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Ecco cosa ci sarà da vedere nella grande kermesse sul cibo che parte da maggio a Milano COOP ALL’EXPO, PRONTI AL DECOLLO maggio 2015 edizione per i soci di Coop Vicinato Lombardia, Villa Cortese Como Consumo Uggiate Trevano, Como Consumo Mezzago, Milano Italia Lainate, Milano Lavoratori Brembilla, Bergamo Unione Lipomo, Como 2096 3903

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Ecco cosa ci sarà da vedere nella grande kermesse sul cibo che parte da maggio a Milano
coop all’expo, pronti al decollo
maggio 2015 edizione per i soci di Coop Vicinato Lombardia, Villa Cortese Como Consumo Uggiate Trevano, Como Consumo Mezzago, Milano Italia Lainate, Milano Lavoratori Brembilla, Bergamo Unione Lipomo, Como
Doppio click per modificare
COOP INFORMA MAGGIO GIUGNO
Hanno anche molte qualità, perché rispettano i diritti
dei lavoratori del Sud del Mondo e sostengonoun modello
di sviluppo equo, fondato sul dialogo,
la trasparenza e il rispetto.
CON LA LINEA DI TÈ BIOLOGICO FAIRTRADE LA TUA SPESA È PIÙ SOLIDAL.
solidal-coop-pagina stampa-A4.indd 1 16/10/14 09:50
sommario
Periodico della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected]
Reg.Trib.: Bologna 2/9/1997 n.6708 Copia singola euro 0,48 Abbonamento (sei numeri) euro 2,80
Direttore responsabile Dario Guidi
Stampa Arbe Industrie Grafiche S.p.a. www.arbegrafiche.it
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 | Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296
Chiuso in tipografia il 10/04/2015
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Coop Como Consumo, forte contro la crisi La cooperativa chiude un anno difficile mantenendo il bilancio in utile grazie all’impegno costante e al suo ruolo sul territorio che non è solo commerciale
Quel che ci dice l’etichetta Le nuove norme europee sui prodotti alimentari e l’impegno Coop per garantire la massima trasparenza ai consumatori
Arrivano tre nuovi farmaci Coop Stop all’allargamento della liberalizzazione del settore. Ma la battaglia per garantire qualità e risparmio alle famiglie continua.
4 Lettere a Coopinforma
8 Un aiuto concreto a oltre 400 scuole
9 Expo, si parla di sostenibilità d i Va L e r i a M a LV i C i n i
15 Mangia con me Il cibo è sistema di MaSSiMo MonTanari
22 Farmaci e liberalizzazioni di dario gUidi
26 Il suolo non è inesauribile di Mario Tozzi
28 Per i gatti e per l’ambiente
RIsPondE CLAUdIo MAzzInI responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop italia: Grazie per aver sollevato il tema delle farine che spesso è trattato in maniera superficiale facendo prevalere la disinformazione e l’allarmismo. Le rispondo prendendo spunto da quanto emerso nel corso di un convegno orga- nizzato dall’Associazione mugnai d’Italia svoltosi al Sa- lone internazionale della gelateria, pasticceria e panifica- zione artigianali di Rimini ed intitolato proprio: “Farine: stop alla disinformazione!”. Innanzitutto non esiste una sola tipologia di farina di frumento tenero: ogni prodotto da forno richiede infatti una farina con precise caratteristiche tecnologiche. Ed è pertanto compito dell’utilizzatore saper scegliere la giusta farina per i suoi prodotti. Le farine bianche (tipicamente la 0 e la 00), spesso impropriamente definite "raffinate", sono ottime per numerose preparazioni, sono di semplice digestione e forniscono nutrienti ed energia facilmente utilizzabile. Sono adatte nell’alimentazione di grandi e bambini ed anche per chi pratica sport. La scelta inoltre dipende anche dal tipo di lavorazione: impasti più veloci e lievitazioni lunghe richiedono farine caratterizzate da forza e tenacità elevate che si riescono ad avere solo attraverso una giusta miscelazione di grani dalle differenti caratteristiche. Tutte le tipologie di farine presentano significative pro- prietà nutrizionali e salutistiche. Le diverse farine si di- stinguono, tra loro, per il contenuto in amido, proteine, minerali e fibra alimentare e quindi anche per la diversa
Le qualità dei diversi tipi di farina
qualità nutrizionale e tecnologica. Ad esempio in genere si utilizza maggiormente la farina 00 che è più ricca in amido e, sebbene abbia meno proteine, elementi minerali e fibra della 0, è migliore dal punto di vista tecnologico perché consente una migliore lievitazione. Al contrario le altre tipologie di farine di frumento tenero hanno meno amido, ma un maggior contenuto in pro- teine, minerali e fibra alimentare. Anche le caratteristiche visive sono diverse: la farina 00 è bianca mentre le altre farine hanno un colore gradualmente più scuro. Non esistono pertanto farine ‘più buone’ o ‘meno buone’ ma sono tutte eccellenti ed indicate per una sana alimen- tazione, con una preferenza per le une o per le altre in relazione ai gusti ed alle possibili diverse necessità nutri- zionali. Per quanto riguarda i costi maggiori delle farine integrali o tipo 1 e 2 e alla loro difficile reperibilità, questo è do- vuto sostanzialmente a tre motivi: il primo è che le farine bianche vengono prodotte in maggiori quantità perché più richieste per la loro versatilità e quindi permettono ai produttori economie di scala non possibili con farine ancora di nicchia come quelle integrali. Il secondo è che quest’ultime sono molto spesso prodotte con procedi- menti più costosi termotrattando la componente cruscale per offrire maggiori garanzie di sicurezza igienica. Infine il terzo motivo è che spesso la tipo 1, 2 e integrale sono farine biologiche. Per maggiori informazioni la rimando al sito www.infofarine.it dove tutti questi temi sono ap- profonditi e spiegati da un comitato di esperti.
Vi propongo una campagna informativa sulle farine, perché in questo tempo di crisi è un bene che ha aumentato le vendite: molti si fanno in casa pane e dolci. Il problema è che non si conoscono le qualità dei diversi tipi di farina e si usa solo la 00. MARIA bIsCARo - TreViSo
L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, [email protected]
bontà dei cardi Mi è capitato di assaggiare i cardi e mi piacciono. Ma ne so davvero poco sulle loro proprietà... AnnARELLA bERARdI - MondoVì
I cardi sono una verdura che si conserva con difficoltà quindi all'acquisto debbono essere integri e sodi, senza alcun marciume. L'ideale è cuocerli subito dopo l'acqui- sto o conservarli per un giorno in acqua acidulata. I gambi devono essere chiari, in quanto macchie verdastre sono indice di eccessiva amarezza. Una garanzia di qualità è la presenza di costole brillanti e serrate, in quanto i cardi
tendono ad aprirsi, quando perdono freschezza. Campioni nella scarsezza di calorie, appena 10 per 100 g, come le al- tre verdure del primo inverno, i cardi contengono moltis- sime fibre associate alla presenza di tannini e zolfo sotto forma di oligoelemento. Questa particolare associazione li rende depurativi e disintossicanti. Risolutivi per gli sti- tici e per chi ha esagerato con cibi e alcol. Particolarmente adatti per aiutare il fegato e nei disturbi digestivi come la stanchezza post pranzo. Il più famoso è il cardo gobbo di Nizza Monferrato, di colore bianco tipico: questo ortaggio si ottiene attraverso il parziale interramento della pianta per un periodo di circa 2-3 mesi. In questo modo le coste fogliari assumono la caratteristica gobba e diventano più dolci e croccanti. I cardi hanno un elevato potere saziante, grazie alla presenza di particolari fibre. Sono quindi utili nelle diete dimagranti.
risultato tanto più positivo se si tiene conto dell’importanza degli ammortamenti. Coop Como Consumo conti- nuerà a svolgere il suo ruolo che non è solo commerciale. For- te il legame con il territorio e in espansione anche le attività socia- li: quest’anno si è interessata alle attività di educazione al consu- mo consapevole la scuola dell’in- fanzia di Caslino al piano che ha scelto l’animazione “l’orto magi- co” per consentire ai bambini una maggiore conoscenza del mondo vegetale, conoscenza che è pre- messa indispensabile per una cor- retta alimentazione.
aggressiva e in espansione anche nel nostro territorio, consapevo- le dell’importanza, soprattutto in un momento di crisi, del ruolo del commercio di vicinato, che si de- ve sempre più connotare e distin- guere dalle proposte dei compe- titor anche di grandi dimensioni. In questa contingenza anche la nostra cooperativa ha dovuto procedere ad una attenta revisio- ne dell’organizzazione allo scopo di diminuire i costi aziendali. Lo sforzo è stato premiato tan- to che, in un anno così difficile, Coop Como Consumo presenta alle prossime assemblee dei so- ci un bilancio con un buon utile,
La crisi ha colpito dura- mente anche il nostro territorio: molte le aziende in crisi o che hanno addirittura dovuto chiu- dere i battenti, molte le famiglie colpite dalla cassa integrazione quando non direttamente dalla disoccupazione. Ciò ha inevita- bilmente comportato una dimi- nuzione del reddito disponibile anche per la spesa quotidiana, co- sì i ricavi della nostra cooperativa hanno conosciuto un decremen- to del 2,6%. Il gruppo dirigente ha lavora- to molto nel campo delle pro- mozione per contenere l’assal- to della concorrenza sempre più
La cooperativa chiude un anno difficile mantenendo il bilancio in utile grazie all’impegno costante e al suo ruolo sul territorio che non è solo commerciale
Coop Como Consumo Forte nonostante la crisi dI PAoLo bERnAsConI presidente di Coop Como Consumo
5maggio 2015 coop informa
AssEMbLEA generaLe annUaLe ordinaria dei soCI In prima convocazione presso la Sede Legale il giorno 30 aprile 2015 alle ore 09.00 e, qualora si rendesse necessaria la seconda convocazione, questa avrà luogo il giorno:
LUnEdI’ 18 MAGGIo alle ore 19,30 a Lurate Caccivio presso l’Associazione ”L’ancora”
ORDINE DEL GIORNO 1. nomina del segretario dell’Assemblea; 2. Esame del bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, della relazione del C. d A. del Collegio sindacale e relative delibere; 3. Rinnovo cariche sociali 4. Varie ed eventuali. In 2a Convocazione l'Assemblea delibererà validamente su tutti gli argomenti all'Ordine del Giorno, qualunque sia il numero dei Soci intervenuti o rappresentati.
L’assemblea sarà preceduta dalle assemblee separate, nelle quali verranno eletti i delegati per l’assemblea generale, convocate con il medesimo ordine del giorno e secondo il seguente calendario.
