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Adowa 1896 La fine del sogno africano – 1° Marzo 1896 CasusBelli boardwargame

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Adowa 1896

La fine del sogno africano – 1° Marzo 1896

CasusBelli boardwargame

Componenti:• 1 mappa 90x60• 1 Libretto regole• 216 pedine• 3 tabelle riepilogative• Espansione per Ascari,

“Dogali” completa di mappa e pedine

Complessità: mediaGiocabilità in solitario:

sufficienteScala: 900 mt per

esagono, fra i 300 e 500 uomini per punto combattimento, 6 cannoni per unità di artiglieria

Durata : 4-6 ore.

Adowa 1896 – scheda del boardwargame

Adowa 1896L’ultimo boardwargame prodotto dalla Acies edizioni ha per noi appassionati giocatori italiani un sapore particolare in quanto ci riporta a un doloroso episodio della nostra storia coloniale in Africa. Adowa rappresenta la prima sconfitta significativa di una potenza europea in Africa. La voce del rovescio italiano nel continente africano riecheggiò in tutta Europa con nostra grande vergogna. L'imperatore etiope Menelik II riuscì a sconfiggere l'esercito italiano grazie a una combinazione di coraggio, errori nella catena di comando italiana ed opportunità favorevoli nel corso della battaglia. L'esercito italiano aveva messo in campo battaglioni di fanteria regolare, veterani Ascari ed unità locali con poca esperienza come le bande di Okulè-Cusai e la milizia mobile. L'armata Etiope schierava gli eserciti dei distretti provinciali composti da milizia feudale e comandati da un Ras (Capo).

Adowa 1896 - la mappa

Mappa molto fedele dal punto di vista della topografia, linee dei fiumi “addomesticate” in maniera tale da seguire il lato esagono, molto chiari i diversi colori usati per determinare i vari tipi di terreno. Il faccione di Menelik domina in alto a sinistra. Opinione personale negativa riguardo all’uso dei colori, qualche tonalità è veramente troppo forte. Di contro la scelta dei grandi esagoni permette una manualità senza intoppi. La parte destra è completata dalle utilissime tabelle per gli ordini, le mischie e il fuoco.Voto 7.

Adowa 1896 - mappa (dettagli)

Adowa 1896 - le pedine

Le critiche personali alla mappa, spariscono alla

visione delle pedine. Formato che si adatta

bene ai grandi esagoni, scelta dei colori riuscita e grandi numeri per i deboli di vista. Sagome di buona fattura e con efficaci colori

pastello. Anche i leader sono ben raffigurati. Voto

8

Adowa 1896 - le pedine (dettagli)

Le unità italiane Le unità etiopi

Adowa 1896 - le tabelle

La dotazione delle tabelle appare completa ed utilissima ai fini dello svolgimento del gioco. Due tabelle per aiutare i giocatori nello svolgimento del gioco ed una per gli effetti del terreno sul movimento e sul combattimento. Ne avrei preferite due di tabelle del genere. A completare gli strumenti di consultazione, le tabelle degli ordini, mischia e di fuoco sul lato destro della mappa.

Adowa 1896 - manualeIl manuale ha una bellissima copertina con una stampa dell’epoca su uno sfondo blu cobalto. Sequenza di gioco ben spiegata e un interessante background storico per ripassare l’evento. Avrei voluto esempi di gioco con delle figure a corredo. Nulla di tutto questo. Si auspica in futuro di avere tali ausili . Anche un piccolo replay dei primi turni è auspicabile. Voto 7

Mettiamo da parte la spiegazione sommaria del sistema e procediamo al piazzamento delle unità e alla spiegazione del sistema analizzando attentamente efficacia e funzionamento delle regole. Il motore del gioco si basa sulle attivazioni delle singole formazioni guidate dai rispettivi leader. Le unità devono trovarsi entro il raggio di comando per eseguire l’ordine proveniente dal leader. L’incertezza ai comandi impartiti è data dalle tabelle iniziativa (differenti per ogni fazione). Tale fatto rende ogni battaglia avvincente e piena di sorprese.

Adowa 1896 - Il sistema di gioco

Adowa 1896 – piazzamento italiano

Il piazzamento iniziale delle divisioni italiane è fuori mappa, infatti entrano da due esagoni indicati sul lato destro . Il giocatore italiano deve anche piazzare sulla mappa le 4 pedine obiettivo secondo la tabella lanciando un dado a 6 facce. Questi obiettivi, se raggiunti, daranno all’italiano preziosi punti vittoria. Il primo turno è alle ore 4.

