corte n. 1 fabbricato “a”
Post on 25-Oct-2021
8 Views
Preview:
TRANSCRIPT
COMUNE DI SPILAMBERTO
PROVINCIA DI MODENA
Oggetto: Piano di Sviluppo Aziendale per la realizzazione di fabbricato a servizi agricoli ad uso fienile e per il recupero a fini abitativi di fabbricato esistente a servizi oggetto di pregresso declassamento.
Proprietà Fondo Agricolo: Azienda Agricola Ligma di Romani Sisto e C. s.s.
Affittuario Fondo Agricolo: Società Agricola Cà De Vincenzi di Romani Sisto e C. s.s.
Ubicazione: Spilamberto Via San Vito n.2121
RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA (ai sensi della Legge Regionale 19/2008 e Delibera di Giunta Regionale 2272/2016)
CORTE n. 1 FABBRICATO “A”
1
L’intervento da un punto di vista Strutturale può essere inquadrato, ai sensi dell’allegato
alla DGR n.2272/2016, nei seguenti punti:
INTERVENTO 1
B.4.4. a) Demolizione di elementi divisori interni privi di carattere portante. (L0)
INTERVENTO 2 B.4.4. b) Realizzazione, modifica di elementi divisori interni
di spessore ≤ 10 cm. e altezza ≤ 3 m. (L0)
INTERVENTO 3 OPERE NON STRUTTURALI. Installazione di pannelli termo isolanti leggeri sulla faccia
interna delle murature perimetrali esterne
Pertanto in base a quanto previsto nell’allegato della Deliberazione di Giunta Regionale
2272/2016 l’intervento è globalmente classificabile come privo di rilevanza per la pubblica
incolumità ai fini sismici.
Spilamberto, li 26/11/2019
Il Tecnico 2
COMUNE DI SPILAMBERTO
PROVINCIA DI MODENA
Oggetto: Piano di Sviluppo Aziendale per la realizzazione di fabbricato a servizi agricoli ad uso fienile e per il recupero a fini abitativi di fabbricato esistente a servizi oggetto di pregresso declassamento.
Proprietà Fondo Agricolo: Azienda Agricola Ligma di Romani Sisto e C. s.s.
Affittuario Fondo Agricolo: Società Agricola Cà De Vincenzi di Romani Sisto e C. s.s.
Ubicazione: Spilamberto Via San Vito n.2121
RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA (ai sensi della Legge Regionale 19/2008 e Delibera di Giunta Regionale 2272/2016)
CORTE n. 2 FABBRICATO “A”
1
L’intervento da un punto di vista Strutturale può essere inquadrato, ai sensi dell’allegato
alla DGR n.2272/2016, nei seguenti punti:
2
INTERVENTO 1
B.4.4. a) Demolizione di elementi divisori interni privi di carattere portante. (L0)
INTERVENTO 2 B.4.4. b) Realizzazione, modifica di elementi divisori interni di spessore ≤ 10 cm. e
altezza ≤ 3 m. (L0)
INTERVENTO 3 OPERE NON STRUTTURALI. Installazione di pannelli termo isolanti leggeri sul lato
interno delle murature perimetrali
INTERVENTO 4 B.4.4. d) Realizzazione, modifica di elementi divisori interni privi di carattere portante,
purché di altezza ≤ 4 m. (L2)
3
INTERVENTO 5 B.4.5. b) Realizzazione, modifica di apertura in pareti murarie portanti, di superficie netta
del foro ≤ 0.50 m² e larghezza massima di 0.50 m., esclusa la superficie
dell’apertura esistente, purchè debitamente cerchiata e distante almeno 1 m.
