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San Martino Schio San Martino Schio giugno 2009 230 giugno 2009 230

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SanMartino

Schio

SanMartino

Schio

giugno2009

230giugno

2009

230

Messaggio del 2 giugno 1990

«Glorifichiamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.Vi benedico, figli miei. Lo Spirito di Dio Io vi porto.

Prego per voi affinché rimanga sempre con voi.La mia presenza voi percepite perché mi amate.

Vi trastullate nei miei segni(1) e, mentre pregate, mi desiderate vicina.Figli cari, io desidero che voi siate i miei segni nel mondo

e lo sarete se lo desiderate.Gesù si unisce a voi con me

e il trionfo del mio Cuore Immacolato si avvicina grazie anche a voi.Coraggio, figli miei, coraggio.

Vi benedico, benedico quanti con voi sono in preghiera.».

(Commento al messaggio a pag. 5)

ANNO XXII

GIUGNO 2009Direttore responsabile: Renzo GuidoboniCaporedattore: Renato Dalla CostaComitato di redazione: Mirco Agerde - Oscar Gran-dotto - Armido Cosaro - Dino Fadigato - Enzo Mar-tino - Diego Santin - Emilio Vivaldo

Collaboratori per edizione Tedesca:Franz Gögele - Leonhard WallischCollaboratori per edizione Francese: Lucia Baggio - Colette Deville Faniel Collaboratore per edizione Fiamminga: René Fiévet

Mensile a cura del Movimento Mariano Regina dell’Amoredell’Ass. Opera dell’Amore di S. Martino Schio (Vi)Reg. il 2 febbraio 1987 n. 13229, Schio (Vicenza)Iscr. Tribunale di Vicenza n. 635 del 21/2/1989

Redazione:c/o Centrostampaschio s.r.l.Via Umbria, 6/a - 36015 Schio (Vi) Italy E.mail: [email protected]

Uffici Amministrativi: Via Ischia, 8 - 36015 Schio (VI) Tel. 0445.531680 Fax [email protected]

C.C.P. n. 11714367 intestato a: Associazione Opera Dell’Amore Casella Postale 266 - Ufficio Postale di Schio centro36015 Schio (Vicenza) Italy

Ufficio Movimento Mariano “Regina dell’Amore”:Via Lipari, 4 - 36015 Schio (Vicenza)Tel. 0445.532176 - Fax 0445.505533 [email protected]

Per richiesta materiale divulgativo:Monica Tel. e Fax [email protected]

Cenacolo di Preghiera:Via Tombon, 14 - 36015 Schio (Vicenza) Tel. 0445.529573 - Fax 0445.526693

Casa Annunziata:Via Ischia, 8 - 36015 Schio (Vicenza)Tel. 0445.520923 - Fax 0445.531682

Sito Internet: www.mariachiama.it

Stampa: www.centrostampaschio.com

Servizi fotografici:Foto Borracino - 36100 VicenzaTel. 0444.564247 - [email protected]

Editoriale .......................................................................................................................... 4

Voce Mariana

«...Siate voi i miei segni nel mondo»..................................................................................... 5

Vocazioni

Domenico Marini Diacono ..................................................................................................7

Maria Chiama

Lettura tematica dei messaggi di Maria “Regina dell’Amore”.................................................8

Magistero del Papa

Cristo è la vera forza di rinnovamento dell’uomo e delle Comunità.....................................10

Testimonianze

Rita racconta Renato ..........................................................................................................12

Il dono della sofferenza ...................................................................................................... 22

Movimento Mariano “Regina dell’Amore”

Il XII Convegno Internazionale dei Capigruppo ................................................................ 14

Invito al 18° Meeting Internazionale dei Giovani............................................................... 27

Consacrazioni

140 fedeli provenienti dalla Slovenia si consacrano alla Regina dell’Amore ......................... 16

Consacrazione alla Regina dell’Amore del Gruppo di Curtarolo......................................... 21

Fatti e notizie

Casa Annunziata “Fate che sia una Famiglia” ......................................................................25

Fratelli e sorelle laici canossiani in visita al Cenacolo ...........................................................25

Una bellissima giornata con i giovani a San Martino ...........................................................26

Sommario

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È a disposizione presso il Cenacolo “MARIA CHIAMA”,

la raccolta completa dei messaggi dal 25 marzo 1985 al 15 agosto 2004

di Maria “Regina dell’Amore”

Foto di copertina:

La statua della Regina dell’Amore nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio a Visnja Gora - Slovenia

Consacrazione quotidiana

a Maria Regina dell’Amore

O Maria Regina del mondo, Madre di bontà,fiduciosi nella tua intercessione noi affidiamo a Te le nostre anime.Accompagnaci ogni giorno alla fonte della gioia.Donaci il Salvatore.Noi ci consacriamo a Te, Regina dell’Amore. Amen.

“Assicuro la mia protezione a quanti si consacrerannoal mio Cuore di Mamma” (2 maggio 1986)

(1) Presso il Cenacolo, questa notte, l’acqua di tutti i rubinetti dentro e fuori la casa ha cominciato ad espande-re il profumo “mariano” in modo molto forte. Il segno si protrasse per più giorni per cui molta gente veniva adattingere l’acqua.

Sussidiarietà principio fondamentaledella Dottrina Sociale della Chiesa

Con il Bene comune, la Solidarietà e la Dignità della Persona, la Sussidia-rietà è un cardine della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC).Il termine trae origine dal latino “subsidium” che, nella terminologia militaredell’antica Roma, indicava le truppe di riserva, di soccorso, di assistenza.Ricordando che la finalità della vita sociale è la “crescita” di ogni personanella libertà e nel riconoscimento della sua dignità, ne consegue che il prin-cipio di sussidiarietà si basa su un criterio fondamentale: La SOCIETÀ è alservizio dell’UOMO e non viceversa. Perciò la SOCIETÀ ha il dovere di so-stenere il singolo, o il gruppo organizzato, dato che nessuno, da solo, è ingrado di realizzare del tutto il proprio sviluppo.Il principio di sussidiarietà, ma anche quello di collaborazione e di partecipazione,sono concetti da sempre presenti nella storia dell’uomo: nell’Esodo a Moséveniva consigliato di cercarsi collaboratori validi per alleggerire il peso deicompiti che gli stavano di fronte; Tommaso d’Aquino, richiamandosi ad Ari-stotele, ricordava che “la sinfonia e l’armonia scompaiono quando tutticantano la medesima nota”; Dante, nel De Monarchia, sottolineava che l’im-peratore non avrebbe dovuto interessarsi direttamente delle piccole cose, per-ché “ogni città ha caratteristiche proprie e diverse”.In epoca contemporanea il suddetto principio lo ritroviamo nella Rerum No-varum (1981), la prima enciclica sociale. Nel 40° anniversario della Rerum Novarum, con la Quadrigesimo Anno (1931)la Chiesa cattolica prende posizione per un “ordine sociale” contro lo stra-potere dello Stato e a difesa della libertà e della dignità della persona uma-na. Era un periodo storico caratterizzato dal diffondersi di regimi autoritarie totalitari (comunismo, fascismo, nazismo).In seguito il magistero sociale della Chiesa si espresse anche con i succes-sivi pontefici che estesero il principio di sussidiarietà (Mater et Magistra, 1961- Pacem in Terris, 1963). Con il Concilio Vaticano II si mette in risalto l’im-portanza della sussidiarietà nel campo dell’educazione e della scuola, affermando,a sostegno del pluralismo culturale, che è dovere della “società civile favo-rire in diversi modi l’educazione della gioventù; difendere i doveri ed i di-ritti dei genitori e di quanti svolgono attività educativa, dando a loro aiutoin base al principio di sussidiarietà”.Viene anche ribadito che non è possibile promuovere la dignità dell’uomose non prendendo cura della famiglia, dei gruppi, delle associazioni, dellerealtà territoriali locali, delle espressioni aggregative di tipo economico, so-ciale, culturale, ricreativo, sportivo, professionale, politico alle quali le per-sone danno spontaneamente vita, favorendo una effettiva crescita sociale.

Editorialedi Renzo Guidoboni

«...Siate voi i miei segninel mondo»

(Commento al messaggio mariano di pag. 3)

Come si può leggere in calce almessaggio che andiamo adanalizzare, quella notte l’ac-

qua di tutti i rubinetti, dentro efuori il Cenacolo, cominciò adespandere un forte profumo, fe-nomeno che proseguì per parec-chi giorni. Era questo l’ennesimosegno del profumo iniziato nel1986 in casa di Renato, nellachiesetta di San Martino, nel ro-seto presso il campanile della me-desima e poi nella croce della se-conda stazione della Via Crucis,nella fontana presso l’ottava sta-zione e via via in molti altri siti.A sua volta il segno del profumorichiama tanti altri segni che il Cie-lo ha voluto donare nella lungastoria delle Apparizioni di SanMartino, come il Bambinello inbraccio alla Regina dell’Amore cheprendeva vita o meno, durante leestasi di Renato, in base al fattose era presente o meno l’Eucari-stia nella chiesetta succitata. Al-tro segno ancora, il Bambinellodi gesso presso il Cenacolo che haversato lacrime umane per 5 vol-te fra il 1987 e il 2000.Soprattutto il segno del profu-mo e tanti altri segni, anche a li-vello personale, sono sempre sta-ti vissuti - e ancora lo sono - co-me momenti carichi di gioia e disperanza. Infatti: «La mia presenza voi percepi-te perché mi amate. Vi trastul-late nei miei segni e, mentre

L’Italia, ma non solo, non è for-se piena di “miracoli eucaristici”,tanto per fare un esempio? Non è richiesto il miracolo rico-nosciuto dalla Chiesa per pro-clamare un Beato e poi un secondosegno per la sua Canonizzazione?Dunque, non si può assoluta-mente affermare l’insignificanzadei segni come quelli dati in ab-bondanza anche nei nostri luo-ghi di San Martino ma certo - equesto è il punto cruciale - biso-gna cogliere il messaggio divinoche sta dentro il segno, messag-gio che deve cambiare la tua vi-ta affinché essa diventi a sua vol-ta un segno: «Figli cari, io de-sidero che voi siate i miei segninel mondo e lo sarete se lo de-siderate».Alla luce di questa affermazionedi Maria, cogliamo allora il verosignificato dei segni a San Mar-tino: infatti, cosa significa il pro-fumo se non che bisogna espan-dere il profumo della santità e del-l’amore nell’ambiente della pro-pria vita? Cosa significa una croce che pro-

pregate, mi desiderate vicina».Proprio così: sentire vicinissimala Madonna, avere quasi l’im-pressione di toccarla con mano esentirsi ricaricati, incoraggiati a pro-seguire il cammino talvolta du-ro della vita e della testimonian-za cristiana!Eppure molte volte si sente direche non c’è bisogno di segni percredere. In sé è vero, la fede nonsi basa su constatazioni tangibi-li, ma sull’incontro con una per-sona viva che è Gesù Risorto e pre-sente in mezzo a noi! Tuttavia sor-ge spontanea una domanda: se isegni non servono, perché il Si-gnore li dona? L’Antico e il Nuovo Testamento nonnarrano forse di numerosi prodi-gi e miracoli operati da Dio Padre,Figlio e Spirito Santo proprio perconfermare o suscitare la fede?

