ambiente noi n.4 - 19 ottobre 2013

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la bioedilizia è il futuro, e chi lo ha capito riparte alla grande! acqua salute e risparmio con l’osmosi inversa impianti solari termodinamici funzionano anche di notte Speciale Bioedilizia - Edizione Convention 19 ottobre 2013 - Periodico Ambientale dell’Associazione Ambiente Noi Onlus - Reg. Trib. Firenze n. 5864 del 7/3/2012 - Iscrizione ROC n. 22027-19/3/2012

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SPECIALE BIOEDILIZIA - Convention PEF Villa Artimino - Acqua Osmotic, Solare Termodinamico (quello che funziona anche di notte!)

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la bioediliziaè il futuro, e chi lo ha capito riparte alla grande!

acquasalute e risparmio con l’osmosi inversa

impianti solari termodinamicifunzionano anche di notte

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SPECIALE BIOEDILIZIA Edizione Convention 19 ottobre 2013Ambiente Noi periodico dell’associazione senza scopo di lucro Ambiente Noi [email protected]

Registrazione del Tribunale di Firenzen. 5864 del 7/3/2012

SOMMARIO

EditorialeL’ambiente siamo Noi, attimo dopo attimo Pag. 3

BioediliziaLa bioedilizia è il futuro, e chi lo ha capito investe e riparte alla grande! Pag. 4

Solare TermodinamicoIl sistema solare 24 ore su 24 Pag. 8

Risparmio e salute Acqua a osmosi inversa conveniente per tutti Pag. 10

Biomasse - 65% Cambiare la caldaia a gas conviene Pag. 12

PEF e SDA Bocconi Due giornate, per le Direzioni, a Milano Pag. 14

DIAMO I NUMERI

Polizia 113Carabinieri 112

Vigili del Fuoco 115Corpo forestale dello stato emergenza ambientale 1515

Legambiente Direzione NazionaleVia Salaria, 403 - 00199 Roma

Tel. +39 06 862681Greenpeace Roma +39 06 68136061

Greenpeace Milano +39 02 49534250WWF Italia +39 06 844971

Ente Nazionale Protezione Ambientale (ENPA) Roma+39 06 3242873 +39 06 3242874

Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente 800 253608

Guardia di Finanza 800 669666ENEA DETRAZIONI FISCALI 800 589090

gestito da ADICONSUM(dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.00 e 14.00-18.00)

Totale Dei Risultati Del Conto Energiaaggiornato al 30 settembre 2013

produzione per regione (impianti 1-3 kW e totale)PUGLIA: 31.768 - 2.493.117

LOMBARDIA: 76.201 - 1.920.832EMILIA ROMAGNA: 50.800 - 1.721.884

VENETO: 60.127 - 1.577.558PIEMONTE: 34.339 - 1.434.152

SICILIA: 30.999 - 1.205.071LAZIO: 30.196 - 1.136.292

MARCHE: 18.385 - 1.011.809TOSCANA: 28.908 - 683.629

ABRUZZO: 9.088 - 651.882CAMPANIA: 14.922 - 650.112SARDEGNA: 24.488 - 648.248CALABRIA: 13.027 - 447.591

FRIULI VENEZIA GIULIA: 17.944 - 447.082UMBRIA: 12.781 - 438.635

TRENTINO ALTO ADIGE: 21.997 - 381.534BASILICATA: 4.922 - 352.288

MOLISE: 1.663 - 163.005LIGURIA: 5.625 - 78.049

VALLE D’AOSTA: 1.491 - 18.935Totale in Italia prodotto da 176.582 impianti tra 1 e 3 kWp: 489.669 kWh

Totale in Italia prodotto da 549.693 impianti tra 1 e oltre 5.000 kW: 17.461.694 kWh

Direttore Responsabile e Content ManagerSilvia D. Serra

Si ringrazia per la collaborazionePaolo Rossi

Grafica, impaginazione e stampaTipolitografia Mecocci srl, Piazza del Popolo 6A San

