1 storia economica obiettivo : storia dei sistemi economici storia deuropa – xix e xx secolo...
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STORIA ECONOMICA
OBIETTIVO: Storia dei sistemi economici Storia D’Europa – XIX e XX secolo
Crescita (e povertà) del reddito nel lungo periodo
scelte nella produzione di beni e servizi e dei modi
socialmente condivisi con cui essa è organizzata:
Le condizioni che consentono di andare oltre le capacità individuali:
Cultura (tecnologia) : si produce solo ciò che si conosce
Istituzioni: regole che indirizzano/sanzionano i comportamenti
Mercato (prezzi/costi): segnali condivisi generano divisione del lavoro
Testi d’esame Economia e istituzioni: O. Blanchard, (2010) Macroeconomia, Bologna, Il Mulino (capitoli
Crescita nel “lungo periodo”); D. Acemoglu, (2005) Crescita economica e Istituzioni, dispensa,
Centro stampa presidio Economia;
Storia: R. C. Allen (2013),Storia economica globale, Bologna il Mulino;
K. G. Persson (2011),Storia economica d’Europa, Milano, Apogeo.
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Indice degli Argomenti discussi a lezione
• 1. Elementi di economia
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Elementi di Economia
CRESCITA DEL REDDITO NEL LUNGO PERIODO
I – evidenza (misura)
II- analisi (NO causa & effetto) SI – sistema – quindi:- concausa (offerta) isoquanti - concausa (domanda) elasticità
- condizione: equilibrio
(efficiente/ottimo vs efficace/storia)
III – valutazione (scelta)
- risparmio-investimento-innovazione
- limite: crescita e stato stazionario
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Indice degli Argomenti discussi a lezione
• 1. Elementi di economia
• 2 Crescita: Istituzioni e Tecnologia
• 3 Allen: Storia economica globale
• 4 Person: Storia economica d’Europa.
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6
La popolazione mondiale
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 1000 1500 1800 1900 1950 1975 2000
7
La disponibilità di beni e servizi pro capite nel 1990 era 4 mld oggi 7 mld
8
Il cambiamento strutturale(composizione del PIL nei settori )
Primario Secondario Terziario
Settori
1871 1911 1961 1871 1911 1961 1871 1911 1961
Usa 22,2 18,9 4,3 21,8 27,5 35,7 56,0 53,6 59,8
Gran Bretagna 15,0 6,0 4,0 40,0 34,0 38,0 45,0 60,0 58,0
Germania 36,0
(1882)
25,0 6,0 32,0 (1882)
43,0 46,0 32,0 (1882)
32,0 48,0
Francia 41,9
(1856)
31,7 9,0 35,5 (1856)
39,3 39,0 22,6 (1856)
29,0 52,0
Italia 59,0 46,0 15,0 17,0 21,0 31,0 24,0 33,0 54,0
Giappone 45,2 (1885)
36,7 14,0 14,7 (1885)
23,4 37,3 40,1 (1885)
39,9 48,7
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Prodotto interno lordo (PIL):Definizioni (valore monetario)
I. valore dei beni e dei servizi finali prodotti nell’economia in un dato periodo di tempo
II. somma del valore aggiunto nell’economia in un dato periodo di tempo (valore della produzione - valore dei beni intermedi)
III. Valore (somma) dei redditi dell’economia in un dato periodo di tempo (imposte indirette + redditi da lavoro + redditi da capitale)
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CALCOLO DEL PIL
Impresa 1: settore siderurgico (acciaio)
Ricavi 100Costi (salari) 80Profitti 20
A quanto ammonta il PIL?
