1. cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Prof Biasco 2006 1. Cariche elettriche e forze elettrostatiche In natura esistono 4 tipi di forze fondamentali: Interazione gravitazionale: moto planetario, moto dei corpi celesti e delle galassie, caduta dei corpi nel campo gravitazionale. Interazione Elettromagnetica: forze di contatto, f. di attrito, tensione superficiale, f. delle molle, f. di coesione, f. di adesione …. Interazione Debole: responsabile del decadimento radioattivo , , sono nuclei di elio 4 2 He; emissione di un elettrone o di un positrone; sono fotoni di alta energia. Interazione Forte: responsabile delle reazioni nucleari.

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1. Cariche elettriche e forze elettrostatiche. In natura esistono 4 tipi di forze fondamentali: Interazione gravitazionale: moto planetario, moto dei corpi celesti e delle galassie, caduta dei corpi nel campo gravitazionale. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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1. Cariche elettriche e forze elettrostatiche

In natura esistono 4 tipi di forze fondamentali:• Interazione gravitazionale:

moto planetario, moto dei corpi celesti e delle galassie, caduta dei corpi nel campo gravitazionale.

• Interazione Elettromagnetica:forze di contatto, f. di attrito, tensione superficiale, f. delle molle, f. di coesione, f. di adesione ….

• Interazione Debole:responsabile del decadimento radioattivo , , sono nuclei di elio 4

2He; emissione di un elettrone o di un positrone; sono fotoni di alta

energia.

• Interazione Forte:responsabile delle reazioni nucleari.

Page 2: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrostatica

In queste lezioni ci occuperemo dei fenomeni elettromagnetici. Inizieremo, come sempre, dalle situazioni più semplici, cioè dall’elettrostatica:

le cariche elettriche che interagiscono tra loro sono ferme.

Sin dall’antichità era noto che l’ambra strofinata con la pelliccia di un animale acquista la proprietà di attirare corpi leggeri. (Talete di Mileto 640 - 546 a.C.)

Non solo l’ambra ma anche altri corpi strofinati acquistano la proprietà di attrarre corpi leggeri, cioè si ELETTRIZZANO (per strofinio):

vetro con la seta, ebanite, plastica, ……

Elettricità deriva dal greco elektron = ambra

Page 3: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrostatica

Quanti tipi di elettrizzazione esistono?

Due bacchette di ambra elettrizzate, strofinandole con una pelliccia, si respingono

Analogamente elettrizzando due bacchette di vetro e avvicinandole noteremo che esse si respingono.

Page 4: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrostatica

Avvicinando invece una bacchetta di ambra elettrizzata ad una di vetro elettrizzata osserveremo che le due bacchette si attraggono.

Ambra con Ambra ------> forza Repulsiva

Vetro con Vetro ------> forza Repulsiva

Ambra con Vetro ------> forza Attrattiva

Allora, i corpi elettrizzati allo stesso modo,

ambra-ambra, vetro-vetro ….., si respingono

Page 5: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrostatica

Ambra con Vetro ------> forza Attrattiva

Corpi elettrizzati in modo diverso,

ambra-vetro, si attraggono

Qualunque altro corpo o si elettrizza come l’ambra (la respinge) o si elettrizza come il vetro (lo respinge).

Allora esistono due sole modalità di elettrizzazione:

come l’Ambra: elettrizzazione NEGATIVA

come il Vetro: elettrizzazione POSITIVA

++

+

+- - --

Page 6: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrostatica - la carica elettrica

Diremo che l’ebanite, che si elettrizza negativamente, possiede carica negativa

Il vetro, che si elettrizza positivamente, possiede carica positiva +

Allora cariche dello stesso segno si respingono e cariche di segno contrario si attraggono.

+ + oppure ===> Forza REPULSIVA

+ ===> Forza ATTRATTIVA

Page 7: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrizzazione per Strofinio - Elettrostatica

Ob. Spiegare l’elettrizzazione dell’ebanite e del vetro in seguito allo strofinio.

