fans e steroidi
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FANS
FANS
Gruppo eterogeneo di composti, non chimicamente correlati (anche acidi organici), condividono meccanismo d’azione, azioni terapeutiche e effetti collaterali
Corteccia di salice: proprietà curative note da secoli (febbri malariche)
Salicina: glucoside attivo isolato nel 1829 da Leroux
Per idrolisi: glucosio + alcol salicilico, che si può convertire in vivo o chimicamente in acido salicilico
Salicilato di Na: per febbre reumatica, come antipiretico, uricosurico ed antigottoso
Acido acetilsalicilico: sintetizzato da Hoffman (Bayer), in terapia nel 1899 come aspirina, da Spirea, da cui fu preparato inizialmente
La storia dei farmaci antinfiammatori comincia 3500 anni fa con l’uso di decotti di piante
(salice, mirto)
Basi storiche
1500 a.C. Egiziani usano decotti di mirto per il dolore
400 a.C. Ippocrate usa estratti di corteccia di salice per i dolori del parto
30 d.C. Celso (De re medica) descrive i 4 sintomi dell’infiammazione: rubor, calor, tumor e dolor ed indica l’estratto di salice per risolverli
100 d.C. Plinio il giovane, Dioscoride riportano l’uso di derivati del salice
200 d.C. Galeno descrive la functio lesa
I trial clinico:Il 2 Giugno 1763 il
Reverendo Edmund StoneChipping Norton, Oxfordshire
illustra i suoi risultati alla Royal Society:
““I have no other motives for publishing this valuable specific, than that it may have a fair and full trial in all its variety of circumstances and situations, and that the world may reap the benefits accurring from it.”
• Felix Hoffmann per primo ha sintetizzato l’ASA o aspirina per curare l’artrite del padre
• Hoffmann aveva riscoperto una vecchia formula di Leroux, un chimico francese e decise di sviluppare, testare e promuovere l’uso dell’ASA
Felix HoffmanFelix Hoffman
Nel 1971, Dr. John Vane, pubblicò su Nature i suoi studi sul meccanismo d’azione dell’ASA. 1982 Dr. Vane vinse il Nobel Prize per la Medicine
Per il suo lavoro sull’argomento
1927-20041927-2004
INFIAMMAZIONE
Coinvolge molti eventi, innescata da stimoli vari (agenti infettivi, ischemia, interazione antigene-anticorpo, stimoli termici)
Ciascun tipo di stimolo provoca una risposta caratteristica
La risposta è accompagnata da eritema, edema, iperalgesia e dolore
Tre fasi:
1. Fase acuta transitoria, vasodilatazione locale e aumento permeabilità vascolare
2. Fase ritardata subacuta, infiltrazione di leucociti e fagociti
3. Fase cronica proliferativa, degenerazione tessutale e fibrosi
La risposta infiammatoria è essenziale per sopravvivere ai patogeni e traumi, ma talvolta può essere eccessiva e prolungata senza alcun vantaggio
Leucociti: migrano fuori del microcircolo
La cellula endoteliale e le molecole di adesione cellulare (selectine, ICAM,VCAM, integrine leucocitarie) hanno importante il ruolo
Le cellule endoteliali attivate reclutano le cellule circolanti al sito d’infiammazione (adesione dei leucociti) per interazione con le molecole di adesione cellulare
Reclutamento di cellule infiammatorie coinvolge anche interazioni con mediatori solubili (PAF, leucotriene B4)
Molte citochine modulano processo infiammatorio (IL-1 e TNF rilasciati da macrofagici e mononucleati), inducono espressione di geni che promuovono la sintesi di proteine che contribuiscono al processo infiammatorio
Queste citochine inducono:
febbre, sonnolenza, anoressia,
mobilizzazione e attivazione dei leucociti polimorfonucleati,
induzione di ciclossigenasi e lipossigenasi,
attivazione di cellule B, T e NK, altre citochine
DOLORE
Accompagna l’infiammazione e il danno tessutale, da stimolazione locale delle fibre nocicettive e abbassamento della soglia
- Bradichinina: prodotta da chininogeno plasmatico
- Citochine IL-1, IL-8 e TNF:
Tutti: inducono liberazione di prostaglandine
FEBBRE
Ipotalamo: il centro termoregolatore regola equilibrio fra dispersione e produzione di calore
Febbre: da infezione, danno tessutale, infiammazione, ..