dagli incroci e dagli angoli murari, ad esclusione di interventi sistematici che
alterino in maniera sostanziale il comportamento della parete. (L1)
INTERVENTO 6 B.4.1. Sostituzione di architravi su vani di apertura senza variazione della larghezza del
vano. (L1)
INTERVENTO 7 B.5.1. a) Scala o rampa leggera in legno o metallica, di larghezza ≤ 1 m., all’interno di
una singola unità immobiliare, di altezza ≤ 3,50 m.. (L1)
La scala avrà una larghezza della rampa di ml. 0,75 e coprirà un dislivello complessivo
tra il pavimento finito del piano primo e il pavimento finito del piano secondo di ml. 3,00
(circa), per cui inferiore a ml. 3,50
INTERVENTO 8 B.3.1. b) Realizzazione, chiusura e modifica alle aperture nel singolo campo di solaio o di
copertura, ciascuna di superficie ≤ 3,00 m², senza modifiche significative delle
falde di copertura, della resistenza e della rigidezza degli orizzontamenti,
purché non siano necessarie opere di rinforzo degli elementi strutturali
principali. (L2)
INTERVENTO 9 Il rifacimento della copertura è intervento non privo di rilevanza per la pubblica incolumità
ai fini sismici ed in particolare sarà soggetto ad intervento di deposito per intervento locale
in quanto l’impalcato sarà realizzato con le medesime caratteristiche ed orditure.
4
legno lamellare di classe GL24h per gli elementi strutturali dell’impalcato di copertura:
TRAVE DI COLMO
SEZIONE 20x48 TERZERE INTERMEDIE
SEZIONE 20x52
TRAVETTI ORD. SECONDARIA
SEZIONE 10x16
MENSOLE SPORTO
SEZIONE 20x28
5
INTERVENTO 10 B.6.1. Antenne di altezza ≤ 8 m e impianti (pannelli solari, fotovoltaici, generatori eolici
etc., anche su strutture di sostegno di altezza ≤ 2 m), gravanti sulla costruzione,
il cui peso sia ≤ 0,25 kN/ m² e non ecceda il 10% dei pesi propri e permanenti
delle strutture direttamente interessate dall’intervento (campo di solaio o
copertura, delimitato dalle strutture principali, direttamente caricato), e purché
ciò non renda necessaria la realizzazione di opere di rinforzo strutturale. (L2)
Per l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici verranno rimosse le tegole in laterizio del
peso indicativo di 45 kg./mq. con installazione dei pannelli con tipologia “integrata” del
peso non superiore a 20 kg./mq., per cui la loro realizzazione non eccede il 10% dei pesi
propri e permanenti delle strutture interessate dall’intervento.
CERCHIATURA 1 – 2 – 3 - 4 INTERVENTI LOCALI DI CERCHIATURA.
Aperture/modifiche di bucature in muratura portante che non rispettano le limitazioni
dimensionali fissate nell’Allegato I alla DGR 2272/2016 e pertanto saranno soggetti a
Istanza di Deposito Sismico ai sensi dell’articolo 13 della L.R. 19/2008.
In particolare le bucature 2 e 3 siccome prevedono la contestuale chiusura di contigue
bucature esistenti delle medesime caratteristiche potranno ,previa verifica di rigidezza e di
resistenza, non necessitare della creazione di cerchiatura metallica.
Pertanto in base a quanto previsto nell’allegato della Deliberazione di Giunta Regionale
2272/2016 l’intervento nella sua globalità è classificabile come privo di rilevanza per la
pubblica incolumità ai fini sismici per tutti gli interventi ad esclusione del rifacimento della
copertura in legno lamellare e della modifica/apertura di bucature in murature portanti che
saranno oggetto di pratica di deposito strutturale per interventi locali.
Spilamberto, li 26/11/2019
Il Tecnico
6
COMUNE DI SPILAMBERTO
PROVINCIA DI MODENA
Oggetto: Piano di Sviluppo Aziendale per la realizzazione di fabbricato a servizi agricoli ad uso fienile e per il recupero a fini abitativi di fabbricato esistente a servizi oggetto di pregresso declassamento.
Proprietà Fondo Agricolo: Azienda Agricola Ligma di Romani Sisto e C. s.s.
Affittuario Fondo Agricolo: Società Agricola Cà De Vincenzi di Romani Sisto e C. s.s.
