10.04.2010 - libero

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Sabato 10 aprile 2010 OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - 2.00. y(7HB5J1*KOMKKR( DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 85 EURO 1,20* * Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 2 Antipasti caldi 4,00; ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 1 Dolcetti e biscotti 2,20; “BARZELLETTE E BATTUTE SUI COMUNISTI“ 6,00; “GALATEO“ 5,00; “LE BATTUTE DEL CINEMA PIÙ BELLE DI TUTTI I TEMPI” 6,00. VOGLIONO CACCIARE IL PAPA STRATEGIA CHIRURGICA I giornali americani tirano fuori una lettera con cui Benedetto XVI avrebbe coperto un pedofilo. I nemici del Pontefice al lavoro per costringerlo a lasciare L’EDITORIALE ::: I L P D SOSTITUISCE LA CLASSE OPERAIA CON LA PRIMA CLASSE ::: UOMO SCOMODO Ratzinger colpito proprio nel pieno della lotta al male di MAURIZIO BELPIETRO Quando mesi fa spiegammo che il Pd non aveva un leader ma solo un grega- rio, fummo considerati a sinistra come i soliti provocatori. Bersani era stato elet- to da poco, terzo segretario in un anno, e stava ancora prendendo le misure dell’ufficio e del lavoro che gli sarebbe toccato fare, per cui il giudizio sembrò ingeneroso. Ma qualsiasi esperto di co- se politiche avrebbe dovuto capire fin dal principio che un capo il quale si fa imporre i candidati non è un capo: al massimo un perdente di successo. Do- po la sconfitta alle Regionali però, (...) di MARIA G. MAGLIE L’attacco che colpisce Joseph Ratzinger con l’arma dello scandalo dato da preti della Chiesa, non dalla Chiesa, è stata una costante, una piaga del suo pontificato; ogni volta il Papa ha risposto da par suo, lasciatelo dire (...) segue a pagina 5 segue a pagina 3 di GIANLUIGI NUZZI C’è un obiettivo internazio- nale in quanto sta accadendo sulla figura, sulla pelle di Be- nedetto XVI in questa pro- gressiva, geometrica, messa d’accusa per il più ignobile dei reati che possano macchiare un sacerdote, un uomo. C’è un desiderio tumultuoso di far dimettere Joseph Ratzin- ger, il papa della dottrina e dell’intransigenza, uno dei pochi a voler riformare la Chiesa e che si trova oggi (...) segue a pagina 2 ANDREA MORIGI a pagina 2 di CARLO PANELLA Al Qaeda dichiara di poter tra- sformare i campionati del mon- do di calcio in Sudafrica in una serie di stragi negli stadi in cui giocheranno Usa, Inghilterra, Francia, Germania e Italia “pae- si che partecipano alla guerra crociata contro l’Islam”. (...) segue a pagina 19 di ENRICO PAOLI Walter Veltroni, quando era sindaco di Roma, amava ripe- tere che a fare quel mestiere si sentiva «come un parroco». Ec- co, questa sinistra in cerca di futuro e di un leader capace al- meno di delinearlo, potrebbe ripartire da lì. Avendo digerito, anzi pienamente accettato, (...) segue a pagina 4 segue a pagina 13 di FABRIZIO BIASIN Faceva caldo ieri a Milano, ma mica perché c’era il sole. Il fatto è che per la prima volta dalla riesplosione del marasma Calciopoli (sì, è riesplo- so...) si son ritrovati tanti tra i presi- denti di serie A per la periodica riu- nione della Lega Calcio. Dice il presi- dente della stessa Lega, (...) segue a pagina 44 SPECIALE VINITALY La grande festa del vino che verrà si beve la crisi di CARLO CAMBI a pagina 26 I conti non si aggiustano con una Finanziaria in più ANTONIO MARTINO a pag. 10 Tra gli elettori democratici ha più consensi di Bersani Montezemolo leader, il sogno dei compagni IL DOCUMENTO Le trattative con la mafia? Meglio guardare a sinistra di GERONIMO a pagina 14 IL NUOVO CONSIGLIERE DI GIANFRANCO Ferrara cavaliere di Fini di SALVATORE DAMA Montecitorio. Pranzo. E una doman- da: che ci fa Giuliano Ferrara a cola- zione con Gianfranco Fini e un altro paio di fedelissimi del presidente del- la Camera? Curiosità pleonastica. Si sa, lo sanno quelli che un po’ bazzi- cano il PdL tendenza An, che il diret- tore de Il Foglio è molto apprezzato dalla terza carica dello Stato. Sarà al- meno un mesetto buono (...) segue a pagina 9 segue a pagina 6 L’attivismo del Colle La prima giovinezza di Napolitano di MARIO GIORDANO Per fortuna, a un certo punto, ha detto: «Non riesco ad abituarmi a Internet». E tutti hanno tirato un sospiro di sollievo perché già vedevano il presidente della Repubblica su Facebook, pronto a taggare la moglie Clio, magari dopo essersi linkato al gruppo “Chi non salta corazziere è”. Che ci volete fare? Giorgio Napolitano sta vivendo una specie di prima giovinezza: fra poche setti- mane compie 85 anni, ma ha trovato all’im- provviso la verve di un ragazzino. Saltella da Napoli a Verona, sguazza fra prosecco (...) Giustizia e Fisco Linguaggio comune tra premier e Colle di FAUSTO CARIOTI Il Cavaliere ha i suoi problemi con Um- berto Bossi e non si fida sino in fondo di Giulio Tremonti. Per non parlare di quel- lo che gli combina Gianfranco Fini, che è appena tornato a mettersi di traverso, stavolta sulla legge elettorale. Pier Luigi Bersani e il suo Pd, però, restano una ga- ranzia: su di loro Silvio Berlusconi può sempre contare a occhi chiusi. Basta guardare questa storia delle riforme. Qui, delle due l’una: o l’opposizione si presen- ta con una proposta definita, (...) segue a pagina 7 La minaccia terrorista in Sudafrica Attentato ai Mondiali Al Qaeda può riuscirci Le intercettazioni di Calciopoli Promesso all’arbitro il parrucchino di Silvio di FRANCO BECHIS Gli italiani sono un popolo di servi e padroni, restati in maggioranza cle- rico-fascisti e per questo (...) di FRANCESCO SPECCHIA Del quasi novantenne Giorgio Valenti- no Bocca ne esistono, in realtà, due: e, come nel racconto William Wilson (...) La galleria degli orrori I giudici in visita al Fatto: italiani servi e fascisti Da quella Bocca è uscito tutto e il suo contrario segue a pagina 15 +z!"![!#!"

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Sabato 10 aprile 2010

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - € 2.0 0.

y(7HB5J1

*KOMKKR(

DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 85 EURO 1,20*

* Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 2 Antipasti caldi € 4,00; ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 1 Dolcetti e biscotti € 2,20;“BARZELLETTE E BATTUTE SUI COMUNISTI“ € 6,0 0; “G A L AT E O “ € 5,00; “LE BATTUTE DEL CINEMA PIÙ BELLE DI TUTTI I TEMPI” € 6,0 0.

VOGLIONO CACCIARE IL PAPASTRATEGIA CHIRURGICA I giornali americani tirano fuori una lettera con cui Benedetto XVI

avrebbe coperto un pedofilo. I nemici del Pontefice al lavoro per costringerlo a lasciare

L’EDITORIALE:::

IL PD SOSTITUISCE

LA CLASSE OPERAIA

CON LA PRIMA CLASSE

::: UOMO SCOMODO

Ratzinger colpitoproprio nel pienodella lotta al male

di MAURIZIO BELPIETRO

Quando mesi fa spiegammo che il Pdnon aveva un leader ma solo un grega-rio, fummo considerati a sinistra come isoliti provocatori. Bersani era stato elet-to da poco, terzo segretario in un anno,e stava ancora prendendo le misuredell’ufficio e del lavoro che gli sarebbetoccato fare, per cui il giudizio sembròingeneroso. Ma qualsiasi esperto di co-se politiche avrebbe dovuto capire findal principio che un capo il quale si faimporre i candidati non è un capo: almassimo un perdente di successo. Do-po la sconfitta alle Regionali però, (...)

di MARIA G. MAGLIE

L’attacco che colpisce JosephRatzinger con l’arma delloscandalo dato da preti dellaChiesa, non dalla Chiesa, èstata una costante, una piagadel suo pontificato; ogni voltail Papa ha risposto da par suo,lasciatelo dire (...)

segue a pagina 5

segue a pagina 3

di GIANLUIGI NUZZI

C’è un obiettivo internazio-nale in quanto sta accadendosulla figura, sulla pelle di Be-nedetto XVI in questa pro-gressiva, geometrica, messad’accusa per il più ignobile deireati che possano macchiareun sacerdote, un uomo. C’èun desiderio tumultuoso difar dimettere Joseph Ratzin-ger, il papa della dottrina edell’intransigenza, uno deipochi a voler riformare laChiesa e che si trova oggi (...)

segue a pagina 2ANDREA MORIGI a pagina 2

di CARLO PANELLA

Al Qaeda dichiara di poter tra-sformare i campionati del mon-do di calcio in Sudafrica in unaserie di stragi negli stadi in cuigiocheranno Usa, Inghilterra,Francia, Germania e Italia “pae -si che partecipano alla guerracrociata contro l’Islam”. (...)

segue a pagina 19

di ENRICO PAOLI

Walter Veltroni, quando erasindaco di Roma, amava ripe-tere che a fare quel mestiere sisentiva «come un parroco». Ec-co, questa sinistra in cerca difuturo e di un leader capace al-meno di delinearlo, potrebberipartire da lì. Avendo digerito,anzi pienamente accettato, (...)

segue a pagina 4segue a pagina 13

di FABRIZIO BIASIN

Faceva caldo ieri a Milano, ma micaperché c’era il sole. Il fatto è che per laprima volta dalla riesplosione delmarasma Calciopoli (sì, è riesplo-so...) si son ritrovati tanti tra i presi-denti di serie A per la periodica riu-nione della Lega Calcio. Dice il presi-dente della stessa Lega, (...)

segue a pagina 44

SPECIALE VINITALY

La grande festa

del vino che verrà

si beve la crisidi CARLO CAMBI a pagina 26

I conti non si aggiustano con una Finanziaria in più ANTONIO MARTINO a pag. 10

Tra gli elettori democratici ha più consensi di Bersani

Montezemolo leader, il sogno dei compagniIL DOCUMENTO

Le trattativecon la mafia?Meglio guardarea sinistradi GERONIMO a pagina 14

IL NUOVO CONSIGLIERE DI GIANFRANCO

Ferraracavalieredi Fini

di SALVATORE DAMA

Montecitorio. Pranzo. E una doman-da: che ci fa Giuliano Ferrara a cola-zione con Gianfranco Fini e un altropaio di fedelissimi del presidente del-la Camera? Curiosità pleonastica. Sisa, lo sanno quelli che un po’ bazzi -cano il PdL tendenza An, che il diret-tore de Il Foglio è molto apprezzatodalla terza carica dello Stato. Sarà al-meno un mesetto buono (...)

segue a pagina 9

segue a pagina 6

L’attivismo del Colle

La prima giovinezzadi Napolitano

di MARIO GIORDANO

Per fortuna, a un certo punto, ha detto:«Non riesco ad abituarmi a Internet». E tuttihanno tirato un sospiro di sollievo perchégià vedevano il presidente della Repubblicasu Facebook, pronto a taggare la moglieClio, magari dopo essersi linkato al gruppo“Chi non salta corazziere è”. Che ci voletefare? Giorgio Napolitano sta vivendo unaspecie di prima giovinezza: fra poche setti-mane compie 85 anni, ma ha trovato all’im -provviso la verve di un ragazzino. Saltella daNapoli a Verona, sguazza fra prosecco (...)

Giustizia e Fisco

Linguaggio comunetra premier e Colle

di FAUSTO CARIOTI

Il Cavaliere ha i suoi problemi con Um-berto Bossi e non si fida sino in fondo diGiulio Tremonti. Per non parlare di quel-lo che gli combina Gianfranco Fini, che èappena tornato a mettersi di traverso,stavolta sulla legge elettorale. Pier LuigiBersani e il suo Pd, però, restano una ga-ranzia: su di loro Silvio Berlusconi puòsempre contare a occhi chiusi. Bastaguardare questa storia delle riforme. Qui,delle due l’una: o l’opposizione si presen-ta con una proposta definita, (...)

segue a pagina 7

La minaccia terrorista in Sudafrica

Attentato ai MondialiAl Qaeda può riuscirci

Le intercettazioni di Calciopoli

Promesso all’arbitroil parrucchino di Silvio

di FRANCO BECHIS

Gli italiani sono un popolo di servi epadroni, restati in maggioranza cle-rico-fascisti e per questo (...)

di FRANCESCO SPECCHIA

Del quasi novantenne Giorgio Valenti-no Bocca ne esistono, in realtà, due: e,come nel racconto William Wilson (...)

La galleria degli orrori

I giudici in visita al Fatto:italiani servi e fascisti

Da quella Bocca è uscitotutto e il suo contrario

segue a pagina 15

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2 Sabato 10 aprile 2010 PRIMO PIANO

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::: CHIESA SOTTO ATTACCO

L’analisi

Un intrigo internazionale:lo accusano del maleche cerca di estirpare

Spunta una lettera dell’85 firmata da Ratzinger con laquale avrebbe “coperto” un prete poi condannato perpedofilia. Il Vaticano: falso, ha solo chiesto prudenza

::: ANDREA MORIGIROMA

Ormai basta un richiamodi Joseph Ratzinger al bene co-mune per accusarlo di fiancheg-giare i preti pedofili. Rivelando ilcontenuto di una lettera datata 6novembre 1985 e firmata dall’al -lora prefetto della Congregazioneper la Dottrina della fede, oggi Pa-pa, l’Associated Press scrive che«faceva resistenza alla riduzioneallo stato laicale di un sacerdotepedofilo statunitense, don Ste-phen Miller Kiesle».

Alla luce degli sviluppi del ca-so, il contenuto della missiva sipresta a ben altra interpretazio-ne, visto che il sacerdote in que-stione era stato effettivamente“spretato” nel 1987. Dunque, ilcardinale Ratzinger non «si eraopposto alla rimozione», cometitolano i lanci dell’agenzia statu-

nitense. Aveva considerato tuttele circostanze, con la prudenzanecessaria. La Santa Sede confer-ma la firma di Ratzinger sulla let-tera ma sostiene che Ratzinger«non coprì il caso» del giovaneprete pedofilo in California nel-l'85, ma chiese solo di studiarlocon «maggiore attenzione» per il«bene di tutte le persone coinvol-te», ha dichiarato padre Ciro Be-nedettini, vicedirettore della SalaStampa Vaticana.

Del resto, don Kiesle non erastato in alcun modo “coperto”nemmeno dalle strutture eccle-siastiche della sua diocesi di ap-partenenza, in California, quan-do nell’agosto del 1978 era statoarrestato per molestie e per con-dotta lasciva a danno di due ra-gazzi nell’oratorio parrocchialedella Baia di San Francisco. Sem-mai qualche appunto si sarebbepotuto muovere all’autorità giu-

diziaria, che lo aveva condannatonel 1978 ad appena tre anni di li-bertà vigilata.

Comunque, scontata la pena eseguiti tutti i corsi di recuperoprescritti, nel 1981 è lo stesso donKiesle a chiedere la propria ridu-zione allo stato laicale. Conce-dergliela subito, equivale a sguin-zagliarlo a caccia di giovanotti.Perciò, di fronte alle sollecitazio-ni della diocesi di Oakland, che fasua la richiesta di don Kiesle, ilcardinale Ratzinger, appena no-minato alla testa della Congrega-zione per la Dottrina della fede,vuole vederci più chiaro.

Nel 1982, il vescovo di Oa-kland, John Cummins, torna allacarica e scrive all’ex Sant’Uffiziosostenendo la necessità che il sa-cerdote non sia riammesso nellavoro pastorale. «È mia convin-zione - scrive - che non ci sarebbescandalo se questa richiesta ve-

nisse accolta e che ci sarebbemaggiore scandalo alla comunitàse a don Kiesle fosse accordato ditornare al ministero attivo».

In realtà, basterebbe tenerlo adistanza dalle tentazioni per pro-teggere le sue potenziali vittime,vigilare su di lui, agire con carità ecorrezione fraterna per impedireche torni al suo vizio. È questo insostanza il senso della risposta diRatzinger, tre anni più tardi. Maproprio quella missiva del 1985,in latino, è il nuovo pretesto ad-dotto dalla stampa statunitenseper sollevare l’ennesimo scanda-lo. Eppure il futuro Papa affermache gli argomenti a favore della

Da oggi al 23 maggio a Torino

Due milioni di fedeli per l’ostensione della Sindone::: CATERINA MANIACI

ROMA

La Sindone come “antidoto”, comebalsamo per le ferite di cui soffre ora la Chie-sa. L’Ostensione del sacro lino - che comin-cia oggi a Torino, è un avvenimento impor-tante, oggi più che mai, alla luce del trava-gliato momento che sta vivendo la comuni-tà cattolica. E quel fiume di gente che Torino

si aspetta serve anche a delineare il volto diuna Chiesa ben diversa da quella rappre-sentata nelle pagine dei giornali di mezzomondo. In Vaticano ci si augura che questoavvenimento dia una “sterzata” al senti-mento di disorientamento dei credenti. Ilmomento più intenso dell’intero periododell’Ostensione (che durerà fino al 23 mag-gio) sarà la visita del Papa il 2 maggio, che sa-rà anche un’occasione particolare per di-

mostrare la vicinanza dei fedeli a BenedettoXVI, al centro di attacchi mediatici globalisenza precedenti.

La tradizione vede nella Sindone il len-zuolo in cui è stato avvolto il corpo di Gesùdeposto dalla Croce e in cui è impresso inmodo indelebile un volto e un corpo segnatida tracce di violenza e di martirio. Dunque,da oggi e per oltre un mese, a dieci anni didistanza da quella del 2000, i pellegrini di

Voglionocacciarlo::: segue dalla prima

GIANLUIGI NUZZI.

SUL PIANO GEOPOLITICO IL PONTEFICE PAGA ANCHELA MANCATA CHIUSURA ALLA CINA, STRATEGIACHE INDISPONE LA COMUNITÀ EBRAICA AMERICANA

(...) solo a rappresentarla tramolti nemici, tra chi in Va-ticano specula, gioca corsepersonali su quello che è uncaso montato con sapienzaa scandalo mondiale senzaprecedenti e dagli esiti im-prevedibili. Sarà difficile perJoseph Ratzinger ribaltare lasituazione fintanto che icardinali che lo circondanosono più concentrati a stu-diare per essere eletti nelprossimo concistoro che asostenere un patrimoniocollettivo, un’identità, unafede. I nemici interni diven-tano i peggiori. Sono i sabo-tatori, i cecchini invisibili.Né li immagini, né li preve-di. Amplificano sino allefondamenta gli attacchi de-vastanti dei troppi nemiciche questo papato ha colti-vato fin dall’inizio.

Vuole la finedei compromessi

Da subito è stato chiaroche Ratzinger voleva chiu-dere la stagione dei com-promessi con i peggiori as-set della Curia Romana disindoniana memoria, chehanno fatto scempio e sac-cheggio delle eredità in be-neficenza, dei denari per lecommemorazioni dei nostrimorti, dei soldi per curare imalati di mente, dei piccolie grandi crimini che hannosegnato la gestione delle fi-nanze vaticane di quegli an-ni. Ratzinger ha subito chiu-so anche con gli amici suda-mericani, disattendendomagari impegni del passato,ha rotto con chiunque van-tava crediti per aver portatodenari utili alla Causa di li-berare la Polonia, i paesiostaggio del “male assolu-to”.

A chi fa pauraun oriente forte

E, magari, non è disponi-bile a ripetere a certi giochi,a compromettere il suopontificato con alleanzesottobanco per alimentarele dissidenze nell’Orienteche avanza, ad esempio inquella Cina che cresce a rit-mi troppo vertiginosi pernon impaurire la comunitàebraica americana. Ratzin-ger potrà essere certamentepreoccupato di fronte al ni-chilismo del libretto rosso,all’ateismo su larga scalaespressione dei complessiindustriali cinesi ma non haarruolato un solo vescovoper questa causa che da

conservatore di rigore teu-tonico disconosce nei mez-zi. E questo non va bene.

La nuova operadi pulizia totale

Benedetto XVI ha iniziatouna radicale opera di puli-zia, di rinnovamento. Hacercato di cacciare i mer-canti dal tempio. Ha, so-prattutto, cercato di bonifi-care i Sacri Palazzi accredi-tando la sua tradizionale in-transigenza in ogni angolodella teocrazia. Una sceltaintollerabile a chi uniscespeculazione a cooperazio-ne, a chi cerca con ognimezzo di sovrapporre la re-te della Chiesa alla ragnate-la dei propri interessi neipaesi in via di sviluppo, nel-le grandi commesse chetutti noi finanziamo peraiutare il terzo e il quartomondo. E questo non va be-ne.

L’aggressione che si con-suma in questi giorni nonha precedenti nella storiadella Chiesa.

Mai un papa era stato ac-cusato di coprire la pedofi-lia in prima persona né quisi vuol giustificare la lettera ,seppur decontestualizzata,spuntata fuori come d’in -canto dopo un quarto di se-colo di polvere dal premiatoarchivio dei ricatti. Al mo-mento non si conoscono idettagli della vicenda perperdere la nostra identitàgarantista.

Una questionedi speculazioni

Se vale per chiunque, amaggior ragione deve valereper il primo rappresentantedella Chiesa Cattolica. Nonsi può ignorare il concertodelle speculazioni, il tiro albersaglio per una vicendache vede poi Benedetto XVIridurre allo stato laicale pro-prio il sacerdote che nellalettera avrebbe “coperto”.Un atteggiamento diversoda chi in passato ha insab-biato ogni scandalo, di pe-dofilia o di denaro, che po-teva imbarazzare la SantaSede. Ma l’atteggiamento diBenedetto XVI incontra solonemici e torna indispensa-bile accusarlo esattamentedi quanto lui stesso cerca diestirpare.

Solo così si può anestetiz-zare la sua volontà, ridurre ilruolo della Chiesa, offende-re un miliardo di cattolici.

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3Sabato 10 aprile 2010PRIMO PIANO

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::: CHIESA SOTTO ATTACCO

Il commento

Il Papa colpitoproprio nel pienodella sua battagliaArriva la bordata mentre Benedetto XVI invocarigore e si offre di incontrare le vittime dei pedofili

(...) a una non credente, conconcretezza, coraggio, capa-cità di analizzare e capire lecose, non ultima la consape-volezza che un pontificatoforte nel giudizio, nell’analisie nelle indicazioni sociali, aquesto tipo di accuse va in-contro. Adesso che per boccadel suo portavoce si dicepronto a incontrare le vitti-me, ma anche nel discorsodel lunedì dell’Angelo, quan-do ha ricordato ai sacerdoti ildovere di testimoniare, in-somma l’obbligo di esseremigliori, adesso che nuoveaccuse infamanti si somma-no alle vecchie, con un ritmoche, senza nulla togliere a do-vere di cronaca e obbligo didenuncia, senza nulla togliereal dolore incancellabile deglistuprati, ha cadenza sospetta,la forza di Benedetto XVI sivede meglio, se solo non si in-dossano paraocchi ideologici.Si vede benissimo la vera ra-gione della campagna di ac-cuse, che non per caso si so-no intensificate dopo la lezio-ne del settembre del 2006 aRatisbona, quando il papaparlò con sapienza e forza deldoveri della civiltà dell’Occi -dente contro il pericolodell’irrazionalità, e finì accu-sato di essere il nemico giura-to dell’Islam; che è continua-ta fino all’infame giorno digennaio del 2008, quando deiprofessori costrinsero il papaa cancellare una visita nellaprincipale università dellasua diocesi, l’Università diRoma “La Sapienza”, e lo fe-cero dipingendolo come unnemico giurato, questa voltadella scienza e della moderni-tà. Onestamente sarà inveceun pontificato che passerà al-la storia perché ha riportatodignità allo spirito cristianopur rinforzando i rapporticon l’ebraismo, instaurandoquelli con l’islam, difendendouna visione della veritàstraordinariamente illumini-sta.

Cattivi consiglieri

Anche in questa vicendadolorosissima della pedofilia,Ratzinger conferma la suaqualità, è avanti, come si dicein gergo, non ha ascoltatomai i suoi cattivi consiglieri,

più laici che religiosi, quandotentano di ignorare la portatadello scandalo, la sua gravitàoggettiva, l’uso strumentaleinsidiosissimo che ne vienefatto. Così va letta l’intervistaa Radio vaticana del suo por-tavoce. L’offerta portata dapadre Federico Lombardi èchiara, parla a nome del papaquando dice che la «rotta si-cura» da tenere per usciredalla crisi degli abusi sessualinella Chiesa è, prima di tutto,quella di continuare «a cerca-re la verità e la pace per gli of-fesi», quando auspica che icolpevoli siano puniti sia dal-lo Stato che dalla stessa Chie-sa e annuncia il Papa che, ri-badisce, è disponibile a «nuo-vi incontri» con le vittime del-le violenze. «Molti di essi noncercano compensi economici- sottolinea il gesuita - maaiuto interiore, un giudizionella loro dolorosa vicendapersonale». È proprio «nelcontesto dell’attenzione allevittime», spiega il portavoce,che il Papa ha scritto, nellalettera agli irlandesi, «di esse-re disponibile a nuovi incon-tri». Benedetto XVI è «un pa-

store all’altezza per affrontarecon alta rettitudine e sicurez-za questo tempo difficile incui non mancano critiche einsinuazioni infondate - ag-giunge - e merita tutto il ri-spetto e il sostegno di cui gligiungono ampie testimo-nianze da ogni parte dellaChiesa».

Accuse speciose

Poi un dato inconfutabiledi cronaca, sottaciuto guardaun po’dagli accusatori. «Pareaccertato che il numero dellenuove denunce riguardantigli abusi - rileva il portavocevaticano - come sta avvenen-do negli Stati Uniti, diminui-sce. Hanno fatto bene quegliepiscopati che hanno ripresocon coraggio lo sviluppo dellevie e dei luoghi di liberaespressione delle vittime edel loro ascolto, senza dareper scontato che il problemafosse già stato affrontato e su-perato con i centri d’ascoltogià istituiti tempo fa».

Nella serata di ieri puntualisono arrivate nuove accuse, adimostrazione che lo scanda-lo dei preti pedofili è auten-tico, l’accusa al papa e allaChiesa intera è speciosa.

rimozione del sacerdote sono di«grande significato», aggiungen-do che comunque sono necessa-rie grande cautela e più tempo. Ilcardinal Ratzinger consiglia per-ciò al vescovo americano di assi-curare al sacerdote «la massimacura paterna possibile». Il contocon la giustizia, don Kiesle tuttosommato lo ha saldato. E Ratzin-ger sottolinea poi che la riduzio-ne allo stato laicale di padre Kie-sle deve tenere in considerazione«il bene della Chiesa universale» eil «danno che concedere la di-spensa può provocare nella co-munità dei credenti in Cristo, inparticolare considerando la gio-vane età» del sacerdote, cheall’epoca ha 38 anni. Se la si puòricuperare, curare e riportarenell’ovile, bisogna fare ogni sfor-

zo, insomma, per la pecorellasmarrita. Così almeno dice ilVangelo a proposito: bisognaodiare il peccato, ma non il pec-catore, in vista della sua conver-sione.

A padre Kiesle vengono tolti ipoteri sacerdotali nel 1987. I do-cumenti non indicano quale ruo-lo abbia svolto la Congregazionedella Dottrina della Fede nelladecisione. Che comunque nonsembra aver ottenuto gli effettisperati, dato che, benché lontanodalla Chiesa, nel 2002 l’ex sacer-

dote viene nuovamente arrestatocon ben tredici accuse di mole-stie. Tuttavia i capi d’imputazio -ne nei suoi confronti cadono unodopo l’altro, tranne due, per ef-fetto di una decisione della Su-prema Corte Usa, non per inter-vento della Santa Sede. Infine, nel2004 Kiesle viene condannato asei anni di carcere per abusi suuna bambina di sei anni nel 1995.Oggi ha 63 anni, ed è libero. Enemmeno il Papa ormai può farciniente, se non pregare per lui eper i persecutori della Chiesa.

tutto il mondo potranno ammirare di nuo-vo quella che è la più importante reliquianella storia del cristianesimo Più di un mi-lione e 400 mila le prenotazioni. Un milionee mezzo di essi si sono già accreditati, ma c'èancora tempo per prenotare la visita nelDuomo (della durata di cinque minuti), finoal 23 aprile. Basta connettersi a www.sindo-ne.org. Duemila sono i giornalisti arrivati incittà, da tutto il globo. C'è anche Al Jazeera,

la maggiore emittente araba. Oggi alle 10 ilcardinale Severino Poletto, arcivescovo diTorino, che sta vivendo in questi giorni«uno stato d’animo di grande attesa, emo-zioni e grande preghiera», accompagnerà imedia alla visita in anteprima. Tra i primi invisita ci sarà anche il neopresidente dellaRegione Piemonte Roberto Cota. Alle 16 cisarà una solenne cerimonia in Duomo, dal-le 18 inizieranno le visite dei prenotati.

LE PAROLE DEL PONTEFICE

«Questa corte», scriveva Ratzinger nella lettera sul caso di padreStephen Kiesle, «sebbene consideri gli argomenti a favore dellarimozione in questo caso di grande significato, ritiene tuttavia ne-cessario considerare il bene della Chiesa universale insieme a quelladel richiedente, e non può prendere alla leggera il danno che con-cedere la dispensa provocherebbe nella comunità dei fedeli». Ansa

I primi visitatori della prima ostensione del millennio della Sacra Sindone che inizierà oggi Ansa

::: segue dalla primaMARIA GIOVANNA MAGLIE

.

NEMICI

Una manifestazione controBenedetto XVI Olycom

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4 Sabato 10 aprile 2010 PRIMO PIANO

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I NUMERI Vendola ottiene il 10% dei consensi. Subito sotto

Draghi, che piace al 9% degli intervistati. Male Roberto Saviano:

solo il 6% lo vorrebbe candidato contro il CavaliereIl sondaggio

SINISTRA SENZA CAPO

Il popolo del Pd sogna MontezemoloSondaggio dell’Espresso: chi può battere Berlusconi? Un elettore su tre ammette: nessuno. Punta su Bersani solo l’11%

(...) che nel 2013 sarà Silvio Berlu-sconi a guidare la coalizione dicentrodestra ciò che serve, al Pd inparticolare, è proprio un “parro -co” che sappia parlare ai suoi fe-deli. Magari anche convincerli.

SINISTRA VERSO LA FIATLuca Cordero di Montezemolo,

presidente della Fiat ed ex nume-ro uno di Confindustria, sembre-rebbe l’uomo giusto. A sottoli-nearlo, peraltro con grande enfasi,è il settimanale L’Espresso di que-sta settimana, che pubblica unsondaggio realizzato dalla Swg diTrieste, dal titolo quanto maiesplicativo: Chi può battere Berlu-sconi. Nella classifica di gradi-mento l’attuale segretario del par-tito, Pier Luigi Bersani si piazza alsecondo posto con l’11% dei con-sensi. A seguire Nichi Vendola(10%), Mario Draghi (9%), BeppeGrillo (8%), Roberto Saviano (6%)e Rosy Bindi (5%). Il 33% degli in-tervistati non ha votato per nessu-no dei nomi proposti. Una per-centuale tutt’altro che irrilevante,considerato che il sondaggio èstato realizzato nei giorni succes-sivi al voto. Non solo. L’Espressorimarca il fatto che l’indagine è fi-glia della «sconfitta alle regionali».Ma più interessanti ancora sonole scelte degli elettori di centro si-nistra: il 20% di questi sceglie Ber-sani, mentre il 14% preferisceMontezemolo e Draghi, superati,però, con il 16% da Vendola. Alsondaggio cartaceo, poi, accoppiaquello on line, realizzato ieri, doveBersani precipita all’ultimo postocon sole 547 preferenze su 17 milavotanti, mentre Vendola con 7 mi-la preferenze supera Montezemo-lo che ne ottiene circa 5 mila.

Se Veltroni getta la spugna perevitare di ritrovarsi chiuso all’an -golo del ring, Bersani si vede reca-pitare la lettera di sfratto a mezzostampa, per giunta nel bel mezzodel dibattito sulle riforme istitu-zionali. E avrà anche ragione illeader del Pd a dire che «finchènon sentiremo dire dal governoche il problema numero uno si

chiama lavoro continuo ad esserepiuttosto pessimista», ma poi co-me glielo spiega agli elettori che,così facendo, la sinistra rischia diperdere anche il treno delle rifor-me, lasciando vuoto il posto al ta-volo delle trattative? E non perchénon accetta l’invito di Berlusconi,ma per l’assenza di un leader ve-ro, in grado di sostenere la parti-ta.

Ezio Mauro, direttore di Repub-blica intervistato dall’Espresso,getta addirittura il bambino conl’acqua sporca (ovvero Bersani ebuona parte della dirigenza delpartito) nella convinzione che «cisono odi personali che gli elettoriconosco benissimo e che non in-teressano a nessuno». Nel Pd, in-somma, mancano «fraternità» e

«responsabilità collettiva». La ri-cetta del direttore di Repubblica?Semplice: «Chi guida il Pd non de-ve escludere che (il nuovo leaderndr) possa essere trovato all’ester -no, nella società democratica».Un buon parroco sarebbe l’idea -le.

L’OMBRA DI DRAGHICerto, poi l’Espresso si ritrova

fra le mani una hit parade che ele-va a primo della classe Monteze-molo, quando il sogno, quello ve-ro, è il governatore della Bancad’Italia, Mario Draghi, ma anche ilfuoco amico ha le sue liturgie. Li-turgie che il presidente della Fiatconosce benissimo. Non a casopiace soprattutto agli elettori dicentro (il 30%) e quelli di centro

destra (17%). Sostenendo che lepriorità che l’Italia si deve dare so-no «il fisco e le tasse, il lavoro, igiovani e il tema della sburocratiz-zazione del Paese», non fa altroche parlare a quell’elettorato.«Concentriamoci su questi temi.C’è la possibilità di farlo», chiosaMontezemolo, che non usa la pa-rola “riforme”, ovvio, ma ricorread un sinonimo: sburocratizza-zione del Paese.

In mezzo a tutto questo, ovvia-mente, c’è l’incognita Italia deiValori, con Antonio Di Pietro chevorrebbe un nuovo leader in tem-pi brevi e i quarantenni in carrierache si sentono già unti dal signore.Chissà, il prossimo sondaggio, sioccuperà di loro. O della parroc-chia senza parroco.

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LACLASSIFICA

L’Espresso di questa set-timana pubblica unsondaggio realizzatodalla Swg di Trieste. Ti-tolo: chi può battere Ber-lusconi? Il primo clas-sificato è Luca Corderodi Montezemolo col 18%dei consesi. SeguonoPier Luigi Bersani(11%), Nichi Vendola(10%), Mario Draghi(9%), Beppe Grillo (8%),Roberto Saviano (6%) eRosy Bindi (5%). Il 33%degli intervistati non havotato per nessuno deinomi proposti. Oly

Verso le riforme

Le paure del segretario: «No al presidenzialismo»::: GIANLUCA ROSELLI

ROMA

Il Partito democratico sta alla finestra fine-stra e guarda con interesse a cosa accade nel con-dominio di fronte. Quello della maggioranza digoverno. Ma intanto lancia dei segnali su comeindirizzare il dibattito sulle riforme. Alimentandoalcuni assi. Quello col Quirinale, per esempio, maanche quello con i finiani, che invitano alla cau-tela. E quello con chi, tra gli stessi berluscones,preferiscono il premierato al presidenzialismo.

Comunque ciò che si intuisce dalle parole e daitoni usati da Pier Luigi Bersani è una grande pru-denza unita a un filo di scetticismo. «La nostraidea è quella di un governo parlamentare forte»,spiega il segretario del Pd, «abbiamo idee preci-se, la riduzione del numero dei parlamentari e ilsuperamento del bicameralismo perfetto.Quando la maggioranza si sarà chiarita le idee,invece di stare sui giornali, discuteremo in Parla-mento». E ancora: «Quando si parla di presiden-zialismo e di semipresidenzialismo si tenga con-to della particolarità italiana e del fatto che ci stia-mo avviando verso un sistema dai forti connotatifederali. Dopodiché‚ discutiamo». Ma il leaderPd, come già apparso nei giorni scorsi, non sem-bra troppo entusiasta. «Basta che sia chiaral’agenda e che si parli di riforme che interessanoalla gente: finchè non sentiremo dire che il pro-

blema numero uno si chiama lavoro, continuo aessere piuttosto pessimista. La gente in casa pro-pria parla di occupazione per i propri figli e nondi presidenzialismo», osserva Bersani.

Contatti tra i due maggiori partiti su questoterreno ancora non ci sono stati. A rivelarlo è Lu-ciano Violante. «Non ci siamo ancora parlati», di-ce l’ex magistrato. Che poi invita di nuovo lamaggioranza a partire dai punti condivisi. Per-ché «tra la mia proposta e quella di Calderoli cisono tre punti di contatto: la riduzione del nu-mero dei parlamentari, la costituzione del Sena-to federale e la revisione delle competenze traStato e regioni. Partiamo da qui e le cose possonoandare avanti con tempi certi».

Nel partito di Bersani, dicevamo, si guarda alpalazzo di fronte. E si nota come alcuni esponen-ti del PdL, come Fabrizio Cicchitto e GaetanoQuagliariello, preferiscano il premierato. «Se an-che i berlusconiani non sono d’accordo con ilpremier, allora siamo ancora a carissimo amico,come si dice a Roma», fanno notare dall’entoura -ge del segretario, «poi ci sono le divisioni con Finie i suoi. E anche la Lega, a parte le istanze federa-liste, non ha ancora formulato una sua ricetta

precisa. Quando saranno d’accordo tra loro, al-lora potremmo iniziare a discutere, ma la sensa-zione finora è che vi sia molto fumo e poco arro-sto, con un gioco delle parti dove ognuno tende adifendere le proprie posizioni senza avanzareverso quelle degli altri». Ma nel partito c’è anchechi è meno sospettoso e, come appunto Violan-te, spinge il segretario ad essere più disponibile,anche solo per vedere se la maggioranza fa sul se-rio oppure no e, in questo caso, scoprire il bluff.

Un ramoscello d’ulivo verso il governo arrivaperò dal responsabile giustizia del partito, An-drea Orlando, che, con un lungo articolo sul Fo-glio, manifesta la disponibilità del Pd a discuteredi riforma della giustizia. In particolare, Orlandoapre alla possibilità di iniziare una riflessione suitempi del processo, sull’obbligatorietà dell’azio -ne penale, sulla riforma dei criteri elettivi delCsm per liberarlo dalle correnti, sul differenteruolo tra pm e giudici e sull’efficacia delle azionidisciplinari all’interno della magistratura. Il PdLapprezza, anche se qualcuno, malignamente,paventa il sospetto che il Pd voglia spostare il di-battito sulla riforma della giustizia per lasciare insecondo piano quello sulle istituzioni e la formadi Stato. Difficile, però, che su questo tema lamaggioranza rimanga insensibile, visto che la ri-forma della giustizia è uno dei punti cruciali delprogramma berlusconiano, importanza ribaditaanche dopo il voto regionale.

IL PD CERCA UNA SPONDA TRA I

BERLUSCONES CHE SOSTENGONO IL

PREMIERATO. E CON ANDREA ORLANDO

APRE ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

::: segue dalla primaENRICO PAOLI

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6%Saviano

10%Vendola

9%Draghi

18%Montezemolo

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5Sabato 10 aprile 2010PRIMO PIANO

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LA PROPOSTA DI TONINO In mezzo a tutto questo c’èanche l’incognita Italia dei Valori. Antonio Di Pietro vorrebbeinfatti un nuovo “capo” in tempi brevissimi

LA REPUBBLICA Ezio Mauro: «Chi guida il Pd non deveescludere che il nuovo leader possa essere trovato all’esterno,nella società democratica»

editoriale

Addio classe operaiaArriva la prima classeIl presidente Fiat, Draghi e Vendola tra i preferiti come candidatipremier. È la dimostrazione che i militanti sono confusi come i dirigenti

(...) quello che per noi era lampan-te ha illuminato anche gli altri edunque tocca a un altro prenderel’eredità dell’attuale numero unodel Botteghino.

A dare il via libera alla rottama-zione di Bersani è stato l’organoche detta la linea al Partito demo-cratico, per la penna del suo diret-tore. Ezio Mauro dalle pagine diRepubblica il giorno dopo la bato-sta nel Lazio e in Piemonte ha in-fatti sentenziato che alla sinistraserve un leader nuovo. Ma nonuno qualsiasi, bensì un tipo che siaestraneo alla nomenklatura del Pd.Una specie di Papa straniero, ilquale non faccia parte del gruppodirigente diviso e invecchiato pre-cocemente, come spiega il capodel quotidiano di Largo Fochetti.

Subito è partita la caccia al no-me e l’Espresso, ovvero l’incrocia -tore di Repubblica, si è incaricatodi commissionare alla Swg un son-daggio, chiedendo agli elettoriprogressisti qual è il leader miglio-re per poter battere Berlusconi. Il

povero Bersani ovviamente ne èuscito a fette, scavalcato da LucaCordero di Montezemolo e tallo-nato da Nichi Vendola e MarioDraghi. Al di là dello scarso entu-siasmo nei confronti dell’attualesegretario, a colpire è la confusio-ne (o forse disperazione) che regnafra il cosiddetto popolo della sini-stra. Passare dal Partito comunistaa quello della Confindustriadev’essere dura da digerire ancheper il militante più convinto, e nonsolo perché il rosso di Bottegheoscure era più cupo del rosso Fer-rari, ma perché fra il partito dellaclasse operaia e il partito della pri-ma classe la distanza da colmare èmolta: partire per fare la rivoluzio-ne e finire in Banca d’Italia è cer-tamente scioccante.

Che gli elettori brancolino nelbuio al pari dei dirigenti è testimo-niato poi dal successo riscosso, ol-tre che da Montezemolo e Draghi,anche dal governatore della Puglia.Che c’entra lui con il governatoredi via Nazionale? È vero che en-trambi sono indicati con lo stessotitolo, ma il primo propone di dareil salario sociale a tutti, di ridurre la

flessibilità nel mondo del lavoro edi cancellare il patto di stabilità; ilsecondo invece sostiene l’opposto.È un po’ come se chi vota progres-sista volesse la mortadella ma an-che il caviale.

L’intervista all’Espresso di EzioMauro non aiuta a orientarsi. Do-po aver lanciato l’idea di un Papastraniero, per il quale non è indi-spensabile un pedigree comunista,il direttore di Repubblica spiegache il sogno è un Pd diverso daquello di oggi. E qui si capisce chela nebbia non riguarda solo chidebba guidare la sinistra, ma lostesso Partito democratico, il qua-le, nato da una fusione fredda fraDs e Margherita, ha fatto la finedell’esperimento di Pons e Flei-schmann, due scienziati americaniche sognavano di creare una fonteenergetica alternativa. L’idea eraaffascinante, ma la sua realizzazio-ne fu un fallimento. E ai due stu-diosi toccò il destino dell’oblìo.Proprio ciò che rischia di succede-re al Pd.

[email protected]

Intervista

Chiamparino: «Oggi chi comanda non rappresenta nessuno»IL SINDACO DI TORINO: «IO MI SONO MESSO A DISPOSIZIONE. I CAPI DELLE

SINGOLE CORRENTI O SUBCORRENTI NON RAPPRESENTANO LA MAGGIORANZA DELPARTITO, NÉ TANTOMENO LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI. LA SOLUZIONE?

DOBBIAMO IMPARARE DALLA LEGA»

11%Bersani

::: segue dalla primaMAURIZIO BELPIETRO

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Sergio Chiamparino

::: TOBIA DE STEFANO

«No, non voglio dare nessun ultima-tum…però una cosa è certa, se entro la fine delmese di aprile, quando è in programma il con-siglio nazionale dell’Anci, non avremo avutouna risposta dal governo, allora la manifesta-zione dei sindaci, che abbiamo visto a Milano,arriveràfino aRoma, aPalazzo Chigi». Il tonoèpacato, nessuna esasperazione, ci manche-rebbe, ma l’eloquio è di quelli decisi che vannoal punto. Tre settimane, poi se da Letta, Tre-monti o chi per essi non dovesse arrivare nes-sun segnale di disgelo sul patto di stabilità, al-lora gli amministratori in fascia tricolore tor-neranno a farsi sentire. Parola di SergioChiamparino, il primo cittadino di Torino, maquello che qui più conta, presidente dell’asso -ciazione nazionale dei comuni italiani. Giove-dì era idealmente in piazza San Babila a prote-stare con i suoi colleghi lombardi. Ieri, invece,si è presentato fisicamente a Milano, a PalazzoMarino, per firmare con la collega Moratti unprotocollo sul federalismo fiscale. Lui del Pd,lei del PdL, ma vanno d’amore e d’accordo.Sorrisi e strette di mani, quasi a sottolineareche il grido d’allarme dei comuni sulla questio-ne fiscale è quantomai bipartisan. Giusto iltempo di smorzare le polemiche per le dichia-razioni del giorno prima, per l’assenza, peral-

tro annunciata, di donna Letizia alla paratameneghina dei sindaci scontenti. «Non ho maidetto – chiarisce Chiamparino - che lei dovevaandare, ma che io ci sarei andato». Punto.«Quello che conta è che condividiamo tutti leragioni di quella manifestazione». E allora saràbene chiarirle, queste ragioni.Sindaco, l’Anci dice che ci sono almeno diecimiliardi da investire in nuove opere o per il pa-gamento di quelle pregresse, bloccati dal pattodi stabilità. Realisticamente quale cifra il go-verno potrebbe liberare?«È sempre difficile dare numeri precisi. Ricor-do però che l’ultimo intervento in materia ave-va consentito di rimettere in circolo circa unmiliardo e mezzo. Bene, io penso che si possaandare un po’ più in là, superare quella cifra,ma non voglio parlare solo di soldi…».Prego«Noi vogliamo segnalare la necessità più gene-rale di rivedere il patto di stabilità per allentar-ne i vincoli. Non è giusto che le amministrazio-ni più virtuose siano quelle maggiormente pe-nalizzate. E poi c’è la questione del federalismofiscale che ancora non decolla».

Lei è a Milano per parlare proprio di questo…«Appunto. Ad oggi, ho letto interviste e ascolta-to tante parole, ma di fatti ne ho visti pochi.Penso sia il caso di accelerare. Serve chiarezzasui decreti delegati. Per adesso sappiamo soloche questo sarà l'anno del federalismo dema-niale, ma sul resto?».Fa riferimento alle imposte che saranno riser-vate ai Comuni?«Certo, faccio riferimento alla necessità di re-stituire autonomia impositiva ai sindaci. Io so-no rimasto alla “Service tax” annunciata inun’intervista al Sole 24 Ore da Calderoli. Io so-no d’accordo sul tributo comunale unico col-legato ai servizi, soprattutto quelli relativi allacasa, ma ora sta al governo dirci cosa intendemettere dentro alla service tax…».Perlatro, Calderoli, in quella stessa intervista,la propone come possibile primo ministro conBerlusconi al Quirinale...«(Ride) Se parliamo di riforme non possiamopensare di fare delle proposte “a la carte”. Separliamo di riforme istituzionali non possia-mo non parlare anche di rivedere il fisco, ilmercato del lavoro e la legge elettorale, che so-

no poi le cose che maggiormenteinteressano ai cittadini».Lei insiste spesso sul concetto diterritorio, tanto caro alla Lega…E oggi, così pare, molto lontanodal Partito democratico…«Vede, quando ho detto che il Pddovrebbe diventare la Lega dellasinistra, intendevo proprio que-sto. Un buon sindaco deve saperamministrare ma anche sapergovernare, quindi parlare ai citta-dini, essere radicato sul territorio.Il Carroccio questo lo fa bene, dob-biamo farlo anche noi...».E qui veniamo al punto. Tra pochi mesi (nel2011) scade il suo ultimo mandato a Torino.Lei si candida a diventare il leader di questonuovo Pd?«Io mi sono messo a disposizione del partito.Ho detto che voglio dare un contributo percreare una forza politica che parta dal centroma abbia una forte componente federale. Ogginel gruppo dirigente ci sono i capi delle singo-le correnti o subcorrenti che non rappresen-tano però la maggioranza del partito, né tan-tomeno la maggioranza degli elettori. Io dicoche queste correnti sono un tappo che im-prigiona risorse che avrebbero molto dadare al Partito Democratico».

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6 Sabato 10 aprile 2010 PRIMO PIANO

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L’ASSE In visita nella leghista Verona, il capo delloStato loda il federalismo fiscale: «È uno strumento perfar aumentare la coesione nel Paese». Bossi applaude

le sfide del governo

“.

(...) e pesce di lago, parla a braccio,esce dal protocollo, sorride aigiornalisti e rilascia dichiarazionisempre meno ingessate. Sembradavvero aver bevuto la pozionemagica della giovinezza: avanti diquesto passo la prossima visita uf-ficiale la farà con i jeans sdruciti el’I-pod. Magari, anziché il pesce dilago, chiederà un cheeseburger. Eintanto preparerà il nuovo discor-so alla Nazione a passo di rap: ca-ri i-ta-lia-ni bat-te-te le ma-ni, ca-re i-ta-lia-ne fuo-ri dal-le ta-ne…

Miracoli del Quirinale. Eviden-temente dopo un po’di anni lassùe scatta la voglia di cambiare. Per-tini cominciò a esibirsi ai semprepiù numerosi funerali di Stato,Cossiga cominciò a dare piccona-te, Scalfaro cominciò a diventarerosso e non solo per la vergogna.Napolitano, invece, comincia asentirsi un fanciullo. Si sa: per rin-giovanire ci vuole un po’ di tem-po. E considerato il soggetto inquestione anche un po’ di tempoin più. L’uomo del Colle, in effetti,ci ha messo quarant’anni esattiper riconoscere l’errore commes-so nel 1956 quando approvò l’in -vasione sovietica dell’Ungheria.Figurarsi se si può pretendere cheuno così possa diventare giovanea 20 anni. Infatti, lo è diventato a85. Nonno della Repubblica, mapieno di energia come un teena-ger coi brufoli. Praticamente unpresidente hip hop.

La trasformazione è piuttostoradicale: c’è persino il rischio chela moglie Clio, tra un po’, non lo ri-conosca più e non lo faccia entra-re in casa. Ma l’avete sentito?Prendete il federalismo: ormai èin piena sintonia con i leghisti. Ba-sta con lo Stato centrale, dice, svi-luppiamo le autonomie. E usa pa-role che non sfigurerebbero sulpratone di Pontida. Sulla giustiziapoi incalza i magistrati chiedendoloro «leale collaborazione» con ilpotere politico. Il fisco? Bisognaintervenire urgentemente. La si-curezza sociale? Pure. Ancora unpo’ e ieri a Verona avrebbe purechiesto istruzioni per iscriversi al-le ronde padane. E che il tutto siaavvenuto al Vinitaly non induca afacili ironie: il presidente s’è con-cesso appena un calice di prosec-co. E accompagnata da una moz-zarella, l’unica vera bufala circo-lata durante la visita.

In compenso i leghisti presentierano, loro sì, ubriachi. Di felicità,però. Il governatore Zaia, in crisimistico-astronomica, s’è messo aproclamare: «Con Napolitano ve-diamo il sole». Il sindaco di Vero-na, Flavio Tosi, che fino a due annifa toglieva le foto del presidentedella Repubblica dalla sua stanza,l’ha celebrato come novella guidae nume tutelare. Era così emozio-nato, il buon Tosi, che per l’occa -sione s’è pure messo la cravatta,rischiando il collasso del pomod’Adamo. Chi l’avrebbe detto soloqualche tempo fa? Ma la nuova vi-ta di Giorgio è così: riserva sorpre-se a non finire. E ora dopo il fede-ralismo padan-partenopeo, il Ve-suvio al baccalà, vongole e neb-bia, spaghetti con Alberto daGiussano in coppa, che ci dobbia-mo aspettare?

Siamo sinceramente interessa-

ti. Anche perché Napolitano hafretta. Dice che «non bisogna per-dere tempo». Ora, si capisce, biso-gna sempre vedere che cosa in-tende lui per non per perderetempo: ci ha messo 40 anni perdubitare dei carri armatidell’Urss, quasi 20 per dubitare diquelli del Pool di Mani Pulite. Nonè che per «non perdere tempo»tocca aspettare qualche lustro?Speriamo di no: del resto il Capodello Stato ormai ha il ritmo di unrapper e l’ansia di un ragazzino al-le prese con il primo petting. Lasvolta storica s’è compiuta: dalbrodino al peperoncino, addiodoppiopetto è l’ora delle Nike AirMax. Andandosene dalla sede de“L’Arena”, in effetti, ha dato ap-puntamento a tutti al 2016, quan-do il quotidiano veronese compi-rà 150 anni. «Allora mi muoveròpiù liberamente», ha annunciato.Ma certo: si muoverà più libera-mente. E forse ballerà pure labreakdance su una gamba sola.

Come dargli torto? Napolitanoringiovanisce a vista d’occhio. Adinvecchiare, di colpo, sono invecequelli che speravano di trasfor-mare il Quirinale nell’obitorio delcambiamento. Infatti sono tuttifuribondi. Giorgio Bocca sparacontro il “Colle degli inciuci”,Grillo parla di farsa, Di Pietrosparge veleni. Del resto è da qual-che mese che Napolitano deludele speranze degli aspiranti martiriantifascisti: prima ha riabilitatoCraxi («Contro di lui una durezzasenza uguali…»), poi ha firmato ildecreto legge per riammettere leliste escluse dalle Regioni e cerca-re di garantire democratiche ele-zioni e solo poche ore fa ha firma-to senza fiatare la legge sul legitti-mo impedimento. Se a questo siaggiunge che ha invitato Calderolial Colle per parlare di nuova Co-stituzione (quale riconoscimen-to…) e s’è messo a spingeresull’acceleratore delle riforme co-me un militante leghista della valBrembana, beh c’è da capire il di-sorientamento di chi sperava diusarlo come un Oscar Luigi qual-siasi. Per lo meno, però, ora si ren-deranno conto pure loro che ilcambiamento dell’Italia non èuna malattia che si prende a norddel Po: se a volere il federalismo èanche un ex comunista cresciutoal Vomero, forse davvero del fede-ralismo non si può più fare a me-no. E dunque avanti con la Lega e ibabà al ruhm, sfogliatelle di auto-nomia locale e cassoula con rigoreistituzionale. Lo capiranno? Lo di-geriranno?

Chissà. Intanto, però, in attesache miracolosamente si ravveda-no pure gli ultimi moichani dellostatus quo, noi ci mettiamo alla fi-nestra e ci godiamo in tutta alle-gria l’altrettanto miracoloso rav-vedimento del presidente dellaRepubblica. Dopo gli anni rossi equelli grigi, infatti, ora finalmente,a 85 anni, Napolitano scopre glianni verdi. Verdi come la Padaniae, soprattutto, verdi come l’età.Che cosa c’è di più bello? Per favo-re, non disturbate il Capo delloStato: lasciategli godere la sua pri-ma giovinezza. Solo un dubbio:ora chi glielo dice alla moglie Clioche il prossimo viaggio il Capodello Stato vuole fare tappa a Gar-dland e poi a un concerto di musi-ca Tribal House?

«C’è una serie di riforme nonpiù procrastinabili fra le qualiquelle del fisco, della sicurezzasociale, della ricerca e anche dellagiustizia. È augurabile che si escaal più presto da anticipazioni eapprossimazioni»

LA NUOVA ITALIA PER IL COLLE

Il Colle detta la linea

Anche Napolitano se ne accorge:«Fisco e Giustizia devono cambiare»::: GIANLUCA ROSELLI

ROMA

Proposte concrete. Senza perderetroppo tempo in chiacchiere su cose su cuipoi è difficile trovareun accordo. Con l’obbli -go di trovare un’intesa con l’opposizione.Questi i paletti che Giorgio Napolitano hapiantato sulla strada delle riforme. Il timoredel presidente della Repubblica, infatti, è chequesto argomento alla fine precipiti nel gorgodello scontro politico quotidiano da cui si sacome si entra ma non come si esce. E che allafine l’elefante partorisca il classico topolino.«E’ augurabile», dice il capo dello Stato, «chesi esca al più presto dalle anticipazioni e dalleapprossimazioni che non si sa a quali sbocchiconcreti, a quali proposte impegnative, aquali confronti costruttivi possano condur-re». Napolitano auspica un «insieme inter-venti riformatori in campo sociale, economi-co e anche istituzionali che non sono più pro-crastinabili», ma avverte anche che «le rifor-me non sono una formula magica, non bastainvocarle per vedere la soluzione di tutti i pro-blemi». Dunque, occorre «il massimo di sta-bilità politica e istituzionale che non significa«né l’immobilismo, né la negazione della dia-lettica tra maggioranze e opposizione, perchémolti sono gli spazi per la dialettica, anche perscontrarsi», ma c'è bisogno «di misura, di sen-so delle proporzioni» in un momento in cuiinvece «i giudizi estremi sono considerati gliunici validi». Un atteggiamento che magari«rende in termini elettorali, ma fa danni».

E poi il presidente della Repubblica ag-giunge: «Ci sono punti importanti di riformagià da tempo apparsi largamente condivisi:

sarebbe realistico e saggio non mettere a ri-schio e non tenere in sospeso quelle conver-genze ma mirare a tradurle, in tempi ragione-voli, in dei corposi risultati». Per Napolitano«si possono legittimamente sollevare altriproblemi e riaprire capitoli complessi, comequelli di una radicale revisione della forma digoverno, ma è bene tenere conto dell'espe-rienza, dei tentativi falliti, delle incertezze ri-velate anche dalla discontinuità della discus-sione su taluni temi accantonati per molti an-ni». Ma Napolitano, un po’ a sorpresa, parlaanche di riforma generale del fisco e della giu-stizia, «al fine di assicurare la certezza del di-ritto, la tempestività e l'imparzialità delle in-dagini e dei giudizi».

Napolitano non lo dice espressamente,anche perché non è compito del Colle in-fluenzare le idee della maggioranza di gover-no, ma dalle sue parole si intuisce che, invecedi arrovellarsi sul semipresidenzialismo allafrancese e affini, il Quirinale preferirebbeche, sul terreno delle riforme istituzionali,maggioranza e opposizione trovassero unaccordo per interventi mirati e condivisibilida tutti. Come, ad esempio, il Senato federalee la riduzione del numero dei parlamentari,su cui Pier Luigi Bersani si è detto favorevole.Mentre nell’intestardirsi ad affrontare oraanche il tema della forma di governo secondoil Colle fa correre il rischio di entrare in un la-birinto da cui poi è difficile trovare l’uscita.Anche perché su questo terreno, oltre la boc-ciatura del Pd al presidenzialismo, anche lamaggioranza non è compatta, con Gianfran-co Fini che vuole cambiare anche la leggeelettorale, mentre il Cavaliere è contrario.

Quindi il Quirinale ha fatto capire che pre-

ferirebbe poche cose semplici e fattibili entrola fine della legislatura e, soprattutto, chemettano d’accordo i partiti maggiori: Pd,PdL, Lega e Udc. E su questo punto continual’asse con il Carroccio. Ieri Napolitano ha vi-sitato Vinitaly, a Verona, e ha avuto ancoraparole elogiative nei confronti del federali-smo fiscale, che per il Colle può rappresenta-re «lo strumento giusto per far aumentare lecoesione del Paese facendo diminuire il diva-rio economico e sociale tra Nord e Sud». Nellostaff del Quirinale sono convinti che il buonrapporto con il partito di Bossi sarà fonda-mentale per indirizzare l’azione politica delgoverno su una strada giusta. E dal Senatùrarrivano parole di elogio per il capo dello Sta-to. «Napolitano è un buon presidente, lo di-mostra anche con queste cose», ha detto ieriBossi.

Ma le parole del capo dello Stato vengonoapprezzate anche dal PdL. «Gli appelli delpresidente non resteranno vani. I cittadini cihanno chiesto di cambiare le fondamenta delPaese e noi vogliamo farlo», osserva MaurizioLupi. «Napolitano ha ragione, bisogna evita-re ogni improvvisazione. Dobbiamo essereconsapevoli che l’elezione diretta del presi-dente cambia l’assetto istituzionale e di go-verno e quindi occorre procedere di conse-guenza anche per quanto riguarda il sistemaelettorale», sostiene il finiano Adolfo Urso.Mentre dal Pd si sottolinea come il Colle ab-bia spinto per mettere in testa all’agenda le ri-forme economiche e sociali per far uscire ilPaese dalla crisi. «Meglio sarebbe se Napoli-tano parlasse del disagio di milioni di italianie si lasciassero stare i massimi sistemi», tagliacorto, invece, Antonio Di Pietro.

NUMERO UNO

Il capo dello Stato GiorgioNapolitano, che ha pas-sato due giorni nel Ve-neto leghista, è il primoesponente dell’ex Particocomunista a essere di-ventato presidente dellaRepubblica. LaPresse

::: segue dalla primaMARIO GIORDANO

. Col tempomiglioraCol tempomigliora

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7Sabato 10 aprile 2010PRIMO PIANO

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STRATEGIE Napolitano non ha criticato il semi

presidenzialismo che piace a Berlusconi. La sinistra

spiazzata non trova un modello su cui convergerele sfide del governo

Il Colle benedice la giustizia del premierBerlusconi incassa il sì sostanziale del presidente della Repubblica sulla riforma a cui tiene di più. Bersani non riesce afare una proposta a nome dell’opposizione e può solo provare a sfruttare il piccolo varco nella maggioranza aperto da Fini

(...) e su di essa tratta con il cen-trodestra, ottenendo qualcosa erinunciando a qualcos’altro, op-pure va avanti in ordine sparso,limitandosi a dire «no» a ogni co-sa che propongono governo emaggioranza. L’esito scontato,in questo secondo caso, è cheBerlusconi finisca per fare comegli pare, giocandosi la partitacon isoli Bossi eFini, e nonè chegli dispiaccia. Siamo ancora agliinizi, ma l’aria che tira è proprioquesta.

Nulla da dire

Starebbe a Bersani, leader delprimo partito d’opposizione,trovare uno straccio d’intesadentro la minoranza, cioè conl’Idv (sua alleata) e con l’Udc(con la quale vorrebbe allearsi).Ma come può riuscirci, po-ver’uomo, se già dentro al suopartito non ce ne sono due che lapensino allo stesso modo e seoggi l’unica cosa chiara nel cen-trosinistra è che non sarà lui ilcandidato premier nel 2013?Non a caso, Bersani preferisceparlare del luogo delle riforme:si fanno in Parlamento, ha detto.Bene. Ma ciò che conta, anche indemocrazia, è cosa si ha da dire:in aula, in commissione, a pa-lazzo Grazioli, al bar dietro l’an -golo. E il problema vero, per Ber-sani, è proprio questo: al mo-mento non ha nulla di concretoda dire.

La proposta del PdL, anche senon è stata messa nero su bian-co, ha già i contorni chiari. An-che ieri Berlusconi è stato prodi-go di dettagli. Primo: pur prefe-rendo l’elezione diretta del pre-mier, il Cavaliere è pronto ad ac-cettare un modello semi-presi-denzialista alla francese, nelquale il presidente della Repub-

blica, eletto dal popolo, non è ilcapo del governo, ma “solo” co -lui che sceglie quest’ultimo. Perlimitare i rischi di “coabitazio -ne”, cioè che vi siano un presi-dente e un primo ministro di co-lore opposto, le elezioni politi-che si terrebbero assieme aquelle per il Quirinale. Secondo:la legge elettorale va benecom’è, e comunque mai il leaderdel PdL ne accetterebbe una coldoppio turno. Terzo: serve unagrande riforma della giustizia,che separi il più possibile lo sta-tus dei magistrati giudicanti daquello della pubblica accusa.

Al cantiere di centrodestra,che va avanti spedito (la Legavuole il federalismo, e per otte-nerlo è disposta a cedere su granparte del resto), il Pd assiste conl’elettroencefalogramma piatto,capace solo di produrre piccolidistinguo o le frasi fatte di Bersa-ni, tipo «le riforme non può farleuno solo» e «il problema nume-ro uno si chiama lavoro». L’in -consistenza del Pd è tale che ieri

è dovuto intervenire GiorgioNapolitano per mettere qualchepaletto ai progetti di Berlusconie indicare la strada al Partito de-mocratico.

Parla Napolitano

Il presidente della Repubblicaha messo in guardia dal cambia-re la forma di governo ricorren-do a «presidenzialismo, premie-rato e così via», che negli ultimiquindici anni sono stati prota-gonisti di “tentativi falliti” (unaforma di premierato che ricor-dava quella inglese fu bocciatadal referendum del giugno2006). Napolitano, comunque,si è guardato bene dallo scippareil lavoro al Parlamento e tanto-meno si è sognato di porre veti. Enemmeno ha nominato in mo-do esplicito il semi-presidenzia-lismo, al quale pensa Berlusco-ni, tra le strade “rischiose”.

In compenso, c’è una partedel suo discorso che è piaciutamolto al PdL: quella in cui il Ca-

po dello stato dice che «si pon-gono all’ordine del giorno que-stioni di riforma del fisco, cosìcome questioni di riforma del si-stema di sicurezza sociale»,nonché «esigenze di riformadella giustizia, al fine di assicura-re la certezza del diritto». Un in-vito chiaro ad agire a 360 gradi,giustizia inclusa, che è musicaper chi ha in mente le cose da fa-re e possiede i numeri per realiz-zarle e complica ancora di più ilruolo di chi sta all’opposizionesenza avere nulla da proporre. Aquesto punto Berlu-sconi può anda-re avanti,avendo

l’accortezza di non perdere ilcontatto col Quirinale. Il cui in-quilino, almeno fin quandol’opposizione non darà segni dirisveglio, intende controllare davicino quello che combinanoPdL e Lega.

Scelta obbligata

Anche se Napolitano sta fa-cendo di tutto per riuscire acoinvolgere l’opposizione nellapartita delle riforme, l’unico chedavvero appare in grado di to-

gliere il Pd dal ruolo dispettatore è Fi-

ni. Il presi-dente

della Camera ha appena chiestoa Berlusconi di cambiare la leggeelettorale e ha bocciato l’adozio -ne del modello francese, perchéil semi-presidenzialismo allaparigina «funziona solo con unalegge elettorale maggioritaria adoppio turno» (proprio quellache Berlusconi non vuole, per-ché convinto che penalizzereb-be il suo partito). Parole e con-cetti non molto diversi da quellidel presidente della Repubblica,ed è difficile credere che tale as-sonanza sia figlia del caso. Que-sto asse con il Quirinale, e il fattoche la terza carica dello Stato stiacercando di arruolare tra i suoiconsiglieri uno stratega di rilievocome Giuliano Ferrara, confer-mano che nella partita delle ri-forme Fini intende giocare unruolo di primo piano. Il proble-ma di Fini, come sempre, sono inumeri, giacché non può conta-re nemmeno sull’appoggio ditutti gli ex di An confluiti nel PdL.Anche a buona parte del Pd, pe-rò, almeno a parole, l’attualelegge elettorale non va bene.

Sfruttare il piccolo varcoaperto da Fini nella maggioran-za, a questo punto, è una sceltaobbligata per Bersani e i suoi.Ma per riuscirci sul serio è ne-cessario trovare una propostada proporre ai finiani, tentandodi allargare il consenso all’Udc,all’Idv e a chi ci sta. E pretendereche il Pd di oggi riesca a farequalcosa di simile sembra dav-vero troppo. Malgrado la bene-volenza del Quirinale, il rischioche Bersani e i suoi finiscanoemarginati è altissimo. Berlu-sconi saprà farsene una ragione.Fini, chissà.

RIFORMATORE

Il presidente del consiglio, Silvio Ber-lusconi Ansa

Mediatrade e diritti tv

Chiesto un altro processo per BerlusconiL’avvocato: «Vogliono tenerlo sulla graticola»::: LUCIA ESPOSITO

«Alla fine di gennaio abbiamo rice-vuto l’avviso di conclusione delle indagi-ni, la Procura di Milano ha deciso di nonarchiviare e, quindi, ci aspettavamo que-sta richiesta di rinvio a giudizio. Quandoun avvocato riceve l’avviso 415 bis sa giàcosa accadrà, poi vedremo cosa farà il giu-dice per l’udienza preliminare. L’interes -se dei pm non è tanto quello di condanna-re Berlusconi visto che non ci riescono,ma di tenerlo sulla graticola mediatica».L’avvocato Piero Longo che con NiccolòGhedini difende Silvio Berlusconi, non èsorpreso dalla richiesta di rinvio a giudizioper il premier. Parla di “scatole cinesi” fi -loni da cui, come nelle matrioske russe, nenascono altri. Per l’inchiesta Mediatrade(scaturita da quella sui diritti tv Mediaset

per cui lunedì prossimo è fissata un’altraudienza) i pm Fabio De Pasquale e SergioSpadaro chiedono di processare Berlu-sconiper appropriazioneindebita(quan-tificata dall’accusa in 35 milioni) e frode fi-scale(avrebbe evaso8milioni). Leindagi-ni riguardano presunte irregolarità nellacompravendita di diritti televisivi percreare fondi neri all’estero. Sempre perfrode fiscale è stato chiesto il processo an-che per il presidente di Mediaset FedeleConfalonieri, il vicepresidente Mediaset epresidente Rti Pier Silvio Berlusconi, e al-tre nove persone tra cui il produttore tele-visivo americano Frank Agrama. Al centrodell'inchiesta ci sono oltre 34 milioni dieuro contestati come appropriazione in-debita (dal luglio 2002 al novembre 2005)a Berlusconi, al suo presunto “socio oc-culto” Agrama, e ai manager Daniele Lo-

::: L’INCHIESTA

22 GENNAIOLa Procura di Milano chiude l’in -dagine il 22 gennaio. Solo orachiede il processo al giudice perl’udienza preliminare. Nell’ambitodell’inchiesta Mediatrade-Rti chevede accusato Berlusconi e 12coimputati per frode fiscale (8 mi-lioni di euro evasi) e di appropria-zione indebita (34 milioni di dol-lari)

LEGITTIMO IMPEDIMENTODavanti al Gup, Berlusconi potràfar valere il «legittimo impedimen-to» appena diventato legge chesospenderà il processo (fino a 6mesi e per un massimo di 18)

Ora la parola passa al giudicedell’udienza preliminare Marina Zelantecui tocca valutare la richiesta di rinvio agiudizio. E non dovrebbe farlo primadell’inzio di luglio. La sua agenda è pienafino al 30 giugno e che l’indagine Media-trade godrà di una corsia preferenziale,ma sarà messa in coda agli altri procedi-menti. Davanti al gup, Berlusconi potràfar valere il legittimo impedimento appe-na diventato legge che sospenderà il pro-cesso (fino a 6 mesi e per un massimo di18); la sospensione, però, non vale per isuoi coimputati. Se invece dovesse rimet-tersi in cammino il «processo breve», lanuova legge brucerebbe quasi due anni emezzo di tempo, lasciando poco più di 6mesi per arrivare alla sentenza, penal’estinzione del processo. Matematica-mente impossibile.

EREDE DESIGNATO

Pier Silvio Berlusconi ha preso il posto del padreSilvio alla guida della Fininvest credito

renzano, Roberto Pace e Gabriella Balla-bio. Somma depositata su conti correntiin Svizzera e in altri paesi nella disponibi-lità di fiduciari di Agrama e aperti a nomedei tremanager. Tutto questosarebbe av-venuto «all’interno di un sistema di frodeutilizzato dalla fine degli anni ’80, in forzadel quale - si legge nell’atto di chiusura - idiritti di trasmissione forniti dalla Para-mount, in misura minore da altri produt-tori internazionali, invece che diretta-mente dai fornitori venivano acquistati daMediaset a prezzi gonfiati per il tramite disocietà di comodo riconducibili ad Agra-ma». I reati non risultano prescritti perchél’approvazione indebita sarebbe stataconsumata tra Milano e Dublino dall’8febbraio 2003 al 30 novembre 2005, men-tre la frode fiscale è contestata fino al 30novembre 2009.

::: segue dalla primaFAUSTO CARIOTI

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8 Sabato 10 aprile 2010 PRIMO PIANO

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Il Cav e Fini litiganoperfino su comecopiare la FranciaIl modello elettorale d’oltralpe piace a tutti e due. Però

Berlusconi insiste per un turno unico, il presidente della

Camera lo vuole doppio. Timori per spaccature nel partito

IL LITIGIO È finita la tregua elettorale: i cofondatoriricominciano a litigare. Il capo del governo: dobbiamoancora accordarci

le sfide del governo

Uno lo vuole secco, l’altro lovede doppio. Dilemma: spiegarel’ultimo bisticcio a distanza tra Sil-vio Berlusconi e Gianfranco Fini,stavolta, è più difficile del solito. Inballo c’è una roba per tecnici deldiritto pubblico. Da Parigi, dovesta incontrando Nicolas Sarkozy,il premier ribadisce la sua voglia diriforme e fa sapere di ispirarsi almodello di presidenzialismo fran-cese. Passeggiando per le strade diRoma, il presidente della Cameradice che sì, l’architettura istituzio-nale transalpina garba pure a lui.La differenza? Qui viene il difficile.Perché Berlusconi non ha inten-zione di mettere mano alle regolecon cui oggi si assegnano i seggi inParlamento, un sistema propor-zionale con liste bloccate. In più ilCavaliere non vuole il doppio tur-no, peculiarità francese, ma unvoto solo, in un unica data, per leelezioni presidenziali e parlamen-tari. Fini, invece, dice che l’opzio -ne francese è tale soltanto se sicambia il sistema elettorale, eleg-gendo i parlamentari col maggio-ritario e chiamando gli elettori duevolte alle urne.

Capito qualcosa? Bene. Perché,se in passato la tensioni tra i dueerano accessibili a tutti, adesso ledifferenze tra soci del PdL si spo-stano sul terreno dell’interpreta -zione del diritto costituzionale.

Parigi, Eliseo. Il presidente delConsiglio apre una parentesi sullapolitica interna: «L’Italia guarda almodello del semi-presidenziali-smo francese, ma da adattare. Peresempio senza prevedere il dop-pio turno e svolgendo contestual-

mente le elezioni di Capo delloStato e Parlamento».

Roma, piazza Montecitorio. Ilpresidente della Camera viene in-tercettato per le vie del centro sto-rico dai cronisti di Ansa e ApCom.Lo schema Eliseo? «Funziona conuna legge elettorale maggioritariaa doppio turno». E se Berlusconivuole lasciare il sistema di voto at-tuale, smetta di «parlare di model-lo francese» e «di scomodare DeGaulle». Fini insiste perché le ri-forme siano condivise e «spac-chettate», cioè più disegni di leggea seconda della materia. Ciò per«evitare un nuovo flop» come nel2006, quando la riforma costitu-zionale approvata dal centrode-stra fu bocciata dal referendumconfermativo. Fini annuncia co-munque che vedrà Berlusconi «laprossima settimana», nel frattem-po chiede all’alleato un approccio«meno sloganistico» e nessunascorciatoia: «Le riforme vanno fat-te nell’interesse generale, non inun’ottica di parte». Berlusconi? Alcapo del governo, di ritorno da Pa-rigi, non sarebbero affatto piaciu-te le parole del cofondatore. Purese Fini in serata precisa il suo pen-siero («Nessuna volontà polemicada parte mia»), il presidente delConsiglio teme che, dopo la minitregua post-elettorale, Gianfran-co voglia tornare a fare il «bastian-contrario». Sospetta il fuoco ami-co dei finiani quando le riformearriveranno in Parlamento. L’in -cubo del logoramento. No, nonsarà facile, quando sarà, l’incon -tro tra Silvio e Gianfranco.

SA.DA.

Il retroscena

L’ex An prepara le tagliole contro Silvio::: RENATO BESANA

Fallito, non sappiamo percolpa di chi o di che cosa, l’incon -tro di riconciliazione, i due si par-lano ormai soltanto a mezzostampa. In visita all’Eliseo e forseper compiacere il suo ospite, inquesto è maestro indiscusso, Ber-lusconi afferma che ha in mente ilsemi presidenzialismo, ma conelezioni a turno unico. Lo riferi-scono a Fini, che sta passeggiandonel centro di Roma in compagniadi due giornalisti, e quello sbotta:«Collegio uninominale a doppioturno, proprio come accade Ol-tralpe, o non sene fa niente». Sullastessa linea il professor Sartori -impagabile anche quand’è irri-tante - che sul Corriere di ieri spie-ga le ragioni per cui i modelli isti-tuzionali vadano presi così comesono, senza indulgere in pastroc-chi all’italiana; dello stesso avviso,qualche giorno fa, si era detto Ber-sani. Calderoli, nel frattempo, salee scende freneticamente dal Qui-rinale con proposte alla francese,mentre dai cassetti rispunta, in-sieme al suo autore, la bozza Vio-

lante. Il triangolo delle riforme hainsomma preso forma: Berlusco-ni, Lega e Sinistra, con Napolitanoche tocca tutti sul tempo: ora omai più. E Fini? Stava in panchinaa scaldarsi i muscoli, ma rischia diguardare il resto della partita dallatribuna. Sul sistema elettorale, cheagli elettori sembra interessarepoco o punto, s’è giocata quasi perintero - dal mattarellum al porcel-lum - la cosiddetta seconda re-pubblica, che in realtà è un mode-sto restyling della prima.

Il sistema delle alleanze e il bi-polarismo sono stati indotti daimeccanismi in base ai quali si as-segnano i seggi nelle due Camere.La soglia del quattro per centounita al premio di maggioranzahanno reso possibile lo sgancia-mento del Pd dalla sinistra spetti-nata e favorito la nascita del PdL.L’uninominale a doppio turno ha,nel nostro Paese, gravi controin-dicazioni: in primo luogo porte-rebbe molto più in alto la percen-tuale di sbarramento, perché sol-tanto i grandi partiti arriverebberoal ballottaggio. Effetto, questo, chepotrebbe attenuarsi con opportu-

ne desistenze, a favore per esem-pio dei dipietristi o di Casini, desti-nati altrimenti (e per fortuna) asparire. Secondo: la distribuzionegeografica dei voti favorirebbe dimolto la sinistra. Nelle regioni ros-se, per esempio, il centrodestra re-sterebbe all’asciutto: zero seggi,salvo miracoli. Di conseguenza,pur essendo minoritario su basenazionale, il Pd sarebbe destinatoa diventare per decenni il primopartito. Da ultimo, ma non in or-dine d’importanza: l’esperienzainsegna che i moderati non ama-no votare due volte di fila. Il Cava-liere l’ha detto e ripetuto senza giridi parole.

Tutte queste cose Fini le cono-sce benissimo. Subordinare il se-mi presidenzialismo al doppioturno significa affossarlo. Dopoaverlo magnificato per una venti-na d’anni, non lo poteva abban-donare sui due piedi: ha dunquetrovato il modo per defilarsi dauna porticina sul retro. Anche ilCavaliere, però, ha in mente qual-cosa d’altro:per non urtarela sen-sibilità della Lega francesizza an-ch’egli, salvo poi mostrarsi co-

TERZA CARICA

L’ex leader di An, Fini Olycom

La nuova villa del premier

Che scelta infelice prendere casa nella Toscana colonia di Sua Maestà::: NICHOLAS FARRELL

Illustre Cavaliere,Ti scrivo, e non per la prima volta, per

darti, da uomo a uomo, un consiglio. Sen-ti, dammi retta: meglio non comprarenulla in Toscana. Non perché la Toscana èuna zona rossa che, fra le tante, ha trattatoin modo vergognoso la “sua” Oriana Fal-laci ma perché pieno zeppo di inglesi. Pur-troppo i toscani, malgrado quel comuni-smo zuccheroso che si trova nel loro dna,per lucrare senza scomodarsi hanno ven-duto le loro anime alla perfide Albione. Ecosì, la Toscana è diventata se non una co-lonia di sua Maestà una contea inglese dinome “Chiantishire”. Conosco i miei pol-

li, e metto la mano sul fuoco, e ti dico: me-glio un negro clandestino in casa piuttostoche un inglese come vicino di casa. Ma inToscana gli inglesi sono ovunque, special-mente vicino a Siena dove sei stato con tuafiglia Marina l’altro ieri a vedere la tenutaLa Selva a Monteroni d’Alba in vendita per25 milioni di euro.

Ecco perché io, personalmente, quan-do mi sono trasferito in Italia nel 1998 hoscelto di vivere nella Romagna invece del-la Toscana. Avrei potuto trovare una siste-mazione in Toscana. Conosco gente ab-bastanza in possesso di case sui colli to-scani. Ma mi stanno sui coglioni tutti. So-no, in parole povere, delle cliché ambu-lanti (conformisti e non originali). Tutti.

