 1497, la legge 26 giugno 1965, n. 717, e gliarticoli 733 e 734 del codice penale), nonchè

'Jenato della Repubblica ~ 2541 ~ VI Legislatura

26 OTTOBRE197253a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESO'CO'NTO' STENOGRAFICO

quelle relative alle distanze abbligatarie traluaghi di scava e strade ed edifici;

b) applica sistemi e tecniche di lavarapericolasi: i!nfatti, a quanta consta, tale sa-cietà, pur aperanda in zona callinasa, evitai « tagli a scala », preferendO' il « taglia per-pendicalare» che determina enarmi disli-velli che patrebbera causare disastrosi smat-tamenti, can canseguenti sconvalgimenti ta-palagici.

(4 - 0874)

DE GIUSEPPE, FERRARI, AGRIMI. ~

Al MinistrO' dell' agricoltura e delle foreste.~ Premessa:

a) che in pravincia di Lecce, e nan sal-tanta in quella, l'avversa andamentO' cli-matica ha falcidiata gravemente il raccaltadelle uve;

b) che, malgradO' l'impegna pasta, nan

è stata limitata il fenamena della sOlfistica-ziane, anche per la carente regalamentazia-ne sulla circalaziane delle diverse materiealcaligene e della zucchero zoatecnica;

c) che la scarsa praduziane di uva e laminare gradaziane alcalica (almenO' due gra-di in mena rispetta all'annO' precedente, canun danna valutabile intarna ai 10 miliardidi lire) rendanO' particalarmente anerosa iltatale adempimentO' delle prestaziani vi-niche,

si chiede di canascere se, per sastenerela sfarzO' dei produttari, nan si ritenga ur-gente:

1) la ristrutturaziane ed il patenziamen-

tO' degli argani di repressiane frodi;2) l'avviamentO' alla distillaziane, per l'an-

nata in carsa, dei sali sattaprodatti (vinac-cia e feccia);

3) l'ammissiane, per l'annata 1972, della

pratica di disacidificaziane dei masti e deiVim;

4) la praraga dei termini per la rifermen-

taziane dei masti al 15 gennaiO';5) l'immediata pagamentO', da parte del-

l'AIMA, dei fandi per la staccaggia, sammeche, in numerasi casi, davevana essere ri-scasse dagli interessati fin dal dicembre1970.

(4 ~0875)

AZIMONTI, ALESSANDRINI. ~ Al Mini-stro del lavoro e della previdenza sociale. ~

Gli ,interrogant,i, preoccupati dalle natiziesempre più allarmanti in ardine al fena-mena infartunistica, chiedonO' di sapere:

1) il numera degli infartuni indennizza-ti permanentemente verificatisi nell'ultimoquinquenniO';

2) il numera dei mO'l'ti per infartunia sullavaro nella stessa periada;

3) il numero dei deceduti dapa l'infor-

tuniO' sul lavara, anche indipendentementedalla stessa;

4) la tendenza in atta, ciaè se crescentea decrescente, negLi ultimi cinque anni;

5) quali studi a illiizliative ha in carsa il

MinisterO' per una maggiare tutela antinfar-tunistica.

(4-0876)

TREU, OLIVA, CENGARLE. ~ Al Mini-

stro delle finanze. ~ Per sapere se carri-

spanda al vera la natizia allarmante, driffu-sasi in tutta il territaria meridianale dellaprovincia di Vicenza, seconda la quale ver-rebberO' prassimamente sappressIÌ tutti e tregli Uffici finanziari funzianant,i nell'ampiazona, e precisamente quelli di Laniga, NO'-venta Vicentina e Barbarana Vicentina, di-stantii dal capaluaga provinciale dai 25 ai 30chilametri.

Si fa presente che, nell'ipatesi di tale cam-pleta ed indiscriminata sappressiane, verreb-be a gravare direttamente sugli Uffici finan-ziari del capaluO'ga ~ già O'berati di lavarae siti in la cali insufficienti ed inadeguati ~

la massa di affari di almenO' altri 100.000abitanti, can ingiustificatO' disagiO' degli in-teressati e danna della stessa Amministra-ziane.