Impresa 2: Settore automobilistico (automobili)
Ricavi 210Costi 170
Salari 70Materie prime 100
Profitti 40
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Il Pil nominale e reale
• Come si misura il tasso di crescita del PIL
(yt - yt-1)/yt-1
La variazione del PIL reale (paniere di beni)
è una variazione nella produzione
La variazione del PIL nominale (prezzi)
variazione della distribuzione - es: vantaggi-svantaggi nella scelta degli agenti es: prezzi-casa
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• breve periodo:– periodo di tempo durante il quale le quantità dei fattori
di produzione (di almeno uno) non possono essere variate
• lungo periodo– periodo di tempo nel cui ambito tutti i fattori di
produzione sono variabili (in quantità e qualità) cioè in cui si ha cambiamento dei prezzi relativi
Breve e lungo periodo Breve e lungo periodo
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Produzione con due fattori di produzione variabili
1 20 40 55 65 75
2 40 60 75 85 90
3 55 75 90 100 105
4 65 85 100 110 115
5 75 90 105 115 120
Capitale 1 2 3 4 5
Lavoro
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La produzione
• Gli isoquanti mostrano come differenti combinazioni di fattori produttivi possano portare allo stesso livello di produzione
• Questa informazione permette all’impresa di rispondere in maniera efficiente a cambiamenti nei mercati dei fattori di produzione
• Es:macchina a vapore, mulino ad acqua Francia dell’800.
La flessibilità dei fattori produttiviLa flessibilità dei fattori produttivi
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SMST
• Si consideri la produzione con due fattori di produzione:
Lavoro (N) e Capitale (K)
1. Ad ogni livello di K, la produzione cresce all’aumentare di N
2. Ad ogni livello di N, la produzione cresce all’aumentare di K
3. Con varie combinazioni di fattori produttivi si riesce ad ottenere la stessa produzione
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Lavoro all’anno
1
2
3
4
1 2 3 4 5
5
Q1 = 55
Gli isoquanti sono derivati dallafunzione di produzione perlivelli di produzione pari a55, 75, e 90.A
D
B
Q2 = 75
Q3 = 90
C
ECapitaleper anno Mappa di isoquantiMappa di isoquanti
Verificare la coerenza dei punti con i dati della tabella precedente
Produzione con due fattori di produzione variabili
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• la qualitàqualità del fattore produttivo variabile è supposta costantecostante
• la conoscenza dei rendimenti marginali decrescenti è
utile per le decisioni di lungo periododecisioni di lungo periodo riguardo alla scelta di dimensione ottima degli impianti
La legge dei rendimenti marginali decrescentiLa legge dei rendimenti marginali decrescenti
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro)
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Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro)
Quantità Quantità Prodotto Prodotto Prodottodi Lavoro di Capitale totale medio marginale
(L) (K) (Q) (Q/L) (Q/L)
0 10 0 --- ---
1 10 10 10 10
2 10 30 15 20
3 10 60 20 30
4 10 80 20 20
5 10 95 19 15
6 10 108 18 13
7 10 112 16 4
8 10 112 14 0
9 10 108 12 -4
10 10 100 10 -8
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Produzione con due fattori produttivi variabili
• La sostituibilità dei fattori di produzione
– Il saggio marginale di sostituzione tecnica di lavoro a saggio marginale di sostituzione tecnica di lavoro a capitalecapitale è uguale a
lavoro di impiegata quantità variazione
capitale di impiegata quantità variazione SMST -
)Q di fisso livelloun (per ΔLΔK SMST
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• La minimizzazione dei costi con livelli di produzione variabile
• L’itinerario di espansione dell’impresa mostra le combinazioni di lavoro e capitale che minimizzano il costo per ogni livello di produzione
I costi nel lungo periodo
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Saggio marginale di sostituzione tecnica
1
2
3
4
1 2 3 4 5
5Capitale
Come le curve di indifferenza, gli isoquanti hanno pendenza pendenza negativanegativa e sono convessiconvessi.
1
1
1
1
2
1
2/3
1/3
Q1 =55
Q2 =75
Q3 =90
Lavoro
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Effetti del progresso tecnologico
Lavoro per intervallo di tempo
Livello di produzione
per intervallo di tempo
50
100
0 2 3 4 5 6 7 8 9 101
A
P1
C
P3
P2
B
La produttività del lavoro può aumentare in presenza di miglioramenti della tecnologia, anche se ogni singolo processo produttivo presenta rendimenti decrescenti del lavoro.