AssEMbLEE sEPARAtE 2a ConVoCazione
CAdoRAGo sabato 9/05 15,30 Via garibaldi, 31
sAn FERMo - UGGIAtE tR. sabato 9/05 21,00 via garibaldi Uggiate Trevano (la meridiana)
MARIAno C.sE domenica 10/05 10.30 Via e. d'adda, 13
LURAtE CACCIVIo Lunedì 11-05 21.00 Via XX Settembre, 94 (supermercato)
tAVERnERIo Mercoledì 13/05 21,00 Via roma, 23
CALENDARIO ASSEMBLEE SEPARATE COOP VICINATO LOMBARDIA
sEzIonI soCI 2a Conv. ore Luogo
CAPIAGO INTIMIANO - ALBATE
GOTTOLENGO Martedì 12/05/15
Mercoledì 13/05/15
PAULLO - SETTALA Giovedì 14/05/15
20,30 Sala ex Centro Aggregazione giovanile (sopra negozio Coop), Via Milano, n.22 - Paullo
GORGONZOLA Venerdì 15/05/15
CAVENAGO B.ZA Venerdì 15/05/15
20,30 Centro Civico Villa Stucchi, Sala Riunioni primo piano, Via Mazzini, n. 29 - Cavenago Brianza
BUSTO GAROLFO - LEGNANO - SAN GIORGIO CANEGRATE - CASOREZZO ARLUNO
Sabato /05/15
15,00 Sala Cinema Oratorio maschile. Via Mazzini. n.27 Busto Garolfo
VILLA CORTESE - MAGNAGO - DAIRAGO - ARCONATE - VANZAGHELLO
Domenica 17/05/15
10,00 Sala ex Uffici di Coop Vicinato Lombardia, Via G.Ferraris, N. 1 - Villa Cortese
LIMBIATE RHO Lunedì 18/05/15
CORNATE D’ADDA Martedì 19/05/15
20,30 Sala Riunioni Palazzo Municipale, Via Volta, n. 29 Cornate d’Adda
ROMANO DI L.DIA - BERGAMO Martedì 19/05/15
20,30 Sala Coop presso il supermercato, Via Balilla Romano di Lombardia
BUSSERO - SAN DONATO M. ROZZANO - MILANO / Quinto Romano
Mercoledì 20/05/15
20,30 Sala del Granaio Villa Radaelli, Via San France- sco Bussero
MERATE - IMBERSAGO - OSNAGO Giovedì 21/05/15
20,30 Centro diurno sociale Piazza D.Minzoni, n.5 Merate
RODENGO SAIANO - TRAVAGLIATO - PRO- VAGLIO D’ISEO - TAVERNOLE S/MELLA RONCADELLE - MAZZANO
Venerdì 22/05/15
20,30 Auditorium Centro Culturale S.Salvatore, Via Castello, n. 8 - Rodengo Saiano
CERRO MAGGIORE - CANTALUPO RE- SCALDINA
Domenica 24/05/15
10,00 Centro Parrocchiale “Don Branca”, Via S.Carlo, n.18 Cerro Maggiore
VISANO Lunedì 25/05/15
20,30 Sala Riunioni Punto Vendita Coop, Via Marconi, n.2 Visano
TAVAZZANO CON VILLAVESCO Martedì 26/05/15
20,30 Sala Conferenze del Municipio, P.zza 24 Novembre, n. 1 - Tavazzano con Villavesco
CALCIO - PALOSCO - CASTELCOVATI Mercoledì 27/05/2015
20,30 Cinema Astra, Via San Fermo - Calci
CUSANO MILANINO - CORMANO Giovedi 28/05/15
20,30 Sala Moneta, Viale Matteotti, n.35 (ingr. ang. Via Alemanni) - Cusano Milanino
GUSSOLA Venerdì 29/05/15
20,30 Sala Riunioni della Casa del Popolo, Piazza Comaschi - Gussola
TREZZO SULL’ADDA - VAPRIO D’ADDA Sabato 30/05/15
15,00 Società Operaia, P.zza S. Stefano, n. 2 - Trezzo s/A
CASALBUTTANO ED UNITI - SONCINO Domenica 31/05/15
10,00 Teatro Bellini, Via Jacini, n. 23 - Casalbuttano ed Uniti
6 coop informa
7coop informamaggio 2015
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI DELEGATI
1° convocazione Venerdì 12 giugno 2015 - ore 8,30 - Sede Legale della Cooperativa - Via Benadir n.5 - 20132 Milano
2° convocazione sAbAto 13 GIUGno 2015 - oRE 10,30 presso LA SCUOLA DEI MESTIERI - Via Benadir, 5 - Milano
(1° piano Centro Commerciale Coop di Via Palmanova)
ORDINE DEL GIORNO 1 Bilancio d’esercizio al 31.12.2014 con Nota Integrativa, Relazione sulla Gestione, Relazione del Collegio  Sindacale, Relazione della Società di revisione legale e Relazione di Certificazione – deliberazioni conseguenti;  2 Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e nomina dei relativi membri,  scaduti per fine mandato – deliberazioni conseguenti;  3 Determinazione del compenso spettante agli Amministratori – deliberazioni conseguenti;  4 Nomina dei membri del Collegio Sindacale e suo Presidente, scaduti per fine mandato, e determinazione  del relativo compenso – deliberazioni conseguenti.
I soci della cooperativa sono invitati a partecipare alle Assemblee separate che si terranno prima  dell’Assemblea Generale dei delegati  per discutere e deliberare sul medesimo ordine del giorno  di questa e per provvedere alla nomina dei Soci Delegati alla Assemblea Generale ed alla nomina  dei Comitati delle Zone Soci.
Con lo sconto a Leolandia Per i soci di Coop Vicinato Lombardia una nuova convenzione con il parco divertimenti che offre tante novità ai visitatori grandi e piccoli
se acquisti su www.leolandia.it trovi i biglietti a par- tire da € 13,50 (ma attenzione: lo sconto è fruibile solo sui biglietti a data fissa pre-acqusitabili sul sito www.leolandia.it inserendo il codice CooPs15. La di- sponibilità è limitata). E ci sono grandi novità in arri- vo per la riapertura di Leolandia! Leolandia infatti ha riaperto nei giorni scorsi e al suo interno ha preso vita il Mondo di Peppa Pig, il cartone animato più amato della tv. Ad attendere grandi e piccini troverete poi il divertimento di 39 attrazioni, tra cui l’Area Animali (acquario, rettilario e fattoria), l’affascinante Minitalia e un ricco calendario di spet- tacoli e animazioni e tante giostre per grandi e piccini. Inoltre, durante tutti i weekend del 2015 oltre al gran- de successo Avventura, arrivano 4 nuovi appunta- menti: l’Allegra Fattoria, con la scoperta dell’affasci- nante mondo dei pappagalli di Leolandia; Fiesta al saloon, per vivere il west a suon di musica messicana; Assalto al Galeone, la nuova avventura piratesca e La bussola del Mare per scoprire la vera storia della pira-
tessa Mediterranea. Cosa aspettate a iniziare il divertimento? Andate subito su www.leolandia.it e digitate il codice sconto CooPs15* per avere lo sconto riservato ai soci Coop.
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ed attrezzature alle scuole del suo territorio per un valore di 64.695 euro. I premi scelti dalle scuole tra i 70 prodotti presenti nel catalogo so- no stati sia articoli multimediali,
sia prodotti di cancelleria; anche quest'anno, il premio maggior- mente richiesto è stato la carta per fotocopie Viviverde. Nello speci- fico, Coop Lombardia ha donato alle scuole del proprio territorio 1.780 kit risme Viviverde, 385 kit colori Giotto, 474 notebook e 467 sistemi audio portatili. Non solo, grazie ai nostri Soci e clienti, ab- biamo anche distribuito 220 kit DAS per modellare, 196 notebo- ok ultra leggeri e 11 O kit pulizia contenenti sacchetti per la spazza- tura e carta igienica. Fa riflettere la consapevolezza che queste tipo- logie di premi appartengano a tre aree ben rappresentative di altret- tanti diversi ambiti di "emergenza" dell'attuale situazione delle scuole italiane: rappresentano infatti ne- cessità legate sia al mondo della strumentazione multimediale, sia a necessità legate alla mancanza di strumentazione didattica e di can- celleria di uso quotidiano.
Da Coop un aiuto con- creto alle scuole che otterranno così la strumentazione necessaria per supportare la propria didatti- ca e per migliorare realmente la qualità delle quotidiane attività di insegnamento. Le scuole a cui sono arrivati contributi sono sta- te 4.072, in tre regioni. I premi donati sono stati oltre 17.800 per un valore che supera i 2.900.000 euro. In Lombardia, Coop Lom- bardia e Coop Vicinato Lombar- dia hanno donato rispettivamen- te 6.637 e 431 premi, in Piemonte Novacoop ha donato 6.733 pre- mi, Coop Liguria ha distribuito alle scuole del proprio territorio 4.013 premi. Il valore dei pre- mi elargiti in Lombardia è pari a 1.148.000 euro, in Piemonte ha superato il milione di euro, men- tre i premi donati in Liguria corri- spondono a 600.000 euro. Anche Coop Vicinato ha fatto la sua parte, distribuendo materiale
Un aiuto concreto a oltre 4000 scuole
Grazie all’impegno della cooperativa, gli studenti di due classi seconde e di una terza della locale scuola media hanno potuto fruire dell’intervento della cooperativa Pandora per riflettere sui temi della sostenibilità e della tutela ambientale. I temi affrontati sono stati l’importanza della salvaguardia delle risorse idriche, con il percorso “Acqua di casa mia” con le classi seconde e la biodiversità con “Il mondo è bello perché è vario” con la terza. Il punto vendita è stato coinvolto attraverso una spesa simulata effettuata dai ragazzi che ha fornito ampio materiale di approfondimento e riflessione per gli incontri in classe. tutte le classi sono state accolte dal presidente della Cooperativa di bre mbilla, Lorenzo salvi ed anche il personale del punto vendita non si è sconvolto per la pacifica “invasione” dei
ragazzi, anzi, si è dimostrato molto disponibile e accogliente. Il percorso è continuato a scuola e ha avuto una ricaduta anche sulle tradizionali attività didattiche tanto che stato oggetto di rielaborazioni successive da parte dei singoli alunni. Coop è impegnata ormai da 35 anni nelle attività di educazione al consumo consapevole che si rivela tanto più importante in periodi di crisi, che ci costringe a mettere in discussione anche i nostri modelli di sviluppo. saper scegliere con un occhio al portafogli, ma anche alla limitazione degli sprechi, alla sostenibilità ambientale ed al rispetto del pianeta, casa comune, è importante per le giovani generazioni che possono riportare l’esperienza e le riflessioni condivise anche nelle loro famiglie.
