definizione fertilita del suolo fertilita fisica = tessitura, struttura giusto equilibrio tra fase...

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DEFINIZIONE FERTILITA’ DEL SUOLODEFINIZIONE FERTILITA’ DEL SUOLO

FERTILITA’ FISICA =FERTILITA’ FISICA = TESSITURA, STRUTTURA → GIUSTO EQUILIBRIO TRA FASE SOLIDA-LIQUIDA-GASSOSA (POROSITA’) → CIRCOLAZIONE DI ACQUA E ARIA

FERTILITA’ CHIMICA =FERTILITA’ CHIMICA = N P K oligolelementi pH → DISPONIBILITA’ ELEMENTI NUTRITIVI

FERTILITA’ BIOLOGICA =FERTILITA’ BIOLOGICA = BIODIVERSITA’ → STABILITA’ ECOSISTEMAMICRORGANISMI UTILI → CICLI DEI NUTRIENTI, MINERALIZZAZIONE/UMIFICAZIONE

TECNICHE AGRONOMICHE PER MIGLIORARE LA FERTILITA’ COMPLESSIVA DEL SUOLO

1. AVVICENDAMENTO/CONSOCIAZIONI1. AVVICENDAMENTO/CONSOCIAZIONI

2. LAVORAZIONI2. LAVORAZIONI

3. PACCIAMATURA3. PACCIAMATURA

4. APPORTI DI SOSTANZA ORGANICA: fresca, compostata4. APPORTI DI SOSTANZA ORGANICA: fresca, compostata

MECCANISMI D’AZIONEMECCANISMI D’AZIONE

RILASCIO NUTRITIVI-residui ricchi di azoto (o composti solforati)

DISPONIBILITA’ NUTRITIVI-rimobilizzazione elementi (radici profonde)- solubilizzazione fosfati

BIODIVERSITA’- biodiversità microbica (fitopatie radicali)- riduzione infestanti (erbai con più sfalci)  

ASPORTAZIONIASPORTAZIONI APPORTI NETTIAPPORTI NETTI BILANCIOBILANCIO

MIN ORG TOT

Monosuccessione Frumento

50a 100 0 100 +50

RotazioneFrumento

89 100 0 100 +11

Favino 85 0 188* 188 +103

BIENNIOBIENNIO

MONOSUCC. 100 200 0 200 +100ROTAZIONE 174 100 188 288 +114* stima dell’N da azotofissazione (69% dell’N totale assorbito). a= minor produzione

BILANCIO DELL’AZOTO (kg haBILANCIO DELL’AZOTO (kg ha-1-1) DEL FRUMENTO IN ) DEL FRUMENTO IN ROTAZIONE CON FAVINOROTAZIONE CON FAVINO

Da Fagnano et al., 2003

Rotazioni

3. RUOLO DELLA PACCIAMATURA3. RUOLO DELLA PACCIAMATURALa copertura del suolo riduce la mineralizzazione

I film plastici limitano anche l’evaporazione del suolo determinando un aumento delle disponibilità idriche

I materiali vegetali possono essere anche una fonte diretta di S.O. (prodotti di degradazione)

Es. leguminose annuali autoriseminanti:Trifolium spp. (subterraneum, vesciculosum, michelianum, ,…); Medicago spp. (polymorpha, truncatula, scutellata , ....):

- pacciamatura viva, morta, sovescio, asportazione o pascolo

- la persistenza delle leguminose e la presenza di infestanti indesiderate, può essere regolata scegliendo le cultivar o modulando il momento e del taglio e la gestione della biomassa

4. APPORTI DI SOSTANZA ORGANICA

La frazione idrofila e solubile definita anche non umica (principalmente carboidrati, ma anche acidi aromatici e alifatici, glicolipidi, cere, peptidi, aminoacidi, ac.nucleici):

- ha importanza rispetto alla struttura solo nel breve periodo;

- è il principale substrato per la mineralizzazione e quindi sostiene la nutrizione minerale delle colture;

- trasporta elementi nutritivi anche in profondità:

è substrato per i microbi negli aggregati e negli orizzonti profondi (cicli di N e C, es. risintesi di macromolecole); trasporta metalli e protoni (anche metalli pesanti); stabilizza colloidi e aggregati lontani dalla superficie.

La frazione più stabile, definita umica (umina, acidi umici e fulvici), non è composta tanto da grossi polimeri, ma è considerata una struttura sovramolecolare di molecole relativamente piccole legate da una serie di forze idrofobiche e ponti idrogeno:

1. resiste all'aggressione microbica per protezione idrofobica.

