03 la nostra grande bellezza

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Perché nel Sud Ita- lia il costo della RC auto è proibitivo? Da cosa derivano le discriminazioni tarif- farie? Le risposte a queste domande sono complesse e si intrec- ciano in un dedalo di interessi finanziari e legislazione farragino- sa. Di sicuro è arrivato il momento di dire basta a questo stato di cose e di presentare in Parlamento una legge che sia davvero rap- presentativa degli interessi dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo, il Movimen- to 5 Stelle sta promuovendo un percorso partecipato che si articola in due momenti tra loro complementari: lo studio tecnico e il confronto coi cittadini. Sabato 15 marzo si è tenuto a Portici il primo tavolo tecnico di discussione, al quale hanno partecipato espo- RC Auto Emendamento bocciato per la Riduzione delle tariffe Siamo noi a doverci riprendere la grande bellezza delle nostre città perché, siatene certi, nessun altro lo farà Siamo immersi nella bellezza da non farci più caso e continuiamo nella rovinosa impresa di distruggere il nostro ambiente Temi dal blog www.ilmovimentodeicittadini.it Proviamo a costruire una legge per i cittadini con il contributo dei cittadini nenti del mondo dell’ avvocatura, dei periti, della tu- tela del consumato- re e dei riparatori auto. Il discorso si amplierà nei pros- simi giorni nelle assemblee pubbli- che, che saranno anche l’occasione per raccogliere le firme della petizione contro le discriminazioni RC auto. L’ambizioso obiettivo è quello di arginare il tentativo delle compagnie assicurative di mono- polizzare il mercato della RC auto e del- le riparazioni collegate ai sinistri, propo- nendo soluzioni che permettano di istitui- re equità nel calcolo dei premi assicura- tivi e che favoriscano gli assicurati vir- tuosi, rendendo trasparenti le classi di me- rito. Sergio Puglia, Senatore M5S Noi italiani abbiamo a che fare quotidiana- mente con la bellezza, ci siamo immersi al punto da non farci più caso. Non la notiamo neanche più. Eppure è lì, e magari un grande regista ce lo ricorda e ci lancia un monito, fortunatamente. Intanto, però, continuiamo nella rovinosa impresa di inquinare il nostro mare, avvelenare le campagne o abbandona- re al degrado le nostre città. Come Napoli, per esempio. Un anno fa due ferite dolorose: il crollo del Palazzo Guevara di Bovino alla Riviera di Chiaia e il rogo di Città della Scienza nello scenario della perenne incom- piuta Bagnoli. Alla mia città manca total- mente una visione del futuro. Napoli versa in uno stato di abbandono che sconforta e rattrista. Parliamo spesso di progetti, di pro- clami a cui non sono seguiti fatti, dei flop delle amministrazioni passate e presenti. Dal Virgiliano continuiamo a contemplare il vuoto urbanistico e di senso di Bagnoli. Pen- siamo alle bonifiche inesistenti, alla bellezza sporcata, alle opere finite di cui però la citta- dinanza non può godere: cattedrali nel deser- to che si accumulano senza migliorare la qualità della vita dei cittadini. Magari alzia- mo le spalle e sospiriamo. Poi ritorniamo alle nostre vite. Perché? Dobbiamo metterci in testa una cosa: nessuno, potrà risolvere questa situazione. Non dobbiamo aspettare il "salvatore" di turno: non c'è nulla di più sba- gliato di riporre tutte le speranze in qualcuno che con l'aiuto di una bacchetta magica pro- mette di mettere a posto le cose. Troppo fa- cile così. Sbagliamo tutti e non possiamo più permettercelo. L'infinito parlare non va più bene: è sintomatico di una cultura che va cambiata e per questo dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, come non hanno fatto altri in passato. Il Movimento non sal- verà nessuno, ma dovrà essere esempio di coerenza e buon senso, valori che i nostri politici hanno affogato in un mare di chiac- chiere. Siamo noi a doverci riprendere la grande bellezza delle nostre città perché, siatene certi, nessun altro lo farà. Coraggio! Roberto Fico Presidente Vigilanza RAI Disciminazioni RC Auto La nuova legge del M5S Grazie al M5S i delitti contro l’ambiente hanno le ore contate. Dalla Camera al Senato si cerca di colmare una lacuna lunga 20 anni. Passa ora al Senato il testo unificato conte- nente le principali proposte del M5S (a firma Micillo) sui delitti contro l’ambiente. Il 26 febbraio scorso, in Aula, la prima proposta di legge a “5 Stelle” licenziata dalla Came- ra. Quattro nuovi delitti all’interno del codi- ce penale: disastro ambientale, inquinamento ambientale, traffico e abbandono di materia- le di alta radioattività e impedimento del controllo. Sarebbe punito con il carcere chi causa disastro ambientale, vale a dire chi altera gravemente l’ ecosistema o compro- mette la pubblica incolumità; prevista la re- clusione e la multa per il colpevole di inqui- namento ambientale, inteso come chi dete- riora in modo rilevante la biodiversità, l’ecosistema, la qualità del suolo, delle acque o dell’aria; sarebbe finalmente un delitto il trasporto illegale di materiale altamente ra- dioattivo e l’impedimento dei controlli am- bientali; previste diminuzioni di pena se non vi è dolo ma colpa (da un terzo alla metà) ed aumenti se i delitti sono commessi in aree vincolate. In presenza di associazioni mafio- se finalizzate a commettere delitti ambientali sono previste aggravanti di pena come pure nel caso fossero coinvolti pubblici ufficiali. Sconti di pena per chi collabora con i magi- strati e provvede alla bonifica delle aree con- taminate. La prescrizione non consentirà più di farla franca, anzi, vi è la previsione del raddoppio dei termini di prescrizione per i reati ambientali e, in caso di condanna o di patteggiamento della pena è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono il pro- fitto del reato o comunque di beni di valore equivalente. Nello spirito del M5S, è possi- bile ancora apportare migliorie da parte di esperti. Salvatore Micillo Deputato M5S CHI INQUINA PAGA Il carcere per i disastri ambientali Volantino di propaganda Committente Sergio Puglia, Andrea Cioffi, Salvatore Micillo La sostanziale peculiarità della legge sui reati ambientali del Movimento 5 stelle, a prima firma Micillo (cosiddetta legge Micillo-Realacci), per il momento appro- vata alla Camera, consiste soprattutto nel rinforzare il principio del “chi inquina paga”: finalmente chi inquina pagherà con sanzioni severe grazie all'introduzio- ne dei delitti ambientali nel codice pena- le. Ora toccherà al Senato confermare la sua approvazione e, perché no, tentare di inserire ulteriori misure per rendere ancora più efficace il complessivo sistema dei con- trolli ambientali, inserendo per esempio quanto previsto nel DDL a prima firma Nu- gnes (Senato M5S), il cui esame avverrà ap- punto congiuntamente con la legge Micillo- Realacci. Ma, intanto, il Parlamento ha ap- provato con il “Decreto Destinazione Italia” è stata estesa anche ai soggetti responsa- bili dell'inquinamento del sito. Al comma 5 si prevede infatti che i soggetti interes- sati, anche se responsabili della contami- nazione, possono accedere agli Accordi di Programma, a condizione che i fatti siano antecedenti al 30 aprile del 2007, data che delinea il periodo di maggior inquinamento dei Siti di Interesse Nazio- nale (SIN). Inoltre, il comma 6 dello stes- so articolo esclude i soggetti interessati da ogni ulteriore obbligo di bonifica, moni- toraggio, controllo e relativa gestione, e da ogni onere derivante dagli illeciti compiuti che non sia previsto nell'accordo. Insomma potremmo dire l'ennesimo " condono", questa volta a favore di chi ha violentato ed inquinato l'ambiente prima del 2007. Vincenzo Ferrara M5S inasprisce le pene. Governo aiuta chi già inquina Da tempo è in atto una forte discriminazione tariffaria tra automobilisti: essere virtuosi e non fare incidenti, non comporta alcun pre- mio. Il portavoce M5S al Senato, Sergio Puglia, nella discussione del decreto “Destinazione Italia” ha proposto un emen- damento che prevedeva per gli automobilisti che non hanno denunciato sinistri negli ultimi 5 anni l'applicazione della tariffa più bassa prevista sull'intero territorio nazio- nale. PD, Forza Italia, Scelta Civica, Nuovo Centro Democratico, Lega, hanno bocciato questo emendamento limitandosi ad appro- vare un ordine del giorno che non ha alcuna valenza di legge ed è solo un “invito” al Go- verno. Ancora una volta questi partiti ed i loro esponenti hanno favorito banche ed as- sicurazioni a discapito dei cittadini . Da ricor- dare alle prossime elezioni. Giuseppe Capurso dei Cittadini ITALIANI una modifica all'art. 252 bis del testo unico ambientale con cui, in sostanza, il proprie- tario del sito inquinato, in funzione della riconversione industriale e sviluppo eco- nomico produttivo, potrà stipulare un accordo con lo Stato che gli permetterà di usufruire di finanziamenti pubblici per nuovi investimenti. Tuttavia tale possibilità