IL-1, IL-6, TNF, interferone: aumentano, con aumento di PG in ipotalamo, l’AMPc che stimola l’ipotalamo all’ipertermia
Effetti farmacologici
Antinfiammatorio
Analgesico
Antipiretico
Usi terapeutici
Artrite reumatoide
Spondilite anchilosante
Osteoartrite
Dolori muscolo-scheletrici
Cefalea
Dolore postoperatorio
Dismenorrea primaria
Effetti farmacologici in relazione alla inibizione della COX
Effetto antinfiammatorio: inibizione della produzione di PGE2 e PGI2 in siti specifici
Effetto analgesico: inibizione della produzione di PGE2
Effetto antipiretico: inibizione della produzione di PGE2 a livello ipotalamico
Meccanismo d’azione:
Inibizione della COX, con conseguente diminuzione della produzione di
prostaglandine
Acido arachidonico
Prostaglandina G2
Prostaglandina H2
Prostaciclina Trombossano A2
Prostaglandine E2, F2α, D2
COX-1 e COX-2FANS x
Meccanismo d’azione dei FANS
COX-3
Gastric epithelial cellsMucus production, cytoprotection
Sintesi delle prostaglandine a partire dall’acido arachidonico
Tyr 385
Acido arachidonico
Tyr 385
Acido arachidonico entra in sito catalitico di COX
Tyr 385
Formazione prostaglandine
Struttura degli enzimi cicloossigenasici (PGH2 sintetasi o COX)
omodimeri ancorati a membrane di organuli interni di cellule; la freccia indica il canale idrofobico attraverso cui l’ac. arachidonico raggiunge il sito catalitico dell’enzima (eme, Tyr 385)
Alcune caratteristiche COX-1 & COX-2
COX-1 71 kDa, ~600 a.a. Purificato nel 1976,
clonato nel 1988 Substrato: acido
arachidonico
• COX-2• 71 kDa, ~600 a.a.• Identificato e clonato
intorno al 1991• Substrato: acido
arachidonico ed altri acidi grassi
63% di omologia, simile affinità per l’acido arachidonico
Classificazione chimica
Derivati dell’acido salicilico: acido salicilico, acido acetilsalicilico, salicilamide, diflunisal
Derivati dell’anilina: paracetamolo
Derivati dell’acido indolacetico: indometacina, sulindac
Derivati dell’acido pirrolacetico: tolmetina
Derivati dell’acido fenilacetico: diclofenac, etodolac, ketorolac
Derivati dell’acido naftilacetico: nabumetone
Derivati dell’acido antranilico: acido mefenamico, acido flufenamico, acido niflumico, acido meclofenamico
Derivati dell’acido propionico: ibuprofene, naprossene, fenoprofene, ketoprofene, flurbiprofene
Derivati dell’acido enolico: piroxicam, tenoxicam, meloxicam
Sulfonanilidi: nimesulide
Inibizione della sintesi delle prostaglandine da Inibizione della sintesi delle prostaglandine da parte di farmaci aspirino-similiparte di farmaci aspirino-simili
0.10.1 1.01.0 1010 100100 10001000
2020
4040
6060
8080
100100
Vane JR. Nature New Biol. 1971; 231, 232-5Vane JR. Nature New Biol. 1971; 231, 232-5
IndomethacinIndomethacin
AspirinAspirin
Salicyclic acidSalicyclic acid
Log concentration (Log concentration (g/ml)g/ml)
Inh
ibit
ion
(%
)In
hib
itio
n (
%)
PARACETAMOLO (Tachipirina, Efferalgan…)
È un efficace analgesico e antipiretico ma ha solo un debole effetto antinfiammatorio (non è da considerarsi un FANS). E’ in commercio in numerose associazioni con FANS (Algopirina®, …), antistaminici (Triaminic®, Zerinol®,…), vitamina C (Tachiflu®, …), codeina (Co-efferalgan®, Tachidol®,..) altri analgesici (Veramon®, Saridon®,…). E’ preferibile l’uso come singolo principio attivo (a parte insieme alla codeina per il dolore neoplastico)