Tutti i corpi sono formati da atomi. Gli atomi sono formati da un nucleo costituito da protoni, carichi positivamente, e da neutroni privi di carica. Attorno al nucleo ruotano gli elettroni che sono carichi negativamente.

elettroniprotoni

neutroni

Page 8: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Elettrizzazione per Strofinio - Elettrostatica

L’Elettrone ha carica e = 1,60 1019 C e massa me = 9,11 1031 kg

Il Protone ha carica e = + 1,60 1019 C e massa mp = 1,673 1027 kg

Il Neutrone è privo di carica ed ha una massa mn = 1,673 1027 kg

elettroniprotoni

neutroni

Diametro dell’atomo compreso tra 2 1010 m e 5 1010 m

Diametro del nucleo dell’ordine di 1014 m

Page 9: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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In condizioni normali il numero di protoni è uguale al numero degli elettroni per cui la carica totale dell’atomo è zero, l’atomo risulta elettricamente neutro.

Atomo d’idrogeno H - 1 protone e 1 elettrone carica totale = e + (- e) = 0 C

Elettrizzazione per Strofinio - Elettrostatica

Tuttavia gli elettroni più esterni possono passare da un atomo all’altro dello stesso elemento o di elementi diversi (es. legame ionico e covalente)

Page 10: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Atomo di Elio He - 2 protoni, 2 neutroni e 2 elettroni

carica totale = 2e + 2(-e) = 0 C

Elettrizzazione per Strofinio - Elettrostatica

Atomo di Litio Li - 3 protoni, 4 neutroni e 3 elettroni carica totale = 3e + 3(-e) = 0 C

Page 11: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Se adesso strofiniamo un corpo, es. l’ambra, con una pelliccia alcuni elettroni passano dalla pelliccia all’ambra. L’ambra assume carica negativa e la pelliccia, avendo un eccesso di protoni, carica positiva. ++ + +

--

--

Elettrizzazione per Strofinio - Elettrostatica

Analogamente strofinando il vetro con la seta si verifica uno spostamento di elettroni dal vetro alla seta. La seta si carica negativamente e il vetro (avendo un eccesso di protoni) positivamente.+

+

++

----

Page 12: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di quantizzazione della carica

La carica del protone o dell’elettrone sono cariche elementari cioè sono le più piccole possibili e non sono divisibili.Ogni altra carica è multipla della carica elementare, cioè qualunque altra carica è del tipo

Q = n ( e) con n numero naturale

Elettrostatica

Page 13: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Polarizzazione - Elettrostatica

Come mai anche piccoli oggetti neutri vengono attratti da un corpo carico?.

Dobbiamo distinguere tra corpi isolanti e corpi conduttori

Negli Isolanti il fenomeno è dovuto alla polarizzazione.Polarizzazione per deformazione: gli atomi più vicini alla superficie dell’isolante, sotto l’azione di un corpo carico, si deformano in seguito allo stiramento delle orbite degli elettroni.

Atomo normaleAtomo polarizzato

Page 14: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Polarizzazione - Elettrostatica

Se avviciniamo ad un isolante neutro una sbarretta carica positivamente, gli atomi del corpo si deformano sotto l’azione della carica esterna, gli elettroni sono attratti dalla sbarretta e i protoni ne sono respinti.

- +- +- +

- +

- +- +

- +- +

- +

- +

- +

- +

- +

- +

- +

- +

- +

- +- +

- +- +

Si forma uno strato di carica negativa sulla superficie del corpo neutro affacciata alla sbarretta positiva “carica di polarizzazione”e uno strato di carica positiva sul lato opposto. La sbarretta e il corpo si attraggono.

Page 15: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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2. Isolanti e Conduttori - Elettrostatica

Isolanti o Dielettrici. Sono i corpi in cui la carica elettrica rimane localizzata nella zona in cui è stata prodotta, le cariche non possono muoversi nel corpo.Negli isolanti gli elettroni sono legati al nucleo da cui non riescono a staccarsi o se ne staccano in numero molto limitato. Esempi: ambra, vetro, legno, ceramica, materie plastiche in genere, …..

Conduttori. Nei conduttori la carica elettrica prodotta o fornita in un punto può muoversi liberamente in tutto il corpo. Allora si distribuisce su tutta la superficie perché le cariche dello stesso segno respingendosi si portano il più lontano possibile.Nei conduttori gli elettroni più esterni non sono vincolati al nucleo per cui riescono a sfuggire con estrema facilità (elettroni di conduzione). Esempi: ferro, rame, argento, in genere tutti metalli.

