formazione generale lavoratori - ottouno.it€¦ · sicurezza e salute sul lavoro slide n. 8...
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Slide n. 1
FORMAZIONE GENERALE
LAVORATORI
Presentazione
Slide n. 2
Chi sono?
❑ Ing. Fabio Moscatelli
❑ Consulente sicurezza
luoghi di lavoro
❑ RSPP e Formatore
Materiale e info
❑ www.ottouno.it →
«Risorse»
❑ Mail: info@ottouno.it
Prima di iniziare…
Slide n. 3
Obiettivi del corso
Slide n. 4
Presentare ai
lavoratori:
❑ Organizzazione della
sicurezza in azienda
❑ Obblighi, diritti,
doveri e sanzioni
❑ Organi di vigilanza e
controllo
Obiettivi del corso
Slide n. 5
Illustrare i concetti di:
❑ Pericolo
❑ Danno
❑ Rischio
❑ Prevenzione
❑ Protezione
Obiettivi del corso
Slide n. 6
DVR
Datore di lavoro
Preposto
Dirigente
Medico competente
RSPP
RLS
Addetti emergenze
Pericolo
Danno
RischioPrevenzione
Protezione
Sicurezza e salute sul lavoro
Slide n. 7
Sicurezza e salute sul lavoro sono beni essenziali.
Troppi infortuni accadono ancora oggi per la mancanza
di un’adeguata cultura della prevenzione del rischio
ma anche perché non sono rispettate
norme e procedure di sicurezza.
Sicurezza e salute sul lavoro
Slide n. 8
Sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro non si improvvisano!
È necessaria una formazione adeguata
che porti alla creazione
di una coscienza della sicurezza:
questo significa conoscere i rischi
e comportarsi in modo adeguato
per prevenirli o ridurli il più possibile.
Costituzione e Codice Civile
Slide n. 9
La normativa Italiana in materia di igiene e sicurezza
discende dai principi cardine di Costituzione e Codice
Civile:
❑ Art. 41 della Costituzione (1948): l’iniziativa economica privata è libera ma
“non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”
❑ Art. 2087 del Codice Civile (1942): l’imprenditore adotta “nell'esercizio
dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica,
sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di
lavoro”.
Tante leggi, poca chiarezza
Slide n. 10
L’igiene e la sicurezza sul lavoro erano regolati in Italia da
una mole enorme di leggi, decreti, regolamenti, circolari varie
emanate dall’inizio del ‘900 a oggi
Questa abbondanza di riferimenti causava spesso confusione
Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (T.U.S.L.)
Il D. Lgs. 81 del 2008
Slide n. 11
Nel 2008 è stato emanato il decreto legislativo n. 81 che,
riordinando le norme precedenti ha delineato un nuovo
assetto della salute e sicurezza sul lavoro.
626 81
Il D. Lgs. 81 del 2008
Slide n. 12
Ognuno, dal datore di lavoro, al dirigente,
al preposto e al lavoratore
deve essere un soggetto attivo della prevenzione
e della gestione della sicurezza in azienda.
Slide n. 13
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
LA GESTIONE
DELLA SICUREZZA IN AZIENDA
Slide n. 14
Se un lavoratore si infortuna, di chi è la colpa?
❑ Capire ruoli, compiti e
responsabilità in materia di
sicurezza e salute sul lavoro
❑ Individuare le figure
coinvolte
Domanda
Slide n. 15
DATORE DI LAVORO
DirigentiPreposti (caporeparto,
responsabile, ecc.)