Alle dosi terapeutiche consigliate è di solito ben tollerato e non si verificano danni gastrointestinali. La dose terapeutica è di 325-1000 mg ogni 4-6 ore. Si consiglia di non somministrare più di 4 g al giorno
PARACETAMOLO
Sulfoconiugati (30%) Glucuroconiugati (55%)
Glutatione
Cisteina +ac. mercapturico
Digiuno/malnutrizione
Digiuno/malnutrizione Digiuno/malnutrizione
Diabete, induzione enzimatica(es. alcool o isoniazide)
Digiuno/malnutrizioneNAPQI
CYP2E1
Necrosi epatica
(4-6%)
(N-acetil-benzochinone imina)
Meccanismo della tossicità epatica da paracetamolo
Epatotossicità da paracetamolo
In Inghilterra questo farmaco è la più comune causa di avvelenamento intenzionale (circa 70.000 casi all'anno) e di insufficienza epatica acuta
Nel settembre del 1998, a fronte di tale problema, le autorità sanitarie inglesi hanno limitato il numero di compresse che si possono acquistare in farmacia (32 per confezione) o al di fuori (16 per confezione)
Negli USA il paracetamolo è associato a più di 100.000 chiamate/anno a centri antiveleno, a 56.000 accessi a Pronto Soccorso, 26.000 ricoveri ospedalieri e 450 morti
Il paracetamolo
• Sembra inibire l’enzima COX-3, presente soprattutto a livello centrale
Inibitori selettivi Inibitori selettivi COX-3COX-3
COX-3
COX-3
COX-1
COX-1
COX-2
COX-2
Chandrasekharan et al., PNAS, 99, 13926-13931,2002Chandrasekharan et al., PNAS, 99, 13926-13931,2002
Inibizione delle COX da parte dei FANSInibizione delle COX da parte dei FANS
Tyr 385Tyr 385 Tyr 385Tyr 385COX-1COX-1 COX-2COX-2
Acido arachidonico non Acido arachidonico non riesce ad entrare nel sito riesce ad entrare nel sito catalitico delle COXcatalitico delle COX
FANS non selettiviFANS non selettivi
Arg Arg 120120 Isoleu Isoleu
523523
Arg Arg 120120
Side Side pockepocke
tt
Struttura della COX-2Struttura della COX-2
Tyr 385Tyr 385
Arg 120Arg 120
Side Side pocketpocket
Val 523Val 523
Basi molecolariBasi molecolariStruttura molecolare delle COXStruttura molecolare delle COX
COX-1COX-1 COX-2COX-2
La vicenda dei COX-2 inibitori
I COX-2 inibitori (rofecoxib, celecoxib, ecc.) sono stati sviluppati per ottenere FANS meno gastrolesivi rispetto a quelli classici con + attività sulla COX-1
I dati degli studi pre-marketing sembravano confermare questa idea
Gli studi osservazionali post-marketing e la segnalazione di reazioni avverse hanno evidenziato che anche i COX-2 provocano gravi effetti g.i., anche se forse con un’incidenza inferiore
L’aspetto preoccupante, che ha portato al ritiro dal mercato del rofecoxib, valdecoxib e parecoxib, è la possibilità di incrementare eventi avversi cardiovascolari come l’IMA
Posologia e parametri farmacocinetici di alcuni FANS
ASA 2000/4000 90 50 0.15 100 1 rene(80)
Indmetacina 50/150 98 90 0.30 85 3 rene(70)
Diclofenac 75/150 99 99 0.17 85 2 rene(75)
Naproxene 250/750 98 99 0.16 90 10 rene(94)
Piroxicam 20 70 99 0.15 90 45 rene(90)
Nabumetone 2000/4000 90 99 0.11 100 23 rene(80)
Nimesulide 200/400 90 90 0.33 95 4 rene(75)
Meloxicam 7.5/15 98 95 -- 99 20 rene(50)
Rofecoxib 12.5/25 93 87 -- 99 17 bile(99)
Celecoxib 50/400 91 97 -- 99 11 bile(60)
Dose Assorbimento legame volume % t/2 Elimin (mg/die) p.os % proteine distr. Metabol (h)
Indicazioni terapeutiche dei FANS
• Stati infiammatori delle articolazioni, dei tessuti molli, ect.