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Costi di lungo periodo con rendimenti costanti di scala
prodotto
costo
Q3
CMBP3
C’BP3
Q2
CMBP2
C’BP2
CMCMLPLP= C’= C’LPLP
Q1
CMBP1
C’BP1
Se sono possibili solo tre impianti allora la curva di Costo Medio di LP è formata dai tratti in verde delle curve di BP
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• L’elasticità misura il grado di sensibilitàsensibilità di una variabile rispetto ad un’altra
• E’ la variazione percentuale che misuriamo in una variabile per effetto della variazione dell’1% di un’altra variabile (causa)
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• Interpretazione dei valori dell’elasticità
– se Ep > 1 il cambiamento percentuale della quantità è maggiore del cambiamento percentuale del prezzo; la domanda è elasticaelastica rispetto al prezzo
– se Ep < 1 il cambiamento percentuale della quantità è minore del cambiamento percentuale del prezzo; la domanda è anelasticaanelastica (o rigidarigida) rispetto al prezzo
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• La prima determinante dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo è la disponibilità di beni sostitutivi (succedanei)
– se esistono beni strettamente succedanei, la domanda è elastica
– se mancano è anelastica
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo
Q
Prezzo
Q = 8 - 2P
Ep = -1
Ep = 0
- EP La parte inferiore della curva di domanda è meno elastica della parte superiore.
4
8
2
4
Curva di domanda linearelineareQ = a - bPQ = 8 - 2P
ricordare
P
Q
Q
P
P/P
Q/Q EP
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• Misura la sensibilità della quantità offertaquantità offerta rispetto ai cambiamenti del prezzo di venditacambiamenti del prezzo di vendita– è il cambiamento percentuale della quantità
offerta di una merce o di un servizio causata da una variazione del prezzo di vendita dell’1%
– è normalmente positiva positiva perché offerta e prezzi sono in proporzione direttadiretta
Elasticità dell’offertaElasticità dell’offerta
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• Possiamo misurare l’elasticità dell’offerta anche rispetto ad altre variabilialtre variabili, quali il tasso d’interesse, le retribuzioni, i prezzi delle materie prime o degli altri beni intermedi utilizzati nella produzione.
Elasticità dell’offertaElasticità dell’offerta
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Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
• Per la maggior parte dei beni (merci e servizi) l’elasticità di breve periodo è inferiore a quella di lungo periodo
• Per i beni durevoli vale l’opposto, con l’elasticità di breve periodo superiore a quella di lungo periodo
DomandaDomanda
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Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
• Per la maggior parte delle merci e dei servizi:– l’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo è maggiore nel
lungo periodo rispetto al breve periodo (in cui la capacità capacità produttivaproduttiva è data); in alcuni casi l’offerta di breve è del tutto anelastica al prezzo (es. offerta di case in affitto)
• Per i beni durevoli riciclabili– l’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo è invece maggiore
nel breve rispetto al lungo periodo (es. offerta secondariasecondaria di metalli come il rame, ovvero i rottami riciclati)
OffertaOfferta
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domanda: Q = a - bP
a/bofferta: Q = c + dP
-c/d
P*
Q*
ED = -bP*/Q*EO = dP*/Q*
Quantità
Prezzo
Cambiamenti nelle condizioni di mercato
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Domanda e Reddito
• Sin qui abbiamo scritto domanda e offerta soltanto in funzione di una sola variabile: il prezzo
• La domanda dipende anche dal RedditoReddito
• La funzione dovrebbe quindi essere scritta così:
in cui R è un indice del reddito aggregato o del PIL
fRbPaQD
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Reddito e mercato
• f può essere calcolato sostituendo i valori noti nella formula dell’elasticità della domanda rispetto al reddito
RQf /
)/)(/( RQQRE e
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Cambiamenti delle condizioni di mercato
• ripasso
• per noi, nel punto indicato, sono noti P = P*, Q = Q*, - per la domanda e
per l’offerta
• quindi
P)Q/(P/Q)( E
P)Q/( b P)Q/( d
/Q*)*b(P- ED /Q*)*d(P EO
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Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
• L’elasticità rispetto al reddito è diversa a seconda del tempo che trascorre dopo un cambiamento di reddito– Nella maggior parte dei beni e servizi
l’elasticità è maggiore nel lungo periodo che nel breve
– Beni durevoli: situazione inversa, perché … (?)
