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MODULO 3 | Lezione 4

CASI CLINICI SULLE PATOLOGIE DELL’INTERFACCIA VITREORETINICA Matteo Cereda, Ferdinando Bottoni Clinica Oculistica Ospedale Sacco Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” Università degli Studi di Milano

CASI CLINICI

2. Caso clinico n. 2 “Un classico”

3. Caso clinico n.3 “Che fare?”

1. Caso clinico n. 1 “Un riscontro occasionale”

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

• PAZIENTE: A.B. di 60 aa si presenta per visita di controllo

• Lamenta “miodesopsie” di lieve entità in OD

• Anamnesi negativa per patologie sistemiche ed oculari

DESCRIZIONE DEL CASO

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

ODV: 10/10 -2,00 sf OSV: 10/10 -1,00 sf OOT: 14 mmHg OOSA: cornea e cristallino trasparenti, CA in quiete ODF: alterazione del riflesso maculare, per il resto nella norma OSF: nella norma

ESAME OBIETTIVO OCULARE

Per il quadro maculare di OD viene richiesto OCT.

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

1. OCT

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

ESAMI DIAGNOSTICI

• Pucker Maculare • Trazione Vitreo-Maculare • Adesione Vitreo-Maculare con iniziale membrana epiretinica

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

• E’ presente un’aderenza focale del vitreo alla macula

• Non è presente una distorsione del profilo foveale

• E’ presente una lieve membrana sulla superficie della retina che non determina distorsione di alcun tipo

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

DIAGNOSI: VMA CON INIZIALE MEMBRANA EPIRETINICA

• Nessuna

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

TERAPIA

• Controllo ad un anno con OCT • Avvisare il paziente della possibile comparsa dei sintomi

del Distacco Posteriore di Vitreo • Avvisare il paziente di recarsi dal proprio oculista nel caso

comparissero sintomi di PVD

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 1: “Un riscontro occasionale”

1

FOLLOW UP CLINICO

CASI CLINICI

3. Caso clinico n.3 “Che fare?”

1. Caso clinico n. 1 “Un riscontro occasionale”

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

2. Caso clinico n. 2 “Un classico”

2

• PAZIENTE: B.C. di 650 aa si presenta per calo visus in un occhio

• Lamenta di vedere una macchia scura fissa centrale in OD

• Anamnesi negativa per patologie sistemiche ed oculari

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

DESCRIZIONE DEL CASO

ODV: 3/10 cc OSV: 10/10 cc OOT: 15 mmHg OOSA: cataratta nucleare, CA in quiete ODF: riflesso rosso centrale con aspetto di foro maculare, per il resto nella norma OSF: nella norma

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

ESAME OBIETTIVO OCULARE

2

400 microns

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

ESAMI DIAGNOSTICI

2

1. OCT

• Foro Maculare Piccolo con trazione vitreo-maculare • Foro Maculare Grande con trazione vitreo-maculare • Foro Maculare senza trazione vitreo-maculare

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

2

• E’ un foro maculare a tutto spessore inferiore a 450 microns

• Non è presente una trazione del vitreo sulla fovea

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

DIAGNOSI: FORO MACULARE PICCOLO SENZA TRAZIONE VITREO-MACULARE

2

• Vitrectomia associata a tamponamento con GAS

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

TERAPIA

2

• Controllo post operatorio (prima giornata ed ad una settimana)

• Controllo ad 1 mese, 3, 6, 12 mesi • Avvisare il paziente che il recupero funzionale non è

immediato ma inizia al primo mese e continua progressivamente per 1 anno dopo l’intervento

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

FOLLOW UP CLINICO

2

1 mese

3 mesi

6 mesi VA 0,5

VA 0,7

VA 1,0

9 mesi VA 1,0

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 2: “Un classico”

FOLLOW UP CLINICO

2

CASI CLINICI

1. Caso clinico n. 1 “Un riscontro occasionale”

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

2. Caso clinico n. 2 “Un classico”

3. Caso clinico n.3 “Che fare?”

• PAZIENTE: D.E. di 65 aa si presenta per progressivo calo del visus in un occhio

• Lamenta “metamorfopise” di lieve entità che non disturbano le sue attività quotidiane

• Anamnesi negativa per patologie sistemiche ed oculari

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

Caso clinico n. 3: “Che fare?”

DESCRIZIONE DEL CASO

3

ODV: 10/10 cc OSV: 6/10 cc non migliorabile OOT: 14 mmHg OOSA: iniziale cataratta, CA in quiete ODF: nella norma OSF: alterazione del riflesso foveale con pieghe retiniche concentriche da membrana epiretinica

Per il quadro maculare di OD viene richiesto OCT

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

DESCRIZIONE DEL CASO

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

1. OCT

ESAMI DIAGNOSTICI

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

• Pseudoforo • Pucker Maculare • Foro lamellare con membrana epiretinica

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

• E’ visibile un’alterazione del profilo foveale con separazione degli strati retinici interni

• Lo strato dei fotorecettori è conservato, non è un foro maculare a tutto spessore

• E’ presente una membrana epiretinica

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

DIAGNOSI: FORO LAMELLARE CON MEMBRANA EPIRETINICA

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

• Nessuna

La paziente non è disturbata dalla lieve metamorfopsia, non ha limitazioni nelle sue attività quotidiane, ha una cataratta

simile nei due occhi.

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

TERAPIA

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

• Controllo ogni sei mesi con OCT • Avvisare il paziente del possibile, anche se infrequente,

peggioramento della “distorsione” • Avvisare il paziente che, anche se infrequentemente, il

foro lamellare può trasformarsi spontaneamente in foro maculare a tutto spessore, con comparsa di una macchia centrale nella visione

• Avvisare il paziente di recarsi dal proprio oculista nel caso si rendesse conto del peggioramento dei sintomi o della comparsa di una macchia fissa centrale

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

FOLLOW UP CLINICO

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

6 mesi dopo VA 0,6

1 anno dopo VA 0,6

1 anno e mezzo dopo VA 7/10

VA 7/10 2 anni dopo

M. Cereda, F. Bottoni - 2014 © Tutti i diritti riservati

FOLLOW UP CLINICO

3 Caso clinico n. 3: “Che fare?”

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