• Artriti, osteoartriti, artrosi (trattamento sintomatico)
• Dolore postoperatorio e terminale in associazione agli oppioidi
• Mal di testa
• Dismenorrea
• Antipiretici negli stati febbrili
• Chiusura del dotto arterioso di Botallo
• Attacco gottoso acuto
• L’ASA è usato come antiaggregante e nella prevenzione primaria e secondaria dell’IMA
Recenti indicazioni terapeutiche dei FANS
• Poliposi familiare del colon, carcinoma del colon retto, tumori testa-collo in associazione alla radioterapia (Coxib); queste molecole sono anche in studio per altre neoplasie
• Prevenzione e progressione del morbo di Alzheimer (?)
Azione antinfiammatoria: per inibizione della COX. L’acido acetilsalicilico causa una inibizione irreversibile, gli altri FANS reversibile. L’effetto antinfiammatorio clinicamente si evidenzia più tardi rispetto a quello analgesico
Azione antipiretica: attraverso l’inibizione della sintesi e liberazione della prostaglandina E2 nei centri termoregolatori dell’ipotalamo
Azione analgesica: attraverso un meccanismo soprattutto periferico in quanto le PG aumentano la sensibilità delle terminazioni nervose ai mediatori chimici del dolore. L’effetto è rapido e la piena analgesia si ottiene in genere entro 1 settimanaAzione antiaggregante: attraverso l’inibizione della sintesi di trombossano piastrinico; l’azione antiaggregante è caratteristica dell’aspirina
EFFETTI FARMACOLOGICI dei FANS
Alcuni dati sul consumo di FANS
Nei Paesi sviluppati i FANS rappresentano una delle classi terapeutiche più utilizzate, il 20-30% delle persone anziane li consumano abitualmente
USA: più di 100 milioni di prescrizioni nel 2000. La spesa annuale per OTC è circa 3 miliardi di dollari15-20 milioni di consumatori abituali. 70% degli anziani (>65 anni) assume almeno un FANS alla settimana.
Italia: la spesa farmaceutica (SSN+privata) nel 2002 è stata circa 800 milioni di euro. Il FANS più prescritto è la nimesulide, seguita da rofecoxib (6,4), celecoxib (4,7) e diclofenac (3,3)
Indicazioni terapeutiche ed efficacia dei FANS Patologie infiammatorie (osteoartriti, periartriti,
lombalgie, miositi, sciatalgie, fibrositi, tenosinoviti, da traumatologia sportiva e accidentale, artrite reumatoide, ecc.), dolori di diversa origine, febbre
Sono efficaci e se utilizzati correttamente, con un buon profilo beneficio/rischio
Le differenze di efficacia tra i singoli FANS sono minime e la scelta è su base empirica
La risposta varia da un soggetto all’altro, pazienti che non hanno beneficio da un FANS possono rispondere ad un altro della stessa classe
La scelta iniziale più che sull’efficacia deve basarsi sulle differenze di tossicità
Reazioni Avverse da FANS
Apparato gastrointestinale: le più frequenti, vanno da manifestazioni non gravi (dispepsia) a effetti seri (ulcera o emorragia g.i.)