2. presenta sulla propria superficie gruppi funzionali, che: - conferiscono al suolo maggiore CSC

- consentono la formazione di complessi con le argille o con altre molecole idrofile (S.O. fresca), mediati da cationi polivalenti (Ca++).

I complessi argillo-umici hanno orientati - verso l'interno delle particelle i gruppi carbossilici e fenolici,- verso la superficie esterna delle particelle le componenti idrofobiche (alifatiche e aromatiche) rivestimento con alta tensione superficiale che riduce l’infiltrazione di acqua (e microbi)

3. conferisce anche alle altre particelle di suolo le proprie caratteristiche idrofobiche proteggendole dalla degradazione e dispersione

Stabilità struttura Accumulo di C nel suolo

Apporti di materiali organiciApporti di materiali organici

I materiali freschi si decompongono rapidamente soprattutto se:

- C/N<15-20; - temperatura = 25-37°C;- umidità a capacità di campo (con acqua in <90% dei pori); - aerobicità (dipende da tessitura, struttura, porosità, lavorazioni, profondità di interramento); - alto contenuto iniziale di sostanza organica.

NB. argillosità del suolo può conferire un certo grado di protezione alla S.O. legata

L'inserimento di materiali freschi inoltre può determinare anche problemi alle colture per una serie di fattori:

- veloce degradazione microbica con riduzione dell'ossigeno e del potenziale redox che può aumentare la mobilità di alcuni metalli in traccia;

-con rapporto C/N alto, immobilizzazione delle riserve di N del suolo, con C/N basso liberazione di N-NH4,con rischi di tossicità per le piante e di inquinamento delle falde;

- fitotossicità per la presenza di acidi organici semplici;

- aumento della salinità;

- alterazione degli equilibri della microflora patogeni.

I pretrattamenti al materiale fresco consentono di ridurne la fitotossicità, distruggerne i patogeni o i semi di infestanti, trasformarlo in un materiale stabile simile all'humus.

CompostaggioCompostaggio (biologico, aerobico controllato) dipende da:struttura fisica del materiale, composizione chimica (soprattutto C/N),eventuali aggiunte di additivi, temperatura, pH, umidità, aerazione, durata del compostaggio.

sostanze umiche, (acido fulvico e umico): in compost di fanghi reflui dei depuratori, rifiuti solidi urbani, reflui zootecnici, materiali vegetali (erbacei e legnosi) o reflui agro-industriali.

Sostanza organica e stabilità della struttura.

- sostanze umiche (anche esogene derivate dal carbone),

- sostanze idrofobiche non umiche (ac. stearico),

- materiali contenti precursori delle componenti idrofobiche (polifenoli e lignina, suberina, acidi grassi a lunga catena, cere, macromolecole alifatiche, terpenoidi, melanina,...), meglio se dopo compostaggio.

 LETAMAZIONE - prima della lavorazione (deve essere interrato subito), 

- considerare il coefficiente di umificazione/mineralizzazione 

- la mineralizzazione è più veloce in primavera 

- attenzione alle dosi (frazionate dove possibile) 

- attenzione alle infestanti (letame non maturo) 

- attenzione al costo (letami essiccati e pellettati) 

es. 40 t letame 200200 kg N, 100100 P2O5, 200200 K2O

 se ammettiamo C.M. 50% la disponibilità di N per la

coltura successiva sarà di 100 kg di N

Azione lenta: cornunghia, cuoiattoli, laniccio, sovescio graminacee o polifita

Azione media: panelli di semi oleosi, vinacce, semi lupino, sovescio leguminose

Azione rapida: letami, pollina, carniccio, scleroproteine idrolizzate

?

Curve di mineralizzazioneEffetto delle diverse matrici sulla dinamica dell’humificazione

APPORTO DI FERTILIZZANTI COMMERCIALIAPPORTO DI FERTILIZZANTI COMMERCIALI

- COSTO- POCA SPERIMENTAZIONE- NON RISOLVONO LE INCERTEZZE SULLA DINAMICA DELLA SOSTANZA ORGANICA

MINERALIZZAZIONE: DISPONIBILITA’ DI AZOTO UNIFICAZIONE: EFFETTI SULLA STRUTTURA

Es. scleroproteine idrolizzate: 22.7 Es. scleroproteine idrolizzate: 22.7 €€ qq-1-1 (12.5% N) = (12.5% N) = 1.8 1.8 €€ kgkg-1-1 di N. di N.