Piero a Ponti (FI) - 055 8963836

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Editoriale

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Edizione “tecnica”Ambiente Noi, la buona pratica quotidiana

di Silvia D. Serra

PEF Italia S.p.A. è la nostra più grande sostenitrice. Non solo perchè dalle sue fila vengono la maggior parte delle nostre Socie e dei nostri Soci. Ma sopratutto perchè è dalle sue casse che giunge il sostegno che consente la pubblicazione della nostra rivista. Sin dalla costituzione della nostra onlus, editrice della rivista che state leggendo, fu chiaro che, realizzare la missione di informare, educare e diffondere la consapevolezza di DOVERE / POTER fare molto per salvare la deriva che il nostro Pianeta amato ha preso, per via del-lo sfruttamento indiscriminato delle proprie risorse e l’irrispettoso e ottuso inquinamento, avrebbe richiesto molto impegno personale ed economico.Fortunatamente, informare, educare e diffondere la consapevolezza ambientale è una missione condivisa da molte persone. Meno fortu-natamente, le risorse economiche di chi vede minacciati i propri pro-fitti, da un aumento di conoscenza ambientale, sono spropositate!Perciò questo numero di Ambiente Noi intende tributare un ricono-scimento a Progetto Energia Futura – PEF Italia – e al suo incessante lavoro di concreto supporto a cittadini e aziende, decisi ad abbattere i costi delle proprie bollette energetiche e l’ancor più gravoso costo am-bientale delle emissioni inquinanti che derivano dalle attività umane.Con l’auspicio che anche tra le nostre Socie e Soci cresca l’impegno a diffondere Ambiente Noi e a raccogliere consensi e sottoscrizioni. “vil denaro!” finchè volete, ma senza denaro neppure le migliori intenzio-ni di Ambiente Noi onlus potrebbero avere esisti importanti! Senza la pubblicazione di questa rivista, piccina nel formato e in tiratura ma vera e sincera, non avreste conosciuto persone, tecnologie e possibilità

per salvare il mondo!Un consiglio, prima del saluto finale: prendete queste pagine di Am-biente Noi e portatele sempre con voi!Sia che siate collaboratori PEF (e allora sapete bene cosa, quotidiana-mente, bisogna superare per aiutare le persone a conoscere il futuro migliore che le aspetta), fornitori, genitori, pensionati, professinisti.Sia che abbiate credenze religiose, politiche, spirituali simili o differen-ti, ricordate sempre, sempre, che la Terra è una, senza di essa e senza il suo equilibrio naturale NOI TUTTI NON POSSIAMO VIVERE! Ecco cosa si intende, per bene superiore! Molto pragmaticamente, s’intende!Iscrivetevi ad Ambiente Noi onlus: on line con bonifico - solo 20 euro - per sostenere la nostra comune impresa! La rivista è in omaggio per un anno, e riceverete una copia di ogni edizione a casa (e abbiate pazienza, se qualche numero non vi è arrivato. Può darsi che non abbiate compilato in bella calligrafia la scheda associativa, o che il vostro postino sia un acerrimo nemico dell’ambiente. O, forse più sem-plicemente, i servizi postali non migliorano!).Sul sito ci sono tutti i riferimenti per contattarci e c’è sempre qualcuno pronto a rispondere ai vostri messaggi! Sul sito www.ambientenoi.org c’è anche il link per leggere e scaricare in .pdf tutti i precendenti numeri di Ambiente Noi. Se siete iscritti alla newsletter ne avete già ricevuto notizia.

Se volete ricevere il link per accedere al nostro archivio RICHIEDETELO tramite e-mail!Siate desti, siate coraggiosi, stiamo insieme!

Silvia D. SerraGeometra e giornalista specializzata in energia, salute e qualità della vita, web content e web master, copy writing. Dirigente cooperativa dal 1999 al 2008, ricercatrice nel campo dell’energia vitale dal 1993, si occupa di comunicazione radio televisiva e audiovisiva sin dai primi anni ‘90.Direttore responsabile di Ambiente Noi, vice presidente Ambiente Noi onlus.

Il prof. Ugo Bardi, Univ. Firenze - ASPO Italia - gentile ospite della nostra rivista, mentre riceve una targa a riconoscimento del suo impegno per l’ambiente dal presidente PEF Antonio Belsole e dal responsabile Zero Bollette Fausto Lorenzoni.

Alfonso Pecoraro Scanio - intervistato dal direttore di Ambiente Noi nel precedente numero, riceve il riconoscimento dagli stessi Antonio Belsole e Fausto Lorenzoni.