EdUCazIonE aL ConsUmo a BrEmBILLa La CampanELLa sUona aLLa Coop
coop informa8
fornire cibo e creare prodotti, e l’assorbimento della nostra anidride carbonica era ben all'interno del bi- lancio della Terra. Ma a metà degli anni 1970, abbia- mo attraversato una soglia critica: il consumo umano ha iniziato a superare quello che il pianeta potrebbe riprodurre. Al ritmo attuale ci servirebbe una terra e mezza, ma ne abbiamo a disposizione solo una! La pressione demografica, l'aumento del consumo di carne, l'utilizzo di terreni agricoli per la produzione di biocarburanti, il consumo di suolo e il land grab- bing, impongono una riflessione anche sulle nostre abitudini alimentari. La produzione di cibo è, infatti, messa in seria di- scussione dal rapido declino di acqua, energia e ma- teriali, dal degrado del territorio e degli ecosistemi agricoli. Questi i temi che sono stati affrontati dalle classi che hanno partecipato al progetto “Sette miliardi nello stesso piatto”. Quattro incontri, di cui uno alla Co- op, come sempre utilizzata come laboratorio didat- tico, per riflettere sulla sostenibilità dei nostri con- sumi alimentari. Attraverso schede guida, si indaga su origine delle materie prime, varietà e prezzo. L’a- nalisi delle singole filiere consente di rilevare i pas- saggi più o meno sostenibili dal punto di vista socia- le ed economico. Il successivo approfondimento in classe consente di individuare prodotti con sosteni- bilità “critica” sui quali i ragazzi allestiranno un pro- cesso, predisponendo atti e testimonianze a soste- gno dell’accusa o della difesa. Uno dei “processi” sarà ospitato proprio in expo (vedi box sottostante).
L’educazione al consumo consapevole e al- la cittadinanza attiva quest’anno non va in vacanza ma si trasferisce all’interno dell’exhibition area dove verrà allestita, per tutta la durata dell’Expo, l’aula del futuro, uno spazio studiato per condividere, speri- mentare e acquisire maggiore consapevolezza su te- mi anche complessi con l’aiuto delle tecnologie. Lavagne multimediali, tablet, connessioni veloci consentono ai ragazzi, nativi digitali a differenza del- la maggior parte dei loro insegnanti, di sfruttare al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a dispo- sizione. Gruppi organizzati di studenti, dai più picco- li ai più grandi, ma anche di adulti, potranno essere ospitati nell’aula che presenta una struttura modu- lare, adatta al lavoro di gruppo, all’approfondimento ed allo scambio. I temi sono quelli consolidati dell’educazione al con- sumo consapevole: cibo, culture, identità, sostenibi- lità, dignità del lavoro. Un tema in particolare sarà approfondito nell’aula: come nutrire adeguatamente una popolazione mon- diale sempre più numerosa con una terra che “non ce la fa più”. Ogni anno l’Overshoot Day (il giorno in cui l’umanità esaurisce le risorse producibili in un intero anno) arretra: nel 1993 era il 21 ottobre, nel 2013 era il 20 agosto, nel 2014 il 19 agosto. Questo marcatore annuale ci indica che stiamo vivendo al di sopra dei nostri mezzi e sostanzialmente misura il divario tra la nostra domanda di risorse e quanto il pianeta può fornire. Nel corso della storia, l'umanità ha utilizzato le risorse del pianeta per costruire città e strade, per
dI VALERIA MALVICInI
expo, nell'aula del futuro si parla di sostenibilità
L’evento conclude il progetto con le scuole secondarie di secondo grado della Lombardia, della Liguria e del Piemonte. Più di 40 classi si sono impegnate durante l’anno scolastico 2014/2015 nel percorso “sette miliardi nello stesso piatto” approfondendo le problematiche derivanti dallo sfruttamento delle risorse, con particolare attenzione alla produzio- ne di cibo e alla sostenibilità dei nostri consumi alimentari in un mondo sempre più affollato.
Il processo avrà come imputato il mais utilizzato come “prodotto simbolo” per analizzare i rapporti tra cibo-sostenibilità-sicurezza alimentare-economia globale-ruolo delle comunità locali. Ragazze e ragazzi provenienti da classi e territori diversi si confronteranno nei ruoli di accusa e difesa con l’obiettivo di: analizzare criticamen- te le diverse tesi e i differenti punti di vista, basando i loro interventi su documenti e fonti credibili; appro- fondire casi concreti di buone
20 maggIo 2015: processo al mais
maggio 2015 coop informa
pratiche; stimolare la presa di coscienza sul fatto che la possibilità di cambiamento dipende anche dalle nostre scelte di consumo e dai nostri stili di vita. Alla giuria, presieduta dal Presidente del Cesvi Giangi Milesi, econ la partecipazione straordinaria dell'attrice Margherita Antonelli in qualità di cancelliere, il compito di stilare il verdetto che terrà conto, oltre che delle prove prodotte, anche dell’impegno e della performance dei partecipanti.
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Da dicembre 2014, più un’appendice relativa alle carni che partirà dal prossimo mese di apri- le, è entrato in vigore il nuovo re- golamento della Commissione eu- ropea (il 1169/2011) relativo alle etichette dei prodotti alimentari. Anche se non sempre noi consu- matori dedichiamo tutto il tempo che sarebbe necessario a leggere le informazioni riportate sulle confe- zioni, resta il fatto che le etichette sono fondamentali alleate proprio di chi acquista. Sono una luce che si accende su cosa c’è dentro a quel che stiamo comprando, di cosa è
fatto, dove è stato prodotto, quali sono i suoi valori nutrizionali, ec- cetera eccetera. E questa luce può essere più o meno intensa, più o meno velata da ombre, ovvero da omissioni o scorciatoie che, a vol- te, i produttori usano per aggirare qualche dettaglio sui loro prodotti. Da questo punto di vista il regola- mento dell’Unione Europea segna sicuramente un passo avanti che aumenta la trasparenza. Anche se, realtà come ad esempio Coop, ciò che il regolamento Ue impo- ne oggi lo facevano già da diverso tempo. Comunque, proprio per
aiutarvi quando andate a fare la spesa, ecco un riassunto dei punti più importanti previsti dalla nuo- va normativa sulle etichette. scritte più leggibili sulle etichette Per la prima volta è stata definita la dimensione minima dei carat- teri tipografici delle etichette, che devono essere di almeno 1,2 mm (0,9 mm per le confezioni più pic- cole). Quando la superficie del- la confezione è inferiore a 10 cm quadrati è sufficiente riportare la denominazione dell'alimento,
Quel che ci dice l'eticHetta... Le nuove norme europee sui prodotti alimentari
dI dARIo GUIdI
10 coop informa
Coop: "tEmI sU CUI sIamo da annI" e SULLe MaTerie priMe diCiaMo TUTTo “Per quanto riguarda il mondo dei prodotti a marchio Coop, le modifiche e i vincoli introdotti dal regolamento europeo sull’etichettatura, che pur riteniamo segnino un passo avanti per l’insieme del mercato, non rappresentano per noi una novità. si tratta di cose che già facevamo e di informazioni che erano presenti sui nostri prodotti, dalla tabella nutrizionale alle indicazioni sul tipo di oli e grassi utilizzati oppure sulla presenza di potenziali allergeni. Certo il regolamento Ue contiene precisazioni, specifiche tecniche, ma nel merito dei contenuti importanti per il consumatore la sostanza è quella che ho detto. E ovviamente su aspetti del regolamento che stanno giustamente suscitando critiche, come l’indicazione dello stabilimento di produzione, che ora diventa facoltativa, noi continueremo a indicarla in una forma completa e trasparente”. Parola di domenico brisigotti, direttore del prodotto a marchio di Coop Italia. Ma nel ragionamento di brisigotti e nell’impegno di Coop c’è molto di più di quanto non sia presente nelle normative attuali: “Per noi la trasparenza è un aspetto
fondamentale. dare informazioni complete, chiare e il più possibile esaustive ai consumatori è un impegno su cui lavoriamo da anni. Per questo, anche alla luce del fatto che l’etichetta è uno spazio limitato che non può contenere fisicamente più di tante indicazioni, pena il diventare qualcosa di illeggibile, noi abbiamo portato avanti, già dal 2013, un impegno che ci mette all’avanguardia, grazie anche alle possibilità offerte dal Web e da Internet cui un numero sempre più alto di consumatori ha accesso costante. Alludo al nostro progetto sulle origini (www.cooporigini.it). si tratta di un sito attraverso il quale tutti possono andare a scoprire, prodotto per prodotto (ne abbiamo inseriti più di 1.400), da dove vengono i suoi ingredienti principali. basta inserire il nome o il suo codice Ean e si ha la risposta. siamo stati i primi in Europa a fare una cosa del genere e ritengo davvero sia un passo avanti importante perché certo è importante sapere, come ci deve dire l’etichetta, dov’è lo stabilimento e chi è responsabile della produzione, Ma la cosa fondamentale è sapere quali sono gli ingredienti e da dove vengono”.
continua a pagina 12 >
l'elenco degli allergeni, il peso net- to e il Tmc o la data di scadenza. L’elenco degli ingredienti può es- sere indicato anche con altre mo- dalità (ad esempio negli stand di vendita) e deve comunque essere sempre disponibile su richiesta del consumatore.
data di scadenza Su ogni singola porzione (e non più solo sulla confezione esterna) deve essere riportata la data di sca- denza. La data di congelamento deve essere indicata su carne, pre- parazioni a base di carne e sui pro- dotti non trasformati congelati a base di pesce.
tabella nutrizionale Negli alimenti confezionati deve essere presente una tabella nutri- zionale obbligatoria con sette ele- menti (energia, grassi, acidi gras- si saturi, carboidrati, zuccheri,
proteine e sale) riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto, che potrà esse- re affiancata dai dati riferiti ad una singola porzione o unità di con- sumo. Per sostanze come il cole- sterolo è vietata l’indicazione. La norma prevede invece che possa- no essere aggiunte informazioni volontarie (es. per le fibre, nella ta- bella o gli Omega 3, nel campo vi- sivo). Per i prodotti a marchio Co- op questa è una cosa già presente da anni.
