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Introduzione alla psicologia dello sviluppo Prof.ssa Caterina Fiorilli Lezione 14 Novembre [email protected] Indice della lezione: Consiglio di manuale d’uso: Psicologia dello sviluppo “Santrock”. 2 Riassunto “Psicologia dello Sviluppo” John Santrock.............2 Obiettivi........................................................ 3 Struttura e programma del corso..................................4 nascita della psicologia dello sviluppo..........................4 Cosa studia la psicologia dello sviluppo:.......................4 Alfred Binet....................................................4 Daniel Goleman..................................................5 Rappresentazioni dell’infanzia nel corso del tempo...............6 L’immagine del bambino e dell’infanzia nella storia.............6 L’infanzia è un’invenzione relativamente recente................6 Psicologia ingenua del passato...................................6 Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanzia.......6 Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanzia.......6 Istruzione in Italia............................................6 Nascita della psicologia dello sviluppo..........................7 La visione ambientalista John Locke (1632-1704):................7 La visione naturalista Jean Jacques Rousseau (1712-1778):.......7 Origini scientifiche della psicologia dello sviluppo............8 Darwin..........................................................8 Origini scientifiche (1859 – 1914)..............................8 G.S. Hall (1844-1924)...........................................8 Visione del video su Freud.......................................8 Gli errori di valutazione........................................9 A che età un bambino è in grado IMPORTANTE:.....................9 Di imitare le espressioni del volto umano FOTO ED ESEMPIO DI BANDURA....................................................... 9 Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche FOTO.............................................. 10 1

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Introduzione alla psicologia dello sviluppo

Prof.ssa Caterina Fiorilli

Lezione 14 Novembre

[email protected]

Indice della lezione:Consiglio di manuale d’uso: Psicologia dello sviluppo “Santrock”............................................................2Riassunto “Psicologia dello Sviluppo” John Santrock....................................................................................2Obiettivi............................................................................................................................................................................... 3Struttura e programma del corso.............................................................................................................................4nascita della psicologia dello sviluppo.................................................................................................................. 4

Cosa studia la psicologia dello sviluppo:..........................................................................................................4Alfred Binet................................................................................................................................................................... 4Daniel Goleman........................................................................................................................................................... 5

Rappresentazioni dell’infanzia nel corso del tempo........................................................................................6L’immagine del bambino e dell’infanzia nella storia..................................................................................6L’infanzia è un’invenzione relativamente recente.......................................................................................6

Psicologia ingenua del passato..................................................................................................................................6Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanzia........................................................................6Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanzia........................................................................6

Istruzione in Italia...................................................................................................................................................... 6Nascita della psicologia dello sviluppo..................................................................................................................7

La visione ambientalista John Locke (1632-1704):....................................................................................7La visione naturalista Jean Jacques Rousseau (1712-1778):..................................................................7Origini scientifiche della psicologia dello sviluppo.....................................................................................8Darwin............................................................................................................................................................................. 8Origini scientifiche (1859 – 1914)......................................................................................................................8G.S. Hall (1844-1924)............................................................................................................................................... 8

Visione del video su Freud.......................................................................................................................................... 8Gli errori di valutazione............................................................................................................................................... 9

A che età un bambino è in grado IMPORTANTE:.........................................................................................9Di imitare le espressioni del volto umano FOTO ED ESEMPIO DI BANDURA............................9Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche FOTO..............................10Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche FOTO..............................11Di percepire la profondità FOTO..................................................................................................................12Di distinguere apparenza da realtà ESEMPIO........................................................................................12Di superare la prova della conservazione SPIEGAZIONE.................................................................13Di disporre di una memoria a breve termine.........................................................................................14Di usare intenzionalmente una strategia per memorizzare una informazione......................14

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Consiglio di manuale d’uso: Psicologia dello sviluppo “Santrock”