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VOCE MARIANAdi Mirco Agerde

La fontana che ha dato il segno dell’acqua profumata

stimone della bontà di Dio, ec-co la Verità che rende credibileogni messaggio e comprensibi-le ogni segno donato dal Cielo eche scrive diritto anche nellenostre righe storte!Rendere vita nostra i doni delloSpirito e le sue opere che sonoamore, bontà, mitezza, pace, do-minio di sé ecc., questo e solo que-sto può trasformarci concreta-mente in profumo di santità e con-solatori del Cuore di Dio, pur nel-la croce di ogni giorno. Accetta-re la fusione di cuori nell’amoreche Egli dona in abbondanza, ediventare gradualmente una co-sa sola sotto la sua ispirazione epotenza: questo è l’u-nico segno che oggipuò mettere in crisiil mondo, l’unico ri-chiamo alle radicicristiane dei nostriquartieri, paesi, na-zioni e continenti inun tempo in cui: «Illinguaggio del Van-gelo sta per scompariree avanza il grave pe-ricolo: la eliminazio-ne del Cristianesimoe della Religione»(1.5.1991).Dunque, accoglia-mo i segni dal Cieloma soprattutto comprendiamo-ne il messaggio interiore. Ren-

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fuma da più divent’anni se non che dob-biamo ogni giorno rinne-gare noi stessi, prendere lanostra croce quotidianafatta di doveri e magari diqualche sofferenza e se-guire Gesù? Che significa un Bambinelloche ha pianto, se non cheil Cuore di Dio chiede lanostra consolazione fatta dipreghiera, adorazione, pe-nitenza, conversione e te-stimonianza coraggiosa del-la fede e della verità so-prattutto per diffonderela devozione mariana, di-fendere la vita e la famiglia,

e operare la carità fraterna nel-l’autentico amore?E qual è l’aiuto e il sostegno piùgrande che la Regina dell’Amo-re ci offre perché tutto questo me-raviglioso programma di vita si pos-sa realizzare?«Lo Spirito di Dio io vi porto.Prego per voi affinché riman-ga sempre con voi». Il Paraclito: ecco la forza interiore,il coraggio, la Grazia divina cherende capaci gli uomini di ope-rare anche ciò che ad essi appa-re impossibile. Ecco il vero Te-

Domenico Marini Diacono

VOCAZIONIdi Ornella Taziani

“La grande povertà degli uomini che cercano aiuto dagli uomini non troverà che miseria.

Presto, molto presto anche la povertà spirituale,il regresso religioso e morale inginocchieranno le genti, i popoli”.

Povertà e miseriain ascolto

Il 10 maggio alle ore16 nel Duomo diVicenza, dopo an-

ni di studio, di fati-che, di verifiche, di fra-ternità condivisa, Do-menico Marini rag-giunge un traguardoimportante del suo camminodi seminarista ricevendo dallemani di mons. Cesare Nosiglial’Ordinazione Diaconale. Lacattedreale è gremita di genteperché sono tre i ragazzi chehanno camminato insieme allasequela di Gesù e che oggi s’im-pegnano ancora a dire il loro sìa Cristo, alla Chiesa, per la sal-vezza del mondo. Nel Duomo og-gi c’è aria di festa nell’accoglie-re questi nostri fratelli che vo-gliono incarnare le parole delDivin Maestro: “Non sono venutoper essere sevito, ma per servire”. La funzione liturgica è ricca dicanti, di emozioni e le parole delVescovo risuonano cariche di spe-ranza, di umanità e di fiducia ver-so questi giovani. Dopo un lun-go cammino durato giorni egiorni sono arrivati lì, in cimaa quei gradini che portano al-

l’altare maggiore della Catte-drale ai piedi del loro Vescovoper dire, mentre il Vescovo im-pone loro le mani, ancora esempre, con tanta fede nel cuo-re, quel sì a lasciarsi formare, pla-smare da Cristo attraverso i lo-ro superiori.

Un bel gruppo del MovimentoMariano Regina dell’Amore hapartecipato con viva emozionea questo evento pregando contanta speranza anche per tuttala Chiesa vicentina. Dopo la Santa Messa, tutti insiemeallegramente a festeggiare la gioia

che lo Spirito di Dio dolcemen-te aveva appena comunicato e la-sciato nei nostri cuori. Auguri Domenico! Grazie perla tua vita donata! Ti assicuria-mo la nostra continua preghieraed il nostro sincero affetto.

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La croce che profuma

La statua di gesso del Bambino che è stata vista lacrimare 5 volte

Momenti significativi di domenica 10 maggio 2009

deremo la nostra vita il segnopiù bello dell’amore di Dio perattirare tante anime verso il Signoree per essere quel lievito evange-lico dentro la Chiesa e all’inter-no della grande massa del mon-do «che sta seguendo un progettomostruoso: quello di sostituirsi alCreatore» (25.3.1995).«Gesù si unisce a voi con me eil trionfo del mio Cuore Im-macolato si avvicina grazieanche a voi. Coraggio, figlimiei, coraggio. Vi benedico,benedico quanti con voi sonoin preghiera».

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MARIA CHIAMALettura tematica dei messaggi di Maria “Regina dell’Amore”

La Chiesa è in pericolo

• Se fossi stata ascoltata anche daimiei sacerdoti, quando in tutte lemie apparizioni avvertii che siavvicinava questa azione diabo-lica del maligno che sta infe-stando l’umanità! (17/4/88)

• Figlio mio, oggi in molte chiesesi è deriso la mia chiamata. Fate dinon essere voi causa di dicerie, fa-te che sia ascoltata la mia voce. (7/8/88)

• Figli miei, pregate perché con-tinui su questa Diocesi a scenderegrazie e benedizioni dal cielo;pregate perché non sia derisa lamia chiamata; pregate perchénon sia castigata questa terra.(22/12/88)

• Fondetevi con la Chiesa santa;al Papa rimanete uniti! (7/6/89)

• Lo dirai: - Sono tanto belli i sa-cerdoti con la veste talare! Dì a lo-ro che la Madonna è innamora-ta di loro -. (11/10/89)

• Figli miei, la ricchezza dellamia Chiesa: Gesù, la sua Parola,la Preghiera. (24/11/89)

• Figlio mio, tu sai quanto miaddolora nel vedere un popolo

che tutto ha ricevuto e con la ric-chezza si è insuperbito! Oh figli,miei chiamati, quanti cuori induritiIo vedo, che, pur avendo tutto, nonsanno ringraziare; ricchi di egoi-smo, pur traboccando di tutto, nonstendono la mano ma piuttosto uc-cidono con prepotenza. Si è fattola chiesa dell’uomo non la Chie-sa di Dio! Il Padre interverrà e Ge-sù ridarà splendore alla sua Chie-sa e rifarà nuovo il mondo. (24/1/90)

• Le mie schiere camminano nel-le vie sante di Dio e la più gran-de di tutti i tempi sarà la vittoriache verrà con il trionfo per laChiesa di Gesù. (31/7/91)

• Come desidero e confido che nel-l’anno liturgico della mia Chie-sa, ci sia presto una festa votivadedicata a Dio Padre, Padre del-lo Sposo. (23/10/91)

• Figli miei, voi fate parte della miagrande Opera dell’Amore chesarà, nella mia Chiesa, Movi-mento di tutti i Movimenti chelo Spirito Santo susciterà in que-sta nuova era pentecostale. (4/3/95)

• Questo Movimento porterànella Chiesa una grande ondatadi rinnovamento e di speranza.(9/11/96)

• Figli miei, riparate e unitevialla sofferenza di Gesù. Uno spa-ventoso numero di persone, delpopolo di Dio, si accostano allamensa del Signore come al panequotidiano, perché i loro sacer-doti non danno più l’esempiodel rispetto e l’amore dovuto.La profanazione del Santissimo,nella Chiesa di Gesù, è il grandemalanno. La disgrazia si è diffu-sa in tutto il mondo e chiama l’i-ra di Dio; ma io sono vicina a queisacerdoti che vedono ancora nelSacrificio Sacramentale il San-tissimo, e con sante intenzioni ce-lebrano il mistero del corpo edel sangue e sono perseguitati ederisi. Piange Gesù per l’allon-tanarsi del suo popolo tanto be-neficato da Lui. (7/10/97)

• Gesù ha salvato il mondo conla Croce. Ora anche la Chiesa staavvicinandosi al suo Calvario e al-la sua Croce. (3/1/98)

• Figli miei, voi siete il seme che ioho seminato per far nascere nellamia Chiesa l’amore; siate, quindi,solo amore. L’Opera che con voi ènata è il volto nuovo della Chiesa;e la Chiesa avrà il volto dell’Ope-ra che Gesù vuole tutta trasfiguratain Opera d’Amore, unica Chiesadell’Amore. Figli miei cari, ciòche dovrà distinguervi è l’amore aDio, ai fratelli, alla mia Chiesa, co-sì anch’io avrò per voi un partico-lare amore e attenzione alla vostravita, ma soprattutto proteggerò econserverò le vostre anime e daròvita alle vostre opere. (16/4/00)

• Io sono indissolubilmente legataalla Chiesa e in essa operante.(25/12/00)

• Figli miei, grande arricchi-mento spirituale per la Chiesa diGesù sono le schiere di consacratiche si affidano al mio Cuore diMamma: l’Immacolato Cuoremio è porta del Cielo, aperto adaccogliere tutti i miei figli nelprivilegio della fede: ecco il gran-de disegno di Dio per la suaChiesa! Figli cari, se guardate a Dionon potete più camminare per viecomuni: occorre vivere nella Chie-sa la più grande santità per poterresistere a tutti gli urti tremendidella società di oggi. (8/12/01)

• Figli miei, siate una grande fa-miglia: la Chiesa! Una sola spi-ritualità per vivere in essa l’uni-co Spirito dell’Amore che renderàsapiente ogni mente e santo ognicuore. (15/8/02)

• Figli miei, io rimarrò con voi fin-chè voi vorrete e amerò con voila mia Chiesa. Non dimenti-cherò il vostro Movimento per-ché è il mio Movimento. Bene-dico i sacerdoti che vi accompa-gnano. (24/4/04) (10- continua)

• Non dividete la Chiesa. Maunitevi e fate una sola famiglia.(2/5/85)

• Prega perché il seme delle vo-cazioni è stato seminato ma nonfeconda. Prega, il Padre man-derà nuovi sacerdoti per la suaChiesa. Prega per i sacerdoti.(30/11/85)

• Un giorno molto vicino dovraidire ai responsabili della Chiesa cheGesù vuole la Madre sua Reginadel mondo e Regina dell’Amore,e non permetterà mai l’errore diallontanarla dagli altari. Si uniscala Chiesa, però senza cedere a ri-catti o compromessi. (2/12/85)

• Ai sacerdoti dico: Niente com-promessi! Non timidezze! Macoraggio e forza! (13/1/86)

• Dite a tutti che i peccati vanno con-fessati... Dite anche ai sacerdotidi adempiere alla loro missione; so-no loro che possono assolvere. Di-te che vi manda Maria. (16/1/86 - 1°)

• Cari figli miei. Gesù vuole unaChiesa povera di mezzi ma riccadi fede. (10/4/86)

• La Chiesa è in pericolo. L’in-differenza è forte anche nei rap-presentanti e in particolare tra iministri del Figlio mio Gesù. Viinvito a pregare, pregare. (12/5/86)

• Figlio mio, tu lo dirai ai sacerdoti:La legge di Dio è una sola e va ri-spettata, fatta rispettare. Troppa

confusione e poca osservanza deicomandamenti. Anche nel con-fessionale Satana si fa strada. Ge-sù chiede cuori puri e ministrigiusti, responsabili, perché la re-sponsabilità è grande! Prega per lo-ro. (17/7/86)