Reni: terapie prolungate e pazienti a rischio o che assumono farmaci nefrotossici o diuretici, nefropatie e insufficienza renale
Fegato: epatopatie dose-dipendenti e su base allergica anche indipendentemente dalla dose
Allergie: con l’aspirina ma con tutti i FANS (anche per via topica). I sintomi vanno dall’orticaria generalizzata, alla broncocostrizione all’edema angioneurotico. Raro lo shock anafilattico
Blocco dell’aggregazione piastrinica: tendenza alle emorragie soprattutto aspirina
SEGNALAZIONI DI REAZIONI AVVERSE GRAVI DA FANS (dati Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Veneto, Provincia di
Trento)
Apparato N. Reazioni Gravi
Gastrointestinale 484
Cute e annessi 392
Urinario 227
Respiratorio 145
Alter. condizioni generali
142
Sangue e coagulazione 133
Cardiovascolare 83
Fegato e vie biliari 65
Metabolico e nutrizionale
48
Altri 49
Effetti avversi
TRATTO GASTROINTESTINALEAnche se in misura diversa sono tutti gastrolesivi, massimamente se somministrati per osa) distruzione di muco protettivo gastrico e intestinale (eff. diretto)b) danni a membrana plasmatica di cellule, determinati dal farmaco che, nello stomaco, dall'acido secreto dallo stomaco (eff. diretto).c) accumulo di farmaco nelle cellule che provoca: effetti citotossici (produzione di radicali liberi); inibizione della sintesi di PG cui segue ischemia, aumento di secrezione acida, diminuzione di secrezione di bicarbonati e di muco
Effetti avversi
TRATTO GASTROINTESTINALEGli effetti dell'accumulo sono:- dose dipendenti;- spesso proporzionali alla potenza del farmaco come
inibitore della COX;- osservabili anche dopo somministrazione
parenterale1. Gastralgia e pirosi 2. Nausea, vomito, diarrea3. Erosioni alla mucosa con possibile gastrite4. Emorragie gastrointestinali5. Esacerbazione della sintomatologia legata alla
presenza di gastrite cronica o ulcera peptica6. Ulcere gastriche e intestinali7. Perforazione di ulcere e diverticoli
Emorragie Digestive Superiori (EDS) da FANS
Incidenza di EDS nei maschi circa il doppio delle donne
Incidenza di EDS aumenta con l’età
Incidenza di EDS maggiore in autunno-inverno soprattutto da ulcere gastriche
Incidenza complessiva stabile negli ultimi 30 anni, ↓ nei giovani ↑ negli anziani
Complessivamente i FANS sono responsabili di circa il 40% delle EDS e delle morti correlate
Il rischio di EDS negli utilizzatori di FANS è di 4-6 volte superiore rispetto ai non utilizzatori
Età avanzata Precedenti di ulcera Alte dosi, incluso l’uso di più di un FANS Concomitante uso di anticoagulanti Concomitante uso di corticosteroidi Gravi patologie sistemiche
Fattori di rischio ben definiti
Helicobacter pylori Consumo di alcol Fumo
Possibili fattori di rischio
Fattori di rischio per lo sviluppo di ulcere gastroduodenali da FANS
Età e apparato gastrointestinale
Con l’aumentare dell’età diminuisce la capacità della mucosa gastrica di resistere agli “insulti”
Fattori importanti nella citoprotezione gastrica: flusso ematico della mucosa, PG, glutatione, bicarbonati e secrezione di muco che diminuiscono con l’età
