2006 aprile 8_comizio di bertinotti
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ANNO 126 - N.97 Fondato nel 1880Euro 1,00 www.ecodibergamo.it
S A B A T O 8 A P R I L E 2 0 0 6
IIrraaqq Strage alla moschea sciitaTrattative bloccate per il governo
A PAGINA 6
SSppaaggnnaa Zapatero e la ChiesaNuovo scontro sugli embrioni
BBOOBBBBIIOO A PAGINA 6
EEvvaassiioonnee Indagata la mogliedell’agente che aiutò i fuggitivi
A PAGINA 19
UUrrggnnaannoo Festa alla Basellaper i 650 anni dall’Apparizione
BBAANNII A PAGINA 61
www.formecolleoni.itcavidotti e tubi inpolietilene.
PONTE SAN PIETRO (BG)
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E ADESSOÈ NECESSARIO
DISINTOSSICARSIdi Roberto Chiarini
octor Jekyll e MisterHyde: viene da para-gonare ai due perso-naggi di Stevenson i
nostri due poli, visti i loro im-penitenti comportamentisdoppiati in fatto di lealtà.Di giorno vestono i panni diun distinto rispettabile libe-rale, di notte sfoderano gliistinti più selvaggi. Entram-bi Doctor Jekyll quando sitrovano nei salotti buoni deitalk show televisivi. In quelcaso gareggiano nel pavo-neggiarsi intrepidi campio-ni dell’alternanza. Entram-bi Mister Hyde quando si re-cano nelle piazze ed arringa-no i loro fedeli. Allora cam-biano completamente regi-stro. Soprattutto se paventa-no la sconfitta che si avvici-na, alzano i toni e agitano lospettro del Regime.
Nella presente tornataelettorale è toccato al centro-destra tradire la propria fe-de nel bipolarismo per indos-sare i panni del «defensor reipublicae» di fronte al perico-lo incombente, appunto, delRegime. Il Cavaliere innan-zitutto, che grida alle tramegiudiziarie dei magistrati,svela il complotto dei comu-nisti, denuncia il boicottag-gio dichiarato dai giornalistidi sinistra alle reti Mediaset.Giuliano Ferrara che, sen-tendo in anticipo odore diRegime, chiama a raccoltai sinceri liberali per ferma-re il passo ai facinorosi del-l’Unione, pronti (in caso divittoria) a togliere di mezzoil loro antagonista con la scu-sa del conflitto di interessi eche di conseguenza, alle pri-me avvisaglie di censura, in-scena una spettacolare pro-testa presentandosi imbava-gliato ai fedeli tele-spettato-ri di Otto e mezzo. FedeleConfalonieri che vede già lamannaia del centrosinistracalare, all’indomani del 9aprile, sulla testa del Biscio-ne per mozzarla. Bipolari-sti quando si tratta di enun-ciare principi, pronti a get-tare alle ortiche la loro fedenella democrazia dell’alter-nanza e a proporsi fieri cu-stodi della presunta demo-crazia in pericolo quandoquel bipolarismo rischia diessere esercitato a loro dan-no.
Da tre lustri viviamo or-mai in una Repubblica legit-timata di fatto quasi solo peril fatto di essersi incaricatadi realizzare la fatidica «de-mocrazia compiuta», dovenessuno si deve sentire esclu-so e tutti possono aspirare agovernare. Eppure, ad ogniverifica elettorale, torna l’in-
D cubo del Regime. Incubo – sibadi bene – riproposto a tur-no da entrambi i poli, ovvia-mente perché intravvedonointenti vendicativi nei dise-gni del proprio avversario.Non c’è dubbio che essi, intal modo, non fanno che con-fessare la propria debolez-za ed insieme si procurano ilcomodo schermo e l’utile ali-bi che li esimono dal doveredi abbassare gli scudi, sesconfitti. Ma è molto di più.È anzitutto il riflesso condi-zionato di un mondo politi-co geloso delle posizioni dipotere acquisite e sempre as-setato di nuove conquiste, se-condo l’attitudine invetera-ta della classe dirigente ita-liana di considerare (se nonaltro) prudente non rinun-ciare mai ad alcun presidioe, possibilmente, di aggiun-gerne sempre uno di nuovo.È poi il riflesso scontato diuna società organizzata inmaniera corporativa, dovetutto si tiene, dove i potericosiddetti forti (politico, eco-nomico, finanziario, media-tico, etc.) molto spesso si in-trecciano e talora si legano,e dove quindi nessuno è di-sposto a cedere nulla a nes-suno.