• Vi invito tutti a frequentare levostre Parrocchie e le vostre Chie-se con tutte le vostre famiglie, contutti i vostri figli: Gesù vi atten-de. (1/8/86)

• Riempite le vostre Chiese, ado-rate Gesù, unica via per arrivareal Padre. (8/8/86)

• Io chiedo a voi di essere la for-za del rinnovamento nella Chie-sa di Gesù, perché Gesù non siasolo un simbolo nella Chiesa,ma sia adorato nella Sua vivapresenza. (8/11/86)

• Figli miei, c’è bisogno di schie-re oranti per allontanare il male,per salvare la Chiesa di Gesù.Molti demolitori della grazia di-vina sono tra i servitori dellaChiesa che vorrebbero combat-tere il male ma non ci riescono per-ché sono eretici. (29/12/86)

• Chiesa viva siate voi, Chiesa ve-ra! La mia Chiesa che mi invocòe portò in trionfo, come Madree come Regina, ora non accettai miei richiami, non sente più lamia voce, poiché impegnata asprecare col mondo il tempo del-lo spirito e della preghiera. (6/7/87)

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a cura di Renato Dalla Costa

La cappella del Cenacolo di Preghiera

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Cristo è la vera forza dirinnovamento dell’uomo e delle Comunità

Mercoledì, 1 aprile 2009Benedetto XVI, di fronteai circa 20 mila fedeli pre-

senti in piazza San Pietro, no-nostante la pioggia, è tornato adinvocare un futuro di riconcilia-zione e di stabile pacificazioneper tutti i popoli africani, riper-correndo i momenti salienti delrecente viaggio apostolico che loha condotto in Camerun e Angola.Per l’occasione il Pontefice ha ri-cordato la calorosa accoglienzaricevuta e l’anima profondamentereligiosa delle popolazioni in-contrate, ed ha invitato gli uominidi buona volontà del continentead affrontare con coraggio legrandi sfide sociali, economichee spirituali del momento presen-te tenendo sempre presente cheCristo resta la vera forza di rin-

novamento radicale dell’uomo edelle comunità cristiane.Durante l’udienza il Papa ha toccatoalcuni dei temi affrontati duranteil viaggio tra i quali l’urgenza del-l’evangelizzazione, la formazionedei seminaristi, la promozione del-la pastorale familiare, l’importanzadel dialogo tra le religioni e la ne-cessità di una promozione sociale.Alle donne, ha spiegato il Papa, horibadito il loro pieno diritto adimpegnarsi nella vita pubblica,senza che venga mortificata la lo-ro missione fondamentale nellafamiglia.Benedetto XVI ha poi ricordato l’a-zione generosa dei missionari, deireligiosi e dei volontari ed ha esor-tato tutti i fedeli a pregare per le po-polazioni africane.

✳ ✳ ✳

Mercoledì, 8 aprile 2009, allavigilia del Triduo pasquale, Bene-detto XVI ha invitato i fedeli ad es-sere sempre più profondamentepartecipi del Mistero di Cristo,che con la sua passione e morte siè caricato del dolore e del maledell’umanità.Gesù, pur essendo Dio, non volle fa-re delle sue prerogative divine un pos-sesso esclusivo, ha detto il Papa;non volle usare il suo essere Dio, lasua dignità gloriosa e la sua poten-za, come strumento di trionfo esegno di distanza da noi. Al contrariosvuotò sè stesso assumendo la mi-sera e debole condizione umana.

Gesù, ha spiegato il Papa, volle inquesto modo condividere in ma-niera radicale e vera la nostra natura,fuorchè nel peccato, “fino a quel-la frontiera che è il segno della no-stra finitezza, la morte”.Ma, ha sottolineato, tutto questonon è stato frutto di una cieca fa-talità, ma piuttosto di una sua liberascelta, per generosa adesione al di-segno salvifico del Padre.Tutto questo il Signore dell’universolo ha compiuto per amore nostro,ha affermato: per amore ha volu-to svuotare sè stesso e farsi nostrofratello; per amore ha condiviso lanostra condizione, quella di ogniuomo e di ogni donna.Con la Messa in Coena Domini nelpomeriggio, ha proseguito il Pon-tefice, la Chiesa commemora l’i-stituzione dell’Eucaristia, il Sacer-dozio ministeriale e il Comanda-mento nuovo della Carità. Sotto le specie del pane e del vino,Cristo si rende presente col suocorpo dato e col suo sangue versato.È il sacrificio della nuova e defini-tiva alleanza offerta a tutti, senza di-stinzione di razza e di cultura. Il Giovedì Santo, ha continuato ilPontefice, costituisce pertanto unrinnovato invito a rendere grazie aDio per il sommo dono dell’Eu-caristia, da accogliere con devo-zione e da adorare con viva fede. Al Venerdì Santo, invece, quandocontempliamo in silenzio Gesùappeso al legno della Croce, siamoposti davanti a qualcosa che uma-namente potrebbe apparire assur-do: un Dio che non solo si fa uo-mo, non solo soffre per salvarel’uomo caricandosi di tutta la tra-gedia dell’umanità, ma muore perl’uomo.

La morte di Cristo, ha aggiunto, ri-chiama il cumulo di dolore e di ma-li che grava sull’umanità di ogni tem-po: il peso schiacciante del nostromorire, l’odio e la violenza cheancora oggi insanguinano la terra.La Passione del Signore conti-nua nella sofferenza degli uomi-ni, ha sottolineato.Il raccoglimento e il silenzio delSabato Santo ci condurrannonella notte alla solenne VegliaPasquale, madre di tutte le veglie,quando proromperà in tutte lechiese e comunità il canto dellagioia per la risurrezione di Cristo.Ancora una volta, verrà proclamatala vittoria della luce sulle tenebre,della vita sulla morte, e la Chie-sa gioirà nell’incontro con il suoSignore, ha quindi concluso.

✳ ✳ ✳

Alla radice della crisi economicamondiale vi è la cupidigia. Èquanto ha detto Benedetto XVImercoledì, 22 aprile 2009 al-l’Udienza generale, riflettendosu un antico e quasi sconosciutomaestro di spiritualità, AmbrogioAutperto, vissuto nell’VIII sec. al-la corte di Carlo Magno e poi di-venuto abate.Il Papa ha sottolineato che la lot-ta dei cristiani contro le forze delmale parte dal di dentro ed è so-stanzialmente una lotta contro lacupidigia, radice di tutti i vizi e che,in particolare nella crisi attuale, so-no evidenti i segni di un’avidità diguadagno di pochi ricchi e potentia danno di molti. Ciò che Autperto, una volta di-venuto abate, volle insegnare ai mo-naci è che, se si è cristiani di fat-to e non di nome, c’è da affron-tare un combattimento spiritua-le quotidiano. All’animo umano tentato dall’a-vidità, questo monaco morto,

forse ucciso, nel 784 e cadutonell’oblio per secoli, opponevail disprezzo del mondo.Questo disprezzo del mondo nonè un disprezzo del creato, della bel-lezza e della bontà della creazio-ne e del Creatore, ma un di-sprezzo della falsa visione delmondo presentataci e insinuata-ci proprio dalla cupidigia, ha pre-cisato Benedetto XVI.Un rilievo, questo, ha commen-tato, che alla luce della presentecrisi economica mondiale, rivelatutta la sua attualità.

✳ ✳ ✳

Riconoscere la presenza di Dio nelmondo, apprezzare la liturgia eamare la Chiesa: sono le tre lezioniche secondo Benedetto XVI sipossono trarre dall’esempio diSan Germano, Patriarca di Co-stantinopoli, al quale ha dedica-to il suo intervento mercoledì29 aprile 2009 in occasione del-l’Udienza generale.Germano, ha ricordato il Ponte-fice, non appartiene alle figure piùrappresentative del mondo cristianoorientale di lingua greca e tutta-via il suo nome compare con unacerta solennità nella lista dei gran-di difensori delle immagini sacre,stesa nel Secondo Concilio diNicea, settimo ecumenico (787). Durante il patriarcato di Ger-mano (715-730), ha ricordatoBenedetto XVI, Costantinopolifu assediata dai Saraceni. Per que-sto motivo venne organizzata unasolenne processione in città conl’ostensione dell’immagine dellaMadre di Dio, la Theotokos, e del-la reliquia della Santa Croce. I Saraceni desistettero dall’assedioe per Germano l’intervento divinoera da intendere come un’appro-vazione evidente della pietà mostratadal popolo verso le sante icone.

Di parere del tutto diverso era l’Im-peratore Leone III, che volevariorganizzare la fede e temeva il ri-schio di idolatria a cui, a suo pa-rere, il popolo era esposto perl’eccessivo culto delle icone.Germano rassegnò le dimissionida Patriarca e si condannò all’e-silio in un monastero dove morìdimenticato quasi da tutti. Il suonome riemerse in occasione ap-punto del Secondo Concilio di Ni-cea (787), quando i Padri ortodossidecisero in favore delle icone, ri-conoscendo i meriti di Germano.È nella Chiesa che Dio si fa presente,si offre a noi nella Santa Eucaristiae rimane presente per l’adorazione.Nella Chiesa Dio parla con noi, nel-la Chiesa Dio passeggia con noi, co-me dice San Germano. Nella Chie-sa riceviamo il perdono di Dio e im-pariamo a perdonare.Preghiamo allora Dio perchè ci in-segni a vedere nella Chiesa la suapresenza, la sua bellezza, a vede-re la sua presenza nel mondo, e aiu-ti ad essere anche noi trasparen-ti alla sua luce, ha concluso Be-nedetto XVI.

MAGISTERO DEL PAPAa cura di Mirco Agerde

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Papa Benedetto XVI in Africa

San Germano

“Lodato sia il Signore.Caro figlio, ho chiesto a te

e ai tuoi amicila preghiera, la conversione, la salvezza dei vostri fratelli.Vi ho consegnato i giovani, ora vorrei il vostro impegno

anche per gli anziani. Unite le forze, insieme costruirete

una grande casa,accoglierete in essa gli abbandonati,

i soli, accoglierete i sacerdoti. Incominciate, io vi manderò

operatori e mezzi per sostenerla. La chiamerete “Opera dell’Amore”.

Donate tutto il vostro amore. Anche voi ne godrete i frutti.

Un giorno questa mia immagine sarà nella cappella di questo edifi-

cio dove vi unirete per pregare: fate che sia una famiglia.

Informa di questo il tuo Vicario.Ti benedico”.

Da subito entrano i primi giovanie Renato li segue, li prepara peruna scelta di vita. Alcuni restano,vivono una vita comunitaria, la-vorano, pregano, altri entranoin seminario a Roma e sarannoSacerdoti. Altri, dopo un tempodi discernimento, ritornano nel-

le loro famiglie e sarà per loro unaltro cammino.Quattro di questi giovani arrivanoal sacerdozio, ognuno con unachiamata diversa, ma sotto losguardo di Maria “Regina del-l’Amore”. Altri tre sono ormai vi-cini al grande giorno: Domeni-co, Carmelo, Stefano da Mace-rata. Ricordo l’emozione di Re-nato quando li incontrava, gli siriempiva il cuore di gioia nel ve-dere i frutti del suo lavoro, i suoisacerdoti, i sacerdoti di Maria!Dirà Gesù: “Non manderò più sa-cerdoti se non sono innamoratidella mia SS. Vergine Madre”.Li accompagna con l’affetto di unpapà, spiritualmente e material-mente, finché la salute lo concede.Di don Massimo e don Gianlu-ca Merlini di Macerata ha avutola grazia di assistere all’ordinazionesacerdotale; don Federico e donCristiano, purtroppo, li ha ac-compagnati dal Paradiso.