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Page 1: 03 La nostra grande bellezza

Perché nel Sud Ita-

lia il costo della RC

auto è proibitivo?

Da cosa derivano le

discriminazioni tarif-

farie? Le risposte a

queste domande sono

complesse e si intrec-

ciano in un dedalo di

interessi finanziari e legislazione farragino-

sa. Di sicuro è arrivato il momento di dire

basta a questo stato di cose e di presentare in

Parlamento una legge che sia davvero rap-

presentativa degli interessi dei cittadini. Per

raggiungere questo obiettivo, il Movimen-

to 5 Stelle sta promuovendo un percorso

partecipato che si articola in due momenti

tra loro complementari: lo studio tecnico e

il confronto coi cittadini. Sabato 15 marzo

si è tenuto a Portici il primo tavolo tecnico di

discussione, al quale hanno partecipato espo-

RC Auto Emendamento bocciato per la

Riduzione delle tariffe

Siamo noi a doverci riprendere la grande bellezza delle nostre città perché, siatene certi, nessun altro lo farà

Siamo immersi nella bellezza da non farci più caso e continuiamo nella rovinosa impresa di distruggere il nostro ambiente

Temi dal blog www.ilmovimentodeicittadini.it

Proviamo a costruire una legge per i cittadini con il contributo dei cittadini

nenti del mondo

dell’ avvocatura,

dei periti, della tu-

tela del consumato-

re e dei riparatori

auto. Il discorso si

amplierà nei pros-

simi giorni nelle

assemblee pubbli-

che, che saranno anche l’occasione per

raccogliere le firme della petizione contro

le discriminazioni RC auto. L’ambizioso

obiettivo è quello di arginare il tentativo

delle compagnie assicurative di mono-

polizzare il mercato della RC auto e del-

le riparazioni collegate ai sinistri, propo-

nendo soluzioni che permettano di istitui-

re equità nel calcolo dei premi assicura-

tivi e che favoriscano gli assicurati vir-

tuosi, rendendo trasparenti le classi di me-

rito. Sergio Puglia, Senatore M5S

Noi italiani abbiamo a che fare quotidiana-

mente con la bellezza, ci siamo immersi al

punto da non farci più caso. Non la notiamo

neanche più. Eppure è lì, e magari un grande

regista ce lo ricorda e ci lancia un monito,

fortunatamente. Intanto, però, continuiamo

nella rovinosa impresa di inquinare il nostro

mare, avvelenare le campagne o abbandona-

re al degrado le nostre città. Come Napoli,

per esempio. Un anno fa due ferite dolorose:

il crollo del Palazzo Guevara di Bovino alla

Riviera di Chiaia e il rogo di Città della

Scienza nello scenario della perenne incom-

piuta Bagnoli. Alla mia città manca total-

mente una visione del futuro. Napoli versa

in uno stato di abbandono che sconforta e

rattrista. Parliamo spesso di progetti, di pro-

clami a cui non sono seguiti fatti, dei flop

delle amministrazioni passate e presenti. Dal

Virgiliano continuiamo a contemplare il

vuoto urbanistico e di senso di Bagnoli. Pen-

siamo alle bonifiche inesistenti, alla bellezza

sporcata, alle opere finite di cui però la citta-

dinanza non può godere: cattedrali nel deser-

to che si accumulano senza migliorare la

qualità della vita dei cittadini. Magari alzia-

mo le spalle e sospiriamo. Poi ritorniamo

alle nostre vite. Perché? Dobbiamo metterci

in testa una cosa: nessuno, potrà risolvere

questa situazione. Non dobbiamo aspettare il

"salvatore" di turno: non c'è nulla di più sba-

gliato di riporre tutte le speranze in qualcuno

che con l'aiuto di una bacchetta magica pro-

mette di mettere a posto le cose. Troppo fa-

cile così. Sbagliamo tutti e non possiamo più

permettercelo. L'infinito parlare non va più

bene: è sintomatico di una cultura che va

cambiata e per questo dobbiamo assumerci

le nostre responsabilità, come non hanno

fatto altri in passato. Il Movimento non sal-

verà nessuno, ma dovrà essere esempio di

coerenza e buon senso, valori che i nostri

politici hanno affogato in un mare di chiac-

chiere. Siamo noi a doverci riprendere la

grande bellezza delle nostre città perché,

siatene certi, nessun altro lo farà. Coraggio!