Per queste ragioni è cosìlungo, tortuoso, incerto il no-stro cammino verso una de-mocrazia – se mai ci si arri-verà – dove il cambio di mag-gioranza potrà scontentare,tutt’al più, i perdenti ma nonallarmare nessuno. Dove so-prattutto non si solleverà piùlo spauracchio del Regime.Per questo, inoltre, l’ipotesidi una Grosse Koalition sulmodello tedesco, da tutti de-bitamente esclusa in campa-gna elettorale (et pour cau-se), potrebbe divenire prestonon solo una necessità (in ca-so di pareggio) ma ancheun’opportunità (pure in pre-senza di un trionfatore). Es-sa potrebbe fungere infattida salutare periodo di decan-tazione dei troppi veleni ver-sati in campagna elettorale(e da troppo lungo tempo cir-colanti nelle vene dei popo-li di destra e di sinistra, in-tossicati di ideologia e di fa-ziosità). Una fase, insomma,in cui si sperimenterebbe un«gentlemen’s agreement»che metterebbe i due poli nel-le condizioni, al prossimo ap-puntamento elettorale, dicombattersi finalmente a vi-so aperto senza più riservementali o retropensieri sulfatto che l’antagonista delgiorno prima si scopra ilgiorno dopo un nemico ani-mato da intenti depredato-ri sullo sconfitto.
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Voto, decidono gli indecisiBergamo, i comizi di Bossi e Bertinotti chiudono la campagna elettoraleBerlusconi: un bivio storico come nel ’48. Prodi: un Paese da ricostruire
La campagna elettora-le s’è chiusa ieri sera e l’e-sito del voto di domani elunedì è nelle mani degliindecisi. È questo pezzo dielettorato che farà la diffe-renza: è sempre stato co-sì, ma in questa tornataelettorale lo è ancora dipiù. La maratona s’è chiu-sa fra le scintille. Berlusco-ni ha detto che il Paese «èa un bivio, come avvennealle elezioni del 1948». Ca-tegorica la replica di Pro-di: «Questo è un Paese daricostruire, il governo del-l’Unione sarà il governo ditutti. Ora mi auguro che ilsilenzio prima del votovenga rispettato».
La campagna elettora-le a Bergamo è arrivata al-la chiusura con il ritornoin piazza di Umberto Bos-si, dopo la lunga malattia,e con il comizio di FaustoBertinotti, segretario diRifondazione comunista.Il leader della Lega, dinan-zi a una folla commossa,ha detto che l’Europaverrà a trattare con i po-poli del Nord e che la Pa-dania nascerà senza laviolenza. Critiche alloschieramento di Prodi:«Sulla famiglia è il mondoalla rovescia, vogliono iPacs. Leggendo i program-mi della sinistra c’è daspaventarsi». Bertinottinon ha risparmiato borda-te alla Lega: «Porta la re-sponsabilità di tutte lescelte peggiori di questianni».
alle pagine 2, 3, 4, 5, 21, 22 e 23
Umberto Bossi tra la gente, poco prima del comizio in città (foto Bedolis) Il comizio bergamasco del segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti (foto T. Magni)
Un gran risotto:di destra o sinistra?
di Elio Ghisalberti
tavola non si scherza, nemmeno quan-do si tratta di prenderla a pretesto per ilgioco delle parti in materia gastropolitica.