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Bioedilizia

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e chi lo ha capito investe e riparte alla grande

Pochi mesi fa (maggio ‘13) il Sole24ore, nel suo inserto web dedicato alla casa, titolava “La vera sfida delle città intelligenti? L’edilizia green”.Spiegando in modo molto chiaro che, sicco-me più della metà della popolazione mon-diale vive in centri urbani europei, siccome i centri urbani consumano energia per un 75% di quella complessiva e dato che oltre il 40 % delle emissioni di CO2 sono imputa-

bili agli edifici (riscaldamento in testa) la sola via percorribile per frenare il declino ambientale del pianeta è quella che passa per l’aumento di efficienza energetica e la sostenibilità ambientale delle costruzioni.Non a caso è stato avviato dalla Commissione Europea un im-ponente piano di investimenti per finanziare progetti “smart” (ne abbiamo parlato nell’ultimo numero di Ambiente Noi in me-rito alla domotica).Per chi, come noi, segue con attenzione e da tempo il settore, è nota la scadenza del 31 dicembre 2020 (entro quella data TUTTI i nuovi edifici privati dovranno essere a zero consumi, mentre la stessa scadenza è anticipata alla fine del 2018 per quelli pubblici).Se aggiungiamo che in Italia esistono circa due milioni di abi-tazioni vuote e che le costruzioni esistenti datano fino a molti secoli fa, rendiamo ancor più evidente l’impellente necessità di (ri)convertire in bioedlizia Sempre dal Sole24ore - casa, abbiamo un’interessante con-ferma che prende in considerazione la situazione dello stesso mercato immobiliare: “dopo il crollo delle compravendite si torna al mattone a patto di investire sul lungo perio-do”. Così, pur apparendo in contrasto con il permanere della crisi economica, adesso è il momento di comprare. Le abitazioni che diventano più convenienti sono quelle di grandi metrature e, nota ancor più interessante, quelle da riqualificare con gli in-centivi del 50 e 65%.

Secondo i dati dell’Osservatorio sull’Efficienza Energetica pre-sentati a Torino il mese scorso, oltre 2,6 milioni (12%) di ita-liani realizzeranno interventi per migliorare le prestazioni ener-getiche delle proprie abitazioni nei prossimi 12 mesi, con una previsione di spesa complessiva attorno ai 10 miliardi di euro. Si tratta di un’importante tendenza, che potrebbere portare un po’ di ossigeno all’economia del Paese, contribuendo inoltre ad abbassare le bollette energetiche dei cittadini e ad adeguare il nostro patrimonio immobiliare agli standard richiesti, prima ancora che dall’Unione Europea, dal nostro Pianeta!

Anche secondo alcune associazioni di agenzie immobiliari emer-ge un aumento di contatti e di richieste, segno che sta crescendo l’interesse del pubblico. Unici ostacoli ancora da smussare sono i finanziamenti, concessi col contagocce dalle banche, e l’ancora tiepida conoscenza delle tecnologie e dei materiali green, oggi ampiamente utilizzabili.

La Bioedilizia è il futuro

Ecco alcuni titoli di portali specifici sul web:

12/lug/2013 Casa, è il momento di com-prare con i prezzi in calo. Caccia grossa all’affare.

06/mag/2013 Bioedilizia, frontiera del mercato immobiliare... Le opportunità per il rilancio dell’attività produttiva s’incrociano con una concreta possibilità di...

21/dic/2012 Edilizia: uscire dalla crisi con la riconversione energetica...

12/nov/2012 Mercato immobiliare: nuove opportunità dalla bioedilizia

17/dic/2009 La bioedilizia: un segmento in crescita nel settore immobiliare...

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Come in ogni fase di passaggio è fisiologico che anche parte di progettisti e costruttori stentino ad abbandonare i vecchi (sep-pur poco convenienti) metodi e materiali. Ma i dati parlano chiaro: con la bioedilizia costruzioni più sicu-re, più resistenti, più confortevoli, meno costose sia in termini di realizzazione che di consumi energetici, vengono realizzate sempre più con successo e soddisfazione. Di progettisti, costrut-tori e clienti.

I progettisti che si sono aperti a questa nuova era, più ri-spettosa dell’ambiente e dell’Uomo, possono disegnare spazi e soluzioni abitative con molta più libertà, grazie alle garanzie strutturali che il legno lamellare, per esempio, offre.

I costruttori convertiti al green realizzano i propri lavori con tempi sicuri, con qualità maggiore e minori sprechi. Un semplice esempio: con soli 10 cm di legno massiccio di conifera si ottiene l’equivalente capacità di coibentazione termica di una parete di cemento dello spessore di 160 cm. E un pannello in fibra di le-gno, dello spessore di 3 cm., ha il potere di isolare termicamente quanto uno in legno massiccio di 10 cm.