Gli interrO'ganti chiedanO', pertantO', unimmediata riesame del temuta pravvedi-menta, in mO'da che la pur opportuna riar~ganizzaziane dei servizi tributari nan si ri-salva nella trappa semplicistica saluzianedi una tatale assenza territariale, e, nella spe-cie, suggeriscanO' il rinvia della sappressia-ne, nell'attesa che venga realizzata a Vi-cenza il già pragettata e finanziata edificiO'

Senato della Repubblica ~ 2542 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

d egli Uffici finanziari, la cui disponibilitàappal~e essenziale per 1'efficienza del servizio.

(4 ~ 0877)

TEDESCHI Mario. ~ Al M.inistro di graziae giustizia. ~ In relazione alle notizie emer~

se nel corso di un processo dinanzi al Tribu~naIe di Roma, secondo cui sarebbe stato rin-venuto un microfono nel telefono del pro~curatore generale della stessa città;

considerato che tale rinvenimento, esclu~dendo !'ipotesi di intercettazioni «in cen~trale )},autoIiizza il sospetto che ,la ({ fonte dil'.lcezione}) si trovasse all'interno dello stes~so Palazzo giudiziario;

considerato che tale eventualità non puòessere sottovalutata, date le ben note divi~sioni politiche all'interno della Magistratura,

l'interrogante chiede di sapere se sonostate svolte indagini in tal senso e quali so~no gli eventuali rJlsultati.

(4 ~ 0878)

MADERCHI. ~ Ai Ministri dell' agricoltu~ra e delle foreste e della pubblica istruzione.

Per sapere:

1) se sono a conoscenza d~lle devasta~zioni alla dotazione forestale ed all'ambien~te paesistico che si intenderebbero apporta-re, purtroppo con l'adesione degli Enti loca~li interessati, da parte di alcune iniziativep::ivate, nei comuni di Cervara e di Lariano,in provincia di Roma;

2) se e come intendono intervenire, cia~scuno per la parte di propria competenzaed in accordo con la Regione Lazio, per impe~dire che vengano arrecati danni irreparabi~li alle suddette riserve di verde, finora pre~servate, allo scopo fondamentale di tutelareil paesaggio e di evitare turbamenti ndl'equi~librio ecologico della zona.

(4 ~ 0879)

PREMOLI. ~ Ai Ministri dei trasporti l?

dell' aviazione civile e del turismo e dellospettacolo. ~ Per conoscere se risulti fonda~

ta la notizia secondo la quale la Società ae~rea mediterranea (SAM) ~ diretta filiazionedell'« Alitalia}) ~ sia ormai prossima allaliquidazione.

Se quanto sopra rispondesse al vero, sor~gerebbe per il nostro Paese il problema ur-gente della compatibilità di una tale situa-zione con l'esigenza, sempre più sentita daparte dei grandi flussi turistici, di avvalersidel trasporto charter, in quanto l'Italia ver~

l'ebbe a trovarsi nell'insostenibile stato diessere, da un lato, priva di adeguata organiz-zazione di trasporto aereo di siffatto tipo e.dall'altro, di subire passivamente la concor-renza di altri Paesi che, con i loro voli a no-leggio, potrebbero sottrarre notevoli flussituristici verso di noi, con i ben immaginabiliriflessi negativi per la nostra economia, so-prattutto in termini di introito di valuta pre-giata.

Si chiede, pertanto, di sapere se il Governonon intenda sollecitare urgentemente la di-nigenza dell'({ Alitalia}) ad assumere un piùmeditato atteggiamento sulla sorte dellaSAM o, comunque, a proporre valide e posi~tive alternative.

(4 - 0880)

PREMOLI. ~ Al Ministro dei trasporti edell' aviazione civile. ~ L'interrogante, rile~

vando l'esistenza di pressanti e diffuse ,la~mentele del personale qualificato dell'({ Ali~talia », chiede di sapere se risponda a verità!'impiego, da parte della nostra società dibandiera, in qualità di capiscalo, di perso-nale non iscritto all'Albo nazionale della gen~te dell'aria negli aeroporti ubicati in terri~torio nazionale e, addirittura, di personaledi cittadinanza straniera in alcuni aeroportiesteJ1i.

Tali provvedimenti determinano una situa-zione generale di disagio, in quanto tendentialla menomazione delle attribuzioni legal~mente spettanti ai capà.scalo in relazione allaloro qualifica, poichè sottopongono di fattogli stessi ai rappresentanti commerciali, oaddirittura, in alcuni casi, ne aboliscono lafigura, con gravi conseguenze sulle delicatemansioni espletate, non ultime quelle di as-sistenza ai passegger~.

