03 la nostra grande bellezza
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Perché nel Sud Ita-
lia il costo della RC
auto è proibitivo?
Da cosa derivano le
discriminazioni tarif-
farie? Le risposte a
queste domande sono
complesse e si intrec-
ciano in un dedalo di
interessi finanziari e legislazione farragino-
sa. Di sicuro è arrivato il momento di dire
basta a questo stato di cose e di presentare in
Parlamento una legge che sia davvero rap-
presentativa degli interessi dei cittadini. Per
raggiungere questo obiettivo, il Movimen-
to 5 Stelle sta promuovendo un percorso
partecipato che si articola in due momenti
tra loro complementari: lo studio tecnico e
il confronto coi cittadini. Sabato 15 marzo
si è tenuto a Portici il primo tavolo tecnico di
discussione, al quale hanno partecipato espo-
RC Auto Emendamento bocciato per la
Riduzione delle tariffe
Siamo noi a doverci riprendere la grande bellezza delle nostre città perché, siatene certi, nessun altro lo farà
Siamo immersi nella bellezza da non farci più caso e continuiamo nella rovinosa impresa di distruggere il nostro ambiente
Temi dal blog www.ilmovimentodeicittadini.it
Proviamo a costruire una legge per i cittadini con il contributo dei cittadini
nenti del mondo
dell’ avvocatura,
dei periti, della tu-
tela del consumato-
re e dei riparatori
auto. Il discorso si
amplierà nei pros-
simi giorni nelle
assemblee pubbli-
che, che saranno anche l’occasione per
raccogliere le firme della petizione contro
le discriminazioni RC auto. L’ambizioso
obiettivo è quello di arginare il tentativo
delle compagnie assicurative di mono-
polizzare il mercato della RC auto e del-
le riparazioni collegate ai sinistri, propo-
nendo soluzioni che permettano di istitui-
re equità nel calcolo dei premi assicura-
tivi e che favoriscano gli assicurati vir-
tuosi, rendendo trasparenti le classi di me-
rito. Sergio Puglia, Senatore M5S
Noi italiani abbiamo a che fare quotidiana-
mente con la bellezza, ci siamo immersi al
punto da non farci più caso. Non la notiamo
neanche più. Eppure è lì, e magari un grande
regista ce lo ricorda e ci lancia un monito,
fortunatamente. Intanto, però, continuiamo
nella rovinosa impresa di inquinare il nostro
mare, avvelenare le campagne o abbandona-
re al degrado le nostre città. Come Napoli,
per esempio. Un anno fa due ferite dolorose:
il crollo del Palazzo Guevara di Bovino alla
Riviera di Chiaia e il rogo di Città della
Scienza nello scenario della perenne incom-
piuta Bagnoli. Alla mia città manca total-
mente una visione del futuro. Napoli versa
in uno stato di abbandono che sconforta e
rattrista. Parliamo spesso di progetti, di pro-
clami a cui non sono seguiti fatti, dei flop
delle amministrazioni passate e presenti. Dal
Virgiliano continuiamo a contemplare il
vuoto urbanistico e di senso di Bagnoli. Pen-
siamo alle bonifiche inesistenti, alla bellezza
sporcata, alle opere finite di cui però la citta-
dinanza non può godere: cattedrali nel deser-
to che si accumulano senza migliorare la
qualità della vita dei cittadini. Magari alzia-
mo le spalle e sospiriamo. Poi ritorniamo
alle nostre vite. Perché? Dobbiamo metterci
in testa una cosa: nessuno, potrà risolvere
questa situazione. Non dobbiamo aspettare il
"salvatore" di turno: non c'è nulla di più sba-
gliato di riporre tutte le speranze in qualcuno
che con l'aiuto di una bacchetta magica pro-
mette di mettere a posto le cose. Troppo fa-
cile così. Sbagliamo tutti e non possiamo più
permettercelo. L'infinito parlare non va più
bene: è sintomatico di una cultura che va
cambiata e per questo dobbiamo assumerci
le nostre responsabilità, come non hanno
fatto altri in passato. Il Movimento non sal-
verà nessuno, ma dovrà essere esempio di
coerenza e buon senso, valori che i nostri
politici hanno affogato in un mare di chiac-
chiere. Siamo noi a doverci riprendere la
grande bellezza delle nostre città perché,
siatene certi, nessun altro lo farà. Coraggio!
Roberto Fico Presidente Vigilanza RAI
Disciminazioni RC Auto La nuova legge del M5S
Grazie al M5S i delitti contro l’ambiente
hanno le ore contate. Dalla Camera al Senato
si cerca di colmare una lacuna lunga 20 anni.