Queste modificazioni possono spiegare la ridotta capacità protettiva della barriera gastrica e l’aumento di rischio di ulcera peptica nell’anziano, in particolare in associazione con l’uso di FANS
FANS e STEROIDI
• Il rischio stimato di ulcera peptica in soggetti anziani che ricevono FANS è 4,1
• Il rischio stimato di ulcera peptica in soggetti anziani che ricevono corticosteroidi è 1,1
• Il rischio usando insieme FANS e corticosteroidi è i 15
4,1 + 1,1 = 15
ANTICOAGULANTI e FANS
• Il rischio di ricovero ospedaliero per emorragia GI in pazienti di età > 65 anni trattati con anticoagulanti è 3,3
• Il rischio di ricovero ospedaliero in pazienti di età > 65 anni trattati con FANS è di 2,0
• Il rischio utilizzando insieme anticoagulanti e FANS è di 12,7
3,3 + 2,0 = 12,7
Rischio dose-correlato di EDS per ciascun FANS
Dose/die (mg)
Indometacina< 50> 50
Ketoprofene< 200> 200
Naproxene< 750> 750
Nimesulide< 200> 200
Piroxicam< 20> 20
OR
4.5813.70
4.85119.39
7.5613.44
2.966.98
12.2431.72
IC 95%
1.2-16.84.8-38.8
1.6-14.510.8-1320
3.5-16.25.4-33.3
1.6-5.52.1-22.7
7.4-20.211.8-85.4
Dose/die (mg)
Aceclofenac< 100> 100
Aspirina< 500501-1499> 1500
Dexketoprofene< 50> 50
Diclofenac< 7575-149>150
Ibuprofene< 12001200-1799> 1800
OR
1.402.29
7.0613.3914.57
2.3318.47
1.804.16
18.20
2.128.52
33.02
IC 95%
0.5-4.10.5-10.7
5.7-8.79.2-19.67.2-29.6
0.5-11.62.4-139.2
1.0-3.22.3-7.66.8-48.7
1.2-3.72.7-27.1
4.2-256.6
Per diminuire il rischio di emorragie GI
La sostituzione dei FANS con quelli a basso rischio (es. ibuprofene) potrebbe diminuire la frequenza delle emorragie digestive e delle morti del 70%.
L’uso di aspirina alla minima dose profilattica dovrebbe ridurre le emorragie digestive e le morti del 30%.
In Inghilterra e nel Galles queste misure potrebbero ridurre i ricoveri per ADR da 4121 a 1072, e le morti da 523 a 123.
Langman MJ, 2001
Effetti avversi
FUNZIONALITA' EPATICADanni epatici reversibili e non gravi evidenziati da un aumento delle aminotransferasi sieriche possono manifestarsi con tutti i FANS specie se assunti in modo cronico a dosi antiinfiammatorie
Rischio di epatopatie da FANS per età e sesso
Età N. eventi Incidenza(x 100 000
p/y)
Rischio Relativo(95% CI)
< 4545-5455-6465-7474
SessoFemmineMaschi
1114414565
8888
7.311.026.323.344.4
19.028.2
11.5 (0.7-1.3)3.6 (1.9-7.4)3.2 (1.6-6.1)5.7 (3.0-11.0)
11.5 (1.2-2.2)
Conclusioni sulle epatopatie da FANS
Il rischio di epatopatie è molto basso, l’aumento di rischio negli utilizzatori di nimesulide è estremamente limitato
Prestare attenzione all’assunzione di FANS in soggetti con patologie epatiche
Effetti avversi
FUNZIONALITA' RENALEa) effetto citotossico diretto sulle cellule del tubulo renale, che può evolvere in necrosi papillareb) inibizione della sintesi di PG, che determina: * diminuzione dell'effetto antagonista esercitato dalle PG sull’azione vasocostrittitrice di AG II e NA (ischemia, diminuzione della filtrazione glomerulare); * riduzione dell'inibizione delle PG sul riassorbimento del Cl e sull'attività dell‘ADH (ritenzione di sodio e acqua)c) tossicità tubolare immunomediata o da precipitazione di cristalli di acido urico
Reazioni renali da FANS