Riassunto “Psicologia dello Sviluppo” John Santrock

TESTO: "PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO" DI JOHN SANTROCK QUESITI DI RIPASSO ESAME: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO 8 CFU PARTE 1 - LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE CAP. 1 INTRODUZIONE PAR. 1 LO SVILUPPO INFANTILE - IERI E OGGI Domande: 1. Cos'è lo sviluppo? In che termini è stata considerata l'infanzia nel corso della storia? 2. Quali sono le caratteristiche fondamentali del moderno studio dello sviluppo infantile? 3. Quali sono alcune delle attuali problematiche legate ai bambini? Risposte: 1. Lo sviluppo comprende le dinamiche di cambiamento che si verificano lungo il corso della vita; nel corso della storia, l'infanzia, l'età dello sviluppo non ha mai goduto di ampia considerazione. Da una ricerca del 1962 (svolta da Philippe Ariès) sappiamo che, intorno al 1600 le società non attribuivano status particolare ai bambini. In ogni periodo storico i filosofi hanno speculato parecchio sulla natura e sull'accrescimento dei bambini. Sono tre le principali prospettive storiche che hanno segnato gli approcci alla psicologia dello sviluppo: nel Medioevo predominava la prospettiva del peccato originale secondo cui i bambini erano malvagi dalla nascita e l'educazione sarebbe stata portatrice di salvezza; John Locke diede sostegno alla prospettiva della tabula rasa secondo cui i bambini sono "tavolette raschiate" che necessitano della "marcatura" dell'educazione e delle esperienze che li porteranno ad essere membri attivi della società in età adulta. Terzo aspetto delle prospettive storiche è costituito dal costrutto pedagogico- filosofico di Jean-Jacques Rousseau: la "prospettiva della bontà innata" secondo cui, i bambini, essendo buoni dalla nascita, dovrebbero godere di libertà , e così, genitori ed educatori dovrebbero ridurre al minimo vincoli e punizioni. 2. L'innovazione che ha caratterizzato il moderno studio dello sviluppo infantile è stata l'affermazione della psicologia come scienza empirica. Già gli studi nelle scienze naturali sottolineavano l'importanza degli esperimenti e delle osservazioni attendibili. Tra i primi studiosi della psicometria si affermarono Alfred Binet, Stanley Hall e Alfred Gesell, e si applicarono, in particolare, sugli studi di: memoria, attenzione, deficit psichici, intelligenza e gioco. Altri apporti (contributi) scientifici di grande rilievo arrivarono da Sigmund Freud, John Watson, James M. Baldwin, e non meno importante, Jean Piaget. 3. La visione contemporanea dell'infanzia, in Occidente inquadra una fase dello sviluppo assai ricca di vicende che preparano culturalmente e socialmente i piccoli durante il percorso di crescita che evolve verso l'età adulta; al tempo stesso, è di primaria importanza guardare costantemente verso i più rilevanti principi di tutela dell'infanzia, come ad esempio le normative sul lavoro minorile, la giustizia minorile che osserva e segue l'iter giudiziario dei minori autori di reati, ma anche dei reati commessi ai danni dei minori, o ancora, le politiche sociali che si occupano del reinserimento 1 familiare e sociale dei soggetti in condizioni di disagio, le politiche scolastiche che trattano il recupero di bambini e ragazzi psichicamente/fisicamente minorati al fine di favorirne l'integrazione armoniosa nel contesto scolastico- culturale, e così via. È opportuno valorizzare l'infanzia come un momento speciale di crescita e cambiamento, e investire molte risorse nella cura e nell'educazione dei propri figli. CAP. 1 INTRODUZIONE PAR. 2 PROCESSI E PERIODI DI SVILUPPO Domande: 1. Quali sono i tre processi evolutivi chiave? 2. Quali sono i cinque principali periodi evolutivi? Risposte: 1. I tre principali processi evolutivi chiave sono i processi biologici, cognitivi e socio-emotivi. I processi biologici comprendono i cambiamenti fisici e fisiologici dell'individuo, quelli cognitivi riguardano pensiero, intelligenza e linguaggio; i processi socio-emotivi riflettono la sfera dell'interazione sociale, le relazioni con gli altri, le emozioni e la personalità. Tutti i processi evolutivi sono strettamente connessi tra loro; quindi, per studiare lo sviluppo di un bambino nel suo complesso, è opportuno ricordare che mente e corpo sono