Passa ora al Senato il testo unificato conte-
nente le principali proposte del M5S (a firma
Micillo) sui delitti contro l’ambiente. Il 26
febbraio scorso, in Aula, la prima proposta di
legge a “5 Stelle” licenziata dalla Came-
ra. Quattro nuovi delitti all’interno del codi-
ce penale: disastro ambientale, inquinamento
ambientale, traffico e abbandono di materia-
le di alta radioattività e impedimento del
controllo. Sarebbe punito con il carcere chi
causa disastro ambientale, vale a dire chi
altera gravemente l’ ecosistema o compro-
mette la pubblica incolumità; prevista la re-
clusione e la multa per il colpevole di inqui-
namento ambientale, inteso come chi dete-
riora in modo rilevante la biodiversità,
l’ecosistema, la qualità del suolo, delle acque
o dell’aria; sarebbe finalmente un delitto il
trasporto illegale di materiale altamente ra-
dioattivo e l’impedimento dei controlli am-
bientali; previste diminuzioni di pena se non
vi è dolo ma colpa (da un terzo alla metà) ed
aumenti se i delitti sono commessi in aree
vincolate. In presenza di associazioni mafio-
se finalizzate a commettere delitti ambientali
sono previste aggravanti di pena come pure
nel caso fossero coinvolti pubblici ufficiali.
Sconti di pena per chi collabora con i magi-
strati e provvede alla bonifica delle aree con-
taminate. La prescrizione non consentirà più
di farla franca, anzi, vi è la previsione del
raddoppio dei termini di prescrizione per i
reati ambientali e, in caso di condanna o di
patteggiamento della pena è sempre ordinata
la confisca dei beni che costituiscono il pro-
fitto del reato o comunque di beni di valore
equivalente. Nello spirito del M5S, è possi-
bile ancora apportare migliorie da parte di
esperti. Salvatore Micillo Deputato M5S
CHI INQUINA PAGA
Il carcere per i disastri ambientali
Volantino di propaganda
Committente Sergio Puglia, Andrea Cioffi, Salvatore Micillo
La sostanziale peculiarità della legge sui
reati ambientali del Movimento 5 stelle,
a prima firma Micillo (cosiddetta legge
Micillo-Realacci), per il momento appro-
vata alla Camera, consiste soprattutto nel
rinforzare il principio del “chi inquina
paga”: finalmente chi inquina pagherà
con sanzioni severe grazie all'introduzio-
ne dei delitti ambientali nel codice pena-
le. Ora toccherà al Senato confermare la
sua approvazione e, perché no, tentare di
inserire ulteriori misure per rendere ancora
più efficace il complessivo sistema dei con-
trolli ambientali, inserendo per esempio
quanto previsto nel DDL a prima firma Nu-
gnes (Senato M5S), il cui esame avverrà ap-
punto congiuntamente con la legge Micillo-
Realacci. Ma, intanto, il Parlamento ha ap-
provato con il “Decreto Destinazione Italia”
è stata estesa anche ai soggetti responsa-
bili dell'inquinamento del sito. Al comma
5 si prevede infatti che i soggetti interes-
sati, anche se responsabili della contami-
nazione, possono accedere agli Accordi
di Programma, a condizione che i fatti
siano antecedenti al 30 aprile del 2007,
data che delinea il periodo di maggior
inquinamento dei Siti di Interesse Nazio-
nale (SIN). Inoltre, il comma 6 dello stes-
so articolo esclude i soggetti interessati
da ogni ulteriore obbligo di bonifica, moni-
toraggio, controllo e relativa gestione, e da
ogni onere derivante dagli illeciti compiuti
che non sia previsto nell'accordo. Insomma
potremmo dire l'ennesimo " condono",
questa volta a favore di chi ha violentato
ed inquinato l'ambiente prima del 2007.
Vincenzo Ferrara
M5S inasprisce le pene. Governo aiuta chi già inquina Da tempo è in atto una forte discriminazione
tariffaria tra automobilisti: essere virtuosi e
non fare incidenti, non comporta alcun pre-
mio. Il portavoce M5S al Senato, Sergio
Puglia, nella discussione del decreto
“Destinazione Italia” ha proposto un emen-
damento che prevedeva per gli automobilisti
che non hanno denunciato sinistri negli
ultimi 5 anni l'applicazione della tariffa più
bassa prevista sull'intero territorio nazio-
nale. PD, Forza Italia, Scelta Civica, Nuovo
Centro Democratico, Lega, hanno bocciato
questo emendamento limitandosi ad appro-
vare un ordine del giorno che non ha alcuna
valenza di legge ed è solo un “invito” al Go-
verno. Ancora una volta questi partiti ed i
loro esponenti hanno favorito banche ed as-
sicurazioni a discapito dei cittadini . Da ricor-
dare alle prossime elezioni. Giuseppe Capurso
dei
Cittadini
ITALIANI
una modifica all'art. 252 bis del testo unico
ambientale con cui, in sostanza, il proprie-
tario del sito inquinato, in funzione della
riconversione industriale e sviluppo eco-
nomico produttivo, potrà stipulare un
accordo con lo Stato che gli permetterà di
usufruire di finanziamenti pubblici per
nuovi investimenti. Tuttavia tale possibilità
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Pompei è una città cosmopolita, meta di un
notevole flusso turistico dall’Italia e
dall’estero, grazie alla presenza dell’area
archeologica più visitata al mondo considera-
ta dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale
dell’Umanità”. Gli intellettuali, già nel
XVII sec, facevano di Pompei una delle tap-
pe del cosiddetto Grand Tour (viaggio di for-
mazione) per accrescere la loro conoscenza
in merito a politica, cultura, arte e antichità.
