democrazia in conflitto:tra realtà e misperception vittoria di hamas alle elezioni nei territori...
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“Democrazia in conflitto”:tra realtà e misperception
Vittoria di Hamas alle elezioni nei Territori Occupati
Palestinesi
Elementi di riflessione
• Rapporto tra democrazia e conflitto armato
• Esportazione di democrazia o di burocrazia? Democrazia = elezioni? Afghanistan,Iraq,Palestina…
• Tra innovazioni istituzionali e regressione politica
. Tra parlamentarismo e islamizzazione
Strumenti d’osservazione:
Analisi del voto in Palestina attraverso: - dati missione elettorale Assopace - siti web palestinesi - interviste ad Osama Amdan (Professore di Archeologia
all’ Università di Haifa e di Gerusalemme Al-Quds) e a Mustafà Barghouti (Leader del movimento Al-Mubadara, Iniziativa Nazionale Palestinese)
- la percezione dei principali quotidiani nazionali (Corriere della Sera e La Repubblica) nel periodo: 27/01-03/02
- Intervento di Khaled (da verif)
Criteri d’osservazione
• Spazio dedicato alla notizia
• Contenuti/percezioni indotte
• Attinenza ai dati reali
Dati missione elettorale Assopacewww.assopace.org
• La nuova legge elettorale (agosto ’05): aumento dei seggi da 88 a 132.
• La prima metà dei seggi si elegge (come nel 1996) con un sistema maggioritario che divide i territori occupati in 16 distretti elettorali (11 nella West Bank e 5 nella striscia di Gaza), ognuno dei quali elegge un numero di parlamentari proporzionale al numero di abitanti del distretto secondo lo schema che segue:
WEST BANK
• 1) Gerusalemme 6 seggi (2 cristiani)• 2) Tubas 1 seggio • 3) Tulkarem 3 seggi• 4) Qalqilya 2 seggi• 5) Salfit 1 seggio• 6) Nablus 6 seggi• 7) Jericho 1 seggio• 8) Ramallah & al-Bireh 5 seggi (1 cristiani)• 9) Jenin 4 seggi• 10) Betlemme 4 seggi (2 cristiani)• 11) Hebron 9 seggi
GAZA
• 12) Gaza Nord 5 seggi
• 13) Gaza 8 seggi (1 cristiani)
• 14) Deir al- Balah 3 seggi
• 15) Khan Younis 5 seggi
• 16) Rafah 3 seggi
TOTALE: 66 seggi
(di cui 6 da assegnare ai cristiani)
L’altra metà dei seggi
si elegge attraverso un sistema proporzionale con lo sbarramento al 2%. I partiti e i movimenti politici presentano delle liste chiuse di candidati. Tutti i territori occupati sono considerati un’unica circoscrizione elettorale, viene eletto un numero di candidati proporzionale ai voti presi dalla lista, seguendo l’ordine in cui compaiono nella lista (stesso sistema proporzionale con liste bloccate con il quale si è votato in Italia ad aprile 2006).
Quote rosa
• Nelle liste nazionali (proporzionale) c’è un 20 % di quota riservata alle donne, in pratica compare una donna ogni cinque candidati. Nelle liste dei distretti (maggioritario) non sono previste quote per le donne, tra i 414 candidati dei distretti compaiono solo 15 donne. Il numero delle parlamentari donne è passato da sei a sedici, quasi tutte elette nelle liste nazionali in virtù della quota a loro riservata.
LISTE NAZIONALI
• 1) L'alternativa (coalizione tra Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, FIDA, Partito del Popolo e indipendenti)
• 2) Palestina Indipendente (guidata da Mustafa Barghouthi)• 3) Martiri di Abu Ali Mustafa (Fronte Popolare per la Liberazione
della Palestina)• 4) Martiri di Abu al Abbas (Fronte Lotta Popolare)• 5) Libertà e Giustizia Sociale• 6) Cambiamento e Riforma (Hamas)• 7) Coalizione Nazionale per la Giustizia e la democrazia (Wa’ad)• 8) La Terza Via (guidata da Salam Fayyad e Hanan Ashrawi)• 9) Libertà ed Indipendenza• 10) Giustizia Palestinese• 11) Movimento di Liberazione Nazionale Palestinese - Fatah
(capolista Marwan Barghouthi)
The Palestinian Center for Policy and Survey Research
www.pcpo.pswww.miftah.org
• sondaggio pre-elettorale:periodo:17-19/01/06
4516 potenziali votanti (2974 dalla West Bank e 1542 dalla Striscia di Gaza)
• Margine di errore delle liste a livello nazionale è del 2%
Risultati del sondaggio pre- elettorale a livello nazionale
• 42% Fatah • 35% Cambiamento e Riforma• 7% indecisi• 5% Independenti (capolista Mustafa Barghouti) • 3% Martiri Abu Ali Mustafa• 2% Terza Via (capolista Salam Fayyad) • 2% Alternativa (capolista Qais Abdul Karim) • Tutte le altre liste non superano il 2%
Exit polls 17-19/01/06
42
39
7
5
fatah
hamas
indecisi
indipendenti
indipendenti
indecisi
hamas
fatah
fatah
hamas
indipendenti
indecisi
RISULTATI ELETTORALI
FONTI• WWW.BIRZEIT.EDU• WWW.ELECTIONS.PS• WWW.PASSIA.ORG• WWW.PALESTINEMONITOR.ORG• WWW.MIFTAH.ORG • WWW.MACHSOMWATCH.ORG• WWW.ELECTRONICINTIFADA.NET
FORMAZIONE POLITICA Voti (%) Seggiproporzionale/maggioritario
• Cambiamento e Riforma (Hamas) 434.817 42.9 76 (30/46)• Fatah 403.458 39.8 43 (27/16)• Martiri di Abu Ali Mustafa (FPLP) 41.671 4.1 3 • (3/0)• L'alternativa (FDLP,PP,FIDA,indipen.) 28.779 2.8 2 • (2/0)• Palestina Indipendente 26.554 2.6 2 • (2/0)• La Terza Via 23.513 2.3 2• (2/0)• Indipendenti (di cui 3 vicini ad Hamas) 4 • (0/4)• Altri 53.200 5.2 0
(0)
La Commissione Centrale per le Elezioni
www.elections.ps
indica che il numero completo dei votanti è 1.011.992. Il numero totale dei votanti registrati è 1,332,396. La percentuale dei votanti raggiunge il 74.64%.