I clienti ottengono case accoglienti, sane, confortevoli in tempi brevi e investono il denaro in beni qualificati, che acquisteranno nel tempo sempre più valore e che, per viverci, non gli coste-ranno in bollette di luce e gas (nel caso di case passive) o le abbatteranno in gran parte (nel caso di classi energetiche più economiche ma pur sempre eccellenti come la B o la A o nel caso di ristrutturazioni),

Cos’è la Bio Edilizia?Ne abbiamo trattato spesso nei precedenti numeri di Ambiente Noi!Innanzitutto, ricordiamo che ci si riferisce principalmente a co-struzioni in LEGNO. Materiale rinnovabile e naturale, che da sempre ha rappresenta-to la più grande risorsa dell’umanità per costruirsi ripari.Dalle palafitte alle più complesse e imponenti costruzioni, dalle umili dimore alle cattedrali, nel corso della storia il legno è stato fulcro dell’edilizia. Resistente, elastico, adattabile. E’ ormai chiaro che oggi gli edifici devono essere a basso con-sumo energetico e conseguentemente richiedono materiali a basso impatto ambientale e bio compatibili.

Ma, stiamo parlando davvero di case in legno?Sostanzialmente sì! Anche se questa definizione ancora suscita, nei meno informati, ironici riferimenti alla casa dei tre porcellini, di fiabesca memoria!

In realtà (e non nella fantasia) le case costruite in legno sono esteticamente belle, come una bella casa!Non vi accorgerete che una casa è in bioedilizia sino a che non vi sarete entrati.

Bioedilizia

BIO

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Comfort talmente elevato da conferire, da subito, una impareg-giabile sensazione di benessere. Nessun rumore esterno vi pe-netra abusivamente, e neppure tra camera e camera trapelano i suoni. Il clima non umido perchè questa tipologia di costruzione (diversamente da quella tradizionale ridondante di calce, cemen-to e gesso, tutti necessariamente impastati con l’acqua per essere messi in opera) è a secco. Clima giusto sia d’estate che d’inverno, perchè le pareti non subiscono la temperatura esterna, e la loro traspirabilità consente un benefico e continuo ricambio d’aria.

Quando poi scoprirete che la tempistica è rapida e i prezzi sono legati a preventivi che non subiscono variazioni, troverete il ter-mine “casa in legno” quanto meno riduttivo!

La totale adeguatezza dell’aspetto esteriore non è il solo argo-mento poco conosciuto. C’è chi si chiede se le case in legno non subiscano l’umidità, per esempio.O se, sempre riconducendo le proprie conoscenze alla legna da ardere, le case in legno non siano a rischio di incendio.

L’attento studio e il rigoroso assemblaggio dei materiali che co-stutiscono struttura e pareti delle nuove case, realizzano pareti, tetto e pavimenti traspiranti, quindi nessuna condensa, nessuna muffa (che invece nelle tradizionali pareti in laterocemento, so-pratutto se esposte a nord, tutti noi conosciamo).Nelle case in bio edilizia l’assenza di umidità all’interno della costruzione impedisce ai batteri di annidarsi e proliferare.Dormire, mangiare, riposarsi insomma, vivere in modo sano è la regola, nella bioedilziia.Le costruizioni che oggi potete realizzare e di cui vi mostriamo alcune foto in queste pagine, sono realizzate “a telaio”. Le travature, in legno massello e in legno lamellare, sono unite con staffe di ferro zincato ecologico dimensionate secondo le indicazioni da studi di ingegneria.La struttura è un telaio solido che si procede a rivestire ester-namente con tavole di legno inclinate, con la posa di fibra di legno isolante nell’intercapedine e con la finitura “a cappotto” in fibra di legno traspirante. Si esegue infine, sempre all’esterno, la rasatura in tonachino rasato (minerale, biocompatibile).

All’interno, la vostra casa in bioedilzia ha finiture che variano: dal gesso ecologico ai pannelli di fibra misto terra cruda bioedi-le, ad alto potere isolante termico e acustico, rasatura e tinte a scelta, oppure intonaco in argilla.

Il tetto è realizzato con posa su travi portanti lamellari, stesura di tavole massello, posa di guaine antipolveri traspi-ranti, pannelli di fibra di legno e in ultimo magatello, per l’aggancio della copertura a tegole.