Passeggiando tra le imponenti rovine, si ha
l'impressione di fare un salto nel passato, di
vedere lo stile di vita del tempo tra botteghe,
mercati, teatri e templi. Il circuito degli sca-
vi pompeiani, da oltre dieci anni, registra
una media di 2,5 milioni di visitatori
all’anno con punte di quasi 3 milioni. Pur-
troppo, però, noi italiani sembriamo abituati
da sempre a tali meraviglie al punto da non
avere più la percezione del loro valore. Sarà
Ricordate la ghigliottina della Boldrini
e le proteste in aula dei nostri parla-
mentari, con tanto di ceffone alla porta-
voce Loretta Lupo, perché cercavamo
di fermare il regalo di 7,5 miliardi da
Bankitalia alle banche private? In se-
guito, 26 deputati 5 Stelle sono stati
sanzionati dalla Presidenza della Ca-
mera con la sospensione dai lavori
d'aula fino a 3 settimane ciascuno. I
parlamentari hanno deciso di usare questi
giorni di "ferie forzate" per girare l'Italia,
fare tante agorà, e informare i cittadini di ciò
che accade all'interno dei palazzi del potere.
È questo lo spirito del Movimento, fuori e
dentro il Palazzo. Il percorso di agorà itine-
ranti si concluderà il 15 aprile a Torino. Il
tour comprende 29 tappe principali, e toc-
cherà circa 80 località in tutta Italia, da Nord
a Sud, isole comprese. L'hashtag dell'evento
È bello quando la politica ti tratta da perso-
na intelligente: lo scorso 10 marzo si è vota-
to in Parlamento per l’introduzione delle
cosiddette “quote rosa” all’interno della
nuova legge elettorale. I deputati del M5S
hanno votato compatti per il no. Sarebbe
stato facile votare a favore sostenendo di
schierarsi a favore delle donne (e cercarne
così il voto). Ma è questo quello che fa bene
alle donne? Essere considerate creature da
proteggere? Un sottogruppo del genere u-
mano incapace di autonoma affermazione e
quindi bisognoso di un aiuto di stato? Biso-
gna “costringere” i cittadini a votarle per
renderle uguali? Il M5S ha già dimostrato
che è la stessa logica di potere interna ai
partiti a penalizzare la parità di genere,
mentre i cittadini, lasciati liberi di organiz-
zarsi e di scegliere, convergono naturalmen-
te verso la pari rappresentanza. Il M5S (che
ha formato le sue liste con libere primarie
sui territori) ha presentato, alle ultime ele-
zioni, 17 capilista donne su 31 liste elettora-
li (54,83%!). E oggi ha in Parlamento una
presenza femminile del 38%, contro una
media comune del 30,8%. Tale percentuale
raggiunge il 48% al Senato. Evidentemente
la democrazia è sufficiente alla parità, e il
resto è ipocrisia. Silvana Giannuzzi
Quote rosa, l’inutile Quote rosa, l’inutile umiliazioneumiliazione
I deputati sospesi dopo la vicenda dei 7,5 miliardi alle banche, incontrano i cittadini
Incontri in più di 80 città italiane per informare i cittadini su quello che succede in parlamento
2,5 milioni di visitatori l’anno, una ricchezza che si sbriciola sotto i nostri occhi
sarà #noncifermate, che verrà usato da tutti i
parlamentari per gli aggiornamenti minuto
per minuto. Per il Tour verranno impegnati
dei Camper che porteranno i parlamentari
direttamente nelle principali piazze delle
nostre città, lì dove è nata la democrazia in
questo Paese. Alessandro di Battista, uno
dei Parlamentari sospesi partecipante al
tour, scrive: ”Per la disobbedienza civile
molti parlamentari sono stati cacciati dalla
Camera. Non cacciano gli autisti dei
camorristi, non cacciano i lobbisti, non
cacciano gli inquisiti, coloro che vanta-
no conflitti di interessi, ma cacciano i
deputati che hanno combattuto contro il
decreto Bankitalia. Tutti sanno che un
grande risultato del M5S alle europee li
costringerebbe a indire nuove elezioni
politiche, e allora ce la giocheremo. Sa-
rebbe la sfida finale”. “Nel Tour- conti-
nua il deputato- parleremo di Euro, Europa,
sovranità monetaria, energetica, alimentare.”
Dobbiamo crederci: probabilmente il mo-
mento per cambiare i paradigmi della società
attraverso la presenza di cittadini nelle istitu-
zioni è davvero molto prossimo. La possibi-
lità di rovesciare democraticamente un siste-
ma marcio capita una sola volta nella vita.
