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«40 anni di SSN: lo stato di salute dei diritti del malato
e del SS pubblico»
Milano, 11 ottobre 2018
Tonino Aceti
Coordinatore Nazionale
Tribunale per i diritti del malato
di Cittadinanzattiva
«Il Servizio Sanitario Nazionale è un bene
comune e una conquista irrinunciabile per i
cittadini, strumento per la tutela della salute e
della democrazia nel nostro Paese»
Il Servizio Sanitario Nazionale è:
Una delle più importanti opere pubbliche italiane
dal secondo dopoguerra
Sostenibilità del SSN per le Istituzioni….
«Prevalentemente compatibilità con le
risorse economiche assegnate secondo
una scala gerarchica dei valori dei diversi
Governi che si sono succeduti negli anni»
Sostenibilità per i cittadini:
«SSN è sostenibile nella misura in cui è
accessibile, in grado di rispondere alle
aspettative, ai bisogni e ai diritti dei
cittadini, allo stesso modo in tutte le
Regioni e… se contemporaneamente ha i
conti in ordine»
L’orientamento della Corte Costituzionale
La recente sentenza della Corte Costituzionale 275/2016 afferma:
«è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non
l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione»
Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, Indagine
conoscitiva sulla sostenibilità del SSN, fa proprie le conclusioni del
Rapporto di Roy Romanow, della Commissione sul futuro del
servizio sanitario in Canada (2002) che afferma:
“Non vi è alcuno standard su quanto un Paese dovrebbe spendere per la salute. La scelta
riflette la storia, i valori e le priorità di ciascuno e – aggiunge – il sistema è tanto sostenibile
quanto noi vogliamo che lo sia”.
Sulla sostenibilità economica:
Contributo della filiera della salute: 11,2%PIL
Fonte: Confindustria 2012, strutture e performance della filiera della salute 2007-2010
Saldi - Obiettivi di finanza pubblica a carico del fondo per il SSN
Fonte: Corte dei Conti - Relazione 2017 sulla gestione finanziaria delle Regioni, esercizio 2015
Nel 2016 avanzo complessivo nazionale del
SSN:
312 milioni di euro
Fonte: Corte dei Conti (giungo 2017), Rendiconto generale dello Stato 2016
Lo studio internazionale ha valutato accesso e la qualità dei
servizi sanitari in 195 paesi tra il 1990 e il 2015
2300 collaboratori in 132 paesi del mondo
In cima alla classifica si trovano Andorra (95/100), Islanda
(94), Svizzera (92), Svezia (90), Norvegia (90), Australia
(90), Finlandia (90) Spagna (90), Paesi Bassi (90); l'Italia è
al decimo posto, con 89 punti, a pari merito con
Lussemburgo e Giappone, mentre agli ultimi posti ci sono
Somalia (34), Afghanistan (32) e Repubblica Centroafricana
(29).
La classifica,
secondo gli esperti
che l’hanno stilata,
segnala la
superiorità dei
sistemi
universalistici,
non a caso
prevalenti nel
vecchio
continente.
Valutazione Commissione europea performance pubbliche
amministrazioni, anno 2014
Fonte: Corte dei Conti - Relazione 2017 sulla gestione finanziaria delle Regioni, esercizio 2015
Ciò nonostante ci sono ampi spazi di
miglioramento sui quali lavorare per
sostenere il diritto alla salute e i diritti del
malato
Cosa ci dicono invece le segnalazioni dei cittadini?
Fonte: Cittadinanzattiva-TDM, XX Rapporto PiT Salute, 2017,
Problemi segnalati 2016 2015
Accesso alle prestazioni 31,3% 30,5%
Assistenza territoriale 13,9% 11,5%
Invalidità e handicap 13,8% 10,6%
Presunta malpractice 13,3% 14,6%
Informazione e documentazione 11,0% 11,4%
Assistenza ospedaliera e mobilità 8,2% 10,2%
Farmaci 4,2% 5,8%
Umanizzazione 2,6% 3,6%
Patologie rare 1,3% 1,3%
Altro 0,3% 0,5%
Totale 100% 100%
Fonte: Cittadinanzattiva-TDM, XX Rapporto PiT Salute, 2017
Costi relativi a 2016 2015
Ticket per esami diagnostici e visite
specialistiche 33,8% 30,3%
Farmaci 19,4% 20,0%
Prestazioni intramoenia 13,0% 18,2%
Degenza in residenze sanitarie assistite 9,1% 9,1%
Carenza nell'assistenza protesica e
integrativa 7,5% 2,2%
Mobilità sanitaria 5,4% 8,7%
Ticket Pronto soccorso 4,0% 3,5%
Duplicazione cartelle sanitarie 3,5% 3,0%
Mancata esenzione farmaceutica e
diagnostica per alcune patologie rare 3,2% 4,4%
Visite domiciliari 1,1% 0,6%
Totale 100% 100%
Quota di persone che hanno rinunciato a una visita specialistica negli ultimi 12
mesi, perché troppo costosa
2008 = 4%
2015 = 6,5%.