Medico competenteRSPP (Responsabile servizio
prevenzione e protezione)
LAVORATORI
Addetti alla gestione
delle emergenzeRLS o RLST (Rappresentante
Lavoratori per la Sicurezza)
Organigramma della sicurezza
Slide n. 16
Le figure previste dal D.Lgs. 81
Slide n. 17
E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con i
lavoratori
❑ ha la responsabilità
dell’organizzazione in quanto
esercita i poteri decisionali e di
spesa
Il Datore di lavoro
Il Datore di lavoro –
Obblighi non delegabili
Slide n. 18
❑ Valutare tutti i rischi per la salute e la
sicurezza dei lavoratori
❑ Elaborare il DVR
❑ Designare il Responsabile del
Servizio di Prevenzione e
Protezione (RSPP)
Il Datore di lavoro –
Obblighi (delegabili ai dirigenti)
Slide n. 19
❑ Nominare il medico competente per
l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei
casi previsti
❑ Designare gli addetti alla
gestione delle emergenze
❑ Fornire ai lavoratori i
necessari e idonei dispositivi di
protezione individuali
Il Datore di lavoro –
Obblighi (delegabili ai dirigenti)
Slide n. 20
❑ Prendere le misure
appropriate affinché soltanto i
lavoratori che hanno ricevuto
adeguate istruzioni e specifico
addestramento accedano alle
zone che li espongono ad un
rischio grave e specifico
❑ Richiedere l’osservanza delle norme di legge
e delle disposizioni di sicurezza
Il Datore di lavoro –
Obblighi (delegabili ai dirigenti)
Slide n. 21
❑ Dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso
di pericolo grave, immediato ed inevitabile,
abbandonino il posto di lavoro o la zona
pericolosa
❑ Nell’affidare i compiti ai
lavoratori, tenere conto delle
capacità e delle condizioni degli
stessi in rapporto alla loro
salute e alla sicurezza
Il Datore di lavoro –
Obblighi (delegabili ai dirigenti)
Slide n. 22
❑ Adempiere agli obblighi di
informazione, formazione e
addestramento
❑ Ecc.
❑ Informare il più presto possibile i
lavoratori esposti al rischio di un pericolo
grave e immediato
I lavoratori
Slide n. 23
Definizione: “persona che, indipendentemente
dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività
lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche al solo fine di apprendere un
mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiari”
I lavoratori - Obblighi
Slide n. 24
Ogni lavoratore deve prendersi cura
della propria salute e sicurezza
e di quella dei colleghi
su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni.
I lavoratori - Obblighi
Slide n. 25
❑ Contribuire all’adempimento degli obblighi
previsti a tutela della salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro
❑ Osservare le disposizioni e le istruzioni
impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e
dai preposti, ai fini della protezione collettiva
ed individuale
I lavoratori - Obblighi
Slide n. 26
Ogni lavoratore deve sempre
e immediatamente segnalare
ogni dispositivo di protezione
danneggiato
o non correttamente
funzionante.
I lavoratori - Obblighi
Slide n. 27
❑ Non rimuovere o modificare senza
autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di
segnalazione o di controllo
❑ Utilizzare correttamente le attrezzature di
lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i
mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di
sicurezza e protezione
❑ Non compiere di propria iniziativa operazioni o
manovre che non sono di loro competenza
ovvero che possono compromettere la
sicurezza propria o di altri lavoratori
I lavoratori - Obblighi
Slide n. 28
I lavoratori devono partecipare
ai programmi di formazione
e di addestramento
e sottoporsi
ai controlli sanitari previsti.
Il Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza (RLS)
Slide n. 29
Definizione: “è il soggetto eletto o designato per
rappresentare i lavoratori per quanto concerne
gli aspetti della salute e della sicurezza durante il
lavoro”
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,
eletto dai lavoratori dell’azienda,
rappresenta tutti i lavoratori.