Elasticità rispetto al redditoElasticità rispetto al reddito
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Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
OffertaOfferta
(a) Offerta di rame primario; (b) Offerta di rame secondario
Per rilevare l’elasticità delle curve occorre valutare la variazione di quantità a parità di variazione di prezzo
Indice degli Argomenti discussi a lezione
• 2 Crescita: Istituzioni e Tecnologia
38
39
Istituzioni-razionalità-impegno
• A.J.R Tesi:
Certezza dei diritti di proprietà e Pari accesso alle risorse disponibili e agli utili dell’attività
produttiva per una sezione trasversale piuttosto ampia della popolazione
consentono di orientare gli investimenti in modo ripetuto verso attività che utilizzano le risorse, il lavoro e il risparmio disponibile in modo efficiente per l’insieme della popolazione
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Le Istituzioni: efficienza, distribuzione, impegno
• La “distribuzione delle risorse”• e• Le “scelte collettive”• Sono soggette a limitazione, incontrano necessariamente solo
una parte delle preferenze della popolazione, • Questa parte le sosterrà come “le più efficienti”
• La struttura politica -jure- consente ad una parte della società civile – di imporre le “proprie” regole
41
Una teoria delle istituzioni politiche
• 1. gli individui hanno delle preferenze• 2 . efficienza e distribuzione • 3 - impegno/quasi rendita hold-up• 4 - la distribuzione del potere politico determina il tasso di crescita• 5 - due forme de jure - de facto• 6 - de facto è influenzata dalla distribuzione delle
risorse• 7 le Istituzioni politiche sono endogene
42
Agente• L’agente del cambiamento è - in una visione neoclassica - il singolo
l’imprenditore, vi sono casi in cui può agire in modo (aggregato) (cooperativo)?
• Si – quando un mutamento esogeno faccia percepire come più conveniente investire risorse nell’opera di modifica dell’assetto istituzionale esistente piuttosto che nella massimizzazione del profitto per dato assetto.
• Come risolvere il free riding? • Se vi sono giochi ripetuti, pochi attori, ampie informazioni su di loro, • se si è in grado di definire con sufficiente precisione costi e vantaggi
derivanti da eventuali defezioni si può fissare un costo del free riding.
Costi di inflessibilità ( es. petrolio in dollari o euro? regola del “ripristino” )
43
Coalizione
• Greif (2000) ha precisato ulteriormente questa idea attraverso il concetto di “coalizione” che egli definisce come:– “una istituzione non anonima basata su un meccanismo di reputazione
multilaterale e flussi informali (non di mercato) di informazioni”
– Es. mutuo personale fatto da banca a proprio cliente
• Una coalizione rappresenta una risposta a problemi di incompletezza contrattuale e di imperfezione informativa – in situazioni in cui l’Autorità di controllo non è in grado di assicurare un
meccanismo di protezione (alienazione) dei diritti di proprietà.
• E’ un modo per consentire a chi opera di assumere impegni credibili (es. treno – auto)
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Capitale sociale
• L’assetto istituzionale in atto assimilabile al “valore” capitale , ad uno stock
• Esso si può accrescere e ridurre in funzione del modo in cui la collettività sociale ne fa uso
• Ruolo delle scelte
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Rimediabilità/efficienza
• criterio di “rimediabilità”:
una forma organizzativa riguardo alla quale non sia possibile descrivere alcuna alternativa fattibile dalle caratteristiche superiori,
che possa essere realizzata con prevedibili vantaggi netti,
si può presumere efficiente.