Page 16: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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3. La legge di Coulomb - Elettrostatica

Quanto è intensa la forza con cui interagiscono le cariche elettriche?

+ + oppure ===> Forza REPULSIVA

+ ===> Forza ATTRATTIVA

++R

q1

F21F12

q2

R

q1

F21

F12

q2

+R

q1

F21F12

q2

Page 17: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

Lo studio sperimentale della forza d’interazione tra le cariche, fatto da

Coulomb (1736 - 1808), prova che F è direttamente proporzionale al

prodotto delle cariche q1q2 inversamente proporzionale al quadrato della

distanza R2 e dipende da un coeff. di proporzionalità k.

++R

q1

F21F12

q2

La determinazione della forza fu ottenuta per via sperimentale mediante la

bilancia di torsione, apparecchiatura inventata da Coulomb.

(Cavendish nel 1798 utilizzò lo stesso strumento per misurare la forza di

attrazione tra masse per la verifica sperimentale della legge di gravitazione

universale)

Page 18: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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F q1q2

F 1/R2

F dipende dal mezzo nel quale

sono immerse le cariche

La legge di Coulomb - Elettrostatica

La bilancia di torsione.

La forza con cui interagiscono le cariche si calcola misurando l’angolo di

rotazione del bilanciere che si ferma quando il momento determinato dalla

forza elettrostatica è uguagliato dal momento di torsione del filo.

Page 19: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Legge di Coulomb: La forza con cui interagiscono due cariche puntiformi è

diretta lungo la retta congiungente le due cariche,

è repulsiva se le cariche sono concordi,

attrattiva se sono discordi,

è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche q1q2,

inversamente proporzionale al quadrato della distanza R2 e

dipende dal dielettrico.

221.

R

qqkF

k = 8,99 109 9 109 Nm2/C2 costante di Coulomb nel vuoto

La legge di Coulomb - Elettrostatica

Page 20: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

Nel sistema internazionale S. I. l’unità di misura fondamentale per

l’elettricità è l’ampere A che è una misura di corrente.

Per il momento useremo l’unità di misura per la carica il coulomb (simbolo

C) come se fosse fondamentale.

1 coulomb = carica che posta alla distanza di 1 m da una carica uguale la

respinge (nel vuoto) con la forza di 9 109 newton

++1 m

1 C

F = 9 109 N

1 C

F = 9 109 N

Page 21: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

La costante k può essere espressa nella forma

Dove 0 = 8,85 1012 C2/(N m2) costante dielettrica del vuoto

04

1

k

Per cui la forza d’interazione elettrostatica può essere scritta anche in questo

modo:

221

02

21

4

1

R

qq

R

qqkF

Page 22: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

Prof Biasco 2006

La legge di Coulomb - Elettrostatica

Se le cariche si trovano in un dielettrico vuoto la forza F con cui esse

interagiscono è inferiore alla forza F0 che si avrebbe nel vuoto.

F < F0

Ciò è dovuto agli effetti della polarizzazione del dielettrico interposto.

Il rapporto F0 / F = r > 1 è costante e caratteristico del dielettrico

r costante dielettrica relativa del mezzo

Quindi, la forza d’interazione elettrostatica in un dielettrico è data da:

221

0

0

4

1

R

qqFF

rr

Page 23: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

Valori della costante dielettrica relativa di alcune

sostanzeDielettrico r

Aria (a 1 atm) 1,00059

Idrogeno (a 1 atm) 1,00026

Alcool 25

Acqua 80

Petrolio 2,1

Glicerina 42,5

Ebanite 2

Vetro 5 – 10

Plexiglas 3,40

Paraffina 2,1

Page 24: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

La legge di Coulomb e la legge di Newton della gravitazione universale

hanno la stessa forma:

Vediamo le analogie e le differenze:

221

R

qqkFC

221

R

mmGFN

Analogie Differenze• entrambe diminuiscono col quadrato delle distanza

• entrambe sono direttamente proporzionali rispettivamente al prodotto delle cariche e al prodotto delle masse.

• forza gravitazionale è solo attrattiva

• forza elettrostatica può essere attrattiva o repulsiva.

