albero zambon pinal_glir

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Le nostre radici La grande famiglia degli Zambon Pinal Pinal Glir Dall’album di famiglia... Dall’album di famiglia... Dall’album di famiglia... I nostri vecchi affermano che Francesco (1849) e i suoi fratelli provenissero dalla casa che sta proprio in cima a via Rivetta (1) . Tale casa, nella pianta di Dardago dise- gnata da G. Battista Bastianello Codif Fuser nel 1902 e pubblicata nel n. 18 de l’Artugna (1976), è indicata col nome di Momi. Potrebbe trattarsi di Marco/Gi- rolamo (1860), primo figlio di Gio:Maria, il primogenito di Vincenzo. Francesco comprò le case dei Glir, sem- pre in via Rivetta, circa cento metri più in basso, e nacque, così, il ramo Pinal Glir. I due fratelli, Antonio e Vincenzo, si spo- sarono e qui nacquero i loro figli. Anche l’altro fratello maschio, Leone, che non si sposò, abitava tale casa. Verso il 1930, Antonio, con l’aiuto dei figli, costruì per la propria famiglia una grande casa in fondo a via Rivetta, nella zona prossima all’Artugna conosciuta come Magreit. Come molti altri dardaghesi, anche gli uomini della famiglia Glir lavoravano i campi o facevano i muratori; spesso erano contadini e muratori, ma tale prodigarsi non era sufficiente e l’emigrazione era l’unica soluzione per garantire una vita dignitosa ai propri cari. Vincenzo, all’ini- zio del ’900, lavorò per un periodo in Romania. Antonio, nei mesi più miti, lavorò per molti anni in Svizzera come muratore. Più tardi, anche i figli di Antonio e Vin- cenzo dovettero lasciare Dardago per lavoro. Ercole e Francesco lavoravano nell’im- presa diretta dal cugino Gino per la costruzione di dighe e di centrali idroelet- triche. Francesco più tardi si trasferì a Torino dove si trovava, da anni, il cogna- to Benvenuto. In seguito anche Ercole si trasferì nella capitale dell’automobile. Guerrino, Armido e Danilo operavano con successo nel campo dell’edilizia (commercio e imprese) nella zona di Venezia. In seguito, Armido scelse il set- tore turistico-alberghiero gestendo un albergo a Jesolo. Maria, rimasta ben presto vedova, avviò un ufficio di con- tabilità a Padova. Ancor oggi i discendenti dei Glir abitano nella zona in cui si trasferirono i loro padri. Del ramo di Vincenzo, la maggior parte risiede a Torino; i discendenti di Antonio, invece, risiedono principalmente nel Veneziano e a Padova. *** Come negli ultimi due inserti relativi ai Pinai (vedi l’Artugna n. 100 e 107) l’al- bero segue la linea di discendenza maschile fino alla fine del 19° secolo. Successivamente sono riportati anche i discendenti del ramo femminile. *** Un sentito grazie a chi mi ha fornito no- tizie e fotografie, in particolar modo a Vincenzo, Luciana e Livia Paola. ROBERTO ZAMBON INSERTO DE l’Artugna n. 117 · AGOSTO 2009 Chi sono e dove abitavano i Pinai Glir Nelle foto. I fratelli Antonio (sopra) e Vincenzo (sotto) con le loro mogli Regina Vettor e Teresa Zambon. Foto a sinistra. Bucarest, primi anni del ’900. Vincenzo Glir (classe 1883), emigrato in Romania, come molti suoi compaesani, si fa fotografare nello studio del fotografo L. Waisman. Foto a destra. Altro bel ritratto fotografico. È Teresa Zambon Thampogna (1887), moglie di Vincenzo. I Thampogna abitavano nella prima casa a destra entrando nel gran cortile chiamato Va- ticano, dove visse gli ultimi anni Vincenza (1889), una delle tre sorelle di Teresa. Le altre due sorelle erano Andreanna (1891) ed Antonia (1895). Teresa aveva anche 5 fratelli: Valentino (1875), Luigi (1877), Antonio (1879), Giu- seppe (1883) e Vincenzo (1885). Antonio, ordinato sacerdote, morì a soli 38 anni. Foto sopra. 