Nei numerosi incontri alla “Pic-cola Opera” si parla di tante co-se ed anche di ciò che la Ma-

donna e Gesù trasmettono: con-sigli, incoraggiamenti e avverti-menti. Ci si impegna a vivere ilmessaggio e a propagarlo ad altrigiovani e così, ogni giovane pas-sato di lì, anche se farà un altro cam-mino, porterà per sempre con sèun insegnamento cristiano e unbuon ricordo di quei giorni vis-suti in comunità.Più tardi Renato si ammala e fre-quenta meno la comunità e così s’in-contrano, finché può, in casa no-stra e nella sua cappellina privata.Gesù e Maria sono sempre pre-senti in questi incontri ed ecco unprimo messaggio mariano ricevutoalla “Piccola Opera”:“Figli miei, Dio fin dall’eternità, peril suo piano di salvezza ha riversatosu alcune anime le sue grazie im-mense; sono le anime elette e predilettedel suo Cuore, sono le stelle lucen-ti che guidano a Lui, siete voi mieiprediletti figli e figlie queste stelle lu-centi. Non chiedetevi perché siete nel-lo spazio e in questo tempo, ma cer-cate la grazia perenne per esseresempre più luminosi per un fine giu-sto in questo tempo di buio.Ora siete sotto la mia protezione ese rimarrete con Me mai vi lascerò.Vi benedico”.

(25 - continua)

La “Piccola Opera dell’Amore”

La Madonna esorta a continuarenelle opere, facendo però tut-to bene.

Una sera, durante la preghiera, favedere a Renato una grande ca-sa con tante finestre, ma Renatonon comprende cosa possa esse-re.Nel frattempo un nostro colla-boratore acquista un’abitazione perla sua famiglia nelle nostre vici-nanze, con accanto una vecchiacasa grande, con tante finestre.Quando Renato la vide disse:“Questa casa io l’ho già vista!”.Capì allora che quella casa sarebbestato il luogo di accoglienza peri giovani, per vivere assieme, pre-gare, lavorare e fare discerni-mento vocazionale, laicale o sa-cerdotale.Si comincia così anche quest’o-pera e si porta a termine contanto entusiasmo, pensando aquanto bene potrà recare.Qui nascono vocazioni sacerdo-tali e Maria si fa presente ogni vol-ta che Renato sta in preghiera coni giovani che vi sono ospitati.Questa casa verrà ultimata, be-nedetta e inaugurata l’8 dicem-bre 1993, e sarà chiamata “Pic-cola Opera dell’Amore”.

Intanto Renato continua il suocammino con le avversità cheogni giorno incontra, ma dispo-nibile sempre ad ogni richiesta del-la Madonna.Il 25 marzo 1986, primo anni-versario delle apparizioni, la Ma-donna dà a Renato e ai suoi ami-ci un compito importante.Così dice Maria:

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TESTIMONIANZEdi Rita Baron

Alcuni piccoli frammenti della vita di Renatodall’inizio delle Apparizioni

(25a puntata)

Rita racconta Renato

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L’edificio della “Piccola Opera”

come era prima della

ristrutturazione e come

si presenta oggi

L’inaugurazione avvenuta

l’otto dicembre 1993

Renato Baron parla dei giovani della Piccola Opera

durante il Meeting del 1999

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Il XII Convegno Internazionaledei Capigruppo24-26 aprile 2009

Formare la coscienza in untempo di crescenti sfide. Eraquesto il tema di fondo su

cui si sono confrontati i capi-gruppo del Movimento Ma-riano Regina dell’Amore, con-vocati al Cenacolo di Schio inoccasione del XII Convegno aloro riservato, nei giorni dal24 al 26 aprile scorsi.Il convegno dei capigruppo - ap-puntamento che si tiene due vol-te l’anno - è da tempo un’oc-casione importante per i re-sponsabili dei gruppi di pre-ghiera, sorti a seguito delle ap-parizioni di Maria Regina del-l’Amore, di ritrovo e parteci-pazione ai momenti di forma-zione, informazione e verificadel percorso spirituale svolto nel-le rispettive realtà locali, con unocchio a ciò che avviene aSchio, sede di riferimento ecoordinamento di tutta l’atti-vità del Movimento Mariano.Anche quest’anno la parteci-pazione al convegno è statabuona, con la presenza deiresponsabili dei gruppi pro-venienti da tutta Italia ed Eu-ropa.Il programma, predisposto dairesponsabili, prevedeva, in aper-tura, la partecipazione alla ViaCrucis serale al Monte di cri-sto il venerdì sera 24 aprile.La mattina successiva, dopoun breve momento di pre-

ghiera, i partecipanti al convegnosi sono radunati per una sessioneformativa. Tre sono state le re-lazioni sul tema specifico “Co-me la Chiesa Cattolica conside-ra le religioni non cristiane?”, te-nute da Emilio Vivaldo, OscarZulian e Mirco Agerde. Il tema,di assoluta attualità consideratoche sia il presente che il pros-simo futuro vedranno crescerela presenza nel nostro continentedi persone di altre religioni, èstato molto seguito ed ap-prezzato. I tre relatori hanno sot-tolineato come il contatto conaltre culture ed altre esperien-ze religiose porti a noi cristia-ni la sfida del confronto e del-la testimonianza, tenendo sem-pre presente il dovere irrinun-ciabile dell’annuncio della per-sona di Gesù Cristo, unicoMediatore e Salvatore. Neces-sità del rispetto, quindi, dellediversità, ma senza rinunciarealla verità, che deve sempre es-sere proposta con la carità econ l’esempio, mai con la co-strizione.Al termine dei lavori del mat-tino Lorenzo Gattolin, dele-gato del Movimento MarianoRegina dell’Amore per la Fe-derazione dei Gruppi e Movi-menti Mariani, ha relazionatoi presenti sulle ultime novità ediniziative che interessano, ap-punto tale sodalizio.

Un’importante novità nel cor-so del convegno, è stata la pre-senza costante della corale Re-gina dell’Amore, che ha allie-tato i presenti con un ricco re-pertorio canoro, adatto ai va-ri momenti formativi e liturgici.Altra importante novità delconvegno è stata il bel mo-mento di preghiera del sabatopomeriggio con tutti i “chia-mati” di Maria, i quali si riu-niscono solitamente l’ultimo sa-bato di ogni mese. È stataun’occasione di reciproca co-noscenza, per attuare e rinsal-dare il legame tra gli aderenti alMovimento Mariano Reginadell’Amore i quali, pur lavo-rando per lo stesso fine, spes-so non si conoscono tra loro enon si frequentano. Alcuneore tutti insieme, quindi, con

la recita del S. Rosario, l’ado-razione Eucaristica e la recita deiVespri, seguiti dalla S. Messa ce-lebrata da don Attilio Sasso. Altermine dei lavori pomeridia-ni è stato previsto uno spazio de-dicato al dialogo e agli interventidei presenti, occasione prezio-sa per rendere l’incontro più per-sonale ed interattivo.La mattina successiva, ultimatappa del convegno, è stata de-dicata all’informazione sullasituazione e sugli sviluppi del-l’attività del movimento. Mir-co Agerde, iniziando i lavori, haricordato i recenti, positivi svi-luppi dei contatti dei gruppi dipreghiera che si ispirano alla Re-gina dell’Amore, con le ri-spettive gerarchie diocesane:delle vere e proprie prese d’at-to, da parte dei vertici diocesani,dell’esistenza e della vitalitàdei gruppi, sfociate anche in mo-menti celebrativi intensi edimportanti, che daranno sicu-

ramente in futuro frutti posi-tivi. Ha preso quindi la paro-la il presidente dell’Associa-zione Regina dell’Amore GinoMarta il quale, prendendospunto da alcuni messaggi delCielo, ha sottolineato comel’Opera dell’Amore sia di ori-gine divina e come l’impegnoe l’apporto concreto di tutti -vicini e lontani - sia fonda-mentale per realizzare quantoMaria ha chiesto attraverso imessaggi rivolti al suo stru-mento Renato Baron. Ha quin-di preso la parola Rita Baron,moglie di Renato, la quale haringraziato tutti i capigruppo perla loro presenza, ricordandocome Renato avesse un “oc-chio di riguardo” e conside-rasse di assoluta priorità il riu-nire periodicamente i respon-sabili dei molti gruppi devoti aMaria, Regina dell’Amore. Rita ha voluto quindi “tirarfuori” dal proprio cuore ricor-

di e sensazioni, tutti tesori chesono raccolti - come lei ha ri-cordato - nel recente libro da leiscritto ed uscito in occasione del24° anniversario delle appari-zioni, dal titolo “La nostra vi-ta con la Regina dell’Amore”. I lavori non potevano non ter-minare con la celebrazione Eu-caristica, presieduta dal cap-pellano di Casa Annunziata, donDavide Disconzi, il quale ha ri-volto ai presenti l’augurio, nelcorso dell’omelia, di essere il piùpossibile veri testimoni di Ma-ria e del suo Figlio Risorto. Questa XII edizione del con-vegno è andata quindi in ar-chivio, lasciando ai parteci-panti un bagaglio di tante bel-le novità e progetti. Il prossimo appuntamento peri capigruppo è previsto per il se-condo week-end di ottobre,sempre presso il Cenacolo dipreghiera di Schio.

MOVIMENTO MARIANO “REGINA DELL’AMORE”di Oscar Grandotto

I capigruppo presenti all’incontro di primavera

140 fedeli provenienti dalla Slovenia si consacranoalla Regina dell’Amore

«Figli miei, desidero che la vo-stra gioia sia grande quantola vostra fede. Vi chiedo di aiu-tarmi affinché tutti i miei figlisi consacrino al mio Cuore Im-macolato. La potenza di questa consa-crazione abbracci tutti i po-poli, tutte le nazioni. Figli ca-ri pregate affinché si realizzi que-sto mio desiderio che è deside-rio di Dio...». (1.2.1998)