N disponibile in 3-5 mesi?N disponibile in 3-5 mesi?

Ruolo delle leguminose sulla fertilità del suolo.

1. La loro utilità è dovuta principalmente all'azotofissazione simbiontica: fino a 450 kg ha-1 anno-1 per soia ed erba medica, seguita da favino, lupino, tr. violetto con oltre 300 kg ha-1 anno-1

(+ N ipogeo = 26 - 100% di N epigeo);

2. incorporato della frazione labile della S.O.

3. disponibile per le altre colture (essudati radicali, micorrize vescicolo-arbuscolari (VAM), decomposizione foglie, radici e residui colturali, sovescio).

In consociazione = fino a 80 kg ha-1 anno-1 Nell'avvicendamento = fino a > 250 kg ha-1 anno-1

Con sovescio = fino a > 300 kg ha-1 anno-1

Più economico rispetto alle altre fonti organiche e competitivo con quello minerale (0.60 € kg-1), ma non deve sostituire colture da reddito:

ordinamenti irrigui estensivi (mais-pomodoro, mais-tabacco, mais-grano, mais-soia, ...): leguminose microterme (favino, lupino, veccie,…);ordinamenti ortivi in serra: leguminose macroterme (vigna, soia).

Altri vantaggi:- solubilizzazione P non disponibile (acidi organici e di fosfatasi acide in essudati radicali di lupino e cece);- aumento dei coefficienti di umificazione struttura (es. soia in rotazione da 0.15 a 0.37) - sovesci Polifiti (C/N=30-40): aumento C umificato- Vigna sinensis: aumento di azotofissatori liberi- trifoglio violetto: capacità erbicida

SOVESCIOSOVESCIO

PERÒ:PERÒ:oltre ai problemi visti per interramento S.O. fresca (in particolare sviluppo Pythium),

le previsioni della reale disponibilità di azoto per le altre colture sono molto aleatorie dipendono da mineralizzazione:

- fertilità biologica iniziale del suolo,

- grado di sminuzzamento ed interramento del materiale (umidità al momento del sovescio),

- temperatura e umidità,

- disponibilità di ossigeno (tessitura, struttura e lavorazioni consecutive),

CZ = colza FV = favinoLI = loiessaOR = orzoPS = piselloTS = tr. squarrosoVE = veccia

Da Guiducci et al., 2003

Da Guiducci et al., 2003

1.1. Favino, pisello e veccia forniscono i più alti apporti di N, Favino, pisello e veccia forniscono i più alti apporti di N, sia in purezza sia in consociazione con non leguminose.sia in purezza sia in consociazione con non leguminose.

2. I tassi di rilascio di N e l’efficienza fertilizzante 2. I tassi di rilascio di N e l’efficienza fertilizzante C/N e C/N e lignificazione: veccia > favino; colza > orzo; leguminose lignificazione: veccia > favino; colza > orzo; leguminose pure > miscugli; interramento precoce > di quello tardivo.pure > miscugli; interramento precoce > di quello tardivo.

3. Nei migliori sovesci l’unità fertilizzante azotata ha un costo 3. Nei migliori sovesci l’unità fertilizzante azotata ha un costo circa doppio rispetto all’urea.circa doppio rispetto all’urea.

4. La pratica del sovescio appare economicamente 4. La pratica del sovescio appare economicamente sostenibile , sostenibile , incassi = 85-95% di quelli massimi con incassi = 85-95% di quelli massimi con urea.urea.

5. Ulteriori ricerche sulla composizione dei miscugli e sulla 5. Ulteriori ricerche sulla composizione dei miscugli e sulla densità di impianto sembrano essere necessarie per densità di impianto sembrano essere necessarie per ottimizzare la pratica da un punto di vista agronomico e ottimizzare la pratica da un punto di vista agronomico e per ridurre i costi.per ridurre i costi.

Anche N rimasto nel terreno in forma organica potrà essere soggetto a mineralizzazione e andrà a sommarsi a quello derivato dalle nuove fertilizzazioni, (anche in periodi in cui l'asportazione da parte delle colture non è in grado di intercettarlo).

Anche il sovescio deve essere visto con attenzione perché potenzialmente è in grado di apportare quantitativi di azoto eccessivi e pericolosi per l’ambiente.