15 agosto 1945, festa dell’Assunta. In occasione della prima sagra a Dardago dopo gli anni funesti della guer- ra, si riuniscono nel cortile di via Rivetta, dove erano nati, i quattro fratelli: Ercole, Lidia, Norma, Francesco. Foto sopra a destra. Febbraio 1958, nozze d’oro di Vincenzo e Teresa. Foto ricordo davanti la chiesa. In primo piano i cugini Ro- berto, Vincenzo, Rita, Beniamino e Teresina. A sinistra si riconosce Leone (?) fratello di Vincenzo. Nella secon- da fila, al centro, Vincenzo, Teresa e la figlia Norma. Dietro, da sinistra, Laura (figlia di Camillo e Lidia), Benvenuto Zambon Pinal Riveta (marito di Norma), Maria Zambon Marin, (moglie di Ercole), Rosa Zambon (moglie di Piero Canta, compare degli sposi), Lidia, e le sorelle di Teresa, Antonia e Andreanna. Anno 1951, nonna Teresa con i nipotini Vincenzo (in braccio) e Franco. 1940 (?), foto di famiglia di Norma con il marito Benvenuto Zambon Pinal Riveta, classe 1904, con i figli Teresina (1937) e Marco (1931). Anno 1948, cortile dei Glir, Lidia con il marito Camillo Zambon Pinal Bavan (1914) con i figli Beniamino (1946) e Laura (1944). Foto sopra. Pasqua 1949, i due figli di Maria (1918) Corrado e Lisetta. Foto a destra. Il più vecchio dei cugini, Marco (1931). Per pochi giorni il figlio di Norma e Benvenuto è il più vecchio dei cugini. Infatti, Sergio, figlio di Guerrino e di Vir- ginia Carlon, pur essendo della stessa classe, è nato qualche giorno dopo. Anno 1957, davanti al portone della tieda nel cortile dei Glir, i cuginetti Rita (1951), Roberto (1951), Vincenzo (1950), Be- niamino (1946) e Franco (1948). Foto a sinistra. Marzo 1958. Mamma Regina con i figli alla festa di compleanno di un amico (seduto). Foto sotto a sinistra. Giugno 1949. Maria in una tranquilla giornata di cam- pagna a Dardago. Foto sotto. Gino (classe 1909), primo a partire da destra, fotografa- to a Tolmezzo in compagnia dei commilitoni Vittorio Zambon Pala (1910), Fausto Puppin Putelate e Gino Zambon Pala. Anno 1962. Sergio e Bruna con Fabio e Guido vicino al greto del torrente Artugna. Primavera 1944. Luciana con la sorellina Vilma e la cugina Laura, davanti alla casa dei nonni. __ VENTIDUESIMO INSERTO a cura di Roberto Zambon Proseguendo la pubblicazione degli alberi genealogici dei vari rami Pinal, dedichiamo questo inserto ai Glir, i discendenti di Francesco (1849), uno degli 8 figli maschi di Vincenzo (1811) e Teresa (1812). La famiglia nata dal matrimonio di Vincenzo e Teresa fu molto prolifica. Ce lo testimonia anche questo interessante atto di morte: 13.01.1896 Oggi Zambon Teresa fu Antonio e fu Angela, vedova fu Zambon Vincenzo, dopo lunga e penosissima agonia, munita di tutti i conforti religiosi, assistita da me Economo Spirituale Don Romano Zambon e da tutti i suoi figli fino all’ultimo respiro, placidamente s’addormentava nel Signore, alle ore 9 antimeridiane. Fu accompa- gnata al Camposanto da un numero straordinario di parenti, da me, Economo Spirituale, dal M.R. Curato di Budoia e dal Chierico Vettor Rodolfo. Ben 77 persone la chiamavano nonna. È difficile controllare l’esattezza di tale affermazione ma conoscendo la precisione di don Romano, anche lui suo nipote, siamo certi che il numero sia vicino alla realtà. 1. Zambon Camillo Pinal Bavan, 1914.