Roberto Fico Presidente Vigilanza RAI

Disciminazioni RC Auto La nuova legge del M5S

Grazie al M5S i delitti contro l’ambiente

hanno le ore contate. Dalla Camera al Senato

si cerca di colmare una lacuna lunga 20 anni.

Passa ora al Senato il testo unificato conte-

nente le principali proposte del M5S (a firma

Micillo) sui delitti contro l’ambiente. Il 26

febbraio scorso, in Aula, la prima proposta di

legge a “5 Stelle” licenziata dalla Came-

ra. Quattro nuovi delitti all’interno del codi-

ce penale: disastro ambientale, inquinamento

ambientale, traffico e abbandono di materia-

le di alta radioattività e impedimento del

controllo. Sarebbe punito con il carcere chi

causa disastro ambientale, vale a dire chi

altera gravemente l’ ecosistema o compro-

mette la pubblica incolumità; prevista la re-

clusione e la multa per il colpevole di inqui-

namento ambientale, inteso come chi dete-

riora in modo rilevante la biodiversità,

l’ecosistema, la qualità del suolo, delle acque

o dell’aria; sarebbe finalmente un delitto il

trasporto illegale di materiale altamente ra-

dioattivo e l’impedimento dei controlli am-

bientali; previste diminuzioni di pena se non

vi è dolo ma colpa (da un terzo alla metà) ed

aumenti se i delitti sono commessi in aree

vincolate. In presenza di associazioni mafio-

se finalizzate a commettere delitti ambientali

sono previste aggravanti di pena come pure

nel caso fossero coinvolti pubblici ufficiali.

Sconti di pena per chi collabora con i magi-

strati e provvede alla bonifica delle aree con-

taminate. La prescrizione non consentirà più

di farla franca, anzi, vi è la previsione del

raddoppio dei termini di prescrizione per i

reati ambientali e, in caso di condanna o di

patteggiamento della pena è sempre ordinata

la confisca dei beni che costituiscono il pro-

fitto del reato o comunque di beni di valore

equivalente. Nello spirito del M5S, è possi-

bile ancora apportare migliorie da parte di

esperti. Salvatore Micillo Deputato M5S

CHI INQUINA PAGA

Il carcere per i disastri ambientali

Volantino di propaganda

Committente Sergio Puglia, Andrea Cioffi, Salvatore Micillo

La sostanziale peculiarità della legge sui

reati ambientali del Movimento 5 stelle,

a prima firma Micillo (cosiddetta legge

Micillo-Realacci), per il momento appro-

vata alla Camera, consiste soprattutto nel

rinforzare il principio del “chi inquina

paga”: finalmente chi inquina pagherà

con sanzioni severe grazie all'introduzio-

ne dei delitti ambientali nel codice pena-

le. Ora toccherà al Senato confermare la

sua approvazione e, perché no, tentare di

inserire ulteriori misure per rendere ancora

più efficace il complessivo sistema dei con-

trolli ambientali, inserendo per esempio

quanto previsto nel DDL a prima firma Nu-

gnes (Senato M5S), il cui esame avverrà ap-

punto congiuntamente con la legge Micillo-

Realacci. Ma, intanto, il Parlamento ha ap-

provato con il “Decreto Destinazione Italia”

è stata estesa anche ai soggetti responsa-

bili dell'inquinamento del sito. Al comma

5 si prevede infatti che i soggetti interes-

sati, anche se responsabili della contami-

nazione, possono accedere agli Accordi

di Programma, a condizione che i fatti

siano antecedenti al 30 aprile del 2007,

data che delinea il periodo di maggior

inquinamento dei Siti di Interesse Nazio-

nale (SIN). Inoltre, il comma 6 dello stes-

so articolo esclude i soggetti interessati

da ogni ulteriore obbligo di bonifica, moni-

toraggio, controllo e relativa gestione, e da

ogni onere derivante dagli illeciti compiuti

che non sia previsto nell'accordo. Insomma

potremmo dire l'ennesimo " condono",

questa volta a favore di chi ha violentato

ed inquinato l'ambiente prima del 2007.

Vincenzo Ferrara

M5S inasprisce le pene. Governo aiuta chi già inquina Da tempo è in atto una forte discriminazione

tariffaria tra automobilisti: essere virtuosi e

non fare incidenti, non comporta alcun pre-

mio. Il portavoce M5S al Senato, Sergio

Puglia, nella discussione del decreto

“Destinazione Italia” ha proposto un emen-

damento che prevedeva per gli automobilisti

che non hanno denunciato sinistri negli

ultimi 5 anni l'applicazione della tariffa più

bassa prevista sull'intero territorio nazio-

nale. PD, Forza Italia, Scelta Civica, Nuovo

Centro Democratico, Lega, hanno bocciato

questo emendamento limitandosi ad appro-

vare un ordine del giorno che non ha alcuna

valenza di legge ed è solo un “invito” al Go-

verno. Ancora una volta questi partiti ed i

loro esponenti hanno favorito banche ed as-

sicurazioni a discapito dei cittadini . Da ricor-

dare alle prossime elezioni. Giuseppe Capurso

dei

Cittadini

ITALIANI

una modifica all'art. 252 bis del testo unico

ambientale con cui, in sostanza, il proprie-

tario del sito inquinato, in funzione della

riconversione industriale e sviluppo eco-

nomico produttivo, potrà stipulare un

accordo con lo Stato che gli permetterà di

usufruire di finanziamenti pubblici per

nuovi investimenti. Tuttavia tale possibilità

Page 2: 03 La nostra grande bellezza

Per partecipare contattaci su Facebook oppure scrivi a [email protected]

Pompei è una città cosmopolita, meta di un

notevole flusso turistico dall’Italia e

dall’estero, grazie alla presenza dell’area

archeologica più visitata al mondo considera-

ta dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale

dell’Umanità”. Gli intellettuali, già nel

XVII sec, facevano di Pompei una delle tap-

pe del cosiddetto Grand Tour (viaggio di for-

mazione) per accrescere la loro conoscenza

in merito a politica, cultura, arte e antichità.