Inserito nei sistemi colturali tenendo conto del bilancio dell'azoto complessivo e di tutti quei fattori specifici (C/N, lignina) ambientali (temperatura e umidità) e colturali (soprattutto lavorazioni) che possono influenzare il ritmo di mineralizzazione.

(Es. non ogni anno, ma ad anni alterni)

ANALISI DELLE ESIGENZE DEI SISTEMI ANALISI DELLE ESIGENZE DEI SISTEMI COLTURALICOLTURALI

- BILANCIO DELL’AZOTO- BILANCIO DELL’AZOTO

- BILANCIO ISOUMICO- BILANCIO ISOUMICO

BILANCIO DELL’AZOTOBILANCIO DELL’AZOTO

APPORTI

- dotazione iniziale di azoto,- N mineralizzabile (massimo in autunno e primavera),

- restituzioni colturali,- N nelle deposizioni atmosferiche (10-20 kg ha-1 fino a 40 kg ha-1),

- fissazione simbiontica (100-300 kg ha-1 epigei + 50-100% radicali),- fertilizzazione.

PERDITE

- organicazione N solubile (dipende da C/N e gener. 20-40% apporti),

- percolazione (acqua di drenaggio x concentrazione nitrati),

- erosione (acque di deflusso + terreno eroso x concentrazione N),

- N fissato dalle argille (generalmente 5 - 30 kg ha-1),

- denitrificazione (massima con surplus idrico e nei suoli argillosi),

- asportazione (dipende da altri stress che riducono le produzioni previste)

IL BILANCIO UMICO: FATTORI DI INCERTEZZA

NELLA STIMA DELLA DINAMICA DELLA SOSTANZA ORGANICA

RAPPORTO C/N IN DIVERSI RESIDUI COLTURALI

Sottoprodotti C/N C (%) N (%)

Orzo e avena 120-140 45 0.5

Frumento tenero 118-129 45 0.5

Frumento duro 110-130 45 0.6

Girasole 85-90 40 0.5

Mais 60-70 46 0.7

Riso 60-65 43 0.7

Tabacco 40-45 42 1.3

Fagioli 29-31 48 1.8

Pomodoro 23-24 42 1.8

Fava 23-24 48 2.5

Patate 18-22 46 2.0

Piselli 18-19 48 2.0

Bietola 13-17 37 2.5

FATTORI CHE INFLUENZANO LA FATTORI CHE INFLUENZANO LA DECOMPOSIZIONEDECOMPOSIZIONE

DELLA SOSTANZA ORGANICADELLA SOSTANZA ORGANICA

-AERAZIONE (max in T.Sabbiosi)

-UMIDITA’ (max a Capacità di Campo)

-TEMPERATURA (max a 30-35°C)

-COMPOSIZIONE (max C/N <25) amido>proteine, cellulosa>grassi, lignina

-FERTILITA’ SUOLO (biologica e chimica)

C/N SUOLO = 7-25 = in media 10 (50/5)C/N MICROBI = 4-9 = in media 7 (50/7)

FABBISOGNO IN AZOTOFABBISOGNO IN AZOTOPer trasformare materiale con C/N alto (anche 100) Per trasformare materiale con C/N alto (anche 100)

a humus con C/N = 10 a humus con C/N = 10

la microflora ha bisogno di N per colmare la differenza

C/N di alcuni materiali organiciC/N di alcuni materiali organiciResidui cereali = 100Residui mais, girasole = 70Residui leguminose = 25Letame maturo = 25Letame mediam. maturo = 35Sovescio leguminose = 20Sovescio polifita = 40

Efficienza conversione microbica Efficienza conversione microbica 50%

Coefficiente isoumico di alcuni materialiCoefficiente isoumico di alcuni materialiFrumento = 0.10Mais = 0.15Leguminose = 0.30Letame mediam. maturo = 0.40Letame maturo = 0.50

NB. Tutti i dati sono espressi in sostanza organica secca

15,326

18,90030 % 763,0085,80 pollina secca12,00030 % 640,0068,80 pollina fresca

9,54030 %2231,8035,40letame ovino7,50030 %3125,0028,00letame suino7,90030 % 2326,3030,00 letame equino4,92030 % 2916,4022,00 letame bovino

FERTILIZZANTIFERTILIZZANTI17,00020 % 2386,2589,00 farina vinaccioli17,00020 % 3186,5090,00 bucce pomodoro13,70020 %3268,5591,51sansa olive13,20020 % 9566,0085,00 piante sorgo secco11,00020 % 3055,0085,00 piante girasole12,60015 % 6383,9988,50 paglia segale12,17015 %8781,1486,40paglia orzo12,41815 % 11182,7988,91paglia grano12,03615 % 10080,6487,00paglia avena

20 % 5276,6384,40 residui di mais

RESIDUI COLTURALIRESIDUI COLTURALI

S.S. S.O. C/N K1 humus % % % % t.q.