Questa possibilità va colta al volo. Ci vedia-
mo in Piazza. Davide Gatto
per questo che non tuteliamo e non valoriz-
ziamo il nostro patrimonio storico-artistico-
culturale? Perché un tesoro come Pompei
si sbriciola sotto i nostri occhi senza che
sia possibile fare nulla? Infiltrazioni
d’acqua, abbandono e degrado sono all’ or-
dine del giorno. Eppure basterebbe una sem-
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L’Italia da anni non si occupa delle sue immense ricchezze e il turismo non viene valorizzato
plice manutenzione ordinaria. L’Italia,
ormai da anni, non si occupa a dovere del-
le sue immense ricchezze ed il turismo
non è mai stato considerato come un inve-
stimento su cui puntare per lo sviluppo del
Paese. Se nella zona ci fossero infrastrut-
ture ricettive adeguate, la città di Pompei
potrebbe essere un eccezionale punto di
snodo dal quale far partire molteplici per-
corsi culturali, enogastronomici, termali,
naturali, ecc. con il coinvolgimento di tut-
te le bellezze presenti nei territori limitro-
fi, rappresentando un vero e proprio vola-
no per l’economia regionale, nazionale,
europea e mondiale. Uno sviluppo sosteni-
bile del turismo che coinvolga i cittadini
nelle proposte progettuali potrebbe risve-
gliare nei pompeiani il senso di apparte-
nenza ad un territorio la cui bellezza non
ha eguali nel mondo. Fabio Liguori
di questi andrebbe
verificata la confor-
mità alle più recenti
linee guida. Spesso,
però, l’aspetto più
allarmante che si
riscontra risiede in
una totale mancanza
di divulgazione alla
cittadinanza della
conoscenza e dei
comportamenti da mettere in atto al fine di
prevenire e fronteggiare i rischi. Pertanto i
Piani di Emergenza bisogna redigerli
con la partecipazione dei cittadini affin-
ché questi ultimi, in caso di necessità,
siano in grado di tutelare sé stessi e pre-
servare lo straordinario territorio in cui
vivono. Gemma Oliva
Coinvolgere i cittadini nella stesura dei piani di emergenza
In Italia solo il 75% dei comuni dispone di un piano di sicurezza
L’Italia è un Paese
ricco di splendide
risorse naturali quali
fiumi, mari, laghi,
vulcani e catene
montuose. Queste
stesse risorse però,
unitamente alla con-
formazione e posizio-
ne geografica del no-
stro Paese, espongono
quest’ultimo a numerosi rischi. Infatti il ter-
ritorio italiano è reso fragile dai molteplici
fenomeni naturali (terremoti, alluvioni, fra-
ne, eruzioni vulcaniche, incendi) la cui peri-
colosità spesso aumenta a causa delle incau-
te attività dell’uomo. La Protezione Civile
ha l’obiettivo di tutelare le persone e sal-
vaguardare il territorio mediante i cosid-
detti Piani di Emergenza redatti a diversi
livelli, da quello nazionale a quello comu-
nale. Attualmente in Italia solo il 75% dei
Comuni dispone di un piano di emergenza, e
Il Movimento 5 Stelle Il Movimento 5 Stelle fa da scorta al PMfa da scorta al PM Di MatteoDi Matteo
Tirreno Power di Vado Ligure (Savona) e Ilva di Taranto sono due brutte storie di questo pae-se. Inquinamento e disastro ambientale: il dan-no alla salute dei cittadini è incontrovertibile. La centrale Termoelettrica a combustibili fossi-li di Vado Ligure, che ha come soci anche la CIR di De Benedetti, tessera numero 1 del PD, con la sua lobbie nella Commissione Bilancio ha ottenuto uno sconto fiscale di 22 mln di euro per la Sorgenia. De Benedetti versa in cattive acque, e va avanti solo foraggiato da banche compiacenti. Questa centrale sotto sequestro dalla Magistratura sarebbe responsabile, nell’arco degli anni dal 2000 al 2007, di 400 vittime; in più ci sarebbero stati tra i 1700-2000 ricoveri per malattie respiratorie e cardiovasco-lari ed oltre 450 bambini ricoverati per Patolo-
gie Respiratorie. Michele Merola
Le proposte del
Movimento 5 Stelle
Per l’Europa
TIRRENO POWER Connivenze ed omissioni
all’origine del disastro 12.03.2014, Roma- Aula Bunker di Rebib-
bia. Continua il Processo Stato/Mafia. La
particolarità di questa udienza è stata la
presenza in aula di una ventina di Parla-
mentari del M5S , i quali sottolineano in
modo netto che si sta dalla parte dei magi-
strati che indagano sulla mafia e sui rap-
porti oscuri con essa. “Scorta Civica” al
PM Di Matteo, vittima di minacce di mor-
te, e riflettore acceso per difendere il Pro-
cesso dai suoi tanti nemici, anche istituzio-
nali. La deputata Giulia Sarti, membro del-
la Commissione anti mafia, ha sottolineato
l'importanza di creare un comitato che si
occupi delle trattative, per accertare e con-
dannare le responsabilità politiche di chi ha
trattato, di chi ha taciuto per vent’anni e di
chi ha mentito. Un messaggio solidale del
M5S verso chi ogni giorno, anche a rischio
della propria vita è servitore dello Stato.
Giusy Zangirolami
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Un’area da 1.000.000 di metri quadrati,
1000 operai su turni di 20 ore su 24. Proce-
dure attuative in deroga al codice degli ap-
palti. Una corsa contro il tempo a suon di
milioni per costruire strutture che verranno
poi rimosse. Lo scorso 15 marzo, 80 parla-
mentari del Movimento 5 Stelle, insieme a
Beppe Grillo, sono andati a Milano per fare
luce sull’ennesima, enorme speculazione
italiana. Il vero obiettivo di questo mega-
evento non è “nutrire il pianeta, energia per
la vita”, non sono il cibo, l’energia, le eccel-
lenze italiane. Nella migliore tradizione
italiana, gli interessi veri sono altrove.