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Teoria storica della tecnologia
• COSTI e OTTIMO
• Base epistemica e proposizionale determinano un percorso (sentiero) per cui si giunge/perde al loro punto di ottimo (
(di incontro)
• Il sentiero si fonda su comportamenti tra cui principalmente i seguenti:
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Teoria storica della tecnologia 1, I un singleton• 2, II due singleton …• 3, I / lato e diagonale • 4, v # corretto e errore • 5, ù più capiente più probabile• 6, Y derivazioni • 7, L estensione• 8, § stetto/lasco• 9, & si come no• 10, % libertà di uso
48
Teoria storica della tecnologia 5/10
• Una società produce ciò che conosce & viceversa
- Società & conoscenza : evolutiva- Macro e micro invenzioni determinano dinamiche di
MODERNITA’ complementarietà le due sfere es: sms schermo telefonini …schermo foto …
- Valore positivo all’utilità (più è sempre meglio di meno) condizione di equilibrio (stato stazionario) come limite (ostacolo da superare)
49
Transizione di fase
• Il passaggio da un trend di crescita ad un altro• Cioè il cambiamento nella velocità di crescita
angolo delta, del reddito
(Y.T.2 – Y.T.1) / Y.T.1
NON (non solo) (non condizione sufficiente) può essere dato da AUMENTO della MEDIA di conoscenze cioè del capitale umano (istruzione) indicata dalla Nuova teoria della crescita
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Crescita e Tecnologia
• Ma dalle
Relazioni implementari (a-b.. ab-c… abc-d)
di conoscenza proposizionale (base epistemica) e descrittiva (tecnica)
• NON IMPORTA QUALE SI MUOVE PER PRIMA MA LA LORO IMPLEMENTAZIONE
51
NB: in CC ed E misuriamo
PMPML L = P= P’’LL
PM L = pendenza della retta dall’origine ad un punto sulla curva del PT, es. B e C
P’ L = pendenza della tangente ad ogni punto sulla curva del PT, es. A e C
Quando P’L = 0, PT è massimo
Quando P’L > PML, PML è crescente
Quando P’L < PML, PML è decrescente
Quando P’L = PML , PML è massimo
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
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Costi di lungo periodo con economiee diseconomie di scala
prodotto
costo
C’BP1
CMBP1
CMBP2
C’BP2
CC’’LPLP
se la produzione è Q1
l’impresa sceglie l’impianto con CMBP1 e CM=8, qualora siano possibili solo tre dimensioni di impianto.Il punto B è sulla curva CMLP formata dai tre impianti;
l’impianto ideale per quella produzione,giace sulla curva blu
€10
Q1
€8B
A
CMCMLPLP CMBP3
C’BP3
Se sono possibili solo tre impianti allora la curva di Costo Medio di LP è formata dai tratti in verde delle curve di BP
Q0 Q2 Q3
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Paesi Occidentali, Africa e Asia: Reddito pro capite nel 1950 e crescita 1951-2001
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
100 1.000 10.000 100.000
Reddito pro capite 1950
Cre
scita
ann
uale
PIL
pro
cap
ite (
%
med
ia)
Indice degli Argomenti discussi a lezione
• 3 Allen: Storia economica globale
54
R. Allen_sintesi: TFP (1/2)
• storia economica globale:
la crescita è un processo, che si determina in funzione
• della distribuzione (naturale) dei fattori,• delle capacità umana del loro utilizzo (cultura)
– divergenza: condizioni di utilità sociale e individuale – condizioni di mercato: prezzi relativi dei fattori; loro cambiamento nel
tempo (TFP); – variazioni del reddito procapite (Pil)
• Allen elenca 5 modalità del processo di crescita
(incentivi-mercati-cambiamenti): 55
R. Allen_sintesi: TFP(2/2)
1. alti salari reali: Inghilterra (1820) verso Eu, As, Af, Am
Mercato
2. modello standard: (Germania , Francia …); US (1870...)
Gov. pol. economica incentivi a produzione e domanda
3. standard “modificato”: Russia, Giappone XIX sec (esito negativo)
Gov. pol. economica incentivi (parziali) a produzione e domanda
4. vantaggi comparati : in positivo parziale Americhe (stable product)
Mercato in negativo Africa (materie prime, piantagioni)
1. big-push - Russia – Giappone – Cina XX secolo
Stato pianificazione della produzione e della domanda56
Indice degli Argomenti discussi a lezione
• 4 Person: Storia economica d’Europa.
57
G. Person
• Capacità produttiva
58
G. Person
• Il saggio di Person è riconducibile a 4 elementi di sintesi:
• 1. Capacità produttiva (materiali in cap. 1-6)• 2 Capacità finanziaria (materiali in cap. 7-9)
• 3 Globalizzazione (materiali in cap. 12)
• 4 Disuguaglianza (materiali in cap. 10-11)
59
G. Person
• Il saggio di Person è riconducibile a 4 elementi di sintesi:
• 1. Capacità produttiva (materiali in cap. 1-6)
60
61
G. Persson: Capitale sociale
• L’assetto istituzionale in atto è assimilabile a un “valore” capitale , ad uno stock Esso si può accrescere e ridurre in funzione del modo in cui la collettività sociale ne fa uso.