14,97020 % 2074,8884,03 fieno prato18,59525 % 1774,3882,77 fieno di medica

MATERIALI SECCHI

2,50025 % 1510,1311,47 erbaio vigna sinen.2,50025 % 1610,3011,02 erbaio tr. incarnato3,18725 % 1512,7513,85 erbaio veccia 3,41020 % 6117,0518,07 erbaio sorgo ibrido2,55420 % 1812,7714,09 erbaio segale3,02525 % 1512,1013,01 erbaio pisello2,47620 %2212,3913,65erbaio orzo2,69225 %15 10,7812,07erbaio autunnale2,34620 % 3711,7312,58 erbaio mais ibrido3,41820 % 3017,0918,65 erbaio loietto1,74225 %126,97 8,34erbaio colza2,96725 % 2111,8713,64 Residui bietola2,47820 %2212,3913,94erbaio avena3,15020 % 1915,7617,56 prato stabile4,49225 %1617,9719,60erba medica

MATERIALI VERDI

S.S. S.O. C/N K1 humus % % % % t.q.

75-100 30-4070-1003-4Foglie colletti bietola 40-60 20-30 60-803-4Residui di piselli 60-80 20-4080-1004-5Residui di fava 30-60 10-20 40-502-3Residui di fagioli 40-60 15-30 40-503-4Residui di tabacco100-200 10-20 30-604-8Paglia riso200-230 20-3050-1007-13Stocchi tutoli mais100-200 10-20 25-505-10Residui di girasole 90-100 10-20 30-405-6Paglia frumento duro 90-100 10-20 30-406-7Paglia frumento tenero 90-100 10-20 30-406-7Paglia orzo e avena

K20P2O5

Kg haKg ha-1-1

NS.S.t hat ha-1-1

Sottoprodotti

APPORTI DI ELEMENTI MINERALI APPORTI DI ELEMENTI MINERALI CON I RESIDUI COLTURALICON I RESIDUI COLTURALI

ESEMPI DI CALCOLOESEMPI DI CALCOLO

In irpinia:10 t/ha s.s. x 2.5% N =

250kg/ha di N250kg/ha di N

Residuo frumentoQ = 6000 kg/ha, C/N =120, C = 45%, N=0.5 %

C apportato = 6000 * 0.45 = 2700 kg/ha

C incorp. nella biomassa microbica = 2700*0.50 = 1350 kg/haN richiesto dai microbi = 1350/8 = 169 kg/haN apportato dalla paglia = 2700 * 0.5/100 = 14 kg/ha% della paglia umificabile = 14/169 =8%Deficit di azoto = 169-14 = 155 kg/haDeficit di azoto = 169-14 = 155 kg/ha

PER COMPENSARE LO SQUILIBRIO DOVUTO ALL’ECCESSO DI CARBONIO SAREBBERO NECESSARI CIRCA

150 kg/ha150 kg/ha DI AZOTO

Sapendo che C/N humus = 50/5 = 10; C/N biomassa microbica = 50/6 = 8

Nel breve periodo però non tutta la sostanza organica sarà degradata ma solo una quota (coeff. Isoumico) che può variare non solo in funzione del materiale, ma anche delle condizioni pedo-climatiche.

Es. K1 = 0.10

N apportato = 6000 * 0.5/100 = 30 kg/haHumus prodotto in 1 anno = 6000 * 0.10 = 600 kg/haN contenuto nell’Humus = 600*5/100 = 30 kg/ha

Fabbisogno di N = 30-30 = 0

Es. K1 = 0.15

Humus prodotto in 1 anno = 6000 * 0.15 = 900 kg/haN contenuto nell’Humus = 900*5/100 = 45 kg/ha

Fabbisogno di N = 45-30 = 15 kg/ha

SONO TUTTI NUMERI EMPIRICI- chi ci dice che in anno solo il 10 o 15 % della paglia interrata sarà umificata???-e perché non il 20 o 30%????-In quali condizioni (T, Umidità, Areazione,….) è 10% ed in quali altre il 30%???