L'interrogante sottolinea come un'inadem-pienza quale quella prospettata violerebbeprecise norme di legge, quali gli articoli 6 e15 della legge 8 febbraio 1934, n. 33, e suc~cessive modrficazioni (legge 6 aprile 1936,

Senato della Repubblica ~ 2543 ~ VI Legislatura

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

n. 834, e legge 10 settembre 1967, n. 1411),nanchè gli anicali 735, 736, 737, 738, 777,787, 880, 881 e 882 del codice della naviga~zione.

Vinterragante desidera sapere perchè, intal casa, i direttari degli aeroparti, diretta~mente respansabili di detti adempimenti inbase all'articolo 787 del codice della naviga.zione, non abbiano esercitato la vigilanzaloro richiesta e quali eventuaIi responsabilitàsi configurino.

(4 ~ 0881)

MARI. ~ .4i Ministri dell'interno e dei tra~sporti e dell'aviazione civile. ~ Per sapere:

se sO'na a conoscenza del fatto che, nel~la notte fra il 21 e il 22 ottabre 1972, il trenodirettissima n. 991, Rama~Lecce, partita daRoma.Terminiversa le ore 1,30 ed istradatovia Orte.Ancona.Pescara per interruzionedella linea Rama.Pormia a seguito dei natiepisodi dinamitardi, verso :le ore 2,30 dellanotte, e mentre era in piena corsa, vennecolpita da carpi imprecisati subenda la fran~tumaziane di 4 cristalli dei finestrini del va~gone.letta e di altri 2 dell'attiguo vagone~cuccette, nonchè ratture della parte metalli.ca dello stesso vagane.,Ietta;

se il fatto è stato denunciato dagli .or.gani di palizia ferroviaria e dal personaledell' Amministraziane ferroviara;

se, in conseguenza, sono stati eseguitigli accertamenti che il caso richiedeva, e conquale risultato;

se, data la coincidenza dei fatti denun.ciati con i numerosi attentati dinamitaDdiverificatisi nella stessa natte nel Lazio ed inCalabria, nan ritengano che sia da stabilireun collegamento dell' episadio verificato si altreno n. 991, Rama.Lecce, can gli altri veri~ficatisi nella stessa natte dal 21 al 22 otto~bre 1972.

(4-0882)

RUSSO Arcangela. ~ Al Ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno. ~

Per sapere:

1) quali ragiani impediscana la realizza~ziane sallecita de11'8° lotta dalla strada Cal~tanissetta.Parta Empedocle (a scorrimenta

veloce) che, come è stata rilevato recente-mente dalla stampa (<< La Sicilia» del 21 ot-tabre 1972), non potrà, a causa della gravelentezza dell'iter burocratico e tecnica, en~trare in funzione contemporaneamente allaapertura del raccorda autostradale can laPalermo.Catania;

2) quali provvedimenti intende adatta.re per accelerare la serie degli adempimentinecessari, che cansentana di far entrare

l' .opera nella fase di realizzaziane.(4 ~ 0883)

Ordine del giornoper la seduta di venerdì 27 ottobre 1972

P RES I D E N T E. Il Senato tarnerà ariunirsi in seduta pubblica domani, venerdì27 ottobre, alle ore 10,30, con il seguente or-dine del giarna:

Interrogaziani.

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNQ:

BUCCINI. ~ Al Ministro di grazia e giu.stizia. ~ Premessa:

che l'attività giudiziaria del Tribunale diAvezzano è, allo stata, paralizzata a causadel trasfelìimenta, per promozione, di duemagistrati senza che si sia provveduto allenecessarie sostituzioni;,

che, già con le tabelle allegate alla leggen. 35 del 1971, l'organico dei giudici del Tri~bunale di Avezzano fu ingiustificatamente ri-dotto di una unità, portandola da 6 a 5, ivicompresa il presidente;

che oggi sono rimasti 2 magistrati ed ilpresidente, ed una di essi esercita le funzia-ni di giudice istruttore e non può essere as~segnato ad altri incalìichi;

che il Tribunale di Avezzano presenta leseguenti pendenze: 1.200 pracessi civili, 351processi penali, 171 processi presso il giudi~ce istruttore, 37 fallimenti, 193 esecuzianiimmabiliari, oltre le pratiche relative al pre.cantenziasa ed alla valantaria giurisdizione;

che nel predetta Tribunale si svolgono,alla settimana, 2 udienze penali e 2 civili;

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2544 ~

53" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

che deve essere impegno primario delGoverno assicurare il funzionamento dellaAmministrazione della giustizia per nonaggravare un settore già tanto dissestato.

l'interrogante chiede di conoscere qualiiniziative e provvedimenti il Ministro inten-da assumere e prendere al fine della solle-cita copertura dei posti della pianta organi-ca dei magistrati del Tribunale di Avezzano.