Perché a ragionarci bene, attorno ai costumi ali-mentari si potrebbero dibattere molti problemie disegnare scenari futuri, insomma costruircisopra argomenti forti della campagna elettora-le. Invece no. Ambientalisti a parte, avete mai
Continua a pagina 70
A
Una maratonalontana dalla gente
di Dino Nikpalj
iciamola tutta e diciamola subito: è sta-ta una delle più brutte campagne eletto-rali degli ultimi anni. Forse la peggiore.
Confusa, poco partecipata, rassegnata in alcunicasi. C’è chi dà la colpa al proporzionale senzapreferenza, chi invece sull’eccessiva attenzioneal duello Berlusconi-Prodi, che ha messo in om-bra tutto il resto. Duello che, detto per inciso,
Continua a pagina 21
D
Il ceto medioè in crisi ovunque
di Alberto Krali
l ceto medio – uno dei temi principali del-la campagna elettorale – è in crisi non so-lo in Italia e nel resto d’Europa. Gli Stati
Uniti non hanno l’euro, ma dal 2002 i salariperdono potere d’acquisto. Mentre il reddi-to della famiglia media americana cresce diun misero 1% annuo, l’assistenza sociale, untempo a carico degli enti pubblici, grava ora
Continua a pagina 7
I
I sindacati mobilitati contro l’accusa di assenteismo. In un anno 18 mila giorni di ferie non godute. Petteni: vertenza di tutto il territorio
Poste al collasso: 50 tonnellate di lettere non ancora recapitateRischia di aggravarsi la
crisi delle Poste bergama-sche. Accusati di «assen-teismo» dall’amministrato-re delegato Sarmi, i lavora-tori postali sono pronti al-la mobilitazione. Intanto lelettere non recapitate sonodiventate 50 tonnellate e achi li accusa di assenza dalluogo di lavoro i dipenden-ti delle Poste rispondonoche «nel settore del recapi-to le ferie non godute si ag-girano sui 30 giorni a te-sta». Per Gigi Petteni, se-gretario della Cisl di Ber-gamo, quella in atto «non èsolo una vertenza dei sin-dacati di categoria ma del-l’intero territorio».
Bonacina a pagina 15
A L L A M A M M A D I T O M M Y
Dopo tanto dolore la serenità è possibilearo direttore, sonouna mamma chepuò capire il dolo-
re di un figlio morto tra-gicamente per averlo vis-suto sulla propria pelle,ma anche la nonna diun bimbo che si chiamaTommaso, compirà 16mesi fra pochi giorni edè la gioia dei miei occhi.
Ogni volta che lo guardo, ognivolta che lo chiamo, ogni volta chelo prendo in braccio in questi gior-ni non posso fare a meno di ricor-dare quell’altro piccolo Tommaso,il suo visetto angelico e quegli oc-
chi color del cielo, cheha commosso l’Italia in-tera perché tutti fino al-l’ultimo abbiamo spera-to e abbiamo pianto perlui. Strappato dallebraccia della sua mam-ma e dal tepore dellasua famiglia per finiretra le grinfie famelichedi un branco di lupi (al-
trimenti non li saprei definire),persone che si macchiano di tan-to orrore.
Luisa Rocchi
Continua a pagina 33
CLEGLER, VERDETTO
PESANTE: 175 ESUBERIAlla fine il verdetto è ancora più pesante del
previsto: sono infatti 175 gli esuberi per lo sta-bilimento Legler di Ponte San Pietro comunica-ti ieri dall’azienda ai sindacati. E non consola ilfatto che il numero effettivo scenda a 118 unitàse si contano i 57 lavoratori già in mobilità dagennaio. Ora i sindacati cercheranno di far scen-dere questo numero da una parte cercando di ri-convertire qualche unità all’interno o all’esternodi Legler, dall’altra cercando di ottenere tutti gliammortizzatori sociali per riuscire a garantire unfuturo alla fascia medio-giovane e accompagna-re il maggior numero di lavoratori alla pensio-ne. Anche dai siti Legler della Sardegna non ar-rivano buone notizie: si parla di 500 esuberi.