PURTROPPO NON C’E’ STATA ADEGUATA ATTIVITA’ DI RICERCA PER OTTENERE INFORMAZIONI PIU’ PRECISE

Residui leguminoseResidui leguminose: + assorbimento e mineralizzazione N, produzione Residui graminaceeResidui graminacee: apporto N limitato, ma meglio della rimozioneI residui vanno interratiI residui vanno interrati: pacciamatura crea problemi alla germinabilità della c. successiva, bruciatura non serve

Ruolo delle radici importante: % s.s. totale % N totaleTrifoglio 34 26Pisello 24 26Loietto 27 38Grano . 16 33 .

Kumar e Goh, 2002

ALTRI ESEMPI DI CALCOLOALTRI ESEMPI DI CALCOLODati : 50 cm strato attivo, da =1.2, s.o.=2%, K2 =2

10.000 m2 * 0.5 m = 5000 m3/ha5000 m3 * 1.2 t/m3 = 6000 t/ha6000*2/100 = 120 t/ha120 *2/100 = 2400 kg/ha

Che corrispondono a letame (k1=0.4; s.s. =50%)

2400/0.4/0.50 = 12000 kg/ha = 120 q/ha

Nel bilancio di un sistema colturale considerare anche i residui colturali

Coefficiente di mineralizzazione K2Coefficiente di mineralizzazione K2

1.0 1.0 molto argilloso (arg>40%)molto argilloso (arg>40%)1.5 1.5 argillosoargilloso1.8 1.8 medio-argilloso medio-argilloso 2.0 2.0 media costituzionemedia costituzione2.2 2.2 medio-sabbiosomedio-sabbioso2.5 2.5 molto sabbiosomolto sabbioso

In realtà dipende anche da pH, calcare, lavorazioni, fertilità iniziale, temperatura, umidità,…

K2=1200/K2=1200/[ [ (argilla+20)*(calcare+20) (argilla+20)*(calcare+20) ]]Formula empirica di Remy e Martin-la Fleche (1974)

NB - in Italia i valori possono essere molto più alti (perché 1200 e non 1300???), - in serra possono arrivare fino a 4-5 %

Tipo di terreno Argilla %

Calcare %

PH K 2 %

Sabbioso neutro 5 0,2 7,0 2,0

Sabbioso acido 5 0,0 5,0 1,0

Sabbioso calcareo 5 10,0 8,0 1,7

Limoso medio 15 0,2 7,5 1,6

Limoso argilloso 22 0,2 7,5 1,3

Limoso calcareo 10 30,0 8,1 0,9

Argilloso 38 0,2 7,5 1,0

Argilloso calcareo 30 15,0 8,0 0,7

da Sostanza organica: conti e bilanci di Enos Costantini, AGRICOLTURA BIOLOGICA – 9

STIMA DELLA DISPONIBILITA’ DI AZOTO

OLTRE ALLE INCERTEZZE SUI VALORI DEL K2, C’E’ IL PROBLEMA DELLA DINAMICA DI MINERALIZZAZIONE IN RELAZIONE ALLE CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO DELLE COLTURE

Coefficienti di recupero dei nutrienti in caso di apporti regolari di ammendanti organici (Norme generali DPI Emilia Romagna) Frequenza di distribuzione Ogni anno (%) Ogni 2 anni (%) Ogni 3 anni (%)

Coefficiente di recupero

65 30 20

Coefficienti di mineralizzazione dei nutrienti in caso di apporti saltuari di ammendanti organici.

Disponibilità nel 1°

anno Disponibilità nel 2°

anno Coefficienti di mineralizzazione

30% 20%

Coefficiente tempo delle principali colture (Norme tecniche di coltura del DPI)

Coltura Coefficiente tempo Colture arboree 1,0

Bietola 0,66 Cereali autunno-vernini 0,6

Mais, girasole, sorgo 0,75 Prati polifiti 1

Loiessa 0,75 Graminacee foraggere 1

Pomodoro in pieno campo 0,75 Patata 0,66

Pisello, fagiolo, fagiolino, spinacio 0,5 Fragola 1

Somministrazione annuale di 10 t di sostanza secca da ammendante compostato misto (circa 15.4 t/ha di tal quale)

Totale

apportato (kg/ha)

Coefficiente di recupero

(%)

Totale mineralizzato

(kg/ha)

Coefficiente tempo

Totale disponibile

(kg/ha) N P2O5 K2O

191 82 92

65 65 65

124 49 60

0,75 0,75 0,75

93 40 45

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