Dapprima nella spartizione di poltrone, pote-
re e visibilità per i politici, poi nella costru-
zione di strade, case, centri commerciali e di
una metropolitana che sarà completata alme-
no un anno dopo la fine della manifestazione.
E alla fine di tutto c’è il dopo Expo, il vero
nocciolo della questione, la manna dal cielo
È vero che sono stati espulsi perché hanno
criticato Beppe Grillo? “No, assolutamen-
te. Noi avevamo accertato da tempo che non
erano in linea con il Movimento, che stava-
no creando gruppi politici, addirittura con
loghi alternativi per fare correnti sul territo-
rio. Non vogliamo diventare come la DC
della prima Repubblica. Per questo abbiamo
chiesto ai cittadini iscritti al portale se que-
ste persone potevano continuare a rappre-
sentare il M5S oppure no”. C’è stato anche
un problema con i loro gruppi di prove-
nienza? “Sì, diversi meetup locali, a causa
dei loro pessimi rapporti con questi parla-
mentari, ci sollecitavano a chiedere alla rete
se queste persone potevano ancora rappre-
sentare il Movimento in Parlamento. Ci ten-
go a precisare che, né i parlamentari, né
Grillo possono espellere qualcuno. Gli unici
a decidere in merito sono i cittadini iscritti al
L'Italicum - la legge elettorale elaborata
da Renzi e Berlusconi - ripropone mecca-
nismi analoghi al Porcellum. Infatti, dopo
decine di annunci e comparsate televisive,
Renzi ha presentato la nuova legge elettora-
le che - ritoccata dal Cavaliere - ha ricevuto
il placet della Camera e si appresta ad essere
votata al Senato. Essa nasce a seguito della
sentenza della Consulta n. 1/2014, che ha
sancito la illegittimità del Porcellum per due
aspetti: l’attribuzione di un premio di mag-
gioranza alla coalizione vincente, sganciato
dal raggiungimento di una soglia minima di
voti; la eliminazione delle preferenze in mo-
do da affidare ai partiti la scelta degli eletti.
L’Italicum, invece, prevede che per avere il
premio di maggioranza la coalizione vincen-
te debba raggiungere almeno il 37% dei vo-
ti, ma fissa al 4,5% la soglia di sbarramento
in ciascuna coalizione. Questo cosa signifi-
ca? Se Sel, Scelta Civica e Tsipras corrono
insieme al PD e si fermano al 4,4% quei
voti non consentiranno a loro di entrare in
Parlamento, ma andranno a beneficio del
PD: in altre parole, si vota una lista, ma se
ne avvantaggia una diversa, comprimendo
la rappresentatività della Camera e alterando
il criterio di traduzione dei voti in seggi.
L’effetto è che alla distorsione già realizza-
ta dal premio di maggioranza (la coalizione
che prende il 37% dei voti ha il 55% dei
seggi), se ne aggiunge una ulteriore interna
alla coalizione, perché la lista che supera
lo sbarramento prende i seggi anche degli
alleati che non lo hanno superato.
Nell’esempio di sopra il PD con poco meno
del 25% dei voti potrebbe avere il 55% dei
seggi, ed il voto del 30% degli elettori var-
rebbe zero, depotenziando in maniera gra-
vissima la sovranità popolare che ha nel
voto la sua principale – seppure non unica –
forma di esercizio. Ad aggravare il quadro,
PD e PDL non hanno reintrodotto le prefe-
renze, lasciando ai vertici dei partiti la scelta
dei candidati e alimentando il deficit di de-
mocrazia e rappresentatività del nostro siste-
ma. Domenico Damiano
Una manna dal cielo per i proprietari dei terreni. Per la prima volta usati suoli privati
portale, i quali hanno anche deciso, ad e-
sempio, chi doveva essere il candidato alla
Presidenza della Repubblica”. Avviare la
procedura di espulsione subito dopo
l’incontro di Grillo con Renzi ha fatto
sembrare, agli occhi degli Italiani, che
l’espulsione fosse avvenuta perché questi
parlamentari erano in disaccordo con
Grillo. “Non è cosi. Noi non facciamo cal-
coli di opportunità politica. Se fosse così, ci
saremmo tenuti i rimborsi elettorali, facendo
come fanno tutti, che dicono una cosa e poi
ne fanno un’altra. Vi ricordo che abbiamo
restituito 42 milioni di euro. Tornando alle
espulsioni, vengono chieste quando ci sono
elementi tali da farle chiedere, e non badia-
mo a calcoli politici o mediatici. Faccio an-
che notare che tutti quelli che sono andati
via, alla fine, nonostante la stampa e la tv li
abbiano fatti passare per martiri, si sono tutti
tenuti lo stipendio fino all’ultimo centesimo.