RLS
Slide n. 30
❑ Accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le
lavorazioni
❑ Riceve le informazioni e la documentazione
aziendale inerente alla valutazione dei rischi e
le misure di prevenzione relative, nonché
quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati
pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla
organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli
infortuni ed alle malattie professionali
RLS
Slide n. 31
E’ consultato in merito a:
❑ Valutazione dei rischi, alla individuazione,
programmazione, realizzazione e verifica della
prevenzione
❑ Designazione del RSPP e Medico competente,
attività di prevenzione incendi, al primo
soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro
❑ Organizzazione della formazione
RLS
Slide n. 32
❑ Riceve le informazioni provenienti dai servizi
di vigilanza
❑ Riceve una formazione adeguata
❑ Promuove l’elaborazione, l’individuazione e
l’attuazione delle misure di prevenzione
idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica
dei lavoratori
❑ Formula osservazioni in occasione di visite e
verifiche effettuate dalle autorità competenti,
dalle quali è, di norma, sentito
RLS
Slide n. 33
❑ Partecipa alla riunione periodica sulla
sicurezza
❑ Fa proposte in merito alla attività di
prevenzione
❑ Avverte il responsabile della azienda dei rischi
individuati nel corso della sua attività
❑ Può fare ricorso alle autorità competenti
qualora ritenga che le misure di prevenzione e
protezione dai rischi adottate non siano idonei
a garantire la sicurezza e la salute durante il
lavoro
Slide n. 34
Persona che, in ragione delle competenze
professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali:
Sovrintende attività
Garantisce
attuazione direttive
Controlla corretta
esecuzione lavoro
Il Preposto
Il Preposto
Slide n. 35
Il preposto ha l’obbligo di sovrintendere,
vigilare e controllare che i lavoratori applichino
le misure di sicurezza aziendali previste
per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
Slide n. 36
❑ Interfaccia tra Datore di Lavoro e lavoratori
❑ La qualifica, anche in
assenza di specifica
attribuzione, è testimoniata
dagli effettivi poteri
Principio di effettività
Il Preposto
Slide n. 37
Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da
parte dei singoli lavoratori:
❑ dei loro obblighi di legge
❑ delle disposizioni aziendali in materia di
salute e sicurezza sul lavoro
❑ di uso dei mezzi di protezione collettivi e
dei dispositivi di protezione individuale
Il Preposto
Slide n. 38
❑ verificare affinché soltanto i lavoratori che
hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano
alle zone che li espongono ad un rischio
grave e specifico
❑ richiedere l’osservanza delle misure per il
controllo delle situazioni di rischio in caso di
emergenza
Il Preposto
Slide n. 39
❑ dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso
di pericolo grave, immediato e inevitabile,
abbandonino il posto di lavoro o la zona
pericolosa
❑ informare il più presto possibile i
lavoratori esposti al rischio di un pericolo
grave e immediato circa il rischio stesso e le
disposizioni prese o da prendere in materia di
protezione
Il Preposto
Slide n. 40
❑ astenersi, salvo eccezioni debitamente
motivate, dal richiedere ai lavoratori di
riprendere la loro attività in una situazione di
lavoro in cui persiste un pericolo grave ed
immediato
Il Preposto
Slide n. 41
Segnalare tempestivamente:
❑ le deficienze dei mezzi e delle attrezzature
di lavoro
❑ le deficienze dei dispositivi di protezione
individuale
❑ ogni altra condizione di pericolo che si
verifichi durante il lavoro, delle quali venga a
conoscenza sulla base della formazione
ricevuta
Il Preposto
Slide n. 42
Persona che, in ragione delle competenze
professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell’incarico conferitogli:
Attuare direttive DL
Organizzare attività
Vigilare su attività
Il Dirigente
Slide n. 43
Si dividono in 2 categorie:
❑ Addetti antincendio
❑ Addetti al primo soccorso
Addetti gestione emergenze
Slide n. 44
❑ Sono designati dal Datore di
lavoro
❑ Non possono rifiutare la
designazione, salvo
giustificato motivo
❑ Devono essere formati
Addetti gestione emergenze
Slide n. 45
E’ un medico specializzato in medicina del
lavoro con compiti e attribuzioni specifiche
sulla sorveglianza sanitaria e le attività di
prevenzione dell’azienda
Il Medico Competente
Slide n. 46
❑ Programma ed effettua la
sorveglianza sanitaria
❑ Istituisce, aggiorna e
custodisce, sotto la propria
responsabilità, una cartella
sanitaria e di rischio per
ogni lavoratore sottoposto
a sorveglianza sanitaria
Il Medico Competente
Slide n. 47
❑ Consegna al datore di
lavoro ed al lavoratore, alla
cessazione del rapporto di
lavoro, la documentazione
sanitaria in suo possesso
❑ Fornisce ai lavoratori
informazioni sul significato
dei controlli sanitari
Il Medico Competente
Slide n. 48
❑ Comunica i risultati anonimi
collettivi della sorveglianza
sanitaria
❑ Visita gli ambienti di lavoro
almeno una volta all'anno
Il Medico Competente
Slide n. 49
Viene organizzato dal Datore di lavoro,
incaricando persone dell’azienda o esterne
Il Servizio di prevenzione e
protezione dai rischi (SPP)
Slide n. 50
Il Servizio di Prevenzione
e Protezione dai rischi
coinvolge il datore di lavoro,
il medico competente,
parte del personale
ed eventuali consulenti esterni.