Allergeni Le sostanze che provocano aller- gie o intolleranze (come ad esem- pio contenenti glutine, sedano, crostacei, anidride solforosa, ara- chidi, frutta a guscio, uova, pesce, soia, latte e prodotti a base di latte, eccetera) devono essere evidenzia- te graficamente nella lista degli in- gredienti. Anche mense, ristoran- ti e le attività di somministrazione
di alimenti e bevande dovranno comunicare specificamente gli allergeni, tramite adeguati sup- porti (menù, cartello, lavagna o registro), accessibili e visibili alla clientela. Sui prodotti a marchio Coop è da tempo presente una fra- se volontaria che specifica la pos- sibile presenza di alcune di queste sostanze. origine per carni suine, ovi-caprine e pollame Dal prossimo mese di aprile 2015 dovranno essere indicate in eti- chetta luogo di allevamento e di macellazione di carni diverse da quella bovina (dopo l'emergenza mucca pazza è da anni già previ- sto l'obbligo di indicare questi ele- menti per i bovini).
Altre indicazioni sull'origine L'informazione sull'origine del
11maggio 2015 coop informa
prodotto è obbligatoria anche quando la sua omissione possa in- durre in errore il consumatore, ov- vero quando il paese o il luogo di provenienza di un alimento non sia lo stesso del suo ingrediente primario. Una precisazione utile a ostacolare il fenomeno dell'Italian sounding, ossia alimenti presenta- ti come made in Italy ma fabbricati altrove. Su diversi prodotti Coop indica volontariamente la prove- nienza di questo ingrediente pri- mario (es. 100% di latte italiano per un formaggio). scompare la scritta "oli vegetali" Non si potrà più utilizzare la dici- tura generica di "oli vegetali" dietro cui ci può essere l'utilizzo di gras- si tropicali (come olio di palma, di cocco o di cotone). Va quindi in- dicata con precisione l’origine ve- getale specifica dell'olio usato nel- la lista ingredienti. Così, "olio di palma" od “olio di cocco” dovran- no essere elencati in etichetta in
modo trasparente. Inoltre, se gli oli o i grassi adoperati sono stati idro- genati, è obbligatorio apporre la di- citura "totalmente o parzialmente idrogenato", a seconda dei casi. Sui prodotti a marchio Coop l’indica- zione dell’origine botanica degli oli è una cosa già presente da tempo.
Responsabile etichettatura Va indicata la sede "dell'operato- re alimentare responsabile delle informazioni sul prodotto", cioè dell’operatore con il cui nome o ragione sociale è commercializ- zato il prodotto (cioè Coop per i prodotti a marchio). Dovrà essere indicato in modo completo con anche l'indirizzo completo di nu- mero civico.
La questione della sede dello stabilimento L'indicazione della sede legale del produttore, però, non va confu- sa con quella dello stabilimento di produzione, prima obbligatoria
per la legge italiana (la 109 del 1992) ma che ora diventa facolta- tiva e sarà ancora apponibile con l'unica accortezza di non ingene- rare confusione nel consumato- re. Coop ha deciso di mantenere sulle proprie etichette la presen- za dell’informazione sullo stabili- mento nonché il riferimento vo- lontario al produttore.
Pesce In etichetta (per il pesce la norma- tiva sulle etichette dipende dal re- golamento 1379 del 2013) dovrà comparire sia il nome scientifico del pesce che quello commerciale, l’indicazione dettagliata del luogo di pesca, il tipo di attrezzi di pesca utilizzati per la cattura e se il pro- dotto è stato scongelato. Poi rima- ne l’obbligo di indicare se pescato in mare, in acque dolci o allevato.
surgelati In caso di carne, preparazioni a base di carne, prodotti non tra- sformati a base di pesce congelati
Le indicazioni relative a un prodotti ittici, dove è specificato il luogo di pesca e anche con che attrezzi è stata effettuata la cattura
Così Coop indica di essere responsabile dell'etichettatura, ma nel contempo mantiene l'indicazione completa sul produttore con tanto di indirizzo dello stabilimento
Ecco cosa trovi nelle etichette dei prodotti Coop
La nuova tabella nutrizionale con i dati per l'intera confezione e per porzione. Ad es. la specifica dei dati sui grassi monoinsaturi e polinsaturi è una aggiunta volontaria, così come quella degli omega 3 che però, per le norme UE, non possono stare nella tabella
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occorre indicare la data di congela- mento. Invece, nel caso di alimenti che sono stati congelati prima del- la vendita e sono venduti deconge- lati, la denominazione dell'alimen- to deve essere accompagnata dalla dicitura "decongelato". Preparati a base di carne e pesce Per quanto concerne i prodotti e le preparazioni a base di carne sotto- forma di tagli (anche da arrosto), fette, porzioni di carne o carcas- se, la denominazione dell’alimen- to comprende l’indicazione del- la presenza di acqua aggiunta se quest’ultima rappresenta più del 5% del peso del prodotto finito. Un’analoga disposizione si appli- ca anche ai prodotti della pesca e ai prodotti preparati della pesca in- teri o sottoforma di tagli, fette, por- zioni e filetti.
sostituzione ingredienti normalmente attesi Per gli alimenti che contengono
ingredienti sostitutivi diversi da quelli che il consumatore si atten- de, gli ingredienti sostitutivi devo- no essere resi ben visibili a fianco del nome del prodotto, in caratte- ri simili a quelle del nome legale dell'alimento (es. se al posto di ca- cao si usa burro di arachidi).
Insaccati Per i salumi insaccati va indicato chiaramente se il budello non è commestibile.
Caffeina Nelle bevande ed "energy drinks" contenenti un tenore di caffeina superiore ai 150 mg/l va riporta- ta in etichetta la scritta "Tenore elevato di caffeina" con l'aggiunta (nello stesso campo visivo) dell'av- vertenza: "Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento".
Vendite via web Un’altra novità riguarda per la pri- ma volta la vendita di alimenti sul
web. I consumatori dovranno di- sporre di tutte le informazioni ob- bligatorie per legge (come nome dell'alimento, lista ingredienti, al- lergeni, quantità netta, ecc.) prima della conclusione dell'acquisto, ad eccezione della data di scadenza o simili, che invece potranno es- sere fornite insieme alla consegna dell'alimento.
Prodotti esentati Esistono alcune tipologie di pro- dotti esonerati dagli obblighi di etichettatura nutrizionale che ab- biamo sin qui descritto. Si tratta dei prodotti ortofrutticoli freschi, le farine, le acque, aromi, spezie, erbe, dolcificanti, gomme da ma- sticare, integratori alimentari, ecc. Sono altresì esclusi dall’obbligo di etichetta nutrizionale i prodotti preincartati (gli alimenti porzio- nati dai reparti interni del super- mercato, per intenderci) e quelli contenuti in confezioni piccole, con superficie inferiore ai 25 cen- timetri quadrati.
Questa è l'indicazione relativa alla corretta conservazione di prodotti surgelati nel congelatore
Questo logo indica che il prodotto è stato testato e approvato da parte dei soci
Ecco il logo relativo alla certificazione sA8000 contro ogni tipo di sfruttamento
Questa è l'indicazione relativa al corretto smaltimento dell'imballaggio dei prodotti
Questo logo indica quanto movimento è necessario fare per smaltire le calorie assunte
La lista degli ingredienti nella quale sono evidenziati in neretto le sostanze che possono produrre allergie. Alla fine Coop aggiunge volontariamente anche l'indicazione su possibili tracce di altre sostanze
Il numero verde di Coop Italia a cui chiedere informazioni su tutti i prodotti a marchio
13maggio 2015 coop informa
contro il quale abbiamo lanciato una petizione su Change.org (il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade) che in meno di due mesi ha raccolto centomila firme. Vale la pena aggiungere, al propo- sito, che Coop Italia é stato il pri- mo gruppo a rispondere al nostro appello verso la riformulazione dei prodotti, in ottica di sosteni- bilità e salute. Infine ma non da ultimo, sono stati fatti alcuni pas- si avanti sul fronte dell'indicazio- ne d'origine. Così, a partire dal 1° aprile 2015 avremo anche la pos- sibilità di conoscere l'origine (Pa- ese di nascita, allevamento e ma- cellazione) delle carni di origine suina, avicola, ovina e caprina". Quali sono i punti critici su cui lavorare per migliorare la nor- mativa attuale? Bisogna anzitutto riordinare il si- stema europeo delle regole, affol- lato di normative di settore che spesso si sovrappongono a quelle generali. Ci troviamo perciò in un vero ginepraio la cui conoscenza e comprensione da parte dei con- sumatori, ma anche delle autori- tà di controllo e degli operatori di
A Dario Dongo, do- cente universitario, fondatore di www.greatitalianfoodtra- de.it (portale in 8 lingue dedi- cato a promuovere la cultura ali- mentare italiana nel mondo) e autore dell'ebook “L'Etichetta” (disponibile su www.ilfattoa- limentare.it), abbiamo chiesto un giudizio generale sulla nuova normativa europea relativa alle etichette. "L'elefante ha partorito un topoli- no. - esordisce Dongo - Nel sen- so che, dopo dieci anni di lavori preparatori, il legislatore europeo non è stato in grado di andare ol- tre una lieve revisione della pre- cedente 'direttiva etichettatura' e di quella relativa all'etichettatura nutrizionale. Il topolino ha co- munque alcune virtù: anzitutto é definita un'altezza minima dei caratteri delle informazioni ob- bligatorie in etichetta, così non avremo più bisogno della lente d'ingrandimento per fare la spe- sa; viene finalmente fatta luce sulla natura specifica degli oli e grassi vegetali utilizzati. Si svela perciò il diffuso utilizzo di palma,
Intervista a Dario Dongo: "Alcuni passi avanti ci sono stati, come per gli oli vegetali, ma c'è ancora troppa confusione tra le legislazioni dei diversi paesi membri. E per tutelare il made in Italy serve molto di più"
"Le norme sulle etichette? Un topolino con alcune virtù"
settore, é a dir poco problematica. Per le stesse ragioni, bisogna met- tere un freno alla legislazione con- corrente dei Paesi membri, i qua- li grazie al nuovo regolamento possono liberamente aggiungere notizie obbligatorie in etichetta, col duplice effetto di complicare la vita alle piccole imprese e con- fondere i consumatori. Un esem- pio per tutti, i simboli nutrizionali in Nord Europa: Svezia Finlandia Norvegia e Danimarca applicano una "serratura verde" su prodotti che rispondano a determinate ca- ratteristiche, l'Olanda usa invece un simbolo dalla forma di "smile" sulla base di criteri diversi, il Re- gno Unito i semaforini in ragione di algoritmi ulteriori. Se questo é il Mercato interno, siamo fritti! Anche alla luce dell'evoluzione tecnologica come sarà l'etichet- ta del futuro? C'è da sperare che almeno parte delle informazioni potrà venire trasferita su un "databar" leggibi- le con strumenti ottici disponibi- li a scaffale, come già avviene da Ikea su alcune merci non alimen- tari, ovvero con smartphone. Ciò
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faciliterebbe la lettura delle notizie davvero essenziali - come la deno- minazione di vendita, la lista in- gredienti, il termine di durabilità, la quantità - e perciò semplifiche- rebbe la vita ai consumatori che non abbiano voglia di perdersi tra mille diciture. Gli standard inter- nazionali sono già avanti e l'Italia è uno dei pionieri in tal senso, grazie a GS1-Italy (Indicod-ECR) che lo scorso anno ha soffiato la 40a can- delina sul codice a barre. A livello normativo le premesse ci sono, ba- sterebbe decidere di darvi applica- zione con un provvedimento della Commissione europea in accordo con gli Stati membri. Quanto e come i consumatori davvero leggono le etichette? Posso soltanto esprimere una sen- sazione personale che trae spun- to dai feedback dei nostri lettori, e dai rapporti con le associazioni dei consumatori. L'impressione è quella che l'attenzione dei consu- matori italiani verso le etichette alimentari, e in particolare verso la lista degli ingredienti, sia effet- tivamente aumentata nel corso degli ultimi anni. Un segno posi- tivo nella direzione del consumo consapevole. L'etichetta in che misura serve a tutelare il made in Italy? Purtroppo la nuova etichetta non tutela per nulla il made in Italy, anzi lo confonde deliberatamente con il 'Made wherever'. Il governo italiano infatti ha fatto decadere la norma nazionale che già dal 1992 aveva prescritto l'indicazione del- la sede dello stabilimento sulle eti- chette dei prodotti italiani. Un ve- ro peccato, anzi peggio.