Lo so, anche la Romagna è una zona rossama sai cosa, qui, a parte qualche prof. d’in -glese in stato permanente di ebbrezza, in-glesi non ci sono. Che bello! E per quantoriguarda i comunisti romagnoli li osservo,scientificamente, affascinato, come Char-les Darwin osservava le tartarughe gigan-tesche e i becchi dei fringuelli sulle isoleGalapagos. Il mio sogno è di portare un belgiorno un esemplare della razza allo zoo diLondra a Regent’s Park. Non dovrebbe es-sere così difficile. Le Petit Arquebuse, il barche è il mio quartiere generale nel centrostorico di Forlì, ne è strapieno. La Toscana,invece, pullula di inglesi. Ce ne è uno die-tro a ogni cespuglio e cipresso. Con la suafaccia rossa e panama obbligatorio in te-

sta. Non è possibile evitarli neanche nei ri-storanti dei paesini più sperduti della re-gione. Eccoli, proprio loro, al tavolo ac-canto, sempre e ovunque, incapaci grazieal cocktail di snobismo e pigrizia che frulladentro i loro cervelli, di parlare l’italiano.Silvio mio, Silvio il Magnifico, ti parlo dainglese, venuto in Italia proprio per evitaregli inglesi. Mi sono sempre chiesto: da in-glese come mai non ho mai avuto un rap-porto serio con una donna inglese? La miarisposta: perché non sono donne, sono vi-kinghi. Te lo sconsiglio Presidente, te losconsiglio: la figa anglosassone non vale lacandela, capito? Ascoltami bene: 30 milainglesi (ho letto) hanno comprato una ca-sa in Toscana. Trenta mila! Ma sai cosa

Cav, sono “padroni” ma sono più o menotutti di tendenze sinistroidi. E non della si-nistra operaia. Figuriamoci. Ma della sini-stra dei “champagne socialists” (socialistial caviale). Artisti, poeti, romanzieri, gior-nalisti, registi di cinema, ecc.

Predicano anche loro il comunismo “li -ght”alla italiano, e la solidarietà, ma prati-cano il consumismo e l’edonismo. An-drebbero d’accordissimo con Repubblicae Santoro e compagni se potessero capirel’italiano. Ho anche letto da qualche parte:secondo i sondaggi i toscani sono i più de-pressi fra gli italiani. La spiegazione se-condo me è questa: sono depressi non so-lo perché di sinistra (cioè motivati da invi-dia e odio e l’idea che lo Stato e non la co-

CLIMA D’ODIO

Lettera al leader PdL:«Se non ti dimettiuccidiamo i tuoi cari»

Nuova lettera di minacce aSilvio Berlusconi, recapi-tata alla sede baresedell’Agenzia Ansa. È firma-ta dai «Cavallieri d’ItaliaVeneto-Friuli-VeneziaGiulia» (cavallieri scrittocon 2 elle) che invocano le«dimissioni immediate»del presidente del Consi-glio. «Se non possiamo uc-cidere te, faremo fuoriqualsiasi Berlusconi siapiù facilmente a tiro».Questa missiva segue aquella già recapitata a Bari10 giorni fa. «Terzo ed ul-timo avvertimento», chio-sano. Si legge anche un’ac -cusa al Cav per aver invia-to i soldati italiani «controil volere dell’Onu».E tra le righe un messaggiorivolto alla Digos dove i“Cavallieri” li informanodi avere 10 fucili «con mi-rino telescopico» e «tirato-ri che colpiscono un pom-pelmo a un chilometro».

STEFANO REGONDI

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9Sabato 10 aprile 2010PRIMO PIANO

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Ferrara da GianfrancoÈ il nuovo consigliereIncontro a pranzo: la terza carica cerca l’appoggio e i consiglidel direttore del Foglio, che recentemente l’aveva lodato

IL PRECEDENTE L’Elefantino aveva scritto al leader

della maggioranza, invitandolo a rivalutare il suo

alleato di destra. Che ha graditole sfide del governo

stretto al non possumus per le in-sorgenze finiane. Potrebbe cosìriaffacciarsi l’ipotesi del cancellie-rato, che gli è più gradita.

Il presidente della Camera si at-teggia a statista ma serve ormai dapretesto. Figura magrissima: nondev’essergli sfuggito, mentre am-mirava le magnifiche vestigiadell’urbe papalina, che per lui ilposto in conclave potrebbe nonesserci. Gli rimangono però armitaglienti: il calendario dei lavori inaula e l’applicazione delle millenequizie di cui traboccano i rego-lamenti parlamentari. Se si mettedi traverso le leggi si arenano, congran giubilo dell’opposizione, dicui è console onorario presso ilPdL.

Nel 2008, all’indomani vittoriaelettorale, i maggiorenti del cen-trodestra si riunirono nell’ufficiodi Berlusconi per discuteresull’assegnazione delle cariche.«Io», disse Gianfranco, «vorrei lapresidenza della Camera». Silvio,a quell’epoca ancora si chiamava-no per nome, gli fece osservareche avrebbe perso ogni ruolo poli-tico, ma s’arrese alle insistenze diGianfranco: «Fa’ come ti pare». Leragioni di quella scelta appaionochiare soltanto ora: chi sta sedutoda una vita sui banchi di Monteci-torio sa dove piazzare le tagliole.

::: IL PERSONAGGIO

LE ORIGINIGiornalista, nato a Roma nel 1952, Giuliano Ferrara dopoaver lasciato il Pci ha lavorato al Corriere della Sera doveha inaugurato la rubrica Bretelle rosse. È stato Eurodepu-tato, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e portavo-ce del primo Governo Berlusconi.

LA CARRIERAAttuale direttore de Il Foglio, è stato conduttore di Otto eMezzo su La7. Ha debuttato in tv nel 1987 con Linea ro-vente, cui sono seguiti Il Testimone , L’Istruttoria e RadioLondra. Collabora inoltre con il settimanale Panorama, dicui è stato anche direttore tra il 1998 e il 1999. Nell’ot -tobre del 2001, all’indomani dell’inizio dei bombarda-menti in Afghanistan, insieme a Gad Lerner ha condottoDiario di guerra.

::: Analisi

Bossi non va fermatoma le sue riforme non bastano

::: DAVIDE GIACALONE

L’ASSEDIO

In Toscana ci sono migliaia di inglesi

(...) che è così. Apprezzamento che è diventato qual-cosa di più il 19 marzo scorso. Quand’è successoquesto: articolo di Ferrara pubblicato da Panoramain cui l’Elefantino invitava Silvio Berlusconi a rivalu-tare il socio cofondatore del Popolo della Libertà. Adandarci un po’ più d’accordo. Ragionava Ferrara: aquesto punto della sua vita, a questo punto della suacarriera politica, a questo punto della legislatura,Berlusconi non ha «alleato politico migliore di Fini».Non solo per avviare la stagione riformatrice insie-me, ma anche per preparare «la staffetta Quirinale-Palazzo Chigi».

Ragionamento, questo, piaciuto parecchio aipiani nobili di Montecitorio. Risultato: è cominciatoun percorso di avvicinamento tra i due, il politico e ilgiornalista, coronato da un pranzo tenutosi ierinell’appartamento presidenziale della Camera. Atavola, con Fini e Ferrara, Italo Bocchino e Benedet-to Della Vedova.

Risvolti, discussioni, propositi? Inutile compul-sare le vie ufficiali, si sbatte contro un muro di gom-ma. Del pranzo, non si doveva sapere nulla. Off therecord, la mettono giù così, i finiani: «Alla fine Ferra-ra è l’unico, nel panorama editoriale di area centro-destra che non ha demonizzato le posizioni di Gian-franco. Che non l’ha tacciato di eresia o di tradimen-to. L’unico giornale, il suo, che si è sforzato di inter-pretare l’evoluzione del pensiero della terza caricadello Stato».

Consigliere, Giuliano Ferrara? Naaa, piuttosto gliex An spiegano che il direttore del Foglio può dare

un contributo pacificatore tra Fini e Berlusconi.Ammesso che la prospettiva rimanga quella dellapace tra i due. In questa settimana post-voto, il pre-sidente della Camera sembrava aver rimesso in ta-sca il portafoglio di argomenti polemici e cercato unapproccio diverso col capo del governo. Pure la na-scita di Generazione Italia, anche se non lo ammet-tono ufficialmente, è servita per armonizzare il par-tito unico e per mettere fuori gioco FareFuturo, gio-cattolo che è un attimo sfuggito di mano all’ex lea-der di An.

Telefonate tra Fini e Berlusconi, ce ne sono state.È mancato l’appuntamento di persona e questo unpo’ ha influito nel rapporto tra i due. Negativamen-te. «Ci vedremo settimana che arriva», annunciavaieri la terza carica dello Stato. Infilandosi poi in unanuova polemica con Berlusconi sul turno secco odoppio da abbinare al sistema presidenziale france-se importato. E si torna punto e da capo. È la comu-nicazione che rovina i rapporti tra soci del PdL. Manon solo quella. «Colpa anche di certi colonnelliche, per convenienza personale, lavorano per farlilitigare», punta il dito il finiano Carmelo Bruguglio.Questa, invece, dovrebbe essere la fase dell’acco -modamento. Perché se si riuscissero a chiarire leidee, magari Gianfranco potrebbe anche convince-re Silvio che le sue posizioni non vengono fuori così,solo per causargli travasi di bile. Il doppio turno«rende irrilevanti le terze forze», spiegava ieri ItaloBocchino, «Di Pietro farebbe la fine di un Le Penqualsiasi. Casini quella di Bayrou. Non credo che aBerlusconi dispiacerebbe poi tanto questa leggeelettorale alla francese». Il problema è parlargli e far-glielo capire.

Da una parte si coltivanosogni di grandi riforme, dall’al -tra ci sono i conti che non torna-no. Si può non credere nei primie cercare di nascondere i secon-di, ma sono cose maledetta-mente reali, cui non si può met-tere la mordacchia. Sembrad’essere in una famiglia nellaquale alcuni, riuniti in una stan-za, discutono su come riparareil tetto, da cui entra acqua, e, giàche ci si trovano, immaginanodi ristrutturare l’intero apparta-mento, corredandolo di giardi-no pensile, mentre altri, nellastanza accanto, hanno appenafinito di fare i conti e comunica-no che non ci sono i soldi perpagare il riscaldamento. Se si daretta solo ai secondi, che sem-brano i più concreti, va a finireche si risparmia sulle ristruttu-razioni e si paga il gasolio, con ilrisultato che più piove e più lacasa s’allaga e raffredda. Se si daretta solo ai primi, che sembra-no i più proiettati nel futuro, vaa finire che si sta al calduccio enelle comodità, ma per poco,perché dopo arrivano i creditorie pignorano tutto.

Capisco che al solo sentirparlare di “manovra correttiva”ci sia chi reagisce digrignando identi, ma i nostri conti pubbliciattendono, da tempo, una su-per-ultra-maxi correzione. Ilpeggio che possa capitarci ènon avere il coraggio dellegrandi cose, condannandoci atanti interventi parziali, tuttidolorosi e fastidiosi, nessuno ri-solutivo. Quindi, senza allarmi-smi apocalittici, ma anche sen-za cinguettii fuori stagione, ra-gioniamo sulla realtà. I dati Istatparlano di un 2009 che ha im-poverito le famiglie. I dati van-no sempre letti, ma questi era-no scontati, visto che il 2009 èstato un anno di recessione. Edè stato l’anno in cui la gestionedella spesa pubblica, per operadi Giulio Tremonti, s’è dimo-strata saggia, evitandoci i co-stosi errori commessi da altri.

Se si guarda dentro a quei da-ti, però, si scoprono cose inte-ressanti. I consumi sono scesi (-1,9%), ma meno del reddito di-sponibile (-2,6%). Ciò significache gli italiani hanno messomano ai risparmi, pur di man-tenere, finché possibile, il teno-re di vita raggiunto. Fra i rispar-mi spesi, quindi utilizzati percolmare la differenza fra redditie consumi, devono compren-dersi i soldi fatti rientrare con loscudo fiscale. Le medie, Trilus-sa docet, raccontano l’anda -mento dell’insieme, senza re-stituire la reale condizione diciascuno. Differenziando si ca-piscono molte cose: chi ha per-so il posto di lavoro s’è impove-rito drasticamente, chi ha vistodiminuire il reddito, come i cas-sintegrati, ha subito un danno,fra tutti gli altri, però, c’è chi èandato meglio, come buona

parte del lavoro dipendente edei pensionati. Mentre infuria-va una dura crisi mondiale,quindi, c’è chi ha perso tutto,c’è chi ha perso qualche cosa,ma ce ne sono tanti cui è andataalla grande. E questo aiuta aspiegare la tenuta dei consumi,come le file pasquali, che certu-ni scambiano per manifesta-zione di redditi occulti.

Se provassimo a dividere legioie e i dolori per categorie, av-vertendo che, come sempre, cisono forti differenziazioni in-terne, potremmo dire che auto-nomi e piccoli, oltre ai licenzia-ti, hanno pagato la crisi, mentregli altri si sono goduti lo spetta-colo. Il fatto paradossale, da noisegnalato subito, è che le istitu-zioni sembrano interessate atutelare i secondi (come il Qui-rinale che rimanda indietrouna blanda riformina del lavo-ro dipendente) e se ne freganodei primi. I quali, oltre tutto, so-no in larga parte la base socialesu cui poggia l’attuale maggio-ranza parlamentare.

Se la politica esistesse, e sa-pesse fare il suo mestiere, do-vrebbe entrare nella famigliainizialmente immaginata e di-re: c’indebitiamo per fare i lavo-ri, ma puntiamo sulla coibenta-zione, non sul giardino, chepuò aspettare, nel frattempo,mentre il tetto sarà sventrato,concentriamo il riscaldamentosolo dove si dorme ed evitiamodi girare nudi per la casa. Tra-dotto in termini Paese significamettere mano al patrimoniopubblico per favorire la spesaper investimenti, avendo il co-raggio di chiudere i rubinetti diquella inutile e clientelare,mentre sul lato fiscale, dove lapressione è intollerabile, ma ildebito ineludibile, occorre di-mostrare che si sta lavorandoper uscirne, alleggerendo gliadempimenti in attesa di alleg-gerire le aliquote. Tanto per ca-pirsi: gli incentivetti che duranoquindici giorni sono soldi but-tati. Per fare queste cose, però,occorre determinazione politi-ca e forza istituzionale. Non èche mi sia fissato, ma se anchela robetta come l’arbitrato nonpassa, perché nelle istituzionic’è chi deve marcare il territo-rio, come volete che si realizzi laliberazione del mercato del la-voro e di quello economico?Tutto si tiene, com’è evidente,ed è per questo che ripeto: nonserve cercare di rallentare le ini-ziative riformiste della Lega,non è giusto e non è convenien-te, si deve, semmai, mettereall’ordine del giorno anche il re-sto, dando l’impressione chec’è una politica capace di ragio-nare con tutto intero il cervelloe non a lobi separati. Condizio-ne nella quale il cervello è buo-no solo per farlo fritto, con i car-ciofi.

www.davidegiacalone.it

munità deve sistemare tutto) ma ancheperché hanno venduto la loro terra allostraniero. E non dimentichiamo i tede-schi. Ce ne sono un sacco in Toscana. Ecantano. E non è una cosa bella ascoltareun gruppo di tedeschi nella casa al di là delbosco cantare a notte profonda “Deut -schland, Deutschland, Uber Aliss”.

Concludo Cavaliere dicendo questo:vieni a comprare casa in Romagna, “PoorMan’s Tuscany”, come dicono gli inglesi.Qui non c’è nessun inglese a parte me. Èl’Appennino come si deve. Selvatico. Hogià in mente alcune tenute stuzzicanti aprezzi bassissimi rispetto a quelli toscani.Farò io il mediatore. Non ti chiedo nessu-na commissione. Sarebbe un onore.

Saluti, Farrell l’inglese

::: segue dalla primaSALVATORE DAMA

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10 Sabato 10 aprile 2010 ITALIA

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::: LE SFIDE DEL GOVERNO

RISCHIO STANGATA

Silvio smentisce. Ma la manovrina si faràLa Finanziaria bis sarebbe già sul tavolo di Tremonti in attesa dei risultati dello scudo. Il ministro: «Calo del Pil allo 0,8%»

::: dall’inviato a ParmaSANDRO IACOMETTI

Aria, terra, aria e fuoco. Sco-moda persino i quattro elementidella tradizione ellenica GiulioTremonti. Snocciola acronimi eformule, battute e metafore, citaPlatone. Ma di fronte alla platea diConfindustria riunita a convegnoa Parma si guarda bene dal pro-nunciare quello 0,8% riferito allacrescita del pil italiano nel 2010.Cifra che pure era scritta nero subianco nella bozza di discorso di-stribuita ai giornalisti. E su cui,guarda caso, sono concentrati i ti-mori dei tecnici che in questi gior-ni stanno studiando l’andamentodei conti pubblici e le possibili cor-rezioni in corsa sul rapporto defi-cit/pil. La prospettiva dello 0,8%,contenuta nel World economicoutlook che il Fondo monetariopubblicherà il 21 aprile, è infattipiù bassa dell’1,1% contenuto nel-le ultime stime del governo pre-sentate con l’aggiornamento alPatto di Stabilità.

Zero virgola

Pizzicato dai cronisti al terminedell’intervento, il ministrodell’Economia si è giustificato so-stenendo che lo 0,8% «è il dato Eu-rostat». Un dato che sarebbe co-munque sufficiente a far alzarel’asticella che Tremonti ha mira-colosamente tenuto in equilibriocon la Finanziaria di fine anno.Roba di qualche zero virgola. Madopo l’esplosione della crisi grecal’Italia non ha alcuna intenzionedi diffondere messaggi di sfiduciasui mercati internazionali che ri-schierebbero di ripercuotersi sul-le agenzie di rating e sulle emissio-ni dei titoli di Stato. Dal Tesorocontinuano a smentire che ci siaun dossier aperto sulla manovrinaestiva. Ma non è un caso che ierisull’argomento abbia deciso discendere in campo anche SilvioBerlusconi. «Smentisco decisa-mente le voci di una finanziariaaggiuntiva», ha detto il premier daParigi a margine del vertice italo-francese.

Gioco degli equivoci

Anche il Cavaliere insomma,seguendo la linea del ministrodell’Economia, gioca sull’equivo -co generato dall’anticipazionedella finanziaria a giugno in basealla nuova legge di bilancio. L’in -tervento, come ha spiegato piùvolte Tremonti, servirà a correg-gere i conti del 2011 dello 0,5% co-me previsto dagli accordi presi insede comunitaria. Nella stessa se-de, però, il ministro potrebbe de-cidere non solo di rifinanziare al-cune voci di spesa corrente del2010, si è parlato di 1,5 miliardi perle missioni internazionali all’este -ro, ma anche di dare una stretta alrapporto deficit/pil per evitareche sfori sopra il 5%. In quel caso,la si può chiamare come si vuole,ma la manovra interverrebbe suisaldi dell’anno in corso. Fonti par-

lamentari confermano che il pia-no d’emergenza è sul tavolo delministro. Tutto è chiaramente ap-peso non solo all’andamentodell’economia, il cui tagliando sa-rà fatto ai primi di maggio, ma an-che all’esito della proroga delloscudo fiscale che scadrà proprio il30 aprile. Alcune stime del Tesoroparlano di un possibile gettito perle Finanze di circa 2 miliardi. Ossi-geno per le casse dello Stato, cheperò coprirebbe soltanto gli sbalzidella spesa corrente. Lasciandoscoperto il possibile buco da 5-6miliardi di deficit.

Lavori in corso

Nei prossimi giorni gli orienta-menti del governo saranno piùchiari. Non è escluso che già oggiBerlusconi dica qualcosa a riguar-do. L’intervento del premier, atte-so sempre a Parma, è stato annun-ciato dallo stesso Tremonti conuna sibillina citazione di De Ga-speri («i politici pensano alle pros-sime elezioni, gli statisti alle futuregenerazioni, domani sentirete,sentiremo il presidente del Consi-glio dei ministri») che i più bene-voli hanno voluto interpretare co-me un omaggio al capo. Per il re-sto, oltre a ripercorrere la storiadegli ultimi anni, tra globalizza-zione, crollo del muro di Berlino,espansione dei debiti pubblici ecrisi finanziaria, il ministrodell’Economia ha parlato soprat-tutto di fisco. Senza aggiungeremolto a quanto già detto, per la ve-rità, ma ribadendo la necessità diandare avanti su quella che ha de-finito «la riforma delle riforme».Non si tratterà di un intervento«platonico», ha spiegato Tremon-ti, ma di un cambiamento «ad altaintensità politica». Per prima cosa,ha continuato, sarà riaperto ilcantiere del Libro Bianco del '94«per un inventario responsabile etrasparente delle varie opzionipossibili» le cui direttrici sono or-mai note: «dalle persone alle cose,dal complesso al semplice e dalcentro alla periferia».

::: A CONFRONTO

IL TESORO

«La riforma fiscale non saràuna riforma platonica ma adalta intensità politica. Nonsarà facile ma è necessaria»,ha detto ieri a Parma il mini-stro dell’economia, GiulioTremonti. Aggiungendo chei rischi della crisi economicanon sono finiti: «E’ come inun videogame. La crisi è mu-tata. Non è stata gestita co-me nel new deal, non con"chapter11"».

IL CAV

«Ci sono voci sui giornali neiquali si parla di un aggiusta-mento in corso dei conti pri-ma della prossima finanzia-ria. Devo smentire categori-camente questa cosa, comelo ha fatto Tremonti», ha di-chiarato in mattinata il pre-mier Silvio Berlusconi, nelcorso di una conferenzastampa congiunta con Nico-las Sarkozy.

LE IMPRESE

L’Italia «deve tornare a cre-scere» e per questo bisognaattuare le riforme di cui ilPaese ha bisogno. E’ l’appel -lo degli industriali riuniti aParma. Le priorità vanno allariduzione della burocrazia,all'alleggerimento del caricofiscale, alle infrastrutture, almercato del lavoro, all'ener-gia meno cara.

IL SINDACATO

La Cgil rilancia un nuovo al-larme sottolinenando untasso di disoccupazione rea-le che supera l’11,5%. Oltreun milione e cinquecento-mila lavoratori in cassa inte-grazione tra ordinaria estraordinaria, nel periodogennaio-marzo 2010, «con-siderando un livello mediodi ricorso alla cig, ovvero il50% del tempo lavorabileglobale».

::: Analisi

I conti non si risanano con altre gabelle::: ANTONIO MARTINO

Il direttore Maurizio Bel-pietro ha dedicato il suo editoria-le alla “manovra correttiva” deiconti pubblici che è stata ipotiz-zata per giugno. Il ministrodell’Economia ha smentito lanotizia, ammettendo tuttaviache l’Italia è impegnata a effet-tuare una “correzione” nel 2011.Il fatto impone un commento.

Milton Friedman era convintoche l’indicazione più attendibiledell’imminente svalutazione diuna moneta è data dall’aumentodella frequenza delle smentiteda parte della banca centrale. E’in base a questa indicazione cheprevide esattamente la data dellasvalutazione della sterlina nel1967. In genere l’indicatore diFriedman funziona: quando i re-sponsabili sono in procinto diassumere una decisione impo-polare o impegnativa si affanna-no a negarne la possibilità.

Credo che interessi poco allettore sapere quando la decisio-ne di adottare una manovra cor-rettiva sarà presa. Quello checonta è che è questa la direzioneverso cui il governo intendemuovere e un’esperienza pluri-decennale di “manovre” di variotipo ci ha insegnato che signifi-

cano una cosa ben precisa: il fi-sco intende ancora una volta au-mentare il prelievo di nostri soldida destinare al superiore interes-se del risanamento finanziariodello Stato.

La manovra è un provvedi-mento volto a correggere unapatologia temporanea: una voltaadottata, il sistema che è fonda-mentalmente sano tornerà afunzionare normalmente conpiena soddisfazione di tutti.Questa impostazione viene se-guita da mezzo secolo: anno do-po anno i governi varano mano-vre con l’obiettivo di rimettere iconti pubblici sulla retta via. Ilfatto, tuttavia, che immancabil-mente a ogni manovra ne segua-no altre dovrebbe indurci a met-tere in dubbio la validità dell’im -postazione adottata. Se il siste-ma è sano perché sono necessa-rie continue correzioni a caden-za almeno annuale? Non è piùprobabile che i problemi dei no-stri conti pubblici siano la conse-guenza ovvia, prevedibile e pre-vista, del normale funzionamen-to di un sistema sbagliato anzi-ché una temporanea deviazionedi uno sano? La risposta a mesembra ovvia: cinquant’anni dimanovre non hanno reso sano ilnostro sistema di prelievo e di

spesa, come provato dalla ne-cessità di dovere continuare a fa-re ulteriori manovre, immanca-bilmente caratterizzate da au-menti di tasse. Il Paese non ha bi-sogno di manovre ma di riforme,non correzioni effimere macambiamenti profondi, in as-senza dei quali continueremo adovere versare i nostri sudatiguadagni nel secchio sfondatodella pubblica finanza. Lo Statonon ha bisogno dei nostri soldi,non ne ha mai prelevato tanti intutta la millenaria storia d’Italia.Nel 1900 la spesa pubblica assor-biva il 10% del reddito nazionale,negli anni Cinquanta il 30%,adesso siamo al 50%. Non è veroche la nostra crisi sia dovuta alfatto che lo Stato non ha soldi eche quindi sia necessario dar-gliene di più. Ne ha troppi e li di-lapida con la stessa saggezza eprudenza di un marinaio ubria-co.

Per sedici anni Berlusconi hamesso al centro del suo pro-gramma politico la riduzionedelle spese superflue dello Statoe la diminuzione del carico fisca-le. Gli elettori hanno gradito que-sta impostazione, dandogli lamaggioranza dei consensi elet-torali nel 1994, nel 2001 e nel2008. Non è ammissibile che il

CONFINDUSTRIA IN PRESSING

Nella foto il ministro dell’Eco -nomia, Giulio Tremonti con lapresidente di Confindustria, Em-ma Marcegaglia a Parma per ilconvegno dei 100 anni di Con-findustria. Gli imprenditori chie-dono al governo di voltare paginae far breccia nella muraglia cheostacola la modernità. Invocandoquelle riforme che, ha sottolineatoil documento del Centro Studipresentato agli oltre 5.000 in-dustriali presenti, sono necessarienon solo per lo sviluppo eco-nomico del Paese, ma anche perquello civile, che con esso va dipari passo. «La nostra riformafiscale non sarà platonica, ma adalta intensità politica: non saràfacile, ma è necessaria», ha ri-sposto ieri Tremonti.

BASSANINI

«Mai chiestoun condonoper una piscina»

Gentile Direttore,con riferimento all’articolo“Così fan tutti. Dai sedicicondoni del figlio di Fo alterrazzo selvaggio di Santo-ro”, pubblicato a pagina 11di Libero del 9 aprile 2010,desidero sottolineare che èdestituita di qualsiasi fonda-mento la notizia secondo laquale il sottoscritto avrebbeottenuto un condono peruna piscina ricavata nellacasa al mare in Maremma.Non ho mai chiesto – e quin-di mai ottenuto - alcun con-dono per alcuna piscina.

FRANCO BASSANINI

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11Sabato 10 aprile 2010ITALIA

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::: LE SFIDE DEL GOVERNO

Affari sospetti con San MarinoIn arrivo cinquecento controlliPresunte frodi sull’import-export di computer e cellulari: la Guardiadi Finanza sta per iniziare una serie di accertamenti fiscali mirati

::: GIANLUIGI NUZZI

È guerra aperta alle fatture false eall’evasione dell’Iva che segnano i rapporticommerciali con San Marino. La Guardia diFinanza sta per partire con un programmasegreto di ben 500 verifiche fiscali a cacciadelle cosiddette frodi “carosello” che carat-terizzano l’import-export di computer e te-lefoni cellulari tra Italia e il Monte Titano.

Anche dopo gli interventi sui fondi neri egli accertamenti patrimoniali, gli scambi ditelefonia e computer alimentano la fattura-

zione per operazioni inesistenti. «Nel trien-nio dal 2006 al 2008 il volume delle venditedi computer, telefoni cellulari e prodotti hi-fi – segnalano al comando generale delleFiamme Gialle - da operatori italiani adoperatori sammarinesi ammonta a ben 456milioni di euro. All’inverso, il totale di ven-dite degli stessi prodotti da San Marino ver-so l’Italia è di 179,8 milioni di euro». Si trattadi somme che riflettono un mercato com-pletamente fittizio. Si pensi che questiscambi sono superiori a quelli della stessatipologia con altri paesi di dimensioni asso-

lutamente più importanti del Vecchio Con-tinente. Basta prendere la Spagna e il RegnoUnito: «Le cessioni di computer e cellularidall’Italia alla Gran Bretagna sono state251,1 milioni di euro, ossia la metà di quelledall’Italia a San Marino. Ancor più anomaloè il confronto con la Spagna, ove si consideriche il totale dell’import-export con l’Italianei tre anni si ferma a 420 milioni di euro,mentre quello con San Marino è il 50% inpiù con 636 milioni».

Da qui la pianificazione delle 500 verifi-che mirate. Il sospetto infatti è che questivolumi nascondano un giro impressionan-te di fatture gonfiate mentre solo una mini-ma parte dell’import-export è frutto di realiacquisti e vendite tra Italia e San Marino. Unmercato parallelo che permetterebbe alleaziende italiane di evadere l’Iva e di abbat-tere la base imponibile. E’ questo un ulte-riore segno dell’accelerazione che le Fiam-me Gialle su indicazione del ministro Tre-monti hanno dato alla caccia all’evasione.«Gli italiani – sostiene Tremonti - sono piùricchi dell’Italia, l’evasione fiscale è enor-me. Molti italiani stanno meglio di quelloche dichiarano al fisco». Una situazione chesi contraddice con le intenzioni visto chesecondo gli ultimi dati offerti da Confindu-stria quasi il 90% degli italiani non giustifical’evasione fiscale e quindi la condanna.

Sul fronte della caccia all’evasione si trat-ta ora di attendere i risultati di questi pianistraordinari per colpire il sommerso. TraMilano, Roma, Pordenone e Napoli la Fi-nanza ha appena concluso delle indagini suuna ragnatela di società che avevano conta-bilizzato in modo fittizio acquisti di prodottitecnologici da operatori sammarinesi, uti-lizzando fatture per operazioni inesistentiper oltre 105 milioni di euro. Tra l’altro a set-timane, ormai, il comandante generale del-le Fiamme Gialle Cosimo D’Arrigo termine-rà il suo mandato avviando la corsa per lasuccessione. Tra le varie ipotesi anche quel-la di un nuovo comandante generale cheproviene direttamente dalle Fiamme Gialle,magari l’attuale comandante in seconda.Una scelta che andrebbe ad allineare laGuardia di Finanza ai Carabinieri visto chegià da qualche tempo la scelta cade su unappartenente all’Arma. Un finanziere nu-mero uno al Comando generale verrebbevissuto anche tra gli appartenenti come ul-teriore sostegno alle iniziative di polizia epolitica finanziaria in cantiere.

[email protected]

suo governo si riprometta di fareesattamente il contrario ed haragione Belpietro a parlare di tra-dimento. Le strane esternazionisulla necessità di rinsaldare iconti pubblici, evitare di fare la fi-ne della Grecia, rispettare gli im-pegni europei sono una ben mi-sera foglia di fico: non bastano anascondere il vergognoso tradi-mento degli impegni assunti colpopolo italiano.

Se il governo tiene alla sua cre-dibilità, abolisca le province, di-mezzi i comuni, alieni le troppeattività indebitamente detenutedallo Stato, drasticamente ridu-ca le aliquote d’imposta, chiudale scappatoie che consentono al-la maggior parte dei contribuentidi sottrarsi legalmente agli obbli-ghi tributari. Risanerà così dure-volmente le pubbliche finanze,recuperando la credibilità che ri-schia di perdere e rilanciandoun’economia che da circa duedecenni ha smesso di crescere. Ilfatto che nell’ultimo anno i red-diti si siano ridotti del 2,8% a mo-tivo della crisi è assai meno gravedel fatto che da oltre vent’annil’Italia cresce poco o nulla stran-golata com’è dalle spese impro-duttive ed inutili e da un sistemafiscale indifendibile.

La credibilità in politica è co-me la verginità: difficile da man-tenere, facile da perdere, impos-sibile da recuperare.

::: la letteraSulle imposte il premier si gioca la facciaCaro direttore,

sono totalmente d’accordo su ciòche lei ha scritto stamane sul fisco esugli impegni non mantenuti delGoverno.

Si tratta esattamente delle ragioniper le quali, ormai qualche mese fa,avevo indirizzato riservatamente alPresidente del Consiglio una letterachiedendogli di poter discutere se-riamente in seno alla maggioranzadi questi problemi.

Constatato che il Governo nonaveva alcuna intenzione di affron-tare il problema, ho preso le distan-ze e, pur non vedendo (ancora) lavia per costruire una alleanza diGoverno in grado di affrontare iproblemi veri del Paese, ho decisoche, per chi proviene, come me,dalla tradizione di un partito che hasempre considerato la questioneeconomica come il problema piùimportante del Paese, era impossi-bile restare nella coalizione e che ènecessario guardare avanti.

L’impegno alla riduzione del ca-rico fiscale e all’aumento della spe-se per investimenti figurava in mo-do prominente nei programmi diBerlusconi del 2001 e del 2008. Leiha assolutamente ragione nel ricor-darlo. Ma non si trattava solo di unapromessa – di un contratto – con glielettori. Era ed è una necessità perl’Italia. Senza una riduzione del pe-

so fiscale non c’è speranza di unaripresa del settore privato dell’eco -nomia.

Perché un piccolo imprenditoredel Veneto dovrebbe investire danoi quando costi del lavoro, carichifiscali e procedure burocratiche so-no assai più lievi in ormai decine diPaesi dell’Europa e fuori? E senzainvestimenti nelle infrastrutture,ma soprattutto nella scuola,nell’Università, nella ricerca comeresterà l’Italia un grande Paeseavanzato? Quindi vi è di più cheuna promessa elettorale non rispet-tata. Vi è una crisi che non ha rispo-sta.

Io non attribuisco a Tremonti -come fanno i suoi colleghi di Go-verno, e come implicitamente facapire Berlusconi dicendo che eglivorrebbe, ma il Ministro dell’Eco -nomia… - la responsabilità di tuttoquesto. Il Ministro dell’economiaha già abbastanza problemi a con-vincere l’Europa e i mercati finan-ziari che l’attuale deficit e soprattut-to che il debito pubblico italianosiano sostenibili.

Per trovare le risorse che consen-tano di ridurre le imposte o aumen-tare gli investimenti pubblici senzaaggravare il deficit, bisogna – comelei scrive – incidere nella spesa cor-rente. È il presidente del Consiglioche ci deve mettere la sua faccia e il

suo impegno. Anzi ce l’avrebbe do-vuta mettere ben prima di oggi.

Berlusconi è allergico a farlo. Cre-do che tremi al pensiero di intacca-re le simpatie di cui gode fra gli ita-liani. L’età pensionabile? Basta unsospiro del segretario della CISL enon se ne fa nulla. Le province? Unimpercettibile batter d’occhio diBossi, e non se ne fa nulla. Financhel’energia nucleare che era una ban-diera del Governo, è stata sacrifica-ta da Berlusconi al desiderio di vin-cere le elezioni regionali. E se si in-siste, ci verrà detto che il Governo èimpotente: bisogna fare la granderiforma costituzionale per risolverequesti problemi. E mentre discutia-mo di grandi riforme del sistema,l’Italia diviene sempre più margina-le in Europa e nel mondo.

Lei, direttore, guarda con simpa-tia, pur da posizioni di autonomia,al Presidente del Consiglio; fa benedunque a richiamarlo con fermez-za, come ha fatto stamane, ai suoiimpegni.

Ma io penso che chi ha un ruolopolitico debba prendere atto che ilGoverno continuerà ad essere quel-lo che è stato finora. Bisogna dun-que cambiare strada e farlo in fret-ta.

Mi creda.Suo,

GIORGIO LA MALFA

Lotta all’evasione

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12 Sabato 10 aprile 2010

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13Sabato 10 aprile 2010ITALIA

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attacco giudiziario

(...) si sono affidati a un re as-sai simile a quelli che regnava-no nell’era “pre-feudale”, con-fondendo le ricchezze privatecon quelle pubbliche. L’Italiaha bisogno di essere salvata dase stessa e dalla sua maggio-ranza. E potrà essere salvatasolo da una minoranza evolu-ta come quella che già nel Ri-sorgimento e poi nel 1948 tra-sformò “un popolo di tribù inuna nazione”. E la minoranzaevoluta in grado di farlo èquella “della Corte Costituzio-nale e dell’ordine giudiziario”.Parola di Roberto Scarpinato,appena nominato dal Csmprocuratore generale di Calta-nissetta, uno degli uffici giudi-ziari più rilevanti per le inchie-ste sulla criminalità organizza-ta.

Merce di scambio

Scarpinato ha regalato questaanalisi alla vigilia delle ultimeelezioni in una serata festantea Roma presentando l’ultimolibro di Marco Travaglio, “Adpersonam” insieme a un altromagistrato, Piercamillo Davi-go. Il video di quella serata èstato questa settimana inseri-to su You tube dagli amici ro-mani di Beppe Grillo e da IlFatto quotidiano.

In oltre un’ora di requisito-ria, Scarpinato non ha mai fat-to il nome del suo principaleimputato, Silvio Berlusconi,anche se ne ha citato attualecarica istituzionale e leader-ship politica, e nemmenoquello del suo principale com-plice, Pierluigi Bersani, accu-sato però insieme ai vertici delPd di avere «reso merce discambio» i valori fondanti del-la Costituzione italiana. «Nonsono i padri fondatori del Pdquelli che nel redigere i valorifondanti del loro partito si so-no dimenticati della Costitu-zione, costretti poi a fare mar-cia indietro quando il caso èscoppiato sulla stampa?».

Ma secondo Scarpinato è«nel Dna della maggioranzadegli italiani che manca il cro-mosoma della sensibilità aivalori sanciti dalla Costituzio-ne contro cui si manifestaaperta denigrazione. Nel Dnacomune manca il cromosomadel rispetto dello stato di dirit-to. Però c’è il cromosoma cheracchiude una concezione delpotere pre-moderno, padro-nale e tardo-feudale. Che ca-ratteristiche ha? Quella dellaconfusione fra patrimoniopersonale del sovrano e quellopubblico. Lo Stato modernonasce invece dalla regolazionedel conflitto di interessi, quan-do il patrimonio personale delsovrano viene separato dalpatrimonio della collettività».

Fuori dalla metafora storicaScarpinato spiega come oggiproprio quel conflitto di inte-ressi abbia riportato l’Italiaall’epoca “tardo-feudale”.L’attuale procuratore generaledi Caltanissetta utilizza un’al -

tra metafora- questa volta let-teraria- paragonando l’attualeregime italiano al vicenda “tri -ste” dei Promessi Sposi:un’Italia piena di don Abbon-dio e don Rodrigo. Trascinatodalla foga, Scarpinato pastic-cia un po’ e attribuisce a donRodrigo perfino una vittoria

sulla peste che invece nel ro-manzo di Alessandro Manzo-ni lo divora e lo uccide, unavolta tradito anche dagli ami-ci. Probabilmente attribuiscea don Rodrigo quel che era didon Abbondio, ma il paragonecon i Berlusconi e i Bersani dioggi ottiene lo stesso gli ap-

plausi della “minoranza evo-luta” lì accorsa ad acclamareTravaglio e i suoi magistrati.

Lasciata storia e letteratura,Scarpinato però si tuffa nelpresente, quello di «un Paese -l’Italia - che è regredito alla fa-se di paese tardo-feudale rile-gittimando il conflitto di inte-

ressi, che ormai è divenutouna costante in tutti i livellidello Stato. È divenuto la nuo-va forma di corruzione. Oggisolo i parvenu corrono il ri-schio di pagare una bustarellao una tangente facendosi co-gliere con le mani nel sacco.Le nuove cronache ci raccon-

tano il sistema gelatinoso incui si realizza il continuo mer-cimonio: scambi di favori fragli uni e gli altri all’insegna delconflitto di interesse. Si fannoassumere parenti, amici eclienti. Si fanno avere loroconsulenze, si fanno elargireloro beni e prebende».

Secondo Scarpinato chi og-gi governa l’Italia grazie a que-sta maggioranza restata cleri-co-fascista ha potuto elevarequesta bandiera del conflittodi interesse anche grazieall’«abolizione del reato diabuso di ufficio per fini nonpatrimoniali e alla lobotomiz-zazione del reato di abuso diufficio per fini patrimoniali. Siè portata la pena edittale a 3anni dai 5 che erano. Così nonpossono scattare arresti per lacarcerazione preventiva, nonsi possono fare intercettazionie con le attenuanti generichela prescrizione arriva in 5 an-ni. Avendo tre gradi di giudi-zio, è praticamente impossibi-le arrivare a una condanna de-finitiva in cinque anni. Questoreato è stato ridotto a unozombie. Tanto che le condan-ne erano state 1.035 nel 2000 esono diventate 45 nel 2006».

Scarpinato non dice peròche quella trasformazionedell’abuso di ufficio fu varatanel 1997 dall’allora presidentedel Consiglio Romano Prodi. Eche all’epoca si discusse mol-to di possibile conflitto di in-teresse, perché Prodi risultavaindagato per abuso di ufficio.In ogni caso per Scarpinatoquella modifica è stata il “Ben -godi di Parentopoli, di Vallet-topoli, di Affittopoli”.

La requisitoria

La requisitoria del procura-tore generale però non si è li-mitata a questo. Ha prosegui-to con l’Italia che depenalizzai reati «dei colletti bianchi eipercriminalizza quelli del di-sagio sociale, della povertà eperfino del dissenso». E anco-ra contro «la nuova trascen-denza, il nuovo Dio laico cheora è diventato il popolo. Ilnuovo sovrano risponde soloal popolo come quello feudalerispondeva solo a Dio». Unicoappiglio, quella Costituzioneche «una minoranza evoluta»,approfittando dello smarri-mento della maggioranza del-la classe dirigente e del popoloclerico-fascista nel dopoguer-ra, riuscì a imporre all’Italia.Secondo Scarpinato provaro-no subito a distruggerla giànegli anni ’50. Ma la guerrafredda e il rischio comunismola tennero in piedi insieme adalcune clausole di salvaguar-dia messe a tutela della cartada quella minoranza evoluta:la Corte Costituzionale e l’or -dine della magistratura.

I Magistrati hanno resistitoalla fine della guerra fredda eal crollo del comunismo. Re-stano l’unica minoranza evo-luta in grado di combattere in-torno a quella Carta «che lamaggioranza non vuole». Ecombatteranno.

I giudici in visita al Fatto:italiani servi e fascistiIl comizio dei magistrati: l’Italia ha bisogno di essere redenta da se stessa edalla sua maggioranza. E a farlo potrà essere solo una minoranza evoluta

Il direttore de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, e Marco Travaglio Lapresse

Lezione anti-fughe di notizie

I corsi per le toghe in mano a Magistratura democratica::: CHRIS BONFACE

Il Csm ci ha preso gusto con i con-vegni e tavole rotonde. Così per spenderegli ultimi fondi restati alla fine della legi-slatura sul capitolo della formazione, Ni-cola Mancino e i suoi hanno approvatodue tridui per la formazione dei magi-strati coinvolgendo giornalisti, colleghi eprofessori universitari. Entrambi si svol-geranno a Roma all’hotel Ergife con cui ilCsm ha siglato una convenzione.

Il primo fra il 19 e il 21 aprile su un temache sembra il titolo di un film di LinaWertmuller: “Strumenti per i capi degliuffici: la comunicazione pubblica, la va-lutazione delle prestazioni, governare leinterdipendenze organizzative per i pre-sidenti dei tribunali di Sorveglianza e peri Presidenti e Procuratori dei Tribunaliper i minorenni”. La star del convegnosarà ancora una volta il procuratore ag-giunto di Milano, Edmondo Bruti Libera-ti che insieme al più grande professioni-sta della lobbing italiana, Toni Muzi Fal-cone (docente di relazioni pubbliche allaLumsa), spiegherà come i capi degli ufficigiudiziari debbono comunicare all’inter -no e all’esterno (tre tavole rotonde ad

hoc, una per giornata).La settimana successiva sarà la volta

del triduo sulla “tutela della riservatezzanel sistema penale”, tema che occuperà iformatori dei magistrati fra il 28 e il 30aprile. Il Csm sembra fin troppo certodella efficienza del governo di Silvio Ber-

lusconi nel procedere a passo speditosulla riforma della giustizia, tanto è chenella introduzione al convegno cita per-fino “la riforma organica della disciplinadelle intercettazioni, che probabilmenteverrà a compimento prima che il corsovenga progettato nel dettaglio ed attua-to”.

Nella tre giorni saranno soprattutto imagistrati a salire in cattedra. La starquesta volta è Guglielmo Leo, assistentedi studio alla Corte Costituzionale, qual-che tempo fa uscito indenne (e per alcunigraziato) da una lunga indagine discipli-nare del Csm per l’eccesso di ritardo neldeposito di numerose sentenze. Ci saràanche qui l’onnipresente Bruti Liberatiche discuterà con il direttore de Il Rifor-mista, Antonio Polito, di “libertà di stam-pa e tutela della riservatezza”. Ma la tavo-la rotonda più pesante sarà quella del se-condo giorno su “riservatezza, indaginiinvasive e diritto di cronaca”. Più che unalezione la chiosa sembra una riunionesindacale. La terranno Luca Palamara eGiuseppe Cascini, che sono presidente esegretario generale dell’Anm. Con loroun magistrato di Md, Agnello Rossi, pro-curatore aggiunto a Roma.

::: APPUNTAMENTI

I CORSIIl Csm ha approvato due tridui per la for-mazione dei magistrati coinvolgendogiornalisti, colleghi e professori universi-tari. Entrambi si svolgeranno a Romaall’hotel Ergife.

COMUNICAZIONEIl primosi terràfra il19 e il 21aprile: “Stru -menti per i capi degli uffici: la comunica-zione pubblica, la valutazione delle pre-stazioni, governare le interdipendenze or-ganizzative per i presidenti dei tribunali diSorveglianza e per i Presidenti e Procurato-ri dei Tribunali per i minorenni”.

RISERVATEZZALa settimana successiva sarà la volta deltriduo sulla “tutela della riservatezza nelsistema penale”.

::: segue dalla primaFRANCO BECHIS

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14 Sabato 10 aprile 2010 ITALIA

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criminalità e politica

::: GERONIMO

Invece di porci il problema delperché le mafie ogni giorno che passaaumentano la propria ricchezza ed ilproprio potere, da tempo siamo tutti oc-cupati a capire se nel 1992, epoca dellestragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio(Falcone e Borsellino) vi sia stata unatrattativa mafia-Stato e chi fossero i pro-tagonisti. Accertarlo, naturalmente è co-sa utile a condizione che non si prenda-no per i fondelli gli italiani e che si abbianetta la convinzione che ciòche accadde nel 1992 era stret-tamente legato a quanto avve-niva sul piano politico in queltempo. Detto questo tornia-mo alla scuola elementare eponiamoci una piccola e ba-nale domanda: per fare unatrattativa bisogna essere alme-no in due e uno dei due devepoter dare all’altro qualcosache l’altro chiede. Cosa chie-deva la mafia allo Stato secon-do la tesi di quanti sostengonol’esistenza di questa trattativa?La mafia chiedeva innanzitut-to l’allentamento del carcereduro e alcuni sconti di pena, ri-chieste che governo e Parlamento nonpotevano soddisfare tanto che, quandofu fatto l’indulto di tre anni nel 2006, fu-rono esclusi, tra gli altri, tutti i reati dimafia.

All’epoca di cui si parla, giugno-luglio1992, l’intero arco delle forze politiche,tranne il Pci di Violante, l’Msi e la LegaNord erano sotto botta per le iniziativedella procura di Milano sui finanzia-menti illeciti ai partiti e quindi in preda auna debolezza progressiva incapace difargli svolgere qualsiasi ruolo. Il governoAmato aveva un ministro dell’InternoNicola Mancino impaurito nel fare qua-lunque movimento visto che, come ènoto, lui era fra i pochi che faceva lacampagna elettorale senza neancheuna lira ma la maldicenza l’avrebbe po-tuto colpire alle spalle inventandosichissà che cosa. E c’era, infine, il mini-stro della Giustizia, Claudio Martelli, chele leggende metropolitane prima aveva-no indicato come interlocutore di am-bienti mafiosi alle elezioni del 1987 e poi,agli inizi degli anni novanta, al centro delmirino mafioso.

I partiti che contanoe i loro interlocutori

Tutto ciò per dire che governo e parla-mento, eccezion fatta per Violante e ilsuo partito, non erano in condizionineanche di fare promesse a distanzaperché stavano per essere disciolti (lecamere si sciolsero, infatti, alla fine del1993 e il governo Amato fu sostituito nel-la primavera del ’93 da quello di Ciam-pi). Questa nostra analisi trova, poi, con-ferma proprio nelle parole di Vito Cian-cimino che nell’estate del ‘92 chiede diparlare a Violante. Anzi, contrariamentea quanto aveva fatto con la commissio-ne antimafia guidata da Gerardo Chia-romonte, l’ex sindaco di Palermo si di-chiara disponibile ad andare nella com-missione antimafia guidata da Violante,l’unico politico ritenuto da Don Vito un

possibile interlocutore. Vedremo per-ché. Ma torniamo a quanto dicevamoprima e cioè che governo e parlamentonell’estate del ’92 non avevano la forza eil potere di essere interlocutori affidabiliper la mafia. Restavano, dunque, gli altripoteri dello Stato per una eventuale trat-tativa e cioè le forze dell’ordine, polizia ecarabinieri innanzitutto, i servizi segretie alcuni ambienti della magistratura in-quirente. Polizia e carabinieri e gli stessiservizi segreti possono essere strumentida utilizzare in un senso o nell’altro, macerto non hanno né avevano alcun po-tere per soddisfare le richieste della cri-minalità organizzata.

Gli unici che avevano nelle mani il po-tere di fare qualcosa, ad esempio attiva-re le indagini, l’azione penale, archiviar-le o proporre l’ingresso nei programmidi protezione dei mafiosi con tutti i rela-tivi benefit a cominciare dalla libertà eda una nuova identità, erano alcuni ma-gistrati inquirenti. Essi però avevano bi-sogno, diciamo, del sostegno, proprioper non dire della complicità, dellastruttura del Ministero dell’interno cheaveva, per legge, l’obbligo di costituirequella commissione che accettava onon accettava l’ingresso del mafioso odel camorrista nel programma di prote-zione. Sin qui, dunque nel nostro ragio-namento basato sui fatti, abbiamo indi-viduato: a) i potenziali interlocutori(chiediamo scusa a ciascuno ma stiamofacendo solo un ragionamento); b) ilcuore delle richieste della mafia peraltrogià contenute nel famoso documentoanonimo dei primi di luglio del 1992 in-viato a tutte le autorità e lasciato agli attidel Senato.

In aggiunta i capi della mafia avevanoofferto al nuovo corso politico da tutti ri-tenuto a quell’epoca incarnato da Lu-ciano Violante un “cadeau”di qualità, lacattura di Totò Riina. Sin qui il ragiona-mento non fa una grinza. Il fatto cheClaudio Martelli abbia ritenuto quasiun atto di insubordinazione i contatti tra

il generale Mori e il capitano de Donnocon Vito Ciancimino fa quasi ridere sen-za per questo mancare di rispetto all’exdelfino di Craxi. Ma Polizia e Carabinierie Guardia di Finanza non devono tenta-re di agganciare contatti per disarticola-re le organizzazioni criminali piccole ograndi che siano? Così fece anche Gian-ni de Gennaro e il Prefetto Sica quandoricevettero in Italia clandestinamenteTotuccio Contorno, noto mafioso ebraccio destro di Stefano Bontade ucci-so dai corleonesi di Totò Riina. La cosa

venne fuori nel ’90 se il ricordonon ci tradisce e Claudio Mar-telli era Vicepresidente delconsiglio dei ministri e nonchiese a nessuno chi aveva au-torizzato Sica e de Gennaro incompiti che, al momento, noiriteniamo legittimi perché tesia scardinare la cosca di Cor-leone. Ed allora perché a deGennaro nessuno fa alcunadomanda e Mori va sotto pro-cesso?.

L’arrestodel sindaco

Questo fantasma dellacommissione antimafia dovreb-be tentare di rispondere a questae anche ad altre domande. Se l’ar -rivo di Totuccio Contorno coinci-se con una morìa dei corleonesi,l’iniziativa di Mori e de Donno siconcluse con la disponibilità di Vi-to Ciancimino a parlare davanti al-la commissione antimafia presie-duta da Luciano Violante, come sievince dalla sua lettera del29/10/1992. Fatto sta che poco pri-ma di essere convocato Vito Cianci-mino fu arrestato. Faremmo pecca-to se pensassimo che l’improvvisoarresto di Ciancimino alla vigilia del-la convocazione in commissione an-timafia avvenne per non farlo parla-re? E continuiamo a far peccato se re-stiamo di sasso a scoprire che Cianci-mino non fu più convocato dallacommissione di Violante perché de-tenuto, mentre non ci risulta che visiano norme ostative sul punto per-ché la commissione agisce con i poteridell’autorità giudiziaria?

Siccome siamo peccatori noi lo pen-siamo e lo colleghiamo ai possibili in-terlocutori di una trattativa tra Stato emafia così come li abbiamo descrittiprima. Noi non riteniamo che vi sia sta-ta una trattativa tra mafia e Stato, anchese ci colpisce che tra il ’93 e il 2005 oltre3000 mafiosi, camorristi e ‘ndrangheti -sti furono rimessi in libertà con nuoveidentità.

Ma se la trattativa ci fu, e lo diciamoper quelli che lo sostengono, una cosa ècerta: quelli che abbiamo indicato e nonaltri potevano avere il profilo degli inter-locutori, di coloro cioè che possono darea qualcuno qualcosa. E questi interlocu-tori avevano paura che Ciancimino par-lasse come invece era nella sua intenzio-ne espressa chiaramente nella letterainviata nell’ottobre del 1992. Sentire og-gi come testimone il figlio ci sembraquasi una barzelletta.

[email protected]

Luciano Violante Olycom Claudio Martelli Olycom

Papello e dintorni

Se trattativa con la mafia ci fuchiedetelo a sinistra e giudiciIl governo dopo Tangentopoli era debole. Cosa Nostra dovette rivolgersiad altre forze. Lo dimostra una lettera di Ciancimino senior a Violante

LA RICHIESTA

La lettera con cui Ciancimino chiedeva diessere ascoltato dalla commissione anti-mafia presieduta da Violante

Vito Ciancimino (sindaco di Palermo condannato a 13 anni per mafia) con il figlio Massimo Fotogramma

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15Sabato 10 aprile 2010ITALIA

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Da quella Bocca è uscito tutto e il suo contrarioIl giornalista sul Fatto accusa Napolitano di essere trasformista. Ma lui lo è da una vita

il ritratto

(...) di E.A.Poe, sono l’uno la co-pia spettrale dell’altro.

Il primo Bocca è l’inviato spe-ciale, maestro di giornalismodallo stile magnificamente abra-sivo che usava la penna come ka-tana nelle grandi inchieste e nellasaggistica (indimenticabile labiografia su Togliatti negli anni70, l’unica che non puzzasse diagiografico) e dal quale molti dinoi sono stati professionalmenteallattati.

Il secondo Bocca è l’indignatospeciale, l’antitaliano per partitopreso, il dipietrista che immagi-na l’Italia come una galleria diombre littorie e che ieri sul FattoQuotidiano trattava il Presidentedella Repubblica da colf senzapermesso di soggiorno: «I casi so-no due: o Napolitano fa il corag-gioso e viene spazzato via, o siadatta. Ecco, pare abbia scelto diadattarsi al compromesso. È ilpresidente degli inciuci italiani...Napolitano dovrebbe fare l’eroe.Con Berlusconi la lotta è senzaesclusione di colpi, se il Capo del-lo Stato si opponesse prima o poitroverebbe il modo di farlo fuori.Ma si vede che anche lui è attac-cato a quel posto; quelli che stan-no al Quirinale, in genere, trova-no molto gradevole rimaner-ci…». La qual cosa, detta al Capodello Stato, è perlomeno inele-gante. Il secondo Bocca sempre

più spesso gode nel mettere incontraddizione il primo. Quandoil vecchio inviato si concede unattimo di relax, l’indignato -zac-ne prende subito il posto. E lo in-casina. Successe nella tarda ado-lescenza, quando si creò la con-fusione tra il Bocca redattore delfascistissimo Manifesto sulla raz-za e quello arruolato tra i parti-giani; accadde in gioventù quan-do i due Bocca furono socialisti alGiorno di Italo Pietra e comunistiintermittenti con Scalfari alla Re-pubblica; avvenne in maturitàcon Umberto Bossi del quale ilprimo Bocca era un cocciutoestimatore («La Lega mi ricorda

noi partigiani quando scendem-mo dalle montagne») e il secon-do si professa feroce detrattore.Per non dire di una serie di presedi posizione ideologiche ficcate

nelle costole del buonsenso escambiate per analisi politiche: ilmanifesto contro il commissarioCalabresi, la convinzione che leBrigate Rosse fossero fasciste,

l’affermazione che i carabinieri ei Servizi fossero in parte respon-sabili dell’omicidio Borsellino.

Affermò l’indimenticato IndroMontanelli: «In un’intervista allaStampa Bocca ha detto che io so-no un bravissimo giornalista chenon capisce nulla di politica.Bocca riesce sempre a dire di mequello che io penso di lui...». Ov-viamente a spararla grossa èsempre il secondo Bocca, chenon si degna mai di consultare ilprimo, il Seneca moderno e mo-stro sacro della professione.

Straordinario è poi il rapportodei Bocca con Silvio Berlusconi.Nell ’85, mentre uno buttava la-

crime, sangue e inchiostro suigrandi reportage civili sulla cartastampata, l’altro si lasciava sere-namente contrattualizzare daCanale 5 nella trasmissione Pri-ma pagina: «Non vorrei esserefalsamente modesto, ma credodi essere un uomo di televisioneallo stato naturale», disse. Solo ilcritico tv Beniamino Placido siaccorse che in video passava ilBocca sbagliato, e lo denunciò:«...si è messo in vetrina a farsiguardare dalla gente. Infatti nonvi compare al suo meglio». Infat-ti. Il Bocca berlusconiano scom-parve dal video, e da allora a chigli ricorda quella fetta di passatoegli risponde: «Lo feci per dana-ro», smentendo il Bocca chenell’indimenticato best seller “Ilprovinciale” triturava il qualun-quismo italico che, secondo lui,aveva spazzati tutti i valori e leideologie fondamentali.

Ora, il problema è che chi scri-ve i libri (come “Annus Horribi-lis” che si basa sull’assunto«“L’Italia fa schifo” variamentemodulato secondo diversi gradidi turpiloquio», giudica AndreaRomano) e chi rilascia intervistaal Fatto o ad Annozero è il sosia. Enon è che di costui ci si possa li-berare facilmente. I due Bocca,come i gemelli Wilson di Poe, pa-re non possano fare a meno l’unodell’altro, almeno fino al duellofinale. Della qual cosa, da fan delgrande cronista, onestamentenon ci auguriamo...

Giorgio Bocca, 89 anni Agf

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«I casi sonodue: o Napolitanofa il coraggioso eviene spazzato via,o si adatta. Ecco,pare abbia sceltodi adattarsial compromesso.È il presidentedegli inciuciitaliani»

«Il Capo dellostato dovrebbe farel’eroe ma si vedeche anche lui èattaccato allapoltrona; quelliche stanno alQuirinale,in genere, trovanomolto gradevolerimanerci…»

::: segue dalla primaFRANCESCO SPECCHIA

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16 Sabato 10 aprile 2010 ITALIA

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Dopo la barriera anti-spacciatori

Un nuovo muro a PadovaIl sindaco Pd ora blinda i romZanonato recinta l’area di un campo nomadi degradata e fuori controllo

::: LÉON BERTOLETTIPADOVA

L’hanno chiamato “il murocaccia zingari”. In realtà è una retemetallica aggrappata a una fila di bar-riere spartitraffico New Jersey.

Ma le definizioni verbali non modi-ficano il risultato. Dopo la parete anti-spaccio eretta nel 2006 per circoscri-vere quello che era il bronx di viaAnelli, l’amministrazione cattolica-mente rossa di Padova, guidata concipiglio dal sindaco-sceriffo FlavioZanonato, ha fatto il bis con la barrie-ra anti-nomadi. Un’ordinanza di fer-ro, motivata da ragioni igienico-sani-tarie oltre che di sicurezza, e così sia.La recinzione è spuntata questa voltain via Bassette, nel popoloso quartie-re di Mortise, in mezzo a un camponomadi abusivo che da tempo turba ilsonno dei residenti. L’area a disposi-zione è stata dimezzata e i residentisono stati ridotti drasticamente da 70a 40: 13 adulti e 27 minorenni. Il ma-nufatto ha voluto sanare una situa-zione ormai ingestibile.

LA DENUNCIAIl terreno del campo nomadi ap-

partiene a una padovana, Sara Mi-chelon, che avrebbe dovuto ricevereun affitto di 100 euro al mese da ognifamiglia. Conclusione quasi ovvia:l’ha visto soltanto per un po’, da unanno non prende nulla, alla fine hadenunciato gli “ospiti” per occupa-zione abusiva. Lo spazio (abitato daElvis Seferovic con moglie e 10 figli piùnuora e nipotina, dalla famiglia Salka-novic con 6 figli, da Gianni Ahmetoviccon moglie e 8 figli) in realtà era di-ventato un “refugium peccatorum”di presenze più o meno raccomanda-bili. Per non parlare dei furti a ripeti-zione denunciati in tutto il quartiere,dei ritrovamenti illeciti all’interno delcampo (un furgone con quintali dibronzo rubati poco prima, per esem-pio, o sei chilometri di cavi di rameche avevano preso il volto daun’azienda). Insomma, uno stato didegrado che nell’ottobre scorso avevaspinto perfino un onorevole del Pd,Alessandro Naccarato, insieme a ungruppo di volenterosi democratici, adallestire un banchetto e raccoglierefirme per lo sgombero del campo.All’epoca il compagno Zanonato nonaveva affatto gradito. Ma il tempo hadato ragione a questa specie di frondaleghista di sinistra. Il campo è statosgomberato e ripulito con un blitzdelle forze dell’ordine cominciato alle

7 del mattino. Sono stati allontanatitre camper di adulti, rimosse alcunecarcasse di roulotte e portati via alcu-ni motorini probabilmente oggetto difurti.

Resteranno nel perimetro soltantoi tre nuclei familiari bosniaci, musul-mani, arrivati a Mortise un paio di an-ni fa e con bambini che frequentanoregolarmente la scuola della zona.«Sono molto soddisfatto» dichiaraadesso Naccarato. E lo stesso dice ilcollega Pd Andrea Micalizzi, presi-dente del quartiere. «Inizia la riduzio-ne di quest’area impedendo anzitut-to nuovi arrivi» afferma Micalizzi. Se-condo il quale si riducono finalmente

i disagi sociali e si inducono «i rom atrovare sistemazione in strutture ade-guate e non in luoghi non adatti comel’area di via Bassette». La nota stonata,secondo il presidente del quartiere, èche «un intervento di questo tipo po-teva essere realizzato anche prima,ma adesso è importante che la rispo-sta sia arrivata». Ora «serve mantene-re ancora alta l’attenzione per capire

gli sviluppi successivi a questo inter-vento e tenere monitorata la zona». Di«azione studiata nei minimi dettagli»parla Marco Carrai, assessore alla Po-lizia municipale, precisando che l’in -tervento era programmato da tempo.La soluzione ottiene il plauso anchedall’assessore comunale ai Servizi so-ciali, Claudio Sinigaglia, «contentodel lavoro svolto».

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ORDINANZA URGENTE PER MOTIVI DI SICUREZZA

Con un’ordinanza urgente il sindaco Pd di Padova Flavio Zanonato(nel tondo) ha deciso di recintare e dimezzare un campo rom poco fuoridal centro di Padova. Foto dal sito de Il gazzettino.it e Fotogramma

Il primo cittadino

«Chi è nella legalitànon deve temereIsoliamo gli abusivi» «Integrazione, solidarietà, legalità». Fla-vio Zanonato, sindaco di Padova, sfrutta le treparoline magiche per cercare di spiegare che imuri sono in fondo ponti e i recinti possonodiventare aperture.

L’argutezza dialettica rivela il carattere diun’amministrazione di sinistra che tuttaviastrizza apertamente l’occhio al pragmatismodel ministro dell’Interno Roberto Maroni, flir-ta con il berlusconissimo slogan del “governodel fare” e, per ammissione esplicita del suoleader, persegue una politica del doppio bi-nario: rispetto delle regole e fratellanza tra ipopoli. Spiega dunque Zanonato che «perconsentire l’accompagnamento scolasticodei bambini del campo nomadi di via Basset-te e per garantire la sicurezza dell’insedia -mento (servizi igienico-sanitari, impiantielettrici a norma) era necessario ridurre il ter-reno a disposizione, in modo da evitare lapresenze estemporanee e non autorizzate.Questo è stato l’obbiettivo che ci siamo posticome amministrazione comunale e in questosenso è stata emessa l’ordinanza che ieri èstata eseguita». Secondo il primo cittadinopadovano «non esistono muri né recinzioniche circondino le famiglie regolarmente pre-senti e che hanno completa libertà di movi-mento, ma una semplice delimitazione dellospazio disponibile per impedire insediamentiabusivi». Giochi di parole, si direbbe. In ognicaso, «adesso i servizi sociali del comune e leassociazioni del terzo settore presenti in cittàpotranno implementare l’impegno a favoredelle famiglie e soprattutto dei bambini pre-senti in via Bassette, garantendo a tutti con-dizioni di vita dignitose». Da parte sua, «l’am -ministrazione comunale continuerà ad im-pegnarsi a favore dell’integrazione, della soli-darietà e della legalità, supportando le forzedell’ordine che lavorano ogni giorno per ga-rantire la sicurezza di tutti i quartieri della no-stra città».

L.B.

MONS. MARCHETTO ATTACCA IL GOVERNO

Il vescovo pro clandestini contesta l’accordo con Tripoli«Nessuno può essere trasferito, espulso o estradato versouno Stato dove esiste il serio pericolo che la persona saràcondannata a morte, torturata o sottoposta ad altre formedi punizione o trattamento degradante o disumano». Lo ri-corda monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pon-tificio Consiglio per la Pastorale delle Migrazioni, che con-testa la decisione italiana di intercettare in mare gli immi-grati “respingendoli forzatamente in Libia, come previstoda un accordo bilaterale con quel Governo, e ciò senza va-lutare la possibilità che vi fossero fra di loro rifugiati o per-sone in qualche modo vulnerabili". Marchetto sottolineache questo Paese «non ha aderito alla Convenzione di Gine-vra del 1951, né al relativo Protocollo del 1967, e non rico-

nosce l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifu-giati». Mentre la sinistra applaude alle parole del prelato,Margherita Boniver, deputato del PdL e presidente del Co-mitato Schengen, dichiara che Gli accordi con la Libia sonomolto importanti ed il trattato di Bengasi, a lungo discussoed approvato, un approdo di grande rilievo per le relazionitra i due paesi» e il risultato è che «i flussi di clandestini pro-venienti dalla Libia siamo diminuiti di circa il 90% è senzaalcun dubbio molto positivo. Le considerazioni di monsi-gnor Marchetto piacciono moltissimo a quella sinistra solopronta a criticare la politica di sicurezza di questo Governosenza offrire alternative valide, se non quella e solo quella,impraticabile, di spalancare le porte a chiunque.

Padre pedofilo Violentò la figlia di tre anniarrestato a Londra grazie a “Chi l’ha visto?”

Nel Modenese Sorpreso dalla prof a copiareLiceale si butta dalla finestra della scuola

«Un predatore del suo stesso sangue, unpredatore di anime bianche». Così lo ha defi-nito l’ex moglie, alle telecamere di Chi l’ha vi-sto?. Un pedofilo, il 36enne Gianluca Falduto,che nel 2003 ha molestato la figlia di tre anni. Eche ieri è stato arrestato a Londra dai carabi-nieri di Monza, dopo più di cinque mesi di la-titanza.

Falduto è stato condannato, in tutti e tre igradi di giudizio, per violenza sessuale su mi-nore e minacce di morte all’ex consorte: devescontare sei anni e due mesi di reclusione. Do-po la sentenza definitiva dello scorso 28 ottobre

era sparito. La madre della bambina si era ri-volta a Chi l’ha visto?. Che ha dedicato, il 15 e il22 marzo, due servizi al caso. Appellandosi agliascoltatori: «Se qualcuno lo vede, se chiedeospitalità a un albergo, se si rivolge a qualcunoin cerca di lavoro, avvertite la Polizia o i Cara-binieri». E proprio grazie alla segnalazione diuna ascoltatrice l’Arma lo ha rintracciato. Assi-duo frequenatore di social networks, aveva tro-vato ospitalità da un conoscente a Roma e poiera fuggito a Londra, dove è stato arrestato conla collaborazione di Interpol e Scotland Yard.

A.C.

La professoressa l’aveva sorpreso condei bigliettini per copiare durante il compitoin classe. E lui, disperato, si è gettato dalla fi-nestra e ha tentato il suicidio. È successo aFanti di Carpi, in provincia di Modena, nel li-ceo scientifico della cittadina. Era l’ora di in-glese e si stava svolgendo il compito in classe.L’insegnante ha scoperto il ragazzino, 14 an-ni, con dei bigliettini in mano, dov’eranoscritti degli appunti da sbirciare durante il te-st. Per questo gli ha ritirato il compito. Alla fi-ne della lezione, verso le 11.30, il ragazzino siè allora avvicinato alla finestra dell’aula e, da-

vanti ai suoi compagni, è salito sul davanzalee si è gettato di sotto. Un volo di cinque metri,che è finito sul prato della scuola. Immediati isoccorsi: sul posto sono arrivati sia il 118 sial’elisoccorso di Pavullo (in provincia di Mode-na). Il ragazzino al momento è ricoveratoall’ospedale Maggiore di Bologna: fortunata-mente, le sue condizioni non sembrerebberogravi e non sarebbe in pericolo di vita. La Po-lizia ha sentito sia la professoressa sia gli altristudenti, ma al momento non sembrerebberoesserci state responsabilità.

A.C.

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17Sabato 10 aprile 2010ITALIA

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::: I COSTI

SUINA SALVIFICALa temuta influenza suina si è rivelataun potente antidoto alle altre forme in-fluenzali, riducendo del 97% la comu-ne mortalità annuale per queste formedi virus

VACCINI E SPRECOL’Italia ha ordinato 24 milioni di vaccini,utilizzandone la metà, per un costo to-taledi100 milionidieuro.Ma c’è chi haspeso di più: il Regno Unito, di dosi neha richieste ben 130 milioni

PSICOSI PIÙ COSTOSEIl morbo della mucca pazza, che ha cau-sato un solo decesso in Italia, è costato443 milioni di euro; nel nostro paese diSars e di aviaria non è morto nessuno,ma per contrastarle sono stati spesicomplessivamente 113,8 milioni

L’influenza A non solo è stata meno fortedel previsto, ma ha anche ridotto del 97%la mortalità dovuta al virus di stagione

Dal 1° aprile si beve solo in pausa pranzo

Basta birre al lavoro: operai Carlsberg in sciopero::: ALESSANDRO CARLINI

Era il lavoro ideale per Homer Sim-pson, il celebre personaggio del cartoneanimato, che adora la birra e più volte hatentato di farsi assumere dalla Duff, mar-ca inventata dai creatori dei Simpson. Maquel lavoro da sogno per gli amanti della“bionda” esisteva nella realtà, fino a qual-che giorno fa. Era il primo aprile quando ivertici della Carlsberg, colosso danese delsettore alcolici, hanno annunciato la nuo-va politica: gli operai non possono più tra-

cannarsi tre birre liberamente durante ilturno di lavoro ma, da ora in poi, ne pos-sono consumare solo una e per di più du-rante la pausa pranzo. Per difendere il lorodiritto di bere, i dipendenti della Car-lsberg, che hanno sempre dimostrato diamare il loro prodotto, sono scesi in scio-pero. Così gli operai dello stabilimento diFredericia, nello Jutland, hanno incrocia-to le braccia. Dennis Onsvig, rappresen-tante sindacale, ha le idee chiare: «Abbia-mo smesso di lavorare perché la Carlsbergha violato gli accordi aziendali modifican-

doli senza consultarci». E lo scontro ri-guarda anche il diverso trattamento riser-vato ai camionisti dell’azienda, che pos-sono ancora bere tre birre durante il pro-prio turno di lavoro. Ma se sugli operai sipuò anche soprassedere, non è rassicu-rante sapere che gli autisti della Carlsbergsi scolano tranquillamente tre bottiglie dibirra, quindi circa un litro, e poi si metto-no alla guida dei loro veicoli. L’azienda si èdifesa sostenendo di aver installato sui ca-mion un alcoltest che impedisce la messain moto del mezzo se l'autista supera il li-

vello consentito dalla legge. In tutto que-sto, i medici e gli esperti di alcolismo sonosconvolti. Claus Hyldahl, del LaegernesTest Center, ha dichiarato: «Molti dipen-denti pensano che bere tre birre al lavoronon abbia controindicazioni, ma se nonhanno controindicazioni significa chehanno un problema serio con l’alcol». Ivertici Carlsberg devono ora pensare alpiù presto a una soluzione per i 30 mila di-pendenti assetati, per non ritrovarsi contanti amanti della birra danese che passa-no alla concorrenza.

Lavoratore in uno stabilimento Carlsberg Ap

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L’annuncio delministro Fazio al Senatosemideserto: ci sonostati almeno 7750decessi in menorispetto agli altri anni

::: FOSCA BINCHER

L’influenza che doveva mette-re ko il mondo e che ha fatto tremarecome altri Paesi anche l’Italia, la te-muta suina, un record davvero l’hastabilito. È stata la più circoscritta eleggera epidemia che si ricordi, ed èriuscita a bloccare tutti i virus di sta-gione che ogni anno fanno piccolestragi in tutto il mondo. Fra l’estatedell’anno scorso e l’inizio del mesedi aprile l’Italia ha registrato 250 de-cessi diretti o indiretti per tutte leforme influenzali che sono circolate:la suina e gli altri virus di stagione. Èil dato più basso che la statistica ab-bia mai rilevato nella penisola.

Come ricordano ogni anno le cir-colari ministeriali sulla basedell’unico rapporto scientifico cheabbia mai analizzato la mortalità perinfluenza, fra il 1969 e il 2008 la me-dia annuale di decessi diretti e indi-retti (complicanze respiratorie) pervirus influenzali è stata di circa 8 mi-la italiani, l’80 per cento di quali ul-trasessantacinquenni. La suinaquindi non solo non ha provocato latemuta pandemia né nel mondo néin Italia, ma addirittura si è rivelata ilmigliore antidoto alle altre forme in-fluenzali, riducendo del 97% la co-mune mortalità annuale per questeforme di virus. In numeri assolutiquesto significa che la suina ha sal-vato la vita ad almeno 7.750 italianiche altrimenti sarebbero morti - peraltro nel disinteresse dei media - dicomune influenza.

L’annuncio di Fazioaccolto nel silenzio

Il clamoroso dato è stato fornito inun’aula del Senato semideserta enell’assoluto disinteresse dei mediail pomeriggio di martedì 7 aprile dalneoministro della Salute FerruccioFazio, chiamato a rispondere sulleinterrogazioni parlamentari sul pos-sibile spreco dei vaccini anti-suina.«I morti quest’anno sono stati circa250», ha spiegato il ministro, «equindi in riduzione rispetto a quan-to avviene per le normali pandemieinfluenzali. Ciò verosimilmente per-ché questo tipo di pandemia ha sec-cato (sono fenomeni epidemiologiciche avvengono in immunologia) inormali virus influenzali. Diciamocome sono andate le cose: l’epide -mia è stata più leggera del previsto.

Questo ha causato una serie di im-munità, di forme fruste che di fattohanno fatto chiudere prima l’epide -mia perché molto verosimilmentemolte forme non si sono neanchemanifestate».

Fazio ha spiegato che un milionedi italiani sono stati vaccinati controla suina, che otto milioni di vaccinisono nei depositi delle varie Regioniche fino a ottobre dell’anno prossi-mo (la scadenza farmaceutica) po-tranno ancora usarli per la preven-zione e che circa 3 milioni di dosi so-no state donate dall’Italia ai Paesi invia di sviluppo che non potevanopermetterseli.

In tutto erano stati ordinati 24 mi-lioni di vaccini a Novartis, sceglien-do di non ordinarne anche 24 milio-ni per il richiamo a Sanofi AventisPasteur («Ci siamo presi un rischio»,

ha ammesso Fazio, anche se allaconta dei fatti si è evitato un dannoeconomico). La spesa sostenuta perla prevenzione è stata di circa 100milioni di euro, anche se solo 10 mi-lioni di euro di quel che è stato pa-gato è stato effettivamente utilizza-to. Restano altri 11 milioni di vacciniordinati per ulteriori 84 milioni dieuro.

Il governo italiano ha chiesto aNovartis di non procedere alla pro-duzione, e l’azienda ha fatto causareclamando un indennizzo. Il con-tenzioso giudiziario è in atto. Fazioha respinto le polemiche dell’oppo -sizione (cui ha ricordato di avere fat-to le stesse interrogazioni parlamen-tari al contrario, accusando l’Italia dinon avere ordinato abbastanza vac-cini), citando i numeri degli ordina-tivi di altri paesi: «Il Canada ha or-

dinato 51 milioni di dosi, la Francia94 milioni, la Germania 50 milioni, ilGiappone 54 milioni, gli Stati Uniti251 milioni, il Regno Unito 130 mi-lioni».

Il grande allarme pandemia si è ri-velato dunque un grande bluff cheha rischiato (ed economicamente inparte è riuscito) di mettere in ginoc-chio il mondo per alcuni mesi. Nonè la prima volta che è accaduto inquesti anni. Analoghi allarmi eranostati lanciati per la Bse (morbo dimucca pazza), per la Sars e perl’aviaria fra il 2001 e il 2007. In tutti etre i casi l’epidemia si è mostrata as-sai più contenuta delle previsionidegli esperti dell’Oms ma il panicosuscitato da quegli allarmi ha provo-cato rilevanti danni economici e inqualche caso addirittura travolto imercati finanziari e messo in ginoc-chio l’economia di interi Paesi.

I danni economicidella psicosi

La Bse ha provocato 139 morti nelmondo, uno solo in Italia. Ma è co-stata solo a Roma 443 milioni di eu-ro per interventi diretti e ben di piùcome danno indiretto all’intero set-tore dell’allevamento e del commer-cio delle carni.

La Sars ha sconvolto economica-mente il Far East, turbato i mercatiappena usciti dall’11 settembre e dalcaso Enron, e provocato 774 mortiin tutto il mondo. In Italia nessuno,ma il costo è stato diretto di 60 mi-lioni di euro per gli investimenti ne-gli ospedali Spallanzani e Sacco, in-diretti sul settore del trasporto e su-gli scambi con il Far east in un mo-mento in cui la Cina iniziava a esseremercato di riferimento per le impre-se italiane.

L’aviaria ha provocato 234 mortinel mondo, in Italia nemmeno uncaso di contagio. Fra vaccini e aiutiagli allevatori però è costata 53,8 mi-lioni di euro. Non ci sono ancora ci-fre sulla suina, ma già si parte dai100 milioni pagati per i vaccini e da-gli eventuali risarcimenti a Novartische l’Italia sarà chiamata a rifonde-re. La psicosi ha frenato molte atti-vità e creato turbolenze anche neimercati finanziari- salvo i titoli dellepoche case farmaceutiche in pos-sesso dell’antidoto- con costi presu-mibili di centinaia di milioni di eu-ro.

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La spesa per laprevenzione è stata di100 milioni di euro, masolo 10 milioni di euroin vaccini sono statieffettivamente utilizzati

Salvatidalla suinaSalvatidalla suina

PANICO DA INFLUENZA

La cantante americana HeidiMontag si bacia con il maritoSpencer Pratt attraverso la ma-scherina al rientro dalla luna dimiele in Messico Olycom

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18 Sabato 10 aprile 2010 ESTERI

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::: CALCIO E TERRORISMO

AL QAEDA AI MONDIALI

Bin Laden minaccia: colpiremo gli AzzurriNel mirino del messaggio apparso sul Web anche Usa, Inghilterra, Francia, Germania. Frattini: non vogliamo una nuova Monaco

::: DARIO MAZZOCCHI

«Che sorpresa sarà quando in un incontro traStati Uniti e Inghilterra trasmesso in diretta si sentiràin uno stadio pieno di spettatori il rumore di un'e-splosionee cisarannodecineo centinaiadicadave-ri»: sono solo alcune delle parole apparse in comu-nicato che da alcune ore circola per internet e cheporta la firma dell’Aqmi, il braccio armato di al Qai-da in Nord Africa e che si riferiscono ai prossimiMondiali di calcio in programma in Sud Africa. L’or -ganizzazione terroristica che fa capo a Osama binLaden torna dunque a farsi viva e, in vista di un even-to internazionale come la Coppa del Mondo, torna aminacciare gli stati occidentali, Italia compresa.