È coordinato da un
Responsabile (RSPP)
Il Servizio di prevenzione e
protezione dai rischi (SPP)
Slide n. 51
Gli addetti del servizio
devono essere in grado
di percepire in modo corretto
i possibili fattori di rischio,
valutarli e controllarli
con competenza.
Il servizio di prevenzione e protezione
deve effettuare preventivamente
una valutazione dei rischi ed un programma degli
interventi per rendere sicuri gli ambienti di lavoro.
Il Servizio di prevenzione e
protezione dai rischi (SPP)
Slide n. 52
Il Servizio di prevenzione e
protezione dai rischi (SPP)
Compiti:
❑ Individuare e valutare i fattori di rischio
❑ Definire le misure di prevenzione e
protezione adatte ai rischi rilevati
❑ Elaborare procedure di sicurezza e validare
istruzioni operative per le diverse
lavorazioni
❑ Proporre programmi di informazione,
formazione e addestramento dei lavoratori
Slide n. 53
Il Servizio di prevenzione e
protezione dai rischi (SPP)
Compiti:
❑ Partecipare alle consultazioni in materia di
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
❑ Fornire ai lavoratori informazioni in materia
di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Riunione periodica di
prevenzione e protezione
Slide n. 54
La riunione è organizzata
per esaminare il documento
sulla valutazione dei rischi,
l’andamento degli infortuni
e delle malattie, l’idoneità
dei mezzi di protezione
individuale e la completezza
dei programmi di
informazione e formazione
dei lavoratori.
Slide n. 55
La vigilanza sul rispetto della normativa è
affidata all’ATS (ex ASL) e per quanto di
competenza, ai VV.F.
Organi di vigilanza e controllo
Slide n. 56
Tipologia di controlli
Si dividono in 2 categorie:
❑ Di routine - Programmati
❑ Di rilievo penale (in caso di
infortuni, malattie
professionali, notizie di
reato)
Slide n. 57
In caso di controlli:
❑ Diritto di accesso
❑ Senza preavviso
❑ Esame documentazione 81
❑ Intervista ai lavoratori
Organi di vigilanza e controllo
Slide n. 58
Sanzioni in caso di violazioni:
❑ Datore di Lavoro e dirigenti
❑ Preposti
❑ Medico competente
❑ LAVORATORI
Organi di vigilanza e controllo
Slide n. 59
Esonero da sanzioni:
❑ RLS
❑ RSPP
Organi di vigilanza e controllo
Slide n. 60
Tipologia di sanzioni
❑ Arresto
❑ Ammenda
❑ Sanzione amministrativa
Organi di vigilanza e controllo
Slide n. 61
Sanzioni ai lavoratori
❑ Non osservanza delle
disposizioni ai fini della
protezione collettiva ed
individuale
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 62
Sanzioni ai lavoratori
❑ Utilizzo non corretto
attrezzature di lavoro,
sostanze chimiche, mezzi di
trasporto e DPI
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 63
Sanzioni ai lavoratori
❑ Utilizzo inappropriato
dispositivi di protezione
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 64
Sanzioni ai lavoratori
❑ Mancata segnalazione delle
deficienze dei mezzi di
trasporto e dispositivi di
protezione
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 65
Sanzioni ai lavoratori
❑ Rimozione senza
autorizzazione dispositivi di
sicurezza
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 66
Sanzioni ai lavoratori
❑ Compimento azioni che
possono compromettere la
sicurezza altrui
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 67
Sanzioni ai lavoratori
❑ Mancata partecipazione ai
corsi di formazione ed
addestramento
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 68
Sanzioni ai lavoratori
❑ Controlli sanitari non
effettuati
Organi di vigilanza e controllo
Arresto fino a 1 mese o
ammenda da 245,70 a 737,10 €
Slide n. 69
Se un lavoratore si infortuna, di chi è la colpa?