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Qualche giorno fa, in autostrada, ho sorpassato due file di camioncini della Coca Cola, rossi e bianchi, eleganti. Mi ha colpito il mot- to che campeggiava su tutti: “Mangia con me”. Una frase semplice, che ricorre ovunque: blog, siti Facebook, trasmissioni radiofoniche. Però mi ha colpito per la sua efficacia e per l’intelligenza del messaggio. Non voglio fare pubblicità alla Coca Cola (non ne ha certo bisogno…) ma credo valga la pena spendere due parole per spiegare, anzitutto a me stesso, perché ho trovato riuscitissima la formula (che magari esiste da chissà quando, ma prima non l’avevo notata). L’idea di fondo è la convivialità. “Mangia con me” è il classico invito a condividere il cibo, a trasformare l’atto nutrizionale in rito sociale, occasione di scambio, di chiacchiera, di esperienza umana. Detto da una bottiglia, “riscalda” il rapporto. Non è più (solo) la bevanda da comprare e da bere, ma un amico, o un’amica, che chiede compagnia. Il messaggio commerciale guadagna in seduzione, non ha più la freddezza della com- pravendita ma il calore dell’invito. Ti mette alla pari della bottiglia, o per meglio dire, mette la bottiglia alla pari di te. Ma soprattutto, questo messaggio include la bottiglia in un “sistema” che la rende necessaria. Non si tratta più di bere qualcosa di fresco perché si ha sete, o di prendere qualcosa al bar, distrattamente magari, mentre si parla con gli amici. “Mangia con me” è un invito che presume la presenza della bottiglia duran- te il pasto, che appunto è un “sistema”, un insieme di gesti non casuali né occasionali, ma legati l’uno all’altro da un filo sottile e solidissimo. Ogni piatto è composto di ingredienti che si chiamano l’un l’altro, oppure si respingono: la pasta chiama il parmigiano, respinge la polenta; l’arrosto chiama il rosmarino, respinge il basilico. Sono le “associazioni ali- mentari” di cui parlava un grande storico francese, Fernand Braudel, sottolineando la necessità, per chi studia la cultura dell’alimentazione, di non concentrarsi sul singolo ingrediente o sul singolo prodotto, ma sulle combinazioni – le “associazioni” appunto – che si realizzano fra loro. Inol- tre, mangiando si beve, e non qualsiasi cosa, o più cose assieme: se bevi vino non bevi birra, né tè, né Coca Cola. Nella struttura del pasto una bevan- da ci vuole, e “Mangia con me” ci invita a scegliere quella, non un’altra bevanda. Ciascuno sceglierà ciò che vuole, ma intanto il messaggio è chiaro ed efficace. Vuol dire: prendimi con te, fa’ di me un compagno della tua tavola. I messaggi pubblicitari funzionano quando riescono a uscire dalla dimen- sione “tecnica” del mangiare e del bere, per coinvolgere l’emotivi- tà, i sentimenti, gli affetti che sempre circondano e accompagnano questo benedetto gesto quotidiano.
"Mangia con me" il cibo è sistema
di Massimo Montanari docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, Università di Bologna
cibo è cultura
"Un supermercato socia- le – lo ha più volte definito Mar- co Pedroni, presidente di Coop Italia – riempito dei nostri valo- ri, non una macchina funzionale pensata principalmente per ven- dere com'è oggi. Più simile, piut- tosto, a un mercato medievale re- cuperato e rivisitato in un futuro come piacerebbe a noi che fosse: equo, solidale, una sorta di piazza libera e aperta. Un mix tra storia, tradizione e futuro". Togliendo la "e" finale alla parola "sociale", ecco crearsi un'altra sin- tesi estrema, ma efficace. Il proto- tipo del Supermercato del Futuro ambientato nel 2050 – che vedre- mo a Expo Milano 2015 – diven- ta infatti "social", cioè condiviso, interattivo, "un luogo di scambio aperto a tutti. Immaginate una specie di AirBNB dei prodot- ti, trasposizione delle dinamiche 'peer-to-peer', o 'alla pari', emerse
Social Food expo, il padiglione del cibo del futuro visto da Coop
dI CLAUdIo stRAno
La tecnologia al servizio dell'uomo, con tanta informazione e interattività per un rapporto più consapevole e trasparente con ciò che mangiamo. A Milano Coop ha presentato il suo Future Food District. Pedroni: "È così che vorremmo fare la spesa nel 2050". Ratti: "Una sperimentazione vera, non una futile previsione del futuro"
negli anni nel mondo della rete". Il pensiero è un "tag" abbastanza riconoscibile di Carlo Ratti, il giovane architetto e ingegnere di- rettore del Mit Senseable City La- boratory di Boston, che con il suo studio ha operato la fusione tra i contenuti e i valori di Coop e un mondo, appunto, fatto di idee, de- sign e nuove tecnologie applicate al servizio dell'uomo. Il guru delle "smart cities" è parti- to, per il suo lavoro – in questi due anni "nei quali ci siamo confron- tati correggendosi in corsa" – da uno spunto iniziale del 2013 (il supermercato organizzato per fi- liere) fornito da un gruppo di gio- vani cooperatori vincitori di un contest di Scuola Coop. Assieme agli esperti Coop, Ratti ha quin- di sviluppato "una tecnologia che non c'era, per raccontare i pro- dotti in un modo diverso, incon- trarsi e condividere le esperienze
reciproche". Il risultato è ormai in dirittura di arrivo e sarà, dicono tutti, sorprendente. Il padiglione del Distretto del cibo è stato uno dei primi ad essere completato perché fa parte delle infrastruttu- re realizzate da Expo e i contenu- ti ora sono già visibili a chi butta l'occhio. Nel supermarket, ad esempio, le vie delle filiere comunicano a col- po d'occhio informazioni sul pro- cesso di lavorazione dei prodotti. E le etichette "aumentate" pensate da Carlo Ratti Associati sono "in- telligenti", sì, ma non troppo, in modo che il consumatore non si smarrisca nel mare delle informa- zioni. "La nostra è una sperimen- tazione vera, non un laboratorio – sottolinea Ratti – e tanto meno un futile esercizio di previsione del futuro che sarebbe destinato co- me tanti altri, basta guardarsi in- dietro, quasi sempre a fallire".
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Coop & innovazione Con una superficie di 2.500 metri quadri, il Supermercato del Futu- ro in cui innovazione e coopera- zione viaggiano insieme, sarà il fulcro del Future Food District, il Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri complessivi nel cuore del sito espositivo me- neghino, in zona Cascina Merlata (incrocio meridionale tra cardo e decumano), che aprirà i battenti il 1° maggio e li chiuderà il 31 otto- bre. Per inciso, sarà "una delle aree più attrattive per i visitatori e per i media", assicura l'amministratore delegato di Expo 2015 Giusep- pe sala, che ha seguito il percor- so tappa dopo tappa rimanendo sorpreso anche lui, confida, "dal- la capacità di Coop di modificare e adattare il suo progetto in corsa". Il padiglione è stato ufficialmen- te presentato nel centro di Mila- no da Coop che è, lo ricordiamo,
Distribution Premium Partner della Esposizione Universale non- ché l'unica catena della grande di- stribuzione italiana che ha credu- to e investito (per un valore reale intorno ai 15 milioni di euro, pun- tualizza Pedroni) in questa vetri- na di idee e del made in Italy lun- go la catena del cibo, "trovandovi perfetta adesione con la storia e i valori di Coop: dalla trasparenza alla genuinità del cibo al suo con- sumo consapevole". A riprova della visione internazio- nale e del ruolo che il movimento cooperativo si è assunto nel de- clinare il tema "Nutrire il pianeta, Energia per la vita", in giugno sa- rà organizzato un grande meeting con i vertici delle organizzazioni cooperative di consumo europee e di oltreoceano. Lo ha annun- ciato Enrico Migliavacca, vice- presidente vicario di Ancc/Co- op. L’area tematica aprirà dunque
L'AD SALA "ALL'ALTEZZA DELLE NOSTRE ATTESE" "Il modo in cui la tecnologia si sposa oggi con gli alimenti e il cibo rappresenta una declinazione perfetta del tema di Expo". Ha speso parole di elogio per il lavoro svolto Giuseppe sala. Il commissario unico dell'Esposizione, ha trovato con Carlo Ratti la visione internazionale che cercava e nella partnership con Coop contributi e risposte senz'altro all'altezza delle attese. di "valore aggiunto" ha parlato così sala sottolineando la "ricchezza di suggestioni ed esperienze che quest'area tematica proporrà al grande pubblico". Expo può contare sull'apporto di una organizzazione come Coop estremamente rodata e radicata sul territorio. solo in tema di biglietti, Coop è riuscita a venderne finora 100 mila (dati di inizi marzo) e conta di arrivare a 200 mila per il 1° maggio. nell'accordo c'è l'impegno a staccarne 700 mila per Expo. "Avendo quasi completato la vendita dei pacchetti per i tour operator – ha detto sala – dobbiamo concentrarci ora sul nostro paese e la rete dei soci Coop ci sarà molto utile".
