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#1
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Fabio Villone
Associazione EURATOM/ENEA/CREATEDIEI
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
#2
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Sommario• I problemi energetici e la fissione
nucleare
• Che cos’è la fusione
• Aspetti scientifici e tecnici della fusione
• La ricerca: breve storia e stato attuale
• Le prospettive future
#3
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
I problemi energetici e la fissione nucleare
#4
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Le fonti energeticheI problemi energetici e la fissione
Il consumo di energia mondiale sta crescendo, specialmente nei paesi in via di sviluppo
World energy outlook 2011, www.eia.gov
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Come viene prodotta l’energia?
I problemi energetici e la fissione
Carbone
PetrolioGasVentoGeotermiaSolareIdroelettricaBiomasse
NucleareWorld energy outlook 2011, www.eia.gov
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Le energie non sono tutte uguali…
I problemi energetici e la fissione
Possiamo continuare a produrre energia
elettrica con i combustibili fossili?
Possiamo realmente rimpiazzarli con le fonti “alternative”?
World energy outlook 2011, www.eia.gov
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Problemi con i combustibili fossili
• Inquinamento (gas serra, piogge acide)• Risorse limitate (modello di Hubbert)• Localizzazione geografica (problemi
geopolitici)
I problemi energetici e la fissione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Vantaggi Svantaggi
I droelettrica Pulita,no CO2 costruzione dighe limiti geografici variabilità temporale
Eolica Pulita,no CO2 alto numero di generatori rumorosità limiti geografici variabilità temporale
Geotermica Pulita,no CO2 limiti geografici
Solare Pulita,no CO2 alto numero di celle solari limiti geografici variabilità temporale
Nucleare no CO2 Vedi oltre…
Le fonti “alternative”
Possono realmente sostituire completamente i combustibili fossili ?
I problemi energetici e la fissione
#9
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La fissione nucleare /1
La fissione nucleare consiste nello
“spaccare” un atomo “pesante” (uranio-235) in prodotti più
“leggeri” bombardandolo con
neutroni di opportuna energia
Questo processo produce energia grazie al difetto di
massa (vedi oltre)E’ una reazione a catena:
autosostenuta dai neutroni prodotti da ogni fissione
(opportunamente “rallentati” dai cosiddetti
moderatori)
I problemi energetici e la fissione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La fissione nucleare /2I problemi energetici e la fissione
• Problema#1. L’uranio è scarso• Risposta#1: non più dei combustibili
fossili…
L’Italia ha abbandonato la fissione nucleare (referendum popolari del 1987 e 2011)Decisione avventata? Fatti sull’onda emotiva degli incidenti di Chernobyl e Fukushima (vedi oltre)
#11
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Elementi radioattivi /1
Elementi che decadono spontaneamente (si trasformano in altri elementi) emettendo particelle (nuclei di elio), particelle (elettroni), raggi (radiazioni energetiche)Pericolose per l’uomo:
– A dosi massicce: radiation sickness (morte entro pochi giorni)
– A dosi “basse”: aumentato rischio di contrarre malattie mortali (tumori)
– Che significa dosi basse? Indicazioni molto contraddittorie…
I problemi energetici e la fissione
#12
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Elementi radioattivi /2
• Problema#2. L’uranio è radioattivo• Risposta#2: in condizioni normali il
pubblico subisce dosi di radiazioni non superiori significativamente al sottofondo naturale (praticamente nullo incremento di rischio)
• Problema#3. Esiste la possibilità di incidenti con rilascio di sostanze radioattive
• Risposta#3: Negli ultimi 50 anni solamente tre incidenti seri: Three Mile Island (1979, USA), Chernobyl (1986, URSS), Fukushima (2011, Giappone)
I problemi energetici e la fissione
#13
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Incidenti /1• Three Mile Island: nessuna conseguenza• Chernobyl: “l’incidente perfetto”
– Errori di progetto del reattore– Mancanza di elementari misure di sicurezza– Malfunzionamento di vari dispositivi– Errori umani ed irresponsabilità degli operatori
• Fukushima: dovuto ad una catastrofe– Tsunami di 14 m (progettato per resistere a
6.5m)– Rilascio di materiali radioattivi molto più
contenuto di Chernobyl– Non è la conseguenza più grave (30000 morti!)
