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Testi di Tea Stilton.

Coordinamento testi di Sarah Rossi / Atlantyca S.p.A.

Coordinamento editoriale di Patrizia Puricelli e Serena Bellani

Editing di Red Whale di Katja Centomo e Francesco Artibani

Direzione editing di Flavia Barelli e Mariantonia Cambareri

Soggetto di Francesco Artibani e Caterina Mognato

Supervisione testi di Caterina Mognato

Art Director: Iacopo Bruno

Copertina di Chiara Balleello (disegno) e Daniele Verzini (colore)

Illustrazioni della valigia di Barbara Pellizzari (disegno) e Flavio Ferron (colore)

Graphic Designer: Giovanna Ferraris / theWorldofDOT

Illustrazioni pagine iniziali e finali di Barbara Pellizzari (disegno) e Flavio Ferron

(colore) | Mappe di Caterina Giorgetti (disegno) e Flavio Ferron (colore)

Illustrazioni della storia di Jacopo Brandi, Alessandro Battan, Elisa Falcone, Claudia

Forcelloni, Daniela Geremia, Rosa La Barbera, Roberta Pierpaoli, Arianna Rea,

Maurizio Roggerone, Roberta Tedeschi (disegno), Alessandra Bracaglia, Ketty

Formaggio, Elena Sanjust e Micaela Tangorra (colore)

Disegni di riferimento di Manuela Razzi

Coordinamento artistico di Flavio Ferron

Grafica di Paola Cantoni, con la collaborazione di Yuko Egusa

Da un’idea di Elisabetta Dami

www.teasisters.it

Anno 2015 - 2016 - 2017 Edizione 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Nuova Edizione 2015

© 2009 - EDIZIONI PIEMME S.p.A.

info@edizpiemme.it

International rights © Atlantyca S.p.A. - Via Leopardi, 8 - 20123 Milan - Italy

www.atlantyca.com - contact: foreignrights@atlantyca.it

Stilton è il nome di un famoso formaggio prodotto in Inghilterra dalla fine del 17° secolo. Il nome Stilton è un marchio registrato. Stilton è il formaggio preferito da Geronimo Stilton. Per maggiori informazioni sul formaggio Stilton visitate il sito www.stiltoncheese.com

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro, così come l’inserimento in cir-cuiti informatici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualunque mezzo elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazione o altri metodi, senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

Questo libro è stato stampato

su carta certificata FSC® Stampa: ELCOGRAF S.p.A.

Via Mondadori, 15 - Verona

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IL CASTELLO DEIMAC NAMOUSE

Il castello si ergeva possente su una scoglieraa strapiombo sul mare.Aveva due grandi torri, che affiancavano unpesante portone con il ponte levatoio La torre di destra sembrava intatta, mentrequella di sinistra mostrava crepe profon-de: una parte della merlatura era addiritturafranata nel fossato sottostante.Le Tea Sisters lasciarono le motociclette suuno spiazzo, dove erano già parcheggiatealcune automobili, e attraversarono ilponte a piedi.Il cortile era deserto, ma si udiva giungeredall’alto l’eco di voci concitate.

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abbassato.

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Colette suggerì: – Forse stanno già tenendola riunione del clan...– Lassù! – la interruppe Paulina, indicandouna scala di legno che conduceva alpiano superiore.Salirono e bussarono a una porta da cui fil-trava una debole LUCE, ma nessuno vennead aprire. Dall’interno, però, si potevanoudire distintamente alcune voci LITIGARE:– Scordatelo, Angus! Non trasformerai que-sto castello in un parco-giochi!– Ah, sì?! E allora non darò un centesimoper il restauro! Castle Mac Namouse diven-terà un cumulo di macerie.Le ragazze si guardarono l’un l’altra con ariainterrogativa. Poi Pamela bussò più FORTEe si accorse che la porta era solo accostata:facendosi coraggio, le Tea Sisters spinsero ilpesante battente ed entrarono titubanti...

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– EHM, È PERMESSO?

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Davanti a loro si spalancò un grande saloneilluminato solo dalla luce delle candele. Subito si fecero avanti due GROSSI tipacciidentici, dalla pelliccia ispida e gialla comeuna pannocchia, che sbarrarono il passoalle ragazze.– Chi s i e te? ! – esclamò minaccioso quel-lo di destra.

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E l’altro aggiunse, con voce tagliente:– Turiste ficcanaso! Il castello è proprietàprivata! V IA ! SC IÒ ! !Violet cercò di ribattere, con un FILO divoce: – Ma noi siamo amiche di Mairi MacNamouse... è stata lei a chiamarci!– mairi?!? – esclamarono i due tipacciall’unisono.– Finalmente! È arrivata Mairi! – gridò qual-cun altro dal fondo della sala.– Ci hai fatto perdere un sacco di tempo,ragazzina. VERGOGNA! – gracchiò un’altravoce burbera.– Ai miei tempi, venivamo a piedi dai quat-tro angoli della Scozia per l’assemblea delclan! E nessuno è mai arrivato in ritardo! –aggiunse una terza voce, più anziana estridula.I due tipacci si fecero da parte e le TeaSisters videro che all’altro capo del salone

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c’era un lungo tavolo di legno massic-cio, attorno al quale sedevano una decina dipersone.Violet si fece avanti: – Ma Mairi non è connoi! Speravamo di trovarla qui...A quel punto un vecchio ALTO e MAGRO, dalprofilo affi lato come una lama di coltello,batté con forza il pugno sul tavolo.

– Questo è troppo! Non solo fa ritardarel’assemblea, ma invita pure degli estranei alcastello!Un’anziana signora dai capelli candidilo redarguì: – Non essere villano, Angus...Poi fece cenno alle ragazze di avvicinarsi,con un sorriso incoraggiante: – Siete amichedi Mairi, figliole? Da dove venite?– Siamo sue compagne di college e veniamo

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sbam!!!

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da Topford, sull’Isola delle Balene! – risposeViolet, ricambiando il SORRISO. – Iosono Violet. E loro sono Pamela, Paulina,Nicky e Colette...L’anziana signora annuì con genti lezza:– Benvenute a Castle Mac Namouse, figliole!Io sono Lillian, la zia di Mairi, e questi chevedete qui riuniti sono gli altri componentidel clan dei Mac Namouse. Coraggio, sede-tevi con noi... e cerchiamo di capire insiemeche cosa possa essere successo a Mairi!

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