Ubicazione: Spilamberto Via San Vito n.2121
RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA (ai sensi della Legge Regionale 19/2008 e Delibera di Giunta Regionale 2272/2016)
CORTE n. 2 FABBRICATO “I”
1
1. ESTREMI DEL COMMITTENTE Società Agricola Cà De Vincenzi di Romani Sisto e C. s.s., con sede legale in Comune di
Spilamberto (MO), in via San Vito n.2121, avente P.IVA 02823470360 con Legale
Rappresentante nella persona del Sig. Romani Sisto nato a Pavullo nel Frignano (MO) il
18/12/1967 residente in via Alfieri n.26 Comune di Pavullo nel Frignano (MO) avente Codice
Fiscale. RMN SST 67T18 G393S.
2. ESTREMI DEL PROGETTISTA ARCHITETTONICO E DEL PROGETTISTA STRUTTURALE
Progettista Architettonico:
o Dott. Ing. Lorenzoni Enrico nato a Modena il 18/05/1978 con studio professionale in
Spilamberto Piazza Caduti della Libertà n. 14 tel. 059.78.25.00 fax 059.78.51.70 e-mail
enrico@studiolorenzoni.com , PEC enrico.lorenzoni@ingpec.eu, iscritto all’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Modena al n. 2.421 Sezione A codice fiscale LRN NRC 78E18
F257U
Tecnico Coordinatore
o Geom. Lorenzoni Lorenzo nato a Spilamberto il 27/07/1949 con studio professionale in
Spilamberto Piazza Caduti della Libertà n. 14 tel. 059.78.25.00 fax 059.78.51.70 e-mail
info@studiolorenzoni.com, PEC lorenzo.lorenzoni@geopec.it, iscritto Collegio dei Geometri
della Provincia di Modena al n. 1.892 codice fiscale LRN LNZ 49L27 I903S
Progettista Strutturale:
o Dott. Ing. Lorenzoni Enrico nato a Modena il 18/05/1978 con studio professionale in
Spilamberto Piazza Caduti della Libertà n. 14 tel. 059.78.25.00 fax 059.78.51.70 e-mail
enrico@studiolorenzoni.com , PEC enrico.lorenzoni@ingpec.eu, iscritto all’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Modena al n. 2.421 Sezione A codice fiscale LRN NRC 78E18
F257U
3. INTERVENTO IN PROGETTO L’intervento edilizio in progetto prevede la realizzazione di una nuova costruzione, in struttura
prefabbricata di c.a.p. ad uso produttivo (fienile / deposito cereali), in terreno libero da
fabbricati ed a distanza rilevante da ogni altra edificazione.
L’intervento è opera non priva di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici e si
procederà a deposito del progetto delle strutture prima della comunicazione di inizio lavori.
Dato che per l’intervento non si procederà al deposito delle strutture contestualmente alla
presentazione della richiesta di Permesso di Costruire si procede ai sensi di legge alla
redazione di relazione esplicativa.
2
4. INDIVIDUAZIONE DEL SITO IN CUI SORGERA’ L’INTERVENTO OGGETTO DI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE SISMICA
Cartografia Tecnica elemento 219042
3
Estratto di Mappa Catastale Foglio 5 Comune di Spilamberto
4
Ortofoto
Localizzazione area oggetto d’intervento in relazione al centro abitato di Spilamberto:
5
6
5. DOCUMENTI TECNICI APPLICATIVI AD INTEGRAZIONE DELLE VIGENTI N.T.C. Per la redazione del Progetto Strutturale che sarà oggetto di presentazione di Deposito ai sensi
dell’articolo 13 della L.R. 19/2008 prima dell’inizio dei lavori si seguiranno le Norme Tecniche
per le Costruzioni di cui al Decreto Ministeriale del 17/01/2018, le prescrizioni di cui alla L.R.
19/2008 e della Delibera di Giunta Regionale 2272/2016 e per la definizione dei contenuti
cogenti del progetto esecutivo la Delibera di Giunta Regionale 1.373/2011.