(3 - 0159)

VENANZI, BUFALINI, COSSUTTA, CO-

LAJANNI, VIGNOLO. ~ Al Ministro dell'in-

terno. ~ Per sapere ~ in conseguenza della

notizia pervenuta di un attentato dinamitar-do in Catania, contro una sede del partitodella Democrazia cristiana ~ quali indaginisiano state disposte per sventare sul nascerela maldestra provocazione mirante ad addi-tare nei comunisti della sezione « Rinascita»i possibili autori del crimine, ulteriore con-ferma della matrice avventuristica e fasci-sta di tale attentato, diretto a mantenere ilclima di tensione instaurato in quella città,come è stato già da tempo denunciato e do-cumentato, e ad aggiungere confusione nellaopinione pubblica locale e nazionale.

(3 ~ 0230)

PECORINO, NENCIONI, ARTIERl, BAC-CHI, BASADONNA, BONINO, CROLLALAN-ZA, DE FAZIO, DE SANCTIS, DINARO, EN-DRICR, FILETTI, FIORENTINO, FRANCO,LANFRÈ, LA RUSSA, LATANZA, MAJORA-NA, MARIANI, PAZIENZA, PEPE, PISANÒ,PISTOLESE, PLEBE, TANUCCI NANNINI,TEDESCHI Mario. ~ Al Presidente del Con-siglio dei ministri ed al Ministro dell'inter-no. ~ Con riferiInento:

ad un ordigno dinamitardo collocatoin una sede della Democrazia cristiana diCatania, di cui ha dato larga eco la stampaodierna;

alle successive e pronte indagini chehanno portato al ritrovamento di materia-le esplosivo e bombe a mano nella vicinasede della sezione « Rinascita» del Partitocomunista italiano;

di fronte al logoro argomento cui pro-dest ed al consueto ritornello della {{ ma-trice avventuristica di destra »,

gli interroganti chiedono di conoscerel'esito delle indagini, la responsabilità peril fatto ed i provvedimenti conseguenti.

(3 - 0233)

CIFARELLI. ~ Ai Ministri dei lavori pub-blici, della pubblica istruzione e dell'interno.

~ Per conoscere se gli organi periferici dei

,loro Dicasteri hanno autorizzato il comunedi Sorrento a costruire una strada che spac-cherebbe in due la Villa Astor, ultima oasidi verde, ed a creare parcheggi nella villastessa, che distruggerebbero gran parte de-gli alberi secolari di pregio, dei cipressi,degli aranceti e degli oliveti.

L'interrogante fa presente che tale oasidi verde, l'ultima rimasta in Sorrento, èun'autentica riserva di ossigeno per le atti-gue scuole, per l'asilo infantile e per le pro-spicienti case dei pescatori, senza conside-rare l'utilissima funzione che tali alberi han-no sempre svolto in caso di piogge torren-ziali e di alluvioni per trattenere l'acquache scende tumultuosa dalle colline vicine,evitando così danni irreparabili alle sotto-stanti e poco solide abitazioni dei pescatoridella Marina Grande.

La strada progettata ed i parcheggi cree-rebbero le premesse per le future costru-zioni, che rovinerebbero il bellissimo pae-saggio di cui godono i giovani del confi-nante camping {{ Nube d'argento» e tutti ituristi italiani e stranieri.

L'interrogante fa presente, inoltre. che lastrada progettata non è necessaria, perchèvi sono altre soluzioni per facilitare seria-mente e modernamente la circolazione nelcentro storico di, Sorrento, senza distrug-gere ulteriormente l'ambiente e le caratte-ristiche deHa città.