Dopo alcuni incontri pressola Parrocchia di Visnja Go-ra - Diocesi di Lubjana

(Slovenia) - svolti fra il marzo el’aprile scorso e dopo una primacerimonia di consacrazione allaRegina dell’Amore fatta il 19aprile scorso nella suddetta par-rocchia - festa della Divina Mi-sericordia - circa 140 fedeli pro-venienti da quei luoghi, e guidatidal loro parroco, hanno voluto por-tarsi presso il Cenacolo di Preghiera

per completare in un certo sen-so la cerimonia stessa e consacrarsidi nuovo a Maria proprio neiluoghi dove la Regina dell’A-more è apparsa a Renato pertanti anni.Così il 2 maggio scorso, primo sa-bato del mese, in tre pullman i pel-legrini di lingua slovena sonogiunti verso le 10.30 al Cenaco-lo per celebrare alle 11 la S. Mes-sa, al termine della quale si sarebbesvolta la cerimonia di consacra-zione alla Vergine Santa. Si po-tevano notare fin dal loro arrivola gioia e l’entusiasmo per questaesperienza del tutto nuova per lo-ro, la curiosità per un luogo di cuinon avevano mai sentito parlarefino a poche settimane prima, l’e-mozione per l’atto di consacrazionealla Madonna proprio là doveElla aveva messo i suoi piedi,ma soprattutto la profonda fedesemplice e umile di chi ha soffertoper tanti anni sotto regimi atei e

materialisti dove la religione, spe-cie quella cristiana cattolica, eramal sopportata o appena tollerata. Alle 10.50 tutti erano pronti

con la fascia azzurra per la breveprocessione cantata che, dal via-le che porta alle campane, in-troduce alla cappella del Cenacolo.Lì il parroco don Sebastiano hacelebrato in lingua slovena la S.Messa e, subito dopo la Comu-nione, è iniziata la cerimonia diConsacrazione alla Madonna se-condo lo stesso schema che siusa per i fedeli di lingua italiananelle grandi solennità di Pentecostee Immacolata Concezione. Si è,infatti, ricordato il significatodell’atto che i 140 fedeli stavanoper compiere, si sono elencate lepromesse che la Regina dell’Amoreha rivolto a tutti i suoi consacrati,si è invocato, in sloveno, lo Spi-rito Santo. Dopo un breve mo-mento di silenzio, c’è stata la let-tura comunitaria della formula diconsacrazione che nelle settima-ne precedenti era stata tradotta nel-la loro lingua.Subito dopo l’atto di consacra-zione, tre Ave alla Madonna e, su-bito dopo, ogni famiglia o grup-po di persone, con un lumino ac-ceso, si è portato davanti all’altare

CONSACRAZIONIdi Mirco Agerde

bellissima immagine della Ma-donna di Brezje, il Santuariomariano più famoso e frequen-tato della Slovenia, dove ancheGiovanni Paolo II si era recato invisita nel 1996. Questa immaginesi trova ora all’entrata del Cena-colo accanto al quadro della Re-gina dell’Amore.Per concludere, tutti sono poi rien-trati in sacrestia per consegnarela fascia, apporre la loro firma ericevere un dono-ricordo della gior-nata e della consacrazione a Ma-ria.Dopo il pranzo al sacco nel par-co, alle ore 15 tutti erano pron-ti per la Via Crucis del primo sa-bato del mese e così il folto grup-po dei fratelli sloveni si è ritrovatoinsieme con tanti altri di linguaitaliana e tedesca presenti in grannumero nel primo weekend dimaggio. Sul Monte di Cristo,

dopo alcune parole in lingua ita-liana, alcune riflessioni in lin-gua tedesca e slovena hanno sot-tolineato le grandi Grazie cheMaria ancora sta elargendo neicuori anche a distanza di tempodalla fine delle sue Apparizioni edalla dipartita di Renato, an-dando per così dire alla “con-quista” anche di Nazioni nuove.In un clima di grande gioia eserenità, i gruppi sloveni sonoquindi risaliti nei loro pullman esono ripartiti alla volta di VisnjaGora, lasciando in tutti noi e lo-ro la viva consapevolezza chequesto sabato 2 maggio avevarappresentato solo l’inizio di unlungo cammino insieme conMaria e con il Movimento ma-riano Regina dell’Amore.

Mirco Agerde

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Mirco prende in consegna il quadro appena donato

Il numeroso gruppo di slovenipervenuti a Schio sabato 2 maggio 2009

L’ingresso nella cappella del Cenacolo per la Santa Messa e il rinnovo della Consacrazione alla Regina dell’Amore

e, in ginocchio, ha ricevuto dal Ce-lebrante la Benedizione partico-lare col SS.mo Sacramento so-lennemente esposto all’inizio del-la cerimonia.Proprio in questi momenti lacommozione di molti si è resa ma-nifesta, anche da parte dei mol-ti giovani presenti chiaramente toc-cati dall’amore di Maria e Gesù,che si sentivano particolarmen-te vicini e presenti. Terminata labenedizione speciale, tutti, inprocessione, hanno deposto illumino acceso presso le nuove fon-tane costruite all’ingresso delpiazzale del Cenacolo.A questo punto una doverosafoto ricordo di tutto il gruppo ela consegna da parte loro di una

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Con il quinto incontro abbiamoterminato la preparazione pen-sando alle parole di GiovanniPaolo II e del cardinale Diaz cheriassumono l’essenziale della con-sacrazione: oggi stiamo vivendola battaglia più grande che l’u-manità abbia mai affrontata. Ma-ria entra in questo conflitto finaletra il bene e il male, tra il Dio esatana, e alla testa delle sue schie-re di consacrati schiaccerà la te-sta del serpente e sarà la vittoriadel Suo Cuore Immacolato. Se-guirà un periodo di pace e digiustizia che il mondo non ha maivisto prima.Mentre ascoltavamo queste pa-role, il nostro desiderio di donarcinelle mani di Maria cresceva e ciuniva sempre di più tra di noi. Ab-biamo sentito nel cuore che il 19aprile, giorno stabilito per la ce-rimonia, sarebbe stato un even-to particolare per ciascuno dinoi, personalmente e per tutta lacittadina di Visnja Gora.

Quel giorno, la chiesa era solen-nemente decorata, e Maria, at-torniata da fiori, pronta ad entrareper prima nella chiesa. Da Schio, con nostra grandegioia, sono arrivati Mirco, Oscar,Gino Marta - il Presidente dell’Associazione “Opera dell’Amo-re”-, Onorina e come sorpresa spe-ciale Rita Baron, la moglie diRenato. Don Botjan ha consacrato, durantela Santa Messa delle 8, tutta la par-rocchia al Cuore Immacolato diMaria, e alle 10, alla secondaMessa, si sono consacrati anche tut-ti coloro che hanno deciso di fa-re la consacrazione personale. Il loro numero aumentava dicontinuo: dai primi 20 a 70, a 100e poi oltre, 170, 220, fino al-l’impensabile numero di 290.

Questo lo può fare solo Maria conil Suo amore! Con noi c’era un gruppo diMaribor, e sono venuti ancheJohn dalla Nuova Zelanda ed Eli-sabetta dall’Austria, che aveva-no saputo dell’evento fermandosialla nostra bancarella alla fiera aVillach. Senza esitazione sono venuti aVisnja Gora, sebbene non avesseromai sentito prima parlare di que-sta cittadina. La pioggia ci ha im-pedito di fare la processione, mai chierichetti hanno comunque por-tato la Regina dell’Amore sullaportantina nella chiesa. Quei momenti sono stati inde-scrivibili: la gente si alzava, un ban-co dopo l’altro, per salutare la Re-gina dei loro cuori. Il percorso fi-no all’altare è durato parecchi mi-nuti e noi Le cantavamo le Suelitanie. Non potevamo trattenere le la-crime! Dopo il discorso di Gino Mar-ta che ha salutato i presenti a no-me dell’Associazione, Don Botjanha celebrato la Santa Messa cheè stata vissuta dai presenti inuna maniera particolarmenteprofonda. Rita Baron ci ha parlato e tra-smesso le parole di Renato al-l’ultima consacrazione primache Maria lo chiamasse a sé. Don Botjan ha preparato perognuno di noi una medagliaricordo con il nome e la data del-la consacrazione, e l’immaginedel volto della Regina dell’Amorecon la preghiera della consa-crazione. Ognuno ha portato consé anche un fiore e uno dopo l’al-tro, in fila, ci siamo avvicinati al-l’altare dove ci siamo inginoc-chiati per donare a Maria con ilfiore anche il nostro cuore e lanostra vita.

scorsi di Mirco cosicchéquelli che non potevano as-sistere direttamente all’in-contro a causa di altri im-pegni, avessero la possibi-lita di riascoltarlo più tar-di a casa. Nel primo incontro Mir-co ci ha spiegato i fonda-menti della consacrazione,lo scopo e ciò che Mariavuole regalarci attraverso diessa. È Dio stesso che la chiedee con essa ci invita alla vi-ta secondo i suoi Co-mandamenti.Nel secondo incontro ci è statochiarito come si vive da consacratia Maria: facendo ogni giorno lavolontà di Dio così come siamoe con tutto ciò che abbiamo e dir-gli il nostro ‘Sì’ in ogni mo-mento. Nel terzo incontro abbiamocompreso che quando lasciamoentrare Maria nei nostri cuori, Leici porta le sue virtù e quando loSpirito Santo nel cuore vede Lei,lo riempie di doni. In quel momento succede il piùgrande miracolo: arriva Gesù. Il quarto incontro, con l’aiutodel miracolo di Lanciano, l’e-sempio del Papa Benedetto XVIe con l’esperienza di Renato Ba-ron, ci ha aiutato a raggiungereuna maggiore fiducia e fede nel-la presenza vera di Gesù nel-l’Eucaristia, e così onorarLo sem-pre in modo adatto.

Dal 21 al 23 febbraio Mirco,Oscar Zulian, Gennaro edOnorina Borracino hanno

visitato Visnja Gora e con loro laRegina dell’Amore è venuta perla prima volta in Slovenia. Il parroco don Botjan Modic hacollocato la statua della Regina del-l’Amore sull’altare della chiesaparrocchiale di Sant’Egidio e daallora tutto si è svolto sotto l’in-fluenza della Sua grazia e bontà. Mirco, in accordo con don Botjan,ci è venuto a trovare durante il pe-riodo della Quaresima per aiutarciad approfondire il desiderio di Ma-ria che tutti si affidino al suoCuore Immacolato. Il parroco ci invitava alla consa-crazione con queste parole forti:“I tempi sono tali che il mondopuò cambiare totalmente inun giorno solo. C’è qualcuno chepossa affermare di essere ab-bastanza forte per fare il cam-mino della vita da solo? Ades-so dobbiamo decidere di farequesto cammino con Maria osenza di Lei, cioé di stare onon stare con Dio!”. La sua paura di avere poche ri-sposte al suo invito si è rivelata deltutto infondata: l’elenco dei can-didati si prolungava e durante ognipreparazione successiva aderiva-no nuove persone, nuove fami-glie che venivano anche dalle al-tre parrocchie. Nessuno poteva im-maginare quanto fosse forte ilrichiamo di Maria.Don Botjan ha registrato tutti i di-

La consacrazione solenne alla Regina dell’Amore di questi fedeli slove-ni è avvenuta a San Martino di Schio dopo una serie di incontri pre-paratori che Mirco ha tenuto nella loro chiesa parrocchiale di Sant’E-gidio, in Slovenia.Il resoconto di queste riunioni e l’atmosfera di spiritualità viva e desi-derosa di verità che le hanno contraddistinte, emergono dalle testimo-nianze di due consacrate, Miha e Aneta, e del Parroco don Botjan Mo-dic, che qui riportiamo.

A partire dall’alto:

Oscar, don Botjan,Mirco, Gino Marta e Rita Baron

L’interno della chiesadi Sant’Egidio

durante la Consacarazionealla Regina dell’Amore

avvenuta lo scorso 19 aprile 2009

Rita saluta gli slovenicon l’aiuto di Miha

che ha fatto da interprete

Con i fiori portati alla Madonnasi sono riempiti i numerosi vasi

posti ai piedi dell’altare

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“Miei cari, il mio insegnamento vi dice di non fidarvi di voi stessi e di non affidarvi mai a voi stessi.

Chiedete sempre, perché il coraggio di chiederemette a nudo la vostra coscienza di non bastare a voi stessi,

demolisce l’orgoglio e la pretesa”.