Inoltre si avranno a riferimento, pur non essendo cogenti, le indicazioni definite nella Circolare
del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 21/01/2019 recante “Istruzioni per l’Applicazione
dell’Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al Decreto Ministeriale 17
Gennaio 2018.
6. INDICAZIONI DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO SU CUI SORGERANNO GLI INTERVENTI IN PROGETTO
Per la definizione puntuale delle caratteristiche del terreno sia da un punto di vista geologico-
geotecnico sia da un punto di vista della classificazione sismica ci si baserà su relazione
geologica redatta da tecnico specializzato.
Sull’area di intervento ed in particolare in corrispondenza del lato nord del fabbricato esistente
ad uso fienile (Fabbricato “F”) è stata, nel recente passato, redatta relazione geologico-
geotecnica con caratterizzazione sismica del terreno di fondazione.
Sono state redatte in particolare prove penetrometriche dinamiche che hanno dato la seguente
caratterizzazione:
7
In base alle prove si è ottenuto mediamente: - Terreno vegetale per uno spessore di ml. 0.90 - Terreno limo-argilloso per uno sviluppo di 3.60 ml - oltre sabbie con ghiaie fini Non è stata rilevata la presenza di acqua. Sismicamente il valore della velocità media delle onde sismiche di taglio nei primi 30 metri (Vs,30) ottenuto mediante l’indagine M.A.S.W. ha definito una categoria del suolo di fondazione di tipo C. Ottenendo una classificazione sismica del terreno di fondazione così definita:
8
7. PRIME IPOTESI SULLA TIPOLOGIA DELLE FONDAZIONI ADOTTATE La struttura del fabbricato sarà tipicamente in calcestruzzo armato prefabbricato con tipologia a
pilastri e travi di coronamento con pannelli di tamponamento in calcestruzzo armato pure
prefabbricati collegati alla struttura mediante elementi metallici.
Le strutture di fondazione saranno pertanto a plinti a “bicchiere” di calcestruzzo gettati in opera
collegati superficialmente mediante cordoli a sezione rettangolare anch’essi gettati in opera.
I plinti saranno approfonditi fino al raggiungimento del bedrock con adeguate caratteristiche
geo-meccaniche, il quale come da sondaggi si trova a quota media di circa ml. 4,50 dal piano
campagna non facilmente raggiungibile ma comunque tale soluzione risulta migliore rispetto
alla realizzazione di fondazioni più superficiali nel terreno limo-argilloso con
sovradimensionamento delle stesse.
8. DESTINAZIONI D’USO PREVISTE Come definito nel progetto architettonico oggetto del Permesso di Costruire, il fabbricato avrà
destinazione d’uso produttiva ed essendo a piano unico, i sovraccarichi di esercizio dovuti alla
destinazione d’uso non si scaricheranno su impalcati ma direttamente sulla pavimentazione
controterra in calcestruzzo, senza interferire con le strutture di fondazione.
La classe d’uso del fabbricato in base alla destinazione d’uso architettonica potrebbe pertanto
essere rappresentata dalla CLASSE I, costruzioni di tipo agricolo con presenza solo saltuaria
di persone.
Per quanto riguarda le azioni sull’unico impalcato presente rappresentato dalla copertura del
fabbricato, si dovranno considerare:
- Carichi permanenti completamente definiti rappresentati dal manto di copertura in tegole di
laterizio con sottostante pannello sandwich e guaina impermeabilizzante
- Eventuali carichi permanenti non completamente definiti rappresentati da pannelli
fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
o carico impalcato di copertura manto impermeabilizzante 10 Kg/m2
pannello sandwich con isolante intercluso 20 Kg/m2
manto di copertura in tegole di cemento (eventuali) 50 Kg/mq
TOTALE P.P.+P.PERMANENTE COMPLETAMENTE DEFINITO 80 Kg/mq
carico permanente solaio di copertura non completamente definiti Pannelli solari e/o fotovoltaici 25 Kg/m2
9
- Sovraccarichi variabili rappresentati da:
NEVE
10
VENTO
Zona vento = 2
Velocità base della zona, Vb.o = 25 m/s (Tab. 3.3.I)
Altitudine base della zona, Ao = 750 m (Tab. 3.3.I)
Altitudine del sito, As = 69 m
Velocità di riferimento, Vb = 25.00 m/s (Vb = Vb.o per As ≤ Ao)
Periodo di ritorno, Tr = 50 anni
Cr = 1 per Tr = 50 anni
Velocità riferita al periodo di ritorno di progetto, Vr = Vb Cr = 25.00 m/s
Classe di rugosità del terreno: D
[Aree prive di ostacoli o con al di più rari ostacoli isolati (aperta campagna, aeroporti, aree agricole,
zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi,..)]