Anche le divisioni etiopi iniziano il gioco fuori mappa e iniziano a entrare alle ore 5. L’entrata delle varie unità è stabilita lanciando un dado da 6 e consultando il risultato ottenuto sulla tabella degli ordini. Quando esce un ordine di attacco, quella divisione entra in gioco. Da notare che ci sono una o più leader per divisione in quanto composte da più tribù. L’ordine dato sarà valido per le due o più tribù componenti quella data divisione.

Adowa 1896 - piazzamento etiope

Adowa 1896 - piazzamento etiope

Il lato mappa a sinistra con le tribù etiopi pronte ad entrare. Non è detto che le forze di Menelik entrino tutte. Dipende dal lancio del dado.

A muovere per primo è l’italiano. Il giocatore sceglie una formazione e deve determinare il tipo di ordine da impartire. Vista la scarsa leadership di Baratieri gli ordini vengono impartiti consultando una tabella e lanciando il dado. Se il risultato del dado non rientra nella gamma dei risultati utili per eseguire gli ordini, si consulta la tabella dell’iniziativa , che è influenzata dalla vicinanza o meno delle unità nemiche. Non si evince chiaramente dalle regole, ma le attivazioni sono per singole formazioni e alternate fra i due giocatori. Sarebbe stato utile un esempio di turno nella parte finale del manuale.

Adowa 1896 - attivazione

La tabella iniziativa con i primi lanci del dado dà i seguenti risultati: Albertone ottiene un order attack che gli permette di muovere agevolmente. L’obiettivo di Albertone è arduo: la città di Adua. In pratica dall’altra parte della mappa. Arimondi decide per un ordine di manovra, dato che questo ordine permette maggiore movimento, come pure Debormida ed Ellena.

Adowa 1896 - ordini

Come accennato in precedenza, le unità entro il raggio di comando del leader muovono in base ai costi del terreno e agli ordini ricevuti . Nella fattispecie Albertone con l’ordine di attacco deve muovere almeno un’unità di un esagono. Raccomando di leggere attentamente la tabella ordini, in quanto influenza notevolmente il comportamento di ogni formazione.

Adowa 1896 - movimento

Nel primo turno l’italiano comincia a entrare sulla mappa lungo le strade impervie dell’Etiopia. Certo, tabella terreno completa, ma nelle regole non è chiaro il costo del terreno quando l’esagono ha più di un tipo di colore. Seguo il buon senso, ma poche righe dedicate al movimento mi sembrano scarse. Qualche riga chiarificatrice sarebbe stata ben accetta.

Adowa 1896 – movimento (2)

I primi turni non presentano particolari problemi in quanto entrambe le parti entrano in gioco dai lati opposti della mappa. Dopo l’entrata italiana, c’è un altro turno in “solitario” e alle 5 della mattina arriva Menelik. L’esercito etiope entra in gioco in maniera casuale lanciando un dado per ogni formazione fuori mappa. Un ordine di attacco indica che la divisione entra sulla mappa, altrimenti rimane fuori. I lanci vengono eseguiti nuovamente nel turno successivo. Le formazioni che non riescono a entrare sulla mappa anche in questo turno, sono definitivamente fuori dal gioco.

Adowa 1896 – l’arrivo di Menelik

Dopo i lanci del dado per l’attivazione delle formazioni etiopi, Menelik riesce a portare in pratica l’intero esercito in gioco. La superiorità numerica è assicurata. Adua è pesantemente protetta. Con tutte le forze in campo, sarebbe auspiscabile per Baratieri una ritirata…..ma da Roma arrivano diversi ordini!

Adowa 1896 – l’esercito etiope ammassa uomini

Al turno 5 cominciano i primi veri combattimenti. Dopo una marcia di avvicinamento l’italiano è arrivato nei pressi di Adua, ma a sbarrargli il passo le orde di Menelik. Riuscirà il giocatore italiano a riscrivere la storia? Vi aspetto al tavolo di gioco. Mettiamo da parte questo replay iniziale e andiamo a spiegare nel dettaglio come si svolgono i combattimenti. Fase molto articolata che prevede fuoco di opportunità da parte del difensore, fuoco dell’attaccante e poi successiva mischia. Vediamo i passaggi.