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interdipendenti. 2. I cinque principali periodi evolutivi sono: periodo prenatale, prima infanzia, seconda infanzia, fanciullezza e adolescenza. Il periodo prenatale va dal momento del concepimento alla nascita, la prima infanzia comprende il periodo che va dalla nascita sino ai 18-24 mesi d'età; la seconda infanzia, o età prescolare, comprende la fascia dai 2 ai 5-6 anni, la fanciullezza dai 6 agli 11 anni (età scolare); l'adolescenza, invece, va dai 10-12 anni ai 18-22. Durante il periodo prenatale la cellula uovo fecondata si accresce fino a diventare un organismo fisiologicamente completo e impiega circa, mediamente, 9 mesi di tempo (neonatal period); durante la prima infanzia (infancy) cominciano molte attività psicologiche e fisiche ed è un momento di assoluta dipendenza dagli adulti; la seconda infanzia, o early childhood, è caratterizzata dall'acquisizione di autosufficienza, maggiore autonomia, impegno nelle attività didattiche prescolari, attività ludica dominante, approccio intenso con i coetanei. La fanciullezza segna l'età scolare e i bambini vengono guidati nell'avvio del percorso formativo-educativo e imparano a costruirsi degli obiettivi; l'adolescenza segna il passaggio tra l'infanzia e l'età adulta e osserva distacco dall'ambiente familiare, alterazioni e modifiche fisiologiche legate allo sviluppo della sessualità, ricerca dell'indipendenza e della formazione di ideali. 2 CAP. 1 INTRODUZIONE PAR. 3 QUESTIONI RELATIVE ALLO SVILUPPO Domande: 1. 2. 3. 4. Cos'è la questione natura-cultura? Cos'è la questione continuità-discontinuità? Cos'è la questione prime esperienze-esperienze successive? Qual è la strategia migliore per valutare le questioni legate allo sviluppo? Risposte: 1. La questione natura-cultura sottende allo scontro scientifico della teoria che sostiene la predominanza dell'eredità biologica contro quella che invece promuove l'importanza dell'influenza del contesto culturale. I sostenitori della natura tendono ad evidenziare l'influenza di quelle caratteristiche che sono geneticamente impresse nell'individuo; altri psicologi sottolineano l'importanza della cultura per lo sviluppo, ovvero delle esperienze derivate dall'ambiente. Tali esperienze coinvolgono vari aspetti della vita dell'individuo, dalle circostanze biologiche fino a quelle sociali. 2. Il dibattito continuità-discontinuità è volto a determinare se lo sviluppo è costituito da cambiamenti graduali e cumulativi (continuità) o da fasi distinte tra loro (discontinuità). Gli studiosi che considerano l'aspetto culturale come predominante, ritengono che lo sviluppo dell'individuo sia un processo graduale e continuo, come nell'esempio del germoglio che diventa quercia. Secondo la teoria della discontinuità, ciascuna persona viene considerata in transizione attraverso una serie di fasi durante le quali il cambiamento è qualitativo piuttosto che quantitativo, come nel caso del bruco che si trasforma in farfalla, quindi in un tipo diverso di organismo. Lo sviluppo umano, effettivamente, rispecchia una serie di cambiamenti evolutivi qualitativi e discontinui, non quantitativi e continui. 3. Il problema relativo alla questione della rilevanza delle prime esperienze o piuttosto di quelle successive, ci riferisce che per gli studiosi che considerano le prime esperienze come un aspetto determinante nello sviluppo del bambino, la vita è un percorso ininterrotto nel quale una certa qualità psicologica può essere ricostruita a partire dalle origini. Per coloro che, invece, appoggiano la rilevanza delle esperienze successive, lo sviluppo è come un fiume che scorre continuamente. 4. La strategia migliore per valutare le questioni legate allo sviluppo consiste nel controbilanciare aspetti relativi a natura-cultura, discontinuità-continuità, prime esperienze-esperienze successive, in quanto, delle esperienze gratificanti possono compensare altri deficit psico-sociali. 3

Obiettivi1. far fare esperienza degli apprendimenti

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2. permettere la costruzione attiva dei saperi 3. favorire una rappresentazione della conoscenza attraverso più canali 4. creare contesti di apprendimento significativi e rilevanti 5. far sperimentare l’autonomia 6. promuovere l’autoscoperta 7. favorire l’attivazione dell’esperienza emotiva