TOTALE
Voti 1.011.992
(%) 100
Seggi 132 (66/66)
Partecipazione politica www.electronicintifada.net
Videointervisteosama amdan e mustafà
barghouti
OSSERVATORIOQUOTIDIANI ITALIANI
• Il corriere della sera
• La Repubblica
• Il Foglio
• Il Giornale
• Periodo d’analisi: 27/01- 03/02
Il Corriere della Sera
• 27: pg.1+ pg.2-9• 28: pg. 6,8,9• 29: pg.1 editoriale (alto a destra)+ 14,15,26• 30: pg. 10• 31: Finestra pg.1+ 5, 6• 1: pg. 12• 2: pg. 1, 14.• 3: niente.
>Sintesi contenuti<
• Hamas:Haraqat al- Muqawama al-Islamiya
zelo, ardore
27/01:“giornata storica”, “rivoluzione clamorosa”
Conseguenze vittoria:- rifiuto eredità del passato e di Arafat (generalizzazione)
-rifiuto /protesta sistema di potere e corruzione Fatah
• Intervista ad una madre di 3 martiri: “Israele deve sparire, I kamikaze sono utili alla nostra sopravvivenza”
• Intervista ad uno scrittore israeliano Gabi Taub: “Hamas è un nemico gestibile perché le sue posizioni sono tanto intransigenti quanto chiare”
• Differenza interlocutori :tono dell’intervista, contenuti, scelta di determinati interlocutori come voci delle due realtà”
Politica estera Usa: • Complimenti per la partecipazione politica della
popolazione palestinese• Aiuti al nuovo governo vincolato al
riconoscimento di Israele
• 28/01: Problema degli aiuti• 29/01: Hamas: “non accettiamo ricatti”• 31/01: Mea culpa della Rice: sorpresa per la
partecipazione politica, ma gli usa non rinunceranno all’esportazione della democrazia
• Intervista allo studioso Oliver Roy:”Islam e democrazia:una convivenza possibile”
Considerazioni:
• Le considerazioni che sono emerse negli editoriali, negli articoli di fondo ecc die quotidiani osservati sono le seguenti..
• Si giustifica la vittoria di hamas con la corruzione e l’immobilità di fata da un lato, e dall’altro con la politica sociale di hamas
• C’è un ala oltranzista che va da magdi allam, alla bonino al commissario dell’ue che chiede all’occidente di non fare passi indietro rispetto ai propri principi e di costringere hamas a riconosceree Israele altrimenti niente relazioni e niente fondi..
• Ce ne un altro che in maniera più ottimista intravede spiragli di defondamentalizzazione in quanto il nuovo governo sarà costretto a misurarsi con trattative e negoziati, e che nel momento stesso in cui lo farà implicitamente riconoscerà il nemico
La Repubblica• 27: pg.1-9 (apertura)
• 28: pg.1 (fondo)+ 14-19
• 29: 1(edit.)+ 14-16
• 30: pg.14
• 31: pg.12
• 1: niente
• 2. pg.1 e 14
• 3: niente
>Sintesi contenuti<• “terremoto politico”, “passo indietro di 15
anni”(b.valli)• 27/01: Hamas:doppia azione:politica e
militare (Brigate Ezzim al-Qassam) “Hamas, kamikaze e centri sociali”Interviste ai palestinesi: “Se il mondo
occidentale ci volta le spalle ci aiuteranno i Fratelli Musulmani”
Jilles Kepel: “Grave errore di Sharon aver indebolito l’avversario”
• 28/01: problema relazione con l’occidente e aiuti
-scontri Hamas /Fatah
31/01: L’Occidente propone mediazioni ma Hamas rifiuta
02/02: L’occidente taglia i fondi
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