Chiedere semprein ascolto

Ècon nostra grande gioia cheun nutrito numero di personeda tempo innamorate della

Regina dell’Amore e apparte-nenti al nostro piccolo gruppo diCurtarolo, con l’aiuto di alcunicollaboratori di Renato Baron,Emilio e Severino e con la par-tecipazione di Mirco, si sonoconsacrate a Maria.Bruno, Luciano, Florindo, Ivone,ecc... e tanti, veramente tanti al-tri si sono sentiti attirati a parte-cipare ai sette incontri organizzatida fine febbraio a tutto marzo ilgiovedì sera, giorno settimanale de-dicato alla Santa Vergine. Prima la recita del Santo Rosarioe la Santa Messa organizzata pertutti i pellegrini dei dintorni di San-ta Maria di Non e per gli stessi pae-sani, poi la preparazione allaConsacrazione. Tutto ciò preparato dall’infaticabilearciprete don Loris, che ha ap-profondito la conoscenza del-l’Antico e Nuovo Testamento.

Chi è don Loris? È un vero innamorato di Mariae questo ha reso più significativala preparazione alla Consacra-zione finale.Il 5 aprile Festa delle Palme, dopo la celebrazione festiva po-meridiana al Santuario, don Lo-ris ha fatto leggere la preghiera diConsacrazione al Cuore Imma-colato di Maria ai trecento par-tecipanti.La Consacrazione all’ImmacolataConcezione, voluta da Lei a Fa-tima, per tante e varie ragioninon è stata fatta da tutti come erail suo grande desiderio. Pertanto,questo nuovo gruppo di consa-crati ci stimola a continuare sem-pre più su questa strada che ci sia-mo impegnati a percorrere affinchéil Cuore Immacolato di Maria pos-sa al più presto trionfare in tut-ti i cuori che rispondono positi-vamente alla volontà del Cielo.

Gianni Nalon

Consacrazione allaRegina dell’Amore del Gruppo di CurtaroloIl 5 aprile 2009 presso il Santuario Mariano di Tessara a Santa Maria di Non a Padova

Questa consacrazione è il massimo che io possa fare per gli uo-mini e per la mia parrocchia. Quando si inginocchiavanodavanti a me per ricevere la benedizione, quando ho visto

le lacrime nei loro occhi - ed io so chi sono queste persone, cono-sco le storie delle loro vite - sono rimasto sorpreso nel vedere chiè stato chiamato da Maria e in che modo. Non ho mai visto tan-ta fede! Non ho mai vissuto una cosa simile durante tutti gli an-ni del mio servizio sacerdotale. Questo è per me un dono. Comesacerdote cerco i modi e le vie per aiutare la gente a conoscere Dioe il Suo amore, e poter credere davvero. Ho provato tanti modie adesso so la risposta e la soluzione, che è una sola: MARIA. Gra-zie a Te, la Regina dell’Amore. Grazie a Dio.

don Botjan Modic - parroco a Visnja Gora

chiesa durante la cerimonia can-tava sotto la direzione dei giovanicantori le bellissime canzoni de-dicate a Maria. Questa è stata una incredibile fe-sta dell’amore: il Cielo e la Ter-ra cantavano la gloria di Maria edella Divina Misericordia. Alla fine, don Botjan ha ringra-ziato i nostri cinque cari ospiti eha regalato ad ognuno l’immaginedel Cuore di Gesu e di Maria. Ci aspettava poi un tavolo pie-no di delizie preparate dalle signorein onore di Maria, ma Mirco,Oscar, Gino, Rita e Onorinanon hanno potuto continuare lafesta con noi e hanno dovutoprendere congedo. Sicuramente è rimasta nei lorocuori la soddisfazione di averaiutato ancora una volta MariaRegina dell’Amore nel Suo piùgrande desiderio: “che tutti gli uo-mini siano consacrati al mio Cuo-re Immacolato”.Abbiamo fiducia nella Regina del-l’Amore che disse il 30.12.1990:«Io vi allontanerò dal fuocodell’inferno e mai vi abban-donerò fino a quando entreretecon me in Paradiso. Propaga-te le mie promesse ad ogni uo-mo: chi sarà a me consacrato tro-verà salvezza”.

Le parole di ringraziamento diMirco ci dicono tutto: “Mi ave-te chiamato per portarvi Ma-ria, ed io invece l’ho trovata quia Visnja Gora”. Al congedo il pre-sidente della comunità locale haconsegnato ai graditi ospiti gli an-nali e la chiocciola, il simbolo del-la nostra antichissima cittadina.Papa Pio XII nell’anno1942 ha con-sacrato tutto il mondo al Cuore Im-macolato di Maria e gli sloveni han-no seguito il suo esempio tra le pri-me nazioni al mondo. Dopo la vi-sita al Papa, il vescovo Romanha consacrato tutta la Sloveniagià nel 1943, e solo nel mese dimaggio 20.000 persone si sono af-fidate al Cuore di Maria. Ora Visnja Gora ha dimostratoche l’amore per Maria è semprevivo nei nostri cuori. Le scenecommoventi nella Chiesa diSant’Egidio rimarranno per noitutti una memoria incancellabileper tutta la vita e per le genera-zioni future. L’avvenimento è stato registratocon due telecamere e messo sulDVD doppio per poter riviverequesta cerimonia. La gente stessa testimonia che unacosa simile non era mai avvenuta.

Miha e Aneta

In quel momento ognuno stavada solo con la Madre celeste checonosce chi siamo e quali sono lenostre difficoltà, sofferenze e gioie. Prima di tutti si è donato a Ma-ria il nostro parroco e pastore cheha poi benedetto ognuno con ilsegno della croce sulla fronte e conl’acqua santa dicendo questapreghiera: “Maria, la Regina del-l’Amore, accetta la tua consa-crazione ed io ti benedico in no-me del Suo Figlio, Gesù Cristoche vive e regna per tutti i se-coli dei secoli! Amen.”Dalle mani di Mirco abbiamo ri-cevuto il santino con l’immagi-ne di Maria su un lato e sull’al-tro la preghiera della consacrazionequotidiana. Di nuovo ci sono venute le la-crime, le lacrime del sollievo e del-la gioia, della felicità e dei rin-graziamenti a Maria che ci ha ac-colti per sempre nel Suo Cuore.Fortissima abbiamo sentito laSua presenza, la sua preoccupa-zione per le nostre anime, e so-prattutto l’amore con il qualeLei ha abbracciato ognuno dinoi, senza eccezioni. Anche coloro per i quali è venutoil proprio turno tra gli ultimi, do-po tre ore di attesa, hanno vissutole stesse emozioni perché tutta la

persone le quali avevano vissutocome noi esperienze prima do-lorose e poi meravigliose, gra-zie all’aiuto della Mamma; ioportavo la mia esperienza etutti ne gioivamo insieme; eracome aver trovato una grandefamiglia.Da allora andavamo lassù tut-te le domeniche, con nuoveesperienze e insegnamenti, me-diante i messaggi di Maria; Leiera diventata la nostra Mae-stra di vita.I suoi messaggi erano diventa-ti importanti; ci davano il co-raggio di affrontare la vita conpiù altruismo, mettendoci adisposizione degli altri. Ave-vamo anche il desiderio di in-contrare Renato il veggente,avvicinarlo era quasi impossi-bile, dove era presente lui c’e-ra sempre tanta gente.Andavamo anche il mercoledìsera per la Via Crucis; e venneanche quel fortunato momento;parlava sempre della croce, delsegno permanente; era il se-gno che dovevamo profumareanche noi, se avessimo porta-to con gioia le croci della no-stra vita.Diceva: “Quando un giorno lon-tano, fra cento, duecento, cin-quecento anni, là dove saremo civolteremo indietro a guardare alnostro passato, quando eravamosulla terra, le nostre sofferenze e lenostre croci che tanto avevanoinciso nella nostra vita, non ce lericorderemo più, saranno di-

R itornai a casa pieno digioia per l’avventura pas-sata. Pensavo: cosa rac-

conterò a mia moglie quandosarò a casa? Decisi di non dire nulla. Arri-vato, subito lei mi chiese: Do-ve sei stato? Un giro qui intorno,risposi. Ah, si eh? Fino a sera?...Tu sei andato a Schio, vero? Che cosa te lo fa pensare, risposi.Con tutto quel profumo che tiporti intorno, pensi anche dimentire?Mi resi conto che non potevopiù tacere e raccontai tutto.La gioia era grande per en-trambi; sentivamo che la Mam-ma era presente nella nostravita e ci accompagnava silen-ziosa, soprattutto nelle nostredifficoltà; la lezione era statagrande. Ero andato lassù per cer-care una risposta, ma ho avu-to molto di più.La domenica successiva ritor-nai a Schio, ma questa volta contutta la famiglia.Avevamo conosciuto alcune

menticate. Tutte le nostre cose,belle o brutte che siano state, le fa-tiche, il lavoro, le disgrazie, tut-to ciò che avevamo accumulato an-che con sacrificio, tutto sarà pas-sato così in fretta; anche la nostravita terrena; non ci importeràpiù niente del nostro passato diquando eravamo laggiù.La Madonna dice: vivete ingrazia di Dio il vostro istante ter-reno; di fronte all’eternità che ciaspetta, la nostra vita è veramenteun attimo; è molto importantevivere nella grazia di Dio e l’e-ternità è un premio regalato daGesù per i suoi meriti e ci aspet-ta tutti.Lui farà tutte le cose nuove, giàda ora se lo vogliamo. Rima-niamo sempre nella sua grazia;avremo tutta l’eternità per rin-graziare Dio, per tutto il bene checi ha regalato, per la gioia di sta-re con Lui per sempre.Non vale la pena di correre tan-to per raggiungere chissà cosa, perun solo istante, perché così è; la-sceremo tutto, ci porteremo via so-lo l’amore che avremo dato”.

Allora mi è ritornato il ricordo del-la visione che ho avuto la primavolta che ero venuto quassù. È ve-ro, quel posto esiste veramente;là c’è tanta pace, ogni passato ècancellato, la Mamma quel gior-no me l’ha fatto vedere.Anche Renato ha visto quelluogo dove andremo; ma ha an-che visto dove le anime sono de-stinate, nel luogo della purifi-cazione; per questo la Mammadice di essere sempre in graziadi Dio. In quel posto ci si ri-mane per anni ed anche per se-

coli; nel Paradiso si arrivasoltanto puri.

Renato ci raccontava delle sueesperienze, della sua voca-zione a Maria, degli incontricon Maria, delle sue preoc-cupazioni per come vanno lecose nel mondo, per i giovani.Diceva: “Il cambiamento delmondo è affidato ai giovani; lanostra generazione è marcia enon ascolta le invocazioni diMaria”.Tornammo ancora a San Mar-tino portando amici e cono-scenti per ascoltare gli inse-gnamenti che Renato portavaogni domenica pomeriggio.Era bello vedere tanta parteci-pazione; la gente ascoltava isuoi discorsi, tutti inerenti aimessaggi che riceveva da Ma-ria; era una scuola di vita; tut-

ti gli insegna-menti erano im-perniati sul di-stacco dalle cosemateriali e sul de-dicarsi maggior-mente al nostrospirito.Noi siamo spiri-to di vita e ciòche noi siamo èspirito, mentre ilnostro corpo loavremo per untempo, quantoDio vorrà, poi loperderemo.Che cosa vale di

più curare: ciò che avremo persempre o ciò che perderemo?Se staremo bene nello spirito,lo saremo anche nel corpo,perché Dio ci ama e vuole il no-stro bene.Per questo la Madonna dicedi chiedere la grazia della con-versione e le guarigioni delcorpo gliele darà in più.Le parole di Renato risuonavanoin me, perché avevo speri-mentato io stesso, sulla miapersona, che tutto ciò che di-ceva era vero.

I segni sono necessari?Mi raccontavano, che moltevolte a Poleo succedevano del-le cose strane; a parte il profu-mo di cui moltissimi ne han-no fatta esperienza, succedevanodelle cose che in natura non so-no spiegabili.Io ero attratto anche da questisegni, nella speranza che anch’ioun giorno o l’altro ne troveròqualcuno; erano sempre segnidella presenza materna dellaMamma.Il tempo non si fece attendere:un sabato, primo del mese,con la mia famiglia sono andatoalla consueta Via Crucis; il

tempo non promet-teva niente di buono.Infatti, si alzò il ven-to e durante il per-corso sul colle moltagente tornò indietroper ripararsi nelle pro-prie vetture, dal ven-to e dalla pioggia chegià stava cadendo.Siamo rimasti in po-chi nel proseguire ilcammino in preghie-ra, solo una trentina dipersone; non ci im-portava del tempo mi-naccioso e senza al-

cun riparo, come sprovveduti,proseguivamo con Renato ilcammino della Via Crucis.Arrivati in cima al colle, il mal-tempo cessò e il sole splen-dente ricomparve su di noi.Ricordo le parole di Renato: nonc’è sabato di Maria che il solenon ci sia (il primo sabato delmese).Terminata la consueta ceri-monia, tornammo giù dal col-le incontrando altra gente che,passato il maltempo, risalivail monte.

Il dono della sofferenza(2a Parte)

TESTIMONIANZEdi Antonio Giuriato

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Renato inaugura una campana nel parco del Cenacolo:

è il 25 marzo 1994

Renato inaugura una campana nel parco del Cenacolo:

è il 25 marzo 1994

La statua della Regina dell’Amore sul Monte di Cristo

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Erano meravigliati vedendocie dicevano: “Ma non avetepreso l’acqua? Siete asciutti!” Era vero, noi non ci avevamofatto caso, poiché per noi erapiù importante partecipare al-la preghiera: i nostri indu-menti erano completamenteasciutti!A metà collina vedemmo unamoltitudine di persone cheguardavano il cielo e fissavanoil sole. Che c’è di strano?Guardai anch’io e vidi il bel-lissimo sole splendente che ciabbagliava; poco dopo il sole at-tenuò la sua luce e iniziò apulsare con dei colori diversi,poi si oscurava e aumentava ilsuo diametro fino a raddop-piarsi, poi aumentava la sualuminosità e ritornava alle di-mensioni naturali.Era una visione del tutto inso-lita. Mi strofinai gli occhi, pen-sando un disturbo alla vista,invece il fenomeno continuavae il sole iniziò a roteare su se stes-so pulsando come in prece-denza. Il sole era oscuro al cen-tro come un’eclisse e tutt’at-torno un bagliore di luce checambiava di colore, dal viola alrosso, giallo, verde e azzurro. Questo segno l’abbiamo vistoin molti, forse qualche centi-naio di persone e durò per al-cuni minuti.

Sceso dal colle, guardai anco-ra il sole: era abbagliante e mifaceva male agli occhi guar-darlo, non era come prima.A casa meditai il segno chetutti avevamo visto. Era comedescritto nella documentazio-ne delle apparizioni a Fatima,dove il segno del sole lo vide-ro circa cinquantamila perso-ne e anche lì i loro abiti in-zuppati si asciugarono subito.Era il segno promesso dallaMadonna ai tre pastorelli.Il giorno seguente verso sera tor-nando dal lavoro vidi ancora ilsole alto nel cielo, mi fermai aguardarlo pensando al segno delgiorno precedente; quando miaccorsi che il sole iniziò a rotearee cambiare colore.Rimasi allucinato dalla sorpresae pensavo cosa c’entra qui, nonsono a Poleo; pensavo che solo neiluoghi che riguardano le appari-zioni succedono certi fenomeni;il fatto che la cosa si ripetevafuori luogo, mi fece venire il so-spetto che il segno non fosse al-tro che un fatto naturale: l’occhiosollecitato dalla forte luce pote-va provocare alterazioni alla retinacon conseguenti cambiamentidi percezione e quindi la visionedi colori diversi e instabili, dan-do la sensazione delle pulsazionidel sole.

Nel corso degli ultimi anni, la normativa per la ge-stione delle Residenze per Anziani è stata stimo-

lata in campo nazionale e regionale da una ricca edapprofondita produzione di norme, Leggi e regola-menti atti a gestire l’erogazione dei servizi di assistenzaper anziani, ridefinendo il sistema di protezione so-ciale, assegnando alla pianificazione delle risorse de-stinate all’assistenza delle fasce più deboli un ruolo distimolo per la qualificazione ed innovazione dei ser-vizi dati.Innovazione e qualificazione è una scelta che si ba-sa sui criteri di “qualità dei servizi” che porta inevi-tabilmente CASA ANNUNZIATA a valutare co-stantemente le modalità di erogazione dei propriservizi assistenziali ritenuti sufficienti, ed ai costi so-stenuti per produrli.Erogare un servizio di qualità vuol dire avere un’or-ganizzazione impeccabile, gestita da personale mo-

tivato, qualificato e capace in ogni momento di fa-re il punto sulla situazione per modificare e miglio-rare, possibilmente in tempo reale, l’attività che si stasvolgendo.Casa Annunziata sta camminando in questa prospettiva,non nascondendosi le difficoltà per l’osservanza e l’ap-plicazione di tutte queste normative che rendono ilcammino da percorrere molto impegnativo.Organizzare un servizio socio-assistenziale adeguato,la necessità di fronteggiare bisogni complessi, vedi quel-li legati alla non-autosufficenza, quelli per la riabili-tazione, per le attività sociali, per l’assistenza sanita-ria etc. richiede dei requisiti strutturali, tecnologici eorganizzativi, tali da assicurare un livello di prestazionivalide ed in osservanza delle leggi e regolamenti vi-genti.Un servizio rivolto alla tutela degli utenti, i loro bi-sogni, la loro dignità, la loro qualità di vita, promo-vendo il loro benessere psico-fisico per favorire unaloro permanenza serena e confortevole, giusto quan-to indicato da Maria SS.ma nell’annuncio del 25 mar-zo 1986: “Fate che sia una famiglia”.

Arduino Garbin - Direttore di Casa Annunziata

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Ci rimasi molto male e ritornaia casa ricredendomi su queifatti. Poi il tempo cambiò enon fu possibile riprovare peraverne la conferma.Qualche giorno dopo il sole ri-tornò ed ebbi l’occasione diriprovare l’esperimento.Alla stessa ora guardai il sole peressere sicuro di essere nelle stes-se condizioni precedenti; il solemi bruciava gli occhi, non riuscivoa guardarlo, era troppo forte.Quel segno non lo vidi più.In seguito, ritornando a Po-leo guardavo sempre il sole;ma anche lì se pur in diverse oc-casioni il segno non si ripeté più.La mia teoria era miseramen-te fallita. Certo se il Cielo ci dona dei se-gni, questi servono, ci aiutanonel cammino di fede e vannoaccolti con il cuore.Così disse Maria:

- La mia presenza voi percepi-te perché mi amate. Vi trastul-late nei miei segni e, mentrepregate, mi desiderate vicina.Figli cari Io desidero che voisiate i miei segni nel mondo e losarete, se lo desiderate. (2.6.90)

- Figli miei, ogni manifestazio-ne che il Cielo vi porge, accoglietelacon gioia, con fede e responsabilità.(6.1.92)

(2 - Fine)

“Io vi dico: la sofferenza che c’è nel mondo è grande

e sarà sempre più grande perché gli uomini si allontanano sempre più da me”.

Sofferenza sempre più grandein ascolto

Casa Annunziata“Fate che sia una Famiglia”

I gruppi di Laici Canossiani di Ormelle,Ponte di Piave (TV) e Schio, hanno

deciso di trascorrere un pomeriggio insiemescegliendo come punto d’incontro il Ce-nacolo dell’Opera dell’Amore. Il giorno3 del maggio scorso, guidati dalla signoraMariuccia Rossetto di Schio, che conoscemolto bene questi luoghi, hanno visita-to le varie opere del Cenacolo. Essi era-no composti da una trentina di personeche avevano sentito parlare dell’Opera ma nonavevano mai avuto l’occasione di conoscerla inprima persona. Hanno visitato la Croce che profuma,la Cripta, la casa della Santa Famiglia da poco inau-gurata, il Presepe...

FATTI E NOTIZIE

Si notava visibilmente nei loro occhi la gioia diaver trascorso un bel pomeriggio e prima di par-tire hanno accettato una foto ricordo con il desi-derio di vederla pubblicata sul Mensile.

Gennaro Borracino

Fratelli e sorelle laici canossiani in visita al Cenacolo

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Il 24 maggio i giovani della Regina dell’A-more hanno organizzato una giornata di con-divisione, preghiera e formazione per tut-

ti i giovani dai 18 ai 35 anni, invitando so-prattutto quelli che si stavano preparando al-la Consacrazione al Cuore Immacolato diMaria nella festività di Pentecoste (31 maggio)Dopo l’accoglienza al Cenacolo di preghiera al-le ore 10 ci si è spostati nella chiesa parrocchialedi Poleo per partecipare alla Santa Messa so-lenne dell’Ascensione del Signore, animatadalla corale della Regina dell’Amore su ri-chiesta del parroco don Andrea.Tornati al Cenacolo, ci ha accolti Mirco Ager-de che ci ha accompagnato e guidato nei luo-

to inizio la storia del Movimento MarianoRegina dell’Amore.Finita la visita guidata, dopo il pranzo in trat-toria, la giornata è continuata con il program-ma tipico della 4° domenica dedicata alla for-mazione per i giovani: catechesi alle 15 curatada Mirco, Adorazione Eucaristica alle 16 e la con-clusione nel bellissimo parco del Cenacolo.Il 9 giugno 1988 la Regina dell’Amore dice-va:“Figli miei cari, conosco bene ciascuno di voi. Inogni vostro cuore Io sono entrata e vi accompa-gno ovunque.Voi mi amate e mi ascoltate.Vi chiedo di essere sempre nella grazia e corag-giosi nel bene.I giovani che Io ho chiamato salveranno i giovani;i Cuori di Gesù e di Maria trionferanno ancheper mezzo di voi”.

Attraverso questo e molti altrimessaggi la Regina dell’Amo-re ci ha invitato ad avvicinarei giovani e a fare qualcosa perloro.Certo iniziative come questa so-no solo una goccia nel mare, mail nostro compito è quello di se-minare a piene mani la fede so-prattutto nelle giovani gene-razioni che come non mai so-no in maggioranza incredule eprive di ogni valore.Èproprio la Madonna, attraversoi suoi inviti, ad indicarci comedare un senso profondo alla vi-ta, indirizzandoci a spenderla perCristo suo Figlio nelle opere dicarità e nella Chiesa.

Ringraziamo con gioia la Regina del Cieloper la bellissima e ben riuscita giornata vissu-ta insieme con circa 50 giovani. Siamo certi chequesti incontri verranno riproposti perché cidanno l’occasione di prepararci ad affrontarele sfide che il mondo ci mette davanti, favorisconol’approfondimento del nostro carisma e la co-noscenza dei grandissimi doni fattici da Dio at-traverso le apparizioni di Maria al nostro fra-tello e padre Renato.

Fabio Zattera

ghi più significativi e suggestivi: la “cappelli-na dei segni” dove è riposta la croce profumataed il Bambinello Gesù che ha pianto per ben5 volte; il bellissimo presepe permanente do-ve la Madonna appariva ogni notte di Natale;la casa della Santa Famiglia riprodotta in ba-se alla ricostruzione fatta da Renato in segui-to ad una apparizione, in cui la Madre di Diolo accompagnò a vivere uno stralcio di vita quo-tidiana nella sua casetta di Nazareth ; ed infi-ne alla chiesetta di San Martino dove ha avu-

Una bellissima giornatacon i giovani a San Martino

MOVIMENTO MARIANO “REGINA DELL’AMORE”

Organizzato dall’Associazione Opera dell’Amore,il Meeting ha l’intento di comunicare, attra-verso la preghiera, le catechesi, le testimo-

nianze, la musica i profondi valori di vita e di fe-de cristiana. Ci confronteremo e condivideremomomenti di gioia, di amicizia, di riflessione, im-portanti per la crescita spirituale ed umana.Quest’anno il tema del Meeting sarà “Tutti tuoio Maria... Testimoni di speranza”, proposto perriflettere e vivere insieme il messaggio del Pa-pa rivolto ai Giovani per la XXIV Giornata Mondialedella Gioventù: “Abbiamo posto la nostra speranzanel Dio vivente”. (1 Tm 4,10)Il santo Padre Benedetto XVI dice: “Maria, Stel-la del mare, sii tu a guidare i giovani del mondointero all’incontro con il tuo Figlio divino Gesù, esii ancora tu la celeste custode della loro fedeltàal Vangelo e della loro speranza”. (5 aprile 2009)Si tratta di una manifestazione nata per i giova-ni e con i giovani, diventata una tappa importantee, se vogliamo, alternativa per trascorrere leproprie vacanze estive. Quest’anno scegli anche tu il 18° Meeting dei Gio-vani e tieniti libero, per condividere con noi la bel-lezza di vivere e di essere veri testimoni del Van-gelo attraverso la tenera protezione di MariaRegina dell’Amore. Ti aspettiamo!

Il Comitato del Meeting

Mirco parla ai giovani nel parcoMirco parla ai giovani nel parco

Invito al18° Meeting Internazionaledei Giovani 200913 - 16 agosto 2009

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www.meetingdeigiovani.it28 29

14.00 “Free time - enjoy time”animazione della “S...truzzo band”

16.00 Adorazione Eucaristica con Santo Rosario Internazionale 17.00 “Ricordando Renato”

Intervento di Rita Baron17.30 “Il Movimento in Cammino” con:

mons. Giuseppe Bonato (assistente diocesano del Movimento Mariano Regina dell’Amore)Gino Marta (presidente dell’Associazione Opera dell’Amore)Mirco Agerde (coordinatore della spiritualità del Movimento Mariano Regina dell’Amore)

18.45 Secondi Vespri dell’Assunta 19.00 Pausa cena

21.00 Via Crucis Internazione al Monte di Cristo23.00 “Una luce nella notte”

Momento di condivisione sul Monte di Cristo al termine della Via Crucis

domenica 16 agosto8.00 Colazione 9.00 Lodi Mattutine9.30 Santa Messa

10.30 “I segni di Maria” - Visita guidata al Cenacolo di Preghiera Angelus

12.30 Pausa pranzo

14.00 “Free time - enjoy time”animazione della “S...truzzo band”

16.00 Adorazione Eucaristica con Santo Rosario Internazionale 17.00 Testimonianze di conversione dei giovani17.30 “Gender: provocazione o realtà” - a cura di Gabriele Kuby18.15 “Cristo nostra grande speranza”- Catechesi di don Federico Bortoli18.30 “I giovani si confrontano”19.00 Pausa cena

20,30 Musical “Gesù e la samaritana”23.00 Arriverderci al Meeting del 2010

giovedì 13 agosto17.00 Accoglienza17.30 Santo Rosario 18.00 Santa Messa 19.00 Pausa cena20.30 “Il mondo canta Maria”

Concerto pop di musica cristiana 5a tappa del Tour 2009 con Giada Nobile - Aurelio Pitino Francesco Dal PozCorale “Regina dell’Amore”

23.00 “Una luce nella notte”Momento di condivisione e preghiera sul prato del camping

venerdì 14 agosto8.00 Colazione 9.00 Lodi Mattutine 9.30 Santa Messa

10.30 I segni di Maria - Visita guidata a Casa Annunziata e agli studi di Radio KolbeAngelus nella cappella di Casa Annunziata

12.30 Pausa pranzo

14.00 “Free time - enjoy time”animazione della “S...truzzo band”

16.00 Adorazione Eucaristica con Santo Rosario Internazionale17.00 Testimonianze di conversione dei giovani17.40 “Giovinezza tempo di speranza”

catechesi di don Federico Bortoli 18.00 “I giovani si confrontano”18.45 Primi Vespri dell’Assunta19.00 Pausa Cena

20.30 L’apostolo di Maria - Una vita a servizio del prossimo (Video su Renato)22.00 Adorazione Eucaristica seguita da

Processione dal tendone alla Chiesa Parrocchiale di Poleo

sabato 15 agosto8.00 Colazione 9.30 Lodi Mattutine

10.00 Santa Messa dell’Assunta 11.30 Testimonianze di conversione dei giovani12.00 Angelus in collegamento radiofonico con Papa Benedetto XVI12.30 Pausa pranzo

P R O G R A M M AP R O G R A M M ATutti tuoi o Maria... Testimoni di Speranza

Quarta tappa del Tour 2009a Jesolo (Venezia) - Piazza Aurorasabato 18 luglio - ore 20.30

Clau

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Il Mondo Canta Maria

Come effettuare versamentiin favore dell’Associazione “Opera dell’Amore”,

Casella Postale 266 - Ufficio Postale di Schio centro - 36015 Schio (Vicenza) Italy

Causale: Offerta per Associazione “Opera dell’Amore”

BOLLETTINOCONTO CORRENTEPOSTALE

n. 11714367

BANCA ALTO VICENTINO

IBAN:IT44 B086 6960 7500 0000 0767 119BIC/SWIFT: CCRTIT2TF01

BANCOPOSTA

IBAN:IT16 K076 0111 8000 0001 1714 367BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

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@Per inviare lettere, testimonianze ed altro alla redazione del mensile

del Movimento Mariano “Regina dell’Amore” potete usare l’indirizzo e-mail:[email protected]

oppure spedire a: centrostampaschio (Redazione del mensile Regina dell’Amore)via Umbria, 6/a 36015 Schio (VI) - Italia

Terzo sabato di maggioRingraziamo il gruppo di preghiera di Santa Giu-stina in Colle (Padova) e la corale di Borgoricco chesabato 16 maggio 2009 hanno animato la pre-ghiera al Cenacolo. Ricordando che l’appunta-mento è sempre per il terzo sabato del mese, alle ore15, per favorire una più ricca partecipazione, con-sigliamo i gruppi interessati alla conduzione diquesta preghiera di mettersi in contatto telefonico,con largo anticipo di tempo, con i responsabili, chesono: Oscar (340.2606167) e Stefano (349.2612551)

In riferimento alle ultime disposi-zioni delle Poste Italiane in mate-ria di recapito della corrisponden-za, si comunica che verrà conse-gnata soltanto la corrispondenzarecante i seguenti dati:

Associazione Amici di Maria Regina dell’AmoreCasella Postale 311Ufficio Postale di Schio Centro36015 Schio (Vicenza) - Italy

Associazione Opera dell’AmoreCasella Postale 266Ufficio Postale di Schio Centro36015 Schio (Vicenza) - Italy

Indirizzi postali

Per richiedere materiale divulgativo, rivolgersi alla signora MonicaTel. e Fax 0445.503425 - E-mail: [email protected]

Il Musical “Gesù e la samaritana” realizzatointeramente da alcuni giovani del Movi-mento Mariano Regina dell’Amore, vuoleessere un modo per avvicinarsi alla Parola, al-la vita, alla figura di Gesù ed una proposta pertutti i giovani.Il musical si esprime con canti, danze e bat-tute che vogliono affrontare in maniera par-ticolare la figura della donna. In un mondo chesembra sempre più dare spazio alle passioni, chesembra scegliere sempre più ciò che è conveniente,un mondo che dietro ad un finto rispetto na-sconde il suo progetto, Gesù propone la sua Ve-rità, ed il primo passo che c’invita a fare (comeha fatto con la samaritana) è quello di guardarsidentro ...“Gesù e la samaritana” una storia antica e sem-pre nuova che, oltre a regalarci un momento se-reno, sarà anche un’occasione in più per riflet-tere sul senso della nostra vita e su Gesù.

Domenica 16 agosto 2009

“Gesù e la samaritana”

Vi aspettiamo Domenica 16 Agosto 2009 alleore 20.30 presso la tendostruttura ospitante ilMeeting Internazionale dei Giovani a San Mar-tino di Schio. Ciao!

Gli organizzatori

In occasione dell’atteso debutto del musicalsarà disponibile un CD contenente tutti i bra-ni dello spettacolo.

Venite a visitarci nel sito www.mariachiama.it

Invito al MusicalInvito al Musical

Destinatario - Destinataire:� Sconosciuto - Inconnu� Partito - Parti� Trasferito - Transféré� Irreperibile - Introuvable� Deceduto - Décédé

Indirizzo - Adresse:� Insufficiente - Insuffisante� Inesatto - Inexacte

Oggetto - Objet:� Rifiutato - Refusé� Non richiesto -

Non réclamé� Non ammesso -

Non admis

Firma - Signature

AL MITTENTE - A L’ENVOYEUR

Mensile a cura delMovimento Mariano“Regina dell’Amore”

C. P. n. 212 - 36015 Schio (VI)

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Informiamo che, ai sensi dell’art.10 della legge 675/96, recante di-sposizioni a tutela dei dati personali,gli indirizzi in nostro possesso sarannotrattati esclusivamente per finalità ine-renti alla rivista Movimento Mariano“Regina dell’Amore”, con modalitàidonee a garantire la sicurezza e lariservatezza.

Maria chiamaIn questo DVD è documentata la storia delle apparizioni del-la “Regina dell’Amore” a San Martino di Schio, i luoghi di-venuti meta di migliaia di pellegrini, la spiritualità, le diffi-coltà, i segni, le opere materiali realizzate; l’incessante invitodella Vergine Maria alla conversione, alla preghiera, all’amorefraterno.REGIA, EDITING E RIPRESE VIDEO: Studio Audiovisivi San Massimiliano Maria Kolbe

FestivalIL MONDO CANTA MARIACompilation 7Il CD contiene 13 brani più rappresentativi del tour 2009 che gli artisti cristiani porteranno nelle piazze d’Italia.

Il Santo Rosario con Renato“Recitate assieme a me, ogni giorno,il Santo Rosario e vi farò conoscere sempre più Gesù” (2.8.88).

La straordinaria esperienza soprannaturalevissuta da Renato Baron nel racconto della moglie Rita

La nostra vitacon la

Regina dell’Amore

Il libro è disponibile al Cenacolo

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È disponibile al Cenacolo un piccolo riprodutto-re con registrata la recita del Santo Rosario dalla vi-va voce di Renato. Per ogni giorno della settimanac’è la meditazione dei relativi Misteri, basta premereil tasto del giorno.