Struttura e programma del corso 1. Introduzione alla psicologia dello sviluppo 2. Processi cognitivi e Apprendimento 3. Processi emotivi e Regolazione 4. Aggiornamenti sulla psicologia dello sviluppo5. Esame finale

nascita della psicologia dello sviluppo Prime ricerche scientifiche sullo sviluppo psicologico: fine ottocento Perché questo ritardo?: illusione di conoscere la psicologia dello sviluppo Gli errori di valutazione

La psicologia dello sviluppo è una disciplina scientifica interessata al comportamento lungo tutte le fasi della vita.

Cosa studia la psicologia dello sviluppo: Studia i cambiamenti che si verificano nel comportamento e nelle funzioni psicologiche degli esseri umani nel corso della loro vita, in funzione del tempo e i processi che causano questi cambiamenti. Studia il come, cosa, quando e perché. Il termine sviluppo fa riferimento alla dimensione qualitativa del cambiamento che porta a un aumento della complessità del sistema attraverso processi di crescente differenziazione e organizzazioneLa nascita della psicologia scientifica viene fatta risalire alla fine dell’800, quando la psicologia si distacca dalla filosofia. Nel 1987 c’è il primo laboratorio psicologico fondato a Lipsia da Wundt: si studiano i fenomeni quali percezione e attenzione, si è invece poco interessati a come si sviluppa la mente e si studiano solo soggetti adulti.L’interesse verso l’ambito educativo si riconduce a due eventi determinanti che si verificano intorno alla seconda metà dell’800: scolarizzazione di massa(primi test di intelligenza con Binet) e teoria dell’evoluzione di Darwin (interesse ai rapporti fra l’individuo e l’ambiente, in particolare sugli effetti che l’ambiente può avere sul funzionamento e sullo sviluppo della mente.

Alfred BinetBinet (1898) si focalizzò sullo studio dell’intelligenza per affrontare un problema pratico. Le autorità educative francesi lo incaricarono di sviluppare uno strumento in grado di misurare i benefici dell’educazione scolastica al fine di discriminare i bambini che avevano buone possibilità di affrontare gli studi cn i programmi in vigore da quelli che invece non erano in gradi di farlo e che avrebbero dovuto frequentare le classi speciali.

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Daniel GolemanL'intelligenza emotiva è un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. L’intelligenza emotiva è stata trattata la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer nel loro articolo “Emotional Intelligence”. Definiscono l’intelligenza emotiva come “La capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni”. L'intelligenza emotiva, dimostrando che è composta da tre rami principali:

Valutazione ed espressione delle emozioni Regolamento delle emozioni Utilizzo delle emozioni

Tale definizione iniziale è stata poi successivamente aggiornata in quanto appariva imprecisa e priva di un ragionamento sui sentimenti, trattando solo la percezione e la regolazione delle emozioni. È quindi stata definita come segue: "L’intelligenza emotiva coinvolge l'abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l'abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l'abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l'abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”.Il tema dell'intelligenza emotiva è stato successivamente trattato nel 1995 da Daniel Goleman nel libro "Emotional Intelligence" tradotto in italiano nel 1997 "Intelligenza emotiva che cos'è perché può renderci felici". Grazie a questo libro quindi anche in Italia il tema dell'intelligenza emotiva ha iniziato ad essere utilizzato e studiato sia in ambito psicologico che anche in ambito organizzativo/aziendale.

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Rappresentazioni dell’infanzia nel corso del tempo Immagini dell’infanzia e del bambino:

o I bambini sono piuttosto ciò che noi adulti scegliamo di vedereo I bambini sembrano essere principalmente i prodotti della nostra

immaginazioneo (Koops, 2003, 1996)

L’immagine del bambino e dell’infanzia nella storia

L’infanzia è un’invenzione relativamente recente“Nella società medioevale non esisteva l’idea di infanzia; questo non significa che i bambini fossero trascurati […]. L’idea di infanzia corrisponde alla consapevolezza della [sua] natura specifica”.