• L’esempio EUROPA evidenzia:- il ruolo delle scelte, - le sanzioni consolidano le regole, - gli incentivi - originano da modifiche della
popolazione, da cambiamenti nella cultura sociale e nella capacità produttiva.
La continutà geo-economica
• assicurazione (tradizione)
• crescita (cambiamento)
• coltivazione (stanziale) sulle terre asciutte
• Strade-insediamenti urbani
• uso & proprietà – dei beni (capitali) e (lavoro)
• uso razionale delle risorse (terra-acqua)
• uso della forza (guerra) nei conflitti sociali - “imposizione” ordine – come - pace
62
The demographic transition
20 30 40 50 60 70 80
Life expectancy at birth
Childeren per woman(TFR)
17th-18thold regime 0.1- 0.4 percent growth of population
20th Modern regime0.1- 0.4 percent growth of population
0
1
2
5
4
3
6
Transition regime,late19th –early 20th century 1-1.5 percent growth of population
Teoria malthusiana della popolazione (p. 48)
Vital Rates
Income per headMalthusian EquilibriumCBR-CDR=0Income= Subsistence Constant population
CDR
CBR
The historical record suggests: Constant, above subsistence, income and positive population growth.
Teoria gravitazionale: impatto distanza ed effetti frontiera
1th Ec.
Border effects
Trade
Trading Costs
Trade Outlier (Large Economy)
Trading Costs,Bilateral trade
Distance from Ith Economy
I costi di transazione e il volume del commercio sono correlati negativamente con la distanza dal centro della 1° economia pp.8-9
Smith and Malthus (p. 66)
Crescita della Popolazione +
Divisione del Lavoro
+
+
Learning by Doing
Numerosità e struttura Demografica (classi vuote)
+
+
Reddito
pro-capite
Rendimento decrescente
(Utilità marginale) -
Progresso/regresso tecnologico pp. 24-25
K ’
K
A
B
C
D
Output per Worker
Division of Labourdl B, Cdl A, D
y A
y B
y D
y C
Heckscher-Ohlin• (impropriamente - costi comparati)
- afferma:
“Il paese che è relativamente abbondante di un fattore esporta il bene la cui produzione è intensiva in quel fattore”
Intensità relativa con cui i fattori sono utilizzati (TFP)
prezzi dei fattori e prezzi dei beni
condizione dei mercati (di offerta e domanda) 68
Legge del prezzo unico (PPP)
• In mercati competitivi (concorrenza perfetta)
• cioè: in assenza di costi di trasporto e di altre barriere commerciali (dazi, dogane)
• beni identici venduti in paesi differenti devono avere lo stesso prezzo, espresso in un’unica valuta.
69
Total factor productivity
• TFP = incremento del prodotto - (meno)
incremento ponderato dei fattories. Pil 5%;
con N 5%; K 5%; R 1% e
approssimando con funzione log.
Lavoro 0,5 x 5 + Capitale + 0,3 x 5 + Risorse 0,2 x1
si ottiene 4,2 % per cui a complemento TFP = 0.8%
70
convergenza
• Progresso tecnologico & non rivalità della conoscenza
• “Trasferimento” dai paesi leader ai paesi “inseguitori” per mezzo del ibero accesso alle conoscenze & compatibilità tecnologica e istituzionale
• Capitale umano & TFP (produttività totale dei fattori)
71
La grande divergenza (p.79)
Figure 4.2. Silver, grain and real wages in Britain, China and India, 1550-1850. Wages in percent of English wages.