DIPENDE!
Risposta
Slide n. 70
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
PERICOLO, DANNO, RISCHIO,
PREVENZIONE E PROTEZIONE
Slide n. 71
E’ più pericolosa una bombola di gas
o rischiosa una bottiglia di alcool?
Domanda
❑ Capire la differenza tra
pericolo e rischio
❑ Il concetto di danno
Slide n. 72
Proprietà o qualità intrinseca di un determinato
fattore avente il potenziale di causare danni
Il concetto di pericolo
Slide n. 73
Esempi di pericolo
Slide n. 74
Pericolo e probabilità
di accadimento
Dipende da una serie di fattori:
Antropici Naturali
Slide n. 75
Pericolo e probabilità
di accadimento
Facciamo un esempio:
+
Slide n. 76
Pericolo e probabilità
di accadimento
SC
AL
A D
EL
LE
PR
OB
AB
ILIT
A’ P
Molto probabile
4
Probabile
3
Poco probabile
2
Improbabile
1Es.: non viene mai
utilizzata
Es.: utilizzo, presenza carter, protezione salvadito,
ecc.
Es.: utilizzo ma da parte di persona inesperta
Es.: assenza totale protezioni, cavi scoperti,
persona inesperta, postazione non adeguata, ecc.
Slide n. 77
Pericolo
Alcune considerazioni:
❑ E’ intrinseco nella cosa, oggetto, macchina,
prodotto, ecc.
❑ Ha un potenziale di causare un danno
❑ Tutto ciò che ci circonda ha il potenziale di
pericolo!
❑ Per attivarsi ha bisogno di un «qualcosa»
che lo «inneschi»
❑ Si valuta la probabilità di accadimento
Slide n. 78
Conseguenza causata
dall’attivazione di un pericolo
Il concetto di danno
Slide n. 79
Esempi di danno
Slide n. 80
Entità del dannoE
NT
ITA
’ D
EL
DA
NN
O D
Mortale
4
Grave
3
Medio
2
Lieve
1Es.: mal di schiena
Es.: ipoacusia
Es.: taglio delle dita con l’ago
Es.: scossa elettrica
Slide n. 81
Danno
Alcune considerazioni:
❑ E’ la conseguenza dell’attivazione di un
pericolo
❑ Può riguardare sia gli uomini che le cose
❑ Si valuta in termini di entità
❑ Senza pericoli non ci sono danni
Slide n. 82
Probabilità di raggiungimento del livello
potenziale di danno nelle condizioni di impiego
o di esposizione ad un determinato fattore o
agente oppure alla loro combinazione
Il concetto di rischio
Slide n. 83
Il rischio è la combinazione tra la probabilità (P) che si attivi un
certo evento (pericolo, P) e la gravità (danno, D) associata
all’evento stesso.
Il rischio
R = funzione (P,D)
Generalmente si calcola come R = P x D
Slide n. 84
Pericolo (potenziale):
potrebbe succedere
Schema a blocchi del rischio
Rischio:
(quanto potrebbe succedere):
Danno (è successo):
Alle persone, alle cose,
agli impianti ecc.
P
R
D
Slide n. 85
Matrice del rischio
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4
SC
AL
A D
EL
LE
PR
OB
AB
ILIT
A’ P
Molto probabile
4
Probabile
3
Poco probabile
2
Improbabile
1
1Lieve
2Medio
3Grave
4Mortale
SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO DRischio BASSO
Rischio MEDIO
Rischio ALTO
Slide n. 86
Esempio
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4
SC
AL
A D
EL
LE
PR
OB
AB
ILIT
A’ P
Molto probabile
4
Probabile
3
Poco probabile
2
Improbabile
1
1Lieve
2Medio
3Grave
4Mortale
SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO D
Pericolo: AGO
Probabilità: POCO PROBABILE (presenza dispositivi di sicurezza, ecc.)