Il nostro agire non deve essere dettato da
quello che conviene far vedere in TV o sui
giornali, ma da quello che conviene fare per i
cittadini. Non dobbiamo correre dietro al
consenso”. Altre espulsioni? “Se c’è ancora
chi non restituisce i soldi, si ma bisognerà
chiederlo ai cittadini perché solo loro potran-
no decidere”. Giovanni Erra
per i proprietari dell’area, e i costruttori. Il
terreno interessato era una zona agricola, del
valore di 10€ al mq. Poi qualcuno ha pensato
di farci la fiera e ha usato Arexpo SpA per
comprarli. Il piano urbanistico è stato modi-
ficato. L'agenzia del territorio ha stimato
che il valore dell'area agricola sarebbe
10€, ma se diventasse zona industriale-
commerciale-residenziale varrebbe molto di
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Ad un anno dall’inizio della fiera, si vede ancora solo polvere ed una grande inutile colata di cemento
più, ovvero 163€ al mq. Così, sul suolo
pagato 163 milioni di euro, viene ceduto il
diritto di uso a Expo 2015 SpA fino a giu-
gno 2016. Dopo, alla fine della fiera,
l'area ritorna ad Arexpo SpA, con tutte
le urbanizzazioni fatte e pagate con i
soldi nostri. Alla fine avremo
"valorizzato" un’area ex agricola a favore
di chi aveva un suolo abbandonato e non
coltivato. Ancora una volta la rendita fon-
diaria ha avuto la meglio sul benessere
collettivo. Expo nasce come un "orto pla-
netario" e finirà con una speculazione sul
valore del suolo. Mai un’Esposizione
Universale era stata fatta su suoli priva-
ti. Un'altra Expo era possibile, e i por-
tavoce del M5S ne hanno parlato insie-
me al prof. Battisti al Politecnico di Mi-
lano. Un’Expo diffusa per la città, che
avrebbe valorizzato gli artigiani locali e le
piccole attività. Andrea Cioffi Senatore M5S
dente alle loro esi-
genze, sottotitolando
per esempio un mag-
gior numero di pro-
grammi e tutti i tg.
Terzo punto: traspa-
renza su stipendi e
curricula di dipenden-
ti e collaboratori. La
legge impone all’azienda la loro pubblica-
zione e il contratto ribadirà questo obbli-
go. Proprio la trasparenza è il principio
che ha ispirato il lavoro in questi mesi in
Vigilanza: per la prima volta sono stati
resi noti in Commissione gli stipendi a
fasce dei dirigenti Rai, la lista degli appal-
ti esterni, il piano industriale. Continuere-
mo su questa scia, l’unica per noi percor-
ribile anche per raggiungere l’obiettivo
primario del M5S in questa commissione:
mettere fine alla lottizzazione partitica
della Rai. Se ci riusciremo, io sarò
l’ultimo Presidente della Vigilanza Rai.
Roberto Fico Presidente Commissione Vigilanza Rai
Roberto Fico, M5S e Presidente Commissione Vigilanza RAI
Nelle ultime settimane, giornali e televisioni hanno dedicato ampio spazio alle espulsioni dei senatori pentastellati, descritti come vitti-me di pratiche antidemocratiche interne al M5S. La stessa attenzione per le espulsioni
del movimento non è però stata dedicata alle numerose espulsioni in seno al PD e PdL. Delle espulsioni PD è piena la politica italiana: dai 4 amministratori della Val di Su-sa perché contrari al TAV Torino –Lione, al militante di Agropoli cacciato perché aveva denunciato il nesso tra politica e sacco edili-zio nel Cilento. Il Pdl non è da meno: per nascondere i cambi di casacca e di programmi si ritorna all’esperienza di Forza Italia, senza dimenticare le scissioni con Fini, Alfano, Me-loni, La Russa e le espulsioni a livello locale.
Giuseppina Attianese
Vi scrivo alla vigilia di
una seduta della Com-
missione di Vigilanza
Rai. Siamo al lavoro da
qualche mese sul Con-
tratto di Servizio, il do-
cumento fondamentale
che regola i rapporti tra
Viale Mazzini e lo Sta-
to (Ministero dello Sviluppo Economico), e
su cui l’organo bicamerale che presiedo è
chiamato ad esprimere un parere funzionale
alla sua approvazione definitiva. Tre le novi-
tà che mi auguro vengano confermate:
l’introduzione della norma che vieta alla Rai
di commissionare alle società di produzione,
detenute da agenti dello spettacolo, pro-
grammi in cui siano presenti a qualunque
titolo gli artisti da loro rappresentati.
L’intento è porre fine a una pratica che in
altre tv pubbliche, come la Bbc, è vietata o
considerata eticamente disdicevole. Vorre-
mo, poi, assicurare alle persone con disabili-
tà un servizio pubblico completo e rispon-
SALVIAMO IL
PAESAGGIO
Stop al consumo di suolo
Il vicepresidente della camera prova a chiarire i motivi delle espulsioni nel Movimento 5 Stelle
Tutti quelli andati via, passati in TV come martiri, si sono tutti tenuti lo stipendio
Il M5S ambiente ha disegnato le norme
per impedire il consumo selvaggio del ter-
ritorio e la cementificazione indiscriminata.