Il fenomeno è più accentuato nel Mezzogiorno, sia come livello di partenza sia come
incremento (dal 6,6 a 10,1%).
Fonte: Rapporto annuale 2017 dell'Istat
Spesa privata 2015: 34,887 miliardi euro
Spesa privata 2016: 37,318 miliardi euro
Fonte: Rapporto Istat 2017, Sistema dei conti della sanità per l’Italia
Secondo recenti dati dell’OMS in Italia la spesa sanitaria privata ha
raggiunto quota 23% rispetto alla spesa sanitaria totale, superando il limite
del 15% raccomandato dall’OMS
Corretta presa in carico e gestione delle cronicità:
UN’URGENZA IMPROCRASTINABILE
Fonte: Piano Nazionale Cronicità
IMPLEMENTAZIONE: STATO DELL’ARTE IN BASE A QUANTO CI
RISULTA
• 6 le Regioni che hanno recepito con proprio atto il PNC sono:
Umbria, Puglia, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Veneto
• La Regione Toscana con Delibera n. 545/2017, che tra le premesse cita il
Piano Nazionale, sta lavorando a "IDEA: Incontri Di Educazione
all'Autogestione delle malattie croniche. Approvazione e destinazione
risorse”.
• Il Piemonte ha un iter approvativo ancora in corso.
• La provincia autonoma di Bolzano: chiuso il testo, in approvazione in Giunta
per giugno/luglio 2018
• Molise e Abruzzo stanno procedendo
• ASL Rieti Piano aziendale della Cronicità
• La Lombardia ha un suo «Piano Regionale della Cronicità e Fragilità» e
successivi provvedimenti attuativi.
Cabina di regia nazionale insediata il 24 gennaio 2018
INTEGRAZIONEINTEGRAZIONEINTEGRAZIONEINTEGRAZIONE DEI DEI DEI DEI
SERVIZISERVIZISERVIZISERVIZI
MAGGIORE ASSISTENZAMAGGIORE ASSISTENZAMAGGIORE ASSISTENZAMAGGIORE ASSISTENZA
DOMICILIAREDOMICILIAREDOMICILIAREDOMICILIARE
PERSONA AL CENTROPERSONA AL CENTROPERSONA AL CENTROPERSONA AL CENTROPERSONALIZZAZIONE PERSONALIZZAZIONE PERSONALIZZAZIONE PERSONALIZZAZIONE
DELLE CUREDELLE CUREDELLE CUREDELLE CURE
ELEMENTI CHIAVE DEL PNC
Alcuni numeri del PIANO NAZIONALE CRONICITA’
10 patologie sulle quali si inizia a lavorare attraverso il Piano:
malattie renali croniche e insufficienza renale; artrite reumatoide e artriti croniche in
età evolutiva; rettocolite ulcerosa e malattia di chron; insufficienza cardiaca cronica;
insufficienza cardiaca cronica; malattia di parkinson e parkinsonismi; bpco e
insufficienza respiratoria cronica; insufficienza respiratoria cronica in età evolutiva;
asma in età evolutiva; malattie endocrine croniche in età evolutiva; malattie renali
croniche in età evolutiva.
48 volte ricorre la parola empowerment;
45 volte la parola PDTA;
56 volte aderenza;
54 volte le Associazioni di tutela dei pazienti.
48 volte ricorre il termine Medico di medicina generale (MMG);
30 volte Pediatra di libera scelta (PLS);
36 volte professione infermieristica;
8 volte farmacista;
23 volte farmacia/e;
13 volte specialista.
Nessuna risorsa stanziata per l’attuazione dello stesso.