Danno: GRAVE (lesione alle dita della mano)
Rischio MEDIO
Slide n. 87
Rischio
Alcune considerazioni:
❑ Principio causa - effetto
❑ E’ la conseguenza dell’attivazione di un
pericolo che causa un danno
❑ Rischio ≠ Pericolo
Slide n. 88
La prevenzione consiste nelle operazioni
messe in atto per ridurre la probabilità che si
verifichi un determinato evento pericoloso
Il concetto di Prevenzione
R = f (P,D)
Esempi:
❑ Il divieto di fumare è un intervento di prevenzione per
eliminare il rischio di incendio
❑ La scelta di un disco silenziato per una smerigliatrice è un
intervento di prevenzione per eliminare il rischio rumore
Slide n. 89
La protezione consiste nelle operazioni messe
in atto per ridurre la gravità (il danno) associata
ad un determinato evento dannoso
Il concetto di Protezione
R = f (P,D)
Esempi:
❑ L’uso di una maschera è un intervento di protezione per il
rischio chimico o biologico
❑ Una cuffia è un intervento di protezione per il rischio rumore
Slide n. 90
LA PREVENZIONE HA PRIORITÀ
RISPETTO ALLA PROTEZIONE
Prevenire è meglio che curare!
Slide n. 91
E’ più pericolosa una bombola di gas
o rischiosa una bottiglia di alcool?
Risposta
❑ La domanda non ha
senso!
❑ Pericolo e rischio sono
due concetti simili ma diversi
Slide n. 92
“siccome c’era pericolo di camminare su
pavimenti bagnati ho fornito scarpe con suola
antiscivolo ai lavoratori”…..
Esempio
❑ Pericolo?
❑ Danno?
Pavimento bagnato
Infortunio da caduta
❑ Prevenzione? Informazione del pericolo
❑ Protezione? Scarpe antinfortunistiche
Slide n. 93
Tutti si sentono sicuri
nell’ambiente conosciuto:
ma in questo modo
i pericoli possono essere
“annebbiati”
dal senso di sicurezza.
Conoscere i fattori di rischio significa invece
mantenerli sotto controllo proprio perché si è
consapevoli del modo corretto per prevenirli.
Considerazioni
Slide n. 94
Un infortunio sul lavoro può essere causato
da un errore nella percezione dei rischi.
Considerazioni
Slide n. 95
FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO
ci danno un insieme di conoscenze e capacità
che permettono di comportarsi
in modo appropriato rispetto al lavoro da fare.
Formazione e addestramento
permettono di percepire
correttamente i rischi,
quindi di prevenirli.
Considerazioni
Slide n. 96
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
IL DOCUMENTO
DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 97
L’azienda è tenuta ad elaborare un documento
che valuti tutti i rischi per la sicurezza e la salute
dei lavoratori all’interno dell’attività.
Slide n. 98
I rischi da esaminare
sono tutti quelli
che possono essere
causa di infortunio o di
un danno alla salute.
Quando si verifica un cambiamento in azienda
il documento deve essere aggiornato.
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 99
L’azienda deve esaminare i rischi specifici cui sono
sottoposti i singoli addetti in rapporto alle loro attività.
Ogni intervento deve cercare di eliminare o ridurre i
rischi alla fonte, dando quindi la precedenza agli
interventi di prevenzione collettiva.
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 100
Esame di tutti i luoghi di lavoro
e dei pericoli connessi ad ognuno di questi luoghi
Obiettivo: eliminare i rischi o,
quando non è tecnicamente possibile,
ridurli al minimo,
indicando le priorità delle misure da adottare.