I problemi energetici e la fissione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Incidenti /2• Chernobyl
– Alcune decine di morti (pompieri, operatori) per radiation sickness
– Aumentata incidenza di tumori alla tiroide nella popolazione circostante (sopravvivenza a 10 anni >90%)
– Altri effetti (e.g. leucemia) praticamente non rilevabili statisticamente
• Fukushima– Nessun morto per radiation sickness– Esposizione alle radiazioni molto minore che a
Chernobyl
I problemi energetici e la fissione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Le scorie
• Problema#4. Le scorie sono radioattive con lunghi tempi di decadimento (decine di migliaia di anni)
• Risposta#4: il problema dello stoccaggio delle scorie è effettivamente quello più serio che affligge la fissione nucleare. Dal punto di vista tecnico esso è risolubile; serve però una forte volontà politica per individuare i siti idonei e convincere la popolazione (altrove è stato fatto; impossibile in Italia?)
I problemi energetici e la fissione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Che cos’è la fusione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La fusione nucleare é il processo nel quale nuclei
di elementi leggeri si fondono insieme per
formare nuclei più pesanti
Le reazioni di fusione
Il difetto di massa viene trasformato in energia secondo la formula più
famosa del mondo: E=mc2
Che cos’è la fusione
di Albert Einstein (premio Nobel per la fisica nel 1921)
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La fusione avviene già…
Nel sole e nelle altre stelle
Sulla terra nella bomba H
Che cos’è la fusione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Le reazioni di fusione più “facili”:D + T -----> 4He + nD + D -----> 3He + nD + D -----> T+ H
Il Deuterio è contenuto nell’acquaIl Trizio si produce dal Litio con la
reazione6Li + n --> 4He + T
7Li + n --> 4He + T + n
Deuterio (D) – Trizio (T)
coinvolgono gli isotopi dell’idrogeno
Che cos’è la fusione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Per far avvenire la fusione occorre avvicinare i reagenti a distanza
subatomica(forze nucleari forti)
Per ottenere ciò bisogna superare la repulsione
elettrostatica tra cariche dello stesso segno
++
++
Come avviene la fusione /1Che cos’è la fusione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Come avviene la fusione /2
Prima possibilità: confinamento inerziale
Si colpisce una pallina di D e T con dei laser
potentissimi per comprimerla a
sufficienza da far avvenire la reazione di
fusionePossibile in principio: ci si sta lavorando
Che cos’è la fusione
#22
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Come avviene la fusione /3
Seconda possibilità: fusione fredda
(LENR: low enery nuclear reactions)
Si favoriscono le reazioni grazie ad un
“catalizzatore” (Palladio)
Pochi ricercatori sono riusciti a replicare gli esperimenti originari:
molto controversa
Che cos’è la fusione
Fleischmann - Pons, 1989
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Come avviene la fusione /4Terza possibilità:
fusione termonucleare
Si riscalda il D e il T fino a che la velocità di agitazione termica delle particelle è tale da far avvenire urti abbastanza violenti
da vincere la repulsione ed
avvicinarli abbastanza
Le temperature richieste sono di 100 milioni di
gradi
Che cos’è la fusione
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La fusione termonucleare controllata: aspetti scientifici e tecnici
#25
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il plasma
A temperature così alte si raggiunge il quarto stato della materia: il plasma (un gas ionizzato)
I nuclei e gli elettroni diventano
indipendenti
La fusione termonucleare controllata
#26
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
I plasmi sono ovunque …
… ma come produrre e dove
contenere un plasma così caldo?
La fusione termonucleare controllata
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il riscaldamentoSi fa percorrere il plasma da una corrente elettrica di milioni di Ampéretramite un opportuno trasformatore (riscaldamento ohmico per effetto Joule)
Si utilizzano radiazioni elettromagnetiche (riscaldamento a radiofrequenza come un “forno a microonde”)
La fusione termonucleare controllata
#28
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il confinamento magneticoLe particelle cariche in presenza di un
campo magnetico non sono libere nel loro moto, ma spiralizzano lungo le linee di
forzaIn questo modo possiamo confinare il
plasma senza che urti le pareti circostanti