Oggi più che mai il suolo rappresenta una
risorsa preziosa, per l’economia agricola e
turistica. 17 gli articoli che compongono il
disegno di legge. Particolare attenzione è
posta alla salvaguardia dei suoli agricoli, sia
per prevenire il rischio idrogeologico, sia per
valorizzare un settore che può essere fonte di
ricchezza, qualità, lavoro ed indipendenza
alimentare. Le nuove trasformazioni urbane
devono essere collocate all’interno delle zo-
ne già urbanizzate ed è necessario ampliare
le categorie dei beni paesaggistici vincolati,
includendovi anche le aree agricole. Altra
questione cruciale, in un momento di crisi
come quello che il paese sta vivendo: l’uso
produttivo e sociale del patrimonio immobi-
liare pubblico, da assegnare ai giovani im-
prenditori per consentirgli di sperimentare
innovazione e impresa. E da utilizzare come
strumento per risolvere il diritto all’abitare
di tutti i cittadini. Mena De Filippo
Come funziona la nuova legge elettorale
Espulsioni negli altri partiti ma TV e stampa le ignorano
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“Con la cultura non si mangia”diceva,
qualche anno fa, un potente ministro, men-
tre i musei e siti archeologici urlavano la
propria sconsolata indignazione. La cattiva
gestione del patrimonio culturale italiano ha
messo a nudo politiche senza visione, né
prospettiva, dove tagli, sperperi e assenza di
manutenzioni riducono al degrado, e ad una
insufficiente valorizzazione, perfino i siti
riconosciuti dall’Unesco come patrimonio
dell’Umanità. I ripetuti crolli di Pompei por-
tarono, anni fa, ad invocare i caschi blu
dell’Onu per la gestione degli scavi archeo-
logici. Il litorale del parco nazionale del Ci-
lento, riconosciuto come Riserva della Bio-
sfera, è preda di una capillare cementifica-
zione. Lo scenario è ancora più sconfortante
se si comparano le politiche e i dati del Bel-
paese con quelli di altri paesi occidentali,
come la Francia, dove la cultura crea introiti
Lo scorso dicembre si
è tenuto a Bruxelles il
Forum dei giovani
Parlamentari dell'U-
nione Europea, il cui
tema principale è stato
l’occupazione giovanile.
Per il M5S hanno parte-
cipato i portavoce Clau-
dio Cominardi, Davide
Tripiedi e Tiziana Cipri-
ni ed è stata una parteci-
pazione che ha lasciato
il segno! Il discorso di Cominardi, infatti,
è stato definito come il più commovente e
culturalmente evoluto nonché il più euro-
peista mai ascoltato in tempi recenti a Bru-
xelles e, addirittura, la BBC ha aperto con
questa notizia il suo telegiornale. In realtà,
se n’è parlato in tutte le capitali europee,
tutte tranne Roma. Ma cosa avrà mai detto
Se in Italia avessimo avuto politici compe-
tenti e in grado di capire le dinamiche dei
mercati, sarebbe stata valutata diversamente
l'importanza del settore agricolo che tuttora
riceve scarsa considerazione da parte del
Governo. Il M5S si è posto come priorità
una razionale ripartizione dei 52 milioni
di € previsti dalla Politica Agricola Co-
mune per l'Italia. Quindi, NO a spartizioni
clientelari ed a assistenzialismo a pioggia,
bensì proposte per far crescere il settore con
scelte che avranno validità per 7 anni. In-
nanzitutto l'individuazione dei veri agricol-
tori attivi e non imprese fittizie, consideran-
do "minima" l'attività di lavoro agricolo
diretto svolta per almeno 900 ore l'anno. Un'
altra proposta è di accordare i pagamenti
soprattutto ai marchi a denominazione e ai
settori dove si premia la qualità rispetto
alla quantità. Inoltre, con opportuni finan-
ziamenti, evitare l'abbandono delle aree ru-
rali e la relativa riduzione del presidio terri-
toriale. Aiuti economici anche per produrre
mangimi senza materie prime geneticamen-
te modificate. Infine il M5S ha chiesto di
sbloccare il Patto di stabilità per le quote
da cofinanziare nei Piani di Sviluppo Rura-
le, affinché i fondi vengano subito erogati a
coloro che investono nello sviluppo del ter-
ritorio. Giuseppe Capurso
Discorso del Portavoce del M5S Cominardi al forum dei giovani parlamentari a Bruxelles
E’ tempo di capire che bisogna investire nella cultura per garantirci un futuro
questo giovane parla-
mentare del M5S di tanto
eclatante da suscitare
l’attenzione di tutta Eu-
r o p a t r a n n e c h e
dell’Italia? Ha parlato di
lavoro e disoccupazione
giovanile, temi comuni a
450 milioni di europei;
tuttavia, le sue parole
sono state come macigni
per un’Italia che da anni
non investe sui giovani,
sull’innovazione e sulla coesione sociale, ed
ecco che la stampa italiana, che è tutto tran-
ne che libera, ha ritenuto di omettere ogni
citazione a riguardo. “[…] L’Unione Euro-
pea -ha detto- deve intraprendere un ampio
piano sociale inteso a stabilire livelli di
standardizzazione al rialzo dei diritti sociali
e del lavoro […] L’UE dovrebbe abbassare
le soglie minime di valore dei progetti finan-
ziabili e in compenso non richiedere liquidi-
tà dimostrabile o cofinanziamenti a chi fa le
domande, ma solo che abbiano progetti
“start up” realmente innovativi. In realtà
tutti i progetti Europei e nazionali ormai
fanno riferimento a una economia che non
esiste più. Quella del capitale finanziario.