«Si avvicinano i campionati mondiali di calcio efervono i preparativi per ospitare le nazionali e traloro ci sono anche quelle dei paesi che stanno con-ducendo una campagna crociata contro l'Islam», silegge in un articolo firmato dall’algerino Muham-mad al-Salafi e pubblicato sulla rivista on line “Mu -shtaqun Lel Jannah”, ovvero “Coloro che desidera-no il paradiso”. Il match al quale viene fatto riferi-mento si disputerà il 12 giugno a Runstenburg ed èvalevole per il gruppo C, al quale appartiene anchel’Algeria, ma nel messaggio rilanciato dall’emitten -te americana Cbs vengono fatti precisi riferimentianche al «girone A dove gioca la Francia, il girone Ddella Germania e quello F con l'Italia» dal momentoche «tutti questi paesi partecipano alla guerra cro-ciata contro l'Islam». Per le fonti di intelligence ita-liane, il comunicato non rappresenta una minacciaspecifica e viene fatto notare che va considerato so-prattutto come un messaggio di propaganda: d’al -tra parte i Mondiali offrono un’ampia vetrina me-diatica che al Qaida potrebbe sfruttare.

L'attenzione resta comunque alta: «Nessun se-gnale viene sottovalutato –viene aggiunto dagli am-bienti dei servizi segreti - e il dispositivo di sicurezzaè definito da tempo, pronto eventualmente ad esse-re adeguato alla situazione». Il ministro dell’InternoRoberto Maroni già nella mattinata di ieri avevacontattato il presidente della Federcalcio GiancarloAbete mentre il presidente del Coni, Gianni Petruc-ci ha voluto tranquillizzare: «Non credo che dobbia-mo preoccuparci di queste minacce. Ci sono sem-pre state in occasione di grandi competizioni. La Fi-fa è una organizzazione consolidata e ben organiz-zata che ci ha rassicurati come ha fatto oggi anche laFigc. Chi vuole andare in Sudafrica lo può fare tran-quillo».

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha prefe-rito invece commentare la vicenda attraverso la suapagina su Facebook: «Il mondo non tollererebbeuna nuova Monaco» ha scritto l’inquilinodella Farnersina riferendosi al sequestrodegli atleti israeliani da parte di terroristipalestinesi durante le Olimpiadi del 1972e che si concluse con la morte di 17 per-sone. «Non lo tollererebbe l’Africa – haaggiunto - che cerca in questi mondiali dicalcio una conferma di una promessa diopportunità e di sviluppo. Non lo tollere-rebbero tutti coloro che nel mondo guarda-no allo sport come al campo della pace».

La sigla Aqmi è l’acronimo di “Al Qaidanel Maghreb islamico”, formazione che se-condo l’intelligence italiana ha tendenze espansive,ma che allo stesso tempo deve fare i conti con diffi-coltà interne: l’organizzazione è stata colpita dura-mente da alcune operazioni portate avanti dalleforze di sicurezza algerine. Operazioni, aggiungonoi nostri servizi segreti, che «hanno spinto alla resa ealla defezione un numero elevato di membri, tra cuialcuni emiri».

Le perdite sono state però ripianate con l’arruola -mento di volontari provenienti da altre regioni nor-dafricane, in particolare libici, maliani, marocchini,tunisini, nigeriani, burkinabè e mauritani: quest’ul -timo sarebbero addirittura «oltre la metà dei circa200 stranieri stimati».

QUASI ULTRÀ

Bin Ladenè un tifosodell’Arsenal

Osama/ oh oh/ Osama/ oh ohoh oh/ he’s hiding near Kabul/He loves the Arsenal. Sull’ariadi Volare di Modugno, la can-zoncina fu intonata dai tifosidell’Arsenal dopo l’11 settem-bre 2001, quando assieme adaltri particolari qualche gior-nale raccontò che il capo di Al

Qaeda è un tifoso sfe-gatato della lorosquadra: nel ’94 eraandato quattro vol-te a vederla duranteun suo soggiorno aLondra, e prima dipartire non aveva

mancato di fare in-cetta dimerchan -dising.“Osa -

ma/oh oh/ Osama/ oh oh ohoh/ si nasconde vicino a Ka-bul/ tifa per l’Arsenal”. In unodei suoi messaggi Bin Ladenracconta di un sogno in cui luigioca a calcio contro gli ameri-cani, e all’improvviso i suoicompagni si trasformano inpiloti. Non c’entrerà niente,ma le minacce di Osama con-tro il mondo del pallone ven-gono ora subito dopo i 4 goalpresi dal Barcellona.

MA. STE.

Problema sicurezza

La polizia sudafricana garantisce:controlli a tappeto negli aeroporti Sud Africa e sicurezza: un binomioinscindibile soprattutto quando manca-no 61 giorni al Mondiale di calcio. Lo scor-so febbraio la Fifa organizzò a Sun City unincontro al quale parteciparono i rappre-sentanti delle forze dell’ordine locali e in-ternazionali e la polizia sudafricananell’occasione fece sapere di sentirsipronta e organizzata per «garantire la si-curezza di tutti i visitatori», assicurandocontrolli a tappeto negli aeroporti: guardacaso, nel testo diffuso ieri dall’Aqmi veni-va rivendicato il fallito attentato del giornodi Natale, quando il nigeriano Umar Fa-rouk Abdulmutallad riuscì ad eludere i si-stemi di controllo dell’aeroporto di Am-sterdam ed ad imbarcarsi con 50 grammidi esplosivo sul volo per Detroit, venendobloccato solo dal personale di bordo.

Il punto interrogativo però rimane. Perun’altra sfortunata coincidenza, lo scorso8 gennaio mentre la nazionale del Togo ri-maneva vittima di un attentato per manodi un gruppo separatista angolano a po-che ore dall’inizio della Coppa d’Africa(nell’occasione morirono il vice allenato-re e l’addetto stampa della squadra), dalSud Africa veniva lanciato il rischio di dif-fusione dell’Aids, a causa dell’alto nume-ro di stupri che ogni anno vengono perpe-trati ogni anno in un Paese che conta piùdi 5 milioni di persone affette dall’HIV.Come rimedio Eric Harper, direttore dellaTaskforce per l’educazione e il patrociniodella lavoratrici del sesso (Sweat), chiedeche venga regolarizzata la prostituzione,

allo scopo di permettere i necessari con-trolli medici in una regione più volte defi-nita “capitale degli stupri”.

Crimini e omicidi si registrano nelle to-wnship che sorgono ai bordi delle grandicittà come Johannesburg: sono le cittàabitate dalla popolazione povera e di co-lore, fatte di lamiera e baracche dove tro-vano riparo i gruppi criminali organizzati.Una ricerca dell’Institute for Security Stu-dies ha dimostrato che dal 1996 al 2006 icasi diassassinio sonoleggermente dimi-nuiti, mentre rimangono alti quelli di furtie assalti a persone. Dal luglio 2008 ad oggi,invece, l’associazione ristoratori ha de-nunciato 687 attacchi che hanno provo-cato 15 morti.

Una garanzia di sicurezza richiedereb-be maggiori sforzi anzitutto dall’interno,ma il tema è più che mai polemico: ieri sisono celebrati i funerali di Eugene Terre-Blanche, leader dell’estrema destra ucci-so a colpi di machete da due operai che la-voravano nella sua azienda agricola. Ilpresidente Jacob Zuma ha invitato i con-nazionali a mantenere la calma, ma restail fatto che dal 1994 sono stati registrati9.400 assalti nei confronti di agricoltori eallevatori di origine boera e che Julius Ma-lema, leader dell’ala giovanile del partitodi maggioranza African National Con-gress, non perde occasione per farsi ri-prendere in pubblico come intona la can-zone “Dubula Idhunu”, che significa“Spara al boero”.

D. MA.

Il simbolo dell’Arsenal

Esercitazioni antisommossa della polizia sudafricana Oly ::: PRECEDENTI

1972 - MONACO

Durante le Olimpiadi estiveun commando di guerriglie-ri dell’organizzazione pale-stinese Settembre Nero ir-rompe negli alloggi degliatleti israeliani del villaggioolimpico. Ne uccide subitodue e ne prende in ostaggionove, tutti morti durante unblitz della polizia tedesca, incui muoiono anche cinqueguerriglieri e un agente.

1996 - ATLANTA

Il terrorista statunitenseEricRudolph piazza una bombaal Centennial Olympic Parkdurante le Olimpiadi del1996. Un guardiano scoprel’ordigno che però esplodedurante l'evacuazione cau-sando la morte di una donnae il ferimento di 111 perso-ne. Un cameraman turcomuore di infarto.

2008 - SRI LANKA

Bomba esplode durante lamaratona di Weliweriya, a20 chilometri da Colombo.Una dozzina le vittime

2009 - PAKISTAN

Attacco contro l’autobusdella nazionale di cricketdello Sri Lanka. Morti 8membri della squadra, 6guardie e 2 civili.

2010 - ANGOLA

Attentato al bus della nazio-nale di calcio del Togo.Muore l’autista, nove ferititra calciatori e membri dellostaff tecnico.

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19Sabato 10 aprile 2010ESTERI

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::: CALCIO E TERRORISMO

L’analisi

Il Sudafrica è un colabrodo

Il rischio attentato è serioI terroristi possono muoversi in libertà in un Paese lacerato da tensionirazziali e povertà. La responsabilità ricade sulle scelte demagogiche di Blatter

(...) Al Qaida del Maghreb ha in-fatti diffuso via Internet una mi-naccia dal tono canzonatorio:«Che sorpresa sarà quando in unincontro tra Stati Uniti e Inghil-terra trasmesso in diretta si sen-tirà in uno stadio pieno di spet-tatori il rumore di un’esplosionee ci saranno decine o centinaia dicadaveri». Va detto che si tratta di

una minaccia insolita - al Qaedafa sempre prima gli attentati, poili rivendica - ma credibile.

DUE MOTIVINon solo perché al Qaeda ha

dimostrato di possedere unesplosivo che sfugge ai controlli(come quello fortunosamentenon esploso nelle mutande di unnigeriano sul volo Amsterdam -Chicago del 26 dicembre), maperché il Sudafrica è un Paese

del tutto inadeguato per fronteg-giare queste minacce. Dopo l’11settembre 2001 si sono già svoltidue mondiali, ma al Qaeda si èsempre tenuta ben lontana, que-sta volta però gli esperti hannoben chiaro che le garanzie dicontrollo del territorio e deglistadi offerti da Giappone e Coreanel 2002 e da Berlino nel 2006,non saranno assolutamente taliin Sudafrica, che può trasfor-marsi in uno “stadio planetario”

in cui i terroristi possono “gioca -re in casa”. La stesso ministrodegli Esteri Franco Frattini laconsidera questa minaccia at-tendibile, tanto che ha scritto suFacebook: «Il mondo non tolle-rerebbe una nuova Monaco», ri-ferendosi alla strage di atletiisraeliani ad opera di terroristipalestinesi durante le Olimpiadidel 1972.

ARTE MEDIATICACerto è che i terroristi di al

Qaeda si dimostrano eccellentinell’arte di maneggiare i mediamondiali e sanno toccare con ci-nica ferocia i nervi scopertidell’Occidente adombrando lospaventoso scenario di unabomba che fa strage sugli spaltidi uno stadio. Non è dunqueescluso che questo insolitopreannuncio sia solo una straor-dinaria manovra di intossica-mento mediatico. Ma resta ilpunto inquietante: il Sudafrica èun Paese in cui i terroristi posso-no muoversi se non come pescinell’acqua, quasi. In Germania,Giappone e Corea, oltre al filtrodi forze di sicurezza efficientissi-me, agisce infatti il vero e insu-perabile deterrente contro i ter-roristi: un cosciente livello di at-tenzione e allarme da parte dellapopolazione tutta. Ma proprioquesto manca in un Sudafricaattraversato da mille tensioni egovernato da una Anc che - dopola straordinaria leadership diNelson Mandela - è governato daleader ben poco credibili.

POLITICALLY CORRECTEmerge dunque con sempre

maggiore evidenza la leggerezzairresponsabile con cui la Fifa e inprimis il suo presidente JosephBlatter hanno voluto imporre lasvolta dell’assegnazione delmondiale ad una nazione africa-na, con motivazioni che stanno acavallo tra la demagogia e iltrionfo del più trito pensiero po-litically correct. Il Sudafrica è in-fatti stato scelto per l’unica ra-gione che le altre candidatureafricane, Libia-Tunisia, Egitto eMarocco si sono ovviamente ri-velate inadeguate ad offrire leminime garanzie tecnico-orga-nizzative. Una scelta per esclu-sione che non ha mai preso inesame il tema del controllo an-titerroristico e che peraltro è giàstata criticata da più parti, per-ché molti hanno paventato lapossibilità di moti xenofobi nelleturbolente piazze sudafricane.

Ma Blatter e la Fifa, testardi,hanno fatto quadrato e ora nonresta che sperare che al Qaidanel Maghreb abbia solo dato di-mostrazione di un eccellente in-tuito mediatico.

Conti sbagliati

Flop vendita bigliettiLa Fifa costrettaa dimezzare i prezzi::: FRANCESCO PERUGINI

Il Sudafrica dista solo 62 giorni. Tanti ne man-cano all'inizio del Campionato del mondo di calcio2010, al via l'11 giugno con Sudafrica-Messico aJohannesburg. Per la prima volta un Paese africanoorganizza un grande evento sportivo e permangonotanti dubbi sulla sicurezza di squadre e tifosi. Non acaso dei tre milioni di biglietti messi in vendita per lepartite ne sono stati acquistati finora poco più di due.E la metà di questi sono andati ai sudafricani. La Fifastessa ha dovuto ammettere che degli otre 450 mila ti-fosi previsti in arrivo da tutto il mondo «ne arriveran-no molti meno». Che fare degli ottocentomila taglian-di rimasti invenduti? Blatter ha deciso di rimetterli sulmercato a metà prezzo. Compreso quelli per le partitedell’Italia quindi. Finora, per le tre partite del gruppoF degli azzurri, in Italia sono stati venduti appena1000 biglietti. Vale a dire che l´Italia praticamente nonavrà tifosi allo stadio.

Ma quanto si spenderà per vedere l'Italia giocarecontro Paraguay (14 giugno a Citta del Capo), NuovaZelanda (20 giugno a Nelspruit) e Slovacchia (24 giu-gno a Johannesburg)? Non poco. A patto di riuscire aprocurarsi un biglietto almeno decente (circa 200 eu-ro), i viaggiatori più abili nel fai-da-te - e pronti a pre-notare già adesso - dovrebbero cavarsela con circa1.500 euro a persona. Partenza da Fiumicino o Mal-pensa, il biglietto aereo di andata e ritorno per CapeTown costa attorno ai mille euro. La migliore soluzio-ne per vedere gli azzurri contro i sudamericani èquella di partire giovedì 10 giugno per rientrare in Ita-lia mercoledì 16.

Un viaggio di quasi venti ore infatti vi fa risparmia-re due notti in albergo, ma impone di fermarsi alme-no qualche giorno per visitare le meraviglie del Suda-frica.Esoprattutto dinonpartireda soli.Unacameradoppia in un quattro stelle (meglio andare sul sicuro)costa in media 110 euro per un totale a coppia di circa3.000 euro. Più economici gli hotel (80 euro) a Nel-spruit, ma per andarci bisogna aggiungere un volointerno da 139 euro andata e ritorno. L'incontro più“economico” sembra quello con Hamsik e compa-gni: il volo per Johannesburg costa “solo” 768 euro(partenza il 20, ritorno il 27). I pericoli del turismo fai-da-te, però, ce li ha insegnati una nota pubblicità. Chivolesse affidarsi a un tour operator può scegliere tratre opzioni. “African explorer”propone due pacchet-ti simili per Città del Capo e Johannesburg: 5 notti a3.800 euro per persona, escluso il costo del biglietto(si può scegliere tra quelli a 67, 97 e 133 euro). Per lapartita sulla carta meno emozionante, quella di Nel-spruit, c'è invece l'offerta più affascinante, con duenotti da sogno in una tenuta a 5 stelle nel parco Kru-ger. Safari compreso, ovviamente, ma a 4600 euro intotale. Più “calciocentriche”le proposte dalla “Trem -me”: tre-quattro notti attorno ai 3.500 euro (e con in-cluso un super biglietto per lo stadio da 200 euro) op-pure tre notti con posto in prima fila per la finalissimaa 4.200 euro. Un ultimo avviso: la legge italiana rico-nosce al turista il diritto al risarcimento da “vacanzarovinata”, ma se gli azzurri vengono eliminati subito,non si ha diritto al rimborso.

IL PERICOLO RAZZISTA

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Saluti nazi al funerale di Terre’BlancheIn uniformi tratte da tutte le epoche della storia mi-litare boera, in costumi tradizionali, in abiti civili.Sono comunque venuti in almeno 3000 ieri nellacittadina di Ventersdorp, per i funerali di EugeneTerre’Blanche: leader dell’estrema destra afrika-ner che parlava spesso fuori dai denti; che era unnostalgico dichiarato dei tempi dell’apartheid; cheaveva inventato per il suo Movumento di Resisten-za Afrikaner Awb un simbolo inquietante, con tresette sistemati a mo’ si svastica; ma che al dunquemolto più di parlare non ha quasi mai fatto. E checomunque non ha mai incitato a “uccidere i neri”,come invece pretende di continuare a fare il leaderdei giovani del partito di governo African NationalCongress Julius Malema: che pure dopo che un tri-bunale glielo ha vietato, rivendica il diritto a into-nare il vecchio inno dei tempi della lotta armata,“Kill the Boer”. Che in quel contesto non sta poi so-lo per “Ammazza i Boeri”, ma “Ammazza i Bian-chi”, in genere.Per questo, anche se i due assassini di Terre’Blan -che sono stati due braccianti suppostamente in lite

col morto per una storia di soldi non pagati, tra gliintervenuti al funerale era difficile non pensare alloscandalo Malema. “Il governo comunista dell’Anccondona gli omicidi degli imprenditori agricoli”,era scritto in un volantino distribuito durante il fu-nerale: dal 1994, anno della fine dell'apartheid, al-meno 3000 farmers bianchi sono stati assassinati."Il mondo era contro di lui", ha dichiarato il pasto-re Ferdie Devenier durante la cerimonia, davantialla bara avvolta nella bandiera dell’Awb. "La gentenon vedeva che il male che c'era in lui". “Stiamoesortando tutti voi, a non mettere un colore sullepersone, non mettere un colore sulle vittime, nonmettere un colore sugli accusati; il crimine è crimi-ne, e noi siamo tutti sudafricani”, ha cercato di cal-mare gli animi il comandante della polizia BhekiCele in un incontro con una delegazione dell’Awb.In cui non tutti sono magari d’accordo per la “di -chiarazione di guerra” chiesta da alcuni, ma crescela richiesta di poter ritagliare dal Sudafrica uno“Stato boero” in cui stare per conto proprio.

MA. STEF.

::: segue dalla primaCARLO PANELLA

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20 Sabato 10 aprile 2010 ESTERI

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Ahmadinejad sfida ancora il mondo e inaugura una super-centrifuga Nuovo capitolo del lungo braccio diferro tra Mahmoud Ahmadinejad e la co-munità internazionale sul controverso pro-gramma nucleare iraniano. Il presidentedella Repubblica islamica ha inauguratouna centrifuga di nuova generazione per

l’arricchimento dell’uranio, sei volte piùpotente di quelle tradizionali. Per Ahmadi-nejadilnuovotrattato per lariduzionedegliarsenali atomici firmato da Usa e Russia«maschera» le reali intenzioni di Obama.

E dalla riunione del gruppo “Cinque più

Uno” incaricato del dossier del nucleareiraniano, «sono emerse», secondo la Russia«proposte costruttive». Lo ha dichiarato ilrappresentante della Russia, mentre il suoomologo cinese ha annunciato che unanuova riunione avrà luogo la settimana

prossima. La Russia però avrebbe posto agliUsa dei limiti da non oltrepassare nella de-finizione del nuovo pacchetto di sanzionicontro l’Iran che Washington auspica ven-ga approvato dal Consiglio di sicurezza del-le Nazioni Unite già questo mese.(Ap)

::: GLAUCO MAGGINEW YORK

La vecchia guerra fredda hafatto un passo verso il disgelo, conla firma a Praga giovedì del pattoStart Due tra i presidenti america-no e russo, ma è un accordo cheguarda più al passato che al futuro.Il mondo diviso in due blocchi,quello occidentale dominato daWashington e quello comunistadiretto dal partito unico del Kre-mlino è roba da libri di storia. Lostesso Obama lo ha detto, del re-sto, quando ha giustificato la suanuova linea di “autodisarmo nu-cleare” che promette il «non uso»delle bombe atomiche Usa nep-pure in rappresaglia contro paesiaggressori. Innanzitutto, il Nobeldella Pace ha escluso Iran e Coreadel Nord, di fatto riconoscendoche di pericoli nucleari il mondone corre ancora. E poi offrendouna fotografia dei nuovi assettiglobali che contempla la compre-senza di nuovi attori sempre piùforti e minacciosi. Il bipolarismodegli Anni 50-70 diventa il multi-polarismo del Duemila, e la proli-ferazione delle aspiranti superpo-tenze sta preparando una nuovaversione di Guerra Fredda. Qualisaranno i suoiprotagonisti nei de-cenni a venire è già evidente.

I PROTAGONISTILa Cina,che ètanto importante

da meritare incontri al vertice congli Usa che vengono chiamati G2, iDue Grandi. E poi l’India. E poi ilBrasile. Le borse hanno già regi-strato il loro rango, creando gli in-dici BRIC (Brasile, Russia, India eCina) che misurano la crescitaeconomica di questi quattro ex-emergenti (o neo-colossi), tre deiquali sono già dotati di bombe nu-cleari (solo il Brasile ne è privo).Poi ci sono il Pakistan, crucialenella guerra in Afghanistan ad AlQaeda e ai Talebani, ed Israele, alcentro delle tensioni in Medio

Oriente. E infine la Francia e laGran Bretagna.

Obama dice bene quando so-stiene che la Terra sta cambiandofaccia, e che minaccia di diventareuna polveriera se aumentano imembri con ordigni atomici. Masbaglia quando ridicolizza, comeha fatto, l’“eccezionalismo” ame -ricano. Purtroppo il mondo nonva naturalmente verso una inelut-tabile pacificazione, se guidatodall’esempio dei leader virtuosi.

Va dove lo portano le realtà politi-co-economiche in costante tra-sformazione, instabiliper lorona-tura. Bush aveva una sua Dottrina,basata sulla “esportazione” dellademocrazia: in Iraq l’ha messa inpratica con l’invasione armata, edè stato molto criticato per questo.Ma una verità era alla base dellasua analisi, ed è ancora valida og-gi. Le nazioni con un regime de-mocratico sono istituzionalmen-te portate a non promuovere atti

di guerra, perché c’è il controllodei parlamenti, che esprimono lavolontà degli elettori. E la gente,normalmente, non appoggia acuor leggero aggressioni e attac-chi ad altri da parte dei propri go-vernanti eletti (Bush andò in Af-ghanistan e in Iraq con il legittimoviatico del Congresso, perchél’America era stata attaccata l’11settembre ed era sotto la minacciadi Saddam, dittatore ritenuto inpossesso di armi di distruzione di

massa da tutti i servizi segreti occi-dentali: cheil raisstesse bluffandolo si scoprì solo dopo). Dove nonesiste libertà, le chance di avven-ture belliche sono moltiplicate. Èsempre stato così: Germania, Ita-lia e l’impero del Giappone, regi-mi dittatoriali, portarono il mon-do alla guerra mondiale. Oggi, gliesempi di nazioni liberticide chepossono scatenare conflitti, edanzi ne sventolano la minaccia,sono sotto gli occhi di tutti, anchedello stesso Obama che ha citatoTeheran e Pyongyang come i solipossibili target di una ritorsioneUsa. Ma è prudente fermarsi ai“pazzi”? Intanto, l’Iran sta pro-muovendo un concretissimo assedel male con il Venezuela di Hugo

Chavez: ci sono già accordi per iltrasferimento di tecnologia ato-mica dal regime estremista isla-mico al neo-comunista sudame-ricano, che ha chiuso ormai quasitutte le voci della stampa libera nelsuo paese e fomenta i guerriglieriin Colombia, paese tra i pochiamici degli Usa.

NUOVI EQUILIBRILa Guerra Fredda del Duemila

non finisce con la stretta di manotra Obama e Medvedev, insom-ma, semmai inizia da lì. Con chistarà la Russia all’Onu, quando ese si voteranno nuove sanzionicontro Teheran? Con chi starà ilBrasile, il cui premier Lula è sem-pre più attratto nell’orbita di Cha-vez? E la Cina, con cui è di fatto giàin corso una "guerra fredda digita-le" con gli Usa, fatta di hackers filoPechino contro Google e contro isistemi di software governativiUsa? L’Europa, nella nuova parti-ta, potrebbe giocare un ruolo de-cisivo, appartenendo al club nu-clearizzato con due suoi statimembri. Ma ha da tempo abdica-to al rafforzamento del proprio ar-senale di difesa, e politicamenteapplaude Obama e tifa, con istintosuicida, per il disarmo nuclearegeneralizzato e utopico. Dopoaver goduto dello scudo di Kenne-dy e Reagan, pur in larga partesprizzando antiamericanismo,oggi la UE non ha alcuna seria in-tenzione di pagare per la propriadifesa, e condivide con il Nobelper la Pace il sogno di un mondopacifico che non esiste. La Storiadella Prima Guerra Fredda, con gliUsa ultrapotenti a fronteggiarel’orso sovietico, ha insegnato chele bombe nucleari in mano ad unaforte nazione democratica sono ilvero deterrente di sicuro succes-so. Su come finirà la SecondaGuerra Fredda, con l’America au-todisarmata e la Ue latitante, c’èda essere realisticamente moltomeno ottimisti.

Il disgelo nucleare ha mischiato le carteai vecchi blocchi d’influenza Usa-Urss.Tra i nuovi protagonisti non c’è l’Europa

Armi elettroniche e aerei senza pilota

È la nuova tecnologia a permettere il taglio delle atomiche::: GIANANDREA GAIANI

Meno testate strategiche, una dottri-na d’impiego delle armi atomiche più “mor -bida”e, sullo sfondo, il sogno di Obama di unmondo senza armi nucleari. Al di là della re-torica gli Stati Uniti possono oggi limitarenumero e ruolo delle armi nucleari senza ri-durre il vantaggio strategico globale chehanno sul resto del mondo solo grazie allostraordinario sviluppo tecnologico delle ar-mi convenzionali in termini di precisione,raggio d’azione e capacità di colpire in pro-fondità il nemico.

Se le ami nucleari in grado di annientareinteri continenti restano formidabili stru-menti di deterrenza, sul campo di battagliasono invece le armi convenzionali a consen-tire agli Usa di sbaragliare ogni nemico an-che se a costi molto elevati, come dimostra ilbilancio del Pentagono che con oltre 530miliardi di dollari annui (escluse le spese perle guerre in Iraq e Afghanistan) rappresentaoltre la metà della spese militare mondiale.Certo contro terroristi e guerriglieri la partitaè un po’ più complessa ma non c’è dubbio

che gli statunitensi hanno potuto annichili-re ogni capacità operative di Serbia, Iraq eAfghanistan talebano grazie alla tecnologiadelle armi convenzionali. Missili da crocieralanciati da sottomarini in immersione percolpire i comandi militari e politici, le basiradar e i centri di comando e controllo e leinfrastrutture strategiche. Satelliti e velivolisenza pilota per sorvegliare dal cielo gliobiettivi di missili e bombardieri invisibili airadar armati di bombe a guida laser e Gps,all’occorrenza dotati di “penetratori” persfondare fino a 50 metri di profondità i bun-ker sotterranei prima di esplodere.

Armi elettroniche in grado di “friggere” leantenne degli apparati di trasmissione mili-tare, radio e televisione. Strumenti in gradodi riportare in pochi giorni una nazione evo-luta all’età della pietra senza funghi atomici.Come i virus informatici della “cyber war”(settore nella quale vanno forte anche russi ecinesi), armi a basso costo che non uccido-no nessuno ma potenzialmente possonoazzerare tutti gli apparati che fanno funzio-nare uno stato e una società. Le guerre di og-gi, certo più “politically correct” di quanto si

immaginasse negli anni della Guerra Fred-da, richiedono la vittoria a basso costo di viteumane e la tecnologia sembra consentireagli Usail raggiungimento diquesto obietti-vo.

Serbi, iracheni e talebani hanno resistitosolo poche settimane agli attacchi e nonhanno mai potuto influire sulle operazionistatunitensi e alleate e molto probabilmen-te lo stesso accadrebbe all’Iran se finisse nelmirino di Washington. Paradossalmente ar-mi costruite per portare testate nuclearistrategiche vengono oggi modificate percompiti convenzionali. E’il caso dei quattrosottomarini classe Ohio trasformati in “co -razzate subacquee” rimuovendo i missiliTrident multitestata concepiti per devastarel’Urss e sostituendoli con decine di missilida crociera Tomahawk, o dei missili balisticiPeacekeeper privati delle testate atomicheper imbarcarne di convenzionali ad altissi-mo potenziale. Armi ideali contro i siti ato-mici iraniani anche secondo le valutazionidi Israele che pare voler modificare in con-venzionali alcuni missili balistici Jericho delsuo arsenale atomico.

OCCHIO AL NEMICO

Nella foto un soldato della Co-rea del Nord osserva un soldatodella Corea del Sud al punto dicontrollo del confine nel villag-gio di Panmunjom LaPresse

SALUTE IN BILICO PER IL NORDCOREANO

Parlamento senza Kim Jong-ilE’ la prima volta dall’ictus

La Corea del Nord ha tenuto ieri la seduta ple-naria del suo parlamento marcata dall’assen -za del “supremo leader” Kim Jong-il, senzaspiegare il motivo della rara assenza. Secondoquanto riporta la stampa dell’area in linguainglese, il leader di 68 anni ha saltato la riunio-ne annuale della Suprema assemblea del po-polo alla Mansudae Hall ogni due anni a par-tire dal 2004 (nel 2009 era ricomparso in pub-blico dopo un’assenza di 9 mesi per sospettoictus), ha sottolineato la sorpresa per l’assenzadi Kim Jong-il dalla riunione.

GuerraFresca

GuerraFresca

Page 21: 10.04.2010 - libero

21Sabato 10 aprile 2010

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IL VINO CHE VERRÀ::: CARLO CAMBI

VERONA

Non era mai successo: in mezzosecolo di storia del Vinitaly, in scena quia Verona fino a lunedì. È accaduto ieri: ilPresidente della Repubblica ha fatto vi-sita ai vignaioli: un tour tra gli stand, col-loqui con gli operatori. Tutto apparente-mente nella consuetudine delle circo-stanze, ancorché eccezionali. Anche ilmessaggio è parso ai più un saluto di cir-costanza dopo che il presidente di Vero-nafiere - Ettore Riello - aveva ringraziatoil Capo dello Stato, lanciando l’idea dicreare una bottiglia celebrativa dell’Uni -tà d’Italia per il prossimo anno replican-do l’invito al Presidente per questa nuo-va occasione e ha raccontato a Napolita-no che il vino italiano ha sofferto sì la cri-si, ma ha tenuto botta più e meglio di al-tri settori e dunque merita attenzione.Una risposta era nei fatti: Giorgio Napo-litano lì tra chi suda la terra e spessocombatte sul ring globale come un pu-gile con un braccio legato dietro la schie-na per troppa burocrazia, troppe tasse,troppe inefficienze di sistema ha funzio-nato da integratore emozionale. Insom-ma un brivido di autostima ha percorsoil vino.

Il Capo dello Stato ha parlato per nonpiù di due minuti a una platea dovespiccavano molte cravatte verdi: daquella di Tosi, sindaco di Verona a quel-la di Luca Zaia neogovernatore del Ve-neto e ministro agricolo uscente. Hadetto: «Desidero solo ringraziare e farvi imigliori auguri. Sono molto colpito dallabellezza del Vinitaly e ho ascoltato i pro-blemi che ha la produzione. Ma il nostroPaese oggi è un grande protagonistaperché tutte le regioni oggi sono regionidel vino e hanno successo. Il vino è l’em -blema della nostra terra, delle nostretradizioni, della cultura e del lavoro. Og-gi più che mai abbiamo bisogno della si-nergia tra unità e diversità. Le regioni siconfrontino tra di loro, ma dalle diversi-tà si giunga all’unità: è meglio per tutti.L’Italia faccia sistema». Poi si è congeda-to con una battuta: «Appoggio moltol’idea della bottiglia per l’unità d’Italiasenza neppure pretendere il diritto dellaprima bevuta». Applausi. Richiamimontezemoliani al fare sistema arrivanoda tutte le parti qui a Verona e anchequesto saluto cordiale del Capo delloStato è passato come un mot d’esprit.Ma la cerimonia di ieri è esattamente lasintesi del Vinitaly dove s’aggirano tor-me di gattopardi – più o meno come ca-pita nel paese dove chi urla di più è il piùstrenuo difensore delle clientele - chepredicano che tutto cambi a condizioneche nulla muti. E il Vinitaly sembra lasintesi dell’Italia vista attraverso il vetrodi una bottiglia: distorta. Si è sfogato unproduttore: «Parlano tutti bene, ma michiedo come mai sul vino guadagnanotutti tranne che chi lo fa». Già, bella do-manda. E allora rileggiamolo attraversola bottiglia il discorso di Napolitano.Pronunciato ad una platea ad alto tassodi Lega. (...)

segue a pagina 26

La Fiat 500 Cabrio

in versione Sassicaia

L’ENOLOGO PIU’ FAMOSO ABBANDONA

Fine di un’epoca

C. CAMBI a pag. 25

Tachis lascia«Ora pensoai miei libri

e ai miei bimbi»

Fra Slow Food e Gambero Rossosi è consumato un divorzio all’italiana

da ai vini d’Italia sono rivali. È un divorzio all’ita -liana: non se ne conoscono fino in fondo i motivi, nécome sia stata risolta la comunione dei beni, né infinesi sa se i figli sono stati affidati a qualcuno e chi versa achi l’assegno di mantenimento. Quello che è certo è chel’insanabile frattura si è consumata dopo i molti “si dice”

attorno alla proprietà del Gambero Rosso cheè ufficialmente custodita in una fiduciaria.Il Gambero è in rosso, ma Slow Food non vo-leva continuare a passare gli alimenti. Cosìognuno per la sua strada. Con Petrini che tornadai suoi vignaioli contadini. Si è coltivato unennemie à gauche e ora farà fatica a spiegare chesono loro i duri e puri.

[C.C.]

• IL TORCHIO •

Dopo anni da separati in casa, Carlin Petrini hasciolto il matrimonio d’interessi con il Gambero Rosso.

Slow Food va per la sua strada che segna una svolta nelmodo di raccontare il vino, ma che avrà conseguenze

anche sul modo di fare il vino. La “chiocciola” si farà unaguida per conto suo, senza punteggi, recensendo soltanto

quelli che a Bra definiscono le bottiglie vere:dei piccoli produttori, con grande attenzione

al biologico e al biodinamico, restituendo al vi-no – almeno questa è l’intenzione – il suo prin-

cipale carattere di frutto della terra. Pardon del-la Terra Madre!Come dire: quello che abbiamo fatto finora con i

nostri ex non ci piace più. Questo che si è aperto èinfatti il primo Vinitaly nel quale i soci della Gui-

MERCATI

Bollicineanti-crisi::: WINENEWS

Marketing, investimentisull’estero, enoturismo: i viniitaliani hanno sconfitto la re-cessione mondiale.

a pagina 22

Parla Moretti

Ci voglionotesta e cuore::: CARLO PALTRINIERI

Per il creatore di Bellavista ilvino può essere un granbell’affare. A condizione che cisi metta l’anima.

a pagina 23

::: ADUA VILLA

Sono sempre dipiù le donne chene capiscono divino. Lo bevonoe si iscrivono a corsi di som-melier.

a pagina 26

Ettore Riello

«70 milioniper il settore»::: CARLO PALTRINIERI

Il presidente di Veronafiere Et-tore Riello annuncia investi-menti per 70 milioni a favoredel sistema-vino.

Potere rosa

Metti Evain cantina

a pagina 24

Una Fiat 500 Cabrio esclusiva, griffata “Sassi -caia, uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzatiin tutto il mondo. A proporla è la Aznom, società cheprogetta, produce e commercializza oggetti esclusivicon il proprio brand e per marchi eccellenti quali Sas-sicaia, Bollinger, Codatronca. A distinguere l’allesti -

mento sono alcuni particolari esclusivi: la tonalitàbeige opaca utilizzata per la carrozeria bicolore e iltessuto della capote, alcuni dettagli in legno pregiato,come quello degli specchietti. Costo al pubblico:7.900 euro più iva. Oltre al prezzo di listino Fiat chenel caso della 500 Cabrio parte da 15.000 euro.

La Fiat 500 Cabrio

in versione Sassicaia

Dal Vinitaly di Verona un messaggio per tutto il Paese: il federalismo comincia dalle bollicine

Fine di un’epoca

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22 Sabato 10 aprile 2010

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MERCATI E PROSPETTIVE

Così le bollicine hanno sconfitto la crisiMarketing, investimenti sull’export, enoturismo: l’anno nero è servito per cambiare marcia

È il Vinitaly del rilancio, delleaspettative, dei bilanci negativi ora gri-dati ora sussurrati. Ci sono state contra-zioni di consumi e i numeri del vino (vedibox nella pagina) segnano il barometroeconomico sul brutto tempo. E tuttaviaun po’di alta pressione qua e là si affacciae ci sono anche ampie schiarite. A dirlosono diverse indagini. Intanto una cosa èsicura: il vino è e resta uno dei motorieconomici del nostro Pese, tiene altol’export dell’agroalimentare ed è tra tuttii settori agricoli quello che fa il maggiorfatturato. Va peggio per l’olio –che pure èospitato nel concomitante Sol qui a Ve-rona – ma si attendono segnali di ripresaanche per l’extravergine. Intanto un da-to confortante: il comparto vino ha pro-dotto in dieci anni un milione e duecen-tomila posti di lavoro grazie all’effetto dimoltiplicatore che indica come sianoben 18 le attività economiche coinvoltenel processo di produzione del vino. An-che il valore del fatturato complessivodel vino rimasto agli stessi livelli del 2008(e quindi ha perso almeno il tasso inflati-vo calcolato attorno al due per cento) pa-ri a 13,6 miliardi di euro con una quota diexport un po’ sopra i 3,4 miliardi indicache la crisi ha pesato ma non ha sconvol-to le nostre vigne. Certo non tutti sonoandati alla stessa velocità: alcuni gruppisono in espansione (da Mezzacorona aZonin da Cavit a Giv e Caviro, da Cantinadi Soave a Toso, da Cantina di Valdob-biadene a Marchesi de’ Frecsobaldi) maa veder bene a tirare in su i fatturati sonostati, con alcune importanti eccezioni,soprattutto i grandi gruppi cooperativiche operando per lo più nelle fasce bassedi mercato non hanno risentito dellacontrazione di consumi legati ai prezzi.

Ma in tempi di congiuntura non favo-

revole c’è stato chi ha fatto anche ottimiaffari riprofilando i costi e massimizzan-do la redditività. E in questa classifica igruppi privati si riscattano. Solo Mar-chesi de’ Frescobaldi ha avuto volumi eredditività in espansione, mentre Anti-nori, per dirla con linguaggio cinemato-grafico, si conferma campione di incas-si, con Argiolas che tra le medie realtàproduttive vince ancora un ipoteticooscar dei bilanci. Si è assistito a una ri-profilatura anche dei perimetri di mer-cato e di scelte dei consumatori. Gli spu-manti hanno tenuto botta: hanno persosolo tre milioni di bottiglie sul mercatonazionale e hanno guadagnato qualco-sa sull’export in valore (due per cento) edi più (10%) in quantità. Ma per i rossi digrande struttura non è andata benissi-mo, in ripresa i bianchi.

La defaillance del mercato Usa ha pe-sato molto sulle aziende mediopiccolevocate alla qualità massima, così come ilsostanziale stallo del mercato tedesco ciha privato come sistema vino delle per-formance positive della fine del secoloscorso.

Se questo è lo scenario di brevissimoperiodo la crisi è anche l’occasione buo-na per fare il punto sulle strategie di lun-go periodo. A questo ha puntato lo stu-dio Vinitaly-BocconiTrovato&Partnersche ha indagato il valore del marchio nelmercato del vino ascoltando consuma-tori, ristoratori e distributori. Si scopro-no alcune cose, ma la più preoccupanteè che c’è un ritardo nel marketing. Nelsenso che le guide orientano appenal’11% dei consumatori e appena il 4% deidistributori e che il fattore prezzo è deci-sivo per i consumatori ma è incalzatomoltissimo dal fattore territorio e dallapercezione di qualità, mentre il nuovosuggeritore delle scelte è il rapporto di-retto con il produttore o con un espertoche si conosce. Dunque il vino deve av-viarsi verso un marketing più esperien-ziale, più relazionale, deve puntare certosulla marca ma soprattutto sul rapportodiretto con il cliente.

La parola d’ordine tra i produttori quia Verona sembra infatti essere: affronta-re la crisi come opportunità di sviluppo.Da Antinori a Bellavista, da Castello

Banfi a Arnaldo Caprai, da Umani Ron-chi a Planeta, da Venica & Venica a LaVis, ecco le cantine del Belpaese chehanno trovato il loro personale antidotoalla crisi, mettendo in campo nuovi in-vestimenti e diversificando le proprie at-tività. «Proprio in questo momento è ne-cessario investire, per uscire prima pos-sibile dalla crisi - afferma Marco Caprai,a capo della cantina umbra Arnaldo Ca-prai - noi abbiamo cercato di mettere aprofitto, in una fase così complicata, leopportunità offerte da nuovi bandi e fi-nanziamenti rivolti da un lato, alla pro-mozione nei Paesi extra-europei - comesostegno alle vendite - dall’altro, a pro-getti di ricerca ed innovazione».

«Le aziende di qualità non possonocerto bloccarsi in questa fase - spiega Or-nella Venica, alla guida insieme al mari-to Gianni della cantina trentina Venica &Venica - nell’incerta attesa di tempi mi-gliori. Noi in particolare stiamo inve-stendo sulla valorizzazione del patrimo-nio vitivinicolo esistente - varando ricer-che in campo agronomico - sulla soste-nibilità ambientale, con progetti rivolti aconseguire l’autosufficienza energeticadell’azienda, e sul servizio al cliente, inparticolare riguardo all’accoglienza».

«Non ci sono alternative, un’aziendaseria ed intelligente deve necessaria-mente guardare avanti - sostiene FaustoPeratoner dell’azienda La Vis, una dellemaggiori realtà del Trentino - Dopo averinvestito in maniera considerevole negliultimi due anni, noi stiamo consolidan-do la nostra realtà. Abbiamo investitonel potenziamento della rete commer-ciale e nel marketing». Anche MicheleBernetti, che guida la griffe marchigianaUmani Ronchi, concorda sulla necessitàdi guardare avanti: «Abbiamo fatto nel

2009, e continueremo quest’anno, im-portanti investimenti in azienda, sfrut-tando anche il Piano di Sviluppo Ruraledella regione». Secondo Alessio Planeta,alla guida con Francesca e Santi Planetadella cantina siciliana protagonista dellarinascita enologica dell’isola: «La crisieconomica non deve essere vista neces-sariamente come una crisi di idee, so-prattutto di quelle buone, che devonoessere portate avanti con coraggio. Noiabbiamo investito in particolare su duefronti: nel settore dell’eno-turismo e cisiamo lanciati nel recupero e nel rilanciodel Mamertino, antico vitigno autocto-no siciliano». Insomma dal Vinitaly par-te un messaggio in bottiglia: possiamofarcela. Anche questa volta.

[A CURA DI WINENEWS]

UNA PORTA SUL WEB

Winenews, con la newsletter quotidianapunto di riferimento per 8mila “enonauti”

È senza dubbio il sito di riferimento del vino italiano. Messo su da Ales-sandro Regoli e dalla sua compagna di vita e di lavoro Irene Chiariwww.winenws.it è oggi un’agenzia giornalistica di tutto quanto è vino:dagli studi economici alle tendenze. Un sistema di comunicazione mul-titasking che prevede la tivù su Internet, una newsletter quotidiana e poii quaderni di degustazione. Con oltre 8mila enonauti registrati e centi-naia di migliaia di pagine sfogliate all’anno è uno dei leader della comu-nicazione on line sull’enogastronomia.

Il gruppo Angelini, leadernel settore del benessere, ha fi-nalizzato l’acquisizionedell’azienda Puiatti, uno deimarchi più famosi del panora-ma enologico friulano. La canti-na, e la collaborazione diGiovanni Puiatti, vanno aimpreziosire la realtà Te-nimenti Angelini, che hagià importanti tenute in To-scana (Montalcino, Montepul-ciano, Chianti Classico) e Mar-che, collocando così questa gio-vane realtà produttiva tra i puntidi riferimento dell’imprendito -ria viti-vinicola italiana. L’opera -zione si inserisce nella strategiadi sviluppo a lungo termine deiTenimenti Angelini, la “costola”del gruppo farmaceutico attivanel comparto vitivinicolo dal1994, anno in cui Angelini acqui-stò contemporaneamente leaziende Val di Suga di Montalci-no, la Tenuta Trerose di Monte-pulciano e la Fattoria San Leoni-no di Castellina in Chianti, rita-gliandosi così una posizione nonsecondaria nel panorama eno-logico della Toscana. Qualcosa,peraltro, si è già mossa anche nelrecente passato, precisamentenel 2009, anno in cui sono entra-te in commercio le prime botti-

glie di Verdicchio dei Castelli diJesi, prodotte nella tenuta di fa-miglia Collepaglia, a rimarcarel’accresciuto interesse da partedel gruppo farmaceutico versola produzione di vini bianchi.

«Il gruppo Angelini ha deciso -spiega il direttore generale di

Tenimenti Angelini, VincenzoLeombruno - di crescere nelmondo vitivinicolo con la stessaserietà e forza con cui lavora neisettori dove storicamente opera.Legato da sempre all’agricolturaper tradizione familiare, il capo-stipite della famiglia, il dottorFrancesco Angelini, possedeva

migliaia di ettari nelle Marche. Ilgruppo vuole capitalizzare lanotorietà del marchio delle suetenute in Toscana, attraverso unprogetto di sviluppo volto ad ac-quisire altre realtà protagonistein segmenti vinicoli affini perposizionamento e complemen-tari come portafoglio. In questoscenario, Puiatti rappresenta ungioiello enologico (grazie ad unalinea di prodotti presenti neisegmenti di consumo di mag-giore prestigio quali Chardon-nay, Sauvignon, Traminer e bol-licine) che, da un lato, darà pre-stigio e amplierà la gamma Teni-menti Angelini, storicamenteconnotata dai grandi rossi to-scani, e, dall’altro, permetteràuna crescita comune in terminidi innovazione enologica e pro-duttiva». Un progetto che paresia destinato ad avere ulteriorisviluppi, come spiega ancoraLeombruno: «In un settore dimercato dove la Tenimenti An-gelini vuole continuare a mante-nere un posizionamento di qua-lità superiore, il gruppo sta os-servando attentamente altre il-lustri realtà vitivinicole nel NordItalia, sempre con il chiaroobiettivo di sinergie produttiveed enologiche».

Dai farmaci alle viti

Il Friuli dopo Toscana e MarcheLa cantina Puiatti agli Angelini

Giovanni Puiatti

Tutto l’anno. Su “la Strada del Sagrantino” il piacere non conosce stagioni.

C’è sempre una festa, un concerto, una passeggiata a piedi, a cavallo o in bicicletta.

Un pic nic tra le vigne, tra i silenzi delle Chiese romaniche e delle Rocche.

C’è sempre la scoperta dei segreti del vino e dell’olio con degustazioni e lezioni

nelle cantine e nei frantoi. A Montefalco, Bevagna, Castel Ritaldi,

Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo.

Tutti i dettagli su:

w w w . s t r a d a d e l s a g r a n t i n o . i tIl buon vivere.

I WEEKEND DEL SAGRANTINO.

UN WEEKEND

NELL’UMBRIAPIÙ UMBRIA CHE C’È.

Page 23: 10.04.2010 - libero

23Sabato 10 aprile 2010

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INTERVISTA

«Se hai testa e cuoreil vino è un buon affare»Per Vittorio Moretti creatore di Bellavista e di una holdingdel piacere di vivere, l’eno-business è «il più redditizio di tutti»

::: CARLO PALTRINIERI

L’aneddoto è noto, ma ogni volta ches’incontra Vittorio Moretti, con quel suo sorri-so largo da nonno, gli occhi vispissimi e il pro-filo di chi ha costruito con fatica, coraggio e de-terminazione una buona vita, riproporselo co-me un brivido dell’anima è inevitabile. Lui co-struttore edile che per amicizia e dedizione ver-so il suo grande amico Giovanin fu Brera hascoperto il vino, lui che insieme a Mattia Vezzo-la ha cambiato faccia, passo e prassi della Fran-ciacorta, ha saputo trasformare una passionein una solidissima impresa. Quell’opera sichiama Terra Moretti ed è una galassia del vinodi eccellenza. Ha spinto la figlia Francesca -neomamma ed enologa - a coltivare Merlot aPetra, una cantina mito della nuova architettu-ra a Suverto in Val di Cornia, ha seguito l’impul -so di costruire a Castiglion della Pescaia un bisdell’Albereta dando vita con l’altra figlia Car-men a La Badiola e al resort dell’Andana e hadeclinato con Contadi Castaldi lo spumanted’autore in jeans. Ci vuole intelletto e passioneper fare tutto questo.Vittorio, dica la verità, lei ha una formula magi-ca per fare business?«Ma non scherziamo. Io ho solo imparato finda piccolo che per fare le cose bene ci voglionodue parti del corpo che vanno insieme: testa ecuore».È così che si spiega il boom della Franciacortache sembra non aver patito crisi?«In parte. Si spiega per il fatto che in Francia-corta si sono fatti vignaioli gli imprenditori chehanno applicato alla campagna i criteri di ge-

stione delle imprese industriali. Quando hofatto Bellavista ho investito tutto quello cheavevo messo insieme con le costruzioni. Maavevo in testa un sistema: un grande vino, ilcampo da golf, l’Albereta e poi Gualtiero Mar-chesi. Significa sinergizzare i valori. QuandoCa’ del Bosco è stata comprata dai Marzottocon Maurizio Zanella che ha continuato a in-terpretare il cuore, la testa manageriale ha resoancora più forte quell’azienda. È così che sifa...».

E si se si fa così si guadagna?«Certo. Il vino oggi rende comunque di più diqualsiasi altra attività economica. Ci sono mar-gini sufficienti anche a superare la crisi. Non bi-sogna però mai perdere di vista due cose: chel’equilibrio di gestione va ricercato innalzandola qualità e che vanno rispettati i tempi dellacampagna. L’efficienza va ricercata nel seg-mento di trasformazione e in quello distributi-vo del vino, ma non va mai forzata la natura. Seno si vendica».Questo è vero in Franciacorta, ma a Petra e allaBadiola, insomma in Toscana?«La formula è quella. In Toscana siamo incap-pati nel bel mezzo della crisi dei rossi e faccia-mo un po’ più fatica. Ma Petra è una realtà or-ma consolidata e sta avendo notevoli successi.Alla Badiola le difficoltà sono esogene: dobbia-mo fare il campo da golf, dobbiamo ingrandireil resortma per avere ipermessi ci voglioanni. Itempi dell’economia sono troppo più veloci diquelli della politica. Lì abbiamo riproposto laformula vincente dell’Albereta per l’Andana,per i vini abbiamo ora puntato su un grandeVermentino e un rosato d’eccellenza. E i risul-tati arrivano. Crisi o non crisi chi fa impresa incampagna deve avere lungimiranza».Dunque non va così male...«Ma no, ma no. Prese singolarmente la stra-grande maggioranza delle aziende italianesanno fare il loro mestiere. Siamo deboli a livel-lo di sistema vino e sistema paese. Ne discutevoieri conil mio amicoOliviero Toscani,ma sonoconvinto che i brividi che abbiamo sentito cidaranno la giusta energia per diventare fortianche collettivamente. Bisogna crederci».

LE CIFRE DEL 2009Superficie vitata dell’Italia: 684.000 ettari (-284.000 ettari negliultimi 20 anni; dati Istat)Stima sul calo del valore dei vigneti: 5%-20%.Produzione di vino: 44,5 milioni di ettolitri (-10% rispetto allamedia degli ultimi 10 anni)Produzione vini bianchi: 55%; vini rossi e rosati: 45%Ripartizione del potenziale produttivo per tipologia: Doc/Docg(Dop) 32%; Igp (Igt) 27%; Vini da Tavola 41%Imprese che producono uva: 670.000 (erano 700.000 nel 2005)Imprese che imbottigliano vino: 25.000 (erano 30.000 nel2005)Business complessivo 2009 del comparto vitivinicolo italiano:13,7 miliardi si euro (in linea sul 2008)Consumo di vino procapite in Italia: 43 litri (era di 45 litri nel2007 e di 120 litri negli anni ’70)Export: valore: 3.450 milioni di euro (-6,1% sul 2008); volume:19,7 milioni di ettolitri (+ 6,2% sul 2008)Prezzo medio di un litro di vino nel 2009: 1,75 euro (era di 1,98euro al litro nel 2008).

Nasce a Montalcino il “po -lo d’eccellenza” del vino edell’enoturismo italiano, un veroe proprio hub che coniuga, unicoal mondo, una cantina di livellotop, un suggestivo castello me-dioevale, un museo del vetro fre-quentato ogni anno da 40.000 vi-sitatori, un ristorante, un raffinatoresort, una organizzatissima saladegustazione con wine bar edenoteca, tutto concentrato in unterritorio famoso nel mondo gra-zie al Brunello: Castello Banfi diMontalcino si candida così a mo-dello di riferimento nel suo setto-re.

«Ormai - spiega Enrico Viglier-chio, direttore generale - il mar-chio Castello Banfi non è più solosinonimo di Brunello di Montal-cino, ma racchiude in sé molte-plici aspetti, che da oggi promuo-veremo come un vero e proprio“pacchetto”nella nostra comuni-cazione, sia nazionale sia interna-zionale».

Non solo Brunello, dunque,che pure rappresenta il core busi-ness di Castello Banfi, una dellecantine leader del territorio con850 ettari a vite e oltre 11 milionidi bottiglie prodotte, vendute peril 30% in Italia e per il 70% all’este -ro. Il fiore all’occhiello dell’azien -

da è l’imponente castello di Pog-gio alle Mura, sede di rappresen-tanza, che risale al Trecento ed èstato protagonista di un lungo eattento restauro. Proprio l’anticafortezza è la sede del Museo delvetro e della bottiglia, che attra-verso preziosi manufatti riper-corre il lungo cammino che dalvetro antico porta alla modernabottiglia, dagli antichi Egizi ai Fe-nici, dagli Assiro-Babilonesiall’Impero Romano, dall’arte ve-neziana ai nostri giorni.

Ma l’universo Castello Banfi siè arricchito negli anni anche di unristorante, La Taverna, che nella

straordinaria location del castellooffre una raffinata rivisitazionedella cucina locale, e di un lussuo-so resort, il Borgo, situato all’in -terno del suggestivo centro me-dioevale che circonda il castelloed è corredato di piscina e sala fit-ness. Cuore dell’accoglienza pergli eno-turisti è la grande e attrez-zata sala degustazione, con winebar ed enoteca, in cui si possonoassaggiare ed acquistare tutte lebottiglie prodotte dall’azienda,ben 24 diverse referenze.

Grazie a tutti questi atout Ca-stello Banfi è stata eletta come mi-gliore meta enoturistica al mon-do dalla rivista Forbes, che editaogni anno la celeberrima classifi-ca degli uomini più ricchi del pia-neta. Il risultato, che vede la pre-stigiosa griffe toscana come unicatappa italiana segnalata, è sancitodalla “Top 10” delle migliori de-stinazioni enoturistiche del mon-do, stilato da George Taber nelsuo libro “In Search of Bacchus:Wanderings in the WonderfulWorld of Wine Tourism”. Quan-do si tratta di valutare il “pacchet -to completo”, l’autore di “In Sear-ch of Bacchus” non ha dubbi edelegge come migliore destinazio-ne enoturistica del mondo Ca-stello Banfi di Montalcino.

Non solo Brunello

Grandi bottiglie, castelli e resortA Montalcino il polo dell’eccellenza

Poggio alle Mura

Vittorio Moretti

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24 Sabato 10 aprile 2010

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PARLA ETTORE RIELLO

«Vogliamo anticipare la ripresa»Il presidente di Veronafiere annuncia investimenti per 70 milioni per rilanciare il sistema-vino

• Quando: dall’8 al 12 aprile 2010• Ente organizzatore: Veronafiere• Sito Internet: www.vinitaly.com• Superficie: oltre 92.000 metri qua-drati netti, 12 i padiglioni occupati,oltre al secondo piano del Palae-xpo.• Espositori: 4.200 espositori daOceania, America, Europa e Afri-ca.• Contatti per espositore: 33 controgli 11-15 delle altre fiere concor-renti.• Visitatori 2009: oltre 150.000, deiquali 45.000 esteri (erano stati43.000 nel 2008) provenienti da 112Paesi.• Media 2009: accreditati oltre2.400 giornalisti da una cinquan-tina di Paesi.

I CONCORSI• Concorso enologico internazio-nale: in programma quest’annodal 29 marzo al 2 aprile, è la com-petizione più partecipata e selettivaal mondo. Un centinaio in più ri-spetto al 2009 i campioni sottopostia giudizio: 3.646 da 27 Paesi.• International Packaging Com-petition: in calendario quest’annoil 16 marzo, è il premio riservatoalla veste “estetica” dei vini, deidistillati e dei liquori. Presidente digiuria della 15^ edizione RiccardoFacci, fondatore dell’agenzia crea-tiva Facci & Pollini. I risultati sulsito www.vinitaly.com/concorsoe-nologico.• Premio Internazionale Vinitaly:creato nel 1996 da Veronafiere co-me riconoscimento ai personaggi oalle aziende italiane ed estere che,grazie alla loro attività, hanno rag-giunto un ruolo di eccellenza nellaproduzione enologica mondiale enella diffusione della cultura le-gata al vino.I

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::: CARLO PALTRINERI

Difficile credere che Ettore Riel-lo riesca ad essere anche diplomatico.Eppure quando veste i panni di presi-dente di Veronafiere – un colossoespositivo, secondo per fatturato inItalia, ma primo per capacità organiz-zativa, con un bilancio annuale da 85milioni di euro e investimenti per oltre70 milioni nel prossimo quadriennio –va cauto sui giudizi. Sa che il momentoè delicato: l’economia del Paese vamaneggiata con cura. E lui che è natoda un padre-mito dell’imprenditoriadel Nord-Est, a capo di un gruppo in-dustriale, Riello spa che è un gioiello ditecnologia, non se la sente di tirare isassi in piccionaia. «Le cose non vannobene, ma potrebbero anche andarepeggio: dunque calma, gesso e ragio-nare». È questo il messaggio che halanciato dal Vinitaly numero 44, enne-sima edizione da record con oltre92mila metri quadrati di esposizione,4200 espositori da 27 paesi, 160mila vi-statori e manifestazioni satellite che sichiamano Agrifood, Sol (salonedell’olio di oliva) Enolitech, VinatalyFor You ospitato alla Gran Guardia da-vanti all’Arena per animare Verona.Presidente Riello, dunque cauto pessi-mismo per il vino e per l’economia ingenerale?«Diciamo solo cauto. Perché è vero chele cose non sono andate bene, il vinoha sentito la crisi generale con unacontrazione di consumo stimata at-torno al 3%, ma ha anche reagito me-glio e più infretta degli altri, sull’exportc’è in alcuni mercati un bel più 20% dalquale ripartire. Diciamo che la crisi hacostretto ad un riposizionamento ge-

nerale, ma ha anche aiutato a miglio-rare la gestione di molte aziende. Que-sto vale per il vino e vale in generale. Sepoi lo scenario lo guardo da Veroanfie-re allora devo sottolineare come il no-stro impegno di sostegno al settore delvino è stato improntato al consolida-mento dei servizi di assistenza e almarketing all’estero. E questo è servitoad attenuare gli effetti della caduta ge-nerale dell’economia».Vinitaly di rilancio, di attesa, di conso-lidamento? Che aria ri respira in Fiera?«Mai come quest’anno il Vinitaly èl’occasione per consolidare il sistemavino e per porre le premesse della ri-presa. Abbiamo dimostrato con il suc-cesso di questa 44esima edizione che ilvino è un comparto solido ed essenzia-le per la nostra economia interna e hauna forte vocazione all’export. Ciò che

mi rende fiducioso è l’atteggiamentodei produttori che hanno reagito inve-stendo, cercando nuove strategie di-stributive e di marketing, puntandoancora sulla massima qualità. Sonovenuti a Vinitaly per mostrarlo: ne ab-biamo lasciati fuori molti per mancan-za di spazio, ma si sente la voglia di fare,di intraprendere e di confrontarsi».Eppure i numeri sono negativi. Quantadistanza c’è tra la tattica difensiva e lastrategia d’attacco?«La distanza che ci separa dall’aver ret-to la crisi alla capacità di aggredirenuovi mercati. Io per Veronafiere pen-sando almolto che dobbiamofare, maanche alla necessità di riassettare il si-stema fieristico nazionale ho coniatoun’immagine: siamo in uno stato di in-soddisfazione creativa. Mi pare di po-ter dire che questa stessa definizione

possa essere applicata al comparto vi-no. Perché certo non ci sono numeriallegri, ma dall’altro canto c’è una fortepropensione ad agganciare la ripresa,direi ad anticiparla. Veronafiere del re-sto ha stanziato una buona fetta dei sui70 milioni d’investimento nel qua-driennio prossimo proprio per incre-mentare i servizi al sistema vino. È digrande rilevanza la nostra partnershipcon la fiera di Hong Kong dove avremouno stand permanente del Vinitaly chesarà la vetrina delle eccellenze enolo-giche italiane. Aggredire il mercato ci-nese e di tutto il Sud-Est asiatico noncome ospiti, ma come partner, mi pareuna felice condizione per guardare alfuturo».A proposito di fiere: arriva MilanoExpo, tutti si danno a organizzare ras-segne dell’enogastronomia. Non c’ètroppa confusione?Troppa? Mi pare un aggettivo appros-simato per difetto. Intanto vorrei direche è la fiera di Rho e non di Milano. Epoi siamo seri: non si può continuare afinanziare un sistema fieristico cosìatomizzato. Ci sono le rassegne chehanno un peso economico, che dannorappresentanza alle imprese e soste-gno ai settori, che sono fattori di mar-keting e di innovazione e ci sono le fe-ste di paese. Il fatto è che in Italia tuttivogliono la par condicio. Così non si vada nessuna parte. È come con gli aero-porti: tutti ne vogliono uno sotto casa.Col risultato che non ne funziona benenessuno. Noi di Veronafiere abbiamola nostra storia e la nostra programma-zione. E mi pare che questo Vinitaly te-stimoni di che cosa siamo capaci. Perrisolvere la questione Fiere basterebbeprenderne atto».

Enologia e sviluppo

«L’Abruzzo rinascerà dalla terra»La sfida di Pizzolo (Valle Reale): «Dobbiamo imparare a comunicare il valore del nostro vino»

Nascere in Veneto e inna-morarsi perdutamente di una vec-chia vigna di Montepulciano,cambiare vita, rifugiarsi tra i montid’Abruzzo, ascoltare le sagge pa-role di Leonardo Valenti e decide-re che il vino diventa la tua vita.Questo è successo a Leonardo Piz-zolo, quarant’anni, da dieci voca-to completamente all’enologia, fi-glio di una famiglia di grandi im-prenditori dell’agroalimentareche oggi a un anno dal terremotod’Abruzzo scommette sul rilanciodicendo: «La nostra terra ci ha tol-to, ma la nostra terra ci dà i valoriper puntare a una ripresa forte, aun nuovo e più solido sviluppo”.Il suo, Pizzolo, sembra un atto difede laico: possibile che il vino fac-cia il miracolo in Abruzzo?«Sicuro, non possibile. Se guardoalla mia storia, al fatto che mi sonoinnamorato del Montepulciano,che in dieci anni da una vigna cheproduceva vino che vendevamoalle cantine sociali abbiamo crea-to Valle Reale che oggi è una canti-na d’eccellenza, è un resort, un al-levamento di trote, un presidio dicultura e coltura rurale dico cheper l’Abruzzo ferito dal terremoto

l’enologia di qualità è un fattorecerto di sviluppo».Su cosa fonda tanta certezza?«Sul fatto che si riescono a fare deigrandi vini a prezzi molto compe-titivi. Noi a Valle Reale sfruttando ilclima e il terreno siamo riusciti afare dal Trebbiano vini molto ele-ganti, dei rosati di grande profu-mo e dei Montepulciano elegantie fini. Esattamente quello chechiedono i mercati più evoluti a

maggiore valore aggiunto».Dunque l’Abruzzo laboratorio dinuova agricoltura?«Assolutamente sì. Abbiamo i fat-tori naturali, starei per dire l’har -dware che ci permette di fare que-sta previsione Ora dobbiamo affi-nare ilsoftware: cioèaumentare laprofessionalità, incrementare lacapacità di comunicare il valoredel nostro vino, migliorare la di-stribuzione. Poi abbiamo la possi-

bilità di offrire sui mercati vinisempre a prezzi molto competitivima molto variegati. La scelta d’in -vestimento che abbiamo fatto aValle Reale è stata proprio quelladi massimizzare la qualità ma an-che la riconoscibilità dei nostri vi-ni sfruttando la nostra invidiabileposizione climatica. Siamo in pro-vincia di Pescara ma abbiamo vi-gneti di montagna e questo nellabottiglia si sente».Ma l’Abruzzo non ha ancora unaimmagine del vino sfuso, da canti-na sociale?«Premesso che le cantine socialihanno svolto e svolgono una fun-zione fondamentale, credo che ilnostro futuro sia nella creazionedelle microzone. Di affinare lastrategia di cru per far apprezzareal mercato le differenze qualitativee gustolfattive dei nostri vini. Delresto ci sono già produttori abruz-zesi che hanno aperto le porte deimercati mondiali con bottiglie dialtissima qualità. Credo che sidebba sfruttare queste leadershipper incrementare la notorietà deivini abruzzesi e poi puntare sullapersonalizzazione delle diverseproduzioni».

IL VENETO CONQUISTA LA LEADERSHIP

A Zonin il premio Gran Vinitaly«Riconosciuti gli sforzi di 50 anni» Il cavalier Gianni Zonin, il maggiore imprenditore vitivinico-lo italiano con dieci aziende e milleottocento ettari di vigna in pro-prietà, ha festeggiato le nozze d’oro col vino: 51 anni di ininterrottamilitanza nel mondo delle bottiglie. E quest’anno la selezione dellemigliori bottiglie delle sue aziende ha conquistato al concorso in-ternazione del Vinitaly il premio più ambito, il Gran Vinitaly, chemancava ormai all’Italia da cinque anni. Il Gran Vinitaly infatti nonpremia un singolo vino, ma l’intera produzione di una cantina. Zo-nin che è poco aduso agli entusiasmi stavoltacommenta con una certa enfasi dal suoquartier generale di Cambellara: «Sonolusingato: dopo cinquanta anni di sforzicontinui e incessanti alla ricerca dellaqualità totale, viene riconosciutala nostra leadership in termini dicapacità produttiva. Abbiamoconiugato tradizione con inno-vazione rafforzando la rete di-stribuitivi, migliorando costan-temente le pratiche enologi-che, per interpretare al meglio itre momenti che costituisconola vita di un’azienda vinicola:quello agricolo, quello produt-tivo e quello commerciale».

Ettore Riello, presidente di Veronafiere

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25Sabato 10 aprile 2010

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::: CARLO CAMBI

Un fax di cinque righe: «Ca-ro Carlo... lascio. Sono stanco eora ho da fare il nonno». Comin-cia così in un pomeriggio freddodi questa primavera che non vuo-le arrivare un viaggio nel tempo.Mi sono immaginato come unodei giovani della scuola neoplato-nica, come se John Colet avessericevuto una lettera dal Grandu-cato di Toscana in cui Marsilio Fi-cino gli annunciava che aveva ri-nunciato a terminare il De Vita.Mi sono scorse tra le mani quellepoche asciutte righe e nel cuore leimmagini dei pomeriggi di inti-mità intellettuale in quel sanctasanctorum della cultura e dellacultura del vino che è lo studio bi-blioteca di Giacomo Tachis. «La-scio...». Telefonata, poi in viaggioaffannato verso San Casciano percapire, per saperne di più. Nonpuò finire così con un fax il neori-nascimento del vino italiano.Non può l’enologo Ficino e il filo-sofo Tachis lasciarci orfani del suotalento, della sua umanità, nonpuò chiudere il libro della sua sa-pienza lasciando incompiute leultime pagine. E invece è vero.Mino, solo per gli amici, ha dettobasta.

A Giacomo Tachis devo tutto:l’aver capito che il vino è cosa vi-va, che il vino è terra, è cultura, èanima. A Giacomo Tachis devo-no tutto molti, moltissimi. A con-tarli i grandi vini che questo pie-montese anomalo, nato a Poieri-no dove non c’è neppure una vi-gna, enologo prima per necessitàpoi per smisurata passione cheha cominciato con la distillazionedelle erbe per fare il vermouth sifa la storia recente delle nostrecantine. Se il vino italiano ha co-minciato a essere un vino a livellodei francesi e poi, dopo la batostadel metanolo, a rifarsi un’imma -gine lo si deve a Giacomo Tachiscollaboratore di Emile Peynaud,il primo ad aver usato i tagli bor-dolesi in Italia, il primo ad aver sa-puto dosare la barrique. Ha sem-pre detto di sé: sono un mescola-vano. Ma un mescolavano che satutto di microbiologia e che leggeTacito in latino, che ha studiato ilgreco da uomo maturo per potercapire la filosofia del vino senzaintermediazione, che è poi ilgrande mistero del bisogno dispiritualità. E che è legato indis-solubilmente ad una etichetta:Sassicaia.

Tutto questo mi ripetevo chilo-metro dopo chilometro avvici-nandomi a San Casciano, lì difronte alle vecchie cantine Anti-nori dove Giacomo ha passato, dadirettore, più di metà della sua vi-ta professionale inventando vinimito come il Tignanello. Quandomi ha aperto la porta: un sorriso. Epoi una sentenza: «Non mescole-rò più il vino. Gli anni sono passa-ti, oggi ci sono i giovani che sonomolto più bravi di me. Io ho duenipotini: ho avuto molto dalla vitae da questo mestiere. Ora pensoagli affetti, penso ai miei libri, aimiei bimbi». Mi illudevo, incon-trandolo, di fargli cambiare idea.Gli ho suggerito: «Almeno faccia-mo che so, un festival dei tuoi vini.Lascia che ti rendiamo grazie».Ha scosso impercettibilmentequella testa canuta, ha avuto un

lampo da quegli occhi da gattoper farmi capire: non osare. Mac’era una domanda muta che sidoveva pur porre. «Ma lasci an-che Incisa della Rocchetta?». Larisposta è arrivata come un sibilo:«Sì». Dopo una pausa ha spiegato:«Col vino da fare ho chiuso. Mi re-

sta solo la nostalgia della Sarde-gna dove ho posato il cuore, madavvero è giunto il tempo di farsida parte, di pensare alla famiglia.Continuerò a chiacchierare conAntonello Piloni (è il presidentedella Cantina di Santadi: un vinosu tutti il Terre Brune) non so chefare con il Barrua che a dire il veroè il solo mio vino nel senso che unpo’ di azioni di Agripunica cheabbiamo messo in piedi Piloni,Incisa ed io sono anche mie, maormai con il vino da fare ho chiu-so. Al vino ora voglio dedicare

pensieri, riflessioni. Non ho volu-to mettere bocca neppure inquello di Ilaria (è sua figlia che hafatto in Chianti un grande rosso: IlPargolo ndr). Ora tocca agli altri».

Già tocca agli altri. E chissà sesulle etichette di Sassicaia ven-demmia 2009 scriveranno d.T.,dopo Tachis. Ma questo è solol’inizio di una storia che va riscrit-ta per forza. Che comincia con laprima bottiglia di quel bordoleseatipico nato sulle colline di Bol-gheri per caparbia determinazio-ne di Mario Incisa e che Giacomo

Tachis, comandato dagli Antinoriad occuparsene, anno dopo annoha portato a diventare il vino em-blema del rinascimento enologi-co italiano, con un magnetismodi suggestioni di qualità così forteda avere inventato di sana piantaun terroir: quello di Bolgheri e diCastagneto Carducci. Ma la storiadell’enologo-filosofo e ancoratutta da scrivere. Almeno per noi.Per lui è come passare dal De Vitadi Ficino alla Vita Nova di Dante.E il paragone, credetemi, è ap-prossimato forse per difetto.

VITI & VITE

Il vino italiano è entratonell’era del dopo TachisL’enologo che ha segnato con il Sassicaia il rinascimento delle nostre cantine hadetto basta. «Non mescolerò più il vino. Ora penso ai miei libri e ai miei bimbi»

DEGUSTAZIONI

Vinitaly non èsolo econo-mia e busi-ness, è anchespettacolo ecultura del vi-no. Così oggiGerard De-pardieu [Oly],che ha sostituito nel suobiglietto da visita la quali-fica di attore con quella divigneron. Sarà il somme-lier d’eccezione allo standdel Friuli Venezia Giuliaper una degustazione diMalvasia e di Friulano (exTocai).

Un eventodi eccezioneè la degu-stazioneverticale diSolaia, chepresenteràle annatedal 1978 al

2007. Sommelier d’ec -cezione il marchesePiero Antinori con letre figlie Albiera, Alle-gra e Alessia. Assieme aRenzo Cotarella [foto]che è l’enologo di fami-glia.

All’internodelle degu-stazioni or-ganizzate daVinitaly im-pedibile è si-curamentequella dedi-cata ai vini diGianni Masciarelli il veroprofeta del vino abruzze-se, prematuramentescomparso due anni orsono. A condurre la de-gustazione veronese èMarina Cvetic [foto], lamoglie di Gianni, che neha raccolto l’eredità.

Una verticaledi Solaiacon Antinori

Depardieusommelierfriulano

Omaggioa GianniMasciarelli

Il tribunale dà ragione a Jacopo

Nella guerra del Brunello il marchio torna ai Biondi Santi

Oggi al padi-glione 8(C11) il Mon-tepaschi of-fre una de-gustazionedel "1472", ilChiantiClassico

Docg 2006 prodotto daMps Tenimenti (aziendaagricola del GruppoMontepaschi) e degli al-tri vini della nuova linea.Interviene il direttoregenerale della banca,Antonio Vigni [foto].

MontepaschipresentaChianti Doc

.

«ORA LASCIO...»

Giacomo Tachis (sopra)e Niccolò Incisa dellaRocchetta. Assieme han-no scritto la storia delvino italiano. Ora le lorostrade si dividono, Ta-chis ha deciso: «Lascio».

La guerra dei Roses. Potrebbe intitolarsi così questa che è una diquelle storie che talvolta s’intrecciano con il grande vino. Le rose quic’entrano e come perché compaiono nello stemma di famiglia deiBiondi Santi. Una dinastia del vino che a buon diritto vanta di avere“inventato”il Brunello di Montalcino. È una battaglia legale che Ja-copo Biondi Santi ha iniziato da anni contro il suocero PierluigiTagliabue e che nel primo round in tribunale ha segnato unpunto, notevole, a favore di Jacopo [foto Olycom]. La BiondiSanti Spa che distribuisce in esclusiva la produzione de IlGreppo, l’azienda storica di famiglia da cui sono uscite bottigliemonumento come il Brunello Riserva ’55 giudicato uno deicento vini del secolo scorso ed anche l’ultimo prodottoda Tancredi Biondi Santi, nonno di Jacopo, nonpuò usare il marchio Biondi Santi perché appartie-ne alla famiglia. Così almeno ha stabilito una sen-tenza del tribunale di Milano. Per Jacopo è unsollievo e anche una rivincita: «Sì lo ammetto,oggi mi sento tornato a pieno titolo in famiglia.E penso che mio padre, Franco, abbia capitoche questa azione io l’ho intrapresa prima ditutto per tutelare la nostra storia». La faccendapuò apparire complicata, ma si spiega in due pa-role. Jacopo BiondiSanti sposaFrancesca Tagliabueevisto che lui è enologo e che ha dinastica dimesti-chezza con i vini di altissimo lignaggio, il suocero, in-dustriale del petrolio, che ha terra a Montalcinodecide di affidare a lui la riqualificazione dellesue vigne e di creare una società che valorizzi edistribuisca in esclusiva la produzione che i

Biondi Santi fanno da quasi due secoli a Il Greppo, il podere culla delBrunello di Montalcino. A un certo punto della vicenda familiare Jaco-po Biondi Santi esce sia dalle tenute che dalla società di distribuzionedel suocero. E si mette in proprio. Compra una stupenda proprietà sul-

le colline del Morellino di Scansano, il Castello di Montepò doveproduce grandi vini rossi e impianta in quelle vigne i cloni Bbs11

che sono le viti di sangiovese del Greppo: una proprietà esclu-siva della famiglia Biondi Santi. E rivendica per se il marchio difamiglia. Ma il suocero, che intanto è rimasto solo nella com-

pagine azionaria della Biondi Santi spa distribuzione, in forzadel contratto di esclusiva con Franco, padre di Jacopo e pro-

prietario del Greppo, gli impedisce di usare, a lui eredediretto di Franco Biondi Santi, il suo nome per fir-mare i vini. Da qui la querelle giudiziaria e la con-seguente guerra dei Roses. Che ora, in attesa delpossibile appello, ha avuto un primo epilogo.Sancito dai magistrati milanesi che scrivono: ilmarchio registrato dalla Biondi Santi spa, di-stributrice del Brunello di Montalcino BiondiSanti, non è valido perché il suo deposito è sta-to effettuato in violazione dei diritti anteriori

sui marchi comprensivi del patronimico Bion-di Santi spettanti all’azienda agraria Greppo

Biondi Santi srl, ossia all'azienda produttrice delBrunello Biondi Santi nonché a Jacopo BiondiSanti. Insomma quel cognome è solo un affare di

famiglia. E ora Jacopo può finalmente etichetta-re i vini come figli suoi.

C.C.

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26 Sabato 10 aprile 2010

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STILE DI VINO

Bottiglie condivise e vini leg gCon le restrizioni imposte al volante abbiamo modificato le nostre abit ud

Quello 0,50 pesa eccome. Lo spauracchio dell’alcolometro ha fat-to abbassare drasticamente il consumo di vino fuori casa. Gli ita-liani bevono meno, molto meno: siamo arrivati a 43 litri pro ca-pite, vent’anni fa sfioravamo l’ettolitro a testa. Eppure i ragazzinidi casa nostra sono i più precoci, in Europa, ad avvicinarsi all’al -col e sballano spesso a causa del gomito troppo altro. C’entra ilvino? Per nulla. Anzi bisogna tornare allo stile di consumar me-

diterraneo: il vino compagno della tavola, la moderazione inse-gnata in famiglia, la passione del vino coltivata con lo stesso amo-re e rispetto con il quale il vignaiolo cura la sua terra. C’è qualcosache non torna nella campagna di dissuasione verso il vino. Ed èquesto uno dei temi centrali del Vinitaly. Se ne discute molto, siconclude poco. Il motivo? Scarsa conoscenza del mercato, mar-keting vecchio e soprattutto incapacità del sistema vino di pre-

Sono sempre più le donne che siiscrivono ai corsi di sommelier, so-no sempre più quelle che leggonoarticoli sulla cucina solo se abbinatiimmancabilmente ad una etichetta,per non parlare di quelle che hanno fra i loro indirizzi l’enoteca difiducia, e quando ne parlano è come se ti rivelassero la nuova Spadove ti devi assolutamente recare. Insomma alle donne il vinopiace al di là di quanto sia buono e di quanto ne sappiano ricono-scere oggettivamente la qualità, ma piace soprattutto perché nonse ne può fare a meno di parlarne, di comprarlo, di capirlo.Comincia ad essere come un capo di abbigliamento e noi allemode siamo proprio tanto sensibili. Abbiamo capito che ci pos-sono essere le etichette considerate per tutti i giorni: quelle di vinigiovani, di moderata gradazione, di pronta “beva”, l’importante èche siano fatti bene, perché la qualità la sappiamo riconoscere,come la fattura di un abito, di quelli che fanno chic e non impe-gnano.