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 101
È obbligatorio indicare
le misure di prevenzione e protezione e definire
il programma di miglioramento nel tempo
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 102
Il Documento di Valutazione dei Rischi
contiene:
❑ una relazione sulla Valutazione dei Rischi, nella
quale siano specificati i criteri adottati per la
valutazione stessa
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 103
❑ l'individuazione delle misure di prevenzione e
protezione attuate e dei dispositivi di protezione
individuale (DPI) adottati
❑ il programma delle misure ritenute opportune per
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza
❑ l’individuazione delle procedure da seguire per
l’attuazione delle misure
❑ individuazione delle mansioni che eventualmente
espongono i lavoratori a rischi specifici
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Slide n. 104
ANALISI DEL RISCHIO
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO
CONTROLLO DEL
RISCHIO
Identificazione, definizione
e descrizione pericoli
Valutazione della
probabilità di accadimento
e valutazione della stima
delle conseguenze
Confronto con gli obiettivi
di sicurezza per stabilire
l’accettabilità e azioni per
ridurre i rischi e/o
mitigarne gli effetti
Il documento di
Valutazione dei Rischi (DVR)
Considerazioni
Slide n. 105
❑ La valutazione dei rischi e le relative misure
sono indicate nel documento di valutazione dei
rischi (DVR).
❑ Il DVR è firmato dal Datore di Lavoro (DL),
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione (RSPP), Medico Competente (MC) e
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
(RLS).
❑ Il DVR è il documento fondamentale per la
gestione della salute e della sicurezza
dell’azienda.
Obiettivi del corso
Slide n. 106
DVR
Datore di lavoro
Preposto
Dirigente
Medico competente
RSPP
RLS
Addetti emergenze
Pericolo
Danno
RischioPrevenzione
Protezione
Slide n. 107
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
ANALISI DEI RISCHI SPECIFICI
Identificazione dei pericoli e
stima dei rischi
Slide n. 108
Il testo unico riporta un elenco di situazioni da valutare:
❑ Titolo II – LUOGHI DI LAVORO
❑ Titolo III – ATTREZZATURE DI LAVORO
❑ Titolo IV – CANTIERI
❑ Titolo VI – MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
❑ Titolo VII – VIDEOTERMINALI
❑ Titolo VIII – AGENTI FISICI
❑ Titolo IX – SOSTANZE PERICOLOSE
❑ Titolo X – AGENTI BIOLOGICI
❑ Titolo XI – ATMOSFERE ESPLOSIVE
Titolo II – Luoghi di lavoro
Slide n. 109
In tutti i luoghi di lavoro sono necessari preventivi
interventi tecnici e organizzativi per eliminare o,
se non è possibile, ridurre i rischi alla fonte.
Tutti devono saper riconoscere
le situazioni pericolose.
Ad esempio, in un posto di
lavoro disordinato,
il rischio di incidente
è maggiore!
Titolo III – Attrezzature di lavoro
Slide n. 110
Qualsiasi attrezzatura di lavoro deve essere
adeguata al lavoro e installata e utilizzata solo
secondo le istruzioni fornite dal costruttore
Se l’uso dell’attrezzatura
richiede particolari
conoscenze, l’utilizzo
deve essere riservato
al personale addestrato.
Titolo III – Attrezzature di lavoro
Slide n. 111
Ricordate che è sempre necessaria
una particolare cura delle attrezzature
che vi sono messe a disposizione!
Segnalate sempre
malfunzionamenti, difetti
o qualsiasi anomalia
che possa mettere in pericolo
la sicurezza!
Titolo VI – Movimentazione
manuale dei carichi
Slide n. 112
Agite sempre con molta attenzione per evitare danni
temporanei o anche permanenti alla colonna vertebrale.