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LA "ExHIbItIon AREA"
Un viaggio nel futuro, tra insetti e fattorie del mare Qui sono attese 350 scolaresche. Ecco come prenotarsi
i BigLieTTi SCUoLa nella partnership Coop/Expo è compresa la richiesta fatta a Coop di distribuire attraverso la sua rete di vendita e il sito www.e-coop.it, un milione di biglietti d'ingresso alla manifestazione. I circa 8 milioni di soci Coop possono usufruire dei biglietti speciali ridotti del 30% (di cui abbiamo parlato diffusamente nei precedenti numeri di Consumatori) disponibili sia online che a punto vendita, mentre uno speciale biglietto rivolto a gruppi scolastici di almeno 15 studenti è acquistabile solo online. Il biglietto per scolaresche (Coop conta di portarne a Milano almeno 350) è venduto a soli 16 euro incluso un light lunch, che prevede tre opzioni di pasto: standard (panino, frutta, succo e acqua), vegetariano (cous cous, insalata greca e variante mediterranea per primo piatto) e senza glutine (nel piatto principale un formaggio fresco spalmabile con fermenti probiotici e minigrissini sensa glutine). L'acquisto del biglietto scuola avviene direttamente dal sito www.e.coop.it scaricando un file di prenotazione che va compilato e rinviato. A disposizione delle scuole anche un numero telefonico (051.596575) e un indirizzo email (ticketingscuole. [email protected]). Le classi in visita ad Expo potranno partecipare gratuitamente ai laboratori didattici nell'innovativa Aula del Futuro, collocata all'interno della Exhibition Area, che consente la didattica digitale e interattiva. Anche in questo caso occorre prenotarsi attraverso il sito www.progettieducativicoop.it, sezione "Coop in Expo", dove è scaricabile l'abstract delle attività proposte e la scheda di prenotazione che va rinviata all'inidirizzo [email protected].
Per ulteriori informazioni, tel. 02.66101754 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30
250 metri quadri "modulari" in cui le suggestioni di un futuro ancora lontano cercheranno di accrescere la consapevolezza del presente. Questo sarà la "Exhibition Area", una presentazione di diversi scenari ai quali si collega l'Aula del Futuro in cui saranno ospitate le classi coinvolte da Coop in percorsi educativi e interattivi. Ci sarà un laboratorio di nuova generazione, una specie di astronave con schermo panoramico per proiettarsi nei controlli di un domani ancora lontano sulla sicurezza alimentare. Un altro scenario incrocia il tema della scarsità di cibo in un mondo con 9 miliardi di bocche da sfamare. Per produrne a sufficienza, quando la terra non basta, possiamo immaginare, senza bisogno di cambiare pianeta, delle "fattorie del mare", strutture galleggianti in grado di produrre acqua potabile e alimenti. due gli esempi proposti a Expo: uno nasce dal Centro di ricerca sulla sostenibilità ambientale Mahre Center dell'Università di Milano bicocca, basato sulla tecnologia "floating system" (coltivazione idroponica di piante su supporto flottante); il secondo è una serra galleggiante, denominata Jellyfish barge, un progetto già sperimentato in un canale tra Pisa e Livorno dall'Università di Firenze. La Jellyfish barge riproduce il principio della dissalazione solare generando 150 litri di acqua dolce pulita al giorno.
CiBo poVero e paCKaging non mancheranno nella Exhibition Area le incursioni nel cibo sostenibile del futuro. Un apporto ricco e a basso costo di proteine, fibre, acidi grassi e oligoelementi potrà arrivare da animali a sangue freddo quali larve, vermi e altri insetti (1.900 le specie commestibili di cui già oggi si cibano 2 miliardi di persone al mondo), attraverso allevamenti facilmente realizzabli anche nei paesi più poveri. sul tema vedremo un importante contributo della società Umanitaria, storica fondazione milanese già presente a Expo 1906. Completeranno il percorso di visita i packaging sostenibili di bio-on, poliesteri biodregadabili anche in acqua, ottenuti da scarti e sottoprodotti senza sottrarre prezioso terreno coltivabile a scopi alimentari.
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LA "ExHIbItIon AREA"
Un viaggio nel futuro, tra insetti e fattorie del mare Qui sono attese 350 scolaresche. Ecco come prenotarsi
COSA CI OFFRE LA PIAZZA
Orti verticali e colture di micro-alghe La piazza, in mezzo al supermercato e alla Exhibition Area, è uno spazio di condivisione nel quale sperimentare nuove possibilità per l'agricoltura urbana e la produzione di cibo ed energia. Vedremo installazioni molto particolari. Ad esempio una "Vertical Farm", orti verticali su un progetto dell'Enea: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura idroponica su più livelli che nei sei mesi di Expo produrrà diversi tipi di ortaggi. Il Canopy di alghe,
soluzione di acqua e microalghe, darà invece biomassa con applicazioni in campo agro- industriale (ad esempio il biodisel). Ci saranno inoltre aiuole coltivate con erbe aromatiche utilizzabili anche come tavoli presso cui riposare o mangiare; chioschi in cui si preparano e vendono cibi e bevande; e un apparato di refrigerazione innovativo, chiamato Cloud Cast, che si attiva automaticamente al passaggio dei
scenari inediti sul futuro del retail e del consumo, sarà uno spazio di condivisione dove sperimenta- re innovative modalità di acqui- sto e scoprire nuovi cibi e nuove tecnologie produttive. Ma sarà anche una fucina di idee e una piazza disponibile per incontri e confronti tra chi ha a cuore le sor- ti di un pianeta sovrappopolato, sovraccarico di energia accumu- lata e deprivato di risorse.
L'esperienza di visita Già dal corridoio d'ingresso del format di vendita, che fornirà pre- ziose informazioni e proiezioni sulle reazioni di acquisto dei con- sumatori, prenderemo coscien- za di essere in un supermercato
visitatori, convogliando nuvole di vapore su di essi grazie a un sistema di valvole e sensori. nella piazza sarà presente anche un Vertical Plotter, un dispositivo che riporta in tempo reale, scrivendoli sulla facciata del padiglione, i dati relativi agli acquisti e all'affluenza all'interno del supermercato. RadioCoop farà da amplificatore di tutto ciò che succederà nel distretto del cibo del futuro trasmettendolo nei 1.200 punti vendita Coop.
Coop: una parete identitaria illu- strerà il concetto chiave della pro- prietà condivisa riassumendo la storia delle coop di consumo. Passato questo "surrogato" di ma- gazzino a riassortimento automa- tico veloce (doveva essere sotter- raneo, ma sotto Expo non è stato possibile scavare), una scala mo- bile ci condurrà in alto da dove si aprirà una vista degradante sulla Food valley, la vallata dei prodotti: saranno loro, disposti su gradoni e organizzati in cinque filiere pro- duttive (latte e derivati; tè, caffè e cacao; cereali e birra; carne e pe- sce; ortofrutta e vino), i principali protagonisti del Supermercato del Futuro in cui opereranno 40 di- pendenti di Coop Lombardia.
Prima di arrivare al piano supe- riore, su un mezzanino, incontre- remo un presidio di soci Coop e avremo altre info sul movimento cooperativo. Un altro incontro ravvicinato avverrà tra le corsie con YuMi (abbreviazione di "You and me"), un robot con braccia, vista e tatto capace di interagire con i clienti. L'assortimento sarà composto da 1.500 prodotti realizzati in stabi- limenti italiani (una novantina i fornitori coinvolti). "Semplice- mente sfiorandoli – spiega Car- lo Ratti – potremo interrogarli e ottenere tutte le informazioni che cambieranno la nostra esperienza di visita". Una esperienza che sa- rà anche di acquisto, piacevole e
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Nelle due immagini la serra galleggiante Jellyfish Barge. Sotto, il Bio-on
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IL CornEr LIBrErIa dEL sUpErmErCato dEL FUtUro
All’interno del supermercato del Futuro nasce un innovativo modello di libreria dedicata ai temi di Expo a cura della catena Librerie.coop, e bookrepublic, libreria online specializzata in ebook. oltre a integrare l’offerta del catalogo cartaceo con le possibilità del digitale, la libreria offrirà dei percorsi di lettura accessibili attraverso QR code lungo la visita del supermercato. "L’idea – spiega domenico Pellicanò, presidente di Librerie.coop – è che il contenuto dei libri, associati ai cibi esposti, sia un'ulteriore estensione di ciò che viene raccontato sui prodotti dai monitor che accompagneranno il visitatore tra i banchi. Un modello innovativo di libreria che gioca sull’integrazione tra il libro cartaceo e le tante possibilità che il digitale offre". La visita al supermercato si concluderà con uno spazio libreria dedicato ai temi di Expo a cura della catena Librerie.coop e di bookrepublic. La libreria proporrà a rotazione circa 5.000 titoli cartacei e oltre 30 mila titoli in formato digitale, in italiano e in inglese; titoli dedicati alla cultura del cibo nelle più diverse declinazioni: la saggistica di carattere divulgativo, incentrata sui temi dell’alimentazione, l’ecologia, la sostenibilità, il consumo critico e la cucina. nello spazio libreria saranno installati uno schermo touch e un video wall: qui il lettore potrà interagire con i libri digitali, leggerne l’anteprima, acquistarli e scoprire contenuti editoriali. All’interno del supermercato del Futuro, i visitatori incontreranno, all’inizio delle cinque filiere dedicate al cibo, altrettanti Qr code tematici. Attraverso questi link si potrà accedere, con smartphone e tablet, alla libreria digitale (www.libreriecoop.
bookrepublic.it) e scoprire e acquistare i migliori ebook sui temi legati ai cibi esposti, raccolti in percorsi di lettura realizzati dai librai di Librerie.coop e di bookrepublic. saranno infine organizzati nell’Aula del Futuro dell’Exhibition Area, eventi e presentazioni di libri che offriranno occasioni di dialogo ed incontro con gli autori e scrittori. Pensando ai visitatori di Expo, una collana di 10 guide turistiche in formato digitale inviterà alla scoperta delle chicche nascoste nelle più belle città italiane. L’ebook della guida dedicata a Milano sarà disponibile gratis sul sito della libreria per tutti i visitatori.