Invece stiamo entrando nell’economia del
capitale sociale! [...] La Banca Europea de-
gli Investimenti deve cambiare la sua politi-
ca di “andare sul sicuro” e finanziare con i
loro prestiti a tassi bassissimi solo
“tecnologie provate […] dovremmo svilup-
pare una strategia internazionale di promo-
zione dell’Europa Sociale con l’aiuto della
Confederazione europea dei Sindacati e sfi-
dare la Cina e gli altri paesi BRIC e in via di
sviluppo proprio su questo terreno”. Questo
è il M5S che si prepara a conquistare
l’Europa! Elvira Santaniello
e indotto perché supportata dal Governo, e
il patrimonio artistico è oggetto di attenta
cura e manutenzione. A Lens, si organizza-
no eventi come “Gli Etruschi e il Mediter-
raneo”: i gioielli dell’archeologia etrusca di
Cerveteri vengono valorizzati in Francia e
poco considerati in patria. Basti ricordare
ancora il modello Bilbao, dove il Guggen-
www.beppegrillo.it - Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto
heim attrae circa un milione di visitatori
all’anno ed è una delle istituzioni culturali
europee che presenta il più alto livello di
autofinanziamento: circa i due terzi dei
ricavi sono prodotti ai botteghini del mu-
seo. Si calcola che solo nel 2011 ha gene-
rato 274 milioni di euro, con ricavi per il
fisco spagnolo di oltre 42 milioni;
l’indotto, nei primi 3 anni di vita, ha supe-
rato i 635 milioni di dollari e 6000 posti di
lavoro generati. Altrove la cultura è un
affare e non un costo o un lusso, ma una
risorsa. È uno dei pochi settori che può
produrre risultati rilevanti. Non dimenti-
chiamo che parliamo di una risorsa nostra,
che nessuno ci può togliere, perché l’arte,
il patrimonio architettonico, l’ambiente,
sono l’essenza dell’Italia. È tempo che si
capisca che nella cultura bisogna investire.
Tommaso Primo Malerba
L’omosessualità è scien-
tificamente definita una
variabile del comporta-
mento umano; per fare
un esempio, è come se
si discriminasse una
persona per il colore
della sua pelle, e una
mancanza di leggi che li
tuteli è una violazione dei diritti umani, un
classificare i cittadini in serie A e serie B.
Bisogna dire, altresì, che c’è una strettis-
sima connessione tra sviluppo economi-
co e il rispetto dei diritti umani, poiché
solo una nazione che rispetta i diritti
favorisce lo sviluppo economico. Il PD ha
sempre fatto false promesse, sempre disat-
tese; la destra li ha negati in nome di un
fondamentalismo religioso, ed entrambi
continuano a far rimanere l’Italia maglia
nera d’Europa. L’unica forza politica che
seriamente vuole i diritti è il M5S! Nessu-
no deve restare indietro: solo così garanti-
remo uno stato di diritto e uno sviluppo
economico! Max Gambardella
Il 29.01.14 la Presidente Boldrini applicò per
la prima volta la tagliola troncando il dibatti-
to su Bankitalia. Recentemente, il Commis-
sario europeo alla concorrenza ha inviato una
lettera al ministero dell’Economia, avente
come oggetto una richiesta di chiarimento
del decreto Imu-Bankitalia varato dall’attuale
governo, per capire se dietro la rivalutazione
miliardaria del capitale sociale della Banca
centrale si celi un aiuto di Stato mascherato,
perché fortemente limitato dalle norme
dell’Unione europea. Aiuti, in particolare,
agli istituti bancari che prima trarranno bene-
fici in termini di patrimonializzazione della
rivalutazione, e poi dalla vendita delle quote
stesse. I parlamentari M5S avevano avvertito
Saccomanni che poteva configurarsi il ri-
schio di aiuti di Stato alle banche private, ma
l’unica risposta è stata quella della Presidente
Boldrini che, tramite una commissione, ha
sospeso 22 deputati del M5S per 10 sedute.
Sergio Vaccaro
Solo una nazione che rispetta i diritti favorisce lo sviluppo
Diritti LGBT in Italia.
Con l’acronimo LGBT si
identificano le persone
lesbiche, gay, bisessuali e
transessuali. I diritti
LGBT fanno parte del
più ampio spettro dei
diritti umani e includo-
no: 1. Leggi contro i cri-
mini d'odio che prevedano sanzioni alla vio-
lenza contro le persone LGBT motivata da
pregiudizio 2. Riconoscimento delle relazio-
ni omosessuali, tramite unioni civili o matri-
monio omosessuale 3. L’omo genitorialità 4.
L’adozione da parte di coppie dello stesso
sesso 5. Riconoscimento dell’identità di ge-
nere senza intervento chirurgico. L’Italia, al
momento, è il fanalino di coda in Europa
per i diritti civili LGBT e più volte è stata
richiamata dalla comunità europea anche
con multe fino a 120 milioni di euro;
l’ultima è la relazione Lunacek, dal nome
della europarlamentare che l’ha presentata,
che sollecita per l’ennesima volta l’Italia ad
approvare leggi per i diritti LGBT.
7,5 miliardi alle banche7,5 miliardi alle banche7,5 miliardi alle banche
l’UE chiede chiarimentil’UE chiede chiarimentil’UE chiede chiarimenti
Una politica
agricola a 5 stelle
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