Passeggiando tra le imponenti rovine, si ha

l'impressione di fare un salto nel passato, di

vedere lo stile di vita del tempo tra botteghe,

mercati, teatri e templi. Il circuito degli sca-

vi pompeiani, da oltre dieci anni, registra

una media di 2,5 milioni di visitatori

all’anno con punte di quasi 3 milioni. Pur-

troppo, però, noi italiani sembriamo abituati

da sempre a tali meraviglie al punto da non

avere più la percezione del loro valore. Sarà

Ricordate la ghigliottina della Boldrini

e le proteste in aula dei nostri parla-

mentari, con tanto di ceffone alla porta-

voce Loretta Lupo, perché cercavamo

di fermare il regalo di 7,5 miliardi da

Bankitalia alle banche private? In se-

guito, 26 deputati 5 Stelle sono stati

sanzionati dalla Presidenza della Ca-

mera con la sospensione dai lavori

d'aula fino a 3 settimane ciascuno. I

parlamentari hanno deciso di usare questi

giorni di "ferie forzate" per girare l'Italia,

fare tante agorà, e informare i cittadini di ciò

che accade all'interno dei palazzi del potere.

È questo lo spirito del Movimento, fuori e

dentro il Palazzo. Il percorso di agorà itine-

ranti si concluderà il 15 aprile a Torino. Il

tour comprende 29 tappe principali, e toc-

cherà circa 80 località in tutta Italia, da Nord

a Sud, isole comprese. L'hashtag dell'evento

È bello quando la politica ti tratta da perso-

na intelligente: lo scorso 10 marzo si è vota-

to in Parlamento per l’introduzione delle

cosiddette “quote rosa” all’interno della

nuova legge elettorale. I deputati del M5S

hanno votato compatti per il no. Sarebbe

stato facile votare a favore sostenendo di

schierarsi a favore delle donne (e cercarne

così il voto). Ma è questo quello che fa bene

alle donne? Essere considerate creature da

proteggere? Un sottogruppo del genere u-

mano incapace di autonoma affermazione e

quindi bisognoso di un aiuto di stato? Biso-

gna “costringere” i cittadini a votarle per

renderle uguali? Il M5S ha già dimostrato

che è la stessa logica di potere interna ai

partiti a penalizzare la parità di genere,

mentre i cittadini, lasciati liberi di organiz-

zarsi e di scegliere, convergono naturalmen-

te verso la pari rappresentanza. Il M5S (che

ha formato le sue liste con libere primarie

sui territori) ha presentato, alle ultime ele-

zioni, 17 capilista donne su 31 liste elettora-

li (54,83%!). E oggi ha in Parlamento una

presenza femminile del 38%, contro una

media comune del 30,8%. Tale percentuale

raggiunge il 48% al Senato. Evidentemente

la democrazia è sufficiente alla parità, e il

resto è ipocrisia. Silvana Giannuzzi

Quote rosa, l’inutile Quote rosa, l’inutile umiliazioneumiliazione

I deputati sospesi dopo la vicenda dei 7,5 miliardi alle banche, incontrano i cittadini

Incontri in più di 80 città italiane per informare i cittadini su quello che succede in parlamento

2,5 milioni di visitatori l’anno, una ricchezza che si sbriciola sotto i nostri occhi

sarà #noncifermate, che verrà usato da tutti i

parlamentari per gli aggiornamenti minuto

per minuto. Per il Tour verranno impegnati

dei Camper che porteranno i parlamentari

direttamente nelle principali piazze delle

nostre città, lì dove è nata la democrazia in

questo Paese. Alessandro di Battista, uno

dei Parlamentari sospesi partecipante al

tour, scrive: ”Per la disobbedienza civile

molti parlamentari sono stati cacciati dalla

Camera. Non cacciano gli autisti dei

camorristi, non cacciano i lobbisti, non

cacciano gli inquisiti, coloro che vanta-

no conflitti di interessi, ma cacciano i

deputati che hanno combattuto contro il

decreto Bankitalia. Tutti sanno che un

grande risultato del M5S alle europee li

costringerebbe a indire nuove elezioni

politiche, e allora ce la giocheremo. Sa-

rebbe la sfida finale”. “Nel Tour- conti-

nua il deputato- parleremo di Euro, Europa,

sovranità monetaria, energetica, alimentare.”

Dobbiamo crederci: probabilmente il mo-

mento per cambiare i paradigmi della società

attraverso la presenza di cittadini nelle istitu-

zioni è davvero molto prossimo. La possibi-

lità di rovesciare democraticamente un siste-

ma marcio capita una sola volta nella vita.

Questa possibilità va colta al volo. Ci vedia-

mo in Piazza. Davide Gatto

per questo che non tuteliamo e non valoriz-

ziamo il nostro patrimonio storico-artistico-

culturale? Perché un tesoro come Pompei

si sbriciola sotto i nostri occhi senza che

sia possibile fare nulla? Infiltrazioni

d’acqua, abbandono e degrado sono all’ or-

dine del giorno. Eppure basterebbe una sem-

www.beppegrillo.it - Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto

L’Italia da anni non si occupa delle sue immense ricchezze e il turismo non viene valorizzato

