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PIEI scelta come stazione di riferimento per selezione dataset

-Elevato numero di eventi registrato-Buon rapporto segnale disturbo per fasi P ed S-Ridotta distanza epicentrale-Posizione trasversale rispetto massima elongazione della sequenza

Prima selezione eventi soglia CC >=0.75

Filtro 1-10 HzFinestra di analisi comprendente P e porzione più energetica S

RILOCALIZZAZIONE RELATIVA DEGLI EVENTI: PATTERN DI SISMICITA’Selezionati 981 (976 eventi da PIEI CC>=0.75 + 5 Ml>=2 non inclusi in multiplets)

Rilocalizzazione con HypoDD utilizzando differenze in travel-times ottenute da CC di tutte le coppie di stazioniSu due finestre di analisi di 1.5 s a partire dalla P e dalla S. Le diff. Travel-times pesate con il quadrato del coeff. di CC.

Risulta: - un pattern di sismicità lungo circa 5 Km allungato in direzione NO-SE - due cluster principali (rosso alto angolo e sintetico alla ATF; viola al di fuori dell’asse NO-SE

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: lungo direzione longitudinale del patternConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

Migrazione verso NO ma non omogeneamente nel tempo; in gran parte succede tutto nei primi 4 giorniIl giorno del «mainshock» M3.8, sismicità in entrambe le direzioni e copre 1.5 Km

Verso NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: in profonditàConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

Migrazione verso l’alto e verso il basso rispetto «mainshock» ML3.8Il giorno del «mainshock» M3.8, sismicità in entrambe le direzioni e copre 1.5 Km in profondità

Nel volume più superficiale migrazione si sviluppa in poco tempo e poi non raggiunge profondità differentiNel volume più profondo, migrazione è altrettanto veloce ma poi si approfondisce ulteriormente fino a 6 Kmcon terremoti rilevanti (M>=2) poi si blocca

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza saltiNel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

TDMT INGV

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismiConsiderati multiplets di PIEI a CC >=0.9

La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza saltiNel tempo la sismicità riparte da dove si era fermataMeccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata)Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9

SE NO

Piccola sequenza 24 marzo 2013

Sismicità dal 2010 al 2012

Verde = 24 marzo 2013

Sequenza di Pietralunga 2010

NO

Fonte iside Localizzazioni assolute

Localizzazioni relativeCC e HypoDD

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