(3 - 0134)

FERMARIELLO, VALENZA. ~ Ai Ministri

dei lavori pubblici e della pubblica istru-zione. ~ Per sapere:

quali iniziative e quali interventi inten-dano realizzare con estrema urgenza per op-porsi in tutti i modi allo scempio che il sin-daco di Sorrento continua a fare di insosti-tuibili valori culturali e paesaggistici, conse.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 2545 ~

53a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 26 OTTOBRE 1972

gnati spudoratamente alla più volgare e pi~ratesca speculazione;

se non ritengano di intervenire, con tut~ta la decisione che la situazione richiede ein tutte le sedi opportune, per accertare edenunciare eventuali responsabilità civili epenali, affinchè vengano drasticamente edesemplarmente colpite.

(3 ~ 0143)

FERMARIELLO, CHIAROMONTE. ~ AlMinistro dei lavori pubblici. ~ Per sapere:

in base a quali considerazioni il prefettodi Napoli ha nominato un commissario inca-ricato di rilasciare, ~n seguito ai motivati di-nieghi del comune, tre licenze edilizie in zo~na « Speme », nella parte alta della città, d-petutamente indicata, in tutte le indaginipromosse dal Ministero, come estremamentepericolosa ai fini deHa sicurezza pubblica;

se, ed in qual modo, in coerenza conquanto più volte detto e stabilito, si pensidi intervenire a tutela dei cittadini e delleautonome decisioni dell'Amministrazione co~munale napoletana.

(3 - 0153)

SPIGAROLI. ~ Al Ministro della pubbli~ca istruzione. ~ Per conoscere, in relazionealle allarmanti notizie, diffuse dalla stampanegli ultimi giorni di settembre 1972, riguar-danti lo stato di grave precarietà in cui ver~sano molti monumenti antichi di Roma, qua-li interventi il Ministro intenda effettuareaffinchè, da parte degli organi competenti,possano essere eseguiti, con la dovuta tem-pestività, i necessari lavori di restauro e diconsolidamento per assicurare !'integrità deimonumenti stessi, nonchè l'incolumità deicittadini e dei visitatorì.

In particolare, si chiede di conoscere se,in conside:mzione dell'urgenza con cui taliinterventi debbono essere realizzati, il Mi-nistro non ritenga di farsi promotoJ:1e diprovvedimenti straordinari che consentanodi poter disporre, in misum sufficiente, deimezzi finanziari e del personale con adegua-ta preparazione tecnica per l'esecuzione del~le opeJ:1e necessarie, alfine di evJtare che si

verifichino perdite irJ1eparabili ,in un patri-monio monumentale di inestimabile valoi'e.

(3-0156)

VENANZETTI. ~ Al Ministro della pub~blica istruzione. ~ Per conoscere:

quali urgenti misure intenda adottaredopo la decisione di chiudere al pubblicoil « Foro romano» e il « Palatino », decisioneche ha così profondamente colpito l'opinio-ne pubblica, suscitando vasta eco anche incampo internazionale;

quali provvedimenti siano in prepara~zione per porre seriamente riparo allo statodi abbandono del patrimonio archeologicodi Roma, che richiede, a giudizio dell'inter-rogante, un piano straordinario quinquen-nale di interventi;

quali provvedimenti di più ampia por~tata, anche di carattere legislativo, siano allostudio per impostare una decisa politica indifesa di tutto il patrimonio artistico ed ar~cheologico nazionale, dopo le continue edinascoltate sollecitazioni del Parlamento, del~la stampa e dell'opinione pubblica nazionalee mondiale.

(3 -0210)

ROMAGNOLI CARETTONI Tullia. ~ AlMinistro della pubblica istruzione. ~ Peressere informata sui restauri dell' ex isti-tuto di ~< San Michele» acquistato dallo Sta-to per destinarlo a sede della Dir,ezione ge-nerale delle belle arti e di altri istituti, qua~le l'Istituto centrale del restauro.

Per conoscere, altresì, se corrisponda a ve-rità che a suo tempo fu accantonata unasomma ohe non sarebbe stata ancora utiliz~zata. se abbia fondamento la voce secondola quale gli affitti di locali per i succitati isti~tuti e gli interessi passivi aumenterebbero al-la cifra di circa un milione di lire al giorno ese, infine, in tale situazione non si ritenga cheil restauro del monumento dovrebbe ,essereultimato urg,entememe.

(3 - 0165)

La seduta è tolta (ore 19,55).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari