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■•■ Per il matrimonio del principe di Napoli - b -\ vi v E p.,9N 15 ottobre 1896. colla Posta) (Conto corrente Anno XXXII, nt1M. 42. (Conto corrente colla Posta) GIÀ liFF1CIA.LE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E GOMONALE MUINI DI I% GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO mai PUBBLICAZIONE: Nei gtorso ii GIOV EDI d' ogni settimana. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi. via del Monte. 12, P:sa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucciii. risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. IN ITALIA E ALL' ESTERO I progetti che verranuo preseti- tati alla camera in novembre e pei quali si domanderà l' urgenza, sono : Il trattato colla Tunisia: Il trattato di navigazione colla Francia; La domanda di appannaggio pel principe di Napoli; Diverse note di variazione ai bi- lanci in corso; I progetti già annunziati per la Sicilia ; Un progetto di riforma della legge bancaria ; Una riforma della legge elettorale politica; Il bilancio consuntivo del 1895-96. Gli stati di previsione pel 1897-98. Un progetto d'aumento delle tasse scolastiche; La tassa militare; Provvedimenti del tesoro. bilancio della marina pel fu- turo esercizio è stato fissato nella somma di 95 milioni di lire. Lo stanziamento per le costruzioni navali è stato aumentato di due mi- lioni. E stata invece diminuita la spesa per la manutenzione del naviglio, e ciò perchè l'on. Brin pensa di disfarsi, demolendole o vendendole, di tutte le navi vecchie. Il progetto di bilancio porterà un prospetto delle nuove costruzioni na- vali, che si metteranno in cantiere du- rante il futuro esercizio. Queste, a quanto pare, saranno: 3 navi da battaglia di prima classe, 5 di seconda e terza ed un certo nu- mero di torpediniere e caccia-torpedi- niere. Durante il venturo inverno, se la situazione europea sarà buona, la squadra attiva sarà ridotta a 2 divi- sioni con 8 navi. Oltre, a ciò, se le circostanze Io permetteranno, verranno richiamate le navi distaccate nel mar rosso. La squadra volante resterà armata permanentemente. Con circolare riservata il mini- stro della guerra ha invitato i capi di servizio a presentare le proposte rela- tive all' avanzamento del personale sì militare che civile dipendente dal sud- detto dicastero. E quindi probabile che nella se- conda quindicina del mese corrente le promozioni vengano pubblicate sul bol- lettino militare. Da qualche giorno si segnala un aumento nell'emigrazione italiana per l'Africa settentrionale, e special- mente per la Tunisia. Il giorno 18 del mese venturo si aprirà in Roma l'annunciato con- gresso antitnassonico, al quale parte- ciperanno — dicesi — tutti gli arci- vescovi e i vescovi d'Italia, le princi- pali notabilità del partito cattolico, tutti i direttori dei giornali clericali e non pochi fra i più influenti membri deila compagnia di Gesù. Le materie da trattarsi nel futuro congresso sono parecchie ; ma l' argo- mento principale, intorno al quale Si discuterà maggiormente, è questo: Del mezzo più efficace per paralizzare l'a- zione della massoneria, ovunque ella impera. Si hanno notizie favorevoli sulla missione del comm. De Martino nel Brasile. E già pronta la nuova convenzione per lo indennizzo da corrispondersi a- gl'italiaui danneggiati, sia durante la guerra civile che nei recenti fatti di San Paolo e Santos. La convenzione sarà presentata alla camera brasiliana prima della fine dell' anno. Telegrafano da Berlino che in quei circoli di corte si assicura che l'imperatore Guglielmo ha rimandato alla ventura primavera la visita che aveva annunziata per quest'autunno al re d' Italia. stato diramato il programma uf- ficiale delle cerimonie che avranno luogo a corte in occasione del prossi- mo matrimonio del principe di Napoli. Giovedì 22 ottobre, arrivo a Roma delle LL. AA. i principi e le princi- pessine di Montenegro. Saranno ricevuti alla stazione di Roma dalle LL. MM. il re e la regina, dai reali principi e principesse con ri- spettivi seguiti. Al palazzo reale si troveranno nella galleria adiacente al salone degli sviz- zeri per essere presentati alla princi- pessa Elena di Montenegro le loro ec- cellenze i Collari della SS. Annunziata, i presidenti del senato e della camera, i ministri segretari di stato ed i sot- tosegretari di stato. Venerdì 23 ottobre, le LL. MM. il re e la regina e S. A. il principe ri- cevono la camera elettiva per la pre- sentazione di un indirizzo. Sabato 24, matrimonio civile di S. A. reale il principe di Napoli con S. A. la principessa del Montenegro. Tale funzione avrà luogo nella gran sala da ballo; vi assisteranno le loro maestà il re e la regina, i reali prin- cipi e le reali principesse con tutte le persone delle loro corti e gli invitati. Alle ore 10,30 matrimonio religioso nella chiesa di santa Maria degli An- gioli. Domenica 25, le LL. MM. il re e la regina, le LL. AA. il principe e la principessa di Napoli ricevono il corpo diplomatico. Lunedì 26, S. A. R. la principessa di Napoli riceve le 1.L. EE. le Colla- resse della SS. Annunziata e le si- gnore consorti dei grandi ufficiali dello stato, dei funzionari di corte e delle autorità. Martedì 27, Rivista militare (piazza d'armi). — Teatro di gala. Mercoledì 28, grande concerto sulla piazza del Quirinale. Sono invitati ad assistere a questo concerto le signore ed i signori presentati a corte. il monumento a Dante a Treno Si ha da Trento 11: L'impressione della festa d'oggi è indescrivibile. Malgrado il tempo cat- tivo un'enorme affluenza di gente dalle città vicine e dal regno. Alla stazione gli ospiti sono accolti da inni patriot- tici suonati da bande numerose qui convenute. Alle 10 piazza Dante ove sorge il monumento è gremita di popolo: la tribuna delle signore pare un' aiuola di fiori. Alle 10,20 arrivano quindici carrozze con livree municipali scortate da pompieri, e portano i membri del comitato, i rappresentanti della città di Trento, dei comuni trentini, e le personalità invitate tra cui noto Emi- lio Gallori, venuto ad assistere al trion- fo del fratello d'arte, Filippo Serafini, Luca Beltraini. Al terzo squillo di tromba cade la tela che ricopre il monumento. Non un applauso, un grido, ma un urlo en- tusiastico saluta la mirabile opera ar- tistica che eterna in bronzo gli ideali di questa terra. Al piede del monumento giacciono 150 corone bellissime che dicono l' a- more del trentino pel grande italiano: Trento, Trieste, Gorizia inviarono co- rone di bronzo; Zara di argento ; la lega nazionale una di palme e alloro alta 5 metri, i socialisti trentini una dì sempre-vivi bianchi al poeta della giustizia, altre corone splendide invia- rono le città del regno tra cui prima Verona ; Firenze mandò fio ri con la scritta: « Gradisci, padre . , i fi-ori della tua terra ». Sulla corona di bronzo di Trieste è questa epigrafe dell' illustre Hortis : « Qui, auspice, l' Alighieri, Trieste rinnova il patto fraterno con Trento ». Le statua di Dante tende la mano verso le Alpi ed è in atto di cammi- nare, simbolo dell'idea che sa i suoi confini, non teme e li vuole. Tre gruppi rappresentano l'inferno, il purgatorio e ii paradiso, e svolgono superbamente le loro linee che hanno significato poe- tico-patriottico. Minosse al fondo, l'e- pisodio Sordello al centro, gli angeli con Beatrice in cima rappresentano la sintesi felicissima del divino poema. A.BBUON A MENTI: Un anno, lire 5: un semestre. lire 2.50: per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postali INSERZIONI: In quarta, pagina, centesimi 30 per linea. In terza pagina, lire 1,50 per linea. Nel corpo ■iel giornaie, lire- 2 per linea o ,pazio d i linea. Il popolo ammira rapito, accla- mando lo scultore Cesare Zocchi che, commosso, piangente, si presenta sul palco. Parla il dottor Guglielmo presidente del comitato, anima del mo- numento, cui è dovuto il successo in- spirato dell' idea nobilissima. Il suo discorso supera qualsiasi ot- timista aspettativa. Non inquinato di. rettorica, incisivo, scultorio, degno di Dante. Non intesi mai nulla di più, e- levato, di più artisticamente e patriot- ticamente italiano : lo leggano gli ita- liani del regno se vogliono apprendere come arda in questo paese l' antica fiamma dell'ideale. Risponde con elevate parole, pren- dendo itl consegna il monumento, il sindaco di Trento Antonio Tambosi. Alle 11 e mezza la cerimonia è finita. Ordine perfetto. Concordia universale operò il miracolo di una manifesta- zione signiticantissima e legale. Mentre telegrafo il municipio offre un pranzo al comitato del monumento e alla rappresentanza della nobiltà. Stasera alle ore 7 banchetto in o- nore di Cesare Zocchi ; alle 8 e mezzo concerto nel teatro sociale dato dalla orchestra dei professori del teatro della Scala. La pioggia insistente guasta la so- lennità, tuttavia la città è aniniatis- situa : oltre 130 società trentine si fe- cero rappresentare. I giornalisti italiani sono pochi al paragone dei tedeschi. La festa odierna rimarrà indimen- ticabile, e, fra il moderno scetticismo, proverà come il trentino senta più nobilmente dalla nazione politicamente unita. Il monte di pietà di Udine e quello di Pisa Nel n. 40 del giornale 11 Ponte di Pisa (domenica 4 ottobre corr.) fu pub- blicato col titolo 4( Il monte di pietà » un articolo, nel quale, partendo dal fatto di Udine che nel decorso mese ha solennizzato il quarto centenario dalla fondazione del suo monte di pietà, l' autore narra l' origine e le cause per cui sorsero gl' istituti di quel ge- nere e il modo con cui ebbero svi- luppo, accenna dipoi al nostro monte pio e finisce col proporre che nei lo- cali di questo:si apponga una lapide commemorativa della sua istituzione. Ma quanto al centenario di Udine non ci fa conoscere come sia stato so- lennizzato, e quanto al nostro monte di pietà ci dice soltanto tre cose, che cioè sorse tra i primi, e questo è vero; che fu amministrato da una com- missione nominata dal comune, e que- sto non è interamente esatto, perchè fino al gennaio 1865 fu =mini-

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■•■

Per il matrimonio del principe di Napoli

- b -\vi v E p.,9N

15 ottobre 1896.colla Posta)(Conto correnteAnno XXXII, nt1M. 42. (Conto corrente colla Posta)

GIÀ liFF1CIA.LE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E GOMONALE

MUINI DI I%GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO

mai

PUBBLICAZIONE:

Nei gtorso ii GIOV EDI d' ogni settimana.

Un numero, centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella Tipografia Vannucchi. via del Monte. 12, P:sa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucciii. risponde dei

soli incassi di cui ha emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

IN ITALIA E ALL' ESTERO

— I progetti che verranuo preseti-tati alla camera in novembre e peiquali si domanderà l' urgenza, sono :

Il trattato colla Tunisia:Il trattato di navigazione colla

Francia;La domanda di appannaggio pel

principe di Napoli;Diverse note di variazione ai bi-

lanci in corso;I progetti già annunziati per la

Sicilia ;Un progetto di riforma della legge

bancaria ;Una riforma della legge elettorale

politica;Il bilancio consuntivo del 1895-96.Gli stati di previsione pel 1897-98.Un progetto d'aumento delle tasse

scolastiche;La tassa militare;Provvedimenti del tesoro.— bilancio della marina pel fu-

turo esercizio è stato fissato nellasomma di 95 milioni di lire.

Lo stanziamento per le costruzioninavali è stato aumentato di due mi-lioni.

E stata invece diminuita la spesaper la manutenzione del naviglio, eciò perchè l'on. Brin pensa di disfarsi,demolendole o vendendole, di tutte lenavi vecchie.

Il progetto di bilancio porterà unprospetto delle nuove costruzioni na-vali, che si metteranno in cantiere du-rante il futuro esercizio.

Queste, a quanto pare, saranno: 3navi da battaglia di prima classe, 5di seconda e terza ed un certo nu-mero di torpediniere e caccia-torpedi-niere.

— Durante il venturo inverno, sela situazione europea sarà buona, lasquadra attiva sarà ridotta a 2 divi-sioni con 8 navi. Oltre, a ciò, se lecircostanze Io permetteranno, verrannorichiamate le navi distaccate nel marrosso.

La squadra volante resterà armatapermanentemente.

— Con circolare riservata il mini-stro della guerra ha invitato i capi diservizio a presentare le proposte rela-tive all' avanzamento del personale sìmilitare che civile dipendente dal sud-detto dicastero.

E quindi probabile che nella se-conda quindicina del mese corrente lepromozioni vengano pubblicate sul bol-lettino militare.

— Da qualche giorno si segnalaun aumento nell'emigrazione italianaper l'Africa settentrionale, e special-mente per la Tunisia.

— Il giorno 18 del mese venturosi aprirà in Roma l'annunciato con-gresso antitnassonico, al quale parte-

ciperanno — dicesi — tutti gli arci-vescovi e i vescovi d'Italia, le princi-pali notabilità del partito cattolico,tutti i direttori dei giornali clericali enon pochi fra i più influenti membrideila compagnia di Gesù.

Le materie da trattarsi nel futurocongresso sono parecchie ; ma l' argo-mento principale, intorno al quale Sidiscuterà maggiormente, è questo: Delmezzo più efficace per paralizzare l'a-zione della massoneria, ovunque ellaimpera.

— Si hanno notizie favorevoli sullamissione del comm. De Martino nelBrasile.

E già pronta la nuova convenzioneper lo indennizzo da corrispondersi a-gl'italiaui danneggiati, sia durante laguerra civile che nei recenti fatti diSan Paolo e Santos.

La convenzione sarà presentataalla camera brasiliana prima della finedell' anno.

— Telegrafano da Berlino che inquei circoli di corte si assicura chel'imperatore Guglielmo ha rimandatoalla ventura primavera la visita cheaveva annunziata per quest'autunnoal re d' Italia.

stato diramato il programma uf-ficiale delle cerimonie che avrannoluogo a corte in occasione del prossi-mo matrimonio del principe di Napoli.

Giovedì 22 ottobre, arrivo a Romadelle LL. AA. i principi e le princi-pessine di Montenegro.

Saranno ricevuti alla stazione diRoma dalle LL. MM. il re e la regina,dai reali principi e principesse con ri-spettivi seguiti.

Al palazzo reale si troveranno nellagalleria adiacente al salone degli sviz-zeri per essere presentati alla princi-pessa Elena di Montenegro le loro ec-cellenze i Collari della SS. Annunziata,i presidenti del senato e della camera,i ministri segretari di stato ed i sot-tosegretari di stato.

Venerdì 23 ottobre, le LL. MM. ilre e la regina e S. A. il principe ri-cevono la camera elettiva per la pre-sentazione di un indirizzo.

Sabato 24, matrimonio civile diS. A. reale il principe di Napoli conS. A. la principessa del Montenegro.

Tale funzione avrà luogo nella gransala da ballo; vi assisteranno le loromaestà il re e la regina, i reali prin-cipi e le reali principesse con tutte lepersone delle loro corti e gli invitati.

Alle ore 10,30 matrimonio religiosonella chiesa di santa Maria degli An-gioli.

Domenica 25, le LL. MM. il re ela regina, le LL. AA. il principe e la

principessa di Napoli ricevono il corpodiplomatico.

Lunedì 26, S. A. R. la principessadi Napoli riceve le 1.L. EE. le Colla-resse della SS. Annunziata e le si-gnore consorti dei grandi ufficiali dellostato, dei funzionari di corte e delleautorità.

Martedì 27, Rivista militare (piazzad'armi). — Teatro di gala.

Mercoledì 28, grande concerto sullapiazza del Quirinale. Sono invitati adassistere a questo concerto le signoreed i signori presentati a corte.

il monumento a Dante a Treno

Si ha da Trento 11:L'impressione della festa d'oggi è

indescrivibile. Malgrado il tempo cat-tivo un'enorme affluenza di gente dallecittà vicine e dal regno. Alla stazionegli ospiti sono accolti da inni patriot-tici suonati da bande numerose quiconvenute.

Alle 10 piazza Dante ove sorge ilmonumento è gremita di popolo: latribuna delle signore pare un' aiuoladi fiori. Alle 10,20 arrivano quindicicarrozze con livree municipali scortateda pompieri, e portano i membri delcomitato, i rappresentanti della cittàdi Trento, dei comuni trentini, e lepersonalità invitate tra cui noto Emi-lio Gallori, venuto ad assistere al trion-fo del fratello d'arte, Filippo Serafini,Luca Beltraini.

Al terzo squillo di tromba cade latela che ricopre il monumento. Nonun applauso, un grido, ma un urlo en-tusiastico saluta la mirabile opera ar-tistica che eterna in bronzo gli idealidi questa terra.

Al piede del monumento giacciono150 corone bellissime che dicono l' a-more del trentino pel grande italiano:Trento, Trieste, Gorizia inviarono co-rone di bronzo; Zara di argento ; lalega nazionale una di palme e alloroalta 5 metri, i socialisti trentini unadì sempre-vivi bianchi al poeta dellagiustizia, altre corone splendide invia-rono le città del regno tra cui primaVerona ; Firenze mandò fio ri con lascritta: « Gradisci, padre ., i fi-ori dellatua terra ». Sulla corona di bronzo diTrieste è questa epigrafe dell' illustreHortis : « Qui, auspice, l' Alighieri,Trieste rinnova il patto fraterno conTrento ».

Le statua di Dante tende la manoverso le Alpi ed è in atto di cammi-nare, simbolo dell'idea che sa i suoiconfini, non teme e li vuole. Tre gruppirappresentano l'inferno, il purgatorioe ii paradiso, e svolgono superbamentele loro linee che hanno significato poe-tico-patriottico. Minosse al fondo, l'e-pisodio Sordello al centro, gli angelicon Beatrice in cima rappresentano lasintesi felicissima del divino poema.

A.BBUON A MENTI:

Un anno, lire 5: un semestre. lire 2.50: per fuori

dello stato si aggiungono le maggiori spese postali

INSERZIONI:

In quarta, pagina, centesimi 30 per linea.

In terza pagina, lire 1,50 per linea.

Nel corpo ■iel giornaie, lire- 2 per linea o ,pazio

d i linea.

Il popolo ammira rapito, accla-mando lo scultore Cesare Zocchi che,commosso, piangente, si presenta sulpalco.

Parla il dottor Guglielmopresidente del comitato, anima del mo-numento, cui è dovuto il successo in-spirato dell' idea nobilissima.

Il suo discorso supera qualsiasi ot-timista aspettativa. Non inquinato di.rettorica, incisivo, scultorio, degno diDante. Non intesi mai nulla di più, e-levato, di più artisticamente e patriot-

ticamente italiano : lo leggano gli ita-liani del regno se vogliono apprenderecome arda in questo paese l' anticafiamma dell'ideale.

Risponde con elevate parole, pren-dendo itl consegna il monumento, ilsindaco di Trento Antonio Tambosi.Alle 11 e mezza la cerimonia è finita.Ordine perfetto. Concordia universaleoperò il miracolo di una manifesta-

zione signiticantissima e legale.Mentre telegrafo il municipio offre

un pranzo al comitato del monumentoe alla rappresentanza della nobiltà.

Stasera alle ore 7 banchetto in o-nore di Cesare Zocchi ; alle 8 e mezzo

concerto nel teatro sociale dato dalla

orchestra dei professori del teatro dellaScala.

La pioggia insistente guasta la so-lennità, tuttavia la città è aniniatis-situa : oltre 130 società trentine si fe-cero rappresentare.

I giornalisti italiani sono pochi al

paragone dei tedeschi.La festa odierna rimarrà indimen-

ticabile, e, fra il moderno scetticismo,proverà come il trentino senta piùnobilmente dalla nazione politicamenteunita.

Il monte di pietà di Udinee quello di Pisa

Nel n. 40 del giornale 11 Ponte diPisa (domenica 4 ottobre corr.) fu pub-blicato col titolo 4( Il monte di pietà »un articolo, nel quale, partendo dalfatto di Udine che nel decorso meseha solennizzato il quarto centenariodalla fondazione del suo monte di pietà,l' autore narra l' origine e le causeper cui sorsero gl' istituti di quel ge-nere e il modo con cui ebbero svi-luppo, accenna dipoi al nostro montepio e finisce col proporre che nei lo-cali di questo:si apponga una lapidecommemorativa della sua istituzione.

Ma quanto al centenario di Udinenon ci fa conoscere come sia stato so-lennizzato, e quanto al nostro montedi pietà ci dice soltanto tre cose,che cioè sorse tra i primi, e questo èvero; che fu amministrato da una com-missione nominata dal comune, e que-sto non è interamente esatto, perchèfino al 1° gennaio 1865 fu =mini-

MMI/1~.

strato e diretto da un solo funzionariocol titolo di provveditore nominato dalgoverno; e che finalmente la cassa dirisparmio ne assunse l'amministrazione,rendendo più sicura e più salda lavita dell'istituto, e anche questo ci parmen che esatto, essendo che la cassadi risparmio non abbia assunto l'am-ministrazione del monte, ma siasi messaa esercitare per quel tempo che le parràconveniente il prestito su pegno perconto proprio, e l' istituto invece siastato posto in liquidazione, e il suopatrimonio stia per esser devoluto al-l' ospizio di mendicità.

Or, poichè l' autore di quello arti-colo richiamando opportunamente l'at-tenzione del pubblico sullo argomentodei monti di pietà, ha citato il fattodi Udine ed accennato al monte diPisa, crediamo utile di aggiungere aquello che dottamente egli narra in-torno ai monti di pietà in genere ealle cause che loro dettero origine, uncenno sul modo con cui la città di U-dine ha solennizzato il centenario delsuo monte, ed esporre un poco piùdettagliatamente la storia del nostro,traendo nella massima parte le notiziedalla pubblicazione che nel 1881 feceI' avv. Raffaello Papeschi col titolo« Le opere pie nel comune di Pisa ».

Quanto al monte pio di Udine ilconsiglio di amministrazione di quelloistituto, che è, a quanto pare, in flo-ride condizioni, deliberò:

1° di restituire gratuitamente tuttii pegni dei prestiti non superiori auna lira ;

2° di concedere a tutti gl'impie-gati ed inservienti una gratificazionecorrispondente a un mese di stipendio,elevandola fino a L. 100 per coloroche hanno uno stipendio mensile mi-nore;

30 di assegnare alla fondazionedell' ospedale dei cronici L. 20,000 inaumento ad altrettante assegnatele perle nozze d'argento delle loro maestàil re e la regina;

40 di concorrere con L. 1200 afondo perduto alla fondazione delle so-cietà « La famiglia » per la costru-zione di case operaie;

50 di pubblicare la cronaca delmonte nei quattro secoli della sua esi-stenza.

Il monte di Pisa fu fondato il 26aprile 1496, e così quattro mesi e mezzoprima di quello di Udine, ed ebbe va-rie vicende, come sotto il governo gran-ducale godè molti vantaggi e privi-legi. Fino al 1854 le sue condizionifurono prospere, ed anzi fu in que-st'anno in cui vennero fatti n. 107,988pegni per un totale di L. 1,487,944che raggiunse il maggiore stato di flo-ridità; ma da questo anno in poi andòsempre decadendo, e chi dette il colpodi grazia a questo antico e beneme-rito istituto fu la legge del 17 giugno1863 n. 1270 che istituì la cassa de-positi e prestiti, e produsse al monteil doppio danno di non aver più i de-positi giudiziali e quelli così detti cau-zionali, e di dover liquidare quelli giàconseguiti.

Fu al seguito di questa legge edelle mutate condizioni dell'opera piache nel 23 dicembre 1864 per delibe-razione del consiglio comunale, sop-presso l'antico ufficio di provveditore,I' amministrazione venne affidata aduna commissione nominata dal muni-

cipio e composta di un presidente e didue consiglieri.

La commissione introdusse dellesavie ed utili riforme all' effetto discongiurare la rovina di quella istitu-zione; ma queste non bastarono, nèpotevano bastare, onde si vide la ne-cessità di affidare l'amministrazione ela direzione del monte ad un istitutodi credito che potesse sovvenirlo didanaro, e perciò la commissione pro-pose, e il consiglio comunale con de-liberazione del 17 luglio 1868 approvò,che si entrasse per quest'oggetto intrattative colla cassa di risparmio.

E le trattative ebbero luogo, maandarono in lungo, cosicchè il consi-glio comunale colla deliberazione del6 febbraio 1871 a proposta della com-missione amministrativa approvò unnuovo statuto organico, che fu resoesecutorio con R. decreto de' 3 mag-gio 1872, mercè del quale la commis-sione invece di avere, oltre del presi-dente, due commissari, ne ebbe quattro.

Ma con tutto questo le sorti del-l'istituto non accennavano a cambiare,onde si ripresero le trattative collacassa di risparmio, e ad un certo puntoparve quasi conclusa la cessione, quan-do tutto ad un tratto, e per difficoltàsorte presso la deputazione provincialedi cui occorreva l'assenso, e presso lastessa cassa di risparmio, le trattativefurono rotte, e di cessione più non siparlò.

Fu allora che la commissione condeliberazione del 30 ottobre 1874, ap-provata dalla giunta municipale perurgenza nel 13 dicembre successivo,stabilì di cessare col 31 dicembre 1874le operazioni e liquidare l'amministra-zione.

Così finì questa antica istituzione,per la liquidazione della quale fu dalcomune, con deliberazione del 20 di-cembre 1877, nominata una commis-sione composta dl cinque membri, noncompreso il direttore dell' ospizio dimendicità, aggiunto alla medesima co-me segretario.

La commissione liquidatrice trovòche i resti del patrimonio non basta-vano colla loro rendita a pagare lepensioni agi' impiegati ; ma, fatto unaccordo con questi, riuscì a salvarequei resti, e far sì che dei medesimipossa utilmente disporsi dopo che saràcessato l' onere delle pensioni.

Questa commissione tenne la ge-stione fino al 30 settembre 1889 e com-pilò a quel giorno un consuntivo ap-provato dal consiglio comunale colladeliberazione del 12 ottobre successivo,da cui emerge che l'attivo netto delcessato monte pio è di L. 149,082,51.

E colla stessa deliberazione il con-siglio comunale, accogliendo analogaproposta della commissione liquidatrice,incaricò la direzione dell' ospizio dimendicità della amministrazione di que-sto resto di patrimonio, amministra-zione che quella direzione tuttora con-serva, erogando le rendite nel paga-mento delle pensioni.

Cessato però che sia quest'onere,dovrà in qualche modo essere dispostodel capitale; e a ciò pensando l'am-ministrazione del monte e il consigliocomunale, deliberò questo nel 5 aprile1895 sulla proposta di quella, di tra-sformare il cessato monte pio di Pisain una istituzione a favore dell'infan-zia abbandonata, da fondersi nell'ospi-zio di mendicità, al quale dovrà essere

devoluto il patrimonio con tutti gli o-neri inerenti al cessato monte pio.

E al seguito di alcuni rilievi fattidalla congregazione di carità, avendodovuto il consiglio comunale ritornaresull' argomento, confermò esso nell'a-dunanza dell' I l agosto 1896 il prece-dente suo deliberato, e rinnovò il votocon questo emesso.

Così i resti del patrimonio del mon-te andranno all'ospizio di mendicità.

Ciò quanto al monte pio. La cassadi risparmio, cessata l'opera di quello,intraprese per conto proprio il servi-zio dei prestiti a pegno, nominandoimpiegati propri e soltanto prendendoin affitto i vecchi locali dall'ammini-strazione del monte.

In questo stato di cose, piuttostoche pensare ad una lapide commemo-rativa della fondazione del monte, chenon si sa chi dovrebbe apporla, ed e-quivarrebbe poi a festeggiare il gene-tliaco di un morto, non sarebbe megliovedere di conservare al fine originarioquei resti patrimoniali e cercare di au-mentarli per renderli bastevoli al bi-sogno?

Ora il servizio dei prestiti su pegnolo fa la cassa di risparmio; ma dureràa farlo ? Essa è certamente un istitutoflorido il quale migliorerà sempre lesue condizioni, ma non è un'opera pia,nè soggiace alla tutela della giuntaprovinciale amministrativa: di più èlibera di cessare quando vuole il ser-vizio dei prestiti.

Se domani la cassa di risparmioabbandonasse questo modo d'impiegodel suo danaro, a chi ricorrerebbe ilpovero?

Non sarebbe quindi meglio profit-tare dell'occasione che essa ci offre,per impiegare il capitale dei restipatrimoniali del monte, capitalizzarnegl'interessi e con questi e gl'interessidi questi cercare di accrescere il ca-pitale stesso, per potere quando, o piùpresto o più tardi, la cassa si stan-casse, ricostituire l'opera pia, che siaindefettibile, soggetta alla autoritàgovernativa e assicuri al povero inperpetuo il benefizio di potere averedelle sovvenzioni sopra pegno, e acondizioni meno onerose di quelle chela cassa oggi o domani potrebbe sta-bilire?

È questa una semplice domanda,alla quale risponderà il senno deirappresentanti del comune ed il go-verno.

I sovrani di Russia a Parigi

Facciamo seguire alle notizie datesul viaggio dello czar a Parigi quelle

successive dalla rivista militare a Cha-lons fino alla partenza dalla Francia.

Il defilè delle truppe, alla testadelle quali marciano il ministro dellaguerra generale Billot ed il coman-dante in capo generale Saussier, è riu-scito molto bene.

Tutti i movimenti sono eseguiti conperfetta precisione.

Quando le truppe dei corpi d' ar-mata 6" e 6° bis sfilano dinanzi la tri-buna d'onore l'attenzione generale rad-doppia ed il pubblico prorompe in in-cessanti applausi.

Tutti si scoprono ed il grido di:viva l'esercito esce da tutti ì petti.

11 defilè delle truppe termina alleore 3 poni. con una magnifica carica

fatta da tutta la cavalleria, 100 squa-droni, di fronte alle tribune.

Indi le truppe partono per le ri-spettive sedi, mentre la folla si mescolaai soldati acclamandoli.

Terminata la rivista lo czar fecechiamare il ministro della guerra e gliespresse la sua soddisfazione per latenuta delle truppe e gli consegnò ilsuo ritratto in cornice ornata di dia-nianti.

Dopo la rivista, Faure offrì un de-jeuner allo czar ed alla czarina.

Al levare delle mense Faure feceil seguente brindisi:

« Vostra maestà sa per lasciarcidopo un soggiorno che lascierà incan-cellabile ricordo negli annali dei no-stri due paesi. Come sorriso di lietoaugurio il fascino della presenza diS. M. l'imperatrice resterà graziosa-mente legato a questa visita. A Parigile vostre maestà furono acclamate datutta intera la nazione. A Cherburgoe Chalons foste ricevuti da ciò che stapiù a cuore alla Francia, il suo eser-cito e la sua marina. L'esercito fran-cese saluta qui vostra maestà. A cia-scuno dei frequenti anniversari delloro glorioso passato i marinai e sol-dati francesi scambiarono coi loro fra-telli russi l'attestazione della loro cor-dialità e dei loro voti. Oggi in nomedell'esercito e della marina francesiprego vostra maestà ricevere per lesue armi la terza affermazione solennedi inalterabile amicizia. Bevo all'eser-cito ed alla marina, russi, alzo il ca -lice in onore delle loro maestà l'impe-ratore e l'imperatrice ».

Lo czar toccando il bicchiere conquello di Faure rispose! « Nel porto diCherburgo al nostro arrivo potei am-mirare la squadra francese; oggi allavigilia di lasciare il vostro bel paeseebbi il piacere di assistere allo spet-tacolo militare più imponente, presen-ziando la rivista delle truppe sul ter-reno abituale delle loro esercitazioni.La Francia può essere fiera del suoesercito, avete ragione di dirlo, signorpresidente. I due paesi sono legati dainalterabile amicizia, e nella stessaguisa esiste fra i nostri due esercitiun profondo sentimento di fratellanzamilitare. Alzo il mio bicchiere in onoredei vostri eserciti di terra e di mare,bevo alla salute del presidente dellarepubblica ».

A due riprese, durante il brindisidello czar, gli ufficiali russi presential dejeuner gridarono urrà.

Lo czar e la czarina partirono alle6 pom. per Darrnstadt acclamati fre-neticamente.

I IN A_ F` 'RADO _A

Il numero attuale delle truppe nel-l' Eritrea — fra italiani ed indigeni circa13,000 uomini — dopo di avere subìtoun lieve aumento con reparti di spe-cialisti, i quali saranno inviati prossi-mamente, secondo il progetto di rior-dina mento proposto ed accettato dalgenerale Baldissera, è sufficiente ai bi-sogni militari della colonia in tempodi pace.

Però è intenzione del generale Bal-disserà di dare al presidio d' Africauna organizzazione tutta speciale, ri-spondente alla topografia specialissimadei terreni.

La nuova organizzazione si fonderàprincipalmente sopra una dislocazioneche permetta di avere varie basi di

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operazioni, dalle quali si irradierannoposti militari a distanza normale col-legati dal telegrafo.

Questa nuova organizzazione verràeffettuata non appena il generale Bal-dissera avrà sotto mano il materialenecessario e potrà completare il qua-dro degli ufficiali.

Quanto alle opere di fortificazione,aggiungiamo che sarà aumentata sen-sibilmente la dotazione dei pezzi da 9,in quelle costruite a difesa della lineaMareb-Belesa, mentre nei punti inter-medi ed in quelli che strategicamenteavranno importanza sarà provvedutocon batterie staccate munite di trinceeed opere di difesa mobili.

In questi ultimi tempi regnò rela-tivamente la tranquilità nella colonia;solo piccole bande di predoni hannorecato all'interno qualche molestia.

Per assicurare la pubblica sicurezzainterna si dovrà aumentare il numerodelle stazioni dei carabinieri; altra pro-posta questa del generale Baldissera.

Ai confini, di quando in quando, lenostre pattuglie sorprendono punte dirazziatori in cerca di bottino, che sonoposte in fuga senza colpo ferire, equalche spione che, dopo un sommariointerrogatorio, è mandato all'Asmara.

Lo stato sanitario sull'altipiano èottimo; meno buono verso Massaua ovele febbri attaccano i soldati bianchi,senza però conseguenze funeste.

Fra le riforme del generale Baldis-sera v'ha pure quella di far mante-nere il contatto fra le truppe bianchee nere per eccitare fra esse l' emula-zione.

PUBBLICAZIONI

La libreria editrice ditta Nicola Za-nichelli (Cesare e Giacomo Zanichelli) diBologna annuncia di aver compiuta lapubblicazione delle Letture del risor-gimento italiano scelte e ordinate daGiosuè Carducci, in due volumi; volu-me primo (1749-1830) - volume se-condo (1831-1870). Prezzo di ciascunvolume: tre lire, e si vendono sepa-ratamente.

I signori insegnanti che credesserodi esaminare questi due volumi pos-sono farne richiesta alla ditta editrice,la quale gli spedirà loro gratuitamentee franchi di posta.

CL:: al CR «CI» 1'1%1 231k (12C.J..énb.

- Il consiglio comunale è convo-cato per il giorno di lunedì 19 ottobre1896 alle ore tredici per l' aperturadella sessione ordinaria di autunno, eper trattare degli affari indicati nelseguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni.2. Ratifica della deliberazione d'ur-

genza della giunta del dì 29 settembre1896 per autorizzare il sindaco a starein giudizio contro Graziani Oreste.

Idem del dì 2 ottobre detto rela-tiva alla circoscrizione dell' esattoriacomunale.

3. Bilancio preventivo del comunepel 1897. - Centesimi addizionali.

4. Tassa di famiglia. - Eccedenzadel massimo.

5. Nozze di S. A. R. il principeereditario. - Proposte della giunta.

6. Rinnovazione delle seguenti com-missioni municipali: a) Tassa di farai-

glia ; b) tassa sul valore locativo; c)tassa di esercizio; d) per gli spettacolidel R. teatro nuovo; e) revisori deiconti pel 1896; f) revisione delle listeelettorali ; g) orfanotrofio femminile;h) congregazione di carità; i) pia casadi misericordia; h) ospizio di mendi-cità; l) RR. spedali di santa Chiara.

7. Prelevamenti dal fondo di ri-serva per supplire ad assegnazioni de-ficenti.

- Il prefetto comm. Gloria ha in-cominciato le sue visite. Esso si è giàrecato all'ospizio di mendicità e allafabbrica di tessuti del cav. Pontecorvo.

- Il cav. uff. avv. Giuseppe Raf-faello Cerrai ha dato le sue dimissionida presidente della deputazione pro-vinciale e ciò per potere attendere ais uoi studi prediletti ai quali non puòaccudire distolto dalle occupazioni re-lative al delicato e importante ufficio dacui si ritira.

-4(

- Nella seconda metà del prossimomese di novembre avrà luogo in Pisail terzo congresso della società del tiroa segno nazionale del regno. Sappiamoc he in quella circostanza avrà luogouna gara straordinaria.

Intanto il cav. uff. Cerrai presidentedella società pisana del tiro a segnoconvocava lunedì scorso a Marina al-cuni fra i più esperti e assidui tira-tori per gettare le basi di ciò che sa-rebbe da farsi per il congresso stesso.

- La associazione operaia di mu-tuo s occorso e d'istruzione ha delibe-rato di aprire anche in questo annole sue scuole serali per i corsi inferioridi seconda e terza classe elementare.

SIPA' ro CI v IlLE:Dal dl 7 al 13 ottobre 1896 inclusive.

N A SCITIC DENUNZIATE:

Maschi n. 16 - Femmine n. 10.MATRIMONI

Pardini Flaminio, con Maccheroni Albina,cel ibi, di Pisa - Minghetti Plinio, di Fi-renze, con Minghetti Caterina, di Pisa, ce-libi - Cattaneo Giov. Battista, vedovo, diS. Stefano extra rnoenia, con Niccolai Maria,nubi le, di Pisa - Cappelli Gesualdo, di Pet-tori, con Caciagli Celeste, di Riglione, ce-libi - Ripoli Marino, con Viviani Corinna,celibi, di Putignano - Tognarini Francesco,con Mecocci Annita, celibi, di Pisa - LottiMenotti, con Ducci Luisa, celibi, di Puti-gnano - Gbio Fortunato, con De Blasis Be-nedetta, celibi, di Pisa - Chiari Grisante,di S. Piero a Grado, con Cosci Clelia, di Ti-tignano, celibi - Mariani Giulio, con ColiMelitene, celibi, di Pisa - Balestri Otello,con Gadducci Ester, celibi, di S. Marco alleCappelle - Ciangherotti Oreste, con PassettiTeresa, celibi, di Pisa.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Cecchi Pilade, con Gadducci Amelia, ce-libi, di S. Michele degli scalzi - BenvenutiScipione, con Andreoni Maria Rosa, celibi,di S. Stefano extra moenia - Di Puccio Egi-sto, con Gadducci Santa, celibi, di S. Gio-vanni al Gatano - Monnosi Ernesto, conGasperini Virginia, celibi, di Pisa - Ben-venuti Pilade, di S. Stefano extra moenia,con Bottai Rosmunda, di S. Giusto in Can-nicci, celibi - Nello Pietro, con SenatoriLaura, celibi, di S. Marco alle Cappelle -Manarnini Luigi, vedovo, della Madonna del-l'Acqua, con Monnosi Emilia, di Pisa, celibi.

MORTI

Lodovici vedova Benci Veronica, di anni78, di S. Marco alle Cappelle - Gabbrielli

Giuseppe, celibe, 28, di Barbaricina - An-tonelli Lodovico, coniugato, 45, di S. Marco

alle Cappelle Lucchesi Romualdo, celibe,73, di S. Marco alle Cappelle - Pepi Ezia,6, di Pisa - Chiericoni vedova Nessi An-nunziata, 80, di S. Michele degli Scalzi -Ciurli Antonio, celibe, 69, di Collesalvetti -Moschetti Francesco, 20, celibe, di S. Marcoalle Cappelle - Ferraris cav. colonnello Leo-nardo, coniugato, 54, di Pisa - Beglioininivedova, Bicchielli, 66, di S. Giuliano - Gori

vedova Venturi Teresa, 68, di S. Marco alle

Cappelle - Ghilli nei Fiaschi Palmira, 33,di Gavorrano - Rovini vedova lacoponi Ca-rolina, 80, di S. Stefano extra moenia -Imiotti Vittorio, celibe, 37, di Pisa - Sbrananei Guidi Dosolina, 23, di S. Ermete - Gam-bogi Gaspero, vedovo, 73, di Pisa - Pin-zauti Pietro, vedovo, 45, di S. Marco alleCappelle.

E più n. 9 al disotto di 5 anni.C A MIIIAMENTI DI RESIDENZA .

(Emigrati).Capezzuoli Umberto, a Civitavecchia -

Parenti Oreste, a Cagliari - Giuntinie Salvini Giuseppe, a Livorno - Nofri Qui-

rino, a Milano - Frisciotti Lodovico, aLucca - Palla Alberto, Giovannini Giacinta

nei Perotti, a Spezia Signorini Faustina,

a Firenze.(Immigrati).

Cecconi Giuseppe, da Siena - Granati

prof. Pilade, da Parma - Faranelli Albina,

da Gubbio - Mariani Giovanni, da Cascina -Silvestri Maria vedova Burlini, da Pescia -Papi Pietro, da S. Miniato - Ravenni Ma-ria, da Pistoia - Lazzeroni Ettore, da Ge-nova - Colantoni Vittoria, da Servigliano -Facchini Ruggero, da Mirandole.

r11'. '11' I Z. I

Domenica prossima 18 corr. saràdata una serata straordinaria musi-cale-drammatica nel Politeama pisanonella quale prenderà parte il baritonosig. Jago I3elloni e la distinta artistadrammatica signorina Maria Nencioni.

ATTI (IIUDIZIA RII

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 28(6 ottobre 1896) del supplemento al foglioperiodico della R. prefettura di Pisa.

- A curatore definitivo nel fallimentodella ditta Tito Nistri e C. e Tito Nistri, è

stato confermato dal tribunale di Pisci il ca-valiere Giorgio Bigi, già curatore provvisorio.