PNC: PDTA E’ STRUMENTO PER PRESA IN
CARICO E GESTIONE DEL PAZIENTE
PDTA:
PAROLA PRESENTE
NEL TESTO 45 VOLTE
«Il PDTA disegna un Piano interdisciplinare di cura creato per rispondere a bisogni complessi di salute del cittadino, promuovendo la continuità assistenziale, favorendo
l’integrazione fra gli operatori , riducendo la variabilità clinica, diffondendo la medicina basata sulle prove (EBM), utilizzando in modo congruo le risorse»
E dal punto di vista normativo?Legge Finanziaria 1996: PDT X contribuire agli rispetto degli obiettivi di spesa (poi ribadito DL 229/99)
PSN 1998-2000: PDTA per revisione e valutazione della pratica clinica e assistenziale e assicurare i LEA;
PSN 2006-2008: PDTA per promozione evidenze disponibili, standard, appropriatezza – per assistere i clinici e pazienti nel prendere decisioni - per migliorare qualità cure e ridurre variabilità;
PNLA 2006-2008 e 2010-2012: PDTA per riduzione tempi attesa;
PNC: presa in carico e gestione del paziente, integrazione, utilizzo ottimale risorse;
NUOVI LEA: effettività dei LEA e appropriatezza.
«Il PDTA è quindi uno strumento per coniugare sostenibilità e rispetto LEA»
Soprattutto alla luce della L. 189/2012 “Decreto Balduzzi” e del DM 70/2015
PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale
«Ictus: le cure in Italia.
Analisi civica dei Percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali.»
Roma, 7 giugno 2017
Indagine a cura di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato
Le principali criticità emergenti dall’analisi civica dei
PDTA ICTUS
• Accesso alle informazioni/reperibilità atti
• Informazione rivolta ai cittadini
• La conoscenza dei cittadini
• La partecipazione delle Associazioni dei cittadini e pazienti
nell’equipe
• Monitoraggio/valutazione esiti dello strumento PDTA
• Aggiornamento dinamico dei contenuti
• Formazione parenti e care giver
Organizzazione Mondiale della Sanità: l’aderenza, nei pazienti
che soffrono di malattie croniche, è in media solo del 50%
Alcuni studi americani stimano che dalla mancata aderenza del
paziente alle terapie derivi un costo di 100 miliardi di dollari
l’anno (fonte Piano Nazionale delle cronicità)
Rapporto OsMed (marzo 2017)
Pazienti in trattamento con antipertensivi: il 57,7% è aderente ai
trattamenti
Pazienti in trattamento con statine: il 46,9% è aderente al
trattamento
Pazienti in trattamento con farmaci antidiabetici: il 63,4% è
«La prescrizione farmacologica per problemi di acuzie (antibioticoterapia)
viene seguita da ¾ dei pazienti mentre se la terapia ha una durata di 10
giorni, solo ¼ dei pazienti completa il ciclo…..
Il rapporto PGEU 2012 (Pharmaceutical group europeo del 2012), riporta dati
di mortalità in Europa per mancata aderenza terapeutica o per errori di
dosaggio o assunzione di farmaci: 194.500 persone e 125 miliardi di euro
relativi ai costi di ricoveri……
……Interazioni importanti si verificano nel 3 – 5 % dei pazienti che
assumono pochi farmaci, sino al 20% nei pazienti che ricevono da 10 a 20
farmaci (la maggior parte dei pazienti ospedalizzati riceve circa 6 farmaci) e
si stima che il 6- 30 % di tutti gli effetti collaterali sia causato da un
interazione tra farmaci. In Italia, il Geriatric Working Group dell’Agenzia
Italiana del Farmaco ha sviluppato un set di indicatori utili a valutare la
qualità della prescrizione farmacologica negli ultrasessantacinquenni e la
poli-farmacoterapia è risultata essere un fenomeno molto comune, con circa
l’11% della popolazione anziana (circa 1,4 milioni di persone sul territorio
nazionale) che riceve contemporaneamente 10 o più farmaci. …..»
(Fonte: Piano Nazionale Cronicità)
Addizionale IRPEF media contribuente per Regione (confronto 2013/2015)
Fonte: Cittadinanzattiva-TDM su dati MEF, analisi statistiche - dichiarazioni 2016 – anno d’imposta 2015
Alcune questioni da affrontare……
1. Garantire giusto bilanciamento tra equilibrio di bilancio e garanzia diritti pazienti;
2. Garantire politiche nazionali per l’accesso;
3. Sostenere i redditi delle famiglie;
4. Risorse economiche, umane e strumentali;
5. Innovazione organizzativa;
6. Innovazione politiche del personale;
7. Governare innovazione tecnologica;
8. Capacità di mettere a terra le decisioni approvate;
9. Contrastare le disuguaglianze e garantire unitarietà;
10. Garantire coinvolgimento e partecipazione dei cittadini-pazienti all’interno di tutto
il ciclo delle politiche pubbliche
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