US, Scandinavia, Argentinacapacità ( tecnologiche e non) utilizzate e sprecate
Italia Germania Czechoslovakia Irlandasuccessi e fallimenti delle istituzioni
Spagna Francia UKapertura commerciale e diseguaglianza
G. Person
• Capacità finanziaria
76
A mix of barter and money A mix of barter and money sometimes helpssometimes helps
Tecnologie di pagamentoTecnologie di pagamento
• Tre fattori influenzano la domanda di moneta:– il rendimento atteso– il rischio– la liquidità
• Il rendimento atteso– Il tasso di interesse misura il costo opportunità di
detenere moneta, piuttosto che titoli fruttiferi.• Un incremento del tasso di interesse causa l’aumento del
costo di detenere moneta e la caduta della domanda di moneta.
La domanda individuale di moneta
79
• Il rischio– Detenere moneta è rischioso.
• Un inaspettato incremento del prezzo dei beni e dei servizi potrebbe ridurre il valore della moneta in termini di possibilità di consumo.
– Variazioni nel rischio di detenere moneta non necessariamente inducono gli individui a ridurre la loro domanda di moneta.
• Ogni variazione nella rischiosità della moneta produce un’eguale variazione nella rischiosità dei titoli fruttiferi.
La domanda individuale di moneta
80
• La liquidità– Il beneficio principale derivante dalla detenzione di
moneta consiste nella sua liquidità.• Famiglie ed imprese detengono moneta perché questo
è il modo più semplice per finanziare le transazioni quotidiane.
– Un incremento nel livello medio delle transazioni di una famiglia o di un’impresa determina l’aumento della domanda di moneta.
La domanda individuale di moneta
81
Prezzi e istituzioni
Ed inoltre il costo opportunità
la fiducia/tutela (β) che quel tipo di moneta sia utilizzata in futuro
e ll tasso di variazione futura dei prezzi medi Se l’agente ha informazioni sufficienti farà una scorta di liquidità (ridurrà i costi di transazione)
82
CONDIZIONI
• Si detiene moneta poiché consente liquidità.
• La domanda aggregata di moneta dipende negativamente dal costo opportunità (tasso di interesse) di detenere moneta e positivamente dal volume di transazioni dell’economia.
• Il mercato monetario è in equilibrio quando l’offerta reale di moneta eguaglia la domanda aggregata reale di moneta.
• Riducendo il tasso di interesse domestico, un incremento dell’offerta di moneta determina il deprezzamento della valuta domestica sul mercato valutario.
83
• Variazioni permanenti dell’offerta di moneta spingono nel lungo periodo il livello dei prezzi di equilibrio ad aumentare proporzionalmente nella stessa direzione.– Tali variazioni non influenzano i valori di lungo
periodo della produzione, del tasso di interesse o di ogni altro prezzo relativo.
• Un incremento dell’offerta di moneta può determinare l’overshooting del tasso di cambio rispetto al suo livello di lungo periodo.
RELAZIONI
84
capacità finanziaria
• I sistemi istituzionali si fondano su equilibrio nel mercato interno (famiglie e imprese) ed estero (BP)
• Intermediari finanziari e mercato sono complementari
La capacità finanziaria è uguale alla capacità dei debitori di assumere debito senza dover ridurre la
spesa corrente o gli impegni di spesa futura
85
The silver content of currencies The silver content of currencies fell.fell.
Regola del ripristino
• Il meccanismo price-specie-flow è l’aggiustamento dei prezzi quando l’oro (“specie”) entra o esce da un mercato, causando un aggiustamento nel flusso di beni.
– Un flusso di oro in entrata tende ad accrescere i prezzi.
– Un flusso di oro in uscita tende a ridurre i prezzi.
– Se il mercato domestico ha un avanzo di conto corrente superiore al conto finanziario non rappresentato da riserve, l’oro acquisito con le esportazioni entra nel mercato interno – facendo aumentare i prezzi in quel paese e riducendoli in quello dei paesi stranieri.
• La relazione esistente tra PPP e legge del prezzo unico– La legge del prezzo unico si applica a singoli beni,
mentre la PPP si applica al livello generale dei prezzi.
– Se vale la legge del prezzo unico, allora vale necessariamente anche la PPP riferita allo stesso paniere di beni.
– I sostenitori della teoria della PPP affermano che la sua validità non richieda necessariamente la validità della legge del prezzo unico.