Bioedilizia

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E il fuoco? Per capire quale comportamento abbia la casa in bioedilizia, sono state eseguite prove su una copertura isolata con fibra di legno. Si è registrato che, dopo 50 minuti di esposizione a un fuoco standard cioè a una temperatura di 950° C. lo strato di isolante raggiunge una temperatura di solo 100° C e presenta un livello di resi-stenza ampiamente superiore a quello di qualsiasi altro materiale isolante sintetico. Tutta la struttura è inoltre rivestita con gessofibra (o eraclit) certificato in classe ignifuga zero.

Avete quindi compreso che, sia che vogliate costruire la vostra nuova casa, sia che vogliate intervenire sulla vostra esistente, la bioedilizia E’ l’unica, ottima, soluzione.Progetto alla mano, quindi, conviene valutare l’esecuzione dei lavori, che nel caso di PEF BIOCASA sono realizzati, chiavi in mano, con

• progetto strutturale (disegno e calcoli) da ingegnere;

• certificazioni per gesso ecologico classe “0” ignifugo e di materiali non nocivi per ambiente e salute;

• struttura: pareti, solai, tetto, pavimentazione ecc. Con la sola esclusione delle fondamenta;

• pavimentazione in legno, gres ceramica, battiscopa in legno;

• rivestimenti di bagni e cucina;

• serramenti in abete, mogano, iroko, rovere lamellare, vetro bicamera termoisolante (u=1/m”k);

• porta d’ingresso in legno come sopra e isolamento interno;

• porte interne in legno a scelta;

• scale in legno di faggio o rovere in tinta a scelta;

• impianto elettrico completo di quadro e frutti a incasso.

Insomma, LA CASA così è un sogno che potete realizzare ADESSO.

Bioedilizia

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Solare Termodinamico

L’impianto che produce acqua calda sanitaria 24 ore su 24.

Col sole, con la pioggia, con la neve! Di notte come di giorno.

Quante volte ci è capitato di pensare: “Accipicchia! Peccato che l’energia del sole sia sfruttabile solo per una parte della gior-nata!”. Magari ci siamo anche sentiti un po’ scioc-chi nel formulare un tale pensiero (è ovvio, che l’energia del sole si sfrutti

quando il sole c’è!).

E INVECE altro che sciocchi! E’ un’idea realizzabile, studiata e messa in pratica, che oggi è disponibile per RISCALDARE l’acqua sanitaria DI CHIUNQUE!Dove “chiunque” è chi abita in una casa senza un tetto idoneo all’installazione. Oppure in condominio, per esempio.

Sì, perchè tra le sorprendenti caratteristiche che vi ac-cennavamo, c’è anche quella di poter installare l’im-pianto praticamente ovunque.I pannelli solari termodinamici che vedete nelle foto sono un vero progresso nella captazione dell’energia solare e nella sua trasformazione. Di materiale du-raturo, resistente alle alte e alle basse temperature e alle azioni meccaniche, nonchè elevato potere an-ticorrosione, con dimensioni e peso contenuti (2 m. X 0,80 m. e 8 kg.) hanno una grande versatilità in termini di posizionamento.L’impianto è composto dal pannello esterno nel qua-le circola un gas in pressione che assorbe il calore dall’ambiente che lo circonda, e da una unità interna (per l’accumulo di acqua) nella quale viene trasferito il calore catturato dal gas grazie all’azione di un com-pressore. Da questa unità interna, infine, esce acqua sanitaria alla temperatura di 50°.

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La prima cosa che penso sia importante sapere è che questa non è altro che una (geniale, quanto l’invenzione del frigo e del-la pompa di calore in generale) applicazione del secondo prin-cipio della termodinamica, scienza che studia le trasformazioni subite da un sistema in seguito a processi che coinvolgono la trasformazione di massa ed energia, come per esempio il pas-saggio dallo stato solido a quello gassoso di un gas.