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II ramo dei Glir

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Page 1: Albero Zambon Pinal_Glir

Le nostre radici

La grande famiglia degli Zambon PinalPinal Glir

Dall’album di famiglia... Dall’album di famiglia...Dall’album di famiglia...

I nostri vecchi affermano che Francesco(1849) e i suoi fratelli provenissero dallacasa che sta proprio in cima a via Rivetta(1).Tale casa, nella pianta di Dardago di se -gna ta da G. Battista Bastianello CodifFu ser nel 1902 e pubblicata nel n. 18 del’Artugna (1976), è indicata col nome diMomi. Potrebbe trattarsi di Mar co/Gi -rolamo (1860), primo figlio di Gio:Maria,il primogenito di Vincenzo. Francesco comprò le case dei Glir, sem-pre in via Rivetta, circa cento metri più inbasso, e nacque, così, il ramo Pinal Glir. Idue fratelli, Antonio e Vincenzo, si spo -sarono e qui nacquero i loro figli. Anchel’altro fratello maschio, Leone, che non sisposò, abitava tale casa.Verso il 1930, Antonio, con l’aiuto deifigli, costruì per la propria famiglia unagrande casa in fondo a via Rivetta, nellazona prossima all’Artugna conosciutacome Magreit.Come molti altri dardaghesi, anche gliuomini della famiglia Glir lavoravano icampi o facevano i muratori; spesso eranocontadini e muratori, ma tale pro digarsinon era sufficiente e l’emigrazione eral’unica soluzione per garantire una vitadignitosa ai propri cari. Vin cenzo, all’ini -zio del ’900, lavorò per un periodo inRomania. Antonio, nei mesi più miti,lavorò per molti anni in Svizzera comemuratore. Più tardi, anche i figli di Antonio e Vin -cenzo dovettero lasciare Dardago perlavoro.

Ercole e Francesco lavoravano nell’im-presa diretta dal cugino Gino per lacostruzione di dighe e di centrali idroelet-triche. Francesco più tardi si trasferì aTorino dove si trovava, da anni, il cogna-to Benvenuto. In seguito anche Ercole sitrasferì nella capitale dell’automobile. Guerrino, Armido e Danilo operavanocon successo nel campo dell’edilizia(com mercio e imprese) nella zona diVenezia. In seguito, Armido scelse il set-tore turistico-alberghiero gestendo unalbergo a Jesolo. Maria, rimasta benpresto vedova, avviò un ufficio di con-tabilità a Padova.Ancor oggi i discendenti dei Glir abitanonella zona in cui si trasferirono i loropadri. Del ramo di Vincenzo, la maggiorparte risiede a Torino; i discendenti diAntonio, invece, risiedono principalmentenel Veneziano e a Padova.

***Come negli ultimi due inserti relativi aiPinai (vedi l’Artugna n. 100 e 107) l’al-bero segue la linea di discendenzamaschile fino alla fine del 19° secolo.Successivamente sono riportati anche idiscendenti del ramo femminile.

***Un sentito grazie a chi mi ha fornito no -tizie e fotografie, in particolar modo aVincenzo, Luciana e Livia Paola.

ROBERTO ZAMBON

INSERTO DE l’Artugna n. 117 · AGOSTO 2009

Chi sono e dove abitavano i Pinai Glir

Nelle foto.I fratelli Antonio (sopra) e Vincenzo (sotto)con le loro mogli Regina Vettor e TeresaZambon.

Foto a sinistra.Bucarest, primi anni del ’900. Vincenzo Glir(classe 1883), emigrato in Romania, comemolti suoi compaesani, si fa fotografare nellostudio del fotografo L. Waisman.

Foto a destra.Altro bel ritratto fotografico. È Teresa Zam bonThampogna (1887), moglie di Vin cen zo.I Thampogna abitavano nella prima casa adestra entrando nel gran cortile chiamato Va -ti cano, dove visse gli ultimi anni Vin cenza(1889), una delle tre sorelle di Teresa. Le altredue sorelle erano Andreanna (1891) edAntonia (1895).Teresa aveva anche 5 fratelli: Valentino(1875), Luigi (1877), Antonio (1879), Giu -seppe (1883) e Vincenzo (1885). Antonio,ordinato sacerdote, morì a soli 38 anni.

Foto sopra.15 agosto 1945, festa dell’Assunta. In occasione dellaprima sagra a Dardago dopo gli anni funesti della guer-ra, si riuniscono nel cortile di via Rivetta, dove eranonati, i quattro fratelli: Ercole, Lidia, Norma, Francesco.

Foto sopra a destra.Febbraio 1958, nozze d’oro di Vincenzo e Teresa. Fotoricordo davanti la chiesa. In primo piano i cugini Ro -berto, Vincenzo, Rita, Beniamino e Teresina. A sinistrasi riconosce Leone (?) fratello di Vincenzo. Nella se con -da fila, al centro, Vincenzo, Teresa e la figlia Nor ma.Dietro, da sinistra, Laura (figlia di Camillo e Li dia),Benvenuto Zambon Pinal Riveta (marito di Nor ma),Maria Zambon Marin, (moglie di Ercole), RosaZambon (moglie di Piero Canta, compare degli sposi),Lidia, e le sorelle di Teresa, Antonia e Andreanna.

Anno 1951, nonna Teresa con i nipotini Vincenzo (inbrac cio) e Franco.