plice manutenzione ordinaria. L’Italia,

ormai da anni, non si occupa a dovere del-

le sue immense ricchezze ed il turismo

non è mai stato considerato come un inve-

stimento su cui puntare per lo sviluppo del

Paese. Se nella zona ci fossero infrastrut-

ture ricettive adeguate, la città di Pompei

potrebbe essere un eccezionale punto di

snodo dal quale far partire molteplici per-

corsi culturali, enogastronomici, termali,

naturali, ecc. con il coinvolgimento di tut-

te le bellezze presenti nei territori limitro-

fi, rappresentando un vero e proprio vola-

no per l’economia regionale, nazionale,

europea e mondiale. Uno sviluppo sosteni-

bile del turismo che coinvolga i cittadini

nelle proposte progettuali potrebbe risve-

gliare nei pompeiani il senso di apparte-

nenza ad un territorio la cui bellezza non

ha eguali nel mondo. Fabio Liguori

di questi andrebbe

verificata la confor-

mità alle più recenti

linee guida. Spesso,

però, l’aspetto più

allarmante che si

riscontra risiede in

una totale mancanza

di divulgazione alla

cittadinanza della

conoscenza e dei

comportamenti da mettere in atto al fine di

prevenire e fronteggiare i rischi. Pertanto i

Piani di Emergenza bisogna redigerli

con la partecipazione dei cittadini affin-

ché questi ultimi, in caso di necessità,

siano in grado di tutelare sé stessi e pre-

servare lo straordinario territorio in cui

vivono. Gemma Oliva

Coinvolgere i cittadini nella stesura dei piani di emergenza

In Italia solo il 75% dei comuni dispone di un piano di sicurezza

L’Italia è un Paese

ricco di splendide

risorse naturali quali

fiumi, mari, laghi,

vulcani e catene

montuose. Queste

stesse risorse però,

unitamente alla con-

formazione e posizio-

ne geografica del no-

stro Paese, espongono

quest’ultimo a numerosi rischi. Infatti il ter-

ritorio italiano è reso fragile dai molteplici

fenomeni naturali (terremoti, alluvioni, fra-

ne, eruzioni vulcaniche, incendi) la cui peri-

colosità spesso aumenta a causa delle incau-

te attività dell’uomo. La Protezione Civile

ha l’obiettivo di tutelare le persone e sal-

vaguardare il territorio mediante i cosid-

detti Piani di Emergenza redatti a diversi

livelli, da quello nazionale a quello comu-

nale. Attualmente in Italia solo il 75% dei

Comuni dispone di un piano di emergenza, e

Il Movimento 5 Stelle Il Movimento 5 Stelle fa da scorta al PMfa da scorta al PM Di MatteoDi Matteo

Tirreno Power di Vado Ligure (Savona) e Ilva di Taranto sono due brutte storie di questo pae-se. Inquinamento e disastro ambientale: il dan-no alla salute dei cittadini è incontrovertibile. La centrale Termoelettrica a combustibili fossi-li di Vado Ligure, che ha come soci anche la CIR di De Benedetti, tessera numero 1 del PD, con la sua lobbie nella Commissione Bilancio ha ottenuto uno sconto fiscale di 22 mln di euro per la Sorgenia. De Benedetti versa in cattive acque, e va avanti solo foraggiato da banche compiacenti. Questa centrale sotto sequestro dalla Magistratura sarebbe responsabile, nell’arco degli anni dal 2000 al 2007, di 400 vittime; in più ci sarebbero stati tra i 1700-2000 ricoveri per malattie respiratorie e cardiovasco-lari ed oltre 450 bambini ricoverati per Patolo-

gie Respiratorie. Michele Merola

Le proposte del

Movimento 5 Stelle

Per l’Europa

TIRRENO POWER Connivenze ed omissioni

all’origine del disastro 12.03.2014, Roma- Aula Bunker di Rebib-

bia. Continua il Processo Stato/Mafia. La

particolarità di questa udienza è stata la

presenza in aula di una ventina di Parla-

mentari del M5S , i quali sottolineano in

modo netto che si sta dalla parte dei magi-

strati che indagano sulla mafia e sui rap-

porti oscuri con essa. “Scorta Civica” al

PM Di Matteo, vittima di minacce di mor-

te, e riflettore acceso per difendere il Pro-

cesso dai suoi tanti nemici, anche istituzio-

nali. La deputata Giulia Sarti, membro del-

la Commissione anti mafia, ha sottolineato

l'importanza di creare un comitato che si

occupi delle trattative, per accertare e con-

dannare le responsabilità politiche di chi ha

trattato, di chi ha taciuto per vent’anni e di

chi ha mentito. Un messaggio solidale del

M5S verso chi ogni giorno, anche a rischio

della propria vita è servitore dello Stato.

Giusy Zangirolami

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Un’area da 1.000.000 di metri quadrati,

1000 operai su turni di 20 ore su 24. Proce-

dure attuative in deroga al codice degli ap-

palti. Una corsa contro il tempo a suon di

milioni per costruire strutture che verranno

poi rimosse. Lo scorso 15 marzo, 80 parla-

mentari del Movimento 5 Stelle, insieme a

Beppe Grillo, sono andati a Milano per fare

luce sull’ennesima, enorme speculazione

italiana. Il vero obiettivo di questo mega-

evento non è “nutrire il pianeta, energia per

la vita”, non sono il cibo, l’energia, le eccel-

lenze italiane. Nella migliore tradizione

italiana, gli interessi veri sono altrove.

Dapprima nella spartizione di poltrone, pote-

re e visibilità per i politici, poi nella costru-

zione di strade, case, centri commerciali e di

una metropolitana che sarà completata alme-

no un anno dopo la fine della manifestazione.

E alla fine di tutto c’è il dopo Expo, il vero

nocciolo della questione, la manna dal cielo

È vero che sono stati espulsi perché hanno

criticato Beppe Grillo? “No, assolutamen-

te. Noi avevamo accertato da tempo che non

erano in linea con il Movimento, che stava-

no creando gruppi politici, addirittura con

loghi alternativi per fare correnti sul territo-

rio. Non vogliamo diventare come la DC

della prima Repubblica. Per questo abbiamo

chiesto ai cittadini iscritti al portale se que-

ste persone potevano continuare a rappre-

sentare il M5S oppure no”. C’è stato anche

un problema con i loro gruppi di prove-

nienza? “Sì, diversi meetup locali, a causa

dei loro pessimi rapporti con questi parla-

mentari, ci sollecitavano a chiedere alla rete

se queste persone potevano ancora rappre-

sentare il Movimento in Parlamento. Ci ten-

go a precisare che, né i parlamentari, né

Grillo possono espellere qualcuno. Gli unici

a decidere in merito sono i cittadini iscritti al

L'Italicum - la legge elettorale elaborata

da Renzi e Berlusconi - ripropone mecca-

nismi analoghi al Porcellum. Infatti, dopo

decine di annunci e comparsate televisive,

Renzi ha presentato la nuova legge elettora-

le che - ritoccata dal Cavaliere - ha ricevuto

il placet della Camera e si appresta ad essere

votata al Senato. Essa nasce a seguito della

sentenza della Consulta n. 1/2014, che ha

sancito la illegittimità del Porcellum per due

aspetti: l’attribuzione di un premio di mag-

gioranza alla coalizione vincente, sganciato

dal raggiungimento di una soglia minima di

voti; la eliminazione delle preferenze in mo-

do da affidare ai partiti la scelta degli eletti.