In anteprima per i Soci Coop, leggi il QR code per scaricare la guida su Milano gratis o visita la pagina bre.pub/gratis
L'Expo diventi un'occasione di crescita culturale
Gli italiani, coerenti col loro storico settarismo, si dividono ancora tra Guelfi e Ghibellini su tutti gli argomenti possibili, compreso lo sport, dal calcio ai sostenitori di Bartali o Coppi. Dal punto di vista scientifico questo atteggiamento, troppo ”sportivo” è inconcepibile ma quando scendiamo nel pratico la divisione (uno steccato se non proprio del filo spinato!) tra vege- tariani e carnivori, tra prodot- ti cosiddetti “naturali”, genuini o biologici, quasi in contrapposizione con qualsiasi moderna produzione tecnologica sono fonte di preven- zioni non giustificabili dal punto di vista scientifico. Le biotecnologie pongono dei pro- blemi etici e di sicurezza, tanto più in campo nutrizionale,
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di Eugenio del Toma presidente onorario dell’associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica
alfabeto alimentare
occorrono quindi misure cautelati- ve ma non per questo si può osteg- giare qualsiasi innovazione. Comunque, l’aver svincolato l’atto del mangiare dalla fame cronica e dalle carestie lo ha gravato di altri simboli, di ritualità e socialità che è forse giusto difendere pur se tra- scendono la finalità del nutrirsi. Il rifiuto di ogni “manipolazione”, non importa se migliorativa e figlia di strategie naturali già attuate empiricamente da generazioni di agricoltori, è radicata e ostentata come un valore culturale. Per un medico, invece, è difficile giustifi- care l’esaltazione del “natu- rale” ben oltre i suoi limiti reali e, viceversa, auspicare innovazioni farmacologiche (ad esempio la pro- duzione di analoghi dell’insulina,
di nuovi antibiotici, vaccini, ecc.) per poi respingere aprioristicamen- te qualsiasi trattamento rivolto a compensare la carenza di ferro del riso o a potenziare la resistenza ai parassiti di una specie vegetale, altrimenti destinata alla scomparsa o ad una eccessiva irrorazione di fitofarmaci. E’ doveroso proteggere gli alimenti tradizionali e la biodiversità dalla sopraffazione di una tecnolo- gia rivolta soprattutto al successo commerciale, ma non si può neppu- re ignorare che la tecnologia, una volta soddisfatto il principio di sicu- rezza, può “migliorare” o “creare” alimenti di significato preventivo (dietetici, probiotici, alimenti privi di glutine o di lattosio, cibi light o a ridotto contenuto di colesterolo e
acidi grassi saturi, ecc.), certamente utili in ogni fascia di età. L’appuntamento che l’Italia dovrà gestire con l’EXPO 2015 non può essere solo l’occasione per valoriz- zare al meglio i prodotti nostrani (spesso sapientemente lavorati ma non prodotti sul suolo nazionale) e dovrà avviare un confronto cultura- le su problemi di vasta portata, come la sostenibilità delle scel- te nutrizionali o degli sprechi nel mondo civilizzato. La partita non va limitata a una fiera di prodotti ma implica una crescita culturale in primo luogo degli stessi consu- matori, orientati non da suggestioni mediatiche ma dalla realtà scientifi- ca a salvaguardare il cibo e il gusto senza preclusioni assurde e col buonsenso necessario.
coinvolgente, della durata media prevista di 16-18 minuti, con 650- 700 compresenze giornaliere pre- viste nel punto vendita. "Il flus- so di visitatori che ci attendiamo toccherà punte di 30 mila perso- ne al giorno", stima Alessandro Mazzoli, direttore commerciale di Coop Italia.
450 schermi! Ci saranno 450 schermi a forni- re indicazioni al consumatore in due lingue (italiano e inglese) rac- contando la storia, le peculiarità, i contenuti valoriali del prodotto, con tanto di correlati nella logica dei moderni "social". "Sopra i tavoli inclinati, più bassi degli scaffali di oggi – spiega Ga- briele tubertini, direttore Si- stemi e Organizzazione di Coop italia, nonché coordinatore opera- tivo di Coop per Expo – abbiamo messo dei sensori di movimen- to simili a quelli di un Kinetic, il gioco per ragazzi. I sensori inter- cettano il consumatore davan- ti a ogni modulo che è fatto di 4 prodotti. Basterà un movimento
del braccio, e sullo schermo com- pariranno le informazioni, anche quelle poco accessibili che non si trovano in un'etichetta tradi- zionale". Una interazione tattile e dunque meno futuribile, invece, è prevista lungo le pareti dove ci saranno schermi touchscreen più grandi, intorno ai 20 pollici. A conclusione della nostra "visi- tor experience" ci sarà una grande DataViz, una parete video di 17 x
5 metri posta al di sopra della bar- riera casse. Rappresenterà in tem- po reale i dati relativi al punto ven- dita, come il numero dei visitatori, con quali prodotti interagiscono maggiormente, la top ten dei più venduti, ecc. ecc. Infine ci sarà uno spazio libreria dedicato ai temi di Expo a cura di Librerie.coop e Bookrepublic, ca- tena specializzata in ebook (vedi box nella pagina di sinistra).
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È una liberalizzazione che, secondo le stime Coop e proprio in virtù della maggiore concorrenza che avrebbe deter- minato, avrebbe consentito di far risparmiare ai consumatori e alle famiglie italiane 700 milioni di euro. Eppure è una liberalizza- zione che anche stavolta non si farà, annunciata e poi cancellata per l’ennesima volta. Infatti, dopo il governo Monti anche quello Renzi si è arreso
alle pressioni e alle lobby. Parlia- mo dei farmaci di fascia C, quelli per il cui acquisto serve una ricet- ta medica (ma che sono a carico del paziente). Farmaci che sono e resteranno vendibili solo nelle farmacie tradizionali e non an- che nelle parafarmacie, tra cui rientrano pure i 124 corner Co- op salute. Si badi che nelle circa 5.000 parafarmacie esistenti (in- trodotte dalla parziale liberalizza- zione varata da Bersani del 2006)
farmaci liberalizzare riduce i prezzi
ma non si vuole andare avanti
dI dARIo GUIdI
L'esperienza dei Coop Salute e delle parafarmacie dimostra che dove si è aperto il mercato il costo si è abbassato. Ma sulla proposta di allargare questa possibilità alle medicine di fascia C il governo ha detto no. A danno dei consumatori
lavorano migliaia di farmacisti (solo nei corner Coop salute so- no 450) in tutto e per tutto uguali a quelli delle farmacie. Ma per un qualche incomprensibile motivo non vanno bene a vendere tutti i tipi di farmaci. In più l’esperienza delle parafar- macie e in particolare dei corner Coop salute, dimostra in manie- ra incontrovertibile che da un au- mento della concorrenza è deri- vato un generale abbassamento
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I tre nuovi farmaci a marchio Coop già disponibili nei corner Coop salute sono prodotti, due, desti- nati a curare le affezioni delle vie respiratorie e, uno, gli stati febbrili e dolorosi. si tratta di farmaci del tutto simili a noti prodotti, con marchi affer- mati sul mercato, per i quali è scaduta la tutela del brevetto (così detti “farmaci generici”). I prodotti “ originatori” dei prodotti Coop sono i seguenti: Fluimucil mucolitico • Acetilcisteina Coop tachifludec •Calefred Fluifort • Carbocisteina Coop
1 - La prima novità in casa Coop è l’Acetilcisteina 200 mg. Si tratta di un fluidificante del muco e si usa per il trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischio- sa. L’Acetilcisteina Coop viene proposta in bustine (ogni confezione è di 30) contenenti un granulato per uso orale da sciogliere in un bicchiere d’acqua.
2 - La seconda novità è il Calefred, una polve- re per soluzione orale al gusto limone e miele. Si tratta di un farmaco ad attività analgesica, anti- piretica e decongestionante nasale che si usa per il trattamento sintomatico dell'influenza, del raf- freddore e degli stati febbrili e dolorosi, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori. Calefred è venduto in confezioni da 10 bustine il cui contenuto va sciolto in un bicchiere d’acqua.
3 - Il terzo prodotto è uno sciroppo mucolitico, si tratta della Carbocisteina Coop 90 mg/ml (ven- duto in flaconi da 200 ml) che agisce come mu- colitico, fluidificante nelle affezioni dell'apparato respiratorio acute e croniche.
Questi tre farmaci si sono aggiunti ai due “sto- rici” pionieri del prodotto Coop in questo campo e disponibili già da alcuni anni. si tratta del pa- racetamolo Coop in compresse da 500 mg, che funziona come analgesico contro cefalee, nevral- gie e altre manifestazioni dolorose, ma che funge anche da antipiretico per il trattamento sintoma- tico degli stati febbrili. Il paracetamolo Coop vie- ne venduto in scatole da 20 compresse. L’altro prodotto è l’acido acetilsalicilico e aci- do ascorbico Coop (330 mg più 200 mg) in compresse effervescenti. Anche questo è un prodotto analgesico e antipiretico che agisce con- tro il dolore e la febbre nella terapia delle sindro- mi influenzali, ma anche contro nevralgie, mal di denti, dolori reumatici e mestruali. I farmaci Coop rispondono all’obiettivo di da- re forte convenienza al consumatore rispetto al farmaco originatore. Sono medicinali che possono avere effetti indesi- derati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Calefred è controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni. (autorizzazione del 23/03/2015)
Coop lancia tre nuovi farmaci A cosa servono Calefred, Carbocisteina e Acetilcisteina Massima qualità unita ad una forte convenienza
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dei prezzi. Nei Coop salute i prezzi sono del 25/30% inferio- ri rispetto agli stessi identici pro- dotti acquistati in farmacia. Pec- cato però che questo risparmio riguardi solo la quota dei farmaci cosiddetti Sop e Otc, cioè quel- li di automedicazione vendibili senza ricetta medica (che rappre- sentano circa il 12-13% del mer- cato), che sono gli unici vendibi- li nelle parafarmacie. Aggiungere quelli di fascia C avrebbe voluto dire allargare l’area di riduzione dei prezzi a un ulteriore 17% del mercato. Ed è importante sapere (come mostra la tabella in que- ste pagine) che gli italiani, per acquistare farmaci di fascia C,
hanno speso, nei primi 9 mesi del 2014, 2 miliardi e 210 milio- ni di euro. Dunque ogni punto percentuale di sconto vale 22 mi- lioni di euro spesi in meno dagli italiani. E qui la storia della mancata libe- ralizzazione della vendita dei far- maci di fascia C, si incrocia con un altro capitolo dell’impegno Coop. Un impegno che, come vedete più dettagliatamente nella scheda in queste pagine va avan- ti. Parliamo della produzione di farmaci a marchio Coop, che ora sono diventati 5 (in arrivo ce ne sono altri due così da arrivare a 7), con l’introduzione di tre nuo- ve referenze.
Parliamo di prodotti che hanno come farmaci originatori nomi ben noti in quasi tutte le famiglie (dal Vivin C alla Tachipirina, dal Tachifludec al Fluimucil). Eb- bene i farmaci a marchio Coop hanno prezzi sino al 50% infe- riori ai loro equivalenti di mar- ca. Fate un po’ di conti e capite bene che la stima di 700 milioni di potenziale risparmio per le fa- miglie, da cui siamo partiti, è già tutta spiegata. Nel 2013 la vendita dell’acido Acetilsalicilico più aci- do ascorbico e del Paracetamolo Coop (nei soli 124 Coop salute rispetto alle oltre 18 mila farma- cie) ha consentito un risparmio di 500 mila euro.