Sappiamo che con quelli non si sbaglia mai, come uscire conun tailleur di Chanel a qualsiasi ora del giorno: semplice ed ele-gante, come i vini in questione. Poi ci sono le bollicine, la diffe-renza fra uno Charmat ed un “metodo classico”è ormai ben notaalle più. Se indossando un abito da cocktail le donne voglionosembrare più fresche e verginali, calzeranno una ballerina bico-lore di Prada o un’infradito Pedro Garcia, così si sentiranno piùnel mood con un Prosecco di Valdobbiadene superiore di Cartiz-ze, un vino che è una gioia degli occhi e del cuore, un’esplosionefiorita, insomma proprio come l’immagine che si vuole dare. Al-trimenti se sotto l’abito non si può assolutamente rinunciare alle

tanto amate decolletè tacco 10 Chri-stian Loubouten come minimo nelcalice dovrà essere versato un Fran-ciacorta Satèn, perché su quei tacchitutte le caviglie sembrano meravi-

gliose come quelle di Greta Garbo e sottili come il perlage di quellebollicine, la brillantezza poi di quel nettare sembra aiutare ad illu-minare qualsiasi sorriso.

Le donne hanno cominciato a capire che possono sceglierlo lo-ro il vino, che quello prodotto in Italia è amato, come i nostri sti-listi, architetti, designer e chef in tutto il mondo. Che il gioco: abi-to- etichetta, uomo-etichetta, cibo-etichetta, può essere seducen-te, intrigante, divertente. Che può appagare. Ma noi donne sap-piamo anche che se il momento è giusto, il posto ideale, la tempe-ratura esatta e il bicchiere azzeccato, anche se lo stiamo bevendofra le mura di casa, in completo relax, davanti a una bistecca coninsalata, sarà meraviglioso lo stesso. Perché sono le sensazioniche contano. E alle donne piace capire che tipo di sensazio-ni il vino può regalare, ma soprattutto piace riconoscersinelle diverse tipologie. Aver scoperto poi che esistonoi vini da meditazione, ha aperto loro un mondo.Otto su 10 vorrebbero regalarlo ai propri patnercon un biglietto: “medita amore mio, medi-ta”.

Il mondo del vino sta ampliando laconoscenza sui loro gusti, e nonsolo in fatto di etichetta.

ADUA VILLAEno-gastronoma

• VISTO

DA LEI •

BACCO E VENEREEva in cantina è molto sexy:la seduzione si fa tra i calici Chi l’ha detto che Bacco e Venere non vanno d’accor -do? Cambiano radicalmente gli stili di consumo e i prota-gonisti di un mercato del vino che si biforca: da una partechi beve per abitudine dall’altra chi beve per piacere. Pro-tagoniste di questa secondo mercato sono le donne. Chehanno scoperto il fascino della seduzione tra i calici. Unadonna che sa destreggiarsi abilmente tra calici di Brunello eBarolo, carte dei vini e terminologia da sommelier è decisa-mente sexy. La pensano così il 91% dei maschi eno-appas-sionati italiani che hanno risposto al sondaggio di winene-ws.it, il sito top del vino in Italia, in collaborazione con Vi-nitaly. Il 74% delle donne che hanno risposto al sondaggioha frequentato corsi di degustazione, il 49% acquista spessoguide e riviste sul vino, il 73% consulta quotidianamente sitie blog specializzati. ?L’inchiesta ha coinvolto 1.789 enonauti(amanti di vino & web), proponendo quesiti differenziatiper uomini e donne. Alla domanda su quante signore ap-passionate o esperte di vino conoscessero, il 52% degli uo-mini hanno risposto di conoscerne più di 5, il 25% ha rispo-sto da 3 a 5, il 19% ha risposto 1 o 2, e solo il 4% ha affermatodi non conoscerne nessuna. Ma le donne non si limitano al-la teoria: al 52% degli enonauti che hanno partecipato alsondaggio è capitato ogni tanto di andare a cena al ristoran-te con una donna che ha voluto scegliere personalmente ilvino, mentre all’11% è successo molte volte. Il 37% ha invecerisposto di non essere mai usciti con signore che si siano fat-te avanti per scegliere in autonomia la propria etichetta pre-ferita dalla lista dei vini.?Intanto le donne non nascondonoun interesse crescente per il mondo dell’enologia: il 74%delle signore che ha risposto al sondaggio afferma di averfrequentato un corso di degustazione, a fronte di un 26%che non l’ha mai fatto. Il 49% acquista spesso riviste o guidespecializzate sul vino, il 38% ogni tanto e il 13% mai. Il web siconferma una delle principali fonti di informazioni: ben il73% delle donne intervistate consulta quotidianamente sitie blog dedicati al vino, il 26% ogni tanto e solo l’1% di chi harisposto dichiara di non leggerli mai. Ma le donne non si li-mitano alla conoscenza virtuale: il 51% acquista almeno 4-5bottiglie di vino al mese, il 25% circa 10 bottiglie al mese,mentre il 24% si limita a 1 o 2 bottiglie al mese. E al risto-rante? Ben il 41% delle donne afferma di scegliere spesso ilvino quando esce a cena con il compagno o con gli amici, il31% afferma addirittura di sceglierlo sempre, e il 23% ognitanto.

In campo anche il presidente NapolitanoDal Vinitaly di Verona un messaggio per tutto il Pa(continua da pagina 21)(...) Federalismo? Sì ma con juicio. Rivalità tra regioni?Non se ne parla. Le riforme? Beh vedete un po’di mettervid’accordo perché la bottiglia dell’unità la voglio bere, seserve anche da comprimario. Di questo passo il Paesereale ci volta le spalle. È una libera traduzione, ma del re-stio gli effluvi del Vinitaly, quest’anno fanno quest’effetto.Perché nessuno ha il coraggio di dire come stanno le cose.C’è un bailamme di cifre e di folla: tutti gridano innova-zione, riforme, offensiva sui mercati esteri, ma i rituali delvino sono sempre gli stessi. Di nuovo marketing non siparla, di agricoltura davvero imprenditoriale neppure,

sulla sostenibilità ambientale come valore aggiunto tuttotace. Sarà per questo che tutti ci guadagnano tranne quel-li che lo fanno. Così attraverso il vino si capisce che in Ita-lia si sta recitando una commedia degli inganni. Lo hasvelato in un convegno il professor Marco Fortis dellaCattolica. L’Italia non è in declino, né mai lo è stata. Te-stuale. Il nostro Pil è caduto meno di quello di tutti gli altridurante la grande gelata che ha un paragone solo conquella del ’29. Nel quadriennio 2005-2008 non abbiamoperso nell’export, anzi ci siamo confermati paese leadernel G-20: su un paniere di cinquemila prodotti siamo nel-le prime tre posizioni per oltre mille. Le nostre quattro “A”

• L A C U R I O S I T À •

In casa Tod’s un vero derby del vinoDella Valle gioca contro il suo ad SinciniDite voi se il mondo del vino non è strano. Ca-pita che ci sia un calzaturificio della foot valleymarchigiana (tra Casette d’Ete e Sant’Elpidio) eche due giovani, l’uno proprietario l’altro neo-laureato in scienze bancarie, si annusino. Dopotrent’anni sono ancora una coppia d’assi e sichiamano l’uno Diego Della Valle [foto Olycom],l’altro Stefano Sincini. Messi insieme fannoTod’s. Altro non serve dire. Hanno due piedi nel-la stessa scarpa, ma si fanno le scarpe con le bot-tiglie. Il primo a cominciare è stato Stefano Sin-cini che deve avere investito in quel podere, chegli ricorda gli anni da studente a Siena quandodopo un trenta andava a festeggiare a Montal-cino con una bottiglia di Brunello, buona partedelle stock option che si è guadagnato come am-ministratore delegato di Tod’s. Ha aperto

un’azienda agricola che si chiama Pianirossi nelcuore della Val d’Orcia dove produce il Solus(uvaggio di Sangiovese, Alicante e Montepulcia-no) e il Pianirossi che è un blend di Petit Verdot,Montepulciano e Cabernet Sauvignon oltre adun extravergine da Olivastra di Seggiano (una ra-rità). Qualche anno più tardi Diego – per non es-sere da meno – s’è comprato dopo l’avvento allaFiorentina una fattoria sulle colline chiantigianedove ha prodotto una prima bottiglia, il Violone,omonimo della tenuta dove viene coltivata la vi-gna, che è un Sangiovese giovane con un piccolaaggiunta di Merlot. Diego e Andrea Della Valle sisono così innamorati delle colline chiantigianeche come gadget ufficiale della loro Fiorentinahanno scelto l’olio extravergine d’oliva che pro-ducono lì nelle terre dell’Entrata tra Incisa Val

ABBIAMO CONOSCIUTOIL POTERE DELLE BOLLICINE

Una ricerca Bocconi TrovatoDi marca o al bicchiere: si sceglie così

La marca è importante, ma non bastada sola, soprattutto in momenti di difficoltà,che quella che il mondo del vino ha vissutonegli ultimi mesi. La scelta di una bottiglia ascapito di altre avviene in base ad alcuni ele-menti decisivi. A cominciare dal prezzo, nonsolo in termini assoluti, ma anche in relazio-ne al rapporto con la qualità. In generale pe-rò per gli addetti ai lavori, il marchio cono-sciuto ha ancora un suo “peso” nei criteri diacquisto, anche se per la scelta il consumato-re finale si affida sempre più alla propriaesperienza. In ribasso il peso attribuito alleguide: decide sulla base dei consigli pubbli-cati dai “portolani” delle bollicine pratica-mente un italiano su 10.

È quanto emerge dallo studio “Il valore delmarchio nel mondo del vino” promosso daVinitaly e realizzato da Bocconi Trova-to&Partners su un campione composto daristoratori (150), enoteche e wine bar (60) edistributori (5).

Per il 6% la marca, nella scelta di un vino, èun elemento fondamentale, ma vale solo perpochissimi marchi, a cui si aggiunge l’11%che ritiene la marca conosciuta un elementoimportante, ma associato a un altro fattore, ilforte legame con il territorio. Infine c’è chidice (13%) che la marca famosa oggi rappre-senta un traino anche per i piccoli produtto-ri, ovvero che il cliente sempre più spessochiede un «vino simile a quello di marca».

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27Sabato 10 aprile 2010

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g geri, così si beve ai tempi dell’etilometroit udini di consumo. E disimparato ad apprezzare le etichette più impegnative. Ma qualcosa sta cambiando

sentarsi con una voce sola. Il politically correct ha fatto pensare amolti vignaioli di lanciare campagne alla moderazione. Sarebbemeglio occuparsi dell’educazione e capire che la risposta dei con-sumatori è stata voltare le spalle al vino anziché cercare di cam-biare abitudini. E tuttavia qualcosa è successo. Stop ai vini ditroppa struttura, quelli da falegnameria e profumeria, sostanzialetenuta degli spumanti, ritorno dei bianchi a petto dei rossi, pic-

colo boom dei rosati. La suggestione: è quella di bere light. Cosìcome cambiano i luoghi di acquisto: ormai due terzi del vino sivende al supermercato e si è drasticamente abbassato il prezzomedio che gli italiani sono disposti a spendere per una bottiglia: 5euro già ci sembran troppi! Ed enoteche, wine bar e ristoranti?Stanno a lamentarsi. Tuttavia qualcosa succede: si affacciano ini-ziative come il bottle sharing (cioè una bottiglia importante divisa

al ristorante tra più tavoli), finalmente si è avviata l’abitudine diconsegnare al cliente la bottiglia non consumata per intero, simoltiplicano le carte dei vini a bicchiere. Tutto pur di non dila-tare la distanza tra il consumatore e il vino. Senza dimenticareche un terzo del mercato è fatto dal vino nel cartone. Che è un po’come la vecchia Dc: nessuno la votava ma ha governato per 40anni!

il Paese: il federalismo comincia dalle bollicine(agroalimentare, abbigliamento, arredamento e auto-mazione) sono ancora un punto di forza dell’economia eai corifei Fortis ha spiegato che il vino ha raggiunto la suamassima performance all’estero proprio nel 2009 in rap-porto agli altri prodotti che contribuiscono al nostro sur-plus commerciale. Il professore ha aggiunto: «Vorrei farosservare, a chi ha gridato alla debolezza dell’Italia neglianni pre-crisi perché il nostro Pil cresceva meno dellamedia europea, che gli altri drogavano con la speculazio-ne edilizia e finanziaria i loro volumi». E ora paghiamo iloro bluff. Per fortuna che le nostre famiglie sono le menoindebitate del mondo Occidentale. Ma c’è il rovescio del-

la medaglia: sono crollati i consumi interni.Che serve anche per aiutare il vino? Forse la riforma fisca-le, forse uno Stato più leggero, forse far percepire che nonsi può barare sui conti per dire che i berlusconeshanno ro-vinato l’Italia che, a veder bene anche qui al Vinitaly, tuttoè tranne che in rovina. Perché quelli che piangono poiquando si fanno le indagini suiconti dichiarano al 60% diaver incrementato i ricavi e si scopre che i poveri italianiquando vanno al ristorante bevono sì meno, ma scelgonobottiglie un po’ più care. Lo diceva già Schopenauer: «Invino veritas».

CARLO CAMBI

d’Arno e la Certosa di Firenze. La “Viola” è la so-la squadra al mondo che fa da testimonial ad unprodotto della terra. Ma il fatto è che Della Vallea fare il vino ci ha preso gusto. E ora è uscito ilsuo vino di punta: è il Dorino (ricorda il nome depadre dei fratelli Della Valle) incontro suggestivodi Sangiovese e Merlot. La prima bottiglia è lavendemmia 2004, ha fatto un lungo affinamentoe una foglia di faggio dorata campeggia su unfondo nero nell’etichetta molto stileé. Anche suldesign Diego e Stefano – che invece ha scelto unpunto rosso su fondo black- si fanno concorren-za. Non è dato sapere se per festeggiare i fattu-rati in crescita esponenziale della Tod’s faccianobrindisi separati: ognuno con la propria botti-glia, ma è sicuro che non ammetteranno mai difarsi concorrenza. Quasi come un comanda-mento osservano la regola che dice: non osi ilvino separare ciò che la scarpa ha unito. Anchese non diranno neppure mai che il vino dell’altroè il migliore.

• VISTO

DA LUI •

Il vino non è il risultato di una studiata for-mula chimico-agronomica, ma il misterosconvolgente di un dio, di cui costituisce l’in -carnazione. Berlo è l’unica possibilità perl’umanità di raggiungere la comunione conquella forza, la sola capace di liberare l’uomo dai vincoli impostigli dalla ra-gione e dalle consuetudini. Per taluno, equivale a cacciare gli affanni, comeammoniva Orazio, per un altro a sentire la presenza di una divinità dentro disé, per altri ancora è sfoggiare competenze apprese con l’esperienza, i viaggio la lettura di libri.Il vino, poi, non è di nessuno. O meglio, è del mondo intero e della sua storiamillenaria. Già sul finire dell’era terziaria, le piante appartenenti al genereVitis crescevano in Asia orientale, in Nord-America, in Giappone e in Eu-ropa.

Poi l’uomo riuscì gradualmente a domesticare le viti selvatiche, coltivan-dole per la produzione del vino. Fu così che la vite divenne un riferimentoalla morte e alla risurrezione di tutto il ciclo dell’agricoltura, assumendo unarilevanza simbolica e rituale. Il vino, con le sue virtù inebrianti, fornisce dasecoli un modo ultraterreno per comparire davanti a Dio e solo ultimamentedavanti al Giudice di Pace competente a vagliare le condotte di chi si metteal volante dopo un mezzo bicchiere di troppo.

Questa fermezza del legislatore nel combattere la capacità del vino di fran-tumare la ragione e le convenzioni umane, preoccupa un po’ gli stessi pro-duttori. Non tanto per le quantità invendute, quanto per le strategie di po-litica giudiziaria ispirate al rispetto del Corano, più che alla parabola delleNozze di Cana.

Pubblicità negativa per il settore, insomma, e non solo, se si consideranole critiche rivolte al sistema, da quando il vino è stato sottratto ai contadini econsegnato agli enologi.

La fase esaltante dell’educazione al bere èpassata per sempre, così come le funzionisimboliche, riferite - non tanto ai rituali bac-chici e dionisiaci - quanto al romanticismo eal misticismo del bere autoctono, de-

scritto da Paolo Monelli, Mario Soldati, Luigi Veronelli, e GianniBrera. Del vino stanno anche scomparendo il ruolo cataliz-zatore e simbolico di conduttore della sensualità e quello delsuo potere religioso, mentre hanno preso il sopravvento ilsuo scopo politico ed economico. E allora oggi che cosa in-carna il vino? Non più i territori, che l’hanno usato comerichiamo, nella speranza di abbinargli la visione del mare,quella della natura incontaminata, della collina, dell’arte edell’eleganza di quanto l’uomo in quei posti aveva saputoconcepire per la gioia di sguardi attenti e curiosi.

Allora, tra tanta aurea mediocritas, dove deliziare il pa-lato con un antico vino? Forse in una delle impareggia-bili cantinucce, dove senza tante moine, spillano san-giovesi concettosi, pitigliani vinosi, verduzzi asciutti,gambellara al gusto di mandorla, cerasuoli inconfondi-bilmente abruzzesi, biancolelle setose, nerelli mascalesi,che di per sé sono un’istigazione alla gioia. Tutto ciò inossequio alla diversità enologica, quella che salverà il no-stro tracotante sistema, e te li porgono su un bicchiereda cantina, cavandoli direttamente dalla botte, co-scienti – con Mika Waltari - che la vita è unasbornia e la morte i suoi postumi.

GIOVANNI PICUTI

[email protected]

VI SPIEGO PERCHÉLA VITA È UNA SBORNIA

Protagonisti

Prosecco, amarone e ora grappaLa favola di Aneri è senza confini È stata una sorta di cerimo-nia di Pontida. Ma invece che allesorgenti del Po Luca Zaia giovedìsi è abbeverato a una Mathusalemdi Prosecco Docg Valdobbiadene-Conegliano, la prima prodottacon il riconoscimento della mas-sima certificazione di qualità e fir-mata da tutti i produttori che fini-rà nel museo di questa denomi-nazione tra le più note al mondo.E tra i profeti del Prosecco è diffici-le non annoverare Giancarlo Ane-ri, l’uomo che ha fatto brindarecon le sue bollicine made in Cone-gliano Barac Obama e la Bicame-rale. Tre aziende vitivinicole a Su-segana, a Conegliano e a Valdob-biadene per produrre altrettanteselezioni di Prosecco e fare di que-sto vino una scelta di vitee divita. Puntandosem-pre sulla massima qua-lità. La storia im-prenditoriale di

Giancarlo Aneri è infatti racchiusain un sogno: quello di arrivare adavere una sua azienda dove pro-durre vini da amare. Ci è riuscitouna ventina di anni fa e da alloraha fatto la scelta di dedicarsi soloed esclusivamente ai vini emble-ma del suo Veneto. I successi otte-nuti con il Prosecco – il solo vinoitaliano che ha avuto una crescitacostante da quando è diventatosinonimo nel mondo di aperitivo,ma che ora ha guadagnato altrisegmenti di mercato stando alla

pari con spu-manti di mag-gior caraturagrazie anchealla differen-ziazione di ti-

pologie, concetto del quale Aneriè stato un pioniere - ha indottoquesto vignaiolo con il cuore vici-no alla terra e la testa rivolta verso imassimi orizzonti manageriali lohanno indotto a esplorare anche ilpianeta Amarone di cui è diventa-to uno degli alfieri della tradizio-ne. Ma oggi il gruppo Aneri è unaminiholding di famiglia – accantoa Giancarlo lavorano nell’aziendaValeria, la moglie, AlessandroAneri e la figlia Stella –che ha pun-tato anche su un altro grande ter-ritorio da vino: il Chianti. E anchein Toscana la filosofia produttiva èrimasta la stessa massima esalta-zione delle peculiarità del territo-rio e innovazione in cantina macon un solido ancoraggio alla tra-dizione. Tradizione da cui nasce

anche la grappa Aneri, ultimaperla di una collana di

prodotti di qualità.

CLIENTI ILLUSTRI

Fra i clienti di Giancarlo

Aneri c’è Obama Olycom

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28 Sabato 10 aprile 2010

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PAESAGGI IN BOTTIGLIA

Verona è sempre una città a misura d’amoreLa città conserva le atmosfere che l’hanno resa universalmente famosa. A cominciare dal balcone di Giulietta

::: PETRA CARSETTI

Sarà banale quanto volete, ma pro-prio non potete farne a meno: il balconedi Giulietta è l’onfalos di Verona. Nel cor-tile e sotto il loggiato sentirete un sospiro:è il vostro sintonico a quello di centinaiadi altre persone che hanno lasciato graf-fiti. Altra storia rispetto ai lucchetti diponte Milvio a Roma! Certo si può sce-gliere di partire da piazza Bra godendol’Arena, ma come si fa resistere al richia-mo shakespeariano? Piuttosto se non vo-lete fare torto all’amore cercate anche lacasa di Romeo. Ci vanno in pochi ed è unpeccato perché sta su via delle Arche cheè uno degli scorci più suggestivi della cit-tà. Non potete proprio ignorare le archescaligere perché sono una chiave di let-tura di un bel pezzo della nostra storiadell’arte. Lì il gotico che custodisce lespoglie di alcuni dei grandi della dinastiadegli Scala, compreso Cangrande che fuuna sorta di re dei re, sfuma in primi ac-cenni rinascimentali; è come se nel mar-mo rosa veronese fosse impresso un se-gno del passaggio del tempo. E del resto aVerona ci siamo arrivati sull’onda del Vi-nitaly che con il tempo ha una certa con-fidenza: i grandi vini hanno bisogno di ri-poso.

Verona ve lo concede perché il passeg-giare lungo l’Adige, maestoso e incessan-te, dà senso di tranquillità e il centro dellacittà, bellissimo e cangiante a secondache il sole inondi o si dimentichi di unangolo le pietre in tufo, in rosa o rosso ve-ronese, in giallo reale mutano la cromiacomplessiva del paesaggio urbano. E’una festa degli occhi. Ma un tour di Ve-rona non può trascurare le emergenzastorico architettoniche di maggior fasci-no e che sono valse alla città – quest’annosi compie il decennale – del riconosci-mento di patrimonio mondiale dell’uma -nità da parte dell’Unesco. Così San Zenovi si presenterà fantasmatica nella sera,così il duomo e la torre dei Lamberti. ECastelvecchio che è fortezza ghibellina diassoluto nitore di forme custodisce sor-vegliata dalla statua equestre di Cangran-de un museo civico di alto valore docu-mentale. Sono questi i luoghi dove trove-rete anche la folla del Vinitaly perché inqueste zone che si danno convegno leosterie i migliori ristoranti di Verona. Macerto la città che ha un’eleganza assolutasi presta anche ad essere esplorata dagliappassionati dello shopping.

E allora dopo l’aperitivo in piazza delleErbe (fate caso all’arco da cui pende unacostala di balena) inoltratevi nelle stradedeputate al lusso come via Cappello, ilcardo maximo della città romana e indi-rizzo di Giulietta, come via Leoncino, viaPortici che la strada d’acceso al ghetto,come piazzetta Pescheria che pochi van-no a vedere perdendosi forse uno degliangoli più autentici di Verona. Dalla cittànon staccatevi senza prima aver vistol’area archeologica del teatro romano edessere saliti a Veronetta da dove godreteuna vista totale della città. Per andare poidove? Infinite sono le suggestioni enotu-ristiche della Valpolicella, ma del vinoavrete già saputo tutto alla Fiera, megliolasciarsi tentare dal castello di Soave indirezione est per andare ad incontrare unpaese gioiello ( e un grande vino bianco)oppure dal Garda veronese con gli incan-ti di Bardolino e di Lazzise (dove far co-noscenza ad esempio con il Chiaretto cheun vino molto trendy). Sono entrambi iti-nerari che richiedono una mezz’ora dimacchina dal centro di Verona. Ma valela pena sottrarre un po’ di tempo alle de-gustazioni per calarsi in una dimensionedi assoluto bello. E il vino in questo vi sa-rà compagno.

DA EVITARE

L’automobileSe riuscite a raggiun-gere uno dei parcheg-gi (sono tanti ma sem-pre stracolmi) dellaFiera è assolutamentesconsigliato riprende-re l’auto per fare unapuntata in città e tor-nare in Fiera. La codapotrebbe annullareogni vostro buon pro-posito. Approfittateinvece del serviziocontinuo di bus na-vetta che dalla fieraportano alla Stazione(gli autobus sono se-gnalati appositamen-te così come le ferma-te) da dove poi è faci-lissimo arrivare incentro anche a piedi.Anche trovare un taxinei giorni del Vinitalyè un’impresa. Meglioprenotarli magarispostandosi un po’dal quartiere fieristi-co. Gli orari da evitaresono dalle 9 del matti-no alle 11 e dalle sei delpomeriggio alle ottodi sera. In alternativaai bus navetta poteteprendere la linea 83 digiorno e la 92 di seraper gli autobus.

DA NON PERDERE

DegustazioniVinitaly for you: fino adomani, Vinitaly ani-ma le serate nellasplendida cornice delpalazzo della GranGuardia, in piazzaBra. Dalle 18 alle 24glamour, musica dalvivo e soprattutto unagrande enoteca, quel-la di Vinitaly, gestitain collaborazione conl’Associazione Don-ne del Vino e affianca-ta dai cocktails a basedi Durello. Costo delbiglietto: 12 euro per 2degustazioni di vino,una degustazione dicocktail e una di sfi-ziosità. In omaggioGuida dei Vini e unbicchiere letterario. Adare voce al pubblicodi Vinitaly for you latrasmissione Decan-ter di Rai Radio 2. Senon ne avete abba-stanza fate rotta sullaBottega del Vino (seriuscite a entrare) èanche ristorante, main questi giorni è qua-si impossibile trovareun tavolo. È in vicoloScudo di Francia 3(tel. 045 800 4535).

IL CASO SAGRANTINO

Montefalco, è in Umbria l’eldorado degli enoturisti

Il balcone di Giulietta Olycom

::: CARLOTTA MIGLIORELLI

Sono passati appena nove annida quando la Fondazione Agnelli conuno studio di marketing territoriale trai più accurati che si siano fatti in Italiadecretò che Montefalco sarebbe statol’Eldorado dell’enoturismo. Rilegendoquella ricerca si scopre che i punti diforza di questo piccolo territorio affac-ciato sulla Culta Valle, il cuoredell’Umbria che è il cuore verde d’Ita -lia, sono l’autenticità, uno straordina-rio mix di paesaggio e arte e un vino increscita esponenziale di notorietà: ilSagrantino di Montefalco che ha un ri-strettissimo areale di produzione (ap-pena cinque comuni: oltre aMontefalco, Bevagna, CastelRitardi, Giano nell’Umbria eGualdo Cattaneo), si fregiadella Docg, ma soprattuttoha una storia quasi millena-ria che sfocia nel mito. Cosaè successo in questi noveanni è una sorta di caso uni-co: un boom di cantine e diproduzione. Il Sagrantino èpassato da 120 ettari colti-vati a 630 ettari e a leggerel’albo delle cantine si sco-pre che è una sorta di Gothadell’enologia nazionale.Una ragione in più per an-dare a vedere questo im-menso giardino di vigne chesi avvolge sui colli di una del-le più belle strade del vino

che si possano percorrere in Italia: laStrada del Sagrantino. E’ un itinerariosuggestivo che non può che partiredalla piazza di Montefalco dove si co-glie un’ armonia architettonica di as-soluto nitore. Tappa d’obbligo è il mu-seo della chiesa di San Francesco doveammirare il ciclo di affreschi di Benoz-zo Gozzoli che narra la vita di SanFrancesco e da dove comincia la sto-ria-mito del Sagrantino. Sotto la chiesa– dove è ospitata una collezione d’artedi invidiabile valore- sono state trovate

le vasche dove i frati producevano il vi-no. E girando per il borgo si trovano neigiardini ancora delle vecchissimepiante di vite: sono dei monumenti ve-getali. Vuole la storia che il Sagraninofosse infatti prima il vino dei fratelli difrate Francesco, poi fosse il vino dellefeste comandate e domestico. Era solopassito e solo sul finire degli anni set-tanta – quindi mille anni dopo il suoapparire - se ne fece la versione frescache oggi è diventata un must. Ma nonsi può trascurare da Montefalco ti tra-guardare tutta la Culta Valle con dirim-petto Spello, a nord Est Assisi e Folignoa sud Est Trevi. Da Montefalco è d’ob -bligo giungere a Bevagna (impedibile ilmosaico romano) un gioiello medieva-

le (in giugno si tiene il Mercato delleGaite che è di assoluto valore stori-

co) per poi circolarmente esplo-rare tutto l’itinerario del Sa-

grantino. E capire cosìperché questo sia l’Eldo -rado dell’enoturista. Nevolete una prova? Clic-cate il sito www.strada-delsagrantino.it. Scopri-rete infinite suggestioni,una massa d’informa -zioni e anche un piccoloprimato: è il sito miglio-re di tutte le strade delvino d’Italia. Quando sidice che la storia serve arendere migliore il no-stro presente con unocchio al futuro.

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29Sabato 10 aprile 2010

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Bestseller per essere felici

GUAI A SPOSARSIIl marito ideale non esiste, tocca accontentarsi

Gli esperti del matrimonioTroppo stress e complicazioniUno su due non direbbe più sì

Dall’alto nei tondi:Simona Ventura eStefano Bettarini;Tom Cruise e NicoleKidman; Bruce Wil-lis e Demi Moore

COSTUME & SOCIETÀ

::: DANIELA MASTROMATTEI

Le donne aspettano l’uomodella loro vita, nel frattempo sisposano. Magari con la speranzadi cambiarlo. Ma lui non cambia.Nessuno cambia, figuriamoci gliuomini. Gli uomini non sanno co-sa voglia dire mettersi in discus-sione. O forse lo sanno bene, matemono di essere additati comesoldatini nelle mani di una fem-mina.

Insomma l’uomo giusto - gen-tile, romantico, premuroso e pie-no di attenzioni - non esiste, or-mai non esiste più neanche nellefavole che ci raccontavano le no-stre mamme. Ma le donne un ma-rito lo vogliono (almeno standoalle statistiche). Pur sapendo chequello ideale o non esiste, o, perusare le parole di Oscar Wilde, «re-sta celibe». Devi accontentarti, è laricetta di Lori Gottlieb, autrice dellibro Marry Him. The case for set-tling for Mr Good Enough (Sposa -lo. Perché bisogna accontentarsidell’uomo “buono abbastanza”).Un calcio ai sogni più romanticiall’innamoramento e amore e allepassioni senza fine.

Il volume pubblicato negli Usaè già diventato un bestseller. Ilrealismo della protagonista piacesoprattutto alle quarantenni sin-gle e infelici, troppe in Americacome nel resto del mondo, dove larivoluzione femminista è stata ba-nalizzata attraverso lo slogan:«Posso avere tutto e mi merito ilmeglio». Risultato: aspettative allestelle, soprattutto poco realisti-che, e vita di eterna insoddisfazio-ne. Motivo: la donna si è emanci-pata l’uomo no, resta prigionierodi un ruolo ormai obsoleto. Che alui piace tanto (lo difende con leunghie e con i denti) ma che leinon gli riconosce. Morale: non c’ècoppia che tenga.

La storia lo conferma. Anche lemoglie e i mariti più devoti primao poi gettano la spugna. Comunimortali e personaggi famosi sem-pre più spesso si ritrovano a divi-dersi il salotto davanti al giudice.Simona Ventura e Stefano Bettari-ni, per esempio, sembravano dav-vero innamorati: lei, fascino delladonna leggermente più grande,lui calciatore e pure bellissimo,ma alla fine si sono arresi.

Sembrava fosse amore inveceera un calesse anche per TomCruise e Nicole Kidman, BruceWillis e Demi Moore e per i neoscoppiati Jim Carrey e Jenny Mc-Carthy. Anche loro si sono lasciati,dopo cinque anni. Certo in unmodo a dir poco discutibile: lohanno annunciato ai loro fan sulweb. Una volta ci si affidava a uncomunicato stampa. Questionedi stile. Quando ci si lascia o si èmolto turbati o molto esaltati. Quiprobabilmente ha vinto l’esalta -zione. E i fan più addolorati si sonodati da fare con i commenti. «Erauna delle coppie del cinema piùsimpatiche e piacevoli da ammi-rare sul red carpet. Lei, bellissimae sempre ricca di ironia, lui unodegli attori più divertenti e brillan-ti di Hollywood. Sembravano natiper stare insieme. Ma a quantopare stavolta l’amore non hatrionfato...». In assenza di un tra-dimento, le motivazioni di una

coppia che si lascia sono semprepiuttosto banali. Carrey ha scrittosinteticamente: «Io e Jenny abbia-mo appena concluso la nostrarelazione, le sono grato per imolti bei momenti che ab-biamo trascorso insieme ele auguro il meglio». Anchela conduttrice televisiva edex playmate in maniera po-liticamente corretta hascritto di essere grata a Jimper gli anni passati insieme eche lo porterà nel cuore comeun uomo molto speciale. La de-cisione sarebbe stata presa in mo-do repentino, scrive la stampa,non ci sarebbero state avvisagliedi una crisi che si è invece concla-mata in poco tempo. Non c’è dastupirsi né bisogna cercare mo-tivi reconditi sul perché unacoppia decide di lasciarsi.Semmai bisogna interro-garsi, e molto, sul perchédue persone si sentano at-tratte. Per altro, proprio loscorso San Valentino l’at -tore aveva fatto scrivere incielo una romantica frasededicata alla McCarthy. Tuttofinito. Così va il mondo.

E se la donna si sposa sperandoche lui cambi, lui si sposa speran-do che lei non cambi. Ma lei cam-bia. Si evolve. Continua la suaemancipazione. Mentre l’uomo èfermo, fedele al suo immobili-smo.

::: BENEDETTA VITETTA

C’è chi fin da piccola lo immagina co-me il giorno indimenticabile per eccellenza.Quello in cui tutto sarà e deve perfetto, senzaintoppi e imprevisti. Un bel sogno - come sia-mo abituati a vedere al cinema - fatto solo didolcezza, gioia, armonia e condito ovvia-mente di romantici pizzi e merletti.

Già, proprio un bel sogno, peccato che larealtà è ben altra cosa: circa la metà degli ita-liani dichiara, infatti, di essere arrivato al gior-no del matrimonio talmente stressato e stan-co che mai più rifarebbe l’esperienza. Addi-rittura il 5% degli intervistati - la ricerca su uncampione di 1.500 persone è stata condottada Action Brand, agenzia milanese di comu-nicazione ed eventi - ha provato il desideriodi “mandare tutto a monte” e l’8% ammettepersino che le difficoltà organizzative hannoportato a forti contrasti tra i fidanzati. Contra-sti che, col tempo, sono stati l’inizio della finedell’idillio. Dell’amore. E del matrimonio.

Organizzare un matrimonio, in effetti, nonè uno scherzo e tutti - a meno che non si trattidi seconde nozze - arrivano al fatidico ap-puntamento completamente impreparati.

Inviti, prove d’abito, pranzo, addobbi,anelli, bomboniere, parenti (suoceri in pri-mis), prenotazioni e chi più ne ha più ne met-ta. C’è da perdere la testa e più che un giornoindimenticabile, il benedetto giorno del sìpuò trasformarsi in una data da dimenticare.

Perchè allora non affidarsi a degli esperti?A qualcuno che pensi a ogni cosa - dettagli eimprevisti compresi - per arrivare all’altaresereni e godersi appieno la giornata di festa.La soluzione può, quindi, essere mettersi nel-le mani dei cosiddetti “wedding planner”,consulenti specializzati in matrimoni.

«Negli Stati Uniti e in Inghilterra - spiegaFabio Albanese, presidente e cofondatore di

Action Brand - la figura dei wedding plannerè ricorrente. Da noi, invece, si crede erronea-mente che sia un qualcosa che solo i Vip pos-sono permettersi, un “servizio”per soli milio-nari. Non è così visto che il costo di un’agen -zia incide solo per il 10% dell’evento».

Se si calcola che un matrimonio medio -con 100 invitati, cena in una bella location,musica, addobbi e fotografo - costa attorno ai30mila euro, aggiungerne altri 3mila che cosasarà mai? Se in cambio di tutto questo, ci siguadagna in salute e felicità.

«La serenità dei fidanzati - continua Alba-nese - incide non poco sulla bunoa riuscita diun matrimonio. E non riuscire a viverlo comeun giorno di festa può essere il peggiore deiprologhi per la coppia».

A prendere in considerazione l’aiuto di unesperto sono per lo più le giovani coppie, spe-cie del Nord Italia. Anche se negli ultimi annianchelecoppiedel Sud,dasemprepiùtradi-zionaliste, sembrano aver cambiato rotta:basta con matrimoni che durano un wee-kend evia liberacerimonie veloci,a pattope-rò che siano in luoghi spettacolari e originali.Già, oggi le parola d’ordine per un matrimo-nio da sogno sono, appunto, originalità e vo-glia di stupire. Tutti: invitati compresi.

«Da tempo son banditi i pranzi seduti, so-stituiti da ricchi buffet. Basta location comeville o grandi alberghi e via libera a fattorie,vecchie cascine e capannoni industriali ria-dattati per l’occasione. Per la sposa poi - con-clude Albanese - il tradizionale bianco è out,più trendy è il glicine o il lilla. Stop alle solitebomboniere che, poi vengono dimenticatein fondo agli armadi, spazio ad oggetti pensa-ti e realizzati dagli sposi. Certo tutto questo,oltre che un prezzo ha bisogno di tempo».

Un mese pieno per organizzare un buonmatrimonio. E quale coppia ha tutto questotempo a disposizione?

::: LA SCHEDA

TROPPO STRESSANTELa metà degli intervistati dauna ricerca condottadall’agenzia Action Brand, hadichiarato che organizzare ilmatrimonio è stato talmentestressante che non ripeterebbepiù l’esperienza

LITI TRA FIDANZATIL’8% del campione ha am-messo che la realizzazionedell’evento ha creato non po-che tensioni nella coppia

EVENTO A RISCHIOVisti i problemi e lo stress, il5% degli intervistati ha pensa-to di mandare all’aria il matri-monio prima del giorno del sì

WEDDING PLANNERIl 47% del campione, in base alcosto della consulenza, valu-terebbe l’idea di affidarsi ai co-siddetti “wedding planner”,degli esperti di matrimoni

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C’ERAVAMOTANTO AMATI

Kathleen Turner e Michael Douglas in una scena del celebre film “La guerra dei Roses” del 1989, per la regia di Danny DeVito

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Gli indici Borsa Milano-FTSE Mib Borsa Londra-FTSE 100 Borsa Parigi-CAC 40 Petrolio - al barile Euro/Dollaro

+0,66%+0,66%+1,81%+1,81%+1,02%+1,02%+1,24%+1,24%

23.103,87 4.050,54 1,33845.770,98

84,84 $

-0,90%-0,90%

::: FRANCESCO DE DOMINICIS

Un vertice a tutto campo. Che ha rilanciato lacooperazione bilaterale tra Italia e Francia. A Parigi,ieri, è nato un nuovo asse: a partire dalla collabora-zione sul nucleare civile, con il presidente NicolasSarkozy che ha «reso omaggio alla decisione stori-ca» del governo italiano e di Silvio Berlusconi di tor-nare all’atomo per produrre energia. Una decisione«doverosa», ha sottolineato il premier italiano, vistoche la rinuncia al nucleare è costata troppo all’Italiain termini di bollette e competitività.

Ma sul tavolo dei due leader, e della loro nutritaschiera di ministri, hanno trovato posto tutti i prin-cipali dossier bilaterali, con venti documenti - traaccordi e dichiarazioni congiunte - siglati nel sum-mit tra Roma e Parigi. Segno, ha detto Berlusconi,della «collaborazione concreta» tra i due Paesi: dal-la difesa, alla sancita «pax ferroviaria», all’immigra -zione clandestina. Ribadito con decisione il sup-porto alla Grecia travolta dalla crisi. «Abbiamo il do-vere, ma anche l'interesse, a dare un supporto allaGrecia», pena «conseguenze negative sulla monetaunica e sulla nostra economia», ha sottolineato ilpremier con Sarkozy che, a sua volta, ha assicuratoche «l’Ue sosterrà» Atene «in qualsiasi momento».

Quanto ai trasporti, Italia e Francia promuove-ranno un sistema ferroviario sicuro ed efficace. Diqui l’invito ai gestori delle reti e alle aziende a raffor-zare la collaborazione tecnica ed industriale. Ac-cordo di massima per liberalizzare i propri mercati.Sul tavolo, poi, i grandi progetti di attraversamentoalpino in corso. Ieri all’Eliseo, però, il capitolo piùcorposo del vertice è stato quello dedicato al nu-cleare, con la firma dei diversi accordi intergover-nativi. Berlusconi ha quindi voluto rassicurare che«oggi le centrali nucleari sono assolutamente sicu-re», annunciando di volerlo spiegare ai cittadini ita-liani anche attraverso campagne televisive.

Sullo sfondo resta l'obiettivo, ribadito ieri dal go-verno, di arrivare entro il 2030 a coprire il 25% delfabbisogno energetico nazionale con fonti nuclea-

ri, unito alla volontà di operare insieme perun’eventuale offerta di tecnologie a Paesi terzi.Niente Italia «colonizzata» dalle imprese transalpi-ne dunque, ha sottolineato il ministro Claudio Sca-jola, ma impegno per valorizzare le «eccellenze in-dustriali» nostrane nella nascente filiera dell’ato -mo, impegnandosi nella realizzazione delle primecentrali Epr in terra italiana.

Cooperazione universitaria e scientifica da unlato, basata su scambi e progetti di ricerca comunitra i due consorzi accademici , e dall’altro collabo-razione su sicurezza e radioprotezione, per indivi-duare standard condivisi e stabilire uno scambioinformativo costante tra i due Paesi. Secondo assedi collaborazione quello industriale, con la mobili-tazione sia degli ex-monopolisti dell’energia elet-trica Enel ed Edf sia dei due giganti della tecnologiaenergetica Areva e Ansaldo, che fornirà la parte in-gegneristica e di supporto ai reattori Epr in Italia.

L’accordo di ieri, comunque, non è una sorpre-sa. Da un pezzo Roma e Parigi flirtano sull’energiaatomica. Le sorprese semmai arriveranno dopo,con la costruzione degli impianti, quando bisogne-rà affrontare il veto delle Regioni. Soprattutto quel-le destinate a ospitare i siti, che potrebbero essere 4,ha annunciato il ministro dell’Ambiente Prestigia-como. Finora l’idea di una centrale sul proprio ter-ritorio non ha fatto breccia nel cuore dei governato-ri. La maggior parte si è opposta, seppure con sfu-mature diverse. Undici si sono rivolti alla Corte Co-stituzionale. Il tema resta un nervo scoperto e pun-tualmente riaccende la scontro politica, come è ac-caduto anche oggi. Su fronte del «no» senza se esenza ma, sono schierati diversi governatori di cen-trosinistra: Vendola in Puglia, Errani in Emilia Ro-magna, Rossi in Toscana, De Filippo in Basilicata,pronto a farsi paladino di una «nuova grande mobi-litazione civile se ci saranno incursioni «manu mi-litari» del governo». Ma, dal centrodestra, ancheCappellacci in Sardegna, Iorio in Molise, Lombar-do in Sicilia, Tondo in Friuli Venezia Giulia nonhanno mai mostrato grandi aperture.

Dal nucleare alle ferrovie, patto di ferro tra Italia e FranciaBerlusconi rilancia le nuove centrali: «Scelta doverosa»Ma il governo si prepara al duro confronto con le regioni

Bruno Ermolli al Foro Italo-francese

«Imprese e sviluppo:l’asse Silvio-Sarkomeglio dell’Europa»Il presidente di Promos parla del tavolo comune: «Al serviziodelle Pmi. Le intese bilaterali tra governi più efficaci della Ue»

::: MARTINO CERVO

È tra i fautori operosidell’abbraccio Berlusconi-Sarko-zy. O, almeno, è tra i catalizzatoridei frutti economici e imprendito-riali di questo abbraccio. BrunoErmolli, presidente di Promos,azienda speciale della Camera diCommercio di Milano con voca-zione internazionale, ha coordi-nato la quinta edizione del Foro diDialogo Italo-francese: un tavolo,a margine del vertice tra i capi digoverno, nato per fare da volanooperativo alle intese tra i paesi cu-gini.

Uscendo dall’Eliseo, Ermolli ri-sponde alle domande di Liberosul senso sia del bilaterale sia delForo che ha visto attorno allo stes-so tavolo due personalità del cali-bro di Antoine Bernheim (non diottimo umore) e John Elkann (idue sono copresidenti del Foro),assieme a Flavio Conti (Enel), An-tonio Vigni (MPS), Gaetano Mic-cichè (Intesa San Paolo), MauroMoretti (FS), Umberto Quadrino(Edison), Gerardo Braggiotti(Banca Leonardo) e, da partefrancese, De Romanet (Caissedes Depots), Baudoin Prot(BNP Paribas), Patrick Kron(Alstom).

«Un parterre d’eccezione,al quale però il Foro ci haabituato da quando è natonel 2004», spiega Ermolli.L’idea fondativa, sorta sot-to il precedente esecutivoBerlusconi a margine deibilaterali col predecessoredi Sarko, Chirac, è di favo-rire un’intesa pratica traimprese e gruppi italiani efrancesi all’interno dellacooperazione mediterra-nea: un asse non solo poli-tico, ma economico. «Si èparlato di nucleare, certo», spiegail presidente di Promos, vicinissi-mo al Cavaliere: «L’intesa di ieri èuna pietra miliare per i frutti cheporterà».Presidente, quando inizieranno abeneficiarne le imprese italiane efrancesi in termini di minori costidell’energia?«La risposta è molto complessa el’unico legittimato a darla è FulvioConti. Di certo si sono poste le basiper uno sviluppo deciso del siste-ma imprenditoriale dei due Paesiche non era più procrastinabile».Concretamente, di cosa si è parla-to?«Di integrazione euro-mediterra-

centrata su questi obiettivi».Presidente, di che giro d’affari par-liamo?«L’Italia è il primo partner com-merciale dell’Ue nell’interscam -bio con i Paesi della sponda Sudestdel Mediterraneo, bacino di co-mune interesse con la Francia.Parliamo di un volume di 50 mi-liardi di euro: un patrimonio dicoltivare con aiuti all’internazio -nalizzazione, creazione di stru-menti finanziari ad hoc, sviluppodel capitale umano, promozionedi arbitrati e conciliazioni pensatiper le aziende che operano in que-sto scenario: tutti temi portatiavanti anche oggi (ieri, ndr)».Berlusconi e Sarkozy hanno parla-to di Grecia? Che sensazioni haraccolto tra i “big” riuniti a Parigi?«C’è sicuramente grande preoc-cupazione per le ripercussionisulla tenuta della moneta unica, lacui stabilità è a rischio. Devo direche, a livello di imprese, l’esposi -zione di Francia e Italia con la Gre-cia non è tale da destare, per lePmi, seri allarmi».

Che giudizio ha ricavato, anchedagli incontri che ha avuto a Pa-rigi, sull’operato dell’Unioneeuropea a questo proposito?«Devo dire che ho percepitoun diffuso scetticismo. Dalnostro punto di vista, comedetto molto “Mediterra -neo”, non è un mistero losquilibrio generato dall’as -se portante delle politichedell’euroburocrazia. Pro-prio per questo vertici co-me quello di Parigi, e in ge-nerale il lavoro dei governifrancese e italiano, confer-mano non solo la necessità

ma anche la maggiore effica-cia nell’elaborazione di stra-

tegie comuni, che l’Europa, co-sì com’è, fatica a produrre».L’asse Sarko-Silvio è più fortedell’Ue?«Stiamo ai fatti: il livello di coo-perazione tra le nostre imprese,l’unione fortissima tra i due go-

verni ha prodotto grandi effettisullo sviluppo. L’intesa, per laquale tanto si è mosso il ministroFrattini, per una gestione condivi-sa delle grandi aree di sicurezza,tra cui l’Iraq, hanno dato una vocestraordinariamente autorevole aldiscorso italo-francese».

SUPERCONSULENTE

Bruno Ermolli Oly

nea. Il grande e positivo impegnoper le infrastrutture, l’energia e itrasporti sostenuto dalla Bei ri-schia di rimanere zoppicante sen-za un’efficace attenzione che ab-bia come nocciolo la cooperazio-ne tra aziende nelle aree geografi-che ad alta densità di Pmi. Franciae Italia sono le protagoniste natu-rali nello scenario del Mediterra-neo. L’incontro di Parigi, prepara-torio del For’UM di Marsiglia amaggio, e soprattutto della secon-da edizione del Forum economicoe finanziario che si terrà il 12 e 13luglio a Milano, è una ulteriore te-stimonianza della centralità chel’Unione per il Mediterraneo volu-ta da Sarkozy rivestirà nei prossimianni. L’attività di Promos è con-

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Sabato 10 aprile 2010

::: GLI ACCORDI

MEDITERRANEOArriva il segretariato dell'or-ganizzazione e il Fondo In-framed per le infrastrutture.

NUCLEARECooperazione universitaria,scientifica e tecnica. Forma-zione di ingegneri e coope-razione per sicurezza e ra-dioprotezione. Partnershiptra imprese italiane e france-si per i reattori Epr.

DIFESA E ARMAMENTISostenute misure Ue per cri-si umanitarie. Nasce la bri-gata alpina italo-francese.

TRASPORTIPromuovere un sistema ditrasporto ferroviario sicuroed efficace. I gestori delle re-ti rafforzeranno la collabora-zione. Liberalizati i mercati.

CULTURAImpegno di Parigi con 3,25milioni di euro per ricostrui-re la Chiesa di Santa Mariadel Suffragio dell'Aquila.

Alleanza con Renault

Anche l’Enel punta sull’auto elettricaMetterà le colonnine ricarica-batterie L’auto elettrica non sarà un’invenzione dei cu-gini d’Oltralpe. Ma il piano della Renault lanciato ieri -in stretto raccordo con Enel ed Endesa - sembra dav-vero il primo passo concreto per dire addio a benzinae gasolio. A oltre 200 anni di distanza, insomma, stia-mo per assistere alla seconda edizione della Rivolu-zione francese.

Stavolta non assisteremo alle scorribande in mez-za Europa di Napoleone Bonaparte. È assai probabi-le, però, che le autovetture elettriche made in Renaultoccuperanno quote di mercato sempre più consi-stenti. L’accordo sulla mobilità elettrica è stato firma-to nella serata di giovedì a Parigi, nella sede del mini-stero dell’Economia francese, dall’amministratoredelegato di Enel Fulvio Conti e dal direttore generaledel gruppo Renault Patrick Pelata, alla presenza delministro degli Esteri Franco Frattini e del ministrodell’Economia francese Christine Lagarde.

L’intesa punta a elaborare soluzioni integrate perun settore, quello dei veicoli elettrici e del trasportosostenibile, che ha grandi potenzialità di crescita ne-gli anni a venire. Il tutto grazie alla stretta collabora-zione tra Enel-Endesa e l’alleanza Renault-Nissan.

Una collaborazione attesa, adesso, alla verifica sulcampo. Di là dalla realizzazione - già possibile - di vet-ture alimentate con le batterie elettriche al posto dipropulsori che bevono verde, diesel o gpl, il vero ban-co di prova è il rifornimento. Cioè il compito princi-pale dei due colossi energetici coinvolti nell’opera -zione dalla casa automobilistica.

Il mancato decollo, fin ora, delle auto ricaricabili èlegato anche alle difficoltà di trovare “rifornimento”.Manca una vera e propria rete alternativa alle stazionidi servizio dei carburanti petroliferi. In Italia, secon-do quanto riportato dal sito www.colonninelettri-che.it, ci sono solo 153 “colonnine”in appena sei pro-vince (Roma, Pescara, Sassari, Firenze, Milano, Tren-ti). Proprio sul territorio italiano Renault si erà giàmossa. E il 18 marzo aveva siglato un accordo con

A2A.Dal prossimo giugno la multiutility lombardaat-tiverà a Milano e a Brescia le prime colonnine di unarete per la ricarica delle auto alimentate con batterieagli ioni di litio. Una gigantesca operazione che entrola fine dell’anno dovrebbe portare a 270 punti di rifor-nimento: 200 nel capoluogo lombardo e 70 nella vici-na Brescia, di cui oltre la metà in luoghi pubblici. PureEnel non è rimasta con le mani in mano. Tant’è chequello firmato con Renault è il secondo protocollod’intesa con una casa automobilistica nel campo del-la mobilità sostenibile. Nel 2008 l’azienda energeticaitaliana aveva infatti sottoscritto l’accordo «E-mobili-ty Italy» con la tedesca Daimler, da pochi giorni uffi-cialmente partner strategico proprio di Renault, cheprevedeva la realizzazione di una rete di 400 punti diricarica collegati a un sistema centralizzato di con-trollo nelle città di Milano, Roma e Pisa.

Si fa sul serio, insomma. L’accordo prevede lo svi-luppo di un'infrastruttura di ricarica gestita da Eneltecnicamente compatibile con i veicoli elettrici Re-nault in termini di potenza e protocollo di comunica-zione e l'analisi delle tecnologie e dei servizi associati,e l'elaborazione di offerte integrate di prodotti e ser-vizi per la mobilità sostenibile, oltre che uno studiodel ciclo di vita completo della batteria e la valutazio-ne congiunta di progetti pilota in Italia, Spagna eAmerica Latina. L’industria automobilistica franceseprogetta da parecchio tempo veicoli elettrici. E hal’obiettivo di commercializzare i primi quattro mo-delli, una gamma completa dall’utilitaria alla city car,nel 2011 e 2012, mentre la controllata giapponeseNissan prevede addirittura il lancio di un modelloelettrico in Europa tra fine 2010 e inizio 2011. Non so-lo. Tra i punti della cooperazione strategica siglatacon la tedesca Mercedes c’è anche il progetto di svi-luppare insieme una versione «di nuova generazio-ne», con propulsori elettrici, di due delle auto di mag-gior successo delle due case, la Twingo e la Smart.

F.D.D.

VENTI FIRME

Sarkozy e Berlusconi hanno firmato aParigi venti protocolli d’intesa. Il piùimportante riguarda il nucleare. Altricapitoli importanti sono i trasportiOly

Grandi vecchi

Lo stile nel congedoGabetti in silenzioBernheim strepitandoIl supermanager lascia il posto a Elkann. Le protestedel finanziere parigino fanno scendere Generali

::: UGO BERTONE

«Quando mi ritrovai dinuovo nel consiglio di Medio-banca, ho salutato tutti chie-dendo scusa per la mia età ve-neranda» confessa GianluigiGabetti nel libro «Vecchi e po-tenti» di Nunzia Penelope del2007. Pronunciate queste pa-role, l'allora presidente di Ifil,«richiamato in servizio» dopola scomparsa di Gianni edUmberto Agnelli, sentì arrivareun calcio sotto il tavolo: eraAntoine Bernheim. «Qu'est-ceque tu dis Gianluigi - sibilò ilpresidente delle Generali - sia-mo tutti e due del 1924».

Il caso ha voluto che i duegrandi vecchi della finanza,entrambi nati sotto il segno delLeone, si congedassero neglistessi giorni. Ma la somiglian-za finisce qui: Bernheim s’ag -grappa alla poltrona, denun-ciando complotti più o menoincredibili. Gabetti lascia l’ulti -mo incarico, quello di presi-dente dell'accomandita Gian-ni Agnelli, con il senso dellamissione compiuta: a maggio,in occasione dell'assemblea, loscettro passerà a John PhilipElkan, già vicepresidente vica-rio, il delfino dell'Avvocato cheGabetti ha protetto in ognimodo, senza esitare anche difronte ai passaggi più delicati.

Non a caso l'annuncio arri-va a breve distanza dal pro-scioglimento dalle accuse diMargherita Agnelli, sul ruolodello stesso Gabetti e di FranzoGrande Stevens sull'ereditàdell'Avvocato. Non a caso, so-prattutto, per l'annuncio della

prossima uscita dall'Acco-mandita Gabetti ha scelto l'au-la del tribunale di Torino,quella in cui si è celebrata l'ul-tima udienza per il processoper «aggiottaggio informativo»a proposito dell’«equity swap»che permise all'Ifil, oggi Exor,di conservare il controllo dellaFiat nella convinzione che, co-me detto e ribadito in aula,«senza un azionista stabile lamissione di Marchionne inFiat poteva dirsi terminata».

Una causa nobile, ha con-cesso nella sua arringa il pmche pure chiede la condannadel manager accusato di«prassi levantina», per aver co-munque omesso informazionibasilari al mercato. Niente ditutto questo, ha voluto ribatte-re nella sede più ufficiale, da-

vanti ai giudici, Gabetti, con ilpiglio del vecchio ufficiale sa-baudo: la mia, ha detto, è statasolo «la doverosa riservatezzadi chi tratta delicate questionisocietarie», in quel pieno ri-spetto delle regole che poggia«su valori ben diversi da quellodel fine che giustifica i mezzi».Si saprà presto, il 22 aprile pro-babilmente, ventiquattroredopo la presentazione del bu-siness plan della Fiat targataDetroit, se i giudici avrannoaccettato questa versione op-pure no.

Ma, nella sostanza, la sen-tenza cambierà poco: il solda-to Gabetti, laureato nel '46 conuna tesi su «I rapporti di con-trollo tra le società per azioni»ha difeso il fortino della dina-stia del denaro contro i barbarialle porte e i nemici di casa.Ora, a missione compiuta, puòfare il passo indietro dopo unacarriera che l'ha visto, dal '46al '58, alle dipendenze di Raf-faele Mattioli in Comit, diAdriano Olivetti ai tempi del-l'avventura americana di Un-derwood e, dal 1971, nel cuoredel potere di Ifil prima, di Exor(bottino della campagna diFrancia per la Perrier che Ga-betti condusse in prima perso-na) poi. Ora il potere, con tuttii suoi onori e gli oneri, tocca aJohn Philip Elkann, senza al-cuna tutela ufficiale. Lui, il del-fino, che ieri si è dovuto sorbi-re a Parigi lo sfogo di un Ber-nheim fuori dalla grazia di Dio,si è preparato con cura allamissione. Gabetti è fiducioso:il delfino non ha più bisognodi uno scudo.

MERCATINO

Allarme Abi: una banca su duenon rispetta le norme antiusura

REGOLE Una banca su due non rispetta lenorme di prevenzione dell’usura. È un veroe proprio allarme rosso quello lanciatodall’Abi. In una lettera riservata speditaieri agli istituti di credito italiani, l’As -sociazione bancaria rileva che appena il«58% delle banche» è «attivo sulla pre-venzione dell’usura». Il fondo di pre-venzione, poi, funziona poco al Sud. Cioèproprio dove i fenomeni di usura sonoparticolarmente diffusi e preoccupanti.

Dopo le carte American ExpressDraghi ferma pure Fiditalia

CREDITO C'è pure Fiditalia, società delgruppo Societe Generale, tra gli inter-mediari finiti sotto lo schiaffo Bancad’Italia dopo American Express e DinersClub. Società che si sono viste bloccarenuove operazioni con la clientela. Il bloccoriguarda le carte Eureka, alcuni prestitipersonali e la distribuzione via telefono. Ladelibera del governatore, Mario Draghi,risale allo scorso 29 ottobre. E Fiditalia hafatto sapere di essersi già adeguata.

Gianluigi Gabetti Oly

Intesa vicina sul prestito alla Grecia ma le agenzie di rating sono scettiche L’Unione Europea ha raggiunto l’accordosul piano di salvataggio della Grecia. La notiziarimbalza da Bruxelles dove sono riuniti i vice mi-nistri delle Finanze di Eurolandia e i governatoridelle banche centrali. Da quanto risulta non si

tratterebbe di un versamento unico ma di più pa-gamenti nel corso di più anni, probabilmente untriennio. Il tasso d’interesse dovrebbe aggirarsiintorno al 5%. Più o meno in linea con quelli pra-ticati dal Fondo Monetario Internazionale.

la notizia arriva in coincidenza dell’annuncioche Fitch ha retrocesso la Grecia assegnandole ilrating BBB-. Il prossimo passo è “junk”, spazza-tura. La notizia ha provocato l’arretramentodell’euro a 1,3436 dollari. Invece le Borse sono sa-

lite dopo l’annuncio dell’accordo sul prestito eu-ropeo. Atene ha guadagnato il 3,4% portandosidietro gli altri listini europei. Tuttavia la situazio-ne ad Atene resta grave. La produzione industria-le a febbraio è scesa del 9,2%

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32 Sabato 10 aprile 2010

DALLA BORSA

Banche e costruzioni in ripresaIntek fa un balzo del 12 per cento

::: In breve

I GESTORI DEL MERCATO MAC

«LE BANCHE NON COLLABORANO»

Pro Mac, la società di promozione delMercato alternativo del capitale (Mac), lan-cia l’allarme sul mancato sostegno dellebanche azioniste per lo sviluppo del mer-cato, nato a servizio delle pmi italiane. Lecritiche sono emerse secondo quanto ri-sulta a Radiocor nell’ultimo cda.

COLLOCAMENTO ENEL GREENPOWER

ATTESI 4 MILIARDI DI EURO

L’amministratore delegato dell’Enel FulvioConti punta ad incassare 4 miliardi dalcollocamanto della quota di minoranza diEnel Greenpower, società che gestisce gliimpianti che usano fonti rinnovabili. Contilo ha detto ha margine del vertice bilateraleItalo-francese in corso a Parigi. Sul mercatodovrebbe andare una quota del 30%.

::: Focus

FUSIONE CON CIMENT FRANCAIS?

ITALCEMENTI GUADAGNA IL 3,45%

L’ipotesi, smentita dalla società, di un ri-torno del progetto di fusione con la con-trollata Ciment Francais ha spinto ieri aPiazza Affari il titolo Italcementi, che hafatto un balzo del 3,45% salendo a 9,15 euro.Abbondantemente oltre il doppio della me-dia giornaliera dell’ultimo mese gli scambi,con 1,8 milioni di pezzi passati di mano (lo0,95% del capitale). Giovedì la società ber-gamasca ha comunicato la fine del periododi offerta del riacquisto da parte di CimentFrancais sui titoli di debito Usa emessi daifrancesi negli Stati Uniti nel 2002 e nel 2006.Il processo di fusione avviato tra i duegruppi era stato bloccato l’estate scorsaproprio a causa di un confronto ancora incorso con alcuni investitori Usa detentoridei titoli emessi dalla società francese.

Dopo due giorni di passione la Borsa torna a salire.L’indice ha chiuso ieri con un rialzo dell’1,24%.Sono andate bene le banche e le costruzioni. acominciare da Italcementi, mentre sono rimasteal palo le Generali.Le piazze europee hanno messo da parte le preoc-cupazioni per la situazione finanziaria in Grecia ehanno ripreso a correre, confortate anche dalleparole con le quali il presidente della Bce, JeanClaude Trichet, ha escluso un default del paese.Tra i titoli degli istituti di credito, bene Pop.Milano (+2,7%) e Banco Popolare (+3%). Sonoinoltre ben acquistate le Impregilo (+1,99%), spin-te anche dalle parole con le quali il presidenteMassimo Ponzellini ha dichiarato che a New York

è emerso interesse da parte dei grandi investitoriper il settore delle costruzioni. Rally di Finmec-canica (+1,8%). La società romana punta ad ag-giudicarsi importanti contratti in Brasile, tra iquali quello per la fornitura alla Marina brasilianadelle fregate Fremm. Denaro sulle Italcementi(+3,4%) dopo i rumors non nuovi sul progetto difusione della società con la controllata franceseCiment Francais, della quale l'azienda bergama-sca detiene una quota dell’82%.Tra le azioni delle società a minore capitaliz-zazione, sono salite le Intek (+12,7%), in rialzo dal19 marzo, giorno in cui è avvenuta la scissioneparziale a favore di Kme. Da quella data i titolihanno registrato un guadagno di oltre il 50%.

Gli indici internazionali

FTSE Italia

All Share

Mib

Star

HONG KONG

Hang Seng

DAX

Zurigo

SMI

New York

DOW JONES

Cross Rates

Euro

G.Bretagna

Giappone

Svizzera

Danimarca

Canada

Norvegia

Svezia

Usa

EuroGran

Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA

FTSE MibTitolo Rif. in Var. %

Titoli di Statoultima rilev.ultima rilev.Titolo Var. % Titolo Var. % ultima rilev.Titolo Var. %

Oro e monete EuriborTitolo Titolo 360 365Denaro Lettera

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TTST

TTSFT

FTSE Italia

Mid Cap

Gli indici di Milano

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/0406/0405/04

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/0406/04

09/0408/0407/04

23.634,05

+1,19

23.103,87

+1,24

11.712,21

+0,72

25.703,48

+0,91

22.208,50

+1,56

6.249,70

+1,26

6.888,97

+1,44

10.962,59

+0,33

dato di metà pomeriggio

valore

var. %

valore

var. %

quantità

var. %

Il maggior rialzo Il maggior ribasso L'azione più scambiata

Intek

0,5895

+12,72

Sol

4,2525

-4,22

Unicredit

226.525.955

+1,61

Chiusura Var. %Titolo

Gli altri indici di MilanoChiusuraChiusura Var. %Var. %Titolo

grafica a cura di centimetri.it

DJ It Titans 30

Mediobanca Generale

Comit Globale

Comit Globale R

Comit Globale R 1040

Comit Performance R

Comit Performance R 1040

Assicurazioni

Banche

TLC e Servizi

Finanziarie

Immobiliari

Trasporti e tempo libero

Industriali

+1,20

+0,84

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2.476,65

62,75

nd

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nd

09/0408/0407/0406/0401/04

4,2400

4,3284

4,4168

09/0408/0407/0406/0401/04 09/0408/0407/0406/0401/04

ANSALDO STS 15,34 1,19

ATLANTIA 17,65 0,68

AUTOGRILL 9,265 1,2

AZIMUT 9,775 2,46

A2A 1,415 1,73

B M.PASCHI SIENA 1,092 1,49

B POP MILANO 4,6525 2,7

BANCO POPOLARE 5,2 3,07

BULGARI 6,235 1,96

BUZZI UNICEM 10,03 1,26

CAMPARI 7,75 -0,64

CIR 1,798 0,5

ENEL 4,1775 1,4

ENI 17,59 1,38

EXOR 13,22 0,76

FIAT 9,685 0,26

FINMECCANICA 10,41 1,86

FONDIARIA SAI 11,3 -0,88

GENERALI 17,76 0,11

GEOX 5,18 1,47

IMPREGILO 2,5675 1,99

INTESA SANPAOLO 2,7425 1,48

ITALCEMENTI 9,155 3,45

LOTTOMATICA 14,7 1,52

LUXOTTICA GROUP 20,4 2,67

MEDIASET 6,315 1,12

MEDIOBANCA 7,95 0,57

MEDIOLANUM 4,39 0,34

PARMALAT 2,115 2,67

PIRELLI E C. 0,4355 -0,34

PRYSMIAN 15,81 2,6

SAIPEM 29,49 1,83

SNAM RETE GAS 3,7975 1,13

STMICROELECTRONICS 7,475 0,67

TELECOM ITALIA 1,073 1,13

TENARIS 16,64 1,03

TERNA 3,1875 0,31

UBI BANCA 10,02 0,3

UNICREDIT 2,215 1,61

UNIPOL 0,827 0,36

BOT

BOT 15.04.2010 (365) 100,008 2,57

BOT 15.04.2010 (90) 100,009 1,64

BOT 30.04.2010 (182) 99,984 0,29

BOT 14.05.2010 (364) 99,975 0,36

BOT 31.05.2010 (182) 99,954 0,35

BOT 15.06.2010 (365) 99,935 0,37

BOT 30.06.2010 (177) 99,864 0,37

BOT 15.07.2010 (365) 99,89 0,41

BOT 30.07.2010 (182) 99,867 0,47

BOT 16.08.2010 (367) 99,815 0,53

BOT 31.08.2010 (186) 99,798 0,53

BOT 15.09.2010 (365) 99,747 0,58

BOT 15.10.2010 (365) 99,7 0,6

BOT 15.11.2010 (364) 99,62 0,64

BOT 15.12.2010 (365) 99,532 0,7

BOT 14.01.2011 (364) 99,411 0,79

BOT 15.02.2011 (365) 99,297 0,85

BOT 15.03.2011 (365) 99,223 0,85

BOT 30.09.10 (183) 99,714 0,6

BTP

BTP 15.6.2010 2,75% 100,377 0,38

BTP 01.08.2010 4,5% 101,174 0,55

BTP 01.11.2010 5,5% 102,65 0,65

BTP 01.02.2011 3,75% 102,151 0,81

BTP 15.3.2011 3,5% 102,35 0,88

BTP 01.08.2011 5,25% 105,339 1,14

BTP 01.09.2011 4,25% 104,142 1,17

BTP 15.9.2011 3,75% 103,4 1,17

BTP 01.11.2011 1,9% 102,03 0,57

BTP 01.02.2012 5% 106,386 1,35

BTP 01.03.2012 3% 102,95 1,41

BTP 15.04.2012 4% 104,9 1,45

BTP 01.07.2012 2,5% 102,14 1,53

BTP 15.10.2012 4,25% 106,15 1,68

BTP 15.12.2012 2% 100,65 1,75

BTP 01.02.2013 4,75% 107,96 1,8

BTP 15.04.2013 4,25% 106,8 1,93

BTP 1.8.2013 4,25% 107,06 2,01

BTP 15.12.2013 3,75% 105,3 2,23

BTP 01.06.2014 3,5% 104,31 2,39

BTP 1.8.2014 4,25% 107,42 -

BTP 1.2.2015 4,25% 107,42 2,6

BTP 15.04.2015 3% 101,54 2,69

BTP 1.8.2015 3,75% 104,97 2,73

BTP 1.08.2016 3,75% 104,46 2,97

BTP 01.02.2017 4% 105,67 3,08

BTP 1.8.2017 5,25% 113,25 3,21

BTP 01.02.2018 4,5% 107,73 3,38

BTP 01.08.2018 4,5% 106,98 3,53

BTP 1.2.2019 4,25% 104,93 3,64

BTP 01.03.2019 4,5% 106,53 3,66

BTP 01.09.2019 4,25% 103,99 3,77

BTP 1.2.2020 4,5% 105,34 3,85

BTP 01.03.2020 4,25% 103,23 3,88

BTP 01.09.2020 4% 100,48 3,97

BTP 1.8.2021 3,75% 98,74 3,93

BTP 01.08.2023 4,75% 105,25 4,26

BTP 15.09.2023 2,6% 104,45 2,2

BTP 1.11.2023 9% 148,5 4,29

BTP 01.03.2025 5% 106,76 4,43

BTP 1.11.2026 7,25% 132,47 4,5

BTP 1.11.2027 6,5% 123,57 4,58

BTP 1.11.2029 5,25 108,26 4,65

BTP 01.05.2031 6% 117,9 4,71

BTP 1.2.2033 5,75% 114,84 4,74

BTP 01.08.2034 5% 104,6 4,74

BTP 1.2.37 4% 90,2 4,7

BTP 01.08.2039 5% 104,58 4,77

BTP 01.09.2040 5% EUR 103,98 4,81

BTP 15.09.2041 2,55% 102,21 2,46

CCT

CCT 1.6.2010 100,068 0,5

CCT 1.12.2010 100,164 0,44

CCT 1.5.2004-2011 100,149 0,48

CCT 1.11.2011 100,107 0,53

CCT 1.3.2005-2012 100,09 0,61

CCT 1.11.2012 99,96 0,62

CCT 1.7.2006-2013 99,84 0,73

CCT 1.3.2014 IND 99,54 0,75

CCT 1.12.2014 99,31 0,75

CCT 01.09.2015 99,09 0,79

CCT 01.07.2016 IND 98,52 0,87

CCT 1.03.2017 98,03 0,91

CTZ

CTZ 30.04.2010 99,786 0,69

CTZ 30.09.2010 99,723 0,62

CTZ 31.03.2011 99,184 0,87

CTZ 30.06.2011 98,731 1,05

CTZ 30.09.2011 98,166 1,22

CTZ 29.02.2012 97,34 1,43

BTP INDICIZZATI

BTPI 15.9.2010 0,95% 101,454 -

BTPI 15.9.2012 1,85% 105,24 -

BTPI 15.9.2014 2,15% 106,65 0,62

BTPI 15.9.2017 2,10% 104,56 1,49

BTPI 15.09.2019 2,35% 103,9 1,88

BTPI 15.9.2035 2,35% 103,3 2,18

ORO FINO (EURO/GR) 25.72 27.71

ARGENTO (EURO/KG) 382.18 438.99

LONDRA ($/ONCIA) 1160.65 1161.1

ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 18.34 18.37

STERLINA V.C. 182.15 203.23

STERLINA N.C. (ANT.73) 182.15 203.23

STERLINA (POST.74) 182.15 203.23

KRUGERRAND 774.69 857.32

MARENGO ITALIANO 141.51 161.65

MARENGO SVIZZERO 140.48 160.00

MARENGO FRANCESE 140.48 160.00

MARENGO BELGA 140.48 160.00

MARENGO AUSTRIACO 140.48 160.00

20 MARCHI 175.85 196.25

10 DOLLARI LIBERTY 433.82 480.30

1,000 1,147 0,798 0,696 0,134 0,743 0,126 0,103 0,747

0,872 1,000 0,696 0,607 0,117 0,648 0,110 0,090 0,652

125,340143,738 100,000 0,873 0,168 0,931 0,158 0,129 93,649

1,436 1,647 1,146 1,000 0,193 1,067 0,181 0,148 1,073

7,443 8,535 5,938 5,182 10,000 5,527 0,938 0,768 5,561

1,347 1,544 1,074 0,937 0,181 1,000 0,170 0,139 1,006

7,937 9,102 6,332 5,525 1,066 5,894 10,000 0,819 5,930

9,694 11,117 7,734 6,749 1,302 7,199 1,221 10,000 7,243

1,338 1,535 1,068 0,932 0,180 0,994 0,169 0,138 1,000

1 SETT. 0.346 0.351

2 SETT. 0.358 0.363

3 SETT. 0.371 0.376

1 MESE 0.403 0.409

2 MESI 0.502 0.509

3 MESI 0.641 0.65

4 MESI 0.747 0.757

5 MESI 0.842 0.854

6 MESI 0.952 0.965

7 MESI 0.992 1.006

8 MESI 1.038 1.052

9 MESI 1.094 1.109

10 MESI 1.135 1.151

11 MESI 1.176 1.192

12 MESI 1.221 1.238

Page 33: 10.04.2010 - libero

33Sabato 10 aprile 2010

AACEA 7,34 1,31 7,3033 7,21 8,075 -1,87 18/05/09 1.563,2ACEGAS-APS 4,3 7,9 4,1541 3,8 4,3 5,2 05/07/10 236,4ACOTEL GROUP 63,09 0,94 62,8128 59,02 72,81 -8,43 26/05/03 263,1ACQUE POTABILI 1,695 0,3 1,707 1,6 1,915 -13,03 02/05/06 61ACSM 0,93 2,71 0,9204 0,84 1,089 -11,93 05/07/10 71,3ACTELIOS 3,625 -0,55 3,633 3,405 3,88 0,69 20/05/10 245,3AEDES 0,2345 -0,68 0,2357 0,2048 0,2525 14,67 07/05/07 171AEFFE 0,405 -2,29 0,4059 0,4015 0,5375 -22,56 18/05/09 43,5AEGON 5,265 0,67 5,267 4,165 5,265 13,59 25/04/08 830,9AEROPORTO DI FIRENZE 13,52 -1,31 13,5654 13,51 14,55 -5,98 10/05/10 122,1AHOLD KON 10,23 3,65 10,23 8,86 10,23 16,12 30/04/08 1.219,3AICON 0,347 -1,14 0,3427 0,2645 0,351 13,03 37,8ALCATEL-LUCENT 2,32 0,87 2,3313 1,943 2,63 -0,85 04/06/07 5.376,6ALERION 0,6205 -1,27 0,6286 0,489 0,65 20,25 03/05/10 273,1ALLIANZ 93,45 -0,27 93,2784 78,12 95,11 7,48 30/04/09 42.417AMPLIFON 3,92 -0,82 3,9142 2,91 3,985 29,16 10/05/10 777,8ANSALDO STS 15,34 1,19 15,3071 13,09 15,34 15,25 24/05/10 1.534ANTICHI PELLETTIERI 0,6 0,17 0,6036 0,575 0,7845 -23,18 26/05/08 27,3APULIA PRONTOP 0,408 - 0,4047 0,375 0,458 -3,2 27/04/09 96,3ARENA 0,0328 -0,91 0,0331 0,0263 0,0394 -11,59 24/07/00 41,9ARKIMEDICA 0,65 -0,31 0,6464 0,6105 0,74 -10,9 56,2ASCOPIAVE 1,688 0,24 1,6804 1,483 1,7 12,08 10/05/10 395,7ASTALDI 5,695 0,35 5,7007 4,75 6,195 -4,85 03/05/10 560,5ATLANTIA 17,65 0,68 17,6599 16,7 19 -3,29 24/05/10 10.090,7AUTOGRILL 9,265 1,2 9,2575 8,445 9,435 5,05 21/07/08 2.357AUTOS MERIDIONALI 24,41 1,08 24,2783 16 24,41 53,14 12/04/10 106,8AUTOSTR TO-MI 10,9 0,37 10,8531 8,99 11,02 5,62 10/05/10 959,2AXA 16,93 3,61 16,8805 14,14 17,32 1,32 07/05/09 35.369,4AZIMUT 9,775 2,46 9,7573 7,875 9,93 4,21 24/05/10 1.400,3A2A 1,415 1,73 1,4073 1,247 1,469 -3,48 21/06/10 4.433,1

BB CARIGE 1,982 0,61 1,9754 1,7967 2,0225 7,12 03/05/10 3.202,9B CARIGE RSP 2,935 1,47 2,8659 2,795 2,99 0,69 03/05/10 511,6B DESIO BRIA RSP 4,065 - 4,0324 4 4,125 1,37 04/05/09 53,7B DESIO E BRIANZA 4,1925 1,02 4,187 3,9775 4,345 -0,18 04/05/09 490,5B IFIS 7,53 0,13 7,5056 6,465 7,545 3,01 26/04/10 258,3B INTERMOBILIARE 4,1775 -0,12 4,1721 3,1325 4,295 32,51 05/05/08 651,8B M.PASCHI SIENA 1,092 1,49 1,0873 1,076 1,331 -11,07 18/05/09 5.998,3B P DI SONDRIO 7,21 1,34 7,1869 6,545 7,63 0,77 06/04/10 2.221,7B P EMILIA ROMAGNA 9,975 0,86 9,9299 9,25 11,3197 -3,29 27/04/09 2.530,6B POP ETRURIA E LAZIO 4,0325 0,62 4,0134 3,81 4,21 2,15 11/05/09 303,3B POP MILANO 4,6525 2,7 4,6059 4,2475 5,455 -6,58 21/05/09 1.931B POP SPOLETO 4,6 -0,65 4,5964 4,26 4,8 -5,54 10/05/10 136,8B PROFILO 0,58 -0,34 0,5853 0,555 0,679 -11,85 02/06/08 392,7B SANTANDER 10,45 3,67 10,2973 9,125 12 -10,53 02/02/09 85.991,2B SARDEGNA RSP 10,67 0,57 10,6762 10 10,98 1,91 03/05/10 70,4BANCA GENERALI 8,495 1,13 8,4698 6,805 8,65 -0,06 10/05/10 945,6BANCO POPOLARE 5,2 3,07 5,1622 4,3099 5,4542 2,39 19/05/08 3.330,5BANCO POPOLARE 2010 W 0,03 2,74 0,0292 0,029 0,0839 -46,43 19/05/08 3.330,5BASF 47 1,38 46,8311 39,57 47,16 8 04/05/09 43.387BASICNET 2,6675 -0,09 2,6499 1,915 2,685 36,79 25/05/09 162,7BASTOGI 2,05 - 2,0465 2,02 2,24 -2,61 36,5BAYER 50,35 1,35 50,1573 47,05 56,42 -10,09 13/05/09 38.484,6BB BIOTECH 49,25 -0,22 49,1958 49 52,18 -2,09 31/03/10 897,6B&C SPEAKERS 2,84 0,44 2,8236 2,5 2,84 13,15 04/05/09 31,2BCA FINNAT 0,563 0,09 0,5622 0,552 0,619 -5,85 24/05/10 204,3BEE TEAM 0,4565 2,35 0,4563 0,437 0,5 -8,61 06/05/02 31,6BEGHELLI 0,704 0,57 0,7016 0,65 0,753 1,96 18/05/09 140,8BENETTON 6,195 2,31 6,1553 5,54 6,7 -0,72 03/05/10 1.131,7BENI STABILI 0,7115 2,45 0,7038 0,587 0,7275 23,74 06/04/10 1.363,1BEST UNION COMPANY 1,398 2,34 1,3972 1,35 1,617 -1,2 13,1BIALETTI INDUSTRIE 0,533 -0,93 0,5364 0,497 0,64 7,79 40BIANCAMANO 1,507 6,88 1,5087 1,345 1,565 1,48 07/07/08 51,2BIESSE 6,115 1,16 6,0496 5,51 6,61 14,84 12/05/08 167,5BIOERA 1,01 -1,94 1,01 1,01 1,7 -38,75 26/05/08 9BMW 34,86 0,75 34,86 28,87 35,38 9,8 15/05/09 20.985,6BNP PARIBAS 56,53 2,08 56,2784 47,52 59,8 0,95 20/05/09 51.560,8BOERO 21 - 21 19 21 5 28/04/08 91,1BOLZONI 1,45 0,69 1,4549 1,388 1,53 6,23 18/05/09 37,7BON FERRARESI 34,1 -0,2 34,0111 30,01 35,2 -2,57 18/05/09 191,8BORGOSESIA 1,152 0,17 1,1476 1,15 1,411 -15,79 19/08/81 78,6BORGOSESIA RSP 1,34 -0,74 1,3088 1,299 1,396 -1,11 04/02/08 1,2BREMBO 5,87 0,77 5,8721 4,45 5,895 12,45 03/05/10 392BRIOSCHI 0,2171 0,51 0,2164 0,2016 0,2391 -0,41 19/05/03 171BULGARI 6,235 1,96 6,1786 5,335 6,47 8,34 18/05/09 1.878,7BUONGIORNO 1,088 0,65 1,0884 0,989 1,2 -6,21 115,7BUZZI UNICEM 10,03 1,26 10,03 9,105 12,12 -11,08 18/05/09 1.658,5BUZZI UNICEM RSP 6,41 1,75 6,3778 5,685 7,67 -11,4 18/05/09 261