La fusione termonucleare controllata
#29
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il tokamak
Si dà al plasma una forma
“a ciambella” (toroidale) per
evitare la fuoriuscita di
particelle
тороидальная камера с магнитными катушками Camera toroidale a bobine magnetiche
Inventato negli anni ’50-’60 dal fisico
russo Andrei Sakharov (premio Nobel per la pace
nel 1975)
La fusione termonucleare controllata
#30
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Componenti di un reattore
PlasmaVesselBlanketMagneti
Sistemi di riscaldamentoAlimentazioniScambiatori di
calore e turbine
La fusione termonucleare controllata
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Utilizza combustibili che sono abbondanti ed ampiamente disponibili in tutto il mondo.• Il Deuterio contenuto nell’acqua di mare é sufficiente per trecentomila milioni di anni • Il Litio, abbondante sulla terra e negli oceani, é sufficiente per circa 2000 anni
I potenziali vantaggi /1La fusione termonucleare
controllata
#32
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
I potenziali vantaggi /2La fusione termonucleare
controllata
• La fusione non produce gas responsabili dell’effetto serra (C02) o delle piogge acide (S02, N02)
• La fusione è adatta alla produzione di energia elettrica su larga scala
#33
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
I potenziali vantaggi /3La fusione termonucleare
controllata
Pone (relativamente) pochi problemi di sicurezza:•“Scorie” radioattive poco preoccupanti (He innocuo, strutture potenzialmente attivate ma solo in prossimità del plasma)•Materiali radioattivi (T) a basso tempo di decadimento e prodotti in loco•Sicurezza “intrinseca” (solo pochi g di combustibile nel reattore, reazione non a catena che si spegne in pochi secondi in caso di problemi)•Rischio bassissimo di rilascio di sostanze radioattive nell’ambiente
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La ricerca sulla fusione: breve storia e stato attuale
#35
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
“Capire” la fusioneLa ricerca sulla fusione
• Fino al XIX secolo, non si sapeva come il sole producesse energia (combustione, collasso gravitazionale,…)
• 1905 (annus mirabilis): equivalenza massa energia (E=mc2) A. Einstein, “Ist die Trägheit eines Körpers von seinem Energieinhalt abhängig?”, Annalen der Physik 18, 639–641
• 1920: Sir Arthur Eddington ipotizzò che la produzione di energia nelle stelle fosse collegata alla conversione di idrogeno in elio
• 1928: Irving Langmuir propose il termine “plasma” per descrivere “a region containing balanced charges of ions and electrons”
• 1938: Hans Bethe introdusse una teoria che spiega la produzione di energia tramite fusione nelle stelle (premio Nobel per la fisica nel 1967)
#36
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
“Realizzare” la fusione /1La ricerca sulla fusione
• Anni ’30: primi esperimenti di fusione al Cavendish laboratory (Cambridge, UK)
• 1946: Sir George Thomson (premio Nobel per la fisica nel 1937) e Moses Blackman depositano un brevetto per un reattore a fusione
• 1952-53: prime bombe H (prima USA e poi URSS)
• 1961: Bomba Zar, la bomba H più potente mai fatta esplodere (URSS) pari a 57 megatoni ( 4500 volte più potente di quella di Hiroshima)
#37
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
“Realizzare” la fusione /2La ricerca sulla fusione
• 1951: Spitzer fondò il Princeton Plasma Physics Laboratory (USA) proponendo la configurazione magnetica “stellarator”
• 1952: “magnetic pinch device” a Los Alamos National Laboratory (USA)
• 1954: ZETA (magnetic pinch device) ad Harwell, vicino Oxford (UK)
• 1958: “Atoms for peace conference” in Ginevra: parziale declassificazione degli studi sulla fusione. Gli studiosi russi, americani e britannici cominciano a condividere le ricerche.
#38
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
“Realizzare” la fusione /3La ricerca sulla fusione
• 1968: configurazione magnetica “tokamak”, inventata da Andreij Sacharov (premio Nobel per la pace nel 1975) e Igor Tamm. Risultati straordinari in termini di temperatura, densità e tempo di confinamento rispetto alle altre macchine.
• Anni ’70: grosso interesse per i dispositivi tokamak, che vengono progettati e costruiti in tutto il mondo
• 1983: primo plasma al JET (Joint European Torus), vicino Oxford (UK)
• 1985: primo plasma al JT-60 (Giappone)• 1988: primo plasma a Tore Supra (Francia)• Anni ’80 e ’90: altri dispositivi (più piccoli)
entrano in funzione in tutto il mondo (Europa è leader!)