Categoria esposizione: (Entroterra fino a 500 m di altitudine) tipo II
( Kr = 0.19; Zo = 0.05 m; Zmin = 4 m )
Pressione cinetica di riferimento, qb = 39 daN/mq
Coefficiente di forma, Cp = 1.00
Coefficiente dinamico, Cd = 1.00
Coefficiente di esposizione, Ce = 2.29
Coefficiente di esposizione topografica, Ct = 1.00
Altezza dell'edificio, h = 9.00 m
Pressione del vento, p = qb Ce Cp Cd = 89 daN/mq
TEMPERATURA DELL’ARIA ESTERNA:
Zona: I
T min = -15.28° [NTC 3.5.1]
T max = 41.59° [NTC 3.5.2]
9. VITA NOMINALE E CLASSE D’USO DELLA COSTRUZIONE VITA NOMINALE VN (par. 2.4.1): è il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla
manutenzione ordinaria, deve poter essere usata per lo scopo al quale è destinata.
Per opere ordinarie VN ≥ 50 anni
CLASSE D’USO (par.2.4.2) : CLASSE I (vita utile 35 anni, periodo di ritorno da considerare per i
fenomeni naturali coinvolti 500 anni). Riguarda le costruzioni agricole con presenza saltuaria di
persone.
COEFFICIENTE D’USO (par. 2.4.3): coefficiente che moltiplicato per la vita nominale VN definisce
il periodo di riferimento delle azioni sismiche = 1,0
11
10. TIPOLOGIA STRUTTURALE ADOTTATA E MOTIVAZIONI DELLA SCELTA EFFETTUATA
La tipologia strutturale sarà a struttura prefabbricata di calcestruzzo per pilastrate verticali in c.a.v.
di sezione cm 60x60, travi di coronamento superiori in c.a.p. e tamponamenti perimetrali in
calcestruzzo di spessore cm 20 con asse centrato con l’asse dei pilastri (posizionamento mediante
gargame nelle pilastrate) collegati mediante elementi metallici specifici tipo “halfen”, barre e tasselli
alle pilastrate e travi prefabbricati per evitare l’effetto anti ribaltamento sotto l’azione sismica di
progetto. I tamponamenti in calcestruzzo si considereranno ad orditura orizzontale.
L’impalcato di copertura, collegamento mediante bulloneria metallica alla struttura principale in
c.a.p. sarà caratterizzato da travi a doppia pendenza aventi luce di calcolo di ml. 18,40, tegoli
nervati a pigreco di lunghezza tra appoggio ed appoggio di ml. 10.00 circa.
Le strutture di fondazione saranno a plinti in opera del tipo a “bicchiere” con cordoli in calcestruzzo
pure in opera a collegamento superficiale a quota di circa -15/20 cm dal pavimento finito del
fabbricato stesso.
11. MATERIALI ADOTTATI
• Elementi prefabbricati c.a.v. (pilastri):
Calcestruzzo: C 45/55, D max inerte 16 mm, Classe di esposizione XC3, copriferro 30 mm.
Acciaio in barre: B450C
• Elementi prefabbricati c.a.p. (travi):
Calcestruzzo: C 45/55, D max inerte 16/12 mm, Classe di esposizione XC3, copriferro 30/35 mm.