CCAD IT 5,125 0,69 5,108 4,97 5,875 -6,48 10/05/10 46CAIRO COMMUNICATION 2,9575 - 2,9518 2,65 3,2225 -4,6 10/05/10 231,7CALEFFI 1,149 2,59 1,1457 0,951 1,149 7,58 19/05/08 14,4CALTAGIRONE 2,275 2,02 2,2161 2,1525 2,45 -6,95 18/05/09 273,3CALTAGIRONE EDITORE 1,984 0,76 2,0005 1,752 1,984 13,57 18/05/09 248CAMFIN 0,282 -0,53 0,2814 0,2465 0,313 -7,99 19/05/08 189,3CAMPARI 7,75 -0,64 7,7751 7,02 8,34 6,24 24/05/10 2.250,6CAPE LIVE 0,3525 -0,14 0,3569 0,329 0,42 7,8 17,9CARRARO 2,5425 -1,45 2,5433 2,25 2,65 15,05 05/05/08 116,9CARREFOUR 37,05 0,95 36,7095 33,4 37,3 10,56 04/05/09 26.116,6CATTOLICA ASSICURAZIONI 23,84 0,08 23,8272 21,4 24 0,46 05/05/08 1.289,5CDC 2,38 1,28 2,3774 1,85 2,38 14,7 23/05/05 29,2CELL THERAPEUTICS 0,493 4,01 0,4967 0,4055 0,848 -38,72 303,9CEMBRE 4,6 3,9 4,528 4,4275 4,82 -1,29 17/05/10 78,2CEMENTIR HOLDING 3,045 1,08 3,0346 2,79 3,345 -9,91 24/05/10 484,5CENTRALE DEL LATTE TO 2,74 1,86 2,7091 2,35 2,7825 14,29 05/05/08 27,4CHL 0,163 -0,12 0,1624 0,145 0,1906 -11,89 24,9CIA 0,305 - 0,3018 0,272 0,3275 -7,58 11/05/09 28,2CICCOLELLA 1,018 2,41 0,9993 0,8085 1,042 7,27 21/05/01 183,8CIR 1,798 0,5 1,7979 1,533 1,918 -0,94 12/05/08 1.424,2CLASS EDITORI 0,605 3,86 0,5973 0,545 0,697 -10,24 12/05/08 62,1COBRA 1,839 1,88 1,834 1,689 2,17 -7,59 38,7COFIDE 0,7695 0,72 0,7706 0,628 0,794 16,59 12/05/08 553,4COGEME SET 0,746 1,08 0,7426 0,71 0,96 -22,29 42,6CONAFI PRESTITO’ 1,069 -0,09 1,0649 0,9155 1,2 -7,04 08/06/09 49,7CR ARTIGIANO 1,829 0,22 1,8152 1,751 1,909 -0,76 26/04/10 520,9CR BERGAMASCO 24,69 0,86 24,9013 22,8 24,87 5,97 04/05/09 1.524CR VALTELLINESE 4,895 0,72 4,8703 4,6975 5,72 -12,59 26/04/10 1.019,1CREDEM 5,18 0,1 5,1894 4,685 5,755 -3,9 19/05/08 1.721,8CREDIT AGRICOLE 13,2 1,93 13,1462 10,08 13,41 6,71 27/05/09 29.387,7CRESPI 0,1913 -4,06 0,1911 0,1902 0,245 -6,68 19/05/03 11,5CSP INTERNATIONAL 1,03 -3,56 1,0521 0,75 1,069 36,33 01/06/09 34,3

DDADA 5,175 2,07 5,1506 4,83 6,055 -12,36 83,9DAIMLER 35,36 0,4 35,3624 30,34 37,5 -5,76 09/04/09 34.107,5DAMIANI 0,9415 0,37 0,9527 0,917 1,067 -11,84 77,8D’AMICO 1,201 1,26 1,1976 1,097 1,378 9,68 27/04/09 180,1DANIELI & C 20,25 -0,54 20,2254 16,28 20,46 16,45 09/11/09 827,8DANIELI & C RSP 10,98 1,39 10,8568 8,75 11,12 19,35 09/11/09 443,9DANONE 45 2,25 45,2472 40,21 46,11 4,65 30/04/09 23.121,1DATALOGIC 3,9375 0,38 3,8639 3,8525 4,1175 -3,26 04/05/09 230,1DEA CAPITAL 1,343 0,15 1,3316 1,16 1,345 6,42 411,8DE’LONGHI 3,155 0,48 3,1323 2,8 3,2575 -0,24 03/05/10 471,7DEUTSCHE BANK 57,5 2,22 57,4158 43,33 58,09 14,68 27/05/09 32.824,4DEUTSCHE TELEKOM 10,02 0,55 10,0367 9,24 10,55 -1,76 04/05/09 43.700,4DIASORIN 28,45 1,39 28,4137 23,31 28,82 14,35 15/06/09 1.564,8DIGITAL BROS 2,11 - 2,1214 2,08 2,335 -6,43 08/12/08 29,8DMAIL GROUP 5 0,2 4,9714 4,99 5,75 -4,49 19/05/08 38,3DMT 15,76 1,03 15,5822 13,2 17,6 -1,5 178,2

EEDISON 1,15 1,68 1,1361 0,9705 1,151 8,29 12/04/10 5.958,3EDISON RSP 1,551 0,19 1,566 1,285 1,551 20,23 24/03/10 171,5EEMS 1,626 4,23 1,6211 1,028 1,719 30,92 69,1EL EN 12,4 2,39 12,1635 11,23 13,12 3,77 18/05/09 59,8ELICA 1,846 -1,02 1,8588 1,691 2 -3,95 04/05/09 116,9EMAK 4,04 -0,62 4,0734 3,54 4,065 15,93 07/06/10 111,7

ENEL 4,1775 1,4 4,1586 3,73 4,2 3,21 21/06/10 39.282,5ENERVIT 1,372 -2,7 1,3833 1,325 1,48 -2 01/06/09 24,4ENGINEERING 25,76 -0,73 26,0743 24,1 27,8 -6,67 09/06/08 322ENI 17,59 1,38 17,551 16,01 18,56 -1,18 31/03/10 70.454,3ENIA 5,93 0,34 5,9378 5,215 6,07 12,1 22/06/09 639,7E.ON 28,21 2,36 28,133 25,69 29,45 -3,29 07/05/09 56.448,2ERG 10,73 0,85 10,7038 9,18 10,79 10,85 16/04/10 1.612,9ERG RENEW 0,85 4,29 0,8539 0,6645 0,977 30,77 10/05/99 112,8ERGYCAPITAL 0,769 -0,13 0,7743 0,501 1,192 60,38 56,6ESPRESSO 2,2325 0,79 2,2082 1,805 2,39 -0,56 21/04/08 914,4ESPRINET 7,74 1,04 7,7074 7,54 9,87 -14,8 04/05/09 405,6EUROTECH 2,72 0,93 2,7255 2,435 2,91 -4,48 96,6EUTELIA 0,214 -0,93 0,2152 0,2139 0,389 -38,86 14EVEREL GROUP 0,0955 - 0,0874 0,0955 0,0955 - 10/07/00 7,3EXOR 13,22 0,76 13,2327 10,86 14,13 -2,65 11/05/09 2.118,6EXOR PRV 7,66 2,07 7,6411 6,075 7,78 4,29 11/05/09 588,3EXOR RSP 9,48 0,85 9,4982 8,17 10,16 -5,2 11/05/09 86,9EXPRIVIA 1,17 1,04 1,1632 1,075 1,26 -4,49 26/04/10 60,1

FFASTWEB 15,14 0,4 15,1561 13,64 19,45 -21,55 22/10/07 1.203,8FIAT 9,685 0,26 9,737 7,73 10,87 -5,51 19/04/10 10.578,4FIAT P 6,01 0,5 6,0219 4,735 6,345 0,17 19/04/10 620,8FIAT RSP 6,39 0,63 6,3766 5,02 6,655 1,51 19/04/10 510,6FIDIA 4,375 0,63 4,3308 3,95 4,7 -5,41 20/05/02 22,4FIERA MILANO 4,4675 - 4,4054 4,02 4,5875 -0,72 04/05/09 188,3FILATURA DI POLLONE 0,7 2,79 0,7185 0,4025 0,748 77,66 29/04/02 7,5FINARTE CASA D’ASTE 0,1725 2,92 0,1653 0,165 0,2049 -13,97 10/05/99 8,6FINMECCANICA 10,41 1,86 10,3929 9,205 11,32 -6,97 24/05/10 6.018,5FNM 0,56 -0,18 0,5611 0,5065 0,5915 -3,53 139,2FONDIARIA SAI 11,3 -0,88 11,3661 10,61 12,1 1,71 18/05/09 1.406,7FONDIARIA SAI RSP 7,835 -0,89 7,87 7,44 8,235 -0,38 18/05/09 333,5FORTIS 2,62 3,87 2,5881 2,395 2,905 1,55 02/05/08 6.161,4FRANCE TELECOM SA 17,37 - 17,4521 16,3 17,85 -0,97 02/06/09 45.411,2FULLSIX 1,13 -0,88 1,1264 1,117 1,232 -9,46 12,6

GGABETTI 0,439 0,57 0,4417 0,416 0,655 -30,04 15/05/06 38,8GAS PLUS 6,165 1,07 6,1374 5,855 6,48 0,82 25/05/09 276,9GDF SUEZ 28,7 1,16 29,0589 26,3 30,5 -4,33 06/05/09 62.957,6GEFRAN 2,24 0,11 2,2427 2,015 2,5 0,22 04/05/09 32,3GEMINA 0,67 3,16 0,6644 0,579 0,67 17,54 18/06/07 984,4GEMINA RSP 1,549 3,2 1,5547 1,466 1,72 -10,46 18/05/09 5,8GENERALI 17,76 0,11 17,6616 16,04 19,19 -5,63 18/05/09 27.650,1GEOX 5,18 1,47 5,1579 4,3925 5,375 7,41 24/05/10 1.342,7GEWISS 3,17 0,63 3,1239 2,605 3,1975 16,54 17/05/10 380,4GRANITIFIANDRE 3,7 -0,8 3,694 3,335 3,815 5,71 24/05/10 136,4GREENVISION 5,595 0,63 5,686 5,39 7,35 -12,65 25/05/09 32,8GRUPPO COIN 5,07 -0,59 5,0371 3,99 5,24 10,7 710,2GRUPPO MINERALI MAFFEI 5,07 - 5,0953 4,5525 5,31 3,47 30,4

HHERA 1,713 0,65 1,707 1,605 1,746 5,81 01/06/09 1.910

II GRANDI VIAGGI 1,035 -0,48 1,0241 0,92 1,045 7,81 07/04/08 46,6IGD 1,48 -0,8 1,4772 1,443 1,594 -5,07 24/05/10 457,7IL SOLE 24 ORE 1,739 0,52 1,729 1,661 1,969 -9,38 28/04/08 75,4IMA 14,88 0,68 14,7986 12,89 14,88 15,71 25/05/09 507,4IMMSI 0,9 1,75 0,899 0,771 0,906 7,14 26/05/08 308,9IMPREGILO 2,5675 1,99 2,5576 2,1625 2,5925 3,11 18/05/09 1.033,3IMPREGILO RSP 8,15 - 7,8571 7,745 8,75 -6,16 18/05/09 13,2INDESIT 9,05 1,17 9,0486 7,91 9,715 15,95 26/03/10 1.028,4INDESIT RSP 8,025 0,31 8,1894 7,69 8,56 2,88 18/05/09 4,1ING GROEP 7,585 1,27 7,5704 6,17 7,86 9,22 14/08/08 15.635INTEK 0,5895 12,72 0,5625 0,3155 0,5895 87,14 11/05/09 76,9INTEK R 0,79 5,33 0,7848 0,6039 0,85 29,08 11/05/09 4,5INTERPUMP 3,8 2,29 3,7781 3,145 3,9975 2,43 12/05/08 367,7INTESA SANPAOLO 2,7425 1,48 2,7275 2,5575 3,2025 -12,94 19/05/08 32.496,8INTESA SANPAOLO RSP 2,235 2,17 2,2135 1,937 2,485 -4,69 18/05/09 2.084,1INV E SVIL 2012 W 0,0094 -3,09 0,0095 0,009 0,0143 - 18/05/09 2.084,1INVEST E SVILUPPO 0,0639 -1,99 0,0642 0,0631 0,089 -5,19 18/06/01 15,5IRCE 1,38 -2,34 1,4037 1,365 1,59 -10,21 14/06/10 38,8IRIDE 1,427 -0,07 1,4281 1,294 1,452 7,29 22/06/09 1.052,5ISAGRO 3,28 0,92 3,2794 3,2 3,705 -0,91 08/05/06 57,6IT HOLDING 0,1761 - 0,1844 0,1761 0,1761 - 04/06/01 43,3IT WAY 3,6 0,07 3,5951 3,4025 3,7925 - 02/02/09 15,9ITALCEMENTI 9,155 3,45 9,1296 7,915 10,25 -4,39 18/05/09 1.621,5ITALCEMENTI RSP 4,95 2,64 4,9358 4,46 5,445 -2,75 18/05/09 521,9ITALMOBILIARE 31,61 1,61 31,6216 26,91 33 2,13 19/05/08 701,2ITALMOBILIARE RSP 22,35 1,64 22,2609 19,38 23,48 0,59 19/05/08 365,3IW BANK 1,89 0,91 1,8797 1,802 2 -5,03 19/04/10 139,1

JJUVENTUS FC 0,83 - 0,8269 0,827 0,928 -7,21 04/11/02 167,3

KKERSELF 7,1 0,64 7,0934 6,84 9,1 -18,86 24/05/10 123,7KINEXIA 2,7125 -0,82 2,717 2,17 2,88 23,86 17/07/91 57,9KME GROUP 0,3 -0,99 0,2993 0,293 0,3635 -2,76 11/05/09 114,4KME GROUP RSP 0,67 3,08 0,661 0,5602 0,7 20,24 11/05/09 24,6KME GROUP 2011 W 0,023 -0,86 0,0229 0,023 0,039 -17,86 11/05/09 24,6K.R.ENERGY 0,0974 -1,52 0,098 0,0901 0,199 -35,45 91,2

LLA DORIA 2,4025 0,1 2,41 2,15 2,48 11,36 03/05/10 74,5LANDI RENZO 3,305 0,3 3,3229 3,22 3,99 -3,15 03/05/10 371,8LAZIO S.S. 0,338 - 0,3392 0,3335 0,374 0,75 22,9L’OREAL 79 - 79 71,52 79,99 0,89 21/04/09 47.590,6LOTTOMATICA 14,7 1,52 14,6453 13,13 14,7 4,78 24/05/10 2.528,6LUXOTTICA GROUP 20,4 2,67 20,2879 17,91 20,4 13,02 23/11/09 9.481,7LVMH 87,5 1,8 86,9741 75,52 90,8 9,8 27/11/09 42.869,5

MMAIRE TECNIMONT 3,2675 3,57 3,2699 2,2675 3,2675 32,29 18/05/09 1.053,8MANAGEMENT E C 0,1577 3,61 0,1565 0,129 0,1577 9,51 73,9MARCOLIN 1,62 1,31 1,6147 1,311 1,62 8,43 12/05/03 100,7MARIELLA BURANI F.G. 2,5225 - 2,5739 2,5225 2,5225 - 26/05/08 75,4MARR 6,945 0,07 6,9297 5,885 6,955 16,72 24/05/10 462MEDIACONTECH 2,9525 0,43 2,9425 2,8425 3,395 -10,53 22/04/02 54,8MEDIASET 6,315 1,12 6,2647 5,27 6,485 10,11 18/05/09 7.459,5MEDIOBANCA 7,95 0,57 7,9365 7,34 8,83 -4,39 24/11/08 6.845,7MEDIOLANUM 4,39 0,34 4,3878 3,78 4,5475 0,63 23/11/09 3.210,9MEDITERRANEA ACQUE 2,63 -0,75 2,6388 2,38 2,715 -4,28 04/05/09 201,7MERIDIANA FLY 0,1339 0,6 0,1357 0,1289 0,1572 -14,06 91,1MERIDIE 0,568 -1,98 0,5562 0,4995 0,6 -5,1 28,8MID IND C 2010 W 0,03 - 0,03 0,021 0,179 -79,85 28,8MID INDUSTRY CAPITAL 13,5 1,2 13,5 13 15,49 -11,76 11/05/09 51,3MILANO ASS 2,06 -0,24 2,062 1,954 2,1775 0,49 27/04/09 1.148,3MILANO ASS RSP 2,2575 0,33 2,2417 2,13 2,3125 1,12 27/04/09 69,4MITTEL 3,7325 -0,99 3,7417 3,25 4,16 -6,22 01/02/10 263,2MOLMED 1,511 -2,26 1,5155 1,511 1,88 -14,34 159MONDADORI 3,1025 0,16 3,1088 2,5925 3,22 0,16 19/05/08 804,9MONDO HE 0,1679 1,76 0,1665 0,143 0,176 0,36 3,5MONDO TV 7,97 0,63 8,0503 6,8 8,365 7,27 28/02/05 35,1MONRIF 0,474 -0,84 0,468 0,4405 0,485 5,33 22/05/06 71,1MONTEFIBRE 0,201 0,5 0,1987 0,1215 0,201 43,37 20/05/02 26,1MONTEFIBRE RSP 0,5005 -2,05 0,4982 0,255 0,511 92,13 19/05/03 13MONTI ASCENSORI 1,198 1,7 1,1983 1,178 1,46 -14,67 21/09/09 15,9MUNICH RE 121,98 0,19 121,6239 106,3 122,35 11,11 23/04/09 25.177,1MUTUIONLINE 5,705 -2,23 5,6731 5,19 5,865 0,97 04/05/09 225,4

NNICE 2,985 1,53 2,9595 2,5 3 -0,5 24/05/10 346,3NOEMALIFE 6,25 - 6,2244 5,45 6,3 13,64 27,1NOKIA CORPORATION 11,35 -0,61 11,3686 8,985 11,7 27,03 24/04/09 43.140,8NOVA RE 1,19 - 1,19 1,15 1,19 3,48 04/06/07 16,1

OOLIDATA 0,459 0,88 0,4528 0,45 0,557 -7,46 10/05/04 15,6OMNIA NETWORK 0,299 - 0,2969 0,299 0,299 - 7,8

PPANARIAGROUP 1,859 2,2 1,8449 1,714 2,24 -1,48 11/05/09 84,3PARMALAT 2,115 2,67 2,072 1,724 2,115 8,29 19/04/10 3.655,2PARMALAT 2015 W 1,043 5,09 1,0292 0,74 1,043 9,73 19/04/10 3.655,2

PHILIPS 24,11 0,46 24,4211 20,87 25,91 15,36 30/03/09 23.444,8PIAGGIO 2,37 1,72 2,3601 1,778 2,4475 18,5 17/05/10 938,6PIERREL 4,175 2,08 4,122 4,04 5,6 -1,07 62,4PININFARINA 2,7 - 2,7086 2,675 3 -2,79 23/05/05 81,4PIQUADRO 1,274 0,87 1,2661 1,029 1,274 11,27 27/07/09 63,7PIRELLI E C. 0,4355 -0,34 0,4335 0,3675 0,469 3,69 24/05/10 2.279PIRELLI E C. RSP 0,5475 0,37 0,5455 0,432 0,5575 21,67 19/05/08 73,8PIRELLI REAL ESTATE 0,459 0,22 0,4542 0,3785 0,5395 -10,35 21/04/08 386,1POLIGRAFICA S.FAUSTINO 11,5 0,35 11,455 10,12 12,24 -0,78 08/05/00 13,7POLIGRAFICI 0,4745 -0,21 0,4625 0,4215 0,492 5,33 21/05/07 62,6POLTRONA FRAU 0,808 -0,86 0,8113 0,667 0,85 -3,23 26/05/08 113,1PPR 100,5 -1,21 101,28 81,5 101,73 24,84 11/05/09 12.718,8PRAMAC 1,5 - 1,4938 0,995 2,28 50,15 30/06/08 45,8PREMAFIN 1,05 - 1,0479 0,97 1,075 -0,94 26/05/08 430,9PREMUDA 0,918 1,21 0,9118 0,907 1,054 -8,2 04/05/09 129,2PRIMA INDUSTRIE 8,2 - 8,2099 7,2 9,45 4,19 26/05/08 70,8PRYSMIAN 15,81 2,6 15,623 12,17 15,81 29,7 19/04/10 2.874,6

RRATTI 0,2271 0,44 0,2278 0,2198 0,3 -14,17 18/05/98 53,3RCF GROUP 0,92 0,55 0,9129 0,887 1 -2,65 11/05/09 29,4RCS MEDIAGROUP 1,371 0,29 1,3706 1,03 1,371 8,12 19/05/08 1.004,5RCS MEDIAGROUP RSP 0,8215 1,48 0,821 0,71 0,8215 5,86 24,1RDB 2,11 0,6 2,1096 2 2,4 -1,86 12/05/08 96,8REALTY VAILOG 2,36 - 2,3421 2,09 2,485 -1,46 58,4RECORDATI 5,61 -0,53 5,5956 5,065 5,77 7,88 26/04/10 1.173,2RENAULT 35,6 -0,95 35,77 29,5 39,99 -1,66 15/05/08 10.143,8RENO DE MEDICI 0,2158 1,79 0,2123 0,196 0,256 -12,28 13/05/02 81,4REPLY 16,64 -0,12 16,6746 15,15 17,4 4 31/05/10 153,5RETELIT 0,405 - 0,4014 0,385 0,465 -7,95 64,6RICCHETTI 0,4295 -1,04 0,436 0,3915 0,573 -13,23 19/05/08 23RICHARD GINORI 1735 0,076 -0,26 0,0756 0,0753 0,111 -24,83 27/05/02 35,1RISANAMENTO 0,38 - 0,3785 0,364 0,4335 -9,74 19/06/06 104,2ROMA A.S. 0,9525 3,31 0,9394 0,7595 0,9525 12,79 126,2ROSSS 1,09 1,77 1,0813 0,9555 1,288 -11,02 12,6RWE 66,31 - 66,31 61,6 69 -3,9 18/04/08 34.707

SSABAF 17,5 3,86 17,2933 15,17 17,5 7,43 24/03/10 201,8SADI SERVIZI INDUSTR 0,409 2,25 0,4075 0,399 0,513 -12,98 01/06/09 37,9SAES GETTERS 5,79 0,17 5,7182 5,76 6,24 -4,22 27/04/09 88,4SAES GETTERS RSP 4,79 -1,24 4,7718 4,79 5,6 -11,3 27/04/09 35,7SAFILO GROUP 0,4565 3,4 0,4587 0,3045 0,4565 15,25 12/05/08 518,8SAIPEM 29,49 1,83 29,4078 23,16 30,15 22,37 24/05/10 13.012,9SAIPEM RCV 29,93 - 29,93 23 29,93 24,6 18/05/09 4,4SANOFI-AVENTIS 55,55 1 55,5353 51,79 57,86 0,22 23/04/09 73.077,4SAP 35,82 - 35,82 31,5 36,45 8,55 20/05/09 43.906,8SARAS 2,11 3,94 2,1049 1,664 2,305 -3,54 18/05/09 2.006,6SAT 9,84 0,92 9,491 9,2 10,72 -7,34 25/05/09 97SAVE 7,6 1,33 7,5576 5,78 7,6 28,92 03/05/10 420,6SCREEN SERVICE 0,688 1,33 0,6863 0,637 0,7385 0,07 01/03/10 95,3SEAT PAGINE GIALLE 0,1726 0,58 0,1731 0,157 0,2063 6,22 21/05/07 332,6SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,61 6,62 1,61 1 1,61 46,36 19/05/08 1,1SERVIZI ITALIA 5,18 -0,1 5,163 5,08 5,565 -0,77 26/04/10 83,9SIAS 7,195 0,07 7,1363 6,235 7,195 10,02 16/11/09 1.636,9SIEMENS 74,6 0,65 74,9334 61,98 76,3 14,77 28/01/09 68.199,6SNAI 2,925 -2,5 2,9647 2,21 3,07 -2,82 24/07/00 341,7SNAM RETE GAS 3,7975 1,13 3,7888 3,3775 3,81 9,44 24/05/10 13.560SNIA 0,0985 -1,1 0,0977 0,08 0,1357 -18,6 30/06/03 13,9SNIA 2010 W 0,0025 - 0,0024 0,0021 0,006 -56,14 30/06/03 13,9SOCIETE GENERALE 45,61 2,29 45,5149 38,63 52,5 -7,01 27/05/09 26.487SOCOTHERM 1,425 - 1,4518 1,425 1,425 - 28/05/07 54,9SOGEFI 2,355 1,07 2,3433 1,81 2,355 11,61 28/04/08 273,6SOL 4,2525 -4,22 4,2715 3,69 4,48 6,98 11/05/09 385,7SOPAF 0,1143 1,6 0,1133 0,1065 0,1296 -10,7 25/05/08 48,2SORIN 1,57 1,29 1,5603 1,19 1,57 17,6 738,5STEFANEL 0,27 -3,05 0,2742 0,27 0,35 -24,05 08/05/06 14,6STEFANEL RSP 3,2 - 3,2 3,07 3,45 4,07 08/05/06 0,3STMICROELECTRONICS 7,475 0,67 7,4897 5,775 7,67 18,28 23/02/09 6.804,6

TTAMBURI 1,29 -0,77 1,3034 1,2136 1,3989 4,65 05/05/08 143,3TAS 13,31 - 13,31 12,8 14,9 -5,13 05/05/03 23,6TELECOM ITALIA 1,073 1,13 1,0682 1,014 1,146 -1,38 20/04/09 14.357,7TELECOM ITALIA RSP 0,8455 1,87 0,8409 0,76 0,8655 9,38 20/04/09 5.095,1TELECOM ITALIA MEDIA 0,0767 -2,17 0,0774 0,0763 0,1008 -23,61 24/04/06 252,8TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,082 -2,26 0,0827 0,0815 0,105 -18,08 24/04/06 4,5TELEFONICA 17,9 2,29 17,7391 16,46 19,9 -9,18 12/05/09 84.219,4TENARIS 16,64 1,03 16,6529 15,06 17,37 10,79 23/11/09 19.644,1TERNA 3,1875 0,31 3,1884 2,865 3,23 6,25 23/11/09 6.377,9TERNIENERGIA 3,9 - 3,9004 1,909 4,9 128,74 96,8TISCALI 0,1771 0,45 0,1772 0,1514 0,186 6,88 329,7TOD’S 55,9 0,88 55,7926 45,83 56,03 7,77 18/05/09 1.711,1TOSCANA FINANZA 1,475 - 1,475 1,234 1,48 18,19 45,1TOTAL 44,2 1,4 44,2304 40,38 46,25 -1,87 13/11/09 104.833,9TREVI 13 1,17 12,9686 11,07 13 17,86 13/07/09 832TREVISAN COMETAL 0,7185 - 0,7221 0,7185 0,7185 - 13/06/05 20,3TXT E-SOLUTIONS 7,1 5,81 6,9917 6,3 7,155 6,77 08/05/06 18,5

UUBI BANCA 10,02 0,3 10,0002 9,02 10,5 -0,2 18/05/09 6.475,8UNI LAND 0,815 -0,12 0,819 0,748 0,947 -12,88 12/05/08 130,1UNICREDIT 2,215 1,61 2,2028 1,83 2,31 -0,93 24/05/10 42.690,5UNICREDIT RSP 2,6525 0,76 2,6533 2,56 2,9 -2,96 18/05/09 64,3UNILEVER 22,98 -0,52 22,676 20,11 23,5 1,23 18/11/09 39.404,4UNIPOL 0,827 0,36 0,8264 0,811 0,976 -13,81 19/05/08 1.223,9UNIPOL P 0,557 0,18 0,5572 0,536 0,641 -9,72 19/05/08 507,7

VVALSOIA 4,44 -0,89 4,4058 4,25 4,68 - 10/05/10 46,4VIAGGI DEL VENTAGLIO 0,1376 - 0,1386 0,1376 0,1376 - 04/03/02 20VIANINI INDUSTRIA 1,454 0,28 1,454 1,3 1,469 4,6 18/05/09 43,8VIANINI LAVORI 4,63 0,65 4,6044 4,23 4,7375 -1,44 18/05/09 202,8VITTORIA ASS 3,9775 1,73 3,9421 3,56 4,0325 2,58 11/05/09 261,7VIVENDI 19,31 0,16 19,5117 17,41 21,4 -7,61 12/05/09 22.596,7

WW CAMFIN 11 0,0455 3,41 0,0452 0,0349 0,0555 -12,67 12/05/09 22.596,7W GABETTI 13 0,1244 - 0,1206 0,1202 0,1431 -10,63 12/05/09 22.596,7W INTERPUMP 12 0,269 -0,37 0,2701 0,2295 0,304 15,35 12/05/09 22.596,7W MEDIOBANCA 11 0,085 -2,52 0,0846 0,085 0,1451 -21,51 12/05/09 22.596,7W PRI 2013 2,75 -5,17 2,7757 1,573 2,9975 - 12/05/09 22.596,7W RGINORI 2011 0,025 2,88 0,025 0,011 0,05 - 12/05/09 22.596,7W TISCALI 14 0,0039 2,63 0,0039 0,0038 0,0049 -20,41 12/05/09 22.596,7WARR AEDES 2009-2014 0,0778 0,13 0,0768 0,0618 0,0875 30,76 12/05/09 22.596,7WARR BPM 09-13 3,75 0,33 3,7362 3,73 5,18 -16,71 12/05/09 22.596,7WARR CREVAL 2010 0,3285 - 0,3303 0,288 0,39 - 12/05/09 22.596,7WARR CREVAL 2014 0,4265 -0,81 0,4273 0,386 0,519 - 12/05/09 22.596,7WARR ERGYCAPITAL 11 0,1551 3,4 0,1528 0,1038 0,2402 61,56 12/05/09 22.596,7WARR IKF 10-14 - - - - - - 12/05/09 22.596,7WARR INTEK 2011 0,07 44,93 0,0615 0,0396 0,07 - 12/05/09 22.596,7WARR KME 09-11 0,0205 -2,38 0,0206 0,0205 0,0246 - 12/05/09 22.596,7WARR KRE 09-12 0,0361 -13,84 0,0372 0,0361 0,0879 -58,7 12/05/09 22.596,7WARR MERIDIE 11 0,0203 - 0,02 0,017 0,0265 -25,64 12/05/09 22.596,7WARR PIERREL 08-12 0,298 3,83 0,298 0,2 0,35 38,6 12/05/09 22.596,7WARR RETELIT 08-11 0,1137 -3,64 0,1109 0,105 0,1375 9,86 12/05/09 22.596,7WARR UBI 09-11 0,036 0,84 0,036 0,0315 0,0502 -26,68 12/05/09 22.596,7

YYOOX 6,905 3,91 6,8599 5,095 6,905 32,28 351,9YORKVILLE BHN 0,1287 -0,23 0,1273 0,112 0,1877 -30,73 18/03/93 9,9

ZZIGNAGO VETRO 4,485 -0,33 4,4965 3,78 4,54 15 10/05/10 358,8ZUCCHI 0,475 10,59 0,4591 0,389 0,475 4,63 01/08/05 11,6ZUCCHI RSP 0,57 6,44 0,5412 0,4755 0,592 -4,92 19/05/08 2

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

Mercato Azionario

AAAA Expert A-RT 400 - -

AAA Master Az America - -

AAA Master Az Europa - -

AAA Master Az Internaz - -

AAA Master Az Italia - -

AAA Master Bil Obbl - -

AAA Master Bilanciato - -

Abis Flessibile 5,639 4,25

Agora Cash 5,568 5,35

Agora Risk 4,195 41,87

Agora Selection 4,85 11,91

Agora Valore Protetto 95 6,316 6,94

Agoraflex 6,769 3,85

Alarico Re 4,737 46,29

Alboino Re 6,148 24,58

Alleanza Obbligazionario 5,595 2,7

Allianz Az. America T 13,626 36,45

Allianz Az. America L 13,736 35,49

Allianz Az. Globale L 3,106 29,8

Allianz Az IT All Stars 4,29 28,52

Allianz Azioni Europa L 16,329 41,03

Allianz Azioni Europa T 16,117 41,06

Allianz Azioni Globale T 3,054 29,46

Allianz Azioni Italia L 20,985 27,58

Allianz Azioni ItaliaT 20,64 27,22

Allianz Azioni Pacifico L 5,452 38,31

Allianz Azioni Pacifico T 5,353 38,04

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

Alto Bilanciato 16,296 12,74

Alto Internaz Azionario 4,262 31,38

Alto Internaz Obbl 6,199 4,22

Alto Monetario 7,085 1,37

Alto Obbligazionario 8,828 5,94

Alto Pacifico Azionario 5,863 49,76

Americhe 8,952 34,05

Amundi Azioni QEuro 12,755 34,09

Amundi QBalanced 8,669 12,16

Amundi QReturn 5,712 22,65

Anfiteatro Bond Corporate 4,981 -

Anfiteatro Bond Plus 7,408 -

Anfiteatro Conservative Flex 5,258 -

Anfiteatro Corp Abs Ret 5,644 -

Anfiteatro Corporate BT 5,175 -

Anfiteatro Global Bond 5,671 -

Anfiteatro Global Equity 4,505 -

Anfiteatro Tesoreria 5,682 -

Anfiteatro Total Return 3,319 -

Anima America 4,256 45,5

Anima Asia 6,461 38,14

Anima Convertibile 6,211 29,34

Anima Emer Markets 9,636 60,55

Anima Europa 3,937 29,21

Anima Fondattivo 13,987 25,7

Anima Fondimpiego 19,957 25,67

Anima Fondo Trading 13,034 38,82

Anima Liquidita’ 6,618 2,43

Allianz Azioni Paesi Em.T 9,38 52,17

Allianz Az.Paesi Em. L 9,502 52,11

Allianz F100 L 4,275 29,74

Allianz F100 T 4,2 29,39

Allianz F15 L 5,426 10,28

Allianz F15 T 5,351 10,03

Allianz F30 L 5,267 14,72

Allianz F30 T 5,193 14,41

Allianz F70 L 28,261 24,19

Allianz F70 T 27,707 23,9

Allianz Liquidita’ A 5,596 0,48

Allianz Liquidita’ AT 5,07 -

Allianz Liquidita’ B 5,717 0,83

Allianz Monetario 15,854 2,2

Allianz Multi Europa 7,197 32,37

Allianz Multi Pacifico 7,128 41,15

Allianz MultiAmerica 5,248 33,06

Allianz Multi20 5,876 13,57

Allianz Multi50 4,922 21,41

Allianz Multi90 3,752 32,11

Allianz Reddito Euro L 32,5 5,53

Allianz Reddito Euro T 31,854 5,26

Allianz Reddito Glob. L 15,601 7,88

Allianz Reddito Glob.T 15,305 7,59

Alpi Obbl Internaz 7,226 0,25

Alpi Risorse Naturali 6,082 22,67

Alto America Azionario 4,558 27,25

Alto Azionario 14,797 15,3

Anima Obb Euro 7,175 17,09

Aqqua 4,949 -

Arca Az America 16,624 36,86

Arca Az Europa 9,503 35,1

Arca Az Far East 5,845 35,99

Arca Az Italia 20,112 32,77

Arca Az Paesi Emerg 9,708 53,05

Arca BB 31,389 18,6

Arca Bond 12,439 5,1

Arca Bond Corp 7,037 13,96

Arca Bond Dollari 8,8 0,48

Arca Bond Paesi Em. 13,329 19,64

Arca BT 8,756 0,7

Arca BT Tesoreria 5,772 1,02

Arca Cap.Garantito dic 2013 5,228 4,06

Arca Capitale Gar 06/13 5,073 1,52

Arca Cedola Corp. Bond 5,335 -

Arca Cedola Corp. Bond II 5,043 -

Arca Cedola G Eur Bnd II 4,985 -

Arca Cedola Gov. Euro Bond 5,111 -

Arca Cinque S Comp A 5,491 17,48

Arca Cinque S Comp C 4,674 24,97

Arca Cinque S Comp E 3,484 31,87

Arca Corporate BT 5,54 8,84

Arca MM 14,751 2,11

Arca Obbl Europa 8,361 7,44

Arca Rend Assoluto T3 5,199 11,26

Arca Rend Assoluto T5 4,983 16,21

Arca RR 9,011 6,77

Arca TE 16,497 14,26

Arca 27 11,379 35,29

Aureo Azioni Globale 9,186 32,59

Aureo Cash Dynamic 5,224 0,91

Aureo Defensive 5,076 2,94

Aureo FF 1Classe Crescita 3,869 27,48

Aureo FF 1Classe Dinamico 4,055 19,97

Aureo FF 1Classe Flesse 5,451 8,05

Aureo FF 1Classe Valore 5,016 11,76

Aureo Finanza Etica 6,121 -

Aureo Flex Euro 9,799 21,77

Aureo Flex Italia 17,447 24,67

Aureo Flex Opportunity 4,835 5,22

Aureo Liquidita’ 5,715 0,53

Aureo Obbl Globale 7,985 1,78

Aureo Plus 5,986 2,98

Aureo Rend Assoluto 5,696 9,56

Azimut Bilanciato 23,995 14,25

Azimut Formula 1 Conserva 6,572 2,35

Azimut Formula 1 High Risk 7,058 9,95

Azimut Formula 1 Low Risk 6,744 1,9

Azimut Formula 1 Risk 6,699 6,69

Azimut Garanzia 12,327 0,72

Azimut Redd Usa 5,892 2,54

Azimut Reddito Euro 15,612 1,75

Azimut Scudo 7,638 9,29

Azimut Solidity 7,924 5

Azimut Strategic Trend 5,124 18,89

Azimut Trend 19,654 36,6

Azimut Trend America 9,172 38,53

Azimut Trend Europa 12,499 25,96

Azimut Trend Italia 15,598 19,52

Azimut Trend Pacifico 6,567 25,4

Azimut Trend Tassi 8,916 1,89

BBanco Posta Azion. Euro 4,463 32,75

Banco Posta Extra 5,295 4,6

BancoPosta Az Internaz 3,549 32,57

BancoPosta Centopiu’ 5,308 -

Bancoposta Centopiu’ 2007 5,268 -

BancoPosta Inv Protetto 90 5,462 1,98

BancoPosta Mix 1 5,876 7,17

BancoPosta Mix 2 6,028 13,39

BancoPosta Monetario 6,197 1,47

BancoPosta Obbl Euro 6,872 3,79

BG Focus Azionario 22,931 26,74

BG Focus Monetario 16,395 4,04

BG Focus Obbligazionario 6,722 4,66

Bim Azionario Europa 9,985 32,74

Bim Azionario Glob 4,061 33,19

Bim Azionario Italia 7,206 28,75

Bim Azionario Smal Cap 7,229 21,6

Bim Azionario Usa 6,186 47,36

Bim Bilanciato 22,603 19,38

Bim Corporate Mix 5,502 7,52

Bim Flessibile 4,002 13,76

Bim Obbl Euro 6,877 4,45

Bim Obbl Globale 5,84 4,81

Bim Obblig BT 6,54 2

Bipiemme Valore Globale 20,363 38,84

Bnl Azioni America 15,022 25,01

Bnl Azioni E. Dividendo 2,889 27,72

Bnl Azioni Emergenti 9,783 53,63

Bnl Azioni Europa Cr. 11,672 35,16

Bnl Azioni Italia 18,01 34,23

Bnl Azioni Italia PMI 5,501 31,73

Bnl Cash 22,207 1,69

Bnl Euro Obbligazioni 6,821 7,15

Bnl Obbl Dollaro MLT 6,064 -0,41

Bnl Obbl Emergenti 22,329 25,3

Bnl Obbl Euro BT 7,495 2,9

Bnl per Telethon 5,896 8,46

Bnl Protezione 22,761 7,76

Bnl Strategia Rendimento 5,067 9,32

Bnl Target Return Dinamico 12,704 12,79

Bnl Target Return Liquidita’ 9,984 4,32

BNPP Equipe Attacco 4,565 11,97

BNPP Equipe Centrocampo 4,834 6,59

BNPP Equipe Difesa 5,435 5,06

BNPP 100% e Piu’ Gr Asia 5,475 4,74

BNPP 100% e Piu’ Gr Eur 5,094 3,43

BPVi Az Europa 3,931 36,35

BPVi Az Internazionale 3,556 32,54

Fondi d’Investimento

Page 34: 10.04.2010 - libero

34 Sabato 10 aprile 2010

BPVi Az Italia 4,888 31,47

BPVi Breve Termine 6,293 1,93

BPVi Obbl Europa 6,676 3,92

BPVi Obbl Internazionale 5,813 5,25

CCAAM Absolute 5,276 5,25

CAAM Azionario Trend 100,611 -

CAAM Breve Termine 7,475 2,05

CAAM Corporate Giugno 2012 5,101 -

CAAM Corporate 3 anni 102,597 -

CAAM Dynamic Allocation 5,243 8,21

CAAM Eonia 102,018 -

CAAM EQUIPE 1 5,271 3,62

CAAM EQUIPE 2 5,221 5,13

CAAM EQUIPE 3 5,211 8,27

CAAM EQUIPE 4 4,881 13,06

CAAM Eureka B Ripresa 14 5,246 -

CAAM Eureka China dbl wine 5,67 -

CAAM Eureka Double Call 5,5 -

CAAM Eureka Double Win 5,663 -

CAAM Eureka Dragon 6,232 -

CAAM Eureka DW 2013 5,107 -

CAAM Eureka Ripr DUE 2014 5,038 -

CAAM Eureka Ripresa 2014 5,281 -

CAAM EUROPE EQUITY 4,253 34,67

Caam For Gar EmM Eq R 2014 5,045 6,68

CAAM For.Euro Eq.Op Due 2013 4,582 12,88

CAAM For.Euro Eq.Op.2013 4,556 13,99

CAAM For.Gar. Due 2013 4,907 2,08

CAAM For.Gar. 2012 5,071 2,78

CAAM For.Garant. 2013 4,885 1,41

CAAM For.Gar.Em.M.Eq.R.2013 5,041 5,84

CAAM For.Gar.Eq.R. Due 2013 4,911 2,16

CAAM For.Gar.Eq.R. 2013 4,894 1,22

CAAM For.Gar.Eq.R. 2014 5,302 7,11

CAAM For.Gar.High Div. 2014 4,89 4,2

CAAM For.Gar.Mer.Emer. 5,693 2,91

CAAM For.Priv.Div.Opp. 4,952 0,79

CAAM GLOBAL EM.EQUITY 5,071 54,7

CAAM GLOBAL EQUITY 4,335 35,72

CAAM Liquidita’ 8,965 1,12

CAAM MultiCorp. Dic. 2012 5,018 -

CAAM Obbligazionario Euro 5,51 4,59

CAAM PACIFIC EQUITY 4,805 35,66

CAAM PIU’ 5,634 3,91

CAAM Private Alfa 4,863 6,09

CAAM Soluzione Azioni 4,91 -

CAAM Soluzioni Tassi 4,931 -

CAAM Strategia 95 4,984 -

CAAM USA EQUITY 4,438 30,45

Capital Italia 74,33 35,27

Carige Azionario America B 2,563 29,58

Carige Azionario America cl.A 2,515 27,41

Carige Azionario Europa B 5,793 39,69

Carige Azionario Europa cl.A 5,55 34,06

Carige Azionario Intern B 6,399 37,97

Carige Azionario Intern cl.A 6,235 34,38

Carige Azionario Italia B 5,43 31,32

Carige Azionario Italia cl.A 5,357 29,93

Carige Bilanciato Euro B 6,046 21,75

Carige Bilanciato Euro cl.A 5,939 20,59

Carige Corporate Euro B 6,634 30,13

Carige Corporate Euro cl.A 6,567 29,14

Carige Flessibile 5,203 6,44

Carige Flessibile B 5,207 -

Carige Flessibile Piu’ 4,535 2,07

Carige Flessibile Piu’ B 4,583 -

Carige Liquidita’ Euro B 6,379 4,97

Carige Liquidita’ Euro cl.A 6,321 4,46

Carige Monetario Euro B 11,392 1,86

Carige Monetario Euro cl.A 11,624 4,4

Carige Mosaico 10 5,535 10,02

Carige Mosaico 30 5,245 12,72

Carige Obbl Eur LT B 5,686 14,31

Carige Obbl Eur LT cl.A 5,592 13,57

Carige Obbl Internaz.B 5,88 5,66

Carige Obbl Internaz.cl A 5,772 4,62

Carige Obblig Euro B 10,935 7,24

Carige Obblig Euro cl.A 10,812 6,62

Carismi Absolute Perf. Cl.A - -

Carismi Absolute Perf. Cl.B - -

Carismi Bond Euro Cl.A - -

Carismi Bond Euro Cl.B - -

Carismi Bond Internaz. Cl.A - -

Carismi Bond Internaz. Cl.B - -

Carismi Dynamic American - -

Carismi Dynamic Europe Cl.A - -

Carismi Dynamic Europe Cl.A - -

Carismi Dynamic Italia Cl.A - -

Carismi Dynamic Italia Cl.B - -

Carismi Dynamic Pacific - -

Carismi Liquidita’ Cl.A - -

Carismi Liquidita’ Cl.B - -

Carismi Pratico Cl.A - -

Carismi Pratico Cl.B - -

Civ. Forum Iulii Azione Cl.A 4,825 33,58

Civ. Forum Iulii Azione Cl.B 4,862 34,98

Civ Forum Iulii Prud ClA 5,497 3,29

Civ Forum Iulii Prud ClB 5,547 3,8

Civ Forum Iulii Rend ClA 5,529 13,44

Civ. Forum Iulii Rendita Cl.B 5,651 15,02

Civ Forum Iulii Strat ClA 5,706 40,4

Civ Forum Iulii Strat ClB 5,826 42,76

Consultinvest Alto Div. 3,299 30,6

Consultinvest Azione 8,895 35

Consultinvest Bilanciato 5,293 30,05

Consultinvest Breve Termine 4,998 -

Consultinvest Global 4,216 34,27

Consultinvest High Yield 5,736 33,05

Consultinvest Mercati Em 5,137 21,33

Consultinvest Monetario 5,512 11,58

Consultinvest Multi Flex 5,015 23,64

Consultinvest Obbligaz. M T 5,151 -

Consultinvest Obbligazion 5,23 -

Consultinvest Plus 5,251 -

Consultinvest Reddito 7,444 22,66

Corporate Bond 7,383 21,21

Cr. Cento Misto Best - -

Cr. Cento Monetario Plus - -

Cr. Cento Premium - -

Cr Suisse Mon Cl. B 7,771 2,41

Cr Suisse Mon Cl. I 7,827 2,76

EEmerging Markets Bond 6,086 17,42

Emerging Markets Equity 7,158 54,7

Epsilon Cash 6,276 1,83

Epsilon DLongRun 6,242 18,76

Epsilon QEquity 4,567 34,48

Epsilon QIncomeEuro 7,446 5,59

Epsilon QReturn 6,484 23,41

Epsilon QValue 5,35 38,39

Etica Val Resp Azionario 4,913 42,74

Etica Val Resp Bil 6,81 30,04

Etica Val Resp Monet 5,863 1,51

Etica Val Resp Obbl Misto 6,099 7,74

Eurizon Az Alto Divid E 26,202 32,31

Eurizon Az Asia Nuov Econ 10,565 55,94

Eurizon Az En Mat Prime 9,449 31,58

Eurizon Az Europa Multim 5,699 35,18

Eurizon Az Internaz Etico 5,993 36,67

Eurizon Az Italia 130/30 17,143 33,45

Eurizon Az Mondo Multi 3,394 38,87

Eurizon Az PMI Am 20,738 51,98

Eurizon Az PMI Europa 8,277 55,26

Eurizon Az PMI Italia 4,797 28,85

Eurizon Az Salute e Amb 15,109 25,51

Eurizon Az Tecno Avanz 4,122 37,81

Eurizon Azioni Finanza 18,786 52,96

Eurizon Bil Euro Multi 35,776 19,97

Eurizon Div Etico 8,031 9,34

Eurizon Focus Az America 8,9 39,72

Eurizon Focus Az Eur 13,579 28,48

Eurizon Focus AZ Europa 8,304 36,6

Eurizon Focus Az Internaz 7,567 39

Eurizon Focus Az Italia 12,214 32,56

Eurizon Focus Az Pacif 4,046 39,18

Eurizon Focus Az Paesi Em 9,17 60,54

Eurizon Focus Cap. Prot 12/2014 5,055 -

Eurizon Focus Gar I sem 06 5,302 2,61

Eurizon Focus Gar I trim 07 5,186 2,33

Eurizon Focus Gar II sem 06 5,266 1,88

Eurizon Focus Gar II trim 07 5,144 2,47

Eurizon Focus Gar III t07 4,989 0,12

Eurizon Focus Gar IV trim 07 5,229 3,2

Eurizon Focus Gar 03/13 5,177 4,08

Eurizon Focus Gar 06/2012 5,147 3,23

Eurizon Focus Gar 09/12 5,123 3,29

Eurizon Focus Gar 12/12 5,138 3,92

Eurizon Focus Ob Ced 6,152 7,55

Eurizon Focus Ob Em 11,207 20,66

Eurizon Focus Ob Eur Br T 15,268 0,34

Eurizon Focus Ob Eur Co 5,636 16,35

Eurizon Focus Ob Eur H Y 7,226 37,56

Eurizon Focus Ob Euro 14,099 5,73

Eurizon Focus Pr Din 5,311 18,23

Eurizon Focus Pr Prud 5,474 4,11

Eurizon Focus Prof Mod 5,35 9,72

Eurizon Focus Rend Ass 2y 5,237 2,05

Eurizon Focus Rend Ass 3y 5,519 3,45

Eurizon Focus Rend Ass 5y 4,924 2,95

Eurizon Focus Tes Dollaro 12,463 -0,65

Eurizon Focus Tes Eur B 7,701 1,17

Eurizon Focus Tesorer Dol 16,646 0,31

Eurizon FocusTes Eur A 7,663 0,91

Eurizon Liquidita A 7,3 0,93

Eurizon Liquidita B 7,473 1,19

Eurizon Ob E Corp Breve T 7,527 10,95

Eurizon Ob Intern 8,417 5,02

Eurizon Obbl Etico 5,425 7,32

Eurizon Obiettivo Rend 8,1 1,5

Eurizon Rendita 6,03 4,47

Eurizon Soluz 10 6,94 4,49

Eurizon Soluz 40 6,268 17,09

Eurizon Soluz 60 24,729 23,16

Eurizon Team 1 6 2,92

Eurizon Team 1 G 6 -

Eurizon Team 2 5,691 6,83

Eurizon Team 2 G 5,691 -

Eurizon Team 3 4,764 11,86

Eurizon Team 3 G 4,78 -

Eurizon Team 4 4,01 17,66

Eurizon Team 4 G 4,028 -

Eurizon Team 5 3,886 23,88

Eurizon Team 5 G 3,904 -

Euroland 4,518 34,11

Eurom America Eq Fund - -

Eurom Asian Opportunities - -

Eurom Az Italia 20,207 28,48

Eurom Bilanciato 27,053 16,56

Eurom Conservativo 11,111 0,96

Eurom Contovivo - -

Eurom Dinamico 33,087 15,81

Eurom Em Mark Bond 7,014 22,41

Eurom Europe Equity 13,889 30,1

Eurom Glob Emerg Mkts - -

Eurom Intern Bond 8,635 5,07

Eurom Moderato 6,52 5,26

Eurom Prudente 8,477 2

Eurom Real Assets 4,197 9,5

Eurom Reddito 15,451 4,38

Eurom Strategic - -

Eurom Total Return Flex 2 6,599 4,12

Eurom Total Return Flex 3 4,625 5,28

Eurom Total Return Flex 4 - -

Euromobiliare Az Internazionali 11,96 35,28

Euromobiliare Strategic Flex 13,559 7,75

Europa 13,075 37,85

Europe Bond 7,498 6,19

FFederico Re 5,211 -

Fideuram Azione 13,141 35,94

Fideuram Moneta 14,613 0,15

Fideuram Performance 12,093 19,78

Fideuram Security 9,565 0,65

Flessibile 2,868 15,13

FMS Absolute Return 9,323 5,45

FMS Equity Asia 9,177 38,27

FMS Equity G Em Mk 12,592 60,74

FMS Equity Gl Resources 11,117 30,18

FMS Equity New World 16,282 59,3

FMS Equity Usa 8,214 35,77

FMS Equty Europe 9,03 39,44

Fondaco Absolute Return 97,779 23,98

Fondaco Eu Sri Eq. Beta 88,866 39,18

Fondaco Euro Cash 116,241 2,51

Fondaco Eurogov Beta 120,334 5,84

Fondersel 46,595 18,67

Fondersel America 9,874 30,92

Fondersel Cash - -

Fondersel Dollaro - -

Fondersel Duemila 95,45 5,23

Fondersel Euro 8,008 4,27

Fondersel Europa 13,233 33,67

Fondersel Int 14,187 12,12

Fondersel Italia 19,593 34,29

Fondersel Oriente 6,952 50,25

Fondersel P M I 15,814 39,29

Fondersel Reddito 14,139 2,11

Fonditalia B Glob Em MK 10,309 20,64

Fonditalia B Global HY 14,134 42,67

Fonditalia Bond Euro H Y T 14,192 -

Fonditalia Bond Glob Em M T 10,35 -

Fonditalia Bond Usa 8,232 -3,07

Fonditalia Bond USA T 8,289 -

Fonditalia Core 1 10,556 15,28

Fonditalia Core 1 T 10,628 -

Fonditalia Core 2 10,296 24,06

Fonditalia Core 2 T 10,373 -

Fonditalia Core 3 10,316 32,38

Fonditalia Core 3 T 10,41 -

Fonditalia Eq. Europe T 9,283 -

Fonditalia Eq G Em MK 11,172 60,56

Fonditalia Eq. Glob Emerg M T 11,277 -

Fonditalia Eq. Italy T 11,463 -

Fonditalia Eq. Japan T 2,758 -

Fonditalia Eq Pac ex Japan 3,936 65,94

Fonditalia Eq. Pac ex Jp T 3,966 -

Fonditalia Eq Usa B Chip 9,018 37,32

Fonditalia Eq. USA Blue C T 9,094 -

Fonditalia Equity Europe 9,204 38,01

Fonditalia Equity Italy 11,365 36,39

Fonditalia Equity Japan 2,734 29,02

Fonditalia Euro B Short T 7,918 2,78

Fonditalia Euro Bd M T T 10,946 -

Fonditalia Euro Bd Sh.Term T 7,954 -

Fonditalia Euro Bond L T 7,282 6,82

Fonditalia Euro Bond L T T 7,338 -

Fonditalia Euro Bond M T 10,882 4,18

Fonditalia Euro C Bond 8,422 13,89

Fonditalia Euro Corp Bond T 8,465 -

Fonditalia Euro Crncy 7,86 0,27

Fonditalia Euro Currency T 7,891 -

Fonditalia Euro Cyclicals 11,029 43,42

Fonditalia Euro Cyclicals T 11,137 -

Fonditalia Euro Defensive 11,68 31,13

Fonditalia Euro Defensive T 11,795 -

Fonditalia Euro Financials 5,96 41,67

Fonditalia Euro Financials T 5,998 -

Fonditalia Euro T.M.T. 5,608 24,48

Fonditalia Euro T.M.T. T 5,647 -

Fonditalia Flex. Emerging Mkts R2,473 19,47

Fonditalia Flex. Emerging Mkts T2,495 -

Fonditalia Flex Opportunity T 7,947 -

Fonditalia Flexe Multim T 9,665 -

Fonditalia Flexible Dynamic T 6,531 -

Fonditalia Flexible Growth 8,933 6,98

Fonditalia Flexible Growth T 9,006 -

Fonditalia Flexible Income 8,554 1,62

Fonditalia Flexible Income T 8,584 -

Fonditalia Flexible M Manag 9,589 5,1

Fonditalia Flexible Opportunity 7,907 1,29

Fonditalia Global 112,107 26,35

Fonditalia Global T 113,015 -

Fonditalia Inflation Linked 13,604 5,73

Fonditalia Inflation Linked T 13,677 -

Fonditalia U.S.Defensive 6,54 34,71

Fondo Liquidita’ 7,601 2,32

Formula 1 Alpha Plus 20 6,59 3,81

Fucino Dynamic 4,616 7,15

GGenerali Institutional Bond - -

Generali Institutional Equity - -

Gestielle America cl A 7,773 29,85

Gestielle America cl B 7,966 31,63

Gestielle Bond $ cl A 8,801 -2,35

Gestielle Bond $ cl B 8,915 -1,68

Gestielle Brasile 5,066 -

Gestielle Bt Euro cl A 7,568 1,82

Gestielle Bt Euro cl B 7,621 2,12

Gestielle Cash Euro cl A 7,048 0,87

Gestielle Cina cl A 10,435 42,55

Gestielle Cina cl B 10,706 44,66

Gestielle East Europe cl A 15,464 67,49

Gestielle East Europe cl B - -

Gestielle Em Markets B cl A 10,139 19,99

Gestielle Em Markets B cl B 10,307 21,09

Gestielle Em Mkt cl A 14,896 47,35

Gestielle Em Mkt cl B 15,305 49,57

Gestielle Etico per AIL A 6,398 4,92

Gestielle Etico per AIL B 6,447 5,41

Gestielle Europa cl A 7,049 33,88

Gestielle Europa cl B 7,209 35,43

Gestielle Global Asset Plus 5,381 7,13

Gestielle Global Asset 1 8,941 7,49

Gestielle Global Asset 2 12,581 12,21

Gestielle Harmonia Dinamico 5,404 7,61

Gestielle Harmonia Moderato 5,324 5,07

Gestielle Harmonia Vivace 5,486 9,79

Gestielle India cl A 6,46 66,32

Gestielle India cl B - -

Gestielle Internaz cl.A 17,138 30,36

Gestielle Internaz cl.B 17,53 32,09

Gestielle Italia cl A 13,092 26,73

Gestielle Italia cl B 13,414 28,41

Gestielle LT Euro cl A 8,232 6,04

Gestielle LT Euro cl B 8,314 6,54

Gestielle MT Cedola 6,382 -1,33

Gestielle MT Euro cl.A 15,063 3,38

Gestielle MT Euro cl.B 15,2 3,81

Gestielle Obb Corporate A 7,17 22,38

Gestielle Obb Corporate B 7,272 23,34

Gestielle Obbl Internaz cl A 6,355 3,94

Gestielle Obbl Internaz cl B 6,446 4,78

Gestielle Pacifico cl A 12,76 35,1

Gestielle Pacifico cl B 13,067 36,9

Gestielle Tecnologia cl.B - -

Gestielle Tot Ret Obiettivo PIU 5,054 -

Gestielle Total Return 14,344 6,01

Gestnord Asset Allocation 4,854 5,36

Gestnord Az Trend Settoriali 2,622 27,1

Gestnord Azioni America 11,243 31,85

Gestnord Azioni Europa 8,578 37,38

Gestnord Azioni Italia 10,532 31,08

Gestnord Azioni P Emerg 9,54 56,14

Gestnord Azioni Pacifico 7,175 40,71

Gestnord Bil Euro 14,895 17,58

Groupama Italia Bond Sel F 5,784 3,71

Groupama Italia Eq Sel F 6,157 29,76

IIGM Bilanciato Azion. A 4,559 -

IGM Bilanciato Azion. B 4,608 -

IGM Flessibile A 4,067 -

IGM Flessibile B 4,104 -

Imi Bond 15,706 4,47

Imi Capital 30,997 17,97

Imi East 6,37 35,3

Imi Europe 18,576 37,85

Imi Italy 22,579 38,67

Imi Rend 9,369 2,46

Imi West 17,859 36,6

Imi 2000 16,867 -

Imindustria 12,664 25

Iniziativa Europa 6,818 43,72

Interf Inflation Linked 13,459 6,39

Interf Int Sec New Economy 33,993 32,38

Interfund System 100 9,603 5,97

Interfund System 40 11,146 2,72

Internazionale 12,578 22,07

Intesa Casse C. Pr Dinam 5,726 6,14

Intra Assoluto 5,614 -7,02

Intra Az Area Euro 5,768 27,47

Intra Azionario Internaz 5,431 36,97

Intra Flessibile 6,217 0,83

Intra Obb Euro 5,975 6,17

Investitori America 3,672 32,61

Investitori Europa 5,09 32,97

Investitori Far East 5,156 32,89

Investitori Flessibile 6,38 7,66

Italia 15,876 34,03

KKairos Partners 5,866 19,89

Kairos Partners Income 6,692 0,53

Kairos Partners Small Cap 9,51 18,33

LLaurin Eurostock 3,835 36,77

Laurin Money 6,924 1,1

Leonardo Euro 5,48 25,29

Leonardo Italian Opportunity 9,035 31,76

Leonardo Monetario 6,094 3,76

Leonardo Obbligaz 7,596 5,56

Leonardo 80/20 6,105 5,79

MM. Gestion Trend Global 5,02 15,11

Macro F.0. 4,142 -

Managers & Co. Comp. 30 5,325 18,6

Managers & Co. Comp. 50 5,095 24,42

Managers & Co. Comp. 70 4,557 29,31

Managers & Co. Comp. 90 4,181 35,44

MC G FdF Flx. Med. Vol. A 5,798 10,56

MC G FdF Flx. Med. Vol. B 3,841 9,96

MC G FdF Flx.HighVol. A 4,464 11,27

MC G FdF Flx.HighVol. A 3,794 10,68

MC G.FdF America A 5,544 36,25

MC G.FdF America B 4,361 34,89

MC G.FdF Asia A 6,946 31,5

MC G.FdF Asia B 3,912 30,79

MC G.FdF Bilanciato A 6,247 18,18

MC G.FdF Bilanciato B 4,638 17,45

MC G.FdF Europa A 6,508 32,28

MC G.FdF Europa B 3,689 31,28

MC G.FdF Flx Low Vol A 5,21 0,46

MC G.FdF Flx Low Vol B 5,201 0,44

MC G.FdF Global Bond A 5,329 3,8

MC G.FdF Global Bond B 5,276 3,49

MC G.FdF High Yield A 7,235 21,86

MC G.FdF High Yield B 5,232 21,28

MC G.FdF Megatr.Wide A 7,341 35,07

MC G.FdF Megatr.Wide B 4,281 34,33

MC G.FdF Paesi Emerg A 9,099 53,62

MC G.FdF Paesi Emerg B 4,263 52,74

Mediolanum Elite 30 L 5,243 15,43

Mediolanum Elite 30 S 10,063 14,34

Mediolanum Euromoney 6,474 2,79

Mediolanum Flessibile Globale 14,666 32,96

Mediolanum Flessibile Italia 16,801 33,21

Mediolanum Intermoney 6,421 4,85

Mediolanum Italmoney 6,606 2,51

Mediolanum Risp. Corrente 13,84 2,36

Mediolanum Risp. Monetario 5,482 -0,74

Mediolanum Risp. Reddito 11,09 11,5

Mediolanum V. de Gama 10,122 8,28

Mix 5,774 12,58

Monetario 12,16 3,27

MS Symphonia C Adagio 5,897 12,45

MS Symphonia C America 3,999 31,85

MS Symphonia C Asia 5,293 34,72

MS Symphonia C Europa 5,481 37,71

MS Symphonia C Largo 5,724 23,82

MS Symphonia C P Emerg 12,739 55,64

MS Symphonia C Vivace 5,244 37,64

NNextam Az. Europa 5,002 33,35

Nextam Bilanciato 6,196 20,15

Nextam Flessibile 4,786 15,38

Nextam Liquidita’ 5,841 2,37

Nextam Obbl. Misto 6,048 6,55

Nordest Sicav 4,23 21,9

Nordfondo Etico Obb Misto 6,653 6,94

Nordfondo Liquidita’ 6,207 1,62

Nordfondo Obb Conv 5,511 30,07

Nordfondo Obb Dollari 13,9 -0,98

Nordfondo Obb Euro Corp 7,622 14,6

Nordfondo Obb Euro MT 17,35 3,86

Nordfondo Obb Paesi Emerg 8,692 22,58

Nordfondo Obbl Euro BT 8,984 1,27

NorVega Az. America A 3,9 34,02

NorVega Az. America B 3,96 35,76

NorVega Az. Asia A 5,033 35,04

NorVega Az. Asia B 5,101 36,9

NorVega Az. Europa A 4,743 34,67

NorVega Az. Europa B 4,797 36,74

NorVega Az. Italia A 6,364 27,87

NorVega Az. Italia B 6,437 29,33

NorVega Flessibile A 7,292 -5,68

NorVega Flessibile B 7,3 -

NorVega Mobiliare RE A 4,261 27,08

NorVega Mobiliare RE B 4,261 27,08

NorVega Monetario A 5,865 1,89

NorVega Monetario B 5,902 2,27

NorVega Obb. Euro A 6,526 4,65

NorVega Obb. Euro B 6,598 5,2

NorVega Obb. Euro Breve Termine A5,861 2,75

NorVega Obb. Euro Breve Termine B5,902 3,22

NorVega Obb. Internazionale A 5,761 5,42

NorVega Obb. Internazionale B 5,822 5,93

NorVega Obb. Paesi Emergenti A 7,33 13,86

NorVega Obb. Paesi Emergenti B7,431 14,85

NorVega Rendimento A 5,346 0,91

NorVega Rendimento B 5,357 -

Norvega Sintesi Audace 5,651 11,02

NorVega Sintesi Dinamico 5,795 16,02

NorVega Sintesi Moderato 5,587 7,17

OObbiettivo Rendimento 5,843 16,63

Open Fund Rit. Assoluto Var 2 - -

Open Fund Rit. Assoluto Var 2 - -

Optima Az America 4,141 32,98

Optima Az Europa 2,958 33,54

Optima Az Far East 3,465 35,51

Optima Az Internaz 4,544 33,29

Optima Azionario Italia 5,671 31,95

Optima Money 6,155 0,7

Optima Obbl E M 7,445 18,57

Optima Obbl Euro Global 6,905 3,01

Optima Obblig Euro 6,983 5,34

Optima Reddito B.T. 6,669 2,03

Optima Riserva Euro 5,295 1,4

Optima Small Caps Italia 5,742 28,57

Optima Tecnologia 2,75 30,89

PPacifico 4,981 40,71

Paritalia Orch Allegro C 73,324 2,33

Passadore Mon 7,141 1,46

Pepite 3,676 11,5

Pepite Bric 4,203 -

Pepite Fondi 2,755 -24,95

Pianeta 9,502 6,5

Pioneer Ob Eur C Etico Dist 4,764 19,79

Pioneer Az America 6,927 33,31

Pioneer Az Crescita cl.A 13,367 30,45

Pioneer Az Europa cl.A 14,849 26,86

Pioneer Az Europa dist cl.A 6,784 34,12

Pioneer Az Giappone cl.A 3,906 29,81

Pioneer Az P Emerg cl.A 11,019 52,68

Pioneer Liquidita’ Euro A 5,062 -

Pioneer Monetario Euro cl.A 13,17 2,59

Pioneer Ob Euro Gov dist 6,534 4,46

Pioneer Ob Paesi Emerg Dist 9,858 44

Pioneer Obbl Piu’ Dist 8,148 4,43

Pioneer Target Controllo 5,358 8,77

Pioneer Target Equilibrio 5,37 9,12

Pioneer Target Sviluppo 22,644 5,82

Piu’ Comp.Azionario 4,776 36,42

Piu’ Comp.Bilanc.15 5,302 14,19

Piu’ Comp.Bilanc.30 5,088 20,06

Piu’ Comp.Obbligaz. 5,458 -

Premium 6,504 2,02

PRIMA Fix Emergenti A 12,961 18,3

PRIMA Fix Emergenti Y 13,221 19,39

PRIMA Fix High Yield A 7,955 50,09

PRIMA Fix High Yield Y 8,099 51,35

PRIMA Fix Imprese A 6,52 15,01

PRIMA Fix Imprese Y 6,599 15,65

PRIMA Fix Monetario A 8,525 4,28

PRIMA Fix Monetario I 8,619 4,59

PRIMA Fix Monetario Y 8,604 4,7

PRIMA Fix Obb Globale 8,806 3,49

PRIMA Fix Obbligazionario BT 10,161 1,36

PRIMA Fix Obbligazionario MLT 5,831 2,46

PRIMA Forza 1 A 5,071 3,24

PRIMA Forza 1 Y 5,104 3,57

PRIMA Forza 2 A 4,616 8,89

PRIMA Forza 2 Y 4,663 9,38

PRIMA Forza 3 A 4,97 14,38

PRIMA Forza 3 Y 5,048 15,17

PRIMA Forza 4 A 4,359 23,48

PRIMA Forza 4 Y 4,433 24,45

PRIMA Forza 5 A 3,948 30,3

PRIMA Forza 5 Y 4,014 31,39

PRIMA Geo America A 4,379 31,86

PRIMA Geo America Y 4,507 33,62

PRIMA Geo Asia A 6,531 54,18

PRIMA Geo Asia Y 6,748 56,46

PRIMA Geo Euro A 6,309 32,35

PRIMA Geo Euro Y 6,494 34,06

PRIMA Geo Europa A 10,915 40,3

PRIMA Geo Europa PMI A 20,129 54,25

PRIMA Geo Europa PMI Y 20,713 56,34

PRIMA Geo Europa Y 11,244 42,17

PRIMA Geo Globale A 24,469 38,05

PRIMA Geo Globale Y 25,2 39,88

PRIMA Geo Italia A 13,902 33,08

PRIMA Geo Italia Y 14,268 34,4

PRIMA Geo Paesi Emerg A 5,884 49,91

PRIMA Geo Paesi Emerg Y 6,072 51,99

PRIMA Strat Eur Alto Potenz Y 2,277 19,72

PRIMA Strat Eur PMI Alto Pot A14,156 27,45

PRIMA Strat Eur PMI Alto Pot Y14,132 25,6

PRIMA Strat IT Alto Potenz Y 4,8 17,68

PRIMA Strategia A-RT 100 5,134 0,02

PRIMA Strategia A-RT 200 4,905 0,37

PRIMA Strategia A-RT 50 16,363 0,31

PRIMA Strategia Eur Alto Pot A 2,262 20,51

PRIMA Strategia Italia Alto Pot A4,755 18,14

Profilo Best Funds 5,931 11,23

Profilo Elite Flessibile 5,574 19,61

RRas Lux Bond Europe 57,075 5,79

Ras Lux Equity Europe 40,488 35,19

Ras Lux Sh.T. Europa 66,043 2,73

Risparmio 7,756 5,51

Ritorni Reali 6,001 -

SSai America 11,888 36,02

Sai Bilanciato 3,714 23,02

Sai Eurobbligazionario 12,884 3,8

Sai Europa 10,565 31,98

Sai FdF Pacifico 3,579 33,1

Sai FdF Paesi Emergenti 5,973 54,1

Sai Globale 8,74 35,95

Sai Italia 17,693 26,57

Sai Linea Aggressiva 3,642 23,08

Sai Linea Dinamica 4,511 16,68

Sai Linea Prudente 4,919 9,58

Sai Liquidita’ 11,561 3,32

Sai Obb Internazionale 7,966 2,75

Sai Obbl Corporate 6,588 11,13

Sai PERFORMANCE 17,352 10,4

Sforzesco 9,968 13,83

Sofia Flex 0,7 -

Soprarno Contrarian B 3,812 21,98

Soprarno Contrarian Cl.A 3,805 26,5

Soprarno DJ Euro Stoxx 50 3,935 31,56

Soprarno Global Macro A 4,946 5,89

Soprarno Global Macro B 4,999 6,45

Soprarno Inflaz +1.5% Cl.A 5,462 3,62

Soprarno Inflazione +1.5% B 5,489 4,2

Soprarno Nikkei 225 Fund 3,302 25,03

Soprarno Pronti Termine 5,127 -0,33

Soprarno Relative Value B 5,378 2,75

Soprarno Relative Value Cl.A 5,327 2,25

Soprarno S&P 500 4,087 37,66

Soprarno S&P/Mib - -

Soprarno 0 Rit Ass 6 Cl.A 5,184 3,21

Soprarno 0 Ritorn Ass 6 B - -

Soprarno 1 Rit Ass 5 Cl.A 5,208 3,11

Soprarno 1 Ritorn Ass 5 B 5,224 2,83

Symphonia Asia Fless 6 25,39

Symphonia Az Italia S Cap 3,746 21,82

Symphonia Bil Eq Italia 5,479 14,79

Symphonia Bond Fless 5,144 4,4

Symphonia C Az Euro 5,707 29,06

Symphonia C Az Internaz 6,593 36,22

Symphonia C Az Italia 11,259 28,5

Symphonia C Fortissimo 2,667 33,48

Symphonia C Monetario 7,43 1,2

Symphonia C Obb Ar Eur 9,453 6,72

Symphonia C Patr G Red 7,121 5,36

Symphonia C Patr Glob 5,278 19,98

Symphonia Italia Fless 5,132 13,09

Synergia Az Europa 6,242 24,84

Synergia Az Globale 6,298 25,96

Synergia Az Italia 6,123 22,46

Synergia Az Small Cap Italia 5,815 16,3

Synergia Az Usa 6,59 31,8

Synergia Bilanciato 15 5,306 6,12

Synergia Bilanciato 30 5,502 10,04

Synergia Bilanciato 50 5,728 14,56

Synergia Monetario 5,021 0,42

Synergia Obb Corporate 5,402 8,04

Synergia Obb Euro B.T. 5,064 1,28

Synergia Obb Euro M.T. 5,173 3,46

Synergia Tesoreria 5,046 0,92

Synergia Total Return 5,289 5,78

TTalento comp America 85,585 24,42

Talento comp Asia 108,405 39,01

Talento comp Europa 120,137 29,91

Teodorico Monetario 7,481 1,49

Tesoreria Fondo per le imprese 6,909 3,17

Total Return 2,294 -32,37

Total Return Obbl 4,335 -10,3

UUBI Active Beta 4,727 -1,66

UBI Active Duration 5,673 4,05

UBI Alpha Equity 5,152 2,1

UBI Az Merc Emergenti 10,502 58,52

UBI Azionario Etico 5,12 34,88

UBI Azioni Euro 5,676 37,23

UBI Azioni Globali 4,435 36,08

UBI Azioni Italia 5,059 36,51

UBI Azioni Pacifico 6,429 39,34

UBI Azioni USA 4,143 35,17

UBI Bil Euro R Controllato 5,925 9,04

UBI Bond T Return 10,53 3,83

UBI Euro B.T. 6,746 3,02

UBI Euro Cash 7,289 0,94

UBI Euro Corporate 7,811 16,36

UBI Euro Medio Lungo T 6,919 6,64

UBI Obbl Glob Alto Rend 8,622 34,76

UBI Obbl Globali Corp 6,717 19,48

UBI Obbligazioni Dollari 4,954 8,14

UBI Obbligazioni Globali 5,655 5,21

UBI Portafoglio Aggressivo 5,363 31,16

UBI Portafoglio Dinamico 5,61 23,32

UBI Portafoglio Moderato 5,909 14,03

UBI Portafoglio Prudente 6,085 7,57

UBI Privilege 1 5,607 10,88

UBI Privilege 2 5,601 15,99

UBI Privilege 3 5,487 20,57

UBI Privilege 4 5,263 25,49

UBI Privilege 5 5,02 31,14

UBI Total Return Dinamico 5,026 2,34

UBI Pra. Tot.Ret.Moderato A 5,131 0,37

UBI Pra. Tot.Ret.Moderato B 5,149 0,47

UBI Pramerica Azioni Europa 5,755 49,25

Unibanca Azionario Europa 6,122 41,42

Unibanca Monetario 5,746 1,65

Unibanca Obbl Euro 5,821 2,54

UNIBANCA PLUS 5,279 4,68

VVegagest Az Area Euro Cl.A - -

Vegagest Az Area Euro Cl.B - -

Vegagest MB Absolut - -

Vegagest MB Strategic - -

Vegagest Obb. Euro LT Cl.A - -

Vegagest Obb. Euro LT Cl.B - -

Vegagest Obbl Flessibile - -

Visconteo 34,716 17,81

Volterra Dinamico 5,368 -

Volterra TR Glob. 5,565 4,43

Volterra TR Obblig. 5,179 1,87

VRG Coro Reddito 5,646 -

VRG Coro Rendimento 5,372 -

VRG Coro Tesoreria 5,642 -

VRG Coro Valore - -

ZZenit Absolute Return Cl.l 5,688 12,43

Zenit Absolute Return Cl.R 5,615 11,48

Zenit Azionario Cl.I 9,596 35,29

Zenit Azionario Cl.R 9,478 34,55

Zenit Eurostoxx 50 Plus Cl.l - -

Zenit Eurostoxx 50 Plus Cl.R - -

Zenit High Tech - -

Zenit Monetario Cl.l 7,561 3,46

Zenit Monetario Cl.R 7,52 3,18

Zenit Obbligazionario Cl.l 8,237 8,03

Zenit Obbligazionario Cl.R 8,192 7,49

Zenit S&P 100 Plus CL.l - -

Zenit S&P 100 Plus CL.l - -

Zenit Zerocento FdF 4,727 2,94

88a+ Eiger 4,682 44,06

8a+ Gran Paradiso 5,245 -

8a+ Latemar 5,141 13,36

8a+ Monviso 5,147 -

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

08/04 VAR. %EURO 12 MESI

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08/04 VAR. %EURO 12 MESI

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Fondi d’Investimento

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36 Sabato 10 aprile 2010

::: le lettereLe lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

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Il condominiodei furbi

vuole la riformaE’stato soppresso l’albo dei mediatoriimmobiliari. Non si capisce alloraperché il Senato intenda introdurreun registro obbligatorio degli ammi-nistratori condominiali. Questa mag-gioranza si è sempre detta favorevolea liberalizzare: perché allora vuole in-trodurre un burocratico registro? Me-no albi, meno registri, meno obblighiinutili significano più libertà.