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Alcuni record della fusioneLa ricerca sulla fusione
#40
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La macchina del recordProgettato negli anni ‘70
Iniziato a costruire nel 1978
Operativo dal 1983Soggetto a molte
“migliorie” per seguire lo stato delle conoscenzeAlcune peculiarità
tecniche lo rendono ancora oggi pressoché
unico nel panorama della ricerca sulla fusione
La ricerca sulla fusione
#41
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La ricerca sulla fusione
La fusione in Italia /1
FTU (Frascati Tokamak Upgrade) è funzionante a Frascati (Roma) presso il
Centro di Ricerca ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e
l’Ambiente)
#42
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La ricerca sulla fusione
La fusione in Italia /2
RFX (nella linea dei Reversed
Field Pinches) è funzionante a
Padova, presso il Centro di Ricerca del
CNR (Consiglio Nazionale delle
Ricerche)
#43
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
La ricerca sulla fusione
La fusione in Italia /3Vari istituti di ricerca si occupano in Italia di ricerca teorica e sperimentale sulla fusione, facendo parte dell’Associazione EURATOM che coordina la ricerca europea del settore: ENEA (FTU), CNR (RFX), Università, Consorzi
Consorzio CREATE: (Consorzio di Ricerca per l’Energia le Applicazioni Tecnologiche dell’Elettromagnetismo)
L’Università di Cassino è tra i soci e fa quindi parte dell’Associazione EURATOM
•Corsi dedicati alla fusione (laurea magistrale ing. elettrica)•Visite guidate, stage, tirocini, tesi di laurea
#44
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Le prospettive future
#45
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il prossimo passo: ITER /1Le prospettive future
International Thermonuclear Experimental Reactor
Obiettivo: “to demonstrate the scientific and technological feasibility of fusion power for peaceful purposes”Per raggiungere ciò, ITER:• produrrà più potenza di quanta ne consumi
(Q 10, potenza da fusione 500 MW)• implementerà e testerà le tecnologie chiave necessarie per un reattore a fusione (magneti superconduttori, materiali a bassa attivazione, lithium breeding, remote handling, …)
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F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il prossimo passo: ITER /2Le prospettive future
Una cooperazione internazionale per
fare un balzo in avanti
#47
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il prossimo passo: ITER /3Le prospettive future
• 1985: Michail Gorbaciov propose a Ronald Reagan di perseguire un progetto per lo sfruttamento pacifico della fusione
• 1988: inizio del progetto concettuale• 1992-2001: progetto ingegneristico (con molte
peripezie…)• 2005: Selezione del sito (Cadarache, Provenza,
Francia)• 2008: inizio costruzione (il cantiere è in
funzione)• Costo previsto: 10 miliardi di EUR
… è stata una scelta vincente? Ai posteri l’ardua sentenza…
#48
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Il prossimo passo: ITER /4Le prospettive future
=
10 MILIARDI DI EUROCostoso? Certamente in assoluto, non lo è, se paragonato
ai bilanci statali di USA e Europa• Portaerei Cavour (varata nel 2009): 1,3 miliardi di euro
• Caccia F35: oltre 100 milioni (USAF ne ordinerebbe 2000 !)
#49
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Quando la fusione?Le prospettive future
• Rebus sic stantibus, qual è la prospettiva? 2020: fine costruzione ITER 2015: in operazione un “satellite” di ITER
(forse in Italia: FAST)• 2020-2040: operazione di ITERDopo ITER: DEMO• Dimostrare l’effettiva produzione di energia
elettrica tramite fusione• Sviluppare la parte di impianto “convenzionale”
(scambiatori di calore, turbine etc.)• Produrre in loco il trizio• Se/quando? Dipende dal successo di ITER…
#50
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
“Fusion will be there when society needs it”
(Lev Artsimovich)
Grazie per l’attenzioneFabio Villone, [email protected]
(Corso di “Plasmi e fusione termonucleare controllata”, Laurea Magistrale Ingegneria Elettrica)
#51
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Backup slides
#52
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Quando la fusione? /1Le prospettive future
• 1933: Lord Rutherford (premio Nobel per la chimica nel 1908): “anyone who looks for a source of power in the transformation of the atom is talking moonshine”
• Anni ‘70: un pamphlet della General Atomics (USA) riportava: “several commercial fusion reactors are expected to be online by the year 2000”
• In generale, fino agli anni ’80 inoltrati, le prospettive apparivano rosee alla luce degli sviluppi rapidissimi e molto promettenti della linea tokamak
• Cosa è successo?
#53
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Quando la fusione? /2Le prospettive future
• La prospettiva di realizzare ITER ha “bloccato” per oltre un decennio l’avanzamento nella realizzazione di ulteriori dispositivi per problemi politici ed economici
• Gli unici dispositivi che attualmente sono in costruzione o all’inizio delle operazioni sono o “alternativi” (stellarator) o di taglia “medio-piccola” nei paesi dell’estremo oriente (Cina e Corea)
• L’Europa ha bloccato a fine anni ’80 il progetto di NET (Next European Torus), che a conti fatti sarebbe stato “simile” ad ITER (ma forse con 15 anni di “vantaggio”…)
• … What if? …
#54
F. Villone, La fusione termonucleare controllata: stato della ricerca e prospettive
Per riassumere…Le prospettive future
• Anni ’20 –’40: comprensione del fenomeno • Anni ’50 –’60: studi sperimentali pioneristici• Anni ’70 –’80: the tokamak era• Anni ’90-2000: “Aspettando Godot”• Anni 2010-2020: ITER & satellite• Anni 2030 e oltre: DEMO & more?