2010 (in milioni)
2011 (in milioni)
2012 (in milioni)
2013 (in milioni)
2014 (in milioni)
distribuzione diretta e per conto di fascia A
1.608 2.124 2.124 2.240 2.314 3,3%
totALE sPEsA PUbbLICA 10.031 9.900 9.153 8.918 8.769 -1,7%
Compartecipazione del cittadino (ticket)
714 975 1.052 1.074 1.121 4,4%
Acquisto privato di fascia A 708 810 852 905 905 0,0%
Classe C con ricetta 2.338 2.421 2.275 2.251 2.210 -1,8%
Automedicazione (SOP e OTC) 1.550 1.610 1.608 1.736 1.727 -0,5%
totALE sPEsA PRIVAtA 5.310 5.816 5.787 5.966 5.963 -0,1%
totALE sPEsA FARMACEUtICA 15.341 15.716 14.940 14.884 14.732 -1,0%
Quota a carico ssn (%) 64,4% 63,0% 61,3% 59,9% 59,5%
Italia, in 9 mesi una spesa farmaceutica di 14 miliardi e 732 milioni di euro La spesa pubblica cala più di quella privata confronto fra i primi 9 mesi del periodo 2010/2014
Fonte: Rapporto Aifa (Agenzia italiana del farmaco) 2015 sull'uso dei farmaci in Italia
La tabella rileva un calo nella spesa farmaceutica complessiva dello 1% tra 2013 e 2014. Il calo più accentuato (-1,7%) riguarda la spesa pubblica. La spesa privata cala dello 0,1% nonostante il consistente aumento del 4,4% (da 1.074 milioni a 1.121 milioni) della spesa in compartecipazione del cittadino, sostanzialmente rappresentata dall'aumento del ticket dovuto sui farmaci di fascia A. I farmaci di fascia A sono quelli essenziali, legati a malattie croniche e sono in larga parte gratuiti. Ma la quota di quelli per cui si deve pagare il ticket è aumentata progressivamente. nella spesa privata, tra 2013 e 2014, cala sia la spesa per i farmaci di fascia C, quelli con ricetta (-1,8% da 2.251 milioni a 2.210 milioni), come quella dei farmaci senza ricetta (sop e otc) per i quali si passa da 1.736 milioni nel 2013 a 1.727 milioni nel 2014, con un calo dello 0,5%.
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25maggio 2015 coop informa
scelta la strada del Disegno di legge, ora affidato al complicato iter di discussione parlamentare e non a un Decreto da convertire entro 60 giorni. Credo che i consumatori e le famiglie italiane si aspettas- sero e avessero bisogno di scelte fatte con maggior coraggio”. Sullo stop ai farmaci di fascia C nelle parafarmacie, Pedroni, oltre alla lobby dei farmacisti ritiene pesi anche la volontà delle case farmaceutiche: “Dav- vero siamo davanti a qualcosa di incomprensibile. Non si capisce quali problemi di tutela della salu- te pubblica possano esserci e non si capisce per- ché debbano esistere farmacisti di seria A e di se- rie B. L’esperienza di questi anni parla chiaro e lo abbiamo detto pubblicamente. Aumentare la con- correnza, anche solo per una ridotta quota di far- maci, ha fatto abbassare i prezzi e dunque il margi- ne dei produttori si è ridotto. Come confermano i nostri nuovi farmaci a marchio che sono già di- sponibili (di cui parliamo in queste pagine). Noi non intendiamo certo rinunciare a rafforzare la nostra presenza su questo fronte, perché la conve- nienza che riusciamo a trasferire ai consumatori è
"Sia chiaro che il nostro auspicio ma anche il nostro im- pegno è che la questione dei farmaci di fascia C, vendibili so- lo nelle farmacie, non si chiuda con il disegno di legge presen- tato dal governo; un disegno molto riduttivo e che segna una
retromarcia, mentre su altri temi si sta procedendo con più coraggio e lungimiranza. Spero che assieme a Coop ed ai milioni di soci che rappresentiamo, as- sieme alle associazioni di consumatori e dei parafar- macisti sia possibile trovare forme per sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica, affinché il disegno di legge possa essere modificato”. Parole di Marco Pedroni, presidente di Coop Ita- lia che a fronte dell’atteso pacchetto governativo in materia di liberalizzazioni non nasconde la sua delusione. “Sui farmaci in particolare, ma anche guardando all’insieme delle proposte – prosegue Pedroni – ritengo siamo davanti ad un pacchetto piuttosto debole, anche in considerazione del fatto che si è
"Per Coop l'impegno sui farmaci continua"
Parla il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni: "Delusi dal disegno di legge del governo. Sui farmaci di fascia C spero in una mobilitazione dell'opinione pubblica per ottenere modifiche. Si decida pensando all'interesse delle famiglie"
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Tra le tante iniziative di legge del nostro parlamento che merite- rebbero un percorso privilegiato e urgente ce ne è una particolarmente "sfortunata" e nello stesso tempo urgente. Ogni secondo che passa (lette- ralmente ogni secondo) in Italia si consumano circa 8 mq di suolo. Ciò significa che, in questo paese, circa 25.000 ettari all'anno di territorio utile vanno perduti sotto una vera e propria alluvione di asfalto e cemento e sottratti agli usi umani tradizionali, come l'agricoltura. Se si considera che, per dirne una, nel Regno Unito, gli ettari perduti sono circa 10.000/anno (cioè quanto da noi la sola Sicilia), si comprende immediata- mente la portata del problema. Qui non si tratta solo dell'impatto ambien- tale e paesaggistico, pure gravissimi in un paese vocato ad attrarre turisti, ma anche di valori e produttività. Così facendo, infatti, la percentuale di suolo impermeabilizzato artificialmente da asfalto e cemento ammonta ormai a circa il 7,3% del totale nazionale, contro una media europea di 4,3, cosa che si traduce in una maggiore esposizione al rischio idrogeologico di una nazione che già adesso, in questo campo, ha il poco onorevole primato continentale. E in agricoltura gli effetti di questa vera e propria devastazione territoriale silenziosa sono ancora più gravi, deprivando la popolazione di una parte significativa di risorse utili. Per fare un altro esempio, se i 70 ettari per- duti ogni giorno fossero interamente coltivati a cereali, in soli tre anni se ne sarebbe impedita la produzione di 450.000 tonnellate, per circa 90 milioni di euro di costi e una conseguente ulteriore dipendenza dalle importazioni. Ecco perché è urgente approvare la legge per il contenimento del con- sumo di suolo che giace in Parlamento da due anni. Soltanto negli ultimi 15 anni circa tre milioni di ettari un tempo agricoli sono stati asfaltati e/o cementificati. Questo consumo di suolo sovente si è trasformato in puro spreco, con decine di migliaia di capannoni vuoti e 25 milioni di vani sfitti: suolo sottratto all’agricoltura, terreno che ha cessato di produrre vera ricchezza. La cementificazione riscalda il pianeta, pone problemi crescenti al rifornimento delle falde idriche e non reca più alcun beneficio, né sull’oc- cupazione né sulla qualità della vita dei cittadini. Inoltre questa bulimia costruttiva considera il territorio una risorsa inesauribile, in un mec- canismo deleterio che permette la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo, per finanziare i servizi pubblici ai cittadini (mone- tizzazione del territorio). Di più: in molti casi le nuove costruzioni hanno impegnato aree che dovevano essere lasciate libere perché a rischio natu- rale elevato, come è il caso delle abitazioni abusive costruite alle pendici del Vesuvio, nella zona rossa di Sarno, lungo le coste tirreniche a rischio tsunami e ovunque ci siano corsi fluviali che possono esondare.
Ma il suolo non è una risorsa inesauribile
di Mario Tozzi primo ricercatore Cnr - igag e conduttore televisivo
un pianeta da difendere
ancor più consistente. Parliamo di fino a un 50% in meno rispet- to agli equivalenti prodotti di marca. Ma è una sfida dura, an- che perché le procedure autoriz- zative richieste dall’Aifa, (l’A- genzia italiana del farmaco ndr) sono lunghe, complesse e co- stose. E anche qui ritengo che, rispetto a questo stato di cose, favorire l’arrivo sul mercato e la commercializzazione di nuo- vi farmaci generici (cioè quelli il cui brevetto è scaduto) sarebbe molto importante”. “Noi – prosegue Pedroni – rite- niamo che quello dei farmaci sia un capitolo di spesa molto im- portante e delicato per ogni fami- glia. Nessuno, nonostante qual- cuno abbia cercato di accreditare che sarebbe successo il contra- rio, corre a fare incetta di farma- ci perché costano meno. Le fa- miglie sono più che mai attente a ciò che spendono, come ci hanno insegnato questi anni di crisi. Si compra ciò che è necessario e al miglior rapporto qualità-prezzo. Ma nel campo dei farmaci troppo spesso non c’è scelta, per colpa di un mercato ancora molto rigido e centrato sulle farmacie tradizio- nali. Noi invece diciamo che oc- corre mettere l’interesse delle fa- miglie al primo posto”. Il Disegno di legge varato dal go- verno, se non contiene la norma sui farmaci di fascia C, prevede però che non solo i farmacisti po- tranno essere titolari di una atti- vità, ma anche le società di capi- tali che potranno così entrare in questo mercato e possedere di- versi punti vendita. “Anche que- sta – commenta Pedroni – non mi pare una novità di particolare rilievo per i cittadini. Da un lato sicuramente le quote di chi og- gi possiede una farmacia vengo- no valorizzate e le farmacie sono contendibili ma restano quelle. La gara per una maggior concor- renza passa da altre strade”.
27maggio 2015 coop informa
Immagina una città dove muoversi in bicicletta sia un fatto normale e diffuso. Una città senza clacson, traffico e inquinanti. Una città dove lo skyline principale è quello offerto da file di bambini che a piedi o in bicicletta vanno a scuola felici. sembra una fiaba vero? Eppure questa magia in Italia, almeno per un giorno, accade da 15 anni e si chiama bimbimbici. si tratta della giornata per grandi e piccini dedicata alla mobilità sostenibile patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e organizzata da FIAb - Federazione Italiana della bicicletta. “bimbimbici - dice Giulietta Pagliaccio presidente di Fiab - è un invito a riflettere sulla necessità di creare nelle nostre città zone verdi e percorsi ciclabili per aumentare la complessiva vivibilità dei centri urbani e riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani”. La campagna ha ormai una tradizione