- Il tribunale civile di Pisa, con sen-tenza del 2 ottobre COIT., ha revocata d' uf-ficio la concessa moratoria alla società ano-nima denominata Banca popolare cooperativadi Pisa (con filiali in Volterra, Cecina, Ca-scina, Pietrasanta, Viareggio, Suvereto e Lari)e ne ha dichiarato il fallimento, delegato allaprocedura il giudice avv. Angiolo Pacinotti,nominato a curatore provvisorio il rag. Da-rniano Chiarini, ordinata l' apposizione dei si-

gilli, fissato il dì 21 ottobre corr. p er a-dunanza dei creditori ed il 21 novembre pros-simo venturo per la chiusura del verbale diverifica, ordinato agli amministratori, diret-

tori e li quidatari di presentare entro tre giorniquei libri carte e quanto altro non fosse giàdepositato in cancelleria del tribunale.

- Il tribunale suddetto, con sentenza del29 settembre u. s., ha dichiarato il fallimentodi C umano Ezio commerciante a Ripoli (Ca-scina), delegato alla precedura il giudice av-vocato Pericle Coppelli, ordinata l'opposizionedei s i gilii, nominato a curatore provvisorio ildott. Antonio Cervelli, fissato il di 17 otto-bre corr. per l'adunanza dei creditori ed il7 nov embre p. v. per la chiusura del verbaledi verifica, ingiunto al fallito di depositareentro tre giorni il bilancio ed i libri.

- Lo stesso tribunale, con sentenza del29 settembre u. s., ha dichiarato il fallimentodi R uglioni Olinto fabbricante di paste in SanGiovanni al Gatano, delegato alla procedurail giudice av. v. Giuseppe Brunazzi, ordinatal'apposizione dai sigilli, nominato a curatoreprovvisorio il rag. Oreste Ciabatti, fissato il

17 ottobre corr. per l' adunanza dei creditoried il 7 novembre p. v. per la chiusura delverbale di verifica.

- È stato rinviato, con lo sbasso di quat-tro decimi, udienza del 15 ottobre cor-rente del tribunale di Pisa, l' incanto dei beniescussi a danno del sig. Raffaello Bini, diSan Giovanni alla Vena: il prezzo è ridottoa lire 2291,60.

- 1+2 stato rinviato, allo stato degli atti,all' udienza del 4 novembre p. v. della R. pre-tore di Pisa, il terzo incanto dei beni inte-stati a Rossi Gaetano di detta città.

- Nota per aumento di sesto sul lottounico dei beni escussi a danno del sig. Giu-seppe Bartalini, di Filettole: il prezzo diprovvisoria aggiudicazione fu di lire 1102,20:il termine utile a fare l' aumento scade coldì 16 del mese corrente.

- Estratto di bando per vendita con av-venuto aumento di sesto sugl' imrnobi li escussia danno del sig. Luigi Garzella, di S. SistoIII Pino : il prezzo di provvisoria aggiudica-zione fu di lire 1491: i1 termine utile scadecol di 29 ottobre andante.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 29(9 ottobre 1896) del supplemento stesso.

- stato rinviato con lo sbasso di unaltro decimo, alle udienza del 15 ottobre cor-rer' te del tribunale di Pisa, l' incanto dei lottiI° e 2° dei beni appartenenti all' attivo delfallimento di Antonio Consani, di Calci : il I°lotto verrà esposto per il Ti dotto prezzo dilire 195,86, il 2° lotto per lire 32,05.

- È stato rinviato, con lo sbasso del 10per cento, all' udienza del 15 ottobre correntedel tribunale civile di Pisa, incanto dei benispettanti all' eredità beneficiata della fu Ma-rianna Conti nei Ricci : il prezzo del 1° lottoè ridotto a lire 5199,30, quello del 2' lottoa lire 11,266,20, quello del 3° lotto a lire211,68, quello del 4° lotto a lire 460,26.

- Decreto prefettizio che autorizza ilcomune di Montescudaio ad acquistare unpezzo di terreno per l' ampliamento del ci-mitero.

Prezzi delle grasoe vendute in Insanel mercato del 10 ottobre 1896.

NB. I prezzi segnati nella 1.a colonna sonorelativi ai generi venduti in partita fuoridatio.

I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardanoI generi venduti in dettaglio d.zio conaprren.

Cereali E. e C. h. e C.Grano gentile 1.a q. ett. . 17, 80 18, 15Detto 2 a ti. 17, 45 17, 55Detto Mazzocchio I.a qual. . 17,10 17,10Detto 2.a q. .Detto di Maremma il quin-

tale . . . 22,50 a 23,00 »Segale l' ett. Orzo nostrale. .A vena di Maremma

il quintale . .Detta mista o bianca del

piano di Pisa. . 13, 50 13,75Granturco 1.a q. nuovo l ett. 9 , 6250 99 ;61 05Detto di 2. 0 nuovo .

Lega nz iFave nostrali l' ett. . I 1,30Fagiuoli bianchi grossi nuovi

I .a qualità l'ett. . •

I 9, 20EDjuepttiiii

8, 35o di 2.a q. 8 , I 5

FarinaFarina marca A. netta da tela

il quintale da 30, 50B idem. 29, 50 3 I, 70

• » C idem. 28, 50• » D idem.

Semola . . idem. 10, 00 t O, 50Seniolino di 1.a q da paste

da minestra netto 35, 50 a 36,00 »Detto I .a q. da ingr. 10,50 a I I ,00

! z s ORiso I a qualità, il quitittde » 56, 00

» 2.a » . . . •51, 00Olio d' oliva

Olio d'oliva 1.a qualità, l'ett 120,- 130,50Detto di 2 a 99,- 109,50

Vinovino di 1.a qualità del piano

di Pisa, l' ett. . . . . 34, - 40, 50Detto di 2.a qualità . . . 30, - 36, 50Detto di collina I.a qualità 42, - 48, 50Detto di 2 , a 36 ,- 42, 50

ForaggiFieno 1.a q. IR1011 0 il quintale 5, 50Detto di 2.a . . . . 4,00Paglia . . 1,50 a 1,80

PASQUA LE FINALI, gerente resp.

Pisa, Tipografia Vannucchi, 1896.

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rauza, pregio che per noi agricoltori deve tenersi in alto calcolo.Cascina I3esozza (Milano) 18 luglio 1896.

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state di 5 hili L. 3.. . il grano Noi mi ha fruttato il 28 per uno.

Pietrasanta (Lucca), 17-7-1e,96. Ing. A. Ricci

. consiglio a non seminare che grano Noè.Pecetto I orinese, 10-7-1896. Comin. P. G. Rho •

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