Acciaio in barre: B450C
Acciaio in trefoli: fp(1)k = 16700 daN/cmq, fptk = 18650 daN/cmq
• Perni di collegamento tra elementi prefabbricati:
Barre filettate classe 8.8
Tasselli meccanici classe 8.8
• Fondazioni:
Calcestruzzo: C 25/30, D max inerte 20 mm, Classe di esposizione XC2, copriferro 30 mm.
Acciaio in barre: B450C
12
12. PARAMETRI CHE CONCORRONO ALLA DEFINIZIONE DELL’AZIONE SISMICA Per la definizione dell’azione sismica ovvero degli spettri di risposta si può utilizzare il
Programma Spettri NTC vers1.0.3.xls scaricabile dal sito del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici
13
14
15
16
17
13. ANALISI FINALIZZATE A PERSEGUIRE I CRITERI DI REGOLARITA’ IN PIANTA ED IN ELEVAZIONE
REGOLARITA’ IN PIANTA ED IN ALTEZZA (§7.2.1)
Per la progettazione dei pilastri il carico dei pannelli appoggiati direttamente sulle strutture di
fondazione compare solo a livello di massa, poiché questi non influenzano lo sforzo assiale del
singolo pilastro, ma contribuiscono alla sollecitazione tagliante ed al momento flettente in
condizioni sismiche. I pannelli vengono inseriti come carichi appartenenti a due diversi Casi di
Carico (pannelli verticali gravanti sui plinti e pannelli verticali gravanti sulle travi di fondazione).
La struttura è regolare in altezza e non regolare in pianta perché la copertura non costituisce in impalcato rigido nel suo piano Nelle due direzioni principali x ed y si assume un fattore di struttura q = 2,5 (STRUTTURA PREFABBRICATA CON PILASTRI INCASTRATI E ORIZZONTAMENTI INCERNIERATI). Il
fattore di struttura viene utilizzato al fine di valutare gli effetti del sisma sulle strutture verticali;
come già detto si assume αu / α1 = 1 poiché nel sistema costruttivo previsto le uniche zone
dissipative sono alla base dei pilastri.
18
14. VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI Lo schema statico adottato e quello di telaio con pilastri incastrati alla base e travi sulla sommità
dei pilastri. La sicurezza degli elementi non strutturali è garantita dalla verifica degli spostamenti
allo SLD. La sicurezza per quanto riguarda l’espulsione dei pannelli di tamponamento è garantita
dal collegamento dei medesimi ai pilastri (SLV). 15. INDICAZIONE DELLE PRINCIPALI COMBINAZIONI DELLE AZIONI IN RELAZIONE AGLI
SLU E SLE I casi di carico considerati sono i seguenti:
Combinazione fondamentale SLU γG1⋅G1 + γG2⋅G2 + γP⋅P + γQ1⋅Qk1 + γQ2⋅ψ02⋅Qk2 + γQ3⋅ψ03⋅Qk3 + …
Combinazione caratteristica (rara) SLE G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02⋅Qk2 + ψ03⋅Qk3+ …
Combinazione frequente SLE G1 + G2 + P + ψ11⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …
Combinazione quasi permanente SLE G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …
Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione sismica E
E + G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + … Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali
G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …
19
NTC 2018 Tabella 2.5.I
Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2 Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30 Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini,… 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00
Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa, due diversi approcci progettuali:
- per l’approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza
parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1
e combinazione 2 con coefficienti A2),
- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e
per la resistenza globale (con coefficienti A1).
NTC 2018 Tabella 2.6.I Coefficiente
γf EQU A1 A2
Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli
γG1 0,9 1,1
1,0 1,3
1,0 1,0
Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti)
Favorevoli Sfavorevoli
γG2 0,8 1,5
0,8 1,5
0,8 1,3
Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli
γQi 0,0 1,5
0,0 1,5
0,0 1,3
20
16. SCHEMI STRUTTURE PORTANTI
21
22
top related