• ordine di grandezza determinato dalle costanti è notevolmente diverso: k = 8,988 109 Nm2/C2

G = 6,672 1011 Nm2/Kg2

Page 25: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

Esempio L’elettrone si muove su un’orbita circolare intorno al protone fermo. La

forza responsabile del moto circolare dell’elettrone è la forza di attrazione tra

protone ed elettrone.

Dato che il raggio dell’orbita dell’elettrone è 5,29 1011 m, che la massa

dell’elettrone è 9,1 1031 kg, la massa del protone è 1,67 1027 kg calcolare il rapporto

tra forza elettrostatica e gravitazionale e la velocità dell’elettrone.

Calcoliamo la forza d’interazione elettrostatica tra

elettrone e protone:

Nm

CCCmN

r

qqkFe

8211

1919229

221 1082,8

1029,5

1060,11060,1)/(109

F e

v

+

-

Page 26: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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F e

v

+

-

La legge di Coulomb - Elettrostatica

Calcoliamo la forza d’interazione

gravitazionale tra elettrone e protone:

Nm

kgkgkgmN

r

mmGFg

47211

27312211

221 1062,3

1029,5

1067,11011,9)/(1067,6

Calcoliamo il rapporto tra le due forze:

3947

8

1026,21062,3

1082,8

N

N

F

F

g

e

Page 27: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

Oss. L’interazione elettrostatica è enormemente più grande della forza

gravitazionale, per cui, a livello atomico le forze gravitazionali sono

assolutamente irrilevanti.

Non così a livello astronomico dove è predominante la forza gravitazionale:

- i corpi nel loro complesso sono neutri per cui la forza elettrostatica

non ha alcun effetto.

- le masse sono molto grandi.Calcoliamo la velocità con cui l’elettrone ruota attorno al nucleo.

Poiché la forza centripeta è data dalla forza elettrostatica avremo che:

m

rFv cui da

r

vmF e

e

2

Page 28: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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La legge di Coulomb - Elettrostatica

rm

ke

m

rr

ek

m

rFv

ee

e

2

2

Da cui si ottiene che v = 2,18 106 m/s = 7,85 106 km/h

F e

v

+

-

Page 29: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

Supponiamo di avere un sistema formato da quattro cariche puntiformi: q1,

q2, q3, q4 (fig.). Vogliamo calcolare (per esempio) la forza che agisce sulla

carica q2 dovuta alla sua interazione con le altre tre cariche.

Come determinare la forza d’interazione quando le cariche elettriche sono più di due?

q 1

q 2

q 3

q 4+

+

+

-

Page 30: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

Determiniamo le forze:

• F21 dovuta all’interazione tra le cariche 1 e 2,

• F23 interazione tra le cariche 2 e 3,

• F24 dovuta all’interazione tra le cariche 2 e 4.

q 1

q 2

q 3

q 4+

+

+

-

F21

F24

F23

Page 31: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

La forza risultante F2 su q2 è la somma

vettoriale delle forze F21, F23, F24.

q 1

q 2

q 3

q 4+

+

+

-

F 2

Principio di sovrapposizione: La forza risultante F che agisce su

una carica q, a causa dell’interazione con altre cariche, è la somma

vettoriale delle forze che ciascuna altra carica, presa singolarmente,

esercita su q.

Page 32: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

Supponiamo di avere un filo carico con carica totale Q (fig.). Vogliamo

calcolare la forza che il filo esercita sulla carica puntiforme q.

E se la distribuzione di carica non è discreta ma continua quale sarà la forza risultante su una carica q?

Densità lineare di carica è la carica per unità di lunghezza:

= Q/L (C/m) cioè, carica totale del filo diviso la sua lunghezza.

q+

Q

Page 33: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

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Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

Per calcolare la forza risultante su q divideremo il filo in tanti piccoli tratti

ciascuno del quali si possa considerare come puntiforme, considereremo la

forza che ciascuno di tali tratti esercita su q, quindi determineremo la somma

vettoriale di tali forze. Tale somma costituisce la forza risultante su q.

q+

Q

Page 34: 1.  Cariche elettriche e forze elettrostatiche

Prof Biasco 2006

Principio di Sovrapposizione - Elettrostatica

q+

Q