Titolo VII – Videoterminali
Slide n. 113
Videoterminale: uno schermo alfanumerico o
grafico a prescindere dal tipo di procedimento di
visualizzazione utilizzato
Titolo VIII – Agenti fisici
Slide n. 114
Vibrazioni
Microclima
Radiazioni
otticheRadiazioni
ionizzanti
Campi
elettromagnetici
Atmosfere
iperbariche
Rumore
AGENTI
FISICI
Titolo IX – Sostanze pericolose
Slide n. 115
AGENTI CHIMICI
AGENTI CANCEROGENI
E MUTAGENI
ESPOSIZIONE
ALL’AMIANTO
Tutti gli elementi o composti chimici, sia da
soli che nei loro miscugli, allo stato naturale
o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo
smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi
attività lavorativa, siano essi prodotti
intenzionalmente o no e siano immessi o no
sul mercato
Agente cancerogeno: una sostanza che
risponde ai criteri relativi alla classificazione
quali categorie cancerogene 1 o 2, stabiliti ai
sensi del D. Lgs. 52/1997, e s.m.i.
Agente mutageno: una sostanza che
risponde ai criteri relativi alla classificazione
quali categorie mutagene 1 o 2, stabiliti ai
sensi del D. Lgs. 52/1997, e s.m.i.
Amianto (o asbesto): è una roccia minerale
di silicato di magnesio, ferro, calcio e sodio,
a struttura finemente fibrosa, che comprende
diversi minerali, distinti dalla normativa
italiana in due gruppi: il crisotilo, o amianto
bianco, e gli anfiboli, a fibre rettilinee
Titolo X – Agenti biologici
Slide n. 116
Qualsiasi microrganismo anche se
geneticamente modificato, coltura cellulare ed
endoparassita umano che potrebbe provocare
infezioni, allergie o intossicazioni
Titolo XI – Atmosfere esplosive
Slide n. 117
Per “atmosfera esplosiva” si intende una
miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di
sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori,
nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la
combustione si propaga nell’insieme della
miscela incombusta
Slide n. 118
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
I DISPOSITIVI
DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Dispositivi di protezione
individuale (DPI)
Slide n. 119
Definizione: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere
indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di
proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di
minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro,
nonché ogni complemento o accessorio destinato a talescopo.
Dispositivi di protezione
individuale (DPI)
Slide n. 120
Per ridurre gli infortuni si devono innanzituttoeliminare i rischi alla fonte.
Protezione
Collettiva
(alla fonte)
Protezione
individuale
ASPIRAZIONE
MASCHERA
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono
essere evitati in altro modo.
Dispositivi di protezione
individuale (DPI)
Slide n. 121
Dispositivi di protezione per la
testa
(caschi di protezione,ecc.)
Dispositivi di protezione
dell’udito
(cuffie, inserti auricolari, ecc.)
Dispositivi di protezione degli
occhi e del viso
(occhiali, schermi facciali, ecc.)
Dispositivi di protezione delle
vie respiratorie
(mascherine, ecc.)
Dispositivi di protezione delle
mani e delle braccia
(guanti, manicotti, ecc.)
Dispositivi di protezione del
tronco e dell’addome
(giubbotti contro le aggressioni
meccaniche, ecc.)
Dispositivi di protezione
dell’intero corpo
(imbracatura di sicurezza,
cinture di sicurezza, ecc.)
Slide n. 122
Il Decreto Legislativo
n. 81 del 2008
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Segnaletica
Slide n. 123
Il colore rosso è presente nei segnali
rotondi e indica il divieto di compiere
operazioni pericolose.
I cartelli rettangolari completamente
di colore rosso sono utilizzati per
indicare un’attrezzatura antincendio.
Il verde è associato alla segnaletica di
emergenza, ad esempio le vie
d’uscita, o ai dispositivi di soccorso.
Segnaletica
Slide n. 124
I cartelli di colore giallo avvertono della
presenza di un pericolo.
Quelli di colore blu indicano i
comportamenti obbligatori necessari
alla protezione e alla prevenzione
degli infortuni.
Ricordate: se vediamo un cartello segnaletico
significa che c’è qualcosa
a cui dobbiamo porre attenzione!
Slide n. 125
CONCLUSIONIÈ compito di ognuno
prendere coscienza dei rischi
e adottare comportamenti
tesi ad evitare qualsiasi tipo
di incidente, a salvaguardia
della propria salute e di
quella di tutti.
Ricordate! La sicurezza e la salute sul lavoro sono
beni essenziali e non si possono improvvisare!
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