Vilfredo MilanesiRoma

Perché? Semplice: perché c’è chivuole il registro e preme in talsenso. Papale papale: il registro,caro mio, sarebbe una mannaper le grandi società che ammi-nistrano condomini, per i su-per-ragionieri e gli specialisti delsettore. Se non proprio una man-na, almeno un valido aiuto. E co-sì le grandi società, i super-ra-gionieri e gli specialisti si sonomessi in moto chiedendo la ri-forma, e ovviamente dicendoneun gran bene. Parafrasando i la-tini: Cicero pro condominio suo.Mi segua. Anzi, immagini cosafarebbe il signor Rossi, ammini-stratore del piccolo condominionel quale vive, quattro o cinqueappartamenti in tutto, una voltaentrata in vigore la riforma. Co-me prima cosa, si porrebbe unpo’ di domande. Iscrizione

all’”Elenco pubblico degliamministratori”? Cioè,

diritto camerale daversare? Cioè, nuoveincombenze buro-cratiche? Cioè, ilmio hobby che di-

venta pubblico?Cioè, qualche ficca-

naso che viene a rovi-stare tra le mie cose? Alle

domande, naturalmente, segui-rebbero le risposte. Dopodiché,il signor Rossi chiamerebbe icondomini e direbbe: mi dispia-ce, trovatevi un altro ammini-stratore. E ora moltiplichi il si-gnor Rossi per mille o diecimila ocentomila o un milione o non soquanto. Avrà mille o diecimila ocentomila o un milione di con-domini che, perso il condomi-no-amministratore, dovrebberorivolgersi ad un amministratoreprofessionale, ovvero la grandesocietà, il super-ragioniere o lospecialista di cui sopra che sen-titamente ringrazia la riforma. Ela riforma avanza, sorretta dallelobby e dagli interessi di parte.Elementare, Watson. Questo nonè amore per la burocrazia fine ase stessa, passione borbonica perle leggi e i codicilli. E’ senso degliaffari. Cartina di tornasole: la ri-forma delle norme che regolanola vita condominiale (con annes-sa istituzione dell’Elenco pubbli-co degli amministratori) gode diconsensi trasversali. Gli affari,quando sono affari veri, se ne in-fischiano delle ideologie e deglischieramenti partitici. Come vo-levasi [email protected]

STRANE ALLEANZE

Tutti uniticontro la Lega

Bersani vede nella Lega tutti imali possibili. Fini fonda Fa-refuturo per combattere la Le-ga. Casini vuole arginare ildilagare della Lega. Scaiola te-me i ricatti della Lega. Carisignori: il vero e unico pro-blema siete voi che mentitesapendo di mentire. Nono-stante le batoste elettoralicontinuate il gioco al mas-sacro incuranti delle sorti delPaese. Non avete ancora me-tabolizzato che la gente è stufadi chiacchiere e lotte politichefine a se stesse? L'alta per-centuale di astensionismo neè la prova schiacciante. Lagente pretende serietà, con-cretezza, risultati e, giusta-mente, premia chi incarnaquesti valori e li traduce inrealtà. Quale problema Lega!

Gianni TrevisanChiampo (Vi)

CASINI

Il buonismo politiconon paga

Non voglio affatto che Casinirientri nel centrodestra. Ca-sini è fuori per sua libera scel-ta: ci resti e buona fortuna. Di“casini” a suo tempo ce ne hacombinati anche troppi. E isuoi stanno tornando da soli.Quanto a Fini (che ultima-mente ha portato molti votialla Lega) fa ancora in tempo aravvedersi e ad adattarsi al suoruolo in subordine, ma in fret-ta. Se no, fuori anche lui. ESilvio la smetta di fare il buo-no: in politica non si può, nonsi deve.

Antonio MassioniMilano

CENTRODESTRA

Sbagliato esaltaresolo Berlusconi

Penso che la politica di questogoverno sia troppo appiattitaverso la Lega. Ritengo inoltreche il presidenzialismo nonpossa essere buttato lì in cam-pagna elettorale senza averein testa almeno un'idea. È dif-ficile poi accettare un Popolodella Libertà che non ha an-cora deciso quale sia la suapolitica e non abbia eletto an-cora i suoi rappresentanti a

livello locale. Va detto che lavittoria della Polverini è la vit-toria solo ed esclusivamente diuna donna combattiva, nono-stante una parte del partitoabbia fatto di tutto per farlaperdere. Gli uomini scelti daFini sono stati realmente vin-centi. Ora, dopo aver detto tut-te queste cose, mi spiegate co-me si fa a criticare sempre esolo Fini e ad osannare sempree incondizionatamente Re Sil-vio?

Stefano GubinelliMatelica (Mc)

CASO CUCCHI

Le responsabilitàdi una morte assurda

Ho letto che i giudici hannoinquisito i medici per la mortedel povero Cucchi, e direi chehanno finalmente fatto unacosa giusta. Peccato però che sisiano dimenticati di inquisireanche le Forze dell'Ordine chesembra abbiano rotto un tot diossa al suddetto. O devo pen-sare che gli stessi medici sianoresponsabili delle varie frat-ture ?

tiziano martinellie.mail

ANNOZERO

Tanto fumoe poco arrosto

Nella scorsa puntata di An-nozero in due ore di dibattitonon sono riuscito a capire co-me dovrebbe funzionare il fe-deralismo, medicina di tutti imali. Nessuno degli ospiti,compreso Tremonti, ha datouna esatta spiegazione, dopo15 anni, di come dovrebbecambiare il sistema e con qualivantaggi, se mai ci saranno. Incompenso ho sentito parlare dicose che mi fanno paura: au-tonomia impositiva di provin-ce, regioni e comuni, impos-sibilità di eliminare le provin-ce, grande utilità dell'alto nu-mero dei comuni e, ad un certo

punto, è uscita anche fuori lamagica parola “delazione”,nel senso che chiunque pos-sa fare il poliziotto del vicinoper scovare l'evasione fisca-le. Roba che mi ricorda laRussia degli anni ’30. Ampiespiegazioni sono state dateinvece sul fatto che è im-possibile ridurre le spesedella politica. La mia chiaraopinione è che se le tantostrombazzate riforme, quel-le necessarie, iniziano conquesto fumo, passeremo al-tri 3 anni senza vedere nes-sun arrosto.

Massimo GiorgiCavriglia (Ar)

LE IENE

Un servizio di partesul don molestatore

Scrivo per denunciare l'as-surdità del servizio del pretemolestatore proposto dalleIene su Italia 1. Ricevuta lasegnalazione di un pretemolestatore, uno degli in-viati pensa bene di ingag-giare un giovane attore e direalizzare un servizio conl'intento di sollecitare le at-titudini alla molestia e al-l'omosessualità del prete,che ci casca come un fesso. Ilproblema è che il volto del-l'uomo è stato velato e ilnome omesso. E allora, dachi dovremmo stare in guar-dia? Da tutti i preti? Lascia-mo spazio alla teoria chetutti i preti sono pedofili,molestatori e omosessuali?Attenzione, in un momentocosì delicato potrebbe esserepericoloso.

Luca Melchiorie.mail

ATTACCO AL PAPA/1

Un motivo in piùper credere

Da fedelissima della Chiesa edei suoi pastori, mi premedire che non sono per niente

scandalizzata o paralizzata dal-la burrasca che la sta inve-stendo, continuo a pregare e adandare alla messa. Sono se-renissima e ancor più attaccataal Papa e al suo popolo cre-dente, certissima che il mioSignore Gesù sa sempre quelloche fa e si vede guardandoBenedetto XVI!

Claudia MazzolaBrescia

ATTACCO AL PAPA/2

Scandaloso coprirei preti pedofili

Apprezzo molto lo sforzo dellaChiesa contro la pedofilia, inparticolare apprezzo il Papa equei prelati che ammettono lecolpe del clero e se ne ver-gognano. Non mi piacciono as-solutamente quei preti chepuntualizzano che non tutti ipedofili sono sacerdoti e chenon è comunque colpa del ce-libato. Personalmente non homai pensato che fossero solo ipreti ad essere pedofili. Cimancherebbe altro. Sono si-curo che la maggior parte deipedofili non sono sacerdoti.Non è questo il problema e nonè certo questa la difesa chedovrebbe mettere in campo lachiesa. Il punto è che certepersone melliflue e schifoseusano la tonaca e la croce diCristo non come strumento diliberazione per la povera gente,ma come strumento per as-soggettare, rendere schiavi epieni di vergogna altre persone.È questo lo scandalo! Ed inpassato qualcun altro li ha co-perti per malinteso senso dicarità.

Annibale BertolloCittadella (Pd)

ABORTO

Non si può ucciderechi non è ancora nato

Poiché chi non è ancora nato èil più debole, il più piccolo e ilpiù misero della razza umana,la sua stessa vita dipende dallamadre? dipende da te e da me?Se il bambino non ancora natodovesse morire per deliberatavolontà della madre? che è co-lei che deve proteggere e nu-trire quella vita? Questa è laragione per cui io chiamo ibambini non ancora nati “i piùpoveri tra i poveri”. Se unamadre può uccidere il suo stes-so figlio nel suo grembo, di-

A tu per tu

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VISTI DA VASINCA

Siete curiosi di vedere le vostre facce simpaticamente reinterpretate?Inviate le vostre foto e Vasinca vi rifarà i connotati. La prossima

caricatura sarà pubblicata nella pagina delle lettere di domani e sulsito www.libero-news.it. Buon divertimento!

Inviate le vostre foto a [email protected] [email protected]

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37Sabato 10 aprile 2010

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in ben 24.000 anni dovrebberofar riflettere e non poco. Dallosmantellamento di tutte quelletestate dovrebbe scaturire unsurplus di plutonio non indif-ferente: un pesante fardello chese fosse ancora in funzione ilfamoso reattore Superphénixsarebbe invece una risorsa pre-ziosa per la produzione di ener-gia. Ma questo impianto è statochiuso nel 1998. Tonnellate diplutonio cercano una sistema-zione e siccome sono di com-petenza militare nessuno sapràdove saranno stoccate.

Andrea BucciTorino

DISARMO/2

Un accordoo una presa in giro?

Sono veramente stupito del ri-salto dato a livello internazio-nale alla firma del trattato suldisarmo nucleare firmato daUsa e Russia. A me sembra unasceneggiata, una presa in giro:ma è davvero così importanteridurre le armi nucleari del 30%in modo tale che si possa di-struggere la terra “solo” 16 volteinvece di 23? L'unico vero even-to sarebbe stato se la riduzionefosse tale che nessuna nazione

in possesso di armi nuclearifosse in grado di distruggerel'intero pianeta.

Renzo MariniRoma

TRENI

“Quarta classe”e rincari dei biglietti

Trenitalia vorrebbe modificarele tariffe, passando dalle at-tuali prima e seconda classe a“quattro livelli di servizio”. C’èun precedente, significativo:oltre 60 anni fa le Ferroviedello Stato soppressero la ter-za classe. Come? Sulle carroz-ze di terza scrissero “secondaclasse” e fecero pagare i postidi terza con le tariffe dellaseconda. Vogliamo scommet-tere che i “quattro livelli” ser-viranno a far lievitare le ta-riffe?

Sandro MicozziTeramo

L’AMBIENTE E NOI

Il fascinodelle pratoline

A chi ha fretta, a chi non sarallentare il passo, a chi è di-stratto ho pensato oggi a lungo

mentre vivevo una sensazio-ne di straordinaria normalità.Erano le 18 di pomeriggioquando ho spento d'impulsoil computer e sono uscita conil solo intento di accarezzarecon lo sguardo...le pratoline !Con passo svelto (almenonelle intenzioni) ho raggiun-to il parco adiacente alla miaabitazione e loro erano là,numerosissime, minuscole eperfette con il loro bottond’oro nel centro. Quasi scu-sandomi, ne ho raccolta unapur sapendo che appassiràtra le mie dita, ripagandolacon uno sguardo grato. Chemeraviglia! Due strati di pe-tali perfetti, bianchissimi, ap-pena appena celestini a ro-vescio, tutti a corolla intornoal giallo centrale. Piccoli ca-polavori sensibilissimi, si of-frono al calore del sole e sichiudono all’umidità dellasera o al latente sentore dipioggia. Capolavori bonsaiche la natura porge allosguardo quasi sempre indif-ferente dei frettolosi passanti.Estranee ai mali del mondo,umili, splendide e inconsa-pevoli hanno arricchito il miogiorno.

Renata Muccie.mail

Prof troppo permissivi e scuole degradate

Posta prioritaria di MARIO GIORDANO

Numero verde

800 - 984824CERTIFICATO N. 6623

DEL 01/12/2009

ISSN 1591-0423

La tiratura di sabato 10 aprile 2010

è di 178.786 copie

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Temperature previste oggi

MIN MAX MIN MAX

Dati meteo a cura di 3BMeteo.com,elaborazione grafica centimetri.it

NORD: bel tempo, ma con peggioramento pomeridiano sul Trive-

neto, associato ad acquazzoni e temporali in estensione notturna

ad Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Temperature stabili,

massime tra 18 e 22.

CENTRO: bel tempo salvo isolati temporali diurni sull'Appennino.

Peggiora tra sera e notte su adriatiche, Umbria e Toscana. Tempera-

ture in rialzo, massime tra 18 e 23.

SUD: locali acquazzoni su Sicilia, Calabria e dorsale, in esaurimento

serale; più sole altrove. Temperature in ascesa, massime tra 17 e 21.

NORD: precipitazioni sparse su Prealpi, pedemontane e Nordovest.

Più sole su pianure del Nordest e Alto Adige. Neve oltre 1000-

1300m in serata. Temperature in calo, massime tra 11 e 16.

CENTRO: instabile con piogge e acquazzoni sparsi, in cessazione

tra Toscana e Marche dal pomeriggio; più sole in Sardegna. Neve al

mattino oltre 1000m su nord dorsale. Temperature in calo, massime

tra 13 e 18.

SUD: bel tempo su Sicilia e bassa Calabria; piogge e temporali spar-

si altrove. Temperature in calo, massime tra 15 e 19.

NORD: variabilità sui rilievi del Triveneto con locali piogge o tem-

porali, in estensione alle Prealpi Orobiche; più soleggiato altrove.

Temperature in ripresa, massime tra 14 e 18.

CENTRO: variabilità mattutina tra Abruzzo e Lazio con residue pre-

cipitazioni, nevose oltre 1000-1400m; migliora nel pomeriggio. Bel

tempo altrove. Temperature in ascesa, massime tra 15 e 20.

SUD: instabile con piogge e acquazzoni sparsi; neve al mattino ol-

tre 1300m sui rilievi campani. Temperature in lieve calo, massime

tra 14 e 19.

È vero, caro Moruzzi: uno degli errori più grandiche abbiamo fatto negli ultimi anni, non mi stan-cherò di ripeterlo, è di trasformare i genitori in sin-dacalisti dei figli. Una volta se uno studente soma-ro prendeva 4 tornava a casa e probabilmente siprendeva una sberla dai genitori. Adesso la sberlase la prende l’insegnante. Qualche tempo fa unpreside a Bari aveva fatto sequestrare i cellulari aundici studenti che li usavano impunemente du-rante le ore di lezione: si è trovato di fronte i lorogenitori, inferociti. L’hanno insultato, spintonato,minacciato. «Te la faremo pagare». Alla finedell’anno il papà e il nonno di uno di quei ragazzisi sono presentati a ritirare la pagella del pargolet-to indisciplinato (ed evidentemente asino): vistoche aveva molte insufficienze, hanno pestato asangue il preside. Gliel’hanno fatta pagare, ap-punto.

Purtroppo quella dell’insegnante è un’attività arischio. Basta leggere le agenzie di stampa: un prof

di ginnastica pestato a Ferrara, a Siracusa un do-cente aggredito da un’alunna aiutata dalla mam-ma, a Messina da un alunno aiutato dal papà. Unanno fa un insegnante di violino fu pugnalato allaschiena in classe da un 13enne. Quando gli chie-sero le ragioni del gesto, il ragazzino rispose: io vo-levo suonare la chitarra non il violino. Più o menonello stesso periodo un insegnante di Genova fucolpito alle gambe mentre saliva in cattedra da uncolpo pistola sparato dall’ultimo banco.

Agli insegnanti, dunque, va tutta la nostra soli-darietà. Mi lasci dire, però, a costo di essere poli-ticamente scorretto, che anche loro hanno qual-che responsabilità. Il caso che lei cita di Salò èesemplare: un prof troppo amico dei ragazzi, di-cono tutti. Ecco: gli insegnanti oggi sono debolianche perché hanno sbagliato, si sono messi sullostesso piano degli studenti, cancellando ogni au-torità e ogni severità. Qualche tempo fa mi colpìun professore (di quelli, appunto, che cercano il

dialogo, il rapporto amichevole, etc.) che raccon-tava come un giorno, dopo una delle sue uniche erare sfuriate, uno studente si alzò da banco, si av-vicinò alla cattedra, lo squadrò lentamente e glidisse: «Prof, lei deve scopare di più». Espulso? So-speso? Rimproverato? Macché. Il prof ha com-mentato: «Nessuno rise per quel consiglio a di-mostrazione che era una convinzione abbastan-za diffusa. E che mi volevano bene». Gli volevanobene? Va beh, contento lui. Un suo collega mi dis-se che un giorno mentre chiedeva ad un ragazzi-no delle medie una frase con il congiuntivo, quel-lo rispose: «Che tu sia maledetto». «Beh, se non al-tro, il congiuntivo l’hanno imparato», si era con-solato lui. Peggio andò a quel docente che entrò inclasse e la trovò vuota. Solo una scritta alla lava-gna: «Trovaci». «Inaccettabile. Bisognerebbeprendere provvedimenti», commentò sconsolatoil prof. Bisognerebbe, appunto. Ma perché, nelfrattempo, non li ha presi lui?

struggere la carne della suacarne, vita della sua vita efrutto del suo amore, perchéci sorprendiamo della violen-za e del terrorismo che sisparge intorno a noi? L’abor-to è il più grande distruttoredi pace oggi al mondo, «il piùgrande distruttore d’amore»(Madre Teresa di Calcutta,31/5/1992).

Laura Ciancio MantovaniRoma

DISARMO/1

Rimane il problemadelle scorie nucleari

Il presidente Obama ha an-nunciato l’avvio di accordiper la riduzione degli arsenaliatomici mondiali. Non si puòche approvare una propostadi questo tipo. Ricordandoquello che accade solitamen-te quando si parla del nu-cleare civile e di tutti i pro-blemi che vengono sollevatiin merito al problema dellescorie e della loro elevata vita.Uno degli elementi fonda-mentali degli ordigni atomiciè il plutonio. L’elevata tos-sicità di questo elementotransuranico assieme al fattoche dimezza la radioattività

Ragazzina stuprata in classe. Il professore non vede. Èscandalo e si chiede la testa del prof. A me, nei miei 35anni di scuola, grazie a Dio, non è mai accaduto nulladel genere, ma conosco bene, per lunga esperienza, imeccanismi psicologici che scatenano certi orrori.Quando in una classe di adolescenti c’è il bullo, o ce n’èpiù d’uno, la massa dei ragazzini immaturi, per il fasci-no perverso che certi soggetti esercitano sui soggettipiù deboli, si assoggettano a questi piccoli criminali e levittime divengono complici dei loro aguzzini. Ragazzein età più matura strillerebbero con tutto il fiato se sot-toposte a certi trattamenti contro la loro volontà. Poi

bisogna considerare la logica omertosa del branco, cheè sempre più forte degli ormai deboli legami educatividella famiglia. Da ultimo pesa il fatto che l’insegnantedeve spesso rinunciare ad imporre un minimo di disci-plina, perché verrebbe tacciato di “fascista”, si trove-rebbe contro i genitori e verrebbe “scaricato”anche daldirigente scolastico, che parla di dialogo educativo manon vuole grane. Quando l’insegnante interroga, i ra-gazzini ne fanno di tutti i colori e, se nessuno strilla,vuol dire che va tutto bene.

GIANCARLO MORUZZIBolgare (Bg)

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38 Sabato 10 aprile 2010

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L’italiano in croce della SantacroceIl risvolto di SERGIO CLAUDIO PERRONI

Caro lettore, hai tempo daperdere e soldi da buttare? Allora illibro che hai in mano è fatto appostaper te. Secondo l’editore Rizzoli,questo Lulù Delacroix di IsabellaSantacroce «unisce la dolcezza delPiccolo Principe, il fantastico di Alice

nel paese delle meraviglie e l’inquie -tudine di Pinocchio». Tutte frottole,come puoi ben immaginare. Ed èstrano che il sobrio editore non ab-bia tirato in ballo anche Moby Dickela Divina Commedia; tanto, man-cando una legge che punisca per le-

sa maestà i riferimenti alti accam-pati da autori minuscoli, ogni para-gone avanvera è lecito. Ineffetti, nellibro della Santacroce ci sono moltea, parecchie t e varie vocali con l’ac -cento - proprio come nei libri diSaint Exupéry, Collodi e Carrol. Ma

le somiglianze finiscono qui.Per il resto, caro lettore, in queste

interminabili 470 pagine troveraisolo un’ennesima e noiosa versionedel mito di Cenerentola virato inBrutto Anatroccolo. Troverai la mo-striciattola Lulù che, scappata da

una famiglia che la rifiuta (ci sonopurelesorellastre cattive,giustoperdare un pizzico di originalità in più),intraprende un viaggio fiabesco in-sieme a una petulante bambolastorpia e con l’accompagnamentovocale di Emily Dickinson (già:

TERZA PAGINALa cultura del ’900 vista cogli occhi rossiNella storia dell’informazione letteraria edita da Feltrinelli c’è spaziosolo per le riviste di sinistra. Libero e il Giornale liquidati in tre righe

::: PAOLO BIANCHI

A volte li chiamano critici.Altre volte la loro attività confinacon quella dello studioso, del pro-fessore, dell’esperto. Sono i giorna-listi della “terza pagina”, che ogginon c’è più, o è a pagina 38. Quellidelle riviste letterarie, che oggi nonci sono quasi più, o sono disponibi-li online. Onore dunque al meritodi chi ha voluto cimentarsinell’onerosa attività di compilareuna Storia dell’informazione let-teraria in Italia. Dalla terza pagi-na a Internet 1925-2009 (Feltri -nelli, pp. 452, euro 30). Lo hannofatto Gian Carlo Ferretti e StefanoGuerriero, decano della materia ilprimo, giovane ricercatore il se-condo.

Ora, che cosa sia l’informazioneletteraria non è facile da spiegare.Riguarda tutto quel complesso diattività comunicative che hannoper oggetto i libri di narrativa. Co-me spiegano gli autori nell’intro -duzione qui essa è «intesa nel suosignificato più esteso, dalla notizia,alla critica ad altre forme, una sto-ria inoltre che non può non essere,almeno in termini essenziali, an-che una storia della politica, dellasocietà e della cultura, del giornali-smo, dell’editoria libraria e dellaletteratura stessa». E finora tuttobene. Ma a pagina 11 compare un“invito al lettore”che scatena i bas-si istinti: un invito affinché «resistaalla tendenza perversa e gratifica-toria del gioco tra vuoti e pieni, suchi c’è e chi non c’è, chi c’è troppo otroppo poco, piuttosto facile nelgran mare dagli autori stessi teme-rariamente attraversato». Poteva-no dunque persone perverse comenoi non andare subito a leggerel’indice dei nomi, proprio per ve-dere chi c’è (e come) e chi non c’è?Non potevano.

Diciamo subito che in questo li-bro ci sono tantissimi dati, nomi,testate, case editrici, persone e per-sonaggi. Ma proprio in un tale ma -re magnum alcuni brillano per as-senza e altri per presenza, questiultimi magari così come hannobrillato nella vita e nella carrieraper presenzialismo intellettuale.Alberto Moravia, per esempio. Nel1929 pubblica Gli indifferentiper leedizioni Alpes presiedute da Arnal-do Mussolini e divide la critica, sal-vo abiurare il suo stesso lavoro sulquotidiano fascista Il Tevere. Da al-lora in poi Moravia fa e disfa riviste,collabora a giornali, si agita neipremi letterari, frequenta i salotti,fa il critico, l’opinionista, il saggista,s’intende di cinema, viaggia.... Ci

vorrà Sergio Saviane, negli anni ’70,a tentare uno sberleffo con il suoMoravia desnudo, che provoca unpiccolo terremoto all’Espresso, acui ovviamente Moravia collabora.Queste cose nel libro di Ferretti eGuerriero non vengono dette per-ché forse non c’entrano molto, cosìcome non si dice che Alberto Mo-ravia, che in realtà si chiamava Al-berto Pincherle, fece causa a un ta-le che si chiamava Alberto Moraviae che aveva pubblicato un roman-zo, e lo diffidò dal pubblicarlo conquel nome e incredibilmente ungiudice diede ragione a Pincherle.

Pasticci all’italiana

Senonché questa Storia dell’in -formazione letteraria ha anche ilpregio di farci venire in mente unmucchio di cose non dette. La par-te sul Ventennio è interessante e,supponiamo, molto corretta, delresto su quegli anni è stato già scrit-to molto. La censura c’era eccome,ma c’era anche chi riusciva ad ag-girarla con intelligenza. D’altrondesiamo in presenza di una «volontàdi controllo totalitario sulla culturama anche del suo fallimento, men-tre le regole della censura diventa-no sempre più oscure per gli stessioperatori culturali». Soliti pasticciall’italiana, con riviste come “Pri -mato” che sotto l’egida del gerarcaBottai «ospita indistintamente tut-ta l’intellettualità letteraria italia-na, tra volontà di elaborare unaproposta culturale alternativa aquella tedesca, attività di fronda,strategie personali del gerarca, tar-dive maturazioni antifasciste, ipo-crisie e pratica del doppio binario».Un ruolo equivoco simile è svoltoda “Prospettive” di Curzio Mala-parte coadiuvato da Moravia, e co-sì via.

Nel Dopoguerra italiano il fer-mento culturale è enorme. E quil’egemonia della sinistra si affer-ma. Nella costellazione di iniziati-ve culturali svetta Casa Einaudi,quella di Cesare Pavese e di ElioVittorini, il secondo soprattuttoabilissimo a far parlare di sé. E poisarà il momento di Italo Calvino epoi quello dei critici militanti eFranco Fortini e “Ragionamenti” e“Tempi moderni” e i “QuaderniRossi” e i “Quaderni Piacentini” e“Contropiano” di Alberto Asor Ro-sa (che si è recentemente dimessoda intellettuale di sinistra, si vedeche si può), ma anche di MassimoCacciari, ma anche di Toni Negri.Per decenni sembra che l’informa -zione letteraria la faccia solo la sini-stra, con qualche eccezione, come

::: IL SAGGIO

L’OPERA

”Storia dell’informazione let-teraria in Italia dalla terza pa-gina a Internet 1925-2009”(Feltrinelli, pp. 452, euro 30)di Giancarlo Ferretti e StefanoGuerriero.

CRITICA LETTERARIA

Il libro ricostruisce l’evoluzio -ne della critica letteraria nelnostro Paese. Un viaggio cheparte dal fascismo fino ad ar-rivare ai giorni nostri attraver-so riviste letterarie, terze pa-gine, riviste, trasmissioni te-levisive e radiofoniche e sitiinternet.

Giancarlo Vigorelli, e un certo im-pegno dei cattolici, però qui liqui-dati a pagina 241: «Sostanziale ca-renza o assenza di scrittori cattoliciimportanti (salvo rare eccezioni) euna sottovalutazione moralisticadi fondo».

Poi, negli anni Ottanta, tuttocambia. La cultura diventa pop, sientra nella fase del “postmoder -no”, la tv diventa commerciale epoi via con Berlusconi e i socialisti ela Mondadori e il conflitto d’inte -ressi e allora sembra, in questo li-bro, che gli italiani di colpo diventi-no intronati perché non compranopiù riviste come “Belfagor”,“NuoviArgomenti” o “Il Ponte” e invecevanno a fare shopping edonisticodi massa. Il che è anche vero, ma èanche vero che nell’ultimo quartodi secolo il pensiero si sposta, di-ciamolo alla buona, un po’ più adestra.

L’informazione letteraria diven-ta in parte consigli per gli acquisti,ma a buttarcisi sono tutti gli editori,grandi e piccoli. E i critici non sonopiù quelli di una volta, d’accordo.Però, adesso, non sarà mica colpadel Giornale, del quale non si citanemmeno mezza riga di pagine

culturali gestite per un decennio(1998-2008) da Caterina Soffici? O ècolpa di Libero, fondato da VittorioFeltri nel luglio 2000 e «da lui diret-to fino al 2009 con i toni populistivolgari e lontani da ogni sensibilitàculturale che sempre lo hannocontraddistinto» (pag. 319)? E per-ché non citare nemmeno il Dome-nicale, settimanale d’informazio -ne culturale fondato da MarcelloDell’Utri nel 2002 e diretto da An-gelo Crespi?

Gravi omissioni

Lo abbiamo chiesto a Gian CarloFerretti. Gli abbiamo chiesto per-ché l’informazione letteraria, a suodire, non la sappia fare nessunoche non sia di sinistra, per esempioGiordano Bruno Guerri, o CamilloLangone, o Marcello Veneziani, oMaurizio Crippa, o Giampiero Mu-ghini, o Mariarosa Mancuso, o tan-ti altri che sarebbe lungo elencare eche qui non compaiono nemme-no di striscio. (Mentre si parla sem-pre, per dire, di quanto siano in-fluenti i pensatori che gravitano at-torno a minimum fax, il che fa tor-nare, a noi maligni rancorosi, il ri-

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39Sabato 10 aprile 2010CULTURA

Bolañomania

I tormenti ideologicidi un maoista in VietnamPubblicato online un altro racconto postumo dello scrittorecileno, una prova acerba (1983) e dal finale deludente

::: MAURIZIO STEFANINI

«Diario del oficial chino Chen Huo Deng,1980. Jueves. Una curiosa criatura parecida a unavaca gigante pero que posee un pico de pato». «Dia-rio dell’ufficiale cinese Chen Huo Deng, 1980. Gio-vedì. Una strana creatura simile a una mucca gi-gante, ma con un becco da anatra»... Divampa unaBolañomania che non aspetta più i normali tempidelle case editrici o quelli della filologia, per metterea disposizione dei fan gli inediti che vengono sco-perti, talvolta anche per vie oscure. Dopo essererimbalzato su vari siti in spagnolo, da lunedì è onli-ne la traduzione di un racconto con cui nel 1983 Ro-berto Bolaño avrebbe ottenuto il terzo posto al con-corso letterario Premio Alfambra di racconti delComune di Valencia. S’intitola “Il contorno dell’oc -chio”, e si può leggere su http://puttanassassi-na.blogspot.com/ e poi su http://bolanoarchi-vio.wordpress.com/2010/04/09/437/.

IL MISTERO DEL TITOLO

Il titolo è misterioso, la storia è quella di un uffi-ciale cinese che è pure poeta. «Non sono malato. Ilmio nome è noto in tutte le province del Paese. Ho45 anni e da 15 presto servizio nell’esercito. Ho rice-vuto molteplici decorazioni. A 25 anni ho pubblica-to il mio primo libro e da allora la mia produzioneletteraria è stata ininterrotta. Sono sano e forte, hodimostrato a me stesso che posso resistere alla fa-me e al dolore. Per sei anni ho vissuto in Vietnamdove sono stato consigliere dell’esercito popolarenella lotta contro gli imperialisti e i loro lacchè. Hovissuto a Hoa Binh e Phat Diem; nel 1971 sono statoferito in un villaggio vicino a Phu Dien Chau e sonotornato nel mio Paese. Nel 1979, durante il conflittobellico cino-vietnamita, ho combattuto contro imiei vecchi alleati. La mia divisione era stanziata aJinxi e io facevo parte dello Stato maggiore. Finita laguerra sono stato assegnato A Nigming, vicino allafrontiera, e in poco tempo mi sono ammalato. Sta-vo nell’ospedale militare di Nanning dove il mio re-cupero è stato rapido; dopo, per volere dei medici ecol beneplacito dei miei superiori, sono stato man-dato in questo villaggio per riposare».

Bisogna forse pensare a quel carattere cinese che

si legge “mù”, che disegna appunto il contorno diun occhio, e che oltre ai termini indicanti “vista” e“vedere” forma anche gli ideogrammi che stannoper “sorridere” e “esaminare”? L’esame della pro-pria vita che si trasforma in amaro sorriso, primadella decisione del suicidio finale... Ma non sappia-mo se l’allora trentenne Bolaño ne sapesse abba-stanza di cinese per fare questo tipo di allusioni,che pure gli somiglierebbero.

La Cina di Mao era stata un mito della sua gene-razione: ma non sappiamo neanche se sia perti-nente leggere nello sconcerto ideologico di ChenHuo Deng, sballottato dalle giravolte della storiaprima a favore e poi contro i vietnamiti, un riferi-mento alla complicata adolescenza dell’autore.Che, figlio di un camionista e di una professoressada cui era stato portato a Città del Messico quandoaveva 13 anni, era tornato in Cile ventenne conl’idea di appoggiare il regime di Salvador Allendeda posizioni trotzkyste, giusto in tempo per incap-pare nel golpe di Pinochet e finire dentro. Salvo poiessere liberato da due Carabeneros che erano statisuoi compagni di scuola, e che lo avevano ricono-sciuto senza che lui neanche se li ricordasse.

IL MOSTRO DEL LAGO

Ma «il mostro ha un becco da anatra, leggo. Que-sto non può stupirmi né meravigliarmi, tuttavia in-tuisco che dietro queste parole c’è qualcosa chepuò provocarmi un’emozione più intensa. In alcu-ni momenti ho la certezza di seguire la pista giusta,in altri credo solo di essere malato». «Durante lamattinata ho riguardato i ritagli. Il bambino diWan, il mostro del lago, l’anziano che va in biciclet-ta, gli incidenti del parco di Beihai. Cos’hanno incomune queste notizie? Ne ho ritagliate altre, peròquelle ricorrenti, quelle che mi ritornano alla me-moria come spie rosse, sono solo queste quattro».

È la mancanza di un filo a spingere il poeta versola morte? Carolina Zuñiga, che ha presentato il rac-conto sul sito che l’ha riscoperto, ha detto che, puressendosi commossa fino alle lacrime, il finale le èsembrato infantile. «Dopo tutto, Bolaño era ancoraun ragazzino». Ma che altra fine è immaginabile,per un eroe che non intende nascondere nulla per-ché «sarebbe inutile»?

l’asiargento della narrativa italiananon lascia in pace neanche la pove-ra reclusa di Amherst, straziando lesue sacre poesie per farsene con-trappunto).

Troverai i mondi che le due eroi-ne visitano prima di approdare

all’ovvio lieto fine, reami incantatidove si aggirano strani mutanti chesi vorrebbero favolosi, cui però néstranezza né favola impediscono disventagliare ciarpame sapienzialeda banchetto di tarocchi in PiazzaNavona («la purezza è una lente

d’ingrandimento posata sopra laluce», «non vergognarti della tua di-versità, amala»). E troverai figure diforzata bizzarria quali la Farfaspilla,il Pipistro, il Cricervo (sì, siamo neiparaggi di Benni - e di un Benni per-fino minore).

Ma la figura più bizzarra di tutte,l’unica mutante che in questo serra-glio strappalacrime riuscirà davve-ro a farti tenerezza, caro lettore, èun’altra. Sottoposta a traversie effe-rate (gente che «svenì», chiome«ravvivate», palpebre che «divedo-

no da una visione», miracoli anato-mici come il «sospirare con affan-no»), costretta ad anastrofi che per-sino un pastore del Gennargentutroverebbe avventurose («la vita disé il presente dimentica»), oberatada gerundi insani e crivellata di eli-

sioni adottate sperando di sembrarforbita, è la lingua italiana la veraCenerentola di questa fiaba. O me-glio, il cigno che la Santacroce riescea far regredire a Brutto Anatroccolo- senza dover ricorrere ad alcunamagia.

::: DINO COFRANCESCO

::: Giuristi progressisti

Le riforme in stile giacobinoUna lotta tra Bene e Male

Lo scrittore e poeta cileno Roberto Bolaño (1953-2003), diventato un autore di culto Olycom

Nel suo ultimo arti-colo su Repubblica, “Il turi-smo dei diritti”, Stefano Ro-dotà giustamente mette inguardia dal federalismo eti-co e da «un’Italia nella qua-le i diritti fondamentali nonsono più un patrimonio cheaccompagna ogni persona,quale che sia il luogo in cuisi trova». La migliore classedirigente che l’Italia unitaabbia avuto, la Destra stori-ca, avrebbe condiviso le sueparole e le sue apprensioni.Senonché il preambolo li-berale è il cavallo di Troiache serve a introdurre nellasocietà aperta stili di pen-siero che con il liberalismonon hanno nulla a che ve-dere. Rodotà, inoltre, avvol-ge il suo argomentare in unvelo di reticenze e di nondetto che vanifica ogni pre-tesa di imparzialità.

Quando, a esempio, è co-stretto a ricordare la rifor-ma «frettolosa» del titolo Vdella Costituzione - senzaaggiungere, peraltro, che fufortemente voluta dalle si-nistre al governo - si affrettaa sottolineare che allo Statorimaneva pur sempre il po-tere di «determinare i livelliessenziali delle prestazioniconcernenti i diritti civili esociali che devono esseregarantiti su tutto il territorionazionale»: non spiega, pe-rò, come possono enti postisullo stesso piano - «La Re-pubblica è costituita daiComuni, dalle Province,dalle Città metropolitane,dalle Regioni e dallo Stato»- astenersi dal far valere laloro eguale dignità. Ma la-sciamo andare.

TRUCCO SOFISTICO

È tipico della sofistica ro-dotesca contrabbandarel’universalismo liberale deidiritti come coincidentecon l’ideologia di una de-mocrazia sociale avanzataiscritta in alcune parti dellanostra Costituzione. Ne de-riva che l’eguaglianza for-male - alla base del libera-lismo - vien fatta coinciderecon l’eguaglianza sostan-ziale, sicché avere le stesserisorse economiche, da uncapo all’altro della peniso-la, diventa un diritto sacro-santo di ogni cittadino. Unprincipio che vanifica nonsolo il federalismo ma lastessa economia di merca-to, incompatibile senza laproprietà privata (per Ro-dotà, un «terribile diritto»),senza la meritocrazia, sen-za le diseguaglianze mobi-

li.Mi rendo conto che è un

dialogo tra sordi quello traquanti ritengono che la no-stra carta costituzionaledebba sottoporsi all’esamedella democrazia liberale equanti pensano, con i giu-risti progressisti di Repub-blica, che debba valere ilcontrario. Anche in un’otti -ca giacobina, però, dovreb-be valere la distinzione traleggi ordinarie e leggi costi-tuzionali, incompatibilecon una cultura giuridicaportata a seminare allarmi-smo e terrorismo ogni voltache si profila una riformanon condivisa.

IDEA PREMODERNA

Quando si tuona controle misure governative «cheincideranno sull’autono -mia della magistratura» so-lo perché propongono laseparazione delle carriere -come in quasi tutti i Paesicivili dell’Occidente -,quando il pur «giusto obiet-tivo» di «rispettare la libertàe la segretezza delle comu-nicazioni» è considerato li-mitativo dei poteri e dellamagistratura e del dirittod’informazione, non ci sitrova più dinanzi a legitti-me divergenze tra maggio-ranza e opposizione, ma aun confronto ineguale, incui l’opposizione non com-batte sotto le proprie ban-diere bensì in difesa dellavolontà generale, assurgen-do quasi a magistratura su-prema della Repubblica. Èla concezione premodernadella lotta per il potere, chevede le forze del Male insingolar tenzone con quelledel Bene.

Rodotà non si risparmiaqualche piccola concessio-ne retorica, allorché chiede,a esempio, di vietare «la dif-fusione di quel che è estra-neo alle indagini». Ciò si-gnifica che ignora i rapportiprivilegiati tra le procureetiche e le redazioni virtuo-se? Che non vede la provadi forza, in atto da anni, trail governo e quei magistratiche vogliono ripulire il Pae-se dalla corruzione berlu-sconiana? Che, a suo avvi-so, la fuga di notizie può ve-nir punita dagli stessi chel’hanno organizzata? Se co-sì fosse, stimerei molto dipiù Rodotà, ritenendolo,come me, appartenente aquell’infima minoranza diitaliani che preferisconopassare per fessi piuttostoche per troppo furbi.

cordo di un tale che la definiva«l’editoria romana dell’incularel -la»).

«Non abbiamo avuto nessunapregiudiziale politica», spiega Fer-retti. «Abbiamo scelto di privilegia-re i veri informatori critici; perciò diassenze ce ne sono parecchie e an-che autorevoli, una per tutte quelladi Gianfranco Contini. È anche ve-ro che la mia è una prospettiva cherisente di una certa scelta di cam-po, non lo nascondo. Ogni opera-zione di questo tipo, così vasta, haanche i suoi limiti». Gli chiediamoallora quale sia la ragione che pos-sa aver motivato il rifiuto di Einau-di e Laterza di pubblicare que-st’opera. «Questo non lo so», ri-sponde Ferretti, «ma ho un rap-porto sereno con i rifiuti editoriali.E ottimi rapporti con Einaudi e La-terza».

Alla fine ci troviamo d’accordosu almeno un punto. Sulla denun-cia di Goffredo Fofi «di una destraaggressiva e sguaiata e di una sini-stra inetta e compromessa». Chis-sà che partendo da qui non si riescaa scrivere una storia della “terzapagina” un po’ più equilibrata.

www.pbianchi.it

EGEMONIA

Elio Vittorini (1908-1966), CarloLevi (1902-1975), Alberto Mo-ravia (1907-1990) e Cesare Ca-se (1920-2005) discutono di let-teratura. I quattro sono stati tra igrandi protagonisti dell’egemo -nia culturale rossa nell’Italia delsecondo dopoguerra Olycom

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::: Spettacoli40 Sabato 10 aprile 2010

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Hitler-Mussolini, un’amicizia fatale

Stanotte all’1 su History Channel va in onda un documentarioche rievoca i rapporti fra Hitler e Mussolini. I due dittatorimorirono nel 1945 a pochi giorni di distanza.

HISTORY CHANNEL ORE 1

Che tempo che fa con Padellaro

Antonio Padellaro e Roberto Giacobbo sono ospiti di “Chetempo che fa” alle 20.10 su Raitre. Padellaro ha fondato Il FattoQuotidiano mentre Giacobbo ha appena pubblicato “Templari -Dov’è il Tesoro?”. RAITRE ORE 20.10

Alessandro Gassman vuota il saccocon Victoria Cabello

Stasera alle 23.30 su La7 andrà in onda un altro appuntamentocon “Victor Victoria - Senza Filtro”. Un’ora del meglio trasmessofino ad oggi. Al centro della puntata l’intervista di AlessandroGassman che ha raccontato la sua carriera, le sue esperienze e iricordi legati alla figura del padre.

LA7 ORE 23.30

Il personaggio

QUEL GRAN PEZZO DELL’UBALDORivelazione Pantani, l’alter ego comico di Travaglio e Lapo

.

grammi satirici come “Conven -scion”, “Nessundorma”, “Assolo”e i diversi “Mai dire...” della Gia-lappa’s, fino a “Sugo”,“Glob”e, dagennaio scorso, “Quelli che il cal-cio”, dove lo vediamo nei panni diLapo Elkann e di Claudio Silvestri,il cuoco della Nazionale del cele-bre spot della Nutella. La sua ulti-ma creatura è il clone di MarcoTravaglio. In giacca color senape,postura seriosa («sto lavorandosulla voce e mi interessa molto lagestualità», spiega) e capello briz-zolato, il giornalista del “Fattoquotidiano” viene canzonato perla sua disinvoltura nel passarecontinuamente dalla carta stam-pata alla telecamera. «Prendo ingiro la poliedrica attività di Trava-

glio che sta cadendo un po’nel va-nesio come Odifreddi», ha rac-contato Pantani, «mi chiedoquando trovi il tempo di scrivere,se sta sempre in tv. Travaglio fatroppo l’intrattenitore. Questocontinuo fare battute mi sembrasuperfluo, cade nel goffo». «Co-munque non è l’antiberlusconi -smo di Travaglio ad avermi fattomuovere», precisa. Ogni perso-naggio che decide di proporre, in-fatti, deve avere due caratteristi-che fondamentali: non deve esse-re stato ancora imitato, «per cor-rettezza nei confronti sia del pub-blico, sia del comico che l’ha pro-posto prima», e deve avere «unacaratteristica che mi sorprenda,un tratto molto marcato da dove è

possibile costruire una parodia oun’imitazione». Come la parlatadi Lapo Elkann, con i congiuntiviancora più confusi del pensieroespresso, quando si giustifica perla celebre figuraccia durante lapartita dell’Nba tra Los AngelesLakers e Toronto Raptors dicendoche «lo sport è bello perché tuttidebbino partecipare; e ancora,sempre a proposito di quella gaffedavanti alle telecamere di tutto ilmondo: «come dichino gli anglo-sassoni, “errare humanum est,perseverare de gustibus”, io por-ghi scusi agli americani». E ci ri-corda tanto l’originale, con le suebizzarre creazioni di moda, quan-do parla di un paio di occhiali ap-pena inventato «con delle lenti in-visibili che hanno la percezionealla gente che tu non abbi ma chesi possi vedere»?

Il format dell’estate

Enzo Iacchetti beato tra le “Velone”

LE TRASFORMAZIONI

Ubaldo Pantani nei panni di Lapo Elkann (a sinistra) e in quelli diMarco Travaglio (foto concessa da Tv Sorrisi e Canzoni)

Lo sport è belloperché tutti debbinopartecipare, si puòsbagliare però“audarecommentare est”“.Come dicono ilatini “errarehumanum est,perseverare degustibus”.

LAPO BY UBALDO

INCIDENTE

Loredana Bertèin ospedaleFemore rotto

MILANO Voleva una casanuova. Per questo ieri pome-riggio è andata a vedere unloft in via Meda a Milano. Eraquasi arrivata. Ma qualcosa èandato storto. Proprio men-tre stava attraversando lastrada, una di quelle nonasfaltate, il terreno le ha gio-cato un brutto scherzo. E lei,Loredana Bertè, ha messomale un piede in una buca, èscivolata ed è caduta sul fian-co. Una botta all’apparenzanon particolarmente forte,che invece le ha provocatodelle lesioni serie. Con Lore-dana c’era Lele Mora, che l’hasubito soccorsa. «Pensavoche fosse una caduta leggera,ma lei non riusciva a rialzar-si, a stare in piedi». Loredanaha cominciato a lamentarsiper il forte dolore e anche apreoccuparsi. A quel punto èstata accompagnata alla Ca-sa di Cura Città di Milano, do-ve i medici le hanno fatto unaradiografia. Risultato: gravelesione al femore e al bacino.Da lì è stata quindi portataall’Istituto Ortopedico Ga-leazzi, una struttura più ido-nea al suo caso, per essereoperata. L’ultima telefonata,prima dell’intervento, è stataper il suo amico Renato Zero.Stop forzato dunque per la si-gnora della canzone. Ci vorràun po’ di tempo prima chepossa esibirsi di nuovo e stu-pirci, come solo lei sa fare co-sì bene. E come ha fatto, delresto, non più tardi di giovedìsera, quando è stata ospitedel programma di Max Giustisu Raiuno “Stasera è la tuasera”: Loredana, sempre piùmagra, si è presentata conun’insolita parrucca bionda.Proprio di recente Loredanaha incontrato anche MauroMarin, il vincitore del Gf 10. Edi lei Mauro, in una recenteintervista, ha detto: «È statagentilissima la signora Lore-dana Bertè, un mito per lacanzone italiana. Io le hoconfidato che cantavo sem-pre una canzone di sua sorel-la Mimì, abbiamo parlatomolto di questo».

AL.MO.

::: ALESSANDRA MENZANI

Il suo socio Ezio Greggio se laspassava tra le Veline, lui si divertiràtra le Velone. Certo, non è esatta-mente la stessa cosa, ma per EnzoIacchetti sarà una bella avventuraugualmente. Il papà di “Striscia lanotizia”Antonio Ricci avrebbe scel-to lo storico conduttore del tg satiri-co come padrone di casa del “talentshow”per signore non più giovanis-

sime, che sarà uno degli appunta-

menti più attesi dell’estate televisiva di Canale5. Ottima scelta: Enzino si merita la promozio-ne da presentatore unico.

“Velone”prenderà il posto di “Veline”ancheperché le due bellezze in carica, Federica Nargie Costanza Caracciolo, sono confermate an-che l’anno prossimo e dunque non serve unnuovo concorso per eleggere la coppia di “Stri -scia”. Lo storico conduttore di “Veline” e “Ve -lone”, Teo Mammucari, sarà impegnato su al-tri progetti per la rete giovane di Mediaset, Ita-lia 1, canale che farà debuttare, sempre in esta-te, un nuovo format dedicato agli anni Ottantacurato da Studio Aperto. Per partecipare a “Ve -lone”occorre avere più di 65 anni, come speci-fica il sito internet dedicato ai casting di Media-

set, che è già in moto per raccogliere aspirantimaxi soubrette. Quest’anno, come non mai, latv ha sperimentato nuovi spazi dedicati allaterza età. Nel pomeriggio di Canale 5 ha ungrandissimo successo la versione “over” di“Uomini e donne”, in cui Maria De Filippi hafatto debuttare come “tronisti” e corteggiatriciallegri nonnini e nonnine che hanno ancoravoglia di innamorarsi. A “Domenica 5”BarbaraD’Urso ha trasformato in opinionista NonnaLalletta, la simpatica parente dell’ex gieffinoNicola Pappalepore. Ma il primo a far divertirele signore in tv è stato Ricci. L’ultima edizionedi “Velone” risale al 2003, quando a vincere fula mitica Carpina Zuccarina, 73enne di Avelli-no, madre di 11 figli e nonna di 21 nipoti.

Enzo Iacchetti (olycom)

::: DONATELLA ARAGOZZINIROMA

Ogni settimana, a “Quelliche il calcio”, propina pillole del“Lapo pensiero” a dir poco esila-ranti, con frasi piene zeppe di con-giuntivi buttati lì a caso e citazioniin un latino che più maccheroniconon si può. A “Glob”, la domenicasera su Raitre, diventa un MarcoTravaglio molto più simpaticodell’originale di “Annozero”. Mal’abbiamo visto anche nei panni diun Massimo Giletti ossessionatodalla tv di qualità, di un Gianfran-co Fini iperpolemico che parla in“politichese”, un Piersilvio Berlu-sconi promotore del telecomandosenza i tasti relativi alle reti Rai e unPippo Inzaghi che soffre nel senti-re il nome di Gilardino.

È Ubaldo Pantani, uno dei co-mici più apprezzati del momento.Un «intrattenitore e non un sati-ro», come ci tiene a sottolineare,per la sua abilità nel «giocare suitre livelli di imitazione, parodia etrasformismo», laddove per imi-tazione si intende «l’aspetto tecni-co», per parodia la capacità di «ac-centuare un aspetto del carattereche trapela nel personaggio e far-ne il basamento per la ricostruzio-ne di uno nuovo» e per trasformi-smo la bravura nell’«immedesi -marsi e confondersi nel propriopersonaggio», anche grazie a ore eore di trucco. Toscano, 39 anni ap-pena compiuti, un curriculumche parte da “Macao” di GianniBoncompagni, nel 1997, per pro-seguire poi con una serie di pro-

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41Sabato 10 aprile 2010SPETTACOLI

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Perché il Solito Frizzi batte Striscia la NotiziaComplimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA

Fabrizio Frizzi sarà pure il Pier-Ferdy Casini della tv, così giovanilmentee democristianamente uguale a se stes-so. L’“eterno ritorno dell’uguale”, dicequalcuno.

Ma se il suo I soliti ignoti su Raiunobatte sistematicamente Striscia (l’altrasera il 25,74% contro il 22,24%) un moti-vo ci dovrà pure essere. A prima vista,per gli spettatori snob e strutturati il gio-chino preserale delle identità nascoste

possiede l’appeal di un pipistrello nellemutande, come direbbe Fiorello. Deviindovinare il mestiere di uno dalla fac-cia, dalla postura e da una manciatad’indizi disseminati stile SettimanaEnigmistica. Tra l’altro i mestieri in nes-sun caso s’adeguano alla faccia. Sono uncaravanserraglio semantico, sembranouna puntata dello Show dei record:meccanici frigoristi, cesellatori, guida-tori di carro funebre, miss mamme Italia

2008, distillatori di profumi. C’era perfi-no una signorina a cui a prima vistaavresti dato della callista; invece eraun’“allevatrice di ratti da compagnia”.C’era addirittura Angela Sozio, la rossadel Grande Fratello che ancora una voltanon era riuscita a candidarsi alle Regio-nali. In teoria, ripetiamo, il programmasembrerebbe una minchiata, tipo Labotola o il Mercante in Fiera.

Ma nella pratica più lo guardi e più

t’avvolge. Mentre il concorrente si intor-cina in ragionamenti estenuanti (e qui cista bene il richiamo alla Dc) sul perchéchi gli sta davanti dev’essere, per forza,un collaudatore di mute antisqualo, tut’appassioni, osservi bene la fisiognomi-ca, esamini gli indizi, alla fine scuoti latesta: «Ma no, quello insegna latino aigiapponesi!...». E la telecamera ti in-ghiotte in quelle inquadrature, lente, in-finite fino al disvelamento finale.

È una settimana che siamo inchiodatia questo cavolo di programma. Ci siamoanche psicanalizzati per capire. Forse ilmotivo sta nella struttura. Frizzi ma an-che il capoautore Stefano Santucci e ilcapostruttura Antonio Azzalini sonodella generazione che alla Rai si è intos-sicata di Ellery Queen (tant’è che, qui lamusica in sottofondo ne è una citazio-ne). I telefilm di Queen si cadenzavanosul whodunit , il giallo classico con col-pevole rivelato, dati gl’indizi, dal lettore.Frizzi tra Casini e Ellery Queen. Calvinodirebbe: l’importanza dei classici...

IL GUINNESS

Diecimila volte WatussiEdoardo Vianello batte ogni record di numero di esibizioni con la stessa canzone

Il 16 aprile esce il nuovo album Cardio

Miguel Bosè tra ironia, divertimento e attacco alla religione::: MILANO

“Per te”, unico singolo in italiano, ha an-ticipato il suo nuovo disco “Cardio”(Carosello Records) in uscita il 16aprile e già disco di platino inprenotazione. Un album diinediti che per lui, Miguel Bo-sè, è già un successo (discod’oro in Spagna e di platino inMessico) e un nuovo modo difare musica. «La gioventù è unmomento di grande intensità, i di-scorsi non si capiscono se non sonoin forma barocca, nel tempo invece sicerca di fare cose semplici, la sintesi èun esercizio difficile che fa crescere: con menosi esprime di più. E “Cardio” è sfacciato, irrive-

rente, pieno di ironia, diverte molto, piace mol-to e illumina molto, e tutte le canzoni sono pu-ro brit-pop», ha detto del suo disco Bosè, ieri a

Milano per presentarlo.“Cardio” spazia da brani roman-tici come “Per te” ad altri più va-

riegati, come “Ayurvédico”, unacanzone-ricetta di cucinacomposta mentre Miguel era adieta («la scorsa estate pesavo104 chili, ora ne peso 81, dovevo

entrare nella copertina del di-sco») o, ancora, “Y pocomás”, brano denunciadei fanatismi religiosiispirato all’Opus Dei

(«avevo una segretaria che era dell’Opus Dei,poi ha scoperto il sesso e ha visto che era com-

patibile», ha raccontato Miguel, «dentro le reli-gioni non ci sono famiglie, ci sono sette»).Mentre in “Júrame” racconta la storia del con-certo cubano “Paz sin fronteras”del 20 settem-bre 2009 e delle forti pressioni politiche cheprecedettero l’evento.

«Dieci brani di “Cardio”, assieme a grandisuccessi e a due perle rare del materiale passa-to e sconosciuto» faranno parte del prossimotour di Bosè, al via il 5 maggio in Colombia. Nonsono escluse tappe italiane, anche se è prestoper dirlo: «Se un disco funziona ha senso fareconcerti altrimenti no», ha detto il cantante,che invece ha escluso di fare cinema e tv, e an-nunciato la nascita di una sua Fondazione inColombia, «Metropolis Global, che si occuperàdella cultura cittadina del riciclaggio».

AL.MO.

Miguel Bosè (Olycom)

L’sms

Alessandra Menzani:

«Maurizio Vandelli,

lei com’è messo a re-

cord?».

Vandelli: «Senta, “In

mente te” l’avrò can-

tata un milione di

volte, ma non le ho

mai contate! Son mi-

ca matto io...».

::: FABIO SANTINIMILANO

Al Palpartenope di Napo-li, l’8 maggio proporrà “I Wa-tussi” nell’esecuzione numero10mila. Da Baudo, domani a“Domenica in”, nella numero9.999. Edoardo Vianello, padredella canzone italiana disimpe-gnata, antesignano del genere“tormentoni estivi”, figlio delpoeta futurista Alberto Vianello,cugino dell’attore comico Rai-mondo e zio del giornalista econduttore televisivo Andrea, ilsuo pezzo più eseguito l’hascritto 47 anni fa. L’ha portato alsuccesso in quell’Italia che eraavviata al boom economico,che scopriva la 600 e i weekend,la villeggiatura e le vacanze a Ri-mini.

GLI ANNI SESSANTA«Agli inizi degli Anni ‘60 c’era

un ottimismo diffuso», raccon-ta Vianello a Libero, «c’era piùcameratismo perché eravamotutti più poveri. Nutrivamo de-gli ideali, magari delle utopie,sentivamo di essere protagoni-sti di un cambiamento. Oggi c’èun’insoddisfazione generaliz-zata, la frustrazione di chi nonha e che vorrebbe avere, menocapacità di sapere condividerequalcosa in comune. L’altrogiorno guardavo la gente deL’Aquila alla tv. Mi ha colpitoquella signora che diceva: dopoil terremoto, ci sentiamo piùuniti, prima il mio vicino di pia-nerottolo manco lo conoscevo.

Adesso ci abbracciamo… Forseci vuole un grande sisma socio-economico che ci riporti a unostandard di valori collettivi con-divisi».

Sarà. Ma oggi siamo qui aparlare di una semplice canzo-netta che nella sua innocentestruttura melodica, nel suo fa-migerato intermezzo corale,“paraponziponzipò”, ha attra-versato indenne 5 decenni. Già,ma perché “I Watussi” funzio -na ancora? «Una volta era l’in -no della spensieratezza, invita-va al divertimento, alla gioia dicantare tutti assieme. Oggi ainon più giovani riporta l’imma -gine di quegli anni. I giovani in-vece si adattano a quelli che lo-ro ritengono essere i gusti delpubblico: bei suoni, arrangia-menti pretenziosi. Ma la canzo-ne ha nella sua semplicità la ra-gione stessa della sua esistenza,del suo rimanere nel tem-po…».

Cantava Vianello: “Siamo iWatussi, gli altissimi negri” enel rispetto della stesura origi-nale, anche se siamo in tempi

di integrazione razziale, di so-cietà multietnica, oggi la cantaancora così, lasciando il testocom’era e infischiandosene sequalcuno lo taccia come “poli -ticamente scorretto”. «Io cercodi essere coerente. E nutro ri-spetto per quello che faccio. Nel’63, la parola “nero” non era diuso comune, si usava “negro” enon era un’offesa. Credo che seavessi sostituito “negri” con“neri” avrei fatto un’operazionescorretta e di razzismo all’in -contrario. E che senso avrebbedistorcere ciò che è stato pen-sato e composto 47 anni fa?… Eoggi come allora», puntualizzacon orgoglio il cantante roma-no, «a ogni mia serata me lacontinuano a chiedere. Io lacanto due volte: subito in aper-tura di concerto e alla fine».

BRANI ORECCHIABILIE a quei tempi, non si parlava

di tormentoni e i Righeira di“Vamos a la playa” sarebberoarrivati 20 anni dopo. «Quandocomponevo le mie canzoni,stavo attento a che avessero untitolo breve, secco. Che la strut-tura armonica sottintendessein qualche modo una formulamatematica, semplice, seguen-do linee di originalità e orec-chiabilità, non pensavo di com-porre un tormentone. Il risulta-

to della mia equazione è che unpezzo come “I Watussi” vieneancora oggi cantato dappertut-to. Secondo dati SIAE, è nellaclassifica delle 10 canzoni piùeseguite insieme con “Caruso”o “Questo piccolo grande amo-re”». Come dire: roba che solodi diritti d’autore ci puoi cam-pare una vita e persino bene.«Se non mi fossi sposato tre vol-te, sì, penso proprio che avreipotuto vivere di rendita solocon “I Watussi”», continua Via-nello che aggiunge: «Ma non èl’unico pezzo del mio reperto-rio a funzionare. Secondo unostudio dell’Università per Stra-nieri di Reggio Calabria, “Ab -bronzatissima” è la sesta can-zone italiana più eseguitaall’estero».

Ma come ha fatto a contaretutte le volte che l’ha cantata?«Aggiorno continuamente ildiario dei concerti e delle miepassioni. Ultimamente faccio30-40 date l’anno, fino a qual-che anno fa erano 180-200. Aogni fine concerto, riporto i datidelle esecuzioni. Il mio hobby èla fotografia delle fontane diRoma. Ebbene le ho censite tut-te: sono 5mila 360. Fino ad oggine ho fotografate 2mila 400 erealizzato 24 videoclip sul temache presto farò vedere nellescuole della Capitale. E per dirlatutta: quando morì il divo diHollywood Erroll Flynn, lessiche aveva avuto mille donne.Mi dissi: che sarà mai. Penso diaver raggiunto quel record. Neho sempre tenuto il conto…».

PIONIERE DEI TORMENTONI

Edoardo Vianello (Olycom)

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Page 42: 10.04.2010 - libero

42 Sabato 10 aprile 2010

6.30 Unomattina weekend.Condotto da SoniaGrey con Fabrizio Gat-ta e Vira Carbone

9.35 Settegiorni10.25 Aprirai10.35 Appuntamento al

cinema10.40 Concerto dal Duomo

di Orvieto11.30 Occhio alla spesa.

Condotto da Alessan-dro Di Pietro

12.00 La prova del cuoco.Condotto da ElisaIsoardi

13.30 TG114.00 Easy Driver “La Ferrari

California e la Ferrari458”

14.30 Le amiche del sabato.Condotto da LorellaLandi

17.00 TG117.10 Dal Duomo di Torino A

sua immagine - Spe-ciale Santa Sindone(Dir.)TG1 L.I.S. (all’interno)

18.50 L’eredità20.00 TG1 - Rai Sport20.35 Soliti ignoti21.10 Ti lascio una canzone

“Ospiti: Miguel Bosè,Caroline Costa, MalikaAyane ed i Ricchi e Po-veri - Giiurati speciali:Emilio Solfrizzi e MariaGrazia Cucinotta”.Condotto da AntonellaClerici (Dir.)

0.05 TG10.10 Memorie dal Bianco e

Nero “Programmi‘contenitore’ - 2a parte

0.50 TG1 Notte - Che tempo fa

Rai 417.25 L’Isola dei famosi

Plus18.50 The Dead Zone

“Fantasmi dal pas-sato” con AnthonyMichael Hall

19.40 Streghe “Il calicedella vita” con HollyMarie Combs

20.30 L’Isola dei famosiPlus

21.10 Verdetto finale (Th-riller, 1989) con Ja-mes Woods, RobertDowney jr.. Regia diJoseph Ruben.

22.55 Sydney (Poliziesco,1996) con PhilipBaker Hall, John C.Reilly. Regia di PaulThomas Anderson.

0.35 Rome “Episodio 1:L’aquila rubata”“Episodio 2: TitoPullo rovesciò la Re-pubblica”

2.15 Millennium “Il se-greto matryoska”

3.00 High School Team(Drammatico, 2004)con Billy Bob Thorn-ton. Regia di PeterBerg, Josh Pate.

Iris19.29 Invasion “Verso l’O-

locausto” “L’ultimaonda”

20.56 TGCom21.02 Il ragazzo di campa-

gna (Commedia,1984) con RenatoPozzetto, MassimoBoldi. Regia di Ca-stellano&Pipol.

22.35 Note di cinema22.43 Oh Serafina (Com-

media, 1976) conRenato Pozzetto,Dalila Di Lazzaro.Regia di Alberto Lat-tuada.

0.15 Anica Flash - TGCom

MTV7.00 News7.05 Biorhythm8.00 Daddy’s Girl9.00 The City “Un com-

portamento sleale”“Whitney mi dispia-ce” con WhitneyPort, Olivia Palermo

10.00 Only Hits11.00 Lovetest12.00 HitList Italia14.00 Speciale MTV News

“Story of the Week”16.00 MTV News16.05 TRL Weekly Chart17.00 MTV News17.05 Only Hits18.00 MTV News18.05 Made “Power Girl”19.00 MTV News19.05 Vale Tutto19.30 Mtv @ the Movies20.00 100 Greatest Hip

Hop Songs21.00 MTV News21.05 Teen Mom22.00 True life “I’m A Fan

Boy”

23.00 Fabri Fibra In Italia0.00 Jersey Shore. Con

Vinny Guadagnino,Ronnie

1.00 40 Greatest InternetSuperstars

Deejay Tv6.00 Coffee & Deejay

Weekend9.30 The Club10.00 Deejay Hits13.55 Deejay TG14.00 Via Massena “Long

Version”15.00 Deejay TVuole15.55 Deejay TG16.00 Best of The Player17.00 50 Songs Weekend18.55 Deejay TG19.00 Best of The Flow20.00 The Club20.30 Deejay Music Club21.30 DJ Stories22.30 Almost true - L’altra

storia del rock23.30 M2.0 Night2.30 The Club3.30 Deejay Night

7 Gold7.50 TG712.30 TG7 - TG7 Sport14.30 Pomeriggio con

Casalotto15.00 Così Casa18.00 Manuel18.30 Quattro19.00 TG719.30 Diretta Stadio...

Ed è subito goal!Casalotto (all’int.)

23.15 CNR TV News23.20 Vendetta in blu (Th-

riller, 1995) con DanGauthier, Stacey Da-sh. Regia di Stu Se-gall .

Odeon6.30 Odeon 24:

Missione relitti7.00 Odeon 24: Odeon24

News7.30 Odeon 24:

Superbike TV8.15 Odeon 24:

L’altra Televisione

Telelombardia7.00 Shopping in

Poltrona18.00 Qui Studio A Voi

Stadio23.00 TL Motori23.30 Eros graffiti0.00 Superzap0.15 Lombardia motori0.45 Superzap1.00 Shopping in

Poltrona

Antenna 37.00 Shopping in

Poltrona19.00 Tantasalute19.45 Tuttaunaltramusica22.25 TG Flash - meteo22.30 Film da definire0.30 Shopping in

Poltrona

TelePadania20.45 Controcorrente21.15 Da Nord a Nord21.30 I Fiori di carta21.58 Da Nord a Nord

RAI UNO

6.25 L’Avvocato risponde6.30 Inconscio e magia

“Anima e morte”6.45 Mattina in famiglia

“L’Isola dei famosi, ilcaso di Elisa Claps e icrimini in famiglia”

10.15 Sulla via di Damasco10.45 Quello che “L’agricol-

tura italiana, tra neces-sità di tutela dei propriprodotti ed espansionesu nuovi mercati”

11.25 Aprirai11.35 Mezzogiorno in

famiglia13.00 TG2 Giorno13.25 Rai Sport Dribbling14.00 Top of the Pops 2010

“Ospiti: Marco Men-goni, Emma Marrone eLe Vibrazion”

15.25 Giardini e misteri “Nelgiardino del monaste-ro” con Felicity Kendal

16.20 Kate & Emma - Indagi-ni per due “La scuoladella discordia”

17.05 Sereno variabile18.00 TG2 - Meteo 218.10 Squadra Speciale

Lipsia “Il complice” 19.00 L’isola dei famosi -

La settimana19.30 L’isola dei Famosi20.00 Il Lotto alle Otto20.30 TG2 - 20.3021.05 Raidue Rewind Crimi-

nal Minds “La tribù”“Il giustiziere” con JoeMantegna

22.40 Sabato Sprint23.25 TG223.35 TG2 Dossier0.20 TG2 Storie - I racconti

della settimana1.00 TG2 Mizar

RAI DUE

8.40 Il mondo di Stefi8.55 Mystery after Mystery

- La Sindone racconta-ta ai ragazzi

9.00 Tv talk 10.30 Art News11.00 TGR I nostri soldi -

Estovest - Levante -Italia Agricoltura

12.00 TG3 - Rai Sport Notizie- Meteo 3

12.25 TGR Il Settimanale -BellItalia - Mediterra-neo “Vukovar”

13.50 Appuntamento al cinema

14.00 TG Regione - TG Re-gione Meteo - TG3 -TG3 Pixel - Meteo 3

14.50 TGR Ambiente Italia 15.50 TG3 Flash L.I.S.15.55 Sportabilia16.15 Magazine Champions

League16.40 Pallanuoto, RN Savona

- Pro Recco17.35 Equitazione, Grand

National 2010 AintreeRacecourse, Liverpool

18.10 90° Minuto - Serie B18.55 Meteo 3 - TG3 - TG

Regione - Meteo20.00 Blob presenta Vota

Antonio20.10 Che tempo che fa

“Ospiti: Antonio Pa-dellaro e Roberto Gia-cobbo”

21.30 Ulisse il piacere dellascoperta “RiccardoCuor di Leone”. Condotto da AlbertoAngela

23.15 TG3 - TG Regione23.45 Enrico Brignano: a bri-

glia scioltaMeteo 3 (all’interno)

RAI TRE

6.00 Prima Pagina7.55 Traffico7.57 Meteo 58.00 TG5 Mattina8.50 Loggione “Maria

Stuarda di GaetanoDonizetti”

9.45 Dietro le quinte “Colpo di fulmine”

9.50 Finalmente arriva Kalle“Furto al museo” conMax Landgrebe

10.46 Amore per sempre(Commedia, 1992) conMel Gibson, Jamie LeeCurtis. Regia di SteveMiner.

13.00 TG5 - Meteo 513.40 Ciak Speciale “Green

Zone”13.45 Un uomo da copertina

(Commedia, 2008) conDean Cain, ChristinaCox. Regia di Paul Fox.

15.30 Verissimo “Tra gliospiti: Emma Marronee Lorena Forteza”.Condotto da Silvia Tof-fanin con la partecipa-zione di Alfonso Si-gnorini

18.50 Chi vuol essere milio-nario

20.00 TG5 - Meteo 520.31 Striscia la Notizia.

Condotto da Ficarra ePicone

21.10 Lo Show dei Record“Record: l’uomo ser-pente; Salto mortale suBMX; Orecchie forzu-re; Acrobazie ccanine”.Condotto da Paola Pe-rego

0.00 Vanished “Il tunnel”con John Allen Nelson

1.00 TG5 - Notte - Meteo 5

CANALE 5

6.35 Degrassi “Baci diversi” con Mi-riam McDonald

7.00 Cartoni animati10.45 Cotto e mangiato11.05 TV Moda “Parigi Fa-

shion week Autunno-Inverno 2010/11”.Condotto da Jo Squillo

11.55 Dharma & Greg “La li-bertà di decidere”

12.25 Studio Aperto - Meteo13.00 Studio Sport13.35 TGCom13.40 ‘Til Death

“Solo per adulti” 14.00 Il sogno di Calvin

(Commedia, 2003) conLil‚ Bow Wow, MorrisChestnut. Regia diJohn Schultz.

16.00 La recluta dell’anno(Commedia, 1993) conBruce Altman, EddieBracken. Regia di Da-niel Stern.

18.05 Give me five “Le selezioni”

18.30 Studio Aperto - Meteo19.00 Speed Racer (Azione,

2008) con Emile Hir-sch, Nicholas Elia. Re-gia di Andy Wachow-ski, Larry Wachowski.

21.45 Motomondiale 2010GP del Qatar: ProveClasse MotoGP

23.00 Motomondiale 2010GP del Qatar: Prove125cc (Sintesi)

23.15 Motomondiale 2010GP del Qatar: ProveClasse Moto2

0.00 Poker1mania0.55 Ciak Speciale

“Green Zone”1.05 Mediashopping

ITALIA UNO

6.00 Boston Legal “Cam-biamento di rotta” c

6.40 Mediashopping7.32 La Dottoressa Giò

“Una mano da stringe-re” con Anna Rilke

9.30 Vivere meglio “E’ dav-vero possibile “VivereMeglio”? e Chirurgiapreventiva dell’artrosidell’anca”

10.55 Cuochi senza frontiere.Condotto da DavideMengacci TG4 - Meteo - Vie d’Italia notizie sul traf-fico (all’interno)

12.55 Un detective in corsia“Resurrezione - primaparte”

13.50 Forum: sessione po-meridiana del Sabato

15.00 Poirot “Hastings inda-ga” “Furto da un mi-lione di dollari”

17.10 Detective Monk “Ilsig. Monk e il geniodegli scacchi”

18.00 Top Secret: Il misterodella Sindone

18.55 TG4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore20.30 Walker Texas Ranger

“Il figlio del boss” 21.30 Bones “La maschera

della morte” “Morte diuna mascotte” conEmily Deschanel

23.20 Law & Order - UnitàSpeciale “La lotta” conChristopher Meloni

0.10 Guida al Campionato0.37 Sangue in copertina

(Thriller, 2000) conRon Silver. Regia diDavid Blyth.

2.15 TG4 Rassegna Stampa

RETE QUATTRO

6.00 Meteo - Oroscopo -Traffico - Informazione

7.00 Omnibus - Weekend9.15 Omnibus Life -

Weekend10.10 L’intervista. Condotto

da Alain Elkann10.45 Mondiale Superbike

2010 GP Spagna: Qualifiche Superpole (Diretta)

12.00 InnovatiON12.30 TG La712.55 Sport 713.05 Strana la vita (Com-

media, 1987) con Mo-nica Guerritore, DiegoAbatantuono. Regia diGiuseppe Bertolucci.

15.00 Motociclismo, Mon-diale Superbike 2010GP Spagna: Superpole- Round 3, da Valencia(Diretta)

16.00 MacGyver “Tocco leg-gero” “Festa di com-pleanno” con RichardDean Anderson

18.00 Detective Extralarge“Bianco e nero” conBud Spencer

20.00 TG La720.30 Chef per un giorno

“Ospite: Carlo Luca-relli”

21.35 L’ispettore Barnaby“Salsa per la selvaggi-na” con John Nettles

23.30 Victor Victoria - Senzafiltro. Condotto da Vic-toria Cabello

0.35 TG La71.00 M.O.D.A. Condotto da

Cinzia Malvini1.35 25ª ora - Il cinema

espanso. Condotto daBoosta (Replica)

LA 7

LE ALTRE EMITTENTI 9.25 Odeon 24: Video-community

9.30 Odeon 24: Rebus,questioni di cono-scenza

10.45 Odeon 24: Missione relitti

11.15 Odeon 24: L’altra Televisione

12.30 Odeon 24: Italia Expo

13.30 Odeon 24: Raider14.15 Odeon 24: Rebus,

questioni di cono-scenza

15.25 Odeon 24: Videocommunity

15.30 Odeon 24: Odeon Shopping

18.00 Odeon 24: Samp TV20.00 Italia oh!20.30 Yellow21.00 Con i piedi per terra21.45 Col Baffo alla

scoperta di...22.30 Safe Drive22.55 Odeon 24:

Videocommunity23.00 Odeon 24:

Skionline tv

SPETTACOLI TV

Raiuno ore 21.10

Ti lascio una canzone

Terza puntata dello show canoro condotto daAntonella Clerici (nella foto) e animato da gio-vanissimi aspiranti divi della canzone. Tra gliospiti di stasera, Miguel Bosè e Caroline Costa.

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Canale 5 ore 10.46

Amore per sempre

Nel 1939 un pilota disperato per la morte dellasua ragazza, si fa ibernare. Si risveglia dopo 50anni e scopre che lei è viva. Però vecchietta. Me-lò fradicio di sentimentalismo. Però funziona.

Italia 1 ore 19

Speed racer

Da un cartone animato giapponese la storiamolto americana di un pilota di auto da corsa inlotta contro il racket delle corse. Un action da 6meno meno nonostante il team di “Matrix”.

Raiuno ore 0.10

Memorie dal bianco e nero

Stavolta l’amarcord di Enrico Vaime sulla Tv deltempo che fu, riguarda lo sport degli scorsi de-cenni. Si parte dalla fatidica “Domenica sporti-va”. Tra i testimoni, Giampiero Galeazzi.

Page 43: 10.04.2010 - libero

43Sabato 10 aprile 2010

CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE

I FILM LO SPORT TELEFILM SHOW E DOCUMENTARI RAGAZZI

C CultCN Cartoon NetworkD Discovery Channel HD

ES Eurosport HD

DY Disney ChannelF - FR Fox HD - Fox RetroFC Fox Crime HD

FL Fox LifeMGM Metro Goldwyn MayerNCK NickelodeonNGC National Geographic HD

RSP Rai Sport PiùSC1 Sky Cinema 1 HD

SCF Sky Cinema Family

SCH Sky Cinema Hits HD

SCMa Sky Cinema ManiaSCM Sky Cinema Max HD

SP1 Sky Sport 1 HD

SP2-3 Sky Sport 2 HD - 3 HD

SKU Sky UnoTHC The History Channel

LEGENDA HD Canale disponibile anche in alta definizione

10.00 Sollevamento pesi, CampionatoEuropeo Donne 75kg (Dir.) ES

11.45 Curling, Campionati del mondomaschili Play-off: Stati Uniti -TBD (Diretta) ES

13.00 Sollevamento pesi, CampionatoEuropeo Uomini 94kg (Dir.) ES

13.30 Golf, Major Augusta Masters2010 2a giornata (Replica) SP3

14.00 Calcio, Premier League Manche-ster Utd - Chelsea (Replica) SP1

14.00 Rubrica Studio NBA (Repl.) SP214.17 Basket, NBA 2009/2010 New

Orleans - Utah (Replica) SP214.45 Tennis, ATP RAI (Diretta) RSP15.00 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Donne 75kg (Repl.) ES15.28 Calcio, Bundesliga Hannover -

Schalke 04 (Diretta) SP315.45 Rubrica Euro Calcio (Dir.) SP115.45 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Donne +75kg (Dir.) ES15.56 Calcio, Premier League West

Ham - Sunderland (Diretta) SP116.00 Pallavolo, Serie A1 maschile Ma-

cerata - Modema (Diretta) RSP16.15 Il favoloso mondo degli Az-

zurri Ep. 7: Piccinini (Repl.) SP216.45 Sky Volley prepartita (Dir.) SP217.15 Pallavolo, Serie A1 femminile Pa-

via - Busto Arsizio (Diretta) SP217.30 Futbol Mundial (Repl.) SP317.45 Curling, Campionati del mondo

maschili Semifinali (Diretta) ES17.56 Calcio, FA Cup Semifinale Aston

Villa - Chelsea (Differita) SP118.00 Preview Champions (Repl.) SP318.28 Calcio, Bundesliga B. Leverku-

sen - B. Monaco (Diretta) SP318.30 Calcio a 5, Serie A Atiesse

Quartu - Cagliari (Diretta) RSP19.15 Sky Basket prepartita (D) SP219.25 Basket, Serie A maschile Ferrara

- Pesaro (Diretta) SP219.30 Danza sportiva Esibizioni in

Monaco ES20.00 Sky Calcio Prepartita (Dir.) SP120.30 Golf, Major Augusta Masters

2010 2a giornata (Sintesi) SP320.30 Basket, Legadue Enel Brindisi -

Carmatic Pistoia (Diretta) RSP20.41 Calcio, Serie A 2009/2010

Fiorentina - Inter (Diretta) SP121.00 Rubrica Fight Club ES21.30 Golf, Major Augusta Masters

2010 3a giornata (Diretta) SP221.30 Rubrica Euro Calcio (Dir.) SP321.58 Calcio, Liga 2009/2010 Real

Madrid - Barcellona (Dir.) SP322.15 Basket, Serie A femminile Vene-

zia - Priolo (Differita) RSP22.45 Sky Calcio Postpartita (Dir.)SP123.30 I Signori del Calcio Vieira SP123.30 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Donne +75kg (Repl.) ES1.00 Calcio, Liga 2009/2010 Real

Madrid - Barcellona (Repl.) SP1

Joi18.53 The Mentalist “La ragazza dai

capelli rossi” con Simon Baker19.39 Backstage “Speciale The Middle”19.45 The Middle “15 Minuti” “La gi-

ta” con Patricia Heaton20.34 The Middle “La maglia della

mamma” con Patricia Heaton21.00 V “Episodio pilota: Veniamo in

pace” con Elizabeth Mitchell21.45 Ultra “Il primo contatto”21.57 V “Non c’è più niente di norma-

le” con Elizabeth Mitchell22.38 Ultra “Il nemico”22.50 La matassa (Commedia, 2009)

con Salvatore Ficarra, ValentinoPicone. Regia di GiambattistaAvellino, Salvatore Ficarra, Va-lentino Picone.

0.30 Joi Extra “Nel nome dell’amore”0.48 The Philanthropist “Nigeria - pri-

ma parte” “Myanmar” “Kash-mir” con James Purefoy

Mya19.30 Una Top model nel mio letto

(Commedia, 2006) con DanielAuteuil, Gad Elmaleh. Regia diFrancis Veber.

21.00 Una mamma per amica “Lo zioLuke”“Il ballo delle debuttanti”con Lauren Graham

22.39 Romance & Cigarettes (Musicale,2004) con Kate Winslet, JamesGandolfini. Regia di John Turturro.

0.29 Jade (Giallo, 1995) con DavidCaruso, Linda Fiorentino. Regiadi William Friedkin.

2.04 Sliding doors (Commedia, 1998)con Gwyneth Paltrow, John Lin-ch. Regia di Peter Howitt.

Steel18.10 Distretto di Polizia 9 “Frequen-

ze” “Soldi e donne” con SimoneCorrente

20.05 Il prigioniero “Una mente perdue corpi” con Patrick Mc-Goohan

21.00 Psych “Addio gioventù” “Il LupoMannaro” con James Roday

22.40 Big Bang Theory “La permeabi-lità della finanza” “La capacitàmaterna” con Johnny Galecki

23.30 Flash Gordon “Più denso dell’ac-qua” con Eric Johnson

0.30 Spazio 1999 “Onde Lambda”“Tora” con Martin Landau

2.20 Ultimo - La sfida “Prima parte”.Con Raul Bova, Ricky Memphis

Premium Cinema19.09 The dreamers - I sognatori

(Drammatico, 2003) con MichaelPitt, Eva Green. Regia di Bernar-do Bertolucci.