Psicologia ingenua del passatoU Senso comune nell’interpretazione dello sviluppo infantile: –punto di vista adultocentrico –utilizzo dei ricordi –raccolta di informazioni attraverso il resoconto verbale –raccolta informazioni attraverso l’osservazione spontanea

Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanziaMortalità infantile: –XVII sec.: a Tolosa 10-17% neonati abbandonati alla nascita (dati certi) –Nelle aree povere si arriva al 40% –XIX sec.:

a Parigi 1 neonato su 5 A Firenze dal 14 al 43% A Milano dal 16 al 25%

Molte cause hanno contribuito alla negazione dell'infanzia

Istruzione in Italia Legge Casati del 1859: istituisce il principio di obbligatorietà e gratuità dell’istruzione

elementare Nel 1871: ancora il 70% della popolazione è analfabeta Riforma Gentile del 1923:

o Estensione obbligo scolastico fino ai 14 anni di età o Istituzione di scuole speciali per handicappati

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o Insegnamento obbligatorio della religione cattolica o Rigidi controlli per inadempienti obbligo scolastico

Mortalità infantile: –Abbandoni da genitori di classi povere –Abbandoni fino ai due anni anche da parte di classi agiate (balia)

Nascita della psicologia dello sviluppo Padri della psicologia scientifica:

–J. Locke –J.J. Rousseau –C. Darwin –S. Hall

La visione ambientalista John Locke (1632-1704): – Riteneva che il bambino nascesse come una tabula rasa e che ogni sua caratteristica fosse poi plasmata dall’esperienza– Secondo questa prospettiva il neonato era privo di strutture psicologiche ed estremamente influenzabile dall’ambiente circostante– La visione ambientalista di J. Locke tendeva a negare ogni rilevante contributo dei fattori innati allo sviluppo psicologico– Per spiegare l’acquisizione della conoscenza egli poneva grande enfasi su ciò che poteva essere appreso

La visione naturalista Jean Jacques Rousseau (1712-1778): – Orientato verso una teoria naturale dello sviluppo umano– Egli sosteneva che i bambini sono per natura “buoni” che non hanno bisogno di una particolare guida morale né di imposizioni per uno sviluppo normale– I bambini crescono secondo il “disegno della natura”– Alla base della sua teoria l’idea che le predisposizioni “naturali” minimizzano gli effetti dell’educazione e dell’esperienza

Rousseau sosteneva, contro la pedagogia tradizionale e anticipando un motivo particolarmente caro alla pedagogia e alla psicologia dei nostri giorni, la tesi secondo la quale fra l’adolescente e l’adulto non c’è tanto differenza in grado, per cui il fanciullo possa essere considerato un uomo imperfetto, quanto differenza qualitativa. "La natura vuole che i fanciulli siano fanciulli prima di essere uomini. L’infanzia ha certi modi di vedere, di pensare, di sentire, del tutto speciali; niente è più sciocco che volere sostituire ad essi i nostri" "Ogni età, ogni stato di vita ha la sua perfezione conveniente, la specie di maturità sua propria. Abbiamo sentito spesso parlare d'un uomo fatto: consideriamo ora un bambino fatto."Il ragazzo ideale quindi, si educa per naturale sviluppo delle forze proprie, ma queste passano attraverso le fasi che la natura stessa ha stabilito: l’infanzia, in cui si stabilisce il suo rapporto con le cose attraverso il piacere o dolore che gli procurano, la fanciullezza in cui stabilisce questo rapporto in base alla convenienza, ossia l’utilità che ne ricava, l’adolescenza, infine, in cui lo stabilisce in base al giudizio che esprime su di esse alla luce dell’idea di perfezione e di felicità che gli proviene dalla ragione.

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La dicotomia, quindi, importante è che l’approccio di adesso è interazionista in contrasto con quella genetica dei padri della disciplina.

Origini scientifiche della psicologia dello sviluppoLe concezioni di Locke e Rousseau diedero luogo ad un dibattito fuorviante sul peso relativo di “natura vs. cultura” nello sviluppoGli psicologi dello sviluppo contemporanei evitano impostazioni così dicotomiche preferendo spiegazioni più “interattive” che tendono ad afferrare meglio la complessa interazione dei fattori che determinano lo sviluppo.