L’Italicum, invece, prevede che per avere il

premio di maggioranza la coalizione vincen-

te debba raggiungere almeno il 37% dei vo-

ti, ma fissa al 4,5% la soglia di sbarramento

in ciascuna coalizione. Questo cosa signifi-

ca? Se Sel, Scelta Civica e Tsipras corrono

insieme al PD e si fermano al 4,4% quei

voti non consentiranno a loro di entrare in

Parlamento, ma andranno a beneficio del

PD: in altre parole, si vota una lista, ma se

ne avvantaggia una diversa, comprimendo

la rappresentatività della Camera e alterando

il criterio di traduzione dei voti in seggi.

L’effetto è che alla distorsione già realizza-

ta dal premio di maggioranza (la coalizione

che prende il 37% dei voti ha il 55% dei

seggi), se ne aggiunge una ulteriore interna

alla coalizione, perché la lista che supera

lo sbarramento prende i seggi anche degli

alleati che non lo hanno superato.

Nell’esempio di sopra il PD con poco meno

del 25% dei voti potrebbe avere il 55% dei

seggi, ed il voto del 30% degli elettori var-

rebbe zero, depotenziando in maniera gra-

vissima la sovranità popolare che ha nel

voto la sua principale – seppure non unica –

forma di esercizio. Ad aggravare il quadro,

PD e PDL non hanno reintrodotto le prefe-

renze, lasciando ai vertici dei partiti la scelta

dei candidati e alimentando il deficit di de-

mocrazia e rappresentatività del nostro siste-

ma. Domenico Damiano

Una manna dal cielo per i proprietari dei terreni. Per la prima volta usati suoli privati

portale, i quali hanno anche deciso, ad e-

sempio, chi doveva essere il candidato alla

Presidenza della Repubblica”. Avviare la

procedura di espulsione subito dopo

l’incontro di Grillo con Renzi ha fatto

sembrare, agli occhi degli Italiani, che

l’espulsione fosse avvenuta perché questi

parlamentari erano in disaccordo con

Grillo. “Non è cosi. Noi non facciamo cal-

coli di opportunità politica. Se fosse così, ci

saremmo tenuti i rimborsi elettorali, facendo

come fanno tutti, che dicono una cosa e poi

ne fanno un’altra. Vi ricordo che abbiamo

restituito 42 milioni di euro. Tornando alle

espulsioni, vengono chieste quando ci sono

elementi tali da farle chiedere, e non badia-

mo a calcoli politici o mediatici. Faccio an-

che notare che tutti quelli che sono andati

via, alla fine, nonostante la stampa e la tv li

abbiano fatti passare per martiri, si sono tutti

tenuti lo stipendio fino all’ultimo centesimo.

Il nostro agire non deve essere dettato da

quello che conviene far vedere in TV o sui

giornali, ma da quello che conviene fare per i

cittadini. Non dobbiamo correre dietro al

consenso”. Altre espulsioni? “Se c’è ancora

chi non restituisce i soldi, si ma bisognerà

chiederlo ai cittadini perché solo loro potran-

no decidere”. Giovanni Erra

per i proprietari dell’area, e i costruttori. Il

terreno interessato era una zona agricola, del

valore di 10€ al mq. Poi qualcuno ha pensato

di farci la fiera e ha usato Arexpo SpA per

comprarli. Il piano urbanistico è stato modi-

ficato. L'agenzia del territorio ha stimato

che il valore dell'area agricola sarebbe

10€, ma se diventasse zona industriale-

commerciale-residenziale varrebbe molto di

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Ad un anno dall’inizio della fiera, si vede ancora solo polvere ed una grande inutile colata di cemento

più, ovvero 163€ al mq. Così, sul suolo

pagato 163 milioni di euro, viene ceduto il

diritto di uso a Expo 2015 SpA fino a giu-

gno 2016. Dopo, alla fine della fiera,

l'area ritorna ad Arexpo SpA, con tutte

le urbanizzazioni fatte e pagate con i

soldi nostri. Alla fine avremo

"valorizzato" un’area ex agricola a favore

di chi aveva un suolo abbandonato e non

coltivato. Ancora una volta la rendita fon-

diaria ha avuto la meglio sul benessere

collettivo. Expo nasce come un "orto pla-

netario" e finirà con una speculazione sul

valore del suolo. Mai un’Esposizione

Universale era stata fatta su suoli priva-

ti. Un'altra Expo era possibile, e i por-

tavoce del M5S ne hanno parlato insie-

me al prof. Battisti al Politecnico di Mi-

lano. Un’Expo diffusa per la città, che

avrebbe valorizzato gli artigiani locali e le

piccole attività. Andrea Cioffi Senatore M5S

dente alle loro esi-

genze, sottotitolando

per esempio un mag-

gior numero di pro-

grammi e tutti i tg.

Terzo punto: traspa-

renza su stipendi e

curricula di dipenden-

ti e collaboratori. La

legge impone all’azienda la loro pubblica-

zione e il contratto ribadirà questo obbli-

go. Proprio la trasparenza è il principio

che ha ispirato il lavoro in questi mesi in

Vigilanza: per la prima volta sono stati

resi noti in Commissione gli stipendi a

fasce dei dirigenti Rai, la lista degli appal-

ti esterni, il piano industriale. Continuere-

mo su questa scia, l’unica per noi percor-

ribile anche per raggiungere l’obiettivo

primario del M5S in questa commissione:

mettere fine alla lottizzazione partitica

della Rai. Se ci riusciremo, io sarò

l’ultimo Presidente della Vigilanza Rai.

Roberto Fico Presidente Commissione Vigilanza Rai

Roberto Fico, M5S e Presidente Commissione Vigilanza RAI

Nelle ultime settimane, giornali e televisioni hanno dedicato ampio spazio alle espulsioni dei senatori pentastellati, descritti come vitti-me di pratiche antidemocratiche interne al M5S. La stessa attenzione per le espulsioni

del movimento non è però stata dedicata alle numerose espulsioni in seno al PD e PdL. Delle espulsioni PD è piena la politica italiana: dai 4 amministratori della Val di Su-sa perché contrari al TAV Torino –Lione, al militante di Agropoli cacciato perché aveva denunciato il nesso tra politica e sacco edili-zio nel Cilento. Il Pdl non è da meno: per nascondere i cambi di casacca e di programmi si ritorna all’esperienza di Forza Italia, senza dimenticare le scissioni con Fini, Alfano, Me-loni, La Russa e le espulsioni a livello locale.