Diciamo che è sufficiente sapere che è quanto accade nella ser-pentina del nostro sistema termodinamico, e che questo sistema funziona sempre perchè nell’ambiente c’è sempre calore .Con i pannelli è possibile realizzare impianti capaci di garantire la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) per utenze da 1 persona a 10 (con accumulatori da 200 a 500 litri di acqua).Il fattore rivoluzionario del sistema solare termodinamico che possiamo fornire è che si può installare, come dicevamo, ovun-que: ringhiere, muri esterni, tetti non esposti al sole, locali area-ti, giardini... Ma non solo! E’ possibile riscaldare, con continuità ed energia pulita, piscine, stabilimenti blaneari e impianti spor-tivi e l’acqua di impianti centralizzati!E’ dunque molto evidente il fattore risparmio, nella scelta di questa installazione.La caldaia a gas non serve più per produrre l’acqua calda sa-nitaria!Ecologico, affidabile ed efficiente (produce in continuazione ac-qua calda per la casa), può essere installato ovunque, di rapida messa in opera e ridotto ingombro, il sistema solare termodi-namico è frutto della continua ricerca nel settore delle energie rinnovabili e rappresenta la risposta alla richiesta di risparmio e rispetto ambientale di tutti coloro che, sino a oggi, hanno dovuto rinunciare all’impianto solare!

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Solare Termodinamico

Nella pagina: alcuni esempi di posizionamento del pannello termodinamico.

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Risparmio e Salute

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Dal rubinetto di casa, l’acqua pura

conveniente per tutti

L’Italia è al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per consumo pro-capite di acqua in bottiglia (188 litri nel 2011) e da qualche tempo parreb-be in atto una diatriba tutta all’italia-na sull’utilità degli impianti domestici per la “pulizia” dell’acqua da bere. Vediamo quali sono i punti principali di questa discussione.

• L’acqua degli acquedotti italiani è pura e control-lata continuamente. Vero, almeno in gran parte del nostro Paese. I valori che sono regolamentati per legge, però, (“Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre so-stanze, in quantità o concentrazioni tali da rappre-sentare un potenziale pericolo per la salute uma-na”) riguardano anche quegli inquinanti causati

principalmente dall’azione umana sull’ambiente, ovvero: nitrati – 50 mg/litro - che sono principal-mente imputabili all’azione dei fertilizzanti azotati usati in agricoltura che percolano nel terreno attra-verso l’azione della piogga e raggiungono le falde acquifere. E nitriti – 0,50 mg/litro - derivano dalla trasformazione dei nitrati ad opera di batteri pre-senti nell’acqua e nel nostro organismo. Poi arseni-co (max 10 micron per litro), benzene (1 micorn per litro), cromo (50 micron per litro), piombo, nichel, antiparassitari (0,10 micron per litro), idrocarburi (0,10 micron per litro), triellina (10 microgrammi per litro) e cloroformio, bromoformio, dibromoclo-rometano e bromodiclorometano (30 microgrammi per litro). C’è chi sostiene che, anche se limi-tati dalla legge, nell’acqua che beve e che usa per cucinare NON li vuole avere neppure in quantità inferiori! E utilizza i sistemi come quel-lo a osmosi inversa.

Rischi di sarcoma delle parti molli e di

tumore al colon secondo l’Organizzazione mondiale

della sanità. Se ne trova notizia nei quotidiani già

da alcuni anni, non è un problema di oggi.

Page 11: Ambiente Noi n.4 - 19 ottobre 2013

Risparmio e Salute

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Inoltre, per eliminare i batteri, viene solitamente utilizzato il cloro (IPOCLORITO DI SODIO, meglio noto come VARECHINA o CANDEGGINA), che viene così immesso in rete idrica e che arriva fino al rubinetto delle UTENZE in quantità comprese tra una concentrazione max di 50 mg/litro e una minima di 0,2 mg/l di disinfettante residuo.

• Gli acquedotti: condutture costruite anche con amianto. Il pro-blema è serio e concreto. “Rischi di sarcoma delle parti molli e di tumore al colon secondo l’Organizzazione mondiale della sanità” Se ne trova notizia nei quotidiani già da alcuni anni, non è un problema di oggi. Ed è altrettanto risaputo che la bonifica di chilometri di tubature, costruite quando l’amianto non era fuorilegge (vedi Ambiente Noi n. 2 - ndr) è estre-mamente costosa. Inoltre gli interventi di manutenzione sulle tubature provocano il rilascio di amianto, quando a essere bucate per gli interventi di manutenzione sono quelle che lo contengono. Oltre a calcinacci, polveri e materiali inerti.

• Sali minerali: qualcuno dice che “gli apparecchi per pulire l’acqua di casa tolgono anche i sali minerali, necessari per la nostra salute”. Vero e falso. Dipende da come viene trattata l’acqua! Minerella non toglie, e in ogni modo per quelli che possono venir intercettati c’è il rimineralizzatore.