1-5% sviluppano alterazioni elettrolitiche (ritenzione di Na, più raramente di K) e/o ritenzione di fluidi (edemi, aumento di peso)
0,5-1% con fattori di rischio per patologie renali (insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, ipertensione, sepsi, diabete, insufficienza renale cronica, utilizzatori di diuretici o di farmaci nefrotossici quali aminoglicosidi o mezzi di contrasto) sviluppano insufficienza renale acuta reversibile
Gli anziani a rischio maggiore per la ridotta funzionalità renale (il 50% dei > 80 ha un 50% di riduzione della funzionalità renale)
Reazioni renali da FANS
Raramente sindrome nefrotica con nefrite interstiziale o necrosi papillare
Rischio di insufficienza renale cronica, in pazienti trattati giornalmente è 2 volte più alto rispetto ai non utilizzatori. Il rischio aumenta notevolmente (16,6 volte) nei pazienti > 65 anni
Indometacina il più nefrotossico, perché il più potente inibitore delle PG renali (l’aspirina è il meno potente)
Tutti i FANS possono dare danno renale e sono da evitare nei pazienti con malattia renale attiva
Effetti avversi
INIBIZIONE DELL'AGGREGAZIONE PIASTRINICA
Per blocco della sintesi di endoperossidi ciclici e trombossani (vasocostrittori e proaggreganti) a livello piastrinicoANCHE A BASSE DOSI TUTTI I FANS HANNO QUESTO EFFETTO CUI CONSEGUE UN AUMENTO DEL TEMPO DI SANGUINAMENTOL'aspirina (efficace a dosi < 0,3 g) inattiva in modo irreversibile la COX piastrinica; l'effetto di una singola dose può durare fino a 8-10 giorni, fino a quando non sono disponibili nuove piastrine
Effetti avversiINTOLLERANZANon è chiaro il ruolo del sistema immunitario nel determinare la comparsa di reazioni di intolleranza ai FANSEsiste un livello di "cross-reazione" tra i diversi FANS, malgrado la loro diversità chimica
Rinite vasomotoriaManifestazioni cutanee: orticaria, angioedemaAsma bronchiale con broncospasmoShock con collasso vasomotorio e respiratorio
Le reazioni di intolleranza sono tra gli effetti collaterali dei FANS più frequenti
Effetti avversi
GESTAZIONE E PARTOProlungano la gestazione e la durata del travaglioRischio di effetti teratogeniI FANS e i loro metaboliti possono passare nel latte materno
TOSSICITA' EMATICAAnemia emolitica (anche su base autoimmune), disordini ematologici da tossicità midollare (agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia), sono rari ma possono essere molto gravi
Conclusioni finali sui FANS
I FANS danno effetti avversi su molti organi ed apparati, ma le emorragie digestive rappresentano il rischio maggiore per numerosità e gravità
Per diminuire i rischi di ADR da FANS si deve:
1. Somministrare i FANS meno rischiosi al minimo dosaggio utile per il minor tempo possibile
2. Evitare co-medicazioni pericolose (antiaggreganti, anticoagulanti, steroidi, ecc.), alcol e fumo
3. Valutare attentamente i fattori di rischio del paziente
Analgesici (non oppioidi) senza azione antinfiammatoria
Imidazolo salicilato (Selezen®)
Metamizolo (Novalgina®)
Propifenazone + caffeina (Sedol®)
Propifenazone + oxolamina (Uniplus®)
Propifenazone+butabital+caffeina (Optalidon®)
Viminolo (Dividol®)
Nefopam (Nefam®, Oxadol®)
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