DarwinUna delle differenze più rilevanti tra la comprensione psicologica ingenua dello sviluppo e la sua comprensione scientifica è la misura a cui tali teorie sono sottoposte a verifica sperimentaleLo studio scientifico dell’infanzia è molto recente ed è divenuto rigoroso solo nel diciannovesimo secolo con la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin

Origini scientifiche (1859 – 1914) C. Darwin è considerato il primo psicologo dello sviluppo poiché nel 1877, colpito dalla

giocosità e dalla capacità di espressione emotiva di suo figlio Dobby, pubblicò un breve articolo in cui ne descriveva lo sviluppo

I suoi studi lo aiutarono a comprendere l’evoluzione delle forme innate della comunicazione umana

Egli introdusse i metodi sistematici nello studio dello sviluppo Grazie a tali metodi le speculazioni filosofiche e aneddotiche di teorici come Locke e

Rousseau furono sostituite da osservazioni reali condotte su bambini

G.S. Hall (1844-1924)Un altro importante studioso della psicologia dello sviluppo è stato G.S. Hall (1844-1924):

– Somiglianza tra le prime forme di sviluppo umano e le scimmie– I bambini hanno una mente selvaggia– I selvaggi hanno una mente primitiva– Egli contribuì a diffondere negli Stati Uniti la teoria dello sviluppo psicosessuale di S. Freud

Visione del video su Freud

https://www.youtube.com/watch?v=muIKADZUAkY&list=PLKRIy78KLz-r-O3WydumJdSKeI0BSWMG8

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Gli errori di valutazione

A che età un bambino è in grado IMPORTANTE: Di imitare le espressioni del volto umano Di distinguere due forme diverse al tatto Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche Di percepire la profondità Di riconosce la sua immagine riflessa in uno specchio Di distinguere apparenza da realtà Di superare la prova della conservazione Di disporre di una memoria a breve termine Di usare intenzionalmente una strategia per memorizzare una informazione

Di imitare le espressioni del volto umano FOTO ED ESEMPIO DI BANDURA

https://www.youtube.com/watch?v=eqNaLerMNOE

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I bambini ci guardano: https://www.youtube.com/watch?v=2EioSHrivj4

Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche FOTO

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Di mostrare preferenza per un volto con caratteristiche specifiche FOTO

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Di percepire la profondità FOTO

Di riconosce la sua immagine riflessa in uno specchio VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=p6cqNhHrMJA

Lo sviluppo umano: disponibilità all'apprendimento e all'adattamento sin dal concepimento...https://www.youtube.com/watch?v=fKyljukBE70“La follia consiste nel fare le cose sempre allo stesso modo sperando che i risultati siano diversi”

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A. Einstein

Di distinguere apparenza da realtà ESEMPIOEsempio del cane con la maschera da gatto… non prima dei 3 anni del bambino

Di superare la prova della conservazione SPIEGAZIONEPiaget approfondì l’apprendimento della matematica ne bambini , in modo particolare indagò molto sulla conservazione della quantità, egli sostiene che i bambini, nello stadio pre - operatorio (2- 7 anni) non possiedono il principio della conservazione, ovvero non si rendono conto che la quantità, di una certa sostanza non cambia al cambiare della sua formaSi dispongono delle monete o delle biglie su due uguali e parallele il bambino si rende conto che il numero degli elementi è lo stesso in entrambe le file; poi si distanziano gli elementi di una sola fila chiedendo al bambino se i due insiemi sono ancora uguali.Si presentano in primo luogo al soggetto due recipienti cilindrici delle stesse dimensioni contenenti la medesima quantità di liquido, l’uguaglianza delle quantità si percepisce dall’uguaglianza di livello, poi si versa il contenuto di un recipiente in uno di differenti dimensioni (ad esempio più largo) sottoponendo il liquido a diverse deformazioni ponendo il problema della conservazione sotto la forma di una domanda di uguaglianza o di non uguaglianza.

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Di disporre di una memoria a breve termine

Di usare intenzionalmente una strategia per memorizzare una informazione

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