21.00 Dark Blue - Indagini sporche(Drammatico, 2002) con KurtRussell, Scott Speedman. Regiadi Ron Shelton.

22.53 Zoom23.03 Instead of Abracadabra23.35 Giulia non esce la sera (Dramma-

tico, 2009) con Valerio Mastan-drea, Valeria Golino. Regia diGiuseppe Piccioni.

1.28 The Gift (Thriller, 2000) con CateBlanchett, Giovanni Ribisi. Regiadi Sam Raimi.

Premium Calcio18.00 Calcio, Serie A 2009/2010 Anti-

cipo 14a giornata ritorno Napoli- Parma (Diretta) € 8

19.50 Studio Premium Serie A (Dir.)20.45 Calcio, Serie A 2009/2010 Anti-

cipo 14a giornata ritorno Fioren-tina - Inter (Diretta) € 8

22.40 Studio Premium Serie A (Dir.)23.33 Calcio, Serie A 2009/2010 Anti-

cipo 14a giornata ritorno Napoli- Parma (Replica)

Studio Universal18.20 Spiriti nelle tenebre (Avventura,

1996) con Michael Douglas, ValKilmer. Regia di StephenHopkins.

20.25 Alfred Hitchcock presents “Testimone colpevole”

21.00 Dave - Presidente per un giorno(Commedia, 1993) con SigourneyWeaver, Charles Grodin. Regia diIvan Reitman.

23.05 This is Spinal Tap (Musicale,1984) con Rob Reiner, Chri-stopher Guest. Regia di Rob Rei-ner.

0.40 Dragon - La storia di Bruce Lee(Biografico, 1993) con JasonScott Lee, Lauren Holly. Regia diRob Cohen.

2.40 Fargo (Drammatico, 1996) conFrances McDormand, Steve Bu-scemi. Regia di Joel Coen.

20.00 Miami Vice FR20.05 Law & Order

“Il peso del ricordo” FC20.30 La tata “L’unto del Signore si

può smacchiare?” FL20.35 The Sleepover Club “La coppia

perfetta” “Scary movie” DY20.59 Love Boat FR21.00 Lie to Me “Rivalità” F21.00 Grey’s Anatomy “Lascia che sia

(Let it be)” FL21.00 Avvocati a New York

“Il curioso caso del bottone diKellerman” FC

21.53 Grey’s Anatomy“Grazie per i ricordi” FL

21.55 Dr. House - Medical Division“Bambini precoci” F

21.55 C.S.I. “Vittima o assassino?” FC21.58 Charlie’s Angels

“Angeli al ballo” FR22.45 Modern Family “Tradizioni e

contraddizioni” FL22.49 Dr. House - Medical Division

“Una lezione per House” F22.50 Criminal Minds

“Vendetta incrociata” FC22.50 Lizzie McGuire DY22.58 Get smart

“Survival of the Fattest” FR23.10 Cory alla casa Bianca DY23.15 Ghost Whisperer

“Fiducia tradita” FL

18.00 Megacrociere: diari di bordo“Dirty dancing” NGC

18.00 L’ascesa degli Eunuchi THC18.10 Nude e belle (Replica) SKU19.00 Top Gear “Episodio 17” D19.00 Il mistero delle linee

di Nazca NGC19.00 A caccia di misteri THC19.02 Cambio vita... mi sposo

“Katia e Stefano” (Replica) SKU20.00 Top Gear “Episodio 18” D20.00 La macchina del tempo NGC20.00 La guerra del generale Patton

“Lo sfondamento in Belgio” THC20.02 David Letterman Show

“Ospiti Ben Stiller, Jamie Oliver &Justin Bieber” SKU

21.00 L’angolo nel cielo“10a puntata” (Replica) SKU

21.00 My Shocking Story D21.00 Riparazioni impossibili NGC21.00 A caccia di mostri

“Il lupo mannaro” THC21.30 Kid's Choice Awards 2010

(Differita) NCK21.30 L’angolo nel cielo

“11a puntata” SKU22.00 Notti magiche (Replica) SKU22.00 Bicipiti mortali D22.00 Scienza dell’incredibile NGC22.00 All’ultimo sangue THC23.00 David Letterman Show

(Replica) SKU

15.25 Bakugan CN15.50 Hero 108 CN15.55 Spongebob NCK16.20 Ben 10 CN16.25 Spongebob NCK16.45 Il laboratorio di Dexter CN16.50 Due fantagenitori NCK17.15 Johnny Test NCK18.40 Teen Titans CN18.42 I Simpson

“Ultime notizie: Marge si ribella” F19.05 Ben 10: Forza Aliena CN19.10 I Simpson

“Bart: l’ometto di casa” F19.30 The Batman CN19.55 Zatchbell CN20.03 I Simpson “Lisa l’iconoclasta” F20.20 Teen Titans CN20.31 I Simpson “Homer lo Smithers”F20.45 Le nuove avventure di

Scooby Doo CN21.10 Shin-Chan CN21.20 Pucca DY21.40 Gli amici immaginari di casa

Foster CN21.45 Pucca DY22.05 Titeuf CN22.05 RicreAzione DY22.30 Hero 108 CN22.30 La casa di Topolino DY22.45 Spongebob NCK22.55 Casper scuola di paura CN23.05 Spongebob NCK

17.10 Robin Hood e l’invincibile cavaliere CN

17.20 Benny & JoonCon Johnny Depp MGM

17.25 Max PayneCon Mark Wahlberg SC1

17.35 FBI: Protezione testimoniCon Bruce Willis SCF

17.38 Totò d’ArabiaCon Totò C

17.40 Alla ricerca dell’isola di NimCon Abigail Breslin SCH

17.45 Linewatch - La SceltaCon Cuba Gooding Jr. SCM

19.00 Effetto allucinanteCon Jason Patric MGM

19.00 High School Musical Con Zac Efron DY

19.12 In nome del popolo italianoCon Vittorio Gassman C

19.15 I Love ShoppingCon Isla Fisher SC1

19.20 Il riflesso dell’assassinoCon Timothy Hutton SCM

19.25 I cacciatoriCon Richard Gere SCH

19.25 Getta la mamma dal trenoCon Danny DeVito SCMa

19.33 Mulan 2 SCF20.00 Spongebob - Il film NCK21.00 Il colpo della metropolitana

Con Walter Matthau MGM21.00 La maledizione di Damien

Con William Holden C21.02 Hancock

Con Will Smith SCM21.02 Max Superspia

Con Andrew C. Maier SCF21.03 Live!

Con Eva Mendes SC121.04 The Hours

Con Meryl Streep SCMa21.15 La seconda volta non

si scorda maiCon Alessandro Siani SCH

22.30 A proposito di HenryCon Annette Bening SCF

22.45 Double impact Con J.C. Van Damme MGM

22.45 Underworld: La ribellione deiLycansCon Michael Sheen SC1

22.50 Amityville possessionCon Burt Young C

23.00 Quando tutto cambiaCon Helen Hunt SCH

23.00 Starship Troopers - Fanteriadello spazioCon Casper Van Dien SCM

23.02 The RockerCon Rainn Wilson SCMa

0.30 Ghoulies 2Con Damon Martin MGM

0.35 The MotherCon Anne Reid C

0.40 Cuccioli sulla neveCon James Belushi SCF

SPETTACOLI TV

Premium Cinema ore 21

Indagini sporche

Poliziotti corrotti e violenti nella Los Angelesdel ’92 sconvolta dalla rivolta dei neri. KurtRussell (foto) è lo sbirro peloso di stomaco.Thriller trucido, ma ottimamente condotto.

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Universal ore 21

Dave - Presidente per un giorno

Il presidente Usa è colto da ictus. Il suo staffdecide di sostituirlo con un sosia. Che si di-mostra molto più bravo e onesto. Bella occa-sione attoriale per Kevin Kline (foto).

Sky Cinema 1 ore 21.03

Live!

Una spregiudicata executive TV (Eva Men-des) inventa un reality dove si gioca alla rou-lette russa (un concorrente su sei muore).Bella idea di partenza. Sviluppi così così.

Cinema Mania ore 21.04

The hours

Storia di tre donne (Nicole Kidman, JulianneMoore, Meryl Streep) tutte oltre l’orlo dellacrisi di nervi. La trama è chiaro pretesto per un“triello” di primedonne. Vince la Moore.

Page 44: 10.04.2010 - libero

::: Sport44 Sabato 10 aprile 2010

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(...) Maurizio Beretta: «Sono que-stioni che non sono sul nostro ta-volo». Gli cresce il naso.

E, infatti, terminato il concilia-bolo tutti quanti hanno di che par-lare. Argomento? Gli sviluppidell’inchiesta Calciopoli ovvia-mente, che per qualcuno è “da ri-vedere”, per qualcun altro “faràassai discutere” soprattuttoall’udienza in programma marte-dì al processo penale di Napoli (ilcolonnello dei carabinieri AttilioAuricchio si sottoporrà al controe-same dei difensori di Moggi). Poi,in serata, la novità: secondo gli in-quirenti molte telefonate intercet-tate (complessivamente 170mila)non sono state ignorate, bensì tra-scritte nel 2007 e ritenute non pe-nalmente rilevanti. Chiediamo lu-mi a Nicola Penta, che insiemeagli avvocati Trofino e Prioreschicura la difesa di Moggi. La rispostaè chiara: «Se fanno parte degli attiperché noi non le avevamo?». Ma-gari il pm Teresa Casoria martedì(a Napoli, of course) chiarirà la fac-cenda.

Ma, si diceva, ieri è stato il gior-no del “tutti contro tutti”. E alloraparte Paolillo, dirigente dell’Intersecondo cui «su Calciopoli c’ètroppa gente che parla e che dicecose senza senso». E ancora, in ri-goroso ordine sparso: il n° 1 dellaSamp Garrone («Le nuove inter-cettazioni? Sono cose che lascianoun po’ di meraviglia e che dannoragione a chi a suo tempo riteneva

che, oltre alla Juve e le altre societàpoi condannate, ci fosse il coin-volgimento di altri soggetti. Ricor-do che quando fu assegnato il fa-moso scudetto 2006 ci furono tan-ti amici interisti che si scandaliz-zarono»), il presidente del ConiGianni Petrucci («La Figc ha tuttal’autonomia che serve per agirenella maniera più seria e logicapossibile»), l’ex commissariostraordinario della Figc nel 2006Luca Pancalli («Dovranno esserefatte opportune valutazioni perquelle che poi devono essere delle

decisioni che potrebbero ancheessere prese»), l’ad Milan Galliani(«Quello che penso ora me lo ten-go per me»), il legale dei rossoneriCantamessa («Dal punto di vistagiuridico è tutto prescritto, ma laquestione dell’assegnazione delcosiddetto “scudetto di cartone”non è soggetta a prescrizione»), ilconsigliere d’amministrazionedell’Inter Marco Tronchetti Pro-vera («c’è una strumentalizzazio-ne del nulla e questo è estrema-mente grave»), il presidente dellalazio Lotito («Calciopoli? Ognuno

ha le sue intercettazioni») solo percitarne alcuni.

Come dire: Calciopoli è tornataconilsuo faldonedi intercettazio-ni più o meno compromettenti.Tra le altre salta fuori questa, data-ta 10 aprile 2005. Al telefono l’exarbitro Rodomonti e l’ex addettoagli arbitri del Milan LeonardoMeani. Si parla della partita arbi-trata dal fischietto il giorno prima(Milan-Brescia 1-1), dei giudizidati dalla stampa all’operatodell’arbitro e di un curioso tra-pianto di capelli...

Trucchie parrucco

Sul caos intercettazioni presidenti scatenati in Lega. L’avvocato del Milan: «Scudetto dicartone? Non c’è prescrizione». Tronchetti Provera: «È il nulla». E in una telefonata Meanirassicura l’arbitro Rodomonti: «Il presidente manda anche te a fare il trapianto di capelli»

::: Il pallone di Luciano

Patron Moratti non dorme piùLo Slam è un sogno o un incubo?

::: LUCIANO MOGGI

ARGENTINA Boca penultimo, via l’allenatore

Il Boca Junior è nel caos. La big del calcio argentino, dopo il ko 3-0 colColon Santa Fè, è penultima nel campionato di Clausura dopo tredicigiornate ed ha deciso di esonerare il tecnico Abel Alves. Male anche ilRiver Plate, al sedicesimo posto con un punto in più del Boca.

UNIEURO PRESS LEAGUE Al via la quinta edizione

Parte questa mattina a Milano la quinta edizione della “UnieuroPress League”, torneo di calcio a 5 riservato ai giornalisti. A darsibattaglia sedici testate: Libero, sconfitta in finale lo scorso anno daSky, è nel girone con Tuttosport, Eurosport e Ifg.

RONALDO «Gioco male, non merito il Mondiale»

«Per come ho giocato quest’anno, non merito la convocazione alMondiale»: ad ammetterlo è Ronaldo, reduce da mesi difficili al Co-rinthians. Il 34enne attaccante brasiliano ex Inter e Milan si mette però adisposizione del ct Dunga: «Sarebbe un orgoglio difendere il Brasile».

Juve Elkann non replica a Moggi e fa infuriare i tifosiMartedì ultras a Napoli per l’ex dg dei bianconeri

A quanto pare Morattisente puzza di bruciato. Calma!Non mi riferisco ad altre faccen-de che in questo momento loangustiano parecchio, ma alcampionato. Quel riferimento aqualche avversaria che si è avvi-cinata troppo, che poi sono due,lo dice in maniera trasparente.Moratti, in campionato, deve vi-vere giorni da incubo: ha in ma-no il Grande Slam, ma potrebbeanche perderlo completamen-te. Una battuta d’arresto - ancheun pari lo può essere - può sem-pre capitare, e nessuno puòescludere che possa accaderestasera a Firenze. Moratti deveaborrire nei suoi incubi soprat-tutto l’effetto domino. Vorreiperò rassicurarlo, è giusto chestia in allerta, ma l’Inter in cam-pionato è più forte delle altre enon vedo avversaria che possaimpensierirla. Poi il calcio èquello che è e non si può impe-dire ai Della Valle di sognare.

Mutu... decisivo

Finora la Fiorentina, quantoad imprese, ne ha fatte poche.Qualcuna in Champions, poibruciata dai vaneggiamenti ar-bitrali di Ovrebo (guardatedov’è arrivato il Bayern). Incampionato il cammino è statolento e impacciato. Sta lì all’ot -tavo posto, tagliata fuori in que-sto momento anche dall’Euro -pa League, sicché avrebbe biso-gno di una grande impresa sulpiano morale e per la classifica,per dare un senso alla stagione.Lo spartiacque viola è stato l’ad -dioforzato diMutu.Il romenosicompletava con Gilardino e Jo-vetic e la coppia rimasta dà pa-recchi sussulti (Gila ha fatti 15gol, il montenegrino 6), ma nonarriva oltre. Prandelli ha un dub-bio sulla destra della difesa aquattro, tra De Silvestri, andatoin gol a Parma, e Comotto, cheassicura più copertura. Ce nevuole contro l’attacco dell’Inter,con Sneijder, Milito, Eto’o e an-che Balotelli.

Roma e Milan, le due chepreoccupano Moratti, giocanodomani in casa, circostanza chedovrebbe avvantaggiarle. Ma dipiù, ad accrescere le angustiedel patron: i loro impegni nonappaiono proibitivi. L’Atalantagioca per la sopravvivenza, madubito che possa creare proble-mi alla Roma in un Olimpicocaldissimo e con il confermatotrio Toni, Totti, Vucinic. Il Cata-nia, a sua volta, dopo la grandeabbuffata con il Palermo, diffi-cilmente potrà ripetersi contro il

Milan che, pur con i suoi proble-mi, non dovrebbe lasciarsi sfug-gire l’occasione di aggiungerealtri tre punti alla vittoria ro-cambolesca e un po’... fortuno-sa di Cagliari.

La battaglia per il quarto po-sto si annuncia carica ancora dimolte emozioni. Comincia ilNapoli nel pomeriggio di oggi aParma, seconda trasferta conse-cutiva per gli azzurri con la fer-ma determinazione di Mazzarridi non accontentarsi di un pa-reggio. Non c’è Maggio, opera-to, e il ruolo sarà supportato daZuniga, che si raccomanda perla buona condizione.

Al bivio

Palermo e Samp, tre puntiavanti, giocano in casa, i rosane-ro contro il Chievo, con molti as-senti, e i blucerchiati impegnatinel derby con il Genoa, che sfug-ge a tutti i pronostici. Il Grifoneperò da tempo non luccica (trepari e una sconfitta nelle ultimequattro partite) mentre la squa-dra di Del Neri è reduce dalla vit-toria sul campo del Chievo e ap-pare in migliore condizione.

La Juve è all’ennesimo bivio,lo stesso di sempre di quest’an -no, non può sbagliare, non puòaccontentarsi neanche di unpari, e contro il Cagliari devequindi puntare solo alla vittoria.A stare all’ultimo trend dei sardi,un punto in cinque partite, nondovrebbe essere difficile, ma oc-correrà che qualcuno tiri e indo-vini la porta. Zaccheroni rispol-vera il modulo caro, la difesa atre, mentre c’è chi ha spulciatonella statistica annotando chepeggio di lui ha fatto solo Corra-dini. È comunque solo statistica,dovendosi considerare le colpeben più gravi di chi ha portato laJuve a queste condizioni. Pesan-te l’assenza per squalifica di Sis-soko, importanti i recuperi diBuffon e di Chiellini.

Qualche apprensione è tor-nata nel Bologna, che ha dilapi-dato, con quattro ko di fila, il for-tevantaggio cheavevaaccumu-lato. La conseguenza è che la La-zio che arriva al Dall’Ara è ora adun solo punto. Nella stessa zona(a 35) è l’Udinese che, sebbenerisorta con la vittoria sulla Juve,non può fermarsi a Livorno, do-ve Spinelli ha richiamato il vec-chio allenatore. La salvezza ap-pare un’utopia per gli amaran-to, così come per il Siena che hagli stessi punti e riceve il tran-quillissimo Bari: l’ultima spe-ranza aritmetica non la si può,però, negare a nessuno.

::: TORINO

La società tace, i tifosi no.È il segno più evidente dellaspaccatura in casa Juventus. Dauna parte, la dirigenzaha decisodi non commentare le accuse diLuciano Moggi a John Elkann,che ieri sulle pagine di Libero èstato definito “come l’Innomi -nato dei Promessi Sposi” per ilsuo tardivo ravvedimento sulcaso Calciopoli. L’erede Agnelliè rimasto in silenzio, anche sefonti vicine al numero uno dellaExor hanno rivelato che Elkannsi sarebbe irritato per le paroledell’ex direttore generale bian-conero. Il risultato della letteradi Moggi, abbinata alla prece-

dente, debole presa di posizionedel patron è stato quello di in-fiammare gli animi degli appas-sionati. A difendere l’ex dg dellaJuventus anche l’onorevole Da-niele Capezzone «Per molti an-ni, eravamo stati in pochi, in po-chissimi a tentare di spiegareche non si poteva mistificare larealtà al punto di fare di LucianoMoggi e Antonio Giraudo duecapri espiatori, per meglio oc-cultare le responsabilità di tanti,troppi altri, improvvisamenteautoclassificatisi come “onesti”e“corretti”».

John Elkann LaPresse

::: segue dalla primaFABRIZIO BIASIN

.

CALCIOPOLI ATTO IIICALCIOPOLI ATTO III

Page 45: 10.04.2010 - libero

45Sabato 10 aprile 2010

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SPORT

Meani: «Non sei contento? T’hofatto anche prendere sette da Ce-cere (un giornalista, ndr) che t’hascritto anche che sei preparatoatleticamente cazzo». Rodomontiride e ammette: «Ho letto solo laGazzetta edil Corrieredello Sport,gli altri non l’ho letti ma credo chesiano tutti sullo stesso andazzo,no?». Poi Meani arriva al succo:«Guarda che mi ha telefonato ilmio presidente che ti dà l’indiriz -zo e ti manda a fare anche a te iltrapianto dei capelli in Svizze-ra...». Parrucchinopoli?

INTERNAZIONALE MA CONTESTATO

L’ex arbitro Pasquale Rodomonti, oggi in pensione. Il debutto in serie Arisale al 1992. Nel 1998 diventa internazionale. Lo stesso anno inEmpoli-Juventus non assegna il gol dell’empolese Bianconi, con ilpallone nettamente oltre la linea di porta. Nel 2006 viene coinvolto inCalciopoli con l’accusa di aver condizionato alcune gare di campionato:assolto nel processo sportivo, in corso quello penale Liverani

SERIE A

Mourinho mette lo scudettonei piedi del “ribelle” MarioAlle 20.45 anticipo di lusso per la capolista ospite della FiorentinaJosè rimanda il turnover ma sceglie Balotelli come arma scudetto

L’attaccante dell’Inter Mario Balotelli (19 anni), oggi titolare a Firenze per l’anticipo di campionato Ap

Sui blog bianconeri, intanto, itifosi si stanno mobilitando perdue motivi. Il primo è la decisio-ne del Casms di concedere l’in -gresso a San Siro per Inter-Ju-ventus, il prossimo venerdì, soload abbonati ed ai possessoridella tessera del tifoso. “La Ju-ventus non dice una parola suquesto raccapricciante divieto”,attaccano su Internet gli ultras,che poi annunciano clamorosemanifestazioni per martedìprossimo, giorno del controesa-me al colonnello Auricchio delladifesa di Luciano Moggi. L’in -tenzione è quella di organizzareun presidio pacifico davanti alTribunale di Napoli. E intanto,tra mille pensieri, domani si gio-ca. All’Olimpico arriva il Caglia-ri, e Zaccheroni ritrova Buffon inporta. Buona notizia, ma la testadi molti è da un’altra parte.

GIULIO BUCCHI

Rettifica

Spalletti al telefono con Bergamo: nessuna responsabilità dell’As Roma In merito all’articolo pubblicatoieri da Libero a pagina 45 intitolato«Spalletti inguaia anche la Roma: “Cer -ca di mandarci... Stai attento”», la reda-zione sportiva si scusa con l’As Roma econ tutti i tifosi giallorossi per l’errore“temporale”relativo alla telefonata tra il

tecnico toscano e l’ex designatore PaoloBergamo.

Il 12 maggio 2005, data a cui è riferital’intercettazione, Luciano Spalletti erainfatti ancora l’allenatore dell’Udinesee non quello dei giallorossi come erro-neamente scritto. Spalletti è stato as-

sunto dall’As Roma solo la stagione suc-cessiva.

Nella telefonata in questione il mi-ster parla con Bergamo di assistenti ar-bitrali per la partita di campionato del15 maggio, Udinese-Samp 1-1. Di se-guito il botta e risposta.

Bergamo: «L’importante è che tu siabello carico...».

Spalletti: «No io son bello carico, na-turalmente è come hai detto te. Con ladiciamo supervisione della trasparenzacerca di mandarci una... come hai dettoprima dai, di stare attento a tutto quello

dai, come hai sempre fatto...».Bergamo: «Ma guarda io ti posso an-

ticipare che a scanso di diciamo ripen-samenti all’ultimo momento gli assi-stenti li ho già fatti, quindi viene Pisa-creta che per noi è il n° 1 e Griselli che èquello di Livorno che quest’anno è statoil n° 1, quindi sei bello blindato e il sor-teggio vediamo ora cosa ti dà tra gli in-ternazionali che abbiamo messo in gri-glia dai...».

Spalletti: «Benissimo dai...».

::: CLAUDIO BRIGLIADORIMILANO

Un mese. Non molto, inapparenza, eppure in poco più di30 giorni Mario Balotelli ha fatto intempo ad uscire dall’Inter e rien-trarci, in attesa di sapere come an-drà finire in estate. Nel frattempo,dopo l’esilio di sei partite conse-cutive per motivi vuoi tecnici vuoidisciplinari, e dopo il gol al “nuovodebutto” di sabato scorso con ilBologna, stasera a Firenze verrà ri-confermato titolare.

Un dato non da poco, visto cheSuperMario al posto di Pandevpotrebbe essere l’unica novitànella formazione nerazzurra, cheMourinho ha intenzione di con-fermare in blocco rispetto a quellache martedì sera, a Mosca, hastrappato contro il Cska la qualifi-cazione alla semifinale di Cham-pions League. Da lì parte il grandesogno di patron Massimo Morat-ti, del tecnico portoghese e di tuttii tifosi interisti: il Grande Slam.Campionato, Coppa Italia e, na-turalmente, la più ambita, la cop-pa dalle grande orecchie sulla cuistrada si è messo un ostacolo pe-sante, pesantissimo: il Barcellonadi Leo Messi.

DOPPIASFIDA Ai catalani cisi penserà tra poco più di una set-timana, quando verranno a far vi-sita a Milano. Prima, c’è la Fioren-tina, in ogni senso. Perché dopo lapartita di questa sera, alle 20.45,martedì si tornerà al Franchi per ilritornodi semifinaledi CoppaIta-lia. Sarà l’inizio del temuto (e spe-

rato, ad inizio stagione) tour deforce nerazzurro. Anche per que-sto Mourinho ha annunciato (nonalla stampa, è ancora in silenzio,almeno entro gli italici confini)che ricorrerà al turn over.

Non nella prima gara contro laFiorentina. Balotelli a parte, Moupotrebbe scegliere all’ultimo dischierare Chivu terzino sinistro,con capitan Zanetti riposizionatoa centrocampo al fianco di Cam-biasso, per dar riposo a Stankovic.

Per il resto, ci saranno tutti: daMaicon a Lucio e Samuel, daSneijder a Milito ed Eto’o, perchéil 4-2-3-1 non si tocca. In attesa delrientro di Thiago Motta, ancorako, Mourinho farà giocare quelliche un tempo si definivano pan-chinari soltanto martedì prossi-mo. A testimonianza che va beneil Grande Slam, ma è sempre me-glio non rischiare di avere gioca-tori spremuti in campionato o inChampions.

GODURIA La Fiorentina, re-duce da due vittorie di fila in casa,ci crede. «Dobbiamo essere con-centratissimi su domani, nonpossiamo pensare a martedì», ca-rica i suoi mister Cesare Prandelli.«Dobbiamo ragionare partita do-po partita e fare più punti possibi-li. Il discorso della ChampionsLeague non è ancora chiuso, ci so-no tanti scontri diretti e tanti puntiancora a disposizione». E poi ungiudizio sugli avversari. «Sarà unagara da godimento puro. Incon-triamo una delle squadre più fortiin Europa, dobbiamo essere ga-gliardi».

QUI MILAN

Galliani insiste:«Per il tricolorenon molliamo»

MILANO «Non è finita.Mancano sei partite, siamolì che ce la giochiamo». Nonaccantona il sogno scudettoAdriano Galliani. Alla vigiliadel match di domani a SanSiro contro il Catania, il vi-cepresidente del Milan cre-de ancora nel sorpassoall’Inter e alla Roma.«Abbiamo fatto bene e restasolo il rammarico non per ipunti persi ma per i troppiinfortuni. Con meno infor-tunati avremmo avutoqualche punto in più equindi saremmo stati inuna posizione di classificaancora migliore».Galliani non ha volutospendere una parola a pro-posito delle presunte im-pressioni del presidenteBerlusconi sulle difficoltàoffensive dei rossoneri: «Nocomment». È intervenutoinvece sull’interessamentodel Real Madrid per Pato:«È un giocatore del Milan,ha appena rinnovato il con-tratto e resta. Io leggo diCacau e altri nomi che as-solutamente non sono rea-li».

Page 46: 10.04.2010 - libero

46 Sabato 10 aprile 2010 SPORT

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Doping Ballan sospeso dalla BmcDomani salta la Parigi-Roubaix

::: AUGUSTA (USA)

L’euforia del primo giorno ha lasciato posto alle consapevolezze. Nonbasta chiamarsi Tiger o aver l’entusiasmo dei sedici anni quasi diciassette diMatteo Manassero. Perché l’Augusta National non ha rispetto per nessuno,nemmeno se sei il numero uno al mondo o il migliore di un movimento italianoin esplosione. Chiedere a Edoardo Molinari, arrivato in Georgia in condizionesmagliante (storico secondo all’Arnold Palmer Invitational) e respinto con per-dite nel primo torneo stagionale dello Slam. Un misero 75 per lui, dopo il 76 dellaprima giornata: sette sopra il par e biglietto per il rientro in Italia già pronto. Infondo era stato tagliato già alla sua prima esperienza ad Augusta, evidentementeil feeling non scatta. Poco meglio, un emozionato Matteo Manassero, partito perattaccare e finito a difendersi, ma ancora in corsa. Così come Francesco Molinari,che mantiene le possibilità di entrare tra i primi venti. Ha faticato, e molto, ancheWoods. È comunque vicino ai primi, le quote dei bookmakers per un suo suc-cesso finale per il momento non sono ancora scese. Ein fondo è un finale che qui in molti s’aspettano.

F. D.

Liga di Spagna in diretta su Sky

Il gran giorno di Real-Barça::: MADRID

Alle 10 di stasera, in diretta su Sky Sport 3 hd, Supercalcio hd eCalcio 2 hd, si gioca Real Madrid-Barcellona, il “Clasico”, la partitapiù regale del calcio europeo. Ci sarà il marziano Messi tra i blaugra-na, Cristiano Ronaldo tra i blancos: sono la sintesi del calcio post-moderno. Non ci saranno Kakà nel Real e Ibra nel Barca, nemmenoconvocati, più di 130milioni di euro lasciati lì a rosolare nel pentolo-ne delle recriminazioni, dei rimpianti. Ufficialmente hanno proble-mi muscolari. Ai rispettivi allenatori e, soprattutto ai loro compagni,la loro assenza non dispiace affatto. A Milano erano i numeri uno. InSpagna, pedine di cui si può fare a meno.

Per gli interisti e i milanisti, la magra soddisfazione di immaginareun ombrello all’indirizzo dei due, pensando: tiè, vi sta bene... Il San-tiago Bernabeu sarà stipato come sempre. Real e Barca si giocanouna fetta decisiva per lo scudetto: 77 punti entrambi. I catalani han-no realizzato 75 reti, ne hanno subìte 19, i madrileni ne hanno all’at -tivo 83, al passivo 26. In classifica, dietro di loro l’abisso: il Valencia, a56 punti, è distanziato di 21 lunghezze, simbolo di uno strapotereantico. Torniamo quindi ad ammirare Lionel Messi dopo il poker diChampions; Ronaldo lo seguiremo con un unico egoistico pensiero:meno male che è fuori dall’Europa. (F. San.)

PETRACHI

Il mago che ha inventato un Toro da AA gennaio 7 acquisti “sconosciuti” voluti dal ds e la resurrezione. Oggi sfida alla capolista Lecce: «Il pari non ci basta»

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SCOMMESSE VINTE

A sinistra, il ds del Torino Gianluca Petrachi, 41 anni esopra due delle sue scommesse vinte: il 27enne franceseGael Genevier, ex Siena (sin.) e Danilo D’Ambrosio,21enne ex Juve Stabia [LaPresse]

[ F R A T E L L O D I E D O A R D O ]

Addio Dario Mangiarotti, spada d’oro ai Giochi ’52

Si è spento all’età di 95 anni il maestro Dario Mangiarotti, campioneolimpico a squadre di spada a Helsinki 1952 e campione mondialeindividuale nel 1949 a Il Cairo. Mangiarotti faceva parte della dinastiapiù gloriosa della scherma mondiale, figlio di Giuseppe e fratello diMario ed Edoardo, l’atleta azzurro più medagliato ai Giochi.

[ P A L L A V O L O ]

Donne, oggi al via i play off

Cominciano oggi i play off della Findomestic Volley Cup di Serie A1femminile. Su Sky Sport 2HD gli incontri con commenti ed in-terviste. Primo appuntamento alle 17.30 con la Gara-1 degli ottavitra Riso Scotti Pavia-Yamamay Busto Arsizio, in diretta. Mercoledì14 Asystel Volley Novara-Cfg Recycle Florens Castellana Grotte.

[ T E N N I S A R O M A ]

Internazionali: ecco il nuovo Centrale

Presentato il nuovo Centrale di Roma da 10.500 posti, fiore all’oc -chiello dell’edizione 2010 degli Internazionali Bnl d’Italia di tennis.«Così - ha commentato il presidente Fit Angelo Binaghi - ci proiet-tiamo verso un futuro nell’elite del tennis mondiale». Il torneo sisvolgerà sui campi del Foro Italico dal 24 aprile all’8 maggio.

Golf / Master di Augusta Tiger in difficoltàMale Edo Molinari, Manassero si difende

::: VANNI ZAGNOLI

Gianluca Petrachi, 41 anni, è il ds cheha riportato il Torino in lotta per la promo-zione diretta, a un punto dal Sassuolo, se-condo. E oggi, alle 15.30, i suoi granata sa-ranno sul campo della capolista Lecce, dovePetrachi è cresciuto anche come calciatore.«Vivo ancora qui, con Manuela, 37 anni, emia figlia Ludovica, 6».De Canio ha 6 punti sul Toro, è già in A?«Da gennaio dico che non bisogna fare lacorsa sui pugliesi, la formazione più equili-brata, attrezzata e continua».Anche grazie a Di Michele e Loviso, ottenutiin saldo da lei.«Ho dovuto lasciar andare diversi nomi im-portanti: Diana al Bellinzona, Zanettiall’Atalanta, Vantaggiato al Padova, Saumelal Brescia, Pratali al Siena; alla Triestina ilportiere Calderoni e Colombo».E ha preso specialisti della categoria, ancheda Lega Pro. Quale il colpo migliore?«Sei, sette giocano stabilmente, quel grup-po è diventato parte integrante della squa-dra. Barusso dal Brescia, Genevier e Garofa-lo dal Siena, Pestrin dalla Salernitana, Del-gado dal Foggia, Pià ex Napoli, D’Ambrosiodalla Seconda Divisione a titolare inamovi-bile: strepitoso, classe ’88».Pareva un mercato suicida, come nel ’93,quando il presidente Goveani cedette Vierial Venezia, in cambio di... Petrachi.«Bobo aveva vent’anni, non ricordo se loscambio con me fu proprio alla pari».Nel ’99, a trent’anni, andò in Inghilterra: 13presenze al Nottingham Forrest.«Mi fecimale e di fatto conclusi là la carrieraad alto livello. Sbagliarono l’intervento chi-rurgico, era una semplice ernia inguinale,per fortuna non ebbi strascichi della vitaquotidiana. Ho vinto la causa con i medici,ottenuto il risarcimento».Il 27 dicembre la chiamata di Urbano Cairo,che aveva licenziato Foschi, Pederzoli, Anto-nelli, Tosi e Salvatori.«Il rapporto con lui è ottimo».Da quando il patron ha dichiarato la societàcedibile, la squadra ha preso il volo.«Si era arrivati a un punto di non ritorno,

tutti chiedevano che andasse via, è stata unamossa intelligente, da persona di buonsenso. Il presidente era in difficoltàmoralmente, perché mai ci so-no stati problemi econo-mici».Ora non vende più?«Non sono arrivatiimprenditori così fa-coltosi».La sua prima mossa ful’esonero di Beretta, cheil mese prima non si eraaccordato con il Siena, in A.«Condividemmo appenauna settimana, il suo bilancionegativo, 4 punti in 5 gare: lasconfitta di Cittadella indussealle dimissioni Rino Foschi, daquel momento ebbi completa au-tonomia».In piena crisi, Colantuono ripeteva:“La serie B si decide a primavera,l’ho vinta con l’Atalanta e c’era an-dato vicino a Perugia”.«Conta il profilo finale, chi ha piùbirra in corpo. Quando Lecce eSassuolo avevano 45 punti, sem-bravano al sicuro, da marzo abbia-mo ingranato. Ora chi ha speso tan-to all’andata, è sulle gambe».Nel ritorno 26 punti in 12 gare,contro i 21 del Sassuolo.«Già, nessuno ha fatto meglio».Un problema, le espulsioni: a Mode-na fuori Barusso, con la Triestina Pe-strin; col Brescia Rivalta, ad Ancona Lo-ria, con la Salernitana finì 10 contro 9.«Abbiamo carattere, a volte si eccede.Dobbiamo migliorare».Se il Sassuolo perde il derby con il Mode-na, vi basta un punto per raggiungerlo.«Non giochiamo mai per il pari. Rispettoper la capolista, non timore. E i tifosi ap-prezzano».Pinilla del Grosseto ha segnato 24 gol, Bian-chi 21.«Non bastano i migliori cannonieri per sali-re. Si parla di gruppo, il bomber è un valoreaggiunto al nostro 4-4-2».

::: MILANO

È lo stesso sport, ci sono le stesse regole. Andatelo a spiegare ad AlessandroBallan. Perché i primi effetti dell’inchiesta della Procura mantovana sul presuntogiro di doping che vedrebbe coinvolti molti ex ciclisti o attualmente in rosa allaLampre ha prodotto il primo effetto: Ballan sospeso dalla Bmc, così come MauroSantambrogio. «Non è predeterminazione della loro colpa», dice sibillino il pre-sidente Jim Ochowitz. Ma sa già di condanna preventiva, vergata pilatescamen -te per non bruciare l’invito al prossimo Tour per una squadra erede quella Pho-nak con cui correva il reprobo Floyd Landis. Ballan non sarà al via della Roubaixdomani e non sa quanto starà fermo. I suoi vecchi compagni, Cunego in testa,

tirati in ballo dall’inchiesta, andrannno avanti. La Lampre non li ha sospesi. Cosìcome Menchov. O Valverde, che viaggia con una squalifica per doping ribaditaanche dal Tas eppure gareggia non solo in Spagna e si avvia a vincere il Giro deiPaesi Baschi. Intanto Davide Rebellin, fermo dal 29 aprile 2009, forse il 17 giugno

saprà se il suo destino è ancora quello di atleta: il Tas esa-minerà il suo ricorso avverso alla privazione dell’argentoolimpico. [F. Dan]

Alessandro Ballan LaP Tiger Woods Ansa

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47Sabato 10 aprile 2010

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uomini&cavalli[ G A L O P P O ]

Orpen Shadow, rientro col brivido

Orpen Shadow, leader della generazione dei tre anni del galoppo italiano ecavallo dell’anno 2009, è rientrato vincendo col brivido ieri all’ippodromoromano delle Capannelle sui 1.200m del Premio Chiumvi dove il pupillo diIsabella Bezzera ha dovuto dare fondo a tutte le energie per salvare sultraguardo un minimo vantaggio dall’affondo della sorpresa El Suacillo.

[ O G G I E D O M A N I ]

A cavallo sulla prima bonifica estense

Oggi e domani il Centro ippico Il Tridente di Ferrara (www.iltridente.net,[email protected]; tel. 339.4991791) propone una due giorni a cavallo“Lungo le vie della prima Bonifica estense del secolo XV”. L’iniziativa,patrocinata dall’Associazione nazionale cavallo di razza Delta, rientra tra itrekking del Progetto turismo equestre della Fise dell’Emilia Romagna.

Regione guida

Il futuro equino passa dagli uomini del VenetoIl ministro Zaia, la sottosegretaria Martini, Baggio e Giorgetti sono figli di questa terra. E forse arriverà anche Galan

Il baby Cristian, fratello di Mirco

La scalata di De Muro Jr: a 17 anni punta già al tetto del mondo

::: ANTONIO TERRANEO

Mentre a Roma gli splendi-di padiglioni della fiera in rodaggioattendono con ansia l’arrivo degliagognati visitatori, e i presunti lea-der equini del passato (che inspie-gabilmente restano ancora ag-grappati alla sella) sfilano comemacchine d’epoca su un palco-scenico sfavillante, a Verona la fie-ra dedicata a Bacco fa il pienone. Adimostrazione del fatto che il tassotecnico-professionale dei branddi Veronafiere è inavvicinabile eche per diventare grande, unevento necessita di lavoro lungo ecompetente.

Del resto, le fiere non possonosbocciare come funghi in ottobre.Vinitaly è preso d’assalto da espo-sitori, pubblico e presenze istitu-zionali, capitanate dal presidentedella Repubblica Giorgio Napoli-tano che rende omaggio con tantaenergia e buonumore agli standdelle varie Regioni che espongonocon orgoglio i propri prodotti.

Vino e cavalli, figli entrambidella terra, vanno a braccetto percreare il concept di unità naziona-le e nella terra, leggi Regione, diGiulietta e Romeo trovano terrenofertile per fiorire. Qui al di là dellapoesia operano infatti quegli uo-mini che sui cavalli credono ed in-vestono. Non a caso “San” Zaia, ilministro ora Governatore, è nato aConegliano e Francesca Martini, ilsottosegretario alla Salute che di-fende a spada tratta il benessereequino, è di Verona. Così come diVerona è Alberto Giorgetti, sotto-segretario all’Economia con dele-

ga ai Giochi. Un uomo che hasempre schivato le luci dei mediama che di contro ha sempre lavo-rato sull’aspetto finanziario delsettore giochi con grande lungi-miranza e competenza. Ci ha con-cesso un’intervista esclusiva chepubblicheremo domani integral-

mente mentre oggi ci limitiamo aiframmenti dedicati al mondo deicavalli.

«L’ippica sta vivendo un mo-mento molto difficile», ci confidaGiorgetti nella terrazza vip dellostand del Veneto pochi istanti pri-ma dell’arrivo di Napolitano. «Il

forte calo delle scommesse, unitoai debiti pregressi, sta mettendo inulteriore difficoltà un compartoche ha grande tradizione e che èmolto radicato nel Dna degli ap-passionati. L’aiuto pubblico è fon-damentale perché oggi con le pro-prie gambe il settore non riesce a

camminare ed anzi proprio inquesti giorni stiamo cercando diorganizzare gruppi di lavoro pertrovare le giuste soluzioni per ilcomparto». Parole importanti chedimostrano che la gente venetanon abbandona i cavalli in mezzoad una strada. Veneto (di Treviso)

è anche Tiziano Baggio, l’uomo acui è stato consegnata la missionimpossible: salvare i bilancidell’ippica italiana, depredati daanni da politiche che definire im-barazzanti è fin troppo poco. Inquesti giorni sta prendendo visio-ne del disastro che noi da tempostiamo denunciando e siamo certiche la realtà che piano piano statoccando con mano sia ben piùgrave delle più nere previsioni.

Un altro veneto si sta affaccian-do all’orizzonte equino e potreb-be diventare un fondamentaleago della bilancia: Giancarlo Ga-lan, padovano ed ex Governatoredella Regione Veneto. I bookma-ker (e alcune dichiarazioni di Ber-lusconi) lo danno come favoritoper la poltrona del Mipaaf. Se ciòavvenisse potrebbe ribaltarsi lastrada aperta da Zaia? «Non credoproprio - risponde Giorgetti -, Ga-lan è un uomo intelligente e con ilquale insieme potremmo metterein atto strategie comuni per salva-re i cavalli dal macello». Oggi è an-cora prematuro provare a dise-gnare gli scenari futuri. Aspettia-mo certezze in fatto di nomine einvece di sbilanciarci su vociaspettiamo i fatti. La politica ci hainsegnato che le sorprese sonosempre dietro l’angolo.

BRINDISI PORTAFORTUNA

Il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, a destra, brinda a Vinitalycon il ministro Luca Zaia (al centro) e ilsottosegretario Francesca Martini

::: ALBERTO CAGNATO

Un anno fa lo avevamo invitatoinsieme al fratello Mirco ad una tra-smissione televisiva di ippica. In quellacircostanza ci colpì molto la determi-nazione di Cristian Demuro che, dietroquel viso imberbe da bambino e l’ariaun po’ intimidita dai riflettori dello stu-dio, con candore disarmante affermòdavanti alle telecamere che lui sognavain grande: diventare il fantino numerouno al mondo.

Hai detto niente, sul momento cisembrò una pittoresca boutade, mainvece il fratellino del grande Mircocrede davvero in questo sogno in ap-parenza irrealizzabile e sta bruciandole tappe di una carriera che ha già tuttii presupposti per diventare strepitosa.Certo sarà impresa al limite dell’im -possibile scalare il tetto del mondo,

ma c’è da giurare che questo esile ra-gazzino (compirà 18 anni l’8 luglio)non lascerà nulla di intentato per rag-giungere la meta che si è prefisso coninsospettabile grinta e determinazio-ne.

E se proprio non riuscirà a diventareil numero uno assoluto, c’è da giurareche Cristian salirà molte posizioni inclassifica e un suo ingresso nell’elitedelle cravache del pianeta è ipotesitutt’altro che da scardare. Dal 7 mag-gio dello scorso anno, giorno della suaprima vittoria della carriera conquista-ta in sella a Peperita a Varese, DemuroJr. ha letteralmente bruciato le tappe:in undici mesi è andato a segno 67 vol-te dimostrando un assetto in sella dav-vero promettente.

A differenza di Mirco, impareggiabi-le nelle corse di testa, la specialità diCristian è correre all’attesa. E c’è già

chi dice che il fratellone Mirco - fanti-no al top nel nostro Paese - alla sua etànon era così bravo. Se ne sono accorteparecchie scuderie, ma la più svelta èstata “La Nuova Sbarra” che si è assi-curata i suoi servigi facendogli firmareun contratto per le prime monte.

La formazione romana di Andrea eSergio Scarpellini è un’autentica co-razzata con centinaia di effettivi a di-sposizione, parecchi dei quali prove-nienti dall’allevamento di famiglia cu-rato con grande passione e competen-za da Andrea, architetto di successocon l’hobby dell’allevatore a tutto ton-do, impegnato anche nel settore deltrotto. Siamo sicuri di non sbagliare af-fermando che “La Nuova Sbarra” per

quantità, qualità e volume degli inve-stimenti effettuati è da considerare laformazione faro del panorama ippicoitaliano.

Va precisato, comunque, che nelcontratto firmato da Cristian non rien-tra come obbligo, ma soltanto comeopzione la monta delle punte di scu-deria Turati e Permesso, sui quali “LaNuova Sbarra” si è tenuta la facoltà discegliere se affidarli a lui o trovare divolta in volta un fantino di gradimen-to. Quella che a prima vista potrebbesembrare una non completa fiduciaservirà indubbiamente da maggiorestimolo per Cristian che ha già avutopiù di quanto sognasse e vuole dimo-strare sui campi da corsa tutto il suotalento.

Le occasioni non gli mancherannodavvero: Cristian potrà montare per lacasacca bianco-azzurra della “NuovaSbarra” diverse decine di cavalli sellatida allenatori di grido come Camici,Pucciatti, Peraino e Di Chio. La scalataal tetto del mondo è appena comincia-ta: in bocca al lupo Cristian!

Cristian De Muro, 17 anni De Nardin

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48 Sabato 10 aprile 2010

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L’EDITORIALE:::

CARA MORATTICHE ERRORETRADIRE I SINDACIdi LUIGI SANTAMBROGIO

Possiamo dirlo? Massì, stavolta la Mo-ratti ha perso un’occasione per non starsenezitta. Avrebbe potuto, per dirla come SergioRomano, fare come Tocqueville, invece s’ècomportata più prosaicamente come JackFrusciante: è uscita dal gruppo. Quello deisindaci che hanno manifestato contro le ser-vitù imposte ai Comuni da governo di Romae patto di stabilità di origine europea.

Vogliono vera autonomia e poter gestirele risorse in loco, cioè per offrire ai cittadiniservizi migliori e più efficienti. Il movimentodei sindaci lombardi è stato fortemente vo-luto e sostenuto dalla Lega ed è forse perquesto che lady Moratti non solo si è tenutaalla larga, ma l’ha pubblicamente sconfes-sato e osteggiato. Solo alla fine ha abbozza-to, pigliandosi comunque il merito di averfatto pressioni sul ministro Tremonti perchéallenti i cordoni dei trasferimento statali aiComuni. Senza neppure la fatica di scende-re in piazza.

Vabbè, la solita spocchia che contraddi-stingue casa Moratti, ma lo strappo del sin-daco di Milano è stato comunque un errore.Anzi due: uno svarione politico e un altro nelmerito della protesta. Non è vero, infatti, cheopporsi patto di stabilità significa soltantopretendere licenza di spendere e spandere. Isindaci leghisti del Nord rappresentano Co-muni “virtuosi”, cioè: hanno fatto i saltimortali per mettere i quadra i loro bilanci.Ma si chiedono: è questo il federalismo chepassa il governo di Roma? Se è questo, loronon ci stanno, chiedono che l’autonomia sualcune materie sia accompagnata da altret-tante risorse. Se no il federalismo è una pre-sa per i fondelli, parola vuota come le taschedei sindaci.

E allora, il sindaco Moratti, invece di riti-rarsi sdegnata nelle sue stanze, avrebbe fat-to meglio a mettersi a capo della protesta deisuoi colleghi. Giustamente aveva fatto fuocoe fiamme quando il governo non versò iquattrini promessi per compensare i man-cati introiti sull’Ici. Perché allora mollare lapresa proprio in questa occasione? Sarà for-se vero che Berlusconi ha promesso a Letiziaun altro mandato a Palazzo Marino, ma ilconsenso dei milanesi alla fine bisogna pursempre conquistarlo.

Le strategie per le Comunali

Via al piano salva-Letizia:25 milioni per pulire la cittàInterventi su strade e giardini prima del voto. Soldi anche per la sicurezza

Il piano per recuperare vo-ti parte da qui: spendere qualchemilione di euro per interventi chei cittadini possano apprezzarenell’immediato. In particolare,più della metà del “tesoretto” ge -nerato dal dividendo A2A (45 mi-lioni in tutto) verrà investito perun piano di pulizia di strade egiardini.

Lavaggi a parte, il sindaco haconvocato per il 3 maggio unariunione con tutti i consiglieri delcentrodestra e i membri della suagiunta. È da qui che, secondo ilprimo cittadino, dovrà uscire lalista di progetti che la maggio-ranza intende portare a termineprima del voto. Un “patto di finemandato” con un obiettivo chia-ro: portare la Moratti alle elezioninella maniera migliore possibile.Anche se, per la Lega, non è an-cora detto che il candidato sia lei.LORENZO MOTTOLA a pagina 51

Milano da buttare

Attenzione

alla botola

Guardate benequesta fotografia. Qui nonc’è il solito problema dimicrodegrado che tantevolte abbiamo illustratoin questa rubrica. Qui c’èun tombino aperto a duepassi dalla strada con tuttii pericoli per i pedoni chesi possono facilmente im-maginare.

Mai come in questo ca-so è urgente che gli ufficicompetenti intervenganoe tappino per bene quelbuco. Per favore... [Sicki]

Protesta davanti all’Altra Sede

SuperFormigoni fa scendere pure gli operai dalle gruCASE POPOLARI ABUSIVE

Il Tar firma lo sfrattoper la regina del racketdi FRANCO NICOLETTI

Il Comune può sgomberare l’appartamentodi Giovanna Pesco, la boss di Niguarda incarcere con l’accusa di associazione a de-linquere finalizzata alla compravendita di al-loggi occupati. Lo ha deciso ieri il Tar, che harespinto il ricorso dei legali della Pesco.

a pagina 50

La traduzione«Abbiamo fatto più di 150incontri con imprendito-ri e associazioni per lospazzino di via, risultato:assolutamente zero».

Sergio Galimbertipresidente di Amsa

Cioè: «Se si ascolta chivuole la città a dormirealle 22 poi è dura che ilocali sponsorizzino lapulizia delle vie».

Sulla falsariga della In-nse, due ex operai della Rimon-di, l’azienda che aveva allestitole maxi-apparecchiature percostruire il nuovo Pirellone, sisono arrampicati su una gru.Fallita l’azienda per la quale la-voravano - è stata rilevata dauna ditta del Qatar che tuttavianon ha potuto salvaguardaretutti i posti di lavoro - stavanoper perdere anche la cassa in-tegrazione con relativo sussi-dio.

Il governatore Roberto For-migoni ha ottenuto per loro

dalla presidente del tribunaledi Milano Livia Pomodoro unaderoga di emergenza, con laquale potranno beneficiare an-cora per 6 mesi dell’assegno dicassa integrazione. E così,mentre sotto la gru sulla qualestava andando in scena la pro-testa si affollavano vari espo-nenti della sinistra - il sindaca-to sentendosi scavalcato da chinon ha chiesto la sua tutela habiasimato il gesto - i due exoperai sono tornati letteral-mente con i piedi per terra.

MASSIMO COSTA a pagina 50

Ok del prefetto

Campi rom sorvegliati da 20 telecamereNiente soldi dalle imprese milanesi

Quartieri più belli, gli sponsor scappano::: CARLO SALA

Non sarà un reality, non si potrà scegliereda casa il rom da cacciare, ma a breve i 4 campinomadi regolari di via Triboniano, Idro, Martira-no e Chiesa Rossa saranno sorvegliati 24 ore su24 da 20 telecamere wireless. Il prefetto di MilanoGian Valerio Lombardi ha infatti concesso il vialibera al progetto da 479mila euro, presentato loscorso novembre dal Comune. L’iniziativa, fi-nanziata dal Fondo della contabilità speciale delcommissario all’emergenza nomadi, rientra nelprogetto di riqualificazione, messa in sicurezza e

alleggerimento delle aree adibite a campi romsostenuto dal ministero dell’Interno e verrà ese-guita da A2A.

Le immagini saranno condivise con la centraleoperativa della polizia locale di piazza Beccaria,la control room del settore Sicurezza e le posta-zioni di polizia di Stato e carabinieri. «L'installa-zione dei sistemi di videosorveglianza - spiega ilvicesindaco Riccardo De Corato - della cui attua-zione è stato nominato responsabile il coman-dante della polizia locale, Tullio Mastrangelo,comincerà prossimamente per concludersi en-tro l’estate».

::: FEDERICA DATO

«All’iniziativa degli spazzini di quartiere èmancata la risposta positiva dei privati» A dirlo,non senzaamarezza, è il presidentedi AmsaSergioGalimberti. Centocinquanta le aziende a cui la so-cietà avrebbe bussato per ottenere finanziamenti esostegno per la proposta, già avviata in via Padovagrazie al sostegno della Banca Popolare di Milano.«Zero. Nessun imprenditore ha scelto di aderire -spiega Galimberti - Ritengo che Milano per andareavantidebba recuperarela vogliadi partecipareal-la città, di viverla».

“Spazzino di via”, questo il nome dell’iniziativache a detta di Galimberti sarà comunque portataavanti, prevede la presenza di un addetto Amsa inalcune zone designate. Il tutto a patto che i privaticoprano i 40mila euro per la retribuzione annuadel dipendente, alla cui formazione, nonchè amezzi e materiali, penserebbe Amsa. Nel frattem-po, Paolo Massari, assessore comunale all’Am -biente, rilancia così: «Ho intenzione di chiedere aConfcommercio di siglare un accordo che garanti-sca la presenza dello “spazzino di via” nelle zonedella movida che, sponsorizzato dai locali, opere-rebbe nelle ore serali».

[COMO]

Accoltella la moglieche voleva lasciarloMARIO ALEMAGNA a pagina 61

I NUMERI DI IERI

::: 15 Arresti ::: 8 Comuni lombardi al ballottaggio::: 35 Furti d’auto ::: 5 In provincia di Milano::: 33 Borseggi ::: 29.485 Elettori a Bollate (Mi)::: 5 Rapine a mano armata ::: 38.526 Elettori Comune Mantova

[MONZA]

Abusi sessuali sui figliPreso in InghilterraLAURA MARINARO a pagina 61

Page 50: 10.04.2010 - libero

50 Sabato 10 aprile 2010 CRONACA

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Protesta da vertigini

Formigoni “converte” due operaiRimasti senza lavoro, erano saliti su una gru davanti all’Altra Sede: decisivo l’intervento del presidente::: MASSIMO COSTA

Alle due e mezza di not-te hanno scalato tutti i gradinidella gru appoggiata al vetroavveniristico del Pirellone-bis.Quindi, affacciati a 56 metri dialtezza tra via MelchiorreGioia e via Algarotti, si sono ri-volti al presidente della Lom-bardia. Due bandiere rossedella Fiom e un cartello: «Civogliono licenziare per buro-crazia».

Antonio ed Emilio, dueoperai della ditta Raimondi diLegnano, sono stati più fortu-nati degli sventurati dipen-denti della Innse di via Rubat-tino. Alla Regione, infatti, ieriè bastata mezza giornata perrisolvere l’inghippo fallimen-tare e concedere una prorogadi sei mesi alla cassa integra-zione. Risultato? All’una delpomeriggio, gli operai ribellisono tornati a terra con lascorta dei vigili del fuoco e lacertezza di altri sei mesi di sti-pendio. A sbloccare la pratica,mentre i due gironzolavanosul macchinario sospeso nelvuoto, ci ha pensato diretta-mente il governatore RobertoFormigoni.

Il governatore ha telefonatodi persona al presidente delTribunale di Milano Livia Po-modoro per sollecitare la fir-ma della toga competente incalce all’autorizzazione allacassa integrazione in deroga.Il documento, atteso da 21 di-pendenti della defunta Rai-mondi, era congelato da mesiper un cavillo giuridico ri-guardante il Tfr. Ieri, ultimogiorno utile per l’approvazio -ne, è stato siglato dal giudiceMauro Vitiello dopo la prote-sta aerea e l’intervento-lampodella Regione. «Grazie alla Re-gione - ha detto Antonio, stre-mato dopo le dieci ore passa-te sulla gru -. È stata una pro-testa necessaria: siamo anco-ra senza lavoro, ma almenoabbiamo preso le briciole».

Sul posto si è precipitatol’assessore regionale al LavoroGianni Rossoni: «Siamo inter-venuti subito, già lunedìl’Agenzia del lavoro metter inmoto le pratiche». La Rai-mondi è l’azienda che ha co-struito le tre gru da record uti-lizzate nel cantiere del nuovograttacielo della Regione (lapiù alta accarezza quota 200metri). Messa in ginocchiodalla crisi, la ditta è fallita unanno fa ed è stata rilevata daun’impresa del Qatar appar-tenente al gruppo Ramco. Su61 operai, però, ne sono statiriassunti soltanto 40. Gli altri21, compresi i due ribelli, so-no rimasti in cassa integrazio-ne.

Esdrina Vargas, la moglie

ecuadoregna del cinquantu-nenne Emilio, ha aspettatotutta la mattina col nasoall’insù: «Non mi aspettavoun gesto così - ha commenta-to -, mio marito non mi hadetto niente ed è uscito di ca-sa prestissimo. Per noi è du-rissima tirare avanti con i 700euro della cassa, ma da oggirischiavamo di perdere purequelli».

In via Melchiorre Gioia, aesprimere “solidarietà” aglioperai, si sono presentati gliimmancabili esponenti dellasinistra: dal militante di Ri-fondazione comunista Lucia-no Muhlbauer a Carlo Mon-guzzi, l’esponente del Pd cheha detto addio alla poltronada consigliere al Pirellone do-po vent’anni e quattro legisla-ture. Poi il solito stuolo di sin-dacalisti e delegati Cgil. «Noncondividiamo questo gesto -commentava Luigi Soresini(Fiom) -, ma oggi per far sen-tire la propria voce i lavoratoridevono salire sulle gru».

Alla fine, lo zampino dellaRegione ha messo le cose aposto. E gli operai, avvolti daipompieri nelle imbragature,sono riscesi sulla terra un gra-dino dopo l’altro.

Dopo dieci anni di attesa

Il Tar si muove: la regina del racket può essere sfrattata::: FRANCO NICOLETTI

Il Comune può sgombera-re l’appartamento di GiovannaPesco, la boss di Niguarda attual-mente in carcere con l’accusa diassociazione a delinquere fina-lizzata alla compravendita di al-loggi occupati.

Lo ha deciso ieri la quarta se-zione del Tar lombardo, che harespinto il ricorso dei legali dellaPesco: dopo trent’anni di abusi-vismo, la casa popolare al secon-dopianodi viapadreLuigiMonti16 tornerà nelle mani di PalazzoMarino. «È un altro colpo al clan –esulta il vicesindaco e assessorealla Sicurezza Riccardo De Cora-to -, finalmente possiamo ese-guire lo sfratto e consegnare l’ap -partamento a chi ha davvero di-ritto».

Sembra una decisione sconta-ta, ma è l’ultima tappa di una lun-ghissima battaglia di carte. Gio-vanna Pesco, conosciuta nelquartiere come la “Gabetti” diNiguarda, si era installata abusi-

vamente in via padre Monti ad-dirittura nei primi anni Ottanta.La preistoria del racket. Nel mag-gio del 2000, mentre le famigliesiciliane avevano cominciato adallungare i tentacoli sul quartie-re, il Comune era faticosamenteriuscito a notificarle lo sfratto. Tremesi dopo, però, ecco la docciafredda del Tar: «La Pesco ha dirit-to a restare nella casa occupataper stato di necessità». Tuttobloccato. Fino all’inchiesta-bomba di “Sos usura”, che ha da-

to il via alle indagini della magi-stratura nell’agosto scorso, Gio-vanna Pesco ha continuato a ge-stire il traffico illegale di apparta-mento dal suo alloggio abusivo.Nonostante la “Gabetti” sia stataarrestata a novembre, l’apparta -mento è tuttora occupato da al-cuni affiliati del clan malavitoso.

«Il Comune è parte civile nelprocesso – aggiunge De Corato -.Proseguiremo la nostra lotta perla legalità: da ottobre a oggi ab-biamo recuperato già 42 alloggi

occupati a Niguarda». La Pesco,che ha chiesto il rito abbreviato,comparirà davanti ai giudici il 5maggio; l’udienza nei confrontidella figlia Anna Cardinale, arre-stata insieme al convivente OmarMoreschi, è fissata per giovedìprossimo. Ieri, tra l’altro, il Tar haobbligato la Pesco a pagare al Co-mune 2 mila euro per le spesedella causa amministrativa. Più omeno la cifra che intascava peroccupare unappartamento abu-sivo e consegnarlo ai suoi clienti.

Grane

::: ROBERTO POLETTI

Dopo aver invocato re-gole e sicurezza ed essere statiaccontentati, alcuni cittadinidi via Padova vorrebbero tor-

nare indietro.Troppo forte lapressione delComune e dellaPolizia. Il circon-dario militariz-zato, insomma,non piace a tutti.

Io abito e la-voro in un’altra

zona calda della città, il quar-tiere Bovisa. Dico ai contesta-tori dei provvedimenti che so-no semplicemente degli in-grati. Dalle nostre parti ri-schiamo di fare la fine di viaPadova, con la cancellazionecompleta di tutto quello di pu-lito che si trova in giro. Farem-mo volentieri cambio. A noi ipoliziotti, a loro i delinquenti.

[email protected]

Ora in via Padovac’è chi vorrebbemeno poliziotti

MODELLO INNSE

Uno degli operai arrampicati sulla grudavanti all’Altra Sede Fotogramma

IL DIARIODELLA PAURA

Di seguito riportiamo ilbollettino dei reati com-messi nella notte di gio-vedì e ieri, come apparsonelle agenzie di informa-zione.

Ore 24Quattro nuovi arre-sti per spaccio di drogaeseguiti dalla sezione Con-trasto al Crimine Diffuso-della Squadra Mobile. Traquesti, un marocchino di48 anni residente a PieveEmanuele e con prece-denti, che è stato pizzicatoieri a mezzanotte con 0,3grammi di cocaina. L’uo -mo è finito in manette inzona Navigli.

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51Sabato 10 aprile 2010CRONACA

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Vertice a Palazzo Marino

Il piano salva-LetiziaPronti 25 milioniper ripulire la cittàPrima del voto interventi straordinari per strade e giardiniE la Moratti convoca gli “Stati generali” del centrodestra

::: LORENZO MOTTOLA

L’obiettivo è chiaro: su-perare l’impasse creata dallepolemiche sulla ricandidaturadi Letizia Moratti. Il metododa seguire è stato determinatoieri pomeriggio: il centrode-stra sceglierà una serie di pro-getti (“pochi ma concreti” è loslogan) che dovranno essereportati a termine entro la finedel mandato del sindaco.Un’operazione che, per fortu-na degli azzurri, sarà enorme-mente favorita dall’A2A.L’azienda, infatti, sarebbepronta a staccare un dividen-do da 45 milioni di euro perPalazzo Marino. Un “tesoret -to” che, senza troppi giri di pa-role, tornerà utile per sistema-re la città in vista della campa-gna elettorale.

La gran parte di quei fondi,circa 25 milioni di euro, ver-ranno utilizzati per un pianodi interventi straordinari per lestrade e i parchi della città. LaMoratti in questi anni lo ha ri-petuto spesso: uno dei suoichiodi fissi è quello di avereuna città più pulita, tanto daarrivare spesso alla polemicacon la dirigenza dell’Amsa. Peril resto, i soldi verranno spal-mati su altro, in particolare supiani per la manutenzionedelle strade e per la sicurezzadei cittadini. Per capire di cosasi tratterà esattamente, tutta-via, bisognerà aspettare qual-che giorno.

Nel corso di una riunionecon i capogruppo del centro-destra, infatti, la Moratti haaccettato di convocare gli“stati generali” della maggio-ranza. Una riunione che si ter-rà il 3 maggio e che sarà de-terminante per definire i con-torni del piano. In pratica, iconsiglieri di PdL e Lega e imembri della giunta si riuni-ranno per comporre una listadi progetti da portare a termi-ne da qui alla fine del manda-to. Ogni assessore dovrà pre-

sentare due idee, che verran-no discusse e votate. Il tuttosecondo il “new deal” di Leti-zia, che prevede un maggiorcoinvolgimento dei rappre-sentanti del partito nell’azionedi governo. Cosa che, almenosecondo gli azzurri, finora erastata solo promessa, come di-mostra l’interminabile serie dipolemiche nell’aula del Co-mune e l’assenteismo di unaparte dei consiglieri PdL.

Qualcosa ora potrebbecambiare. Lo si capisce anchedalle parole di Carlo Fidanza,rappresentante degli aenniniin Comune, che per primoaveva proposto la creazione diun “patto di fine mandato”per Milano. «Abbiamo regi-strato», spiega l’europarla -mentare azzurro, «una pienacondivisione sulla necessità di

coniugare al meglio i grandiprogetti con l’attenzione allepiccole cose: pulizia, manu-tenzione, decoro urbano. Lamia proposta degli “stati ge-nerali” che il sindaco ha rece-pito è una prima risposta con-creta». Perfettamente in lineail capogruppo azzurro Giulio

Gallera, che si è detto «moltosoddisfatto per come si è de-ciso di intervenire»

Molto meno convinta delpiano la Lega. Per il numerouno in Comune Matteo Salvi-ni, «ancora non si sa chi sarà ilcandidato sindaco il prossimoanno». Cosa che anche Um-

berto Bossi ha ribadito giovedìsera, pur ricordando che «Le-tizia è una mia amica». PerSalvini, poi, le discussioni diquesti giorni dimostrano so-prattutto una cosa: «Sappia-mo che abbiamo perso deltempo. E ora dobbiamo fare inmodo di recuperare».

.

COMUNE IN CAUSA

PER I DERIVATI

Il Comune di Milano si co-stituirà parte civile nel pro-cesso penale sui derivati, pri-ma udienza il 6 maggio, peravere un adeguato risarci-mento dei danni nei confron-ti di tutti gli imputati e dellequattro banche che hannogestito l’operazione. [Ftg.]

Troppi assenti in aula, il sindaco si infuria

«Lo stop al bilancio? I consiglieri imparino a contare»::: FRANCESCO CAMBRIA

«Non mi hanno avvertito. Ero aPalazzo Marino e sarei potuta scenderein Consiglio». Letizia Moratti, pur con isuoi modi tradizionalmente pacati, facapire di aver reagito decisamente malealla notizia dell’ennesimo stop ailavori nell’aula di PalazzoMarino. Il quadro è il se-guente: giovedì pomerig-gio sarebbe dovuto inizia-re il dibattito sul bilancio.Tutti i consiglieri di oppo-sizione, però, sono uscitiimprovvisamente dalla sa-la del Consiglio, facendo ca-dere il numero legale per unasola unità. Erano trenta i pre-senti, ce ne volevano trentuno.Ecco perché, ha spiegato il sindaco, sa-rebbe bastato chiamarla al telefono e leisi sarebbe precipitata a salvare la situa-zione.

«Sono molto arrabbiata», ha dettoLetizia, alludendo soprattutto al fatto

che questo incidente ha finito per ali-mentare le voci sui suoi pessimi rap-porti con i consiglieri del PdL. E invece,«non c'è nessuna tensione con la mag-gioranza, c’è stata solo disattenzione,bastava contare». E evitare un ulterioreincidente. Come spiegato dal presiden-

te del Consiglio comunale Man-fredi Palmeri poco dopo il

fattaccio, è la quindicesimavolta nel 2010 che una se-duta salta per la stessa ra-gione. Si tratta del cin-quanta per cento delleconvocazioni. Il trend,

quindi, è in netto peggiora-mento rispetto alresto del mandatodella Moratti, nelcorso del quale il 33

per cento delle riunioni sono saltate perle troppe assenze.

Il sindaco, comunque, ha ammonitoi suoi. Episodi come questo non si de-vono assolutamente più ripetere. «Nonspero nelle proroghe per l’approvazio -

ne del bilancio e non le chiederò», hadetto, «tutto deve essere fatto entro il 30aprile». C’è da notare che questo non èaffatto il primo appello di questo gene-re che il primo cittadino rivolge aglieletti del suo schieramento, alcuni deiquali sembrerebbero sempre meno in-teressati a quanto capita tra le mura delComune.

Il capogruppo PdL Giulio Gallera, co-munque, garantisce la massima dispo-nibilità del suo gruppo. «Ci siamo giàimpegnati a tenere quattro sedute asettimana per accelerare i lavori», spie-ga, «e posso assicurare che tutti farannoil possibile per essere presenti in ognicircostanza». In pratica, anche secondogli azzurri, le ragioni che hanno portatoalla caduta del numero legale non pos-sono certo ricondursi a tensioni con ilsindaco. Si tratta di difficoltà dovuteall’alto numero di Consigli convocati.Un problema che l’opposizione sta ten-tando di cavalcare, tentando di alimen-tare voci sulla scarsa tenuta del sindacoa un anno dal voto.

M. Palmeri Fotogramma

IL TOTO-ASSESSORI

Il governatorefa i primi nomiper la giunta

Continuano le trattative per lanuova giunta regionale. Aquanto pare, Formigoni hadeciso di adottare come crite-rio di massima quello di nomi-nare il consigliere più votatoin ogni provincia. Il tutto conuna serie di eccezioni.Ci saranno, come ampiamen-te annunciato, i fedelissimiRaffaele Cattaneo e Giulio Bo-scagli (eletti a Varese e Lecco).In pole anche il comasco Gior-gio Pozzi. Da Brescia dovrebbearrivare Mauro Parolini, men-tre Marcello Raimondi saràl’assessore bergamasco. Ilrappresentante di An saràCarlo Maccari da Mantova.Stefano Carugo dovrebbe es-sere preferito al primo classifi-cato a Monza Massimo Ponzo-ni, mentre il pavese GiancarloAbelli probabilmente rinun-cerà per tornare alla Camera.La provincia di Milano, quin-di, potrebbe esprimere due as-sessori. In corsa Stefano Maul-lu, Alessandro Colucci e MarioSala. Non ci sarà il cremoneseGianni Rossoni, che lascerà ilposto all’amica di Marina Ber-lusconi Patricia Kieran.

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52 Sabato 10 aprile 2010

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53Sabato 10 aprile 2010CRONACA

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Positivo l’esperimento a Milano e Lecco

Ecografo portatile sul 118: già 542 interventi::: FEDERICA DATO

La sperimentazionedell’ecografo portatile andràavanti. Sono positivi i primi ri-sultati del progetto Dem 188(diagnostica ecografica mobile118). Uno strumento in gradod’incidere sulle possibilità disopravvivenza del paziente: lanovità in alcuni casi è determi-nante per scegliere ospedale eterapia più idonei al malato.

Installato su mezzi di soc-corso avanzato, l’ecografo por-tatile è stato testato nelle areedi Lecco e Milano su tre auto-

mediche e un elicottero. Cin-que mesi di attività in cui su1136 “voli” attrezzati, in ben542 i medici hanno effettuatoecografie. Ancora più positivi idati delle automediche: glioperatori hanno utilizzatol’apparecchio nel cento percento delle emergenze.

Ed è Alberto Zoli, direttoregenerale Areu - l’azienda re-gionale impegnata nella ge-stione di emergenze e urgenze- a ricordare che: «Continuia-mo a guardare a tutta la Lom-bardia. Questa è una primasperimentazione che ci fa ben

sperare. I costi non sono esi-gui, formare i medici non è co-sa da poco ma siamo certi nevalga la pena». La specializza-zione difatti impegna i dottoriper circa sessanta ore e, anchese ad oggi le spese delle appa-recchiature, fornite dalla dittacostrutrice, non gravano suibilanci, l’iniziativa è economi-camente impegnativa. Un per-corso che servirà inoltre a crea-re un ecografo specifico per leemergenze che ancora nonesiste.

Attrezzatura che potrebbediventare imprescindibile ne-gli interventi in cui il fattoretempo è fondamentale per li-mitare complicanze e mortali-tà. «Col passare del tempo an-dremo incontro a una minia-turizzazione dell’ecografo -spiega la dirigenza Areu -, nonè escluso che si arrivi a ottene-re macchine altamente perfor-manti grazie alle quali saràpossibile “fotografare” più or-gani contemporaneamente».

Durato nove mesi, di cuiquattro dedicati alla formazio-ne dei medici, Dem 118 haconvinto Areu che l’ecografodebba sempre più essere intro-dotto nella dotazione dei mez-zi speciali. L’esperimento en-tro il 2010 si allargherà infattianche a Sondrio e Pavia.

::: Gli eventi collaterali

Il vivere quotidianofinisce in mostra

::: L’INVITATO SPECIALE

Puntuale come ogni anno si apre, a metàaprile, la Fiera che trasforma Milano in “caputmundi”. Ed il tanto atteso Salone del Mobile sarà,per la prima volta, accompagnato da un altroevento, che illuminerà strade, cortili e palazzi me-neghini. Una piacevole sorpresa per addetti ai la-vori, giornalisti e semplici curiosi: si è infatti pen-sato di aprire alcuni dei più prestigiosi musei cit-tadini al design, organizzando quattro mostre le-gate al vivere ed al benessere quotidiano.

La prima è “Ospiti inaspettati. Case di ieri, de-sign di oggi” nelle affrescate sale del Poldi Pezzolie Bagatti Valsecchi, dove il design contempora-neo entra nelle stanze e “si confronta” con am-bienti, quadri e opere d’arte delle antiche dimoremilanesi. Con un accurato allestimento, l’esposi -zione cerca un dialogo tra i segni del nostro tem-po e quelli di trascorse epoche, proponendo unalettura parallela tra l’eccellenza dell’alto artigia-nato e la qualità delle produzioni moderne.

A Villa Necchi Campiglio è, invece, in pro-gramma la mostra “La mano dei designer”, ini-ziativa dedicata ai disegni e agli schizzi autografidonati da 150 tra i più grandi artisti del mondo alFai. Opere di Aldo Cibic, Mario Botta, AntonioCitterio, Alessandro Mendini che verranno espo-ste fino al 9 maggio e poi battute all’asta da Sothe-by’s la settimana successiva per una raccolta fon-di. Spostandoci di pochi metri, il Civico Planeta-rio Ulrico Hoepli festeggerà la ricorrenza dei suoiprimi ottanta anni, presentando la video installa-zione “Un bagno di stelle” dedicato al mondodell’acqua attraverso il fascino e la grazia del cor-po femminile. Una voce narrante, quella dell’at -trice Margherita Buy, vi accompagnerà nel per-corso, tra immagini di cinema, arte e citazioni dipoeti. E dulcis in fundo, la mostra “Tutti a tavola”,a Villa Reale, dove verrà rappresentato un viaggionel mondo del mangiare rievocato sia nella di-mensione privata che in quella pubblica e fasto-sa. E’ un itinerario che inizia nei sotterranei, inorigine adibiti a dispense e cucina, per poi giun-gere fino ai piani nobili della dimora.

::: DINO BONDAVALLI

Non risolverà il problema deltraffico in città e sulle tangenziali mila-nesi. Ma il nuovo servizio di Infomobi-lity che verrà lanciato da Fiera Milanoin occasione del prossimo Salone in-ternazionale del mobile - in program-ma da mercoledì 14 al 19 aprile - rende-rà comunque più facile la vita agli oltre300 mila visitatori che raggiungerannoil polo espositivo diRho nei giorni dellamanifestazione.

Grazie alla possibilità di avere infor-mazioni in tempo reale non solo sullecondizioni del traffico, ma anche sulfunzionamento dei mezzi pubblici(treni, metrò e passante), sull’operati -vità degli aeroporti, sulla disponibilitàdi taxi e su quella di parcheggi nell’area

della fiera, gli operatori e i visitatori delSalone del mobile potranno deciderecon quale mezzo raggiungere la fiera oquando mettersi in viaggio per tornarea casa. E lo potranno fare non solo gra-ziealle informazioni sullamobilitàfor-nite via radio, web e tv, attraverso il cir-cuito di emittenti e canali collegatoall’agenzia Radio traffic dell’Aci Mila-no, ma anche direttamente sul propriocellulare.

Il nuovo servizio di Infomobility, cheprevede un investimento di mezzo mi-lione di euro fino al 2015, rappresenta«un’evoluzione molto sofistica ed evo-luta del monitoraggio della viabilità»,ha sottolineato l’amministratore dele-gato di Fiera Milano, Enrico Pazzali.L’aggiornamento delle informazioni,che sarà permanente durante tutto

l’anno e che nei giorni di manifestazio-ne avrà una frequenza maggiore ri-spetto a quella degli altri periodi - du-rante i quali avverrà ogni mezz’ora - sa-rà pertanto disponibile anche a chiun-que abbia uno smartphone, compresiquelli di penultima generazione.

Basterà scaricareil softwaregratuitodisponibile sul sito www.fieramilano.ite“leggere”con la fotocamera l’apposi -to codice grafico, e si avrà accessoall’ultimo notiziario di Infomobility, initaliano o in inglese. Il servizio «che harichiesto un anno di lavoro e test - haproseguito Pazzali - è infatti pensatoanche per i tanti visitatori stranieri chearrivano in fiera soprattutto in occasio-ne del Salone del mobile, che è non so-lo la più grande fiera di settore, ma an-che la più grande fiera del mondo per

dimensioni e numero di visitatori busi-ness to business, e che pertanto rap-presenta l’occasione ideale per lancia-re il progetto».

Quanto alla manifestazione, cheospiterà oltre 2.500 espositori su 210mila metri quadrati di netti di superfi-cie e che animerà l’intera città con de-cine di eventi collaterali, i dati della vi-gilia sembrano essere incoraggianti.«Le prenotazioni alberghiere sono cre-sciute rispetto allo scorso anno - hasottolineato Carlo Guglielmi, presi-dente di Cosmit - e quindi prevediamoun grande successo, nonostante la si-tuazione economica non sia propriopositiva e l’uscita dalla crisi senza unariforma che semplifichi gli scaglioni eabbassi le tasse per tutti appaia piutto-sto difficile».

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LE VIE DI MILANO

CAMBIANO VOLTO

Il Salone del mobile staridisegnando anche ilprofilo di molte vie cit-tadine: a sinistra, unapanoramica curiosa contante lampade appese invia Montenapoleone; adestra una struttura conpiante in via Vigevano.[Fotogramma]

Anche su web e cellulare

Il Salone del mobileora taglia pure le fileOrari, mezzi, posteggi: Infomobility dice tutto ai 300 mila visitatori

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::: le lettere

TuttoMilano

Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.

Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

APPUNTAMENTI

MERCATIOggi■ AMPERE - Via Ampère - zona 3 ■ ARCANGELI - Via Arcangeli - zona 7 ■ ARDISSONE - Via Ardissone - zona 8 ■ ASMARA - Via Asmara - zona 9■ BENDETTO M. - Via Benedetto M. - zona 3 ■ BORDIGHERA - Via Bordighera - zona 5 ■ CICCOTTI - Via Ciccotti - zona 9 ■ DARSENA - Zona Darsena - zona 1 ■ DELLA RONDINE - Via Della Rondine - zona 6 ■ FALK - Via Falk - zona 8 ■ FAUCHE’ - Via Fauchè - zona 8 ■ GARIGLIANO - Piazzale Minniti - zona 9 ■ MARTESANA - Piazzale Martesana - zona 2 ■ OGLIO - Via Oglio - zona 4 ■ OLMI - Via degli Ulivi - zona 7 ■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7■ PAPINIANO - Piazza S. Agostino - zona 1

■ P.TA NUOVA - Bastioni di Porta Nuova - zona 1 ■ ROGOREDO - Via Rogoredo - zona 4 ■ TABACCHI - Via Tabacchi - zona 5 ■ TRASIMENO - Via Trasimeno - zona 2 ■ V. PERONI - Via Pascal - zona 3

Domani■ AGILULFO - Via Agilulfo - zona 5 ■ BENACO - Via Benaco - zona 4 ■ BONOLA - Via Cechov - zona 8■ CABELLA - Via Cabella - zona 7 ■ CANALETTO - Via Canaletto - zona 3 ■ CATONE - Via Catone - zona 9 ■ CITTADINI-ARSIA - V. Cittadini-V. Arsia - zona 8 ■ CREMA - Via Crema - zona 5 ■ CURIEL - Via Curiel - zona 6■ DEI GUARNIERI - Via Dei Guarnieri - zona 5 ■ GRATOSOGLIO NORD - Via Baroni - zona 5 ■ MARCO AURELIO - Via Marco Aurelio - zona 2 ■ PAGANO - Largo V Alpini - zona 1 ■ PISTOIA - Via Pistoia - zona 7 ■ STRESA - Via Stresa - zona 2

Chiusura al traffico: corso di Porta Vittoria (tratto da via F.Sforza a via Fontana): chiusura al traffico della carreggiatariservata ai mezzi pubblici, ad esclusione dei tram, per disse-sto della pavimentazione in prossimità dei binari tranviari.Ripercussioni sulla circolazione con incolonnamenti anche incorso XXII Marzo e in piazza V Giornate..via Patroclo all'in-tersezione con via Achille: chiusura al traffico in direzioneAutostrade Nord per lavori A2A Teleriscaldamento. Durataprevista dei lavori 45 giorni. Itinerario alternativo ViaPinerolo - Via Ippodromo. via San Bernardo (tratto dalquartiere Chiaravalle al confine col comune di SanDonato): chiusura al traffico della carreggiata in entrambi isensi di marcia per cedimento del muro di sostegno. Duratadel provvedimento 90 giorni. via Paolo Sarpi (tratto da l.goGadda a via Lomazzo e da via Rosmini a via Niccolini):chiusura al traffico veicolare per lavori di riqualificazione eposa nuova tubazione acqua potabile (MM). Durata previ-sta sino al 15 Aprile 2010. Traffico difficoltoso in: viale Coni Zugna x via Solari: traf-

fico difficoltoso per lavori ATM di sostituzione binari tranvia-ri. corso Buenos Aires direzione centro: restringimento dellacarreggiata nel tratto tra via Boscovich e via San Gregorioper lavori di riqualificazione. Durata dei lavori 45 giorni. viaPalmanova: traffico difficoltoso con restringimento dellecarreggiate in prossimità della rotatoria con S.S. 11 PadanaSuperiore per lavori di ristrutturazione stradale. via Moscovax corso di Porta Nuova: traffico difficoltoso per cedimentodella carreggiata. Attenzione: Nell'ambito della manifestazione fieristica del"Salone del mobile 2010", nelle vie: savona (tratto da ConiZugna a Troya) - Tortona, Voghera e Bergognone (tratto daSolari a ferrovia) - Orseolo e montevideo (tratto da Solari aSavona) - Cerano, novi, forcella, bugatti, giorza e stendhal(tratto da Solari a Tortona) - foppette verrà vietato il transitoa tutti i veicoli eccetto autorizzati dalle ore 19.00 alle ore01.00 nei giorni di Mercoledì 14 - Giovedì 15 - Venerdì 16Aprile 2010 e dalle ore 14.00 alle ore 01.00 di Sabato 17 -Domenica 18 Aprile 2010.

LAVORI IN CORSO

FARMACIE

(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)

■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):c.so V. Emanuele II, 15; v. Torino, 52; v.Carducci, 11; v. Pontaccio, 22; v. Lamarmora,2. ■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v. MacMahon, 111; v. degli Imbriani, 28; p.zaOberdan, 4; v. Casarsa, 13; v.le F. Testi, 90; v.Viviani 2.■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,Barona, Gratosoglio): p.za Bonomelli, 4; v. M.Pichi, 9; v. Renzo e Lucia, 3; v. Lodovico ilMoro, 163.■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, CittàStudi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):p.za Caiazzo, 2; v. Chavez, 19; v. Pacini, 30; v.Smareglia, 1; v. P. Sottocorno, 1; v. CiceriVisconti, 10; p.zza Monte Titano.■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.Siro): v.le C. Troya, 11; v.le S. Gimignano, 13/a;v. Faccioli, 2; v. Etna, 2; v. Morgantini, 14; v.Trenno, 15; v.le Cassiodoro, 12; p.za Baiamonti,1.

(dalle ore 21 alle ore 8,30)

v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za CinqueGiornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. MariaBeltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.leZara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; StazioneCentrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi; v.Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica, 32;v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni, 2

NUMERI UTILISoccorso pubblico - polizia........................113Carabinieri ................................................112Vigili del fuoco..........................................115Emergenza medica ....................................118Corpo forestale dello stato......................1515Guardia di Finanza .................117 (02.62771)Vigili urbani......................................02.77271PRONTO SOCCORSOGuardia medica................................02.34567Fatebenefratelli ............................02.6363469Policlinico.........................................02.55031San Carlo ...........................................02.4022San Paolo...........................................02.8184San Raffaele.....................................02.26431ASSISTENZAAlcolcorrelati ..............................02.33029701Antiveleni...................................02.66101029Anziani.......................02.8911771/89127882Handicap...............02.88463050/02.077/078Odontoiatrica ............................02.66982478Ortopedica-Traumat. .....................02.582961Ostetrica ..........................................02.57991Pediatrica ...................02.3119233/33100000Psichiatrica .................................02.58309285Tossicodipendenza .....................02.64442452Ustioni .....................02.64442381/64442625TELEFONI UTILICittadinanzattiva........................02.73950559Lac Lombardia ...........................02.58306583Linea Amica (ore 20-24)............02.39325273Sordomuti DTS. .........................02.48204247SOS Usura. ................................02.72022521Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600Tel. Donna .................................02.64443043Telefono Azzurro...................................19696Telefono Azzurro (per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048Trib. diritti del malato...................02.7389441Voce Amica................................02.70100000Linea Verde Droga.......................800.458854Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013Telefono amico ..........................02.55230200ENPA Milano..............02.9706421/97064230Ass. Consumatori.......................02.36599999SERVIZI PUBBLICIComune............................................02.02.02Anagrafe servizio tel. ...................199.199600Servizio sociali Milano..................800.777888Multe e tasse comunali ................800.851515GAS ...................................................02.5255Elettricità AEM ...................................02.2521Elettricità ENEL.................................02.23201Acquedotto................................02.84772000AMSA ..........................................800332299TRASPORTIATM ............................................800.808181Ferrovie Nord Milano.......................02.85111Trenitalia .............................................892021Radio Bus...................................02.48034803Aeroporto Malpensa..................02.58583218Aeroporto Linate..........................02.7382787Aeroporto Orio al Serio................035.326323Malpensa Express ........................199.151152Trasporto Orio al Serio....................86464854Taxi Numero Unico .......................848814781Radio Taxi Milano ..............................02.8585Radio Taxi Milano ..............................02.6969Radio Taxi Milano ..............................02.4040Radio Taxi Malpensa....................800.911333ACI - Soccorso Stradale ......................803116BENZINAI NOTTURNIViale Marche 32.......................dalle 22 alla 1Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1Viale Certosa 228 .........................fino alle 23

Turno notturno

Turno diurno

Agenda

DISAGI

Notti in biancoin via Filzi 11

I condomini dello stabile di viaFilzi 11 stanchi e preoccupati dalleforti vibrazioni e dalle evidenticrepe sulle pareti e del distaccodelle piastrelle del pavimento,causate dal dissesto dei binaritranviari, dal passaggio di jumbotram e dalla velocità con cui questipesanti mezzi sferragliano duran-te le ore notturne, stanno racco-gliendo delle firme da inviare alleautorità competenti, alle associa-zioni dei consumatori. La segna-lazione dell’amministratore, nel2009, non ha avuto seguito!

Riccardo FerrariMilano

GRAFFITI

L’impunito Brosprotetto dei salotti

Il graffitaro Bros pretende l’impu -nità anche quando commetteabusi, perché lui è un “artista” equindi al di sopra della legge e delrispetto della roba altrui! Una di-mostrazione ulteriore, semmai cene fosse stata bisogno, che i writernon sono artisti, ma solo volgaritiranni. La cosa che fa più specie èil supporto di cui gode questo per-sonaggio da parte della grandestampa “progressista”, Repubbli-ca e Corriere della Sera in testa, edei salotti bene.

Angelo MandelliCesate (Mi)

POLITICA

La vittoria della Lega:più fondi per il Nord

Come previsto, la Lega ha matu-rato un cospicuo risultato eletto-rale. In larga parte del Nord, il Pdlnon ha raggiunto le percentualidella sola Forza Italia. Se in de-mocrazia la volontà degli elettoriconta ancora, la Lega batta cassapresso un Governo che, fino adoggi, si è dimostrato uno dei piùcentralisti della storia repubblica-na. Non poltrone, ma impegni: re-visione del patto di stabilità chepremia gli sprechi e punisce i me-riti, via libera alla concorrenza neicieli che restituisca a Milano pienaaccessibilità internazionale, fondiper le infrastrutture chiave delNord.

Andrea Bruschie.mail

La nuova sculturaalla Galleria Arte Reale

COLLETTIVA La Galleria ArteReale presenta fino al 21 maggio lamostra collettiva “Dialogo tra for-me”, con il patrocinio della Provin-cia di Milano. L’esposizione presen-ta il lavoro, in parte inedito, di ungruppo di pittori e scultori italianicontemporanei, selezionati dal criti-co Paolo Levi: da Antonio Cannataad Ernesto Ponsiglione, da Gian-franco Bruno a Giuseppe Borello.Aperto dalle 11 alle 19.30. Ingresso li-bero.

___________________________Fino al 21/05, Galleria Arte RealeVia Sant’Andrea 10, ingresso libero

Il rock dei Finleyin metropolitana

LIVE Quarto appuntamento conla rassegna LiveMi, che porta in me-tropolitana alcuni tra i migliori mu-sicisti italiani. Oggi dalle 14 alle 18nella fermata di piazza Duomo, ac-canto alla scala musicale, si esibiran-no Paolo Schianchi insieme all’exchitarrista di Battisti, Alberto Radius,

e i Finley, quartetto pop-rock idolodei giovanissimi. Ingresso libero.

___________________________Oggi, fermata metropolitanaPiazza Duomo, ingresso libero

Domenica di corsada Rho al Castello

MARATONA Dalla nuova Fieradi Rho al Castello, di corsa. È il trac-ciato dei 42 km della Milano City Ma-rathon, in programma domani (ri-trovo a Rho alle 8.30), con atleti, vip esemplici amatori. Info su www.mila-nocitymarathon.it.

___________________________Domani, da Rho al Castellowww.milanocitymarathon.it

Elio trasformistaOra sarà Schumann

TEATRO Trasformista e cama-leontico, Stefano Belisari in arte Eliodelle Storie Tese va in scena questasera al Teatro Binario 7 di Monza alle21: il cantante interpreterà il giovaneSchumann, portando alla luce ine-diti e moderni lati del carattere delgrande compositore tedesco. Bi-glietti: 18/6 euro.

___________________________Questa sera, Teatro Binario 7, MonzaVia Turati 8, biglietti 18/6 euro

Il “Don Giovanni”va in scena al Ciak

LIRICA Stasera alle 21 e domanialle 16 la lirica torna al Teatro Ciak. Il“Don Giovanni” di Mozart, che hadebuttato la scorsa estate al CastelloSforzesco, sarà diretto da Mario Ric-cardo Migliara per l’interpretazionedi Michele Bianchini, Antonio Russoe Tiziana Scaciga Della Silva. Bigliet-ti: 30/20 euro più prevendita.

___________________________Stasera e domani, Teatro CiakVia Procaccini 4, 30/20 euro più prev.

MILANO E LOMBARDIA

Furti negli ospedali milanesiI responsabili sono da cercare fuori

Caro Besana, immagino che lei abbia una buona me-moria. Circa un paio di mesi fa, se non sbaglio, dalPoliclinico di Milano in via Sforza è sparito in piena lucedel giorno un costoso macchinario per effettuare leecografie. Naturalmente, come sempre accade inItalia, la strana refurtiva non è stata piùritrovata e molti giornali hanno pra-ticamente ignorato del tutto il fatto, amio avviso gravissimo e inaccetta-bile. Provo a fornire una mia spie-gazione: sono purtroppo costret-ta a frequentare molto spesso gliospedali, e posso assicurare per-sonalmente che dalle loro corsiepuò sparire veramente qualsiasicosa. E in effetti sparisce di tutto,ma proprio di tutto: dalla semplicepomata anti-contusioni ai macchinarimedici più ingombranti e costosi. Il ri-sultato è che il materiale rubato viene sostituitoregolarmente, e sempre a spese dalla comunità, ancheda chi in quell’ospedale o istituto non ha mai messopiede. Se qualche pezzo grosso della sanità lombardaleggerà mai questa lettera, potrebbe prendere in con-siderazione la seguente proposta: perché non perqui-sire le infermiere e i medici a sorpresa al termine delturno di lavoro? Vedrete che ci vorrà un Tir per portare

via la merce rubata. Forse, però, mi faccio troppe il-lusioni. I capoccioni della nostra sanità sono troppopreoccupati, anche dopo le elezioni, a spartirsi le variepoltrone per occuparsi di un problema reale.

Lisetta AlbertiAgrate Brianza (Mi)

risponde Renato Besana

Cara Alberti, medici, infer-mieri e personale ammini-strativo svolgono il propriolavoro onestamente; primadi accusare qualcuno servo-

no prove o almeno indizi. Nonconfondiamo il furto spicciolo,

che può essere compiuto dachiunque, visitatori compresi,

dall’asportazione d’un macchinario:in questo caso servono un’organizzazio -

ne criminale e un committente, il quale forseneppure risiede in Italia. Al Policlinico è statorubato un Fibroscan, piccola ma costosa appa-recchiatura per ecografie al fegato in dotazione apochi ospedali in Europa. L’istituto possiede pe-rò un efficace sistema di videosorveglianza e haconsegnato agli inquirenti le riprese effettuate.

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56 Sabato 10 aprile 2010

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57Sabato 10 aprile 2010LOMBARDIA

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In Lombardia

Da Mantova a VigevanoIl PdL tenta il pigliatuttoAl ballottaggio anche Saronno, Bollate, Cologno, Corsico, Parabiago e Trezzano

Amministrative

Domani e lunedìsi torna alle urnein otto Comuni::: MASSIMO COSTA

Domani e lunedì si terranno i ballottaggidegli otto Comuni lombardi nei quali nessuncandidato sindaco ha superato al primo turno il50% dei voti. Domenica i seggi saranno aperti dal-le 8 alle 22, mentre lunedì sarà possibile recarsi al-le urne dalle 7 alle 15. Si vota nel Comune di Man-tova, in cinque Comuni della provincia di Milano(Bollate, Cologno Monzese, Corsico, Parabiago eTrezzano Sul Naviglio), in un Comune della pro-vincia di Pavia (Vigevano) e in un Comune dellaprovincia di Varese (Saronno).

CHI VOTA E COME SI VOTA

Al ballottaggio possono votare tutti i cittadiniche hanno maturato il diritto di voto entro il 28marzo 2010. Sono esclusi, pertanto, i giovani chehanno compiuto 18 anni tra il 28 marzo e l’11aprile. Gli elettori possono partecipare al ballot-taggio anche se non hanno votato al primo turno.Sulla scheda elettorale sono stampati i nomi deidue candidati che al primo turno hanno ottenutoil maggior numero di preferenze. Accanto ad ognicandidato, inoltre, sono presenti i simboli deipartiti che lo sostengono.

Per esprimere il voto bisogna tracciare un se-gno all’interno del rettangolo nel quale è scritto ilnome del candidato prescelto. Il voto è nullo sesulla scheda compaiono due segni in due rettan-goli diversi oppure se il segno non viene tracciatocon la matita copiativa consegnata al seggio.

I SEGGI

L’indirizzo della propria sezione è indicato sul-la tessera elettorale (in caso di smarrimento rivol-gersi al Comune di residenza). Per votare bisognapresentarsi al seggio con la tessera elettorale e undocumento personale. I documenti ammessi so-no la carta d’identità, il passaporto, la patente, illibretto pensione, il porto d’armi e tutte le tesseredi riconoscimento con fotografia rilasciate daun’amministrazione dello Stato.

Al ballottaggio gli addetti alla sezione elettorale(presidente, segretario e scrutatori) devono esse-re gli stessi del primo turno. A Mantova, dove i cit-tadini chiamati alle urne sono 38.526, sarannoaperti 46 seggi; a Bollate per 29.485 votanti sonopreviste 34 sezioni; a Cologno 35.897 elettori cisaranno 40 seggi; a Corsico, dove gli elettori sono26.839, sono previsti 34 seggi; a Parabiago, con28.481 votanti, le sezioni aperte saranno 23; aTrezzano, dove i votanti sono 15.785, i seggi sono19; a Saronno le sezioni sono 38 per 30.991 eletto-ri; a Vigevano 61 per 48.745 elettori.

GLI SCRUTINI

Gli scrutini inizieranno lunedì alle ore 15. Sa-ranno eletti sindaci i candidati che otterranno ilmaggior numero di voti.

::: GILBERTO BAZOLI

Un uomo contro una donna, unarchitetto contro una politica navigata.Nicola Sodano, candidato del centro-destra, contro l’uscente Fiorenza Brio-ni, portabandiera del centrosinistra.Dal ballottaggio uscirà il sindaco diMantova. Al primo turno Sodano haottenuto il 35,62%, la Brioni il 40,41.Una differenza di 1.217 voti. Sodano (ilnome nella parte alta della scheda), èsostenuto da PdL, Lega, Pri e si è appa-rentato con la Lista Benedini; la Brioni(parte bassa della scheda) è appoggiatada Pd, Insieme per Brioni, Idv, SinistraUnita e si è apparentata con l’Udc. Soloaccordi invece per la lista di CorradoAndreani (1,61% al primo turno), che siè dichiarato vicino a Giampaolo Bene-dini (8,26), schierandosi così a fianco aSodano. È invece saltata l’alleanza traBrioni e Sergio Ciliegi (3,24). Ha lascia-to libertà di voto pure il Patto Nuovoper Mantova di Zaniboni (9,93).

Ieri chiusura di campagna elettora-le: per il centrodestra è arrivato Formi-goni, per la sinistra Bersani. Dopo l’ap -poggio di due componenti della giunta

uscente, Fabio Piccinelli (Pd) e FrancoBonaffini (fondatore della Lista civicaper Mantova), Sodano ha incassato inextremis il sostegno dell’assessore Ma-ra Gazzoni (Pd). Il centrosinistra gover-na Mantova dal ’48 ininterrottamente.

PROVINCIA DI MILANO

A Bollate la sfida è tra Stefa-nia Lorusso (PdL, Lega,Udc) e Carlo Stelluti, sin-daco uscente del centro-sinistra. Per cercare ditogliere punti alla favo-rita Lorusso sono giàstati fatti togliere i car-telloni elettorali. Il fatto èstato denunciato ai carabi-nieri e il senatore Pierfrance-sco Gamba ha presentatoun’interrogazione al ministerodell’Interno. A Parabiago il ballottag-gio è tra Franco Borghi, (PdL, Lega eUdc) e Agostino Marazzini (Idv). Dataper certa la vittoria del centrodestra.

Ad un anno dalle comunali che ave-vano decretato Antonio Velluto sinda-co, poi dimessosi a novembre, a Colo -gno Monzese, a contendersi la poltro-

na di Villa Casati è Mario Soldano, sin-daco del Pd già prima di Velluto che,dopo aver ricompattato il centrosini-stra, ha ottenuto il 48,61% dei voti, eGiuseppe Di Bari (35,02%). «Il ballot-taggio è un buon risultato - dice Di Bari- ora bisogna ottenere il massimo». Agodella bilancia Velluto che, a sorpresa,

ha ottenuto da solo il 16,37%.A Corsico Daniele Pi-lenghi, PdL e Lega, col

suo 35,87% dovràcompiere un miraco-lo per superare MariaFerrucci, Pd e Idv, conil suo 44,72%. Per Pi-

lenghi il giro degli appa-rentamentinon ha portatocertezze, delresto pensava

di arrivare al ballottaggio «con qualco-sa di più». Sembra, dunque, che la ros-sa Corsico non voglia cambiare la suastoria. Scenario diverso a Trezzano sulNaviglio, dopo la giunta rossa di LianaScundi, Giorgio Tomasino (PdL), colsuo 38,95% è riuscito a staccare Anto-nio Damiani (Pd, Idv), che arriva al bal-

lottaggio con il 23,45 per cento.

PROVINCIA DI PAVIA

Sarà un ballottaggio tutto interno alcentrodestra quello che andrà in scenaa Vigevano (Pv). La sfida sarà tra il le-ghista Andrea Sala (33% al primo tur-no) e Antonio Prati del PdL (28,5). Salaha strappato l’appoggio della civicaPolo Laico di Giuseppe Bellazzi (4,4%).Ha destato invece molto scalpore l’ap -parentamento tra l’ex sindaco Pci, Car-lo Santagostino, con la sua Civiltà Vige-vanese, e Prati (in quota An). L’espo -nente del PdL avrà dalla sua anche laDemocrazia Cristiana e Vigevano Fu-turista (vicina alla Fiamma Tricolore).In linea teorica, Prati si presenta al bal-lottaggio con un vantaggio di 7 punti.

PROVINCIA DI VARESE

E sarà una lotta all’ultima schedaquella tra Michele Marzorati (PdL, Le-ga e Udc) e Luciano Porro (Pd e Idv) aSaronno. Tutti e due hanno 5 liste inappoggio: Marzorati al primo turno haraccolto il 43,84%, Porro il 40,48 a cui siaggiungono però anche i voti di AngeloProserpio che ha ottenuto il 5,63%.

Antonio Prati Cavazza

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58 Sabato 10 aprile 2010

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59Sabato 10 aprile 2010LOMBARDIA

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verso le elezioniCologno Monzese

«Clandestini maiLargo ai giovani»Di Bari (PdL): questa città vuole cambiare

Parabiago

«Ora pure la Legafa il tifo per noi»Borghi (PdL): rilanceremo le aziende locali

TOMASINO (PDL)

«Trezzano“brucia”:salviamola»

::: TREZZANO S/N

Sarà un ballottaggioimportante quello di Trezza-no, dove c’è Antonio Damiani,Pd e Idv, col 23,45% di consen-si, e Giorgio Tomasino, PdL eLa Destra, col 38,95.

Tomasino non pensava divincere al primo turno, «loavevo messo in conto avendoguardato i risultati delle euro-pee dell’anno scorso. Il soloPdL superava il 40% e non so-no così presuntuoso da pen-sare di valere da solo più del10%». Ma ha conquistatol’11,92% della Lega. «Abbiamotrovato nella Lega il nostro al-leato naturale», spiega Toma-sino. «La frammentazione ti-pica della politica trezzanese èuna questione che ho cercatodi affrontare a partire dalla co-scienza di non rappresentaretutti i moderati. Ho fatto unacampagna “per” e non “con -tro”qualcuno».

Restano gli indecisi e gliastensionisti. «A loro vorrei di-re che i dubbi non servono acostruire o che i limiti di uncandidato non hanno l’ultimaparola. Direi che la situazionedi Trezzano richiede lo sforzodi tutti: quando la casa brucia,bisogna almeno correre colsecchio». Ma cosa ha a cuoreTomasino? «Vorrei che sussi-diarietà da idea astratta dive-nisse una pratica, forse la cittàdi Trezzano potrebbe metter-si alla prova e fare da sé».

M. PER.

::: LAURA MARINARO

COLOGNO MONZESE

Lunedì prossimo uno dei Comunipiù popolosi e “rossi” della provincia diMilano potrebbe svoltare a destra. Nelballottaggio tra i due candidati sindaci diCologno Monzese, infatti, numeri allamano, sembrerebbe vittorioso GiuseppeDi Bari, avvocato trentaseienne che vie-ne da un centrosinistra pentito edè sostenuto da PdL e Lega. Nelprimo turno Di Bari ha otte-nuto il 35 per cento deiconsensi, contro il 48 percento di Mario Soldano,ex sindaco dal 2004 al2009, “punito” dalla citta-dinanza alle elezioni del2009 da Antonio Velluto (chepoi è stato sindaco solo fino alledimissioni nel novembre 2009).Proprio Velluto, che proviene dauna lista civica moderata ma appoggiatadal centrodestra, che al primo turno haottenuto il 16,37 per cento dei voti, po-trebbe aiutarla a vincere...«Non abbiamo ancora raggiunto alcunaccordo ma sia io che Velluto stiamospingendo i nostri elettori ad andare avotare domenica e sin d’ora mi impegnoa coinvolgere lo stesso Velluto nella nuo-va giunta, in caso di una mia vittoria».I conti, se i colognesi di centrodestra an-dassero a votare, sono presto fatti: 35 percento più 16 per cento fa 51 per cento.«Non cantiamo certo vittoria ma sul piat-to della bilancia, c’è da una parte il vec-chio, che pur con l’appoggio di tutto il

centrosinistra non è riuscito a vincere alprimo turno, e il nuovo che propone unanuova città e un coinvolgimento dei gio-vani nella politica cittadina».Ricordiamo quali sono i punti fonda-mentali del suo programma.«Riqualificare le periferie con nuove stra-de, l’illuminazione, la videosorveglianzae nuovi agenti di Polizia locale per garan-tire la sicurezza; approvare un Pgt più at-

tento al verde e alle scuole, rifor-mare i servizi sociali e fare in

modo che siano velocizza-te le procedure di asse-gnazione di aiuti, soste-nere le imprese e i lavora-tori e costruire nuoverealtà per i giovani».

In quanto al progetto delVillaggio Solidaleper gli stranieriche Soldano rea-lizzerà, il centro-

destra è chiaro: non si farà.«Se si dovesse realizzare quel villaggio lacittà verrebbe invasa da stranieri non so-lo regolari e lavoratori so già che i cittadi-ni fuggirebbero dalle proprie abitazioni;su questo argomento, come sugli ac-campamenti dei nomadi, la tolleranza èzero».Altro punto che le sta a cuore sono i giova-ni.«Ho già progettato un punto internet incentro per tutti, nuove strutture sportivee di aggregazione, che in città mancano eun servizio di bikesharing per chi va a Mi-lano a studiare usando la metropolita-na».

::: MARIA LUIGIA PIZZULO

PARABIAGO

Se si fossero presentati uniti già alprimo turno avrebbero ottenuto il 66% percento delle preferenze riconfermando Pa-rabiago al centrodestra. Invece PdL e Legadovranno pazientare ancora qualche oranella speranza di poter contare le stessepercentuali di un paio di settimane fa. Ilcandidato Franco Borghi del Po-polo della Libertà, sostenutoanche dai Giovani di Para-biago e Udc, è comunquesereno nonostante la cam-pagna denigratoria chestanno facendo i suoi av-versari.Una fetta di tranquillitàgliel’ha data anche l’appoggiodella Lega?«Con Raffaele Cucchi condividia-mo vari punti programmatici, ve-niamo da cinque anni di giunta insiemedove di cose ne abbiamo fatte tante e moltoaltro ancora è da fare. Inoltre, la Lega vuoleessere parte attiva del governo della cittàsia in vista dell’Expo 2015 che degli altri ap-puntamenti decisivi. Per rilanciare l’indu -stria calzaturiera occorre rimboccarsi lemaniche».C’è bisogno di nuova linfa e strategie dimarketing territoriale, cosa fare per i mae-stri di Parabiago?«Ho incontrato gli imprenditori e ho rac-colto numerosi suggerimenti. Tra l’altroabbiamo avuto ospite nei giorni scorsi an-che il ministro Brambilla che ha promessodi interessarsi della nostra città della calza-

tura, dove i prodotti di alta qualità sono unprestigio del made in Italy nel mondo».Sarà attuata una politica di sostegno?«Certo. Bisognerà anche stimolare la for-mazione di professionisti ad hoc, oggi pur-troppo il mercato ne è carente. Sarà un di-scorso che approfondiremo soprattuttocon i giovani».Tra i primi appunti in agenda cosa c’è?«La sistemazione del manto stradale delle

vie cittadine, sperando di riuscire areperire i fondi necessari che fi-

no ad oggi sono mancati. Poisi penserà alle tematichesulla Sicurezza, con unostudio sulla videosorve-glianza, e un occhio di ri-guardo andrà anche alle

Politiche alla Persona».Lei è stato assessoreai Servizi Sociali edè anche presidentedel Piano di zona

del Legnanese, quali sono le priorità per lefasce deboli?«Mancano i ricoveri di emergenza, i minialloggi per anziani e soprattutto si dovrà di-scutere, con i comuni del bacino, per la rea-lizzazione di una residenza per disabiliadulti».Ha convinto i suoi elettori a non disertare leurne?«I cittadini hanno già dato un messaggiochiaro al primo turno. Evidentemente lagiunta uscente ha fatto un buon lavoro. In-vito i nostri elettori e sostenitori ad andare avotare altrimenti si rischia di lasciare la cit-tà in mano al centrosinistra, e conosciamobene i danni che hanno fatto in passato».

Giuseppe Di Bari marinaro Franco Borghi pizzulo

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IMPEGNO DI RISERVATEZZA. L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani S.p.A, Titolare del trattamento, siimpegna a trattare con riservatezza i dati che Lei fornirà, per farLe avere il regalo previsto e il materiale infor-mativo su quest’opera oltre che per informarLa su iniziative e offerte riservate. Se Lei lo desidera alcune so-cietà, il cui elenco aggiornato può essere richiesto all'Istituto, potranno ricevere questi dati per inviarLe le loroproposte ed informazioni. Ai sensi dell'articolo 7 del D. Lgs. 196/2003, potrà sempre verificare i Suoi dati,aggiornarli, modificarli, integrarli, cancellarli e opporsi all'invio di messaggi rivolgendosi a: Istituto della En-ciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A., Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 - 00186 Roma.

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60 Sabato 10 aprile 2010

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61Sabato 10 aprile 2010LOMBARDIA

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Brugherio (Mb)

Tam tam su internetArrestato pedofiloAveva abusato dei figli, preso a Londra grazie a Facebook

::: LAURA MARINARO

BRUGHERIO (MB)

«Per me e i miei figli èuna rinascita, un pedofilo inmeno in giro». Con questa fra-se M. C., imprenditrice bru-gherese di 36 anni, ha comu-nicato l’arresto di GianlucaFalduto, il suo ex marito, con-dannato in terzo grado a seianni di carcere per abusi ses-suali sui suoi due figli minori.

Una cattura che lei avevafortemente richiesto dopoaver scoperto la sua latitanza,a fine 2009, e per la quale hafatto di tutto: prima ha tap-pezzato la città di Monza divolantini con la foto dell’uo -mo, poi ha chiamato tutti igiornali e ha fatto parlare delcaso “Chi l’ha visto” per bendue volte e infine ha aperto ungruppo su Facebook che ha ri-

cevuto trentamila contatti inpochi mesi. A rintracciare,due giorni fa a Londra, l’eximprenditore edile sono stati ipoliziotti di Scotland Yard, sumandato dell’Interpol e inputdei carabinieri del Nucleo in-vestigativo del gruppo diMonza che avevano svoltoun’attività di indagine moltorigorosa per trovarlo.

L’uomo era irreperibile dal28 settembre scorso. Secondoquanto ricostruito dai militari,anche grazie alle trasmissionitelevisive, Falduto era statoprima ospite a Roma di un co-noscente e poi era andato nel-la capitale britannica. Propriolì, da assiduo frequentatoredella rete e dei più diffusi so-cial network, Falduto recluta-va giovani, da inserire inun’attività di vendita di pro-dotti di bellezza per conto di

una grande società, che in-contrava nei bar di alcunigrandi alberghi londinesi. Perora il pedofilo è stato rinchiu-so in un istituto di detenzionelondinese, in attesa di essereestradato.

Era stata la moglie a rac-contare la loro storia assurda.Nel 1999 quando si eranosposati i due sembravano unacoppia perfetta. Fino al 2003quando la donna aveva sco-perto gli abusi sui suoi duebambini.

Il 7 marzo del 2007 Gianlu-ca Falduto era stato condan-nato dal tribunale di Monzaper abusi sessuali su minori aotto anni e due mesi di reclu-sione e alla privazione dellapatria potestà. Ma non era fi-nita. «In tutto quel periodo hacontinuato a minacciarmi einfatti in appello è stato anche

condannato per questo - haraccontato Barbara, oggi a ca-po di alcune ditte di pulizie -dopo il processo ho fatto ditutto per recuperare la psichedei miei figli, spendendo mi-gliaia di euro in psicoterapia,come prescritto dal Tribunaledei Minori: oggi non ho piùnulla, ma non mi importa evado avanti. Dopo aver sapu-to della sua cattura mi sono

sentita davvero rinascere ecredo che anche per i bambi-ni sarà così».

La condanna era stata con-fermata a sei anni in appello eil 28 ottobre 2009 in Cassazio-ne. Una curiosità: mail di rin-graziamento stanno intasan-do la posta elettronica dei ca-rabinieri di Monza ed è statocreato persino un gruppo suFacebook per ringraziarli.

SESTO SAN GIOVANNI (MI)

.

Una collettaper la ProSESTO S. G. (MI) r. dis.)Appello di curatori, sinda-co e tifosi agli appassionatidi calcio: oggi tutti allo sta-dio per dare ossigeno, con5 euro, alla Pro Sesto giàfallita. Una colletta perconcludere il campionato.

Capiago Intimiano (Co)

Cerca di uccidere la mogliesotto gli occhi della figlia

BORGO DI TERZO (BG)

Genero stranierogli diede fuocoMorto ex sindaco

BORGO DI TERZO (BG) Èmorto ieri all’ospedale Ni-guarda di Milano, GianninoTrapletti, l’ex sindaco di Bor-go di Terzo (Bg), a cui avevadato fuoco il genero senega-lese. Le condizioni dell’uomoerano apparse subito critichecomplici le ustioni di secon-do e terzo grado su oltre il 90per cento del corpo e ieri do-po due settimane di agoniaTrapletti non ce l’ha fatta.Il fatto risale al 28 marzoscorso quando Mater Mal,marito di 33 anni della figlia(i quali da qualche mese vivo-no separati in attesa del di-vorzio, situazione che ha sca-tenato le ire dell’africano),aveva assalito l’intera fami-glia ferendo oltre alla mogliee sua sorella, i due figlioletti ela suocera (tutti questi senzagrandi conseguenze), arma-to di benzina e cercando diappiccare fuoco a chiunquenell’ex abitazione coniugale.

M. MAG.

::: CAPIAGO INTIMIANO (CO)

Prende un coltello e glielopianta nell’addome, sotto gliocchi terrorizzati della figlia diotto anni. È l’ennesimo atto diviolenza in provincia di Como.È successo l’altra notte a Capia-go Intimiano (tra Cantù e Co-mo). Una lite tra marito e mo-glie sfociata in un’aggressioneche solo per il pronto interventodei medici non ha avuto un tra-gico epilogo.

Lui, Octavio Ibaguen, 51 annioriginario di Cuba, è stato por-tato prima in questura, poi alcarcere del Bassone dove si tro-va in attesa di essere interrogatodal gip per la convalida del fer-mo. Per lui si ipotizza il reato ditentato omicidio. Lei, JessicaZanni, 35 anni, è stata ricovera-ta all’ospedale di Cantù e ope-rata d’urgenza durante la notte.Ha perso molto sangue, ma imedici sono riusciti a saturarein tempo la profonda ferita. Ladonna non dovrebbe essere inpericolo di vita, anche se la pro-gnosi resta riservata.

Ibaguen all’arrivo della poli-zia, chiamata da una vicina dicasa allarmata dalle grida, nonha opposto resistenza. Ieri seraancora non si conosceva il mo-vente dell’aggressione, ma èprobabile che la coppia abbialitigato sul loro futuro. Forse illoro rapporto, ormai logoro, eragiunto alla fine. Forse lei avevadeciso di cambiare vita.Un’ipotesi accreditata dalle te-stimonianze di vicini e cono-scenti che ritengono che questogesto sia la conseguenza di unrapporto che si era fatto abba-stanza difficile, soprattutto nelcorso degli ultimi mesi.

M. ALE.

LIBERO

aperti domenica 11 apriledalle 9 alle 20

N.B.: Le aperture domenicali e festive sono effettuate in base alle decisioni di ogni amministrazione comunale.

LOMBARDIA:

Milano- viale Certosa

- via Feltre

- via delle Forze Armate

- viale Jenner (ang. via Legnone)

- via Lorenteggio (ang. via Bisceglie)

- via dei Missaglia

- via Novara

- piazza Ovidio

- via Palizzi (stazione F.S. Certosa)

- viale Papiniano

- viale Piave

- via Ripamonti (ang. via De Angeli)

- via Rubattino (ang. via Pitteri)

- via Solari (ang. via Bergognone)

- viale Suzzani

- viale Umbria (ang. via Tertulliano)

- viale Vigliani

- via Washington

- viale Zara

Baranzate (MI)- statale Varesina

Bergamo- via Corridoni

- via San Bernardino

Broni (PV)

dalle 8 alle 13- strada Padana Inferiore

Corbetta (MI)- statale 11 (ang. via Nievo)

Corte Franca (BS)- località Timoline, via Roma

Curno (BG)- statale Briantea

Lainate (MI)- strada provinciale per Saronno (via Re Umberto I)

Monza- via Buonarroti- località San Fruttuoso

Pavia- alla Minerva, via Fabio Filzi

Varese- viale Borri- loc. Masnago, via Caracciolo

LIGURIA:

La Speziadalle 8 alle 20- Corso Nazionale

PIEMONTE:

Biella- via Lamarmora

Castelletto Ticino (NO)- via Sempione (loc. Tre Strade)

Quaregna (BI)- via Martiri della Libertà

Valenza (AL)- viale della Repubblica (ang. via Brescia)

Verbania- Pallanza, viale Azari

TOSCANA:

Arezzo- viale Leonardo da Vinci

Camaiore (LU)dalle 8 alle 20- loc. Lido, via Aurelia (ang. viale Kennedy)

Campi Bisenzio (FI)- via Barberinese (via Magenta)

Capannori (LU)- località Lunata, via Pesciatina- località Marlia, via del Brennero

Carrara (MS)dalle 8 alle 20- località Turigliano, via Aurelia (ang. viale XX Settembre)

Massa (MS)dalle 8 alle 20- viale Roma

Montecatini Terme (PT)dalle 8 alle 20- viale Provinciale Lucchese

Pescia (PT)- viale Marconi (ang. via Garibaldi)

Pistoia- viale Matteotti

Prato- viale Galilei

Sesto Fiorentino (FI)- via Antonio Gramsci

Viareggio (LU)dalle 8 alle 20- via Aurelia nord

VENETO:

Verona- via Colonnello Fincato- corso Milano

Page 62: 10.04.2010 - libero

62 Sabato 10 aprile 2010

ALLA SCALA PIAZZA SCALA - 0272003744

Domingo-Cafritz Young Artist Program di Washington ore 16.30Lulu ore 19.30

ARSENALE VIA C. CORRENTI - 028321999

Riposo

AUDITORIUM DI MILANOL.GO GUSTAV MAHLER - 0283389201-202-203

11/4: Stagione Sinfonica ore 16.00Divagazioni sulla musica francese: Georges Bizet,Camille Saint-Saëns, Maurice Ravel

CARCANO C.SO DI P.TA ROMANA, 65 - 0255181377

Il mondo di Annah - Il Musical ore 20.30regia di Mark Perna

CIAK WEBANK.IT VIA PROCACCINI, 4/C (C/O) FABBRICA DEL VAPORE

Don Giovanni ore 21.00regia di Mario Riccardo Migliara

CRT SALONE VIA DINI, 7 - 0289011644

Riposo

ELFO PUCCINICORSO BUENOS AIRES, 33 - 0200660606

Nel buio dell’America ore 20.30con Corinna Agustoni, Luca Toracca, voce di Ferdi-nando Bruni, regia di Francesco Frongia

FRANCO PARENTIVIA PIER LOMBARDO, 14 - 0259995206

Sala Grande: Delirio amoroso ore 21.00monologo di Licia Maglietta su testi di Alda MeriniSala Anima: Marlene D. The legenddi, con e diretto da Riccardo Castagnari ore 20.30

LA SCALA DELLA VITAVIA PIOLTI DE` BIANCHI, 47- 0263633353

Riposo

LIBERO VIA SAVONA, 10 - 028323126

La leggenda di Redenta Tiria ore 21.00di Salvatore Niffoi, con e diretto da Corrado d`Elia

LITTA CORSO MAGENTA, 24 - 028055882

Zio Vanja ore 20.30con P. Bacchetti, G. Callegaro, C. Castelli, E. Ferrari,A. Pierdicca, A. Trapani

MANZONI VIA MANZONI, 42 - 027636901

Rumors ore 20.45con Zuzzurro & Gaspare, E. D’Urso, A. Schiavoni

NAZIONALE PIAZZA PIEMONTE, 12

La bella e la bestia ore 15.30-20.30

NUOVO PIAZZA SAN BABILA - 0276000086

La Divina Commedia ore 20.45

OUT OFF VIA MAC MAHON, 16 - 0234532140

Aspettando Godot ore 20.45con Sergio Licatalosi, Francesco Pennacchia, Massi-miliano Poli, Angelo Romagnoli

PICCOLO TEATRO GRASSIVIA ROVELLO, 2 - 848800304

Giusto la fine del mondo ore 19.30Chiostro: Giusto la fine del mondo.Variazioni sul tema ore 18.00conversazione Silvio Moranti e Giancarlo Trentini.

PICCOLO TEATRO STREHLERLARGO GREPPI, 1 - 0272333222

Spettacolo della Scuola di Ballo ore 19.30

PICCOLO TEATRO STUDIOVIA RIVOLI, 6 - 0272333222

Iliade. Da Omero a Omero ore 19.30con S. Lo Monaco e quartetto musicale Archimede

SAN BABILA CORSO VENEZIA, 2/A - 02795469

Oddio mamma! Un improbabile carteggio ore 16-21con Valeria Valeri e Urbano Barberini

TEATRO CABOTOVIA CABOTO, 2 - 0270605035

Riposo

TEATRO DELLA COOPERATIVAVIA HERMADA,82 - 0264749997 - 026420761

Beyond Therapy - oltre la terapiaregia di W. Neri ore 20.45

TEATRO DAL VERMEVIA SAN GIOVANNI SUL MURO, 2 - 0287905

Il 12/4: Concerto per il Cile ore 21.00

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDIVIA DELL’INNOVAZIONE, 2 - 0236508343

Il 13/4: La bella addormentata ore 21.00

TEATRO DERBYVIA PIETRO MASCAGNI, 1 - 0276016352

Riposo

TEATRO LEONARDO DA VINCIVIA AMPÈRE, 1 - 0226681166

Riposo

VENTAGLIO SMERALDOPIAZZA XXV APRILE, 10 - 0229006767

Dixplay ore 20.45Il gatto con gli stivali ore 15.30

VERDIVIA PASTRENGO, 16 - 026880038

Riposo

::: TEATRI

::: CINEMA MILANO

LEGENDA: ★ = DA EVITARE ★★ = COSÌ COSÌ ★★★ = BELLO ★★★★ = DA NON PERDERE

ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - 026597732

Il concerto ★★★ SALA CINQUANTA

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 5,00-7,5015,00-17,30-20,00-22,30Mine vaganti ★★★ SALA CENTO

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,00-7,5015,30-17,50-20,15-22,30L’uomo nell’ombra ★★★ SALA DUECENTO

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,00-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA QUATTROCENTO

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,00-7,5014.50-16.45-18.40-20.40-22.35

APOLLO SPAZIOCINEMA GALL. DE CRISTOFORIS 3 - 02780390

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA GEA

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,50-7,5012.30-15.00-17.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA FEDRA

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,50-7,5012.50-14.50-16.45-18.40-20.40-22.35E’ complicato ★★ SALA ELETTRA

Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 5,50-7,5012.50-15.00-20.00Green Zone ★★★ SALA ELETTRA

Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 7,5015.00-17.30-22.30Mine vaganti ★★★ SALA DAFNE

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 7,5015.30-17.50-20.15-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA URANIA

Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 5,50-7,5013.00-17.10-18.50-20.40Invictus ★★★ SALA URANIA

Drammatico. Di Clint Eastwood con Matt Damon EURO 5,50-7,5012.30-22.30

ARCOBALENO FILMCENTERVIALE TUNISIA 11 - 0229406054-199199166

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 1Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 2Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 3Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0014.30-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0016.30-18.30-20.30

ARIOSTO VIA ARIOSTO, 16 - 0248.003901

Il Profeta ★★★ SALA 1Drammatico. Di Jacques Audiard con Tahar Rahim EURO 6,5015.00-18.00-21.00

CENTRALE MULTISALA VIA TORINO 30/32 - 02874826

Simon Konianski ★★ SALA 1Commedia. Di Micha Wald con Jonathan Zaccai EURO 7,0014.10-16.10-18.10-20.20-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 2Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 7,0014.10-16.10Donne senza uomini ★★ SALA 2Drammatico. Di Shirin Neshat con Pegah Ferydoni EURO 7,0018.10-20.20-22.30

COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - 0259901361-199445668

Happy Family ★★★ SALA VENEZIA

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 7,5015.30-17.50-20.30-22.30Mine vaganti ★★★ SALA CANNES

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 7,5015.15-17.40-20.05-22.30L’uomo nell’ombra ★★★ SALA BERLINO

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 7,5015.00-17.30-20.00-22.30Colpo di fulmine ★★ SALA SUNDANCE

Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey EURO 7,5015.30-17.50Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA LOCARNO

Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 7,5015.10-17.00-18.50-20.40Sul mare ★★ SALA LOCARNO

Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario Faiella EURO 7,5022.40

DUCALE MULTISALAPIAZZA NAPOLI 27 - 0247719279-199199166

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 1Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 2Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 3Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0014.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0016.30-18.30-20.30Sul mare ★★ SALA 3Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario Faiella EURO 7,5022.30Happy Family ★★★ SALA 4Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30

ELISEO MULTISALA VIA TORINO 64 - 0272008219-199445668

Il Profeta ★★★ SALA KUBRICK

Drammatico. Di Jacques Audiard con Tahar Rahim EURO 7,5015.30-22.30Departures ★★ SALA OLMI

Drammatico. Di Yojiro Takita con Masahiro Motoki EURO 7,5015.00-17.30-20.00-22.30Io sono l’amore ★★ SALA SCORSESE

Drammatico. Di Luca Guadagnino con Tilda Swinton EURO 7,5015.00-17.30-20.00-22.30Il concerto ★★★ SALA TRUFFAUT

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 7,5015.15-17.40-20.05-22.30

GLORIA MULTISALA CORSO VERCELLI 18 - 0248008908

Dragon Trainer 3D ★★★ SALA MARILYN

Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0014.50-17.00-19.10Avatar 3D ★★★ SALA MARILYN

Fantascienza. Di James Cameron con Sam Worthington EURO 10,0021.10La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA GARBO

Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 7,5015.30-17.40-20.15-22.30

MEXICO VIA SAVONA, 57 - 0248951802

L’uomo che verra’ ★★★ SALA 1Drammatico. Di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher EURO 6,0015.30-17.45-20.00-22.15

ODEON - THE SPACE CINEMAVIA SANTA RADEGONDA, 8 - 892111

Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 01Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 11,0012.10-14.40-17.10-19.40Gamer ★★ SALA 01Fantascienza. Di M. Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 8,0022.10-00.20Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 02Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 11,0012.20-14.50-17.20-19.50Avatar 3D ★★★ SALA 02Fantascienza. Di James Cameron con Sam Worthington EURO 11,0022.00Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 03Commedia. Di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman EURO 8,0012.30-15.00-17.30-20.00-22.30-00.50Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 05Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey EURO 8,0013.15-15.30-17.45-20.00-22.15-00.30Il cacciatore di ex ★★ SALA 06Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 8,0012.20-14.50-17.20-19.50-22.20La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 09Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 8,0012.00-14.30-17.00-19.30-22.00-00.30

ORFEO MULTISALA VIALE CONI ZUGNA, 50 - 0289403039

Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA BLU

Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0015.15-17.30Shutter Island ★★★ SALA BLU

Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 7,5019.30-22.30Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA VERDE

Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey EURO 7,5015.30-17.50-20.10-22.30Green Zone ★★★ SALA ROSSA

Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 7,5015.00-17.30-20.00-22.30

PALESTRINA VIA PALESTRINA, 7 - 026702700

La prima cosa bella ★★★ SALA 1Commedia. Di Paolo Virzi’ con Valerio Mastandrea EURO 6,0016.30-18.30-21.00

PLINIUS MULTISALA VIALE ABRUZZI, 28/30 - 0229531103

Green Zone ★★★ SALA 1Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 2Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 5,50-7,5015.00-17.30E’ complicato ★★ SALA 2Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 7,5020.10-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0015.30-17.50Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 3Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0020.10-22.30La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 4Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 5,50-7,5015.30-17.50-20.10-22.30Il cacciatore di ex ★★ SALA 5Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 6Commedia. Di R. Papaleo con A. Gassman EURO 5,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30

UCI CINEMAS BICOCCA VIALE SARCA, 336 - 892960

Dragon Trainer ★★★ SALA 1Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 8,0015.00E’ complicato ★★ SALA 1Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 8,0017.25-20.05-22.45Il cacciatore di ex ★★ SALA 2Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 8,0014.25-17.00-19.50-22.30-1.00

Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,5014.40-17.10-20.00-22.30-1.00Gamer ★★ SALA 4Fantascienza. Di M. Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 8,0014.50-17.40-20.10-22.40-1.05Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 5Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,5014.45-17.20-20.05-22.35-1.05Simon Konianski ★★ SALA 6Commedia. Di Micha Wald con Jonathan Zaccai EURO 8,0015.15-17.40-20.00-22.40Piazza Giochi ★★ SALA 7Commedia. Di Marco Costa con Luca Ward EURO 8,0014.30-17.00-20.05-22.30Sul mare ★★ SALA 7Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario Faiella EURO 8,001.00Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 8Commedia. Di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman EURO 8,0014.50-17.35-20.10-22.45Happy Family ★★★ SALA 9Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 8,0014.00-16.10-18.20-20.30-22.45-1.00La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 10Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 8,0014.15-17.25-20.00-22.35Sunshine Cleaning ★★ SALA 11Commedia. Di Christine Jeffs con Amy Adams EURO 8,0014.00-16.10-18.20-20.30-22.45Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 12Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 8,0015.10-17.50Una proposta per dire si’ ★★ SALA 12Commedia. Di Anand Tucker con Amy Adams EURO 8,0020.20-22.35-0.50Mine vaganti ★★★ SALA 13Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 8,0014.20-17.00-20.05-22.45Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ★★ SALA 14Fantastico. Di Chris Columbus con Logan Lerman EURO 8,0014.25-17.15-20.10Remember Me ★★ SALA 14Drammatico. Di Allen Coulter con Robert Pattinson EURO 8,0022.50Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 15Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 8,0015.00-17.25-20.00-22.30-0.50Green Zone ★★★ SALA 16Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 8,0014.35-17.10-20.00-22.40L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 17Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 8,0014.00-16.50-19.40-22.45Shutter Island ★★★ SALA 18Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 8,0016.05-19.10-22.20

UCI CINEMAS CERTOSA VIA STEPHENSON, 29 - 892960

Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 1Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0015.10-17.40-20.10-22.40Il cacciatore di ex ★★ SALA 2Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 8,0015.00-17.30-20.00-22.30-01.00Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0015.00-17.20-19.50La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 3Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 8,0022.20-00.50Green Zone ★★★ SALA 4Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 8,0015.00-17.30-20.00-22.30-01.00Happy Family ★★★ SALA 5Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 8,0015.40-17.50-20.00-22.10-00.20L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 6Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 8,0017.05-19.50-22.35Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 6Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad15.00Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 7Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 8,0015.30-17.50-20.10-22.30-00.50Gamer ★★ SALA 8Fantascienza. Di M. Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 8,0015.40-18.00-20.20-22.40-00.55

GNOMO MILANO CINEMA VIA LANZONE 30/A - 02804125

Gangs of New York SALA 1Dramamtico. Di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio18.00Il divo SALA 1Drammatico. Di Paolo Sorrentino con Toni Servillo21.15

SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIAVIALE VITTORIO VENETO 2 - 0277406300

La dea dell’amore SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Woody Allen15.00Ombre e nebbia SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Woody Allen17.00Manhattan SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Michael Murphy19.00Pallottole su Broadway SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Jim Broadbent21.30

I FILM a cura di Giorgio Carbone

DeparturesRegia: Yojiro TacitaCast: Masahito Motoki Genere: drammDove: Eliseo

Un violoncellista rimasto senza or-chestra si ricicla come impiegato dipompe funebri. Film molto bello,molto triste, sottilmente divertente.

Colpo di fulmineRegia: Ficarra e RequaCast: Jim Carrey Genere: commDove: Odeon

Un poliziotto scopre di avere la voca-zione del truffatore e pure del gay. Lastoria è vera, ma non sembra. Carreysembra bravo, però non lo è.

Il piccolo Nicolas e i suoi...Regia: Laurent TirardCast: Maxime Godart Genere: commDove: Apollo

Nicolas è un ragazzino degli anni ’50.“Coccato” da tutti, va in tilt all’an -nuncio dell’arrivo di un fratellino.Caruccio, simpatichino, inutilino.

GamerRegia: Neveldine e TaylorCast: Gerard Butler Genere: azioneDove: Odeon

Nel futuro il divertimento super sa-ranno i reality con duelli a morte tragladiatori. Idea non nuova, potevafunzionare però. Ma non funziona.

Page 63: 10.04.2010 - libero

63Sabato 10 aprile 2010

HINTERLAND

ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI

VIALE MILANO FIORI - TEL. 892960Colpo di fulmine 14.10-17.05-19.45-22.10-0.50

Green Zone 14.10-17.00-20.00-22.30-1.00

Happy Family 16.10-18.20-20.30-22.40-0.50

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.00

Basilicata Coast to Coast 14.15-17.10-19.50-22.25-0.55

Alice in Wonderland 3D 14.10-17.00-20.00-22.30-1.00

L’uomo nell’ombra 14.00-17.00-19.55-22.45

Il cacciatore di ex 14.10-17.10-19.45-22.20-0.55

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.15-17.00-19.40

22.15-0.50

Gamer 15.00-17.20-19.50-22.10-0.30

Dragon Trainer 3D 14.30-17.15-19.50

Shutter Island 22.20

BELLINZAGO LOMBARDO ARCADIA

C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445Remember Me 14.35-20.25

Happy Family 17.00-22.45

Il cacciatore di ex 15.05-17.35-20.05-22.25

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.50-17.15-19.50-22.15

Dragon Trainer 3D 17.10-20.00-22.20

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 14.30

L’uomo nell’ombra 14.40-17.20-20.10-22.50

Alice in Wonderland 3D 15.00-17.30-20.20

E’ complicato 22.35

Green Zone 15.10-17.40-20.15-22.40

Colpo di fulmine 20.30-22.50

Dragon Trainer 15.15-17.25

Una proposta per dire si’ 20.25-22.30

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.45

Sul mare 15.20

Basilicata Coast to Coast 14.45-17.05-19.55-22.15

CERNUSCO S. NAVIGLIO AGORA`

VIA MARCELLINE 37 - TEL. 029245343Dragon Trainer 21.15

CERRO MAGGIORE

MEDUSA CERRO MAGGIORE - THE SPACE CINEMA

VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Green Zone 14.50-17.25-20.00-22.35

Gamer 15.10-17.30-19.50-22.10-0.30

Dragon Trainer 3D 17.10-19.30

Alice in Wonderland 3D 14.35-22.00-0.35

Mine vaganti 14.30-19.45

E’ complicato 17.05-22.20

Basilicata Coast to Coast 14.30-17.00-19.35-22.15-0.45

La vita e` meravigliosa 15.15-17.45-20.15-22.45

Colpo di fulmine 14.55-17.20-19.40-22.00-0.20

Il cacciatore di ex 14.40-17.15-19.50-22.25

Happy Family 15.05-17.25-19.45-22.05-0.25

L’uomo nell’ombra 15.00-18.00-21.00-0.00

Remember Me 16.30-19.00

Shutter Island 21.30

CESANO BOSCONE CRISTALLO

VIA POGLIANI, 7/A - TEL. 024580242Dragon Trainer 3D 16.00

La vita e’ una cosa meravigliosa 21.15

CINISELLO BALSAMO MARCONI

VIA LIBERTA’ 108 - TEL. 0266015560Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 16.00-

E’ complicato 20.30-22.30

CINISELLO BALSAMO PAX

VIA FIUME, 19 - TEL. 026600102Mine vaganti 21.15

COLOGNO MONZESE CINETEATRO

VIA VOLTA - TEL. 0225308292L’uomo nell’ombra 18.00-21.15

COLOGNO MONZESE CINE-TEATRO SAN MARCO

VIA DON P. GIUDICI 19/21 - TEL. Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 21.00

GARBAGNATE AUDITORIUM S. LUIGI

VIA VISMARA, 2 - TEL. 029956978Sul mare 21.15

GARBAGNATE ITALIA

VIA VARESE, 29 - TEL. 029956978La vita e’ una cosa meravigliosa 21.00

LEGNANO GALLERIA

P.ZZA S. MAGNO - TEL. 0331547865Green Zone 20.30-22.30

LEGNANO SALA RATTI

C.SO MAGENTA, 9 - TEL. 0331546291Happy Family 20.30-22.30

LISSONE UCI CINEMAS LISSONE

VIA MADRE TERESA - TEL. 892960Colpo di fulmine 14.45-17.15-19.50-22.10-0.25

Basilicata Coast to Coast 15.00-17.30-20.00-22.30-0.50

Alice in Wonderland 15.15-17.45-20.15

Shutter Island 22.45

Gamer 13.45-16.00-18.10-20.20-22.30-0.40

Dragon Trainer 3D 15.00-17.30-20.00

Alice in Wonderland 3D 22.30-1.00

Il cacciatore di ex 14.20-17.00-19.55-22.20-0.50

Green Zone 14.40-17.10-20.05-22.30-0.55

L’uomo nell’ombra 14.00-16.50-19.50-22.50

Happy Family 16.10-18.15-20.20-22.30-0.40

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.00

Remember Me 17.10-19.50-22.30

Dragon Trainer 14.45-0.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.50-17.20-19.50

22.10-0.35

MAGENTA CENTRALE

PIAZZA VITTORIO VENETO 1/3 - TEL. 0297298560Remember Me 21.15

MAGENTA CINEMATEATRO NUOVO

VIA SAN MARTINO 19 - TEL. 0297291337L’uomo nell’ombra 21.15

MELZO ARCADIA MULTIPLEX

VIA MARTIRI DELLA LIBERTA ̀- TEL. 0295416444L’uomo nell’ombra 14.40-17.20-20.00-22.40

Dragon Trainer 3D 15.00-17.10-19.50

Happy Family 14.50-22.20

Alice in Wonderland 3D 15.20-17.40-20.10

Colpo di fulmine 22.30

Green Zone 15.10-17.50-20.20-22.50

Avatar 3D 17.30-21.00

MONZA MULTISALA CAPITOL

VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.00-22.30

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.20-22.30

E’ complicato 17.50

Arthur e la vendetta di Maltazard 15.30

MONZA MULTISALA METROPOL

VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128Il cacciatore di ex 15.30-17.50-20.10-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.50-20.10-22.30

Sul mare 15.30

Green Zone 15.40-18.00-20.15-22.30

MONZA MULTISALA TEODOLINDA

VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788Dragon Trainer 3D 15.30-17.50

Mine vaganti 20.15-22.30

Happy Family 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30

OPERA EDUARDO

VIA GIOVANNI XXIII, 5/F - TEL. 0257603881Alice in Wonderland 15.00

Il concerto 17.15-21.1

PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS

VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 19.00-21.00

L’uomo nell’ombra 18.45-21.15

PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE

VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250Alice in Wonderland 3D 14.20-16.30-18.50-21.10-23.30

Avatar 3D 15.00-18.10-21.30

Remember Me 16.00-18.10-20.20

Mine vaganti 22.40

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.30-22.40

Dragon Trainer 3D 15.10-17.40-20.30-22.45

L’uomo nell’ombra 15.30-18.30-21.00-23.30

Happy Family 15.30-17.30-19.30-21.30-23.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 16.00-18.10-20.30

22.40

Una proposta per dire sì 15.20-17.30-19.30-21.30-23.30

Sul mare 14.50

Gamer 16.50-19.15-21.20-23.30

Colpo di fulmine 16.00-18.10-20.30-22.40

Basilicata Coast to Coast 15.00-17.30-20.00-22.30

Green Zone 15.30-18.00-20.20-22.45

PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO

VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960E’ complicato 14.20-17.00-19.50-22.30

Happy Family 16.10-18.20-20.30-22.40-0.50

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.00

Alice in Wonderland 3D 14.45-17.20-19.55-22.40

L’uomo nell’ombra 14.00-17.00-19.50-22.45

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.00-22.30-1.00

Basilicata Coast to Coast 14.15-17.00-19.45-22.20-0.45

Green Zone 14.45-17.20-20.00-22.35-1.00

Colpo di fulmine 15.10-17.30-20.00-22.25-0.45

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.00-17.30-20.10-22.45

Gamer 15.30-17.45-20.15-22.35-0.50

Dragon Trainer 3D 14.40-17.10-19.45

Remember Me 22.10

Sunshine Cleaning 14.00-16.10-18.20-20.30-22.40-0.50

Piazza Giochi 15.20-17.35-20.00-22.20

Sul mare 0.40

Mine vaganti 14.10-17.20-20.00

Shutter Island 22.35

ROZZANO MEDUSA ROZZANO - THE SPACE CINEMA

VIA EUGENIO CURIEL - TEL. 0257773711Alice in Wonderland 3D 15.00-17.30-20.00-22.30

Colpo di fulmine 15.15-17.45-20.15-22.35-1.10

Dragon Trainer 3D 15.15-17.30-20.00

Avatar 3D 22.20

Sul mare 16.00

Shutter Island 18.30-21.30

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.00-22.30-1.00

Green Zone 22.40

Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 15.05-17.30-20.00

Una proposta per dire si’ 22.30-0.45

Remember Me 15.10-20.15

E’ complicato 17.45-22.45

Gamer 15.00-17.30-20.00-22.30-0.50

Happy Family 15.00-17.30-20.10-22.30-0.45

Remember Me 20.30

L’uomo nell’ombra 15.30-18.30-21.30-0.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.00-17.30-20.00

22.30-0.45

Green Zone 15.05-17.35-20.05-22.35-1.05

Basilicata Coast to Coast 15.00-17.30-20.00-22.30

1.00

SAN DONATO MILANESE TROISI

PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225L’uomo nell’ombra 20.00-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.00-22.30

SEREGNO ROMA

VIA UMBERTO I , 14 - TEL. 0362231385

Happy Family 21.15

SEREGNO S. ROCCO

VIA CAVOUR, 83 - TEL. 0362230555

L’uomo nell’ombra 21.00

SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE

C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547Basilicata Coast to Coast 15.10-17.35-20.00-22.35

Colpo di fulmine 14.10-16.20-18.30-20.40-22.50

Happy Family 14.15-16.20-18.30-20.35-22.40

L’uomo nell’ombra 14.15-17.10-20.00-22.45

Dragon Trainer 3D 14.00-16.10-18.20

Una proposta per dire si’ 20.30-22.45

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.05-17.30-20.20

22.45

Alice in Wonderland 3D 15.15-17.45-20.15

Shutter Island 22.40

Green Zone 14.45-17.40-20.10-22.40

Il cacciatore di ex 14.15-16.45-20.15-22.40

Legion 14.10-16.30

Avatar 3D 18.45-22.00

SESTO SAN GIOVANNI RONDINELLA

VIALE MATTEOTTI, 425 - TEL. 0222478183

L’uomo nell’ombra 15.30-18.15-21.15

SETTIMO MILANESE AUDITORIUM

VIA GRANDI, 4 - TEL. 023282992

Dragon Trainer 21.15

SEVESO MULTISALA POLITEAMA

VIA GALIMBERTI 16 - TEL. 0362540692Green Zone 20.15-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30

SOVICO NUOVO

VIA BARACCA, 22/24 - TEL. 0392014667

Dragon Trainer 21.15

VIMERCATE WARNER TORRIBIANCHE THE SPACE

VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo 14.05-16.35

Shutter Island 19.10-22.05

Una proposta per dire si’ 20.20-22.30-0.40

Alice in Wonderland 15.30-17.55

Green Zone 14.35-17.00-19.35-22.00-0.30

Happy Family 15.00-17.10-19.20-21.35-23.45

Colpo di fulmine 15.40-17.45-20.00-22.10-0.25

L’uomo nell’ombra 14.00-16.40-19.25-22.15

E’ complicato 16.30-19.05-21.40-0.20

Alice in Wonderland 3D 14.25-16.55-19.20-21.45-0.15

Gamer 15.35-17.50-20.05-22.20-0.35

Il cacciatore di ex 14.40-17.05-19.30-21.55-0.25

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.05-17.20-19.40

21.50-0.05

Fuori controllo 14.55

Mine vaganti 16.25-18.55-21.55-23.55

Basilicata Coast to Coast 14.00-16.25-19.00-21.30-0.00

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.20

Remember Me 17.25-19.55-22.25

Sunshine Cleaning 15.10-17.15-19.15-21.20-23.25

Dragon Trainer 3D 14.15-16.30-18.45

Avatar 3D 21.00

VITTUONE CINEMA TEATRO TRESARTES

PIAZZA ITALIA 5 - TEL. 0290119352Sala riservata

BERGAMO

ALBA-BLOB HOUSE

VIA BIAVA, 4 - TEL. 035576080

Genitori & Figli: Agitare bene prima dell’uso 21.00

CONCA VERDE

VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339

Departures 20.15-22.30

DEL BORGO

PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760

Simon Konianski 20.30-22.30

MULTISALA SAN MARCO

P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416Green Zone 15.00-17.30-20.00-22.30

Happy Family 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30

STUDIO CAPITOL

VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.30-16.30

Colpo di fulmine 18.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30

L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.00-22.30

Mine vaganti 15.30-17.45-20.15-22.30

CLUSONE GARDEN

VIA S.NARNO 1 - TEL. 034622275Sul mare 20.00

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 22.00

CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA

VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244Gamer 17.45-20.30-22.30

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 15.25

Green Zone 0.00

Dragon Trainer 15.30-20.25

Colpo di fulmine 17.35-22.25

Sul mare 0.30

Happy Family 17.45-20.25

Remember Me 15.30-22.20

L’uomo nell’ombra 0.35

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.45-18.00-20.30-22.35

Il cacciatore di ex 15.25-17.40-20.20-22.30-0.40

L’uomo nell’ombra 15.15-17.45-20.15-22.45

Green Zone 15.20-17.35-20.25-22.40

COSTA VOLPINO IRIDE

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717

L’uomo nell’ombra 19.45-22.00

COSTA VOLPINO VEGA

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 20.00

Happy Family 22.00

CURNO UCI CINEMAS CURNO

VIA LEGA LOMBARDA 39 - TEL. 892960L’uomo nell’ombra 14.10-17.00-19.50-22.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.50-17.20-19.50

22.20-00.50

Colpo di fulmine 15.00-17.30-20.00-22.20-00.50

Green Zone 15.10-17.40-20.10-22.40

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.00-22.30-01.00

Dragon Trainer 3D 14.45-17.15-19.45

Alice in Wonderland 3D 22.15-00.50

Alice in Wonderland 15.10-17.40-20.10-22.40

Remember Me 14.30-17.15-20.00-22.45

Gamer 15.20-17.50-20.10-22.30-01.00

ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO

S.S. SONCINESE - TEL. 0363903818Dragon Trainer 18.00

Green Zone 20.25-23.10

Colpo di fulmine 18.00-20.30-22.30

Basilicata Coast to Coast 18.00-20.30-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 18.00-20.30-22.30

TREVIGLIO ARISTON MULTISALA

VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503La vita e’ una cosa meravigliosa 15.20-17.50-20.00

22.20

Colpo di fulmine 15.30-19.50-22.40-00.40

Happy Family 22.20

Dragon Trainer 3D 15.10-17.30-20.00

Alice in Wonderland 3D 17.40-20.10

L’uomo nell’ombra 15.10-17.40-20.10-22.40-00.20

Il cacciatore di ex 15.20-17.30-20.20-22.30-00.40

Green Zone 15.00-17.20-19.50-22.30-00.40

Sul mare 00.30

BRESCIA

METROPOL

VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828

Departures 20.10-22.40

MORETTO

VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383

Crazy Heart 20.20-22.40

MULTISALA WIZ

C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211Happy Family 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.30-16.30-18.30

20.30-22.30

E’ complicato 15.10-17.35-20.15-22.40

L’uomo nell’ombra 14.40-17.20-20.00-22.40

Green Zone 15.00-17.20-20.20-22.40

Dragon Trainer 3D 15.30-17.40

Shutter Island 20.00-22.40

NUOVO EDEN

VIA NINO BIXIO 9 - TEL. 0308379404

La bocca del lupo 21.00

OZ IL REGNO DEL CINEMA

VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911Colpo di fulmine 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40-0.30

Alice in Wonderland 3D 15.30-17.45-20.20-22.40-0.40

Una proposta per dire si’ 19.45-22.40

Remember Me 20.20

Il cacciatore di ex 15.30-17.45-20.20-22.40-0.40

Gamer 15.30-17.30-21.35-23.30

Green Zone 15.10-17.30-20.20-22.40-0.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.30-17.40-20.30

22.40-0.40

Dragon Trainer 14.20-16.20-18.20

L’uomo nell’ombra 15.00-17.40-20.20-23.00

Basilicata Coast to Coast 15.10-17.30-20.20-22.40-0.40

Happy Family 14.30-16.35-18.40-20.40-22.50-00.40

Sul mare 0.30

PICCOLO CINEMA PARADISO

VIA FRANCESCO LANA, 15 - TEL. 030280010Frankenstein Junior 17.00

Il mestiere delle armi 19.00

Il grande sogno 21.00

SOCIALE

VIA CAVALLOTTI, 20 - TEL. 03041140

Mine vaganti 20.20-22.40

CAPRIOLO GEMINI

VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530Green Zone 20.15-22.30

L’uomo nell’ombra 20.10-22.30

Mine vaganti 20.15

La vita e’ una cosa meravigliosa 22.30

Dragon Trainer 17.15

CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS

VIA ROMA 78 - TEL. 030986060Il cacciatore di ex 17.50-20.20-22.50

Green Zone 17.20-20.00-22.40

L’uomo nell’ombra 18.20-21.20

Dragon Trainer 3D 17.20-20.40-22.50

Happy Family 18.10-20.30-22.40

Alice in Wonderland 3D 17.40-20.30-22.50

Basilicata Coast to Coast 17.30-20.00-22.30

Colpo di fulmine 18.00-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.10

DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION

PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101Green Zone 14.30-17.15-20.00-22.30

Il cacciatore di ex 14.30-17.15-20.00-22.30

Dragon Trainer 3D 14.00-16.00-18.00-20.00

Sul mare 22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.30-17.15-20.00

Colpo di fulmine 22.30

ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE

VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644Green Zone 15.20-17.50-20.20-22.50

Remember Me 15.10-22.20

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-19.50-22.10

L’uomo nell’ombra 14.40-17.20-20.00-22.40

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.10-22.50

Alice in Wonderland 3D 14.50-17.20-20.00

E’ complicato 22.30

Dragon Trainer 3D 15.10-17.40-20.30

LONATO MULTISALA KING

VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670Il cacciatore di ex 17.30-20.30-22.45

Green Zone 17.50-20.20-22.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.50-20.20-22.40

Alice in Wonderland 3D 17.30-20.05

Gamer 22.35

Dragon Trainer 3D 17.20-20.00

Sul mare 22.30

ORZINUOVI STARPLEX

VIALE LOMBARDIA 26/28 C/O ORCEANA PARK - TEL. 030943605Green Zone 15.20-17.35-20.25-22.40-0.10

Il cacciatore di ex 15.25-17.40-20.20-22.30-0.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.45-18.00-20.30

Gamer 22.35

Colpo di fulmine 15.30-17.35-20.25-22.25

L’uomo nell’ombra 15.15-17.45-20.15-22.45-0.25

Dragon Trainer 3D 15.30-17.35-20.30-22.30

Remember Me 15.30-22.20

Happy Family 17.45-20.25

Sul mare 0.20

COMO

ASTRA

V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234Happy Family 15.00-17.00-19.00-21.00

CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000

CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039Green Zone 20.10-22.40

Il cacciatore di ex 20.15-22.40

Happy Family 20.30-22.40

CANTU’ LUX

VIA MANZONI, 8 - TEL. 031714759Dragon Trainer 3D 20.00

Avatar 3D 21.50

MONTANO LUCINO UCI CINEMAS COMO

VIA VARESINA - TEL. 892960La vita e’ una cosa meravigliosa 14.40-17.20-20.00

22.40

Green Zone 14.45-17.30-20.05-22.40

Alice in Wonderland 3D 15.00-17.30-20.00-22.40

Gamer 15.15-17.40-20.10-22.35-1.00

Basilicata Coast to Coast 14.45-17.20-19.50-22.20-0.50

Il cacciatore di ex 14.40-17.20-20.05-22.45

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14.30

L’uomo nell’ombra 16.45-19.40-22.35

E’ complicato 14.30-17.15

Una proposta per dire si’ 20.00-22.20-0.45

Dragon Trainer 3D 15.10-17.30-19.50

E’ complicato 22.35

Happy Family 15.15-17.35-20.10-22.30-0.45

Colpo di fulmine 15.00-17.30-20.05-22.35

CREMONA

CINEMA CHAPLIN

VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005Departures 18.45-21.15

FILO

P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 16.00-17.45-19.30

21.15

SPAZIOCINEMA CREMONA PO

VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. Il cacciatore di ex 15.30-17.50-20.10-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.30-17.50-20.10

22.30

L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.00-22.30

Green Zone 15.30-18.00-20.15-22.30

Happy Family 17.00-18.50-20.40-22.40

Dragon Trainer 3D 15.40-18.00

Colpo di fulmine 15.00-20.30-22.30

Alice in Wonderland 3D 17.50-20.10

Remember Me 15.30-22.30

TOGNAZZI

VIA VERDI, 8 - TEL. 0372458892L’uomo nell’ombra 15.10-17.30-20.10-22.30

Green Zone 15.30-17.40-20.20-22.30

CREMA MULTISALA PORTA NOVA

VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411Happy Family 14.20-18.40-20.45-22.50-0.45

La vita e’ una cosa meravigliosa 16.30

Il cacciatore di ex 15.00-17.20-20.20-22.40-0.45

L’uomo nell’ombra 15.00-17.40-20.20-23.00

Dragon Trainer 3D 14.30-16.30-18.30

La vita e` meravigliosa 20.30-22.40-0.40

Green Zone 15.30-17.45-20.20-22.40-0.45

LECCO

MARCONI

V.LE DANTE, 38 - TEL. 0341362731L’uomo nell’ombra 15.00-17.20-20.00-22.20

MIGNON

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331Dragon Trainer 15.30-17.50

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.10-22.30

NUOVO

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331Green Zone 15.00-17.30-20.00-22.30

PALLADIUM

VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.15-22.15

LODI

DEL VIALE

VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028Green Zone 20.10-22.30

FANFULLA

V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.30-20.30-22.30

MODERNO MULTISALA

CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017L’uomo nell’ombra 20.00-22.30

Happy Family 20.15-22.30

PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE

S.S. N 235 - TEL. 0371237012Il cacciatore di ex 15.15-17.40-20.15-22.40

Green Zone 15.10-17.40-20.10-22.40

Dragon Trainer 3D 15.30-17.30-20.00

Alice in Wonderland 3D 22.30

Colpo di fulmine 15.20-17.40-20.30-22.40

Happy Family 15.10-17.20-20.20-22.35

Remember Me 15.10-17.40-20.10

La vita e’ una cosa meravigliosa 22.40

MANTOVA

ARISTON MULTISALA

VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 18.00

E’ complicato 20.00

Mine vaganti 22.30

Happy Family 17.50-20.20-22.30

Colpo di fulmine 18.30-20.30-22.30

CINECITY MULTIPLEX

PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740Green Zone 15.10-17.40-20.10-22.30-0.50

Il cacciatore di ex 15.10-17.40-20.10-22.30-0.50

L’uomo nell’ombra 14.50-17.20-19.50-22.30-0.55

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.40-20.15-22.40

0.45

Remember Me 15.10-17.40-20.10

Dragon Trainer 3D 14.50-17.35-19.45-22.30-0.45

Alice in Wonderland 3D 14.55-17.15-19.50-22.40

Gamer 22.40-0.50

Sul mare 15.20

MIGNON

VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233

Simon Konianski 18.30-20.30-22.30

CURTATONE STARPLEX CURTATONE

VIA G. MONTANELLI N. 31 - TEL. 0376348395Green Zone 15.20-17.5-20.25-22.40

L’uomo nell’ombra 15.15-17.45-20.15-22.45

Il cacciatore di ex 15.25-17.40-20.20-22.30-0.40

Colpo di fulmine 15.30-17.35-20.25-22.25

Green Zone 0.30

Remember Me 15.30-22.20

Happy Family 17.45-20.25

L’uomo nell’ombra 0.35

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.45-18.00-20.30

22.35

Dragon Trainer 15.30-17.35-20.30

Gamer 22.35-0.20

PAVIA

CORALLO

VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.15-22.30

Happy Family 15.00-16.45-18.30-20.30-22.30

POLITEAMA

C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343

Green Zone 15.15-17.30-20.15-22.30

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

MEDUSA MONTEBELLO D.B. THE SPACE CINEMA

VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 0383894920Green Zone 15.00-17.30-20.00-22.30-1.00

Happy Family 15.55-18.10-20.25-22.40-0.55

Colpo di fulmine 15.35-17.55-20.15-22.35-0.50

Il cacciatore di ex 14.55-17.25-19.55-22.25-1.00

Alice in Wonderland 3D 14.45-22.30-0.55

Dragon Trainer 3D 17.15-19.50

Basilicata Coast to Coast 15.05-17.35-20.05-22.35-1.05

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.55-17.25-19.55

22.25-0.50

L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.05-22.40-1.05

Gamer 15.40-18.00-20.20-22.45-1.10

PARONA MOVIE PLANET

STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728L’uomo nell’ombra 17.15-19.50-22.30

Dragon Trainer 3D 17.30-20.10

Happy Family 22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.10-22.30

Basilicata Coast to Coast 17.30-20.10-22.30

Il cacciatore di ex 17.30-20.10-22.30

Green Zone 17.30-20.00-22.30

Colpo di fulmine 17.30-20.10-22.30

SONDRIO

EXCELSIOR

VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368

Happy Family 21.00

MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI

PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161

Green Zone 20.15-22.30

MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS

VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711

Mine vaganti 20.15-22.30

MORBEGNO CINEMA 3

VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30

VARESE

MULTISALA IMPERO

VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.00-22.30

Dragon Trainer 15.10-17.35

E’ complicato 19.45-22.25

Green Zone 15.00-17.30-20.00-22.30

Dragon Trainer 3D 15.00-17.30

Alice in Wonderland 3D 20.00-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.00-17.30-20.00

22.30

Mine vaganti 17.30-20.00-22.30

Sul mare 15.30

L’uomo nell’ombra 15.30-19.40-22.15

Colpo di fulmine 15.00-17.30

Happy Family 20.00-22.10

Basilicata Coast to Coast 15.30-17.50-20.10-22.30

NUOVO

VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325Cuccioli - Il Codice di Marco Polo 16.00-18.00

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.30-22.30

SALA FILMSTUDIO 90

VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053

La bocca del lupo 20.00-22.00

BUSTO ARSIZIO MANZONI

VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961

E’ complicato 20.00-22.00

BUSTO ARSIZIO SOCIALE

P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912

L’uomo nell’ombra 20.00-22.20

GALLARATE CINEMA DELLE ARTI

VIA DON MINZONI, 5 - TEL. 0331791382

L’uomo nell’ombra 20.00-22.20

GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX

VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017Colpo di fulmine 15.30-17.40-20.30-22.40

Basilicata Coast to Coast 15.10-17.35-20.10-22.35

Il cacciatore di ex 15.15-17.40-20.15-22.40

Dragon Trainer 3D 15.30-17.30-20.00

Avatar 3D 22.30

Alice in Wonderland 3D 15.15-17.30-20.15-22.30

Green Zone 15.10-17.40-20.10-22.40

Happy Family 15.10-17.20-20.20-22.35

Remember Me 15.10-17.40-20.10

La vita e’ una cosa meravigliosa 22.35

:::LOMBARDIA

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Sabato 10 aprile 2010

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