C’è poi il discorso RIDUZIONE DEI RIFIUTI. E in questo caso, tutti sono d’accordo (o meglio, i detrattori per lo più non si esprimo-no) che sia necessario ridurre i rifiuti, e va da sè che le bottiglie per l’acqua, di plastica o di vetro che siano, rappresentano UN RIFUTO da smaltire (e da riciclare). Oltre a essere ingombranti, nella pattumiera di casa.

Ci sono pareri molto favorevoli di numerosi medici neonatologi, sul consumo di acqua filtrata col sistema a osmosi inversa sin dalla gravidanza, nell’allattamento e nella delicata fase dello svezzamento.

Quindi, anche a detta di chi utilizza già da anni il sistema a Osmosi Inversa per l’acqua di casa, ecco i vantaggi principali:

1) nessuna spesa di acqua in bottiglia;

2) nessun problema di trasporto e di stoccaggio delle bot-tiglie in casa;

3) acqua con basso residuo, senza calcare, per cucinare, bere, tenere a mollo la verdura;

4) comodità di manutenzione (due filtri da cambiare all’anno);

5) sicurezza alimentare;

6) gusto. Cucinare, fare il caffè e il tè, con l’acqua ripulita da sostanze chimiche e calcare rende tutto più buono!

PEF SpA Sede Legale e Tecnico Operativa: Via Quintino Sella, 6/A - 50136 FirenzeReg. Imp. di Firenze - C.F. \ P. IVA 05757830483 – Cap.Soc. € 120.000,00 int. vers.

Tel. 055 431810 - Fax 055 674333 - www.pefitalia.com - e-mail: [email protected]

Certificazioni del produttore:

Per elimina-

re i batteri, viene solita-

mente utilizzato il cloro (IPOCLORITO

DI SODIO, meglio noto come VARECHINA o CAN-

DEGGINA), che viene così im-messo in rete idrica e che arriva fino al rubinetto delle UTENZE in quantità comprese tra una concentrazione max di 50 mg/

litro e una minima di 0,2 mg/l di disinfettante

residuo).

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Fino al 65% in meno per riscaldare in modo sano ed efficiente

Le caldaie a biomassa vanno alla grande

Decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 - Interventi di efficienza energetica - Interventi di ristrutturazione edilizia - Acquisto di mobili per l’arredo e di elettrodomestici - Detrazioni.

PREMESSA Il decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, entrato in vigore il 6 giugno 2013, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2013, n. 90 (di seguito “decreto”), contiene alcune misure age-volative dirette a favorire il miglioramento dell’efficienza ener-getica degli edifici e il recupero del patrimonio edilizio, anche con finalità di stimolo dei settori produttivi di riferimento. In sintesi, per quanto riguarda gli specifici interventi agevolati, il decreto:

• proroga fino al 31 dicembre 2013 la detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edi-fici, elevando contestualmente dal 55% al 65% l’aliquota della detrazione; la proroga è fino al 30 giugno 2014 per gli interventi riguardanti parti comuni degli edifici condominiali o tutte le unità immobiliari del condominio;

• prevede la detrazione del 65% delle spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per interventi antisismici su costruzioni ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità;

• proroga fino al 31 dicembre 2013 la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio con la maggiore aliquota del 50% e con il maggior limite di spesa di euro 96.000;

• introduce una ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili, nonché per l’acquisto di grandi elettrodome-stici di classe energetica A+ (classe A per i forni), finaliz-zati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, fino a un limite massimo di euro 10.000.

Con la presente circolare si forniscono chiarimenti su alcune questioni interpretative poste all’attenzione della scrivente e riguardanti l’applicazione delle detrazioni indicate.La circolare chiarisce che la proroga vale, fin dal 6 giugno

2013 e con la stessa aliquota del 65%, anche per gli interven-ti di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale

con pompe di calore ad alta efficienza e di scaldac-qua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore,

inizialmente esclusi.

Biomasse - 65%

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SE gli interventi riguardano parti comuni di edifici condominiali o TUTTE le unità immobiliari del con-dominio la proroga si protrae sino al 30 giugno 2014.Da una recente ricerca realizzata da una società italiana del settore emerge che in Italia sono in fun-zione milioni di caldaie obsolete (con più di 18-20 anni), quindi con una forte incidenza sull’inquina-mento, e che molti impianti non rispettano le norme

di manutenzione ed emissione di CO2. Infine viene messO in luce l’aspetto poco performante di molti dei sistemi di riscaldamento attualmente in funzione, che comporta maggiori spese di gestione.