1940 (?), foto di famiglia di Norma con il maritoBenvenuto Zambon Pinal Riveta, classe 1904, con ifigli Teresina (1937) e Marco (1931).

Anno 1948, cortile dei Glir, Lidia con il marito Camillo Zambon Pinal Bavan(1914) con i figli Beniamino (1946) e Laura (1944).

Foto sopra.Pasqua 1949, i due figli di Maria (1918) Corrado eLisetta.

Foto a destra.Il più vecchio dei cugini, Marco (1931). Per pochigiorni il figlio di Norma e Benvenuto è il più vecchiodei cugini. Infatti, Sergio, figlio di Guerrino e di Vir -ginia Carlon, pur essendo della stessa classe, è natoqualche giorno dopo.

Anno 1957, davanti al portonedella tieda nel cortile dei Glir, icuginetti Rita (1951), Roberto(1951), Vincenzo (1950), Be -niamino (1946) e Franco (1948).

Foto a sinistra.Marzo 1958. Mamma Regina con i figli alla festa dicompleanno di un amico (seduto).

Foto sotto a sinistra.Giugno 1949. Maria in una tranquilla giornata di cam-pagna a Dardago.

Foto sotto.Gino (classe 1909), primo a partire da destra, fotografa-to a Tolmezzo in compagnia dei commilitoni VittorioZambon Pala (1910), Fausto Puppin Putelate e GinoZambon Pala.

Anno 1962. Sergio e Bruna con Fabio eGuido vicino al greto del torrente Artugna.

Primavera 1944. Luciana con la sorellina Vilma e lacugina Laura, davanti alla casa dei nonni.

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VENTIDUESIMO INSERTO a cura di Roberto Zambon

Proseguendo la pubblicazione degli alberi genealogici dei vari rami Pinal, dedichiamo questo inserto ai Glir, idiscendenti di Francesco (1849), uno degli 8 figli maschi di Vincenzo (1811) e Teresa (1812). La famiglia natadal matrimonio di Vincenzo e Teresa fu molto prolifica. Ce lo testimonia anche questo interessante atto di morte:

13.01.1896Oggi Zambon Teresa fu Antonio e fu Angela, vedova fu Zambon Vincenzo, dopo lunga e penosissima agonia,munita di tutti i conforti religiosi, assistita da me Economo Spirituale Don Romano Zambon e da tutti i suoifigli fino all’ultimo respiro, placidamente s’addormentava nel Signore, alle ore 9 antimeridiane. Fu accompa-gnata al Camposanto da un numero straordinario di parenti, da me, Economo Spirituale, dal M.R. Curato di

Budoia e dal Chierico Vettor Rodolfo. Ben 77 persone la chiamavano nonna.

È difficile controllare l’esattezza di tale affermazione ma conoscendo la precisione di don Romano, anche luisuo nipote, siamo certi che il numero sia vicino alla realtà.

1. Zambon Camillo Pinal Bavan, 1914.

Page 2: Albero Zambon Pinal_Glir

Il ramo Pinal Glir

uomo

donna

LEGENDA

Riveta (pubblicato nel n. 58)

Isandro Pinal

Nontholi (pubblicato nel n. 42)

Batistela

Bepi Pinal

Glir (pubblicato in questo numero)

I rami della famiglia Zambon Pinal

Nato Pinal Scatol

Giobatta

Ite

Pinai de le ciase de Moreal e de Ronche

(pubblicato nel numero 107)

Bavan (pubblicato nel numero 100)

Il presente quadro, molto incompleto, verrà integrato con i risultati di ulteriori ricerche e con informazioni che arriveranno in redazione.

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Quadro d’insieme della grande famiglia Zambon Pinal

11101 2 3 4 5

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116

9

In questa casa, posta al termine della salita di viaRivetta, viveva nel corso del 1800 la grande famigliaPinal originata da Vincenzo (1811) e Teresa (1812).Francesco (1849) lasciò questa casa e acquistò le ciasede Glir.

Da questo portone, si accede alle ciase de Glir. Sulla viaRivetta si affacciavano le finestre delle stanze abitate, dellatieda e della cantina; dal lato opposto, nel cortile interno,c’era la stalla e il fienile. In questa casa nacquero i figli diAntonio (1879) e Vincenzo (1883).

La casa costruita, nei Magreit, da Antonio e dai figli, dopoaver lasciato le vecchie ciase di Glir. (anni ’30 del secoloscorso).

1849

FRANCESCO