2016 prof.ssa dindiani foto monet e fauves
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Con gli alunni delle classi terze abbiamo visto come la nascita della FOTOGRAFIA,
negli anni trenta dell’Ottocento, abbia condizionato la pittura del secolo e portato
alla nascita dell’IMPRESSIONISMO.
Agli alunni ho chiesto di osservare le opere di Monet, di cogliere come l’artista
abbia saputo rappresentare nel paesaggio le diverse
ATMOSFERE LUMINOSE attraverso il COLORE .
Poi li ho invitati ad AVERE lo SGUARDO di un pittore impressionista
FOTOGRAFANDO l'ambiente NATURALE a loro vicino.
Tre opere della serie « Cattedrale di Rouen " di Claude Monet
Le idee - proposte sono state:
I. Scegliere l'inquadratura di un paesaggio abituale, come quello
che si vede dalle finestre di casa o uscendo a fare una
passeggiata.
II. Cogliere tre MOMENTI della giornata con caratteristiche di
luci e colori molto diverse tra loro come il mattino presto, il
primo pomeriggio, la sera (classe 3^B).
III.Oppure scattare foto «in STAGIONI diverse». La prima è
stata ripresa nel mese di febbraio, la seconda a fine marzo ed
entro aprile, la terza a fine maggio (classi 3^ A e C).
IV. Nello scattare le fotografie, fare attenzione a mantenere più
o meno la stessa inquadratura e ad applicare la REGOLA dei
TERZI.
In Arte abbiamo, poi, studiato il Fauvismo, il primo dei grandi Movimenti
d‘Avanguardia dell'arte europea; nacque a Parigi nel 1905 e si sciolse già nel
1907. Il termine "Fauves" fu utilizzato dal critico francese Louis Vauxcelles,
per sottolineare, in senso spregiativo, l'uso "selvaggio" del colore : «Donatello
tra le belve» fu la sua affermazione vedendo una scultura classica tra le tele
dei giovani pittori.
Il Fauvismo nacque come sviluppo del Postimpressionismo: Henri Matisse,
Andrè Derain, Maurice de Vlaminck ammirano la forza del colore in Vincent
van Gogh e in Paul Gauguin. Da loro derivano la semplificazione delle forme
delineate da una netta e marcata linea di contorno, l’abolizione della
prospettiva e del chiaroscuro, l'uso di colori vivaci e innaturali, l’uso incisivo
del colore puro, spesso spremuto direttamente dal tubetto sulla tela.
L'importante non era più, come nell'arte accademica, il significato dell'opera,
ma la forma, il colore, l'immediatezza.
Il rapporto con la realtà visibile diviene antinaturalistico e la natura è intesa
come repertorio visivo al quale attingere liberamente con la pura emozione.
Dopo aver analizzato l'opera degli
i ragazzi hanno elaborato le proprie fotografie ispirandosi
a questo stile.
La fotocopia in bianco e nero dell'immagine è stata utilizzata come
base per l'interpretazione a colori del paesaggio; essi dovevano
stravolgere completamente i colori usando i pastelli ad olio e
utilizzando
secondo i principi dello stile pittorico dei Fauves.
E sembra proprio che i nostri ragazzi siano stati
all'altezza di queste