Adowa 1896 – esempio di combattimento

Quando le unità muovono adiacente il difensore può eseguire un fuoco di opportunità, invece nel momento in cui l’attaccante entra nell’esagono del difensore, i due giocatori eseguono il fuoco di mischia (prima il difensore), lanciando il dado e consultando la tabella relativa che si trova sul lato destro della mappa.

Adowa 1896 – fuoco di opportunità e mischia

In ogni caso la sequenza del combattimento è anomala rispetto a un wargame tradizionale. La fase di mischia, che avviene quando due unità si trovano nello stesso esagono, è risolta durante il movimento . Prima di determinare i rapporti di forza, le unità coinvolte eseguono il fuoco di mischia a partire dal difensore. Quindi la sequenza del combattimento risulta essere: a)movimento, b)fuoco di opportunità del difensore, c)fuoco di mischia del difensore, d) fuoco di mischia dell’attaccante, e) risoluzione della mischia. Dopo la mischia di un’unità, si procede con l’attivazione di altre unità della stessa formazione. La fase di fuoco segue il movimento e può essere condotta da tutte quelle unità che non hanno effettuato la mischia.

Adowa 1896 – la fase di mischia

Nella fase di mischia si calcola il cosiddetto MCV (Melee cumulative Value) dato dal valore delle unità a cui si aggiunge il lancio del dado. La forza di combattimento dell’unità è determinata anche dall’ordine in battaglia. Il differenziale fra i due lanci del dado, determinerà il risultato della mischia. Da notare che la ritirata è contemplata in ogni risultato.

Adowa 1896 – la fase di mischia (2)

La fase successiva alla risoluzione dei movimenti e delle mischie è la fase di fuoco in cui tutte le unità attivate di una formazione che non hanno sparato, possono farlo.

Adowa 1896 – fase di fuoco dell’attaccante

Nella fase amministrativa si rimuovono tutti i markers di fuoco, mentre i marker del fuoco di mischia sono rimossi soltanto dalle formazioni attive. Si tolgono anche i segnalini di ritirata (solo formazioni attive), sempre che le unità siano in comando.

Adowa 1896 – fase amministrativa

Ad Umbria Player il sottoscritto, Paolo Ciarlo e Antonio Cammaroto abbiamo testato il sistema cercando di analizzare ogni dettaglio. Ci è piaciuto molto la scelta casuale obiettivi. Questo aspetto rende il gioco estremamente vario e ogni partita risulta essere diversa dall’altra (anche se le strade obbligano le direttrici d’avanzata).

Adowa 1896 – considerazioni finali

Ho più volte ribadito l’efficacia della grafica riguardo alle pedine, che non ci hanno dato particolari problemi nella lettura e nell’applicazione delle regole (attenzione alle unità che non hanno armi da fuoco). Al contrario abbiamo dovuto fermarci qualche volta per determinare meglio il terreno, nulla di irrisolvibile, ma non il massimo dal punto di vista della chiarezza. Spesso abbiamo dovuto tirare in ballo il buon senso e la nostra esperienza per determinare meglio gli effetti del terreno sul combattimento e sul movimento.

Adowa 1896 – considerazioni finali (2)

L’attivazione alternata delle formazioni rende il gioco dinamico e divertente. L’italiano ha il problema di Baratieri e spesso si trova alle prese con problemi di comando che rendono ancora più difficile il suo compito. Ci sono momenti in cui le divisioni italiane a causa della tabella ordini, vanno fuori controllo e assumono atteggiamenti di combattimento errati. Aspettatevi attacchi all’arma bianca improvvisi . Mi piace questa incertezza nel combattimento.

Adowa 1896 – considerazioni finali (3)

Malgrado le pecche relative alla mappa e a qualche regola non perfettamente spiegata, mi sento di consigliare vivamente il gioco sia per il suo interesse storico (il resoconto finale in fondo alle regole è una piacevole lettura) che per l’efficacia del sistema, che rende la partita in ogni caso piena di colpi di scena e mai scontata. L’italiano ha un compito arduo e non è certo il favorito nello scontro per l’evidente disparità di forze in campo. Ha più potenza di fuoco e deve velocemente posizionare le sue divisioni per sfruttarla. Il giocatore etiope deve accellerare e cercare subito lo scontro frontale, non curandosi delle perdite, vista la sua superiorità numerica. Da acquistare.

Adowa 1896 – considerazioni finali (4)