Giuseppina Attianese

Vi scrivo alla vigilia di

una seduta della Com-

missione di Vigilanza

Rai. Siamo al lavoro da

qualche mese sul Con-

tratto di Servizio, il do-

cumento fondamentale

che regola i rapporti tra

Viale Mazzini e lo Sta-

to (Ministero dello Sviluppo Economico), e

su cui l’organo bicamerale che presiedo è

chiamato ad esprimere un parere funzionale

alla sua approvazione definitiva. Tre le novi-

tà che mi auguro vengano confermate:

l’introduzione della norma che vieta alla Rai

di commissionare alle società di produzione,

detenute da agenti dello spettacolo, pro-

grammi in cui siano presenti a qualunque

titolo gli artisti da loro rappresentati.

L’intento è porre fine a una pratica che in

altre tv pubbliche, come la Bbc, è vietata o

considerata eticamente disdicevole. Vorre-

mo, poi, assicurare alle persone con disabili-

tà un servizio pubblico completo e rispon-

SALVIAMO IL

PAESAGGIO

Stop al consumo di suolo

Il vicepresidente della camera prova a chiarire i motivi delle espulsioni nel Movimento 5 Stelle

Tutti quelli andati via, passati in TV come martiri, si sono tutti tenuti lo stipendio

Il M5S ambiente ha disegnato le norme

per impedire il consumo selvaggio del ter-

ritorio e la cementificazione indiscriminata.

Oggi più che mai il suolo rappresenta una

risorsa preziosa, per l’economia agricola e

turistica. 17 gli articoli che compongono il

disegno di legge. Particolare attenzione è

posta alla salvaguardia dei suoli agricoli, sia

per prevenire il rischio idrogeologico, sia per

valorizzare un settore che può essere fonte di

ricchezza, qualità, lavoro ed indipendenza

alimentare. Le nuove trasformazioni urbane

devono essere collocate all’interno delle zo-

ne già urbanizzate ed è necessario ampliare

le categorie dei beni paesaggistici vincolati,

includendovi anche le aree agricole. Altra

questione cruciale, in un momento di crisi

come quello che il paese sta vivendo: l’uso

produttivo e sociale del patrimonio immobi-

liare pubblico, da assegnare ai giovani im-

prenditori per consentirgli di sperimentare

innovazione e impresa. E da utilizzare come

strumento per risolvere il diritto all’abitare

di tutti i cittadini. Mena De Filippo

Come funziona la nuova legge elettorale

Espulsioni negli altri partiti ma TV e stampa le ignorano

Page 4: 03 La nostra grande bellezza

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“Con la cultura non si mangia”diceva,

qualche anno fa, un potente ministro, men-

tre i musei e siti archeologici urlavano la

propria sconsolata indignazione. La cattiva

gestione del patrimonio culturale italiano ha

messo a nudo politiche senza visione, né

prospettiva, dove tagli, sperperi e assenza di

manutenzioni riducono al degrado, e ad una

insufficiente valorizzazione, perfino i siti

riconosciuti dall’Unesco come patrimonio

dell’Umanità. I ripetuti crolli di Pompei por-

tarono, anni fa, ad invocare i caschi blu

dell’Onu per la gestione degli scavi archeo-

logici. Il litorale del parco nazionale del Ci-

lento, riconosciuto come Riserva della Bio-

sfera, è preda di una capillare cementifica-

zione. Lo scenario è ancora più sconfortante

se si comparano le politiche e i dati del Bel-

paese con quelli di altri paesi occidentali,

come la Francia, dove la cultura crea introiti

Lo scorso dicembre si

è tenuto a Bruxelles il

Forum dei giovani

Parlamentari dell'U-

nione Europea, il cui

tema principale è stato

l’occupazione giovanile.

Per il M5S hanno parte-

cipato i portavoce Clau-

dio Cominardi, Davide

Tripiedi e Tiziana Cipri-

ni ed è stata una parteci-

pazione che ha lasciato

il segno! Il discorso di Cominardi, infatti,

è stato definito come il più commovente e

culturalmente evoluto nonché il più euro-

peista mai ascoltato in tempi recenti a Bru-

xelles e, addirittura, la BBC ha aperto con

questa notizia il suo telegiornale. In realtà,

se n’è parlato in tutte le capitali europee,

tutte tranne Roma. Ma cosa avrà mai detto

Se in Italia avessimo avuto politici compe-

tenti e in grado di capire le dinamiche dei

mercati, sarebbe stata valutata diversamente

l'importanza del settore agricolo che tuttora

riceve scarsa considerazione da parte del

Governo. Il M5S si è posto come priorità

una razionale ripartizione dei 52 milioni

di € previsti dalla Politica Agricola Co-

mune per l'Italia. Quindi, NO a spartizioni

clientelari ed a assistenzialismo a pioggia,

bensì proposte per far crescere il settore con

scelte che avranno validità per 7 anni. In-

nanzitutto l'individuazione dei veri agricol-

tori attivi e non imprese fittizie, consideran-

do "minima" l'attività di lavoro agricolo

diretto svolta per almeno 900 ore l'anno. Un'

altra proposta è di accordare i pagamenti

soprattutto ai marchi a denominazione e ai

settori dove si premia la qualità rispetto

alla quantità. Inoltre, con opportuni finan-

ziamenti, evitare l'abbandono delle aree ru-

rali e la relativa riduzione del presidio terri-

toriale. Aiuti economici anche per produrre

mangimi senza materie prime geneticamen-

te modificate. Infine il M5S ha chiesto di

sbloccare il Patto di stabilità per le quote

da cofinanziare nei Piani di Sviluppo Rura-

le, affinché i fondi vengano subito erogati a

coloro che investono nello sviluppo del ter-

ritorio. Giuseppe Capurso

Discorso del Portavoce del M5S Cominardi al forum dei giovani parlamentari a Bruxelles