Parità del potere d’acquisto
88
• Principali determinanti delle oscillazioni di lungo periodo del tasso di cambio nominale (assumendo che tutte le variabili fossero inizialmente al loro livello di lungo periodo):– variazioni nei livelli dell’offerta relativa di moneta– variazioni nei tassi di crescita dell’offerta relativa di
moneta– variazioni nella domanda relativa di beni– variazioni nell’offerta relativa di beni
Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i
tassi di cambio
89
Incremento dell’offerta di moneta statunitense
Rendimento atteso sui depositi in euro
l’effetto di un incremento dell’offerta di moneta sul tasso di cambio dollaro/euro e sul tasso di interesse in dollari
E2$/€ 2'
Scorte monetarie reali
statunisensi
Tassi di rendimento (espressi in dollari)
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
0
Rendimento sui depositi in dollari
L(R$, YUS)
E1$/€
1'
R1$
1
M1US
PUS
R2$
2M2
US
PUS
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
90
G. Person
• Globalizzazione
91
Equilibrio interno (II), equilibrio esterno (XX) e le “quattro zone del disagio economico”
Le opzioni di politica economica
92
Allentamento fiscale (G o T)
Tasso di cambio, E
XX
II
Politiche per il conseguimento dell’equilibrio interno ed esterno
1
3
Svalutazione che induce l’equilibrio esterno ed interno
2
4
Espansione fiscale che induce l’equilibrio
esterno ed interno
Le opzioni di politica economica
93
Globalizzazione e prezzo unico
Source: United Kingdom and France (Paris) until 1903: British Parliamentary Papers, Second series of memoranda, statistical tables and charts: prepared in the Board of Trade with reference to various matters bearing on British and foreign trade and industrial conditions. London 1904. Gazette average for UK, quality not specified for France. 1904-1934 National Bureau of Economic Research Historical Database (1904-1934), http://www.nber.org/databases/macrohistory/contents/chapter04.html. 1960-1985 Economic Research Service, US Department of Agriculture. United States: (New York) 1800-49 Arthur Harrison Cole (1938), 1850-1900 Karl Gunnar Persson (2004). Main sources were New York Times and J.E. Beerbohm’s Evening Corn Trade News. (Chicago) 1840-1995 National Bureau of Economic Research Data base. http://www.nber.org/databases/macrohistory/contents/chapter04.html , C. Knick Harley (1980)
PPP e legge del prezzo unico
tasso di cambio dollaro/marco tedesco e rapporto tra prezzi statunitensi e tedeschi, 1964-2000
95
• L’evidenza empirica non fornisce sostegno alla PPP e alla legge del prezzo unico a causa della presenza di:– barriere commerciali e beni non commerciati– allontanamenti dalla concorrenza perfetta– differenze internazionali nella misura ufficiale del
livello dei prezzi
Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni
96
Produzione, Y
Tasso di cambio, E
AA
Yf
E11
DD
XX
4
3
2
Politiche macroeconomiche e saldo delle partite correnti
97
Variazioni del commercio internazionale e del reddito
30
20
10
1800 1850 1914 2000Inter war period
Trade/GDP ratioPercent
Tempo di convergenza tra i prezzi
Source: Based on ongoing work by M.Ejrnæs and K.G.Persson
19th century mass migration
promotes wage convergence
Mobilità dei capitali
•
G. Person
• Disuguaglianza
102
Source: Branko Milanovic, Worlds Apart, Measuring International and Global Inequality, Princeton University Press 2005.
Diseguaglianza, distribuzione nel mondo: Indice di Gini e curva di Lorenz
Disuguaglianza nei redditi
Source: Robert E. Lucas, Some Macroeconomics for the 21st Century, Journal of Economic Perspectives, 14 (1) 2000, 159-168.
La riduzione è data dalla crescita in Cina e India
Source: Branko Milanovic, Worlds Apart, Measuring International and Global Inequality, Princeton University Press 2005.
Diseguaglianza, nelle capacità HDI versus Pil procapite (Europa ed india)
Corso Storia Economica
Conclusioni:
la continuità della crescita del reddito procapite è inseparabile dalla crescita delle capacità degli agenti e dalla diffusione di regole di tutela delle risorse disponibili. Entrambe le condizioni sono funzione della loro cultura.