a pagina 37
DONORA, L’ACCORDOIN ZONA CESARINIIn extremis, ma è arrivato. A poco più di cin-
que ore dalla scadenza del termine ultimo perscongiurare l’incubo mobilità, è arrivato il sospi-ratissimo accordo sulla Donora. Così dopo me-si di scioperi, presidi e incontri, per i lavoratoridella Candy si apre una nuova fase, in attesa del-la riconversione industriale del sito di Cortenuo-va. Le cifre per il sostegno alla cassa integra-zione straordinaria che hanno permesso di sbloc-care la situazione, si discostano di parecchio dal-le cifre della vigilia: allora l’azienda aveva of-ferto 7.500 euro, stavolta è arrivata a 9.000 e suquesta cifra si è chiusa la partita. Soddisfatti isindacati che attendono l’assemblea di lunedìper incassare il via libera definitivo all’accordo.
M. Ferrari a pagina 37
Per l’accusa Angela De Martino è la mandante dell’accoltellamento del marito. La difesa vuole l’assoluzione: non ha commesso il fatto
L’omicidio di Capriate, chiesto l’ergastolo per la moglie dell’operaioPer l’accusa è «una
donna scaltra, colpevole diomicidio: va condannataall’ergastolo senza atte-nuanti». Per la difesa inve-ce va assolta «per non avercommesso il fatto». Que-sta le richieste fatte ieri inCorte d’assise all’udienzaconclusiva del processo acarico di Angela De Marti-no, moglie di Mario Vitali,l’operaio di Capriate ucci-so con 26 coltellate il 25gennaio del 2005.
Per l’omicidio è già sta-to condannato in primogrado a 30 anni di reclu-sione Carmine De Marti-no. Adesso sotto accusa èla sorella di Carmine, An-gela De Martino, mogliedella vittima e ritenuta la
mandante del delitto. L’ac-cusa ha disegnato unoscenario secondo cui piùvolte la moglie avrebbeparlato di uccidere MarioVitali per riscuotere unapolizza assicurativa a suovantaggio. Angela De Mar-tino, sottoposta a periziapsichiatrica, è stata rite-nuta capace di intenderee di volere. Il pm ha quin-di chiesto l’ergastolo. Ladifesa invece ha sollecita-to l’assoluzione per nonaver commesso il fatto, fa-cendo emergere dubbi sulruolo di un nipote delladonna, Ferdinando, tra itestimoni dell’accusa. Lasentenza il 12 aprile.
Tista a pagina 27
ATALANTA A CACCIADELLA 21ª VITTORIA
Testa-coda al Comunale. L’Atalanta prima inclassifica ospita oggi (ore 16) la Cremonese, fa-nalino di coda della serie B. I nerazzurri vannoa caccia della 21ª vittoria in questo campiona-to, un successo che proietterebbe la squadra diColantuono a quota 70 punti prima della sostadi Pasqua. Un punteggio che garantirebbe un’al-tissima probabilità di centrare l’obiettivo dellapromozione diretta in serie A. La formazione èfatta: l’unico dubbio riguarda Bombardini, alleprese con il mal di schiena. Se non ce la farà, an-drà in campo Lazzari. Partita difficile invece perl’AlbinoLeffe, a caccia di punti salvezza sul cam-po del Cesena. Ma per la squadra seriana il pa-reggio non è un obiettivo impossibile.
alle pagine 52 e 53
V A D E M E C U M
Il 5 per mille, un aiutosenza aprire il portafogliLa Finanziaria ha previsto perquest’anno, all’interno della
dichiarazione dei redditi, la possibilità didestinare il 5 per mille a organizzazionidi volontariato, associazioni con finalitàdi ricerca scientifica e sanitaria, oppure
al proprio Comune. Un vantaggio, visto che il contributo è una quota a cui
rinuncia lo Stato, e il contribuente non paga nulla. Nell’elenco delle
associazioni anche 617 bergamasche
Tinaglia a pagina 13