E’ tempo di capire che bisogna investire nella cultura per garantirci un futuro

questo giovane parla-

mentare del M5S di tanto

eclatante da suscitare

l’attenzione di tutta Eu-

r o p a t r a n n e c h e

dell’Italia? Ha parlato di

lavoro e disoccupazione

giovanile, temi comuni a

450 milioni di europei;

tuttavia, le sue parole

sono state come macigni

per un’Italia che da anni

non investe sui giovani,

sull’innovazione e sulla coesione sociale, ed

ecco che la stampa italiana, che è tutto tran-

ne che libera, ha ritenuto di omettere ogni

citazione a riguardo. “[…] L’Unione Euro-

pea -ha detto- deve intraprendere un ampio

piano sociale inteso a stabilire livelli di

standardizzazione al rialzo dei diritti sociali

e del lavoro […] L’UE dovrebbe abbassare

le soglie minime di valore dei progetti finan-

ziabili e in compenso non richiedere liquidi-

tà dimostrabile o cofinanziamenti a chi fa le

domande, ma solo che abbiano progetti

“start up” realmente innovativi. In realtà

tutti i progetti Europei e nazionali ormai

fanno riferimento a una economia che non

esiste più. Quella del capitale finanziario.

Invece stiamo entrando nell’economia del

capitale sociale! [...] La Banca Europea de-

gli Investimenti deve cambiare la sua politi-

ca di “andare sul sicuro” e finanziare con i

loro prestiti a tassi bassissimi solo

“tecnologie provate […] dovremmo svilup-

pare una strategia internazionale di promo-

zione dell’Europa Sociale con l’aiuto della

Confederazione europea dei Sindacati e sfi-

dare la Cina e gli altri paesi BRIC e in via di

sviluppo proprio su questo terreno”. Questo

è il M5S che si prepara a conquistare

l’Europa! Elvira Santaniello

e indotto perché supportata dal Governo, e

il patrimonio artistico è oggetto di attenta

cura e manutenzione. A Lens, si organizza-

no eventi come “Gli Etruschi e il Mediter-

raneo”: i gioielli dell’archeologia etrusca di

Cerveteri vengono valorizzati in Francia e

poco considerati in patria. Basti ricordare

ancora il modello Bilbao, dove il Guggen-

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heim attrae circa un milione di visitatori

all’anno ed è una delle istituzioni culturali

europee che presenta il più alto livello di

autofinanziamento: circa i due terzi dei

ricavi sono prodotti ai botteghini del mu-

seo. Si calcola che solo nel 2011 ha gene-

rato 274 milioni di euro, con ricavi per il

fisco spagnolo di oltre 42 milioni;

l’indotto, nei primi 3 anni di vita, ha supe-

rato i 635 milioni di dollari e 6000 posti di

lavoro generati. Altrove la cultura è un

affare e non un costo o un lusso, ma una

risorsa. È uno dei pochi settori che può

produrre risultati rilevanti. Non dimenti-

chiamo che parliamo di una risorsa nostra,

che nessuno ci può togliere, perché l’arte,

il patrimonio architettonico, l’ambiente,

sono l’essenza dell’Italia. È tempo che si

capisca che nella cultura bisogna investire.

Tommaso Primo Malerba

L’omosessualità è scien-

tificamente definita una

variabile del comporta-

mento umano; per fare

un esempio, è come se

si discriminasse una

persona per il colore

della sua pelle, e una

mancanza di leggi che li

tuteli è una violazione dei diritti umani, un

classificare i cittadini in serie A e serie B.

Bisogna dire, altresì, che c’è una strettis-

sima connessione tra sviluppo economi-

co e il rispetto dei diritti umani, poiché

solo una nazione che rispetta i diritti

favorisce lo sviluppo economico. Il PD ha

sempre fatto false promesse, sempre disat-

tese; la destra li ha negati in nome di un

fondamentalismo religioso, ed entrambi

continuano a far rimanere l’Italia maglia

nera d’Europa. L’unica forza politica che

seriamente vuole i diritti è il M5S! Nessu-

no deve restare indietro: solo così garanti-

remo uno stato di diritto e uno sviluppo

economico! Max Gambardella

Il 29.01.14 la Presidente Boldrini applicò per

la prima volta la tagliola troncando il dibatti-

to su Bankitalia. Recentemente, il Commis-

sario europeo alla concorrenza ha inviato una

lettera al ministero dell’Economia, avente

come oggetto una richiesta di chiarimento

del decreto Imu-Bankitalia varato dall’attuale

governo, per capire se dietro la rivalutazione

miliardaria del capitale sociale della Banca

centrale si celi un aiuto di Stato mascherato,

perché fortemente limitato dalle norme

dell’Unione europea. Aiuti, in particolare,

agli istituti bancari che prima trarranno bene-

fici in termini di patrimonializzazione della

rivalutazione, e poi dalla vendita delle quote

stesse. I parlamentari M5S avevano avvertito

Saccomanni che poteva configurarsi il ri-

schio di aiuti di Stato alle banche private, ma

l’unica risposta è stata quella della Presidente

Boldrini che, tramite una commissione, ha

sospeso 22 deputati del M5S per 10 sedute.

Sergio Vaccaro

Solo una nazione che rispetta i diritti favorisce lo sviluppo

Diritti LGBT in Italia.

Con l’acronimo LGBT si

identificano le persone

lesbiche, gay, bisessuali e

transessuali. I diritti

LGBT fanno parte del

più ampio spettro dei

diritti umani e includo-

no: 1. Leggi contro i cri-

mini d'odio che prevedano sanzioni alla vio-

lenza contro le persone LGBT motivata da

pregiudizio 2. Riconoscimento delle relazio-

ni omosessuali, tramite unioni civili o matri-

monio omosessuale 3. L’omo genitorialità 4.

L’adozione da parte di coppie dello stesso

sesso 5. Riconoscimento dell’identità di ge-

nere senza intervento chirurgico. L’Italia, al

momento, è il fanalino di coda in Europa

per i diritti civili LGBT e più volte è stata

richiamata dalla comunità europea anche

con multe fino a 120 milioni di euro;

l’ultima è la relazione Lunacek, dal nome

della europarlamentare che l’ha presentata,

che sollecita per l’ennesima volta l’Italia ad

approvare leggi per i diritti LGBT.

7,5 miliardi alle banche7,5 miliardi alle banche7,5 miliardi alle banche

l’UE chiede chiarimentil’UE chiede chiarimentil’UE chiede chiarimenti

Una politica

agricola a 5 stelle

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