Sostituire una caldaia “attempata” non è dunque una spesa, ma a conti fatti, tra maggior efficienza (devo bruciare MENO per ottenere il calore ne-cessario al benessere), minor costo del combustibile (le caldaie a pellet, ad esempio, bruciano un prodotto a basso impatto ambientale, ad alta resa e a costi decisamente più bassi dei carburanti fossili) e detrazione fiscale del 65%, un’opportuna scelta che da subito permette anche di non pagare più la bolletta del gas.

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Biomasse - 65%

il 64% delle

abitazioni è dotato di impianti vecchi

l’inefficienza energetica degli edifici e delle caldaie comporta uno spreco di 10Mtep ogni anno43 milioni di tonnellate di CO2

sono inutilmente (perchè causate dallo spreco

suddetto) immesse ogni anno in atmosfera.

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Mercoledì 25 e giovedì 26 Set-tembre si è tenuto a Milano, presso la sede della Scuola di Direzione Aziendale SDA Boc-coni il Corso di Formazione dal titolo “Marketing di Rete: prospettive di crescita delle imprese”, al quale hanno pre-so parte alcune Direzioni Pef, guidate dal fondatore e Am-

ministratore Unico Antonio Belsole. Nella foto si riconosco-no, da sinistra: Fausto Lorenzoni, Antonio Belsole, Enrico Trivellato, Marco Polvanesi, Alessandro Nenci, Gianni Bazzechi, Paolo Rossi e Stefano Ragazzi ( il “fotografo” è Sandro Cencetti ). Il Corso è stato organizzato dalla Prof.ssa Carolina Guerini, Docente di Economia e Gestione d’Impresa, ed ha visto la partecipazione del Prof. Marco Sisti, ricercatore esperto di Sales e Marketing.

Il Corso nasce da un’importante Ricerca della SDA Bocconi sul Network Marketing, sotto la guida della Prof.ssa Guerini , con il supporto di Giovanni Pietro Aimo, già coautore nel 2004, insie-me alla stessa Prof.ssa Guerini ed altri docenti della Università Bocconi, di un importante testo sul Network Marketing, nonché unico formatore esterno nel Percorso Formativo Pef. Nella Ricer-ca, che sarà presentata in un bellissimo libro in uscita a Dicem-bre, edito da Egea ( Casa Editrice della prestigiosa Università

milanese ), il fenomeno viene analizzato in profondità, fino a farne emergere il carattere di vero e proprio

modello di impresa innovativo, oggi considerato da

molti osservatori, anche a livello mondiale, il “Business del XXI secolo”. L’aspetto distintivo risulta quello di essere formato da tanti “imprenditori”, ovvero i singoli collaboratori, “nodi” cru-ciali dell’organizzazione stessa. L’imprenditore-networker ha la possibilità di sviluppare nel tempo una sua vera e propria Im-presa, costituita dagli altri collaboratori via via inseriti, diretta-mente o indirettamente, nella propria struttura-organizzazione, con tutti i vantaggi e le prospettive di un imprenditore, ma senza doverne sostenere gli investimenti di capitale ed i rischi. Il Corso si è articolato in due giornate intense e stimolanti, du-rante le quali vi sono stati anche momenti di brain storming per elaborare idee e spunti per strategie efficaci di crescita delle Imprese. I risultati del lavoro effettuato a piccoli gruppi sono stati brillantemente esposti, per la nostra Azienda, da Alessan-dro Nenci e Sandro Cencetti. Nella seconda giornata ci sono stati anche gli interventi dei responsabili delle Aziende presenti,

Corso di formazione alla SDA Bocconi per le Direzioni PEF

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con l’obiettivo di presentare le Aziende stesse, evidenziandone la specifica organizzazione, i sistemi di carriera e provvisionali, le aree di forza e le prospettive di sviluppo. Per Pef SpA l’Azienda ha delegato a questo scopo Paolo Rossi, che ha intrattenuto il pubblico con un efficace intervento, molto apprezzato dai pro-fessionisti in sala.Pef è stata invitata al Corso in quanto inserita tra le quattro Aziende studiate nella ricerca, e che compariranno nel libro, come case-history sul network marketing in Italia ( Pef SpA è l’unica Azienda del proprio settore presente nella ricerca).

Da sinistra: Fausto Lorenzoni, Antonio Belsole, Enrico Trivellato, Marco Polvanesi, Alessandro Nenci, Gianni Bazzechi, Paolo Rossi, Stefano Ragazzi.

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